Capitolo IV.
I mercati finanziari
Che cosa studieremo in questa lezione?
• La domanda di moneta
• La determinazione del tasso di interesse
nell’ipotesi che l’offerta di moneta sia sotto il
controllo della Banca Centrale
• Le banche come fornitrici di moneta
• Le limitazioni della politica monetaria
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1. La domanda di moneta
La moneta (mezzo di scambio, unità di conto, riserva di valore) può essere
usata per transazioni, ma non paga interessi. In realtà ci sono due tipi di
moneta: il circolante, la moneta metallica e cartacea, e i depositi
bancari, a fronte dei quali è possibile emettere assegni o utilizzare una
carta di credito.
I titoli pagano un interesse positivo, i, ma non possono essere usati per le
transazioni.
La decisione di detenere sia moneta sia titoli dipende da:
 il livello delle transazioni;
 il tasso d’interesse sui titoli.
NB: Distinzione tra grandezze «stock» e grandezze «flusso» (si veda
anche il FOCUS: denaro, moneta, reddito e ricchezza)
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1. La domanda di moneta
Derivazione della domanda di moneta (dell’economia).
La relazione tra domanda di moneta, reddito nominale e tasso di
interesse è data da:
M d  €YL( i )
()
Dove €Y indica il reddito nominale.
Questa equazione ci dice che la domanda di moneta Md è uguale al
reddito nominale €Y moltiplicato per una funzione del tasso di
interesse i, indicata con L(i).
• La domanda di moneta aumenta proporzionalmente al reddito
nominale (motivo transattivo e motivo precauzionale).
• La domanda di moneta dipende negativamente dal tasso di
interesse (motivo speculativo).
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1. La domanda di moneta
Fig. 4.1. La domanda di moneta.
Per un dato livello di reddito nominale la
domanda di moneta è una funzione
decrescente del tasso di interesse. Per un
dato tasso di interesse, un aumento del
reddito nominale fa spostare la domanda
di moneta verso destra.
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2. La determinazione del tasso di interesse (I)
Supponiamo che la banca centrale decida di offrire un ammontare
di moneta uguale a M, cosicché Ms=M
La condizione di equilibrio è:
Offerta di moneta = Domanda di moneta
M
=
€YL(i)
Questa equazione ci dice che il tasso di interesse deve essere tale
da indurre gli individui a tenere una quantità di moneta pari
all’offerta di moneta, M.
Questa relazione di equilibrio è chiamata curva LM
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2. La determinazione del tasso di interesse (I)
Fig. 4.2. La determinazione del tasso di
interesse.
Il tasso di interesse di equilibrio è tale da
eguagliare domanda (che è funzione del tasso
di interesse) e offerta di moneta (che non è
funzione del tasso di interesse.
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2. La determinazione del tasso di interesse (I)
Fig. 4.3. Gli effetti di un aumento del
reddito nominale sul tasso di interesse.
Un aumento del reddito nominale fa aumentare
il tasso di interesse.
Aumenta la domanda di moneta a scopo
transattivo e precauzionale (la componente che
dipende da Y)
Deve ridursi la domanda di moneta a scopo
speculativo (la componente che dipende da i)
Il tasso di interesse deve aumentare
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2. La determinazione del tasso di interesse (I)
Fig. 4.4. Gli effetti di un aumento dell’offerta
di moneta sul tasso di interesse.
Un aumento dell’offerta di moneta riduce il tasso di
interesse.
Deve aumentare la domanda di moneta a scopo
speculativo (la componente che dipende da i)
Il tasso di interesse deve ridursi
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2.2. Politica monetaria e operazioni di mercato aperto
La Banca Centrale controlla la quantità di moneta tramite le
operazioni di mercato aperto
Bilancio della Banca Centrale
Attività
Passività
Titoli
Moneta (circolante)
Le operazioni di mercato aperto comportano variazioni di pari
importo nell’attivo e nel passivo del bilancio
Es. BC acquista titoli per 1 milione di euro
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2.2. Politica monetaria e operazioni di mercato aperto
Se la BCE acquista titoli per un milione di euro il bilancio deve
essere così modificato:
Bilancio della Banca Centrale
Attività
Variazione dello stock di
titoli (+ 1 mln di euro)
Passività
Variazione dello stock di
moneta (+ 1 mln di euro)
Operazione ESPANSIVA di mercato aperto
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2.2. Politica monetaria e operazioni di mercato aperto
• Operazione di mercato aperta espansiva:
la Banca Centrale acquista titoli. La moneta in circolazione
nell’economia aumenta di pari importo
• Operazione di mercato aperto restrittiva:
la Banca Centrale vende titoli. La moneta in circolazione
nell’economia diminuisce di pari importo
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2.2. Politica monetaria e operazioni di mercato aperto
Sul mercato dei titoli si determina il prezzo dei titoli e da questo
il tasso di interesse
Esempio:
Titolo annuale
Prezzo oggi: €PT
Rimborso alla scadenza: 100 €
Qual è il tasso di interesse che questo titolo ci assicura?
€100  € PT
i
€ PT
Quanto più elevato è il prezzo del titolo, tanto minore sarà il tasso
di interesse pagato dal titolo stesso.
Se €PT = 95, allora i = (100-95)/95= 1/19 (5,3% circa)
Se €PT = 90, allora i = (100-90)/90= 1/9 (11,1% circa) (€PT  i)
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2.2. Politica monetaria e operazioni di mercato aperto
Conoscendo il tasso di interesse si può risalire al prezzo
del titolo manipolando la formula precedente:
100€
€ PT 
1 i
Il prezzo del titolo oggi è uguale al rimborso finale diviso
per (1+i).
Se il tasso di interesse è positivo, il prezzo del titolo è
inferiore al valore di rimborso.
Es. se i = 0.05, € PT  100€  95, 24
1  0, 05
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2.2. Politica monetaria e operazioni di mercato aperto
•
•
•
•
•
•
•
•
Il tasso di interesse è determinato dall’uguaglianza tra offerta e domanda di moneta;
Variando l’offerta di moneta, la Banca Centrale può influenzare il tasso di interesse;
La Banca Centrale cambia l’offerta di moneta tramite operazioni di mercato aperto
(acquisti o vendite di titoli contro moneta);
Tali operazioni fanno variare il prezzo dei titoli e quindi il tasso di interesse.
Es. Intervento espansivo: 1) acquisto di titoli, 2) emissione di nuova moneta, 3)
aumenta la domanda di titoli, 4) aumenta il loro prezzo, 5) il tasso di interesse
scende.
Es. Intervento restrittivo: 1) vendita di titoli, 2) riduzione dell’offerta di moneta, 3)
aumenta l’offerta di titoli, 4) il loro prezzo si riduce, 5) il tasso di interesse sale.
Nella realtà le BC scelgono il tasso di interesse (obiettivo) e aggiustano
conseguentemente l’offerta di moneta.
La banca centrale controlla il saggio di interesse a breve.
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2.2. Politica monetaria e operazioni di mercato aperto
• Nella realtà le BC scelgono il tasso di
interesse (obiettivo) e aggiustano
conseguentemente l’offerta di moneta.
• La banca centrale controlla il saggio di
interesse a breve.
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3. La determinazione del tasso di interesse (II)
(moneta composta da circolante + depositi)
Gli intermediari finanziari sono istituzioni che ricevono fondi
dagli individui e dalle imprese e li usano per accordare prestiti e
acquistare titoli.
Le banche, una particolare tipologia di intermediari finanziari,
ricevono fondi da individui e imprese che li depositano
direttamente o li fanno depositare attraverso bonifici o assegni
bancari. Le loro passività sono quindi moneta (depositi di conto
corrente).
Le banche detengono parte dei fondi ricevuti sotto forma di
riserve, acquistano titoli e concedono prestiti.
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3. La determinazione del tasso di interesse (II)
Le attività della banca centrale sono costituite da titoli in
portafoglio e le passività da moneta emessa dalla banca centrale.
Novità: la moneta non è tutta detenuta dal pubblico in contanti, ma
parte di quest’ultima è tenuta dalle banche sotto forma di riserve.
Bilancio della Banca Centrale
Bilancio delle banche
Attività
Passività
Attività
Passività
Titoli
Moneta della Banca
Centrale = Riserve +
circolante
Riserve
Depositi in conto corrente
Prestiti
Titoli
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3. La determinazione del tasso di interesse (II)
Perché le banche tengono riserve di moneta?
•
Ogni giorno, alcuni correntisti prelevano dai loro conti correnti
e altri versano nei loro conti correnti (prelievi  versamenti);
allo stesso modo emettono assegni a correntisti di altre banche
e viceversa (assegni emessi  assegni versati). [Riserve libere]
•
Inoltre ci sono riserve obbligatorie in relazione alla
composizione del bilancio delle banche. In Europa è prevista
un’aliquota di riserva obbligatoria pari al 1% sui depositi a vista
e overnight, sui depositi a scadenza fino a due anni e sui titoli di
debito emessi con scadenza fino a due anni.
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3. La determinazione del tasso di interesse (II)
•
I prestiti rappresentano circa il 70% delle attività del sistema
bancario. Il restante 30% è rappresentato da titoli.
•
Ai nostri fini, la distinzione tra titoli e prestiti non è importante
per cui, per semplicità, assumiamo che ci sono solo titoli (Però
titoli molto più liquidi)
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3.2. Offerta e domanda di moneta emessa dalla banca centrale
•
La domanda di moneta emessa dalla banca centrale è uguale
alla domanda di circolante da parte degli individui più la
domanda di riserve da parte delle banche.
•
L’offerta di moneta emessa dalla banca centrale è sotto il
controllo diretto della banca centrale.
•
Il tasso di interesse di equilibrio è tale per cui domanda e
offerta di moneta emessa dalla banca centrale sono uguali.
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3.2. Offerta e domanda di moneta emessa dalla banca centrale
La domanda di moneta della banca centrale
Assumeremo che gli individui vogliano detenere
moneta solo nella forma di depositi di conto corrente,
e non vogliano quindi detenere circolante (il caso più
generale ci porta alle stesse conclusioni).
In questo caso, la domanda di moneta della banca
centrale coincide con la domanda di riserve da parte
delle banche.
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3.2. Offerta e domanda di moneta emessa dalla banca centrale
La domanda di moneta da parte degli individui
coincide quindi con la domanda di depositi di conto
corrente, che assumeremo come prima pari a:
M  €YL( i )
d
()
Le persone vogliono detenere più depositi quanto è
maggiore il reddito nominale e quanto più basso il
tasso di interesse.
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3.2. Offerta e domanda di moneta emessa dalla banca centrale
Quanto più grande è l’ammontare dei depositi, tanto
maggiori saranno le riserve che le banche devono
tenere, sia per precauzione sia per ragioni di
regolamentazione.
Denominiamo  il coefficiente di riserva:
l’ammontare di riserve bancarie per ogni euro di
depositi in conto corrente
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3.2. Offerta e domanda di moneta emessa dalla banca centrale
La domanda di moneta emessa dalla banca centrale è data dalla
domanda di riserve da parte delle banche, che dipende a sua
volta dalla domanda di depositi da parte degli individui:
Hd = θMd = θ€YL(i)
 la prima uguaglianza riflette il fatto che la domanda di riserve
è proporzionale alla domanda di depositi di conto corrente
 la seconda uguaglianza riflette il fatto che la domanda di
depositi dipende dal reddito nominale e dal tasso di interesse
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3.2. Offerta e domanda di moneta emessa dalla banca centrale
La determinazione del tasso di interesse
La condizione di equilibrio è che l’offerta di moneta emessa dalla
banca entrale sia uguale alla domanda di moneta emessa dalla
banca centrale, ossia H=Hd.
Utilizzando l’equazione appena derivata, si ha:
H = θ€YL(i)
L’offerta di moneta emessa dalla banca centrale è uguale alla
domanda di moneta emessa dalla banca centrale.
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3.2. Offerta e domanda di moneta emessa dalla banca centrale
Fig. 4.8. Equilibrio sul mercato della
moneta emessa dalla banca centrale e
determinazione del tasso di interesse.
Il tasso di interesse di equilibrio è tale che
l’offerta di moneta emessa dalla banca
centrale è uguale alla domanda di moneta
emessa dalla banca centrale.
Domanda: Un tasso di interesse superiore
comporta una domanda di moneta (depositi)
inferiore  una domanda di riserve da parte
delle banche inferiore.
Offerta: data
Un aumento/riduzione dell’offerta comporta
un abbassamento /aumento del tasso di
interesse di equilibrio (verificate) .
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3.3. Fed e Bce: federal funds rate e tasso di rifinanziamento
Negli Stati Uniti:
 La banca centrale è la Fed (Federal Reserve)
 Il mercato delle riserve è chiamato federal funds market
 Il tasso di interesse in esso determinato è chiamato federal
funds rate
Nell’Eurozona:
 La banca centrale è la Bce (Banca Centrale Europea)
 L’implementazione della politica monetaria è leggermente più
complessa nell’Eurozona
 Il tasso di interesse associato a queste aste è chiamato tasso
di rifinanziamento principale
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4. La trappola della liquidità
La Banca Centrale non può ridurre il tasso di interesse nominale al
di sotto dello zero (zero lower bound).
Con un tasso di interesse pari a zero le persone sono indifferenti tra
titoli e moneta: al raggiungimento di un tasso di interesse pari a
zero la domanda di moneta diventa orizzontale
Con il tasso di interesse sceso a zero, un’espansione monetaria
diventa inefficace: il tasso di interesse rimane zero.
L’economia cade in una trappola della liquidità (persone sono
disposte a tenere più liquidità allo stesso tasso di interesse).
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4. La trappola della liquidità (ignoriamo le banche)
Fig. 4.6. La domanda di moneta, offerta di
moneta e trappola della liquidità.
Quando il tasso di interesse diminuisce fino a zero,
gli individui, dopo aver soddisfatto la domanda di
moneta per scopi transattivi, sono indifferenti tra
moneta e titoli. La domanda di moneta diventa
orizzontale. Questo implica che, a un tasso di
interesse uguale a zero, ulteriori aumenti dell’offerta
di moneta non hanno alcun effetto sul tasso di
interesse.
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