La rivista per la coibentazione termica e l’efficienza energetica N. 31 I Giugno 2016 NOVA Flumroc COMPACT P.6 C oibentazione termica esterna provvista di intonaco La lana di roccia rende super­ flue le traverse antincendio P.10 R iciclaggio La Flumroc sperimenta con i detriti di demolizione Flumroc COMPACT bedeutet: P.12 Protezione antincendio Heizkosten sparen nell’edilizia in legno Wohnkomfort erhöhen L’intervista all’esperto 100 % recycelbare Steinwolle Die Steinwolldämmplatte für La prima casa plurifamiliare energeticamente die mineralische Aussendämmung. autarchica della Svizzera Un impianto fotovoltaico d’avanguardia, un sistema di accumulo ingegnoso e una coibentazione eccellente P.4 Die Naturkraft Schweizer Stein La forza naturaleaus della roccia svizzera Sommario 3Editoriale 4 Casa plurifamiliare energeticamente autarchica La casa a Brütten ZH non è allacciata alla rete elettrica 6Coibentazione termica esterna provvista di intonaco Risanamento di un complesso residenziale a San Gallo senza traverse antincendio 10Materie prime La Flumroc sta mettendo a punto un legante vegetale e sperimenta con i detriti di demolizione 12Protezione antincendio nell’edilizia in legno Intervista a Josef Kolb, ingegnere specializzato nell’edilizia in legno ed esperto in materia di protezione antincendio 14Edificio amministrativo a surplus energetico Come trasformare un edificio di 30 anni in una piccola centrale elettrica 16Pannello isolante FUTURO Innovativo pannello in lana di roccia con un legante naturale 18 2 Tool di misurazione CALCOO Dalla foto della facciata al piano di risanamento 20 Sistema di copertura di Designergy Coibentazione termica, protezione dalle intemperie e produzione di corrente elettrica in un unico sistema 21 Risanamenti edilizi virtuali Raiffeisen punta su eVALO 22 Naturarena Rotsee Dodici camion carichi di lana di roccia per la mecca lucernese del canottaggio 24 Edificio a surplus di energia a Zurigo Facciata di vetro attiva 26 Edificio di ampliamento del Museo d’arte di Basilea Sale a prova di bomba atomica per le preziose opere d’arte 28 Nuova costruzione per il Museo d’arte di Coira Protezione antincendio Flumroc nella facciata ventilata 30 Una nave lunga 200 metri produce elettricità e calore residuo dai rifiuti Impianto di incenerimento dei rifiuti urbani Flumroc NOVA 31 Editoriale Care lettrici, cari lettori, dove vengono realizzate case sostenibili, la Flumroc non è mai lontana. In Svizzera sempre più edifici vengono co­ struiti o rinnovati seguendo i principi della sostenibilità. In questo numero di NOVA vi presentiamo alcuni dei progetti più avvincenti cui ha partecipato Flumroc. Ad esempio, la prima casa plurifamiliare energeticamente autarchica della Svizzera: nell’edificio privo di allacciamento alla rete elet­ trica ci sono quantità di pannelli isolanti Flumroc e tanta tecnologia. Per scoprire di più su questo affascinante pro­ getto, leggete il reportage a partire da pagina 4. La Flumroc non è mancata neppure nel vasto progetto di risanamento di una casa plurifamiliare nella città di Zurigo. Grazie all’ot­ tima coibentazione e a un impianto fotovoltaico di nuova concezione integrato nella facciata, l’edificio a surplus ener­ getico produce ora più corrente elettrica di quanta ne con­ sumi. Leggete l’articolo a pagina 24. Ma un edificio non può essere sostenibile se non vanta an­ che una solida protezione antincendio. Questo aspetto ha avuto un ruolo centrale nel risanamento edilizio della Co­ operativa Gess a San Gallo: grazie all’impiego della lana di roccia, non è stato necessario montare traverse antincendio. Per approfondimenti, leggete l’articolo a partire da pagina 6. Sempre in tema di protezione antincendio, ma relativamen­ te all’edilizia in legno, abbiamo condotto un’intervista con uno che sa il fatto suo: Josef Kolb è ingegnere specializzato nell’edilizia in legno, esperto in materia di protezione antin­ cendio e membro della direzione della Josef Kolb AG. L’in­ tervista è pubblicata a pagina 12. Già nel 2014 anche la Flumroc ha affrontato un risanamen­ to sostenibile, trasformando la propria palazzina ammini­ strativa risalente agli anni Ottanta in una piccola centrale elettrica (si veda l’articolo a pagina 14). Con il progetto in­ tendiamo mostrare ad altre aziende, tutto ciò che si può ot­ tenere con un risanamento intelligente dell’edificio. Ci assu­ miamo un ruolo di pioniere anche nell’uso sostenibile delle materie prime. Nel reportage a partire da pagina 10 scopri­ rete come ricicliamo la lana di roccia e cosa intendiamo fare con i detriti di demolizione. Prendete ispirazione! Kurt Frei, direttore della Flumroc AG Flumroc NOVA 31 3 Casa energeticamente autarchica La casa plurifamiliare è una vera e propria centrale Non necessita di alcun approvvigionamento esterno di gas, olio combustibile o elettricità: è la prima casa plurifamiliare energeticamente autarchica del mondo. L’immobile di Brütten (ZH) provvede autonomamente al suo fabbisogno di energia – grazie alla tecnologia fotovoltaica più moderna, un sistema di accumulo ingegnoso e una coibentazione eccellente. Si tratta dell’ultimo progetto della Umwelt Arena di Sprei­ tenbach. Insieme a partner delle esposizioni, è attualmente impegnata nella costruzione della prima casa plurifamilia­ re energeticamente autarchica del mondo a Brütten, presso Winterthur. «Sarà il primo palazzo al mondo a poter fare a meno di allacciamenti esterni per elettricità, olio combu­ stibile e gas naturale», afferma Walter Schmid, fondatore di Kompogas e promotore dell’idea della Umwelt Arena. Seb­ bene non sia presente alcun cavo elettrico, nell’edificio con nove unità abitative familiari i residenti non devono certo rinunciare all’elettricità o patire il freddo. L’intero approv­ vigionamento energetico è assicurato dall’energia solare e, grazie a tre diversi accumulatori, ripartito e reso disponibile nell’arco di tutto l’anno. Pannelli fotovoltaici di nuova generazione Il principio della casa energeticamente autarchica si basa su quattro pilastri: raccolta, accumulo, risparmio e utilizzo parsimonioso. L’energia viene raccolta mediante efficienti pannelli fotovoltaici installati sul tetto e celle fotovoltaiche di nuova generazione poste sulla facciata. I moduli sulla facciata sono stati sviluppati appositamente per il progetto. Non sono luccicanti come i pannelli fotovoltaici tradiziona­ li e pertanto risultano molto discreti. Residenti parsimoniosi Ogni sforzo di raccolta e accumulo dell’energia è vano se poi non si presta attenzione agli sprechi. I residenti vengo­ no esortati al risparmio, per mezzo di informazioni costan­ ti sul loro consumo energetico. In più, chi è parsimonioso viene ricompensato da un sistema bonus malus. L’edificio dispone inoltre di un sistema di gestione automatico e de­ gli elettrodomestici più efficienti. Per l’illuminazione sono impiegate esclusivamente moderne lampadine a LED, la cui tonalità è adeguata all’uso delle stanze. Infine, la casa è completamente coibentata con pannelli in lana di roccia della Flumroc, con una conseguente riduzione dell’energia necessaria per il riscaldamento. La lana di roccia trattiene il calore all’interno d’inverno e mantiene la casa piacevol­ mente fresca d’estate. Inaugurazione a giugno del 2016 Walter Schmid è certo che il nuovissimo progetto della Umwelt Arena sarà un successo: Bertrand Piccard è riuscito a volare grazie alla sola energia solare. «Quello che è riusci­ to a fare in aria, noi lo realizzeremo anche a terra». La casa autarchica sarà pronta a giugno del 2016. Accumulatori di energia intelligenti Per accumulare l’energia solare per i periodi di brutto tem­ po e l’inverno, la casa è dotata di tre accumulatori: in can­ tina è installato un grande accumulatore a batteria, che può assicurare l’elettricità alla casa per un massimo di tre giorni. Durante l’estate, due cisterne per l’acqua calda sotto alla palazzina vengono riscaldate con l’energia in eccesso, mediante una pompa di calore. Durante l’inverno, l’acqua calda viene utilizzata per riscaldare la casa. Infine, con la luce solare in eccesso e mediante un processo di elettrolisi, si ricava idrogeno che viene poi immagazzinato. Qualora mancasse energia durante l’inverno, mediante una cella a combustibile l’idrogeno viene riconvertito in elettricità e calore. 4 Flumroc NOVA 31 Dati dell’edificio Ubicazione Brütten, Zurigo Committenza Umwelt Arena AG Architetto René Schmid Architekten, Zurigo Anno di costruzione 2015–2016 Coibentazione impiegata Facciata: pannelli isolanti Flumroc DUO e DUO con tessuto di fibre di vetro nero, due da 140 mm; tetto: pannelli isolanti Flumroc SOLO, due da 140 mm; garage sotterraneo e i locali annessi: pannelli isolanti Flumroc TOPA 50/100/200 mm Esposizione nella Umwelt Arena Presso la Umwelt Arena di Spreitenbach è possibile visitare un’esposizione sulla casa plurifamiliare energeticamente autarchica. L’elemento centrale è un grande plastico che presenta la struttura tecnica e le soluzioni innovative dell’edificio di Brütten. I gruppi possono prenotare visite guidate alla Umwelt Arena con focus sulla casa plurifamiliare energeticamente autarchica scrivendo un’e-mail all’indirizzo [email protected], o telefonando al numero +41 56 418 13 10. www.umweltarena.ch Aspetto della prima casa plurifamiliare energeticamente autarchica del mondo. Si nota solo a un secondo sguardo: la facciata produce elettricità. Quattro domande all’architetto René Schmid «Desideriamo motivare anche altri a utilizzare l’energia solare» Signor Schmid, perché costru- giorni. La superficie esterna Grazie a tutti questi vantaggi, isce una casa energeticamente dell’edificio produce elettricità scegliere la lana di roccia autarchica nell’Altopiano? con la sola luce del giorno, anche Flumroc è stato semplice. Con il progetto intendiamo senza irraggiamento solare dimostrare che oggi è possibile diretto. L’elettricità non viene prodotta soddisfare l’intero fabbisogno René Schmid Architetto solo sul tetto, ma anche sulla energetico di una casa esclusiva- L’intero involucro edilizio è iso- facciata. Su di essa però non si mente con l’energia solare. Qua- lato esclusivamente con lana di vedono pannelli blu luccicanti. le modo migliore per dimostrarlo roccia della Flumroc. Perché ha Com’è possibile? se non realizzando un edificio scelto questo prodotto? Pannelli fotovoltaici opachi, non allacciato alla rete elettrica? La lana di roccia Flumroc è che non luccicano, finora non Desideriamo motivare anche altri prodotta in Svizzera, è estrema- si erano mai visti. Sono stati a usare l’energia solare, investire mente durevole e ha un ottimo sviluppati appositamente per in un buon involucro edilizio coefficiente di coibentazione questo progetto. Abbiamo scelto e utilizzare le risorse in modo termica. La lana di roccia offre una tonalità calda, che si sposa parsimonioso. una protezione antincendio otti- bene con le finestre in legno male. È il prodotto migliore per chiaro. La speciale facciata non La casa è davvero indipendente le facciate ventilate. Inoltre, è un è solo di bell’aspetto, ma anche dalla rete elettrica? materiale aperto alla diffusione estremamente robusta e per Sono installate una linea dati del vapore e garantisce quindi un questo in grado di proteggere da Swisscom e una conduttura clima interno gradevole. In più, la vento e intemperie per decenni. dell’acqua. Ma non è presente al- lana di roccia è facile da tagliare Ma il suo miglior pregio è che cuna linea elettrica. Disponiamo e inserire con precisione nelle la facciata produce elettricità di riserve di elettricità per 30-40 strutture in base alle esigenze. costantemente. Flumroc NOVA 31 5 Isolamento termico esterno intonacato Protezione antincendio otti­ male per le case plurifamiliari Gli edifici di altezza superiore agli undici metri hanno bisogno di traverse antincendio, a meno che le pareti esterne siano coibentate in lana di roccia. Ne è un esempio il risanamento di un complesso plurifamiliare a San Gallo. Sopra il centro storico di San Gallo, sulla soleggiata collina Dreilinden, nell’ultima fila si ergono le nove case plurifa­ miliari della cooperativa edilizia Gess. Oltre a offrire una splendida vista sulla città di San Gallo e a trovarsi a pochi passi dalla zona verde ricreativa Drei Weieren, sono anche dotati di una moderna coibentazione delle pareti esterne in­ tonacate e di ampi balconi. Protezione antincendio senza traverse I tetti, le finestre, i bagni e le cucine delle case plurifamiliari risalenti al 1962 sono stati gradualmente rimodernati negli scorsi anni. Le facciate, invece, fino alla primavera del 2015 erano ancora nello stato originale: erano costituite da la­ terizi da 32 centimetri di spessore privi di coibentazione. Per il risanamento delle facciate e la relativa coibentazione, la cooperativa edilizia Gess voleva puntare su un prodotto svizzero ecologico. Assieme all’architetto incaricato Tho­ mas Egli, il committente ha optato presto per il pannello isolante Flumroc COMPACT PRO. Esso garantisce, infatti, non solo un’eccellente coibentazione termica e un’affidabi­ le protezione fonica, ma impedisce anche la propagazione degli incendi lungo la facciata. La lana di roccia non bru­ cia e ha un punto di fusione superiore ai 1000 °C. Di con­ seguenza, rende superflue le traverse antincendio prescritte dalle direttive antincendio per gli edifici di altezza superio­ re agli undici metri, e non richiede quindi l’alternanza dei materiali da costruzione. Quest’ultimo aspetto aumenta la Campagna «ALL IN» Sino entro la fine di giugno 2017 Flumroc offre un bonus per le facciate nuove o risanate dotate di coibentazione termica esterna intonacata realizzata con i pannelli isolanti COMPACT PRO. Il bonus è calcolato in funzione del quantitativo installato e ammonta a 25 franchi al metro cubo (per ordinativi da 30 a 100 metri cubi) o a 30 franchi al metro cubo (per ordinativi a partire da 100 metri cubi). Ulteriori informazioni utili in merito alla campagna si trovano sul sito allin.flumroc.ch 6 Flumroc NOVA 31 complessità in fase di progettazione e richiede approfonditi controlli di qualità. Optando per la lana di roccia Flumroc è necessario un solo materiale per l’intera facciata, che viene coibentata in modo sicuro e senza tante complicazioni. 67 pallet di lana di roccia La prima tappa di risanamento è iniziata nel maggio del 2015. Tre palazzi della cooperativa edilizia sono stati muni­ ti di ponteggi e impalcature e i balconi, prima piuttosto pic­ coli, sono stati ingranditi. Ora gli inquilini hanno a dispo­ sizione più spazio sui loro balconi. L’estate successiva sono stati forniti 67 pallet di pannelli isolanti corrispondenti a tre camion – quasi tutta la quantità necessaria per coiben­ tare i tre palazzi – e hanno dovuto essere ripartiti nel minor tempo possibile su una pedana per carichi pesanti e sui tetti dei palazzi. In un giorno la gru a torre mobile noleggiata per svolgere questo lavoro ha movimentato 175 metri cubi di pannelli in lana di roccia COMPACT PRO dalla strada di accesso su per la collina. La maggior parte del materiale iso­ lante necessario è stata quindi subito disponibile a piè d’o­ pera, per cui a mezzogiorno si è potuta smontare la gru e riaprire al traffico la strada. La sfida delle finestre La sfida successiva era costituita dai lavori di coibentazione. Per isolare gli intradossi delle finestre si è dovuto scegliere l’infisso giusto, in modo da non doverlo poi sostituire nel caso di un eventuale risanamento delle finestre. Le nuove tapparelle sono state integrate nel nuovo strato di coibenta­ zione. Anche la coibentazione dei parapetti ha richiesto la massima precisione: i davanzali esistenti sono stati tolti e i pannelli isolanti sono stati inseriti con un taglio orizzonta­ le, in modo da aumentare la temperatura superficiale della parete in corrispondenza dei parapetti ed evitare così la for­ mazione di muffa. Per il lato lungo dell’edificio l’architetto Thomas Egli ha scelto uno spessore isolante di 160 milli­ metri, per il lato frontale invece di 140 millimetri. Questa scelta è stata dettata dalla presenza di finestre con fioriere esterne, la cui corona in acciaio doveva rimanere visibile anche dopo il risanamento. Verputzte Aussenwärmedämmung La coibentazione con la lana di roccia Flumroc permette di migliorare nettamente la qualità abitativa e garantisce la migliore protezione antincendio. Seconda tappa a partire dalla primavera I lavori di risanamento delle prime tre case plurifamilia­ ri sono stati ultimati alla fine del 2015. Tutti sono rimasti più che soddisfatti: la cooperativa edilizia Gess, l’architetto Thomas Egli e, last but not least, gli inquilini. È stato pos­ sibile ridurre il consumo del sistema di riscaldamento. Se prima del risanamento, dalle finestre e dai cassonetti delle tapparelle entravano negli ambienti interni fastidiosi spif­ feri d’aria fredda, oggi i locatari beneficiano di una qualità abitativa decisamente migliore. Nella primavera del 2016 sarà avviata la seconda tappa del risanamento: altri quat­ tro palazzi del complesso residenziale saranno interamen­ te coibentati con la lana di roccia Flumroc. Un anno dopo toccherà agli ultimi tre edifici. Alla fine del 2017 tutti gli in­ quilini del complesso residenziale sulla collina Dreilinden potranno usufruire dei vantaggi offerti dalla coibentazione energeticamente efficiente delle pareti esterne. COMPACT PRO La Flumroc propone una soluzione completa e collaudata per le facciate intonacate: il pannello isolante COMPACT PRO, in grado di garantire isolamento termico, protezione antincendio, isolamento acustico, ecocompatibilità e stabilità di forma ai massimi livelli e senza compromessi. Queste proprietà, la facilità di montaggio e il grande know-how degli specialisti della Flumroc rendono COMPACT PRO la prima scelta per le coibentazioni termiche esterne provviste di intonaco. I vantaggi di COMPACT PRO a colpo d’occhio: nn Perfetta adesione dell’intonaco nn Non è necessario montare traverse antincendio nn Alto potere fonoisolante nn Omologato per edifici alti nn Assai durevole nn Non cambia di volume e non si deforma neanche nelle facciate scure nn Buona protezione termica in estate Dati degli edifici Ubicazione San Gallo Anno di costruzione 1962 Committenza Cooperativa edilizia Gess, San Gallo Isolamento termico esterno impiegato Pannello isolante Flumroc COMPACT PRO, spessore isolante da 140 e 160 mm Architetti Thomas Egli Architekten, San Gallo Flumroc NOVA 31 7 Opuscoli Cooperativa edile Gess: la lana di roccia ha reso superflue le traverse antincendio. Gli opuscoli gratuiti con tutte le informazioni dettagliate in merito alla «Coibentazione termica esterna con intonaco» e al bonus «ALL IN» sono disponibili in italiano, francese e tedesco presso la Flumroc AG in forma cartacea e in formato PDF sul sito www.flumroc.ch/it / centro-di-download/opuscoli. Intervista all’architetto Thomas Egli «La coibentazione mantiene ciò che promette». Thomas Egli Architetto Thomas Egli, come mai ha de- espanso, mentre i pannelli in sono affatto complicati, ragiona- ciso assieme alla cooperativa lana di roccia Flumroc soddisfano no e agiscono quando si tratta di edilizia Gess, Suo committen- tutti i criteri che sono decisivi per trovare soluzioni pratiche. te, di coibentare le case plurifa- me e per la committenza: sono miliari sulla collina Dreilinden ecologici, indeformabili, longevi Ci può fare un esempio? a San Gallo con un prodotto e vengono prodotti in Svizzera, Ad esempio quando sono stati Flumroc? per cui i tragitti di consegna sono consegnati i pannelli isolanti, La cooperativa edilizia voleva brevi. dovevamo scaricarli più in fretta impiegare per l’isolamento delle 8 Flumroc NOVA 31 possibile e alzarli su una pedana facciate un prodotto svizzero Come si è trovato con la fra i palazzi. La Flumroc ha orga- ecologico e duraturo. Ho fatto Flumroc? nizzato e fornito in poco tempo dunque una proposta per l’intera Sono molto soddisfatto. La coi- rotaie per la gru, praticamente struttura della parete e ho scelto bentazione mantiene ciò che pro- “fatte in casa”, così non abbia- il sistema di KABE Farben. Per mette. La Flumroc ci ha seguito mo avuto problemi a scaricare i il materiale isolante la scelta di passo a passo, dalla consulenza pannelli in pochissimo tempo. Ne un prodotto Flumroc era quasi fino all’installazione. Inoltre ho sono rimasto impressionato. scontata. Per ragioni ecologiche apprezzato molto anche il fatto ho subito escluso il polistirene che gli addetti della Flumroc non Gli edifici risanati convincono per il moderno termoisolamento esterno e per i balconi ingranditi. Intervista allo specialista in facciate Tony Spirig Un imprenditore convinto Tony Spirig, amministratore e titolare della SPIRIG Fassaden GmbH con sede a Oberwil, punta da anni sui prodotti Flumroc. Ha beneficiato della campagna «ALL IN» già due volte e spiega come mai il bonus sia una buona cosa. Tony Sprig SPIRIG Fassaden GmbH Tony Spirig, come mai utilizza Che cosa La convince del pan- Che cosa ne pensa del bonus la lana di roccia Flumroc? nello isolante COMPACT PRO? «ALL IN» offerto da Flumroc? È un prodotto svizzero eccellen- Il pannello isolante vanta una La campagna «ALL IN» è onesta te, di cui sono assolutamente densità compatta e una resisten- e trasparente. Lo sconto va convinto. La nostra azienda è za uniforme sull’intera superficie. direttamente a vantaggio del sinonimo di qualità, proprio come Tanti altri pannelli isolanti sono committente e non dell’im- Flumroc. Lavoriamo da anni con instabili. prenditore. Il bonus è però uno la lana di roccia Flumroc e non strumento molto utile anche per abbiamo mai avuto problemi. noi imprenditori, perché ci aiuta Tutto è perfetto: il prodotto, i ser- a fidelizzare i clienti e a ottenere vizi, gli specialisti e la gestione mandati successivi. degli ordini. Flumroc NOVA 31 9 Sostenibilità Un altro passo avanti sul fronte del riciclaggio Per la Flumroc, la sostenibilità inizia dalle materie prime. Oltre a utilizzarne di locali e naturali, l’azienda ricicla la lana di roccia usata e di scarto e sta mettendo a punto un legante vegetale. Sul fronte del riciclaggio, però, la Flumroc ha progetti ancora più ambiziosi. La lana di roccia Flumroc è composta per oltre il 97 per cen­ to di roccia proveniente prevalentemente dai dintorni di Flums e precisamente dai comuni grigionesi di Felsberg e Zernez. A ciò si aggiunge una piccola percentuale di dolo­ mite proveniente dal vicino Vorarlberg. Nell’impianto di trasformazione di Trübbach nei pressi di Sargans la roccia viene compressa in bricchette che successivamente vengo­ no fatte fondere a 1500 °C e ridotte in fibre nello stabilimen­ to Flumroc a Flums. La stuoia di fibre così ottenuta viene poi pressata e tagliata. Tutti gli scarti di produzione vengo­ no reimmessi nel ciclo produttivo. Reimmissione nel ciclo produttivo La Flumroc non si limita a riciclare gli scarti di produzione, ma recupera anche i ritagli e gli scarti prodotti dai cantie­ ri. Ogni anno vengono riportate nello stabilimento circa 250 tonnellate di lana di roccia. Questa cifra è in aumen­ to perché più case vengono risanate con la lana di roccia, più materiale c’è da recuperare. Il materiale da riciclare così raccolto viene lavorato assieme agli scarti di produzione e trasformato in nuove bricchette. Allo studio un legante vegetale Per legare il materiale che compone le bricchette, la Flumroc utilizza del cemento ma sta studiando un legante alternativo: «Stiamo conducendo una ricerca su una specie di colla di amido ottenuta dalle piante», spiega Pieder Cadruvi, capoazienda Flumroc. L’azienda è già riuscita a produrre in laboratorio diverse centinaia di chilogrammi di bricchette stabili con un legante naturale. «Per la bricchet­ tazione su larga scala, ovvero per legare qualche centinaio di tonnellate di materiale, dobbiamo ancora ottimizzare il processo di indurimento o asciugatura», prosegue Pieder Cadruvi. 10 Flumroc NOVA 31 Esperimenti con materiali di risulta La Flumroc non si accontenta di riutilizzare la lana di roccia usata e di sviluppare un legante vegetale, ma ha in mente anche progetti più ambiziosi. In futuro, vuole trasformare anche i materiali misti di risulta da attività edili in pregiata lana di roccia. «In teoria, possiamo riutilizzare quasi tutti i materiali minerali (calcestruzzo, mattoni, tegole o pie­ tre intere), purché ci stiano nel forno», dice il capoazienda Pieder Cadruvi. «I metalli e la ceramica, invece, non si pre­ stano alla produzione di lana di roccia». Nel 2015 i ricer­ catori del reparto produttivo della Flumroc hanno fatto i primi tentativi con dei calcinacci mescolando le bricchet­ te tradizionali con il 12 per cento circa di scarti di cantiere selezionati e fondendo tutto insieme in un cubilotto a una temperatura di 1500 °C. Ora la Flumroc sta analizzando i ri­ sultati dei test e sta programmando ulteriori esperimenti. Experten-Interview La lana di roccia Flumroc è riciclabile al 100 per cento. La Flumroc recupera i ritagli e gli scarti dei cantieri per poi riciclarli. Intervista all’esperto «La lana di roccia può essere riciclata con ottimi risultati». Che ne è dei pannelli isolanti usati? E come si riciclano i diversi materiali isolanti? Lo La lana di roccia Flumroc non studioso di scienze naturali Stefan Rubli di Energie- und Ressourcen-Management contiene additivi tossici. Un GmbH ha cercato delle risposte a queste domande e le ha esposte in uno studio con- altro punto a favore del riciclag- dotto per conto dell’Ufficio di edilizia civile della città di Zurigo. L’esperto è convinto gio? delle enormi potenzialità del riciclaggio della lana di roccia. Sì, la lana di roccia è un materiale perfetto da riciclare. I vecchi Gli svizzeri sono i primi al mon- all’inceneritore o in discarica piut- pannelli isolanti EPS e XPS, do nel riciclaggio di alluminio, tosto che riportarli al produttore. invece, contengono il materiale refrattario HBCD classificato come PET e cartone. Si può dire altret- Stefan Rubli L’autore dello studio tanto per i materiali isolanti? La lana di roccia può essere tossico. Poiché nel frattempo l’uso Purtroppo no. È vero che spesso i riciclata? dell’HBCD è stato vietato, i vecchi ritagli di produzione o di cantiere La lana di roccia si presta perfet- pannelli isolanti che ancora lo vengono riutilizzati, ma ancor più tamente a essere riciclata perché contengono non possono essere spesso le imprese edili preferi- per lo più non contiene altri riutilizzati. scono smaltire i vecchi materiali materiali. La presenza di piccole isolanti provenienti da demolizioni percentuali di sostanze estranee Che potenzialità vede nel rici- o risanamenti, nonostante alcuni crea meno problemi nel ciclo claggio dei calcinacci? produttori come la Flumroc li produttivo della lana di roccia che I detriti edili misti vengono già in riprendano indietro. non in quello dei materiali isolanti gran parte trasformati in cemento espansi, perché le alte temperatu- o ghiaia. Se potessero essere Come si è riusciti ad aumenta- re raggiunte durante la produzione usati anche per produrre lana di re la percentuale di materiali della lana di roccia fondono le roccia, sarebbe un’ottima cosa. riciclati? sostanze estranee inglobandole La Flumroc sta conducendo degli Con gli incentivi finanziari. Spesso nel prodotto finale o facendole esperimenti in tal senso: un tenta- è più semplice ed economico bruciare e smaltendole nel flusso tivo esemplare. portare i vecchi materiali isolanti dei gas combusti. Flumroc NOVA 31 11 Protezione antincendio nell’edilizia in legno «La lana di roccia Flumroc offre un’eccellente protezione antincendio» Josef Kolb è ingegnere specializzato nell’edilizia in legno, esperto in materia di protezione antincendio e membro della direzione della Josef Kolb AG con sede a Romanshorn. Negli edifici in legno progettati dalla Kolb AG la protezione antincendio svolge un ruolo centrale. Nell’intervista Josef Kolb spiega tutto ciò che le nuove prescrizioni di protezione antincendio rendono possibile e rivela cosa pensa della lana di roccia Flumroc. Signor Kolb, che ripercussioni hanno le nuove prescrizioni di protezione antincendio sull’edilizia in legno? Le nuove prescrizioni lasciano un margine di manovra decisamente maggiore nell’edilizia in legno rispet­ to a prima, a prescindere dalla dimen­ sione della costruzione. Oggi il nostro studio ingegneristico realizza progetti che non sarebbero stati fattibili con le precedenti prescrizioni in materia di protezione antincendio. I progetti di complessi alberghieri, ad esempio, non potevano superare due o al massimo tre piani. Tutto ciò che andava oltre richiedeva specifiche misure di pro­ tezione antincendio e autorizzazioni con piani riferiti alla costruzione. Oggi progettiamo alberghi in legno anche molto alti, quasi dei grattacieli, in base ai piani standard delle prescrizioni di protezione antincendio del 2015. Oggi che altezza massima può avere un edificio in legno? Le direttive non fissano un limite mas­ simo preciso. Negli edifici di altezza superiore ai 30 metri naturalmente la situazione si fa difficile. In tal caso vale la pena di progettare sin dall’inizio in base al piano degli impianti automati­ ci di estinzione incendi previsti dalle prescrizioni standard. In questo modo 12 Flumroc NOVA 31 le possibilità per le costruzioni in le­ gno diventano nettamente maggiori e più svariate. Mentre prima il legno, in quanto materiale combustibile, era generalmente escluso per alcuni usi e nel settore dei palazzi, oggi esistono soluzioni per tutti i settori, addirittura già in base ai piani standard delle pre­ scrizioni. Il legno è diventato un mate­ riale da costruzione che non richiede disposizioni particolari, proprio come l’acciaio o il calcestruzzo. Ovviamente si deve tenere sempre conto delle spe­ cificità di ogni materiale. Quali sono i principali cambiamenti introdotti dalle nuove disposizioni di protezione antincendio? Un punto fondamentale è il campo d’applicazione del legname è stato li­ beralizzato. Mentre prima non si pote­ vano costruire trombe delle scale in le­ gno che fungessero da vie di fuga, oggi questo è possibile, purché la struttura portante in legno sia adeguatamente rivestita e coibentata. Mentre prima le vie di fuga non potevano essere più lunghe di 20 metri, oggi possono avere una lunghezza massima di 35 metri, a prescindere dal materiale da costru­ zione utilizzato. Una chiara agevola­ zione è data anche dalla nuova cate­ goria di edifici definita «fabbricati di piccole dimensioni». Ossia edifici con al massimo due piani fuori terra e una somma delle superfici di tutti i piani di al massimo 600 metri quadri. Chi è responsabile della corretta progettazione e attuazione della protezione antincendio? Nelle prescrizioni di protezione antin­ cendio 2015 viene data un’importanza nettamente superiore all’assicurazio­ ne della qualità. Nella nuova direttiva «Garanzia della qualità nella protezione antincendio» tutti gli edifici vengono classificati in uno dei quattro gradi di garanzia della qualità, con conseguen­ ti requisiti posti alle persone coinvolte e alle procedure. Gli edifici in legno di altezza limitata vengono assegnati al grado GGQ1, quelli di altezza media prevalentemente al GGQ2. Nell’orga­ nizzazione del progetto relativo a edifici classificati secondo il grado di garanzia della qualità GGQ2, un esperto in mate­ ria di protezione antincendio AICAA o una persona di formazione equivalente si assume i compiti che spettano al re­ sponsabile GQ nella protezione antin­ cendio ed è responsabile di garantire la qualità nella protezione antincendio. Il responsabile della qualità accompa­ gna il progetto e vigila costantemen­ te se le direttive vengono rispettate. Edilizia in legno moderna Le facciate del complesso residenziale RIVA a Basilea sono formate da logge in legno autoportanti su tutti i lati, che fanno apparire più luminosi e più ampi gli appartamenti, oltre a offrire una splendida vista sul Reno. Tutti gli 86 appartamenti sono stati realizzati in base allo standard Minergie-P-Eco. La protezione antincendio è garantita tra l’altro anche da pannelli isolanti Flumroc 1 e SOLO montati nelle facciate. Foto: Hector Egger Holzbau AG Che funzione ha la coibentazione nell’edilizia in legno? Oltre all’isolamento termico e alla protezione fonica, la coibentazione può espletare un’importante funzione di protezione antincendio. La lana di roccia Flumroc svolge questa funzione in modo eccellente. Non brucia e ha un punto di fusione superiore ai 1000 °C. Nella nuova direttiva «Materiali da costruzione e componenti edilizi» i materiali da costruzione vengono sud­ divisi in quattro gruppi di reazione al fuoco (RF). I materiali che rientrano nel gruppo RF1 non contribuiscono all’incendio e vanno dunque preferiti. Nel gruppo RF1 rientra anche la lana di roccia Flumroc. Che vantaggio comporta un punto di fusione tanto elevato e la classificazione nel gruppo RF1? L’alto punto di fusione significa che la coibentazione in lana di roccia resiste anche a temperature molto elevate. I robusti pannelli in lana di roccia ri­ tardano la propagazione dell’incen­ dio. Naturalmente, ciò è un vantag­ gio rispetto alle coibentazioni che fondono prima. Una coibentazione facente parte del gruppo RF1, che ha inoltre un punto di fusione superiore ai 1000 °C, protegge il legno ritardando­ ne la combustione. Un componente edilizio che deve presentare una resi­ stenza al fuoco per un certo periodo di tempo può dunque essere dimensiona­ to più snello. Quanto è semplice applicare la lana di roccia Flumroc? La lana di roccia è davvero molto ma­ neggevole. I pannelli isolanti Flumroc possono essere inseriti con facilità e precisione nelle intercapedini di una struttura portante, perché sono facilmente comprimibili. I prodotti Flumroc possono essere utilizzati con la massima versatilità nell’edilizia in legno. Ma la lana di roccia si rivela pratica anche per la coibentazione delle pareti esterne, perché rende su­ perfluo il montaggio di traverse an­ tincendio. Per una facciata compatta con materiali isolanti combustibili, negli edifici di altezza superiore agli undici metri è obbligatorio montare una traversa antincendio in materia­ li da costruzione RF1 fra un piano e l’altro. Ciò non vale per una coiben­ tazione in lana di roccia, che già rien­ tra nel gruppo RF1. Così per l’intera facciata occorre un unico materiale. Ciò semplifica non solo la progetta­ zione e la costruzione della facciata, ma anche la garanzia della qualità. L’abbinamento del legno alla lana di roccia ha una lunga tradizione. Come mai? Non mi sembra adatto combinare il legno con il polistirene espanso o con prodotti in poliuretano espanso rigi­ do. Il legno e la lana minerale costitu­ iscono da sempre una simbiosi ideale. Il legno e la lana di roccia sono mate­ riali da costruzione ecologici che ben si armonizzano fra loro. Come ho già detto, la lana di roccia si adatta bene alle intercapedini dei componenti in legno. Inoltre la lana di roccia può es­ sere impiegata in modo da contribuire alla resistenza al fuoco. Josef Kolb, ingegnere specializzato nell’edilizia in legno ed esperto in materia di protezione antincendio: «I robusti pannelli in lana di roccia Flumroc rientrano nel gruppo di reazione al fuoco RF1, hanno inoltre un punto di fusione superiore ai 1000 °C e possono essere impiegati in modo universale e mirato nell’edilizia in legno». Flumroc NOVA 31 13 Edificio amministrativo a surplus energetico Un surplus del 15 per cento L’anno scorso, l’edificio amministrativo a surplus energetico della Flumroc ha prodotto il 15 per cento di energia in più rispetto a quella necessaria. La Flumroc mostra come si può trasformare in una piccola centrale una struttura costruita 30 anni prima. gia di quanta se ne consumi. Per questo Flumroc punta sull’energia del sole. Tuttavia, negli edifici a più piani di soli­ to la superficie del tetto è troppo piccola per soddisfare l’in­ tero fabbisogno di energia con il solo impianto fotovoltaico. Anche nell’edificio Flumroc solo il 60% circa dell’elettricità proviene dai moduli fotovoltaici installati sul tetto. La so­ luzione: pannelli fotovoltaici supplementari sulla facciata. Per rendere il tutto convincente anche dal punto di vista architettonico, la Flumroc ha integrato le celle solari nell’in­ volucro edilizio. Da un immobile costruito 30 anni prima a un edificio modello di efficienza energetica. Già a livello di progettazione, i valori lasciavano intuire un bilancio energetico positivo, ora confermato dai fatti: nel 2015, l’edificio amministrativo della Flumroc AG ha pro­ dotto più energia rispetto a quella consumata, addirittura il 15 per cento in più. Questo risultato è stato reso possibile grazie alla trasformazione dell’edificio amministrativo, co­ struito 30 anni prima, in una struttura a surplus energetico. Rinnovamento completo Due anni fa, in una prima fase, la Flumroc ha isolato il solaio della cantina, le tubazioni, la facciata e il tetto con prodotti in lana di roccia di propria produzione. La coibentazione ottimale con lana di roccia Flumroc ha ridotto al minimo il consumo di energia per il riscaldamento. Contemporanea­ mente, le vecchie finestre sono state sostituite con nuovi infissi a elevato isolamento. Il sistema di teleriscaldamento collegato alla produzione della lana di roccia assicura che i locali siano caldi, mentre la ventilazione controllata a re­ cupero termico offre comfort e risparmio di energia. Coe­ rentemente, Flumroc punta sull’efficienza energetica anche nell’allestimento degli interni. Gli uffici sono dotati di illu­ minazione a LED e dell’infrastruttura IT più efficiente. Celle solari sulla facciata Per trasformare una struttura in un edificio a surplus ener­ getico è necessario produrre, nel corso dell’anno, più ener­ 14 Flumroc NOVA 31 Un progetto unico nel suo genere Il progetto di rinnovamento, finora unico nell’ambito delle palazzine adibite a uffici svizzere, mostra come il potenzia­ le energetico possa essere sfruttato in modo efficiente nel settore industriale e commerciale. Per questo, nel 2014 la Flumroc è stata insignita del «Norman Foster Solar Award» e del «Premio Solare Europeo». Dati dell’edificio Ubicazione Flums, San Gallo Committenza Flumroc AG Anno di costruzione 1983 Rinnovamento 2014 Architetti Viridén + Partner AG, Zurigo Coibentazione impiegata Flumroc DUO e COMPACT (facciate), Flumroc FBD 550 e MEGA (terrazze agibili, tetto piano), Flumroc TOPA (solaio della cantina) e diversi prodotti in lana di roccia Flumroc per tubazioni/canali, intercapedini, pareti a struttura leggera e protezione antincendio. Visite Chi desidera visitare l’edificio a surplus energetico della Flumroc trova tutte le informazioni sul progetto all’indirizzo www.flumroc.ch/faro. Come nasce un edificio a surplus energetico La risposta è semplice: grazie a una coibentazione ottimale dell’involucro edilizio, finestre con triplo vetro, un’impiantistica intelligente ed elettrodomestici a basso consumo energetico il fabbisogno energetico viene ridotto al minimo. In questo modo può essere coperto con le energie rinnovabili, acquisite con la tecnologia fotovoltaica, collettori termici o mediante pompa di calore. Nell’arco di tutto l’anno, gli edifici a surplus energetico producono più energia di quella che consumano. L’energia in eccedenza può essere venduta o utilizzata per la propria auto o bicicletta elettrica. Chi possiede un edificio a surplus energetico non deve preoccuparsi degli aumenti dei prezzi dell’energia. L’anno scorso, l’edificio amministrativo a surplus energetico della Flumroc ha prodotto il 15 per cento di energia in più rispetto a quella consumata. Intervista con il capo progetto «Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi» Damian Gort, responsabile commerciale presso la Flumroc AG, ha seguito il contribuiscono fattivamente rinnovamento e la trasformazione dell’edificio amministrativo della sua azienda in al risparmio energetico, ad una costruzione a surplus energetico. Nell’intervista rivela cosa si prova all’interno esempio con la programmazione dei nuovi uffici. dello spegnimento automatico delle nuove stampanti di notte Damian Gort Responsabile commerciale presso la Flumroc AG Come si lavora nell’edificio Produciamo materiali isolanti di o ricordandosi di spegnere tutti amministrativo a surplus ener- alta qualità, affinché il consumo gli apparecchi di sera. Il nostro getico? di energia negli edifici possa edificio a surplus energetico è un Damian Gort: (sorride) molto essere ridotto al minimo. Da progetto esemplare che riscuote bene. Il nostro personale lo trova qualche anno si possono persino successo anche all’esterno: l’an- confortevole. Durante l’estate, costruire edifici che, da soli, no scorso 2600 persone hanno grazie all’isolamento termico, producono più energia di quanta partecipato alle nostre visite le temperature interne sono ne consumano. Dunque ci siamo guidate dell’edificio amministra- sempre gradevoli anche senza detti: abbiamo già un edificio che tivo e della produzione Flumroc. impianto di climatizzazione. D’in- necessita di un rinnovamento, Un record! verno, grazie all’eccellente coi- quindi non ci resta che mettere bentazione, risparmiamo energia in pratica ciò che raccontiamo a Cosa accade all’energia «in da riscaldamento. Inoltre, trovo tutti ormai da anni. eccesso» prodotta dall’edificio? bello poter lavorare in un edificio energeticamente efficiente. Altrove questa energia sarebbe È soddisfatto del risultato? stata immessa nella rete elettrica Molto! Abbiamo raggiunto i pubblica. Noi la utilizziamo com- Perché la Flumroc ha voluto nostri obiettivi. Il nostro edificio pletamente nello stabilimento di trasformare la sua sede, amministrativo produce real- produzione adiacente. costrui­ta 30 anni fa, in un mente più energia di quanta ne edificio a surplus energetico? consuma. I nostri dipendenti Flumroc NOVA 31 15 FUTURO Flumroc ha sviluppato pannelli in lana di roccia con un legante naturale La Flumroc lancia sul mercato nuovi pannelli isolanti che contengono un legante proveniente prevalentemente da materie prime rinnovabili. I pannelli isolanti FUTURO soddisfano i massimi standard di salubrità e sono quindi perfettamente indicati per le applicazioni in ambienti interni. Gli sviluppatori della Flumroc si sono cimentati per anni nella sperimentazione di una nuova ricetta compositiva del legante per la fabbricazione dei pannelli isolanti in lana di roccia. Ora l’azienda con sede a Flums presenta l’ultima generazione di pannelli isolanti in lana di roccia: FUTURO fissa nuovi standard nel campo dei materiali da costruzione salubri e naturali. I pannelli in lana di roccia contengono un legante in resina naturale costituito per oltre il 70 per cento da materie prime sostenibili e rinnovabili. Oltre a vantare valori ecologici eccellenti in termini di energia grigia, emis­ sioni di gas ad effetto serra o punti d’impatto ambientale, soddisfano anche i massimi requisiti per quanto concerne le emissioni di composti organici volatili. Poiché il loro legan­ te non contiene formaldeide, i pannelli isolanti FUTURO sono particolarmente indicati per le applicazioni in am­ bienti interni, negli edifici che devono soddisfare i massimi requisiti in fatto di inquinamento dell’aria ambiente. Ottimi voti anche in cantiere I nuovi pannelli isolanti Flumroc FUTURO riescono a con­ vincere anche in fatto di facilità di lavorazione. Dopo nu­ merose applicazioni in cantiere, gli imprenditori edili coin­ volti si dimostrano impressionati dalla facilità d’uso della nuova generazione di pannelli in lana di roccia Flumroc. Inoltre, anche questi pannelli isolanti offrono una protezio­ ne antincendio ottimale. Come tutti i prodotti Flumroc, an­ che FUTURO non è combustibile e ha un punto di fusione superiore ai 1000 °C. In caso d’incendio, i pannelli isolanti bloccano la propagazione delle fiamme. Il Politecnico di Monaco di Baviera ha assegnato ai nuovi pannelli isolanti 16 Flumroc NOVA 31 Flumroc l’ottimo indice di combustibilità A1, conferman­ do il punto di fusione. I nuovi pannelli isolanti FUTURO si rivelano eccellenti anche al momento del riciclaggio: sono infatti riciclabili al 100 per cento. Nuovo impianto di produzione del legante La Flumroc prevede di sviluppare altri prodotti con il nuovo legante per soluzioni coibenti in ambienti interni. Per essere pronta ad affrontare il futuro, questa primavera l’azienda metterà in servizio un nuovo impianto di produzione del legante, che permetterà di aumentare la capacità produttiva dei pannelli FUTURO e potrà essere utilizzato per lo svilup­ po di ulteriori innovazioni di prodotto. I vantaggi dei pannelli isolanti FUTURO a colpo d’occhio: nn Zero emissioni di formaldeide nn Incombustibili nn Punto di fusione superiore ai 1000 ˚C nn Elastici nn Stabili nn Di uso universale L’ultima generazione dei prodotti in lana di roccia Flumroc: i pannelli FUTURO con leganti provenienti prevalentemente da materie prime sostenibili. Studiati specificamente per le applicazioni in ambienti interni. Intervista all’esperto «FUTURO vanta un ecobilancio decisamente migliore rispetto ai pannelli isolanti convenzionali» Michael Pöll, specialista in bioecologia delle costruzioni presso l’Ufficio dell’edilizia della città di Zurigo e responsabile del settore Materiali dell’associazione eco-bau, spiega le proprietà del pannello in lana di roccia FUTURO. Michael Pöll, i prodotti pannello isolante FUTURO non La domanda di componenti FUTURO non contengono contiene formaldeide e contribu- edilizi a basse emissioni inqui- formaldeide. Che cosa significa isce quindi a raggiungere questo nanti è in continua crescita: ciò? obiettivo. un vantaggio, questo, per il La formaldeide è un componente Michael Pöll Specialista in bioecologia pannello FUTURO. FUTURO si molto diffuso del legante conte- Per quali componenti edilizi è fa apprezzare soprattutto negli nuto nei pannelli in lana minera- adatto FUTURO? edifici Minergie-Eco. Vedo un le. Per evitare danni alla salute, L’impiego del nuovo pannello iso- grande vantaggio commerciale l’Ufficio federale della sanità pub- lante è particolarmente indicato anche nel fatto che il pannello in blica (UFSP) raccomanda di non negli ambienti interni, special- lana di roccia possiede eccellenti superare 0,1 ppm (corrisponden- mente negli edifici pubblici dove proprietà antincendio. Inoltre, te a 125 microgrammi per metro è fondamentale contare su una grazie al nuovo legante in resina cubo di aria interna) di concen- buona qualità dell’aria interna: ad naturale, l’ecobilancio è destina- trazione di formaldeide nei locali esempio in asili, scuole, ospeda- to a migliorare. abitativi e di soggiorno abitati. A li, case di cura o di riposo. scopo precauzionale si dovrebbe ridurre al minimo la concentra- Quali sono, secondo Lei, i zione di formaldeide nell’aria vantaggi dei nuovi pannelli all’interno dei locali abitativi. Il isolanti? Flumroc NOVA 31 17 Tool di misurazione CALCOO Da una foto delle facciate al piano di risanamento CALCOO è lo strumento online che semplifica il lavoro degli specialisti in risanamenti di facciate. Su www.calcoo.ch è possibile elaborare piani affidabili partendo da semplici foto. Le lunghe misurazioni sul posto appartengono ormai al passato. Oggi non occorre più perdere tempo a misurare ma­ nualmente le facciate di un edificio ma basta andare su www.calcoo.ch dove, in poche mosse, architetti, consulenti in materia energetica, progettisti e costruttori di facciate, gessatori, imbianchini e ponteggiatori possono calcolare la superficie di una facciata ed elaborare piani affidabili. CAL­ COO consente anche di stimare facilmente i costi di una ri­ strutturazione e il relativo risparmio energetico. In men che non si dica, si possono elaborare distinte base e documenti per gare d’appalto. Dalla foto al progetto CALCOO guida l’utente passo dopo passo all’elaborazio­ ne di un piano di risanamento completo. Per prima cosa, lo specialista in facciate individua l’immobile con Google Maps e ne evidenzia la pianta sulla mappa. Poi, l’utente fo­ tografa ogni singolo segmento di facciata, carica le foto e ne assegna una a ogni lato della casa. Lo strumento ha una funzione geniale che consente di eliminare le distorsioni prospettiche in modo tale che ogni segmento della facciata appaia perfettamente squadrato all’osservatore. A questo punto, con una semplice funzione di disegno, sulla foto originale si possono tracciare porte e finestre. Basandosi su queste foto, in un clic CALCOO elabora un piano completo con le misure dell’intera facciata, con tutte le aperture per porte e finestre. Da poco CALCOO è in grado di visualizza­ re anche un modello 3-D della casa. Modifica virtuale della facciata Dopo aver elaborato il piano della facciata, l’utente può pas­ sare alla progettazione del risanamento. Facciata compatta o ventilata? Isolamento minimo o ottimale? CALCOO con­ sente di modificare virtualmente la struttura della facciata. A colpo d’occhio si possono vedere gli effetti degli inter­ venti sullo spessore, sulla conduttività termica e sul coeffi­ ciente di resistenza. Un semplice grafico presenta, inoltre, il bilancio energetico della casa prima e dopo il risanamento, mostrando all’utente la possibile riduzione in percentuale 18 Flumroc NOVA 31 del consumo energetico e delle emissioni di CO2 . Alla fine, CALCOO fornisce un pratico riepilogo di tutti i dati in for­ mato PDF. I dati possono essere esportati anche in formato Excel o DXF qualora, ad esempio, debbano essere rielabora­ ti con un altro software di progettazione. CALCOO Express Col servizio CALCOO Express, elaborare il piano di una facciata è ancora più semplice: l’utente non deve fare altro che caricare le foto e le misure di riferimento. A tutto il resto pensa il team CALCOO. L’utente non deve cimentarsi nell’u­ tilizzo del software e riceverà la documentazione desidera­ ta in poco tempo e con poco dispendio. www.calcoo.ch Un chiaro esempio di progetto su www.calcoo.ch mostra come funziona esattamente il tool online. CALCOO è stato sviluppato dall’azienda di e-learning a2-c in collaborazione con la Flumroc e con la consulenza tecnica dell’Università di Scienze applicate di Zurigo. I vantaggi di CALCOO a colpo d’occhio: nn Evita di dover misurare manualmente la facciata nn È al tempo stesso uno strumento di misurazione e progettazione nonché un calcolatore di costi nn Consente di elaborare in modo economico distinte base e documenti per gare d’appalto nn Fa risparmiare tempo e denaro nn È facile da usare In pochi clic si passa dalle foto a un piano completo senza perdere tempo in lunghe misurazioni sul posto. Thomas Koller Consulente tecnico della Saint-Gobain Weber Cora Lehnhof Preventivatrice della Sto SA Svizzera «CALCOO è utilissimo per i risanamenti per i quali non si dispone di planimetrie. Non occorre che i nostri collaboratori del servizio esterno misurino l’intera casa, ma basta semplicemente che la fotografino. Con CALCOO, progettare facciate partendo da qualche foto è un gioco da ragazzi. Ma noi lo usiamo anche quando disponiamo delle planimetrie, per misurare le case di piccole dimensioni e dalla forma semplice». «CALCOO ci semplifica il lavoro e, in quattro e quattr’otto, ci consente di calcolare tutti i dati dell’intera facciata. In mancanza di planimetrie, senza CALCOO dovremmo misurare manualmente l’intera casa e ci impiegheremmo delle ore. Inoltre, CALCOO è estremamente preciso. Abbiamo constatato noi stessi che il tool ha un margine di errore di due-tre centimetri». Flumroc NOVA 31 19 Nuovo sistema per tetti Tre in un colpo solo Designergy coniuga isolamento termico, protezione contro le intemperie e produzione di elettricità in un unico modulo per tetti, un prodotto innovativo che è valso all’impresa che lo ha sviluppato il premio «Watt d’Or 2016» istituito dall’Ufficio federale dell’energia (UFE). L’innovativo sistema per tetti TCR offre isolamento termico, impermeabilità ed energia fotovoltaica in un unico prodotto. I moduli TCR danno vita a un tetto assolutamente ermetico, dal design armonico e accattivante. Nel 2011, quando Daniel Lepori fondò la promettente start-up Designergy SA, per iniziare a sperimentare bastava una stanzetta. Ma già nel 2015, l’impre­ sa ha dovuto trasferire la produzione da Lugano a San Vittore, nel Cantone dei Grigioni, per mancanza di spazio. La Designergy ha lanciato sul mercato un prodotto assolutamente innovati­ vo: un modulo per tetti prefabbricati che non solo non fa passare la pioggia, ma nel contempo coibenta e produce energia. Si chiama TCR (Triactive Core Roof) e coniuga isolamento termico, impermeabilità e produzione di ener­ gia fotovoltaica. Tetto calpestabile L’isolamento termico spesso fino a 20 centimetri è fatto di lana di roccia Flu­ mroc. Tutte le parti metalliche sono realizzate in alluminio o acciaio inox e pertanto sono resistenti alla corro­ 20 Flumroc NOVA 31 sione. Dei profilati di copertura tra un modulo e l’altro garantiscono la massima impermeabilità. Gli elementi TCR hanno un’elevata resistenza mec­ canica: il tetto è in grado di reggere un carico di neve di 1000 kg/m2 ed è tran­ quillamente calpestabile. «Ciò facilita enormemente le operazioni di mon­ taggio», spiega Daniel Lepori. Installa­ re un sistema prefabbricato TCR è fa­ cile e veloce, tanto che un tecnico può farlo tranquillamente anche da solo. Lo conferma anche l’impresa Carpenteria Alpina, che in un cantiere a Sedrun ha montato 390 moduli TCR; pare che in quell’occasione l’installazione sia stata semplicissima e abbia richiesto molto meno tempo del previsto. Un tetto che si autofinanzia E il prezzo? Il prezzo è ancora lieve­ mente più alto di quello di un tetto convenzionale che non produce ener­ Modulo per tetti TCR di Designergy: moduli fotovoltaici ventilati garantiscono un’elevata resa energetica. L’isolamento termico ottenuto con la lana di roccia Flumroc riduce le spese per il riscaldamento e assicura un clima interno gradevole. gia. Tuttavia, questa differenza si sta progressivamente riducendo. Daniel Lepori dichiara: «Perfezioniamo co­ stantemente i nostri prodotti e pos­ siamo produrli in quantità sempre maggiori. Ci avviciniamo sempre più al momento in cui il nostro sistema costerà tanto quanto un tetto di tegole. Quindi, l’elettricità a costo zero ovve­ ro un tetto che si finanzia da solo è una prospettiva non solo possibile ma an­ che estremamente realistica». Grazie a Designergy, il tetto di casa si trasforma da fattore di costo a investimento nel futuro, persino senza sovvenzioni. Per questa novità mondiale, nel 2016 l’Uf­ ficio federale dell’energia (UFE) ha as­ segnato a Designergy il «Watt d’Or» per la categoria «Energie rinnovabili». Risanamento energetico virtuale degli edifici Raiffeisen punta su eVALO eVALO, il tool online per gli interventi di risanamento energetico, è molto utili-­ zzato. Nel 2015 sono stati rinnovati virtualmente su www.evalo.ch ben 8100 edifici. Ora anche Raiffeisen punta su eVALO per la consulenza ai clienti. Con il tool online eVALO i proprietari immobiliari, gli architetti, i consulen­ ti energetici e i costruttori possono rinnovare virtualmente gli edifici in modo ludico e semplice (vedi riqua­ dro). L’anno scorso sono stati gestiti online 8100 progetti di risanamento. Ora anche i consulenti della banca Raiffeisen si avvalgono del tool per fornire consulenza nel settore immo­ biliare. Chi è interessato ad acquistare un immobile può richiedere alla banca una valutazione energetica dell’edi­ ficio. I consulenti illustrano ai clienti quanta energia consuma momenta­ neamente la casa, quali investimenti andranno operati in futuro e come sia possibile finanziarli. «La Raiffeisen è la prima banca svizzera a integrare in maniera sistematica e completa la va­ lutazione energetica degli edifici nella consulenza immobiliare», dichiara Daniel Jakobi, product manager pres­ so la Raiffeisen Svizzera. www.evalo.ch Il tool online gratuito eVALO offre a proprietari immobiliari, architetti, consulenti energetici e costruttori una rapida visione d’insieme sui possibili interventi di risanamento volti a ridurre il consumo energetico di un edificio. L’utente immette alcuni dati relativi all’immobile da ristrutturare: casa mono o plurifa- www.evalo.ch: l’applicativo è ludico, ma i calcoli sono molto precisi. Calcolare vari scenari A richiesta i consulenti Raiffeisen pos­ sono simulare assieme ai loro clienti vari scenari di risanamento. I consu­ lenti bancari non sono tuttavia con­ sulenti in materia energetica. Per le questioni di dettaglio la Raiffeisen si avvale del CECE (Certificato energe­ tico cantonale degli edifici). «Il nostro obiettivo è di sensibilizzare i clien­ ti su questo argomento, offrire loro una consulenza a valore aggiunto ed evidenziare a lungo termine la nostra competenza come partner responsa­ bile nelle questioni di finanziamento», afferma Daniel Jakobi. miliare, ubicazione, casa indipendente o a schiera, anno di costruzione, tipo di tetto ecc. In base a questi dati eVALO calcola l’attuale consumo energetico dell’immobile. In seguito è possibile simulare una carrellata dei possibili interventi di rimodernamento: dalla coibentazione al sistema di riscaldamento o all’impianto solare. Durante la simulazione l’utente vede sempre come i vari interventi andranno a incidere Nuove app eVALO per smartphone e tablet eVALO Mobile è l’app gratuita per iOS e Android. L’app serve a rilevare in modo dettagliato un edificio per poi programmare le misure di risanamento. sul bilancio energetico e sui costi dell’investimento. Il tool calcola inoltre i contributi di promozione e i risparmi fiscali che il proprietario può attendersi. Alla fine, eVALO crea un documento di aiuto alla progettazione di più pagine in formato PDF. Flumroc NOVA 31 21 Naturarena Rotsee Centro di canottaggio sostenibile Il Rotsee è per i vogatori ciò che Wimbledon è per i tennisti. La mecca lucernese del canottaggio sfoggia un’infrastruttura nuova di zecca: qui nei mesi scorsi è sorto un moderno ed ecologico centro di canottaggio coibentato con ben dodici camion di lana di roccia. Quando a fine maggio l’élite mondiale del canottaggio si è ritrovata sul Rotsee a Lucerna, nel paradiso delle regate, questo nuovo centro ha ricevuto il battesimo del fuoco o meglio… dell’acqua. I lavori di costruzione del moderno edificio in legno che si erge lungo le rive del lago erano ini­ ziati nella primavera del 2015. Questo centro, che estetica­ mente si sposa perfettamente all’area naturalistica protetta in cui si trova, è il cuore dell’infrastruttura che ospiterà le regate di coppa del mondo. Ecologia in primo piano stracolmi di pannelli. In ogni fase dei lavori la Flumroc ha puntualmente consegnato alla Hecht Holzbau AG, l’impre­ sa specializzata in costruzioni in legno, pannelli su misura, pronti per essere montati. Due terzi dei pannelli isolanti hanno dovuto essere tagliati su misura perché il centro di canottaggio dispone di spazi interni molto ampi. I pannelli hanno dovuto essere frazionati e, una volta in cantiere, ri­ composti esattamente come le tessere di un puzzle. Grazie alla sua vicinanza alla clientela, la Flumroc AG è riuscita a soddisfare appieno le esigenze di questo progetto edilizio. Il Rotsee è caratterizzato da una ricca vegetazione della quale fanno parte alcune specie rare e altre in via di estin­ zione. Molti uccelli, inoltre, nidificano in quest’area protet­ ta. Dato, quindi, che il nuovo centro di canottaggio doveva sorgere in un’area naturalistica protetta, i progettisti hanno voluto realizzarlo in conformità dei massimi criteri ecolo­ gici e dello standard Minergie-Eco. Nel 2012, nell’ambito di un mandato di ricerca, la committente dell’opera, l’asso­ ciazione Naturarena Rotsee, ha scelto il progetto elaborato dalla Andreas Fuhrimann, Gabrielle Hächler Architekten AG di Zurigo: una costruzione in legno a due piani, multi­ funzionale, pensata per soddisfare le esigenze di allenamen­ to e di competizione sportiva degli amanti di questo sport. «La lana di roccia vanta ottimi valori» Il materiale coibente usato per questo edificio sostenibile proviene da Flums. Diversi componenti edilizi sono stati isolati con pannelli in lana di roccia Flumroc 1 e SOLO, per l’esattezza il tetto piano, i pavimenti, i solai e le pareti inter­ ne ed esterne. Heinz Schaller dell’associazione Naturarena Rotsee spiega il motivo di questa scelta: «La lana di roccia vanta ottimi valori in termini di energia grigia. La Flumroc, inoltre, ci ha offerto una consulenza professionale e, duran­ te i lavori, un servizio di consegne puntualissimo». Un puzzle di pannelli in lana di roccia Per coibentare la vasta infrastruttura sono occorsi 750 metri cubi di lana di roccia, vale a dire ben dodici camion 22 Flumroc NOVA 31 Dati dell’edificio Ubicazione Lucerna, Ebikon Anno di costruzione 2015–2016 Committenza Associazione Naturarena Rotsee Isolamento impiegato Pannelli isolanti Flumroc 1 e SOLO (160 mm x 2) Architetti Andreas Fuhrimann, Gabrielle Hächler Architekten AG, Zurigo ß Il nuovo centro di canottaggio soddisfa i massimi requisiti ecologici. La coibentazione è sostenibile grazie all’impiego di lana di roccia Flumroc. â I componenti edilizi erano molto grandi, per cui è stato necessario tagliare i pannelli isolanti su misura. Flumroc NOVA 31 23 Edificio a surplus di energia Facciata di vetro attiva Un palazzo di Zurigo costruito oltre trent’anni fa sta per diventare un edificio a surplus di energia; merito di un involucro edilizio perfettamente coibentato con pannelli isolanti Flumroc, di un impianto fotovoltaico sul tetto, di nuove installazioni tecniche e di una pompa di calore aria/acqua. Ma l’elemento davvero geniale di questa ristrutturazione sta nella facciata. Questa casa plurifamiliare, situata sulla Hofwiesenstrasse nel quartiere Unterstrass a Zurigo, comprende trenta unità immobiliari tra appartamenti e locali a uso ufficio e sembra un edificio come tutti gli altri. Nulla fa pensare che si tratti di un «progetto faro dell’UFE» ovvero di un risanamento so­ stenuto dall’Ufficio federale dell’energia nell’ambito del Pro­ gramma faro, che si prefigge di promuovere progetti ener­ geticamente efficienti e orientati al futuro. La particolarità di questo risanamento sta nel rivestimento fotovoltaico del­ la facciata, cui l’edificio deve in gran parte la classificazione come costruzione a surplus di energia, per la gioia dei suoi inquilini. Moduli fotovoltaici «invisibili» Il primo passo verso la realizzazione di un edificio a sur­ plus di energia è una coibentazione ottimale dell’involucro edilizio. A questo aspetto ha provveduto la Flumroc AG con il pannello isolante DUO a doppio strato (uno interno elastico e uno esterno più duro), che assicura una coibenta­ zione termica eccellente, un isolamento acustico ottimale e un alto grado di protezione antincendio preventiva. Per il rivestimento fotovoltaico, nella facciata sono stati inte­ grati 18 diversi moduli grigio-verdi che non sembrano af­ fatto elementi fotovoltaici e che si addicono perfettamente al contesto urbano in cui è inserito l’edificio. Ma l’estetica non è l’unico aspetto al quale gli architetti della Viridén + Partner AG hanno prestato attenzione: i moduli sono anche performanti, tanto che in primavera e in autunno la faccia­ ta riuscirà a soddisfare gran parte del fabbisogno di energia elettrica dell’edificio. I raggi del sole colpiscono i moduli della facciata formando un angolo d’incidenza più piano ri­ spetto a quanto accade ai moduli installati sul tetto, per cui nell’arco dell’anno i primi faranno registrare una produzio­ ne di elettricità più costante contribuendo a compensare tra potenza e fabbisogno. Sia l’impianto fotovoltaico sul tetto che quello sulla facciata saranno messi in esercizio questa primavera e nell’arco dell’anno produrranno dal 15 al 20 per cento di energia in più rispetto al fabbisogno dell’edificio. Una batteria immagazzina energia Il nuovo edificio a surplus di energia è due piani più alto di quello originario. La sopraelevazione è stata realizzata con elementi prefabbricati di legno ed è stata coibentata 24 Flumroc NOVA 31 con pannelli isolanti Flumroc. I vecchi balconi sono stati demoliti e ricostruiti ma non formano un corpo unico con la struttura portante dell’edificio. Anche gli impianti tecnici sono stati completamente rifatti. La ventilazione è assicura­ ta da un’unità centrale, mentre l’energia per il riscaldamen­ to è prodotta da una pompa di calore aria/acqua splittata. Prima che gli appartamenti vengano abitati, entro la fine del 2016 l’impiantistica domestica e gli impianti di misura­ zione subiranno ancora qualche aggiustamento. A partire dal 2017 questi ultimi forniranno dati utili per il dimensio­ namento della batteria che stoccherà l’elettricità prodotta dall’edificio e che prevedibilmente sarà installata per la fine del 2017. Dati dell’edificio Ubicazione Zurigo Committenza Privati ed Ecorenova AG Architetti Viridén + Partner AG, Zurigo Anno di costruzione 1982, risanamento 2016 Isolamento impiegato per la sopraelevazione Pannelli isolanti Flumroc 1 e Solo, facciata: pannello isolante Flumroc DUO, pozzetti tecnici: lana in fiocchi Flumroc Programma faro dell’UFE Per rendere concreta e tangibile la Strategia energetica 2050, il Consiglio federale ha incaricato l’Ufficio federale dell’energia di attuare il cosiddetto Programma faro. I progetti faro dell’UFE sono dei veri e propri «laboratori trasparenti» che devono letteralmente illuminare e sensibilizzare gli addetti ai lavori e la gente comune sul futuro energetico della Svizzera. I progetti faro ruotano attorno a tecnologie e sistemi chiave, in particolare al miglioramento dell’efficienza energetica in tutti i settori (industria, servizi, edifici, mobilità), alle energie rinnovabili, alle reti e alle tecnologie di stoccaggio. Per maggiori informazioni sull’argomento, si consiglia di visitare il sito web dell’UFE: www.bfe.admin.ch / cleantech Visualizzazione dell’edificio a surplus di energia ultimato: gli impianti fotovoltaici sul tetto e nella facciata forniranno dal 15 al 20 per cento di energia in più rispetto al fabbisogno dell’edificio. Quattro domande all’architetto Karl Viridén «Per la coibentazione? Solo materiali di altissima qualità». Karl Viridén Architetto Signor Viridén, perché trasfor- sembrano elementi fotovoltaici. indeformabile. Le proprietà antin- mare un palazzo degli anni Diversamente dall’impianto so- cendio sono state decisive per la Ottanta in un edificio a surplus lare sul tetto, che ha un elevato nostra scelta: la lana di roccia ha di energia? rendimento soprattutto d’estate, un punto di fusione elevatissimo La committenza voleva ottenere i moduli integrati nella facciata e quindi era proprio il materiale un buono standard energetico. producono una quantità di ener- che stavamo cercando. Perciò ha messo a disposizione gia relativamente costante per l’immobile per questo progetto tutto l’anno, con picchi di resa in L’edificio produrrà dal 15 al faro, che stiamo realizzando col primavera e in autunno. Grazie 20 per cento di energia in più sostegno dell’Ufficio federale alla batteria, che verrà installata rispetto al proprio fabbisogno. dell’energia. a fine 2017, potremo stoccare Come verrà impiegata? ancora più energia diurna per il Sarà immessa nella rete pub- fabbisogno della notte. blica del quartiere, dove verrà Che cos’ha di speciale questo immediatamente utilizzata. In progetto di risanamento? La facciata fotovoltaica ventilata, Che ruolo giocano i pannelli città, normalmente non ha senso senza la quale non si potrebbe isolanti Flumroc in questo progettare un edificio autarchi- raggiungere lo standard di edifi- risanamento? co. In ogni caso, una colonnina cio a surplus di energia. I moduli Un ruolo molto importante. Per di ricarica per auto elettriche è somigliano a lastre di vetro e la coibentazione ci serviva un un’opzione da prendere in consi- quindi, a un primo sguardo, non materiale di qualità, affidabile e derazione per il futuro. Flumroc NOVA 31 25 Edificio di ampliamento del Museo d’arte di Basilea Un edificio imponente per preziose opere d’arte Ad aprile 2016 il Museo d’arte di Basilea ha inaugurato uno spettacolare edificio di ampliamento. Per proteggere le preziose opere d’arte, nel sottosuolo sono state realizzate delle sale a prova di bomba atomica. La protezione antincendio, invece, è assicurata da 6700 metri quadrati di lana di roccia Flumroc. Dopo tre anni e mezzo di lavori e grazie a un investimento di 100 milioni di franchi, l’edificio di ampliamento dell’anti­ co Museo d’arte nel centro di Basilea è pronto. L’imponente fabbricato offre 2740 metri quadrati di superficie espositiva in più e ospita buona parte della più importante collezione d’arte della Svizzera ovvero oltre 300 000 opere, dai capo­ lavori degli antichi maestri ai più raffinati esempi di arte moderna e contemporanea. Un tale tesoro merita di esse­ re custodito con la massima cura: tredici metri sotto terra è stato realizzato un deposito a zone climatiche multiple che tengono conto delle esigenze dei diversi materiali di cui sono fatte le opere d’arte. Il deposito è attrezzato per ogni evenienza: secondo gli ingegneri, nemmeno lo scoppio di una bomba atomica potrebbe scalfire le opere ivi conser­ vate. Protezione antincendio I preziosi quadri e le magnifiche sculture del museo sono in una botte di ferro anche rispetto al rischio incendi. Me­ rito, tra l’altro, dei 6700 metri quadrati di pannelli isolanti in lana di roccia Flumroc DUO che rivestono in doppio strato tutte le facciate dell’ampliamento del museo. Que­ sto pannello in lana di roccia non brucia e, grazie allo strato interno elastico e allo strato esterno più duro, si adatta perfettamente alle facciate ventilate. L’isolamento Flumroc occupa il cuore della doppia muratura a facciavi­ sta. Il lato interno portante è fatto di calcestruzzo, mentre lo strato esterno, spesso 14-16 cm, è costituito da mattoni pieni danesi. Impressionante fregio a LED Per il rivestimento in laterizio, gli architetti si sono fatti ve­ nire un’idea brillante: al piano superiore, privo di finestre, un fregio a LED alto tre metri corre lungo tutto il perime­ tro dell’edificio. Sotto le speciali scanalature dei mattoni si trovano delle fasce di LED, la cui luce indiretta illumina la facciata facendovi comparire disegni astratti, foto o testi fi­ gurativi. 26 Flumroc NOVA 31 Dati dell’edificio Ubicazione Basilea Anno di costruzione 2012–2016 Committenza Dipartimento costruzioni e trasporti di Basilea Città Coibentazione impiegata per la facciata Doppio strato di pannelli isolanti Flumroc DUO (120 mm x 2) Architetti Christ & Gantenbein á Lo scheletro dell’edificio di ampliamento del museo è fatto di ben 31 000 metri cubi di calcestruzzo. Foto: Julian Salinas à La roccia abbonda: dietro allo speciale muro in laterizio, 240 mm di lana di roccia Flumroc garantiscono locali caldi, silenziosi e a prova d’incendio. ß Le lampadine a LED inserite nel rivestimento in laterizio non sono puntate direttamente verso l’esterno ma sono montate in modo tale da creare un effetto di luce diffusa. Foto: Stefano Graziani Pannello isolante Flumroc DUO Il pannello isolante DUO è composto da uno strato interno elastico e uno strato esterno più duro. Quest’ultimo rende superfluo l’uso della carta antivento e consente di montare l’isolamento usando un solo tassello per ciascun pannello. Flumroc DUO è l’ideale per realizzare coibentazioni sull’intera superficie di facciate ventilate nonché per l’isolamento centrale nell’intercapedine di murature doppie a facciavista. Il disegno reticolare del pannello agevola le operazioni di taglio a misura. Vantaggi nn Punto di fusione superiore ai 1000 ˚C nn Compresso su un lato nn Incombustibile nn Idrorepellente nn Aperto alla diffusione del vapore acqueo nn Munito di disegno reticolare nn Facile e rapido da lavorare nn Riciclabile nn Montaggio: possibile Flumroc NOVAcon 31 un solo 27 tassello per pannello Ampliamento del Museo d’arte dei Grigioni a Coira Collaudata protezione antincendio Flumroc nella facciata ventilata Il Museo d’arte dei Grigioni a Coira ha più che triplicato la sua superficie espositiva grazie a un edificio di ampliamento impressionante dal punto di vista architettonico. Il moderno cubo si inserisce in modo del tutto naturale nell’ambiente circostante. Dall’edificio preesistente della Villa Planta ristrutturata sono stati ripresi e reinterpretati in chiave moderna lo stile neoclassico e il fascino orientale. La protezione termica e antincendio ottimale, invece, è assicurata da 1100 metri quadri di lana di roccia Flumroc. Il Museo d’arte dei Grigioni ha lottato per molti anni con la carenza di spazio. Nell’esposizione permanente del museo i visitatori hanno potuto vedere appena il tre per cento di tut­ te le opere effettivamente disponibili. Triplicando la super­ ficie espositiva, il Museo d’arte dei Grigioni può ora esibire una parte adeguata della collezione d’arte e nel contempo presentare un maggior numero di interessanti mostre itine­ ranti provenienti da altri musei d’arte. All’insegna della simmetria L’edificio di ampliamento è basato sugli assi geometrici ori­ ginali della Villa Planta e si colloca in linea assiale di fronte a essa. Anche la composizione simmetrica con enfasi posta al centro è stata ripresa dalla villa al nuovo edificio. Un basso­ rilievo astratto realizzato con elementi presagomati in cal­ cestruzzo grigio perla riveste l’intera facciata esterna. Per la protezione termica e antincendio della facciata ventilata è stato posto in opera uno strato di pannelli isolanti Flumroc DUO dello spessore di 180 millimetri. L’incendio del 23 marzo ha dimostrato quanto siano importanti le proprietà antincendio del materiale isolante (v. riquadro). Spazio per eventi maggiori Il nuovo museo è raggiungibile dalla strada attraversando un portone. Il foyer, che può ospitare fino a un massimo di 300 persone, è un ampio ambiente. La collezione e l’espo­ sizione itinerante si trovano nei due piani interrati e sono collegati alla Villa Planta da un passaggio sotterraneo. 28 Flumroc NOVA 31 Dati dell’edificio Ubicazione Coira Anno di costruzione 2014–2016 Committenza Canton dei Grigioni Coibentazione impiegata per la facciata Pannelli isolanti Flumroc DUO, 180 mm di spessore Architetto Estudio Barozzi / Veigha GmbH, Barcellona Progettista della facciata xmade, material and envelope design s.l., Barcellona Volume d’investimento CHF 28,5 milioni Edificio di ampliamento del Museo d’arte a Coira: la facciata ventilata con un bassorilievo in elementi presagomati in calcestruzzo. Foto: Ralph Feiner Incendio nell’edificio di ampliamento Nel primo pomeriggio del 23 marzo 2016 colonne di fumo si sono alzate minacciose sul centro di Coira. All’altezza dello zoccolo dell’edificio di ampliamento non ancora aperto ufficialmente al pubblico del Museo d’arte dei Grigioni a Coira era scoppiato un incendio. Per fortuna il rogo non ha però potuto propagarsi all’interno dell’edificio. Solo il fumo è riuscito a farsi strada verso l’alto, fuoriuscendo fra gli elementi in calcestruzzo della facciata ventilata. Nel giro di 20 minuti la squadra di 50 pompieri è riuscita a estinguere l’incendio. «L’incendio non ha potuto propagarsi alle altre parti dell’edificio perché avevamo scelto il materiale isolante giusto per la facciata», spiega il capo servizio cantonale della costruzioni Markus Dünner. La facciata è coibentata integralmente con pannelli isolanti Flumroc. Oltre a eccellenti caratteristiche termo e fonoisolanti, la lana di roccia offre, com’è noto, anche una perfetta protezione antincendio. Il punto di fusione della lana di roccia Flumroc è superiore ai 1000 °C. Con le coibentazioni in lana di roccia gli architetti e i progettisti possono pertanto soddisfare anche le norme antincendio più severe. Flumroc NOVA 31 29 Impianto di incenerimento dei rifiuti urbani Energia prodotta dai rifiuti A Perlen (LU), una «nave» lunga duecento metri produce elettricità per 38 000 economie domestiche e una grande quantità di calore residuo per una cartiera – esclusivamente dai rifiuti. Il nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti urbani Renergia è sinonimo di una valorizzazione dei rifiuti esemplare, dal punto di vista ecologico ed economico. Per l’isolamento termico del tetto, i consorzi per i rifiuti della Svizzera centrale hanno puntato sul pannello in lana di roccia PRIMA della Flumroc AG. 36 000 metri cubi di calcestruzzo, 9000 tonnellate di arma­ ture in ferro e 440 chilometri di cavi elettrici: dal materiale utilizzato, installato nell’edificio lungo 200 metri e alto 50, l’entità del progetto comune di otto consorzi per i rifiuti del­ la Svizzera centrale e della Perlen Papier AG risulta eviden­ te. Dopo un periodo di costruzione di appena tre anni, nel gennaio del 2015 il fuoco nell’IIRU Renergia è stato acceso. Lana di roccia Flumroc per il tetto Il tema dell’efficienza energetica ha svolto un ruolo impor­ tante nella progettazione e costruzione dell’IIRU Renergia. Oltre all’attività, anche l’edificio stesso doveva soddisfare elevati standard a livello energetico. L’involucro di Rener­ gia, dalla forma simile a uno scafo, è una costruzione di cal­ cestruzzo ed elementi metallici con nervature verticali. Per l’isolamento termico del tetto, la committenza ha puntato sul pannello isolante Flumroc PRIMA (v. riquadro). La com­ provata qualità di produzione svizzera, le brevi distanze di consegna e l’installazione del pannello isolante come co­ struzione resistente al calpestio e agibile sono stati elementi decisivi per la scelta del prodotto della Flumroc. Durante il montaggio dei pannelli isolanti, i diversi livelli e dislivelli in alcuni punti hanno costituito una sfida particolare. Grazie alla collaborazione ottimale con l’impresa attuatrice Dach & Wand Systembau AG la costruzione del tetto ha convinto la committenza. cartiera Perlen, l’IIRU Renergia assicura ora la fornitura di energia. Grazie all’IIRU, la cartiera può ridurre il suo consu­ mo di gasolio da riscaldamento di 40 milioni di litri l’anno e le sue emissioni di CO2 di 90 000 tonnellate. Dati dell’edificio Ubicazione Perlen, Luzern Anno di costruzione 2012–2015 Committenza Consorzi per i rifiuti della Svizzera centrale, Perlen Papier AG Coibentazione impiegata Pannello isolante Flumroc PRIMA Calore residuo per la cartiera Per sostituire l’ormai obsoleto impianto di incenerimento dei rifiuti urbani di Lucerna, nel 2008 si prese in considera­ zione la realizzazione di una nuova costruzione. Era assolu­ tamente necessaria una sede in cui fosse possibile utilizzare la massima quantità possibile di energia prodotta in loco. Con la cartiera Perlen, i consorzi per i rifiuti della Svizzera centrale trovarono un destinatario del calore ideale. La pro­ duzione della carta necessita di grandi quantità di calore e un apporto energetico costante. D’altra parte, l’IIRU attra­ verso il processo di incenerimento produce calore residuo sempre utilizzabile. Nella nuova sede proprio accanto alla 30 Flumroc NOVA 31 La forma di Renergia è simile a quella di uno scafo. Elettricità per 38 000 economie domestiche Vista sulla costruzione del tetto dell’impianto di incenerimento dei rifiuti urbani. L’impianto di incenerimento dei rifiuti urbani Renergia può valorizzare 200 000 tonnellate di rifiuti all’anno. Nel processo d’incenerimento dei rifiuti viene prodotto vapore che aziona una turbina. A questa è collegato un generatore che produce circa 155 gigawattora di elettricità all’anno, consentendo di coprire il fabbisogno di 38 000 economie domestiche. Inoltre, l’attività produce grandi quantità di calore residuo che viene fornito alla vicina cartiera Perlen Papier AG. Pannello isolante PRIMA per il tetto piano Il pannello in lana di roccia Flumroc PRIMA è idoneo per essere utilizzato su tetti piani. Presenta una speciale struttura a fibre ondulate e due diversi pesi specifici apparenti: un lato inferiore resistente alla compressione e uno strato duro e calpestabile di distribuzione che ha il compito di distribuire la pressione sul lato superiore. PRIMA è indicato per i tetti piani con o senza strato protettivo. Vantaggi nn Compresso su un lato n Compatibile con tutti i materiali impermeabilizzanti nn Con disegno reticolare n Disponibile per tetti con compluvio nn Resistente al calpestio Flumroc NOVA 31 31 Zoebeli Communications AG, Berna Modifiche: Gonzen Druck AG, Bad Ragaz Gli esempi applicativi descritti possono non prendere in considerazione situazioni particolari e sono forniti senza alcuna responsabilità. Con riserva di modifiche. In caso di dubbio, vi preghiamo di contattarci. Redazione e grafica: 06. 16 i G 1’500 Stampato su carta sbiancata senza cloro. Nota editoriale Editore: Flumroc AG Casella postale 8890 Flums Telefono +41 81 734 11 11 Telefax +41 81 734 12 13 www.flumroc.ch [email protected]