Anno I – Numero 10 Venerdì 14 Settembre 2012, Esaltaz. Santa Croce GOVERNO E PARLAMENTO Notizie in Rilievo • Governo e Parlamento 1. Decreto Balduzzi: è fatta: Napolitano ha firmato. • Patologia e Diagnosi 2. Tumori al polmone, la radiografia spesso non basta per una diagnosi tempestiva. • Alimentazione e Salute 3. E’ vero che aceto e sale conservano i cibi? • Curiosità 4. Chi ha la coscienza sporca si lava di più. 5. Lo sapevi? Chi è sporco è più contento. 6. Quando sudano le mani? • Salute e Stili di vita? 7. I Killer del sesso. DECRETO BALDUZZI. E’ FATTA: NAPOLITANO HA FIRMATO. VIA LIBERA ALL’INVIO ALLE CAMERE. La notizia comunicata dal sito internet del Quirinale. Stasera la probabile pubblicazione in Gazzetta. In tutto 15 articoli che intendono cambiare a fondo le regole per le cure primarie, l'intramoenia e le nomine. Norme anche su farmaci, giochi, fumo e responsabilità professionale E' fatta. O almeno la prima parte. Con la firma di Napolitano e l'invio alle Camere del decreto, per il ministro Balduzzi finisce infatti l'incubo di uno stop al suo obiettivo dichiarato: quello di fare presto e per decreto. Ma ora inizia un'altra avventura che non si prospetta delle più facili. Camera e Senato sono infatti chiamati ad approvare un testo sul quale, al momento, fioccano molte critiche e perplessità trasversali alla stessa "strana maggioranza" e all'opposizione del Governo Monti. In più occasioni Balduzzi si è dichiarato assai disponibile ad accogliere emendamenti migliorativi e comunque nel segno di una riconciliazione con quanti (Regioni in primis) si sono opposti al decreto. (Fonte: Il Farmacista online) PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 10 PATOLOGIA E DIAGNOSI TUMORE AL POLMONE, LA RADIOGRAFIA SPESSO NON BASTA PER UNA DIAGNOSI TEMPESTIVA Alcune forme di neoplasia sono così veloci nel progredire che i raggi X non riescono a «captarla» La radiografia del torace è ancora oggi una delle tecniche più utilizzate per lo screening del cancro al polmone. Tuttavia, pare non essere sempre efficace: alcuni tipi di tumore vengono diagnosticati meno di 12 mesi più tardi dall'ultimo esame radiografico risultato negativo. È l'avvertimento che arriva da uno studio guidato da Paul Kvale dell'Henry Ford Hospital di Detroit (Usa). LA RICERCA - La ricerca ha utilizzato i dati di uno screening nazionale eseguito negli Stati Uniti. Sono stati presi a riferimento 77.445 partecipanti che sono stati seguiti all'inizio della ricerca e poi annualmente per 2 o 3 anni a seconda della presenza o meno del vizio del fumo. In un totale di 450 persone è stato rilevato un cancro ai polmoni con radiografia del torace, ma di questi 152 non avevano inizialmente ricevuto la giusta diagnosi. All'interno del gruppo, il 35% dei tumori polmonari non era stato inizialmente identificato con la radiografia, ma è stato poi «scovato» con una seconda analisi del risultato. In questo caso, dunque, la spiegazione è l'errore umano nella lettura dell'esame. Ma il rimanente 65% di questo gruppo è stato invece colpito da una forma di neoplasia talmente veloce nel progredire, che la radiografia non l' aveva realmente «captata». UOMINI FUMATORI - L'analisi ha anche mostrato che questo tipo di cancro è più comune tra i maschi e tra i tabagisti in generale. «La nostra indagine - ha commentato Kvale - ci aiuta a capire le caratteristiche di questi tipi di cancro ai polmoni e cosa li rende diversi dai tumori che possono essere facilmente rilevati da una radiografia del torace. I risultati si aggiungono alle prove che i programmi di screening delle neoplasie polmonari attraverso i raggi X non sono adatti a questa malattia. Aumentando la nostra conoscenza dei cancri a rapido sviluppo, saremo in grado di contribuire a migliorare le tecniche di screening del futuro». (Fonte: Adn-Kronos Salute, suggerito da G. Ascione, G. Giffoni, G. Pisano) ALIMENTAZIONE E SALUTE È VERO CHE ACETO E SALE CONSERVANO IL CIBO? Sì. Il sale agisce per via osmotica, disidratando l’alimento e impedendo ai microrganismi di utilizzare l’acqua di cui hanno bisogno per vivere. L’aceto invece riduce il pH del cibo: molti batteri non tollerano l’ambiente acido. (Fonte: Alimentazione) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 10 CURIOSITA’ CHI HA LA COSCIENZA SPORCA SI LAVA DI PIÙ? Attenti a chi si lava troppo! Il senso di colpa fa scattare il bisogno di lavarsi. è quanto emerge dallo studio di Chen-Bo Zhong, di Toronto, denominato “Effetto Macbeth” (la Lady assassina del dramma di Shakespeare che, sopraffatta dai sensi di colpa, si sfrega compulsivamente le mani per ripulire macchie di sangue che sono solo nella sua mente). STUDIO: Chen-Bo Zhong ha chiesto a un gruppo di studenti di ricordare un atto immorale da loro compiuto nel passato (come tradire un amico) oppure un’azione meritevole. Poi, ha fatto loro scegliere fra una salvietta detergente e una matita: chi aveva ricordato l’atto riprovevole ha preferito la salvietta due volte più spesso.(Fonte: Focus) CURIOSITA’ LO SAPEVI? CHI È SPORCO È PIÙ CONTENTO. Lavare i peccati Il gruppo di ricerca di Spike W. S. Lee e Norbert Schwarz dell’Università del Michigan ha inoltre dimostrato che il bisogno di lavarsi è strettamente legato alla parte del corpo cui si collega l’azione “sporca”. STUDIO: I soggetti del loro esperimento dovevano dire una bugia per email oppure in un messaggio vocale. Dopo, fu chiesto loro di valutare quanto fossero desiderabili alcuni prodotti: chi aveva digitato il messaggio sulla tastiera scelse un disinfettante per le mani, mentre chi aveva detto la bugia a voce scelse un prodotto per sciacqui orali. (Fonte: Focus) CURIOSITA’ QUANDO SUDANO LE MANI? La sudorazione delle mani è un processo fisiologico molto differente dalla sudorazione del corpo. Quando dormiamo, per es., per quanto caldo si possa avere, le ghiandole sudoripare del palmo della mano interrompono la loro attività. A differenza di quelle che si trovano sul resto del corpo, quelle delle mani non sono infatti sensibili agli innalzamenti di temperatura. Reagiscono, piuttosto, allo stress psicologico. Il risultato è che quando si prova paura, si è in tensione, o anche in una situazione di elevata concentrazione, le mani diventano umide, indipendentemente dalle variazioni climatiche. Al contrario, diventano asciutte in condizioni di rilassatezza, come quando si dorme o si legge un libro. (Fonte: Focus, suggerito da R. Marzano, M. Fusco ) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno I – Numero 10 SALUTE E STILI DI VITA I killer del sesso Stress, troppe ore passate davanti al pc … ecco l’elenco dei principali dieci rischi per la sessualità maschile Quello che una famosa pubblicità di fine anni ‘60 chiamava “il logorio della vita moderna” sembra incidere notevolmente sulla vita sessuale degli uomini. Alcuni studi e ricerche effettuate a livello internazionale da differenti istituti di ricerca hanno dato gli elementi per stilare una lista dei principali dieci rischi per la sessualità maschile. 1. Al primo posto ci sarebbe l’uso/abuso della tecnologia: navigare in rete, passare molte ore sui social network, su siti con materiale pornografico abbasserebbero il desiderio di fare l’amore con il proprio partner aumentandone le difficoltà che per gli uomini si manifestano in un inizio di disfunzione erettile. 2. Segue lo stress dovuto a uno stile di vita convulso, a preoccupazioni economiche, sul lavoro, sulla gestione della vita familiare, sul futuro dei figli, sul tempo che manca per occuparsi di se stessi. 3. La stanchezza, diretta conseguenza della vita stressante, porta l’uomo ad addormentarsi appena tocca il cuscino oppure a passare notti insonni, magari nuovamente davanti al computer o alla televisione. 4. L’obesità, di cui sempre più persone soffrono, non aiuta ad avere rapporti sessuali facili; 5. la sedentarietà e la scarsa attività fisica – tipica delle persone in sovrappeso, ma non solo - portano l’uomo verso la disfunzione erettile, e le donne verso la depressione sessuale. 6. Il fumo abbassa il livello d’eccitazione, mentre l’alcol, che in un primo momento può dare quell’approccio afrodisiaco e leggero e facilitare il rapporto sessuale, se diventa consumo eccessivo porta l’uomo verso l’impotenza e la donna a problemi di lubrificazione vaginale. 7. Le paure psicosessuali costituiscono un altro blocco nelle relazioni maschili; l’ansia da prestazione e il timore di fare “cilecca” mettono l’uomo in condizione di far ricorso a farmaci stimolanti (quali il viagra) e a diventarne dipendenti (specie psicologicamente), incapaci quindi, alla lunga, di avere rapporti sessuali “naturali”. 8. Il timore di malattie sessuali trasmissibili è un altro deterrente alla normalità della prestazione sessuale; molto spesso l’uomo, infastidito dall’idea di utilizzare profilattici, nel momento in cui ne deve fare uso, perde tutta la “poesia” e non riesce ad avere l’erezione. 9. L’utilizzo di droghe, dalla polvere di eroina, al popper, all’ecstasy, alla cocaina ha pesantissimi effetti sull’attività sessuale maschile, specie se l’uso è prolungato e abituale. In particolare chi fa uso di popper (sostanza usata specie fra i giovani) con regolarità (almeno una volta a settimana) corre il pericolo di avere un orgasmo doloroso 122 volte di più rispetto a chi non ne fa uso (dati rilevati da un’indagine condotta dall’Università e dalla Provincia di Padova). 10. Ultimi, ma non meno importanti, ci sono i piccoli “piaceri” della vita coniugale che abbassano la voglia di avere rapporti sessuali. Dalla biancheria intima femminile giudicata poco sexy, ad abitudini quali tagliarsi le unghie e lasciarle sparse sul pavimento del bagno, non chiudere il dentifricio, il russare, la presenza dei suoceri….. Insomma la vita di coppia ha i suoi ostacoli e la crisi del settimo anno sembra la meno problematica! . (Fonte: villaggio della salute)