MAGGIO: IL MESE DELLA MADONNA Si tratta di un’antica devozione popolare, quella che vuole che il mese di maggio sia il mese della Madonna; il mese dedicato a Maria, colei che fu al contempo Vergine e Madre, figlia del proprio Figlio, sposa e casta e soprattutto la sola che ebbe il privilegio di diventare la Madre del Figlio di Dio. Perché proprio il mese di maggio? La risposta è intuitiva, come del resto tutte le cose legate alle tradizioni più sentite dalla gente semplice. Maggio è il mese dei fiori, il mese che, dopo la Pasqua, segna il risveglio della natura dopo i lunghi freddi dell’inverno. Ora, la Vergine Maria è il primo fiore della nuova creazione nata dopo la Risurrezione di Cristo; Ella è il più bel fiore del creato, l’unico preservato fin dal principio dal sudiciume del peccato originale e dal peccato attuale. La stessa preghiera mariana per eccellenza, il Rosario, prende il proprio nome dal fiore caratteristico del mese di maggio, la rosa. La parola "rosario" deriva dall'usanza medioevale di mettere una corona di rose sulle statue della Vergine; queste rose erano simbolo delle preghiere "belle" e "profumate" rivolte a Maria. Così nacque l'idea di utilizzare una collana di grani (la corona) per guidare la meditazione. San Domenico di Guzman, fondatore dell’Ordine Domenicano, secondo la tradizione, ricevette nel 1214 il primo rosario direttamente dalla Vergine Maria, nella prima di una serie di apparizioni, come un mezzo per la conversione dei non credenti e dei peccatori. Nella prima apparizione la Vergine portava con sé un mazzo di 150 rose ed indicò a san Domenico che proprio con la preghiera delle 150 Ave Maria alternate al Padre Nostro avrebbe voluto essere onorata. In cambio, la Vergine fece a san Domenico 15 promesse (una per ogni decina recitata) che possono essere riassunte nell’impegno assunto dalla Vergine di proteggere le anime, i corpi e le famiglie dei devoti a questa stupenda preghiera. MARIA MADRE DELLA DIVINA MISERICORDIA Il titolo Maria, Madre della misericordia, celebra la benignità, la magnanimità, la dignità della beata Vergine esaltata nei cieli. Maria portando a compimento ciò che era stato prefigurato nella regina Ester «interviene incessantemente per noi presso il Figlio» suo per la salvezza del popolo, che ricorre a lei fiducioso nelle tribolazioni e nei pericoli. La Madre del Signore e la «regina clemente», «esperta della benevolenza (di Dio), accoglie quanti nella tribolazione ricorrono a lei» e salutata «conforto dei penitenti e speranza dei miseri» Questo titolo, giustamente celebra la santa Vergine, sia perché ci ha generato Gesù Cristo, che e la misericordia visibile dell'invisibile Dio misericordioso, sia perché è madre spirituale dei fedeli, piena di grazia e di misericordia: la beata Vergine è chiamata «madre della misericordia» il che significa che è infinitamente misericordiosa, madre clementissima e tenerissima, madre dolcissima». Due volte nel cantico «Magnificat», Maria ha lodato Dio che usa misericordia: «Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono»; «ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia». Per questo i fedeli desiderano vivamente «magnificare con Maria la bontà infinita» di Dio, la donna che ha fatto un 'esperienza della misericordia di Dio. Ella è «la regina clemente, esperta della benevolenza (di Dio), accoglie quanti nella tribolazione ricorrono a lei. Tali parole ci ricordano ciò che scrive Giovanni Paolo Il riguardo alla beata Vergine nell’Encliclica Dives in misericordia: «Maria (...) in modo particolare ed eccezionale - come nessun altro - ha sperimentato la misericordia; (...) avendo fatto esperienza della misericordia in una maniera straordinaria» Nel mese dedicato alla Mamma di Gesù e Madre nostra, noi festeggiamo anche le nostre mamme , anch'esse preziosissimo dono del Signore. RACCONTO E DIO CREO` LA MAMMA In quel tempo, nel soleggiato giardino del Paradiso, Dio si apprestava a fabbricare la prima mamma. Da giorni e giorni, egli lavorava senza sosta tanto che gli angeli cominciavano a preoccuparsi. Uno di essi inviato per informarsi, si avvicinò e disse: Voi Signore impiegate più tempo del solito per questa nuova creazione…. Il Signore si fermò un poco per prendere respiro. Ah! È tutta una meraviglia quello che sto creando. Guarda bene: essa deve essere in tutto debole e durevole, fatta di carne ed ossa, sicuramente, ma capace di resistere a tutte le difficoltà: essa farà delle giornate di 30 ore, funzionerà a caffè freddo e si accontenterà spesso degli avanzi di cucina. La sua presenza farà nascere sorrisi e bontà; I suoi baci guariranno tutto, dai semplici malesseri alle pene più dolorose. Per essere veramente efficiente, dovrei darle 7 o 8 paia di mani 7 o 8 paia di mani? Non lo penserete sul serio, Signore. Eh! Si! Delle mani di sposa, delle mani da infermiera, delle mani da educatrice, delle mani da manager, delle mani da professionista, da psicologa, da artista, e forse ne dimentico qualcuna! ah! … Ne servono di mani per essere madre! E tu non hai visto ancora niente … Bisogna che essa sia lavabile, Incongelabile, infrangibile, inossidabile, ingualcibile, impeccabile, impermeabile, inalienabile, inestimabile, incomparabile, insuperabile, infaticabile, inalterabile e … Incommensurabilmente amabile. Incredibile Pure questo! Me ne ero scordato, aggiungilo alla lista. Tutto ciò è molto bello, ma comincia a farsi tardi. Andate quindi a riposare, Signore, continuerete domani. Non c’è urgenza. Impossibile! Disse Dio, sento che arriveremmo alla fine, Il mondo non avrebbe avvenire se le madri non esistessero. Sto per creare un essere veramente a mia immagine. Essa sarà capace di guarire da sola quando sarà malata, avrà il potere di moltiplicare qualche patata e un po’ di carne per sfamare una famiglia di sei o più persone. Essa riuscirà perfino a far coricare i bambini irrequieti Il pomeriggio per la siesta. E` necessario farlo! L’angelo girò attorno alla nuova mamma. Hum… E` troppo dolce, troppo tenera, si romperà alla prima tempesta. Ma no, disse Dio. Essa è molto più forte di quanto tu immagini e molto più sveglia di molti uomini e persino di certi angeli che io conosco… Essa ragiona, pianifica, riflette, organizza, coordina e financo inventa usando piccole cose. Te l’ho detto, essa mi somiglia. L’angelo avvicinò la mano alla gota della donna. Scusate Signore, non vorrei adombrare le vostra gioia Ma la vostra nuova creatura perde; essa ha una piccola perdenza al di sotto dell’occhio. Non è una perdenza, è una lacrima. Come? Una lacrima…? Una lacrima di gioia, di tristezza, di tenerezza, di dolcezza, di fierezza e di perdono, di pena e di abbandono. Una lacrima di mamma è come la rosa della sua anima; è una perla che viene dal tesoro del suo cuore. Allora l’angelo esclamò: Ma voi siete geniale, Signore, per aver pensato a creare finanche una lacrima! Ma Dio gli rispose: Amico mio, questa lacrima non sono stato io a crearla, È stata mia madre a offrirmela come il suo più bel regalo. E fu così che Dio imparò a sorridere e a piangere ammirando il volto di una madre.