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71ª Settimana Musicale Senese dell'Accademia
Musicale Chigiana - 10 / 17 luglio 2014
Domenica, 22 Giugno 2014
La prima esecuzione assoluta di Blanquette di Azio Corghi con la voce di Chiara Muti
e l'Orchestra della Toscana diretta da Marco Angius
inaugura giovedì 10 luglio al Teatro dei Rinnovati la
71ª Settimana Musicale Senese (10-17 luglio 2014)
Cristina Zavalloni, Laura Polverelli, Elena Ledda,
Ambrogio Sparagna, Enrico Dindo
insieme a tanti altri artisti
ed ensemble di fama internazionale sono gli ospiti della prossima
edizione della Settimana dal titolo "Specchi":
musica 'colta' e musica popolare si riflettono
in un gioco originale di specchi e rimandi
Avrà per titolo "Specchi" l'edizione n. 71 della Settimana Musicale Senese dell'Accademia Musicale Chigiana in
programma dal 10 al 17 luglio nella città toscana. Ideata dal direttore artistico Aldo Bennici, la Settimana si presenta
ricca di rarità e novità, in un ideale gioco di specchi e di rimandi in cui i più antichi repertori di musica e danza popolare
del nostro paese e non solo, si confrontano con la musica dei tanti compositori - di oggi e di ieri - che ad essa si sono
ispirati. Ne saranno interpreti voci femminili straordinarie, artisti, musicisti, ensemble di fama internazionale. Come
sempre, non mancherà l'attenzione alla musica contemporanea con la commissione di un nuovo lavoro, quest'anno
affidato ad Azio Corghi per oltre dieci anni docente ai corsi della Chigiana. E sarà proprio questa novità, eseguita in
prima assoluta, ad inaugurare la Settimana giovedì 10 luglio al Teatro dei Rinnovati: si tratta di Blanquette musica di
scena che Corghi ha composto sul racconto La chèvre de M. Séguin di Alphonse Daudet. Protagonista l'attrice Chiara
Muti nome di spicco nel panorama teatrale italiano, qui voce recitante affiancata dall'Orchestra della Toscana diretta
da Marco Angius- fra i direttori italiani più stimati per il repertorio della musica d'oggi - e dal Coro dei Polifonici
Senesi (maestro del coroRaffaele Puccianti). Alla novità di Corghi si riflette la musica di scena, che seguirà,
dell'Arlésienne capolavoro di Bizet, anch'essa composta su un testo di Daudet, in un gioco di destini incrociati che
accomunano
i
protagonisti
delle
due
differenti
storie,
quel
desiderio
di
amore
e
libertà
brutalmente
negato. L'Arlesienne sarà eseguita nella revisione critica della versione originale per 26 strumenti (a cura di Giacomo
Zani) e nella traduzione italiana del testo e riduzione per voce recitante di Vincenzo De Vivo.
Venerdì 11 alla Chiesa di Sant'Agostino "Santi e Santini": un gioco di rimandi fra la visione popolare e quella colta
del sacro, affidate alle voci di due straordinarie cantanti: Elena Ledda, interprete fra le più importanti della scena
tradizionale sarda e mediterranea, con il suo ensemble presenta il suo ultimo lavoro Cantendi a Deus, un viaggio
intenso, spirituale, alla scoperta dei canti del Venerdì Santo della tradizione sarda. Laura Polverelli, mezzosoprano
senese fra i più apprezzati nel panorama lirico internazionale, con il Quartetto Bernini e Francesco Pepicelli al
violoncello, interpreta invece lo Stabat Mater di Boccherini, vero e proprio capolavoro musicale del repertorio sacro,
nella prima, e meno eseguita, versione del 1781.
Ancora alla Chiesa di Sant'Agostino sabato 12 luglio con Visioni Andaluse. A "specchiarsi" sono questa volte le
canzoni spagnole: Juego de Siempre sono dodici canzoni popolari in Ladino per voce e sette strumenti che la
compositrice israeliana Betty Olivero ha composto nel 1991 recuperando melodie giudaico-spagnole dei discendenti
degli ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492; ne saranno interpreti la cantante italo-israeliana Esti Kenan Ofri e
ilContempoartensemble diretto da Vittorio Ceccanti. Nella seconda parte toccherà ad un duo d'eccezione, Cristina
Zavalloni con la sua voce versatile e personalissima, e il pianista Andrea Rebaudengo, musicisti che amano esplorare
il repertorio popolare meno conosciuto: in una rara esecuzione presentano le Antiche canzoni spagnole per voce e
pianoforte raccolte e armonizzate da Federico Garcia Lorca. Un omaggio alla mitica ballerina e coreografa spagnola
L'Argentinita che proprio con Lorca, nella inedita veste di pianista, registrò un'antologia di canzoni popolari spagnole.
Il violoncellista Enrico Dindo, con I Solisti di Pavia lunedì 14 luglio alla Chiesa di Sant'Agostino, ci trascina nel
viaggio virtuale "Weimar-Mar del Plata". Un nuovo specchio, in cui si confrontano mondi diversi, continenti e linguaggi
diversi. Dalla tedesca Weimar, cuore della tradizione strumentale mitteleuropea, città natale di Carl Philipp Emanuel
Bach, di cui quest'anno si celebrano i trecento anni della nascita, e di cui saranno eseguiti la Sinfonia in mi magg. Wq
182 n. 6 e ilConcerto in la magg. per violoncello Wq 172, si arriva in Argentina a Mar del Plata, città natale di Astor
Piazzolla, che sarà ricordato con due suoi brani: Le Grand Tango (versione per violoncello e archi di Enrico Dindo)
e Las Cuatro estaciones porteñas, opera composta fra il 1965 e il 1970, rappresentativa di uno dei più alti punti di
incontro fra il tango e la tradizione musicale colta.
Nella suggestiva cornice del Cortile di Palazzo Chigi, mercoledì 16 luglio l'omaggio a Luciano Berio con Naturale per
viola, percussioni e nastro magnetico. Scritto tra il 1985 e il 1986 per Aldo Bennici e l'Aterballetto, Naturale recupera i
testi originali di canzoni siciliane commentate dalla voce di Celano, forse l'ultimo vero cantastorie siciliano,
che Berioebbe la fortuna di conoscere nel 1968. Sono canti di lavoro, canti d'amore, ninne nanne di rara intensità del
folklore musicale siciliano che, lo stesso Berio ebbe modo di definire come "il più ricco, complesso e incandescente della
nostra cultura mediterranea". Lo eseguono Carmelo Giallombardo (viola), Jonathan Faralli (percussioni), regia del
suonoFrancesco Giomi. Ad alimentare il senso di contrasto provvede la seconda parte del concerto, in cui lo specchio
della Settimana Senese evidenzia il lato più "radicale" della tradizione senza il filtro dell'elaborazione colta. È la
tradizione dei cantastorie che vi si sovrappone: il cantastorie che racconta una storia per canzoni affidata all'attore e
cantante Maurizio Sazio con la chitarra Simone Vallerotonda.
Giovedì 17 luglio per la giornata conclusiva della Settimana un doppio appuntamento dedicato alla tarantella la
danza tradizionale del sud Italia che è stata fonte d'ispirazione per molti compositori 'colti' tra il XVIII e il XX sec. Nel
concerto del pomeriggio a Palazzo Chigi Saracini la pianista Maria Grazia Bellocchio e il violinista Edoardo
Zosi eseguono
alcuni
brani
popolari
da Stravinskij, Sarasate, Szymanowski e Beethoven con
e
l'ultimo
tarantelle
tempo
della
d'autore
Sonata
"a
scritte
Kreutzer",
il
famoso Presto finale a ritmo proprio di tarantella. Gran finale la sera in piazza Jacopo della Querciacon Taranta
d'amore. La notte del Gran Ballo di Ambrogio Sparagna e l'Orchestra Popolare Italiana. Una selezione di canti
provenienti dal cuore della cultura di tradizione orale dell'Italia centro-meridionale in cui Sparagna riscopre e reinventa
questi ritmi con la complicità dell'Orchestra Popolare Italiana, dove protagonisti sono gli strumenti tipici della tradizione
musicale popolare italiana: zampogne, ciaramelle, organetti, tamburelli, mandolini, violini, chitarre battenti, ghironde, lire,
ocarine e flauti di canna. Con una particolare attenzione al canto popolare dell'area "grica" salentina, un repertorio unico
nel suo genere, esaltato dall'intrinseca musicalità di un antico idioma in cui si mescolano poesia popolare, echi di
classicità e struggenti prove d'autore ad opera di folkloristi del secolo scorso. La serata è realizzata in collaborazione con
IKO nell'ambito della rassegna "Siena and Stars".
Info:
Accademia
Musicale
Programma completo su www.chigiana.it
Chigiana,
tel.
+
39
0577-22091
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DAL 10 AL 17 LUGLIO LA 71ESIMA SETTIMANA
MUSICALE SENESE
News 08-07-2014
Avrà per titolo “Specchi” l’edizione n. 71 della Settimana Musicale Senese dell’Accademia
Musicale Chigiana in programma dal 10 al 17 luglio nella città toscana. Ideata dal direttore
artistico Aldo Bennici, la Settimana si presenta ricca di rarità e novità, in un ideale gioco di
specchi e di rimandi in cui i più antichi repertori di musica e danza popolare del nostro paese e
non solo, si confrontano con la musica dei tanti compositori - di oggi e di ieri - che ad essa si
sono ispirati. Ne saranno interpreti voci femminili straordinarie, artisti, musicisti, ensemble di
fama internazionale. “In questa stagione ho voluto coniugare le passioni musicali del conte
Chigi Saracini, fondatore dell’Accademia Musicale Chigiana, con le mie – spiega Aldo
Bennici -. Mi sono molto divertito a costruire questo festival che unisce musica popolare e
musica colta. Il titolo ‘Specchi’ deriva proprio da questa duplice prospettiva della stessa
realtà”.
Anche in questa edizione del Festival, non mancherà l’attenzione alla musica contemporanea
con la commissione di un nuovo lavoro, quest’anno affidato adAzio Corghi per oltre dieci anni
docente ai corsi della Chigiana. E sarà proprio questa novità, eseguita in prima assoluta, ad
inaugurare la Settimanagiovedì 10 luglio al Teatro dei Rinnovati: si tratta
di Blanquette (2014) musica di scena che Corghi ha composto sul racconto La chèvre de M.
Séguindi Alphonse Daudet. Protagonista l’attrice Chiara Muti nome di spicco nel panorama
teatrale italiano, qui voce recitante affiancata dall’Orchestra della Toscana diretta da Marco
Angius - fra i direttori italiani più stimati per il repertorio della musica d’oggi - e dal Coro dei
Polifonici Senesi (maestro del coro Raffaele Puccianti).
“Leggendo il racconto di Daudet – racconta Corghi –, immediatamente mi sono schierato dalla
parte di Blanquette. Pur ammettendo il dubbio che può sorgere fra l’agire con prudenza e l’agire
istintivo e vitale, mi sono sentito subito dalla parte di questa capretta dal manto bianco, che
spinta dal desiderio di libertà fugge dal gregge per raggiungere la montagna e qui trova la
morte, dopo una forsennata lotta contro un lupo famelico, di cui era stata inutilmente allertata. La
constatazione mi ha permesso di ‘trasgredire’, anche sul piano linguistico puramente musicale,
nei confronti di altri ‘contemporanei ordini precostituiti’. Nella ‘tematizzazione’ del personaggio
emerge l’indole curiosa, vitale e ribelle di Blanquette di fronte all’atteggiamento aggressivo e
feroce del lupo (specchio musicale della prima). Il che dovrebbe determinare nell’ascoltatore
l’istintiva reazione di opporsi a una realtà intimidatoria che impedisce di assaporare anche le
‘gioie rischiose’ della vita per il timore di finire in bocca al lupo nel tentativo temerario di
sconfiggerlo a cornate”.
Alla novità di Corghi si riflette la musica di scena, che seguirà alla sua prima,
dell’Arlésienne capolavoro di Georges Bizet, anch’essa composta su un testo di Daudet, in un
gioco di destini incrociati che accomunano i protagonisti delle due differenti storie, quel
desiderio di amore e libertà brutalmente negato: nell’Arlésienne ne è protagonista l’amore
infelice di Fréderi per una ragazza di Arles che lo porterà alla morte. L’Arlésienne sarà eseguita
nella revisione critica della versione originale per 26 strumenti (a cura di Giacomo Zani) e nella
traduzione italiana del testo e riduzione per voce recitante di Vincenzo De Vivo.
La Settima Musicale Senese prosegue venerdì 11 alla Chiesa di Sant’Agostino con “Santi e
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9/7/2014
DAL 10 AL 17 LUGLIO LA 71ESIMA SETTIMANA MUSICALE SENESE
Santini”: un gioco di rimandi fra la visione popolare e quella colta del sacro, affidate alle voci di
due straordinarie cantanti: Elena Ledda, interprete fra le più importanti della scena tradizionale
sarda e mediterranea, con il suo ensemble presenta il suo ultimo lavoro Cantendi a Deus, un
viaggio intenso, spirituale, alla scoperta dei canti del Venerdì Santo della tradizione
sarda. Laura Polverelli, mezzosoprano senese fra i più apprezzati nel panorama lirico
internazionale, con il Quartetto Bernini e Francesco Pepicelli al violoncello, interpreta invece
lo Stabat Mater di Boccherini, vero e proprio capolavoro musicale del repertorio sacro, nella
prima, e meno eseguita, versione del 1781.
Ancora alla Chiesa di Sant’Agostino sabato 12 luglio con Visioni Andaluse. A “specchiarsi”
sono questa volte le canzoni spagnole: Juego de Siempresono dodici canzoni popolari in
ladino per voce e sette strumenti che la compositrice israeliana Betty Olivero ha composto nel
1991 recuperando melodie giudaico-spagnole dei discendenti degli ebrei espulsi dalla Spagna
nel 1492; ne saranno interpreti la cantante italo-israeliana Esti Kenan Ofri e
il Contempoartensemblediretto da Vittorio Ceccanti. Nella seconda parte toccherà a Ruth
Rosique con la sua voce versatile e personalissima che, con il pianista Aurelio Viribay presenta
una rara esecuzione delle Antiche canzoni spagnole per voce e pianoforte raccolte e
armonizzate da Federico Garcia Lorca. Un omaggio alla mitica ballerina e coreografa
spagnola L’Argentinita che proprio con Lorca, nella inedita veste di pianista, registrò
un’antologia di canzoni popolari spagnole.
Il violoncellista Enrico Dindo, con I Solisti di Pavia lunedì 14 luglio alla Chiesa di
Sant’Agostino, ci trascina nel viaggio virtuale “Weimar-Mar del Plata”. Un nuovo specchio, in
cui si confrontano mondi differenti, continenti e linguaggi diversi. Dalla tedesca Weimar, cuore
della tradizione strumentale mitteleuropea, città natale di Carl Philipp Emanuel Bach, di cui
quest’anno si celebrano i trecento anni della nascita, e di cui saranno eseguiti la Sinfonia in mi
magg. Wq 182 n. 6 e il Concerto in la magg. per violoncello Wq 172, si arriva in Argentina a
Mar del Plata, città natale di Astor Piazzolla, che sarà ricordato con due suoi brani: Le Grand
Tango (versione per violoncello e archi di Enrico Dindo) e Las Cuatro estaciones porteñas,
opera composta fra il 1965 e il 1970, rappresentativa di uno dei più alti punti di incontro fra il
tango e la tradizione musicale colta.
Nella suggestiva cornice del Cortile di Palazzo Chigi, mercoledì 16 luglio l’omaggio
a Luciano Berio con Naturale per viola, percussioni e nastro magnetico. Scritto tra il 1985 e il
1986 per Aldo Bennici e l’Aterballetto, Naturale recupera i testi originali di canzoni siciliane
commentate dalla voce di Celano, forse l’ultimo vero cantastorie siciliano, che Berio ebbe la
fortuna di conoscere nel 1968. Sono canti di lavoro, canti d’amore, ninne nanne di rara intensità
del folklore musicale siciliano che, lo stesso Berio ebbe modo di definire come “il più ricco,
complesso e incandescente della nostra cultura mediterranea”. Lo eseguono Carmelo
Giallombardo (viola), Jonathan Faralli (percussioni), regia del suono Francesco Giomi. Ad
alimentare il senso di contrasto provvede la seconda parte del concerto, in cui lo specchio della
Settimana Senese evidenzia il lato più “radicale” della tradizione senza il filtro dell’elaborazione
colta, ovvero la tradizione dei cantastorie: ne sarà interprete l’attore e cantante Maurizio
Sazio con la chitarra di Simone Vallerotonda.
Giovedì 17 luglio per la giornata conclusiva della Settimana un doppio appuntamento dedicato
alla tarantella la danza tradizionale del sud Italia, fonte d’ispirazione per molti compositori ‘colti’
tra il XVIII e il XX sec. Nel concerto del pomeriggio a Palazzo Chigi Saracini la pianista Maria
Grazia Bellocchio e il violinista Edoardo Zosi eseguono alcuni brani popolari e tarantelle
d’autore scritte da Stravinskij, Sarasate, Szymanowski e Beethoven con l’ultimo tempo della
Sonata “a Kreutzer”, il famoso Presto finale a ritmo proprio di tarantella. Gran finale la sera in
piazza Jacopo della Quercia con Taranta d’amore. La notte del Gran Ballo di Ambrogio
Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana. Una selezione di canti provenienti dal cuore della
cultura di tradizione orale dell’Italia centro-meridionale in cui Sparagna riscopre e reinventa
questi ritmi con la complicità dell’Orchestra Popolare Italiana, dove protagonisti sono gli
strumenti tipici della tradizione musicale popolare italiana: zampogne, ciaramelle, organetti,
tamburelli, mandolini, violini, chitarre battenti, ghironde, lire, ocarine e flauti di canna. Con una
particolare attenzione al canto popolare dell’area “grica” salentina, un repertorio unico nel suo
genere, esaltato dall’intrinseca musicalità di un antico idioma in cui si mescolano poesia
popolare, echi di classicità e struggenti prove d’autore ad opera di folkloristi del secolo scorso.
La serata è realizzata in collaborazione con IKO nell’ambito della rassegna “Siena and Stars”.
Info: Accademia Musicale Chigiana, tel. 0577-22091. Programma completo
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Articolo pubblicato il: 08/07/2014
Roma, 8 lug. (Adnkronos) -Al via da giovedì la
Settimana musicale senese dell'Accademia musicale
chigiana, in programma fino al 17 luglio a Siena.
Intitolata 'Specchi',ed ideata dal direttore artistico
Aldo Bennici, la Settimana sarà aperta da
'Blanquette' (2014) musica di scena di Azio Corghi,
per oltre dieci anni docente ai corsi della Chigiana,
che l'ha composta sul racconto 'La chèvre de M.
Séguin' di Alphonse Daudet. Protagonista sarà
l'attrice Chiara Muti, voce recitante affiancata
dall'Orchestra della Toscana diretta da Marco Angius.
Si tratta di una nuova composizione che verrà
eseguita al Teatro dei Rinnovati.
La Settimana musicale senese prosegue venerdì 11
alla Chiesa di Sant'Agostino con 'Santi e Santini': un
gioco di rimandi fra la visione popolare e quella colta
del sacro, affidate alle voci di due cantanti: Elena
Ledda, interprete della scena tradizionale sarda e
mediterranea, con il suo ensemble presenta il suo
ultimo lavoro Cantendi a Deus, un viaggio intenso,
spirituale, alla scoperta dei canti del Venerdì Santo
della tradizione sarda. Laura Polverelli,
mezzosoprano senese, con il Quartetto Bernini e
Francesco Pepicelli al violoncello, interpreta invece lo
Stabat Mater di Boccherini, vero e proprio
capolavoro musicale del repertorio sacro, nella
prima, e meno eseguita, versione del 1781.
Ancora alla Chiesa di Sant'Agostino sabato 12 luglio
con Visioni Andaluse. A ''specchiarsi'' sono questa
volte le canzoni spagnole: Juego de Siempre sono
dodici canzoni popolari in ladino per voce e sette
strumenti che la compositrice israeliana Betty Olivero
ha composto nel 1991 recuperando melodie
giudaico-spagnole dei discendenti degli ebrei espulsi
dalla Spagna nel 1492; ne saranno interpreti la
cantante italo-israeliana Esti Kenan Ofri e il
Contempoartensemble diretto da Vittorio Ceccanti.
Nella seconda parte toccherà a Ruth Rosique con la
sua voce versatile e personalissima che, con il
pianista Aurelio Viribay presenta una rara esecuzione
delle Antiche canzoni spagnole per voce e pianoforte
raccolte e armonizzate da Federico Garcia Lorca. Un
omaggio alla mitica ballerina e coreografa spagnola
L'Argentinita che proprio con Lorca, nella inedita
veste di pianista, registrò un'antologia di canzoni
popolari spagnole. Data
Pagina
Foglio
09-07-2014
10/11
1
Data
Pagina
Foglio
08-2014
14
1
Data
Pagina
Foglio
08-2014
16/17
1
11/7/2014
Specchi senesi
Blog di Musica Popolare Italiana
Questo è il blog della Redazione di Musica popolare Italiana, da cui ti aggiorneremo su news, trend,
protagonisti, eventi, per iniziare con te un viaggio alla scoperta delle terre dei suoni in Italia
lug8
Specchi senesi
Continua il viaggio del blog di musica popolare italiana alla ricerca degli eventi e dei momenti, delle tracce
e dei suoni in giro per il Paese. Questa settimana vi presentiamo la 71° Settimana Musicale Senese
dell’Accademia Musicale Chigiana. Parte giovedì 10 luglio 2014 e va dritto suono per suono, momento per
momento uno degli eventi clou dell’estate senese. Prende il nome di Specchi, un gioco di specchi, di
rimandi, di tracce tra il passato e la modernità. Balli, danze, musiche e strumenti del nostro paese e non
solo. Compositori, musicisti e artigiani. Un paese intero in festa, Siena è in festa sotto la direzione artistica
di Aldo Bennici.
Un festival che unisce una città e mette in primo piano la musica popolare e la musica colta insieme.
Si parte subito con la musica contemporanea e con il lavoro di Azio Corghi. Al Teatro dei Rinnovati spazio a
Blanquette musica di scena tratta dal racconto La chèvre de M. Séguin di Alphonse Daudet. Protagonista
assoluta l’attrice Chiara Muti, accompagnata dai suoni dell’Orchestra della Toscana diretta da Marco Angius
e dal Coro dei Polifonici Senesi. Alla novità di Corghi si riflette la musica di scena dell’Arlésienne
capolavoro di Bizet, anch’essa composta su un testo di Daudet.
Venerdì 11 luglio alla Chiesa di Sant’Agostino Santi e
Santini: un gioco di rimandi fra la visione popolare e quella colta del sacro. La voce straordinaria di Elena
Ledda, interprete fra le più importanti della scena tradizionale sarda e mediterranea, con il suo ensemble
presenta il suo ultimo lavoro Cantendi a Deus, un viaggio intenso, spirituale, alla scoperta dei canti del
http://www.musicapopolareitaliana.com/musicapopolareitalianablog/2014/07/08/specchi-senesi/
1/2
11/7/2014
Specchi senesi
Venerdì Santo della tradizione sarda. A fare da contrappunto la classicità di Laura Polverelli, mezzosoprano
senese fra i più apprezzati nel panorama lirico internazionale, con il Quartetto Bernini e Francesco
Pepicelli al violoncello, interpreta invece lo Stabat Mater di Boccherini, vero e proprio capolavoro musicale
del repertorio sacro, nella prima, e meno eseguita, versione del 1781.
Sabato 12 luglio la Chiesa di Sant’Agostino si aprirà alle Visioni Andaluse. Spazio alla tradizione, ai suoni e
alle canzoni spagnole. Canzoni popolari in ladino tra musicisti, cantanti, cori e attori. La canzone spagnola si
specchierà con la canzone argentina.
Il violoncellista Enrico Dindo, con I Solisti di Pavia lunedì 14 luglio alla Chiesa di Sant’Agostino, darà spazio,
parola e suono alla classicità. Dalla tedesca Weimar, cuore della tradizione strumentale mitteleuropea,
andiamo in Argentina a Mar del Plata, città natale di Astor Piazzolla.
Si continua nei giorni successivi con un omaggio a Luciano Berio, Naturale per viola. In primo piano, tra
canti di lavoro, canti d’amore e ninne nanne, i testi originali di canzoni siciliane commentate dalla voce di
Celano, cantastorie.
L’omaggio a tutta la musica popolare italiana continua con la serata finale del
Festival, giovedì 17 luglio, con un doppio appuntamento dedicato alla tarantella, al Sud Italia e all’influenza
di questa forma popolare nel panorama artistico musicale. Gran finale la sera in piazza Jacopo della Quercia
con i canti della tradizione. Uno spaccato dell’Italia centro meridionale tra organetti, zampogne, ciaramelle,
tamburelli, mandolini, violini, chitarre battenti, ghironde, lire, ocarine e flauti di canna. Spazio agli
strumenti della tradizione con Taranta d’amore. La notte del Gran Ballo di Ambrogio Sparagna con
l’Orchestra Popolare Italiana.
La musica popolare italiana è più viva che mai
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