Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 1 SOMMARIO EDITORIALE – Per il bene comune a cura di Marco Collini pag. 3 NOTIZIARIO DELL’ORDINE – Seduta di consiglio del 27 aprile 2006 – Seduta di consiglio del 25 maggio 2006 – Assemblea ordinaria – Premio di laurea “dott. Italo Longhini” » » » » 4 6 8 8 NOTIZIE E COMUNICATI – Mozione del consiglio nazionale – Comunicato unitario degli ordini e collegi professionali – In breve a cura di Marco Perelli Ercolini – ONAOSI: deducibilità dei contributi obbligatori versati all’ONAOSI – Elenco dei medici disponibili alle sostituzioni » » » » » 9 11 12 18 20 NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE – Trattamento delle cartelle cliniche in caso di cessazione di attività » 21 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA – Cura innovativa per i tumori della prostata – Progetto europeo HPH – Studio di ricerca sul paziente afasico – Conferenza stampa dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica – L’azienda ospedaliera vincitrice del premio Giancarlo Scarda – Attivazione Centro Antidoti – Statua di San Giuseppe – Una conferenza stampa con Abeo, il Piccolo Gruppo e Pediatria – Nuovo numero verde della radiologia – Il trasloco al Blocco D » » » » » » » » » » 22 23 24 25 26 26 27 28 29 29 CORSI E CONVEGNI – Osteonecrosi associata a bifosfonati – Calendario » » 31 32 DIREZIONE GENERALE SANITÀ - REGIONE LOMBARDIA – Informazioni di sicurezza riguardanti lamotrigina – Nuova disciplina per le sostanze stupefacenti – Eparine a basso peso molecolare » » » 33 34 35 SPAZIO LIBERO – Antichità e modernità nei codici segreti – Legio III augusta » » 36 39 1 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 2 INFORMAZIONI ORARIO UFFICIO: Lunedì, Mercoledì e Venerdì: mattino Lunedì pomeriggio Martedì e Giovedì Sabato chiuso. ore 08.00/12.30 ore 15.00/17.30 ore 08.00/16.00 ORARIO ESTIVO in vigore dal 12 Giugno al 22 Settembre 2006: Lunedì, Mercoledì e Venerdì: ore 08.00/12.30 Martedì e Giovedì ore 08.00/16.00 Sabato chiuso. APERTURA AL PUBBLICO DALLE ORE 9.00 MESE DI AGOSTO: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00/12.30 Gli uffici rimarranno chiusi dal 14 al 18 Agosto compresi. Via Pomponazzo n° 50 - 46100 Mantova - tel.: 0376/326632 - fax: 0376/326632 [email protected] www.omceomantova.it Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Mantova Commissione Odontoiatri Presidente: Dr. Massimo Nardini Segretario: Dr. Valentino Staffoli Componenti: Dr.i Cesare Benatti, Patrizio Turina, Renato Vaglia Bimestrale d’informazione medica, inviato gratuitamente agli iscritti all’Ordine ed agli Ordini Nazionali. Autorizz. Trib. Mantova 13.12.1965, n. 111 © Ordine dei Medici della Provincia di Mantova Stampa: Tipografia Commerciale Coop. (MN) In copertina: foto di G. Bergomi DELEGHE Rapporti con l’Azienda Ospedaliera e le Fondazioni: Dr. Giancarlo Pascal Rapporti con l’ASL: Dr.ssa Elena Politano Rapporti con l’Università e organi istituzionali: Dr. Marco Collini Rapporti con i Responsabili della Medicina del Territorio: Dr.i Fausto Bettini, Alfredo Bettoni Per l’E.N.P.A.M.: Dr. Adelmo Mambrini Rapporti con il personale: Dr.i Adelmo Mambrini, Massimo Nardini Rapporto con l’Alto Mantovano, Destra Secchia e Basso Mantovano: Dr.i Stefano Bernardelli, Maria Teresa Fusaro Giovani medici Dr.ssa Barbara Presciuttini Pubblicità sanitaria medici, leggi e regolamento, privacy: Dr. Adelmo Mambrini Rapporto con la B.A.M.C.O.: Dr. Antonio Parma Pubblicità sanitaria odontoiatri: Dr. Cesare Benatti Osservatorio anziani: Dott.ssa Raffaella Rabbi Rapporti con l’I.N.P.S.: Dr. Adelmo Mambrini Rapporti interprofessionali: Dr.i Stefano Bernardelli, Fausto Bettini, Alfredo Bettoni, Pierluigi Botti, Adriana Forapani, Maria Teresa Fusaro, Daniela Gialdi, Antonio Graziano, Rinaldo Rondelli Direttore Responsabile Dr. Stefano Bernardelli Consiglio Direttivo Presidente: Dr. Luciano Monesi Vice Presidente: Dr. Marco Collini Segretario: Dr. Adelmo Mambrini Tesoriere: Dr. Giampaolo Sabbioni Consiglieri: Dr.i Stefano Bernardelli, Fausto Bettini, Alfredo Bettoni, Pier Luigi Botti, Adriana Forapani, Maria Teresa Fusaro, Antonio Graziano, Antonio Parma, Giancarlo Pascal, Elena Politano, Rinaldo Rondelli Consiglio Odontoiatri Dr.i Massimo Nardini, Valentino Staffoli Revisori dei conti Dr.i Daniela Gialdi, Barbara Presciuttini, Raffaella Rabbi Revisore supplente Dr. Carlo Bonfanti 2 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 3 EDITORIALE PER IL BENE COMUNE gi elemento di criticità in seno all’Azienda. L’Ospedale di Bozzolo, riconosciuto come Presidio riabilitativo multifunzionale in ambito cardiologico e motorio, ha ottenuto una sua autonomia operativa nell’ambito dell’Azienda,con finanziamento Regionale mirato alla ristrutturazione del Presidio, con prevedibile ulteriore incremento della sfera di influenza sulle Province finitime Lombarde ed Emiliane. Ad Asola procede la ristrutturazione del Presidio, di pari passo con l’acquisizione di nuove apparecchiature tecnologiche (Laser). Pieve di Coriano ha attivato una funzione di Day Surgery di Oculistica, al fine di meglio soddisfare l’utenza locale. Accanto a questi interventi strutturali, in ambito Professionale Specialistico particolare attenzione si pone alla continuità delle cure, in stretta sinergia con i Colleghi di Medicina Generale, onde ridurre i disagi di dimissioni precoci. Il Paziente che, dimesso torna al suo Medico di Famiglia, trova un supporto a domicilio per trattamenti ad elevata complessità (terapie palliative, terapia del dolore, nutrizione artificiale parenterale ed enterale, assistenza respiratoria domiciliare). Questi gli obbiettivi ed in definitiva la sfida che ci vede impegnati tutti, dentro e fuori l’Ospedale, al fine di assicurare la migliore assistenza ai nostri Pazienti. L’Azienda Poma è da tempo un cantiere permanente. All’Ospedale cittadino ultimato il Blocco D, nei prossimi mesi vi si trasferiranno Neurologia e Dialisi, Oncologia, Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale; Medicina Generale e Geriatria, il Day Hospital polivalente. Si completa così la fisionomia del nuovo Ospedale, con tutte le Discipline Mediche nelle nuove sedi, più accoglienti e funzionali. Nel frattempo in Neurologia si è avviata la Stroke Unit, struttura che attende al trattamento dell’ictus cerebrale con una terapia intensiva espletata in sinergia con il Dipartimento di Emergenza Urgenza e i Servizi di Diagnostica per immagini e Laboratorio analisi. Così l’Emodinamica cardiologica si è attestata su standard di eccellenza in sintonia continua con la Cardiochirurgia. Nel Dipartimento di Chirurgia sono in fase di allestimento quattro nuove Sale Operatorie complanari alla Piastra Chirurgica: con una dotazione di 15 Sale Operatorie si potrà ora attivare la Day Surgery polispecialistica con spazi e personale dedicati; altrettanto la Laser Chirurgia potrà essere incrementata in sale adeguatamente schermate. Entro l’anno sarà ultimata la realizzazione del nuovo Bunker in Radioterapia, per la collocazione del secondo acceleratore lineare, che consentirà una riduzione dei tempi di attesa per la terapia radiante, og- MARCO COLLINI 3 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 4 NOTIZIARIO DELL’ORDINE VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 27 APRILE 2006 Cancellazione per trasferimento ad altro Ordine: Sono presenti i Consiglieri Dr.i: Bettini, Parma, Staffoli, Nardini, Graziano, Fusaro, Forapani, Collini, Sabbioni, Monesi, Bettoni, Bernardelli, Presciuttini, Rabbi. Assenti giustificati Dr.i: Mambrini, Botti, Pascal, Gialdi. Il Consiglio viene aperto alle ore 21,15 con la richiesta, da parte del Presidente, di un minuto di raccoglimento in memoria dei Militari rimasti vittime dell’attentato in Iraq. Dr. INTERLANDI ALFREDO, trasferito all’Ordine dei Medici di Brescia (Doppia Iscrizione). ALBO DEGLI PSICOTERAPEUTI Richiesta di iscrizione all’Albo degli Psicoterapeuti del DR. RABALLO ANDREA 1) Si approva il verbale della seduta precedente. 3) Consiglio Nazionale FNOMCeO del 28-29 aprile 2006. 2) Variazioni all’Albo: vengono approvate le seguenti variazioni all’Albo Il Presidente anticipa gli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio Nazionale indetto nei giorni 28 e 29 aprile. ALBO MEDICI CHIRURGHI Nuove iscrizioni: DR.SSA MILEA ALEXANDRA LILIANA 4) Contenzioso relativo alle iperprescrizioni: punto della situazione in ambito regionale. Iscrizioni per provenienza da altri Ordini: DR. DI MARCO ADRIANO, proveniente dall’Ordine dei Medici di Verona, Viene letto il fax inviato dall’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia, avente come oggetto l’istituzione di un tavolo tecnico per la valutazione delle metodiche di verifica e controllo dell’assistenza farmaceutica territoriale. DR. CAPOFERRO DOMENICO, proveniente dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria (Doppia Iscrizione), Cancellazioni per trasferimento ad altro Ordine: DR. INTERLANDI ALFREDO, trasferito all’Ordine dei Medici di Brescia (Doppia Iscrizione). 5) Visita dell’Assessore Regionale alla Sanità alle Strutture Sanitarie Mantovane. (Rel. Dott. Collini). ALBO DEGLI ODONTOIATRI Iscrizioni per provenienza da altri Ordini: Il Dott. Collini riferisce gli aspetti più salienti della visita dell’Assessore Regionale Dott. Alessandro Cè presso l’Azien- DR. CAPOFERRO DOMENICO, proveniente dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria (Doppia Iscrizione). 4 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 5 NOTIZIARIO DELL’ORDINE da Ospedaliera Poma, avvenuta pochi giorni prima. Tra le altre cose, il Dott. Collini sottolinea che per la prima volta abbiamo un medico a sostenere l’importante incarico. Inoltre, per la prima volta, è stato messo a disposizione in rete il piano sanitario 2007-2008 con possibilità di esprimere critiche e/o proposte. so per cui verranno presi in considerazione i casi in cui il cambio di medico curante potrebbe creare problemi di continuità alle cure. 7) Varie ed eventuali. Il Dott. Bettini solleva il problema legato alla richiesta che spesso viene avanzata ai medici di base,di certificare una inidoneità a presenziare a procedimenti giudiziari. Si decide di fare presente il problema, foriero di situazioni sgradevoli ed imbarazzanti per il medico stesso, al Presidente dell’Ordine degli Avvocati. 6) Positiva risoluzione relativa all’esposto di specialisti SUMAI dell’Az. Osped. di Suzzara. Il Presidente riferisce che la questione legata all’esposto di 16 Colleghi Specialisti Ambulatoriali del Presidio di Suzzara sembra avviata a soluzione positiva, grazie anche all’intervento dell’Ordine e del Sindacato. Si è giunti ad un compromes- Letto, approvato e sottoscritto. Il Presidente Dott. Luciano Monesi Il Tesoriere Dr. Giampaolo Sabbioni DOMUS SALUTIS CITTA’ DI LEGNAGO srl AZIENDA SANITARIA PRIVATA CERTIFICATA A NORMA ISO 9001:2000 AUTORIZ. SAN. N. 32870 DEL 16/08/2001 Direttore Sanitario DR. P. ADILARDI METTE A DISPOSIZIONE DEGLI SPECIALISTI CHE NE FANNO RICHIESTA: • AMBULATORI SPECIALISTICI • SALA OPERATORIA • STANZE DEGENZA CON TV, ARIA CONDIZIONATA • SERVIZIO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE • CENTRO DI ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO, ENDOSCOPIA DIGESTIVA, ISTEROSCOPIA Centro unico prenotazioni: Tel. 0442 602688 - fax 0442 609875 Viale dei Tigli, 60 - 37045 Legnago, Verona - e-mail: [email protected] - www.domussalutis.com 5 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 6 NOTIZIARIO DELL’ORDINE VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 25 MAGGIO 2006 governo e al Parlamento. Il nuovo consiglio nazionale manifesta inoltre il proprio impegno a far sì che la Federazione sia presente in vari organi istituzionali con rilevanza nel campo della sanità (es. Istituto Superiore di Sanità). Per quanto riguarda l’ECM, sarà presentata una proposta alla Conferenza Stato regioni per un ruolo più organico da parte degli ordini non solo per la certificazione dei crediti acquisiti ma anche per la programmazione degli eventi. Viene riferito anche della costituzione di un gruppo di lavoro sugli errori in medicina e sul ruolo di arbitrato che potrebbe essere congiuntamente con altri svolto dagli Ordini. Infine un cenno è stato fatto alla pubblicità via internet al fine di sollecitare un intervento legislativo da parte del Governo su una materia che attualmente risulta priva di regolamentazione. Sono presenti i Colleghi: Dr.i Bettini, Parma, Mambrini, Sabbioni, Nardini, Graziano, Rondelli, Bettoni, Fusaro (Consiglieri); Assenti giustificati: Dr.i Collini, Botti, Staffoli, Politano, Forapani, Bernardelli, Pascal, (Consiglieri), Presciuttini, Gialdi, Rabbi (Revisori): Presiede il dr. Luciano Monesi. 1) Approvato il verbale della seduta precedente. 2) Variazioni all’Albo: nessuna 3) Consiglio Nazionale FNOMCeO del 28/04/06. Il presidente riferisce delle difficoltà economiche nelle quali versa la federazione nazionale anche a causa dei rinnovi contrattuali del personale dipendente. Pur non essendo ancora stato deciso, questo potrebbe comportare un aumento del contributo che gli ordini periferici versano alla federazione. Si è parlato anche della riforma degli ordini e della contestuale riforma delle professioni che potrebbe essere nell’agenda del nuovo governo. La federazione riterrebbe più utile anziché una riforma della legge istitutiva, una riforma del regolamento che risale al lontano 1950. La Federazione ha in programma l’istituzione di una commissione per la riforma del Regolamento da presentare al nuovo 4) Il Presidente riferisce di un incontro avuto, su loro esplicita richiesta, con i due principali candidati alle elezioni provinciali. Si è parlato della situazione della sanità mantovana ed in particolare dell’ospedale. Se da parte di alcuni consiglieri viene rammentata la possibilità di strumentalizzazioni in quanto i politici locali troppo spesso si ricordano dell’Ordine solo in prossimità delle elezioni, il dr. Nardini si chiede che cosa abbia a che 6 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 7 NOTIZIARIO DELL’ORDINE fare l’amministrazione provinciale con la sanità visto che le sue competenze sono di altro genere. Il dr. Mambrini invece avrebbe preferito che l’invito fosse esteso anche ai Consiglieri dell’Ordine. + rmatica medinf O sistemi informatici per la sanità 24121 Bergamo - via Masone 5 - tel/fax 035233532 [email protected] - www.medinformatica.it MDB2000 - Software per il Medico di Base, Semplice, facile, intuitivo * Stampa ricette con controllo automatico su: esenzioni, concedibilità, classe dei farmaci, farmaci generici, numero di pezzi per ricetta, note cuf, normative regionali, uso di ricettario ssn o intestato * Controllo interazioni farmaci * Calcolo del rischio cardiovascolare * Collegamento con la regione (SISS) * Medicina di gruppo * Riepilogo automatico delle Prestazioni PIP e Visite domiciliari * Controllo del budget di spesa * Riepiloghi e statistiche. 5) Sulla Federazione Regionale degli Ordini, il Presidente rileva che, pur accadendo che questo organismo manchi di una formalizzazione giuridica a livello nazionale, in Lombardia essa viene convocata dall’Amministrazione Regionale. Se il progetto di devoluzione dovesse trovare applicazione, la Regione si è impegnata a riconoscerla formalmente. MDB2000, il software per il Medico di Base, accreditato dal SISS Regione Lombardia, viene fornito gratuitamente in prova, senza impegno. Richiedetelo per telefono 035 233532 o e-mail: [email protected] 6) L’Assemblea generale annuale degli iscritti, con il giuramento dei neolaureati e la consegna delle medaglie ai colleghi con 50 anni di laurea, su proposta del presidente viene fissata per il giorno 16 giugno 2006. Medinformatica propone anche software per: • Medicina in Rete • Chirurgia • Dietologia • Divulgazione sanitaria • Epatologia • Gestione studio medico • Ginecologia • Infettivologia • Medicina del lavoro • Med. preventiva dei lavoratori ospedalieri • Medicina naturale • Oculistica • Odontoiatria • Pediatria • Senologia • Servizio dietetico ospedaliero • Ufficio Ordine dei Medici e Odontoiatri • Rendicontazione flussi 7) Per le varie viene riferito che è stato rinnovato il contratto collettivo di lavoro del nostro personale. Il consulente del lavoro sta provvedendo a calcolare quanto sarà l’esborso in più per le nostre casse tenuto conto anche degli arretrati. Alle ore 22.30 la seduta di consiglio viene dichiarata conclusa. Il Segretario Dott. Adelmo Mambrini Per la descrizione dei software, visitate il nostro sito: Il Presidente Dott. Luciano Monesi www.medinformatica.it 7 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 8 NOTIZIARIO DELL’ORDINE ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI ISCRITTI Il giorno 16 giugno 2006 è stata convocata, alla sala Norlenghi della BAM, l’Assemblea Ordinaria annuale degli iscritti. Davanti ad una sala gremita hanno tenuto la loro relazione il Presidente dell’Ordine dr. Luciano Monesi e il Presidente della Commissione Odontoiatri dr. Massimo Nardini. Durante la serata hanno prestato giuramento i colleghi: Alessandrini Paola, Benazzi Cristina, Cerini Manuel, Di Raffaele Sara, Fontanesi Silvia, Ghiselli Alessia, Leoni Stefania, Mazzocchi Filippo, Milioli Giulia, Prati Maria Rita, Sartori Tiziana. Particolarmente toccante è stata la cerimonia di consegna della medaglia per il 50^ anno di laurea ai colleghi: Bedulli Bruno, Dall’Aglio Franco, Inga Sicurtà Enzo Franco, Oliani Ugo, Rezzati Ivo, Saccani Felice, Tobaldin Giorgio. ORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA BANDO DI CONCORSO PREMIO DI LAUREA DEL VALORE DI € 2.000,00 “Dott. ITALO LONGHINI” In ricordo del Medico di indubbio talento che ha unito la passione per la professione alla profonda conoscenza scientifica, curando con umanità i malati, valorizzando le competenze di colleghi e collaboratori e dedicandosi proficuamente a studi e ricerche. REGOLAMENTO 1) Il premio, messo a disposizione dalla famiglia LONGHINI, è destinato a laureati in Medicina e Chirurgia residenti a Mantova e Provincia che abbiano conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia negli anni accademici 2003/2004 - 2004/2005 - 2005/2006, riportando una votazione non inferiore a 100/110. 2) La domanda di partecipazione con indicazione del luogo e della data di nascita, della residenza e di un recapito telefonico, dovrà essere presentata entro il 30/09/2006 alla sede dell’Ordine dei Medici di Mantova (Tel. 0376 326632). 3) La domanda dovrà essere corredata da copia integrale della tesi di laurea e certificato di laurea. 4) Sarà istituita una Commissione giudicatrice, composta da cinque membri e presieduta dal Presidente dell’Ordine, che sceglierà ad insindacabile giudizio il vincitore del premio di laurea. 5) La presentazione della domanda implica accettazione del regolamento. 8 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 9 NOTIZIE E COMUNICATI MOZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE ROMA, 8 LUGLIO 2006 Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO, riunito a Roma il 6, 7 e 8 luglio 2006, ha preso in esame il Decreto Legge 4 luglio 2006 n. 223 “Disposizioni per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonchè interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”. Nell’esercizio del proprio ruolo di rappresentanza istituzionale, facendo proprio il deliberato approvato dall’assemblea dei Presidenti delle Commissioni Odontoiatriche e le forti preoccupazioni che denunciano l’impossibilità di gestire gli Ordini provinciali, muove a tale decreto, nelle parti di specifico interesse, i seguenti rilievi: muovere, controllare e garantire ai cittadini la qualità dei servizi resi. 2) Il Decreto è dominato da una visione del cittadino inteso esclusivamente come consumatore, dimenticando che la forte asimmetria informativa che caratterizza il mercato della salute fa del nostro cittadino-utente un “consumatore imperfetto” e quindi più debole, in balìa di una sorta di nuovo consumismo sanitario. 3) Il valore sociale e civile dei nostri Ordini, la loro natura giuridica di enti pubblici con funzioni ausiliarie dello Stato a garanzia e tutela dei diritti dei cittadini viene fortemente messa in discussione da questo discutibile passaggio legislativo. L’esercizio di tali funzioni richiede una forte e autonoma valorizzazione dello strumento deontologico e della connessa attività disciplinare, che non possono ne devono ridursi a mere espressioni derivate della legislazione o dei codici civili e penali. 1) È inaccettabile lo strumento della decretazione d’urgenza che va a regolamentare questioni delicate (tariffe, pubblicità, caratteristiche delle società professionali etc.) da anni oggetto di una nostra richiesta di consultazione con il Governo per una loro incisiva revisione. In modo particolare, all’art. 2 questo provvedimento affronta in modo parziale ed impositivo una questione ormai centrale per lo sviluppo economico e civile del nostro Paese e cioè quello di realizzare un moderno ordinamento delle professioni e dei servizi professionali che abbia il suo baricentro in Ordini professionali in grado, quali soggetti pubblici di pro- 4) La modernizzazione della normativa che regola i servizi professionali all’interno della quale è da prevedere un forte rilancio delle istituzioni ordinistiche, impone l’esigenza di avviare un percorso legislativo contestuale nel tempo e su corsie parlamentari preferenziali secondo i seguenti indirizzi: 9 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 10 NOTIZIE E COMUNICATI - L’obbligatorietà dell’iscrizione agli Albi di tutti gli esercenti le specifiche professioni; - Il riconoscimento e l’affidamento di compiti e funzioni di promozione e sviluppo della qualità professionale (dalla formazione alla valutazione delle performances professionali) attraverso la previsione di misure da inserire nei Codici Deontologici; - La titolarità della potestà disciplinare erga omnes, indipendentemente cioè dalle forme e tipologie contrattuali con le quali viene svolta l’attività professionale. Considerando alcuni altri aspetti del Decreto, non possiamo non sottolineare la discutibile normativa riguardante le modalità di pagamento dei servizi professionali, che diventano complesse ed onerose per tutti; in tal senso gravate dal forte rischio di favorire ciò che giustamente si vorrebbe colpire e cioè l’evasione. (art. 35, comma 12). A tale proposito sorprende la mancanza di interventi nel campo dell’abusivi- smo, grossa sacca di evasione fiscale oltre che di illegalità, a partire da una revisione dell’art. 348 del Codice Penale che preveda sanzioni e pene più severe. Così come paradossalmente lo stesso fenomeno viene favorito laddove è prevista la possibilità di costituire società interprofessionali senza quelle regole che garantiscono la netta e trasparente distinzione delle competenze professionali specifiche. A tal fine, il Consiglio Nazionale dà mandato al Comitato Centrale e al Presidente - di aprire un confronto incisivo con tutte le istituzioni parlamentari e governative di riferimento affinchè, anche nelle strettoie temporali della decretazione, vengano apportati gli opportuni miglioramenti al testo finalizzati a conseguire il rispetto di tutti i legittimi interessi in campo. In modo particolare ritiene necessario che le previsioni di abrogazione contenute nell’art. 2 abbiano efficacia solo nei termini e nelle scadenze previste nell’ultimo capoverso dello stesso articolo evitando vuoti normativi e pericolose vacatio gestionali. Di chiedere con forza, d’intesa con tutte le professioni, la ripresa dell’iter parlamentare del progetto di riforma delle professioni e degli Ordini, salvaguardando le specificità delle professioni sanitarie. Il Consiglio Nazionale verrà convocato d’urgenza in fase di conversione in legge del Decreto, qualora non si realizzino gli indirizzi fondamentali sovra espressi, al fine di definire tutte le azioni conseguenti. Dr. GIAN PAOLO GUERRA Specialista in Cardiologia Riceve AMBULATORIO Via B. Canal n. 5 - 46100 Mantova Tel. 0376 380626 CASA DI CURA S. CLEMENTE Via Pompilio 65 - 46100 Mantova Tel. 0376 207207 10 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 11 NOTIZIE E COMUNICATI IL COMITATO UNITARIO DEGLI ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI (CUP) Il Cup, che discute da anni la necessità di riformare e modernizzare i1 sistema delle professioni in Italia affinché esse siano più competitive a livello europeo e internazionale: - Contesta le modalità di intervento del Governo che non ha mantenuto fede a contenuto e al metodo di concertazione indicato nel programma elettorale, che d’altronde riconosce espressamente ruolo e funzioni degli Ordini professionali, peraltro garantito personalmente dal premier Prodi nell’incontro del 30 marzo 2006 - ribadisce i vizi di costituzionalità del decreto d’urgenza - sollevati dall’Avvocatura - e denuncia la grave incertezza giuridica che lo stesso ha determinato posto che il Governo ha annunciato l’esigenza di rivedere le misure introdotte e già in vigore; non si può fare a meno di constatare che una preventiva consultazione con i professionisti - nel rispetto dei reciproci ruoli - avrebbe consentito al Governo una maggiore consapevolezza delle implicazioni delle misure adottate b) la corte di giustizia europea ha spesso cassato le posizioni sulla concorrenza della Commissione e dell’Antitrust che - in quanto oggetti deputati alla tutela del mercato - non sono necessariamente tenuti a prendere in considerazione gli altri valori coinvolti; pertanto non si comprende la ragione per cui il Governo abbia aprioristicamente fatte sue - senza l’opportuno confronto con gli altri interlocutori istituzionali - tali posizioni, anche ribadite dal Parlamento Europeo; c) la professione e i valori che la fondano trovano riferimento nella Carta Repubblicana che all’art. 33, comma 5, introduce a tutela della collettività l’obbligo dell’esame di Stato e il principio di professionalità specifica che, secondo la Corte costituzionale, giustifica il regime di controlli al cui presidio è posto il sistema ordinistico d) il rispetto dei principi fondamentali degli ordinamenti interni degli stati membri costituisce un valore fondante dell’Unione Europea; Il Cup sottolinea che: a) la concorrenza costituisce uno dei valori del nostro sistema, un valore primario che - secondo la stessa Corte di Giustizia europea - può e deve trovare completamento con gli altri valori e interessi generali tutelati dall’ordinamento; e) lo scorso febbraio il Parlamento all’unanimità - ha approvato la legge delega per la riforma delle professioni sanitarie riconoscendo la validità e attualità del sistema. 11 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 12 NOTIZIE E COMUNICATI CHIEDE - un incontro immediato con il Presidente del Consiglio dei Ministri e l’istituzione di un tavolo di confronto con il Governo sulle misure introdotte con il decreto-legge, anche per aprire il decreto stesso a misure che effettivamente possano rilanciare e sviluppare il mercato dei servizi professionali; - lo stralcio delle disposizioni prive dei requisiti di necessità ed urgenza da far confluire in un separato disegno di legge, al quale assicurare una corsia preferenziale in Parlamento e attraverso la consultazione delle categorie interessate; - al Governo di impegnarsi pubblicamente a procedere alla riforma mediante la presentazione di un disegno di legge che consenta di aprire il con- fronto in Parlamento tra tutte le forze politiche; - al Ministro Mastella l’istituzione di una commissione che aggiorni il progetto Vietti, individuato dallo stesso Ministro Mastella come testo di riferimento, già condiviso anche da Casse di previdenza, Sindacati e dalla maggioranza delle associazioni di settore; Il Cup si riserva di adottare tutte le iniziative necessarie a difesa di ruolo e funzioni delle professioni intellettuali a tutela degli interessi del cittadino, anche a seguito della posizione che il Governo intenderà prendere. I Presidenti dei Consigli Nazionali convocheranno i rispettivi Organi per l’assunzione delle iniziative ritenute opportune a tale fine, nel rispetto degli interessi coinvolti e della collettività. NOTIZIE IN BREVE a cura di Marco Perelli Ercolini MANCANO INFERMIERI, MANCHERANNO IN FUTURO ANCHE I MEDICI Da tempo in Italia mancano infermieri, carenza ora solo parzialmente colmata da infermieri extracomunitari. Nel 2004 sono state registrate oltre 13 mila assunzioni di infermieri stranieri, per il 2005 sono state 6.730 a fronte di un fabbisogno di oltre 30mila. I punti deboli per l’accesso alle scienze infermieristiche: la sostituzione delle scuole regionali gratuite con i corsi di laurea onerosi, l’inadeguatezza delle retribuzioni (spesso con sfruttamento di cooperative) e uno scarso riconoscimento di prestigio professionale a fronte anche di forti sacrifici lavorativi. 12 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 13 NOTIZIE E COMUNICATI I medici italiani sono più numerosi (354mila) degli infermieri (342mila). Ma studi Ocse lanciano l’allarme anche in campo medico: in molti Paesi la densità dei medici sarebbe inferiore ai parametri richiesti dall’aumento della richiesta di cura, in parte dovuta a maggiori esigenze di richiesta -salute- (la domanda di salute galoppa e la spesa pure!), in parte ad una aumento dell’età di sopravvivenza della popolazione con conseguente anche maggiore disabilità, in parte a una progressiva femminilizzazione dell’attività che riduce il tempo di lavoro complessivo. Il pensionamento ormai prossimo del boom a medicina unito ad un più scarso turnover per disaffezione ad una professione ormai meno redditizia di altre, con maggiori esigenze e responsabilità, oltre che a certi blocchi di accesso e difficoltà di studio, porterà ad una diminuzione dei medici anche in Italia. Alcuni Paesi quali Gran Bretagna e Canadà sono già costretti all’importazione. Altri, quali l’USA, avendo fatte delle proiezioni nel futuro, stanno adottando provvedimenti per non trovarsi sguarniti di medici e, in particolare, di specialisti. L’Italia è, ancora, in controtendenza e con Islanda, Svizzera, Belgio e Grecia ha più i 3,5 medici per mille abitanti (media internazionale 2,9 medici per mille abitanti). IN TEMA DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE Le pensioni nel futuro saranno sempre più povere. Dunque a fronte di pensioni sempre più scarne, si impone la necessità di trovare risorse accessorie per garantire nell’età postlavorativa una certa tranquillità economica che possa permettere un tenore di vita non di ricchezza, ma almeno dignitoso. Ma quali scelte? E di fronte alla futura opzione Tfr o fondi pensione? Dopo anni negativi una ripresa dei mercati fa risalire le rendite. Ma quali prodotti scegliere? Fondi aperti o chiusi? Molta attenzione va posta ai caricamenti (costi che il gestore di un Fondo di investimento defalca anticipatamente dal capitale conferitogli per coprire le proprie spese di gestione) che potrebbero ridurre o azzerare i benefici prospettati con proiezioni ipotetiche. Circa i riscatti e le ricongiunzioni il vantaggio fiscale della loro completa deducibilità nella previdenza della dipendenza (INPS e INPDAP) è parzialmente annullato dall’attuale sistema pensionistico. 13 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 14 NOTIZIE E COMUNICATI FONDI PENSIONE O TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO? PRO CONTRO 1. 2. 3. 4. crearsi una pensione complementare senza sacrifici contributivi particolari trattamenti più o meno validi secondo il tipo e la validità della gestione più vantaggioso se con il concorso del datore di lavoro rispetto ad altri prodotti finanziari, avere somme impegnate in enti sottoposti a controlli di gestione e vigilanza e non lasciate al datore di lavoro che potrebbe in un domani rivelarsi insolvente 5. una certa scelta del fondo da parte del lavoratore 1. 2. 3. 4. 5. il Tfr garantisce un rendimento certo, il fondo pensione no prolungamento all’età pensionabile della percezione delle somme nessuna possibilità di anticipazione di somme (peraltro prevista solo nel regime privato) solo una parte in capitale, l’altro va in rendita periodica in caso di decesso il Tfr spetta per intero agli eredi che in questo caso avrebbero solo per certi prodotti il trattamento indiretto INPDAP - I NUOVI MINIMALI E MASSIMALI CONTRIBUTIVI L’INPDAP con la nota operativa numero 7 del 2 maggio 2006 ha aggiornato i minimali e i massimali contributivi per il 2006 in base all’indice prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati registrato per il 2005, pari a 1,7 per cento (articolo 7 comma 4 del DLgs numero 503 del 30 dicembre 1992): • il minimale contributivo è pari a 8.893,21 euro (articolo 1 del de-creto legge 9 ottobre 1989 numero 338, convertito dalla legge 7 dicembre 1989 numero 389, e comma 8 dell’articolo 6 del decreto legislativo 2 settembre 1997 numero 314 • il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, stabilito dall’articolo 2, comma 18 della legge 8 agosto 1995 numero 335 per i nuovi iscritti dal 1 gennaio 1996 a forme pensionistiche obbligatorie e per coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo, è pari a 85.477,37 euro • il tetto retributivo oltre il quale è prevista, secondo l’articolo 3 ter, comma 1, della legge 438/92 e l’articolo 1, comma 241, della legge 23 dicembre 1996 numero 662, l’aliquota aggiuntiva dell’1% a carico dell’iscritto ammonta a 39.298,58 euro • l’importo del massimale contributivo previsto dall’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 24 aprile 1997 numero 181, che vale per i direttori generali, amministrativi e sanitari delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere di cui all’articolo 3 bis, comma 11, del decreto legislativo 19 giugno 1999 numero 229, è pari a 155.811,63 euro. 14 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 15 NOTIZIE E COMUNICATI IN TEMA DI CERTIFICAZIONE Secondo il giudice Alfonso Marra costituiscono atto pubblico: • il certificato di idoneità alla guida (ciclomotori); • il certificato di malattia rilasciato dal medico convenzionato ai propri assistiti su loro richiesta; • la richiesta di analisi compilata dal medico convenzionato; • la dichiarazione attestante le condizioni igieniche di un’abitazione quali risultano dall’eseguito sopralluogo; • il certificato di abitabilità rilasciato dal Funzionario Asl di cui è parte integrante il verbale di ispezione; • il certificato redatto dal Funzionario Asl attestante la conformità di un fabbricato al progetto approvato con la concessione edilizia. SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE PER L’INVALIDITA’ Snellimento delle procedure amministrative per concedere le prestazioni di invalidità civile ai soggetti con patologie oncologiche. Col messaggio 12857 del 3 maggio 2006 l’INPS dà le direttive, come previsto dall’articolo 6, comma 3 bis della legge 80/06. ARTICOLO 6 COMMA 3BIS LEGGE 9 MARZO 2006 NUMERO 80 3-bis. L’accertamento dell’invalidità civile ovvero dell’handicap, riguardante soggetti con patologie oncologiche, è effettuato dalle commissioni mediche di cui all’articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, ovvero all’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, entro quindici giorni dalla domanda dell’interessato. Gli esiti dell’accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facoltà della commissione medica periferica di cui all’articolo 1, comma 7, della legge 15 ottobre 1990, n. 295, di sospenderne gli effetti fino all’esito di ulteriori accertamenti. REGIONI E SANITA’ sentenza della Corte Costituzionale numero 181 del 5 maggio 2006 Le Regioni possono disciplinare l’organizzazione in sanità dando criteri di scelta del personale dirigente medico chiedendo un rapporto esclusivo e privilegiando, a parità di condizioni, chi ha optato per le strutture pubbliche. In particolare, secondo i giudici delle Corte costituzionale (sentenza 181/2006) le Regioni «sono libere di disciplinare le modalità relative al conferimento degli incarichi di direzione delle strutture sanitarie ora privilegiando in senso assoluto il regime del rapporto esclusivo (è la scelta delle leggi regionali della Toscana e dell’Umbria), ora facendo della scelta in suo favore un criterio preferenziale per il conferimento degli incarichi di direzione (è, invece, l’opzione legislativa seguita dalla regione Emilia Romagna)». 15 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 16 NOTIZIE E COMUNICATI La Corte costituzionale, dunque, nella sentenza ha affermato la centralità del servizio sanitario pubblico, stabilendo al contempo che le Regioni sono libere di organizzare le aziende sanitarie, affidando la responsabilità delle strutture a chi offra le maggiori garanzie di dedizione e continuità. OSPEDALIERI E CARTELLINO MARCATEMPO La mancata timbratura del cartellino per brevi allontanamenti dal posto di lavoro del pubblico dipendente non è reato di falso ideologico, ma semplicemente un illecito sanzionabile dall’amministrazione. Secondo la Cassazione sezioni unite (sentenza 15983 del 10 maggio 2006) “i cartellini marcatempo e i fogli di presenza dei pubblici dipendenti non sono atti pubblici, essendo essi destinati ad attestare da parte dal pubblico dipendente solo una circostanza materiale che afferisce al rapporto di lavoro tra lui e la pubblica amministrazione (oggi soggetti a disciplina privatistica) e in ciò esauriscono in via immediata i loro effetti, non rivolgendo affatto manifestazioni dichiarative, attestative o di volontà riferibili alla pubblica amministrazione”. Mancando un collegamento tra esercizio di funzioni pubbliche e attività falsificatoria, la mancata timbratura del cartellino in entrata e uscita facendo risultare orari non rispondenti a quelli effettivi, non verrebbe commesso reato di falso ideologico. Il dipendente dovrà rispondere solo alla propria amministrazione, magari rischiando il posto, ma non avrà la fedina penale sporca. “Tale ineludibile collegamento tra esercizio di funzioni pubbliche e attività falsificatoria dei pubblici ufficiali (che “non consente di ritenere automaticamente che tutti gli atti dagli stessi compiuti siano atti pubblici: Cassazione n. 12789/2003, citato), non può, quindi, condurre ad annoverare nella nozione di atto pubblico, rilevante ai fini penali, attività attestative che, invece, appaiono collegate direttamente e immediatamente a istituti sicuramente riconducibili alla disciplina privatistica” (per mutuare altra espressione dottrinaria) e che, soprattutto, in tale ambito esauriscono la loro funzione di rilevanza attestativa. Va quindi, affermato il seguente principio di diritto: i cartellini marcatempo e i fogli di presenza dei pubblici dipendenti non sono atti pubblici, essendo essi destinati ad attestare da parte del pubblico dipendente solo una circostanza materiale che afferisce al rapporto di lavoro tra lui e la pubblica amministrazione (oggi soggetto a disciplina privatistica), e in ciò esauriscono in via immediata i loro effetti, non involgendo affatto manifestazioni dichiarative, attestative o di volontà riferibili alla pubblica amministrazione.” Cassazione - Sezioni unite penaIi - sentenza 10 maggio 2008 numero 15983 AMMISSIONE ALLE SCUOLE DI SPECIALITA’ È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 109 del 12 maggio 2006 il decreto 172/2006, firmato dal Ministro dell’istruzione Letizia Moratti, che disciplina le modalità di ammissione dei laureati in medicina e chirurgia alle scuola di specializzazione. 16 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 17 NOTIZIE E COMUNICATI CORTE DEI CONTI e MEDICO DI MEDICINA GENERALE I medici di base convenzionati con il Servizio sanitario nazionale e i farmacisti che, disponendo con la loro attività di risorse pubbliche, altro non sono che professionisti che erogano un pubblico servizio, rispondono alla Corte dei Conti per i danni causati all’erario nell’esercizio delle loro attività. Lo ha affermato la Corte dei conti campana, colla ordinanza numero 131/2006, intervenendo su una vicenda di ricette false, sciogliendo così i dubbi e le perplessità che erano sorti in merito alla configurazione dei soggetti chiamati a rispondere dei danni subiti dal SSN. In particolare, il medico di base, giacché opera in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale, svolge un’attività di prestazione d’opera professionale con i requisiti della parasubordinazione nei confronti dell’Azienda sanitaria locale. Ne deriva che se provoca un danno erariale ne risponde innanzi alla Corte dei Conti. Anche il farmacista, professionista che per conto dell’ASL eroga un servizio pubblico disponendo delle risorse pubbliche nell’ambito dell’organizzazione sanitaria, è soggetto a precisi obblighi e doveri che, se violati, ne causano il rinvio alla magistratura contabile per responsabilità amministrativa. REDDITI DA ATTIVITA’ INTRAMOENIA - FISCO E TASSA DI ISCRIZIONE ALL’ORDINE da Sole 24 Ore del 4 giugno 2006 risposta numero 1976 La spesa sostenuta per la tassa di iscrizione all’Ordine dal medico con attività libero professionale intramoenia non è deducibile in forma analitica in quanto i compensi percepiti per l’attività intramuraria costituiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (articolo 50, comma 1, lettera e del Tuir) la cui determinazione avviene secondo le regole previste dal successivo articolo 52. 17 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 18 NOTIZIE E COMUNICATI ONAOSI: Deducibilità dei contributi obbligatori versati all’ONAOSI Ai Signori Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri Ai Signori Presidenti degli Ordini dei Farmacisti Ai Signori Presidenti degli Ordini dei Medici Veterinari Ai Signori Presidenti delle Commissioni per gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri chiarire il problema della “Deducibilità dei Contributi obbligatori versati all’ONAOSI”. Dubbi e difficoltà interpretative sono state oggetto di apposito interpello da parte del Coordinamento Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale all’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima per definire questi ed altri quesiti in via definitiva, posti dal predetto Coordinamento Nazionale ha emanato la Circolare n. 17 della quale mi permetto di sottolineare ed evidenziare il punto 5) ove, in via specifica, si tratta della “Deducibilità dei Contributi obbligatori versati all’ONAOSI”, tema scontato per gli addetti ai lavori più vicini ai nostri ambienti ordinistici ma non per i Sanitari alle prese con le dichiarazioni IRPEF. Il quesito rivolto dai C.A.F. che ci riguarda direttamente è il seguente: “L’articolo 52, comma 23, della Legge 27 dicembre 2002, n. 289, ha reso obbligatorio il contributo versato dai Sanitari iscritti agli organi professionali dei Farmacisti, Medici Chirurghi, Odontoiatri e Veterinari all’Opera Nazionale per l’Assistenza degli Orfani di Sanitari Italiani (ONAOSI). Si chiede di conoscere se detto contributo è deducibile ai sensi dell’articolo 10, comma 1, letto e), del Tuir.” Caro Collega, da parte di alcuni Sanitari, in questo periodo in cui sono in scadenza i tempi per la Dichiarazione dei Redditi, sono stati posti quesiti ai C.A.F., Centri Assistenza Fiscale, finalizzati a STUDIO DI ECOGRAFIA ECO-COLOR DOPPLER AGO ASPIRATO DR. GIANANDREA BERTONI SPECIALISTA IN: Radiologia Diagnostica RICEVE PER APPUNTAMENTO Via Marangoni, 7 - Mantova cell. 348/7804686 - abit. 0376/362783 Via M. Azara, 6 - Tempio Pausania (SS) abit. 079/673208 18 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 19 NOTIZIE E COMUNICATI Di seguito riporto la risposta dell’Agenzia delle Entrate: “L’articolo 10, comma 1, letto e), del Tuir, prevede tra gli oneri deducibili dal reddito complessivo i contributi previdenziali e assistenziali dovuti in ottemperanza a disposizioni di legge. L’articolo 52, comma 23, della legge n. 289 del 2002 (Legge finanziaria 2003), ha modificato l’articolo 2, letto e), della Legge n. 306 del 1901, estendendo l’obbligo contributivo, a favore dell’ONAOSI, a tutti i Sanitari iscritti agli Ordini Professionali italiani dei Farmacisti, Medici Chirurghi, Odontoiatri e Veterinari (tale obbligo, precedentemente, era previsto solo per i Sanitari dipendenti da enti pubblici). L’obbligatorietà della contribuzione in esame è confermata dal disposto dell’art. 10 del regolamento di riscossione dei contributi ONAOSI, approvato con atto interministeriale del 31 luglio 2003, secondo cui i contribuenti, nonchè le amministrazioni pubbliche che non provvedano al versamento dei contributi obbligatori entro i termini previsti, ovvero vi provvedano in misura inferiore al dovuto, sono tenuti a versare il contributo evaso, maggiorato di una somma aggiuntiva determinata applicando, in ragione d’anno, il tasso d’interesse di differimento e di dilazione in cui all’art. 13 del D.L. 29 luglio 1981, n. 402”. Alla luce della normativa sopra richiamata, considerata l’obbligatorietà e la natura assistenziale dei contributi a favore della Fondazione ONAOSI, si ritiene che gli stessi siano deducibili dal reddito complessivo del contribuente ai sensi dell’art. 10, comma 1, letto e), del Tuir.” Tanto premesso affinchè il problema non sia destinato in futuro a creare dubbi e perplessità per i Sanitari. Ti prego di dare la massima diffusione agli Organi di Stampa ordinistici della risposta dell’Agenzia che definitivamente scioglie ogni dubbio e difficoltà interpretativa e che conferma l’interpretazione dei nostri Uffici. ARISTIDE PACI DR. MARCELLO SACCARDO SPECIALISTA IN: Neurologia - Psichiatria VISITA PER APPUNTAMENTO STUDIO MEDICO Via Chiassi, 24 - Mantova Tel. 0376 360449 CASA DI CURA “SAN CLEMENTE” Viale Pompilio, 65 - Mantova Tel. 0376 207207 19 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 20 NOTIZIE E COMUNICATI ELENCO DEI MEDICI CHE HANNO DATO LA LORO DISPONIBILITÀ PER EFFETTUARE SOSTITUZIONI Dott.ssa ALESSANDRINI PAOLA Dott.ssa ALFIERI VITTORIA Dott. AMINALI HAMID REZA Dott.ssa BANDIOLI CLAUDIA Dott. BELLELLI ETTORE Dott. BELLETTI STEFANO Dott.ssa BELLINI CLAUDIA Dott. BENNATI LUCIANO Dott.ssa BOLDINI ANNALISA Dott. BONANSINGA UMBERTO Dott. BONETTI RICCARDO Dott. BONOLIS ANDREA Dott. BORGHI GIULIO Dott.ssa BRIGNOLI BARBARA Dott. BRUNELLI ROBERTO Dott. BUSCEMI ANGELO Dott. CAPOFERRO DOMENICO Dott. CAPPELLARI MANUEL Dott. CILLIS GABRIELE Dott. CIMAROSTI STEFANO Dott.ssa COI PAOLA Dott. COSTANTINI MATTEO Dott.ssa DALL’OGLIO DANIELA Dott. DE BIASE RAFFAELE Dott. EUTROPIO GIOVANNI Dott.ssa FERRI BARBARA Dott. FILIPPINI ALBERTO Dott.ssa FIORAVANZI MARINA Dott.ssa FORESTIERI CARMEN Dott. GALLI SIRO Dott.ssa GANDOLFI NICOLETTA Dott.ssa GENNARI ALESSANDRA Dott. GESMUNDO MICHELE Dott.ssa IELO DONATELLA Dott. LAGUARDIA ANGELO Dott.ssa GUALDI SIMONA Dott.ssa GUERZONI DEBORA Dott.ssa LEONI FRANCESCA Dott.ssa MAGALINI FRANCESCA Dott.ssa MASTROMARINO TIZIANA Dott.ssa MARASTONI CRISTINA Dott.ssa MORANDI ANNITA Dott. MOSCONI MASSIMO Dott. NICOLAI LAURA Dott. PALVARINI LOREDANA Dott.ssa PAVESI ALESSANDRA Dott.ssa PENNA ANNAMARIA Dott.ssa PILLA SILVIA Dott.ssa PORCARO VALERIA Dott.ssa POVINO MARIA ROSARIA Dott.ssa RIVA GIOVANNA Dott. RIMOLA PASQUALE Dott.ssa ROSSI FEDERICA Dott.ssa SALVAGNINI MARIA ANGELA Dott.ssa SALVATO ROBERTA Dott. SCHENATO STEFANO Dott. SERMIDI EMILIANO Dott.ssa STORTI ILARIA Dott. TOMASI LUCA Dott.ssa TROPLINI SONILA Dott. VESNAVER ALEX Dott. VIGANO’ PAOLO Dott.ssa ZIGGIOTTO FLORA Dott.ssa ZAGHINI IRENE Dott. ZANINI GIANLUCA CAMPITELLO(Mn) 333/5237298 GUASTALLA 347/7829799 PADOVA 368/7075948 PIUBEGA 0376/655367 - 333/2748283 GOITO 0376/607055 o 340/6191043 RIVAROLO MANTOVANO 347/1310095 SOLFERINO 347/4860007 AREZZO 347/3394538 (MED. GENERALE E PEDIATRIA) ASOLA (Mn) 338-1768262 BOLOGNA 051/524838 REVERE 338-7773148 o 0386-46050 S. BENEDETTO DEL TRONTO 349-5331103 (ODONTOIATRA) MANTOVA 347/9420413 CASTIGLIONE D/STIVIERE 320-5640166 - 0376/636499 RIVAROLO MANTOVANO 339/6567884 REMEDELLO(Bs) 329/5413478 MANTOVA 338/8308502 CASTELLUCCHIO (Mn) 0376-438727 o 339-7978357 MANTOVA 0376/396659 MANTOVA 0376/326710 – 3394391068 (ODONTOIATRA) PORTO MANTOVANO 347/3626736 RODIGO 0376/653335 o 347/7739280 MANTOVA 0376/324559 MANTOVA 0376/363803 - 347/4491514 (ODONTOIATRA) GONZAGA 0376/54406 MONZAMBANO 0376/800912 - 328/3574731 CASTELGOFFREDO (Mn) 0376/779027-347/8156246 SERMIDE 347-6881190 SONA 045/6080884 o 349/6903046 (MED. GENERALE E PEDIATRIA) MANTOVA 338/5221090 (ODONTOIATRA) CURTATONE (Mn) 329/0229639 S. GIOVANNI DEL DOSSO 0386/757143 VIRGILIO (Mn) 338/7556189 MANTOVA 0376/325593 - 335/6733932 MANTOVA 368/3445774 GONZAGA (Mn) 339-2735914 S. BENEDETTO PO 347/3106306 (ODONTOIATRA) PARMA 0375/87133 - 347/9477528 SOLFERINO 340/7972823 MANTOVA 0376/381346 (ODONTOIATRA) MARCARIA 338/9164126 MANTOVA 0376/320209 RONCOFERRARO 0376/662335 (ODONTOIATRA) GUIDIZZOLO 0376/818042 o 338/3004342 RIVALTA SUL MINCIO 339/7376835 PEGOGNAGA (Mn) 349/644978 (ODONTOIATRA) MANTOVA 338/3143622 PARMA 0521/697364 MODENA 333/2313897 o 059/22213 CASTIGLIONE D/STIVIERE (Mn) 0376/632653 - 340/4741313 ROVERBELLA 347/9946915 ODONTOIATRA MOTTEGGIANA (Mn) 338/8143840 VERONA 045/977468 o 348/0359648 (PEDIATRA) MANTOVA 347-6562727 S. GIORGIO 349/8100637 PORTO MANTOVANO 349/0824274 MANTOVA 0376/220856 o 339/2240056 RIVAROLO MANT.NO(Mn) 338/4208792 MANTOVA 338/8451023 BRESCIA 320/1916822 VOLTA MANTOVANA (Mn 347/1338387 MANTOVA 338/4142774 MONTANARA (Mn) 347/4309063 SERRAVALLE A PO (Mn) 0386/40370 - 339/8983860 CASTIGLIONE D/STIVIERE 328/4057353 Si informano i colleghi interessati a svolgere sostituzioni che dal prossimo numero di Mantova Medica saranno pubblicati nell’elenco dei medici disponibili per le sostituzioni solo i nominativi di coloro che avranno dato la disponibilità entro il 30 giugno per i sei mesi successivi. Ciò in quanto in elenco risultano colleghi non più disponibili che hanno dimenticato di segnalarlo all’Ordine. Si rammenta inoltre che la disponibilità va rinnovata ogni sei mesi per evitare il ripetersi di situazioni analoghe. 20 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 21 NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE Trattamento delle cartelle cliniche in caso di cessazione di attività Alcuni Ordini hanno chiesto chiarimenti alla Federazione in merito al trattamento delle cartelle cliniche dei pazienti in caso di cessazione di attività per raggiunta età pensionabile o decesso del medico di medicina generale e del libero professionista alla luce della normativa sulla privacy. A questo proposito la Federazione ritiene che la documentazione relativa alle cartelle cliniche debba essere preferibilmente consegnata ai pazienti assistiti o in subordine alla ASL di appartenenza. I soggetti legíttimati alla consegna delle cartelle medesime sono il titolare, i responsabili e/o incaricati del trattamento dei dati sensibili. Un aspetto problematico potrebbe essere costituito dal caso residuale di deces- so dei sanitario che eserciti la propria attività senza l’ausilio alcuno di un responsabile o di un incaricato. In questo caso gli eredi del sanitario non hanno titolo per accedere alla documentazione dì cui trattasi. La FNOMCeO suggerisce, pertanto, che i sanitari individuino sempre un responsabile e/o incaricato al trattamento dei dati sensibili nel documento programmatico sulle misure di sicurezza per far fronte anche a questa possibile evenienza. Cordiali saluti IL PRESIDENTE Dott. Amedeo Bianco STUDIO DENTISTICO DR. PIER LUIGI GIBELLI Dr. Raffaele De Biase Riceve anche SABATO MATTINA-POMERIGGIO Specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica Via F.lli Cervi 46/A, Cerese-Virgilio Tel. 0376 280460 CONSULENZE PREVIO APPUNTAMENTO VALUTA PROPOSTE COLLABORATIVE NEGLI STUDI DI ALTRI COLLEGHI Tel. 0376/220931 - 221018 R.M. 335/8356272 cell. 347 4491514 21 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 22 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA FINALMENTE UN’INNOVATIVA CURA PER I TUMORI ALLA PROSTATA IN TERRA MANTOVANA Mercoledì 21 Giugno, ale ore 14.45 presso l’URP del Poma si è tenuta una conferenza stampa sulla brachiterapia, un’innovativa tecnica per la cura dei tumori alla prostata Lo svantaggio si presenta quando, alla ricomparsa del tumore, sempre in età molto avanzata, il paziente vede ridursi le scelte terapeutiche alla sola endocrinoterapia e chemioterapia. L’innovativa Brachiterapia nasce in Olanda negli anni ‘80, si sviluppa in America e arriva in Italia negli ultimi dieci anni, senza subire grossi incrementi negli ambienti ospedalieri perché giudicata troppo costosa perché non comporta rendimenti economici, per il disavanzo dovuto al ridotto rimborso regionale in termini budgettari. È stata comunque volontà della Direzione Aziendale, offrire alla Comunità maschile mantovana questa terapia, la cui assenza avrebbe altrimenti comportato ricerche di offerta in altri Centri Sanitari, ridotti al numero di uno per Regione Italiana. L’applicazione di questa tecnica comporta, comunque, l’attivazione un lavoro di èquipe e sinergie non scontate che il Fisico Barai, il Radioterapista Di Marco, l’Urologo Bondavalli e l’Oncologo Aitini, hanno saputo raggiungere grazie ad una visione d’insieme dell’organizzazione e all’attenzione etica per una professione sempre ai confini tra scienza e coscienza. In sintesi, l’èquipe è chiamata a stabilire la sede degli elementi radioattivi da immettere tramite una valutazione ecogra- Grazie all’attenzione dei Vertici dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma, oggi all’Ospedale cittadino è possibile effettuare un’innovativa cura al cancro della prostata, la neoplasia che colpisce per maggiore incidenza il maschio in età avanzata, diventando la seconda causa di morte dopo il tumore al polmone. Si tratta della cosidetta Brachiterapia, che consiste nell’iniettare circa 50 – 80 semi radioattivi all’interno della prostata per combattere la neoplasia in modo estremamente mirato, senza incorrere negli effetti collaterali della chemioterapia o della terapia chirugica di tipo resettivo. È sempre il paziente a scegliere, con la consulenza di un’équipe medica composta da Oncologo, Radioterapista, Fisico Sanitario ed Urologo, il tipo di intervento a cui desidera sottoporsi, vagliando vantaggi e svantaggi dell’offerta terapeutica. Con questa nuova metodica, i vantaggi sono molti: buona sopravvivenza e qualità di vita, degenza ospedaliera di un solo giorno, nessuna resezione chirugica, vita sessuale attiva. 22 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 23 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA fica della prostata da parte del Fisico Sanitario, la dose degli elementi radioattivi da inserire secondo la valutazione del Radioterapista, la capacità pratica di inserimento nelle sedi e nelle quantità stabilite, da parte dell’Urologo, la presa in carico del paziente, da parte dell’Oncologo. Oggi a Mantova sono curati ogni anno circa 200 pazienti affetti da tumori alla prostata, che si ricorda essere la parte anatomica deputata alla produzione del liquido seminale, necessario alla riproduzione della specie. Ufficio Relazione con il Pubblico DR. IDA BREVIGLIERI Progetto Europeo HPH Anche quest’anno l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma ha partecipato con lavori propri al Progetto Europeo HPH, Health Promoting Hospitals, la cui Commissione Centrale ha esaminato e premiato iniziative culturali a favore della promozione della salute, in un’ottica di condivisione di risorse umane, professionali e tecnologiche. Ebbene, l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma è lieta di annunciare l’assegnazione quattro riconoscimenti sulla totalità dei progetti presentati. • Area Qualità ed Appropriatezza con: il Risk Management Aziendale • Cardiologia di Pieve di Coriano con: tele – elettrocardiografia e teleconsulto cardiologico nell’ottica di un’integrazione funzionale fra ospedale e territorio. • Pneumologia e Terapia Intensiva Respiratoria con: un poster sull’assistenza respiratoria domiciliare. Infatti, di recente, con tre relazioni e un poster, il Carlo Poma ha partecipato alla 14° Internetional Conference HPH di Palanga (Lituania) sui progetti premiati di: I risultati, meritati a livello europeo dall’Azienda Ospedaliera Carlo Poma, sono stati ottenuti grazie alla valorizzazione della risorsa professionale, integrata da una sinergia funzionale che fonda le sue radici nel pensiero positivo, nella cui promozione sta la vera rivoluzione della sanità mantovana. • Pronto Soccorso di Mantova con: Informazione ed Accoglienza Interculturale in Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza Ufficio Relazioni con il Pubblico AZIENDA OSPEDALIERA CARLO POMA Con la collaborazione del Comitato Tecnico Scientifico HPH Aziendale 23 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 24 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA L’UNITÀ OPERATIVA DI RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA DEL PRESIDIO MULTIFUNZIONALE DI BOZZOLO VOLA IN EUROPA PER UNO STUDIO DI RICERCA MULTICENTRICO SUL PAZIENTE AFASICO pessimo) a 5 (valore buono). Ebbene, gli elementi standardizzati e raccolti hanno suscitato l’interesse dell’Università di Londra e, la Dr.ssa Hillari, verificata la scientificità del processo di ricerca italiano, ne ha inserito i dati nell’archivio europeo “Proquolid”, e questi provenienti da Bozzolo, sono gli unici dati italiani considerati a livello europeo. Oggi, l’Unità Operativa di Riabilitazione Neuromotoria ospita pazienti provenienti dall’U.O. di Neurologia del Carlo Poma, diretta dal Dott. Previdi, dalla Neurochirurgia di Cremona, sin dalle zone limitrofe del parmense e ambisce all’importante traguardo del reinserimento del paziente nel contesto familiare e comunitario di appartenenza, con un grado di autonomia sufficiente alla soddisfazione dei bisogni quotidiani. Di recente, il Dott. Posteraro, Direttore dell’U.O., ha promosso due convenzioni condivise dai vertici dell’Azienda Ospedaliera: • una con la Facoltà di Psicologia dell’Università Bicocca di Milano, i cui ricercatori sono interessati al tema dell’afasia; • l’altra con l’Istituto di Fisiologia e Scienza delle Visioni i cui Medici Neurologi per la cura dei pazienti con disturbi del campo visivo di natura neurologica, adottano programmi terapeutici messi a punto con la collaborazione di Centri Ospedalieri ed Universitari della Germania. Analizzare il livello di qualità della vita del paziente afasico è di fondamentale importanza per stabilire la diagnosi, la prognosi e il percorso terapeutico della persona colpita in uno dei centri neurologici più imporrtanti: quello della comprensione e dell’uso del linguaggio. Sì perché il paziente afasico non solo non è più in grado di parlare e dialogare con una corretta sintassi del pensiero, ma presenta problemi anche nella comprensione semantica del linguaggio a sostegno delle tesi per cui il pensiero è linguaggio e linguaggio è pensiero. Tutto questo è ben conosciuto dai medici fisatri Lucio Posteraro, Alberto Formis e dalla logopedista Elena Grassi dell’Unità Operativa di Rieducazione Neuromotoria del Presidio Multifunzionale di Bozzolo che, partendo dalla traduzione di un questionario dell’Università Londinese finalizzato all’ analisi della qualità della vita del paziente afasico, ha promosso uno studio multicentrico con sei centri di riabilitazione italiani, somministrando il questionario ai pazienti afasici colpiti sui tre livelli di: grave, lieve ed intermedio, escludendo quello gravissimo. La seconda novità dello studio sta nell’aver somministrato il questionario direttamente al paziente, che, senza avvalersi della benchè minima inter-mediazione, deve rispondere a 39 domande. Le risposte riguardano attività della vita comuni, considerate semplici da chi è in salute, ma spesso insormontabili da chi vede il quotidiano stravolto dalla malattia, formulate secondo una scala di valori da 1 (valore Uffcio Relazioni con il Pubblico Aziendale DR. IDA BREVIGLIERI Con la collaborazione dell’ L’Unità Operativa di Riabilitazione Neuromotoria del Presidio Multifunzionale di Bozzolo 24 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 25 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA La Conferenza Stampa della Unità Operativa Chirurgia Toracica oncologiche, da traumi ed infezioni. L’attesa media dell’intervento chirurgico è di 21 giorni, contro i 30 stabiliti dalla Regione Lombardia, con un indice di saturazione dei posti letto pari al 97%. Sono dati a motivo di orgoglio per una Unità Operativa composta da un ridotto numero di medici che, in quanto tale, è chiamato ad un rapporto diretto con i pazienti e con l’interventistica della Sala Operatoria, dove le mani del chirurgo sono “costrette” all’acquisizione di “manualità ed abilità” ad alti livelli, del tutto favorevoli all’utenza. Da alcuni mesi in Sala Operatoria si sta sperimentando l’innovativa Chemioterapia intra - operatoria del mesotelioma polmonare mentre, a breve, si prevede l’utilizzo sempre più frequente della tecnica robotica guidata dal professionista, con la garanzia di risultati al limite della perfezione. I progetti innovativi per l’anno 2006 si rivolgono al potenziamento didattico della risorsa professionale, alla cura palliativa e all’implementazione dell’assistenza post chirurgica intensiva. Il 2 Maggio ‘06, presso i locali dell’URP la Chirurgia Toracica del Carlo Poma, ha tenuto una conferenza stampa sull’attività di ricovero e ambulatoriale condotta nell’anno 2005, spingendosi nella descrizione di quelli che sono considerati obiettivi prioritari per l’anno 2006. Andando per ordine, il Direttore dell’Unità Operativa, Dott. Giovanni Muriana, accompagnato dai Dirigenti Medici, Canneto Barbara, Droghetti Andrea, Schiavini Andrea, e da Melli Fulvia in rappresentanza della Direzione Sanitaria, ha descritto un’Unità Operativa che, a distanza di sei anni dalla sua nascita, ha portato i pazienti mantovani ad un saldo zero all’emigrazione per motivi di cura, trasformandosi inoltre in polo attrattivo per la cura dei pazienti delle Province limitrofe. Il dato, integrato da una sperimentazione gestionale che consente la condivisione delle risorse infermieristiche con la Chirurgia Vascolare, dà ottimi risultati gestionali con una riduzione dei costi a favore del rendimento globale. Oggi, dei 14.000 interventi chirurgici l’anno eseguiti a livello aziendale, 391 hanno luogo in Chirurgia Toracica. Di questi, nel 70% dei casi sono dovuti a neoplasie polmonari, mentre il restante 30% è sostenuto da altre patologie Ufficio Relazione con il Pubblico e Comunicazione DR. IDA BREVIGLIERI 25 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 26 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA L’Azienda Ospedaliera Carlo Poma vincitrice del premio Giancarlo Scarda grazie alla brillante comunicazione scientifica del Dott. Luca Bertolani L’Azienda Ospedaliera Carlo Poma si è imposta all’attenzione del “XLVI Congresso Nazionale della Società dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi Ospedalieri”, svoltosi a San Benedetto del Tronto dal 24 al 27/5/2006, grazie alla relazione scientifica del Dott. Luca Bertolani. Bertolani, dirigente medico della Struttura Complessa di Neurologia è infatti risultato il vincitore del “Premio Giancarlo Scarda” per la migliore comunicazione scientifica presentata con il lavoro “Un caso di demenza reversibile in una paziente con neurinoma lombare associato ad iperproteinorrachia ed idrocefalo”, scritto in collaborazione con il Di- rettore dell’Unità Operativa, Dott. Paolo Previdi, e con i colleghi Medici Silvestrelli e Lanari. La comunicazione è risultata particolarmente interessante per aver trattato l’insorgenza di caso con tutte le caratteristiche della demenza “senile”, in realtà sostenuta da una neoformazione intradurale. La capacità di analisi anamnestica e diagnostica ha condotto l’equipè sanitaria all’asportazione chirurgica della neoplasia con conseguente ritorno alla normalità della paziente. Ufficio Relazioni con il Pubblico Aziendale DR. IDA BREVIGLIERI Con la collaborazione della Struttura Complessa di Neurologia Attivazione Funzione Centro Antidoti Con una recente delibera l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma, ha attivato la Funzione Centro Antidoti – Antiveleni. La Sede è presso la Struttura Complessa di Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Carlo Poma, e risulta essere convenzionata con il Centro Antiveleni dell’Azienda Ospedali Riuniti di Bergamo, la cui consolidata esperienza permette la fruizione delle consulenze telefoniche necessarie al superamento delle problematiche urgenti legate ai casi di intossicazione di varia natura. L’istituzione della funzione nasce da un’idea della Farmacista Frigeri per la cui evoluzione, nel corso degli anni, si è avvalsa del sostegno di Dirigenti e Colleghi sino a renderla possibile con il riconoscimento della Direzione Aziendale. Nel corso dell’ultimo biennio, la Direzione ha proceduto deliberando la funzione, istituendo la convenzione con gli Ospedali Riuniti di Bergamo, attivando corsi di aggiornamento ed addestramento con la collaborazione del Servizio di Formazione Aziendale, creando un data 26 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 27 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA base informatizzato per la catalogazione degli avvelenamenti rilevati e trattati. Oggi, grazie al lavoro “certosino” delle sue operatrici e dei suoi operatori, l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma non solo ha attivato la “Funzione Centro Antidoti e Antiveleni”, ma è anche stata riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Dipartimento di Protezione Civile come sede di “Scorta nazionale antidoti per emergenze chimiche”, dovute a calamità naturali, incidenti e terremoti. Una realtà importante per una Provincia sede di industrializzazione chimica. In caso di necessità la “Triade” dei Servizi menzionati si attiva per: • Fornire gli antidoti necessari a coloro che si recano direttamente in Farmacia; • Fornire prestazioni urgenti in Pronto Soccorso; Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione Aziendale • Prelevare e portare gli antidoti necessari a coloro che hanno bisogno di prestazioni urgenti sul territorio, con il 118. Ma i progetti non finiscono qui e, per il futuro, sono stati pensati altri obiettivi, come: interventi di formazione specialistici in collaborazione con l’Asl di Mantova, con i Medici di Medicina Generale, con il Mondo della Scuola, con particolare attenzione ai problemi legati all’ingestione di funghi tossici, al contatto con piante velenose, all’inalazione di monossido di carbonio. Ulteriori dati verranno forniti nel corso della conferenza stampa. LA STATUA DI SAN GIUSEPPE ALL’INGRESSO OSPEDALIERO DI STRADA LAGO PAIOLO All’ingresso del nuovo Ospedale da Strada Lago Paiolo è stata posta la statua di San Giuseppe proveniente dalla Chiesetta, sempre Ospedaliera, del Sacro Cuore. La Chiesa del Sacro Cuore, consacrata nel 1954 dal Mons. Poma, Vescovo di Mantova, era stata eretta nella zona “sanatoriale”, per iniziativa del cappellano ospedaliero, Mons. Sabanelli, con il contributo della comunità mantovana. I nomi dei benefattori spiccano ancora sulle colonne della Chiesa. Successivamente, i due Reparti ospitanti i malati di Tuberco- losi furono chiusi per la contestuale apertura di punti di accoglienza nelle più climatiche Colline Veronesi, Arco di Trento, Sondalo e così anche la Chiesa del Sacro Cuore cadde in disuso. Oggi, la Sua statua, raffigurante San Giuseppe, padre putativo di Gesù Bambino, rappresentato fra le sue braccia, ma anche patrono degli ammalati, ritrova una collocazione centrale proprio nel nuovo ingresso ospedaliero. Ufficio Relazioni con il Pubblico Azienda Ospedaleira Carlo Poma 27 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 28 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA UNA CONFERENZA STAMPA CON ABEO, IL PICCOLO GRUPPO E PEDIATRIA Con la conferenza stampa di giovedì 13 luglio, l’Abeo, Associazione Bambino Emopatico Oncologico, ha presentato l’ultima donazione fatta all’Unità Operativa di Pediatria del Carlo Poma che consiste nell’acquisizione di due apparecchiature: il Saturimetro e il NIOX MINO dotato di accessori Test Kit 300. Il costo totale della donazione, come affermato dal Presidente dell’Associazione, Vanni Corghi, è stata pari a 10.500 euro e si è resa possibile grazie al contributo del Comune e della Provincia di Mantova, a cui sono da associare le elargizioni delle Associazioni Roverbellesi: il Piccolo Gruppo, La Congricola e il Musical che rispettivamente, grazie alla vendita di manufatti femminili, all’organizzazioni di feste popolari e di musical teatrali, rilevano somme di denaro, in buona parte devolute alle iniziative promosse dall’ABEO di Mantova. “È un piacere”, prosegue la Signora Giovanna Salvaterra in rappresentanza del Piccolo Gruppo, “collaborare con l’Abeo perché siamo sicure di lavorare per iniziative scaturite da un pensiero che trova sicuramente la strada per l’oggettivazione concreta”. Le prossime iniziative saranno a favore delle Pediatrie degli Ospedali di Asola e di Pieve di Coriano dove si sono rese evidenti le opportunità di acquistare, per il primo Plesso Ospedaliero, il Polisonigrafo, uno strumento in grado di controllare i disturbi del respiro premonitori di affezioni cardiache e, per il secondo Ospedale, una dotazione di televisori per i piccoli ospiti. Invece, a Mantova, con il saturimetro sarà possibile registrare i parametri delle funzionalità cardio respiratoria, mentre con il NIOX MINO, il personale medico sarà in grado di stabilire una diagnosi differenziale fra asma e infiammazione delle basse vie respiratorie, conducendo così il piccolo paziente ed i suoi familiari verso il giusto e differenziato approccio terapeutico. Diagnosi differenziale e miglioramento della qualità dell’assistenza infermieristica che si trova a registrare parametri esatti in un tempo reale, sono stati descritti dal Direttore dell’U.O., Dott. Giovanni Pastorelli. Alla Conferenza Stampa è intervenuta anche Monica Perugini, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Mantova che, felicitandosi per il successo dell’iniziativa, ha riaffermato la collaborazione consolidata ed il sostegno ad Abeo a favore di donne e bambini che rappresentano i soggetti principali delle politiche alle pari opportunità, promosse per il sostegno al settore della popolazione fragile. La conferenza si è conclusa con i ringraziamenti del Direttore, Dott. Pastorelli, in special modo ad Abeo, ma anche alle Associazioni, ai collaboratori medici e al personale infermieristico che quotidianamente lavorano per il benessere dei bambini ricoverati nella Pediatria di Mantova, con una media giornaliera di 15/20 ospiti. Ufficio Relazione con il Pubblico DR. IDA BREVIGLIERI 28 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 29 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA Un Nuovo Numero Verde per la Radiologia 800 318 163 è il nuovo numero verde utile per la prenotazione degli esami radiologici Da oggi, presso l’Ospedale Carlo Poma di Mantova, è possibile prenotare gli Esami Radiologici telefonicamente e senza oneri di spesa, al numero verde 800 318 163. Il numero, voluto dalla Direzione Aziendale a favore dei diritti del cittadino, è attivo, come sempre, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, il Sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Ufficio Relazioni con il Pubblico Aziendale DR. IDA BREVIGLIERI IL TRASLOCO AL BLOCCO D Con al conferenza stampa di oggi, 8 luglio 2006, la comunità mantovana è stata informata del trasloco in atto verso il nuovo Blocco D. Con il trasloco delle risorse tecnologiche della struttura Complessa di Dialisi, oggi sabato 8 Luglio si è avviato il complesso processo di trasloco delle maggior parte delle funzioni sanitarie dagli storici padiglioni ospedalieri al nuovo Blocco D, immediatamente riconoscibile per la forma longitudinale con cui si colloca alla sinistra del principale ingresso ospedaliero di Strada Largo Paiolo. L’Emodialisi accoglierà i pazienti da lunedì 10, con 23 posti letto tecnici a cui ne vanno aggiunti altri 4 per la dialisi peritoneale. I pazienti che normalmente sospendono il trattamento dialitico proprio nei giorni di sabato e domenica, hanno già visitato i nuovi locali, esternando soddisfazione per quanto verrà loro offerto. I movimenti del trasloco proseguiranno lunedì 10 con le Unità Operative di Nefrologia, Oncologia Day Hospital e Degenza, Martedì 11 con Geriatria e Medicina, Mercoledì 12 con il Servizio Immunotra- sfusionale che insieme agli Ambulatrori dedicati alla Terapia Anticoagulante Orale (TAO) e all’AVIS prevede una ripresa a pieno ritmo Venerdì 14. Si tratta, come dice il Direttore Sanitario dott. Raffaello Stradoni “di un vero e proprio processo che sta procedendo senza intoppi grazie alla partecipazione, alla collaborazione e alla cooperazione di risorse umane, professionali nonché dei Servizi che compongono l’Azienda”. Come afferma l’Ing. Beruffi, il nuovo corpo D è costituito da un unico volume di 6 piani fuori terra che ospiterà: • Al piano terra la Dialisi; • Al primo piano il Servizio Immunotrasfusionale, gli Ambulatori TAO, l’AVIS e il Day Hospita Polivalente; • Al secondo piano, degenze e day hospital di Oncologia medica • Al terzo piano Geriatria Nefrologia • Al quarto Medicina generale Il Blocco D offre massimi livelli di comfort per i pazienti e più elevata funzionalità per i reparti, i cui colori sono 29 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 30 AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA stati accuratamenti scelti dal Personale dell’Area Tecnica, secondo le più innovative indicazioni di analisi e studio sul tema dell’influenza del colore sulla psichè del paziente. Tutte le camere progettate per un massimo di due letti, dispongono di un piccolo ingresso, di servizi igienici propri con lavabo, bidet, doccia e portasalviette riscaldato. Bagni e cucine sono rivestiti con materiale di ceramica mentre il pvc riveste le restanti aree di degenza. Il paziente può disporre di un’illuminazione individuale o diffusa, di sistema di chiamata del personale infermieristico, di strumento per l’ascolto della musica filodiffusa e di comandi per la visione televisiva. I locali sono inoltre attrezzati per l’uso del personal computer e dispongono di connessione telefonica e di accesso a internet, garantendo peraltro a medio termine la possibillità di una funzionale interconnessione informatica per medici ed infermieri . Con la conclusione di questo trasloco, l’ingresso di Strada Lago Paiolo si conferma come il principale per la maggior parte dell’utenza dell’Ospedale di Mantova. Rimane comunque attivo, anche se secondario, l’ingresso di V.le Albertoni n. 1, soprattutto per l’utenza che accede alle Unità Operative di Gastroenterologia, Ambulatori Specialistici Ospedalieri, SPDC e Pediatria, nonché ai Servizi Amministrativi. Ufficio Relazione con il Pubblico DR. IDA BREVIGLIERI 30 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 31 CORSI E CONVEGNI Osteonecrosi associata a bifosfonati Nel 2004 la ditta farmaceutica Novartis ha segnalato la comparsa di osteonecrosi dei mascellari associate all’utilizzo di bifosfonati, tra cui quelli maggiormente coinvolti risultano essere il pamidronato, l’alendronato ed il zoledronato. Queste molecole sono analoghe del pirofosfato, si localizzano nell’osso inibendo la funzione osteoclastica risultando particolarmente efficaci nel trattamento di localizzazioni tumorali scheletriche, in particolare trovano indicazione per il trattamento del mieloma, del carcinoma prostatico, mammario, tiroideo, polmonare e di recente esteso anche a quello del colonretto. L’attività di questi farmaci è determinata da un’inibizione della funzione biologica della membrana cellulare osteoclastica fino ad indurre la morte cellulare programmata. Essi agiscono anche indirettamente sulla funzione osteoblastica e sulla angiogenesi locale attraverso una risposta umorale a molteplici citochine e fattori di crescita tra cui IL-6, TNF-a, ILGF-I, VEGF, GH. L’effetto finale risulta in una inibizione del normale metabolismo osseo, riduzione delle proprietà meccaniche dell’osso con accumulo di microlesioni, e alterazione della qualità ossea. L’associazione con trattamenti chemioterapici (soprattutto taxani), la somministrazione di steroidi, di farmaci anti-angiogenetici, ed ancora le condizioni clini- che generali associate come discrasie ematiche, diabete, abuso di alcool, tabagismo... hanno un effetto favorente la comparsa di questo quadro. La maggior parte dei casi di osteonecrosi sono associate ad avulsioni dentarie ma qualunque procedura chirurgica può favorirne la comparsa. Una delle ragioni per cui i mascellari sono frequentemente colpiti è dovuta alla costante esposizione agli agenti esterni oltre ad essere soggetti al rischio di ripetuti micro traumi. Inoltre si è notato che spesso in questi pazienti il quadro clinico è complicato da infezioni opportunistiche, nella nostra esperienza abbiamo riscontrato frequentemente la presenza di colonie di Actinomyces. In considerazione del fatto che questi farmaci sono insostituibili nel migliorare il decorso della malattia neoplastica e che permangono nel tessuto osseo per anni anche dopo la sospensione della terapia, si rende necessario un sistematico approccio multidisciplinare con attento monitoraggio di tutti i pazienti in terapia con bifosfonati. Si sottolinea l’importanza di rendere edotti soprattutto gli oncologi, i medici di medicina generale e, gli odontoiatri in ordine al rischio costante di potenziali necrosi mascellari. Tutti i pazienti da sottoporre a terapia con bifosfonati dovranno essere inviati a visita odontoiatrica. Sarà cura dell’odontoiatra eseguire perio31 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 32 CORSI E CONVEGNI diche sedute di igiene orale, avulsione dentarie, trattamenti odontoiatrici conservativi, rimozione o ribasamento di protesi incongrue prima di iniziare tale trattamento farmacologico. Qualora vi sia la comparsa di un quadro clinico suggestivo di osteonecrosi, è opportuno eseguire in ambiente ospedaliero, curettage osseo delicato sotto adeguata copertura antibiotica/antimicotica, mantenere una accurata igiene orale ed uno stretto follow-up del paziente. Interventi chirurgici più aggressivi sono stati spesso seguiti (nonostante brevi apparenti miglioramenti) da peggioramento del quadro clinico e sono pertanto da evitare o riservare a casi selezionati. L’utilizzo di ossigeno terapia iperbarica è stata utilizzata con risultati discordanti. Marco Collini Eugenio Broccaioli Massimo Nardini CALENDARIO 18.11.2006 “L’IMAGING OGGI”… IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA: QUALE CONFRONTO FRA SPECIALISTI E MEDICI DI MEDICINA GENERALE” Luogo: Presidio Ospedaliero di Asola Aula Magna Mantova Banca 1896 Asola 09.10.06 “ALIMENTAZIONE, SPORT E SALUTE” Luogo: Mantova Organizzato dalla Soc. Italiana Medicina dello Sport 07.10.06 “ATTUALITÀ NELLE STRATEGIE TERAPEUTICHE DELLE MALATTIE REUMATICHE” Iscrizione gratuita.Chiesto accreditamento ECM Luogo: Teatro Accademico del Bibiena Via Accademia - 46100 MANTOVA Segr.scientif.: Dott. iS. Canazza, M. Manfredini e P.RossiniP.O.Destra Secchia - Pieve di Coriano Tel.:0386-717255 21.10.2006 “IL DAY SURGERY IN STRUTTURA PRIVATA ACCREDITATA: CONFRONTO FRA SPECIALISTI, MEDICI DI MEDICINA GENERALE E PAZIENTI” Luogo: Casa di Cura San Clemente Mantova 20-21.10.2006 “GIORNATE VIRGILIANE DI CARDIOLOGIA-CARDIOCHIRURGIA E MALATTIE INFETTIVE: ATTUALITÀ CLINICHE E SFIDE ORGANIZZATIVE” Luogo: MAMU Mantova Organizzato dalla Societa’ Italiana Medicina dello Sport 27-30.09.06 “VERONA METABOLISMO 2006” Luogo: Verona - Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgiche – Universita’ di Verona 32 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 33 DIREZIONE GEN. SANITÀ - REGIONE LOMBARDIA NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITÀ REGOLATORIE EUROPEE E L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AlFA) 19 Giugno 2006 Gentile Dottoressa, Egregio Donore, GlaxoSmithKUne (GSK) in accordo con “Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) desidera informarLa in merito a nuove importanti informazioni di sicurezza riguardanti lamotrigina (Lamictal). • Un aumento del rischio di labio-palatoschisi associato all’uso di lamotrigina (Lamictal) durante il periodo iniziale della gravidanza è stato di recente rilevato in un registro di gravidanza. • Il riassunto delle caratteristiche del prodotto di lamotrigina (Lamictal) verrà aggiornato con questa nuova informazione. • Il possibile rischio di labio palatoschisi deve essere valutato in base alla necessità del trattamento. La brusca interruzione della terapia antiepilettica, può portare alla comparsa improvvisa di attacchi convulsivi con gravi conseguenze sia per la madre che per il feto e deve essere evitata. I dati che emergono dal Registro delle Gravidanze “Nord America Antiepileptic Drug (NAAED)” suggeriscono una associazione tra lamotrigina (Lamictal) ed un aumento del rischio di labio palatoschisi non-sindromica. In particolare, il Registro delle Gravidanze NAAED ha rilevato una elevata incidenza di casi di palatoschisi isolata, non-sindromica in neonati, esposti in utero a lamotrigina in monoterapia durante il primo trimestre di gravidanza, in confronto alla popolazione di riferimento utilizzata in tale Registro. Dati pubblicati di recente, tratti dal Registro, riportano tre casi di palatoschisi isolata non-sindromica e due casi di labioschisi isolata non-sindromica senza palatoschisi su un totale di 564 neonati esposti a lamotrigina in monoterapia nel primo trimestre di gravidanza, da cui risulta una incidenza di 8,9 per 1000. Questo in confronto con un tasso di prevalenza di 0,37 per 1000 osservato nella popolazione generale del Brigham and Women’s Hospital (BWH) Surveillance Program (rischio relativo nei pazienti trattati con lamotrigina rispetto alla popolazione generale del BWH è pari a 24; IC 95% = 10,0-57,4). Come riferimento, l’incidenza complessiva di malformazioni maggiori riportate dal registro NAAED è stata di 15/564 (2,7%, 27 per 1000) e non differisce da quella riscontrata nella popolazione di riferimento. La prevalenza di labio palatoschisi osservata nel registro NAAED è anche più elevata rispetto alla prevalenza naturale di labio palatoschisi non-sindromica riportata in letteratura, che comprende studi effettuati negli Stati Uniti, Australia, Europa. Sebbene studi differenti abbiano ottenuto risultati diversi a seconda dell’area geografica e delle differenti modalità di valutazione dei casi, 33 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 34 DIREZIONE GEN. SANITÀ - REGIONE LOMBARDIA il range riportato è 0.50-2,16 per 1000. Nonostante tali risultati non siano stati confermati da altri studi, GlaxoSmithKline (GSK) sta valutando con le autorità regolatorie dei vari Paesi del mondo questi nuovi dati e altre informazioni rilevanti, inclusi gli esiti di oltre 2.000 gravidanze, presenti in altri registri di gravidanza, per meglio comprendere il significato di tali riscontri. GSK, in accordo con l’AIFA, sta provvedendo ad aggiornare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto ed il Foglio illustrativo in modo da tenere in considerazione questi nuovi dati. Al momento, i medici devono avvisare le pazienti di informarli qualora abbiano iniziato una gravidanza o abbiano intenzione di iniziarla in corso di terapia. Il possibile rischio di labio palatoschisi associato all’uso di lamotrigina (Lamictal) nel primo periodo di gravidanza deve essere valutato in base alla necessità del trattamento. La brusca interruzione della terapia antiepilettica, può portare alla comparsa improvvisa di attacchi convulsivi con gravi conseguenze sia per la madre che per il feto e deve essere evitata. Va considerato che anche altri farmaci antiepilettici sono stati associati a malformazioni congenite. NUOVA DISCIPLINA PER LE SOSTANZE STUPEFACENTI Il decreto 10 marzo 2006 ha approvato il nuovo ricettario per la prescrizione delle sostanze stupefacenti e psicotrope di cui alla Tabella Il sez. A e dell’allegato 111 bis DPR 9 ottobre 1990 n.309, come modificato dal DL 30 dicembre 2005 n° 272, convertito dalla Legge 21 febbraio 2006 n° 49. In particolare, il ricettario giallo tipo madre-figlia che i colleghi ritiravano presso la sede dell’Ordine è abolito. Le copie che i colleghi detengono non possono più essere utilizzate e vanno riconsegnate presso la sede dell’ordine. Nel frattempo che i nuovi moduli di ricettario vengano stampati, per tutte le prescrizioni di sostanze di cui ai citati decreti, sono da utilizzare i ricettari autocopianti distribuiti dalle ASL secondo le consuete norme d’uso che non risultano peraltro modificate. La tabella II della nuova legge riporta i medicinali in ordine decrescente in base alla loro capacità di indurre dipendenza (A,B,C,D,E) mentre la tabella I riporta semplicemente l’elenco di tutte le sostanze stupefacenti e psicotrope suscettibile di abuso. L’allegato III bis comprende le sostanze (quindi anche quelle comprese nella ta34 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 35 DIREZIONE GEN. SANITÀ - REGIONE LOMBARDIA bella II A) che possono essere usate nella terapia del dolore in corso di patologia neoplastica o degenerativa. (buprenorfina, codeina, diidrocodeina, fentanyl, idrocodone, idromorfone, morfina, metadone. ossicodone, ossimorfone). Per queste sostanze, ricetta autocopiante che può comprendere fino a 2 medicinali diversi tra loro o uno stesso medicinale in 2 forme farmaceutiche diverse o con 2 dosaggi differenti tra loro per una cura non superiore a 30 giorni. Nella tabella IIA sono compresi, oltre ad altre, sostanze, anche i medicinali dell’allegato III bis in questo caso non usati per la terapia del dolore cronico (es. cardiostenol). Anche in questo caso, ricetta autocopiante, ma di un solo medicinale per una durata non superiore a 30 giorni. Unica eccezione flunitrazepam (Roipnol, Darkene) per il quale non può essere prescritta più di una sola confezione per ricetta per una durata del trattamento non superiore a 60 milligrammi. Eparine a basso peso molecolare: precisazione A seguito di alcuni quesiti pervenuti in merito alle indicazioni di registrazione della enoxaparina di cui alla nota regionale prot. 11895 del 3 marzo 2006, si precisa che l’indicazione “Profilassi e trattamento della TVP” riportata nel foglietto illustrativo della specialità Clexane, non essendo limitata ad aree cliniche specifiche, deve intendersi riguardare la profilassi e il trattamento delle TVP sia in chirurgia generale e ortopedica, che nei pazienti non chirurgici. Si precisa inoltre che la somministrazione sottocutanea delle eparine a basso peso molecolare per il trattamento dell’angina instabile e dell’infarto miocardio non Q è sempre prevista in associazione con acido acetilsalicilico. 35 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 36 SPAZIO LIBERO ANTICHITA’ E MODERNITA’ NEI CODICI SEGRETI Dalle scritture egizie e assiro-babilonesi al codice della vita Il “corpus” di leggi, di sentenze e di norme giuridiche rappresenta il più esteso significato e la espressione più appropriata del termine “CODICE” (codex iustinianus, theodosianus, codice d’onore, di comportamento, penale, civile ecc.). È anche la manifestazione più elevata della cultura e della civiltà dei popoli in ogni tempo. Esiste, però, un’accezione diversa di codice che travalica i classici contenuti e si colloca in una diversa categoria. Un codice che affonda i suoi concetti in conoscenze antiche e moderne; un codice che possiamo definire “ricerca” o target di ricerca. A questa tipologia di codice faccio riferimento, cioè a una verità celata nella quale è racchiuso il segreto per un passaggio o per un trasferimento dell’informazione (cifrario). Questo atto può essere interpretato “ermeneutica” secondo Gadamer. Risulta da un insieme di simboli (crittografia) e di regole (grammatica) usato in determinati sistemi di comunicazione, di trasmissione e comprensione. È un linguaggio nel quale sono presenti messaggi di varia natura che necessitano di decifrazione per essere catturati e capiti. La decifrazione (crittografia) si serve dell’uso di una “chiave” d’accesso trasmessa separatamente al messaggio. Tutta la materia ha acceso sempre l’intelligenza e la fan- tasia dell’uomo diventando specialistica e sofisticata. Contiene invenzione, matematica, fisica, biologia, storia e altro. È multidisciplinare. Oggi è straordinariamente sviluppata la codificazione delle informazioni telematiche per via satellitare al fine di renderle più sicure e protette da avversari e concorrenti in grado di distruggerle o di impossessarsene. Ma ogni informazione corre il pericolo di essere intercettata, infatti la rapina informatica è all’ordine del giorno. La lotta sta nel difendere (crittandole) e rubare (decrittandole) comunicazioni riservate e segrete con le armi più moderne. Lo scontro è subdolo e underground. È la cosiddetta guerra dei codici, una guerra tra guardie e ladri, tra prede e predatori; una guerra tra spie, tra 007; un lavoro, come si suol dire, di “intelligence”. In ogni epoca vi fu un uso generalizzato del sistema dei codici. Questi nelle loro molteplici forme sono ormai indispensabili per le varie attività umane. Oggi è una questione quotidiana di una persona la segretezza del proprio PIN per tenere lontani occhi indiscreti. Ma anche grandi eventi e grandi tragedie per alcuni troverebbero origine da decodificazioni di codici segreti. La violazione di questi diventa spesso una maniera co36 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 37 SPAZIO LIBERO moda per facili spiegazioni a tutto. In sostanza i significati nascosti di codice hanno segnato la loro onnipotenza nella vita sociale di tutti i giorni. Come ignorare “Il codice Da Vinci” l’ormai famoso romanzo thriller ricco di intrighi, di storia, di antistoria e di leggende? Il sorriso enigmatico di Monna Lisa sarebbe un messaggio nascosto, una specie di linguaggio cifrato per chi è in grado di interpretarlo. In verità tale sorriso è sempre stato considerato un grande mistero. Anche la disposizione dei discepoli nell’Ultima Cena sarebbe una sorta di codice. Così il nascondiglio e il segreto del Santo Graal (che cos’è, chi è?) rappresenterebbe un intricato e geniale sistema di informazioni a compartimenti stagni. Leonardo Da Vinci, gran maestro del Priorato di Sion, sapeva ben custodire e difendere la chiave di lettura dei suoi simbolismi e dei suoi astuti codici. Ma Dan Brown sembra aver voluto evitare il vero mistero stupefacente di morte e di resurrezione. Sono di ogni epoca notizie di codici e di documenti sepolti per secoli in cattedrali e grotte e acquisiti fortuitamente. In questo modo è avvenuto il ritrovamento, nel 1945, a Nag Hammadi (Egitto), dei codici copti e tra questi il Vangelo apocrifo (perché ritenuto falso dalla Chiesa ufficiale) dell’apostolo Tommaso: il quinto Vangelo. Così furono ritrovati, nel 1947, sulle rive del Mar Morto, i rotoli di Qumran che narrano le origini del movimento cristiano primitivo (scritti in ebraico verso il 70 d.C.). Tali scoperte per la loro grande importanza storico-teologica hanno dato origine a ricerche e studi tuttora in corso. ESEMPI DI IERI E DI OGGI Le prime rappresentazioni artistiche dipinte sulle pareti delle caverne sono da considerarsi codici nel senso di espressioni di pensiero e religiose? Forse sì se nella preistoria tra gli uomini delle grotte esistevano simbolismi. La scrittura pittografica e ideogrammatica degli Egizi e la scrittura cuneiforme degli Assiri-Babilonesi risultarono resistenti per secoli alla decifrazione. Svetonio racconta che C.G. Cesare durante la guerra gallica comunicava con Cicerone mediante un codice: la sostituzione alfabetica. Dal 1400 ci resta il cifrario di Leon Battista Alberti, umanista dall’ingegno multiforme. Dal libro di Alessandro Luzio “I martiri di Belfiore” (Editrice Cogliati): durante il Risorgimento mantovano Don Enrico Tazzoli, capo dei congiurati, teneva un registro nel quale annotava gli incassi delle cartelle mazziniane secondo un codice racchiuso in due parole chiave (Pater Noster) per difenderlo dalla decrittazione degli specialisti viennesi. Fu tradito. Agli over settanta-ottanta è noto lo storico “Messaggio Verlaine” (percuotono il mio cuore con monotono languore) scandito ripetutamente da Radio Londra. Era il segnale in codice dell’invasione della Normandia il 7 giugno 1944, il D-Day. 37 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 38 SPAZIO LIBERO IL CODICE GENETICO, QUESTO SCONOSCIUTO I codici segreti hanno permeato e influenzato anche la biologia moderna tanto che il nostro organismo in fatto di misteri non teme confronti. Esso possiede i propri motivi occulti che concedono la possibilità di soluzioni di difficile lettura e di interpretare i complessi meccanismi che regolano il flusso delle informazioni comuni a tutti gli esseri viventi. La natura ha messo a punto un opportuno linguaggio per conservare e scambiare messaggi. Ad esempio la costruzione delle proteine è l’esito di un fine e complesso processo di “trascrizione” (copiatura) entro il nucleo e di “traduzione” dal nucleo al citoplasma. La traduzione è un linguaggio criptato attraverso il quale le cellule fabbricano proteine necessarie allo svolgimento delle loro innumerevoli funzioni. Tali informazioni sono quelle che vanno a formare e a far vivere una cellula. Il codice genetico racchiude il segreto del trasferimento degli ordini che conducono dal genotipo al fenotipo, dal gene al soma. Il fenotipo è dunque l’espressione delle norme dettate dal co- dice genetico di cui il DNA è la chiave e l’RNA la molecola parlante. Cioè l’informazione genetica si “esprime” nel fenotipo attraverso la codificazione delle proteine. Ossia le istruzioni genetiche danno forma ed un essere umano. L’attacco di uno specifico aminoacido (t.RNA) ad una specifica sequenza di 3 basi (m.RNA) sarebbe la chiave dell’origine e della caratteristica cruciale del codice genetico. Ma è ignoto il perché della formazione di tale legame chimico. I fattori che regolano questo processo sono ancora oggetto di ipotesi o addirittura indecifrabili, specie per quanto riguarda il ricambio dell’m.RNA. Secondo molti studiosi spiegare l’origine del codice genetico è ancora una grande sfida che la biologia deve affrontare. Il codice genetico rappresenta quindi un grande ostacolo ma anche uno dei più grandi successi scientifici del novecento. È diventato il dogma centrale della biologia molecolare e permetterà di dare risposte ad importanti domande in questo secolo XXI°. DOTT. 38 ZENO NEGRELLI Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 39 SPAZIO LIBERO LEGIO 111 AUGUSTA Visto con gli occhi dell’attualità, il nostro mancato Collega sembrava il gemello, il clono di Lucio Dalla l’affermato cantautore emiliano. Come costui era scarsocrinito, i pochi capelli riportati, basso di statura ma dal tronco robusto. Al contrario il viso era ben rasato. Le gambe dovevano essere possenti: ai Littoriali aveva ben figurato come centometrista e fatta trionfare la staffetta,staccando un tempo eccezionale nell’ultima frazione. Vestiva panni di alta sartoria; colletto e polsini la camicia inamidati col contorno di un “papillon rosso bragia”. Questo signore l’avevo conosciuto durante una supplenza estiva in un comunello della “Bassa” intorno agli anni 60’, un’epoca irripetibile per il fervore lavorativo della nostra gente. Non era ancora di moda il tempo libero. L’Italia era a due ruote: in prevalenza motocicli e scouter. ln competizione paritaria Lambretta e Vespa. Mi aveva chiamato per un parere clinico che riguardava sua moglie: una bella “frau” teutonica bionda di crine e dal seno prorompente. Non riusciva a portare a termine la gravidanza. Mi pare fosse al terzo o quarto tentativo: prescrizione assoluta il riposo a letto per tutta la durata della gestazione. Mi chiese se, fresco di studi, potevo suggerire rimedi di natura farmacologica. Con candore confessai che in materia ne sapevo poco. Le mie esperienze erano modeste: in pratica solo l’espletamento di qualche parto eutocico sotto la guida di un esperto “tutor” in Ginecologia ed Ostetricia. Il mio interlocutore ebbe un gesto di stizza, poi adirato esclamò: “Ma è mai possibile che non ci siano rimedi alle sofferenze di questa donna. Mi sta sfiorendo sotto gli occhi! Letto, sempre letto e il solito ‘Viburnum prunifolium’ in goccie!”. Qui gli sfuggi pure una orribile “saraca”. “Beh -risposi- un rimedio ci sarebbe. Conosco un esperto Ginecologo, mio amico. Le propongo un consulto”. Vada per il consulto! - disse amareggiato. In serata telefonai al Collega che presto mi garantì la sua presenza. Telegrafica la sua risposta “Immantinente!”. Arrivò il giorno seguente a bordo della sua invidiabile Lancia Aurelia: per allora un gigante tecnologico se rapportato alla mia 600 di seconda mano. Esaminò la gestante e diagnosticò una ipoplasia uterina. Prescrisse progestativi associati a piccole dosi di estrogenici: mi pare fosse il Ciclofarlutal. D’obbligo un moderato riposo in letto. Al diavolo le gocce di Viburnum! Non volle alcun compenso economico, ma non oppose resistenza ad una mezza pertica di salami e cotechini. 39 Opuscolo MN N° 3-4_2006 22-08-2006 11:26 Pagina 40 SPAZIO LIBERO Il nostro anfitrione non volle sentire ragioni: ci intrattenne a cena nella sala da pranzo, illuminata a giorno da una profusione di candele. Ci servirono in tavola due procaci cameriere. Parecchie le portate,abbinate a vini di pregio. Poi passammo in biblioteca a discorrere e fumare. Dopo un gradevole intermezzo sull’attualità, ci raccontò per sommi capi la sua vita. Si era iscritto a Medicina nel 1935 per pressioni della madre vedova; in pectore la predisposizione agli studi classici. Non aveva problemi economici; il padre morendo gli aveva lasciato in eredità una caterva di biolche. Superati con qualche difficoltà gli esami del primo anno, si era inceppato in Anatomia, uno scoglio insuperabile. Lo salvò in angolo lo scoppio della guerra (giugno 40). Partì volontario con destinazione Libia, rifiutò di far parte della Sanità e si unì ai combattenti in prima linea, partecipando col suo reparto a tutte le avanzate e ritirate strategiche di quel fronte. Fu tra gli eroi di Bir-el-Gobi(volontari liceali ed universitari)che arrestarono e frantumarono l’avanzata britannica, armati solo di mine, bombe a mano e piedi di porco(sic!). In appoggio la divisione Ariete. Indi l’ennesima ritirata in Tunisia, ultima ridotta italiana in Africa. Mentre col suo reparto ridotto all’osso, percorreva un Wadi asciutto(primo maggio 43), furono intercettati da una squadriglia di cacciabombardieri che con bombe e mitraglia li fecero a pezzi. Pochi i sopravvissuti che cercarono scampo in alcune roccie, dove si aprivano grandi caverne. Alla notte accesero un fuoco per ripararsi dal freddo. Ai bagliori delle fiamme egli notò immagini rupestri. Con una torcia le illuminò e con grande sorpresa notò pure una scritta in una lingua familiare(era stato, a suo dire, un ottimo liceale). Pazientemente decifrò: "IBI, EX LASSITUDINE ARTIUS, DORMIVIT-I COHORS- III LEGIO AUGUSTA". Vi risparmio la traduzione; probabilmente erano legionari che, quando non combattevano, facevano ponti e strade. Sotto il sole africano non era una bazzeccola e la fatica si faceva sentire. Al nostro ospite una lacrima, al ricordo, gli velò le ciglia. Il 7Maggio l’armata d’Africa si arrese. Prigioniero fu deportato in Sudafrica. Ritornò in Patria nel 46. Il suo mondo era cambiato. Minacciato per i suoi trascorsi ed anche perchè non si era dimostato un agrario illuminato, si barricò in casa. Ne usciva pochissimo e si accorse che tre anni di guerra gli avevano provocato il “mal d’Africa”. Ci assicurò che ci sarebbe "tornato. Dulcis in fundo" mi telefonò la primavera seguente: era diventato padre felice di due gemelli! DOTT.TIZIANO 40 BOTTURA