I FARMACI E LA SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA Il Farmaco FARMACO Sostanza usata per la diagnosi, il trattamento, la cura, il sollievo dai sintomi e la prevenzione delle alterazioni della salute. PRINCIPIO ATTIVO è la sostanza in grado di indurre, attraverso meccanismi chimici o chimico-fisici, variazioni funzionali nell’organismo ECCIPIENTI sono componenti inermi, sostanze prive di azione terapeutica. Hanno lo scopo di aumentare il volume del principio attivo e consentire la costituzione delle forme farmaceutiche, favoriscono la stabilità del prodotto e possono conferire al farmaco proprietà particolari Infermiere PREPARA, SOMMINISTRA, INFORMA, VALUTA DENOMINAZION DEL FARMACO DENOMINAZIONE CHIMICA fornisce un’esatta descrizione della composizione e struttura molecolare de farmaco NOME GENERICO O COMUNE o anche equivalente, NOME COMMERCIALE o nome di Proprietà, è il nome con il quale il produttore commercializza il farmaco. Classificazione del Farmaco Classificati in base: All’Origine (animale, vegetale o di sintesi) Alla Funzione All’Effetto Terapeutico Atteso Modalità di Registrazione e Distribuzione PRESCRIZIONE MEDICA La Prescrizione si compone dei seguenti elementi: TIPO DI FARMACO DOSAGGIO TEMPI DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE FORMA FARMACEUTICA SOTTOSCRIZIONE del MEDICO PRESCRIZIONE MEDICA RESCRIZIONE VERBALI O TELEFONICHE Devono essere limitate a casi selezionati, a situazioni urgenti dove crittura immediata o la comunicazione elettronica non sono ossibili. contenuto della prescrizione verbale deve essere comunicato hiaramente, il nome deve essere confermato eseguendo lo spellin on il nome commerciale e il principio attivo. RESCRIZIONE TERAPEUTICA RIPETUTA Qnd un infermiere riceve una prescrizione verbale o telefonica la Gli STUPEFACENTI sono sostante con elevato potere analgesico che in modificazioni del comportamento e dipendenza fisica e psichica. Le sostanze PSICOTROPE hanno azione sedativa e stimolante che influen l’attività psichica e possono determinare dipendenza. L’approvigionamento, conservazione, gestione e registrazione dei far stupefacenti segue procedure precise con un registro di carico e scarico Il controllo delle giacenze sono responsabilità complesse gestite dal coordin infermieristico o da infermieri esperti. NORMATIVA D.P.R. 309/1990 Legge 49/2006 SOMMINISTRAZION SICURA Presuppone un Atto Unitario, Sequenziale e Cronologico Gli standard di somministrazione di un trattamento si applicano sempre Standard di trattamento “LE SETTE G” prima dell’assunzione da parte del paziente “LE SETTE G” 1 G Giusto FARMACO 2 G Giusto PAZIENTE 3 G Giusta DOSE 4 G Giusta VIA di SOMMINISTRAZIONE 5 G Giusto ORARIO 6 G Giusta REGISTRAZIONE o DOCUMENTAZIONE 7 G Giusto APPROCCIO alla PERSONA “LE SETTE G” ORARI di uno SCHEMA Per impostare uno schema terapeutico nelle 24 ore si considerano Prescrizione Medica, con orario e intervallo tra le somministrazioni Correlazioni con i Pasti, somministrazione a stomaco pieno e vuoto Ritmi sonno/veglia del paziente Ritmi quotidiani e stile di vita della persona assistita SOMMINISTRAZIONE VIE ENTERALI 1 Sublinguale 2 Orale 3 Rettale VIE ENTERALI INIETTIVE • Venosa • Intramuscolare • Sottocutanea • Intradermica VIE ENTERALI NON INIETTIVE 1. Respiratoria 2. Oftalmica 3. Auricolare VIA SUBLINGUALE Attraverso la mucosa orale della cavità orale Si può somministrare compresse e spray Evita il passaggio dal fegato La superficie di assorbimento è ridotta La salivazione può deviare il medicinale Manifestazione dell’effetto atteso in tempi molto veloci Devono avere un sapore accettabile La compliance della persona deve essere buona VIA ORALE Utilizza il tratto gastroenterico per l’assorbimento Si possono somministrare preparati solidi (Compresse, Capsule, Polveri e Granulati) e preparati liquidi ( Emulsioni, Sospensioni e Soluzioni) Condizionano l’assorbimento (le caratteristiche chimico fisiche e farmacocinetiche del preparato, le caratteristiche della persona e le VIA ORALE Vantaggi 1 Economica 2 Facile e Veloce 3 Versatile 4 Sicura e Non Invasiva 5 E’ significativa la capacità di assorbimento intestinale vantaggi E’ necessaria una buona compliance Non utilizzabile se disturbi di coscienza Non utilizzabile se disfagia Non utilizzabile nei bambini molto piccoli Non evita l’effetto first pass VIA RETTALE • Assorbimento analogo al tratto gastrointestinale • Possono essere somministrati preparati Liquidi (Soluzioni, Sospensioni) preparati Semisolidi (Pomate, Schiume, Gel) e preparati Solidi (Supposte, Capsule molli rettali) • La superficie dell’area dell’assorbimento, la flora batterica e la presenza di materiale fecale VIA RETTALE SVANTAGGI • Assorbimento irregolare • Assorbimento può essere modificato • E’ praticabile solo in alcuni casi • Superficie di assorbimento limitata • Presenza di flora batterica ostile • Può essere espulso rapidamente per scarsa tolleranza • La compliance del paziente • Non è praticabile con immunodepressi e in • presenza di lesioni alla mucosa VANTAGGI • Non vi è interferenza con il cibo • La presenza di vomito non lo limita • Si evitano enzimi e succhi gastrici • L’effetto First Pass ridotto • Scelto in età pediatrica VIA VENOSA • Utilizza il campo venoso degli individui • Vengono somministrati Farmaci, Infusioni, Sangue, Emoderivati e Miscele Nutriz • Evitare l’influenza di tutti i fatti che possono limitare assorbimento VANTAGGI 1. Biodisponibilità immediata 2. Effetti rapidi 3. Dosaggio preciso 4. Concentrazione desiderata precisa 5. Somministrazione di grandi volumi SVANTAGGI A. Non è possibile somministrare qualsiasi soluz B. Somministrabile solo soluzioni acquose C. Rapida manifestazione degli effetti indesidera D. Rapida insorgenza effetti paradossi E. Complicanze di tipo locale che sistemiche VIA VENOSA COMPLICANZE LOCALI • FLEBITI • TROMBOFLEBITI • INFILTRAZIONE • STRAVASO • EMATOMA • OSTRUZIONE DEL CATETERE VENO • SPASMO VENOSO COMPLICANZE SISTEMICHE • EMBOLIA • NEVRITI • SQUILIBRI METABOLICI • SQUILIBRI ELETTROLITICI • SOVRACCARICO DI LIQUIDO VIA VENOSA SITI DI VENIPUNTURA VENA GIUGULARE VENA SUCCLAVIA VENA FEMORALE VENA BASILICA VENA CEFALICA VENA CEFACICA ACCESSORIA VENA METACARPALI VIA VENOSA COME SI SOMMINISTRA IL PREPARATO DIPENDE: 1. Dalle caratteristiche e dalle condizioni clinico assistenziale della p.a 2. Dalla ragione per cui si rende necessario reperire un c.v 3. Dall’accessibilità al vaso venoso 4. Dalle caratteristiche del punto di accesso 5. Dalla tipologia di soluzione 6. Dal volume di Infusione 7. Dalla velocità di infusione 8. Dalla durata e dalla frequenza della somministrazione 9. Dai tempi di mantenimento dell’accesso venoso 10. Dalla tipologia di presidio VIA INTRAMUSCOLAR CARATTERISTICHE I preparati somministrabili sono in soluzioni acquosa, oleosa, in sospen 2. L’assorbimento è rapido ma non è sempre completo 3. I fattori che condizionano l’assorbimento sono: 1. Idrosolubilità del preparato 2. Velocità di diffusione del principio attivo 3. Flusso ematico a livello locale 4. Estensione della superficie assorbente 5. Caratteristiche individuali della persona 6. Caratteristiche condizioni del sito di iniezione VIA INTRAMUSCOLO SVANTAGGI • Assorbimento può essere irregolare e incompleto • Può causare danno muscolare • Non può essere utilizzato se terapia anticoagulante • E’ dolorosa e poco gradita • Può originare complicanze locali o sistemiche VANTAGGI • Assorbimento relativamente rapid • Utilizzabile con preparati irritanti in alt VIA INTRAMUSCOLAR SITO DI INIEZIONE 1. Sito del Muscolo DELTOIDE 2. Sito DORSOGLUTEALE 3. Sito VENTROGLUTEO 4. Sito VASTOLATERALE VIA SOTTOCUTANEA Utilizza preparati idrosolubili ma con volumi contenuti Assorbimento è lento. Possono condizionare l’assorbimento i fattori relativi alle caratteristiche e condizioni del sito di inserzione VIA SOTTOCUTANEA Vantaggi 1 Rapido assorbimento delle soluzioni acquose 2 E’ possibile rallentare l’assorbimento aggiungendo una sostanza con effetto vasocostrittore al preparato 3 Sono possibili somministrazioni frequenti vantaggi I volumi somministrabili sono molto limitati I tempi di assorbimento sono condizionati dal flusso ematico ocale e dall’estensione della superficie assorbente Le condizioni del tessuto influenzano l’assorbimento VIA SOTTOCUTANE Sede del Muscolo Deltoide Zona Sovra e Sottoscapolare Zona Addominale Zona del Muscolo Dorsogluteo Zona del Muscolo Vastolaterale PRELIEVI EMATICI LABORATORI O SANGUE VENOSO il materiale biologico di elezione che permette di eseguire la maggior parte delle indagini di laborato SANGUE ARTERIOSO Differisce per il contenuto di Anidride Carbonica e Ossigeno Es EGA SANGUE CAPILLARE Es Determinazione rapida glicemia LABORATORI O PATOLOGIA CLINICA che comprende il settore di biochimica, ematologica e coagulazione. MICROBIOLOGIA come batteriologia e virologia IMMUNOEMATOLOGIA E SERVIZIO TRASFUSIONALE ANATOMIA PATOLOGICA PRELIEVO VENOSO La Puntura di un una Vena per raccogliere un quantitativo variabile di sangue La quantità di sangue è in riferimento al tipo di esame da effettuare e alle metodiche di laboratorio TIPOLOGIE DELLE INDAGINI DI LABORATORIO Come analisi singola (es glicemia ..) Come raggruppamento di più esami Come prove funzionali (es curva da EMOCULTURA EMOCOLTURA La raccolta di un campione di sangue ottenuto tramite venipuntura e inserito all’interno di uno o più contenitori dotati di speciali terreni di coltura (set per emocoltura) E’ utilizzato per la diagnosi di infezioni sistemiche EMOCOLTURA Il Volume di Sangue è di 20-30 ml di sangue per Set, 5-10 ml per flacone Il rapporto fra sangue e brodo di coltura è di 1/10 e 1/15 I set sono composti da 2 flaconi uno con brodo di coltura per batteri aerobi e uno privo di ossigeno per anaerobi obbligati Il prelievo da catetere vascolare è sconsigliata salvo che il prelievo non sia finalizzato ad evidenziare un’infezione catetere correlata TRASFUSIONI FONTI SANGUE AUTOLOGO ( o autotrasfusione SANGUE ETEROLOGO (cioè da donatore) BANCA DEL SANGUE COMPONENTI EMAZIE CONCENTRATE PIASTRINE PLASMA CRIOPRECIPITATI FATTORI DELLA COAGULAZIONE CHE COSA SERVONO Reintegrano il sangue perduto a seguito di emorragie o patologie. OBIETTIVI 1 Aumentare il volume circolante 2 Aumentare il numero di globuli rossi per mantenere l’emoglobina nei limiti accettabili TYPE & SCREEN (tipizzazione e screening anticorpale) Prevedono La determinazione del gruppo sanguigno e del tipo di RH del donatore La ricerca degli anticorpi irregolari Test per le malattie infettive Prove di compatibilità maggiore (cross-match) in cui il siero del paziente viene testato con i globuli rossi del donatore per accertarsi dell’assenza di reazioni di tipo immunitario EMOCOMPONENTI DI I LIVELLO Globuli Rossi o Emazie Concentrate Plasma Fresco Congelato Piastrine EMOCOMPONENTI II LIVELLO Emazie Congelate Emazie Leucodeplete Piastrine Leucodeplete Emazie e Piastrine Lavate o Irradiate GRUPPI SANGUIGN EMODERIVATI Albumina Gammaglobuline Fattore VII, VIII e IX Antitrombina III Complesso Protrombinico COMPLICANZE POST TRASFUSIONALI Infezioni Virali (HIV,HBV,HCV) e Batteriche (Yersinia Enterocolitica) Emolisi Immune Emolisi non Immune Reazioni Allergiche Sepsi Post-Trasfusionale Reazione Trasfusionale Febbrile non Emolitica Transfusion-Related Acute Lung Injury Sovraccarico Circolatorio ERRORI TRASFUSIONALI OMONIMIE SCAMBIO DI PERSONA MANCATA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEI CAMPIONI DI SANGUE MANCATA APPLICAZIONE DEI EMOTRASFUSION NON ESISTONO EVIDENZE CHE SIA NECESSARIO RISCALDARE IL SANGUE L’ESPOSIZIONE DELL’UNITA’ A TEMPERATURE ELEVATE AUMENTA IL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE BATTERICA AGO 18-20 G FILTRO 170-200 DURATA NON SUPERIORE ALLE 3/4 ORE TRASFUSIONE VELOCE CON SPREMI-SACCA PRESSIONE DI INFUSIONE < 300 mmHg PER EVITARE IL RISCHIO DI EMOLISI MECCANICA TRASFUSIONE LENTA PRIMI 10 MINUTI RILEVAZIONE PARAMETRI NON AGGIUNGERE FARMACI TRASFUSIONE PIASTRINE Conservazione a temperatura ambiente in costante agitazione Trasfusione Rapida (20-30 minuti) Prevenzione Immunizzazione RH TRASFUSIONE PLASMA l sangue è composto per il 45% circa di cellule, la parte corpuscolata, e per il 55% circa di plasma, la parte liquida. La trasfusione di plasma (PFC) trova la sua principale indicazione nella correzione di deficit di fattori della coagulazione, per i quali non si dispone del concentrato specifico, in paziente con sanguinamento in atto. IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE Trasfusione = Atto Medico Identificazione del Paziente (Medico + Infermiere) Lettura dati della Richiesta (Medico) Lettura dati del Braccialetto (Infermieri) Lettura Unità dalla Richiesta (Medico) Lettura unità della Sacca (Infermiere) CONTROLLO PRE TRASFUSIONALE Consenso Informato Valutare la Sacca (data di scadenza, colore, forma, nome paziente e gruppo sanguigno) Valutare il Paziente (Nome e Cartella Clinica) Temperatura Respirazione e SO2 IN CASO DI REAZIONI AVVISARE IL MEDICO INTERROMPERE TRASFUSIONI MANTENERE UNA VENA PERVIA RILEVAZIONE PARAMETRI VITALI OSSIGENO A BASSO FLUSSO REGISTRARE E COMUNICARE ALLA BANCA DEL SANGUE LA REAZIONE AVVERSA Bibliografia Marina Vanzetta. FARMACI E VIE DI SOMMINISTRAZIONE una guida operativa 2011 McGraw-Hill L.Saiani, A Brugnolli. Trattato di CURE INFERMIERISTICHE. 2011 Sorbona E.Battaglia, M. Vanzetta, S.Tolomeo. TERAPIA INFUSIONALE Strumenti e Metodi 2011 McGraw-Hill METTITI ALLA PROVA TERAPIA - PRELIEVI ... Tempo 5 minuti !!! [a] Recarsi dal Medico di Medicina Generale per la prescrizione della opportuna terapia [b] Assumere quanto prima antibiotici a largo spettro [c] Denunciare immediatamente l’infortunio al datore di lavoro [d] Denunciare a fine del turno l’infortunio al datore di lavoro 236. _______ è una responsabilità attribuibile all’OSS. [a] La somministrazione di ossigeno [b] La somministrazione della terapia intramuscolare [c] L’inserimento del sondino naso-gastrico [d] La medicazione di lesioni cutanee [e] L’aspirazione tracheo-bronchiale 164. I parametri vitali sono ... [a] I dati che definiscono l’anamnesi di un paziente [b] I dati anagrafici raccolti all’atto del ricovero ospedaliero [c] Le reazioni ad una somministrazione farmacologica [d] I segni vitali di un organismo [e] I parametri entro i quali il paziente potrà sopravvivere 165. _______ non è sede dei parametri vitali. [a] Il polso [b] Il respiro [c] Il plesso solare [d] La temperatura [e] Nessuna delle precedenti [c] Denunciare immediatamente l’infortunio al datore di lavoro 236. _______ è una responsabilità attribuibile all’OSS. [d] La medicazione di lesioni cutanee 164. I parametri vitali sono ... [d] I segni vitali di un organismo 165. _______ non è sede dei parametri vitali. [c] Il plesso solare 166. Il polso popliteo è collocato ... [a] In corrispondenza della cavità posteriore del ginocchio omputer potrebbe essere insufficiente per aprire ggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il file. Se necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuovo. Quiz presi da “I Test dei concorsi per INFERMIERE”