Programma di lavoro 2007 - Banca dati Italia Lavoro

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro
Programma di lavoro 2007
Introduzione
1. Missione, visione e valori
2. Contesto generale del programma di lavoro 2007
3. Priorità di ricerca e di comunicazione
4. Attività e progetti di ricerca
5. Cooperazione, risorse e processi lavorativi
Appendice
Il documento che segue offre una panoramica delle attività della Fondazione previste per il 2007, nell’ambito del
programma quadriennale 2005–2008, Europa che cambia: lavoro migliore e vita migliore.
Wyattville Road, Loughlinstown, Dublin 18, Ireland - Tel: (+353 1) 204 31 00 - Fax: 282 42 09 / 282 64 56
e-mail: [email protected] - website: www.eurofound.europa.eu
Introduzione
Il programma di lavoro 2007 della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro è stato
concepito per rispecchiare l’agenda delle politiche comunitarie in generale, e le priorità delle parti interessate della
Fondazione in particolare.
La Fondazione opera in un contesto dinamico, affrontando una serie di tematiche, oggetto di discussione sia a livello
nazionale che a livello europeo.
Nel 2007, continuerà il dibattito sulla globalizzazione e sulla collocazione dell’economia europea, così come proseguirà
il dibattito sul modello sociale europeo alla luce dei cambiamenti strutturali nell’industria europea. La relazione della
Commissione europea sull’impatto sociale della globalizzazione, prevista nel 2007, getterà luce su tali questioni. Anche
il dibattito sugli obiettivi conseguiti dalla Strategia di Lisbona per contrastare questi effetti andrà avanti. Creazione di
nuovi posti di lavoro, qualità e migliori prassi per soddisfare gli obiettivi sia dei datori di lavoro che dei lavoratori, sono
solo alcuni esempi delle tematiche chiave attualmente in discussione.
Il 2007 segnerà un altro passo importante in termini di allargamento. Con l’ingresso della Bulgaria e della Romania
nell’UE e l’avvio di nuovi negoziati, saranno messe in evidenza ancora una volta le sfide e le opportunità legate
all’allargamento. La mobilità rimarrà ai primi posti dell’agenda, ponendo quesiti su formazione permanente, esigenze
delle imprese e diritti dei lavoratori. L’integrazione sociale ed economica dei migranti, le conseguenze della cosiddetta
“fuga di cervelli” nei paesi d’origine e le questioni legate al razzismo e alla discriminazione saranno affrontate nel 2008,
proclamato Anno europeo del dialogo interculturale.
L’invecchiamento della forza lavoro in Europa darà vita a una serie di dibattiti sul tema delle pensioni, delle pressioni
sulla sanità e i servizi sociali, dell’età pensionabile e del mantenimento dei lavoratori più anziani nel mercato del lavoro.
Nel quadro dell’Anno europeo 2007 sulle Pari opportunità, aumenterà l’importanza della diversità come fattore di
competitività e si discuterà sulla “parità di retribuzione per lavoro di pari valore”, nonché di stereotipi di genere e di
mercato del lavoro.
I modelli esistenti di lavoro e occupazione saranno messi in discussione e si dibatterà sulla questione della cosiddetta
“flexicurity” (flessicurezza), nonché sull’ottenimento di posti di lavoro sostenibili e di elevata qualità. Il Libro verde
della Commissione europea sul diritto del lavoro costituirà la base di questo dibattito.
Nel 2007, il Programma quadro per la Competitività e l’Innovazione rappresenterà un altro importante argomento per
l’industria europea. I programmi per la competitività e la produttività saranno oggetto di dibattito, così come il ruolo
dell’innovazione nel campo della competitività. Altro argomento di rilevante interesse sarà quello della competitività e
dei cambiamenti strutturali nell’industria europea, nonché l’impatto della competitività e dell’innovazione sui sistemi
tradizionali delle relazioni industriali e di governo.
Il Programma PROGRESS della Commissione europea per il 2007 sarà incentrato sui temi della protezione sociale.
L’assistenza sociale e le misure per combattere l’esclusione sociale e la povertà saranno elementi importanti del dibattito
europeo. La nuova Strategia comunitaria, in materia di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, affronterà il tema delle
condizioni di lavoro in Europa.
Le problematiche summenzionate delineano il contesto del dibattito sulle politiche comunitarie per lo sviluppo
strategico della Fondazione negli anni a venire. Il programma di lavoro per il 2007 riflette questo contesto strategico,
offrendo una serie di attività incentrate sulle aree in cui la Fondazione saprà fornire un valore aggiunto ai suoi
interlocutori e ai fruitori delle informazioni.
© Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007
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Missione, visione e valori
Nel corso del 2006, la Fondazione ha riflettuto sul proprio futuro a lungo termine e sugli elementi di una strategia
appropriata sulla quale basare il proprio sviluppo futuro. In questo contesto, sono state ridefinite le affermazioni
riguardanti la missione, la visione e i valori della Fondazione, elaborando dei piani d’azione per la loro attuazione. Esse
rispecchiano le ambizioni del personale della Fondazione e indicano come dovrebbe essere percepito e inteso il ruolo
della Fondazione.
Missione
La Fondazione mira a condurre delle ricerche per fornire ai fruitori delle proprie conoscenze un’informazione
indipendente, pertinente e tempestiva, corretta nella forma e nella qualità, per migliorare le condizioni di vita e di lavoro
in Europa, nel segno della propria natura tripartita e indipendente.
Visione
La Fondazione intende esercitare un impatto profondo su quanti detengono il potere decisionale e sul dibattito pubblico
in Europa, fornendo informazioni e conoscenze attendibili per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
Valori
„
Orientamento verso gli utenti e prontezza di risposta
„
Obiettività, affidabilità ed alta qualità
„
Dinamismo e capacità di proiettarsi verso il futuro
„
Sviluppo continuo delle competenze e professionalità
In questo contesto, la Fondazione ha individuato tre gruppi principali di fruitori delle proprie conoscenze:
1. Interlocutori della Fondazione
2. Altri utenti professionali delle informazioni fornite dalla Fondazione
3. Il grande pubblico o gli interlocutori interessati alle informazioni fornite dalla Fondazione
Gli interlocutori della Fondazione rappresentano le organizzazioni nazionali che hanno forti legami istituzionali con la
Fondazione. Essi comprendono le parti sociali europee, i governi nazionali e la Commissione europea, rappresentata dal
Consiglio direttivo, nonché il Parlamento europeo e altri contribuenti finanziari. Gli interlocutori spesso fungono da
collegamento bidirezionale tra la Fondazione e gli utenti del suo sapere, rispondendo alle esigenze di informazione delle
organizzazioni nazionali e divulgando le conoscenze della Fondazione. Questo piccolo gruppo di parti interessate è,
quindi, chiaramente orientato al successo della Fondazione e al conseguimento dei risultati previsti.
La Fondazione annovera anche numerosi utenti professionali delle proprie informazioni – ossia quelle organizzazioni e
quei soggetti che utilizzano le ricerche della Fondazione per scopi analitici o nell’esercizio del potere decisionale. La
terza categoria del gruppo di riferimento è il grande pubblico, che naturalmente predilige le ricerche che toccano temi di
pertinenza diretta e che, pertanto, può utilizzare gli elementi conoscitivi per mettere in evidenza particolari
preoccupazioni sociali.
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© Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007
Programma di lavoro 2007
I maggiori benefici e l’impatto delle attività della Fondazione si rivelano nel largo uso professionale delle sue
conoscenze da parte di tutte le categorie di interlocutori e di altri utenti professionali nella formulazione delle loro
politiche, azioni e raccomandazioni.
Il grande pubblico viene tenuto regolarmente informato tramite le attività dei gruppi summenzionati e, pertanto, è al
corrente degli ultimi sviluppi inerenti le condizioni di vita e di lavoro in Europa.
Figura 1: Gruppi di riferimento cui è destinata l’informazione della Fondazione
Grande pubblico
Cittadini europei
Utenti professionali dell’informazione
• Autorità pubbliche
• Organizzazioni internazionali collegate
• Intermediari nel
campo
dell’informazione,
compresi media e
lobbisti
• Società
• Istituzioni comunitarie
Interlocutori
• Membri del Consiglio direttivo
• Parlamento europeo e altri contribuenti finanziari
• Commissione europea
• Parti sociali europee
• Governi nazionali
• Parti sociali
• Ricercatori
• ONG
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Contesto generale del programma di
lavoro 2007
Il quadro strategico a lungo termine del programma di lavoro annuale per il 2007 è costituito dal programma di lavoro
quadriennale per il periodo 2005–2008, Europa che cambia: lavoro migliore e vita migliore, in cui gli obiettivi generali
sono stati così delineati:
“La Fondazione mira a fornire un sostegno alle scelte politiche, per far sì che l’Europa diventi un’economia
fondata sulla conoscenza più competitiva al mondo, per accrescere il tasso di occupazione e la qualità del
lavoro, per stimolare l’innovazione e l’imprenditorialità, promuovendo al contempo la coesione e l’inclusione
sociale … con tre obiettivi: piena occupazione, qualità del lavoro e produttività, coesione ed inclusione sociale.”
Il programma quadriennale identifica quattro tematiche strategiche di ricerca. Esse sono state ampliate per rispecchiare
la portata dell’attività della Fondazione:
A. Occupazione e ristrutturazione
B. Equilibrio tra lavoro e vita privata e condizioni di lavoro
C. Relazioni industriali e partenariati
D. Coesione sociale e qualità della vita
Nell’ambito di ciascuna di queste quattro tematiche strategiche di ricerca, la Fondazione porta avanti le seguenti attività:
1. Monitorare il cambiamento e comprenderlo
2. Ricercare e sondare misure efficaci
3. Comunicare e condividere idee ed esperienze
Il programma di lavoro per il 2007 segue la stessa struttura. La prima attività del programma quadriennale – monitorare
il cambiamento e comprenderlo – è stata suddivisa in due funzioni (monitoraggio e indagini, comprensione del
cambiamento e studi comparati) per migliorare la chiarezza e la trasparenza.
Le attività di ricerca sono strettamente collegate alle tematiche strategiche di ricerca. Ogni attività è concepita per
aggiungere valore all’informazione. Le tematiche di ricerca e le attività costituiscono una matrice per il lavoro di ricerca
e di comunicazione della Fondazione. La tabella 1 illustra le tematiche chiave e gli eventi nell’ambito di questo quadro,
rispecchiando sia il programma di lavoro quadriennale 2005–2008 che le priorità dell’attività in corso dal 2006.
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Programma di lavoro 2007
Tabella 1: tematiche strategiche di ricerca, attività e argomenti della Fondazione nel 2006
Tematiche
strategiche di
ricerca
Attività
1. Monitoraggio e
indagini
2. Comprensione del
cambiamento
3. Ricerca e sondaggio
di misure efficaci
4. Comunicazione e
scambio
A. Occupazione e
ristrutturazione
EMCC
Panoramiche su studi di
casi
Futuro del settore
Seminari sulla rete
aziendale
B. Condizioni di lavoro
ed equilibrio tra
lavoro e vita privata
EWCO
Flexicurity
(Flessicurezza)
Trasformazione dei
modelli di
organizzazione del
lavoro
Forum: Competitività e
modello sociale europeo
Agenda di Lisbona
Serie di seminari:
Globalizzazione
Occupabilità e
Dialogo sociale nei
NSM
flessicurezza
ERM
Osservatorio europeo
sulle condizioni di
lavoro
Indagine 2005
C. Relazioni industriali
e partenariati
EIRO,
Dizionario EIR,
Indagine 2004
sull'orario di lavoro
Risultati dell'Indagine
europea sulle condizioni
di lavoro (EWCS)
Orario di lavoro
Comitati aziendali
europei
Profili RI per paese
Futuro delle RI
D. Coesione sociale e
qualità della vita
Contenuti della
comunicazione
EurLife
Assistenza
Indagine 2007 sulla
qualità della vita in
Europa
Disabilità
Indagini e
Relazioni comparate
Rete di osservatori
europei (NEO) in 28
paesi
Brevi relazioni
d'attualità
Forza lavoro che
invecchia
Cambiamento
demografico
Conferenze della
Presidenza
Mobilità
Attività di assistenza
Migranti
Coesione sociale
Relazioni approfondite
Seminari
Forum
Conferenze
Campagne
Centri nazionali di
collegamento
Ufficio di collegamento
di Bruxelles
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Priorità di ricerca e di comunicazione
Gli argomenti di ricerca per il 2007 rientrano nelle più ampie tematiche strategiche di ricerca del programma
quadriennale 2005–2008 ed alcuni si riferiscono ad attività avviate nel 2006. Le pari opportunità rappresentano una
priorità, in quanto il 2007 è stato proclamato Anno europeo delle pari opportunità per tutti. Anche la cosiddetta
“flexicurity” è un’area prioritaria di attività. Prendendo in considerazione le esigenze delle parti interessate, l’agenda
politica dell’UE e l’indirizzo strategico della Fondazione, le aree tematiche prioritarie di ricerca e comunicazione per il
2007 sono:
„
„
„
„
Effetti e sfide della globalizzazione sul cambiamento strutturale, sulle strategie aziendali, sull’occupazione, sul lavoro
e sulla qualità della vita in Europa.
Mobilità, migrazione e integrazione dei migranti.
Tendenze future, sfide e prospettive nei modelli di partenariato sociale: globalizzazione, adattabilità, governance,
sviluppo dell’occupazione, flexicurity e occupabilità.
Qualità del lavoro, sviluppi del posto di lavoro: innovazione, produttività, posti di lavoro interessanti, condizioni di
lavoro, cambiamenti strutturali e qualitativi nei posti di lavoro.
„
Diversità, pari opportunità ed equilibrio tra lavoro e vita privata.
„
Cambiamento demografico, forza lavoro giovane e in età avanzata, riorganizzazione del lavoro nell’arco della vita.
Nello svolgimento delle attività inerenti la ricerca e la comunicazione e nell’affrontare le suddette aree tematiche previste
per il 2007, occorre affiancare alle precedenti operazioni i seguenti obiettivi e cambiamenti qualitativi generali:
„
Un livello più elevato di orientamento verso il fruitore dell’informazione, prontezza e tempestività, nonché una
migliore comunicazione con le parti interessate.
„
Un maggiore impatto delle conoscenze sviluppate e prodotti più personalizzati e mirati.
„
Creazione di valore aggiunto tramite analisi supplementari.
„
„
„
„
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Maggiore sintesi e integrazione dei risultati e delle conoscenze derivanti dagli studi eseguiti e da fonti proprie di
informazione e collegamento tra aree tematiche quali innovazione, produttività, occupazione e riforma del modello
sociale europeo.
Aggiunta dei fattori sociali, economici, legali e di competitività nello studio per il miglioramento delle condizioni di
vita e di lavoro.
Maggiore attenzione ai paesi dell’UE, nonché ai paesi candidati e vicini e, in una certa misura, anche al confronto tra
UE e competitori globali.
Ricerca più sistematica e proiettata verso il futuro, basata su fattori che spingono al cambiamento, su scenari e
alternative politiche.
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Attività e progetti di ricerca
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Strumenti di monitoraggio
Nell’adempiere al proprio compito, la Fondazione continuerà a servirsi di una serie di strategie di ricerca. Le indagini
campione su larga scala forniscono dati preziosi sulla situazione sociale ed economica dell’Europa. La seconda Indagine
europea sulla qualità della vita sarà condotta dalla Fondazione nel 2007. Essa consentirà non solo di documentare e di
raccogliere dati comparati sulla qualità della vita, ma anche di effettuare un’analisi delle tendenze e degli sviluppi
nell’UE allargata. Un’ulteriore analisi dei risultati contenuti nell’Indagine europea sulle condizioni di lavoro, condotta
nel 2005, sarà completata e diffusa nel 2007. Saranno avviati i lavori per la seconda Indagine europea sull’orario di
lavoro da realizzare nel 2008.
La Fondazione sarà impegnata anche nell’allargare la propria Rete di osservatori europei (NEO), attraverso la quale i
corrispondenti nazionali forniscono informazioni regolari sui progressi nel settore delle relazioni industriali, delle
condizioni di lavoro e della ristrutturazione, per essere pubblicate rispettivamente dall’Osservatorio europeo delle
relazioni industriali (EIRO), dall’Osservatorio europeo sulle condizioni di lavoro (EWCO) e dall’Osservatorio europeo
sulle ristrutturazioni (ERM). Nel 2007, la rete comprenderà tutti gli Stati membri dell’UE, i due paesi aderenti e i paesi
candidati, nonché la Norvegia. Produrrà circa 860 aggiornamenti informativi e 12 relazioni analitiche comparate,
compresi i contributi nazionali per l’EIRO; 289 aggiornamenti informativi e quattro relazioni analitiche comparate per
l’EWCO; circa 140 schede informative mensili (in totale 1.680), nonché quattro relazioni analitiche comparate per
l’ERM.
Tematiche strategiche di ricerca
Occupazione e ristrutturazione
Le attività e i progetti di ricerca relativi a questo tema strategico sono collegati all’area tematica prioritaria della ricerca
e della comunicazione: “Effetti e sfide della globalizzazione sul cambiamento strutturale, sull’occupazione, sul lavoro e
sulla qualità della vita in Europa”.
Monitoraggio della ristrutturazione in Europa
Per sviluppare le strategie e gli strumenti necessari ad affrontare le conseguenze occupazionali del cambiamento
industriale, i decisori politici e le parti sociali devono possedere una buona base conoscitiva della portata della
ristrutturazione aziendale ed essere in grado di individuare i “punti caldi” settoriali e regionali. L’Osservatorio europeo
sulle ristrutturazioni (ERM) continuerà a registrare gli annunci di ristrutturazioni previste in 28 paesi. I corrispondenti
della Rete degli Osservatori europei (NEO) della Fondazione invieranno settimanalmente le schede informative sui casi.
Il controllo della qualità, confrontato con altre fonti di dati, quali l’Indagine europea sulla forza lavoro e l’analisi dei dati
dell’ERM, sarà effettuato internamente. Saranno pubblicati quattro numeri della rivista on line ERM quarterly, nonché
la Relazione ERM per il 2007.
Previsioni sul livello occupazionale settoriale (nuovo)
Il cambiamento strutturale comporta spostamenti di occupazione tra settori, un processo che può essere agevolato
adottando misure adeguate di formazione e riqualificazione. La Fondazione esaminerà la fattibilità di previsioni regolari
dei livelli occupazionali per settore. Continuerà a cooperare in stretta collaborazione con il CEDEFOP e a contribuire
alla implementazione del progetto CEDEFOP riguardante la previsione delle esigenze di competenze future per settore
ed occupazione. Questa cooperazione offrirà preziose informazioni sulla qualità e l’accessibilità dei dati a livello
settoriale in ciascuno degli Stati membri e sulla disponibilità e affidabilità dei modelli econometrici. Il primo risultato
sarà uno studio di fattibilità corredato di idee per trasformare l’ERM in un più generale Osservatorio europeo
dell’occupazione.
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Programma di lavoro 2007
Procedura innovativa per anticipare e gestire il cambiamento a livello aziendale
La conoscenza relativa alla portata della ristrutturazione aziendale deve essere accompagnata dall’informazione sugli
strumenti e sulle strategie messe a punto per gestire il processo di adattamento. Grazie al proseguimento della serie di
seminari sulla rete aziendale, la Fondazione esaminerà una procedura innovativa per anticipare e gestire il cambiamento
a livello aziendale. Sono previsti due seminari, cui faranno seguito la pubblicazione di due relazioni e la descrizione di
otto casi, basati sulle presentazioni dei rappresentanti aziendali nel corso dei seminari.
Gli effetti della globalizzazione su settori specifici (nuovo)
Le sfide e le opportunità offerte da un’economia globalizzata incideranno in maniera differente sulla quantità e sulla
qualità dell’occupazione nei diversi settori. La Fondazione esaminerà i fattori che spingono al cambiamento e il loro
impatto su tre settori, con le relative conseguenze per la competitività e l’occupazione. La scelta dei settori sarà
concordata con il Comitato consultivo dell’EMCC, tenendo conto del lavoro intrapreso da altre organizzazioni
(specialmente il programma di azione, lo screening di settore della Commissione europea e l’imminente studio
sull’impatto della globalizzazione). La ricerca su ciascun settore comprenderà una relazione descrittiva di mappatura,
studi di casi con una rappresentazione delle realtà aziendali in un determinato settore e una serie di scenari sul possibile
futuro del settore.
I fattori che determinano la scelta della sede aziendale nei diversi settori (nuovo)
In un’economia globalizzata, la scelta della sede per lo svolgimento delle attività commerciali tende ad estendersi,
comportando spostamenti geografici delle attività e della relativa occupazione. La Fondazione esaminerà i fattori che
influenzano la decisione delle aziende circa la collocazione delle attività commerciali. La ricerca si baserà su studi di
casi, integrando i tentativi fatti da altre organizzazioni per quantificare la portata dell’outsourcing internazionale,
incentrati sull’analisi di indicatori macroeconomici. Il progetto si concluderà con la pubblicazione degli studi dei casi e
con una relazione analitica corredata di una sintesi dei risultati e di una valutazione della trasferibilità di essi, prevista
nel 2008, allorquando si sarà esaminato un numero sufficiente di casi.
Gli effetti del lavoro nero sull’economia, sulle aziende e sui lavoratori (nuovo)
Mentre l’Europa si sforza di raggiungere gli obiettivi occupazionali fissati dall’agenda di Lisbona, la questione della
portata del lavoro nero, del suo impatto economico e sociale, resta ai primi posti nell’agenda politica. I ricercatori della
Fondazione esamineranno l’impatto macroeconomico del lavoro nero, l’effetto sulle imprese e sulla loro competitività,
nonché sulle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori. Il primo passo della Fondazione sarà quello di elaborare una
mappa basata sulle ricerche esistenti per individuare l’approccio più adatto, con riguardo alla metodologia e al punto
tematico centrale. Commissionerà uno studio di fattibilità, organizzando degli incontri tra esperti e parti interessate per
discutere i risultati e concordare un approccio di ricerca.
Legami tra innovazione, produttività e occupazione a livello settoriale (nuovo)
La produttività e l’innovazione sono considerati elementi essenziali per mantenere il vantaggio competitivo dell’Europa
nell’economia globalizzata. La Fondazione intende utilizzare la propria competenza in diverse aree tematiche, quali gli
sviluppi di settore, le condizioni di lavoro, la flessibilità dell’orario di lavoro, gli approcci al partenariato e la
partecipazione dei lavoratori, al fine di comprendere in che modo esse sono legate alla capacità delle imprese di
introdurre novità e di conseguire un miglioramento della produttività. Nel 2007, la Fondazione elaborerà una mappa
basata sulla ricerca esistente per individuare un approccio alla ricerca che contribuisca ad analizzare ulteriormente questi
legami. Il progetto si baserà sulle ricerche interne e sull’organizzazione di poche riunioni tra esperti. Al termine, la
Fondazione produrrà una relazione che descriverà le opzioni per un’ulteriore ricerca su questo argomento.
Il contributo delle microimprese alla crescita economica e occupazionale nell’UE (nuovo)
Si ritiene che le microimprese svolgano un ruolo chiave nella creazione di nuovi posti di lavoro in Europa. Uno studio
di fattibilità, a partire dalle ricerche esistenti condotte dalla Fondazione e da altri sulle piccole e microimprese,
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Programma di lavoro 2007
contribuirebbe a delineare un approccio per esaminare i punti di forza e di debolezza delle microimprese con riguardo
alla loro capacità innovativa, ai livelli di produttività e alle potenzialità per creare un’occupazione stabile e di elevata
qualità. Lo studio di fattibilità dovrebbe anche esaminare la possibilità di aggiornare ed estendere lo studio svolto dalla
Fondazione sulle relazioni industriali e sul dialogo sociale alle piccole e microimprese.
Condizioni di lavoro ed equilibrio tra lavoro e vita privata
Le attività e i progetti di ricerca inerenti questo tema strategico sono collegati alle aree tematiche prioritarie della ricerca
e della comunicazione: qualità del lavoro, sviluppi del posto di lavoro: innovazione, produttività, posti di lavoro e
condizioni di lavoro interessanti ed anche diversità, pari opportunità ed equilibrio tra lavoro e vita privata.
L’Osservatorio europeo delle condizioni di lavoro (EWCO) effettuerà un energico monitoraggio degli sviluppi in Europa
e prevede di produrre una serie di relazioni analitiche comparate nel 2007. La scelta finale degli argomenti sarà fatta
dopo una consultazione con il Comitato consultivo sulle condizioni di lavoro. Sarà possibile elaborare delle relazioni
analitiche comparate ad hoc su richiesta delle parti interessate al lavoro della Fondazione.
Saranno diffusi ed approfonditi analiticamente i risultati dell’Indagine sulle condizioni di lavoro in Europa. Nel 2007, è
prevista l’elaborazione di un certo numero di analisi secondarie incentrate su tematiche politiche rilevanti. Esse
potrebbero riguardare il genere, l’analisi settoriale, le condizioni di gruppi di lavoratori particolarmente vulnerabili nel
mercato del lavoro, l’innovazione aziendale e la gestione delle risorse umane in Europa, impegno e gratificazione sul
lavoro, condizioni di lavoro, sicurezza, occupabilità e salute. Saranno messi a disposizione anche i risultati della verifica
a posteriori eseguita sulla formazione e le attività di sviluppo sul luogo di lavoro.
I progetti di ricerca saranno incentrati principalmente su:
Qualità del lavoro e cambiamenti strutturali in Europa rispetto agli USA
Avviato nel 2006, questo progetto mira a conoscere in anticipo le tipologie di lavoro (in termini di qualità, misurata con
indicatori quali lo stipendio medio associato all’attività lavorativa) create e perdute in Europa dagli anni ‘90 e a
qualificare questo cambiamento, rappresentandolo per settore economico e variabili socio-demografiche. Il progetto si
concluderà con la creazione e l’analisi di un “insieme di dati analitici”, basati sulle indagini esistenti, l’Indagine sulla
forza lavoro in Europa, il Panel europeo delle famiglie e altre fonti. Ciò sarà fatto per tutti i paesi dell’UE a 15, a partire
dagli anni ‘90 fino ai dati più recenti a disposizione, mentre per i nuovi Stati membri dipenderà dalla disponibilità dei
dati. La metodologia seguirà il modello di uno studio simile condotto negli USA per agevolare il confronto.
Confronto globale delle condizioni di lavoro: l’Europa a confronto con i competitori globali (nuovo)
L’analisi comparata si baserà sui dati raccolti nell’Indagine sulle condizioni di lavoro in Europa, nonché sui sondaggi
“comparabili” condotti in USA. Il progetto dovrà:
1) individuare le raccolte americane di dati riguardanti le condizioni di lavoro
2) valutare l’accesso ai microdati
3) eseguire un’analisi comparata
4) contestualizzare e interpretare gli esiti mediante il dibattito.
Il progetto segue un approccio simile all’analisi delle relazioni industriali nell’UE, in Giappone e negli USA, condotta
nell’ambito dell’EIRO.
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Programma di lavoro 2007
Il lavoratore autonomo in Europa (nuovo)
Il sedici per cento dei lavoratori in Europa è costituito da lavoratori autonomi. La struttura del lavoro autonomo è
piuttosto diversa da quella del lavoro dipendente (in genere coinvolge gli anziani, gli uomini e chi si posiziona ad
entrambi i lati della gamma delle qualifiche). Questo gruppo è eterogeneo e comprende diritti e condizioni giuridiche
diverse. Nel 2007, si raccoglieranno informazioni comparate sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro dei lavoratori
autonomi in Europa, ricorrendo alle reti NEO in collaborazione congiunta tra EIRO e EWCO.
Occupabilità e flexicurity
Saranno condotti studi di casi approfonditi sullo sviluppo dell’occupabilità in diversi paesi europei aventi profili di
flexicurity diversi. In particolare, questo progetto servirà ad analizzare le politiche, le pratiche aziendali e l’impatto sulla
loro forza lavoro.
Condizioni di lavoro e dialogo sociale (nuovo)
Come affrontano i sindacati e i lavoratori le questioni legate alle condizioni di lavoro? Quali problematiche vengono
discusse? Queste sono solo alcune delle domande cruciali che saranno oggetto di studio. Inizialmente, l’attenzione sarà
rivolta alle tematiche inerenti alla salute e alla sicurezza, per poi estendersi a una serie più ampia di temi relativi alle
condizioni di lavoro (gestione del cambiamento, uguaglianza di genere, intensificazione, formazione permanente, ecc.)
ed è probabile che nel 2008 si aggiungeranno altre attività. È previsto un seminario che dovrà definire l’argomento
definitivo di uno studio analitico comparato affidato alla Rete degli osservatori europei.
Relazioni industriali e partenariati
I sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro a livello nazionale e comunitario sono i partner di ricerca più
importanti e i fruitori di queste conoscenze. Le attività e i progetti di ricerca per il 2007, inerenti questo tema strategico,
sono collegate alle aree tematiche prioritarie della ricerca e della comunicazione: Tendenze future, sfide e prospettive nei
modelli di partenariato sociale: globalizzazione, adattabilità, governance, sviluppo occupazionale, flexicurity e
occupabilità.
La natura tripartita della Fondazione e la stretta cooperazione con le parti sociali giovano alla ricerca in quest’ area
tematica e contribuiscono al dialogo sociale in Europa. Tale opportunità è data dall’incontro tra ricercatori ed esperti che
hanno maturato esperienze e pareri sul processo di definizione delle politiche a livello europeo. L’Osservatorio europeo
delle relazioni industriali (EIRO) continuerà a monitorare la crescita delle relazioni industriali comunitarie, i diversi
modelli e i progressi del dialogo sociale. Il dizionario europeo delle relazioni industriali sarà regolarmente aggiornato
per registrare le ultime novità.
Gli argomenti prioritari per l’ulteriore attività di ricerca e sviluppo sono: Gli effetti della globalizzazione sul dialogo
sociale e la globalizzazione delle relazioni industriali. Si prevede che saranno affrontati gli aspetti della globalizzazione
riportati qui di seguito:
Impatto della globalizzazione su diversi modelli di relazioni industriali
La Fondazione ha elaborato i profili delle relazioni industriali nei paesi dell’UE a 25 ed ha analizzato la capacità di
dialogo sociale nell’UE a 10 con l’aggiunta di Bulgaria, Romania, Turchia e Croazia. Sulla base dei risultati di questi
studi, il progetto propone di inserire gli odierni modelli europei di relazioni industriali in una prospettiva più ampia,
effettuando un’analisi comparativa dei punti di forza e di debolezza a livello globale. Il progetto elaborerà anche
un’analisi orientata al futuro relativa all’impatto della globalizzazione sui diversi modelli di contrattazione collettiva,
partecipazione dei lavoratori, conflitti, impatto sulla produttività, occupazione, flexicurity, orario di lavoro, dinamica
salariale. I risultati saranno pubblicati in una relazione di ricerca.
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Programma di lavoro 2007
Internazionalizzazione delle relazioni industriali a livello aziendale globale (nuovo)
Nell’ambito di questo tema, l’attività di ricerca sarà condotta sui fattori che guidano l’attività delle relazioni industriali
a livello transnazionale: le forme di attività coinvolte, le principali questioni di interesse per entrambe le parti industriali,
la prontezza degli attori, le forme di partecipazione dei lavoratori, gli insegnamenti da apprendere, ecc. Il lavoro
comprenderà attività di ricerca a tavolino (esame della letteratura, di lavori precedenti della Fondazione e di altre fonti)
e interviste agli attori pertinenti, che saranno quindi utilizzate per guidare il lavoro relativo agli studi di casi. La prima
fase sarà incentrata sul medio e micro livello, esaminando a fondo settori specifici e casi aziendali. L’attenzione della
ricerca si sposterà quindi sul livello macro per valutare l’impatto di questi sviluppi sul dialogo sociale a livello nazionale
e comunitario. La Fondazione dovrà assicurare che la ricerca vada ad integrare il lavoro della Commissione europea
svolto su un argomento simile.
Dinamiche del dialogo sociale settoriale (nuovo)
Il progetto riguarderà gli sviluppi del dialogo sociale europeo come forma nuova di governance. Lo scopo è quello di
analizzare il dialogo sociale settoriale comunitario, in termini di una maggiore comprensione delle dinamiche in gioco
nei settori e nei comitati corrispondenti, considerando fattori quali: strutture e attori, caratteristiche socio-economiche
del settore, gamma di settori, legami con le politiche comunitarie, dinamiche di determinati settori (rispetto ai risultati),
motivazione della scelta di percorsi diversi per determinati settori nelle attività di dialogo sociale. Oltre all’analisi, sono
previste interviste con gli attori del dialogo sociale settoriale comunitario.
Flexicurity, regolamentazione tramite il dialogo sociale e il diritto del lavoro (nuovo)
Il progetto esaminerà le azioni che le parti sociali avranno intrapreso per promuovere la flexicurity. La contrattazione
collettiva ha affrontato questo argomento a diversi livelli: nazionale, regionale, settoriale, ma soprattutto con accordi a
livello aziendale. La normativa sul lavoro sarà esaminata insieme al dialogo sociale, sotto forma di studio analitico
comparato affidato alla Rete degli osservatori europei.
Sviluppi a livello regionale e creazione di imprese (nuovo)
Gli aspetti territoriali sono importanti nei negoziati e nei partenariati sociali. L’analisi degli sviluppi regionali può dare
una visione migliore delle esigenze dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese. Da un punto di vista economico, la
creazione di imprese e lo sviluppo professionale hanno più probabilità di esercitare un impatto diretto a livello regionale.
Lo scopo di questa ricerca è quello di analizzare il ruolo dei partenariati nello sviluppo occupazionale e
dell’imprenditorialità a livello regionale. Essa analizzerà anche l’impatto delle politiche economiche, sociali ed
occupazionali a livello regionale. La ricerca esaminerà le evoluzioni della normativa sociale territoriale collegata allo
sviluppo economico, alla creazione di nuovi posti di lavoro e di imprese, nonché il ruolo dei partenariati a livello
aziendale e regionale. Verrà prodotta una relazione basata su esempi/studi di casi.
Studi di rappresentatività in settori selezionati
Una nuova serie di studi sulla rappresentatività servirà ad individuare gli attori rispettivamente nazionali e sovranazionali
(ad esempio i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro) nei seguenti settori: trasporto marittimo, servizi postali,
zucchero, conciatura e pelli, ospedali e sanità. Per determinare la relativa importanza nelle relazioni industriali del
settore, gli studi verteranno sul loro settore rappresentativo e sul loro ruolo nella contrattazione collettiva. Gli studi
saranno curati dall’EIRO e assumeranno una forma specifica di relazione analitica comparata. Data l’importanza e la
delicatezza dell’argomento, saranno coinvolte nella valutazione le parti sociali settoriali a livello nazionale ed europeo.
I membri del consiglio avranno l’opportunità di commentare i contributi nazionali.
Coesione sociale e qualità della vita
Le attività e i progetti di ricerca per il 2007, nell’ambito di questo tema strategico, sono collegati alle aree prioritarie di
ricerca e di comunicazione: Mobilità, migrazione e integrazione dei migranti, diversità, pari opportunità e occupabilità
© Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007
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Programma di lavoro 2007
ed anche cambiamento demografico, forza lavoro giovane e in età avanzata, riorganizzazione del lavoro nell’arco della
vita. Nell’ambito della comunicazione e della condivisione di esperienze, avrà un’alta priorità il miglioramento della
comunicazione con gli interlocutori chiave.
Indagine europea sulla qualità della vita
Questo importante sondaggio sarà condotto per la seconda volta dalla Fondazione nel 2007 e servirà a raccogliere
informazioni preziose su tematiche politiche chiave, quali l’esclusione sociale, il lavoro e la famiglia, la salute e
l’assistenza, la qualità della vita e della società. L’indagine permetterà non soltanto di raccogliere documentazione e dati
comparati sulla qualità della vita, ma anche di analizzare le tendenze e gli sviluppi nell’UE allargata. Il sondaggio sarà
basato su interviste faccia a faccia con campioni rappresentativi della popolazione dell’UE a 25, Bulgaria, Romania,
Croazia e Turchia – ed anche Norvegia, Svizzera, USA e Giappone se si potrà disporre di fondi esterni. La ricerca sul
campo sarà completata nella prima metà del 2007. Seguirà una relazione descrittiva accompagnata da una serie di
relazioni analitiche.
Integrazione sociale ed economica dei migranti
Il progetto è incentrato sul ruolo delle autorità locali in questo processo. È stata costituita una rete di città che opererà
con l’aiuto di un gruppo scientifico per esaminare in che modo è possibile migliorare le politiche e le pratiche per
l’integrazione locale dei migranti. I temi oggetto di ricerca comprenderanno il problema dell’abitazione e la gestione
della diversità. Il metodo si basa su studi di casi che saranno messi a disposizione dalle città. Grazie ad una condivisione
strutturata delle esperienze, il progetto intende consentire l’apprendimento reciproco tra le autorità locali e l’attuazione
di politiche di integrazione più efficaci per i migranti. Le analisi saranno un valido ausilio per il dibattito politico
emergente a livello comunitario con concetti innovativi di politiche di integrazione a livello locale. Gli studi di casi
saranno messi a disposizione sul web e il processo di revisione tra pari costituirà la base per la pubblicazione di linee
guida di buone prassi e politica.
Flessibilità e sicurezza nell’arco della vita
L’attività di ricerca guarda alla riorganizzazione del tempo nella vita lavorativa e agli approcci alla cosiddetta
“flexicurity”, che affiorano sempre più nel dibattito politico. Sarà opportuno raccogliere le scoperte empiriche più
importanti in una relazione integrata, insieme ai messaggi politici chiave derivanti dalle analisi recenti condotte dalla
Fondazione. La ricerca mira a migliorare la comprensione della relazione tra flessibilità e sicurezza. Mira altresì a
potenziare la percezione dell’impatto della cosiddetta “flexicurity” sulle tematiche politiche a livello macro (economia,
società), a livello medio (settore, impresa) e a livello micro (famiglia, individuo). Saranno organizzati dei seminari per
assicurare visibilità e sostegno al dibattito.
Mobilità geografica e del mercato del lavoro in Europa
Si tratta di un argomento sviluppato dalla Fondazione nel corso dell’analisi dell’indagine condotta dall’Eurobarometro
alla fine del 2005. È prevista la pubblicazione di una serie di relazioni contenenti una descrizione dettagliata della
mobilità dei lavoratori in Europa, compresa l’analisi delle spinte e degli ostacoli alla mobilità e degli effetti economici
e sociali della mobilità in Europa. Una conferenza internazionale su queste tematiche animerà il dibattito.
Cambiamento demografico nel mercato del lavoro
Il progetto attinge soprattutto all’ampio database della Fondazione e alle relazioni sulle misure aziendali per intensificare
le opportunità di occupazione per una forza lavoro in età avanzata. Questi studi di casi esaminano le iniziative inerenti
il reclutamento, la formazione e la salute sul lavoro, ma rilevano anche la crescente importanza degli orari di lavoro
flessibili e delle soluzioni lavoro-famiglia per i lavoratori anziani. La raccolta del database si concluderà con un’attività
di ricerca condotta in altri nove paesi; nel complesso, ci saranno circa 200 studi di casi aziendali consultabili
elettronicamente. I risultati saranno presentati in una serie di conferenze, comprese alcune organizzate dalla Presidenza
tedesca.
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Programma di lavoro 2007
Pari opportunità e coesione sociale
Il 2007, proclamato l’Anno delle pari opportunità per tutti, offrirà l’occasione per presentare i risultati dell’attività svolta
dalla Fondazione in una serie di seminari, workshop e altri eventi. Sarà anche il momento buono per la diffusione del
lavoro afferente alle tematiche dell’Anno europeo, in particolare la ricerca sulle misure per migliorare le possibilità di
vita per i disabili, per i lavoratori in età avanzata e per i genitori con figli in giovane età (con attenzione particolare a
coloro che vivono in zone svantaggiate). Il tema generale delle “pari opportunità” rappresenterà il filo conduttore per
evidenziare le misure di promozione dell’occupazione e della coesione sociale.
Promuovere la qualità della vita nell’Europa rurale
Questo argomento viene considerato come una grande sfida per l’Europa, in particolare nei nuovi Stati membri. Il
risultato dell’Indagine sulla qualità della vita in Europa, condotta dalla Fondazione, ha rilevato la prevalenza di
specifiche condizioni di disagio nelle aree rurali, in particolare negli Stati membri più poveri. La creazione e la
conservazione dell’occupazione nell’Europa rurale rappresentano un’alta priorità e la Fondazione ha avviato un’attività
di ricerca, costituita da analisi e studi di casi, per esaminare il contributo delle iniziative promosse dalla società civile
per la creazione, vincente e sostenibile, di nuovi posti di lavoro nelle aree rurali. Sarà pubblicata una relazione
consolidata che fornirà informazioni a una conferenza in programma durante la Presidenza portoghese nella seconda
metà del 2007.
Comunicare e condividere le esperienze
Nel 2007, la comunicazione e la condivisione delle esperienze verteranno principalmente su:
„
„
„
„
Identificazione, sviluppo e comprensione dei gruppi di utenti di riferimento.
Intensificazione e personalizzazione della comunicazione dei risultati della ricerca svolta dalla Fondazione agli utenti
nuovi e attuali.
Estensione dell’influenza della Fondazione sui decisori politici.
Aumento della visibilità e miglioramento dell’immagine della Fondazione al fine di adempiere alla missione in
maniera più efficace.
Per meglio identificare, comprendere e ampliare i gruppi di riferimento, il primo passo sarà quello di convalidare i gruppi
di riferimento esistenti in termini di necessità informative e dettagli sui contatti. In ultima analisi, ciò consentirà di
assicurare un servizio migliore alle parti interessate esistenti e agli altri utenti attivi e potrà essere supportato con il
regolare monitoraggio della soddisfazione delle parti interessate. In secondo luogo, potranno essere sviluppati nuovi
gruppi di riferimento, quali la comunità imprenditoriale e i servizi connessi, le organizzazioni nazionali (parlamenti,
ecc.) e le istituzioni comunitarie (laddove non esistano collegamenti già attivi). Sarà messo a punto un programma di
comunicazione e di marketing mirato per questi gruppi selezionati.
Saranno stabiliti nuovi contatti editoriali con i media finanziari e la stampa specializzata. In base alla richiesta degli
utenti, sarà possibile fornire prodotti personalizzati destinati a gruppi di riferimento segmentati e condurre sondaggi sugli
utenti. Le reti esistenti, quali i Centri nazionali di collegamento (NOC), saranno utilizzate in maniera fattiva per
individuare nuovi utenti attivi e rafforzare le relazioni con quelli esistenti. I NOC, la cui funzione è quella di individuare
i soggetti nazionali di riferimento e divulgare i risultati, includeranno nel 2007 altri tre Stati membri, per un totale di 13
centri.
La Fondazione appronterà un piano d’azione per fornire informazioni sistematiche al Summit di Primavera, sulla base
dei risultati dell’attività svolta dalla Fondazione sull’occupazione e la qualità del lavoro. Sarà fatto uno sforzo particolare
© Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2007
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Programma di lavoro 2007
per raggiungere i parlamenti nazionali. Sarà introdotta la personalizzazione dei prodotti per gli utenti prioritari. Saranno
organizzati eventi per ottimizzare i vantaggi a favore dei decisori.
Nel 2007, proseguirà la campagna informativa sulle condizioni di lavoro. Si organizzeranno eventi specifici in tutta
Europa in collaborazione con i Centri nazionali di collegamento. Oltre alle campagne di sensibilizzazione, nel 2007 la
comunicazione sarà incentrata sui migranti, i lavoratori giovani e in età avanzata, la cosiddetta “flexicurity” e il diritto
del lavoro, la globalizzazione e la ristrutturazione, il genere, la diversità e le pari opportunità.
Per meglio contribuire al dibattito pubblico generale, la Fondazione provvederà a pubblicare una serie di articoli su
mezzi di informazione scelti in tutta Europa e ad inviare “lettere ai direttori” sulle testate più in vista. Sarà intensificata
la collaborazione con l’ufficio stampa di Bruxelles e con gli uffici di rappresentanza UE negli Stati membri, in
cooperazione con la Commissione europea.
Il sito internet della Fondazione continuerà ad essere un veicolo fondamentale per la presentazione dei risultati
dell’attività svolta, compresa l’informazione e i dati statistici rilevati nell’Indagine sulle condizioni di lavoro in Europa,
nonché il database aggiornato di Eurlife sulla qualità della vita. Inoltre, si darà risalto agli studi di casi della Fondazione,
mettendoli a disposizione on line per facilitare l’accesso ai navigatori della rete.
Il programma di stampa delle pubblicazioni della Fondazione sarà rivolto maggiormente alle esigenze di gruppi di
riferimento. In sintesi, saranno messe a disposizione una serie di pubblicazioni incentrate su tematiche politiche,
attraverso il lancio di nuovi prodotti come Foundation Findings e Foundation Focus. Al più presto saranno avviati i
lavori per una nuova pubblicazione, Living and working conditions in Europe, che sintetizzerà gli sviluppi avvenuti in
Europa negli ultimi anni. Sul web sarà offerta una maggiore scelta linguistica, per esempio pubblicando i titoli e gli
abstract in tutte le lingue dell’UE. La Fondazione cercherà di fornire un numero maggiore di prodotti in diverse lingue
in risposta a campagne specifiche.
Nel 2007, proseguirà la serie di seminari, Seminar Series e Company Network Seminar, della Fondazione. Si prenderà
in considerazione l’opportunità di coinvolgere i paesi candidati e i paesi aderenti. Lo scopo dei seminari Company
network sarà quello di attrarre un maggior numero di rappresentanti aziendali (dirigenti e lavoratori) agli eventi, per
intensificare gli scambi tra pari. Tra gli argomenti si affronterà l’impatto dell’integrazione dei lavoratori migranti.
Saranno organizzati due workshop di settore nel corso dell’anno.
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Cooperazione, risorse e processi
lavorativi
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Nel 2007, sarà intensificata la cooperazione con altre Agenzie europee, quali il Cedefop, l’Agenzia europea per la
sicurezza e la salute sul lavoro e il Comitato delle Regioni. La modellazione dell’occupazione europea e la richiesta di
competenze saranno sviluppati congiuntamente con il Cedefop, mentre altri progetti ed eventi congiunti sono già in
programma. Sarà avanzata, altresì, la proposta di condurre attività di divulgazione congiunta con l’Agenzia europea per
la sicurezza e la salute sul lavoro. Alla luce della conoscenza acquisita e dei dati disponibili sul tema dei generi nelle
condizioni di vita e di lavoro raccolti dalla Fondazione negli ultimi 30 anni, sarà avviata la cooperazione con il nuovo
Istituto europeo per l’uguaglianza dei generi. La cooperazione con il Comitato economico e sociale europeo (EESC) sarà
ulteriormente sviluppato.
Continuerà la cooperazione con gli istituti di ricerca europei e le organizzazioni internazionali, quali ILO e OCSE, e
saranno sviluppati nuovi contatti con le organizzazioni al di fuori dell’Europa per fornire un confronto globale limitato.
Tutti i processi lavorativi della Fondazione sono stati sottoposti a una revisione critica e sono stati apportati dei
miglioramenti per intensificare l’efficacia, la qualità e la tempestività nel lavoro. Un’attenzione particolare è stata rivolta
all’organizzazione del lavoro, alla gestione dei progetti, alla gestione dei rischi, a modalità trasversali di lavoro,
all’ottimizzazione dei processi lavorativi e allo sviluppo delle competenze gestionali e operative del personale. Questi
impegni continueranno nel 2007 e oltre. La Rete degli osservatori europei (NEO) nei 28 paesi europei è stata costituita
nel 2006 e sarà ulteriormente sviluppata. L’organizzazione del prossimo programma quadriennale 2009–2012 comincerà
nel 2007.
Le competenze e le risorse della Fondazione saranno sviluppate per soddisfare i nuovi obiettivi, quali: attività
maggiormente orientata alle previsioni, confronto globale, innovazione, produttività e competitività, prendendo in
considerazione i fattori sociali e l’impatto sull’occupazione. La Fondazione prevede di avvalersi di uno staff di 94
persone con un budget di 20,2 milioni di Euro.
Per l’utente finale dell’informazione nel processo lavorativo, l’enfasi continuerà ad essere incentrata sull’identificazione
delle esigenze specifiche dei diversi fruitori delle informazioni, sull’offerta mirata e tempestiva delle corrette
informazioni, e sul follow-up continuo e giudizioso degli argomenti emergenti nelle agende politiche degli interlocutori
della Fondazione.
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Appendice
Bilancio 2007 (in milioni di euro, al terzo decimale)
Linea di bilancio
Implementazione 2005
Bilancio 2006
Bilancio 2007
Richiesta dell'agenzia
- Contributo dal bilancio
UE – DG Occupazione
18,600
19,000
19,600
- Entrate varie
0,695
0,760
0,580
TOTALE
19,295
19,760
20,180
- Stipendi e indennità
8,550
9.601
9.765
-
Altri costi
0,421
0.559
0.795
Titolo 1 Totale
8,971
10.160
10.560
- Spese operative
1,382
1,500
1,350
Titolo 2 Totale
1,382
1,500
1,350
- Traduzioni
0,375
0,400
0,360
- Altri costi
8,547
7,700
7,910
Titolo 3 Totale
8,922
8,100
8,270
TOTALE
19,275
19,760
20,180
Titolo 1
Titolo 2
Titolo 3
EF/06/75/IT
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