DICEMBRE 2002 all news questo numero F O R M E E COLORI PER L’ E D I L I Z I A Pag. 1 Editoriale Formazione a tutto campo Pag. 2/3 Primo Piano Restauro e recupero di un “ex condominio borghese” nel centro storico di Milano Arch. Franco Biondi Pag. 4 News Al via la nuova immagine pubblicitaria Metra Formazione a tutto campo Fa parte della cultura aziendale Metra dedicare risorse importanti alla diffusione della conoscenza dell’alluminio, delle sue proprietà e delle sue potenzialità applicative, in particolare in ambito edilizio. Una sintetica carrellata delle attività svolte nel 2002 può offrire la misura dell’impegno dedicato in una serie di attività, differenziate in vari ambiti, che si rivolgono a studenti, progettisti, architetti, serramentisti, giornalisti e, più in generale, al pubblico dei consumatori. Sono 20 le Università con le quali Metra ha collaborato attraverso corsi, seminari, master, correlazioni di laurea, completati da visite e seminari presso l’azienda e che ha comportato l’adesione di oltre 1500 studenti. Vivace anche l’attività convegnistica, per un totale di 3200 contatti nel corso dell’anno, sia presso i Centri Metra, che presso gli Ordini di architetti e ingegneri e Associazioni quali Uncsaal, Alfin, Aniasper e Anit, oltre che con Società quale il recente esempio di Sannini Impruneta. Estremamente fitto il calendario presso la sede di Rodengo Saiano, che ha comportato formazione tecnica a tutto campo e la partecipazione all’organizzazione di Aluscuola che, fondata nel 1992, conta oggi 12 sedi operative, con un totale di 2000 studenti specializzati in serramentistica. Il quadro si completa con i servizi di documentazione tecnica (cataloghi, opuscoli, programmi di calcolo, il sevizio M.A.P.) e di informazione e aggiornamento, quali il sito Metra, il trimestrale All Metra News, la presenza sulla stampa di settore. Come si vede l’impegno è a tutto campo, e conferma Metra come punto di riferimento per il mondo dell’alluminio per l’edilizia. L’ Attività di formazione Metra nelNEL 2002 L’ATTIVITÀ DI FORMAZIONE METRA 2002 Contatti annui CONTATTI ANNUI Corsi, Seminari, Master 1.750 Correlazioni di Tesi 1.000 Visite presso Metra 500 Formazione presso Metra 600 Aluscuola 200 Convegni 3.200 Totale contatti 7.250 NUMERO DIECI PER “ALL METRA NEWS” SISTEMI PER FORME D’AUTORE www.metra.it 1 NUMERO DIECI Siamo giunti al decimo numero di All Metra News, la pubblicazione trimestrale inviata con regolarità a oltre 10.000 tra architetti, progettisti e serramentisti e che rappresenta uno strumento di dialogo diretto tra Metra e i suoi interlocutori professionali. Nata per presentare prodotti e novità, All Metra News ha arricchito negli anni i contenuti, diventando rapidamente un significativo punto di riferimento per un aggiornamento sulla realtà non solo produttiva, ma anche culturale di Metra. Primo Piano Restauro e recupero di un “ nel centro Un po’ di storia S i presenta in questa sede il recupero funzionale ed il restauro di un palazzo realizzato nel 1926 nel tessuto urbano di Milano, in una zona all’epoca periferica della città ma entro la cerchia delle mura rinascimentali, su terreni un tempo utilizzati ad orto dall’ ex Convento degli Olivetani ivi presente, periferia prescelta in quegli anni dalla nascente borghesia finanziaria e industriale per stabilirvi la propria residenza. Milano oltre a primeggiare nello sviluppo industriale, in quegli anni era la città italiana dove si svolgeva il più intenso dibattito fra le varie correnti architettoniche. Tali movimenti attirarono molte delle più vive forze culturali da ogni luogo della nazione, le quali nell’immediato primo dopoguerra non aderirono in toto all’indirizzo governativo del “ritorno all’ordine ed alla dignità della tradizione”, parola d’ordine all’interno delle Accademie, e in seguito delle neonate facoltà di Architettura. Nel periodo che intercorre fra i due conflitti mondiali l’attività edilizia a Milano era frenetica, la città senza un valido strumento urbanistico si espandeva a macchia d’olio, senza nessun tipo di programmazione e regimazione dei nuovi insediamenti, ma unicamente guidata dalla feroce speculazione edilizia, che nel giro di pochi anni avrebbe saturato gli spazi liberi all’interno della cerchia muraria rinascimentale per poi dare l’assalto alle aree fuori dalle mura. Gli stili architettonici usati per l’edificazione dei nuovi edifici erano i più disparati, si andava dal puro classicismo al nuovo linguaggio moderno del razionalismo, passando per il neogotico, il neorinascimentale, ed il liberty. L’utilizzo degli elementi classici veniva abitualmente usato per espresso volere della committenza nei palazzi di proprietà degli istituti bancari, delle società finanziarie e delle compagnie di assicurazioni. E’ questo il caso del palazzo in oggetto che fu realizzato su progetto dell’ing. G. B. Casati nel 1926 per conto di una grande compagnia di assicurazioni milanese per ricavarne appartamenti di prestigio da affittare alla nuova borghesia. Il progettista concepì il palazzo di via S. Vittore come un organismo edilizio connotato da un’austera decorazione classica sia al suo interno che all’esterno, dove compare l’ordine dorico e tuscanico (colonne e lesene interne ed esterne), con alcune citazioni di architettura neomanierista (bugnato, fregi e mensole) e di stile liberty (scale interne e vetrate),che ben si adattavano a rappresentare la “solidità” della proprietà, e per sottolineare il ceto degli inquilini. Nel corso degli anni l’immobile ha subito graduali, ma inarrestabili cambiamenti fino alla sua totale trasformazione ad uso uffici intorno all’inizio degli anni sessanta, quando l’intero palazzo fu dato in uso ad una società multinazionale come propria sede di rappresentanza in Italia. Si è provveduto quindi all’adattamento degli spazi alle nuove necessità sia funzionali che impiantistiche (realizzazione di nuovi servizi igienici, 2 trasformazione di ambienti mediante la demolizione di pareti, cambio di finiture, realizzazione di impianto cdz, informatico, antincendio, etc.) fino ad arrivare alla fine del secolo scorso in stato di profondo degrado. La funzione attuale La nuova società proprietaria, Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., ha pensato di utilizzare il palazzo per le proprie funzioni periferiche che operano nell’ambito finanziario milanese. Occorreva quindi rendere l’edificio idoneo alle nuove funzioni attraverso una riorganizzazione degli spazi, una dotazione impiantistica adeguata all’uso, una conformazione alle normative vigenti in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, e nel conferimento di un elevato grado di flessibilità degli ambienti interni per far fronte ai cambiamenti innescati dalle dinamiche operative della Banca e delle società collegate, il tutto però nel massimo rispetto degli elementi, delle finiture, e dei caratteri stilistici, dell’organismo edilizio, da recuperare e valorizzare attraverso una operazione di restauro. Ci si poneva inoltre l’obbiettivo di mediare ogni nuovo elemento da inserire nell’organismo edilizio con i caratteri del palazzo, rinunciando volutamente a stili “neoimitativi”. Così è stato fatto per l’inserimento dei nuovi vani ascensore nel contesto dei sistemi di collegamento verticale. Altro aspetto di non secondaria importanza è stata la risoluzione delle problematiche legate all’abbattimento delle barriere architettoniche, dove senza alterare le caratteristiche dell’organismo edilizio è stato possibile rendere accessibile tutti gli spazi dell’edificio, ad eccezione dei locali tecnologici. Gli interventi P rima dell’intervento il palazzo si presentava fortemente degradato in modo generalizzato: dalla struttura del tetto, agli intonaci interni ed esterni, dagli infissi ai pavimenti. Si è quindi fatto ricorso ad operazioni di risanamento, di sostituzione degli elementi fatiscenti, e di restauro architettonico; quest’ultimo ha riguardato essenzialmente: la pulizia degli elementi decorativi classici, del bugnato e delle colonne tuscaniche in pietra artificiale delle facciate, la ripresa delle lacune con malte colorate a base cementizia antiritiro, e la loro protezione finale dall’azione degli agenti atmosferici ed inquinanti con prodotti idonei non filmogeni traspiranti; la totale demolizione degli intonaci colorati esterni a base di calce idraulica ormai irrimediabilmente degradati a causa dell’azione degli agenti inquinanti e dell’azione dilavante delle acque meteoriche, e loro sostituzione con malta analoga sia come impasto che per cromatismo; arresto del degrado degli elementi in ferro e sostituzione delle parti non recuperabili poiché irrimediabilmente ossidate; sostituzione di tutti gli infissi esterni in legno d’abete (persiane, finestre e porte finestre, ad eccezione degli infissi con vetrate colorate in stile liberty) con analoghi in alluminio verniciato con profilati appositamente studiati e prodotti dalla società Metra; eliminazione della pavimentazione in asfalto dei cortili esterni e ripristino del vecchio selciato milanese costituito da ciottoli di fiume; recupero dei caratteri distributivi e decorativi originari degli atrii d’ingresso del piano primo e secondo. Nell’ambito complessivo dell’intervento occorre fare un cenno particolare al restauro dei due corpi scale del fabbricato e alla sostituzione degli infissi esterni in legno con altri analoghi in profili di alluminio. I due collegamenti verticali principali erano stati concepiti dal progettista come due vani autonomi rispetto al contesto stilistico del fabbricato, infatti solamente all’interno di tali ambienti viene fatto uso del linguaggio “floreale”, usato nella decorazione delle vetrate, nel parapetto in ferro battuto, nella forma geometrica delle rampe, nell’utilizzo degli stucchi colorati ad imitazione del marmo e nei portoni di accesso ai singoli piani. Nel corso degli anni il pregio dei vani scale e degli androni di ingresso è stato offuscato dalla realizzazione di vani ascensori in acciaio e vetro retinato, che hanno penalizzato la lettura dell’unità spaziale, nonché dall’applicazione agli intonaci di tinteggiature cromaticamente non corrette e a base di componenti acrilici, che hanno “appiattito” le pareti eliminando il senso di profondità che veniva conferito dai contrasti cromatici. Sono stati inoltre tinteggiati gli intradossi delle rampe rendendo illeggibile il gioco di incastri degli elementi monolitici che le compongono, sia fra loro stessi che con la muratura portante verticale. Si è infine lasciato nel completo degrado gli stucchi ad imitazione del marmo, e le vetrate liberty che in alcuni casi si presentavano con numerose lacune tamponate con vetri ordinari. L’intervento di restauro si è posto quindi come obbiettivo principale il pie- “ex condominio borghese” o storico di Milano no recupero architettonico dei collegamenti verticali, attraverso il ripristino degli stucchi in gesso e dei colori originari delle pitture murali desunti dall’esecuzione di prove stratigrafiche, la pulizia degli elementi in pietra, il ripristino degli stucchi ad imitazione del marmo verde issoire e giallo Siena. Per quanto concerne gli impianti ascensori si è optato per una loro totale sostituzione in quanto del tutto inconciliabili con le caratteristiche dei vani scale; è stata quindi progettata una struttura autonoma, sia da un punto di vista strutturale che stilistica, costituita verticalmente da quattro pilastri circolari in acciaio e rivestita per tutta l’altezza del palazzo con lastre di vetro temperato agganciate alla struttura con un sistema di “rotules”. Si è così realizzata una nuova struttura tecnologica che non interferisce sulla leggibilità dell’architettura preesistente. La parte serramentistica T utte le vetrate colorate in stile liberty sono state restaurate da maestranze specializzate, si è provveduto alla pulizia, alla reintegrazione dei singoli elementi mancanti, nonché al restauro degli infissi in legno, sono stati rialzati i parapetti in ferro battuto per renderli conformi alle normative in materia di sicurezza, ed inoltre si è provveduto ad installare delle porte “tagliafuoco” in legno della stessa tipologia e disegno di quelle esistenti. Visto l’elevato grado di deperimento degli infissi esterni in legno, e l’impossibilità di un loro recupero, tenuto presente l’aggressività degli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera di Milano e le caratteristiche di comfort, estetica e funzionalità, necessari alla nuova destinazione dell’edificio, in fase progettuale si è optato per la loro totale sostituzione con infissi, aventi lo stesso disegno e cromatismo, ma realizzati con profili in alluminio Metra. La collaborazione tra il progettista ed i tecnici di Metra, con una serie di incontri sia sul posto che presso lo stabilimento Metra a Rodengo Saiano, ha portato alla scelta dei prodotti ritenuti più opportuni per questa realizzazione. Per la sostituzione delle finestre e porte balcone dei quattro piani dell’edificio, è stata scelta una serie a taglio termico di alta qualità NC 68 S T H e nell’ambito di questa serie i tecnici si sono orientati verso la tipologia “sagomata”, con sia la parte interna che quella esterna dotati di smussature concave, simili ai preesistenti serramenti in legno. Il telaio fisso con una profondità di mm 68 e le ante apribili con una profondità di mm 76 e la tubolarità maggiorata, hanno permesso la realizzazione di questi serramenti di grandi dimensioni. Per integrare il nuovo serramento nella struttura dell’edificio, si è provveduto alla finitura superficiale mediante verniciatura opaca e martellinata della “Linea RAFFAELLO”, di colore marrone dalla parte esterna e bianco da quella interna. Per la costruzione delle diverse tipologie di persiane scorrevoli all’interno delle murature o ad ante “alla Lombarda”, sono stati studiati e realizzati appositamente dalla METRA dei profilati, che integrati nella serie “PERSIANA METRA” hanno permesso la realizzazione di questi serramenti in modo perfettamente consono alle esigenze strutturali ed estetiche dell’edificio: anche per queste, la finitura superficiale è stata fatta con verniciatura della “Linea RAFFAELLO” di colore marrone. Per la ricostruzione del piccolo gazebo sulla terrazza del quarto piano e la copertura del cortile al piano terreno, sono stati impiegati i profilati della serie “POLIEDRA 50”, particolarmente indicati per realizzare pareti continue e coperture. Per la costruzione dei serramenti al piano seminterrato, dove si trovano gli archivi e le centrali tecnologiche, sono stati impiegati profilati di alluminio non a taglio termico della serie NC 55 International. Con l’impiego di questi prodotti, si è quindi raggiunto il risultato di mantenere invariato il carattere stilistico delle facciate dell’edificio, utilizzan- do un materiale che non richiede manutenzione e che con una semplice pulizia periodica, con acqua e sapone neutro, rimane pressoché inalterabile nel tempo. Tutto il palazzo è stato dotato di impiantistica molto avanzata, sia per quanto riguarda la microclimatizzazione degli ambienti che le reti informatiche ed elettriche. Per tale motivo sono stati realizzati dei cavedi orizzontali ispezionabili, e a tutti i piani utilizzati ad ufficio sono stati posti in opera pavimenti sopraelevati e contro-soffitti per realizzare una razionale e flessibile distribuzione orizzontale dell’impiantistica. Per evitare salti di quota che avrebbero creato delle barriere architettoniche si è provveduto a rialzare tutti i pianerottoli di sbarco ai vari piani ricostituendo i pavimenti in seminato alla veneziana nel rispetto del disegno preesistente. Intorno ai basamenti delle colonne in marmo di ordine tuscanico è stato posto in opera un pavimento sopraelevato in vetro trasparente a livello del toro, in modo da rendere visibile la vecchia pavimentazione e le basi delle colonne. Le opere, appaltate all’Impresa Gadola S.p.A., sono state eseguite in circa 18 mesi, da ottobre 1996 ad Aprile 1998 sotto la Dire-zione dei Lavori dell’Ing. Marco Berti della Paschi Gestioni Immo-biliari S.p.A. Arch. Franco Biondi Scheda intervento Proprietà dell’immobile Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. p.zza Salimbeni, 3 - Siena Progettista Arch. Franco Biondi Paschi Gestioni Immobiliari S.p.A. Infissi in Alluminio I.M.C. Montegalvolo (PR) con profilati METRA S.p.A. Nota bibliografica: la bibliografia di riferimento per la parte storica è la seguente: S. Danesi, L. Patetta (a cura di), Il razionalismo e l’architettura in Italia durante il Fascismo, Milano,1994, rist. 1° ed. Venezia, 1976, (Documenti di architettura, 2). Mioni, A. Negri, S. Zaninelli, Il sogno del moderno. Architettura e produzione a Milano tra le due guerre, Firenze, 1994 Gambi, M.C. Gozzoli, Milano (Le città nella storia d’Italia), RomaBari, 1997, 3° ed. S. Pulano, M. Mulazzani, Guida all’architettura italiana del Novecento, Milano, 1994, 2° ed. 3 News Al via la nuova immagine pubblicitaria Metra 4 I nnovazione, Tecnologia, Ristrutturazione, questi i temi della nuova campagna pubblicitaria di Metra, che con un format completamente rinnovato apparirà sulle più importanti testate indirizzate ai serramentisti, agli architetti, e al più vasto pubblico degli utenti finali. Una campagna quindi all'insegna del rinnovamento grafico, che punta a sottolineare la tecnologia insita nei prodotti Metra, sempre in grado di proporre soluzioni innovative e di grande qualità. Il messaggio trasmesso punta l’accento sulle caratteristiche dell’alluminio Metra: bello e soprattutto funzionale, protegge la casa rendendola un luogo sicuro e accogliente grazie alla tecnologia con cui gli infissi sono realizzati, che rendono così possibili soluzioni creative avanzate, sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni. I profilati Metra infatti non solo sono studiati nei minimi dettagli (e così anche le guarnizioni e gli accessori), ma forniscono anche una varietà di soluzioni per ogni esigenza: dai profilati a tenuta termica e acustica (i “sistemi” Metra STH superthermic), alle facciate continue, fotovoltaiche, sospese, e infine a tutti quei sistemi che vengono incontro a esigenze estetiche come i “misti” alluminio/legno, alluminio/cotto, bicolore etc. Declinata su una molteplicità di soggetti la campagna pubblicitaria, che rappresenta per Metra un ulteriore sforzo di essere vicina ai suoi clienti, illustra una ricca gamma di soluzioni (oltre 30 i “sistemi” con o senza taglio termico: per serramenti a battente, scorrevoli, speciali, per facciate continue, per persiane…. e con una scelta di colori praticamente infinita) ma anche la possibilità di sviluppare prodotti a disegno per realizzazioni su misura (come la piramide del Louvre). Sempre in quest’ottica dunque si ribadisce l’iniziativa MAP, ovvero Metra Assistenza Progetti, un servizio di assistenza tecnica e di progetto che fornisce ai progettisti le caratteristiche e i plus dei Sistemi Metra con documentazione informativa specifica. E’ anche possibile accedere ai file in formato DXF, nel caso in cui il progettista o il serramentista intendano integrare i prodotti Metra nei propri progetti, utilizzando i disegni delle sezioni e dei profilati dei “sistemi” per l’edilizia.