2 Il campo elettrico in un conduttore carico Eccesso di carica su di un conduttore ? 1) Poniamo che il conduttore, lontano da altre sorgenti di campo elettrico, S contenga un eccesso di cariche positive o negative: la densità media di carica non sarà zero come nel caso in cui è neutro, tuttavia, dopo una fase temporanea in cui si assiste ad una loro ri-sistemazione per effetto della reciproca interazione, il conduttore si porterà in una condizione stabile detta equilibrio elettrostatico. La configurazione in cui queste cariche in eccesso si dispongono è intuitiva: essendo il movimento libero, la repulsione fa si che esse si allontanino quanto più è loro consentito e quindi andranno a posizionarsi entro uno strato superficiale profondo pochi diametri atomici. 2) In equilibrio elettrostatico non c’è movimento d’insieme delle cariche, quindi entro il conduttore il campo elettrico deve essere zero, altrimenti le cariche mobili all’interno si sposterebbero e la configurazione non sarebbe stabile nel tempo. ? E 3) In generale dovremo supporre che E possa essere orientato in qualunque modo, e che quindi abbia tanto una componente tangenziale E t che una normale E n rispetto alla superficie, in modo che risulti E = E t + E n . Tuttavia, la condizione di equilibrio porta a concludere che la componente tangenziale alla superficie deve essere nulla. In caso contrario, infatti, gli elettroni di conduzione sarebbero sottoposti ad un campo elettrico con valore medio non nullo su una scala molto più grande di quella atomica ed in grado, pertanto, di produrre un moto ordinato d’insieme. Si avrebbe così uno scorrimento degli elettroni di conduzione parallelamente alla superficie, cosa non compatibile con lo stato di equilibrio che abbiamo supposto. Il campo elettrico sulla superficie del conduttore avrà pertanto direzione normale: uscente – come vedremo - se l’eccesso di carica è positivo, entrante se tale eccesso è negativo. En Et E La schermatura Immaginiamo un conduttore carico in equilibrio, con dentro un tarlo metallico che vada man mano divorando l’interno del conduttore stesso. Come si è visto, in condizioni di equilibrio, tale regione è neutra e pertanto il nostro tarlo può mangiarne a piacimento senza che si violi la legge di conservazione della carica. Ma la sua neutralità comporta anche che essa non contribuisce al campo che complessivamente generano le cariche poste sul conduttore, e, pertanto, la sua rimozione non può alterare il valore di E . Il campo elettrico, quindi, continuerà ad essere nullo anche nelle regioni vuote che il tarlo va scavando, così come era nullo quando esse erano riempite di materiale metallico. E =0 6 Un conduttore neutro in un campo elettrico E Un campo elettrico induce cariche di segno opposto sulle facce di un conduttore. Se infatti è presente un campo elettrico esterno, anche se E =0 il conduttore è neutro, durante una prima fase transitoria le cariche libere di muoversi andranno a disporsi sulla superficie. Quando si sarà raggiunto l’equilibrio elettrostatico, il campo da esse generato annullerà quello esterno sovrapponendosi ad esso nella regione occupata dal conduttore. Affinché ciò accada dovremo però avere cariche di segno diverso sullo strato superficiale del conduttore, come si vede in figura. Studiare schermatura pp. 22-25; 7