La cultura islamica della calligrafia In mostra a Roma l'arte del segno Perché le culture si possano incontrare è necessario che si conoscano. Dal 1991 l'Iraq è entrato nel nostro immaginario mediatico come luogo di miserie, bombe e distruzione. Pochi sanno o ricordano che l'Iraq è l'antica Mesopotamia, terra di grande ricchezza, oltre che di arte e cultura sopraffine. Tra le espressioni più alte della sua eleganza era ed è tutt'ora la calligrafia, l'arte di trasformare un punto in un movimento che racchiude in sé la precisione della scienza e la magia della musica. In tutto il mondo islamico si dice che la scrittura sia nata assieme al Corano, nel momento in cui Mohammad (e non "Maometto", come abbiamo grossolanamente italianizzato il nome del Profeta) staccò una canna dal campo e con quella scrisse il mondo. Come è noto, il Corano proibisce la rappresentazione realistica di esseri animati, per cui l'Isiam ha sviluppato, più di ogni altra cultura, l'architettura e l'arte calligrafica piuttosto che quella pittorica e scultoria. In questi giorni Roma offre un'occasione unica per la conoscenza e l'avvicinamento a questa straordinaria arte. Per iniziativa di "Un ponte per... " si è aperta infatti alla galleria "II Canovaccio" (via delle Colonnette, 27) la mostra "Mille e un segno". In esposizione, le opere di tre calligrafi: l'italiana Bibi Trabucchi che ha da poco esposto le sue opere alla Biennale di arte calligrafica araba di Sharjah (Emirati Arabi) e gli iracheni Mohammed al Nouri e Wissam Al Hadad. Quest'ultimo ha portato in Italia le sue bellissime ceramiche calligraliche. tutte di ispirazione religiosa, mentre Mohammed, maestro calligrafo, dipinge le sue magnifiche lettere riportando versi di poeti arabi e non. Artista a tutto tondo è Bibi Trabucchi, che propone diversi stili di scrittura araba, tra cui il pregiatissimo kufiko fiorito. Tra gli appuntamenti organizzati da "Un ponte per... " in concomitanza con la mostra, segnaliamo la lezione su "L'Iraq dei Califfi" del professor Paolo Costa (mercoledì 24, ore 17.00), la conferenza e lettura di poesie irachene di venerdì 26 (ore 18.00-22.00) e la giornata-convegno finale di martedì 30 (ore 10.00) su "Occidente qual è il tuo oriente, Oriente qual è il tuo occidente". Coordina il giornalista Marco Guidi. RO. RO. Liberazione 14 novembre 2004