ANNO SCOLASTICO 2006/2007 Istituto Tecnico Industriale Statale “Silvano Fedi” Pistoia Progetto scolastico: INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico SOMMARIO ONDE ELETTROMAGNETICHE ............................................................. 2 IL MAGNETISMO .................................................................................... 3 EFFETTI DELL’ELETTROMAGNETISMO .............................................. 8 DANNI SULL’UOMO................................................................................ 9 IL WIRELESS ........................................................................................ 12 IL CELLULARE ...................................................................................... 14 STATISTICHE ....................................................................................... 16 PROVVEDIMENTI CONTRO L’ELETTROMAGNETISMO ................... 20 ELECTROMAGNETIC HYPERSESITIVITY .......................................... 23 1 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico ONDE ELETTROMAGNETICHE Introduzione Tutto quello che ci circonda e che fa parte della nostra vita è diffusore d’onde elettromagnetiche: il televisore, il forno a microonde, la termocoperta, il telefono cord-less, il cellulare e gli schermi dei computer. Inoltre anche le linee ad alta tensione, i ripetitori radio-televisivi (o per telefonia mobile) e gli apparati elettromedicali contribuiscono all’inquinamento elettromagnetico. L’impiego, ormai globale, di apparecchiature elettriche è talmente sviluppato da non poterne prevedere una diminuzione nei prossimi anni. Negli ultimi tempi, stampa e televisione hanno discusso molto di questo problema, soprattutto per quanto riguarda la “telefonia mobile” , ormai molto diffusa, dato che ogni persona usa abitualmente un cellulare. Ma quali effetti può provocare alla nostra salute? Questi effetti sono tangibili, o solo presunti? Che cosa sono i campi elettromagnetici? Il fenomeno dei campi elettromagnetici non è una novità degli ultimi anni, anche se il recente sviluppo e la diffusione della tecnologia ha prodotto un loro consistente aumento ed un crescente dibattito nell'opinione pubblica. Da sempre esistono fonti naturali di radiazioni elettromagnetiche: il Sole, le stelle e la stessa Terra sono quelle principali (la luce, ad esempio, è un'emissione di radiazioni ad altissima frequenza). Noi stessi, o meglio i nostri corpi, emettiamo radiazioni elettromagnetiche con una frequenza di poco inferiore a quella della luce visibile (raggi infrarossi). Il progresso tecnologico ha però aumentato sensibilmente la quantità di emissioni presenti all'interno ed all'esterno delle nostre abitazioni. I campi elettrici e magnetici hanno origine dalla presenza di cariche elettriche e dal movimento delle cariche stesse (corrente elettrica). La variazione nel tempo delle correnti elettriche lungo un filo di materiale conduttore o un'antenna, produce campi elettrici e magnetici che si diffondono nello spazio sotto forma di onde, trasportando energia. I cellulari, le stazioni radio base, i radar, i ripetitori radio-televisivi... sono delle sorgenti di campi elettromagnetici ad alta frequenza e la componente dell'onda elettromagnetica che più frequentemente viene rilevata è quella del campo elettrico (in questo caso i valori sono espressi in Volt/metro). Gli elettrodomestici, gli elettrodotti, gli impianti elettrici... sono delle sorgenti di campi elettromagnetici a bassa frequenza. Per tali fonti viene di solito misurato il campo magnetico (i valori sono espressi in microtesla) in quanto, alle basse frequenze, la componente magnetica si propaga attraverso i muri e gli ostacoli di varia natura, mentre il campo elettrico è facilmente schermato dalle pareti e dal terreno. Sommario 2 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico IL MAGNETISMO Il magnetismo è un ramo della fisica che studia le interazioni magnetiche tra corpi e le proprietà della materia connesse a tali fenomeni. Forze di carattere magnetico si manifestano tra cariche elettriche in movimento, quindi esiste una stretta relazione tra elettricità e magnetismo. L'apparato concettuale comune a questi due tipi di forze si chiama teoria elettromagnetica. Come si misura: Nel Sistema Internazionale l'unità di misura del campo d’ induzione magnetica B è il tesla (simbolo T), mentre per il campo magnetico H si usa l'ampere/metro (A/m) . Storia del magnetismo: L'esistenza di un magnetismo naturale era noto già agli antichi greci(V - VI secolo AC) ma probabilmente ancora precedentemente era già stato scoperto nell'antica Cina dove, si dice, era già in uso un rudimentale prototipo di bussola magnetica. Quello che è certo, comunque, è che già gli antichi avevano scoperto la capacità di alcuni minerali (ad esempio la magnetite) di attrarre la limatura di ferro o piccoli oggetti ferrosi. Questa capacità di esercitare una forza a distanza ha dato fin dagli albori un particolare significato al magnetismo. Tutt'ora nel XXI secolo si sente parlare di forze magnetiche. I primi studi quantitativi sui fenomeni magnetostatici si possono far risalire alla fine del Settecento ( inizio dell'Ottocento ) ad opera dei francesi Biot e Savart e, successivamente, di Ampère,sempre in Francia. Il magnetismo è la parte dell'elettromagnetismo che studia i campi magnetici. Per fenomeni stazionari si suole parlare di magnetostatica che presenta alcune analogie formali con l'elettrostatica . Per fenomeni tempo-dipendenti i campi elettrici e magnetici si influenzano a vicenda ed è necessario ricorrere ad una descrizione unificata dei due campi ottenuta nel 1864 dallo scienziato britannico James Clerk Maxwell. Particolarmente rilevante è il fenomeno dell'esistenza di un magnetismo terrestre. Infatti il nostro pianeta presenta un debole magnetismo (circa 0.5 gauss) grosso modo equivalente a quella generata da un dipolo magnetico disposto lungo la direttrice Polo Nord - Polo Sud. I Poli magnetici Analogamente al caso elettrostatico anche nel magnetismo si individuano due sorgenti di campo e di natura opposta che vengono convenzionalmente definiti poli. Usando come magnete di riferimento la Terra si parlerà allora di polo nord e polo sud;in particolare il polo nord geografico corrisponde (o quasi) con il polo sud magnetico e viceversa per il polo sud geografico. Una proprietà interessante dei magneti naturali è che essi presentano sempre sia un polo nord che un polo sud. Anche spezzandoli, infatti, i due magneti risultanti avranno ancora ciascuno una coppia di poli opposti. 3 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico Poiché il processo può teoricamente proseguire all'infinito questo lascia supporre che il magnetismo naturale abbia in effetti origine dalle proprietà atomiche della materia. Considerando infatti ogni singolo elettrone orbitale come una microscopica spira percorsa da corrente e tenendo anche conto del momento di spinta,si può intuire che,collettivamente,questi possano contribuire, in un mezzo materiale, a presentare un campo magnetico macroscopicamente osservabile. In realtà occorre tenere conto del fatto che i moti di agitazione termica tendono, in generale, ad allineare tutti questi microscopici dipoli magnetici a caso così che normalmente il valore complessivo è nullo. Solo in alcuni minerali, i magneti naturali, questi dipoli si autoregolano su scala macroscopica formando le cosiddette regioni o domini di Weiss con dipoli tutti allineati. Il magnetismo terrestre è un fenomeno naturale del pianeta Terra relativo all'esperienza di un campo magnetico osservabile in prossimità della superficie terrestre. Il campo magnetico terrestre si ritiene venga generato da moti convettivi di particelle cariche nel nucleo della terra o, perlomeno, si ritiene che da questi moti provenga il contributo maggiore. In prima approssimazione gli effetti del magnetismo possono essere paragonati a quelli che sarebbero prodotti da un grosso solenoide, o da una grossa calamita lineare, presente all'interno della Terra. Gli effetti reali del magnetismo terrestre sono in realtà più complicati di quelli che sarebbero prodotti da un tale modello banale. Il campo magnetico terrestre è facilmente rilevabile sulla superficie terrestre, in prossimità della quale,le linee di campo sono molto prossime a quelle dei meridiani. Un ago magnetizzato,lasciato libero di ruotare su una superficie orizzontale,tende ad allinearsi con le linee di campo sopra citate. Per convenzione viene definito polo Nord dell'ago il polo che punta verso il polo Nord geografico: ne consegue che il polo magnetico che si trova in prossimità del polo Nord geografico è il polo Sud magnetico e che il polo magnetico che si trova in prossimità del polo Sud geografico è il polo Nord magnetico. Tuttavia è abbastanza frequente trovare su parecchi testi l'indicazione, non corretta dal punto di vista fisico, data in senso inverso (cioè di chiamare Polo magnetico Nord, quello vicino al Polo geografico Nord, basandosi sulla vicinanza geografica anziché sulle caratteristiche magnetiche) In realtà l'asse geografico e l'asse magnetico non sono coincidenti; infatti, il secondo si scosta dal primo in base alla posizione e al momento della sua rilevazione: mentre i poli geografici sono fissi, quelli magnetici sono soggetti ad un continuo, seppur lento, spostamento. Questo comporta che il polo geografico non coincide con il polo magnetico (ogni polo geografico dista circa 2000 km dal polo magnetico più vicino ed il polo magnetico Sud si trova nella parte settentrionale del Canada). Quindi l'ago della bussola non indica il polo Nord geografico. L'angolo compreso tra la direzione indicata dalla bussola e la direzione verso il nord geografico è detto declinazione magnetica e il suo valore, come detto, 4 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico dipende dal punto di osservazione sulla superficie terrestre e dal momento di osservazione. In talune zone la declinazione magnetica è tutt'altro che trascurabile, come non lo è se si deve seguire una rotta piuttosto lunga. Ovviamente in prossimità dei poli i valori di declinazione possono essere molto elevati. Il magnetismo terrestre ha una notevole importanza per la vita sulla Terra. La sua presenza infatti genera una sorta di "scudo" elettromagnetico che devia e riduce il numero di raggi cosmici che giungono sulla Terra. L'intensità del campo magnetico terrestre non è costante nel tempo,avendo subito nel tempo geologico notevoli variazioni, che hanno portato ripetutamente a fenomeni di inversione del campo, con scambio reciproco dei poli magnetici Nord e Sud. Inoltre, la posizione dei poli magnetici rispetto ai continenti è cambiata nel passato geologico (deriva dei poli). Le variazioni di verso del campo magnetico terrestre possono essere utilizzate per datare campioni di roccia che contengono sostanze magnetizzate (magnetostratigrafia). Esistono delle zone di anomalia magnetica in cui il valore della declinazione è anomalo rispetto alle aree circostanti. Le cause di queste anomalie sono da attribuirsi alla magnetizzazione delle rocce dei luoghi dove vengono rilevate, che formano dei deboli campi magnetici che si compongono con quello terrestre. In Italia si hanno anomalie magnetiche nelle isole Capraia, d'Elba, Lipari, Pantelleria, nella provincia di Genova, nelle province di Napoli e Caserta, nella Sardegna centro occidentale, nella zona etnea della Sicilia e nel Piemonte nord occidentale. Cos’è Il campo magnetico: Oggetti magnetizzati o fili percorsi da correnti elettriche interagiscono con forze di natura magnetica. Queste forze possono essere descritte mediante il concetto di campo magnetico e rappresentate graficamente con un insieme di linee di forza o di campo. L'andamento delle linee di forza di un campo magnetico dipende dalla forma geometrica e dalle caratteristiche del magnete o del sistema di fili conduttori percorsi da corrente che lo generano; nel caso di un magnete a sbarra, ad esempio, esse emergono da una delle estremità, e poi si incurvano nello spazio circostante fino a raggiungere l'altra estremità e chiudersi all'interno della barra, dove sono vicine e parallele. Alle estremità del magnete le linee di forza sono più fitte, il che corrisponde a una maggiore intensità del campo; sui lati invece il campo è più debole e quindi le linee sono più distanziate. È possibile evidenziare la direzione e il verso delle linee di forza di qualunque campo magnetico per mezzo di un aghetto magnetico o di un po' di limatura di ferro. Infatti una bussola, che non è altro che un piccolo magnete libero di ruotare, posta in un campo magnetico tende ad allinearsi con le linee di forza del campo. 5 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico Sparpagliando invece della limatura di ferro su un foglio di carta tenuto sopra un oggetto magnetizzato, questa tende a distribuirsi sul foglio in corrispondenza delle linee di forza del campo. Oltre che su materiali magnetici, il campo magnetico agisce su particelle cariche in moto. Quando una particella si muove attraverso un campo magnetico, è soggetta a una forza, detta forza di Lorentz, diretta perpendicolarmente sia alla direzione del campo, che alla velocità della particella. Per l'azione della forza di Lorentz, la traiettoria di una particella carica all'interno di un campo magnetico viene incurvata e, in assenza di altre forze, risulta circolare. Questa proprietà viene sfruttata negli acceleratori di particelle e negli spettrometri di massa per controllare la traiettoria delle particelle cariche. Applicazioni: Negli ultimi cento anni il magnetismo ha trovato numerose applicazioni. L’elettrocalamita, ad esempio, è la base del motore elettrico e del trasformatore. In tempi più recenti, inoltre, lo sviluppo di nuovi materiali magnetici è stato importante per la rivoluzione prodotta dal computer. La memoria dei computer può essere fabbricata mediante domini a bolla. Questi domini sono piccole regioni che presentano una magnetizzazione parallela o antiparallela rispetto alla magnetizzazione dell'intero materiale. A seconda della sua direzione di magnetizzazione ogni bolla indica un 1 o uno 0, nel sistema binario usato nei computer. I materiali magnetici sono anche impiegati per la fabbricazione di nastri e dischi in cui vengono immagazzinati dati. In molte delle moderne tecnologie sono utilizzati grossi e potenti magneti. I treni a levitazione magnetica scorrono sulle rotaie per mezzo di forti magneti, evitando così il contatto e l'attrito tra ruote e rotaie dei treni convenzionali. Anche nella risonanza magnetica nucleare, un importante strumento diagnostico utilizzato in medicina, si usano forti campi magnetici. Inoltre, negli attuali acceleratori di particelle si usano magneti superconduttori per mantenere i fasci di particelle su orbite definite e ben focalizzate. Sommario L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO L’uso dell’energia nella sua forma elettromagnetica è aumentato notevolmente per via dello sviluppo e della diffusione degli impianti per le telecomunicazioni e delle apparecchiature elettriche; così l’inquinamento elettromagnetico è in continua crescita sul nostro pianeta, costituendo una seria minaccia per la salute pubblica. I campi elettromagnetici inquinanti sono generati sia in Bassa frequenza che in Alta frequenza, due milioni di volte superiori a quelli del fondo naturale. I campi a Bassa frequenza sono generati dagli elettrodotti, dai trasformatori e dagli elettrodomestici, i campi ad Alta frequenza dalle onde impiegate per le trasmissioni radiotelevisive e per la telefonia mobile. Quest’ultimo settore merita un discorso a parte per i danni causati dall’utilizzo, 6 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico ormai estremamente diffuso, dei telefoni cellulari e per la presenza nell’ambiente urbano dei ripetitori, i quali determinano l’impatto più dannoso sulla popolazione esposta alle loro onde. In quest’ambito gli interessi in gioco sono forti, quindi i gestori degli impianti per le telecomunicazioni, in accordo con amministratori e proprietari d’immobili, non hanno scrupoli nell’istallare impianti ed antenne in prossimità di condomini, approfittando della disinformazione che avvolge la questione, di una legislazione insufficiente e “corrompendo” i condomini con offerte vantaggiose (contratti gratuiti di rete fissa, telefonini in omaggio, sostanziose somme di denaro). Gli effetti nocivi dell' inquinamento elettromagnetico Gli effetti nocivi che i campi elettromagnetici determinano sull’organismo umano possono essere suddivisi in due categorie: a breve e a lungo termine. Gli effetti a breve termine maggiormente riscontrati negli individui esposti alle radiazioni sono: micro-scosse, vibrazione dei capelli e della peluria, fino ad arrivare a variazioni del metabolismo, delle funzioni ghiandolari, del sistema immunitario, del sistema nervoso centrale e del comportamento. Gli effetti a lungo termine possono essere suddivisi, a loro volta, in tumorali e non tumorali. Svariati sono gli effetti non tumorali, evidenziati da attendibili studi scientifici: disturbi neurologici, circolatori e del sonno; alterazioni ematologiche, vertigini, depressione, cefalee; limitazione della capacità di apprendimento, perdita di memoria, caduta di capelli. Per quanto riguarda gli effetti tumorali, l’esposizione a campi elettromagnetici viene associata all'incremento di tumori del sistema nervoso centrale e del sangue (è stato riscontrato un grave rischio per la popolazione infantile, maggiormente soggetta a forme leucemiche a causa della ridotta massa fisica). Passando ai telefoni cellulari, c’è da dire che la situazione in Italia è peggiore rispetto agli altri paesi, in quanto il nostro paese detiene il primato europeo per il numero di possessori di telefoni cellulari con un tasso di crescita costante. I cellulari attualmente sul mercato operano a frequenze comprese tra 800 e 1800 MHz ed emettono potenze massime comprese tra 0,2 e 0,6 Watt che diminuiscono molto rapidamente con la distanza del dispositivo. Cosa fare? Quando si acquista una casa è necessario accertarsi dell’eventuale presenza di linee, cavi o cabine elettriche; antenne fisse per la telefonia cellulare, radar, ripetitori radio / TV. In casa è consigliabile: tenere apparecchi elettrici (segreteria telefonica, radiosveglia, ecc.), ad almeno un metro di distanza dal letto (nella camera in cui si dorme, i fili elettrici non dovrebbero passare dietro la testa); mantenere un metro di distanza dallo schermo di un qualsiasi monitor; utilizzare il phon tenendolo il più possibile distante dai capelli; non posizionare il letto a ridosso di una parete che confina con un quadro elettrico (dove c'è l'interruttore principale); mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo dai termosifoni elettrici portatili; cercare di ridurre al minimo i tempi di funzionamento di elettrodomestici come tritatutto, tostapane, frullatori, ecc. Sommario 7 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico EFFETTI DELL’ELETTROMAGNETISMO Effetti negativi La comunità scientifica si è accorta che il nostro corpo si comporta come un'antenna per via di un fenomeno detto "risonanza", motivo per il quale la fisica sanitaria e le stesse normative in vigore trattano differentemente non solo le emissioni di televisori e di tralicci per l'alta tensione, ma distinguono anche le stesse onde radio (AM e FM). Poiché i fenomeni elettromagnetici dipendono dalla geometria dei corpi, le diverse parti del corpo reagiscono in modo diverso. Insonnia, cefalea, irritabilità, depressione, stanchezza o anche tumori possono essere gli effetti di una eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici. Per il momento è però possibile basarci solamente su risultati epidemiologici, ovvero studi statistici, che aspettano una effettiva convalida dalle prove di laboratorio. In Inghilterra il dottor Perry ha pubblicato ricerche che dimostrano che la gente che vive in campi magnetici molto alti,è per il 40% più portata al suicidio. I risultati di 20 programmi condotti dalla Marina su volontari indicano che vi sono effetti biologici potenzialmente pericolosi per la salute umana. Centoventi volontari furono sottoposti a campi di basso livello. Questi test produssero effetti allarmanti. Tutti tranne uno mostrarono una rapida crescita del siero triglicerico (un segnale evidente di problemi cardiaci). Recenti ricerche scientifiche indicano che i campi magnetici possono non solo influenzare il comportamento individuale delle cellule, ma anche il rateo a cui queste si moltiplicano (aumentando il rischio di proliferazione casuale). Negli USA e in Svezia, alcuni studi hanno evidenziato come le persone che vivono nei pressi delle linee elettriche, possano più facilmente ammalarsi di cancro. Studi epidemiologici in Gran Bretagna hanno anche mostrato come i dipendenti delle compagnie elettriche, abbiano il doppio di possibilità di contrarre la leucemia mieloide acuta. Nonostante il peso crescente delle prove, le autorità continuano a permettere che le abitazioni siano costruite vicino alle linee di distribuzione elettrica. Basti pensare che tale inquinamento ha ultimamente saturato l'ecosistema terrestre di radiazioni o campi elettromagnetici di varie frequenze. Effetti biologici delle onde elettromagnetiche: Da 25 a 30 MHz (radiofrequenze CB, taxi, ecc) penetrano in tutti i tessuti, nelle ossa e in particolare nel cervello, nel midollo spinale e nel cristallino dell'occhio. Da 88 a 108 MHz (radiodiffusioni FM) penetrano fino a 4 cm di profondità nel cervello, nel midollo spinale e nel cristallino. Da 175 a 216 MHz (banda televisiva UHF) interessano soprattutto i bambini in crescita. 8 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico Da 614 a 854 MHz (banda V-UHF televisiva e telefonia mobile da 900 a 1800 MHz) penetrano nel cervello fino a 2 cm e hanno una potenza energetica dieci volte superiore a quella delle onde FM. Da 2450 a 2.5 GHz (radar, satelliti, forni a microonde) penetrano nel cervello da 0.5 a 1 cm e sono dannose per gli occhi, il sangue ed i microrganismi. Da 10 a 100 GHz (radar militari e forni industriali) penetrano nel cervello per alcuni millimetri, disturbano il sangue e i microrganismi, possiedono una potenza energetica circa diecimila volte superiore rispetto a quella delle onde di 10 MHz. Il prof. Ross Adey, biofisico, che conduce ricerche sui campi elettromagnetici sin dalla fine degli anni ’50, afferma:"Gli studi di laboratorio hanno identificato nelle membrane cellulari la parte dei tessuti che, con tutta probabilità, per prima subisce le interazioni con i campi elettromagnetici a bassa frequenza e i campi modulati a radiofrequenza/microonde. Studi epidemiologici hanno attirato l’attenzione verso i Campi elettromagnetici e i campi modulati a radiofrequenza come possibili fattori di rischio per leucemie, linfomi, tumori al seno, melanomi epiteliali, tumori al cervello". In Italia, ricercatori come il dott. Franco Merlo (Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro), il Prof. Giuseppe Masera (coordinatore di numerose ricerche internazionali sui tumori infantili) e il Prof. Cesare Maltoni (Fondazione europea di oncologia e scienze ambientali) hanno evidenziato da anni il nesso tra l’esposizione a campi elettromagnetici (CEM) a bassa frequenza (a cui nessuno di noi sfugge) e l’insorgenza di leucemie in popolazioni di età pediatrica (0-14 anni): bambini a lungo esposti a valori di CEM 50-60 Hz superiori a 0,2 microTesla (come quelli prodotti dagli elettrodotti ad alta tensione) hanno una probabilità doppia di sviluppare una leucemia rispetto a bambini esposti a livelli inferiori. Sommario 9 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico DANNI SULL’UOMO Le onde elettromagnetiche rappresentano un campo energetico in movimento che si sposta alla velocità di circa 300.000 Km al secondo. Hanno 6 parametri di misura: lunghezza, larghezza, altezza, frequenza, polarità destrogira (Sud +), polarità levogira (Nord -, hanno quindi un'immagine tridimensionale. Oramai è saputo che vi è un continuo scambio di energia di onde elettromagnetiche, tra Cielo e Terra. La Natura e l'Uomo vivono in mezzo a questo complesso interscambio, le nostre cellule cioè sono in stretto contatto con tali campi di forze. L' inquinamento elettromagnetico ha ultimamente saturato l'ecosistema terrestre di radiazioni o campi elettromagnetici di varie frequenze. Risultati delle ricerche: I primi sospetti vennero esposti nel 1972 da alcuni scienziati dell'Unione Sovietica: in una statistica condotta sul personale impiegato nelle centrali elettriche essi dimostrarono che gli operai risultavano affetti da sintomi quali disturbi nervosi, alterazioni della pressione arteriosa, emicranie ricorrenti, stanchezza, stress, depressione cronica ed un aumento delle malattie cardiache. Nel 1979 uno studio dei dottori Nancy Wertheimer e Ed Leeper, dell'Università del Colorado, segnalò un aumento del 3 % dei casi di morte per cancro, tra i bambini che vivevano presso le linee dell'alta tensione a Denver, Colorado. Nel Novembre del 1986 il dottor David Savitz, dell'Università del Nord Carolina, pubblicò i risultati di una ricerca condotta nell'ambito del New York Power Lines Project, sul sensibile aumento nell'incidenza di casi di tumore infantile e leucemia associato all'esposizione a campi elettromagnetici superiori ai 2,5 mG, confermando i risultati ottenuti in precedenza da Wertheimer e Leeper. Le scoperte di Wertheimer, Leeper e Savitz furono ulteriormente ampliate da una serie di ricerche nei due anni che seguirono. Nel 1991, da S.J. London, nella rivista American Journal of Epidemiology; da John Peters e suoi colleghi dell'Università del Sud California, ed in Svezia nel 1992 da Maria Feychting e Anders Ahlbom, che confermarono un aumento del 3% nell'incidenza dei casi di leucemia infantile e del 2% dei casi di leucemia tra gli adulti. In un articolo sulla rivista Time del 26 Ottobre 1992, Christine Gorman dichiarò: "Una delle scoperte più significative è che il rischio cancerogeno aumenta in proporzione alla forza del campo elettromagnetico ed una progressione così evidente rende difficile sostenere che vi potrebbero essere altre cause concomitanti che giustifichino l'aumento dei casi di leucemia" In effetti una ricerca del 1992, condotta in Danimarca dal dottor Jorgen H. Olsen, ha rilevato un aumento del rischio di leucemia infantile, linfomi e tumori del cervello addirittura del 5%, nel caso di bambini che vivevano presso linee dell'alta tensione, esposti quindi a campi elettromagnetici della potenza di 4 mG. Ma i bambini non sono gli unici soggetti a rischio. Già dal 1990, nel numero di Agosto, la rivista Microwave News ha riferito che gli epidemiologi del Centro Ricerche sul Cancro Fred Hutchinson di Seattle hanno scoperto nuove prove di un'associazione tra l'esposizione ai campi magnetici per motivi professionali e 10 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico lo sviluppo di cancro alla ghiandola mammaria negli uomini. Questa ricerca conferma i precedenti risultati di uno studio dell'Università John Hopkins che dimostrava l'aumento del rischio di tale tipo di tumore, nei più giovani fra gli operai della compagnia dei telefoni di New York. Paul Demers, lavorando con il gruppo di ricerca del dottor David Thomas al Centro Hutchinson, ha infatti scoperto che gli elettricisti e gli operai delle linee telefoniche o delle linee elettriche vengono colpiti dal cancro alla ghiandola mammaria con un'incidenza sei volte superiore alle percentuali per il sesso maschile. Un ulteriore studio della ricercatrice Dana Loomis, dell'Università del Nord Carolina, ha dimostrato che le donne impiegate come installatrici telefoniche o riparatrici di linee elettriche hanno il 38% in più di possibilità di essere colpite da cancro al seno, rispetto a donne con impieghi estranei all'elettricità. I ricercatori hanno inoltre osservato una significativa associazione tra l'esposizione a forti campi elettromagnetici o EMF e l'insorgenza di casi di tumore al cervello. Danni sull’uomo: Effetto termico,ossia il riscaldamento del corpo o di sue parti esposte alle radiazioni: questo riscaldamento avviene internamente al corpo e non viene percepito dagli organi sensoriali: per l’organismo non è così possibile attivare meccanismi di compensazione. Gli organi con scarsa circolazione sanguigna (che favorisce la dispersione del calore prodotto) e bassa conducibilità termica (fattore negativo ai fini di una efficace dispersione del calore) sono i più colpiti (testicoli, cornea, ecc.) insieme alla ghiandola pineale, minuscola ghiandola a forma di pigna (da cui il nome) che secerne melatonina: un ormone che regola, oltre l’umore, il sistema endocrino e riproduttivo. Il prof. Ross Adey, biofisico, che fa ricerca sui campi elettromagnetici sin dalla fine degli anni ’50 ha identificato nelle membrane cellulari la parte dei tessuti che per prima subisce le interazioni con i campi elettromagnetici (CEM) a bassa frequenza e i campi modulati a radiofrequenza/micronde che sono possibili fattori di rischio per leucemie, linfomi, tumori al seno, melanomi epiteliali, tumori al cervello per esposizioni prolungate a campi magnetici con intensità superiori a 0,2 microTesla: bambini a lungo esposti a valori di CEM 50-60 Hz superiori a 0,2 microTesla - come quelli prodotti dagli elettrodotti ad alta tensione - hanno una probabilità doppia di sviluppare una leucemia. Sono state riscontrate: variazioni della permeabilità cellulare variazioni del metabolismo variazioni delle funzioni ghiandolari, del sistema immunitario, del sistema nervoso centrale e del comportamento. possibili lesioni cerebrali influenza sulla crescita cellulare malformazioni fetali ustioni interne cataratta 11 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico morte per infarto. variazioni del numero dei linfociti e granulociti (esperimenti su cellule) variazioni del livello di anticorpi e delle attività dei macrofagi (esperimenti su animali) tachicardia dolore agli occhi vertigini depressione limitazione della capacità di apprendimento perdita di memoria caduta di capelli nei paesi dell’Est europeo studi hanno evidenziato anche: sterilità aumento degli aborti abbassamento della fertilità Consigli per prevenire in casa: L'impianto elettrico deve avere la messa a terra, antenne, cavi, televisioni e telefono debbono stare ad almeno 4,5 metri dal letto. Dobbiamo conoscere ed evitare i nodi reticolari per la posizione del letto. Pochi oggetti metallici, poco cemento, pochi materiali sintetici e isolanti chimici, molto legno. Evitare grandi superfici di specchi nella stanza da letto. Come abitudini individuali,il medico suggerisce di camminare il più possibile usando scarpe di cuoio e fibre naturali per i vestiti (cotone, seta), tenere piante in casa e aprire spesso le finestre, utilizzare lampade a spettro totale e non al neon, utilizzare cristalli di quarzo per l'assorbimento di onde elettromagnetiche provenienti da televisioni, telefoni cellulari o computer. Pannelli di sughero possono isolare pareti che stanno a fianco di grosse trasmittenti di cavi ad alta tensione i quali potrebbero interferire sui corpi fino a una distanza di 300/400 metri. E' importante cominciare a responsabilizzarci sul nostro modo di vivere per essere in grado di evitare o ridurre le abitudini nocive alla salute, per evitare gli stress geopatici ed elettrici. Sommario 12 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico IL WIRELESS Il termine wireless indica i sistemi di comunicazione tra dispositivi elettronici, che non fanno uso di cavi. Generalmente il wireless utilizza onde radio a bassa potenza;inoltre le reti wireless sono una importante forma di connessione per molte attività:infatti,soprattutto le reti wireless,vengono installate negli aeroporti, nelle università, nei parchi pubblici delle grandi città. Un tempo questa tecnologia veniva utilizzata solo in condizioni in cui l'uso di cavi fosse difficile o impossibile ma,con il passare del tempo,le WLAN (wireless local area network, in inglese abbreviato WLAN) stanno entrando anche nelle case, permettendo la condivisione di dati e della connessione Internet (mediante Router) tra i computer di una famiglia. Il WLAN è una rete locale senza fili;quindi con il termine WLAN si vogliono indicare tutte le reti locali di computer che non utilizzano dei collegamenti via cavo per connettere fra loro gli host della rete. Ci sono due principali tipi di rete Wireless: 1. PAN (Personal Area Network) 2. WLAN o WAN wireless (Wide Area Network) Le reti Wireless possono utilizzare le onde radio,le luci infrarosse o i laser come mezzo di trasmissione. Ecco che tipi di reti Wireless utilizzano tali mezzi di trasmissione e come: Onde radio: vengono utilizzate dalle reti tipo Wi-Fi che hanno il compito di “uniformare” ambienti dove le diverse postazioni da collegare possono essere separate da muri o da intercapedini. Luci infrarosse: vengono utilizzate per collegare dispositivi visibili e non separati ma la loro lentezza le ha mandate in disuso a vantaggio dei dispositivi Bluetooth. Laser: vengono utilizzate per collegare reti realizzate tramite altre tecnologie. Il laser viene utilizzato di norma per la sua grande velocità di trasmissione ma la sua sensibilità alle condizioni esterne lo ha mandato in disuso a vantaggio dei collegamenti tramite onde radio. Il problema principale delle reti senza filo o Wireless è la sicurezza perché i segnali essendo irradiati nell'etere,possono essere intercettati e decifrati. È buona norma considerare le reti senza filo come reti a bassa sicurezza e pertanto vietare agli utenti collegati in rete di accedere a dati riservati. 13 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico PRIMI danni delle reti WIRELESS: Il Wi-fi, la tecnologia per connettersi a internet senza l'utilizzo di cavi, finisce sul banco degli imputati in inghilterra. Sir William Stewart, capo dell'agenzia per la protezione della salute (Hpa),ha annunciato di voler avviare un'indagine per stabilire i potenziali pericoli che il wireless rappresenta per la salute, in particolare per quella dei bambini. Nelle scuole del Regno Unito, infatti, il nuovo network per la connessione si sta diffondendo molto rapidamente, con metà degli istituti elementari e i 3/4 delle superiori già attrezzati. Secondo quanto riportato dal giornale 'Independent on Sunday', Stewart vuole che i bambini vengano monitorati per individuare eventuali effetti nocivi del wifi, il cui funzionamento è stato accostato alle radiazioni emesse dalle antenne per la telefonia cellulare. Alcuni ricercatori hanno avanzato l'ipotesi che la rete senza fili crei uno “smog elettronico” potenzialmente dannoso per la salute. E i rischi sarebbero molto seri. Recenti ricerche parlano infatti di alto potenziale cancerogeno e senilità precoce. Stewart, già consulente del governo Blair e autore di inchieste sulla pericolosità dei telefonini, aggiunge così il suo peso alla schiera di coloro che da tempo chiedono un indagine sul wireless. Infatti la nuova tecnologia non preoccupa solo Stewart: il sindacato degli insegnanti ha annunciato che scriverà questa settimana al ministro per l'Istruzione Alan Johnson perché avvii un'indagine ufficiale su queste radiazioni e sui rischi da esposizione. Inoltre alcuni governi locali europei - come Salisburgo in Austria - hanno chiesto alle scuole di non installare il wi-fi, citando gli studi che ne dichiarano la pericolosità. Sommario IL CELLULARE Il cellulare è un apparecchio elettronico per la comunicazione radiotelefonica, tale comunicazione avviene entro il raggio di copertura delle stazioni telefoniche o ricevitori;la potenza del raggio è misurata in Hz. Ci sono vari opinioni,positivi e non,sull’uso dei cellulari e sui danni che esso provoca: Opinioni contro l’uso dei cellulari: I cellulari, inseparabili compagni sia sul lavoro che a casa,sono estremamente dannosi per la salute;ma molti sostengono,che tale ipotesi sia falsa e appoggiano incondizionatamente l’utilità di questi apparecchi. I cellulari (ed anche i cordless) emettono radiazioni elettromagnetiche ad alta potenza, in una fascia compresa tra i 900 MHz ed i 2.4 GHz. Negli anni ’50 negli USA si registrarono vari casi di antennisti precocemente invecchiati e solo successivamente si scoprì che la causa di tale “fenomeno”,era l’esposizione alle radiazioni emesse dall’antenna. Infatti le radiazioni sono utilizzate anche in campo militare per provocare danni alle persone ed alle apparecchiature. I danni,causati dalle radiazioni elettromagnetiche sull’uomo,possono essere: 14 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico 1. Mal di testa,stanchezza ed affaticamento. 2. Perdita di memoria e confusione mentale. 3. Depressione e stati d’ansia. 4. Vampate di calore ed arrossamenti cutanei 5. Cataratta, problemi alla retina, cancro dell’occhio 6. Danneggiamento dei nervi del cuoio capelluto. 7. Acufeni (fischi nelle orecchie) e sensazioni di odori. 8. Dolori articolari, spasmi e tremori. 9. Problemi digestivi ed ipercolesterolemia. 10. Alterazione dell’attività cerebrale durante il sonno (indice e causa di gravi perturbazioni). 11. Alterazione della barriera di protezione del cervello da virus, tossine ed altri agenti patogeni. 12. Diminuzione dell’emoglobina nel sangue. 13. Depressione del sistema immunitario. 14. Stimolazione dell’asma e delle allergie in genere. 15. Alterazione del sistema endocrino, soprattutto a livello di pancreas, tiroide, ovaie e testicoli. 16. tumori al cervello e al collo 17. mancata rigenerazione del sangue 18. aumento della pressione sanguigna come se il soggetto fosse sottoposto a stress 19. perdita della memoria 20. ipersensibilità Gli effetti delle radiazioni sui bambini invece sono: 1. 2. 3. 4. 5. perdita di memoria e concentrazione, riduzione delle capacità d’apprendimento aumento dell’aggressività maggiore vulnerabilità a infezioni e malattie disturbi del sonno. Opinione neutra: Secondo degli studi eseguiti a Brescia l'uso dei cellulari ha un effetto eccitante sulle cellule del cervello e,secondo uno studio complementare effettuato in Svezia,tale effetto non fa né male né bene . "È dimostrato senza alcuna ombra di dubbio", hanno detto i responsabili dello studio, "che le emissioni elettromagnetiche dei telefoni cellulari producono effetti sull'eccitabilità del cervello di chi li usa". La zona più esposta alle radiazioni elettromagnetiche è la corteccia cerebrale:basti pensare che dopo 45 minuti d'esposizione alle invisibili radiazioni di un dispositivo cellulare, la corteccia cerebrale è chiaramente "sovraeccitata". Ora il problema sarà studiare gli effetti che queste radiazioni provocano e capire se sono positivi o negativi. 15 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico Come evitare i danni: I danni vengono combattuti con le piastrine IFC,uno strumento eccezionale per la salute ed il benessere.Le piastrine lavorano con le energie sottili, quelle presenti negli organismi viventi, dette anche bioenergie. Tali piastrine agiscono sugli esseri viventi sia a livello energetico che di metabolismo cellulare, hanno molti impieghi e possono essere utilizzate anche per la protezione dalle emissioni dei cellulari Sommario STATISTICHE Statistiche L’indagine è stata fatta su un campione di alunni e professori del corso I(informatica,quindi persone con propensione ad usare le nuove tecnologie). Il campione e’ stato 50 persone all’incirca. Il testo del sondaggio è stato: 16 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico Sondaggio Onde Elettromagnetiche N.B. Se la risposta data è “ altro” si richiede una specificazione di poche parole. Età: _______ Cellulari 1. Hai uno o più cellulari? (Se NO vai a WiFi) SI più di uno SI uno NO 2. Quanto lo tieni acceso?(quotidianamente) 0 – 4 ore 4 – 8 ore 9 –12 ore più di 12 ore 3. Dove tieni in carica di solito il telefonino? Nella mia stanza In un'altra stanza altro 4. Dove tieni il cellulare quotidianamente?(Tasca camicia, tasca pantaloni…) Vicino al cuore vicino al bacino altro 5. Usi spesso auricolari e/o vivavoce? Sempre Abbastanza Poco Per niente 6. Hai il bluetooth? SI NO Non lo so 7. Se, si quanto lo tieni acceso?(quotidianamente) 0 – 4 ore 4 – 8 ore 9 –12 ore più di 12 ore 8. Prediligi SMS o telefonate? SMS Telefonate 50% e 50% 9. Quanti minuti, in media, di telefonate fai?(quotidianamente) 0 – 30 minuti più di 120 minuti 30 – 60 minuti 60 –120 minuti 10. Sapendo che il cellulare e’ dannoso alla salute potresti farne a meno? SI NO Non saprei 17 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico WiFi 1. Usi dispositivi WiFi portatili?(penne usb, cuffie) (Se no vai alla domanda 3) SI NO 2. Se si, la/e usi spesso? Sempre Abbastanza Poco Per niente 3. Ci sono altre reti WiFi vicino a casa tua? SI NO Non lo so 4. Hai piattaforme di gioco che utilizzano dispositivi WiFi? SI NO 5. Se si, quanto tempo passi con questi videogiochi? 0 – 30 minuti di 120 minuti 30 – 60 minuti 60 –120 minuti più 6. Sai se all’interno della scuola sono presenti apparati WiFi? SI ne sono a conoscenza NO non lo so 7. Sai che danni provoca il WiFi sull’ambiente e su te stesso? SI ne sono perfettamente consapevole sommariamente NO non ne so molto SI ma solo NO per niente 8. Se si come ne sei venuto a conoscenza? Radio/Televisione altro Giornali Scuola Amici Internet 18 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico Ripetitori 1. Sei a conoscenza della localizzazione dei ripetitori nella tua città? SI NO Alcuni 2. Ci sono ripetitori vicino a casa tua? SI NO Non lo so 3. Sai quanti danni provocano? Gravi danni danno Abbastanza danni Pochi danni Nessun Non lo so 4. Sei a conoscenza dei provvedimenti dedicati a queste strutture? SI ne sono perfettamente consapevole sommariamente NO non ne so molto SI ma solo NO per niente 5. Se si, sei a favore di questi provvedimenti? SI NO Non completamente 6. Secondo te le compagnie telefoniche rispettano tali provvedimenti? parte SI alla lettera SI con qualche imperfezione NO in larga NO per niente 7. Puoi ipotizzare quanti ripetitori sono presenti nella provincia di Pistoia? 0 – 10 ripetitori di 30 10 – 20 ripetitori 20 – 30 ripetitori più 8. In base alla tua ipotesi reputi eccessivo il numero di ripetitori presenti? SI NO 9. Saresti disposto a diminuire il numero di ripetitori, per migliorare la situazione ambientale a sfavore della ricezione del segnale? SI NO Non saprei 19 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico Il sondaggio copre tre zone, i cellulari, il WiFi e i ripetitori. Alcune domande hanno lo scopo di verificare quanto le persone sono esposte a queste onde negative e altre per verificare il grado di conoscenza dei pericoli. Con lo svolgimenti delle indagini ci siamo accorti che cè differenza tra i giovani e i professori. Noi giovani tendiamo ad utilizzare maggiormente il cellulare e tutte le nuove tecnologie presenti. GRAFICI sommario PROVVEDIMENTI CONTRO L’ELETTROMAGNETISMO L'esposizione del pubblico a campi elettromagnetici è regolamentata da una varietà di norme, volontarie o di legge. Tra queste, le più importanti sono le linee guida internazionali elaborate dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP), contestualmente ad una serie di standard internazionali. Le linee guida sono state predisposte in modo tale da evitare qualsiasi tipo di danno noto, provocato dalla esposizione; nei valori limite è incorporato un ampio margine di sicurezza. I livelli di esposizione sono quasi sempre molto al di sotto dei limiti raccomandati. Politiche cautelative In tutto il mondo si è creato un crescente movimento, per l’adozione di un "approccio cautelativo" nella gestione dei rischi sanitari, di fronte all’incertezza scientifica. Come agenzia internazionale per la salute, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non consiglia normalmente alle autorità nazionali di adottare politiche che vadano al di là delle conoscenze consolidate. Nella dichiarazione firmata a Londra durante la "Terza Conferenza Ministeriale su Ambiente e Salute" nel 1999, l'Organizzazione Mondiale della Sanità è stata tuttavia incoraggiata a tenere in considerazione "la necessità di applicare rigorosamente il principio di precauzione nella valutazione dei rischi e di adottare maggiori iniziative ed un approccio più preventivo nei confronti di potenziali danni alla salute". Sono state sviluppate diverse politiche di cautela per rispondere alle preoccupazioni che, a fronte di un’incertezza scientifica, sono state espresse per problemi di salute pubblica, di igiene del lavoro e di igiene ambientale. Queste politiche comprendono: il principio di precauzione la cosiddetta "prudent avoidance" il principio ALARA. Il principio di precauzione è una politica di gestione del rischio che viene applicata in circostanze caratterizzate da un alto grado di incertezza scientifica, 20 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico e riflette la necessità di intervenire nei confronti di un rischio potenzialmente grave senza attendere i risultati della ricerca scientifica. Per i paesi dell'Unione Europea, il trattato di Roma afferma che "le politiche ambientali della comunità devono essere basate sul principio di precauzione". Il 2 febbraio 2000, la Commissione Europea ha approvato un importante comunicato sul principio di precauzione, fornendo linee guida per la sua applicazione. Secondo questa definizione, il principio di precauzione è "orientato ai rischi"; esso richiede cioè una valutazione dei rischi, comprese considerazioni di costo/beneficio. Il suo impiego è chiaramente mirato a fornire risposte provvisorie a minacce potenzialmente gravi per la salute, fino a quando non siano disponibili dati adeguati per azioni fondate su una maggiore base scientifica. La "prudent avoidance" fu inizialmente sviluppata, come strategia per la gestione del rischio nel caso di campi elettrici e magnetici a frequenza industriale, da Morgan, Florig e Nair della Carnegie Mellon University. Nel loro rapporto del 1989 all’Office of Technology Assessment degli Stati Uniti questi autori definirono la "prudent avoidance" come "l’adozione di provvedimenti per tenere le persone al di fuori dei campi ridisegnando il tracciato degli impianti e riprogettando sistemi e dispositivi elettrici". La prudenza fu definita come "prendere misure per evitare le esposizioni laddove ciò comporti costi modesti". Dal 1989 il principio della "prudent avoidance" si è evoluto verso il significato di provvedimenti semplici, facilmente raggiungibili e a basso costo, per ridurre l’esposizione a campi elettromagnetici anche in assenza di rischi dimostrabili. In generale, gli enti governativi hanno applicato questa politica solo ai nuovi impianti, dove piccole modifiche di progetto permettono di ridurre i livelli di esposizione del pubblico. Esso non è stato applicato per richiedere modifiche di impianti già esistenti, che in generale risultano molto dispendiose. Così definito, il principio della "prudent avoidance" prescrive l’adozione di misure a basso costo per ridurre l’esposizione, in assenza di una qualunque previsione scientificamente giustificabile che tali provvedimenti riducano il rischio. Questi provvedimenti sono generalmente sotto forma di raccomandazioni volontarie piuttosto che di limiti o regole stringenti. La "prudent avoidance" (non necessariamente identificata con tale espressione) è stata adottata come politica in parte dei settori elettrici dell’Australia, della Svezia e di alcuni degli Stati Uniti (California, Colorado, Hawaii, New York, Ohio, Texas e Wisconsin). La "prudent avoidance" non è stata adottata formalmente negli Stati Uniti per regolamentare gli impianti di telecomunicazione e quelli di diffusione radiotelevisiva. Tuttavia, gli enti governativi hanno rivolto all’industria delle telecomunicazioni raccomandazioni che potrebbero essere considerate forme di "prudent avoidance". Nel 1999, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha esortato l’industria della telefonia mobile a progettare telefoni che minimizzino l’esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza, fino ai livelli necessari per il funzionamento del dispositivo. ALARA è l’acronimo dell’inglese As Low As Reasonably Achievable (il più basso ragionevolmente raggiungibile). è una politica atta a minimizzare rischi 21 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico conosciuti, mantenendo l’esposizione ai livelli più bassi ragionevolmente possibili tenendo in considerazione i costi, la tecnologia, i benefici per salute pubblica ed altri fattori sociali ed economici. Oggi, il principio ALARA è usato soprattutto nel contesto della protezione dalle radiazioni ionizzanti, dove i limiti non sono stabiliti sulla base di una soglia, ma piuttosto sulla base di un "rischio accettabile". In queste circostanze, è ragionevole minimizzare un rischio che si presume possa esistere anche a livelli inferiori ai limiti raccomandati, considerato che ciò che costituisce un "rischio accettabile" può variare molto da individuo a individuo. L’ALARA non costituisce una politica appropriata per i campi elettromagnetici (che si tratti di linee elettriche o di campi a radiofrequenza), data l’assenza di qualunque rischio prevedibile a bassi livelli di esposizione e data l’ubiquità dell’esposizione stessa. Politiche di cautela nei riguardi dei campi elettromagnetici La "prudent avoidance" ed altre politiche di cautela nei riguardi dell’esposizione a campi elettromagnetici hanno guadagnato popolarità tra molti cittadini, che pensano che queste politiche offrano una protezione contro rischi scientificamente non provati. Tuttavia, l’applicazione di simili approcci è molto problematica. La maggiore difficoltà è data dalla esposizione cronica a campi elettromagnetici al di sotto dei livelli raccomandati dalle linee guida, o dalla mancanza di qualunque comprensione della natura del danno sanitario, ammesso che ne esista uno. Mentre il peso delle evidenze che si richiedono per attivare una politica cautelativa è indiscutibilmente inferiore a quello richiesto per definire delle linee guida di esposizione, è chiaro che un rischio deve essere identificato e che occorre una certa comprensione di quali siano le condizioni in cui questo rischio può verosimilmente presentarsi. Un’altra difficoltà è l’ubiquità, nella società moderna, dell’esposizione a campi elettromagnetici, a livelli ed entro intervalli di frequenze molto variabili. È quindi difficile creare politiche cautelative che siano coerenti ed eque. Per esempio, in tipici ambienti urbani si trova una moltitudine di sorgenti di radiofrequenze, che vanno da trasmettitori a bassa potenza per telecomunicazioni fino ad impianti a potenza molto alta per la diffusione radiotelevisiva. E’ difficile immaginare una politica cautelativa coerente ed equa che minimizzi l’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza delle stazioni base per telefonia cellulare, data la presenza di sorgenti molto più potenti nella medesima area urbana. Di fatto, i tentativi di realizzare una politica cautelativa per le antenne della telefonia cellulare sono stati generalmente parziali, senza alcuna attenzione verso altre sorgenti (molto più potenti) di energia a radiofrequenza nell’ambiente. “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici” Sommario 22 Classe 4IB – a.s. 2006/07 - I.T.I.S. Silvano Fedi Inquinamento Elettromagnetico ELECTROMAGNETIC HYPERSESITIVITY In questo articolo descriviamo l’Ipersensibilità Elettromagnetica. Una patologia che non è molto diffuso, però crea molti disagi alle persone che ne sono affette. Per leggere il testo in lingua inglese cliccare qui Per sentire l’audio ciccare qui Sommario 23