Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria - dott. Luca Greselin AZIENDA U. U .L.SS. SS. n. 4 "Alto Vicentino" Vicentino " Via Rasa, 9 - 36016 Thiene (VI) N. 758/2013 di reg. DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE In data: 18/09/2013 Con l'assistenza dei signori: • Direttore Amministrativo • Direttore Sanitario • Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale - dott.ssa Patrizia SIMIONATO - dr. Roberto TOFFANIN - dott. Alberto LEONI OGGETTO AZIENDA U.L.SS. N.4 ALTO VICENTINO - DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria Approvazione progetto "Clinica Transculturale- Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero Unico" Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria - dott. Luca Greselin OGGETTO: Approvazione progetto "Clinica Transculturale- Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero Unico" Il Dirigente proponente, dott. Luca Greselin, Responsabile Amministrativo Territoriale, responsabile del procedimento, verificata la compatibilità con le Norme Nazionali, Regionali e regolamentari vigenti in materia, relaziona al Direttore Generale quanto scritto di seguito: La mediazione Linguistica Culturale trova le sue radici nell'etnopsichiatria. E' una disciplina tra i cui padri fondatori c'è Tobie Nathan, etnopsichiatra, professore di Psicologia dell'Università Paris-VIII che nel 1993 ha fondato il Centro Deverex a Parigi, per l'accoglienza delle famiglie immigrate, sperimentando tecniche innovative di trattamento ed utilizza l'integrazione dei "diversi saperi", relativi alle varie culture rappresentate nel territorio. Nel territorio dell'ULSS n.4 "Alto Vicentino" sono presenti ad oggi 19.000 immigrati che rappresentano il 10% della popolazione. Gli interventi socio sanitari con popolazioni provenienti da altre culture hanno portato all'esigenza sempre più diffusa di sviluppare la formazione di personale preposto in mediazione culturale per fornire un corretto accesso ai servizi socio sanitari. L'Azienda ULSS ha avviato e realizzato già nel 2011 un primo progetto di formazione, finanziato dalla Regione Veneto, che ha affrontato il tema della presa in carico di donne portatrici di "Mutilazioni Genitali Femminili" seguito successivamente, nella seconda metà del 2012, da una attività formativa focalizzata all'approccio etnoclinico. Tale percorso formativo denominato "Dispositivo di Mediazione Etnoclinica nella presa in carico dei pazienti e utenti stranieri" ha visto la partecipazione oltre che degli operatori socio sanitari dell'ULSS n.4, anche dei mediatori culturali, di operatori del Comune di Schio e del Privato Sociale di alcune associazioni e cooperative del territorio, tra i quali la Cooperativa Sociale "Samarcanda"di Schio. Ora a conclusione del citato percorso formativo l'Azienda ULSS, propone la realizzazione di un progetto comprendente un servizio di Clinica Transculturale - con contestuale apertura di uno Sportello di Mediazione Linguistico Culturale presso il Polo Ospedaliero Unico, Tale progetto, il cui testo viene allegato alla presente deliberazione della quale ne costituisce parte integrante e sostanziale, è stato curato da un gruppo di lavoro composto da nr.2 operatrici con comprovata esperienza in materia, in servizio presso i Servizi territoriali della nostra ULSS ed il cui il referente è il dr. Leoni Alberto, Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale di questa Azienda. Con l'attivazione del progetto si intende perseguire l'obiettivo di: • favorire negli operatori dei servizi socio sanitari dell'Azienda ULSS n.4 la conoscenza delle culture "altre" in modo da poter trovare soluzioni operative che, a partire dalla comprensione delle abitudini, delle tradizioni e delle culture altrui siano utili e soddisfacenti Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria - dott. Luca Greselin sia per gli utenti che per gli operatori • evitare quegli errati interventi sia dal punto di vista umano che socio assistenziale con ripercussioni economiche, che talvolta i servizi mettono in atto e che spesso si rivelano fallimentari sopratuttto a causa dell'incomprensione culturale • creare uno spazio operativo dove possano incontrarsi e raccordarsi i saperi e le conoscenze dei vari protagonisti e, a partire dalla condivisione, costruire un nuovo modello operativo. La realizzazione di questa iniziativa si esplica nelle seguenti aree di azione: A)Creazione della "Clinica Transculturale " : Risponde ad interventi di formazione, allo sviluppo di adeguati atteggiamenti relazionali e professionali dedicati ai problemi posti dalla Clinica Transculturale. Risponde inoltre alle richieste di consulenza/presa in carico delle situazioni complesse che riguardano cittadini/famiglie straniere, inoltrate dagli operatori dell'Ospedale e dei Servizi Territoriali. L'intervento della Clinica Transculturale si articola in 2 o 3 fasi, a seconda delle situazioni: I. Supervisione sulla situazione, con l'equipe referente del caso II. In caso venga rilevata la necessità di un intervento diretto, oltre a quello di supervisione, attivazione dell'intervento di consultazione alla presenza della famiglia, dell'equipe referente del caso e degli operatori della clinica transculturale. III. Condivisione degli esiti e delle esperienze seguite all'intervento della clinica transculturale per una formazione in itinere attraverso incontri periodi di verifica/formazione. La sperimentazione dell'iniziativa si svolgerà per il periodo ottobre 2013/aprile 2015, il costo complessivo presunto è pari a €.29.400,00 (esclusa IVA se dovuta) e la sua articolazione è dettagliatamente descritta nell'allegato progetto . L'incarico di collaborare alla realizzazione di tale iniziativa viene affidata all'Ufficio Formazione del Personale dell'Azienda ULSS n.4 B) -1) Apertura di uno "sportello di mediazione linguistico-culturale" all'interno del Polo Ospedaliero Unico: Nei momenti in cui è attivo ( 3 ore al gg.x2gg/settimana per il 1° anno e 3 orex3gg/settimana per i mesi successivi) funge da orientamento ed informazione per l'utenza straniera ospedaliera: l'operatore dello sportello fornisce informazioni sui servizi offerti dall'Ospedale e/o territorio, fornendo, eventualmente, materiale esplicativo in diverse lingue; Le eventuali richieste di intervento di clinica Transculturale provenienti dai vari settori Ospedalieri, andranno indirizzate al Servizio di Psicologia Ospedaliera che rappresenta l'interlocutore privilegiato rispetto alla rilevazione di situazioni con problematiche psico-sociali all'interno della realtà ospedaliera. L'intervento viene richiesto dal singolo servizio interessato alla Cooperativa "Samarcanda", referente per l'erogazione del Servizio. La sperimentazione dell'iniziativa si concluderà ad aprile 2015, (per 3 ore al giorno per 2 giorni alla settimana il primo anno, per 3 ore al giorno per 3 giorni alla settimana per i 6 mesi successivi) al costo complessivo preventivato è pari a €.13.176,00 (esclusa IVA 4%). Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria - dott. Luca Greselin - 2)Mediazioni linguistico-culturale: Risponde a richieste di mediazione/traduzione in situazioni con un livello di complessità bassa che riguardano cittadini/famiglie straniere e che vengono segnalate dai Responsabili dei servizi sia Ospedalieri che Territoriali. L'Azienda ULSS n.4 per la gestione del progetto, di cui al punto b, azioni 1) e 2) intende proseguire nella collaborazione fornita dalla "Samarcanda" Cooperativa Sociale onlus nell'ambito del progetto "sportello donna e mediazione interculturale, azioni per promuovere l'integrazione e la convivenza sociale - anni 2012-2013" , di cui il Comune di Schio è stato capofila. Alla Cooperativa Samarcanda è stata infatti affidata la realizzazione della valorizzazione dei mediatori linguistico-culturali, con la finalità di sostenere gli insegnanti e gli operatori dei servizi nell'offrire un aiuto sempre più efficace a stranieri in difficoltà. Poichè le azioni promosse dalla Cooperativa in tale ambito sono state positive e si ritiene opportuno beneficiare della comprovata esperienza specifica maturata dalla Cooperativa in tale sede, in quanto utile ed in linea con le azioni progettuali ora proposte. La Cooperativa Sociale "Samarcanda" per la realizzazione delle azioni previste al punto b) azioni nr.1 e nr.2 sopracitate, ha redatto un documento operativo che descrive l'attività di sportello di mediazione linguistico culturale al Polo Ospedaliero Unico e l'attivazione di interventi di mediazione linguistico culturale con i criteri della clinica transclulturale, corredati dalla relativa proposta economica, che si ritiene coerente con il progetto predisposto dall'Azienda ULSS.(all.2) Si porta a conoscenza altresì che la Fondazione "Only The Brave Foundation" onlus di Breganze, con nota del 4.06.2013, agli atti, ha comunicato di aver disposto a supporto del progetto di apertura di uno sportello di mediazione linguistico culturale l'erogazione dell'importo di €.10.000,00, che è stata accettata con deliberazione del Direttore Generale nr.621 di reg.del 18.07.2013. Tutto ciò premesso, si propone al Direttore Generale: 1. Di approvare, per i motivi esposti nelle premesse, il progetto proposto da un Gruppo di Operatori dell'Azienda ULSS n.4 ( All.1) che viene allegato alla presente deliberazione della quale ne costituisce parte integrante e sostanziale) denominato "Clinica Transculturale - Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero Unico " che intende attivare un servizio di "Clinica Transculturale" con contestuale apertura di uno "Sportello di Mediazione Linguistico Culturale" e l'effettuazione di "interventi di mediazione linguistico culturale" presso il Polo Unico Ospedaliero. 2. Di prendere atto che l'attivazione del progetto si articola nei seguenti moduli: A) Creazione della "Clinica Transculturale" (Risponde ad interventi di formazione, allo sviluppo di adeguati atteggiamenti relazionali e professionali dedicati ai problemi della Clinica Transculturale). -La sperimentazione ha durata biennale (da ottobre 2013 ad aprile 2015) ed il costo complessivo presunto è pari a €.29.400,00 (esclusa IVA se dovuta). -Alla realizzazione del servizio, le cui azioni sono dettagliatamente riportate nell'allegato progetto, collabora l'Ufficio Formazione del Personale dell'Azienda Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria - dott. Luca Greselin ULSS n.4 . B) 1) - Apertura di uno "sportello di mediazione linguistico-culturale" all'interno del Polo Ospedaliero Unico (Funge da orientamento ed informazione per l’utenza straniera ospedaliera). -La sperimentazione è di durata biennale (da ottobre 2013 ad aprile 2015 ) ed il costo complessivo presunto è pari a €.13.176,00 (esclusa IVA 4%). 2) - Mediazioni linguistico-culturale: Risponde a richieste di mediazione/traduzione in situazioni con un livello di complessità bassa che riguardano cittadini/famiglie straniere e che vengono segnalate dagli operatori dell'Ospedale e dei Servizi Territoriali. La sperimentazione si conclude con il 30.04.2015 ed il costo complessivo presunto è pari a €.6.500,00 (esclusa IVA 4%). L'Azienda ULSS per la sua realizzazione intende proseguire nell' attività di collaborazione offerta della Cooperativa "Samarcanda" di Schio, nell'ambito del progetto dal titolo "Sportelli Donna e Mediazione Interculturale: azioni per promuovere l'integrazione e la convivenza sociale - anno 2012-2013", approvato dalla Conferenza dei Sindaci di questa ULSS e di cui il Comune di Schio è capofila. 3. Di provvedere all'approvazione del documento operativo redatto dalla "Samarcanda" Cooperativa Sociale onlus (All.2). 4. Di provvedere alla stipula della convenzione con la Cooperativa Samarcanda per la regolamentazione dei rapporti giuridici ed amministrativi relativamente alle azioni previste al punto B1 e B2 del progetto (All.3) 5. Di prendere atto che La Fondazione "Only The Brave Foundation" onlus di Breganze, con nota del 4.06.2013, agli atti, ha comunicato di aver disposto a supporto del "progetto di apertura di uno sportello di mediazione linguistico culturale" l'erogazione dell'importo di €. 10.000,00, che è stato recepito con deliberazione nr. 621 di reg. del 18.07.2013 ed introitato con il codice progetto nr.3/2013/2. 6. Di dare atto che il costo complessivo presunto delle attività progettuali è pari a €. 49.864,00 e che le attività realizzate nel corso dell’anno 2013 comportano una spesa pari a complessivi e presunti €.10.000,00, che verranno liquidati ai destinatari individuati nel progetto, attingendo dal progetto nr.3/2013/2 sopracitato, come segue: • per l’importo presunto complessivo di €.5.700,00 per la liquidazione degli interventi di cui al punto A) del progetto “Creazione della clinica transculturale” . • per l’importo presunto complessivo di €.4.300,00 (IVA 4% compresa) per la liquidazione delle attività di cui al punto B)1 : Apertura di uno sportello di mediazione linguistico culturale all’interno del polo ospedaliero” e B).2 “Mediazione Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria - dott. Luca Greselin linguistico culturale” La restante spesa troverà copertura nei bilanci che saranno predisposti per gli anni 2014-2015. IL DIRETTORE GENERALE Vista la relazione predisposta in merito dal Dirigente proponente; Acquisito per quanto di rispettiva competenza il parere favorevole del Direttore Sanitario, del Direttore Amministrativo e del Direttore dei Servizi Sociali, così come previsto dall'art. 3 comma 7 - del decreto legislativo n. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché dagli artt. 14, 15 e 16 della L.R. n. 56/94; DELIBERA 1. Di approvare, per i motivi esposti nelle premesse, il progetto proposto da un Gruppo di Operatori dell'Azienda ULSS n.4 ( All.1) che viene allegato alla presente deliberazione della quale ne costituisce parte integrante e sostanziale) denominato "Clinica Transculturale - Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero Unico " che intende attivare un servizio di "Clinica Transculturale" con contestuale apertura di uno "Sportello di Mediazione Linguistico Culturale" e l'effettuazione di "interventi di mediazione linguistico culturale" presso il Polo Unico Ospedaliero. 2. Di prendere atto che l'attivazione del progetto si articola nei seguenti moduli: A) Creazione della "Clinica Transculturale" (Risponde ad interventi di formazione, allo sviluppo di adeguati atteggiamenti relazionali e professionali dedicati ai problemi della Clinica Transculturale). -La sperimentazione ha durata biennale (da ottobre 2013 ad aprile 2015) ed il costo complessivo presunto è pari a €.29.400,00 (esclusa IVA se dovuta). -Alla realizzazione del servizio, le cui azioni sono dettagliatamente riportate nell'allegato progetto, collabora l'Ufficio Formazione del Personale dell'Azienda ULSS n.4 . B) 1) - Apertura di uno "sportello di mediazione linguistico-culturale" all'interno del Polo Ospedaliero Unico (Funge da orientamento ed informazione per l’utenza straniera ospedaliera). -La sperimentazione è di durata biennale (da ottobre 2013 ad aprile 2015 ) ed il costo complessivo presunto è pari a €.13.176,00 (esclusa IVA 4%). 2) - Mediazioni linguistico-culturale: Risponde a richieste di mediazione/traduzione in situazioni con un livello di complessità bassa che riguardano cittadini/famiglie straniere e che vengono segnalate dagli Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria - dott. Luca Greselin operatori dell'Ospedale e dei Servizi Territoriali. La sperimentazione si conclude con il 30.04.2015 ed il costo complessivo presunto è pari a €.6.500,00 (esclusa IVA 4%). L'Azienda ULSS per la sua realizzazione intende proseguire nell' attività di collaborazione offerta della Cooperativa "Samarcanda" di Schio, nell'ambito del progetto dal titolo "Sportelli Donna e Mediazione Interculturale: azioni per promuovere l'integrazione e la convivenza sociale - anno 2012-2013", approvato dalla Conferenza dei Sindaci di questa ULSS e di cui il Comune di Schio è capofila. 3. Di provvedere all'approvazione del documento operativo redatto dalla "Samarcanda" Cooperativa Sociale onlus (All.2). 4. Di provvedere alla stipula della convenzione con la Cooperativa Samarcanda per la regolamentazione dei rapporti giuridici ed amministrativi relativamente alle azioni previste al punto B1 e B2 del progetto (All.3) 5. Di prendere atto che La Fondazione "Only The Brave Foundation" onlus di Breganze, con nota del 4.06.2013, agli atti, ha comunicato di aver disposto a supporto del "progetto di apertura di uno sportello di mediazione linguistico culturale" l'erogazione dell'importo di €. 10.000,00, che è stato recepito con deliberazione nr. 621 di reg. del 18.07.2013 ed introitato con il codice progetto nr.3/2013/2. 6. Di dare atto che il costo complessivo presunto delle attività progettuali è pari a €. 49.864,00 e che le attività realizzate nel corso dell’anno 2013 comportano una spesa pari a complessivi e presunti €.10.000,00, che verranno liquidati ai destinatari individuati nel progetto, attingendo dal progetto nr.3/2013/2 sopracitato, come segue: • per l’importo presunto complessivo di €.5.700,00 per la liquidazione degli interventi di cui al punto A) del progetto “Creazione della clinica transculturale” . per l’importo presunto complessivo di €.4.300,00 (Iva 4% compresa) per la liquidazione delle attività di cui al punto B)1 : Apertura di uno sportello di mediazione linguistico culturale all’interno del polo ospedaliero” e B).2 “Mediazione linguistico culturale” La restante spesa troverà copertura nei bilanci che saranno predisposti per gli anni 2014-2015. 7. Di dare atto che il presente provvedimento diventa esecutivo dalla data della sua pubblicazione, ai sensi dell'art. 43 comma 1 dell'Atto Aziendale dell'U.L.SS. n. 4 "Alto Vicentino" approvato con deliberazione n. 1101 di reg. del 30.12.2009. • Allegati: Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria - dott. Luca Greselin Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria - dott. Luca Greselin Oggetto: Approvazione progetto "Clinica Transculturale- Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero Unico" FIRMA DIRIGENTE PROPONENTE Responsabile DIR. AMM.VA DEL TERRITORIO: Ufficio Programmazione Socio Sanitaria F.to dott. Luca Greselin Fatto, letto, approvato e sottoscritto DIRETTORE GENERALE F.to avv. DANIELA CARRARO SERVIZIO DI MEDIAZIONE ETNOCLINICA - Clinica Transculturale – - Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero di Santorso Presentazione del Progetto PREMESSA Gli interventi in attività socio-sanitarie con popolazioni provenienti da altre culture che ci hanno coinvolto negli ultimi decenni, hanno portato sempre più a sviluppare un’attività di Mediazione Culturale (MC). La domanda sempre più diffusa di intervento e di formazione, che viene rivolta da coloro che lavorano con persone e famiglie migranti, pone l’esigenza di attivare dei percorsi formativi ed operativi adeguati. L’Azienda ULSS 4 ha avviato nel 2011 il primo progetto di formazione centrato sulla presa in carico di donne portatrici di Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), seguito nel 2012 da un percorso formativo sul “Dispositivo di Mediazione Etnoclinica” nella presa in carico dei pazienti e utenti stranieri. La Direzione dei Servizi Sociali dell’Azienda ULSS 4 propone l’attivazione del progetto di Mediazione Etnoclinica e individua il dr. Alberto Leoni quale referente del progetto. Data la funzione tecnico-organizzativa finora svolta in questo ambito, nonché la comprovata esperienza nella materia, la dr.ssa Alessandra Sartore e l’I.P. Giovanna Gnata saranno gli operatori responsabili dell’attivazione del progetto. Sarà invece a carico della Cooperativa Sociale Onlus “Samarcanda”, con sede in via Lago di Tovel, 16 – 36015 Schio (VI), in collaborazione con gli operatori dell’Azienda ULSS 4 referenti del progetto, la gestione del gruppo di mediatori interculturali. La Cooperativa Samarcanda gestisce da tempo i mediatori linguistico culturali che hanno partecipato alla formazione effettuata dall’Azienda Ulss 4 nel 2011-2012, nell’ambito del progetto “MGF e dispositivo di Mediazione Etnoclinica” e che hanno maturato, nello stesso periodo, esperienze nell’ambito della mediazione interculturale con interventi presso i servizi socio-sanitari del territorio. Il presente progetto prevede, nel biennio 2013/15, la creazione di un dispositivo di Mediazione Etnoclinica attraverso la realizzazione della “Clinica Transculturale” e l’apertura di uno “Sportello di Mediazione Linguistico-culturale” all’interno del nuovo Polo Ospedaliero di Santorso. 1 Il dispositivo di Mediazione Etnoclinica. E’ uno strumento tecnico specifico, (già sperimentato con successo in vari paesi europei con una lunga storia di migrazione) che permette di individuare e mettere in atto soluzioni e strategie di intervento concrete in situazioni relative alle “criticità” che emergono nel confronto con le persone portatrici di culture “altre”. E’ un dispositivo operativo che permette il manifestarsi della dimensione etnica in tutte le sue concezioni della malattia e dell’origine del male, di cura e di guarigione, di modelli educativi ed iniziatici, di giustizia e di regolazione dei conflitti. Alla base di questo approccio, infatti, sta la consapevolezza che tali concezioni possono non coincidere con i modelli etnici occidentali. Lo spazio di mediazione culturale diventa, quindi, uno spazio di attivazione delle molteplicità linguistiche, culturali e storiche in tutta la diversità e complessità di cui ciascuno (operatore e utente) è portatore. Con l’attivazione del dispositivo di Mediazione Etnoclinica si intendono perseguire gli obiettivi così sinteticamente descritti: - Favorire negli operatori dei servizi socio sanitari dell'ULSS 4 la conoscenza delle culture “altre” in modo da poter trovare soluzioni operative che, a partire dalla comprensione delle abitudini, delle tradizioni e delle culture altrui, siano utili e soddisfacenti sia per gli utenti che per gli operatori; - evitare quegli errati e costosi interventi, sia dal punto di vista umano che economico, che talvolta, in assoluta buona fede, i servizi mettono in atto e che spesso si rivelano fallimentari soprattutto a causa dell' “incomprensione culturale”; - creare uno spazio operativo dove possano incontrarsi e raccontarsi i saperi e le conoscenze dei vari protagonisti e, a partire dalla condivisione, costruire un nuovo modello operativo. LA MEDIAZIONE ETNOCLINICA NELL’AZIENDA ULSS 4 Sono previste le seguenti azioni: A) Creazione della “Clinica Transculturale”; B) Apertura di uno “Sportello di Mediazione Linguistico-culturale” all’interno del Polo Unico di Santorso A) Clinica Transculturale L’attivazione della Clinica Transculturale, che è formata da un gruppo di almeno 10 operatori di diversi servizi dell’Azienda ULSS e circa 15 MLC provenienti dai Paesi Terzi maggiormente rappresentati nel nostro territorio, offre un servizio di consulenza, supervisione, prevenzione e presa in carico terapeutica delle principali problematiche sociali e/o sanitarie legate alle migrazioni ed è rivolta a cittadine/i straniere/i. Il gruppo utilizza le specifiche competenze del dispositivo di mediazione etnoclinica. La sua attivazione ha origine a partire dalle domande di professionisti e delle equipes di operatori dei Servizi che hanno in carico il/la paziente e/o l’utente. 2 Nello specifico, si intendono realizzare nel periodo da ottobre 2013 a maggio 2015 le seguenti attività: • 1 incontro mensile per il gruppo di MLC e operatori, all’interno del periodo Ottobre 2013 – Maggio 2015, con la presenza di conduttori di consultazione esperti nel campo della MLC con esperienza nei comuni e ASL di Verona, Brescia, Merano, Bolzano. Conduttori di consultazione: Prof. Gabriel Maria Sala, direttore del Master di “Mediazione linguistico Culturale” presso l’Università degli Studi di Verona e conduttore di consultazione c/o la clinica transculturale del Comune di Verona; Dott.ssa Susanna Vetturelli, docente presso il Master “Mediazione linguistico Culturale” dell’Università degli Studi di Verona, conduttrice di consultazione presso l’Azienda Sanitaria della Provincia Autonoma di Bolzano, la “Casa delle donne” di Bolzano, il progetto “alba” contro lo sfruttamento della prostituzione. Degli incontri mensili, 2 saranno guidati da conduttori di consultazione stranieri con esperienza pluridecennale nel campo. Conduttori di consultazione: Hamid Salmi, psicologo, psicoterapeuta, Professore presso l’Università Paris 8; Francois Fleury, psicologo, psicoterapeuta, etnoterapeuta, cofondatore dell’Associazione “Appartenance” di Losanna ed eventuali altri conduttori che saranno individuati dal Direttore dei Servizi Sociali. Le attività operative hanno come primo obiettivo quello di creare una connessione tra conoscenze teoriche, formazione e lavoro con le popolazioni migranti, diversificato a seconda dei contesti. A tal fine l’attività si costruisce su due modalità: a) La sperimentazione di pratiche di mediazione culturale, vero momento qualitativo di costruzione personale e di gruppo di un’operatività, attraverso: - l’individuazione di modelli e metodologie nell’apertura di spazi di mediazione; - l’ideazione e la sperimentazione di dispositivi concreti interconnessi con le domande dei differenti settori; - la sperimentazione di metodi e tecniche proprie della mediazione: b) Consulenze e supervisioni che vengono organizzate in maniera da permettere sia l’analisi, la valutazione e la discussione intorno alle situazioni sottoposte, sia, ove possibile, la creazione di gruppi di lavoro “sul caso” capaci di proporre e sviluppare la presa in carico di persone e famiglie migranti. B) Apertura di uno “Sportello di Mediazione Linguistico-culturale” all’interno del Polo Unico Ospedaliero Creazione di uno “Sportello di Mediazione Linguistico Culturale” all’interno del Polo Unico Ospedaliero (in via sperimentale il primo anno, 3 ore al giorno per 2 giorni a settimana e successivamente 3 ore al giorno per 3 giorni a settimana) con funzioni di orientamento e informazioni all’utenza per richieste sia da parte dei cittadini di Paesi terzi che da parte degli operatori dei vari reparti ospedalieri. Allo sportello operano mediatori formati secondo il modello della “Clinica Transculturale” e con la Clinica Transculturale in continuo collegamento. In premessa all’operatività dello sportello è prevista una fase di presentazione del progetto alle figure referenti dei diversi reparti ospedalieri al fine di illustrare le competenze dello Sportello e di condividerne le modalità di utilizzo. Gli operatori dr.ssa Alessandra Sartore e I.P. Giovanna Gnata, fin dalla prima fase, coordineranno le azioni e fungeranno da collegamento tra i MLC, la Clinica Transculturale e gli operatori ospedalieri. 3 CONCLUSIONI La diffusione di una cultura condivisa sull’approccio transculturale ha un impatto sociale importante perché permette di costruire gradualmente una rete di servizi che utilizzano un linguaggio comune, benché ognuno conservi la propria specificità. Facendo delle differenze un punto operativo di forza, con il dispositivo etnoclinico si creano le condizioni per individuare i disordini sopravvenuti e proporre strategie di intervento adatte al loro superamento. Gli ospedali, i servizi specialistici quali ad es. Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura e i Centri di Salute Mentale, i Consultori Familiari e Pediatrici, i Servizi socio-sanitari, sono alcuni degli ambiti in cui possono essere favoriti processi di integrazione che rendano possibili la convivenza fra persone portatrici di culture diverse. In questi contesti può essere svolta una cruciale funzione di prevenzione del disagio e della sofferenza. E’ possibile, così, stabilire una passerella tra le logiche istituzionali e le logiche culturali “altre”, attraverso l’individuazione di “buone soluzioni terapeutiche” per tutti gli attori coinvolti. Ancora, stabilire una relazione positiva con gli utenti che si rivolgono alle strutture sanitarie e sociali, può attivare un circolo virtuoso che ha come esito finale l’incremento del “benessere sociale” dei cittadini tutti. 4 Preventivo Costi realizzazione del Progetto di Mediazione Etnoclinica Progetto sperimentale 01.01.2013 – 30.04.2015 A) CLINICA TRANSCULTURALE (a decorrere da ottobre 2013) Attività Compenso 2 conduttori stranieri (Più IVA se dovuta) Compenso 2 conduttori di consultazione (Più IVA se dovuta) Compenso mediatori - gestiti dalla Cooperativa “Samarcanda”(Più IVA se dovuta) Compenso unità 1.500,00 per n. unità 700.00 Totale 2 3.000,00 12 incontri 8.400,00 min. 40,00 max. 15 incontri 80,00 per incontro per mediatore (n° mediatori: min. 15, max. 30) Sub-totale 18.000,00 29.400,00 (esclusa IVA se dovuta) B1) SPORTELLOMEDIAZIONE LINGUSTICO CULTURALE PRESSO IL POLO UNICO OSPEDALIERO (a decorrere da ottobre 2013) B2) “Sportello di Mediazione Linguistico Culturale” presso il Polo Ospedaliero di Santorso 3 ore al giorno x 2 giorni alla settimana per il primo anno, 3 ore x 3 giorni per i 6 mesi successivi Costo Euro 24 1 mediatore a 63336,00 rotazione più (1°anno) operatore 5.184,00 coordinatore (6 mesi successivi) (1ora/sett.) 1.656,00 orario (op. coord.) Sub-totale ATTIVITA’ DI MEDIAZIONE Costo LINGUISTICO CULTURALE Euro 24 13.176,00 (esclusa 4%) IVA 6.500.,00 (esclusa 4%) IVA orario (a decorrere dal 01.01.2013) Per la realizzazione del presente progetto è da prevedere l’utilizzo di un locale per la formazione/consultazione (capienza per circa 25 persone), di un ufficio adibito a segreteria (con telefono, 2 computers) per i quali non sono state calcolate le relative spese. 5 6 Ulss n. 4 “Alto Vicentino” Titolo del progetto SERVIZIO DI MEDIAZIONE ETNOCLINICA - Clinica Transculturale – - Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero di Santorso - Struttura proponente Direzione Servizi Sociali ULSS 4 (Direzione strategica del progetto) Strutture e personale coinvolti Referenti del progetto: dr.ssa Alessandra Sartore, Giovanna Gnata. Partecipanti: Servizi Territoriali: U.O.C Bambino Famiglia: psicologi, assistenti sociali, ostetriche, infermieri; Centro Salute Mentale Thiene: assistente sociale; Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Psicologia e Riabilitazione Età Evolutiva: psicologi, assistente sociale; Polo Ospedaliero: U.O. Ostericia – Ginecologia: ostetriche; U.O. Pediatria: Infermiera. Responsabile del progetto Dr. Alberto Leoni Contesto Nei 32 comuni dell'’ULSS 4, risiedono circa 19.000 immigrati; 1450 di loro sono minori di 14 anni. La necessità di soddisfare i loro bisogni socio-sanitari ha finora evidenziato la complessità dell’interazione con pazienti differenti per lingue, culture e pratiche. Questa configurazione dell’utenza ha messo gli operatori dei servizi sociali e sanitari di fronte a difficoltà metodologiche, tecniche e teoriche. Infatti, le logiche con cui comprendere i concetti di salute e malattia, di cura e guarigione, e insieme la complessità dei pensieri che sottostanno a rituali e a pratiche culturali tradizionali, sia terapeutiche che iniziatiche, nascono da visioni del mondo e concezioni della persona e del corpo a volte completamente differenti dalle nostre. Ulss n. 4 “Alto Vicentino” Descrizione del progetto Il progetto si propone di esplorare questa diversità attraverso un duplice obiettivo sia formativo-informativo che tecnico-operativo. Si tratterà dunque di: offrire, attraverso lo specifico modello di lavoro etnoclinico, una presa in carico più efficace degli utenti e delle famiglie straniere e di rispondere, nello stesso tempo, in modo adeguato alle nuove esigenze operative di coloro che lavorano in situazioni multiculturali. Obiettivi Il presente progetto prevede, nel biennio 2013/15, la creazione di un dispositivo di Mediazione Etnoclinica attraverso la realizzazione della “Clinica Transculturale” e l’apertura di uno “Sportello di Mediazione Linguistico-culturale” all’interno del nuovo Polo Ospedaliero di Santorso per : • • • • favorire negli operatori dei servizi socio sanitari dell'Azienda ULSS n.4 la conoscenza delle culture "altre" in modo da poter trovare soluzioni operative che, a partire dalla comprensione delle abitudini, delle tradizioni e delle culture altrui, siano utili e soddisfacenti sia per gli utenti che per gli operatori; evitare quegli errati interventi sia dal punto di vista umano che socio assistenziale con ripercussioni sul piano umano ed anche economico che talvolta i servizi mettono in atto e che spesso si rivelano fallimentari soprattutto a causa dell'incomprensione culturale; creare uno spazio operativo dove possano incontrarsi e raccontarsi i saperi e le conoscenze dei vari protagonisti e, a partire dalla condivisione, costruire un nuovo modello operativo; Attivare uno “Sportello di Mediazione Linguistico Culturale” all’interno del Polo Unico Ospedaliero (in via sperimentale il primo anno, 3 ore al giorno per 2 giorni a settimana e successivamente 3 ore al giorno per 3 giorni a settimana) con funzioni di orientamento e informazioni all’utenza per rispondere alle richieste dei cittadini di Paesi terzi. Allo sportello operano mediatori formati secondo il modello della “Clinica Transculturale” e con la Clinica Transculturale in continuo collegamento. Ulss n. 4 “Alto Vicentino” Metodologia Percorso seminariale-esperienziale con seminari, discussioni e lavori di gruppo, consultazioni con le famiglie interessate, sui casi clinici presentati dagli operatori dei vari servizi coinvolti, diretto da conduttori esperti nell’approccio etnoclinico e con la presenza dei mediatori linguistico culturali. Tempistica Gennaio 2013 - Aprile 2015. Risorse • • • • Costi Donazione da Fondazione “O.T.B” ; 2 conduttori stranieri e 2 conduttori di consultazione (dell’Università di Verona) per la Clinica Transculturale; 25 - 30 Mediatori Linguistico Culturali per lo Sportello di Mediazione Linguistico Culturale, la Clinica Transculturale, l’Attività di Mediazione Linguistico Culturale; 15-20 operatori Azienda ULSS per la Clinica Transculturale. Clinica Transculturale: euro 29.400,000 (esclusa IVA se dovuta) Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero di Santorso - : euro 13.176,00 (esclusa IVA 4%) Attività di Mediazione Linguistico Culturale per i Servizi dell’ULSS 4 in convenzione con la Cooperativa “Samarcanda”: euro 6.500,00 (esclusa IVA 4%) Monitoraggio E’prevista la stesura di schede, ogni 4 incontri, con la descrizione delle conoscenze e delle competenze acquisite da parte degli operatori e dei mediatori partecipanti al progetto. TOGETHER Mediazione linguistico - culturale Scheda attività di richiesta intervento Intervento effettuato in data ……………………………. Intervento richiesto dal Sig./Sig.ra ................................................... ruolo/qualifica .................................................... Ente richiedente.....................................................servizio …………………...................... Riferimenti : tel. ...........................cell……………………….email……………………......... Tipo d'intervento richiesto : Colloquio di consulenza e orientamento Supporto linguistico – culturale nei colloqui con singoli e famiglie Traduzione documenti Altro ………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………... Breve descrizione del caso …………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………….. Numero di interventi previsti ……………………… n. ore svolte ……………………. Lingua / nazionalità del mediatore culturale richiesto :…...................................... (mediatore individuato dal servizio. Nome …………………………….………………) Dati anagrafici utente: Cognome…...............................................Nome........................................................... Nato/a a …................................................ il ….................................................... Nazionalità …..................................................................... Sesso M [ ] F [ ] Indirizzo: Via …....................... n° ........ ........ Comune ............................................... Tel. ….................................... Firma del Responsabile del Servizio __________________ Firma del richiedente __________________ Spazio riservato al servizio di mediazione : Esito della mediazione - Mediatore………………………………………………………………………………………………………….……… …...………………………………………………………………………………………………………………………… - Servizio richiedente ……………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………….. Data intervento di mediazione ………………………………………………………. N° ore impiegate …………………….. Mediazione a carico di ……………………………………. L’operatore Samarcanda Società Cooperativa Sociale Onlus Sede: via Lago di Tovel, 16 – 36015 Schio (VI) tel. 0445.500048 fax. 0445.579784 – cell 331/6238584 email [email protected] - C.F. / P.I. 03031900248 Albo Coop A141992 - aderente al Progetto Zattera Blu “INFORMATIVA PRIVACY” ai sensi del D.LGS 196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali” Ai sensi del D. Lgs 30.06.2003 n. 196, recante il codice in materia di protezione dei dati personali La informiamo d'essere in possesso di dati acquisiti direttamente o tramite terzi, a Lei relativi, dati qualificati come personali dalla Legge e anche dati personali rientranti nel novero dei dati "sensibili" di cui all'art. 4 del D. Lgs 30.06.2003 n. 196. Tali dati possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante per la protezione dei dati (art. 40 D. Lgs 30.06.2003 n. 196), il quale ha rilasciato autorizzazione generale n. 2 (limitatamente ai dati e alle operazioni indispensabili per adempiere agli obblighi derivanti da un rapporto di fornitura di beni, di prestazioni o di servizi, e alle comunità di recupero e di accoglienza) e n. 3 ( alle cooperative sociali e alle associazioni limitatamente ai dati attinenti ai beneficiari, agli assistiti e ai fruitori dei servizi di assistenza sociale e socio sanitaria). La informiamo che tali dati personali "sensibili" da Lei forniti o forniti dall'Ente o U.S.L. con i quali la scrivente è convenzionata, potranno formare oggetto di trattamento in relazione alle esigenze contrattuali ed agli adempimenti degli obblighi legali e contrattuali dalle stesse derivanti, nonche' per fornire all'interessato adeguata prestazione o servizio. Specifichiamo che per trattamento dei dati personali si intende la loro raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, elaborazione, modificazione, comunicazione, blocco, cancellazione e distruzione, ovvero la combinazione di due o più di tali operazioni. I dati verranno trattati nel rispetto della normativa sopra richiamata con il supporto di mezzi cartacei, informatici o telematici atti a memorizzare, gestire e trasmettere i dati stessi, comunque mediante strumenti idonei a garantire la loro sicurezza e la riservatezza. Il trattamento dei dati potrà essere effettuato da persone fisiche o giuridiche che, per conto della nostra società, ci forniscono specifici servizi di elaborazione dati e consulenza, al fine della corretta esecuzione degli adempimenti di Legge e degli adempimenti contabili, previdenziali, assicurativi, fiscali e societari. Il conferimento ed il trattamento dei dati mira all'adempimento degli obblighi legali e contrattuali ed assicurativi, nonche' alla corretta fornitura all'interessato delle prestazioni e dei servizi, e quindi l'eventuale rifiuto da parte Sua a comunicare i dati o a permetterne il successivo trattamento potrà comportare per la scrivente l'impossibilità di darne corretto corso. L'ambito del trattamento dei dati sarà limitato al territorio nazionale. I dati verranno trattati per tutta la durata dei rapporti contrattuali instaurati e anche successivamente per l'espletamento di tutti gli adempimenti di Legge. La informiamo altresì, che in relazione ai predetti trattamenti, Lei potrà esercitare i diritti di cui all'art. 7 del D. Lgs 30.06.2003 n. 196 (in calce alla presente) nei limiti ed alle condizioni previste dagli articoli 8, 9 e 10 del citato decreto legislativo. Titolare dei sopracitati trattamenti è il Presidente pro-tempore della Cooperativa Sociale SAMARCANDA Onlus con sede legale in Via Lago di Tovel, 16 a Schio - VI- . Responsabile del trattamento è il Presidente pro-tempore domiciliato ai fini della presente legge presso la nostra sede sociale. Schio ________________ Cooperativa Samarcanda Onlus Il/la sottoscritto/a in calce identificato/a dichiara di aver ricevuto completa informativa ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo 196/2003, unitamente a copia dell’art. 7 del decreto medesimo, ed esprime il consenso al trattamento ed alla comunicazione dei propri dati qualificati come personali dal citato decreto con particolare riguardo a quelli cosiddetti sensibili nei limiti, per le finalità e per la durata precisati nell’informativa. Schio ________________ *Cognome ......................................... Nome ............................................. Firma leggibile .......................................................................................... *Da fare compilare e sottoscrivere all’utente del servizio Samarcanda Società Cooperativa Sociale Onlus Sede: via Lago di Tovel, 16 – 36015 Schio (VI) tel. 0445.500048 fax. 0445.579784 – cell 331/6238584 email [email protected] - C.F. / P.I. 03031900248 Albo Coop A141992 - aderente al Progetto Zattera Blu “Attività di mediazione prevista nel progetto Clinica Transculturale – Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero di Santorso. Servizio di assistenza ai migranti che richiedono prestazioni socio sanitarie e interventi di mediazione mirati a permettere la comprensione tra il servizio socio-sanitario e gli utenti migranti.- Convenzione Samarcanda”. TRA L’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria n. 4, con sede a Thiene (VI) via Rasa n. 9 Codice Fiscale e Partita Iva 00913490249, qui rappresentata dal Direttore Generale Avv. Daniela Carraro E La Cooperativa Sociale “Samarcanda” Onlus, con sede a Schio in Via Lago di Tovel, 16, C.F. e P.I. …………………..rappresentata da Alessandra Turcato, nata a ……………………………, residente a ………. Premesso • Che il progetto proposto dall’Azienda ULSS n.4 (ALL.1) allegato alla presente deliberazione della quale ne costituisce parte integrante e sostanziale) denominato "Clinica Transculturale - Sportello di Mediazione Linguistico Culturale al Polo Ospedaliero Unico " intende attivare un servizio di "Clinica Transculturale" con contestuale apertura di uno "Sportello di Mediazione Linguistico Culturale comprensiva di “attività di mediazione linguistico culturale" per i servizio territoriali dell’Azienda ULSS, presso il Polo Unico Ospedaliero . Che il progetto si articola in due azioni: A) Creazione della “Clinica Transculturale” B) - Apertura di uno "sportello di mediazione linguistico-culturale" all'interno del nuovo Polo Ospedaliero Unico da ottobre 2013 . Attività di mediazione culturale presso i servizi territoriali dell’ULSS, autorizzata dal Responsabile del servizio richiedente. - Che la presente convenzione regola i rapporti per la realizzazione dell’azione B) La sperimentazione dell'iniziativa avrà luogo dall’1.1.2013 ad aprile 2015. L'Azienda ULSS n.4 per la gestione dell’attività, di cui al punto B) si avvale della collaborazione della Cooperativa Sociale "Samarcanda" che ha redatto un documento progettuale/operativo, il cui testo viene allegato al presente atto del quale ne costituisce parte integrante e sostanziale (All.2). Per la suddetta attività la Cooperativa ha stipulato apposita polizza assicurativa per la copertura infortuni e per responsabilità civile verso terzi; Art.1 - Premesse Le premesse fanno parte integrante della presente convenzione. Art.2 - Impegni Cooperativa Samarcanda La Cooperativa Samarcanda si impegna a svolgere: 1) il servizio di sportello di mediazione linguistico culturale indicato nel progetto , all’interno del Polo Ospedaliero con propri mediatori come segue: primo anno: 3 ore al giorno per 2 giorni alla settimana (fatta salva la pausa estiva e natalizia) anni successivi 3 ore al giorno per 3 giorni alla settimana (fatta salva la pausa estiva e natalizia) secondo i giorni e gli orari che saranno stabiliti con la Direzione Medica dell’Ospedale Unico e con il Referente del progetto. 2) attività di mediazione culturale a favore dei servizi territoriali ed ospedalieri che lo richiederanno. L’intervento viene richiesto dal Responsabile del Servizio Interessato, alla Cooperativa “Samarcanda” mediante l’utilizzo dei moduli allegati all. 3) Art.3- Accesso alle strutture L’Azienda ULSS autorizza l’accesso dei mediatori intercuturali della Cooperativa “Samarcanda” al Polo Unico Ospedaliero e alle strutture richiedenti per l’espletamento dell’attività, durante gli orari di apertura dei servizi e comunque nei giorni e negli orari stabiliti in accordo con la Direzione Medica del Polo Unico Ospedaliero. Art.4- Tesserino di riconoscimento L’accesso è consentito solo ai mediatori in possesso di apposito tesserino di riconoscimento rilasciato dalla Cooperativa “Samarcanda”, recante: fotografia di riconoscimento, nome e cognome del mediatore, nome e logo della Cooperativa e la scritta “MEDIATORE”. L’elenco dei mediatori viene visionato dal Direttore Medico del Polo Unico Ospedaliero Art.5 Risorse La Cooperativa Samarcanda assicurerà il servizio con mediatori formati o in formazione nell’ambito della mediazione. I mediatori nell’esercizio del servizio presso le strutture dell’ULSS n.4 attiveranno e conserveranno comunque la collaborazione con la Cooperativa e solo da essa riceveranno gli incarichi di intervento. Art.6 Pagamento L’Azienda ULSS n.4 per gli interventi individuati all’art.2 del presente Protocollo corrisponderà alla Cooperativa Samarcanda l’importo orario €.24,00. (+iva 4%). Il corrispettivo verrà effettuato con cadenza trimestrale su presentazione di apposita fattura con allegata la documentazione comprovante gli interventi effettuati nell’ambito dell’importo presunto e complessivo pari a €. 19.676,00 (€.20.463,04 compresa IVA 4%), che potrà essere corrisposto nell’ambito degli importi massimi sotto riportati: • • • €. 4.696,64 (compresa iva 4%) per l’anno 2013 €.10.811,84 (compresa iva 4%) per l’anno 2014 €. 4.954,56 (compresa iva 4%) per l’anno 2015 Gli interventi saranno richiesti su apposito modulo all.A), autorizzati dal Responsabile della struttura /servizio richiedente. Art.7 Trattamento dei dati In occasione degli accessi, i volontari dovranno rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro come normato dal D.lgs.81/2008 e mantenere la necessaria riservatezza relativamente ai dati, conoscenze e notizie riguardanti l’Azienda o i pazienti, in osservanza di quanto disposto dal D.Lgs.196 del 30.06.2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali). La Cooperativa è nominata Responsabile Esterno al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art.29 del suddetto D.Lgs. 196/2003, la cui accettazione deve essere formalizzata nel documento allegato A, modulo di nomina di responsabile esterno al trattamento, contenente la specificazione dei compiti assegnati e la relativa informativa. Art.8 Durata La presente convenzione ha validità per il periodo 1.01.2013/30/04/2015 Art.9 Sospensione o Risoluzione In caso di verifica negativa dell’attività o di gravi ed accertate inadempienze da parte della Cooperativa, l’Azienda ULSS , può decidere la sospensione o la risoluzione della presente convenzione con effetto dal mese successivo a quello cui si riferisce l’inadempienza. Le eventuali inadempienze devono essere contestate per iscritto, con fissazione di un termine per la relativa regolarizzazione Art.10– Tracciabilità La Cooperativa Samarcanda per la gestione del servizio oggetto del presente accordo si assume l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art.3 della Legge 13 Agosto 2010, nr.136 e successive modifiche a pena di nullità assoluta della convezione. Art.11- Clausola risolutiva La presente convenzione è soggetta ad una clausola risolutiva espressa operante nel caso in cui siano state effettuate transazioni senza avvalersi di banche o della Società Poste Italiane. Thiene, …………….. Il Presidente Cooperativa Samarcanda Il Direttore Generale dell’ULSS 4 “Alto Vicentino” File/mediatori samarcanda