Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro Programma di lavoro 2007 Introduzione 1. Missione, visione e valori 2. Contesto generale del programma di lavoro 2007 3. Priorità di ricerca e di comunicazione 4. Attività e progetti di ricerca 5. Cooperazione, risorse e processi lavorativi Appendice Il documento che segue offre una panoramica delle attività della Fondazione previste per il 2007, nell’ambito del programma quadriennale 2005–2008, Europa che cambia: lavoro migliore e vita migliore. Wyattville Road, Loughlinstown, Dublin 18, Ireland - Tel: (+353 1) 204 31 00 - Fax: 282 42 09 / 282 64 56 e-mail: [email protected] - website: www.eurofound.europa.eu Introduzione Il programma di lavoro 2007 della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro è stato concepito per rispecchiare l’agenda delle politiche comunitarie in generale, e le priorità delle parti interessate della Fondazione in particolare. La Fondazione opera in un contesto dinamico, affrontando una serie di tematiche, oggetto di discussione sia a livello nazionale che a livello europeo. Nel 2007, continuerà il dibattito sulla globalizzazione e sulla collocazione dell’economia europea, così come proseguirà il dibattito sul modello sociale europeo alla luce dei cambiamenti strutturali nell’industria europea. La relazione della Commissione europea sull’impatto sociale della globalizzazione, prevista nel 2007, getterà luce su tali questioni. Anche il dibattito sugli obiettivi conseguiti dalla Strategia di Lisbona per contrastare questi effetti andrà avanti. Creazione di nuovi posti di lavoro, qualità e migliori prassi per soddisfare gli obiettivi sia dei datori di lavoro che dei lavoratori, sono solo alcuni esempi delle tematiche chiave attualmente in discussione. Il 2007 segnerà un altro passo importante in termini di allargamento. Con l’ingresso della Bulgaria e della Romania nell’UE e l’avvio di nuovi negoziati, saranno messe in evidenza ancora una volta le sfide e le opportunità legate all’allargamento. La mobilità rimarrà ai primi posti dell’agenda, ponendo quesiti su formazione permanente, esigenze delle imprese e diritti dei lavoratori. L’integrazione sociale ed economica dei migranti, le conseguenze della cosiddetta “fuga di cervelli” nei paesi d’origine e le questioni legate al razzismo e alla discriminazione saranno affrontate nel 2008, proclamato Anno europeo del dialogo interculturale. L’invecchiamento della forza lavoro in Europa darà vita a una serie di dibattiti sul tema delle pensioni, delle pressioni sulla sanità e i servizi sociali, dell’età pensionabile e del mantenimento dei lavoratori più anziani nel mercato del lavoro. Nel quadro dell’Anno europeo 2007 sulle Pari opportunità, aumenterà l’importanza della diversità come fattore di competitività e si discuterà sulla “parità di retribuzione per lavoro di pari valore”, nonché di stereotipi di genere e di mercato del lavoro. I modelli esistenti di lavoro e occupazione saranno messi in discussione e si dibatterà sulla questione della cosiddetta “flexicurity” (flessicurezza), nonché sull’ottenimento di posti di lavoro sostenibili e di elevata qualità. Il Libro verde della Commissione europea sul diritto del lavoro costituirà la base di questo dibattito. Nel 2007, il Programma quadro per la Competitività e l’Innovazione rappresenterà un altro importante argomento per l’industria europea. I programmi per la competitività e la produttività saranno oggetto di dibattito, così come il ruolo dell’innovazione nel campo della competitività. Altro argomento di rilevante interesse sarà quello della competitività e dei cambiamenti strutturali nell’industria europea, nonché l’impatto della competitività e dell’innovazione sui sistemi tradizionali delle relazioni industriali e di governo. Il Programma PROGRESS della Commissione europea per il 2007 sarà incentrato sui temi della protezione sociale. L’assistenza sociale e le misure per combattere l’esclusione sociale e la povertà saranno elementi importanti del dibattito europeo. La nuova Strategia comunitaria, in materia di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, affronterà il tema delle condizioni di lavoro in Europa. Le problematiche summenzionate delineano il contesto del dibattito sulle politiche comunitarie per lo sviluppo strategico della Fondazione negli anni a venire. Il programma di lavoro per il 2007 riflette questo contesto strategico, offrendo una serie di attività incentrate sulle aree in cui la Fondazione saprà fornire un valore aggiunto ai suoi interlocutori e ai fruitori delle informazioni. © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 1 1 Missione, visione e valori Nel corso del 2006, la Fondazione ha riflettuto sul proprio futuro a lungo termine e sugli elementi di una strategia appropriata sulla quale basare il proprio sviluppo futuro. In questo contesto, sono state ridefinite le affermazioni riguardanti la missione, la visione e i valori della Fondazione, elaborando dei piani d’azione per la loro attuazione. Esse rispecchiano le ambizioni del personale della Fondazione e indicano come dovrebbe essere percepito e inteso il ruolo della Fondazione. Missione La Fondazione mira a condurre delle ricerche per fornire ai fruitori delle proprie conoscenze un’informazione indipendente, pertinente e tempestiva, corretta nella forma e nella qualità, per migliorare le condizioni di vita e di lavoro in Europa, nel segno della propria natura tripartita e indipendente. Visione La Fondazione intende esercitare un impatto profondo su quanti detengono il potere decisionale e sul dibattito pubblico in Europa, fornendo informazioni e conoscenze attendibili per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Valori Orientamento verso gli utenti e prontezza di risposta Obiettività, affidabilità ed alta qualità Dinamismo e capacità di proiettarsi verso il futuro Sviluppo continuo delle competenze e professionalità In questo contesto, la Fondazione ha individuato tre gruppi principali di fruitori delle proprie conoscenze: 1. Interlocutori della Fondazione 2. Altri utenti professionali delle informazioni fornite dalla Fondazione 3. Il grande pubblico o gli interlocutori interessati alle informazioni fornite dalla Fondazione Gli interlocutori della Fondazione rappresentano le organizzazioni nazionali che hanno forti legami istituzionali con la Fondazione. Essi comprendono le parti sociali europee, i governi nazionali e la Commissione europea, rappresentata dal Consiglio direttivo, nonché il Parlamento europeo e altri contribuenti finanziari. Gli interlocutori spesso fungono da collegamento bidirezionale tra la Fondazione e gli utenti del suo sapere, rispondendo alle esigenze di informazione delle organizzazioni nazionali e divulgando le conoscenze della Fondazione. Questo piccolo gruppo di parti interessate è, quindi, chiaramente orientato al successo della Fondazione e al conseguimento dei risultati previsti. La Fondazione annovera anche numerosi utenti professionali delle proprie informazioni – ossia quelle organizzazioni e quei soggetti che utilizzano le ricerche della Fondazione per scopi analitici o nell’esercizio del potere decisionale. La terza categoria del gruppo di riferimento è il grande pubblico, che naturalmente predilige le ricerche che toccano temi di pertinenza diretta e che, pertanto, può utilizzare gli elementi conoscitivi per mettere in evidenza particolari preoccupazioni sociali. 2 © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 Programma di lavoro 2007 I maggiori benefici e l’impatto delle attività della Fondazione si rivelano nel largo uso professionale delle sue conoscenze da parte di tutte le categorie di interlocutori e di altri utenti professionali nella formulazione delle loro politiche, azioni e raccomandazioni. Il grande pubblico viene tenuto regolarmente informato tramite le attività dei gruppi summenzionati e, pertanto, è al corrente degli ultimi sviluppi inerenti le condizioni di vita e di lavoro in Europa. Figura 1: Gruppi di riferimento cui è destinata l’informazione della Fondazione Grande pubblico Cittadini europei Utenti professionali dell’informazione • Autorità pubbliche • Organizzazioni internazionali collegate • Intermediari nel campo dell’informazione, compresi media e lobbisti • Società • Istituzioni comunitarie Interlocutori • Membri del Consiglio direttivo • Parlamento europeo e altri contribuenti finanziari • Commissione europea • Parti sociali europee • Governi nazionali • Parti sociali • Ricercatori • ONG © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 3 2 Contesto generale del programma di lavoro 2007 Il quadro strategico a lungo termine del programma di lavoro annuale per il 2007 è costituito dal programma di lavoro quadriennale per il periodo 2005–2008, Europa che cambia: lavoro migliore e vita migliore, in cui gli obiettivi generali sono stati così delineati: “La Fondazione mira a fornire un sostegno alle scelte politiche, per far sì che l’Europa diventi un’economia fondata sulla conoscenza più competitiva al mondo, per accrescere il tasso di occupazione e la qualità del lavoro, per stimolare l’innovazione e l’imprenditorialità, promuovendo al contempo la coesione e l’inclusione sociale … con tre obiettivi: piena occupazione, qualità del lavoro e produttività, coesione ed inclusione sociale.” Il programma quadriennale identifica quattro tematiche strategiche di ricerca. Esse sono state ampliate per rispecchiare la portata dell’attività della Fondazione: A. Occupazione e ristrutturazione B. Equilibrio tra lavoro e vita privata e condizioni di lavoro C. Relazioni industriali e partenariati D. Coesione sociale e qualità della vita Nell’ambito di ciascuna di queste quattro tematiche strategiche di ricerca, la Fondazione porta avanti le seguenti attività: 1. Monitorare il cambiamento e comprenderlo 2. Ricercare e sondare misure efficaci 3. Comunicare e condividere idee ed esperienze Il programma di lavoro per il 2007 segue la stessa struttura. La prima attività del programma quadriennale – monitorare il cambiamento e comprenderlo – è stata suddivisa in due funzioni (monitoraggio e indagini, comprensione del cambiamento e studi comparati) per migliorare la chiarezza e la trasparenza. Le attività di ricerca sono strettamente collegate alle tematiche strategiche di ricerca. Ogni attività è concepita per aggiungere valore all’informazione. Le tematiche di ricerca e le attività costituiscono una matrice per il lavoro di ricerca e di comunicazione della Fondazione. La tabella 1 illustra le tematiche chiave e gli eventi nell’ambito di questo quadro, rispecchiando sia il programma di lavoro quadriennale 2005–2008 che le priorità dell’attività in corso dal 2006. 4 © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 Programma di lavoro 2007 Tabella 1: tematiche strategiche di ricerca, attività e argomenti della Fondazione nel 2006 Tematiche strategiche di ricerca Attività 1. Monitoraggio e indagini 2. Comprensione del cambiamento 3. Ricerca e sondaggio di misure efficaci 4. Comunicazione e scambio A. Occupazione e ristrutturazione EMCC Panoramiche su studi di casi Futuro del settore Seminari sulla rete aziendale B. Condizioni di lavoro ed equilibrio tra lavoro e vita privata EWCO Flexicurity (Flessicurezza) Trasformazione dei modelli di organizzazione del lavoro Forum: Competitività e modello sociale europeo Agenda di Lisbona Serie di seminari: Globalizzazione Occupabilità e Dialogo sociale nei NSM flessicurezza ERM Osservatorio europeo sulle condizioni di lavoro Indagine 2005 C. Relazioni industriali e partenariati EIRO, Dizionario EIR, Indagine 2004 sull'orario di lavoro Risultati dell'Indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS) Orario di lavoro Comitati aziendali europei Profili RI per paese Futuro delle RI D. Coesione sociale e qualità della vita Contenuti della comunicazione EurLife Assistenza Indagine 2007 sulla qualità della vita in Europa Disabilità Indagini e Relazioni comparate Rete di osservatori europei (NEO) in 28 paesi Brevi relazioni d'attualità Forza lavoro che invecchia Cambiamento demografico Conferenze della Presidenza Mobilità Attività di assistenza Migranti Coesione sociale Relazioni approfondite Seminari Forum Conferenze Campagne Centri nazionali di collegamento Ufficio di collegamento di Bruxelles © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 5 3 Priorità di ricerca e di comunicazione Gli argomenti di ricerca per il 2007 rientrano nelle più ampie tematiche strategiche di ricerca del programma quadriennale 2005–2008 ed alcuni si riferiscono ad attività avviate nel 2006. Le pari opportunità rappresentano una priorità, in quanto il 2007 è stato proclamato Anno europeo delle pari opportunità per tutti. Anche la cosiddetta “flexicurity” è un’area prioritaria di attività. Prendendo in considerazione le esigenze delle parti interessate, l’agenda politica dell’UE e l’indirizzo strategico della Fondazione, le aree tematiche prioritarie di ricerca e comunicazione per il 2007 sono: Effetti e sfide della globalizzazione sul cambiamento strutturale, sulle strategie aziendali, sull’occupazione, sul lavoro e sulla qualità della vita in Europa. Mobilità, migrazione e integrazione dei migranti. Tendenze future, sfide e prospettive nei modelli di partenariato sociale: globalizzazione, adattabilità, governance, sviluppo dell’occupazione, flexicurity e occupabilità. Qualità del lavoro, sviluppi del posto di lavoro: innovazione, produttività, posti di lavoro interessanti, condizioni di lavoro, cambiamenti strutturali e qualitativi nei posti di lavoro. Diversità, pari opportunità ed equilibrio tra lavoro e vita privata. Cambiamento demografico, forza lavoro giovane e in età avanzata, riorganizzazione del lavoro nell’arco della vita. Nello svolgimento delle attività inerenti la ricerca e la comunicazione e nell’affrontare le suddette aree tematiche previste per il 2007, occorre affiancare alle precedenti operazioni i seguenti obiettivi e cambiamenti qualitativi generali: Un livello più elevato di orientamento verso il fruitore dell’informazione, prontezza e tempestività, nonché una migliore comunicazione con le parti interessate. Un maggiore impatto delle conoscenze sviluppate e prodotti più personalizzati e mirati. Creazione di valore aggiunto tramite analisi supplementari. 6 Maggiore sintesi e integrazione dei risultati e delle conoscenze derivanti dagli studi eseguiti e da fonti proprie di informazione e collegamento tra aree tematiche quali innovazione, produttività, occupazione e riforma del modello sociale europeo. Aggiunta dei fattori sociali, economici, legali e di competitività nello studio per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Maggiore attenzione ai paesi dell’UE, nonché ai paesi candidati e vicini e, in una certa misura, anche al confronto tra UE e competitori globali. Ricerca più sistematica e proiettata verso il futuro, basata su fattori che spingono al cambiamento, su scenari e alternative politiche. © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 Attività e progetti di ricerca 4 Strumenti di monitoraggio Nell’adempiere al proprio compito, la Fondazione continuerà a servirsi di una serie di strategie di ricerca. Le indagini campione su larga scala forniscono dati preziosi sulla situazione sociale ed economica dell’Europa. La seconda Indagine europea sulla qualità della vita sarà condotta dalla Fondazione nel 2007. Essa consentirà non solo di documentare e di raccogliere dati comparati sulla qualità della vita, ma anche di effettuare un’analisi delle tendenze e degli sviluppi nell’UE allargata. Un’ulteriore analisi dei risultati contenuti nell’Indagine europea sulle condizioni di lavoro, condotta nel 2005, sarà completata e diffusa nel 2007. Saranno avviati i lavori per la seconda Indagine europea sull’orario di lavoro da realizzare nel 2008. La Fondazione sarà impegnata anche nell’allargare la propria Rete di osservatori europei (NEO), attraverso la quale i corrispondenti nazionali forniscono informazioni regolari sui progressi nel settore delle relazioni industriali, delle condizioni di lavoro e della ristrutturazione, per essere pubblicate rispettivamente dall’Osservatorio europeo delle relazioni industriali (EIRO), dall’Osservatorio europeo sulle condizioni di lavoro (EWCO) e dall’Osservatorio europeo sulle ristrutturazioni (ERM). Nel 2007, la rete comprenderà tutti gli Stati membri dell’UE, i due paesi aderenti e i paesi candidati, nonché la Norvegia. Produrrà circa 860 aggiornamenti informativi e 12 relazioni analitiche comparate, compresi i contributi nazionali per l’EIRO; 289 aggiornamenti informativi e quattro relazioni analitiche comparate per l’EWCO; circa 140 schede informative mensili (in totale 1.680), nonché quattro relazioni analitiche comparate per l’ERM. Tematiche strategiche di ricerca Occupazione e ristrutturazione Le attività e i progetti di ricerca relativi a questo tema strategico sono collegati all’area tematica prioritaria della ricerca e della comunicazione: “Effetti e sfide della globalizzazione sul cambiamento strutturale, sull’occupazione, sul lavoro e sulla qualità della vita in Europa”. Monitoraggio della ristrutturazione in Europa Per sviluppare le strategie e gli strumenti necessari ad affrontare le conseguenze occupazionali del cambiamento industriale, i decisori politici e le parti sociali devono possedere una buona base conoscitiva della portata della ristrutturazione aziendale ed essere in grado di individuare i “punti caldi” settoriali e regionali. L’Osservatorio europeo sulle ristrutturazioni (ERM) continuerà a registrare gli annunci di ristrutturazioni previste in 28 paesi. I corrispondenti della Rete degli Osservatori europei (NEO) della Fondazione invieranno settimanalmente le schede informative sui casi. Il controllo della qualità, confrontato con altre fonti di dati, quali l’Indagine europea sulla forza lavoro e l’analisi dei dati dell’ERM, sarà effettuato internamente. Saranno pubblicati quattro numeri della rivista on line ERM quarterly, nonché la Relazione ERM per il 2007. Previsioni sul livello occupazionale settoriale (nuovo) Il cambiamento strutturale comporta spostamenti di occupazione tra settori, un processo che può essere agevolato adottando misure adeguate di formazione e riqualificazione. La Fondazione esaminerà la fattibilità di previsioni regolari dei livelli occupazionali per settore. Continuerà a cooperare in stretta collaborazione con il CEDEFOP e a contribuire alla implementazione del progetto CEDEFOP riguardante la previsione delle esigenze di competenze future per settore ed occupazione. Questa cooperazione offrirà preziose informazioni sulla qualità e l’accessibilità dei dati a livello settoriale in ciascuno degli Stati membri e sulla disponibilità e affidabilità dei modelli econometrici. Il primo risultato sarà uno studio di fattibilità corredato di idee per trasformare l’ERM in un più generale Osservatorio europeo dell’occupazione. © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 7 Programma di lavoro 2007 Procedura innovativa per anticipare e gestire il cambiamento a livello aziendale La conoscenza relativa alla portata della ristrutturazione aziendale deve essere accompagnata dall’informazione sugli strumenti e sulle strategie messe a punto per gestire il processo di adattamento. Grazie al proseguimento della serie di seminari sulla rete aziendale, la Fondazione esaminerà una procedura innovativa per anticipare e gestire il cambiamento a livello aziendale. Sono previsti due seminari, cui faranno seguito la pubblicazione di due relazioni e la descrizione di otto casi, basati sulle presentazioni dei rappresentanti aziendali nel corso dei seminari. Gli effetti della globalizzazione su settori specifici (nuovo) Le sfide e le opportunità offerte da un’economia globalizzata incideranno in maniera differente sulla quantità e sulla qualità dell’occupazione nei diversi settori. La Fondazione esaminerà i fattori che spingono al cambiamento e il loro impatto su tre settori, con le relative conseguenze per la competitività e l’occupazione. La scelta dei settori sarà concordata con il Comitato consultivo dell’EMCC, tenendo conto del lavoro intrapreso da altre organizzazioni (specialmente il programma di azione, lo screening di settore della Commissione europea e l’imminente studio sull’impatto della globalizzazione). La ricerca su ciascun settore comprenderà una relazione descrittiva di mappatura, studi di casi con una rappresentazione delle realtà aziendali in un determinato settore e una serie di scenari sul possibile futuro del settore. I fattori che determinano la scelta della sede aziendale nei diversi settori (nuovo) In un’economia globalizzata, la scelta della sede per lo svolgimento delle attività commerciali tende ad estendersi, comportando spostamenti geografici delle attività e della relativa occupazione. La Fondazione esaminerà i fattori che influenzano la decisione delle aziende circa la collocazione delle attività commerciali. La ricerca si baserà su studi di casi, integrando i tentativi fatti da altre organizzazioni per quantificare la portata dell’outsourcing internazionale, incentrati sull’analisi di indicatori macroeconomici. Il progetto si concluderà con la pubblicazione degli studi dei casi e con una relazione analitica corredata di una sintesi dei risultati e di una valutazione della trasferibilità di essi, prevista nel 2008, allorquando si sarà esaminato un numero sufficiente di casi. Gli effetti del lavoro nero sull’economia, sulle aziende e sui lavoratori (nuovo) Mentre l’Europa si sforza di raggiungere gli obiettivi occupazionali fissati dall’agenda di Lisbona, la questione della portata del lavoro nero, del suo impatto economico e sociale, resta ai primi posti nell’agenda politica. I ricercatori della Fondazione esamineranno l’impatto macroeconomico del lavoro nero, l’effetto sulle imprese e sulla loro competitività, nonché sulle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori. Il primo passo della Fondazione sarà quello di elaborare una mappa basata sulle ricerche esistenti per individuare l’approccio più adatto, con riguardo alla metodologia e al punto tematico centrale. Commissionerà uno studio di fattibilità, organizzando degli incontri tra esperti e parti interessate per discutere i risultati e concordare un approccio di ricerca. Legami tra innovazione, produttività e occupazione a livello settoriale (nuovo) La produttività e l’innovazione sono considerati elementi essenziali per mantenere il vantaggio competitivo dell’Europa nell’economia globalizzata. La Fondazione intende utilizzare la propria competenza in diverse aree tematiche, quali gli sviluppi di settore, le condizioni di lavoro, la flessibilità dell’orario di lavoro, gli approcci al partenariato e la partecipazione dei lavoratori, al fine di comprendere in che modo esse sono legate alla capacità delle imprese di introdurre novità e di conseguire un miglioramento della produttività. Nel 2007, la Fondazione elaborerà una mappa basata sulla ricerca esistente per individuare un approccio alla ricerca che contribuisca ad analizzare ulteriormente questi legami. Il progetto si baserà sulle ricerche interne e sull’organizzazione di poche riunioni tra esperti. Al termine, la Fondazione produrrà una relazione che descriverà le opzioni per un’ulteriore ricerca su questo argomento. Il contributo delle microimprese alla crescita economica e occupazionale nell’UE (nuovo) Si ritiene che le microimprese svolgano un ruolo chiave nella creazione di nuovi posti di lavoro in Europa. Uno studio di fattibilità, a partire dalle ricerche esistenti condotte dalla Fondazione e da altri sulle piccole e microimprese, 8 © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 Programma di lavoro 2007 contribuirebbe a delineare un approccio per esaminare i punti di forza e di debolezza delle microimprese con riguardo alla loro capacità innovativa, ai livelli di produttività e alle potenzialità per creare un’occupazione stabile e di elevata qualità. Lo studio di fattibilità dovrebbe anche esaminare la possibilità di aggiornare ed estendere lo studio svolto dalla Fondazione sulle relazioni industriali e sul dialogo sociale alle piccole e microimprese. Condizioni di lavoro ed equilibrio tra lavoro e vita privata Le attività e i progetti di ricerca inerenti questo tema strategico sono collegati alle aree tematiche prioritarie della ricerca e della comunicazione: qualità del lavoro, sviluppi del posto di lavoro: innovazione, produttività, posti di lavoro e condizioni di lavoro interessanti ed anche diversità, pari opportunità ed equilibrio tra lavoro e vita privata. L’Osservatorio europeo delle condizioni di lavoro (EWCO) effettuerà un energico monitoraggio degli sviluppi in Europa e prevede di produrre una serie di relazioni analitiche comparate nel 2007. La scelta finale degli argomenti sarà fatta dopo una consultazione con il Comitato consultivo sulle condizioni di lavoro. Sarà possibile elaborare delle relazioni analitiche comparate ad hoc su richiesta delle parti interessate al lavoro della Fondazione. Saranno diffusi ed approfonditi analiticamente i risultati dell’Indagine sulle condizioni di lavoro in Europa. Nel 2007, è prevista l’elaborazione di un certo numero di analisi secondarie incentrate su tematiche politiche rilevanti. Esse potrebbero riguardare il genere, l’analisi settoriale, le condizioni di gruppi di lavoratori particolarmente vulnerabili nel mercato del lavoro, l’innovazione aziendale e la gestione delle risorse umane in Europa, impegno e gratificazione sul lavoro, condizioni di lavoro, sicurezza, occupabilità e salute. Saranno messi a disposizione anche i risultati della verifica a posteriori eseguita sulla formazione e le attività di sviluppo sul luogo di lavoro. I progetti di ricerca saranno incentrati principalmente su: Qualità del lavoro e cambiamenti strutturali in Europa rispetto agli USA Avviato nel 2006, questo progetto mira a conoscere in anticipo le tipologie di lavoro (in termini di qualità, misurata con indicatori quali lo stipendio medio associato all’attività lavorativa) create e perdute in Europa dagli anni ‘90 e a qualificare questo cambiamento, rappresentandolo per settore economico e variabili socio-demografiche. Il progetto si concluderà con la creazione e l’analisi di un “insieme di dati analitici”, basati sulle indagini esistenti, l’Indagine sulla forza lavoro in Europa, il Panel europeo delle famiglie e altre fonti. Ciò sarà fatto per tutti i paesi dell’UE a 15, a partire dagli anni ‘90 fino ai dati più recenti a disposizione, mentre per i nuovi Stati membri dipenderà dalla disponibilità dei dati. La metodologia seguirà il modello di uno studio simile condotto negli USA per agevolare il confronto. Confronto globale delle condizioni di lavoro: l’Europa a confronto con i competitori globali (nuovo) L’analisi comparata si baserà sui dati raccolti nell’Indagine sulle condizioni di lavoro in Europa, nonché sui sondaggi “comparabili” condotti in USA. Il progetto dovrà: 1) individuare le raccolte americane di dati riguardanti le condizioni di lavoro 2) valutare l’accesso ai microdati 3) eseguire un’analisi comparata 4) contestualizzare e interpretare gli esiti mediante il dibattito. Il progetto segue un approccio simile all’analisi delle relazioni industriali nell’UE, in Giappone e negli USA, condotta nell’ambito dell’EIRO. © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 9 Programma di lavoro 2007 Il lavoratore autonomo in Europa (nuovo) Il sedici per cento dei lavoratori in Europa è costituito da lavoratori autonomi. La struttura del lavoro autonomo è piuttosto diversa da quella del lavoro dipendente (in genere coinvolge gli anziani, gli uomini e chi si posiziona ad entrambi i lati della gamma delle qualifiche). Questo gruppo è eterogeneo e comprende diritti e condizioni giuridiche diverse. Nel 2007, si raccoglieranno informazioni comparate sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro dei lavoratori autonomi in Europa, ricorrendo alle reti NEO in collaborazione congiunta tra EIRO e EWCO. Occupabilità e flexicurity Saranno condotti studi di casi approfonditi sullo sviluppo dell’occupabilità in diversi paesi europei aventi profili di flexicurity diversi. In particolare, questo progetto servirà ad analizzare le politiche, le pratiche aziendali e l’impatto sulla loro forza lavoro. Condizioni di lavoro e dialogo sociale (nuovo) Come affrontano i sindacati e i lavoratori le questioni legate alle condizioni di lavoro? Quali problematiche vengono discusse? Queste sono solo alcune delle domande cruciali che saranno oggetto di studio. Inizialmente, l’attenzione sarà rivolta alle tematiche inerenti alla salute e alla sicurezza, per poi estendersi a una serie più ampia di temi relativi alle condizioni di lavoro (gestione del cambiamento, uguaglianza di genere, intensificazione, formazione permanente, ecc.) ed è probabile che nel 2008 si aggiungeranno altre attività. È previsto un seminario che dovrà definire l’argomento definitivo di uno studio analitico comparato affidato alla Rete degli osservatori europei. Relazioni industriali e partenariati I sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro a livello nazionale e comunitario sono i partner di ricerca più importanti e i fruitori di queste conoscenze. Le attività e i progetti di ricerca per il 2007, inerenti questo tema strategico, sono collegate alle aree tematiche prioritarie della ricerca e della comunicazione: Tendenze future, sfide e prospettive nei modelli di partenariato sociale: globalizzazione, adattabilità, governance, sviluppo occupazionale, flexicurity e occupabilità. La natura tripartita della Fondazione e la stretta cooperazione con le parti sociali giovano alla ricerca in quest’ area tematica e contribuiscono al dialogo sociale in Europa. Tale opportunità è data dall’incontro tra ricercatori ed esperti che hanno maturato esperienze e pareri sul processo di definizione delle politiche a livello europeo. L’Osservatorio europeo delle relazioni industriali (EIRO) continuerà a monitorare la crescita delle relazioni industriali comunitarie, i diversi modelli e i progressi del dialogo sociale. Il dizionario europeo delle relazioni industriali sarà regolarmente aggiornato per registrare le ultime novità. Gli argomenti prioritari per l’ulteriore attività di ricerca e sviluppo sono: Gli effetti della globalizzazione sul dialogo sociale e la globalizzazione delle relazioni industriali. Si prevede che saranno affrontati gli aspetti della globalizzazione riportati qui di seguito: Impatto della globalizzazione su diversi modelli di relazioni industriali La Fondazione ha elaborato i profili delle relazioni industriali nei paesi dell’UE a 25 ed ha analizzato la capacità di dialogo sociale nell’UE a 10 con l’aggiunta di Bulgaria, Romania, Turchia e Croazia. Sulla base dei risultati di questi studi, il progetto propone di inserire gli odierni modelli europei di relazioni industriali in una prospettiva più ampia, effettuando un’analisi comparativa dei punti di forza e di debolezza a livello globale. Il progetto elaborerà anche un’analisi orientata al futuro relativa all’impatto della globalizzazione sui diversi modelli di contrattazione collettiva, partecipazione dei lavoratori, conflitti, impatto sulla produttività, occupazione, flexicurity, orario di lavoro, dinamica salariale. I risultati saranno pubblicati in una relazione di ricerca. 10 © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 Programma di lavoro 2007 Internazionalizzazione delle relazioni industriali a livello aziendale globale (nuovo) Nell’ambito di questo tema, l’attività di ricerca sarà condotta sui fattori che guidano l’attività delle relazioni industriali a livello transnazionale: le forme di attività coinvolte, le principali questioni di interesse per entrambe le parti industriali, la prontezza degli attori, le forme di partecipazione dei lavoratori, gli insegnamenti da apprendere, ecc. Il lavoro comprenderà attività di ricerca a tavolino (esame della letteratura, di lavori precedenti della Fondazione e di altre fonti) e interviste agli attori pertinenti, che saranno quindi utilizzate per guidare il lavoro relativo agli studi di casi. La prima fase sarà incentrata sul medio e micro livello, esaminando a fondo settori specifici e casi aziendali. L’attenzione della ricerca si sposterà quindi sul livello macro per valutare l’impatto di questi sviluppi sul dialogo sociale a livello nazionale e comunitario. La Fondazione dovrà assicurare che la ricerca vada ad integrare il lavoro della Commissione europea svolto su un argomento simile. Dinamiche del dialogo sociale settoriale (nuovo) Il progetto riguarderà gli sviluppi del dialogo sociale europeo come forma nuova di governance. Lo scopo è quello di analizzare il dialogo sociale settoriale comunitario, in termini di una maggiore comprensione delle dinamiche in gioco nei settori e nei comitati corrispondenti, considerando fattori quali: strutture e attori, caratteristiche socio-economiche del settore, gamma di settori, legami con le politiche comunitarie, dinamiche di determinati settori (rispetto ai risultati), motivazione della scelta di percorsi diversi per determinati settori nelle attività di dialogo sociale. Oltre all’analisi, sono previste interviste con gli attori del dialogo sociale settoriale comunitario. Flexicurity, regolamentazione tramite il dialogo sociale e il diritto del lavoro (nuovo) Il progetto esaminerà le azioni che le parti sociali avranno intrapreso per promuovere la flexicurity. La contrattazione collettiva ha affrontato questo argomento a diversi livelli: nazionale, regionale, settoriale, ma soprattutto con accordi a livello aziendale. La normativa sul lavoro sarà esaminata insieme al dialogo sociale, sotto forma di studio analitico comparato affidato alla Rete degli osservatori europei. Sviluppi a livello regionale e creazione di imprese (nuovo) Gli aspetti territoriali sono importanti nei negoziati e nei partenariati sociali. L’analisi degli sviluppi regionali può dare una visione migliore delle esigenze dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese. Da un punto di vista economico, la creazione di imprese e lo sviluppo professionale hanno più probabilità di esercitare un impatto diretto a livello regionale. Lo scopo di questa ricerca è quello di analizzare il ruolo dei partenariati nello sviluppo occupazionale e dell’imprenditorialità a livello regionale. Essa analizzerà anche l’impatto delle politiche economiche, sociali ed occupazionali a livello regionale. La ricerca esaminerà le evoluzioni della normativa sociale territoriale collegata allo sviluppo economico, alla creazione di nuovi posti di lavoro e di imprese, nonché il ruolo dei partenariati a livello aziendale e regionale. Verrà prodotta una relazione basata su esempi/studi di casi. Studi di rappresentatività in settori selezionati Una nuova serie di studi sulla rappresentatività servirà ad individuare gli attori rispettivamente nazionali e sovranazionali (ad esempio i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro) nei seguenti settori: trasporto marittimo, servizi postali, zucchero, conciatura e pelli, ospedali e sanità. Per determinare la relativa importanza nelle relazioni industriali del settore, gli studi verteranno sul loro settore rappresentativo e sul loro ruolo nella contrattazione collettiva. Gli studi saranno curati dall’EIRO e assumeranno una forma specifica di relazione analitica comparata. Data l’importanza e la delicatezza dell’argomento, saranno coinvolte nella valutazione le parti sociali settoriali a livello nazionale ed europeo. I membri del consiglio avranno l’opportunità di commentare i contributi nazionali. Coesione sociale e qualità della vita Le attività e i progetti di ricerca per il 2007, nell’ambito di questo tema strategico, sono collegati alle aree prioritarie di ricerca e di comunicazione: Mobilità, migrazione e integrazione dei migranti, diversità, pari opportunità e occupabilità © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 11 Programma di lavoro 2007 ed anche cambiamento demografico, forza lavoro giovane e in età avanzata, riorganizzazione del lavoro nell’arco della vita. Nell’ambito della comunicazione e della condivisione di esperienze, avrà un’alta priorità il miglioramento della comunicazione con gli interlocutori chiave. Indagine europea sulla qualità della vita Questo importante sondaggio sarà condotto per la seconda volta dalla Fondazione nel 2007 e servirà a raccogliere informazioni preziose su tematiche politiche chiave, quali l’esclusione sociale, il lavoro e la famiglia, la salute e l’assistenza, la qualità della vita e della società. L’indagine permetterà non soltanto di raccogliere documentazione e dati comparati sulla qualità della vita, ma anche di analizzare le tendenze e gli sviluppi nell’UE allargata. Il sondaggio sarà basato su interviste faccia a faccia con campioni rappresentativi della popolazione dell’UE a 25, Bulgaria, Romania, Croazia e Turchia – ed anche Norvegia, Svizzera, USA e Giappone se si potrà disporre di fondi esterni. La ricerca sul campo sarà completata nella prima metà del 2007. Seguirà una relazione descrittiva accompagnata da una serie di relazioni analitiche. Integrazione sociale ed economica dei migranti Il progetto è incentrato sul ruolo delle autorità locali in questo processo. È stata costituita una rete di città che opererà con l’aiuto di un gruppo scientifico per esaminare in che modo è possibile migliorare le politiche e le pratiche per l’integrazione locale dei migranti. I temi oggetto di ricerca comprenderanno il problema dell’abitazione e la gestione della diversità. Il metodo si basa su studi di casi che saranno messi a disposizione dalle città. Grazie ad una condivisione strutturata delle esperienze, il progetto intende consentire l’apprendimento reciproco tra le autorità locali e l’attuazione di politiche di integrazione più efficaci per i migranti. Le analisi saranno un valido ausilio per il dibattito politico emergente a livello comunitario con concetti innovativi di politiche di integrazione a livello locale. Gli studi di casi saranno messi a disposizione sul web e il processo di revisione tra pari costituirà la base per la pubblicazione di linee guida di buone prassi e politica. Flessibilità e sicurezza nell’arco della vita L’attività di ricerca guarda alla riorganizzazione del tempo nella vita lavorativa e agli approcci alla cosiddetta “flexicurity”, che affiorano sempre più nel dibattito politico. Sarà opportuno raccogliere le scoperte empiriche più importanti in una relazione integrata, insieme ai messaggi politici chiave derivanti dalle analisi recenti condotte dalla Fondazione. La ricerca mira a migliorare la comprensione della relazione tra flessibilità e sicurezza. Mira altresì a potenziare la percezione dell’impatto della cosiddetta “flexicurity” sulle tematiche politiche a livello macro (economia, società), a livello medio (settore, impresa) e a livello micro (famiglia, individuo). Saranno organizzati dei seminari per assicurare visibilità e sostegno al dibattito. Mobilità geografica e del mercato del lavoro in Europa Si tratta di un argomento sviluppato dalla Fondazione nel corso dell’analisi dell’indagine condotta dall’Eurobarometro alla fine del 2005. È prevista la pubblicazione di una serie di relazioni contenenti una descrizione dettagliata della mobilità dei lavoratori in Europa, compresa l’analisi delle spinte e degli ostacoli alla mobilità e degli effetti economici e sociali della mobilità in Europa. Una conferenza internazionale su queste tematiche animerà il dibattito. Cambiamento demografico nel mercato del lavoro Il progetto attinge soprattutto all’ampio database della Fondazione e alle relazioni sulle misure aziendali per intensificare le opportunità di occupazione per una forza lavoro in età avanzata. Questi studi di casi esaminano le iniziative inerenti il reclutamento, la formazione e la salute sul lavoro, ma rilevano anche la crescente importanza degli orari di lavoro flessibili e delle soluzioni lavoro-famiglia per i lavoratori anziani. La raccolta del database si concluderà con un’attività di ricerca condotta in altri nove paesi; nel complesso, ci saranno circa 200 studi di casi aziendali consultabili elettronicamente. I risultati saranno presentati in una serie di conferenze, comprese alcune organizzate dalla Presidenza tedesca. 12 © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 Programma di lavoro 2007 Pari opportunità e coesione sociale Il 2007, proclamato l’Anno delle pari opportunità per tutti, offrirà l’occasione per presentare i risultati dell’attività svolta dalla Fondazione in una serie di seminari, workshop e altri eventi. Sarà anche il momento buono per la diffusione del lavoro afferente alle tematiche dell’Anno europeo, in particolare la ricerca sulle misure per migliorare le possibilità di vita per i disabili, per i lavoratori in età avanzata e per i genitori con figli in giovane età (con attenzione particolare a coloro che vivono in zone svantaggiate). Il tema generale delle “pari opportunità” rappresenterà il filo conduttore per evidenziare le misure di promozione dell’occupazione e della coesione sociale. Promuovere la qualità della vita nell’Europa rurale Questo argomento viene considerato come una grande sfida per l’Europa, in particolare nei nuovi Stati membri. Il risultato dell’Indagine sulla qualità della vita in Europa, condotta dalla Fondazione, ha rilevato la prevalenza di specifiche condizioni di disagio nelle aree rurali, in particolare negli Stati membri più poveri. La creazione e la conservazione dell’occupazione nell’Europa rurale rappresentano un’alta priorità e la Fondazione ha avviato un’attività di ricerca, costituita da analisi e studi di casi, per esaminare il contributo delle iniziative promosse dalla società civile per la creazione, vincente e sostenibile, di nuovi posti di lavoro nelle aree rurali. Sarà pubblicata una relazione consolidata che fornirà informazioni a una conferenza in programma durante la Presidenza portoghese nella seconda metà del 2007. Comunicare e condividere le esperienze Nel 2007, la comunicazione e la condivisione delle esperienze verteranno principalmente su: Identificazione, sviluppo e comprensione dei gruppi di utenti di riferimento. Intensificazione e personalizzazione della comunicazione dei risultati della ricerca svolta dalla Fondazione agli utenti nuovi e attuali. Estensione dell’influenza della Fondazione sui decisori politici. Aumento della visibilità e miglioramento dell’immagine della Fondazione al fine di adempiere alla missione in maniera più efficace. Per meglio identificare, comprendere e ampliare i gruppi di riferimento, il primo passo sarà quello di convalidare i gruppi di riferimento esistenti in termini di necessità informative e dettagli sui contatti. In ultima analisi, ciò consentirà di assicurare un servizio migliore alle parti interessate esistenti e agli altri utenti attivi e potrà essere supportato con il regolare monitoraggio della soddisfazione delle parti interessate. In secondo luogo, potranno essere sviluppati nuovi gruppi di riferimento, quali la comunità imprenditoriale e i servizi connessi, le organizzazioni nazionali (parlamenti, ecc.) e le istituzioni comunitarie (laddove non esistano collegamenti già attivi). Sarà messo a punto un programma di comunicazione e di marketing mirato per questi gruppi selezionati. Saranno stabiliti nuovi contatti editoriali con i media finanziari e la stampa specializzata. In base alla richiesta degli utenti, sarà possibile fornire prodotti personalizzati destinati a gruppi di riferimento segmentati e condurre sondaggi sugli utenti. Le reti esistenti, quali i Centri nazionali di collegamento (NOC), saranno utilizzate in maniera fattiva per individuare nuovi utenti attivi e rafforzare le relazioni con quelli esistenti. I NOC, la cui funzione è quella di individuare i soggetti nazionali di riferimento e divulgare i risultati, includeranno nel 2007 altri tre Stati membri, per un totale di 13 centri. La Fondazione appronterà un piano d’azione per fornire informazioni sistematiche al Summit di Primavera, sulla base dei risultati dell’attività svolta dalla Fondazione sull’occupazione e la qualità del lavoro. Sarà fatto uno sforzo particolare © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 13 Programma di lavoro 2007 per raggiungere i parlamenti nazionali. Sarà introdotta la personalizzazione dei prodotti per gli utenti prioritari. Saranno organizzati eventi per ottimizzare i vantaggi a favore dei decisori. Nel 2007, proseguirà la campagna informativa sulle condizioni di lavoro. Si organizzeranno eventi specifici in tutta Europa in collaborazione con i Centri nazionali di collegamento. Oltre alle campagne di sensibilizzazione, nel 2007 la comunicazione sarà incentrata sui migranti, i lavoratori giovani e in età avanzata, la cosiddetta “flexicurity” e il diritto del lavoro, la globalizzazione e la ristrutturazione, il genere, la diversità e le pari opportunità. Per meglio contribuire al dibattito pubblico generale, la Fondazione provvederà a pubblicare una serie di articoli su mezzi di informazione scelti in tutta Europa e ad inviare “lettere ai direttori” sulle testate più in vista. Sarà intensificata la collaborazione con l’ufficio stampa di Bruxelles e con gli uffici di rappresentanza UE negli Stati membri, in cooperazione con la Commissione europea. Il sito internet della Fondazione continuerà ad essere un veicolo fondamentale per la presentazione dei risultati dell’attività svolta, compresa l’informazione e i dati statistici rilevati nell’Indagine sulle condizioni di lavoro in Europa, nonché il database aggiornato di Eurlife sulla qualità della vita. Inoltre, si darà risalto agli studi di casi della Fondazione, mettendoli a disposizione on line per facilitare l’accesso ai navigatori della rete. Il programma di stampa delle pubblicazioni della Fondazione sarà rivolto maggiormente alle esigenze di gruppi di riferimento. In sintesi, saranno messe a disposizione una serie di pubblicazioni incentrate su tematiche politiche, attraverso il lancio di nuovi prodotti come Foundation Findings e Foundation Focus. Al più presto saranno avviati i lavori per una nuova pubblicazione, Living and working conditions in Europe, che sintetizzerà gli sviluppi avvenuti in Europa negli ultimi anni. Sul web sarà offerta una maggiore scelta linguistica, per esempio pubblicando i titoli e gli abstract in tutte le lingue dell’UE. La Fondazione cercherà di fornire un numero maggiore di prodotti in diverse lingue in risposta a campagne specifiche. Nel 2007, proseguirà la serie di seminari, Seminar Series e Company Network Seminar, della Fondazione. Si prenderà in considerazione l’opportunità di coinvolgere i paesi candidati e i paesi aderenti. Lo scopo dei seminari Company network sarà quello di attrarre un maggior numero di rappresentanti aziendali (dirigenti e lavoratori) agli eventi, per intensificare gli scambi tra pari. Tra gli argomenti si affronterà l’impatto dell’integrazione dei lavoratori migranti. Saranno organizzati due workshop di settore nel corso dell’anno. 14 © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 Cooperazione, risorse e processi lavorativi 5 Nel 2007, sarà intensificata la cooperazione con altre Agenzie europee, quali il Cedefop, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro e il Comitato delle Regioni. La modellazione dell’occupazione europea e la richiesta di competenze saranno sviluppati congiuntamente con il Cedefop, mentre altri progetti ed eventi congiunti sono già in programma. Sarà avanzata, altresì, la proposta di condurre attività di divulgazione congiunta con l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. Alla luce della conoscenza acquisita e dei dati disponibili sul tema dei generi nelle condizioni di vita e di lavoro raccolti dalla Fondazione negli ultimi 30 anni, sarà avviata la cooperazione con il nuovo Istituto europeo per l’uguaglianza dei generi. La cooperazione con il Comitato economico e sociale europeo (EESC) sarà ulteriormente sviluppato. Continuerà la cooperazione con gli istituti di ricerca europei e le organizzazioni internazionali, quali ILO e OCSE, e saranno sviluppati nuovi contatti con le organizzazioni al di fuori dell’Europa per fornire un confronto globale limitato. Tutti i processi lavorativi della Fondazione sono stati sottoposti a una revisione critica e sono stati apportati dei miglioramenti per intensificare l’efficacia, la qualità e la tempestività nel lavoro. Un’attenzione particolare è stata rivolta all’organizzazione del lavoro, alla gestione dei progetti, alla gestione dei rischi, a modalità trasversali di lavoro, all’ottimizzazione dei processi lavorativi e allo sviluppo delle competenze gestionali e operative del personale. Questi impegni continueranno nel 2007 e oltre. La Rete degli osservatori europei (NEO) nei 28 paesi europei è stata costituita nel 2006 e sarà ulteriormente sviluppata. L’organizzazione del prossimo programma quadriennale 2009–2012 comincerà nel 2007. Le competenze e le risorse della Fondazione saranno sviluppate per soddisfare i nuovi obiettivi, quali: attività maggiormente orientata alle previsioni, confronto globale, innovazione, produttività e competitività, prendendo in considerazione i fattori sociali e l’impatto sull’occupazione. La Fondazione prevede di avvalersi di uno staff di 94 persone con un budget di 20,2 milioni di Euro. Per l’utente finale dell’informazione nel processo lavorativo, l’enfasi continuerà ad essere incentrata sull’identificazione delle esigenze specifiche dei diversi fruitori delle informazioni, sull’offerta mirata e tempestiva delle corrette informazioni, e sul follow-up continuo e giudizioso degli argomenti emergenti nelle agende politiche degli interlocutori della Fondazione. © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007 15 Appendice Bilancio 2007 (in milioni di euro, al terzo decimale) Linea di bilancio Implementazione 2005 Bilancio 2006 Bilancio 2007 Richiesta dell'agenzia - Contributo dal bilancio UE – DG Occupazione 18,600 19,000 19,600 - Entrate varie 0,695 0,760 0,580 TOTALE 19,295 19,760 20,180 - Stipendi e indennità 8,550 9.601 9.765 - Altri costi 0,421 0.559 0.795 Titolo 1 Totale 8,971 10.160 10.560 - Spese operative 1,382 1,500 1,350 Titolo 2 Totale 1,382 1,500 1,350 - Traduzioni 0,375 0,400 0,360 - Altri costi 8,547 7,700 7,910 Titolo 3 Totale 8,922 8,100 8,270 TOTALE 19,275 19,760 20,180 Titolo 1 Titolo 2 Titolo 3 EF/06/75/IT 16 © Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007