TRE VOLTE TEATRO
3
aprile/maggio/giugno
Elfo Puccini
C.SO BUENOS AIRES 33
MILANO
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kurt vonnegut
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PREZZI
POSTO UNICO € 30.50
SOSTENITORE € 40.50
CONVENZIONI € 27
COOP € 25.50
RIDUZIONE GIOVANI
(FINO AI 25 ANNI COMPIUTI) € 16
RIDUZIONE ANZIANI
(DAI 65 ANNI COMPIUTI) € 16
IL MARTEDÌ POSTO UNICO € 20
NUOVE STORIE POSTO UNICO € 15
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TESSERE O DOCUMENTI
AL MOMENTO DEL RITIRO
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IL MARTEDÌ NON SONO PREVISTE
ULTERIORI RIDUZIONI
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il programma può subire variazioni
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l’elfo 2
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Sono passati cinque anni dal 6 marzo
2010, quando l’Elfo Puccini ha aperto
le sue porte agli spettatori - al pubblico
con cui abbiamo stretto da sempre un
patto fondante del nostro fare teatro offrendogli l’occasione di scoprire sguardi
nuovi sulla vita attraverso artisti di ogni
specie, autori, attori, musicisti, scenografi,
costumisti, fotografi, pittori, scultori,
registi, tecnici, organizzatori …
Sono stati cinque anni tumultuosi e
arditi, segnati da veri successi e da molti
premi, che ci hanno reso felici pur nella
durezza dei tempi attuali. «Ci sentiamo
soli perché non abbiamo abbastanza amici
e parenti. Gli esseri umani dovrebbero
vivere in famiglie allargate stabili, di
mentalità affine, composte da almeno
una cinquantina di persone ciascuno»
raccontava Kurt Vonnegut a una folla di
neo-laureati nel 1978.
Forse i teatri più belli sono questo e l’Elfo
lo è di sicuro. Forse è questo il motivo per
cui la gente viene volentieri qui.
Non uno spazio anonimo, ma una casa
viva, abitata da artisti che accolgono voi
viandanti con la gioia e la curiosità di chi
vi ha aspettato e ha cucinato qualcosa per
voi e non vede l’ora di farvi assaggiare
il frutto della sua fatica: il teatro. L’Elfo
è questo, non un prodotto elaborato dal
marketing, ma un luogo reale. Ve ne
siete accorti e siete venuti in tanti ma se
diciamo seicentomila biglietti in cinque
anni, non rendiamo conto della cosa più
importante per noi: non siete numeri, siete
persone, come lo siamo noi e siete qui uno
per uno, come lo siamo noi. Arte dal vivo,
d'artisti e di spettatori.
Grazie spettatori. Siete voi che, riempiendo
le nostre sale, create il fondamento della
nostra libertà d’artisti. Abbiamo cercato e
cercheremo sempre di farne buon uso.
ELFO PUCCINI, TRE VOLTE TEATRO
LA MIA VITA ERA UN
FUCILE CARICO
essere
Emily
Dickinson
l’elfo 4
In un gioco di rimandi continui tra il dentro e
il fuori l'affresco della poetessa emerge con
straordinaria e toccante forza visionaria. L'intero
spettacolo è attraversato dalle interferenze
acustiche della chitarra elettrica di Alessandra
Novaga che crea una scatola sonora sintonizzata
con l'anima della protagonista, mentre tutto
intorno l'ambiente prende vita plasmandosi su
tagli di luce che, nella loro luminosa astrazione,
diventano manifestazione palpabile di quello
spazio illimitato che è il suo immaginario creativo.
Come in un gioco di specchi il volto e la
voce di Elena Russo Arman si scompongono
moltiplicandosi tante volte quanti sono i
possibili spettatori. Un microfono amplificato
restituisce tutta la forza esplosiva del linguaggio
senza tempo di una poetessa capace dialogare
attraverso i secoli.
Uno spettacolo che non si
dimentica. Naike Trenti, teatro.it
Uno spettacolo sull'immaginario poetico
ed esistenziale della grande poetessa
americana - nata ad Amherst in
Massachussets il 10 dicembre 1830 - che
restituisce tutta la forza espressiva e senza
tempo dei suoi versi.
Spacca l'allodola e troverai la musica
– così inizia una delle sue più belle liriche,
un invito ad addentrarsi nel cuore della
sua poesia per coglierne tutti gli aspetti
privati e universali. L'esistenza unica e
irripetibile di Emily prende vita sulla scena
attraverso le sue stesse parole, riunite in
un unico flusso allucinatorio, scandite
dal ritmo crescente di suoni elettrici della
musicista Alessandra Novaga e illuminate
da una scena candida e pulsante. In abito
ottocentesco Elena Russo Arman rivela il
tumulto di una mente tormentata e febbrile,
la forza e la delicatezza di una donna
ribella e anticonformista.
Dalla sua piccola stanza Emily
continua a lanciare il suo messaggio al
mondo e le risposte a quel messaggio
risuonano forti attraverso generazioni di
"compatrioti" futuri.
LA MIA VITA ERA UN
FUCILE CARICO
(being Emily Dickinson)
regia Elena Russo Arman
musiche Alessandra Novaga
produzione Teatro dell’Elfo
10 - 23 aprile | sala Fassbinder
mar-sab ore 20:30 / dom ore 16:00
LA MISTERIOSA
SCOMPARSA DI W
Ambra Angiolini,
donna comune
eppure speciale
Per la prima volta sola in
palcoscenico, dopo il David di Donatello
e il Nastro d’Argento per il film Saturno
contro, Ambra Angiolini vince anche
questa sfida.
Una donna qualsiasi, di nome V,
nata in modo funambolico, ripercorre
follemente, comicamente la sua vita, alla
ricerca del suo pezzo mancante W.
V è una parte che cerca il suo tutto e
in questo monologo paradossale, ridicolo e
doloroso, si interroga sul senso di infelicità
e incompletezza: "sono stata con Wolmer
6 anni e 2 mesi. Abbiamo totalizzato
12.346 baci e 854 coiti con una media di
orgasmi per lui del cento per cento, per me
del sedici per cento, media complessiva,
secondo lui, del cinquantanove per cento,
che non è male". Tutto sembra sfaldarsi
attorno a lei: scompare il coniglietto Walter,
viene a mancare il nonno Wilfredo, sfuma
l’amicizia con la compagna di scuola
Wilma e si chiude squallidamente la storia
d’amore con Wolmer.
l’elfo 6
Sognante, sentimentale e bambina nelle
farneticazioni e nei pensieri sublimi dei suoi mondi
possibili; semplice e commovente a esagerare
insicurezza, timidezza, falsità, Ambra dà
un’immagine di sé-attrice forte e sicura. Il resto
lo fa uno dei testi più riusciti di Stefano Benni,
intelligente e ribelle, con pudore e sarcasmo.
Anna Bandettini, la Repubblica
Guardandoti, con i tuoi quattro chignon rossi, ho
ripensato a certi cartoni animati giapponesi e
tutto mi è sembrato ancora più assurdo. C'è da dire
che Giorgio Gallione, il regista, è riuscito a tirar
fuori il meglio da te. E tu, cara Ambra, hai saputo
prendere questo testo (che Benni scrisse nel 1994
per Angela Finocchiaro) e farlo tuo.
Francesca De Sanctis, l'Unità
LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI W
di Stefano Benni
regia Giorgio Gallione
produzione Teatro dell'Archivolto
14 - 19 aprile | Sala Shakespeare
mar-sab ore 21:00 / dom ore 16:30
La tempesta
Assistito da due servi di scena come nel teatro
giapponese del Bunraku, muove a vista le piccole
creature spettrali e moltiplicandosi dà voce ai
personaggi dell'ultimo capolavoro di Shakespeare
cogliendone il senso di "strano", di magico e
misterioso, di onirico e incantato, che lo percorre
e che qui diventa opera di scavo lungo le tortuose
vie dell'inconscio. Racconta di come si sia avvalso
delle sue arti magiche e di Ariel per attrarre
sull'isola i congiurati che lo hanno detronizzato
e umiliato, di come, dopo averli ridotti in suo
potere, rinunci alla vendetta e di come, conscio di
essere arrivato alla fine del suo viaggio, decida di
chiudere, di "affogare" il libro della magia che è il
libro della sua vita.
Ferdinando Bruni è bravissimo, anima i suoi
spettri, dà loro cento voci e magia teatrale,
impegna la sua arte d'attore appieno per far vivere
questa Tempesta enigmatica e oscura come un
incubo ma pervasa da una sofferta, malinconica e
liberatoria consapevolezza.
Magda Poli, Corriere della sera
per attore, fantocci,
figure animate
e musica
L'ultima opera di Shakespeare in versione
'one-man show', popolata da una corte
di inquietanti fantocci (creazioni di
Giovanni De Francesco) che danno corpo
a tutti gli eroi, gli uomini e gli spiriti di
questo addio al teatro, all'arte, alla vita.
Ferdinando Bruni entra in scena come
un imbonitore da fiera, in palandrana scura
e cappello a cilindro su un carro nel quale
è esposta la mercanzia della sua anima,
i fantasmi che hanno popolato la sua
esistenza. È un mago Prospero che da solo
sa far parlare tutti i personaggi - sua figlia
Miranda, il giovane principe Ferdinando,
Alonso, Gonzalo, Sebastiano e Antonio mutando accenti, intonazioni, sdoppiandosi
senza tregua, aiutato da un importante
commento sonoro (musiche di Mauro
Ermanno Giovanardi, Fabio Barovero,
Gionata Bettini).
Un trionfo meritato che condivido. Bruni che dà
voce e maneggia qualcosa come 18 personaggimarionette, si propone come erede legittimo di
Carmelo Bene. Coerente e compatto nella sua
originalità, l’allestimento figura a pari livello con le
più riuscite rielaborazioni di questo capolavoro.
Ugo Ronfani, Il Giorno
LA TEMPESTA DI SHAKESPEARE
di William Shakespeare
uno spettacolo di Ferdinando Bruni
e Francesco Frongia
produzione Teatro dell'Elfo
6 - 24 maggio | sala Shakespeare
mar-sab ore 21:00 / dom ore 16:30
giov 7 e 14 solo replica pomeridiana ore 15:00
mer 20 solo matinée ore 11:00
riposo tutti i lunedì e dom 17 maggio
elfo
puccini
2014/15
TRE VOLTE
TEATRO
17 – 29 marzo
6 – 17 maggio
Fondazione Teatro Due
CONTAGIO
LE NUVOLE
di Aristofane
10 – 19 aprile
Batignani, Faloppa,
Tintinelli
TU, ERI ME
10 – 23 aprile
Elena Russo Arman
Alessandra Novaga
Da non perdere gli appuntamenti
primaverili in sala Bausch: giovani
talenti, compagnie emergenti e gruppi
indipendenti.
Tu, eri me, in scena dal 10 aprile, tesse
un filo rosso che unisce il teatro di ieri a
quello di oggi: David Batignani, Simone
Faloppa e Paola Tintinelli hanno condotto
un'indagine nelle case Case di Riposo per
Artisti e recuperato memorie nascoste e
dimenticate. Ne è scaturita una commedia
costruita con i codici espressivi del Teatro
all'antica italiana, quel teatro d'attore
ottocentesco fatto di tela dipinta, legno,
lampadine e tanta carta.
Preghiera è l'ultimo, intenso, lavoro
di Phoebe Zeitgeist (compagnia di casa
all'Elfo Puccini), scritto e interpretato
da Margherita Ortolani per la regia di
Giuseppe Isgrò.
Lo spettacolo apre Contagio_
Relazioni intercorse tra
Milano e Palermo (6-17 maggio):
un progetto che Phoebe Zeitgeist propone
per il secondo anno e che si compone di
altri tre appuntamenti: Desideranza
dei Teatrialchemici e Chi ha paura
delle badanti? di Sutta Scupa (da
vedere e rivedere) e una novità per
Milano, Paranza. Dove si racconta di
chi oggi, in Italia, ha perso un diritto - il
lavoro - e si ritrova per strada in una
processione notturna e metropolitana.
Drammaturgia britannica e giovani
interpreti per il titolo che chiude il
programma, After the end (dal 19
maggio): una vera e propria black comedy,
diretta da Luca Ligato, che vede in scena
Valeria Perdonò e Alessandro Lussiana,
attore del vivaio degli "history boys".
Tenete d'occhio
il nostro sito,
verrà annunciata
la presentazione
della stagione
2015/16
relazioni intercorse
tra milano e palermo
PREGHIERA
Phoebe Zeitgeist
e Teatro Garibaldi Aperto
DESIDERANZA
Teatrialchemici
CHI HA PAURA DELLE BADANTI?
A.C. Sutta Scupa
PARANZA
Teatro Iaia
LA MIA VITA
ERA UN FUCILE
CARICO
13 – 17 maggio
regia Elena Russo Arman
19 – 24 maggio
14 – 19 aprile
BARNUM
being Emily Dickinson
Ambra Angiolini
LA MISTERIOSA
SCOMPARSA DI W
di Stefano Benni
regia Giorgio Gallione
5 – 10 maggio
Babilonia Teatri
JESUS
6 – 24 maggio
Ferdinando Bruni
LA TEMPESTA
DI SHAKESPEARE
di William Shakespeare
regia Bruni/Frongia
Compagnia Musella
Mazzarelli
LA SOCIETA’
Elena Bucci
Le Belle Bandiere
19 – 27 maggio
AFTER THE END
di Dennis Kelly
regia Luca Ligato
8 – 12 giugno
Motus
TOO LATE (antigone)
contest#2
9 - 13 giugno
Alessandro Bergonzoni
NESSI
PRODUZIONI ELFO /
NUOVE STORIE
Elfo Puccini
31 marzo | sala Shakespeare
MUSICA NUDA
Tour 2015 LITTLE WONDER
Petra Magoni (voce)
Ferruccio Spinetti (contrabbasso)
dal 15 al 19 aprile, 21 maggio
Istituto dei ciechi di Milano
Com’è bella la città
di Alessandra Scotti
con Gianfelice Facchetti e Stefano Covri
www.dialogonelbuio.org
sconti per gli abbonati Elfo Puccini
5 giugno | sala Shakespeare
21 settembre – 7 ottobre | Elfo Puccini
premIO comicità
gianni paladino
XXIX edizione
MilanOltre 2015
Marie Chouinard, Virginie Brunelle, Michele
Di Stefano, Enzo Cosimi, Radhouane
El Meddeb, Maya M. Carroll, Simona Bucci,
Fattoria Vittadini e gli emergenti Under35
della scena italiana vi danno appuntamento a
MilanOltre Festival. E la danza continua...
II° edizione
19 - 21 giugno
premIO hystrio 2015
www.premiohystrio.org
www.milanoltre.org
SENTIERI SELVAGGI
in residenza all'Elfo Puccini
TEMPI MODERNI
concerti di musica contemporanea 2015
31 marzo | sala Fassbinder
RITRATTO IN ROSSO
Aaron Jay Kernis
Second Ballad, Trio in Red, Pieces
of winter sky
8 aprile | sala Bausch
ROBERTO DANI SOLO
20 aprile | sala Fassbinder
MUSICA NATURALE
Steve Reich, Music for pieces of wood
Luciano Berio, Naturale, per viola,
percussioni e nastro
Matteo D'Amico, The Nature in The Grave.
Fantasia del gusto per sei strumenti insaporiti
Flavio Testi, Cielo, per flauto solo
Armando Bayolo, Wide Open spaces
11 maggio | sala Fassbinder
ENERGIA COMUNE
Francesco Antonioni, Da cosa nasce cosa
Michael Gordon, Potassium
Maurilio Cacciatore, Vit_Vite_ Evit
Giacomo Platini, 1x1 (one times one)
Marcello Panni, Dechiffrage
Danielle Bravi, Aris
Graham Fitkin, Ardent
www.sentieriselvaggi.org
Jesus
un punto
di domanda
Uno spettacolo generato dalle domande
di un bambino che a Natale guarda Gesù
Bambino: "Ma è anche lo stesso che muore in
croce? Ma tutti bambini nascono e dopo che
sono appena nati diventano grandi e dopo
muoiono?" Domande da cui ne scaturiscono
molte altre.
«Jesus è uno spettacolo sulla figura
di Gesù. A partire dalla sua storia, dalle
sue parole, dalle sue azioni. A partire dai
Vangeli», Valeria Raimondi ed Enrico
Castellani delineano così la genesi del loro
nuovo spettacolo. «Abbiamo deciso di andare
all'origine della nostra religione per capire
da dove nasca il nostro bisogno di credere.
Per fare i conti con un pensiero che ci è
stato tramandato attraverso i secoli e che nel
tempo è cambiato, si è trasformato e spesso è
arrivato a negare se stesso. Vogliamo partire
dall'inizio per confrontarci con l'inquietudine
insita in ognuno di noi, col nostro bisogno
di dare un ordine al caos e di trovare delle
risposte.
Jesus è un punto di domanda. Spesso
sopito. Assente. Respinto o ignorato. Capita
che torni a bussare. Ci si pari davanti.
Improvviso. E sbarri la strada. La ostacoli e la
blocchi. Senza remore né pietà. Un punto di
domanda che non ha risposta. Non una. Non
data. Non preconfezionata».
JESUS
di Valeria Raimondi
ed Enrico Castellani
l’elfo 16
LA SOCIETÀ
commedia umana del nostro tempo
Una proposta che vuole mordere la realtà,
cogliere dal vivo umori e smarrimenti
dell'attualità. Dopo Due Cani,
Figlidiunbruttodio, Crack Machine, la
Compagnia MusellaMazzarelli affronta con
La società un modello più classico, ma anche
più ambizioso e più libero: una commedia
in tre atti scritta e pensata per 4 attori e 4
personaggi.
Protagonisti della vicenda sono tre
amici e una donna straniera che si trovano
a dover gestire 'in società' un locale lasciato
loro in eredità. Le migliori intenzioni,
l'amicizia, i sogni non basteranno ad evitare
che tutto finisca nel peggiore dei modi,
assieme ai rapporti e agli ideali coltivati dai
quattro per l'intera vita. Tragico e comico
in costante equilibrio svelano il volto infido
e beffardo di un nemico intimo e invisibile,
quel seme della discordia che si nasconde in
ogni tentativo di società, e prima ancora in
ogni uomo che dica 'io'.
LA SOCIETÀ
uno spettacolo scritto e diretto da
Lino Musella e Paolo Mazzarelli
produzione Babilonia Teatri
produzione Marche Teatro
in collaborazione con Compagnia MusellaMazzarelli
5 - 10 maggio | sala Fassbinder
mar-sab ore 20:30 / dom ore 16:00
13 - 17 maggio | sala Fassbinder
mar-sab ore 20:30 / dom ore 16:00
Barnum
TOO LATE!
(antigone) contest#2
biografie di ignoti
raccontate da
Elena Bucci
«Seduta al tavolino di un bar guardo la gente
che passa, beve, parla, beve, tace, guarda,
pensa, ride, se ne va. Nel bar è sempre notte
tarda, poco prima della chiusura, quando gli
ignoti appaiono orfani o profughi, naufraghi
dall’Occidente. Fantastico sulle loro vite, su
tutte le infanzie e tutte le morti. Mi sembrano
re e regine, principesse e principi prigionieri
dell'incanto. Io sto lì come un vampiro
inoffensivo, un affettuoso testimone».
Potremmo essere in un paese della
Romagna, come a Sidney, Singapore, Parigi.
Elena Bucci raccoglie biografie di ignoti e le
reinventa per la scena.
Tra poesia e canto, danza e gesti ripetuti,
jazz e canti della musica popolare italiana
(al pianoforte Dimitri Sillato), uno spettacolo
che tocca nel profondo, senza rinunciare
all'ironia. E all’uscita del teatro viene voglia di
rinchiudersi in un bar e di affogare in qualche
bicchiere la maschera che ci portiamo
addosso.
Un contest - ovvero un confronto/scontro/
dialogo fra due soli attori - sulle ipotetiche
rappresentazioni di una splendente Antigone
d'oggi. Una performance fisica, complessa e
poliedrica, sul conflitto tra legge e sentimento
per uno dei gruppi "anni '90" che più si è
saputo rinnovare.
I Motus proseguono con questo
lavoro la ricerca sulle relazioni e i conflitti
fra generazioni: qui Silvia Calderoni
alias Antigone/Emone si confronta con
Vladimir Aleksic Creonte, secondo un crudo
TOO LATE! (ANTIGONE)
CONTEST#2
produzione Le belle bandiere
drammaturgia Daniela Nicolò
ideazione e regia Enrico Casagrande e
Daniela Nicolò
Motus
19 - 24 maggio | sala Fassbinder
mar-sab ore 20:30 / dom ore 16:00
8 - 12 giugno | sala Fassbinder
lun-ven ore 21:30
BARNUM
di e con Elena Bucci
l’elfo 18
meccanismo di esposizioni e sfide che
amplificano, in modo subdolo, i giochi di
potere fra padri e figli, ma anche quelli dei
“Nuovi Dittatori” d'oggi.
Lo spettatore condivide con gli attori lo
spazio scenico, diviene attore/testimone di
una rappresentazione che anarchicamente
deborda dai limiti convenzionali, fugge
il teatro per sporcarsi con le incertezze
e povertà del quotidiano, in strada con
un'Antigone mai stanca, che ci piace
immaginare "armata di gioia".
NESSI
L'imperdibile
chiusura
di stagione
con Alessandro
Bergonzoni
l’elfo 20
Va oltre, sempre più oltre, Alessandro Bergonzoni,
facendo Nessi che usano la comicità come
dispositivo filosofico, i giochi di parole come
miccia, lo scarto invisibile tra significato e
significante come indizio di un mistero tutto da
esplorare. Non illudetevi di ridere e basta.
Un'invocazione laica che procede per accumulo di
energia, tendendo fili tra le parole e le cose, gli
umani e gli animali, la nascita e la morte. È "un giro
di vite che muove e commuove", che "ama e ricama
con ago e superago" la grande rete cosmica dentro
cui siamo tutti collegati.
Ribelle, irrequieto, luminoso, Bergonzoni ha un
modo tutto suo di essere, non di stare, in scena.
Si espande in un'unica entità con un pubblico che
prende e restituisce, ride e si sorprende, rallenta
e accelera perché lo spettacolo sembra finito
ma poi ricomincia. E continua anche quando lui è
scomparso dietro le quinte.
Sara Chiappori, la Repubblica
Nessi, ovvero connessioni ma anche fili
tesi, trame e reti, tessute e intrecciate
per collegarsi con il resto del pianeta. O
meglio dell'universo. È proprio questo
il nucleo pulsante dell'ultimo spettacolo
dell'artista bolognese: la necessità assoluta
e contemporanea di vivere collegati con
altre vite, altri orizzonti, altre esperienze,
non necessariamente e solamente umane,
che ci permettono percorsi oltre l'io finito
per espandersi verso un "noi" veramente
universale.
Bergonzoni, per questo quattordicesimo
spettacolo, scritto, interpretato e diretto
in coppia con Riccardo Rodolfi, si pone
al centro di una cosmogonia comica,
circondato da una scenografia "prematura",
alle prese con un testo che potrebbe
anche essere, e questa è una vera e
propria novità, una candida e poetica
confessione esistenziale. Senza rinunciare
alla sua dirompente visione stereoscopica
che è diventata, in questi anni, materia
complessa, comicamente eccedente.
Ma sicuramente i Nessi bergonzoniani
ci mostrano quel personalissimo
disvelamento, di fatto la vera cifra stilistica
di questo artista, che, anche grazie a
una risata, ci porta dallo stupore alla
rivelazione.
NESSI
di e con Alessandro Bergonzoni
regia di Alessandro Bergonzoni
e Riccardo Rodolfi
produzione Allibito
9- 13 giugno | sala Shakespeare
mar-sab ore 21
Venire al Teatro Elfo Puccini
è sempre più facile
abbonamento
PRIMA SETTIMANA
• € 70
(€ 10 a tagliando)
abbonamento personale
per 7 spettacoli a scelta,
PIÙ TRE
• € 45
(€ 15 a tagliando)
abbonamento personale
per tre spettacoli
valido esclusivamente
per le prime 6 repliche,
debutto incluso
ABBONAMENTO
UNIVERSITÀ
4 spettacoli € 36
(€ 9 a tagliando)
UFFICIO PROMOZIONE
E SCUOLE:
Tel 02.00.66.06.33
[email protected]
Print@home
Dalla stagione
2014/2015
puoi saltare la coda
in biglietteria,
stampando a casa
il biglietto acquistato
online e presentandolo
alle maschere
all'ingresso del teatro
UNIVERSITÀ
[email protected]
CARNET
• € 171 (€ 19 a
tagliando)
carnet non nominale
da 9 ingressi da
utilizzare senza
vincoli per tutti
gli spettacoli della
stagione
CARTA REGALO
• € 61
2 ingressi da
utilizzare
senza vincoli
per tutti
gli spettacoli
della stagione
–
BISTROLINDA
all'Elfo Puccini
Pranzo:
dal lunedì al venerdì
dalle 12 alle 15
Nelle sere di
spettacolo:
saperitivo e cena
dalle 19 alle 22
nelle domeniche
di spettacolo:
servizio bar
dalle 14.30 alle 17.00
SOSTIENI L'ELFO PUCCINI
Da quest'anno è possibile partecipare in modo
ancora più attivo alla vita del Teatro Elfo Puccini,
finanziandone il progetto attraverso l'acquisto
online o presso il botteghino del biglietto speciale
sostenitore ( ¤ 40.50).
AMA LA CULTURA.
Per tutti i Soci Coop al Teatro Elfo Puccini
biglietti a prezzi ridotti.