La rivista per la coibentazione termica e l’efficienza energetica N. 31 I Giugno 2016
NOVA
Flumroc COMPACT
P.6
C oibentazione termica
esterna provvista di
intonaco
La lana di roccia rende super­
flue le traverse antincendio
P.10 R
iciclaggio
La Flumroc sperimenta con i
detriti di demolizione
Flumroc COMPACT bedeutet:
P.12 Protezione
antincendio
Heizkosten
sparen
nell’edilizia in legno
Wohnkomfort
erhöhen
L’intervista all’esperto
100 % recycelbare Steinwolle
Die Steinwolldämmplatte für
La prima casa plurifamiliare energeticamente
die mineralische
Aussendämmung.
autarchica della Svizzera
Un impianto fotovoltaico d’avanguardia, un sistema di accumulo ingegnoso e
una coibentazione eccellente
P.4
Die
Naturkraft
Schweizer
Stein
La forza
naturaleaus
della
roccia svizzera
Sommario
3Editoriale
4
Casa plurifamiliare energeticamente autarchica
La casa a Brütten ZH non è allacciata alla rete elettrica
6Coibentazione termica esterna provvista di intonaco
Risanamento di un complesso residenziale a San Gallo senza traverse antincendio
10Materie prime
La Flumroc sta mettendo a punto un legante vegetale e sperimenta con i detriti di
demolizione
12Protezione antincendio nell’edilizia in legno
Intervista a Josef Kolb, ingegnere specializzato nell’edilizia in legno ed esperto in
materia di protezione antincendio
14Edificio amministrativo a surplus energetico
Come trasformare un edificio di 30 anni in una piccola centrale elettrica
16Pannello isolante FUTURO
Innovativo pannello in lana di roccia con un legante naturale
18
2
Tool di misurazione CALCOO
Dalla foto della facciata al piano di risanamento
20
Sistema di copertura di Designergy
Coibentazione termica, protezione dalle intemperie e produzione di
corrente elettrica in un unico sistema
21
Risanamenti edilizi virtuali
Raiffeisen punta su eVALO
22
Naturarena Rotsee
Dodici camion carichi di lana di roccia per la mecca lucernese del canottaggio
24
Edificio a surplus di energia a Zurigo
Facciata di vetro attiva
26
Edificio di ampliamento del Museo d’arte di Basilea
Sale a prova di bomba atomica per le preziose opere d’arte
28
Nuova costruzione per il Museo d’arte di Coira
Protezione antincendio Flumroc nella facciata ventilata
30
Una nave lunga 200 metri produce elettricità e calore residuo dai rifiuti
Impianto di incenerimento dei rifiuti urbani
Flumroc NOVA 31
Editoriale
Care lettrici, cari lettori,
dove vengono realizzate case sostenibili, la Flumroc non
è mai lontana. In Svizzera sempre più edifici vengono co­
struiti o rinnovati seguendo i principi della sostenibilità. In
questo numero di NOVA vi presentiamo alcuni dei progetti
più avvincenti cui ha partecipato Flumroc. Ad esempio, la
prima casa plurifamiliare energeticamente autarchica della
Svizzera: nell’edificio privo di allacciamento alla rete elet­
trica ci sono quantità di pannelli isolanti Flumroc e tanta
tecnologia. Per scoprire di più su questo affascinante pro­
getto, leggete il reportage a partire da pagina 4. La Flumroc
non è mancata neppure nel vasto progetto di risanamento
di una casa plurifamiliare nella città di Zurigo. Grazie all’ot­
tima coibentazione e a un impianto fotovoltaico di nuova
concezione integrato nella facciata, l’edificio a surplus ener­
getico produce ora più corrente elettrica di quanta ne con­
sumi. Leggete l’articolo a pagina 24.
Ma un edificio non può essere sostenibile se non vanta an­
che una solida protezione antincendio. Questo aspetto ha
avuto un ruolo centrale nel risanamento edilizio della Co­
operativa Gess a San Gallo: grazie all’impiego della lana di
roccia, non è stato necessario montare traverse antincendio.
Per approfondimenti, leggete l’articolo a partire da pagina 6.
Sempre in tema di protezione antincendio, ma relativamen­
te all’edilizia in legno, abbiamo condotto un’intervista con
uno che sa il fatto suo: Josef Kolb è ingegnere specializzato
nell’edilizia in legno, esperto in materia di protezione antin­
cendio e membro della direzione della Josef Kolb AG. L’in­
tervista è pubblicata a pagina 12.
Già nel 2014 anche la Flumroc ha affrontato un risanamen­
to sostenibile, trasformando la propria palazzina ammini­
strativa risalente agli anni Ottanta in una piccola centrale
elettrica (si veda l’articolo a pagina 14). Con il progetto in­
tendiamo mostrare ad altre aziende, tutto ciò che si può ot­
tenere con un risanamento intelligente dell’edificio. Ci assu­
miamo un ruolo di pioniere anche nell’uso sostenibile delle
materie prime. Nel reportage a partire da pagina 10 scopri­
rete come ricicliamo la lana di roccia e cosa intendiamo fare
con i detriti di demolizione.
Prendete ispirazione!
Kurt Frei, direttore della Flumroc AG
Flumroc NOVA 31
3
Casa energeticamente autarchica
La casa plurifamiliare è
una vera e propria centrale
Non necessita di alcun approvvigionamento esterno di gas, olio combustibile o
elettricità: è la prima casa plurifamiliare energeticamente autarchica del mondo.
L’immobile di Brütten (ZH) provvede autonomamente al suo fabbisogno di energia –
grazie alla tecnologia fotovoltaica più moderna, un sistema di accumulo ingegnoso e
una coibentazione eccellente.
Si tratta dell’ultimo progetto della Umwelt Arena di Sprei­
tenbach. Insieme a partner delle esposizioni, è attualmente
impegnata nella costruzione della prima casa plurifamilia­
re energeticamente autarchica del mondo a Brütten, presso
Winterthur. «Sarà il primo palazzo al mondo a poter fare
a meno di allacciamenti esterni per elettricità, olio combu­
stibile e gas naturale», afferma Walter Schmid, fondatore di
Kompogas e promotore dell’idea della Umwelt Arena. Seb­
bene non sia presente alcun cavo elettrico, nell’edificio con
nove unità abitative familiari i residenti non devono certo
rinunciare all’elettricità o patire il freddo. L’intero approv­
vigionamento energetico è assicurato dall’energia solare e,
grazie a tre diversi accumulatori, ripartito e reso disponibile
nell’arco di tutto l’anno.
Pannelli fotovoltaici di nuova generazione
Il principio della casa energeticamente autarchica si basa
su quattro pilastri: raccolta, accumulo, risparmio e utilizzo
parsimonioso. L’energia viene raccolta mediante efficienti
pannelli fotovoltaici installati sul tetto e celle fotovoltaiche
di nuova generazione poste sulla facciata. I moduli sulla
facciata sono stati sviluppati appositamente per il progetto.
Non sono luccicanti come i pannelli fotovoltaici tradiziona­
li e pertanto risultano molto discreti.
Residenti parsimoniosi
Ogni sforzo di raccolta e accumulo dell’energia è vano se
poi non si presta attenzione agli sprechi. I residenti vengo­
no esortati al risparmio, per mezzo di informazioni costan­
ti sul loro consumo energetico. In più, chi è parsimonioso
viene ricompensato da un sistema bonus malus. L’edificio
dispone inoltre di un sistema di gestione automatico e de­
gli elettrodomestici più efficienti. Per l’illuminazione sono
impiegate esclusivamente moderne lampadine a LED, la
cui tonalità è adeguata all’uso delle stanze. Infine, la casa
è completamente coibentata con pannelli in lana di roccia
della Flumroc, con una conseguente riduzione dell’energia
necessaria per il riscaldamento. La lana di roccia trattiene
il calore all’interno d’inverno e mantiene la casa piacevol­
mente fresca d’estate.
Inaugurazione a giugno del 2016
Walter Schmid è certo che il nuovissimo progetto della
Umwelt Arena sarà un successo: Bertrand Piccard è riuscito
a volare grazie alla sola energia solare. «Quello che è riusci­
to a fare in aria, noi lo realizzeremo anche a terra». La casa
autarchica sarà pronta a giugno del 2016.
Accumulatori di energia intelligenti
Per accumulare l’energia solare per i periodi di brutto tem­
po e l’inverno, la casa è dotata di tre accumulatori: in can­
tina è installato un grande accumulatore a batteria, che
può assicurare l’elettricità alla casa per un massimo di tre
giorni. Durante l’estate, due cisterne per l’acqua calda sotto
alla palazzina vengono riscaldate con l’energia in eccesso,
mediante una pompa di calore. Durante l’inverno, l’acqua
calda viene utilizzata per riscaldare la casa. Infine, con la
luce solare in eccesso e mediante un processo di elettrolisi,
si ricava idrogeno che viene poi immagazzinato. Qualora
mancasse energia durante l’inverno, mediante una cella a
combustibile l’idrogeno viene riconvertito in elettricità e
calore.
4
Flumroc NOVA 31
Dati dell’edificio
Ubicazione Brütten, Zurigo
Committenza
Umwelt Arena AG
Architetto
René Schmid Architekten, Zurigo
Anno di costruzione 2015–2016
Coibentazione impiegata
Facciata: pannelli isolanti Flumroc
DUO e DUO con tessuto di fibre di
vetro nero, due da 140 mm; tetto:
pannelli isolanti Flumroc SOLO, due
da 140 mm; garage sotterraneo e
i locali annessi: pannelli isolanti
Flumroc TOPA 50/100/200 mm
Esposizione nella
Umwelt Arena
Presso la Umwelt Arena di
Spreitenbach è possibile visitare un’esposizione sulla casa
plurifamiliare energeticamente
autarchica. L’elemento centrale
è un grande plastico che presenta la struttura tecnica e le
soluzioni innovative dell’edificio
di Brütten. I gruppi possono
prenotare visite guidate alla
Umwelt Arena con focus sulla
casa plurifamiliare energeticamente autarchica scrivendo
un’e-mail all’indirizzo
[email protected],
o telefonando al numero
+41 56 418 13 10.
www.umweltarena.ch
Aspetto della prima casa plurifamiliare energeticamente autarchica del mondo. Si nota solo a un secondo sguardo:
la facciata produce elettricità.
Quattro domande all’architetto René Schmid
«Desideriamo motivare anche altri a utilizzare
l’energia solare»
Signor Schmid, perché costru-
giorni. La superficie esterna
Grazie a tutti questi vantaggi,
isce una casa energeticamente
dell’edificio produce elettricità
scegliere la lana di roccia
autarchica nell’Altopiano?
con la sola luce del giorno, anche
Flumroc è stato semplice.
Con il progetto intendiamo
senza irraggiamento solare
dimostrare che oggi è possibile
diretto.
L’elettricità non viene prodotta
soddisfare l’intero fabbisogno
René Schmid
Architetto
solo sul tetto, ma anche sulla
energetico di una casa esclusiva-
L’intero involucro edilizio è iso-
facciata. Su di essa però non si
mente con l’energia solare. Qua-
lato esclusivamente con lana di
vedono pannelli blu luccicanti.
le modo migliore per dimostrarlo
roccia della Flumroc. Perché ha
Com’è possibile?
se non realizzando un edificio
scelto questo prodotto?
Pannelli fotovoltaici opachi,
non allacciato alla rete elettrica?
La lana di roccia Flumroc è
che non luccicano, finora non
Desideriamo motivare anche altri
prodotta in Svizzera, è estrema-
si erano mai visti. Sono stati
a usare l’energia solare, investire
mente durevole e ha un ottimo
sviluppati appositamente per
in un buon involucro edilizio
coefficiente di coibentazione
questo progetto. Abbiamo scelto
e utilizzare le risorse in modo
termica. La lana di roccia offre
una tonalità calda, che si sposa
parsimonioso.
una protezione antincendio otti-
bene con le finestre in legno
male. È il prodotto migliore per
chiaro. La speciale facciata non
La casa è davvero indipendente
le facciate ventilate. Inoltre, è un
è solo di bell’aspetto, ma anche
dalla rete elettrica?
materiale aperto alla diffusione
estremamente robusta e per
Sono installate una linea dati
del vapore e garantisce quindi un
questo in grado di proteggere da
Swisscom e una conduttura
clima interno gradevole. In più, la
vento e intemperie per decenni.
dell’acqua. Ma non è presente al-
lana di roccia è facile da tagliare
Ma il suo miglior pregio è che
cuna linea elettrica. Disponiamo
e inserire con precisione nelle
la facciata produce elettricità
di riserve di elettricità per 30-40
strutture in base alle esigenze.
costantemente.
Flumroc NOVA 31
5
Isolamento termico esterno intonacato
Protezione antincendio otti­
male per le case plurifamiliari
Gli edifici di altezza superiore agli undici metri hanno bisogno di traverse antincendio, a meno che le
pareti esterne siano coibentate in lana di roccia. Ne è un esempio il risanamento di un complesso
plurifamiliare a San Gallo.
Sopra il centro storico di San Gallo, sulla soleggiata collina
Dreilinden, nell’ultima fila si ergono le nove case plurifa­
miliari della cooperativa edilizia Gess. Oltre a offrire una
splendida vista sulla città di San Gallo e a trovarsi a pochi
passi dalla zona verde ricreativa Drei Weieren, sono anche
dotati di una moderna coibentazione delle pareti esterne in­
tonacate e di ampi balconi.
Protezione antincendio senza traverse
I tetti, le finestre, i bagni e le cucine delle case plurifamiliari
risalenti al 1962 sono stati gradualmente rimodernati negli
scorsi anni. Le facciate, invece, fino alla primavera del 2015
erano ancora nello stato originale: erano costituite da la­
terizi da 32 centimetri di spessore privi di coibentazione.
Per il risanamento delle facciate e la relativa coibentazione,
la cooperativa edilizia Gess voleva puntare su un prodotto
svizzero ecologico. Assieme all’architetto incaricato Tho­
mas Egli, il committente ha optato presto per il pannello
isolante Flumroc COMPACT PRO. Esso garantisce, infatti,
non solo un’eccellente coibentazione termica e un’affidabi­
le protezione fonica, ma impedisce anche la propagazione
degli incendi lungo la facciata. La lana di roccia non bru­
cia e ha un punto di fusione superiore ai 1000 °C. Di con­
seguenza, rende superflue le traverse antincendio prescritte
dalle direttive antincendio per gli edifici di altezza superio­
re agli undici metri, e non richiede quindi l’alternanza dei
materiali da costruzione. Quest’ultimo aspetto aumenta la
Campagna «ALL IN»
Sino entro la fine di giugno 2017 Flumroc offre un bonus
per le facciate nuove o risanate dotate di coibentazione
termica esterna intonacata realizzata con i pannelli isolanti COMPACT PRO. Il bonus è calcolato in funzione del
quantitativo installato e ammonta a 25 franchi al metro
cubo (per ordinativi da 30 a 100 metri cubi) o a 30 franchi
al metro cubo (per ordinativi a partire da 100 metri cubi).
Ulteriori informazioni utili in merito alla campagna si
trovano sul sito allin.flumroc.ch
6
Flumroc NOVA 31
complessità in fase di progettazione e richiede approfonditi
controlli di qualità. Optando per la lana di roccia Flumroc è
necessario un solo materiale per l’intera facciata, che viene
coibentata in modo sicuro e senza tante complicazioni.
67 pallet di lana di roccia
La prima tappa di risanamento è iniziata nel maggio del
2015. Tre palazzi della cooperativa edilizia sono stati muni­
ti di ponteggi e impalcature e i balconi, prima piuttosto pic­
coli, sono stati ingranditi. Ora gli inquilini hanno a dispo­
sizione più spazio sui loro balconi. L’estate successiva sono
stati forniti 67 pallet di pannelli isolanti corrispondenti a
tre camion – quasi tutta la quantità necessaria per coiben­
tare i tre palazzi – e hanno dovuto essere ripartiti nel minor
tempo possibile su una pedana per carichi pesanti e sui tetti
dei palazzi. In un giorno la gru a torre mobile noleggiata
per svolgere questo lavoro ha movimentato 175 metri cubi
di pannelli in lana di roccia COMPACT PRO dalla strada di
accesso su per la collina. La maggior parte del materiale iso­
lante necessario è stata quindi subito disponibile a piè d’o­
pera, per cui a mezzogiorno si è potuta smontare la gru e
riaprire al traffico la strada.
La sfida delle finestre
La sfida successiva era costituita dai lavori di coibentazione.
Per isolare gli intradossi delle finestre si è dovuto scegliere
l’infisso giusto, in modo da non doverlo poi sostituire nel
caso di un eventuale risanamento delle finestre. Le nuove
tapparelle sono state integrate nel nuovo strato di coibenta­
zione. Anche la coibentazione dei parapetti ha richiesto la
massima precisione: i davanzali esistenti sono stati tolti e i
pannelli isolanti sono stati inseriti con un taglio orizzonta­
le, in modo da aumentare la temperatura superficiale della
parete in corrispondenza dei parapetti ed evitare così la for­
mazione di muffa. Per il lato lungo dell’edificio l’architetto
Thomas Egli ha scelto uno spessore isolante di 160 milli­
metri, per il lato frontale invece di 140 millimetri. Questa
scelta è stata dettata dalla presenza di finestre con fioriere
esterne, la cui corona in acciaio doveva rimanere visibile
anche dopo il risanamento.
Verputzte Aussenwärmedämmung
La coibentazione con la lana di roccia Flumroc permette di migliorare nettamente
la qualità abitativa e garantisce la migliore protezione antincendio.
Seconda tappa a partire dalla primavera
I lavori di risanamento delle prime tre case plurifamilia­
ri sono stati ultimati alla fine del 2015. Tutti sono rimasti
più che soddisfatti: la cooperativa edilizia Gess, l’architetto
Thomas Egli e, last but not least, gli inquilini. È stato pos­
sibile ridurre il consumo del sistema di riscaldamento. Se
prima del risanamento, dalle finestre e dai cassonetti delle
tapparelle entravano negli ambienti interni fastidiosi spif­
feri d’aria fredda, oggi i locatari beneficiano di una qualità
abitativa decisamente migliore. Nella primavera del 2016
sarà avviata la seconda tappa del risanamento: altri quat­
tro palazzi del complesso residenziale saranno interamen­
te coibentati con la lana di roccia Flumroc. Un anno dopo
toccherà agli ultimi tre edifici. Alla fine del 2017 tutti gli in­
quilini del complesso residenziale sulla collina Dreilinden
potranno usufruire dei vantaggi offerti dalla coibentazione
energeticamente efficiente delle pareti esterne.
COMPACT PRO
La Flumroc propone una soluzione completa e collaudata per le facciate intonacate: il pannello isolante
COMPACT PRO, in grado di garantire isolamento
termico, protezione antincendio, isolamento acustico,
ecocompatibilità e stabilità di forma ai massimi livelli
e senza compromessi. Queste proprietà, la facilità
di montaggio e il grande know-how degli specialisti
della Flumroc rendono COMPACT PRO la prima scelta
per le coibentazioni termiche esterne provviste di
intonaco.
I vantaggi di COMPACT PRO a colpo d’occhio:
nn Perfetta adesione dell’intonaco
nn Non è necessario montare traverse antincendio
nn Alto potere fonoisolante
nn Omologato per edifici alti
nn Assai durevole
nn Non cambia di volume e non si deforma neanche
nelle facciate scure
nn Buona protezione termica in estate
Dati degli edifici
Ubicazione San Gallo
Anno di costruzione 1962
Committenza
Cooperativa edilizia Gess, San Gallo
Isolamento termico esterno
impiegato
Pannello isolante Flumroc
COMPACT PRO, spessore isolante
da 140 e 160 mm
Architetti
Thomas Egli Architekten, San Gallo
Flumroc NOVA 31
7
Opuscoli
Cooperativa edile Gess: la lana di roccia ha reso superflue le traverse antincendio.
Gli opuscoli gratuiti con tutte le
informazioni dettagliate in merito
alla «Coibentazione termica esterna
con intonaco» e al bonus «ALL IN»
sono disponibili in italiano, francese
e tedesco presso la Flumroc AG in
forma cartacea e in formato PDF
sul sito www.flumroc.ch/it /
centro-di-download/opuscoli.
Intervista all’architetto Thomas Egli
«La coibentazione mantiene ciò che promette».
Thomas Egli
Architetto
Thomas Egli, come mai ha de-
espanso, mentre i pannelli in
sono affatto complicati, ragiona-
ciso assieme alla cooperativa
lana di roccia Flumroc soddisfano
no e agiscono quando si tratta di
edilizia Gess, Suo committen-
tutti i criteri che sono decisivi per
trovare soluzioni pratiche.
te, di coibentare le case plurifa-
me e per la committenza: sono
miliari sulla collina Dreilinden
ecologici, indeformabili, longevi
Ci può fare un esempio?
a San Gallo con un prodotto
e vengono prodotti in Svizzera,
Ad esempio quando sono stati
Flumroc?
per cui i tragitti di consegna sono
consegnati i pannelli isolanti,
La cooperativa edilizia voleva
brevi.
dovevamo scaricarli più in fretta
impiegare per l’isolamento delle
8
Flumroc NOVA 31
possibile e alzarli su una pedana
facciate un prodotto svizzero
Come si è trovato con la
fra i palazzi. La Flumroc ha orga-
ecologico e duraturo. Ho fatto
Flumroc?
nizzato e fornito in poco tempo
dunque una proposta per l’intera
Sono molto soddisfatto. La coi-
rotaie per la gru, praticamente
struttura della parete e ho scelto
bentazione mantiene ciò che pro-
“fatte in casa”, così non abbia-
il sistema di KABE Farben. Per
mette. La Flumroc ci ha seguito
mo avuto problemi a scaricare i
il materiale isolante la scelta di
passo a passo, dalla consulenza
pannelli in pochissimo tempo. Ne
un prodotto Flumroc era quasi
fino all’installazione. Inoltre ho
sono rimasto impressionato.
scontata. Per ragioni ecologiche
apprezzato molto anche il fatto
ho subito escluso il polistirene
che gli addetti della Flumroc non
Gli edifici risanati convincono per il moderno termoisolamento esterno e per i balconi ingranditi.
Intervista allo specialista in facciate Tony Spirig
Un imprenditore convinto
Tony Spirig, amministratore e titolare della SPIRIG Fassaden GmbH con sede a Oberwil,
punta da anni sui prodotti Flumroc. Ha beneficiato della campagna «ALL IN» già due
volte e spiega come mai il bonus sia una buona cosa.
Tony Sprig
SPIRIG
Fassaden GmbH
Tony Spirig, come mai utilizza
Che cosa La convince del pan-
Che cosa ne pensa del bonus
la lana di roccia Flumroc?
nello isolante COMPACT PRO?
«ALL IN» offerto da Flumroc?
È un prodotto svizzero eccellen-
Il pannello isolante vanta una
La campagna «ALL IN» è onesta
te, di cui sono assolutamente
densità compatta e una resisten-
e trasparente. Lo sconto va
convinto. La nostra azienda è
za uniforme sull’intera superficie.
direttamente a vantaggio del
sinonimo di qualità, proprio come
Tanti altri pannelli isolanti sono
committente e non dell’im-
Flumroc. Lavoriamo da anni con
instabili.
prenditore. Il bonus è però uno
la lana di roccia Flumroc e non
strumento molto utile anche per
abbiamo mai avuto problemi.
noi imprenditori, perché ci aiuta
Tutto è perfetto: il prodotto, i ser-
a fidelizzare i clienti e a ottenere
vizi, gli specialisti e la gestione
mandati successivi.
degli ordini.
Flumroc NOVA 31
9
Sostenibilità
Un altro passo avanti sul
fronte del riciclaggio
Per la Flumroc, la sostenibilità inizia dalle materie prime. Oltre a utilizzarne di locali e naturali, l’azienda ricicla la lana di roccia usata e di scarto e sta mettendo a punto un legante
vegetale. Sul fronte del riciclaggio, però, la Flumroc ha progetti ancora più ambiziosi.
La lana di roccia Flumroc è composta per oltre il 97 per cen­
to di roccia proveniente prevalentemente dai dintorni di
Flums e precisamente dai comuni grigionesi di Felsberg e
Zernez. A ciò si aggiunge una piccola percentuale di dolo­
mite proveniente dal vicino Vorarlberg. Nell’impianto di
trasformazione di Trübbach nei pressi di Sargans la roccia
viene compressa in bricchette che successivamente vengo­
no fatte fondere a 1500 °C e ridotte in fibre nello stabilimen­
to Flumroc a Flums. La stuoia di fibre così ottenuta viene
poi pressata e tagliata. Tutti gli scarti di produzione vengo­
no reimmessi nel ciclo produttivo.
Reimmissione nel ciclo produttivo
La Flumroc non si limita a riciclare gli scarti di produzione,
ma recupera anche i ritagli e gli scarti prodotti dai cantie­
ri. Ogni anno vengono riportate nello stabilimento circa
250 tonnellate di lana di roccia. Questa cifra è in aumen­
to perché più case vengono risanate con la lana di roccia,
più materiale c’è da recuperare. Il materiale da riciclare così
raccolto viene lavorato assieme agli scarti di produzione e
trasformato in nuove bricchette.
Allo studio un legante vegetale
Per legare il materiale che compone le bricchette, la
Flumroc utilizza del cemento ma sta studiando un legante
alternativo: «Stiamo conducendo una ricerca su una specie
di colla di amido ottenuta dalle piante», spiega Pieder
Cadruvi, capoazienda Flumroc. L’azienda è già riuscita a
produrre in laboratorio diverse centinaia di chilogrammi di
bricchette stabili con un legante naturale. «Per la bricchet­
tazione su larga scala, ovvero per legare qualche centinaio
di tonnellate di materiale, dobbiamo ancora ottimizzare il
processo di indurimento o asciugatura», prosegue Pieder
Cadruvi.
10
Flumroc NOVA 31
Esperimenti con materiali di risulta
La Flumroc non si accontenta di riutilizzare la lana di roccia
usata e di sviluppare un legante vegetale, ma ha in mente
anche progetti più ambiziosi. In futuro, vuole trasformare
anche i materiali misti di risulta da attività edili in pregiata
lana di roccia. «In teoria, possiamo riutilizzare quasi tutti
i materiali minerali (calcestruzzo, mattoni, tegole o pie­
tre intere), purché ci stiano nel forno», dice il capoazienda
Pieder Cadruvi. «I metalli e la ceramica, invece, non si pre­
stano alla produzione di lana di roccia». Nel 2015 i ricer­
catori del reparto produttivo della Flumroc hanno fatto i
primi tentativi con dei calcinacci mescolando le bricchet­
te tradizionali con il 12 per cento circa di scarti di cantiere
selezionati e fondendo tutto insieme in un cubilotto a una
temperatura di 1500 °C. Ora la Flumroc sta analizzando i ri­
sultati dei test e sta programmando ulteriori esperimenti.
Experten-Interview
La lana di roccia Flumroc è riciclabile al 100 per cento. La Flumroc recupera i ritagli e gli scarti dei cantieri per poi riciclarli.
Intervista all’esperto
«La lana di roccia può essere riciclata con
ottimi risultati».
Che ne è dei pannelli isolanti usati? E come si riciclano i diversi materiali isolanti? Lo
La lana di roccia Flumroc non
studioso di scienze naturali Stefan Rubli di Energie- und Ressourcen-Management
contiene additivi tossici. Un
GmbH ha cercato delle risposte a queste domande e le ha esposte in uno studio con-
altro punto a favore del riciclag-
dotto per conto dell’Ufficio di edilizia civile della città di Zurigo. L’esperto è convinto
gio?
delle enormi potenzialità del riciclaggio della lana di roccia.
Sì, la lana di roccia è un materiale perfetto da riciclare. I vecchi
Gli svizzeri sono i primi al mon-
all’inceneritore o in discarica piut-
pannelli isolanti EPS e XPS,
do nel riciclaggio di alluminio,
tosto che riportarli al produttore.
invece, contengono il materiale
refrattario HBCD classificato come
PET e cartone. Si può dire altret-
Stefan Rubli
L’autore dello
studio
tanto per i materiali isolanti?
La lana di roccia può essere
tossico. Poiché nel frattempo l’uso
Purtroppo no. È vero che spesso i
riciclata?
dell’HBCD è stato vietato, i vecchi
ritagli di produzione o di cantiere
La lana di roccia si presta perfet-
pannelli isolanti che ancora lo
vengono riutilizzati, ma ancor più
tamente a essere riciclata perché
contengono non possono essere
spesso le imprese edili preferi-
per lo più non contiene altri
riutilizzati.
scono smaltire i vecchi materiali
materiali. La presenza di piccole
isolanti provenienti da demolizioni
percentuali di sostanze estranee
Che potenzialità vede nel rici-
o risanamenti, nonostante alcuni
crea meno problemi nel ciclo
claggio dei calcinacci?
produttori come la Flumroc li
produttivo della lana di roccia che
I detriti edili misti vengono già in
riprendano indietro.
non in quello dei materiali isolanti
gran parte trasformati in cemento
espansi, perché le alte temperatu-
o ghiaia. Se potessero essere
Come si è riusciti ad aumenta-
re raggiunte durante la produzione
usati anche per produrre lana di
re la percentuale di materiali
della lana di roccia fondono le
roccia, sarebbe un’ottima cosa.
riciclati?
sostanze estranee inglobandole
La Flumroc sta conducendo degli
Con gli incentivi finanziari. Spesso
nel prodotto finale o facendole
esperimenti in tal senso: un tenta-
è più semplice ed economico
bruciare e smaltendole nel flusso
tivo esemplare.
portare i vecchi materiali isolanti
dei gas combusti.
Flumroc NOVA 31
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Protezione antincendio nell’edilizia in legno
«La lana di roccia Flumroc
offre un’eccellente protezione antincendio»
Josef Kolb è ingegnere specializzato nell’edilizia in legno, esperto in materia di protezione
antincendio e membro della direzione della Josef Kolb AG con sede a Romanshorn. Negli
edifici in legno progettati dalla Kolb AG la protezione antincendio svolge un ruolo centrale.
Nell’intervista Josef Kolb spiega tutto ciò che le nuove prescrizioni di protezione antincendio rendono possibile e rivela cosa pensa della lana di roccia Flumroc.
Signor Kolb, che ripercussioni
hanno le nuove prescrizioni di
protezione antincendio sull’edilizia in legno?
Le nuove prescrizioni lasciano un
margine di manovra decisamente
maggiore nell’edilizia in legno rispet­
to a prima, a prescindere dalla dimen­
sione della costruzione. Oggi il nostro
studio ingegneristico realizza progetti
che non sarebbero stati fattibili con le
precedenti prescrizioni in materia di
protezione antincendio. I progetti di
complessi alberghieri, ad esempio, non
potevano superare due o al massimo
tre piani. Tutto ciò che andava oltre
richiedeva specifiche misure di pro­
tezione antincendio e autorizzazioni
con piani riferiti alla costruzione. Oggi
progettiamo alberghi in legno anche
molto alti, quasi dei grattacieli, in base
ai piani standard delle prescrizioni di
protezione antincendio del 2015.
Oggi che altezza massima può
avere un edificio in legno?
Le direttive non fissano un limite mas­
simo preciso. Negli edifici di altezza
superiore ai 30 metri naturalmente la
situazione si fa difficile. In tal caso vale
la pena di progettare sin dall’inizio in
base al piano degli impianti automati­
ci di estinzione incendi previsti dalle
prescrizioni standard. In questo modo
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Flumroc NOVA 31
le possibilità per le costruzioni in le­
gno diventano nettamente maggiori
e più svariate. Mentre prima il legno,
in quanto materiale combustibile, era
generalmente escluso per alcuni usi e
nel settore dei palazzi, oggi esistono
soluzioni per tutti i settori, addirittura
già in base ai piani standard delle pre­
scrizioni. Il legno è diventato un mate­
riale da costruzione che non richiede
disposizioni particolari, proprio come
l’acciaio o il calcestruzzo. Ovviamente
si deve tenere sempre conto delle spe­
cificità di ogni materiale.
Quali sono i principali cambiamenti introdotti dalle nuove
disposizioni di protezione antincendio?
Un punto fondamentale è il campo
d’applicazione del legname è stato li­
beralizzato. Mentre prima non si pote­
vano costruire trombe delle scale in le­
gno che fungessero da vie di fuga, oggi
questo è possibile, purché la struttura
portante in legno sia adeguatamente
rivestita e coibentata. Mentre prima
le vie di fuga non potevano essere più
lunghe di 20 metri, oggi possono avere
una lunghezza massima di 35 metri, a
prescindere dal materiale da costru­
zione utilizzato. Una chiara agevola­
zione è data anche dalla nuova cate­
goria di edifici definita «fabbricati di
piccole dimensioni». Ossia edifici con
al massimo due piani fuori terra e una
somma delle superfici di tutti i piani di
al massimo 600 metri quadri.
Chi è responsabile della corretta
progettazione e attuazione della
protezione antincendio?
Nelle prescrizioni di protezione antin­
cendio 2015 viene data un’importanza
nettamente superiore all’assicurazio­
ne della qualità. Nella nuova direttiva
«Garanzia della qualità nella protezione
antincendio» tutti gli edifici vengono
classificati in uno dei quattro gradi di
garanzia della qualità, con conseguen­
ti requisiti posti alle persone coinvolte
e alle procedure. Gli edifici in legno di
altezza limitata vengono assegnati al
grado GGQ1, quelli di altezza media
prevalentemente al GGQ2. Nell’orga­
nizzazione del progetto relativo a edifici
classificati secondo il grado di garanzia
della qualità GGQ2, un esperto in mate­
ria di protezione antincendio AICAA o
una persona di formazione equivalente
si assume i compiti che spettano al re­
sponsabile GQ nella protezione antin­
cendio ed è responsabile di garantire la
qualità nella protezione antincendio.
Il responsabile della qualità accompa­
gna il progetto e vigila costantemen­
te se le direttive vengono rispettate.
Edilizia in legno
moderna
Le facciate del complesso residenziale
RIVA a Basilea sono formate da logge
in legno autoportanti su tutti i lati, che
fanno apparire più luminosi e più ampi
gli appartamenti, oltre a offrire una
splendida vista sul Reno. Tutti gli 86
appartamenti sono stati realizzati in
base allo standard Minergie-P-Eco. La
protezione antincendio è garantita tra
l’altro anche da pannelli isolanti Flumroc 1 e SOLO montati nelle facciate.
Foto: Hector Egger Holzbau AG
Che funzione ha la coibentazione
nell’edilizia in legno?
Oltre all’isolamento termico e alla
protezione fonica, la coibentazione
può espletare un’importante funzione
di protezione antincendio. La lana di
roccia Flumroc svolge questa funzione
in modo eccellente. Non brucia e ha
un punto di fusione superiore ai 1000
°C. Nella nuova direttiva «Materiali da
costruzione e componenti edilizi» i
materiali da costruzione vengono sud­
divisi in quattro gruppi di reazione al
fuoco (RF). I materiali che rientrano
nel gruppo RF1 non contribuiscono
all’incendio e vanno dunque preferiti.
Nel gruppo RF1 rientra anche la lana
di roccia Flumroc.
Che vantaggio comporta un punto di fusione tanto elevato e la
classificazione nel gruppo RF1?
L’alto punto di fusione significa che la
coibentazione in lana di roccia resiste
anche a temperature molto elevate.
I robusti pannelli in lana di roccia ri­
tardano la propagazione dell’incen­
dio. Naturalmente, ciò è un vantag­
gio rispetto alle coibentazioni che
fondono prima. Una coibentazione
facente parte del gruppo RF1, che ha
inoltre un punto di fusione superiore ai
1000 °C, protegge il legno ritardando­
ne la combustione. Un componente
edilizio che deve presentare una resi­
stenza al fuoco per un certo periodo di
tempo può dunque essere dimensiona­
to più snello.
Quanto è semplice applicare la
lana di roccia Flumroc?
La lana di roccia è davvero molto ma­
neggevole. I pannelli isolanti Flumroc
possono essere inseriti con facilità
e precisione nelle intercapedini di
una struttura portante, perché sono
facilmente comprimibili. I prodotti
Flumroc possono essere utilizzati
con la massima versatilità nell’edilizia
in legno. Ma la lana di roccia si rivela
pratica anche per la coibentazione
delle pareti esterne, perché rende su­
perfluo il montaggio di traverse an­
tincendio. Per una facciata compatta
con materiali isolanti combustibili,
negli edifici di altezza superiore agli
undici metri è obbligatorio montare
una traversa antincendio in materia­
li da costruzione RF1 fra un piano e
l’altro. Ciò non vale per una coiben­
tazione in lana di roccia, che già rien­
tra nel gruppo RF1. Così per l’intera
facciata occorre un unico materiale.
Ciò semplifica non solo la progetta­
zione e la costruzione della facciata,
ma anche la garanzia della qualità.
L’abbinamento del legno alla lana
di roccia ha una lunga tradizione.
Come mai?
Non mi sembra adatto combinare il
legno con il polistirene espanso o con
prodotti in poliuretano espanso rigi­
do. Il legno e la lana minerale costitu­
iscono da sempre una simbiosi ideale.
Il legno e la lana di roccia sono mate­
riali da costruzione ecologici che ben
si armonizzano fra loro. Come ho già
detto, la lana di roccia si adatta bene
alle intercapedini dei componenti in
legno. Inoltre la lana di roccia può es­
sere impiegata in modo da contribuire
alla resistenza al fuoco.
Josef Kolb, ingegnere specializzato
nell’edilizia in legno ed esperto in
materia di protezione antincendio:
«I robusti pannelli in lana di roccia
Flumroc rientrano nel gruppo di reazione al fuoco RF1, hanno inoltre un
punto di fusione superiore ai 1000 °C
e possono essere impiegati in modo
universale e mirato nell’edilizia in
legno».
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Edificio amministrativo a surplus energetico
Un surplus del 15 per cento
L’anno scorso, l’edificio amministrativo a surplus energetico della Flumroc
ha prodotto il 15 per cento di energia in più rispetto a quella necessaria. La
Flumroc mostra come si può trasformare in una piccola centrale una struttura
costruita 30 anni prima.
gia di quanta se ne consumi. Per questo Flumroc punta
sull’energia del sole. Tuttavia, negli edifici a più piani di soli­
to la superficie del tetto è troppo piccola per soddisfare l’in­
tero fabbisogno di energia con il solo impianto fotovoltaico.
Anche nell’edificio Flumroc solo il 60% circa dell’elettricità
proviene dai moduli fotovoltaici installati sul tetto. La so­
luzione: pannelli fotovoltaici supplementari sulla facciata.
Per rendere il tutto convincente anche dal punto di vista
architettonico, la Flumroc ha integrato le celle solari nell’in­
volucro edilizio.
Da un immobile costruito 30 anni prima a un edificio modello di efficienza
energetica.
Già a livello di progettazione, i valori lasciavano intuire un
bilancio energetico positivo, ora confermato dai fatti: nel
2015, l’edificio amministrativo della Flumroc AG ha pro­
dotto più energia rispetto a quella consumata, addirittura
il 15 per cento in più. Questo risultato è stato reso possibile
grazie alla trasformazione dell’edificio amministrativo, co­
struito 30 anni prima, in una struttura a surplus energetico.
Rinnovamento completo
Due anni fa, in una prima fase, la Flumroc ha isolato il solaio
della cantina, le tubazioni, la facciata e il tetto con prodotti
in lana di roccia di propria produzione. La coibentazione
ottimale con lana di roccia Flumroc ha ridotto al minimo il
consumo di energia per il riscaldamento. Contemporanea­
mente, le vecchie finestre sono state sostituite con nuovi
infissi a elevato isolamento. Il sistema di teleriscaldamento
collegato alla produzione della lana di roccia assicura che
i locali siano caldi, mentre la ventilazione controllata a re­
cupero termico offre comfort e risparmio di energia. Coe­
rentemente, Flumroc punta sull’efficienza energetica anche
nell’allestimento degli interni. Gli uffici sono dotati di illu­
minazione a LED e dell’infrastruttura IT più efficiente.
Celle solari sulla facciata
Per trasformare una struttura in un edificio a surplus ener­
getico è necessario produrre, nel corso dell’anno, più ener­
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Un progetto unico nel suo genere
Il progetto di rinnovamento, finora unico nell’ambito delle
palazzine adibite a uffici svizzere, mostra come il potenzia­
le energetico possa essere sfruttato in modo efficiente nel
settore industriale e commerciale. Per questo, nel 2014 la
Flumroc è stata insignita del «Norman Foster Solar Award»
e del «Premio Solare Europeo».
Dati dell’edificio
Ubicazione Flums, San Gallo
Committenza Flumroc AG
Anno di costruzione 1983
Rinnovamento 2014
Architetti
Viridén + Partner AG, Zurigo
Coibentazione impiegata
Flumroc DUO e COMPACT (facciate), Flumroc FBD 550 e MEGA
(terrazze agibili, tetto piano),
Flumroc TOPA (solaio della cantina)
e diversi prodotti in lana di roccia
Flumroc per tubazioni/canali, intercapedini, pareti a struttura leggera
e protezione antincendio.
Visite
Chi desidera visitare l’edificio a surplus energetico della Flumroc
trova tutte le informazioni sul progetto all’indirizzo
www.flumroc.ch/faro.
Come nasce un edificio a
surplus energetico
La risposta è semplice: grazie a una
coibentazione ottimale dell’involucro
edilizio, finestre con triplo vetro,
un’impiantistica intelligente ed
elettrodomestici a basso consumo
energetico il fabbisogno energetico
viene ridotto al minimo. In questo
modo può essere coperto con le
energie rinnovabili, acquisite con la
tecnologia fotovoltaica, collettori
termici o mediante pompa di calore.
Nell’arco di tutto l’anno, gli edifici
a surplus energetico producono più
energia di quella che consumano.
L’energia in eccedenza può essere
venduta o utilizzata per la propria auto
o bicicletta elettrica. Chi possiede un
edificio a surplus energetico non deve
preoccuparsi degli aumenti dei prezzi
dell’energia.
L’anno scorso, l’edificio amministrativo a surplus energetico della Flumroc ha prodotto il 15 per cento di
energia in più rispetto a quella consumata.
Intervista con il capo progetto
«Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi»
Damian Gort, responsabile commerciale presso la Flumroc AG, ha seguito il
contribuiscono fattivamente
rinnovamento e la trasformazione dell’edificio amministrativo della sua azienda in
al risparmio energetico, ad
una costruzione a surplus energetico. Nell’intervista rivela cosa si prova all’interno
esempio con la programmazione
dei nuovi uffici.
dello spegnimento automatico
delle nuove stampanti di notte
Damian Gort
Responsabile
commerciale presso
la Flumroc AG
Come si lavora nell’edificio
Produciamo materiali isolanti di
o ricordandosi di spegnere tutti
amministrativo a surplus ener-
alta qualità, affinché il consumo
gli apparecchi di sera. Il nostro
getico?
di energia negli edifici possa
edificio a surplus energetico è un
Damian Gort: (sorride) molto
essere ridotto al minimo. Da
progetto esemplare che riscuote
bene. Il nostro personale lo trova
qualche anno si possono persino
successo anche all’esterno: l’an-
confortevole. Durante l’estate,
costruire edifici che, da soli,
no scorso 2600 persone hanno
grazie all’isolamento termico,
producono più energia di quanta
partecipato alle nostre visite
le temperature interne sono
ne consumano. Dunque ci siamo
guidate dell’edificio amministra-
sempre gradevoli anche senza
detti: abbiamo già un edificio che
tivo e della produzione Flumroc.
impianto di climatizzazione. D’in-
necessita di un rinnovamento,
Un record!
verno, grazie all’eccellente coi-
quindi non ci resta che mettere
bentazione, risparmiamo energia
in pratica ciò che raccontiamo a
Cosa accade all’energia «in
da riscaldamento. Inoltre, trovo
tutti ormai da anni.
eccesso» prodotta dall’edificio?
bello poter lavorare in un edificio
energeticamente efficiente.
Altrove questa energia sarebbe
È soddisfatto del risultato?
stata immessa nella rete elettrica
Molto! Abbiamo raggiunto i
pubblica. Noi la utilizziamo com-
Perché la Flumroc ha voluto
nostri obiettivi. Il nostro edificio
pletamente nello stabilimento di
trasformare la sua sede,
amministrativo produce real-
produzione adiacente.
costrui­ta 30 anni fa, in un
mente più energia di quanta ne
edificio a surplus energetico?
consuma. I nostri dipendenti
Flumroc NOVA 31
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FUTURO
Flumroc ha sviluppato
pannelli in lana di roccia
con un legante naturale
La Flumroc lancia sul mercato nuovi pannelli isolanti che contengono un legante
proveniente prevalentemente da materie prime rinnovabili. I pannelli isolanti
FUTURO soddisfano i massimi standard di salubrità e sono quindi perfettamente
indicati per le applicazioni in ambienti interni.
Gli sviluppatori della Flumroc si sono cimentati per anni
nella sperimentazione di una nuova ricetta compositiva
del legante per la fabbricazione dei pannelli isolanti in lana
di roccia. Ora l’azienda con sede a Flums presenta l’ultima
generazione di pannelli isolanti in lana di roccia: FUTURO
fissa nuovi standard nel campo dei materiali da costruzione
salubri e naturali. I pannelli in lana di roccia contengono un
legante in resina naturale costituito per oltre il 70 per cento
da materie prime sostenibili e rinnovabili. Oltre a vantare
valori ecologici eccellenti in termini di energia grigia, emis­
sioni di gas ad effetto serra o punti d’impatto ambientale,
soddisfano anche i massimi requisiti per quanto concerne le
emissioni di composti organici volatili. Poiché il loro legan­
te non contiene formaldeide, i pannelli isolanti FUTURO
sono particolarmente indicati per le applicazioni in am­
bienti interni, negli edifici che devono soddisfare i massimi
requisiti in fatto di inquinamento dell’aria ambiente.
Ottimi voti anche in cantiere
I nuovi pannelli isolanti Flumroc FUTURO riescono a con­
vincere anche in fatto di facilità di lavorazione. Dopo nu­
merose applicazioni in cantiere, gli imprenditori edili coin­
volti si dimostrano impressionati dalla facilità d’uso della
nuova generazione di pannelli in lana di roccia Flumroc.
Inoltre, anche questi pannelli isolanti offrono una protezio­
ne antincendio ottimale. Come tutti i prodotti Flumroc, an­
che FUTURO non è combustibile e ha un punto di fusione
superiore ai 1000 °C. In caso d’incendio, i pannelli isolanti
bloccano la propagazione delle fiamme. Il Politecnico di
Monaco di Baviera ha assegnato ai nuovi pannelli isolanti
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Flumroc NOVA 31
Flumroc l’ottimo indice di combustibilità A1, conferman­
do il punto di fusione. I nuovi pannelli isolanti FUTURO si
rivelano eccellenti anche al momento del riciclaggio: sono
infatti riciclabili al 100 per cento.
Nuovo impianto di produzione del legante
La Flumroc prevede di sviluppare altri prodotti con il nuovo
legante per soluzioni coibenti in ambienti interni. Per essere
pronta ad affrontare il futuro, questa primavera l’azienda
metterà in servizio un nuovo impianto di produzione del
legante, che permetterà di aumentare la capacità produttiva
dei pannelli FUTURO e potrà essere utilizzato per lo svilup­
po di ulteriori innovazioni di prodotto.
I vantaggi dei pannelli isolanti FUTURO
a colpo d’occhio:
nn Zero emissioni di formaldeide
nn Incombustibili
nn Punto di fusione superiore ai 1000 ˚C
nn Elastici
nn Stabili
nn Di uso universale
L’ultima generazione dei prodotti in lana di roccia Flumroc: i pannelli FUTURO con leganti provenienti prevalentemente da materie prime
sostenibili. Studiati specificamente per le applicazioni in ambienti interni.
Intervista all’esperto
«FUTURO vanta un ecobilancio decisamente
migliore rispetto ai pannelli isolanti convenzionali»
Michael Pöll, specialista in bioecologia delle costruzioni presso l’Ufficio dell’edilizia della città di Zurigo e responsabile del settore Materiali dell’associazione eco-bau, spiega le proprietà del pannello in lana di roccia FUTURO.
Michael Pöll, i prodotti
pannello isolante FUTURO non
La domanda di componenti
FUTURO non contengono
contiene formaldeide e contribu-
edilizi a basse emissioni inqui-
formaldeide. Che cosa significa
isce quindi a raggiungere questo
nanti è in continua crescita:
ciò?
obiettivo.
un vantaggio, questo, per il
La formaldeide è un componente
Michael Pöll
Specialista in
bioecologia
pannello FUTURO. FUTURO si
molto diffuso del legante conte-
Per quali componenti edilizi è
fa apprezzare soprattutto negli
nuto nei pannelli in lana minera-
adatto FUTURO?
edifici Minergie-Eco. Vedo un
le. Per evitare danni alla salute,
L’impiego del nuovo pannello iso-
grande vantaggio commerciale
l’Ufficio federale della sanità pub-
lante è particolarmente indicato
anche nel fatto che il pannello in
blica (UFSP) raccomanda di non
negli ambienti interni, special-
lana di roccia possiede eccellenti
superare 0,1 ppm (corrisponden-
mente negli edifici pubblici dove
proprietà antincendio. Inoltre,
te a 125 microgrammi per metro
è fondamentale contare su una
grazie al nuovo legante in resina
cubo di aria interna) di concen-
buona qualità dell’aria interna: ad
naturale, l’ecobilancio è destina-
trazione di formaldeide nei locali
esempio in asili, scuole, ospeda-
to a migliorare.
abitativi e di soggiorno abitati. A
li, case di cura o di riposo.
scopo precauzionale si dovrebbe
ridurre al minimo la concentra-
Quali sono, secondo Lei, i
zione di formaldeide nell’aria
vantaggi dei nuovi pannelli
all’interno dei locali abitativi. Il
isolanti?
Flumroc NOVA 31
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Tool di misurazione CALCOO
Da una foto delle facciate
al piano di risanamento
CALCOO è lo strumento online che semplifica il lavoro degli specialisti in risanamenti di facciate. Su www.calcoo.ch è possibile elaborare piani affidabili partendo da semplici foto. Le
lunghe misurazioni sul posto appartengono ormai al passato.
Oggi non occorre più perdere tempo a misurare ma­
nualmente le facciate di un edificio ma basta andare su
www.calcoo.ch dove, in poche mosse, architetti, consulenti
in materia energetica, progettisti e costruttori di facciate,
gessatori, imbianchini e ponteggiatori possono calcolare la
superficie di una facciata ed elaborare piani affidabili. CAL­
COO consente anche di stimare facilmente i costi di una ri­
strutturazione e il relativo risparmio energetico. In men che
non si dica, si possono elaborare distinte base e documenti
per gare d’appalto.
Dalla foto al progetto
CALCOO guida l’utente passo dopo passo all’elaborazio­
ne di un piano di risanamento completo. Per prima cosa,
lo specialista in facciate individua l’immobile con Google
Maps e ne evidenzia la pianta sulla mappa. Poi, l’utente fo­
tografa ogni singolo segmento di facciata, carica le foto e
ne assegna una a ogni lato della casa. Lo strumento ha una
funzione geniale che consente di eliminare le distorsioni
prospettiche in modo tale che ogni segmento della facciata
appaia perfettamente squadrato all’osservatore. A questo
punto, con una semplice funzione di disegno, sulla foto
originale si possono tracciare porte e finestre. Basandosi su
queste foto, in un clic CALCOO elabora un piano completo
con le misure dell’intera facciata, con tutte le aperture per
porte e finestre. Da poco CALCOO è in grado di visualizza­
re anche un modello 3-D della casa.
Modifica virtuale della facciata
Dopo aver elaborato il piano della facciata, l’utente può pas­
sare alla progettazione del risanamento. Facciata compatta
o ventilata? Isolamento minimo o ottimale? CALCOO con­
sente di modificare virtualmente la struttura della facciata.
A colpo d’occhio si possono vedere gli effetti degli inter­
venti sullo spessore, sulla conduttività termica e sul coeffi­
ciente di resistenza. Un semplice grafico presenta, inoltre, il
bilancio energetico della casa prima e dopo il risanamento,
mostrando all’utente la possibile riduzione in percentuale
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Flumroc NOVA 31
del consumo energetico e delle emissioni di CO2 . Alla fine,
CALCOO fornisce un pratico riepilogo di tutti i dati in for­
mato PDF. I dati possono essere esportati anche in formato
Excel o DXF qualora, ad esempio, debbano essere rielabora­
ti con un altro software di progettazione.
CALCOO Express
Col servizio CALCOO Express, elaborare il piano di una
facciata è ancora più semplice: l’utente non deve fare altro
che caricare le foto e le misure di riferimento. A tutto il resto
pensa il team CALCOO. L’utente non deve cimentarsi nell’u­
tilizzo del software e riceverà la documentazione desidera­
ta in poco tempo e con poco dispendio.
www.calcoo.ch
Un chiaro esempio di progetto su www.calcoo.ch mostra
come funziona esattamente il tool online. CALCOO è stato
sviluppato dall’azienda di e-learning a2-c in collaborazione
con la Flumroc e con la consulenza tecnica dell’Università
di Scienze applicate di Zurigo.
I vantaggi di CALCOO a colpo d’occhio:
nn Evita di dover misurare manualmente la facciata
nn È al tempo stesso uno strumento di misurazione e
progettazione nonché un calcolatore di costi
nn Consente di elaborare in modo economico distinte base
e documenti per gare d’appalto
nn Fa risparmiare tempo e denaro
nn È facile da usare
In pochi clic si passa dalle foto a un piano completo senza perdere tempo in lunghe misurazioni sul posto.
Thomas Koller
Consulente tecnico della
Saint-Gobain Weber
Cora Lehnhof
Preventivatrice della
Sto SA Svizzera
«CALCOO è utilissimo per i risanamenti per i quali non si dispone di planimetrie.
Non occorre che i nostri collaboratori del servizio esterno misurino l’intera casa,
ma basta semplicemente che la fotografino. Con CALCOO, progettare facciate
partendo da qualche foto è un gioco da ragazzi. Ma noi lo usiamo anche quando
disponiamo delle planimetrie, per misurare le case di piccole dimensioni e dalla
forma semplice».
«CALCOO ci semplifica il lavoro e, in quattro e quattr’otto, ci consente di calcolare tutti i dati dell’intera facciata. In mancanza di planimetrie, senza CALCOO
dovremmo misurare manualmente l’intera casa e ci impiegheremmo delle ore.
Inoltre, CALCOO è estremamente preciso. Abbiamo constatato noi stessi che il
tool ha un margine di errore di due-tre centimetri».
Flumroc NOVA 31
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Nuovo sistema per tetti
Tre in un colpo solo
Designergy coniuga isolamento termico, protezione contro le intemperie e produzione di elettricità
in un unico modulo per tetti, un prodotto innovativo che è valso all’impresa che lo ha sviluppato il
premio «Watt d’Or 2016» istituito dall’Ufficio federale dell’energia (UFE).
L’innovativo sistema per tetti TCR offre isolamento termico, impermeabilità ed energia fotovoltaica in un unico prodotto. I moduli TCR danno vita a
un tetto assolutamente ermetico, dal design armonico e accattivante.
Nel 2011, quando Daniel Lepori fondò
la promettente start-up Designergy
SA, per iniziare a sperimentare bastava
una stanzetta. Ma già nel 2015, l’impre­
sa ha dovuto trasferire la produzione
da Lugano a San Vittore, nel Cantone
dei Grigioni, per mancanza di spazio.
La Designergy ha lanciato sul mercato
un prodotto assolutamente innovati­
vo: un modulo per tetti prefabbricati
che non solo non fa passare la pioggia,
ma nel contempo coibenta e produce
energia. Si chiama TCR (Triactive Core
Roof) e coniuga isolamento termico,
impermeabilità e produzione di ener­
gia fotovoltaica.
Tetto calpestabile
L’isolamento termico spesso fino a 20
centimetri è fatto di lana di roccia Flu­
mroc. Tutte le parti metalliche sono
realizzate in alluminio o acciaio inox
e pertanto sono resistenti alla corro­
20
Flumroc NOVA 31
sione. Dei profilati di copertura tra
un modulo e l’altro garantiscono la
massima impermeabilità. Gli elementi
TCR hanno un’elevata resistenza mec­
canica: il tetto è in grado di reggere un
carico di neve di 1000 kg/m2 ed è tran­
quillamente calpestabile. «Ciò facilita
enormemente le operazioni di mon­
taggio», spiega Daniel Lepori. Installa­
re un sistema prefabbricato TCR è fa­
cile e veloce, tanto che un tecnico può
farlo tranquillamente anche da solo. Lo
conferma anche l’impresa Carpenteria
Alpina, che in un cantiere a Sedrun ha
montato 390 moduli TCR; pare che in
quell’occasione l’installazione sia stata
semplicissima e abbia richiesto molto
meno tempo del previsto.
Un tetto che si autofinanzia
E il prezzo? Il prezzo è ancora lieve­
mente più alto di quello di un tetto
convenzionale che non produce ener­
Modulo per tetti TCR di Designergy: moduli
fotovoltaici ventilati garantiscono un’elevata
resa energetica. L’isolamento termico ottenuto
con la lana di roccia Flumroc riduce le spese
per il riscaldamento e assicura un clima interno
gradevole.
gia. Tuttavia, questa differenza si sta
progressivamente riducendo. Daniel
Lepori dichiara: «Perfezioniamo co­
stantemente i nostri prodotti e pos­
siamo produrli in quantità sempre
maggiori. Ci avviciniamo sempre più
al momento in cui il nostro sistema
costerà tanto quanto un tetto di tegole.
Quindi, l’elettricità a costo zero ovve­
ro un tetto che si finanzia da solo è una
prospettiva non solo possibile ma an­
che estremamente realistica». Grazie a
Designergy, il tetto di casa si trasforma
da fattore di costo a investimento nel
futuro, persino senza sovvenzioni. Per
questa novità mondiale, nel 2016 l’Uf­
ficio federale dell’energia (UFE) ha as­
segnato a Designergy il «Watt d’Or» per
la categoria «Energie rinnovabili».
Risanamento energetico virtuale degli edifici
Raiffeisen punta su eVALO
eVALO, il tool online per
gli interventi di risanamento
energetico, è molto utili-­
zzato. Nel 2015 sono stati
rinnovati virtualmente su
www.evalo.ch ben 8100
edifici. Ora anche Raiffeisen
punta su eVALO per la
consulenza ai clienti.
Con il tool online eVALO i proprietari
immobiliari, gli architetti, i consulen­
ti energetici e i costruttori possono
rinnovare virtualmente gli edifici in
modo ludico e semplice (vedi riqua­
dro). L’anno scorso sono stati gestiti
online 8100 progetti di risanamento.
Ora anche i consulenti della banca
Raiffeisen si avvalgono del tool per
fornire consulenza nel settore immo­
biliare. Chi è interessato ad acquistare
un immobile può richiedere alla banca
una valutazione energetica dell’edi­
ficio. I consulenti illustrano ai clienti
quanta energia consuma momenta­
neamente la casa, quali investimenti
andranno operati in futuro e come sia
possibile finanziarli. «La Raiffeisen è
la prima banca svizzera a integrare in
maniera sistematica e completa la va­
lutazione energetica degli edifici nella
consulenza immobiliare», dichiara
Daniel Jakobi, product manager pres­
so la Raiffeisen Svizzera.
www.evalo.ch
Il tool online gratuito eVALO offre a proprietari immobiliari, architetti, consulenti energetici e costruttori una rapida
visione d’insieme sui possibili interventi
di risanamento volti a ridurre il consumo
energetico di un edificio. L’utente
immette alcuni dati relativi all’immobile
da ristrutturare: casa mono o plurifa-
www.evalo.ch: l’applicativo è ludico, ma i calcoli sono molto precisi.
Calcolare vari scenari
A richiesta i consulenti Raiffeisen pos­
sono simulare assieme ai loro clienti
vari scenari di risanamento. I consu­
lenti bancari non sono tuttavia con­
sulenti in materia energetica. Per le
questioni di dettaglio la Raiffeisen si
avvale del CECE (Certificato energe­
tico cantonale degli edifici). «Il nostro
obiettivo è di sensibilizzare i clien­
ti su questo argomento, offrire loro
una consulenza a valore aggiunto ed
evidenziare a lungo termine la nostra
competenza come partner responsa­
bile nelle questioni di finanziamento»,
afferma Daniel Jakobi.
miliare, ubicazione, casa indipendente
o a schiera, anno di costruzione, tipo di
tetto ecc. In base a questi dati eVALO
calcola l’attuale consumo energetico
dell’immobile. In seguito è possibile
simulare una carrellata dei possibili
interventi di rimodernamento: dalla
coibentazione al sistema di riscaldamento o all’impianto solare. Durante la
simulazione l’utente vede sempre come
i vari interventi andranno a incidere
Nuove app eVALO per
smartphone e tablet
eVALO Mobile è l’app
gratuita per iOS e Android.
L’app serve a rilevare in
modo dettagliato un edificio
per poi programmare
le misure di risanamento.
sul bilancio energetico e sui costi
dell’investimento. Il tool calcola inoltre
i contributi di promozione e i risparmi
fiscali che il proprietario può attendersi.
Alla fine, eVALO crea un documento di
aiuto alla progettazione di più pagine in
formato PDF.
Flumroc NOVA 31
21
Naturarena Rotsee
Centro di canottaggio
sostenibile
Il Rotsee è per i vogatori ciò che Wimbledon è per i tennisti. La mecca lucernese del canottaggio
sfoggia un’infrastruttura nuova di zecca: qui nei mesi scorsi è sorto un moderno ed ecologico centro di canottaggio coibentato con ben dodici camion di lana di roccia.
Quando a fine maggio l’élite mondiale del canottaggio si
è ritrovata sul Rotsee a Lucerna, nel paradiso delle regate,
questo nuovo centro ha ricevuto il battesimo del fuoco o
meglio… dell’acqua. I lavori di costruzione del moderno
edificio in legno che si erge lungo le rive del lago erano ini­
ziati nella primavera del 2015. Questo centro, che estetica­
mente si sposa perfettamente all’area naturalistica protetta
in cui si trova, è il cuore dell’infrastruttura che ospiterà le
regate di coppa del mondo.
Ecologia in primo piano
stracolmi di pannelli. In ogni fase dei lavori la Flumroc ha
puntualmente consegnato alla Hecht Holzbau AG, l’impre­
sa specializzata in costruzioni in legno, pannelli su misura,
pronti per essere montati. Due terzi dei pannelli isolanti
hanno dovuto essere tagliati su misura perché il centro di
canottaggio dispone di spazi interni molto ampi. I pannelli
hanno dovuto essere frazionati e, una volta in cantiere, ri­
composti esattamente come le tessere di un puzzle. Grazie
alla sua vicinanza alla clientela, la Flumroc AG è riuscita a
soddisfare appieno le esigenze di questo progetto edilizio.
Il Rotsee è caratterizzato da una ricca vegetazione della
quale fanno parte alcune specie rare e altre in via di estin­
zione. Molti uccelli, inoltre, nidificano in quest’area protet­
ta. Dato, quindi, che il nuovo centro di canottaggio doveva
sorgere in un’area naturalistica protetta, i progettisti hanno
voluto realizzarlo in conformità dei massimi criteri ecolo­
gici e dello standard Minergie-Eco. Nel 2012, nell’ambito
di un mandato di ricerca, la committente dell’opera, l’asso­
ciazione Naturarena Rotsee, ha scelto il progetto elaborato
dalla Andreas Fuhrimann, Gabrielle Hächler Architekten
AG di Zurigo: una costruzione in legno a due piani, multi­
funzionale, pensata per soddisfare le esigenze di allenamen­
to e di competizione sportiva degli amanti di questo sport.
«La lana di roccia vanta ottimi valori»
Il materiale coibente usato per questo edificio sostenibile
proviene da Flums. Diversi componenti edilizi sono stati
isolati con pannelli in lana di roccia Flumroc 1 e SOLO, per
l’esattezza il tetto piano, i pavimenti, i solai e le pareti inter­
ne ed esterne. Heinz Schaller dell’associazione Naturarena
Rotsee spiega il motivo di questa scelta: «La lana di roccia
vanta ottimi valori in termini di energia grigia. La Flumroc,
inoltre, ci ha offerto una consulenza professionale e, duran­
te i lavori, un servizio di consegne puntualissimo».
Un puzzle di pannelli in lana di roccia
Per coibentare la vasta infrastruttura sono occorsi 750
metri cubi di lana di roccia, vale a dire ben dodici camion
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Flumroc NOVA 31
Dati dell’edificio
Ubicazione Lucerna, Ebikon
Anno di costruzione 2015–2016
Committenza
Associazione Naturarena Rotsee
Isolamento impiegato
Pannelli isolanti Flumroc 1 e SOLO
(160 mm x 2)
Architetti
Andreas Fuhrimann, Gabrielle
Hächler Architekten AG, Zurigo
ß Il nuovo centro di canottaggio soddisfa i massimi requisiti
ecologici. La coibentazione è
sostenibile grazie all’impiego di
lana di roccia Flumroc.
â I componenti edilizi erano
molto grandi, per cui è stato necessario tagliare i pannelli isolanti
su misura.
Flumroc NOVA 31
23
Edificio a surplus di energia
Facciata di vetro attiva
Un palazzo di Zurigo costruito oltre trent’anni fa sta per diventare un edificio a surplus di
energia; merito di un involucro edilizio perfettamente coibentato con pannelli isolanti Flumroc,
di un impianto fotovoltaico sul tetto, di nuove installazioni tecniche e di una pompa di calore
aria/acqua. Ma l’elemento davvero geniale di questa ristrutturazione sta nella facciata.
Questa casa plurifamiliare, situata sulla Hofwiesenstrasse
nel quartiere Unterstrass a Zurigo, comprende trenta unità
immobiliari tra appartamenti e locali a uso ufficio e sembra
un edificio come tutti gli altri. Nulla fa pensare che si tratti
di un «progetto faro dell’UFE» ovvero di un risanamento so­
stenuto dall’Ufficio federale dell’energia nell’ambito del Pro­
gramma faro, che si prefigge di promuovere progetti ener­
geticamente efficienti e orientati al futuro. La particolarità
di questo risanamento sta nel rivestimento fotovoltaico del­
la facciata, cui l’edificio deve in gran parte la classificazione
come costruzione a surplus di energia, per la gioia dei suoi
inquilini.
Moduli fotovoltaici «invisibili»
Il primo passo verso la realizzazione di un edificio a sur­
plus di energia è una coibentazione ottimale dell’involucro
edilizio. A questo aspetto ha provveduto la Flumroc AG
con il pannello isolante DUO a doppio strato (uno interno
elastico e uno esterno più duro), che assicura una coibenta­
zione termica eccellente, un isolamento acustico ottimale
e un alto grado di protezione antincendio preventiva. Per
il rivestimento fotovoltaico, nella facciata sono stati inte­
grati 18 diversi moduli grigio-verdi che non sembrano af­
fatto elementi fotovoltaici e che si addicono perfettamente
al contesto urbano in cui è inserito l’edificio. Ma l’estetica
non è l’unico aspetto al quale gli architetti della Viridén +
Partner AG hanno prestato attenzione: i moduli sono anche
performanti, tanto che in primavera e in autunno la faccia­
ta riuscirà a soddisfare gran parte del fabbisogno di energia
elettrica dell’edificio. I raggi del sole colpiscono i moduli
della facciata formando un angolo d’incidenza più piano ri­
spetto a quanto accade ai moduli installati sul tetto, per cui
nell’arco dell’anno i primi faranno registrare una produzio­
ne di elettricità più costante contribuendo a compensare tra
potenza e fabbisogno. Sia l’impianto fotovoltaico sul tetto
che quello sulla facciata saranno messi in esercizio questa
primavera e nell’arco dell’anno produrranno dal 15 al 20 per
cento di energia in più rispetto al fabbisogno dell’edificio.
Una batteria immagazzina energia
Il nuovo edificio a surplus di energia è due piani più alto
di quello originario. La sopraelevazione è stata realizzata
con elementi prefabbricati di legno ed è stata coibentata
24
Flumroc NOVA 31
con pannelli isolanti Flumroc. I vecchi balconi sono stati
demoliti e ricostruiti ma non formano un corpo unico con
la struttura portante dell’edificio. Anche gli impianti tecnici
sono stati completamente rifatti. La ventilazione è assicura­
ta da un’unità centrale, mentre l’energia per il riscaldamen­
to è prodotta da una pompa di calore aria/acqua splittata.
Prima che gli appartamenti vengano abitati, entro la fine
del 2016 l’impiantistica domestica e gli impianti di misura­
zione subiranno ancora qualche aggiustamento. A partire
dal 2017 questi ultimi forniranno dati utili per il dimensio­
namento della batteria che stoccherà l’elettricità prodotta
dall’edificio e che prevedibilmente sarà installata per la fine
del 2017.
Dati dell’edificio
Ubicazione Zurigo
Committenza
Privati ed Ecorenova AG
Architetti
Viridén + Partner AG, Zurigo
Anno di costruzione
1982, risanamento 2016
Isolamento impiegato per la
sopraelevazione
Pannelli isolanti Flumroc 1 e Solo,
facciata: pannello isolante Flumroc
DUO, pozzetti tecnici: lana in
fiocchi Flumroc
Programma faro dell’UFE
Per rendere concreta e
tangibile la Strategia energetica 2050, il Consiglio
federale ha incaricato
l’Ufficio federale dell’energia di attuare il cosiddetto
Programma faro. I progetti
faro dell’UFE sono dei
veri e propri «laboratori
trasparenti» che devono
letteralmente illuminare e
sensibilizzare gli addetti ai
lavori e la gente comune
sul futuro energetico della
Svizzera. I progetti faro
ruotano attorno a tecnologie e sistemi chiave, in particolare al miglioramento
dell’efficienza energetica
in tutti i settori (industria,
servizi, edifici, mobilità),
alle energie rinnovabili,
alle reti e alle tecnologie di
stoccaggio. Per maggiori
informazioni sull’argomento, si consiglia di visitare il
sito web dell’UFE:
www.bfe.admin.ch /
cleantech
Visualizzazione dell’edificio a surplus di energia ultimato: gli impianti fotovoltaici sul tetto e nella facciata forniranno dal
15 al 20 per cento di energia in più rispetto al fabbisogno dell’edificio.
Quattro domande all’architetto Karl Viridén
«Per la coibentazione? Solo materiali di altissima
qualità».
Karl Viridén
Architetto
Signor Viridén, perché trasfor-
sembrano elementi fotovoltaici.
indeformabile. Le proprietà antin-
mare un palazzo degli anni
Diversamente dall’impianto so-
cendio sono state decisive per la
Ottanta in un edificio a surplus
lare sul tetto, che ha un elevato
nostra scelta: la lana di roccia ha
di energia?
rendimento soprattutto d’estate,
un punto di fusione elevatissimo
La committenza voleva ottenere
i moduli integrati nella facciata
e quindi era proprio il materiale
un buono standard energetico.
producono una quantità di ener-
che stavamo cercando.
Perciò ha messo a disposizione
gia relativamente costante per
l’immobile per questo progetto
tutto l’anno, con picchi di resa in
L’edificio produrrà dal 15 al
faro, che stiamo realizzando col
primavera e in autunno. Grazie
20 per cento di energia in più
sostegno dell’Ufficio federale
alla batteria, che verrà installata
rispetto al proprio fabbisogno.
dell’energia.
a fine 2017, potremo stoccare
Come verrà impiegata?
ancora più energia diurna per il
Sarà immessa nella rete pub-
fabbisogno della notte.
blica del quartiere, dove verrà
Che cos’ha di speciale questo
immediatamente utilizzata. In
progetto di risanamento?
La facciata fotovoltaica ventilata,
Che ruolo giocano i pannelli
città, normalmente non ha senso
senza la quale non si potrebbe
isolanti Flumroc in questo
progettare un edificio autarchi-
raggiungere lo standard di edifi-
risanamento?
co. In ogni caso, una colonnina
cio a surplus di energia. I moduli
Un ruolo molto importante. Per
di ricarica per auto elettriche è
somigliano a lastre di vetro e
la coibentazione ci serviva un
un’opzione da prendere in consi-
quindi, a un primo sguardo, non
materiale di qualità, affidabile e
derazione per il futuro.
Flumroc NOVA 31
25
Edificio di ampliamento del Museo d’arte di Basilea
Un edificio imponente per
preziose opere d’arte
Ad aprile 2016 il Museo d’arte di Basilea ha inaugurato uno spettacolare edificio di
ampliamento. Per proteggere le preziose opere d’arte, nel sottosuolo sono state realizzate
delle sale a prova di bomba atomica. La protezione antincendio, invece, è assicurata da
6700 metri quadrati di lana di roccia Flumroc.
Dopo tre anni e mezzo di lavori e grazie a un investimento
di 100 milioni di franchi, l’edificio di ampliamento dell’anti­
co Museo d’arte nel centro di Basilea è pronto. L’imponente
fabbricato offre 2740 metri quadrati di superficie espositiva
in più e ospita buona parte della più importante collezione
d’arte della Svizzera ovvero oltre 300 000 opere, dai capo­
lavori degli antichi maestri ai più raffinati esempi di arte
moderna e contemporanea. Un tale tesoro merita di esse­
re custodito con la massima cura: tredici metri sotto terra
è stato realizzato un deposito a zone climatiche multiple
che tengono conto delle esigenze dei diversi materiali di cui
sono fatte le opere d’arte. Il deposito è attrezzato per ogni
evenienza: secondo gli ingegneri, nemmeno lo scoppio di
una bomba atomica potrebbe scalfire le opere ivi conser­
vate.
Protezione antincendio
I preziosi quadri e le magnifiche sculture del museo sono
in una botte di ferro anche rispetto al rischio incendi. Me­
rito, tra l’altro, dei 6700 metri quadrati di pannelli isolanti
in lana di roccia Flumroc DUO che rivestono in doppio
strato tutte le facciate dell’ampliamento del museo. Que­
sto pannello in lana di roccia non brucia e, grazie allo
strato interno elastico e allo strato esterno più duro, si
adatta perfettamente alle facciate ventilate. L’isolamento
Flumroc occupa il cuore della doppia muratura a facciavi­
sta. Il lato interno portante è fatto di calcestruzzo, mentre
lo strato esterno, spesso 14-16 cm, è costituito da mattoni
pieni danesi.
Impressionante fregio a LED
Per il rivestimento in laterizio, gli architetti si sono fatti ve­
nire un’idea brillante: al piano superiore, privo di finestre,
un fregio a LED alto tre metri corre lungo tutto il perime­
tro dell’edificio. Sotto le speciali scanalature dei mattoni si
trovano delle fasce di LED, la cui luce indiretta illumina la
facciata facendovi comparire disegni astratti, foto o testi fi­
gurativi.
26
Flumroc NOVA 31
Dati dell’edificio
Ubicazione Basilea
Anno di costruzione 2012–2016
Committenza
Dipartimento costruzioni e trasporti
di Basilea Città
Coibentazione impiegata per la
facciata
Doppio strato di pannelli isolanti
Flumroc DUO (120 mm x 2)
Architetti
Christ & Gantenbein
á Lo scheletro dell’edificio di ampliamento del museo è fatto di ben
31 000 metri cubi di calcestruzzo.
Foto: Julian Salinas
à La roccia abbonda: dietro allo
speciale muro in laterizio, 240 mm
di lana di roccia Flumroc garantiscono locali caldi, silenziosi e a prova
d’incendio.
ß Le lampadine a LED inserite nel
rivestimento in laterizio non sono
puntate direttamente verso l’esterno
ma sono montate in modo tale da
creare un effetto di luce diffusa.
Foto: Stefano Graziani
Pannello isolante Flumroc
DUO
Il pannello isolante DUO è composto
da uno strato interno elastico e uno
strato esterno più duro. Quest’ultimo rende superfluo l’uso della carta
antivento e consente di montare l’isolamento usando un solo tassello
per ciascun pannello. Flumroc DUO
è l’ideale per realizzare coibentazioni sull’intera superficie di facciate ventilate nonché per l’isolamento
centrale nell’intercapedine di murature doppie a facciavista. Il disegno
reticolare del pannello agevola le
operazioni di taglio a misura.
Vantaggi
nn Punto di fusione superiore ai 1000 ˚C
nn Compresso su un lato
nn Incombustibile
nn Idrorepellente
nn Aperto alla diffusione del vapore
acqueo
nn Munito di disegno reticolare
nn Facile e rapido da lavorare
nn Riciclabile
nn Montaggio:
possibile
Flumroc
NOVAcon
31 un solo
27
tassello per pannello
Ampliamento del Museo d’arte dei Grigioni a Coira
Collaudata protezione
antincendio Flumroc nella
facciata ventilata
Il Museo d’arte dei Grigioni a Coira ha più che triplicato la sua superficie espositiva grazie a
un edificio di ampliamento impressionante dal punto di vista architettonico. Il moderno cubo
si inserisce in modo del tutto naturale nell’ambiente circostante. Dall’edificio preesistente
della Villa Planta ristrutturata sono stati ripresi e reinterpretati in chiave moderna lo stile
neoclassico e il fascino orientale. La protezione termica e antincendio ottimale, invece, è
assicurata da 1100 metri quadri di lana di roccia Flumroc.
Il Museo d’arte dei Grigioni ha lottato per molti anni con la
carenza di spazio. Nell’esposizione permanente del museo i
visitatori hanno potuto vedere appena il tre per cento di tut­
te le opere effettivamente disponibili. Triplicando la super­
ficie espositiva, il Museo d’arte dei Grigioni può ora esibire
una parte adeguata della collezione d’arte e nel contempo
presentare un maggior numero di interessanti mostre itine­
ranti provenienti da altri musei d’arte.
All’insegna della simmetria
L’edificio di ampliamento è basato sugli assi geometrici ori­
ginali della Villa Planta e si colloca in linea assiale di fronte a
essa. Anche la composizione simmetrica con enfasi posta al
centro è stata ripresa dalla villa al nuovo edificio. Un basso­
rilievo astratto realizzato con elementi presagomati in cal­
cestruzzo grigio perla riveste l’intera facciata esterna. Per la
protezione termica e antincendio della facciata ventilata è
stato posto in opera uno strato di pannelli isolanti Flumroc
DUO dello spessore di 180 millimetri. L’incendio del 23
marzo ha dimostrato quanto siano importanti le proprietà
antincendio del materiale isolante (v. riquadro).
Spazio per eventi maggiori
Il nuovo museo è raggiungibile dalla strada attraversando
un portone. Il foyer, che può ospitare fino a un massimo di
300 persone, è un ampio ambiente. La collezione e l’espo­
sizione itinerante si trovano nei due piani interrati e sono
collegati alla Villa Planta da un passaggio sotterraneo.
28
Flumroc NOVA 31
Dati dell’edificio
Ubicazione Coira
Anno di costruzione 2014–2016
Committenza
Canton dei Grigioni
Coibentazione impiegata per la
facciata
Pannelli isolanti Flumroc DUO,
180 mm di spessore
Architetto
Estudio Barozzi / Veigha GmbH,
Barcellona
Progettista della facciata
xmade, material and envelope
design s.l., Barcellona
Volume d’investimento
CHF 28,5 milioni
Edificio di ampliamento del Museo d’arte a Coira:
la facciata ventilata con un bassorilievo in elementi
presagomati in calcestruzzo. Foto: Ralph Feiner
Incendio nell’edificio di ampliamento
Nel primo pomeriggio del 23 marzo 2016 colonne di fumo si sono alzate
minacciose sul centro di Coira. All’altezza dello zoccolo dell’edificio di
ampliamento non ancora aperto ufficialmente al pubblico del Museo d’arte
dei Grigioni a Coira era scoppiato un incendio. Per fortuna il rogo non ha
però potuto propagarsi all’interno dell’edificio. Solo il fumo è riuscito a
farsi strada verso l’alto, fuoriuscendo fra gli elementi in calcestruzzo della
facciata ventilata. Nel giro di 20 minuti la squadra di 50 pompieri è riuscita a
estinguere l’incendio.
«L’incendio non ha potuto propagarsi alle altre parti dell’edificio perché
avevamo scelto il materiale isolante giusto per la facciata», spiega il capo
servizio cantonale della costruzioni Markus Dünner. La facciata è coibentata
integralmente con pannelli isolanti Flumroc. Oltre a eccellenti caratteristiche termo e fonoisolanti, la lana di roccia offre, com’è noto, anche una perfetta protezione antincendio. Il punto di fusione della lana di roccia Flumroc
è superiore ai 1000 °C. Con le coibentazioni in lana di roccia gli architetti e
i progettisti possono pertanto soddisfare anche le norme antincendio più
severe.
Flumroc NOVA 31
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Impianto di incenerimento dei rifiuti urbani
Energia prodotta dai rifiuti
A Perlen (LU), una «nave» lunga duecento metri produce elettricità per 38 000 economie
domestiche e una grande quantità di calore residuo per una cartiera – esclusivamente dai
rifiuti. Il nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti urbani Renergia è sinonimo di una valorizzazione dei rifiuti esemplare, dal punto di vista ecologico ed economico. Per l’isolamento
termico del tetto, i consorzi per i rifiuti della Svizzera centrale hanno puntato sul pannello in
lana di roccia PRIMA della Flumroc AG.
36 000 metri cubi di calcestruzzo, 9000 tonnellate di arma­
ture in ferro e 440 chilometri di cavi elettrici: dal materiale
utilizzato, installato nell’edificio lungo 200 metri e alto 50,
l’entità del progetto comune di otto consorzi per i rifiuti del­
la Svizzera centrale e della Perlen Papier AG risulta eviden­
te. Dopo un periodo di costruzione di appena tre anni, nel
gennaio del 2015 il fuoco nell’IIRU Renergia è stato acceso.
Lana di roccia Flumroc per il tetto
Il tema dell’efficienza energetica ha svolto un ruolo impor­
tante nella progettazione e costruzione dell’IIRU Renergia.
Oltre all’attività, anche l’edificio stesso doveva soddisfare
elevati standard a livello energetico. L’involucro di Rener­
gia, dalla forma simile a uno scafo, è una costruzione di cal­
cestruzzo ed elementi metallici con nervature verticali. Per
l’isolamento termico del tetto, la committenza ha puntato
sul pannello isolante Flumroc PRIMA (v. riquadro). La com­
provata qualità di produzione svizzera, le brevi distanze di
consegna e l’installazione del pannello isolante come co­
struzione resistente al calpestio e agibile sono stati elementi
decisivi per la scelta del prodotto della Flumroc. Durante il
montaggio dei pannelli isolanti, i diversi livelli e dislivelli in
alcuni punti hanno costituito una sfida particolare. Grazie
alla collaborazione ottimale con l’impresa attuatrice Dach
& Wand Systembau AG la costruzione del tetto ha convinto
la committenza.
cartiera Perlen, l’IIRU Renergia assicura ora la fornitura di
energia. Grazie all’IIRU, la cartiera può ridurre il suo consu­
mo di gasolio da riscaldamento di 40 milioni di litri l’anno e
le sue emissioni di CO2 di 90 000 tonnellate.
Dati dell’edificio
Ubicazione Perlen, Luzern
Anno di costruzione 2012–2015
Committenza
Consorzi per i rifiuti della Svizzera
centrale, Perlen Papier AG
Coibentazione impiegata
Pannello isolante Flumroc PRIMA
Calore residuo per la cartiera
Per sostituire l’ormai obsoleto impianto di incenerimento
dei rifiuti urbani di Lucerna, nel 2008 si prese in considera­
zione la realizzazione di una nuova costruzione. Era assolu­
tamente necessaria una sede in cui fosse possibile utilizzare
la massima quantità possibile di energia prodotta in loco.
Con la cartiera Perlen, i consorzi per i rifiuti della Svizzera
centrale trovarono un destinatario del calore ideale. La pro­
duzione della carta necessita di grandi quantità di calore e
un apporto energetico costante. D’altra parte, l’IIRU attra­
verso il processo di incenerimento produce calore residuo
sempre utilizzabile. Nella nuova sede proprio accanto alla
30
Flumroc NOVA 31
La forma di Renergia è simile a quella di uno scafo.
Elettricità per 38 000 economie
domestiche
Vista sulla costruzione del tetto dell’impianto di incenerimento dei rifiuti urbani.
L’impianto di incenerimento dei rifiuti urbani
Renergia può valorizzare 200 000 tonnellate
di rifiuti all’anno. Nel processo d’incenerimento dei rifiuti viene prodotto vapore che
aziona una turbina. A questa è collegato un
generatore che produce circa 155 gigawattora di elettricità all’anno, consentendo di
coprire il fabbisogno di 38 000 economie domestiche. Inoltre, l’attività produce grandi
quantità di calore residuo che viene fornito
alla vicina cartiera Perlen Papier AG.
Pannello isolante PRIMA per il tetto piano
Il pannello in lana di roccia Flumroc PRIMA è idoneo per essere utilizzato su tetti piani. Presenta una speciale struttura a fibre ondulate e due diversi pesi specifici apparenti: un lato
inferiore resistente alla compressione e uno strato duro e calpestabile di distribuzione che
ha il compito di distribuire la pressione sul lato superiore. PRIMA è indicato per i tetti piani
con o senza strato protettivo.
Vantaggi
nn Compresso su un lato
n Compatibile con tutti i materiali impermeabilizzanti
nn Con disegno reticolare
n Disponibile per tetti con compluvio
nn Resistente al calpestio
Flumroc NOVA 31
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Zoebeli Communications AG, Berna
Modifiche:
Gonzen Druck AG, Bad Ragaz
Gli esempi applicativi descritti possono non prendere in considerazione situazioni particolari e sono forniti senza alcuna responsabilità.
Con riserva di modifiche. In caso di dubbio, vi preghiamo di contattarci.
Redazione e grafica:
06. 16 i G 1’500 Stampato su carta sbiancata senza cloro.
Nota editoriale
Editore:
Flumroc AG
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Telefono +41 81 734 11 11
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