LICEO SCIENTIFICO STATALE
Enrico Fermi
Via Veneto, 43 – 08100 Nuoro
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e-mail [email protected]
Dirigente Scolastico Dr. Bachisio Porru
08100 - NUORO
PROGRAMMA
SVOLTO
Materia: TECNOLOGIA e DISEGNO
Corso: Liceo Scientifico
Indirizzo: Brocca Tecnologico
Classe: 1^ H
Insegnante: Giuditta Oggianu
Anno Scolastico 2009/2010
Tecnologia e Disegno
Materiali, strumenti ed attrezzature
1. I materiali
▪ La carta: tipologie (opaca, trasparente, millimetrata) e formati (A0, A1, A2, A3, A4).
▪ Mine, matite, portamine, tipologie di punte, micromine.
▪ Scala di durezza delle matite.
▪ Le penne ad inchiostro.
▪ Gli strumenti per cancellare (varie tipologie di gomme, gommapane).
2. Gli strumenti
▪ Attrezzature e strumenti atti alla realizzazione di un elaborato grafico: la riga isoscele, la riga semiequilatera, la
squadra, il goniometro, il compasso, il circoligrafo, il curvilinee, la mascherina, il normografo.
3. Tracciamenti e scritte
▪ Tipologie di linee per il disegno geometrico (continua grossa, continua fine, continua fine irregolare, a tratti grossa,
mista fine, mista fine e grossa, mista grossa); utilizzi delle varie tipologie di linee; scritte sui disegni; squadratura e
preparazione ed impaginazione del foglio.
Elaborati svolti
▪ Tavola A1: Composizione di linee orizzontali, verticali, diagonali, eseguite a mano libera, distanza cm 1.
▪ Tavola A2: Composizione di linee orizzontali, verticali, diagonali, eseguite a mano libera, distanza cm 0,5.
▪ Tavola A3: Composizione di linee orizzontali, verticali, diagonali, eseguite a mano libera, distanza mm 3.
Costruzioni Geometriche
4. Le origini della geometria
▪ Differenza tra: disegno tecnico, disegno geometrico, disegno a mano libera.
▪ Concetti fondamentali, definizioni ed elementi basilari della geometria: ente ed elemento geometrico; figura
geometrica; punto; linea (retta; semiretta; segmento; linea spezzata, curva, mista; orizzontale, verticale, obliqua);
rapporti tra linee (parallele, convergenti, divergenti, incidenti, perpendicolari); la superficie, il piano; il semipiano, i
principali simboli matematici utili per il disegno geometrico.
▪ Gli angoli: classificazione in base all’ampiezza (angolo retto, acuto, ottuso, piatto, giro, convesso e concavo);
differenziazione rispetto alla posizione (angoli consecutivi, adiacenti, opposti al vertice); raggruppamento in relazione
alla loro somma (angoli complementari e supplementari); bisettrice di un angolo.
▪ Costruzione di perpendicolari, parallele, angoli e bisettrici.
- Perpendicolare al segmento AB nel suo punto medio;
- Perpendicolare ad una retta passante per un punto P appartenente alla retta;
- Perpendicolare ad una retta passante per un punto P non appartenente alla retta;
- Perpendicolare ad una semiretta nel suo punto di origine P (primo metodo);
- Perpendicolare ad una semiretta nel suo punto di origine P (secondo metodo);
- Perpendicolare ad una semiretta nel suo punto di origine P (terzo metodo);
- Parallela ad una retta alla distanza d;
- Parallela ad una retta passante per un punto P;
- Costruzione della bisettrice di un angolo;
- Suddivisione dell’angolo retto in tre parti uguali;
- Suddivisione di un angolo piatto in tre parti uguali;
- Divisione di un segmento in parti uguali;
- Suddivisione di un angolo qualsiasi in un numero pari di parti uguali.
Elaborati svolti
▪ Tavola n. 1: Costruzione di perpendicolari a rette e semirette.
▪ Tavola n. 2: Costruzione di parallele e suddivisione di angoli.
5. Costruzioni geometriche
▪ Costruzione di triangoli, quadrilateri e poligoni regolari.
- Triangolo equilatero dato il lato;
- Triangolo rettangolo dati i cateti;
- Triangolo equilatero inscritto in una circonferenza data;
- Triangolo rettangolo dati ipotenusa ed un cateto;
- Triangolo isoscele date la base e l’altezza;
- Triangolo scaleno noti i lati;
- Quadrato dato il lato;
- Quadrato inscritto in una circonferenza;
- Quadrato data la diagonale;
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- Quadrato con il metodo della mediana, data la lunghezza del lato;
- Rettangolo data la base e l’altezza;
- Esagono regolare dato il lato.
▪ Suddivisione della circonferenza.
- Suddivisione della circonferenza in tre parti uguali;
- Suddivisione della circonferenza in sei parti uguali.
Elaborati svolti
▪ Tavola n. 3: Costruzione di triangoli regolari.
▪ Tavola n. 4: Costruzione di rettangoli, quadrati e suddivisione della circonferenza.
Proiezioni Ortogonali
6. Introduzione alla geometria descrittiva
▪ Introduzione alla geometria descrittiva.
▪ Monge e la doppia proiezione ortogonale.
▪ I principi generali delle proiezioni ortogonali.
▪ Le proiezioni ortogonali di un oggetto e la rappresentazione dello stesso.
7. Le proiezioni ortogonali
▪ Proiezioni ortogonali di punti, rette, segmenti, piani, figure piane.
Elaborati svolti
▪ Tavola n. 5: Proiezione ortogonale (a piani aperti e chiusi) di un rettangolo regolare (6 cm. x 3 cm.), parallelo al Piano
Verticale, perpendicolare ai Piani Orizzontale e Laterale, con il lato breve orizzontale, quotato dal Piano Orizzontale cm
1,5.
▪ Tavola n. 6: Proiezione ortogonale (a piani aperti e chiusi) di un rettangolo regolare (6 cm. x 3 cm.), parallelo al Piano
Laterale, perpendicolare ai Piani Orizzontale e Verticale, con il lato lungo orizzontale, quotato dal Piano Orizzontale cm
1,5.
▪ Tavola n. 7: Proiezione ortogonale (a piani aperti e chiusi) di un triangolo isoscele (base cm 3, lato cm 6), parallelo al
Piano Orizzontale, con il vertice rivolto verso il Piano Verticale, quotato a piacere dal Piano Orizzontale.
▪ Tavola n. 8: Proiezione ortogonale (a piani aperti) di un rettangolo, parallelo al Piano Orizzontale, con i lati inclinati
rispetto ai Piani Verticale e Laterale, tangente al Piano Verticale in un punto B, quotato dal Piano Orizzontale cm 3.
▪ Tavola n. 9: Proiezione ortogonale (a piani aperti) di un rettangolo (7 cm x 3 cm), parallelo al Piano Laterale, con i lati
inclinati rispetto ai Piani Verticale ed Orizzontale, quotato dal Piano Orizzontale cm 3.
8. Proiezione di solidi ed uso del piano ausiliario
▪ Uso dei piani ausiliari e loro ribaltamento.
▪ Le proiezioni di figure su piani inclinati.
▪ Le proiezioni di solidi geometrici.
Elaborati svolti
▪ Tavola n. 10: Proiezione ortogonale (a piani aperti) di un rettangolo regolare (7 cm x 3 cm), contenuto in un piano
proiettante ortogonale al Piano Orizzontale, inclinato di 45° rispetto al Piano Verticale, con il punto C tangente al Piano
orizzontale.
▪ Tavola n. 11: Proiezione ortogonale (a piani aperti) di un esagono regolare, con un lato parallelo al Piano Orizzontale,
inscritto in una circonferenza di diametro 6 cm, collocato su un piano proiettante sul Piano Orizzontale ed inclinato di
45° rispetto ai Piani Laterale e Verticale.
▪ Tavola n. 12: Proiezione ortogonale (a piani aperti e chiusi) di un prisma a base triangolare (triangolo equilatero con
lato di cm 4), l’altezza del solido è di cm 7, appoggiato al Piano Orizzontale, con una faccia parallela al Piano Verticale.
▪ Tavola n. 13: Proiezione ortogonale (a piani aperti) di una piramide a base esagonale appoggiata sul Piano Laterale,
quotata dal Piano Orizzontale cm 1,5.
La comunicazione ed il processo della visione
9. La percezione visiva
▪ La visione: il concetto di percezione e di percezione visiva; gli aspetti fisiologici e quelli psicologici legati al processo
della visione; l’importanza della configurazione nella decodifica degli stimoli visivi provenienti dall’esterno; la
memoria visiva; il ruolo della psicologia della forma (Gestaltpsychologie) nello studio e nella comprensione dei
processi legati alla visione
▪ L’occhio, la struttura dell’organo deputato alla visione.
10. La comunicazione
▪ La comunicazione: l’assioma della comunicazione di Paul Watzlawick.
▪ Elementi della comunicazione secondo lo schema del linguista Roman Jakobson: emittente, contatto, messaggio,
codice, contesto, destinatario.
▪ Funzioni della comunicazione: emotiva, fatica, poetica, metalinguistica, referenziale, conativa.
▪ Struttura del segno secondo la codificazione effettuata da Ferdinand de Saussure: segno, significante e significato.
▪ Arbitrarietà del segno.
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▪ Comunicazione non verbale: importanza della gestualità ed elementi legati all’espressione non verbale (gesti,
espressioni, posture, movimento ed azioni, atteggiamenti, distanze, impronte, abbigliamento, intonazione della voce,
grafia, odori).
Storia dei metodi di rappresentazione
11. La codifica del sistema di rappresentazione
▪ Dalla visione concreta all’immagine astratta realtà.
▪ La codifica del sistema di rappresentazione passando attraverso il corso della storia: il concetto di rappresentazione
oggettiva; la rappresentazione grafica presso gli uomini preistorici, gli Egizi, i Greci, i Romani; l’importanza del De
Architectura di Vitruvio Pollione; le tecniche grafiche degli architetti gotici; le novità introdotte durante il corso del
Rinascimento.
▪ La rappresentazione del corpo umano presso: gli uomini preistorici, gli egizi (la codifica del canone legato alla
migliore visibilità), i greci (i concetti di proporzione e canone policleteo).
▪ I primi trattati di geometria prima della codifica della visione teorica di Gaspard Monge.
8 Giugno 2010
Gli allievi
La Docente
Giuditta Oggianu
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