Opuscolo MN N° 3-4_2006 - Ordine dei Medici Chirurghi e

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SOMMARIO
EDITORIALE
– Per il bene comune a cura di Marco Collini
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NOTIZIARIO DELL’ORDINE
– Seduta di consiglio del 27 aprile 2006
– Seduta di consiglio del 25 maggio 2006
– Assemblea ordinaria
– Premio di laurea “dott. Italo Longhini”
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NOTIZIE E COMUNICATI
– Mozione del consiglio nazionale
– Comunicato unitario degli ordini e collegi professionali
– In breve a cura di Marco Perelli Ercolini
– ONAOSI: deducibilità dei contributi obbligatori versati all’ONAOSI
– Elenco dei medici disponibili alle sostituzioni
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NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE
– Trattamento delle cartelle cliniche in caso di cessazione di attività
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
– Cura innovativa per i tumori della prostata
– Progetto europeo HPH
– Studio di ricerca sul paziente afasico
– Conferenza stampa dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica
– L’azienda ospedaliera vincitrice del premio Giancarlo Scarda
– Attivazione Centro Antidoti
– Statua di San Giuseppe
– Una conferenza stampa con Abeo, il Piccolo Gruppo e Pediatria
– Nuovo numero verde della radiologia
– Il trasloco al Blocco D
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CORSI E CONVEGNI
– Osteonecrosi associata a bifosfonati
– Calendario
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DIREZIONE GENERALE SANITÀ - REGIONE LOMBARDIA
– Informazioni di sicurezza riguardanti lamotrigina
– Nuova disciplina per le sostanze stupefacenti
– Eparine a basso peso molecolare
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SPAZIO LIBERO
– Antichità e modernità nei codici segreti
– Legio III augusta
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INFORMAZIONI
ORARIO UFFICIO:
Lunedì, Mercoledì e Venerdì: mattino
Lunedì pomeriggio
Martedì e Giovedì
Sabato chiuso.
ore 08.00/12.30
ore 15.00/17.30
ore 08.00/16.00
ORARIO ESTIVO in vigore dal 12 Giugno al 22 Settembre 2006:
Lunedì, Mercoledì e Venerdì:
ore 08.00/12.30
Martedì e Giovedì
ore 08.00/16.00
Sabato chiuso.
APERTURA AL PUBBLICO DALLE ORE 9.00
MESE DI AGOSTO:
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00/12.30
Gli uffici rimarranno chiusi dal 14 al 18 Agosto compresi.
Via Pomponazzo n° 50 - 46100 Mantova - tel.: 0376/326632 - fax: 0376/326632
[email protected] www.omceomantova.it
Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi
e degli Odontoiatri della Provincia di Mantova
Commissione Odontoiatri
Presidente: Dr. Massimo Nardini
Segretario: Dr. Valentino Staffoli
Componenti: Dr.i Cesare Benatti, Patrizio Turina,
Renato Vaglia
Bimestrale d’informazione medica, inviato gratuitamente
agli iscritti all’Ordine ed agli Ordini Nazionali.
Autorizz. Trib. Mantova 13.12.1965, n. 111
© Ordine dei Medici della Provincia di Mantova
Stampa: Tipografia Commerciale Coop. (MN)
In copertina: foto di G. Bergomi
DELEGHE
Rapporti con l’Azienda Ospedaliera e le Fondazioni:
Dr. Giancarlo Pascal
Rapporti con l’ASL: Dr.ssa Elena Politano
Rapporti con l’Università e organi istituzionali:
Dr. Marco Collini
Rapporti con i Responsabili della Medicina del Territorio:
Dr.i Fausto Bettini, Alfredo Bettoni
Per l’E.N.P.A.M.: Dr. Adelmo Mambrini
Rapporti con il personale: Dr.i Adelmo Mambrini,
Massimo Nardini
Rapporto con l’Alto Mantovano, Destra Secchia e Basso
Mantovano: Dr.i Stefano Bernardelli, Maria Teresa Fusaro
Giovani medici Dr.ssa Barbara Presciuttini
Pubblicità sanitaria medici, leggi e regolamento, privacy:
Dr. Adelmo Mambrini
Rapporto con la B.A.M.C.O.: Dr. Antonio Parma
Pubblicità sanitaria odontoiatri: Dr. Cesare Benatti
Osservatorio anziani: Dott.ssa Raffaella Rabbi
Rapporti con l’I.N.P.S.: Dr. Adelmo Mambrini
Rapporti interprofessionali: Dr.i Stefano Bernardelli,
Fausto Bettini, Alfredo Bettoni, Pierluigi Botti,
Adriana Forapani, Maria Teresa Fusaro, Daniela Gialdi,
Antonio Graziano, Rinaldo Rondelli
Direttore Responsabile
Dr. Stefano Bernardelli
Consiglio Direttivo
Presidente: Dr. Luciano Monesi
Vice Presidente: Dr. Marco Collini
Segretario: Dr. Adelmo Mambrini
Tesoriere: Dr. Giampaolo Sabbioni
Consiglieri: Dr.i Stefano Bernardelli, Fausto Bettini,
Alfredo Bettoni, Pier Luigi Botti, Adriana Forapani,
Maria Teresa Fusaro, Antonio Graziano, Antonio Parma,
Giancarlo Pascal, Elena Politano, Rinaldo Rondelli
Consiglio Odontoiatri
Dr.i Massimo Nardini, Valentino Staffoli
Revisori dei conti
Dr.i Daniela Gialdi, Barbara Presciuttini, Raffaella Rabbi
Revisore supplente
Dr. Carlo Bonfanti
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EDITORIALE
PER IL BENE COMUNE
gi elemento di criticità in seno all’Azienda.
L’Ospedale di Bozzolo, riconosciuto come
Presidio riabilitativo multifunzionale in
ambito cardiologico e motorio, ha ottenuto
una sua autonomia operativa nell’ambito
dell’Azienda,con finanziamento Regionale
mirato alla ristrutturazione del Presidio,
con prevedibile ulteriore incremento della
sfera di influenza sulle Province finitime
Lombarde ed Emiliane.
Ad Asola procede la ristrutturazione del
Presidio, di pari passo con l’acquisizione di
nuove apparecchiature tecnologiche (Laser).
Pieve di Coriano ha attivato una funzione
di Day Surgery di Oculistica, al fine di
meglio soddisfare l’utenza locale.
Accanto a questi interventi strutturali, in
ambito Professionale Specialistico particolare attenzione si pone alla continuità delle
cure, in stretta sinergia con i Colleghi di
Medicina Generale, onde ridurre i disagi
di dimissioni precoci.
Il Paziente che, dimesso torna al suo Medico di Famiglia, trova un supporto a domicilio per trattamenti ad elevata complessità
(terapie palliative, terapia del dolore, nutrizione artificiale parenterale ed enterale,
assistenza respiratoria domiciliare).
Questi gli obbiettivi ed in definitiva la sfida che ci vede impegnati tutti, dentro e
fuori l’Ospedale, al fine di assicurare la migliore assistenza ai nostri Pazienti.
L’Azienda Poma è da tempo un cantiere
permanente.
All’Ospedale cittadino ultimato il Blocco
D, nei prossimi mesi vi si trasferiranno
Neurologia e Dialisi, Oncologia, Servizio
Immunoematologia e Medicina Trasfusionale; Medicina Generale e Geriatria, il
Day Hospital polivalente. Si completa così
la fisionomia del nuovo Ospedale, con tutte le Discipline Mediche nelle nuove sedi,
più accoglienti e funzionali.
Nel frattempo in Neurologia si è avviata la
Stroke Unit, struttura che attende al trattamento dell’ictus cerebrale con una terapia intensiva espletata in sinergia con il
Dipartimento di Emergenza Urgenza e i
Servizi di Diagnostica per immagini e Laboratorio analisi. Così l’Emodinamica cardiologica si è attestata su standard di eccellenza in sintonia continua con la Cardiochirurgia.
Nel Dipartimento di Chirurgia sono in fase di allestimento quattro nuove Sale Operatorie complanari alla Piastra Chirurgica: con una dotazione di 15 Sale Operatorie si potrà ora attivare la Day Surgery polispecialistica con spazi e personale dedicati; altrettanto la Laser Chirurgia potrà essere incrementata in sale adeguatamente
schermate.
Entro l’anno sarà ultimata la realizzazione del nuovo Bunker in Radioterapia, per
la collocazione del secondo acceleratore lineare, che consentirà una riduzione dei
tempi di attesa per la terapia radiante, og-
MARCO COLLINI
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NOTIZIARIO DELL’ORDINE
VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO
DEL 27 APRILE 2006
Cancellazione per trasferimento ad altro
Ordine:
Sono presenti i Consiglieri Dr.i: Bettini,
Parma, Staffoli, Nardini, Graziano, Fusaro, Forapani, Collini, Sabbioni, Monesi,
Bettoni, Bernardelli, Presciuttini, Rabbi.
Assenti giustificati Dr.i: Mambrini, Botti,
Pascal, Gialdi. Il Consiglio viene aperto
alle ore 21,15 con la richiesta, da parte
del Presidente, di un minuto di raccoglimento in memoria dei Militari rimasti
vittime dell’attentato in Iraq.
Dr. INTERLANDI ALFREDO, trasferito all’Ordine dei Medici di Brescia (Doppia Iscrizione).
ALBO DEGLI PSICOTERAPEUTI
Richiesta di iscrizione all’Albo degli Psicoterapeuti
del DR. RABALLO ANDREA
1) Si approva il verbale della seduta precedente.
3) Consiglio Nazionale FNOMCeO del
28-29 aprile 2006.
2) Variazioni all’Albo: vengono approvate
le seguenti variazioni all’Albo
Il Presidente anticipa gli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio Nazionale
indetto nei giorni 28 e 29 aprile.
ALBO MEDICI CHIRURGHI
Nuove iscrizioni:
DR.SSA MILEA ALEXANDRA LILIANA
4) Contenzioso relativo alle iperprescrizioni: punto della situazione in ambito
regionale.
Iscrizioni per provenienza da altri Ordini:
DR. DI MARCO ADRIANO, proveniente dall’Ordine dei Medici di Verona,
Viene letto il fax inviato dall’Assessorato
alla Sanità della Regione Lombardia,
avente come oggetto l’istituzione di un
tavolo tecnico per la valutazione delle
metodiche di verifica e controllo dell’assistenza farmaceutica territoriale.
DR. CAPOFERRO DOMENICO, proveniente
dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria (Doppia
Iscrizione),
Cancellazioni per trasferimento ad altro
Ordine:
DR. INTERLANDI ALFREDO, trasferito all’Ordine dei Medici di Brescia (Doppia Iscrizione).
5) Visita dell’Assessore Regionale alla Sanità alle Strutture Sanitarie Mantovane. (Rel. Dott. Collini).
ALBO DEGLI ODONTOIATRI
Iscrizioni per provenienza da altri Ordini:
Il Dott. Collini riferisce gli aspetti più
salienti della visita dell’Assessore Regionale Dott. Alessandro Cè presso l’Azien-
DR. CAPOFERRO DOMENICO, proveniente
dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria (Doppia
Iscrizione).
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NOTIZIARIO DELL’ORDINE
da Ospedaliera Poma, avvenuta pochi
giorni prima.
Tra le altre cose, il Dott. Collini sottolinea che per la prima volta abbiamo un
medico a sostenere l’importante incarico.
Inoltre, per la prima volta, è stato messo
a disposizione in rete il piano sanitario
2007-2008 con possibilità di esprimere
critiche e/o proposte.
so per cui verranno presi in considerazione i casi in cui il cambio di medico curante potrebbe creare problemi di continuità alle cure.
7) Varie ed eventuali.
Il Dott. Bettini solleva il problema legato
alla richiesta che spesso viene avanzata ai
medici di base,di certificare una inidoneità a presenziare a procedimenti giudiziari. Si decide di fare presente il problema, foriero di situazioni sgradevoli ed
imbarazzanti per il medico stesso, al Presidente dell’Ordine degli Avvocati.
6) Positiva risoluzione relativa all’esposto
di specialisti SUMAI dell’Az. Osped.
di Suzzara.
Il Presidente riferisce che la questione legata all’esposto di 16 Colleghi Specialisti
Ambulatoriali del Presidio di Suzzara
sembra avviata a soluzione positiva, grazie anche all’intervento dell’Ordine e del
Sindacato. Si è giunti ad un compromes-
Letto, approvato e sottoscritto.
Il Presidente
Dott. Luciano Monesi
Il Tesoriere
Dr. Giampaolo Sabbioni
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NOTIZIARIO DELL’ORDINE
VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO
DEL 25 MAGGIO 2006
governo e al Parlamento. Il nuovo consiglio nazionale manifesta inoltre il proprio
impegno a far sì che la Federazione sia
presente in vari organi istituzionali con rilevanza nel campo della sanità (es. Istituto
Superiore di Sanità).
Per quanto riguarda l’ECM, sarà presentata una proposta alla Conferenza Stato
regioni per un ruolo più organico da parte degli ordini non solo per la certificazione dei crediti acquisiti ma anche per la
programmazione degli eventi.
Viene riferito anche della costituzione di
un gruppo di lavoro sugli errori in medicina e sul ruolo di arbitrato che potrebbe
essere congiuntamente con altri svolto dagli Ordini.
Infine un cenno è stato fatto alla pubblicità via internet al fine di sollecitare un
intervento legislativo da parte del Governo su una materia che attualmente risulta
priva di regolamentazione.
Sono presenti i Colleghi: Dr.i Bettini,
Parma, Mambrini, Sabbioni, Nardini,
Graziano, Rondelli, Bettoni, Fusaro
(Consiglieri); Assenti giustificati: Dr.i
Collini, Botti, Staffoli, Politano, Forapani, Bernardelli, Pascal, (Consiglieri), Presciuttini, Gialdi, Rabbi (Revisori): Presiede il dr. Luciano Monesi.
1) Approvato il verbale della seduta precedente.
2) Variazioni all’Albo: nessuna
3) Consiglio Nazionale FNOMCeO del
28/04/06.
Il presidente riferisce delle difficoltà economiche nelle quali versa la federazione
nazionale anche a causa dei rinnovi contrattuali del personale dipendente.
Pur non essendo ancora stato deciso, questo potrebbe comportare un aumento del
contributo che gli ordini periferici versano alla federazione.
Si è parlato anche della riforma degli ordini e della contestuale riforma delle professioni che potrebbe essere nell’agenda
del nuovo governo. La federazione riterrebbe più utile anziché una riforma della
legge istitutiva, una riforma del regolamento che risale al lontano 1950.
La Federazione ha in programma l’istituzione di una commissione per la riforma
del Regolamento da presentare al nuovo
4) Il Presidente riferisce di un incontro
avuto, su loro esplicita richiesta, con i
due principali candidati alle elezioni
provinciali. Si è parlato della situazione
della sanità mantovana ed in particolare dell’ospedale.
Se da parte di alcuni consiglieri viene
rammentata la possibilità di strumentalizzazioni in quanto i politici locali
troppo spesso si ricordano dell’Ordine
solo in prossimità delle elezioni, il dr.
Nardini si chiede che cosa abbia a che
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NOTIZIARIO DELL’ORDINE
fare l’amministrazione provinciale con
la sanità visto che le sue competenze
sono di altro genere. Il dr. Mambrini
invece avrebbe preferito che l’invito
fosse esteso anche ai Consiglieri
dell’Ordine.
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(SISS) * Medicina di gruppo * Riepilogo automatico
delle Prestazioni PIP e Visite domiciliari * Controllo
del budget di spesa * Riepiloghi e statistiche.
5) Sulla Federazione Regionale degli Ordini, il Presidente rileva che, pur accadendo che questo organismo manchi
di una formalizzazione giuridica a livello nazionale, in Lombardia essa viene convocata dall’Amministrazione
Regionale. Se il progetto di devoluzione dovesse trovare applicazione, la Regione si è impegnata a riconoscerla
formalmente.
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6) L’Assemblea generale annuale degli
iscritti, con il giuramento dei neolaureati e la consegna delle medaglie ai
colleghi con 50 anni di laurea, su proposta del presidente viene fissata per il
giorno 16 giugno 2006.
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• Divulgazione sanitaria
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• Med. preventiva dei lavoratori ospedalieri
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• Oculistica
• Odontoiatria
• Pediatria
• Senologia
• Servizio dietetico ospedaliero
• Ufficio Ordine dei Medici e Odontoiatri
• Rendicontazione flussi
7) Per le varie viene riferito che è stato
rinnovato il contratto collettivo di lavoro del nostro personale. Il consulente
del lavoro sta provvedendo a calcolare
quanto sarà l’esborso in più per le nostre casse tenuto conto anche degli arretrati.
Alle ore 22.30 la seduta di consiglio viene
dichiarata conclusa.
Il Segretario
Dott. Adelmo Mambrini
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Il Presidente
Dott. Luciano Monesi
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NOTIZIARIO DELL’ORDINE
ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI ISCRITTI
Il giorno 16 giugno 2006 è stata convocata, alla sala Norlenghi della BAM, l’Assemblea Ordinaria annuale degli iscritti. Davanti ad una sala gremita hanno tenuto la loro relazione il Presidente dell’Ordine dr. Luciano Monesi e il Presidente della Commissione Odontoiatri dr. Massimo Nardini.
Durante la serata hanno prestato giuramento i colleghi: Alessandrini Paola, Benazzi
Cristina, Cerini Manuel, Di Raffaele Sara, Fontanesi Silvia, Ghiselli Alessia, Leoni
Stefania, Mazzocchi Filippo, Milioli Giulia, Prati Maria Rita, Sartori Tiziana.
Particolarmente toccante è stata la cerimonia di consegna della medaglia per il 50^
anno di laurea ai colleghi: Bedulli Bruno, Dall’Aglio Franco, Inga Sicurtà Enzo Franco, Oliani Ugo, Rezzati Ivo, Saccani Felice, Tobaldin Giorgio.
ORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA
BANDO DI CONCORSO
PREMIO DI LAUREA DEL VALORE DI € 2.000,00
“Dott. ITALO LONGHINI”
In ricordo del Medico di indubbio talento che ha unito la passione per la professione
alla profonda conoscenza scientifica, curando con umanità i malati, valorizzando le
competenze di colleghi e collaboratori e dedicandosi proficuamente a studi e ricerche.
REGOLAMENTO
1) Il premio, messo a disposizione dalla famiglia LONGHINI, è destinato a laureati in Medicina e
Chirurgia residenti a Mantova e Provincia che abbiano conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia negli anni accademici 2003/2004 - 2004/2005 - 2005/2006, riportando una votazione non inferiore a 100/110.
2) La domanda di partecipazione con indicazione del luogo e della data di nascita, della residenza e di
un recapito telefonico, dovrà essere presentata entro il 30/09/2006 alla sede dell’Ordine dei Medici
di Mantova (Tel. 0376 326632).
3) La domanda dovrà essere corredata da copia integrale della tesi di laurea e certificato di laurea.
4) Sarà istituita una Commissione giudicatrice, composta da cinque membri e presieduta dal Presidente dell’Ordine, che sceglierà ad insindacabile giudizio il vincitore del premio di laurea.
5) La presentazione della domanda implica accettazione del regolamento.
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NOTIZIE E COMUNICATI
MOZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE
ROMA, 8 LUGLIO 2006
Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO, riunito a Roma il 6, 7 e 8 luglio
2006, ha preso in esame il Decreto Legge 4 luglio 2006 n. 223 “Disposizioni
per il rilancio economico e sociale, per
il contenimento e la razionalizzazione
della spesa pubblica, nonchè interventi
in materia di entrate e di contrasto
all’evasione fiscale”.
Nell’esercizio del proprio ruolo di rappresentanza istituzionale, facendo proprio il deliberato approvato dall’assemblea dei Presidenti delle Commissioni
Odontoiatriche e le forti preoccupazioni
che denunciano l’impossibilità di gestire
gli Ordini provinciali, muove a tale decreto, nelle parti di specifico interesse, i
seguenti rilievi:
muovere, controllare e garantire ai cittadini la qualità dei servizi resi.
2) Il Decreto è dominato da una visione
del cittadino inteso esclusivamente
come consumatore, dimenticando che
la forte asimmetria informativa che
caratterizza il mercato della salute fa
del nostro cittadino-utente un “consumatore imperfetto” e quindi più debole, in balìa di una sorta di nuovo
consumismo sanitario.
3) Il valore sociale e civile dei nostri Ordini, la loro natura giuridica di enti
pubblici con funzioni ausiliarie dello
Stato a garanzia e tutela dei diritti dei
cittadini viene fortemente messa in
discussione da questo discutibile passaggio legislativo.
L’esercizio di tali funzioni richiede
una forte e autonoma valorizzazione
dello strumento deontologico e della
connessa attività disciplinare, che non
possono ne devono ridursi a mere
espressioni derivate della legislazione o
dei codici civili e penali.
1) È inaccettabile lo strumento della decretazione d’urgenza che va a regolamentare questioni delicate (tariffe,
pubblicità, caratteristiche delle società
professionali etc.) da anni oggetto di
una nostra richiesta di consultazione
con il Governo per una loro incisiva
revisione. In modo particolare, all’art.
2 questo provvedimento affronta in
modo parziale ed impositivo una questione ormai centrale per lo sviluppo
economico e civile del nostro Paese e
cioè quello di realizzare un moderno
ordinamento delle professioni e dei
servizi professionali che abbia il suo
baricentro in Ordini professionali in
grado, quali soggetti pubblici di pro-
4) La modernizzazione della normativa
che regola i servizi professionali
all’interno della quale è da prevedere
un forte rilancio delle istituzioni ordinistiche, impone l’esigenza di avviare un percorso legislativo contestuale nel tempo e su corsie parlamentari preferenziali secondo i seguenti indirizzi:
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NOTIZIE E COMUNICATI
- L’obbligatorietà dell’iscrizione agli
Albi di tutti gli esercenti le specifiche professioni;
- Il riconoscimento e l’affidamento di
compiti e funzioni di promozione e
sviluppo della qualità professionale
(dalla formazione alla valutazione
delle performances professionali) attraverso la previsione di misure da
inserire nei Codici Deontologici;
- La titolarità della potestà disciplinare erga omnes, indipendentemente
cioè dalle forme e tipologie contrattuali con le quali viene svolta l’attività professionale.
Considerando alcuni altri aspetti del
Decreto, non possiamo non sottolineare la discutibile normativa riguardante
le modalità di pagamento dei servizi
professionali, che diventano complesse
ed onerose per tutti; in tal senso gravate
dal forte rischio di favorire ciò che giustamente si vorrebbe colpire e cioè
l’evasione. (art. 35, comma 12).
A tale proposito sorprende la mancanza
di interventi nel campo dell’abusivi-
smo, grossa sacca di evasione fiscale oltre che di illegalità, a partire da una revisione dell’art. 348 del Codice Penale
che preveda sanzioni e pene più severe.
Così come paradossalmente lo stesso fenomeno viene favorito laddove è prevista la possibilità di costituire società interprofessionali senza quelle regole che
garantiscono la netta e trasparente distinzione delle competenze professionali specifiche.
A tal fine, il Consiglio Nazionale dà
mandato al Comitato Centrale e al Presidente - di aprire un confronto incisivo
con tutte le istituzioni parlamentari e
governative di riferimento affinchè, anche nelle strettoie temporali della decretazione, vengano apportati gli opportuni miglioramenti al testo finalizzati a
conseguire il rispetto di tutti i legittimi
interessi in campo.
In modo particolare ritiene necessario
che le previsioni di abrogazione contenute nell’art. 2 abbiano efficacia solo
nei termini e nelle scadenze previste
nell’ultimo capoverso dello stesso articolo evitando vuoti normativi e pericolose vacatio gestionali. Di chiedere con
forza, d’intesa con tutte le professioni,
la ripresa dell’iter parlamentare del progetto di riforma delle professioni e degli
Ordini, salvaguardando le specificità
delle professioni sanitarie.
Il Consiglio Nazionale verrà convocato
d’urgenza in fase di conversione in legge del Decreto, qualora non si realizzino gli indirizzi fondamentali sovra
espressi, al fine di definire tutte le azioni conseguenti.
Dr. GIAN PAOLO GUERRA
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NOTIZIE E COMUNICATI
IL COMITATO UNITARIO DEGLI ORDINI
E COLLEGI PROFESSIONALI (CUP)
Il Cup, che discute da anni la necessità
di riformare e modernizzare i1 sistema
delle professioni in Italia affinché esse
siano più competitive a livello europeo
e internazionale:
- Contesta le modalità di intervento del
Governo che non ha mantenuto fede a
contenuto e al metodo di concertazione
indicato nel programma elettorale, che
d’altronde riconosce espressamente ruolo e funzioni degli Ordini professionali,
peraltro garantito personalmente dal
premier Prodi nell’incontro del 30 marzo 2006
- ribadisce i vizi di costituzionalità del decreto d’urgenza - sollevati dall’Avvocatura
- e denuncia la grave incertezza giuridica
che lo stesso ha determinato posto che il
Governo ha annunciato l’esigenza di rivedere le misure introdotte e già in vigore;
non si può fare a meno di constatare che
una preventiva consultazione con i professionisti - nel rispetto dei reciproci ruoli
- avrebbe consentito al Governo una
maggiore consapevolezza delle implicazioni delle misure adottate
b) la corte di giustizia europea ha spesso cassato le posizioni sulla concorrenza della Commissione e dell’Antitrust che - in quanto oggetti deputati
alla tutela del mercato - non sono necessariamente tenuti a prendere in
considerazione gli altri valori coinvolti; pertanto non si comprende la
ragione per cui il Governo abbia
aprioristicamente fatte sue - senza
l’opportuno confronto con gli altri
interlocutori istituzionali - tali posizioni, anche ribadite dal Parlamento
Europeo;
c) la professione e i valori che la fondano trovano riferimento nella Carta
Repubblicana che all’art. 33, comma
5, introduce a tutela della collettività
l’obbligo dell’esame di Stato e il principio di professionalità specifica che,
secondo la Corte costituzionale, giustifica il regime di controlli al cui
presidio è posto il sistema ordinistico
d) il rispetto dei principi fondamentali
degli ordinamenti interni degli stati
membri costituisce un valore fondante dell’Unione Europea;
Il Cup sottolinea che:
a) la concorrenza costituisce uno dei valori del nostro sistema, un valore primario che - secondo la stessa Corte di
Giustizia europea - può e deve trovare completamento con gli altri valori
e interessi generali tutelati dall’ordinamento;
e) lo scorso febbraio il Parlamento all’unanimità - ha approvato la legge
delega per la riforma delle professioni
sanitarie riconoscendo la validità e
attualità del sistema.
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NOTIZIE E COMUNICATI
CHIEDE
- un incontro immediato con il Presidente del Consiglio dei Ministri e l’istituzione di un tavolo di confronto con il
Governo sulle misure introdotte con il
decreto-legge, anche per aprire il decreto stesso a misure che effettivamente
possano rilanciare e sviluppare il mercato dei servizi professionali;
- lo stralcio delle disposizioni prive dei
requisiti di necessità ed urgenza da far
confluire in un separato disegno di
legge, al quale assicurare una corsia
preferenziale in Parlamento e attraverso la consultazione delle categorie interessate;
- al Governo di impegnarsi pubblicamente a procedere alla riforma mediante la presentazione di un disegno
di legge che consenta di aprire il con-
fronto in Parlamento tra tutte le forze
politiche;
- al Ministro Mastella l’istituzione di
una commissione che aggiorni il progetto Vietti, individuato dallo stesso
Ministro Mastella come testo di riferimento, già condiviso anche da Casse
di previdenza, Sindacati e dalla maggioranza delle associazioni di settore;
Il Cup si riserva di adottare tutte le iniziative necessarie a difesa di ruolo e
funzioni delle professioni intellettuali a
tutela degli interessi del cittadino, anche a seguito della posizione che il Governo intenderà prendere.
I Presidenti dei Consigli Nazionali convocheranno i rispettivi Organi per l’assunzione delle iniziative ritenute opportune a tale fine, nel rispetto degli interessi coinvolti e della collettività.
NOTIZIE IN BREVE
a cura di Marco Perelli Ercolini
MANCANO INFERMIERI,
MANCHERANNO IN FUTURO ANCHE I MEDICI
Da tempo in Italia mancano infermieri, carenza ora solo parzialmente colmata da
infermieri extracomunitari.
Nel 2004 sono state registrate oltre 13 mila assunzioni di infermieri stranieri, per il
2005 sono state 6.730 a fronte di un fabbisogno di oltre 30mila.
I punti deboli per l’accesso alle scienze infermieristiche: la sostituzione delle scuole
regionali gratuite con i corsi di laurea onerosi, l’inadeguatezza delle retribuzioni
(spesso con sfruttamento di cooperative) e uno scarso riconoscimento di prestigio
professionale a fronte anche di forti sacrifici lavorativi.
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NOTIZIE E COMUNICATI
I medici italiani sono più numerosi (354mila) degli infermieri (342mila).
Ma studi Ocse lanciano l’allarme anche in campo medico: in molti Paesi la densità
dei medici sarebbe inferiore ai parametri richiesti dall’aumento della richiesta di
cura, in parte dovuta a maggiori esigenze di richiesta -salute- (la domanda di salute galoppa e la spesa pure!), in parte ad una aumento dell’età di sopravvivenza della popolazione con conseguente anche maggiore disabilità, in parte a una progressiva femminilizzazione dell’attività che riduce il tempo di lavoro complessivo.
Il pensionamento ormai prossimo del boom a medicina unito ad un più scarso
turnover per disaffezione ad una professione ormai meno redditizia di altre, con
maggiori esigenze e responsabilità, oltre che a certi blocchi di accesso e difficoltà
di studio, porterà ad una diminuzione dei medici anche in Italia.
Alcuni Paesi quali Gran Bretagna e Canadà sono già costretti all’importazione.
Altri, quali l’USA, avendo fatte delle proiezioni nel futuro, stanno adottando
provvedimenti per non trovarsi sguarniti di medici e, in particolare, di specialisti.
L’Italia è, ancora, in controtendenza e con Islanda, Svizzera, Belgio e Grecia ha
più i 3,5 medici per mille abitanti (media internazionale 2,9 medici per mille
abitanti).
IN TEMA DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Le pensioni nel futuro saranno sempre più povere.
Dunque a fronte di pensioni sempre più scarne, si impone la necessità di trovare risorse accessorie per garantire nell’età postlavorativa una certa tranquillità economica che possa permettere un tenore di vita non di ricchezza, ma almeno dignitoso.
Ma quali scelte?
E di fronte alla futura opzione Tfr o fondi pensione?
Dopo anni negativi una ripresa dei mercati fa risalire le rendite. Ma quali prodotti
scegliere?
Fondi aperti o chiusi?
Molta attenzione va posta ai caricamenti (costi che il gestore di un Fondo di investimento defalca anticipatamente dal capitale conferitogli per coprire le proprie
spese di gestione) che potrebbero ridurre o azzerare i benefici prospettati con proiezioni ipotetiche.
Circa i riscatti e le ricongiunzioni il vantaggio fiscale della loro completa deducibilità nella previdenza della dipendenza (INPS e INPDAP) è parzialmente annullato
dall’attuale sistema pensionistico.
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NOTIZIE E COMUNICATI
FONDI PENSIONE O TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO?
PRO
CONTRO
1.
2.
3.
4.
crearsi una pensione complementare senza sacrifici contributivi particolari
trattamenti più o meno validi secondo il tipo e la validità della gestione
più vantaggioso se con il concorso del datore di lavoro
rispetto ad altri prodotti finanziari, avere somme impegnate in enti sottoposti a controlli di gestione e vigilanza e non lasciate al datore di lavoro che potrebbe in un domani rivelarsi insolvente
5. una certa scelta del fondo da parte del lavoratore
1.
2.
3.
4.
5.
il Tfr garantisce un rendimento certo, il fondo pensione no
prolungamento all’età pensionabile della percezione delle somme
nessuna possibilità di anticipazione di somme (peraltro prevista solo nel regime privato)
solo una parte in capitale, l’altro va in rendita periodica
in caso di decesso il Tfr spetta per intero agli eredi che in questo caso avrebbero solo per certi
prodotti il trattamento indiretto
INPDAP - I NUOVI MINIMALI E MASSIMALI CONTRIBUTIVI
L’INPDAP con la nota operativa numero 7 del 2 maggio 2006 ha aggiornato i minimali e i massimali contributivi per il 2006 in base all’indice prezzi al consumo per le
famiglie di operai e impiegati registrato per il 2005, pari a 1,7 per cento (articolo 7
comma 4 del DLgs numero 503 del 30 dicembre 1992):
• il minimale contributivo è pari a 8.893,21 euro (articolo 1 del de-creto legge 9 ottobre 1989 numero 338, convertito dalla legge 7 dicembre 1989 numero 389, e
comma 8 dell’articolo 6 del decreto legislativo 2 settembre 1997 numero 314
• il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, stabilito dall’articolo 2,
comma 18 della legge 8 agosto 1995 numero 335 per i nuovi iscritti dal 1 gennaio
1996 a forme pensionistiche obbligatorie e per coloro che optano per la pensione
con il sistema contributivo, è pari a 85.477,37 euro
• il tetto retributivo oltre il quale è prevista, secondo l’articolo 3 ter, comma 1, della
legge 438/92 e l’articolo 1, comma 241, della legge 23 dicembre 1996 numero 662,
l’aliquota aggiuntiva dell’1% a carico dell’iscritto ammonta a 39.298,58 euro
• l’importo del massimale contributivo previsto dall’articolo 3, comma 7, del decreto
legislativo 24 aprile 1997 numero 181, che vale per i direttori generali, amministrativi e sanitari delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere di cui
all’articolo 3 bis, comma 11, del decreto legislativo 19 giugno 1999 numero 229, è
pari a 155.811,63 euro.
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NOTIZIE E COMUNICATI
IN TEMA DI CERTIFICAZIONE
Secondo il giudice Alfonso Marra costituiscono atto pubblico:
• il certificato di idoneità alla guida (ciclomotori);
• il certificato di malattia rilasciato dal medico convenzionato ai propri assistiti su loro richiesta;
• la richiesta di analisi compilata dal medico convenzionato;
• la dichiarazione attestante le condizioni igieniche di un’abitazione quali risultano
dall’eseguito sopralluogo;
• il certificato di abitabilità rilasciato dal Funzionario Asl di cui è parte integrante il
verbale di ispezione;
• il certificato redatto dal Funzionario Asl attestante la conformità di un fabbricato al
progetto approvato con la concessione edilizia.
SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE PER L’INVALIDITA’
Snellimento delle procedure amministrative per concedere le prestazioni di invalidità
civile ai soggetti con patologie oncologiche. Col messaggio 12857 del 3 maggio 2006
l’INPS dà le direttive, come previsto dall’articolo 6, comma 3 bis della legge 80/06.
ARTICOLO 6 COMMA 3BIS LEGGE 9 MARZO 2006 NUMERO 80
3-bis. L’accertamento dell’invalidità civile ovvero dell’handicap, riguardante soggetti con
patologie oncologiche, è effettuato dalle commissioni mediche di cui all’articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, ovvero all’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, entro quindici giorni dalla domanda dell’interessato. Gli esiti dell’accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facoltà della
commissione medica periferica di cui all’articolo 1, comma 7, della legge 15 ottobre 1990,
n. 295, di sospenderne gli effetti fino all’esito di ulteriori accertamenti.
REGIONI E SANITA’
sentenza della Corte Costituzionale numero 181 del 5 maggio 2006
Le Regioni possono disciplinare l’organizzazione in sanità dando criteri di scelta del
personale dirigente medico chiedendo un rapporto esclusivo e privilegiando, a parità di condizioni, chi ha optato per le strutture pubbliche. In particolare, secondo i
giudici delle Corte costituzionale (sentenza 181/2006) le Regioni «sono libere di
disciplinare le modalità relative al conferimento degli incarichi di direzione delle
strutture sanitarie ora privilegiando in senso assoluto il regime del rapporto esclusivo (è la scelta delle leggi regionali della Toscana e dell’Umbria), ora facendo della
scelta in suo favore un criterio preferenziale per il conferimento degli incarichi di
direzione (è, invece, l’opzione legislativa seguita dalla regione Emilia Romagna)».
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NOTIZIE E COMUNICATI
La Corte costituzionale, dunque, nella sentenza ha affermato la centralità del servizio sanitario pubblico, stabilendo al contempo che le Regioni sono libere di organizzare le aziende sanitarie, affidando la responsabilità delle strutture a chi offra le maggiori garanzie di dedizione e continuità.
OSPEDALIERI E CARTELLINO MARCATEMPO
La mancata timbratura del cartellino per brevi allontanamenti dal posto di lavoro del
pubblico dipendente non è reato di falso ideologico, ma semplicemente un illecito
sanzionabile dall’amministrazione.
Secondo la Cassazione sezioni unite (sentenza 15983 del 10 maggio 2006) “i cartellini marcatempo e i fogli di presenza dei pubblici dipendenti non sono atti pubblici,
essendo essi destinati ad attestare da parte dal pubblico dipendente solo una circostanza materiale che afferisce al rapporto di lavoro tra lui e la pubblica amministrazione (oggi soggetti a disciplina privatistica) e in ciò esauriscono in via immediata i loro
effetti, non rivolgendo affatto manifestazioni dichiarative, attestative o di volontà riferibili alla pubblica amministrazione”.
Mancando un collegamento tra esercizio di funzioni pubbliche e attività falsificatoria,
la mancata timbratura del cartellino in entrata e uscita facendo risultare orari non rispondenti a quelli effettivi, non verrebbe commesso reato di falso ideologico.
Il dipendente dovrà rispondere solo alla propria amministrazione, magari rischiando
il posto, ma non avrà la fedina penale sporca.
“Tale ineludibile collegamento tra esercizio di funzioni pubbliche e attività falsificatoria dei pubblici ufficiali (che “non consente di ritenere automaticamente che tutti gli atti dagli stessi compiuti siano atti pubblici: Cassazione n. 12789/2003, citato), non può, quindi, condurre ad annoverare nella nozione di atto pubblico, rilevante ai fini penali, attività attestative che, invece, appaiono collegate direttamente e immediatamente a istituti sicuramente riconducibili alla disciplina privatistica” (per mutuare altra espressione dottrinaria) e che, soprattutto, in tale ambito esauriscono la loro funzione di rilevanza attestativa.
Va quindi, affermato il seguente principio di diritto: i cartellini marcatempo e i fogli di presenza dei pubblici dipendenti non sono atti pubblici, essendo essi destinati ad attestare da parte del pubblico dipendente
solo una circostanza materiale che afferisce al rapporto di lavoro tra lui e la pubblica amministrazione (oggi
soggetto a disciplina privatistica), e in ciò esauriscono in via immediata i loro effetti, non involgendo affatto
manifestazioni dichiarative, attestative o di volontà riferibili alla pubblica amministrazione.”
Cassazione - Sezioni unite penaIi - sentenza 10 maggio 2008 numero 15983
AMMISSIONE ALLE SCUOLE DI SPECIALITA’
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 109 del 12 maggio 2006 il decreto
172/2006, firmato dal Ministro dell’istruzione Letizia Moratti, che disciplina le modalità di ammissione dei laureati in medicina e chirurgia alle scuola di specializzazione.
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NOTIZIE E COMUNICATI
CORTE DEI CONTI e MEDICO DI MEDICINA GENERALE
I medici di base convenzionati con il Servizio sanitario nazionale e i farmacisti che, disponendo con la loro attività di risorse pubbliche, altro non sono che professionisti che
erogano un pubblico servizio, rispondono alla Corte dei Conti per i danni causati
all’erario nell’esercizio delle loro attività.
Lo ha affermato la Corte dei conti campana, colla ordinanza numero 131/2006, intervenendo su una vicenda di ricette false, sciogliendo così i dubbi e le perplessità che erano sorti in merito alla configurazione dei soggetti chiamati a rispondere dei danni subiti dal SSN.
In particolare, il medico di base, giacché opera in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale, svolge un’attività di prestazione d’opera professionale con i requisiti della parasubordinazione nei confronti dell’Azienda sanitaria locale. Ne deriva
che se provoca un danno erariale ne risponde innanzi alla Corte dei Conti.
Anche il farmacista, professionista che per conto dell’ASL eroga un servizio pubblico
disponendo delle risorse pubbliche nell’ambito dell’organizzazione sanitaria, è soggetto
a precisi obblighi e doveri che, se violati, ne causano il rinvio alla magistratura contabile per responsabilità amministrativa.
REDDITI DA ATTIVITA’ INTRAMOENIA - FISCO
E TASSA DI ISCRIZIONE ALL’ORDINE
da Sole 24 Ore del 4 giugno 2006 risposta numero 1976
La spesa sostenuta per la tassa di iscrizione all’Ordine dal medico con attività libero
professionale intramoenia non è deducibile in forma analitica in quanto i compensi
percepiti per l’attività intramuraria costituiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (articolo 50, comma 1, lettera e del Tuir) la cui determinazione avviene secondo le regole previste dal successivo articolo 52.
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NOTIZIE E COMUNICATI
ONAOSI:
Deducibilità dei contributi obbligatori versati all’ONAOSI
Ai Signori Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri
Ai Signori Presidenti degli Ordini dei Farmacisti
Ai Signori Presidenti degli Ordini dei Medici Veterinari
Ai Signori Presidenti delle Commissioni per
gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri
chiarire il problema della “Deducibilità dei Contributi obbligatori versati
all’ONAOSI”.
Dubbi e difficoltà interpretative sono
state oggetto di apposito interpello da
parte del Coordinamento Nazionale
dei Centri di Assistenza Fiscale
all’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima
per definire questi ed altri quesiti in
via definitiva, posti dal predetto Coordinamento Nazionale ha emanato la
Circolare n. 17 della quale mi permetto di sottolineare ed evidenziare il
punto 5) ove, in via specifica, si tratta
della “Deducibilità dei Contributi obbligatori versati all’ONAOSI”, tema
scontato per gli addetti ai lavori più
vicini ai nostri ambienti ordinistici ma
non per i Sanitari alle prese con le dichiarazioni IRPEF.
Il quesito rivolto dai C.A.F. che ci riguarda direttamente è il seguente:
“L’articolo 52, comma 23, della Legge
27 dicembre 2002, n. 289, ha reso obbligatorio il contributo versato dai Sanitari iscritti agli organi professionali
dei Farmacisti, Medici Chirurghi,
Odontoiatri e Veterinari all’Opera Nazionale per l’Assistenza degli Orfani di
Sanitari Italiani (ONAOSI). Si chiede
di conoscere se detto contributo è deducibile ai sensi dell’articolo 10, comma 1, letto e), del Tuir.”
Caro Collega,
da parte di alcuni Sanitari, in
questo periodo in cui sono in scadenza
i tempi per la Dichiarazione dei Redditi, sono stati posti quesiti ai C.A.F.,
Centri Assistenza Fiscale, finalizzati a
STUDIO DI ECOGRAFIA
ECO-COLOR DOPPLER
AGO ASPIRATO
DR.
GIANANDREA
BERTONI
SPECIALISTA IN:
Radiologia Diagnostica
RICEVE PER APPUNTAMENTO
Via Marangoni, 7 - Mantova
cell. 348/7804686 - abit. 0376/362783
Via M. Azara, 6 - Tempio Pausania (SS)
abit. 079/673208
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NOTIZIE E COMUNICATI
Di seguito riporto la risposta
dell’Agenzia delle Entrate:
“L’articolo 10, comma 1, letto e), del
Tuir, prevede tra gli oneri deducibili
dal reddito complessivo i contributi
previdenziali e assistenziali dovuti in
ottemperanza a disposizioni di legge.
L’articolo 52, comma 23, della legge n.
289 del 2002 (Legge finanziaria
2003), ha modificato l’articolo 2, letto
e), della Legge n. 306 del 1901, estendendo l’obbligo contributivo, a favore
dell’ONAOSI, a tutti i Sanitari iscritti
agli Ordini Professionali italiani dei
Farmacisti, Medici Chirurghi, Odontoiatri e Veterinari (tale obbligo, precedentemente, era previsto solo per i
Sanitari dipendenti da enti pubblici).
L’obbligatorietà della contribuzione in
esame è confermata dal disposto
dell’art. 10 del regolamento di riscossione dei contributi ONAOSI, approvato con atto interministeriale del 31
luglio 2003, secondo cui i contribuenti, nonchè le amministrazioni pubbliche che non provvedano al versamento
dei contributi obbligatori entro i termini previsti, ovvero vi provvedano in
misura inferiore al dovuto, sono tenuti
a versare il contributo evaso, maggiorato di una somma aggiuntiva determinata applicando, in ragione d’anno,
il tasso d’interesse di differimento e di
dilazione in cui all’art. 13 del D.L. 29
luglio 1981, n. 402”.
Alla luce della normativa sopra richiamata, considerata l’obbligatorietà e la
natura assistenziale dei contributi a favore della Fondazione ONAOSI, si ritiene che gli stessi siano deducibili dal
reddito complessivo del contribuente
ai sensi dell’art. 10, comma 1, letto e),
del Tuir.”
Tanto premesso affinchè il problema
non sia destinato in futuro a creare
dubbi e perplessità per i Sanitari.
Ti prego di dare la massima diffusione
agli Organi di Stampa ordinistici della
risposta dell’Agenzia che definitivamente scioglie ogni dubbio e difficoltà
interpretativa e che conferma l’interpretazione dei nostri Uffici.
ARISTIDE PACI
DR. MARCELLO SACCARDO
SPECIALISTA IN:
Neurologia - Psichiatria
VISITA PER APPUNTAMENTO
STUDIO MEDICO
Via Chiassi, 24 - Mantova
Tel. 0376 360449
CASA DI CURA “SAN CLEMENTE”
Viale Pompilio, 65 - Mantova
Tel. 0376 207207
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NOTIZIE E COMUNICATI
ELENCO DEI MEDICI CHE HANNO DATO LA LORO
DISPONIBILITÀ PER EFFETTUARE SOSTITUZIONI
Dott.ssa ALESSANDRINI PAOLA
Dott.ssa ALFIERI VITTORIA
Dott. AMINALI HAMID REZA
Dott.ssa BANDIOLI CLAUDIA
Dott. BELLELLI ETTORE
Dott. BELLETTI STEFANO
Dott.ssa BELLINI CLAUDIA
Dott. BENNATI LUCIANO
Dott.ssa BOLDINI ANNALISA
Dott. BONANSINGA UMBERTO
Dott. BONETTI RICCARDO
Dott. BONOLIS ANDREA
Dott. BORGHI GIULIO
Dott.ssa BRIGNOLI BARBARA
Dott. BRUNELLI ROBERTO
Dott. BUSCEMI ANGELO
Dott. CAPOFERRO DOMENICO
Dott. CAPPELLARI MANUEL
Dott. CILLIS GABRIELE
Dott. CIMAROSTI STEFANO
Dott.ssa COI PAOLA
Dott. COSTANTINI MATTEO
Dott.ssa DALL’OGLIO DANIELA
Dott. DE BIASE RAFFAELE
Dott. EUTROPIO GIOVANNI
Dott.ssa FERRI BARBARA
Dott. FILIPPINI ALBERTO
Dott.ssa FIORAVANZI MARINA
Dott.ssa FORESTIERI CARMEN
Dott. GALLI SIRO
Dott.ssa GANDOLFI NICOLETTA
Dott.ssa GENNARI ALESSANDRA
Dott. GESMUNDO MICHELE
Dott.ssa IELO DONATELLA
Dott. LAGUARDIA ANGELO
Dott.ssa GUALDI SIMONA
Dott.ssa GUERZONI DEBORA
Dott.ssa LEONI FRANCESCA
Dott.ssa MAGALINI FRANCESCA
Dott.ssa MASTROMARINO TIZIANA
Dott.ssa MARASTONI CRISTINA
Dott.ssa MORANDI ANNITA
Dott. MOSCONI MASSIMO
Dott. NICOLAI LAURA
Dott. PALVARINI LOREDANA
Dott.ssa PAVESI ALESSANDRA
Dott.ssa PENNA ANNAMARIA
Dott.ssa PILLA SILVIA
Dott.ssa PORCARO VALERIA
Dott.ssa POVINO MARIA ROSARIA
Dott.ssa RIVA GIOVANNA
Dott. RIMOLA PASQUALE
Dott.ssa ROSSI FEDERICA
Dott.ssa SALVAGNINI MARIA ANGELA
Dott.ssa SALVATO ROBERTA
Dott. SCHENATO STEFANO
Dott. SERMIDI EMILIANO
Dott.ssa STORTI ILARIA
Dott. TOMASI LUCA
Dott.ssa TROPLINI SONILA
Dott. VESNAVER ALEX
Dott. VIGANO’ PAOLO
Dott.ssa ZIGGIOTTO FLORA
Dott.ssa ZAGHINI IRENE
Dott. ZANINI GIANLUCA
CAMPITELLO(Mn)
333/5237298
GUASTALLA
347/7829799
PADOVA
368/7075948
PIUBEGA
0376/655367 - 333/2748283
GOITO
0376/607055 o 340/6191043
RIVAROLO MANTOVANO
347/1310095
SOLFERINO
347/4860007
AREZZO
347/3394538 (MED. GENERALE E PEDIATRIA)
ASOLA (Mn)
338-1768262
BOLOGNA
051/524838
REVERE
338-7773148 o 0386-46050
S. BENEDETTO DEL TRONTO
349-5331103 (ODONTOIATRA)
MANTOVA
347/9420413
CASTIGLIONE D/STIVIERE
320-5640166 - 0376/636499
RIVAROLO MANTOVANO
339/6567884
REMEDELLO(Bs)
329/5413478
MANTOVA
338/8308502
CASTELLUCCHIO (Mn)
0376-438727 o 339-7978357
MANTOVA
0376/396659
MANTOVA
0376/326710 – 3394391068 (ODONTOIATRA)
PORTO MANTOVANO
347/3626736
RODIGO
0376/653335 o 347/7739280
MANTOVA
0376/324559
MANTOVA
0376/363803 - 347/4491514 (ODONTOIATRA)
GONZAGA
0376/54406
MONZAMBANO
0376/800912 - 328/3574731
CASTELGOFFREDO (Mn)
0376/779027-347/8156246
SERMIDE
347-6881190
SONA
045/6080884 o 349/6903046 (MED. GENERALE E PEDIATRIA)
MANTOVA
338/5221090 (ODONTOIATRA)
CURTATONE (Mn)
329/0229639
S. GIOVANNI DEL DOSSO
0386/757143
VIRGILIO (Mn)
338/7556189
MANTOVA
0376/325593 - 335/6733932
MANTOVA
368/3445774
GONZAGA (Mn)
339-2735914
S. BENEDETTO PO
347/3106306 (ODONTOIATRA)
PARMA
0375/87133 - 347/9477528
SOLFERINO
340/7972823
MANTOVA
0376/381346 (ODONTOIATRA)
MARCARIA
338/9164126
MANTOVA
0376/320209
RONCOFERRARO
0376/662335 (ODONTOIATRA)
GUIDIZZOLO
0376/818042 o 338/3004342
RIVALTA SUL MINCIO
339/7376835
PEGOGNAGA (Mn)
349/644978 (ODONTOIATRA)
MANTOVA
338/3143622
PARMA
0521/697364
MODENA
333/2313897 o 059/22213
CASTIGLIONE D/STIVIERE (Mn)
0376/632653 - 340/4741313
ROVERBELLA
347/9946915 ODONTOIATRA
MOTTEGGIANA (Mn)
338/8143840
VERONA
045/977468 o 348/0359648 (PEDIATRA)
MANTOVA
347-6562727
S. GIORGIO
349/8100637
PORTO MANTOVANO
349/0824274
MANTOVA
0376/220856 o 339/2240056
RIVAROLO MANT.NO(Mn)
338/4208792
MANTOVA
338/8451023
BRESCIA
320/1916822
VOLTA MANTOVANA (Mn
347/1338387
MANTOVA
338/4142774
MONTANARA (Mn)
347/4309063
SERRAVALLE A PO (Mn)
0386/40370 - 339/8983860
CASTIGLIONE D/STIVIERE
328/4057353
Si informano i colleghi interessati a svolgere sostituzioni che dal prossimo numero di Mantova Medica
saranno pubblicati nell’elenco dei medici disponibili per le sostituzioni solo i nominativi di coloro che
avranno dato la disponibilità entro il 30 giugno per i sei mesi successivi. Ciò in quanto in elenco risultano colleghi non più disponibili che hanno dimenticato di segnalarlo all’Ordine. Si rammenta inoltre
che la disponibilità va rinnovata ogni sei mesi per evitare il ripetersi di situazioni analoghe.
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NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE
Trattamento delle cartelle cliniche
in caso di cessazione di attività
Alcuni Ordini hanno chiesto chiarimenti alla Federazione in merito al trattamento delle cartelle cliniche dei pazienti in caso di cessazione di attività
per raggiunta età pensionabile o decesso
del medico di medicina generale e del
libero professionista alla luce della normativa sulla privacy.
A questo proposito la Federazione ritiene che la documentazione relativa alle
cartelle cliniche debba essere preferibilmente consegnata ai pazienti assistiti o
in subordine alla ASL di appartenenza.
I soggetti legíttimati alla consegna delle
cartelle medesime sono il titolare, i responsabili e/o incaricati del trattamento
dei dati sensibili.
Un aspetto problematico potrebbe essere costituito dal caso residuale di deces-
so dei sanitario che eserciti la propria
attività senza l’ausilio alcuno di un responsabile o di un incaricato.
In questo caso gli eredi del sanitario
non hanno titolo per accedere alla documentazione dì cui trattasi.
La FNOMCeO suggerisce, pertanto,
che i sanitari individuino sempre un responsabile e/o incaricato al trattamento
dei dati sensibili nel documento programmatico sulle misure di sicurezza
per far fronte anche a questa possibile
evenienza.
Cordiali saluti
IL PRESIDENTE
Dott. Amedeo Bianco
STUDIO DENTISTICO
DR.
PIER LUIGI GIBELLI
Dr. Raffaele De Biase
Riceve anche
SABATO MATTINA-POMERIGGIO
Specialista in Chirurgia plastica
ricostruttiva ed estetica
Via F.lli Cervi 46/A, Cerese-Virgilio
Tel. 0376 280460
CONSULENZE PREVIO APPUNTAMENTO
VALUTA PROPOSTE COLLABORATIVE
NEGLI STUDI DI ALTRI COLLEGHI
Tel. 0376/220931 - 221018
R.M. 335/8356272
cell. 347 4491514
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
FINALMENTE UN’INNOVATIVA CURA
PER I TUMORI ALLA PROSTATA
IN TERRA MANTOVANA
Mercoledì 21 Giugno, ale ore 14.45 presso l’URP del Poma si è tenuta una conferenza stampa sulla brachiterapia, un’innovativa tecnica per la cura dei tumori
alla prostata
Lo svantaggio si presenta quando, alla
ricomparsa del tumore, sempre in età
molto avanzata, il paziente vede ridursi
le scelte terapeutiche alla sola endocrinoterapia e chemioterapia.
L’innovativa Brachiterapia nasce in
Olanda negli anni ‘80, si sviluppa in
America e arriva in Italia negli ultimi
dieci anni, senza subire grossi incrementi negli ambienti ospedalieri perché
giudicata troppo costosa perché non
comporta rendimenti economici, per il
disavanzo dovuto al ridotto rimborso
regionale in termini budgettari.
È stata comunque volontà della Direzione Aziendale, offrire alla Comunità
maschile mantovana questa terapia, la
cui assenza avrebbe altrimenti comportato ricerche di offerta in altri Centri
Sanitari, ridotti al numero di uno per
Regione Italiana.
L’applicazione di questa tecnica comporta, comunque, l’attivazione un lavoro di èquipe e sinergie non scontate che
il Fisico Barai, il Radioterapista Di
Marco, l’Urologo Bondavalli e l’Oncologo Aitini, hanno saputo raggiungere
grazie ad una visione d’insieme dell’organizzazione e all’attenzione etica per
una professione sempre ai confini tra
scienza e coscienza.
In sintesi, l’èquipe è chiamata a stabilire
la sede degli elementi radioattivi da immettere tramite una valutazione ecogra-
Grazie all’attenzione dei Vertici
dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma,
oggi all’Ospedale cittadino è possibile effettuare un’innovativa cura al cancro della prostata, la neoplasia che colpisce per
maggiore incidenza il maschio in età
avanzata, diventando la seconda causa di
morte dopo il tumore al polmone.
Si tratta della cosidetta Brachiterapia,
che consiste nell’iniettare circa 50 – 80
semi radioattivi all’interno della prostata per combattere la neoplasia in modo
estremamente mirato, senza incorrere
negli effetti collaterali della chemioterapia o della terapia chirugica di tipo resettivo.
È sempre il paziente a scegliere, con la
consulenza di un’équipe medica composta da Oncologo, Radioterapista, Fisico
Sanitario ed Urologo, il tipo di intervento a cui desidera sottoporsi, vagliando vantaggi e svantaggi dell’offerta terapeutica.
Con questa nuova metodica, i vantaggi
sono molti: buona sopravvivenza e qualità di vita, degenza ospedaliera di un
solo giorno, nessuna resezione chirugica, vita sessuale attiva.
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
fica della prostata da parte del Fisico
Sanitario, la dose degli elementi radioattivi da inserire secondo la valutazione del Radioterapista, la capacità
pratica di inserimento nelle sedi e nelle
quantità stabilite, da parte dell’Urologo, la presa in carico del paziente, da
parte dell’Oncologo.
Oggi a Mantova sono curati ogni anno
circa 200 pazienti affetti da tumori alla
prostata, che si ricorda essere la parte
anatomica deputata alla produzione del
liquido seminale, necessario alla riproduzione della specie.
Ufficio Relazione con il Pubblico
DR. IDA BREVIGLIERI
Progetto Europeo HPH
Anche quest’anno l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma ha partecipato con lavori
propri al Progetto Europeo HPH,
Health Promoting Hospitals, la cui
Commissione Centrale ha esaminato e
premiato iniziative culturali a favore
della promozione della salute, in un’ottica di condivisione di risorse umane,
professionali e tecnologiche.
Ebbene, l’Azienda Ospedaliera Carlo
Poma è lieta di annunciare l’assegnazione quattro riconoscimenti sulla totalità
dei progetti presentati.
• Area Qualità ed Appropriatezza con:
il Risk Management Aziendale
• Cardiologia di Pieve di Coriano con:
tele – elettrocardiografia e teleconsulto cardiologico nell’ottica di un’integrazione funzionale fra ospedale e
territorio.
• Pneumologia e Terapia Intensiva Respiratoria con: un poster sull’assistenza respiratoria domiciliare.
Infatti, di recente, con tre relazioni e
un poster, il Carlo Poma ha partecipato
alla 14° Internetional Conference
HPH di Palanga (Lituania) sui progetti
premiati di:
I risultati, meritati a livello europeo
dall’Azienda Ospedaliera Carlo Poma,
sono stati ottenuti grazie alla valorizzazione della risorsa professionale, integrata da una sinergia funzionale che
fonda le sue radici nel pensiero positivo, nella cui promozione sta la vera rivoluzione della sanità mantovana.
• Pronto Soccorso di Mantova con:
Informazione ed Accoglienza Interculturale in Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza
Ufficio Relazioni con il Pubblico
AZIENDA OSPEDALIERA CARLO POMA
Con la collaborazione del Comitato Tecnico
Scientifico HPH Aziendale
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
L’UNITÀ OPERATIVA DI RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA
DEL PRESIDIO MULTIFUNZIONALE DI BOZZOLO VOLA IN EUROPA
PER UNO STUDIO DI RICERCA MULTICENTRICO SUL PAZIENTE AFASICO
pessimo) a 5 (valore buono). Ebbene, gli
elementi standardizzati e raccolti hanno suscitato l’interesse dell’Università di Londra
e, la Dr.ssa Hillari, verificata la scientificità
del processo di ricerca italiano, ne ha inserito i dati nell’archivio europeo “Proquolid”,
e questi provenienti da Bozzolo, sono gli
unici dati italiani considerati a livello europeo. Oggi, l’Unità Operativa di Riabilitazione Neuromotoria ospita pazienti provenienti dall’U.O. di Neurologia del Carlo
Poma, diretta dal Dott. Previdi, dalla Neurochirurgia di Cremona, sin dalle zone limitrofe del parmense e ambisce all’importante traguardo del reinserimento del paziente nel contesto familiare e comunitario
di appartenenza, con un grado di autonomia sufficiente alla soddisfazione dei bisogni quotidiani. Di recente, il Dott. Posteraro, Direttore dell’U.O., ha promosso due
convenzioni condivise dai vertici
dell’Azienda Ospedaliera:
• una con la Facoltà di Psicologia dell’Università Bicocca di Milano, i cui ricercatori sono interessati al tema dell’afasia;
• l’altra con l’Istituto di Fisiologia e Scienza
delle Visioni i cui Medici Neurologi per
la cura dei pazienti con disturbi del campo visivo di natura neurologica, adottano
programmi terapeutici messi a punto con
la collaborazione di Centri Ospedalieri
ed Universitari della Germania.
Analizzare il livello di qualità della vita del
paziente afasico è di fondamentale importanza per stabilire la diagnosi, la prognosi e
il percorso terapeutico della persona colpita
in uno dei centri neurologici più imporrtanti: quello della comprensione e dell’uso
del linguaggio. Sì perché il paziente afasico
non solo non è più in grado di parlare e
dialogare con una corretta sintassi del pensiero, ma presenta problemi anche nella
comprensione semantica del linguaggio a
sostegno delle tesi per cui il pensiero è linguaggio e linguaggio è pensiero. Tutto questo è ben conosciuto dai medici fisatri Lucio Posteraro, Alberto Formis e dalla logopedista Elena Grassi dell’Unità Operativa
di Rieducazione Neuromotoria del Presidio
Multifunzionale di Bozzolo che, partendo
dalla traduzione di un questionario
dell’Università Londinese finalizzato all’
analisi della qualità della vita del paziente
afasico, ha promosso uno studio multicentrico con sei centri di riabilitazione italiani,
somministrando il questionario ai pazienti
afasici colpiti sui tre livelli di: grave, lieve ed
intermedio, escludendo quello gravissimo.
La seconda novità dello studio sta nell’aver
somministrato il questionario direttamente
al paziente, che, senza avvalersi della benchè minima inter-mediazione, deve rispondere a 39 domande.
Le risposte riguardano attività della vita comuni, considerate semplici da chi è in salute, ma spesso insormontabili da chi vede il
quotidiano stravolto dalla malattia, formulate secondo una scala di valori da 1 (valore
Uffcio Relazioni con il Pubblico Aziendale
DR. IDA BREVIGLIERI
Con la collaborazione dell’ L’Unità Operativa di Riabilitazione Neuromotoria del Presidio Multifunzionale di Bozzolo
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
La Conferenza Stampa
della Unità Operativa Chirurgia Toracica
oncologiche, da traumi ed infezioni.
L’attesa media dell’intervento chirurgico è di 21 giorni, contro i 30 stabiliti
dalla Regione Lombardia, con un indice di saturazione dei posti letto pari al
97%.
Sono dati a motivo di orgoglio per una
Unità Operativa composta da un ridotto numero di medici che, in quanto tale, è chiamato ad un rapporto diretto
con i pazienti e con l’interventistica
della Sala Operatoria, dove le mani del
chirurgo sono “costrette” all’acquisizione di “manualità ed abilità” ad alti livelli, del tutto favorevoli all’utenza.
Da alcuni mesi in Sala Operatoria si sta
sperimentando l’innovativa Chemioterapia intra - operatoria del mesotelioma
polmonare mentre, a breve, si prevede
l’utilizzo sempre più frequente della
tecnica robotica guidata dal professionista, con la garanzia di risultati al limite
della perfezione.
I progetti innovativi per l’anno 2006 si
rivolgono al potenziamento didattico
della risorsa professionale, alla cura palliativa e all’implementazione dell’assistenza post chirurgica intensiva.
Il 2 Maggio ‘06, presso i locali
dell’URP la Chirurgia Toracica del Carlo Poma, ha tenuto una conferenza
stampa sull’attività di ricovero e ambulatoriale condotta nell’anno 2005, spingendosi nella descrizione di quelli che
sono considerati obiettivi prioritari per
l’anno 2006.
Andando per ordine, il Direttore
dell’Unità Operativa, Dott. Giovanni
Muriana, accompagnato dai Dirigenti
Medici, Canneto Barbara, Droghetti
Andrea, Schiavini Andrea, e da Melli
Fulvia in rappresentanza della Direzione Sanitaria, ha descritto un’Unità
Operativa che, a distanza di sei anni
dalla sua nascita, ha portato i pazienti
mantovani ad un saldo zero all’emigrazione per motivi di cura, trasformandosi inoltre in polo attrattivo per la cura
dei pazienti delle Province limitrofe.
Il dato, integrato da una sperimentazione gestionale che consente la condivisione delle risorse infermieristiche con
la Chirurgia Vascolare, dà ottimi risultati gestionali con una riduzione dei costi a favore del rendimento globale.
Oggi, dei 14.000 interventi chirurgici
l’anno eseguiti a livello aziendale, 391
hanno luogo in Chirurgia Toracica.
Di questi, nel 70% dei casi sono dovuti
a neoplasie polmonari, mentre il restante 30% è sostenuto da altre patologie
Ufficio Relazione con il Pubblico e Comunicazione
DR. IDA BREVIGLIERI
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
L’Azienda Ospedaliera Carlo Poma vincitrice del premio
Giancarlo Scarda grazie alla brillante comunicazione
scientifica del Dott. Luca Bertolani
L’Azienda Ospedaliera Carlo Poma si è
imposta all’attenzione del “XLVI Congresso Nazionale della Società dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi
Ospedalieri”, svoltosi a San Benedetto
del Tronto dal 24 al 27/5/2006, grazie alla relazione scientifica del Dott. Luca
Bertolani. Bertolani, dirigente medico
della Struttura Complessa di Neurologia
è infatti risultato il vincitore del “Premio
Giancarlo Scarda” per la migliore comunicazione scientifica presentata con il lavoro “Un caso di demenza reversibile in
una paziente con neurinoma lombare associato ad iperproteinorrachia ed idrocefalo”, scritto in collaborazione con il Di-
rettore dell’Unità Operativa, Dott. Paolo
Previdi, e con i colleghi Medici Silvestrelli e Lanari. La comunicazione è risultata
particolarmente interessante per aver
trattato l’insorgenza di caso con tutte le
caratteristiche della demenza “senile”, in
realtà sostenuta da una neoformazione
intradurale. La capacità di analisi anamnestica e diagnostica ha condotto
l’equipè sanitaria all’asportazione chirurgica della neoplasia con conseguente ritorno alla normalità della paziente.
Ufficio Relazioni con il Pubblico Aziendale
DR. IDA BREVIGLIERI
Con la collaborazione della Struttura Complessa
di Neurologia
Attivazione Funzione Centro Antidoti
Con una recente delibera l’Azienda
Ospedaliera Carlo Poma, ha attivato la
Funzione Centro Antidoti – Antiveleni.
La Sede è presso la Struttura Complessa
di Medicina d’Urgenza dell’Ospedale
Carlo Poma, e risulta essere convenzionata con il Centro Antiveleni dell’Azienda Ospedali Riuniti di Bergamo, la cui
consolidata esperienza permette la fruizione delle consulenze telefoniche necessarie al superamento delle problematiche
urgenti legate ai casi di intossicazione di
varia natura.
L’istituzione della funzione nasce da
un’idea della Farmacista Frigeri per la cui
evoluzione, nel corso degli anni, si è avvalsa del sostegno di Dirigenti e Colleghi
sino a renderla possibile con il riconoscimento della Direzione Aziendale.
Nel corso dell’ultimo biennio, la Direzione ha proceduto deliberando la funzione, istituendo la convenzione con gli
Ospedali Riuniti di Bergamo, attivando
corsi di aggiornamento ed addestramento con la collaborazione del Servizio di
Formazione Aziendale, creando un data
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
base informatizzato per la catalogazione
degli avvelenamenti rilevati e trattati.
Oggi, grazie al lavoro “certosino” delle
sue operatrici e dei suoi operatori,
l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma non
solo ha attivato la “Funzione Centro
Antidoti e Antiveleni”, ma è anche stata
riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Dipartimento di
Protezione Civile come sede di “Scorta
nazionale antidoti per emergenze chimiche”, dovute a calamità naturali, incidenti e terremoti.
Una realtà importante per una Provincia sede di industrializzazione chimica.
In caso di necessità la “Triade” dei Servizi menzionati si attiva per:
• Fornire gli antidoti necessari a coloro
che si recano direttamente in Farmacia;
• Fornire prestazioni urgenti in Pronto
Soccorso;
Ufficio Relazioni con il Pubblico
e Comunicazione Aziendale
• Prelevare e portare gli antidoti necessari
a coloro che hanno bisogno di prestazioni urgenti sul territorio, con il 118.
Ma i progetti non finiscono qui e, per il
futuro, sono stati pensati altri obiettivi,
come: interventi di formazione specialistici in collaborazione con l’Asl di
Mantova, con i Medici di Medicina
Generale, con il Mondo della Scuola,
con particolare attenzione ai problemi
legati all’ingestione di funghi tossici, al
contatto con piante velenose, all’inalazione di monossido di carbonio.
Ulteriori dati verranno forniti nel corso
della conferenza stampa.
LA STATUA DI SAN GIUSEPPE ALL’INGRESSO OSPEDALIERO
DI STRADA LAGO PAIOLO
All’ingresso del nuovo Ospedale da Strada Lago Paiolo è stata posta la statua di
San Giuseppe proveniente dalla Chiesetta, sempre Ospedaliera, del Sacro Cuore.
La Chiesa del Sacro Cuore, consacrata
nel 1954 dal Mons. Poma, Vescovo di
Mantova, era stata eretta nella zona “sanatoriale”, per iniziativa del cappellano
ospedaliero, Mons. Sabanelli, con il contributo della comunità mantovana. I nomi dei benefattori spiccano ancora sulle
colonne della Chiesa. Successivamente, i
due Reparti ospitanti i malati di Tuberco-
losi furono chiusi per la contestuale apertura di punti di accoglienza nelle più climatiche Colline Veronesi, Arco di Trento, Sondalo e così anche la Chiesa del Sacro Cuore cadde in disuso. Oggi, la Sua
statua, raffigurante San Giuseppe, padre
putativo di Gesù Bambino, rappresentato fra le sue braccia, ma anche patrono
degli ammalati, ritrova una collocazione
centrale proprio nel nuovo ingresso ospedaliero.
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Azienda Ospedaleira Carlo Poma
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
UNA CONFERENZA STAMPA CON ABEO,
IL PICCOLO GRUPPO E PEDIATRIA
Con la conferenza stampa di giovedì 13
luglio, l’Abeo, Associazione Bambino
Emopatico Oncologico, ha presentato
l’ultima donazione fatta all’Unità Operativa di Pediatria del Carlo Poma che consiste nell’acquisizione di due apparecchiature: il Saturimetro e il NIOX MINO
dotato di accessori Test Kit 300.
Il costo totale della donazione, come affermato dal Presidente dell’Associazione,
Vanni Corghi, è stata pari a 10.500 euro
e si è resa possibile grazie al contributo
del Comune e della Provincia di Mantova, a cui sono da associare le elargizioni
delle Associazioni Roverbellesi: il Piccolo
Gruppo, La Congricola e il Musical che
rispettivamente, grazie alla vendita di manufatti femminili, all’organizzazioni di feste popolari e di musical teatrali, rilevano
somme di denaro, in buona parte devolute alle iniziative promosse dall’ABEO di
Mantova. “È un piacere”, prosegue la Signora Giovanna Salvaterra in rappresentanza del Piccolo Gruppo, “collaborare
con l’Abeo perché siamo sicure di lavorare per iniziative scaturite da un pensiero
che trova sicuramente la strada per l’oggettivazione concreta”. Le prossime iniziative saranno a favore delle Pediatrie degli Ospedali di Asola e di Pieve di Coriano dove si sono rese evidenti le opportunità di acquistare, per il primo Plesso
Ospedaliero, il Polisonigrafo, uno strumento in grado di controllare i disturbi
del respiro premonitori di affezioni cardiache e, per il secondo Ospedale, una
dotazione di televisori per i piccoli ospiti.
Invece, a Mantova, con il saturimetro
sarà possibile registrare i parametri delle
funzionalità cardio respiratoria, mentre
con il NIOX MINO, il personale medico sarà in grado di stabilire una diagnosi
differenziale fra asma e infiammazione
delle basse vie respiratorie, conducendo
così il piccolo paziente ed i suoi familiari
verso il giusto e differenziato approccio
terapeutico. Diagnosi differenziale e miglioramento della qualità dell’assistenza
infermieristica che si trova a registrare parametri esatti in un tempo reale, sono
stati descritti dal Direttore dell’U.O.,
Dott. Giovanni Pastorelli. Alla Conferenza Stampa è intervenuta anche Monica
Perugini, Assessore alle Pari Opportunità
del Comune di Mantova che, felicitandosi per il successo dell’iniziativa, ha riaffermato la collaborazione consolidata ed
il sostegno ad Abeo a favore di donne e
bambini che rappresentano i soggetti
principali delle politiche alle pari opportunità, promosse per il sostegno al settore
della popolazione fragile. La conferenza
si è conclusa con i ringraziamenti del Direttore, Dott. Pastorelli, in special modo
ad Abeo, ma anche alle Associazioni, ai
collaboratori medici e al personale infermieristico che quotidianamente lavorano
per il benessere dei bambini ricoverati
nella Pediatria di Mantova, con una media giornaliera di 15/20 ospiti.
Ufficio Relazione con il Pubblico
DR. IDA BREVIGLIERI
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
Un Nuovo Numero Verde per la Radiologia
800 318 163 è il nuovo numero verde utile per la prenotazione degli esami radiologici
Da oggi, presso l’Ospedale Carlo Poma di Mantova, è possibile prenotare gli Esami
Radiologici telefonicamente e senza oneri di spesa, al numero verde 800 318 163.
Il numero, voluto dalla Direzione Aziendale a favore dei diritti del cittadino, è attivo, come sempre, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle 15.00
alle 18.00, il Sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Ufficio Relazioni con il Pubblico Aziendale
DR. IDA BREVIGLIERI
IL TRASLOCO AL BLOCCO D
Con al conferenza stampa di oggi, 8 luglio
2006, la comunità mantovana è stata
informata del trasloco in atto verso il nuovo
Blocco D. Con il trasloco delle risorse tecnologiche della struttura Complessa di Dialisi,
oggi sabato 8 Luglio si è avviato il complesso processo di trasloco delle maggior parte
delle funzioni sanitarie dagli storici padiglioni ospedalieri al nuovo Blocco D, immediatamente riconoscibile per la forma longitudinale con cui si colloca alla sinistra del
principale ingresso ospedaliero di Strada
Largo Paiolo. L’Emodialisi accoglierà i pazienti da lunedì 10, con 23 posti letto tecnici a cui ne vanno aggiunti altri 4 per la
dialisi peritoneale. I pazienti che normalmente sospendono il trattamento dialitico
proprio nei giorni di sabato e domenica,
hanno già visitato i nuovi locali, esternando
soddisfazione per quanto verrà loro offerto.
I movimenti del trasloco proseguiranno lunedì 10 con le Unità Operative di Nefrologia, Oncologia Day Hospital e Degenza,
Martedì 11 con Geriatria e Medicina,
Mercoledì 12 con il Servizio Immunotra-
sfusionale che insieme agli Ambulatrori dedicati alla Terapia Anticoagulante Orale
(TAO) e all’AVIS prevede una ripresa a
pieno ritmo Venerdì 14. Si tratta, come dice il Direttore Sanitario dott. Raffaello
Stradoni “di un vero e proprio processo che
sta procedendo senza intoppi grazie alla
partecipazione, alla collaborazione e alla
cooperazione di risorse umane, professionali
nonché dei Servizi che compongono
l’Azienda”.
Come afferma l’Ing. Beruffi, il nuovo
corpo D è costituito da un unico volume
di 6 piani fuori terra che ospiterà:
• Al piano terra la Dialisi;
• Al primo piano il Servizio Immunotrasfusionale, gli Ambulatori TAO,
l’AVIS e il Day Hospita Polivalente;
• Al secondo piano, degenze e day hospital di Oncologia medica
• Al terzo piano Geriatria Nefrologia
• Al quarto Medicina generale
Il Blocco D offre massimi livelli di
comfort per i pazienti e più elevata funzionalità per i reparti, i cui colori sono
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AZIENDA OSPEDALIERA C. POMA
stati accuratamenti scelti dal Personale
dell’Area Tecnica, secondo le più innovative indicazioni di analisi e studio sul tema dell’influenza del colore sulla psichè
del paziente. Tutte le camere progettate
per un massimo di due letti, dispongono
di un piccolo ingresso, di servizi igienici
propri con lavabo, bidet, doccia e portasalviette riscaldato. Bagni e cucine sono
rivestiti con materiale di ceramica mentre
il pvc riveste le restanti aree di degenza.
Il paziente può disporre di un’illuminazione individuale o diffusa, di sistema di
chiamata del personale infermieristico, di
strumento per l’ascolto della musica filodiffusa e di comandi per la visione televisiva. I locali sono inoltre attrezzati per
l’uso del personal computer e dispongono di connessione telefonica e di accesso
a internet, garantendo peraltro a medio
termine la possibillità di una funzionale
interconnessione informatica per medici
ed infermieri .
Con la conclusione di questo trasloco,
l’ingresso di Strada Lago Paiolo si conferma come il principale per la maggior parte dell’utenza dell’Ospedale di Mantova.
Rimane comunque attivo, anche se secondario, l’ingresso di V.le Albertoni n.
1, soprattutto per l’utenza che accede alle
Unità Operative di Gastroenterologia,
Ambulatori Specialistici Ospedalieri,
SPDC e Pediatria, nonché ai Servizi Amministrativi.
Ufficio Relazione con il Pubblico
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CORSI E CONVEGNI
Osteonecrosi associata a bifosfonati
Nel 2004 la ditta farmaceutica Novartis
ha segnalato la comparsa di osteonecrosi
dei mascellari associate all’utilizzo di
bifosfonati, tra cui quelli maggiormente
coinvolti risultano essere il pamidronato,
l’alendronato ed il zoledronato.
Queste molecole sono analoghe del pirofosfato, si localizzano nell’osso inibendo la funzione osteoclastica risultando
particolarmente efficaci nel trattamento
di localizzazioni tumorali scheletriche, in
particolare trovano indicazione per il
trattamento del mieloma, del carcinoma
prostatico, mammario, tiroideo, polmonare e di recente esteso anche a quello
del colonretto.
L’attività di questi farmaci è determinata
da un’inibizione della funzione biologica
della membrana cellulare osteoclastica fino ad indurre la morte cellulare programmata.
Essi agiscono anche indirettamente sulla
funzione osteoblastica e sulla angiogenesi
locale attraverso una risposta umorale a
molteplici citochine e fattori di crescita
tra cui IL-6, TNF-a, ILGF-I, VEGF,
GH. L’effetto finale risulta in una inibizione del normale metabolismo osseo, riduzione delle proprietà meccaniche
dell’osso con accumulo di microlesioni, e
alterazione della qualità ossea.
L’associazione con trattamenti chemioterapici (soprattutto taxani), la somministrazione di steroidi, di farmaci anti-angiogenetici, ed ancora le condizioni clini-
che generali associate come discrasie
ematiche, diabete, abuso di alcool, tabagismo... hanno un effetto favorente la
comparsa di questo quadro.
La maggior parte dei casi di osteonecrosi
sono associate ad avulsioni dentarie ma
qualunque procedura chirurgica può favorirne la comparsa.
Una delle ragioni per cui i mascellari sono frequentemente colpiti è dovuta alla
costante esposizione agli agenti esterni
oltre ad essere soggetti al rischio di ripetuti micro traumi. Inoltre si è notato che
spesso in questi pazienti il quadro clinico
è complicato da infezioni opportunistiche, nella nostra esperienza abbiamo riscontrato frequentemente la presenza di
colonie di Actinomyces.
In considerazione del fatto che questi
farmaci sono insostituibili nel migliorare
il decorso della malattia neoplastica e
che permangono nel tessuto osseo per
anni anche dopo la sospensione della terapia, si rende necessario un sistematico
approccio multidisciplinare con attento
monitoraggio di tutti i pazienti in terapia con bifosfonati. Si sottolinea l’importanza di rendere edotti soprattutto gli
oncologi, i medici di medicina generale
e, gli odontoiatri in ordine al rischio costante di potenziali necrosi mascellari.
Tutti i pazienti da sottoporre a terapia
con bifosfonati dovranno essere inviati a
visita odontoiatrica.
Sarà cura dell’odontoiatra eseguire perio31
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CORSI E CONVEGNI
diche sedute di igiene orale, avulsione
dentarie, trattamenti odontoiatrici conservativi, rimozione o ribasamento di
protesi incongrue prima di iniziare tale
trattamento farmacologico.
Qualora vi sia la comparsa di un quadro
clinico suggestivo di osteonecrosi, è opportuno eseguire in ambiente ospedaliero, curettage osseo delicato sotto adeguata copertura antibiotica/antimicotica,
mantenere una accurata igiene orale ed
uno stretto follow-up del paziente.
Interventi chirurgici più aggressivi sono
stati spesso seguiti (nonostante brevi apparenti miglioramenti) da peggioramento del quadro clinico e sono pertanto da
evitare o riservare a casi selezionati.
L’utilizzo di ossigeno terapia iperbarica è
stata utilizzata con risultati discordanti.
Marco Collini
Eugenio Broccaioli
Massimo Nardini
CALENDARIO
18.11.2006
“L’IMAGING OGGI”…
IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA:
QUALE CONFRONTO FRA SPECIALISTI
E MEDICI DI MEDICINA GENERALE”
Luogo: Presidio Ospedaliero di Asola
Aula Magna Mantova Banca 1896 Asola
09.10.06
“ALIMENTAZIONE, SPORT E SALUTE”
Luogo: Mantova
Organizzato dalla Soc. Italiana Medicina dello Sport
07.10.06
“ATTUALITÀ
NELLE STRATEGIE TERAPEUTICHE
DELLE MALATTIE REUMATICHE”
Iscrizione gratuita.Chiesto accreditamento ECM
Luogo: Teatro Accademico del Bibiena
Via Accademia - 46100 MANTOVA
Segr.scientif.: Dott. iS. Canazza,
M. Manfredini e P.RossiniP.O.Destra Secchia - Pieve di Coriano
Tel.:0386-717255
21.10.2006
“IL DAY SURGERY IN STRUTTURA
PRIVATA ACCREDITATA:
CONFRONTO FRA SPECIALISTI,
MEDICI DI MEDICINA GENERALE
E PAZIENTI”
Luogo: Casa di Cura San Clemente Mantova
20-21.10.2006
“GIORNATE VIRGILIANE
DI CARDIOLOGIA-CARDIOCHIRURGIA
E MALATTIE INFETTIVE: ATTUALITÀ
CLINICHE E SFIDE ORGANIZZATIVE”
Luogo: MAMU Mantova
Organizzato dalla Societa’ Italiana Medicina dello Sport
27-30.09.06
“VERONA METABOLISMO 2006”
Luogo: Verona - Dipartimento di Scienze Biomediche
e Chirurgiche – Universita’ di Verona
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DIREZIONE GEN. SANITÀ - REGIONE LOMBARDIA
NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA
CON LE AUTORITÀ REGOLATORIE EUROPEE
E L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AlFA) 19 Giugno 2006
Gentile Dottoressa, Egregio Donore,
GlaxoSmithKUne (GSK) in accordo con
“Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)
desidera informarLa in merito a nuove
importanti informazioni di sicurezza riguardanti lamotrigina (Lamictal).
• Un aumento del rischio di labio-palatoschisi associato all’uso di lamotrigina (Lamictal) durante il periodo iniziale della gravidanza è stato di recente
rilevato in un registro di gravidanza.
• Il riassunto delle caratteristiche del
prodotto di lamotrigina (Lamictal)
verrà aggiornato con questa nuova
informazione.
• Il possibile rischio di labio palatoschisi
deve essere valutato in base alla necessità del trattamento. La brusca interruzione della terapia antiepilettica,
può portare alla comparsa improvvisa
di attacchi convulsivi con gravi conseguenze sia per la madre che per il feto
e deve essere evitata.
I dati che emergono dal Registro delle
Gravidanze “Nord America Antiepileptic Drug (NAAED)” suggeriscono una
associazione tra lamotrigina (Lamictal)
ed un aumento del rischio di labio palatoschisi non-sindromica. In particolare,
il Registro delle Gravidanze NAAED ha
rilevato una elevata incidenza di casi di
palatoschisi isolata, non-sindromica in
neonati, esposti in utero a lamotrigina in
monoterapia durante il primo trimestre
di gravidanza, in confronto alla popolazione di riferimento utilizzata in tale Registro. Dati pubblicati di recente, tratti
dal Registro, riportano tre casi di palatoschisi isolata non-sindromica e due casi
di labioschisi isolata non-sindromica
senza palatoschisi su un totale di 564
neonati esposti a lamotrigina in monoterapia nel primo trimestre di gravidanza,
da cui risulta una incidenza di 8,9 per
1000. Questo in confronto con un tasso
di prevalenza di 0,37 per 1000 osservato
nella popolazione generale del Brigham
and Women’s Hospital (BWH) Surveillance Program (rischio relativo nei pazienti trattati con lamotrigina rispetto alla popolazione generale del BWH è pari
a 24; IC 95% = 10,0-57,4). Come riferimento, l’incidenza complessiva di
malformazioni maggiori riportate dal registro NAAED è stata di 15/564 (2,7%,
27 per 1000) e non differisce da quella
riscontrata nella popolazione di riferimento.
La prevalenza di labio palatoschisi osservata nel registro NAAED è anche
più elevata rispetto alla prevalenza naturale di labio palatoschisi non-sindromica riportata in letteratura, che comprende studi effettuati negli Stati Uniti,
Australia, Europa. Sebbene studi differenti abbiano ottenuto risultati diversi a
seconda dell’area geografica e delle differenti modalità di valutazione dei casi,
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DIREZIONE GEN. SANITÀ - REGIONE LOMBARDIA
il range riportato è 0.50-2,16 per 1000.
Nonostante tali risultati non siano stati
confermati da altri studi, GlaxoSmithKline (GSK) sta valutando con le autorità
regolatorie dei vari Paesi del mondo questi nuovi dati e altre informazioni rilevanti, inclusi gli esiti di oltre 2.000 gravidanze, presenti in altri registri di gravidanza, per meglio comprendere il significato di tali riscontri. GSK, in accordo
con l’AIFA, sta provvedendo ad aggiornare il Riassunto delle Caratteristiche del
Prodotto ed il Foglio illustrativo in modo da tenere in considerazione questi
nuovi dati.
Al momento, i medici devono avvisare le
pazienti di informarli qualora abbiano
iniziato una gravidanza o abbiano intenzione di iniziarla in corso di terapia. Il
possibile rischio di labio palatoschisi associato all’uso di lamotrigina (Lamictal)
nel primo periodo di gravidanza deve essere valutato in base alla necessità del
trattamento.
La brusca interruzione della terapia antiepilettica, può portare alla comparsa
improvvisa di attacchi convulsivi con
gravi conseguenze sia per la madre che
per il feto e deve essere evitata. Va considerato che anche altri farmaci antiepilettici sono stati associati a malformazioni
congenite.
NUOVA DISCIPLINA
PER LE SOSTANZE STUPEFACENTI
Il decreto 10 marzo 2006 ha approvato il
nuovo ricettario per la prescrizione delle
sostanze stupefacenti e psicotrope di cui
alla Tabella Il sez. A e dell’allegato 111
bis DPR 9 ottobre 1990 n.309, come
modificato dal DL 30 dicembre 2005 n°
272, convertito dalla Legge 21 febbraio
2006 n° 49.
In particolare, il ricettario giallo tipo madre-figlia che i colleghi ritiravano presso
la sede dell’Ordine è abolito. Le copie
che i colleghi detengono non possono
più essere utilizzate e vanno riconsegnate
presso la sede dell’ordine. Nel frattempo
che i nuovi moduli di ricettario vengano
stampati, per tutte le prescrizioni di sostanze di cui ai citati decreti, sono da
utilizzare i ricettari autocopianti distribuiti dalle ASL secondo le consuete norme d’uso che non risultano peraltro modificate.
La tabella II della nuova legge riporta i
medicinali in ordine decrescente in base
alla loro capacità di indurre dipendenza
(A,B,C,D,E) mentre la tabella I riporta
semplicemente l’elenco di tutte le sostanze stupefacenti e psicotrope suscettibile di abuso.
L’allegato III bis comprende le sostanze
(quindi anche quelle comprese nella ta34
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DIREZIONE GEN. SANITÀ - REGIONE LOMBARDIA
bella II A) che possono essere usate nella
terapia del dolore in corso di patologia
neoplastica o degenerativa. (buprenorfina, codeina, diidrocodeina, fentanyl,
idrocodone, idromorfone, morfina, metadone. ossicodone, ossimorfone). Per
queste sostanze, ricetta autocopiante che
può comprendere fino a 2 medicinali diversi tra loro o uno stesso medicinale in
2 forme farmaceutiche diverse o con 2
dosaggi differenti tra loro per una cura
non superiore a 30 giorni. Nella tabella
IIA sono compresi, oltre ad altre, sostanze, anche i medicinali dell’allegato III bis
in questo caso non usati per la terapia del
dolore cronico (es. cardiostenol).
Anche in questo caso, ricetta autocopiante, ma di un solo medicinale per una durata non superiore a 30 giorni.
Unica eccezione flunitrazepam (Roipnol,
Darkene) per il quale non può essere
prescritta più di una sola confezione per
ricetta per una durata del trattamento
non superiore a 60 milligrammi.
Eparine a basso peso molecolare: precisazione
A seguito di alcuni quesiti pervenuti in merito alle indicazioni di registrazione della
enoxaparina di cui alla nota regionale prot. 11895 del 3 marzo 2006, si precisa che
l’indicazione “Profilassi e trattamento della TVP” riportata nel foglietto illustrativo
della specialità Clexane, non essendo limitata ad aree cliniche specifiche, deve intendersi riguardare la profilassi e il trattamento delle TVP sia in chirurgia generale e ortopedica, che nei pazienti non chirurgici.
Si precisa inoltre che la somministrazione sottocutanea delle eparine a basso peso molecolare per il trattamento dell’angina instabile e dell’infarto miocardio non Q è sempre prevista in associazione con acido acetilsalicilico.
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SPAZIO LIBERO
ANTICHITA’ E MODERNITA’
NEI CODICI SEGRETI
Dalle scritture egizie e assiro-babilonesi al codice della vita
Il “corpus” di leggi, di sentenze e di
norme giuridiche rappresenta il più
esteso significato e la espressione più
appropriata del termine “CODICE”
(codex iustinianus, theodosianus, codice d’onore, di comportamento, penale,
civile ecc.). È anche la manifestazione
più elevata della cultura e della civiltà
dei popoli in ogni tempo.
Esiste, però, un’accezione diversa di codice che travalica i classici contenuti e
si colloca in una diversa categoria. Un
codice che affonda i suoi concetti in conoscenze antiche e moderne; un codice
che possiamo definire “ricerca” o target
di ricerca. A questa tipologia di codice
faccio riferimento, cioè a una verità celata nella quale è racchiuso il segreto
per un passaggio o per un trasferimento
dell’informazione (cifrario). Questo atto può essere interpretato “ermeneutica” secondo Gadamer. Risulta da un insieme di simboli (crittografia) e di regole (grammatica) usato in determinati sistemi di comunicazione, di trasmissione e comprensione. È un linguaggio nel
quale sono presenti messaggi di varia
natura che necessitano di decifrazione
per essere catturati e capiti. La decifrazione (crittografia) si serve dell’uso di
una “chiave” d’accesso trasmessa separatamente al messaggio. Tutta la materia
ha acceso sempre l’intelligenza e la fan-
tasia dell’uomo diventando specialistica
e sofisticata. Contiene invenzione, matematica, fisica, biologia, storia e altro.
È multidisciplinare. Oggi è straordinariamente sviluppata la codificazione
delle informazioni telematiche per via
satellitare al fine di renderle più sicure e
protette da avversari e concorrenti in
grado di distruggerle o di impossessarsene. Ma ogni informazione corre il pericolo di essere intercettata, infatti la rapina informatica è all’ordine del giorno.
La lotta sta nel difendere (crittandole) e
rubare (decrittandole) comunicazioni
riservate e segrete con le armi più moderne. Lo scontro è subdolo e underground. È la cosiddetta guerra dei codici, una guerra tra guardie e ladri, tra
prede e predatori; una guerra tra spie,
tra 007; un lavoro, come si suol dire, di
“intelligence”.
In ogni epoca vi fu un uso generalizzato
del sistema dei codici. Questi nelle loro
molteplici forme sono ormai indispensabili per le varie attività umane. Oggi è
una questione quotidiana di una persona la segretezza del proprio PIN per tenere lontani occhi indiscreti. Ma anche
grandi eventi e grandi tragedie per alcuni troverebbero origine da decodificazioni di codici segreti. La violazione di
questi diventa spesso una maniera co36
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SPAZIO LIBERO
moda per facili spiegazioni a tutto. In
sostanza i significati nascosti di codice
hanno segnato la loro onnipotenza nella vita sociale di tutti i giorni.
Come ignorare “Il codice Da Vinci”
l’ormai famoso romanzo thriller ricco
di intrighi, di storia, di antistoria e di
leggende? Il sorriso enigmatico di Monna Lisa sarebbe un messaggio nascosto,
una specie di linguaggio cifrato per chi
è in grado di interpretarlo. In verità tale
sorriso è sempre stato considerato un
grande mistero. Anche la disposizione
dei discepoli nell’Ultima Cena sarebbe
una sorta di codice. Così il nascondiglio e il segreto del Santo Graal (che
cos’è, chi è?) rappresenterebbe un intricato e geniale sistema di informazioni a
compartimenti stagni. Leonardo Da
Vinci, gran maestro del Priorato di
Sion, sapeva ben custodire e difendere
la chiave di lettura dei suoi simbolismi
e dei suoi astuti codici. Ma Dan Brown
sembra aver voluto evitare il vero mistero stupefacente di morte e di resurrezione.
Sono di ogni epoca notizie di codici e
di documenti sepolti per secoli in cattedrali e grotte e acquisiti fortuitamente.
In questo modo è avvenuto il ritrovamento, nel 1945, a Nag Hammadi
(Egitto), dei codici copti e tra questi il
Vangelo apocrifo (perché ritenuto falso
dalla Chiesa ufficiale) dell’apostolo
Tommaso: il quinto Vangelo.
Così furono ritrovati, nel 1947, sulle rive del Mar Morto, i rotoli di Qumran
che narrano le origini del movimento
cristiano primitivo (scritti in ebraico
verso il 70 d.C.).
Tali scoperte per la loro grande importanza storico-teologica hanno dato origine a ricerche e studi tuttora in corso.
ESEMPI DI IERI E DI OGGI
Le prime rappresentazioni artistiche dipinte sulle pareti delle caverne sono da
considerarsi codici nel senso di espressioni di pensiero e religiose? Forse sì se
nella preistoria tra gli uomini delle
grotte esistevano simbolismi.
La scrittura pittografica e ideogrammatica degli Egizi e la scrittura cuneiforme
degli Assiri-Babilonesi risultarono resistenti per secoli alla decifrazione.
Svetonio racconta che C.G. Cesare durante la guerra gallica comunicava con
Cicerone mediante un codice: la sostituzione alfabetica.
Dal 1400 ci resta il cifrario di Leon
Battista Alberti, umanista dall’ingegno
multiforme.
Dal libro di Alessandro Luzio “I martiri
di Belfiore” (Editrice Cogliati): durante
il Risorgimento mantovano Don Enrico Tazzoli, capo dei congiurati, teneva
un registro nel quale annotava gli incassi delle cartelle mazziniane secondo un
codice racchiuso in due parole chiave
(Pater Noster) per difenderlo dalla decrittazione degli specialisti viennesi. Fu
tradito. Agli over settanta-ottanta è noto lo storico “Messaggio Verlaine” (percuotono il mio cuore con monotono
languore) scandito ripetutamente da
Radio Londra. Era il segnale in codice
dell’invasione della Normandia il 7 giugno 1944, il D-Day.
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SPAZIO LIBERO
IL CODICE GENETICO, QUESTO
SCONOSCIUTO
I codici segreti hanno permeato e influenzato anche la biologia moderna
tanto che il nostro organismo in fatto
di misteri non teme confronti. Esso
possiede i propri motivi occulti che
concedono la possibilità di soluzioni di
difficile lettura e di interpretare i complessi meccanismi che regolano il flusso
delle informazioni comuni a tutti gli esseri viventi.
La natura ha messo a punto un opportuno linguaggio per conservare e scambiare messaggi.
Ad esempio la costruzione delle proteine è l’esito di un fine e complesso processo di “trascrizione” (copiatura) entro
il nucleo e di “traduzione” dal nucleo al
citoplasma. La traduzione è un linguaggio criptato attraverso il quale le cellule
fabbricano proteine necessarie allo svolgimento delle loro innumerevoli funzioni. Tali informazioni sono quelle che
vanno a formare e a far vivere una cellula.
Il codice genetico racchiude il segreto
del trasferimento degli ordini che conducono dal genotipo al fenotipo, dal
gene al soma. Il fenotipo è dunque
l’espressione delle norme dettate dal co-
dice genetico di cui il DNA è la chiave
e l’RNA la molecola parlante. Cioè
l’informazione genetica si “esprime” nel
fenotipo attraverso la codificazione delle proteine.
Ossia le istruzioni genetiche danno forma ed un essere umano.
L’attacco di uno specifico aminoacido
(t.RNA) ad una specifica sequenza di 3
basi (m.RNA) sarebbe la chiave
dell’origine e della caratteristica cruciale
del codice genetico.
Ma è ignoto il perché della formazione
di tale legame chimico. I fattori che regolano questo processo sono ancora oggetto di ipotesi o addirittura indecifrabili, specie per quanto riguarda il ricambio dell’m.RNA. Secondo molti
studiosi spiegare l’origine del codice genetico è ancora una grande sfida che la
biologia deve affrontare.
Il codice genetico rappresenta quindi
un grande ostacolo ma anche uno dei
più grandi successi scientifici del novecento. È diventato il dogma centrale
della biologia molecolare e permetterà
di dare risposte ad importanti domande
in questo secolo XXI°.
DOTT.
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ZENO NEGRELLI
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SPAZIO LIBERO
LEGIO 111 AUGUSTA
Visto con gli occhi dell’attualità, il nostro mancato Collega sembrava il gemello, il clono di Lucio Dalla l’affermato cantautore emiliano. Come costui
era scarsocrinito, i pochi capelli riportati, basso di statura ma dal tronco robusto. Al contrario il viso era ben rasato.
Le gambe dovevano essere possenti: ai
Littoriali aveva ben figurato come centometrista e fatta trionfare la staffetta,staccando un tempo eccezionale nell’ultima
frazione.
Vestiva panni di alta sartoria; colletto e
polsini la camicia inamidati col contorno di un “papillon rosso bragia”. Questo signore l’avevo conosciuto durante
una supplenza estiva in un comunello
della “Bassa” intorno agli anni 60’,
un’epoca irripetibile per il fervore lavorativo della nostra gente. Non era ancora di moda il tempo libero. L’Italia era a
due ruote: in prevalenza motocicli e
scouter. ln competizione paritaria Lambretta e Vespa.
Mi aveva chiamato per un parere clinico che riguardava sua moglie: una bella
“frau” teutonica bionda di crine e dal
seno prorompente. Non riusciva a portare a termine la gravidanza.
Mi pare fosse al terzo o quarto tentativo: prescrizione assoluta il riposo a letto
per tutta la durata della gestazione. Mi
chiese se, fresco di studi, potevo suggerire rimedi di natura farmacologica.
Con candore confessai che in materia
ne sapevo poco. Le mie esperienze erano modeste: in pratica solo l’espletamento di qualche parto eutocico sotto
la guida di un esperto “tutor” in Ginecologia ed Ostetricia.
Il mio interlocutore ebbe un gesto di
stizza, poi adirato esclamò: “Ma è mai
possibile che non ci siano rimedi alle
sofferenze di questa donna. Mi sta sfiorendo sotto gli occhi! Letto, sempre letto e il solito ‘Viburnum prunifolium’ in
goccie!”. Qui gli sfuggi pure una orribile “saraca”.
“Beh -risposi- un rimedio ci sarebbe.
Conosco un esperto Ginecologo, mio
amico. Le propongo un consulto”. Vada per il consulto! - disse amareggiato.
In serata telefonai al Collega che presto
mi garantì la sua presenza. Telegrafica
la sua risposta “Immantinente!”.
Arrivò il giorno seguente a bordo della
sua invidiabile Lancia Aurelia: per allora un gigante tecnologico se rapportato
alla mia 600 di seconda mano.
Esaminò la gestante e diagnosticò una
ipoplasia uterina. Prescrisse progestativi
associati a piccole dosi di estrogenici:
mi pare fosse il Ciclofarlutal.
D’obbligo un moderato riposo in letto.
Al diavolo le gocce di Viburnum! Non
volle alcun compenso economico, ma
non oppose resistenza ad una mezza
pertica di salami e cotechini.
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SPAZIO LIBERO
Il nostro anfitrione non volle sentire ragioni: ci intrattenne a cena nella sala da
pranzo, illuminata a giorno da una profusione di candele. Ci servirono in tavola due procaci cameriere. Parecchie le
portate,abbinate a vini di pregio. Poi
passammo in biblioteca a discorrere e
fumare.
Dopo un gradevole intermezzo sull’attualità, ci raccontò per sommi capi la
sua vita. Si era iscritto a Medicina nel
1935 per pressioni della madre vedova;
in pectore la predisposizione agli studi
classici.
Non aveva problemi economici; il padre morendo gli aveva lasciato in eredità una caterva di biolche. Superati
con qualche difficoltà gli esami del primo anno, si era inceppato in Anatomia,
uno scoglio insuperabile.
Lo salvò in angolo lo scoppio della guerra (giugno 40). Partì volontario con destinazione Libia, rifiutò di far parte della
Sanità e si unì ai combattenti in prima
linea, partecipando col suo reparto a tutte le avanzate e ritirate strategiche di
quel fronte. Fu tra gli eroi di Bir-el-Gobi(volontari liceali ed universitari)che arrestarono e frantumarono l’avanzata britannica, armati solo di mine, bombe a
mano e piedi di porco(sic!). In appoggio
la divisione Ariete.
Indi l’ennesima ritirata in Tunisia, ultima ridotta italiana in Africa. Mentre
col suo reparto ridotto all’osso, percorreva un Wadi asciutto(primo maggio
43), furono intercettati da una squadriglia di cacciabombardieri che con bombe e mitraglia li fecero a pezzi. Pochi i
sopravvissuti che cercarono scampo in
alcune roccie, dove si aprivano grandi
caverne. Alla notte accesero un fuoco
per ripararsi dal freddo.
Ai bagliori delle fiamme egli notò immagini rupestri. Con una torcia le illuminò e con grande sorpresa notò pure
una scritta in una lingua familiare(era
stato, a suo dire, un ottimo liceale).
Pazientemente decifrò: "IBI, EX LASSITUDINE ARTIUS, DORMIVIT-I
COHORS- III LEGIO AUGUSTA".
Vi risparmio la traduzione; probabilmente erano legionari che, quando non
combattevano, facevano ponti e strade.
Sotto il sole africano non era una bazzeccola e la fatica si faceva sentire. Al
nostro ospite una lacrima, al ricordo,
gli velò le ciglia.
Il 7Maggio l’armata d’Africa si arrese.
Prigioniero fu deportato in Sudafrica.
Ritornò in Patria nel 46.
Il suo mondo era cambiato. Minacciato
per i suoi trascorsi ed anche perchè non
si era dimostato un agrario illuminato,
si barricò in casa. Ne usciva pochissimo
e si accorse che tre anni di guerra gli
avevano provocato il “mal d’Africa”. Ci
assicurò che ci sarebbe "tornato.
Dulcis in fundo" mi telefonò la primavera seguente: era diventato padre felice
di due gemelli!
DOTT.TIZIANO
40
BOTTURA