LA MODA E LE EMOZIONI Le emozioni, se è vero che nascono

LA MODA E LE EMOZIONI
Le emozioni, se è vero che nascono dentro di noi, è però nella società che hanno i più
significativi riscontri. La particolare natura delle emozioni ha stimolato da sempre diverse
riflessioni, e il sociologo più significativo in questo senso è stato Georg Simmel, che per
primo ha investigato il rapporto tra moda ed emozioni in termini sociologici.
Alla domanda “che cos’è la moda?”, lo studioso risponde spostando il punto di vista e
l’attenzione dalla sostanza alla funzione: e infatti non ci dice che cos’è la moda, ma quanto e
a cosa serva nell’organizzazione della società e in rapporto ai bisogni dell’individuo. La
moda come “fenomeno”, come “struttura” che esiste in virtù della convivenza di due diversi
e opposti impulsi psicologici che nell’individuo si traduce, attraverso la moda, in dimensione
sociale.
Ecco allora che prende corpo l’idea del rapporto moda-emozioni inserito nel contesto della
modernità e della post-modernità, ovvero come la moda sia il risultato della concentrazione
nel sociale di emozioni prima soggettive e poi collettive. Sposando la teoria della moda come
metacomunicazione di secondo livello, fino a trattare il significato psico- emotivo dei colori,
particolare attenzione viene data al rapporto causale tra quelle singole emozioni che
determinano il nascere della moda: l’invidia, caratterizzata dalle stesse due pulsioni della
moda, e cioè imitazione- differenziazione, l’erotismo e la seduzione, la paura, e una
riflessione sulle emozioni della gioia e del dolore che, avendo una natura più circostanziale
delle altre, non possono considerarsi completamente propulsive per la nascita di una moda.