TRE VOLTE TEATRO 3 aprile/maggio/giugno Elfo Puccini C.SO BUENOS AIRES 33 MILANO WWW.ELFO.ORG BIGLIETTERIA TEL. 02.00.66.06.06 LUN/SAB 10:30/19:00 kurt vonnegut ACQUISTI TELEFONICI TEL. 02.00.66.06.06 (CON CARTA DI CREDITO, SENZA COSTI AGGIUNTIVI) Cinque anni con voi nel nostro nuovo teatro ... ACQUISTI ONLINE WWW.ELFO.ORG WWW.VIVATICKET.IT PREZZI POSTO UNICO € 30.50 SOSTENITORE € 40.50 CONVENZIONI € 27 COOP € 25.50 RIDUZIONE GIOVANI (FINO AI 25 ANNI COMPIUTI) € 16 RIDUZIONE ANZIANI (DAI 65 ANNI COMPIUTI) € 16 IL MARTEDÌ POSTO UNICO € 20 NUOVE STORIE POSTO UNICO € 15 * PER OTTENERE LE RIDUZIONI È NECESSARIO PRESENTARE TESSERE O DOCUMENTI AL MOMENTO DEL RITIRO ** IL MARTEDÌ NON SONO PREVISTE ULTERIORI RIDUZIONI *** il programma può subire variazioni aggiornamenti sul sito: www.elfo.org l’elfo 2 progetto grafico: PLUM - plumdesign.it Per ricevere in tempo reale aggiornamenti, approfondimenti e promozioni seguici e commentaci sui social o iscriviti alla nostra newsletter Sono passati cinque anni dal 6 marzo 2010, quando l’Elfo Puccini ha aperto le sue porte agli spettatori - al pubblico con cui abbiamo stretto da sempre un patto fondante del nostro fare teatro offrendogli l’occasione di scoprire sguardi nuovi sulla vita attraverso artisti di ogni specie, autori, attori, musicisti, scenografi, costumisti, fotografi, pittori, scultori, registi, tecnici, organizzatori … Sono stati cinque anni tumultuosi e arditi, segnati da veri successi e da molti premi, che ci hanno reso felici pur nella durezza dei tempi attuali. «Ci sentiamo soli perché non abbiamo abbastanza amici e parenti. Gli esseri umani dovrebbero vivere in famiglie allargate stabili, di mentalità affine, composte da almeno una cinquantina di persone ciascuno» raccontava Kurt Vonnegut a una folla di neo-laureati nel 1978. Forse i teatri più belli sono questo e l’Elfo lo è di sicuro. Forse è questo il motivo per cui la gente viene volentieri qui. Non uno spazio anonimo, ma una casa viva, abitata da artisti che accolgono voi viandanti con la gioia e la curiosità di chi vi ha aspettato e ha cucinato qualcosa per voi e non vede l’ora di farvi assaggiare il frutto della sua fatica: il teatro. L’Elfo è questo, non un prodotto elaborato dal marketing, ma un luogo reale. Ve ne siete accorti e siete venuti in tanti ma se diciamo seicentomila biglietti in cinque anni, non rendiamo conto della cosa più importante per noi: non siete numeri, siete persone, come lo siamo noi e siete qui uno per uno, come lo siamo noi. Arte dal vivo, d'artisti e di spettatori. Grazie spettatori. Siete voi che, riempiendo le nostre sale, create il fondamento della nostra libertà d’artisti. Abbiamo cercato e cercheremo sempre di farne buon uso. ELFO PUCCINI, TRE VOLTE TEATRO LA MIA VITA ERA UN FUCILE CARICO essere Emily Dickinson l’elfo 4 In un gioco di rimandi continui tra il dentro e il fuori l'affresco della poetessa emerge con straordinaria e toccante forza visionaria. L'intero spettacolo è attraversato dalle interferenze acustiche della chitarra elettrica di Alessandra Novaga che crea una scatola sonora sintonizzata con l'anima della protagonista, mentre tutto intorno l'ambiente prende vita plasmandosi su tagli di luce che, nella loro luminosa astrazione, diventano manifestazione palpabile di quello spazio illimitato che è il suo immaginario creativo. Come in un gioco di specchi il volto e la voce di Elena Russo Arman si scompongono moltiplicandosi tante volte quanti sono i possibili spettatori. Un microfono amplificato restituisce tutta la forza esplosiva del linguaggio senza tempo di una poetessa capace dialogare attraverso i secoli. Uno spettacolo che non si dimentica. Naike Trenti, teatro.it Uno spettacolo sull'immaginario poetico ed esistenziale della grande poetessa americana - nata ad Amherst in Massachussets il 10 dicembre 1830 - che restituisce tutta la forza espressiva e senza tempo dei suoi versi. Spacca l'allodola e troverai la musica – così inizia una delle sue più belle liriche, un invito ad addentrarsi nel cuore della sua poesia per coglierne tutti gli aspetti privati e universali. L'esistenza unica e irripetibile di Emily prende vita sulla scena attraverso le sue stesse parole, riunite in un unico flusso allucinatorio, scandite dal ritmo crescente di suoni elettrici della musicista Alessandra Novaga e illuminate da una scena candida e pulsante. In abito ottocentesco Elena Russo Arman rivela il tumulto di una mente tormentata e febbrile, la forza e la delicatezza di una donna ribella e anticonformista. Dalla sua piccola stanza Emily continua a lanciare il suo messaggio al mondo e le risposte a quel messaggio risuonano forti attraverso generazioni di "compatrioti" futuri. LA MIA VITA ERA UN FUCILE CARICO (being Emily Dickinson) regia Elena Russo Arman musiche Alessandra Novaga produzione Teatro dell’Elfo 10 - 23 aprile | sala Fassbinder mar-sab ore 20:30 / dom ore 16:00 LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI W Ambra Angiolini, donna comune eppure speciale Per la prima volta sola in palcoscenico, dopo il David di Donatello e il Nastro d’Argento per il film Saturno contro, Ambra Angiolini vince anche questa sfida. Una donna qualsiasi, di nome V, nata in modo funambolico, ripercorre follemente, comicamente la sua vita, alla ricerca del suo pezzo mancante W. V è una parte che cerca il suo tutto e in questo monologo paradossale, ridicolo e doloroso, si interroga sul senso di infelicità e incompletezza: "sono stata con Wolmer 6 anni e 2 mesi. Abbiamo totalizzato 12.346 baci e 854 coiti con una media di orgasmi per lui del cento per cento, per me del sedici per cento, media complessiva, secondo lui, del cinquantanove per cento, che non è male". Tutto sembra sfaldarsi attorno a lei: scompare il coniglietto Walter, viene a mancare il nonno Wilfredo, sfuma l’amicizia con la compagna di scuola Wilma e si chiude squallidamente la storia d’amore con Wolmer. l’elfo 6 Sognante, sentimentale e bambina nelle farneticazioni e nei pensieri sublimi dei suoi mondi possibili; semplice e commovente a esagerare insicurezza, timidezza, falsità, Ambra dà un’immagine di sé-attrice forte e sicura. Il resto lo fa uno dei testi più riusciti di Stefano Benni, intelligente e ribelle, con pudore e sarcasmo. Anna Bandettini, la Repubblica Guardandoti, con i tuoi quattro chignon rossi, ho ripensato a certi cartoni animati giapponesi e tutto mi è sembrato ancora più assurdo. C'è da dire che Giorgio Gallione, il regista, è riuscito a tirar fuori il meglio da te. E tu, cara Ambra, hai saputo prendere questo testo (che Benni scrisse nel 1994 per Angela Finocchiaro) e farlo tuo. Francesca De Sanctis, l'Unità LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI W di Stefano Benni regia Giorgio Gallione produzione Teatro dell'Archivolto 14 - 19 aprile | Sala Shakespeare mar-sab ore 21:00 / dom ore 16:30 La tempesta Assistito da due servi di scena come nel teatro giapponese del Bunraku, muove a vista le piccole creature spettrali e moltiplicandosi dà voce ai personaggi dell'ultimo capolavoro di Shakespeare cogliendone il senso di "strano", di magico e misterioso, di onirico e incantato, che lo percorre e che qui diventa opera di scavo lungo le tortuose vie dell'inconscio. Racconta di come si sia avvalso delle sue arti magiche e di Ariel per attrarre sull'isola i congiurati che lo hanno detronizzato e umiliato, di come, dopo averli ridotti in suo potere, rinunci alla vendetta e di come, conscio di essere arrivato alla fine del suo viaggio, decida di chiudere, di "affogare" il libro della magia che è il libro della sua vita. Ferdinando Bruni è bravissimo, anima i suoi spettri, dà loro cento voci e magia teatrale, impegna la sua arte d'attore appieno per far vivere questa Tempesta enigmatica e oscura come un incubo ma pervasa da una sofferta, malinconica e liberatoria consapevolezza. Magda Poli, Corriere della sera per attore, fantocci, figure animate e musica L'ultima opera di Shakespeare in versione 'one-man show', popolata da una corte di inquietanti fantocci (creazioni di Giovanni De Francesco) che danno corpo a tutti gli eroi, gli uomini e gli spiriti di questo addio al teatro, all'arte, alla vita. Ferdinando Bruni entra in scena come un imbonitore da fiera, in palandrana scura e cappello a cilindro su un carro nel quale è esposta la mercanzia della sua anima, i fantasmi che hanno popolato la sua esistenza. È un mago Prospero che da solo sa far parlare tutti i personaggi - sua figlia Miranda, il giovane principe Ferdinando, Alonso, Gonzalo, Sebastiano e Antonio mutando accenti, intonazioni, sdoppiandosi senza tregua, aiutato da un importante commento sonoro (musiche di Mauro Ermanno Giovanardi, Fabio Barovero, Gionata Bettini). Un trionfo meritato che condivido. Bruni che dà voce e maneggia qualcosa come 18 personaggimarionette, si propone come erede legittimo di Carmelo Bene. Coerente e compatto nella sua originalità, l’allestimento figura a pari livello con le più riuscite rielaborazioni di questo capolavoro. Ugo Ronfani, Il Giorno LA TEMPESTA DI SHAKESPEARE di William Shakespeare uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia produzione Teatro dell'Elfo 6 - 24 maggio | sala Shakespeare mar-sab ore 21:00 / dom ore 16:30 giov 7 e 14 solo replica pomeridiana ore 15:00 mer 20 solo matinée ore 11:00 riposo tutti i lunedì e dom 17 maggio elfo puccini 2014/15 TRE VOLTE TEATRO 17 – 29 marzo 6 – 17 maggio Fondazione Teatro Due CONTAGIO LE NUVOLE di Aristofane 10 – 19 aprile Batignani, Faloppa, Tintinelli TU, ERI ME 10 – 23 aprile Elena Russo Arman Alessandra Novaga Da non perdere gli appuntamenti primaverili in sala Bausch: giovani talenti, compagnie emergenti e gruppi indipendenti. Tu, eri me, in scena dal 10 aprile, tesse un filo rosso che unisce il teatro di ieri a quello di oggi: David Batignani, Simone Faloppa e Paola Tintinelli hanno condotto un'indagine nelle case Case di Riposo per Artisti e recuperato memorie nascoste e dimenticate. Ne è scaturita una commedia costruita con i codici espressivi del Teatro all'antica italiana, quel teatro d'attore ottocentesco fatto di tela dipinta, legno, lampadine e tanta carta. Preghiera è l'ultimo, intenso, lavoro di Phoebe Zeitgeist (compagnia di casa all'Elfo Puccini), scritto e interpretato da Margherita Ortolani per la regia di Giuseppe Isgrò. Lo spettacolo apre Contagio_ Relazioni intercorse tra Milano e Palermo (6-17 maggio): un progetto che Phoebe Zeitgeist propone per il secondo anno e che si compone di altri tre appuntamenti: Desideranza dei Teatrialchemici e Chi ha paura delle badanti? di Sutta Scupa (da vedere e rivedere) e una novità per Milano, Paranza. Dove si racconta di chi oggi, in Italia, ha perso un diritto - il lavoro - e si ritrova per strada in una processione notturna e metropolitana. Drammaturgia britannica e giovani interpreti per il titolo che chiude il programma, After the end (dal 19 maggio): una vera e propria black comedy, diretta da Luca Ligato, che vede in scena Valeria Perdonò e Alessandro Lussiana, attore del vivaio degli "history boys". Tenete d'occhio il nostro sito, verrà annunciata la presentazione della stagione 2015/16 relazioni intercorse tra milano e palermo PREGHIERA Phoebe Zeitgeist e Teatro Garibaldi Aperto DESIDERANZA Teatrialchemici CHI HA PAURA DELLE BADANTI? A.C. Sutta Scupa PARANZA Teatro Iaia LA MIA VITA ERA UN FUCILE CARICO 13 – 17 maggio regia Elena Russo Arman 19 – 24 maggio 14 – 19 aprile BARNUM being Emily Dickinson Ambra Angiolini LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI W di Stefano Benni regia Giorgio Gallione 5 – 10 maggio Babilonia Teatri JESUS 6 – 24 maggio Ferdinando Bruni LA TEMPESTA DI SHAKESPEARE di William Shakespeare regia Bruni/Frongia Compagnia Musella Mazzarelli LA SOCIETA’ Elena Bucci Le Belle Bandiere 19 – 27 maggio AFTER THE END di Dennis Kelly regia Luca Ligato 8 – 12 giugno Motus TOO LATE (antigone) contest#2 9 - 13 giugno Alessandro Bergonzoni NESSI PRODUZIONI ELFO / NUOVE STORIE Elfo Puccini 31 marzo | sala Shakespeare MUSICA NUDA Tour 2015 LITTLE WONDER Petra Magoni (voce) Ferruccio Spinetti (contrabbasso) dal 15 al 19 aprile, 21 maggio Istituto dei ciechi di Milano Com’è bella la città di Alessandra Scotti con Gianfelice Facchetti e Stefano Covri www.dialogonelbuio.org sconti per gli abbonati Elfo Puccini 5 giugno | sala Shakespeare 21 settembre – 7 ottobre | Elfo Puccini premIO comicità gianni paladino XXIX edizione MilanOltre 2015 Marie Chouinard, Virginie Brunelle, Michele Di Stefano, Enzo Cosimi, Radhouane El Meddeb, Maya M. Carroll, Simona Bucci, Fattoria Vittadini e gli emergenti Under35 della scena italiana vi danno appuntamento a MilanOltre Festival. E la danza continua... II° edizione 19 - 21 giugno premIO hystrio 2015 www.premiohystrio.org www.milanoltre.org SENTIERI SELVAGGI in residenza all'Elfo Puccini TEMPI MODERNI concerti di musica contemporanea 2015 31 marzo | sala Fassbinder RITRATTO IN ROSSO Aaron Jay Kernis Second Ballad, Trio in Red, Pieces of winter sky 8 aprile | sala Bausch ROBERTO DANI SOLO 20 aprile | sala Fassbinder MUSICA NATURALE Steve Reich, Music for pieces of wood Luciano Berio, Naturale, per viola, percussioni e nastro Matteo D'Amico, The Nature in The Grave. Fantasia del gusto per sei strumenti insaporiti Flavio Testi, Cielo, per flauto solo Armando Bayolo, Wide Open spaces 11 maggio | sala Fassbinder ENERGIA COMUNE Francesco Antonioni, Da cosa nasce cosa Michael Gordon, Potassium Maurilio Cacciatore, Vit_Vite_ Evit Giacomo Platini, 1x1 (one times one) Marcello Panni, Dechiffrage Danielle Bravi, Aris Graham Fitkin, Ardent www.sentieriselvaggi.org Jesus un punto di domanda Uno spettacolo generato dalle domande di un bambino che a Natale guarda Gesù Bambino: "Ma è anche lo stesso che muore in croce? Ma tutti bambini nascono e dopo che sono appena nati diventano grandi e dopo muoiono?" Domande da cui ne scaturiscono molte altre. «Jesus è uno spettacolo sulla figura di Gesù. A partire dalla sua storia, dalle sue parole, dalle sue azioni. A partire dai Vangeli», Valeria Raimondi ed Enrico Castellani delineano così la genesi del loro nuovo spettacolo. «Abbiamo deciso di andare all'origine della nostra religione per capire da dove nasca il nostro bisogno di credere. Per fare i conti con un pensiero che ci è stato tramandato attraverso i secoli e che nel tempo è cambiato, si è trasformato e spesso è arrivato a negare se stesso. Vogliamo partire dall'inizio per confrontarci con l'inquietudine insita in ognuno di noi, col nostro bisogno di dare un ordine al caos e di trovare delle risposte. Jesus è un punto di domanda. Spesso sopito. Assente. Respinto o ignorato. Capita che torni a bussare. Ci si pari davanti. Improvviso. E sbarri la strada. La ostacoli e la blocchi. Senza remore né pietà. Un punto di domanda che non ha risposta. Non una. Non data. Non preconfezionata». JESUS di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani l’elfo 16 LA SOCIETÀ commedia umana del nostro tempo Una proposta che vuole mordere la realtà, cogliere dal vivo umori e smarrimenti dell'attualità. Dopo Due Cani, Figlidiunbruttodio, Crack Machine, la Compagnia MusellaMazzarelli affronta con La società un modello più classico, ma anche più ambizioso e più libero: una commedia in tre atti scritta e pensata per 4 attori e 4 personaggi. Protagonisti della vicenda sono tre amici e una donna straniera che si trovano a dover gestire 'in società' un locale lasciato loro in eredità. Le migliori intenzioni, l'amicizia, i sogni non basteranno ad evitare che tutto finisca nel peggiore dei modi, assieme ai rapporti e agli ideali coltivati dai quattro per l'intera vita. Tragico e comico in costante equilibrio svelano il volto infido e beffardo di un nemico intimo e invisibile, quel seme della discordia che si nasconde in ogni tentativo di società, e prima ancora in ogni uomo che dica 'io'. LA SOCIETÀ uno spettacolo scritto e diretto da Lino Musella e Paolo Mazzarelli produzione Babilonia Teatri produzione Marche Teatro in collaborazione con Compagnia MusellaMazzarelli 5 - 10 maggio | sala Fassbinder mar-sab ore 20:30 / dom ore 16:00 13 - 17 maggio | sala Fassbinder mar-sab ore 20:30 / dom ore 16:00 Barnum TOO LATE! (antigone) contest#2 biografie di ignoti raccontate da Elena Bucci «Seduta al tavolino di un bar guardo la gente che passa, beve, parla, beve, tace, guarda, pensa, ride, se ne va. Nel bar è sempre notte tarda, poco prima della chiusura, quando gli ignoti appaiono orfani o profughi, naufraghi dall’Occidente. Fantastico sulle loro vite, su tutte le infanzie e tutte le morti. Mi sembrano re e regine, principesse e principi prigionieri dell'incanto. Io sto lì come un vampiro inoffensivo, un affettuoso testimone». Potremmo essere in un paese della Romagna, come a Sidney, Singapore, Parigi. Elena Bucci raccoglie biografie di ignoti e le reinventa per la scena. Tra poesia e canto, danza e gesti ripetuti, jazz e canti della musica popolare italiana (al pianoforte Dimitri Sillato), uno spettacolo che tocca nel profondo, senza rinunciare all'ironia. E all’uscita del teatro viene voglia di rinchiudersi in un bar e di affogare in qualche bicchiere la maschera che ci portiamo addosso. Un contest - ovvero un confronto/scontro/ dialogo fra due soli attori - sulle ipotetiche rappresentazioni di una splendente Antigone d'oggi. Una performance fisica, complessa e poliedrica, sul conflitto tra legge e sentimento per uno dei gruppi "anni '90" che più si è saputo rinnovare. I Motus proseguono con questo lavoro la ricerca sulle relazioni e i conflitti fra generazioni: qui Silvia Calderoni alias Antigone/Emone si confronta con Vladimir Aleksic Creonte, secondo un crudo TOO LATE! (ANTIGONE) CONTEST#2 produzione Le belle bandiere drammaturgia Daniela Nicolò ideazione e regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò Motus 19 - 24 maggio | sala Fassbinder mar-sab ore 20:30 / dom ore 16:00 8 - 12 giugno | sala Fassbinder lun-ven ore 21:30 BARNUM di e con Elena Bucci l’elfo 18 meccanismo di esposizioni e sfide che amplificano, in modo subdolo, i giochi di potere fra padri e figli, ma anche quelli dei “Nuovi Dittatori” d'oggi. Lo spettatore condivide con gli attori lo spazio scenico, diviene attore/testimone di una rappresentazione che anarchicamente deborda dai limiti convenzionali, fugge il teatro per sporcarsi con le incertezze e povertà del quotidiano, in strada con un'Antigone mai stanca, che ci piace immaginare "armata di gioia". NESSI L'imperdibile chiusura di stagione con Alessandro Bergonzoni l’elfo 20 Va oltre, sempre più oltre, Alessandro Bergonzoni, facendo Nessi che usano la comicità come dispositivo filosofico, i giochi di parole come miccia, lo scarto invisibile tra significato e significante come indizio di un mistero tutto da esplorare. Non illudetevi di ridere e basta. Un'invocazione laica che procede per accumulo di energia, tendendo fili tra le parole e le cose, gli umani e gli animali, la nascita e la morte. È "un giro di vite che muove e commuove", che "ama e ricama con ago e superago" la grande rete cosmica dentro cui siamo tutti collegati. Ribelle, irrequieto, luminoso, Bergonzoni ha un modo tutto suo di essere, non di stare, in scena. Si espande in un'unica entità con un pubblico che prende e restituisce, ride e si sorprende, rallenta e accelera perché lo spettacolo sembra finito ma poi ricomincia. E continua anche quando lui è scomparso dietro le quinte. Sara Chiappori, la Repubblica Nessi, ovvero connessioni ma anche fili tesi, trame e reti, tessute e intrecciate per collegarsi con il resto del pianeta. O meglio dell'universo. È proprio questo il nucleo pulsante dell'ultimo spettacolo dell'artista bolognese: la necessità assoluta e contemporanea di vivere collegati con altre vite, altri orizzonti, altre esperienze, non necessariamente e solamente umane, che ci permettono percorsi oltre l'io finito per espandersi verso un "noi" veramente universale. Bergonzoni, per questo quattordicesimo spettacolo, scritto, interpretato e diretto in coppia con Riccardo Rodolfi, si pone al centro di una cosmogonia comica, circondato da una scenografia "prematura", alle prese con un testo che potrebbe anche essere, e questa è una vera e propria novità, una candida e poetica confessione esistenziale. Senza rinunciare alla sua dirompente visione stereoscopica che è diventata, in questi anni, materia complessa, comicamente eccedente. Ma sicuramente i Nessi bergonzoniani ci mostrano quel personalissimo disvelamento, di fatto la vera cifra stilistica di questo artista, che, anche grazie a una risata, ci porta dallo stupore alla rivelazione. NESSI di e con Alessandro Bergonzoni regia di Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi produzione Allibito 9- 13 giugno | sala Shakespeare mar-sab ore 21 Venire al Teatro Elfo Puccini è sempre più facile abbonamento PRIMA SETTIMANA • € 70 (€ 10 a tagliando) abbonamento personale per 7 spettacoli a scelta, PIÙ TRE • € 45 (€ 15 a tagliando) abbonamento personale per tre spettacoli valido esclusivamente per le prime 6 repliche, debutto incluso ABBONAMENTO UNIVERSITÀ 4 spettacoli € 36 (€ 9 a tagliando) UFFICIO PROMOZIONE E SCUOLE: Tel 02.00.66.06.33 [email protected] Print@home Dalla stagione 2014/2015 puoi saltare la coda in biglietteria, stampando a casa il biglietto acquistato online e presentandolo alle maschere all'ingresso del teatro UNIVERSITÀ [email protected] CARNET • € 171 (€ 19 a tagliando) carnet non nominale da 9 ingressi da utilizzare senza vincoli per tutti gli spettacoli della stagione CARTA REGALO • € 61 2 ingressi da utilizzare senza vincoli per tutti gli spettacoli della stagione – BISTROLINDA all'Elfo Puccini Pranzo: dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 15 Nelle sere di spettacolo: saperitivo e cena dalle 19 alle 22 nelle domeniche di spettacolo: servizio bar dalle 14.30 alle 17.00 SOSTIENI L'ELFO PUCCINI Da quest'anno è possibile partecipare in modo ancora più attivo alla vita del Teatro Elfo Puccini, finanziandone il progetto attraverso l'acquisto online o presso il botteghino del biglietto speciale sostenitore ( ¤ 40.50). 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