MANUTENZIONE STRAORDINARIA E ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE DELL’IMMOBILE SEDE DEL SETTORE SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE DI MANTOVA Opere di manutenzione straordinaria al tetto, lattonerie ed abbattimento barriere architettoniche con riqualificazione servizi igienici, fognature, percorso pedonale esterno PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA LA PROGETTISTA Geom.Monica Sanfelici IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Geom. Alessio Artioli V. IL DIRIGENTE Ing Fausto Sanguanini Mantova li …………… RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA 1 PREMESSE Ipotesi progettuali A seguito di segnalazioni in ambito manutentivo formulate dal dirigente del Settore Servizi Sociali, in riferimento alla sede di via Conciliazione è risultato che necessita provvedere ad interventi manutentivi su serramenti, copertura, servizi igienici, aree esterne ed intonaci. Considerate le risorse previste nel Piano OO.PP. ed in bilancio in relazione all’importo dei lavori, si è predisposto un progetto preliminare articolato in più stralci funzionali da finanziare anno per anno compatibilmente alle risorse disponibili. L’edificio in oggetto è identificato catastalmente al FG. 53 mapp. n. 494 del Comune di Mantova, è costituito da due piani fuori terra in cui trovano collocazione gli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Mantova; lo stesso risulta sottoposto sia a vincoli di natura storica, artistica oltre che paesaggistica. NORMATIVA DI RIFERIMENTO. Considerate le problematiche poste, al fine di una corretta valutazione degli interventi, si è fatto riferimento alle seguenti normative: · Legge 9 gennaio 1989 n° 13 "Disposizioni per favorire il superamento o l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati"; · Legge della Regione Lombardia 20 febbraio 1989 n° 6 "Norme sull'eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione" · DPR 24 luglio 1996 n° 503 - "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici"; · Decreto Legislativo n° 81 del 9 aprile 2008 (Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro); · D.M. Ambiente 22 gennaio 2008 n. 37 "Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11 - quaterdecies, comma 13 lettera a) della Legge n° 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici"; · Locale regolamento d'igiene; · Regolamento Edilizio del Comune di Mantova · Norme tecniche UNI e CEI. 1.1.1 Parte generale Descrizione dell’intervento da realizzare I lavori di manutenzione straordinaria e abbattimento barriere architettoniche in progetto interessano parte dell’edificio sito in Mantova in via Conciliazione n. 128. Lo stabile è composto da un corpo principale formato da due piani fuori terra affiancato da un corpo laterale ad un piano. Gli interventi in oggetto riguardano esclusivamente la parte di edificio del corpo principale sede del settore Servizi Sociali del Comune di Mantova. Il progetto preliminare prevedeva i seguenti stralci: 1° Stralcio : Manutenzione straordinaria del tetto e nuove lattonerie 2° Stralcio: Opere di abbattimento barriere architettoniche (riqualificazione servizi igienici, fognature e percorso esterno) 3° Stralcio: Opere di manutenzione straordinaria (intonaci esterni, pavimenti, serramenti e condizionamento). Il presente progetto definitivo contempla le opere del primo e secondo stralcio previsti nel piano OO.PP. annualità 2009, mentre il terzo stralcio sarà oggetto di finanziamento previsto nell’elenco annuale 2010. Pertanto gli interventi si possono così riassumere: • Manutenzione straordinaria del tetto e nuove lattonerie Si riscontrano infiltrazioni d’acqua dalla copertura e la gronda è fortemente ammalorata con grossi buchi che permettono all’acqua di scendere lungo le pareti dello stabile. Si rende necessario provvedere ad una generale sistemazione del tetto e dei canali di gronda. • Opere di abbattimento barriere architettoniche (riqualificazione servizi igienici, fognature e percorso esterno) In considerazione della destinazione degli uffici che prevede la presenza di numeroso pubblico anche disabile, si è valutato di adeguare i tre corpi bagni esistenti alla normativa per portatori di handicap. A completamento dell’intervento occorre riorganizzare i collegamenti fognari. Traccia storica L’edificio, oggetto dell’intervento, fu realizzato dalla Opera Nazionale per la Protezione della Maternità dell’Infanzia ed inaugurato il 21/04/1940. La progettazione della Casa della Madre e del Bambino fu affidata all’Ing. Giuseppe Mozzi il quale si ispirò ad elementi stilistici “novecentisti” senza interpretarli. Egli stesso definì: l’architettura del fabbricato è delineata sobriamente in forma semplice e chiara, quale si addice alla funzionalità delle costruzione. Predomina un corpo centrale da cui si accede all’asilo ed agli uffici; più modesto vi si affianca quello laterale il consultorio che al primo piano porta alla abitazione del dirigente; una veranda, illeggiadrita da un breve giardino pensile, ricollega il corpo centrale al piano basso lineare dell’asilo. La distribuzione funzionale dell’edificio rimase immutata nel tempo ed in particolare la parte dell’asilo. Inizialmente la copertura era piana e l’impermeabilizzazione era garantita da uno strato di asfalto. Ma questa soluzione tecnica si rivelò inefficace, pertanto si rese necessario la successiva realizzazione di una copertura a falde inclinate posta sopra a quella esistente. Le strutture portanti sono realizzate in muratura, esternamente trattate con intonaco Terranova lamato di tonalità chiare. Attualmente parte della struttura è stata adibita a servizi sociali ed è in questa zona che si va ad intervenire per la sistemazione della copertura. 1.1.2 Soluzione prescelta in relazione ai bisogni da soddisfare L’intervento sul tetto è stato previsto solo nella zona di edificio costituito da due piani fuori terra, per una superficie totale di circa cinquecento metri quadrati. La lavorazione non comporta nessuna modifica alla morfologia attuale dei profili di copertura. Si tratta di una semplice manutenzione straordinaria, in cui è previsto un risanamento della sotto struttura con sostituzione delle parti ammalorate, senza nessuna variazione dei materiali previsti rispetto quelli attualmente in essere. Si provvederà inizialmente all’apertura di varchi nel tetto per consentire le lavorazioni preliminari nel sottotetto quali la bonifica, rimozione e raccolta del guano e di tutte le carcasse di piccione per poi collocarli in appositi contenitori e smaltirli. Verrà quindi effettuata una ulteriore disinfestazione e disinfezione in tutte le aree per renderle totalmente bonificate. Successivamente si provvederà alla rimozione del manto di copertura in tegole posato direttamente sulla struttura portante, con trasporto del materiale a terra per l’operazione di selezione e pulitura. Le tegole sane, ripulite e pronte per il reimpiego in opera saranno accatastate nell’area di cantiere, quelle scartate saranno trasportare e smaltite presso le pubbliche discariche. Si realizza isolamento termico mediante la posa di pannelli in polistirene estruso battentato da porre all’estradosso del solaio della soffitta.. L’impermeabilizzazione viene realizzata mediante guaina bitumata, armata interamente con feltro in fibra di vetro, ricoperta con scaglie d’ardesia e saldabile a fiamma. Successivamente si procederà alla posa della copertura in tegole di cls fermate con legante in malta cementizia. E’ prevista la sostituzione dei compluvi con altri di uguale geometria in lamiera di rame 6/10. La lavorazione in oggetto ha un tempo d’esecuzione stimato in un mese circa: Tutte le lavorazioni descritte si svolgeranno con la presenza di ponteggio sulle facciate esterne, inoltre è previsto un ponteggio di banchinaggio nel sottotetto con la sola funzione di proteggere i lavoratori da eventuali cadute dal piano di lavoro soprastante. Attualmente i canali di gronda e i pluviali sono fortemente ammalorati e non consentono il normale deflusso delle acque meteoriche, l’intervento consiste nella totale sostituzione di tutte le lattonerie verticali ed orizzontali con materiale in rame spessore 6/10 (vedasi particolare costruttivo Tav. 4). Verranno inoltre sostituiti i pozzetti esistenti per lo scarico dei pluviali. Le opere prevedono il trasloco in altra sede di parte degli uffici per evitare interferenze operative disservizi di ordine igienico. Si prevede inoltre di adeguare i servizi igienici alla normativa in materia di eliminazione barriere architettoniche. Verificata la tipologia dell’edificio si possono adeguare i tre corpi bagni, uno al piano terra con tre WC e due al piano superiore in due zone diverse con un WC ognuno. I lavori prevedono la completa demolizione dei servizi esistenti, degli impianti, dei rivestimenti e dei pavimenti, oltre alla sostituzione dei serramenti ammalorati. Verranno realizzate le nuove colonne di scarico per ogni corpo bagni e il nuovo collegamento fognario fino all’esistente sifone Firenze posto sul fronte dell’edificio. Nel corpo bagni al piano rialzato sarà realizzato un antibagno a servizio di tre WC, le pareti del WC per portatori di handicap saranno realizzate in muratura mentre gli spazi degli altri due servizi saranno definiti da box in laminato dello spessore di mm 14 posti su piedini in acciaio inox e con bordi perfettamente arrotondati. I bagni al primo piano saranno anch’essi adeguati ai portatori di handicap. Il servizio posto sul lato Ovest, nella zona retrostante l’edificio, verrà dotato di un piccolo antibagno con porte scorrevoli. Il servizio, posto sul lato Nord dell’edificio ha la possibilità di usufruire di un antibagno più agevole dove sarà posizionato un lavandino. I nuovi pavimenti saranno in gres porcellanato antiscivolo conformi alla norma UNI EN 176 ed i rivestimenti dovranno essere in tinta coordinata con il pavimento. Il soffitto sarà ribassato con controsoffittatura in fibra minerale composta da orditura principale di sostegno a soffitto. Oggetto del presente intervento è la sistemazione dell’area esterna di pertinenza dell’immobile. Per rendere meglio fruibili gli ingressi anteriore e posteriore del fabbricato, anche a persone con ridotte capacità motorie, si è pensato di pavimentare porzione dell’area cortiva attualmente in ghiaia. Considerato che lo stesso stabile presenta un vialetto d’accesso in palladiana di porfido che consente l’ingresso pedonale all’asilo nido. (vedasi documentazione fotografica), si prevede di utilizzare analoga pavimentazione. Sarà realizzato un vialetto che collega il cancello pedonale fino alla scala di accesso dell’edificio. Sul retro, la pavimentazione è prevista in prossimità dell’ingresso. In considerazione della sistemazione dell’area cortiva dell’edificio si è pensato di procedere al riassetto della rete fognaria interna al fabbricato mantenendo l’esistente sifone Firenze. L’intervento proposto prevede di realizzare due reti separate, una per acque bianche meteoriche e una per acque nere. Le acque bianche provenienti dai pluviali, mediante pozzetti sifonati confluiscono in una linea che termina in un pozzetto disperdente collocato a monte del sifone Firenze e a quest’ultimo collegato. Nella zona retrostante l’edificio si prevede di raccogliere l’acqua meteorica dell’area pavimentata mediante canaletta con grata e caditoia sifonata. Per raccogliere le acque meteoriche provenienti dalle scale esterne interrate, verranno posate due pompe di sollevamento da collegarsi alla linea fognaria. La linea della acque nere prevede la dismissione delle biologiche esistenti e la loro successiva inertizzazione. La linea realizza un anello intorno al fabbricato che raccoglie tutti gli scarichi terminando al sifone firenze. Tutta la rete fognaria durante il percorso sarà intervallata da pozzetti di ispezione. (vedi schema fognario Tav. 2). Al termine dei lavori verranno effettuate le pulizie nelle zone di intervento. 1.1.3 Profilo architettonico Le opere che si andranno a realizzare sono conformi allo strumento urbanistico vigente. Gli interventi prospettati si prefiggono il rispetto dell’aspetto storico dell’immobile riqualificandolo senza sensibili mutazioni. Mantova, lì ……………………….. La Progettista Geom. Monica Sanfelici Il Responsabile del Procedimento Geom Alessio Artioli