03 PAN. L'OCCHIO DEL LUPO collana I Mappamondi Sinnos dal 1991 1 collana Fiabe Junior (a cura di) Francesca Lazzarato e Vinicio Ongini Mondadori dal 1992 2 Smith Rukshana Sale sulla neve Gaia Junior, 1992 3 Gandolfi Silvana Pasta di drago Gl’istrici Salani, 1993 4 Härtling Peter Piccolo amore Nuove Edizioni Romane, 1993 5 Pennac Daniel L’occhio del lupo Gl’istrici Salani, 1993 6 Hicyilmaz Gaye La cascata di ghiaccio Ex Libris EL, 1994 7 Spinelli Jerry Una casa per Jeffrey Magee Super Junior Mondadori, 1994 8 Nava Emanuela La bambina strisce e punti Gl’istrici Salani, 1996 9 Beake Lesley La canzone di Be Shorts Mondadori, 1997 10 Hamilton Virginia Piccola città Gaia Junior, Mondadori, 1999 11 Doherty Berlie (a cura di) Storie di meraviglia Il Tesoro EL, 2000 12 Marin Coles Johanna Storie dal cuore del mondo Il Tesoro EL, 2002 13 D’Adamo Francesco Bazar Ex Libris EL, 2002 14 Ellis Deborah Sotto il burqa Fabbri, 2002 15 Colfer Eoin Benny e Omar Junior + 10 Mondadori, 2003 16 Gatti Fabrizio Viki che voleva andare a scuola Fabbri, 2003 17 Ray Satyajit Shibu e il mostro Contemporanea Mondadori, 2003 18 Shyam Bajju Il libro della Giungla a Londra I cavoli a merenda Adelphi, 2004 19 Shalant Phyllis Pirati a Brooklyn Gl’istrici Salani, 2005 20 7-11-2007 19:31 Pagina 1 La letteratura per l’infanzia, attraverso fiabe, racconti della tradizione e trascrizioni di più antiche narrazioni orali, costituisce un contenitore ideale del variegato patrimonio di culture, religioni e modi di pensare. Ma essa è anche ricca di straordinari racconti e personaggi che testimoniano l’incontro tra mondi lontani: spesso, nella letteratura, sono stati proprio i bambini ad attraversare per primi i confini, anche ideali, ed essere quindi ‘esploratori’ di altrovi. L’occhio del lupo | Incontro tra culture Oggi la nostra società è multietnica e sempre più complessa. È l’esito sfaccettato di un planetario fenomeno ‘migratorio’ che coinvolge intere popolazioni e singoli individui. La letteratura per l’infanzia in questo senso si è rivelata terreno di contaminazione ed è stata veicolo di conoscenza e di avvicinamento tra culture. Lo ha fatto, da un lato, con la traduzione di fiabe e racconti dalle origini lontane, spesso apparsi anche in edizioni bilingui. Dall’altro, essa ha dato voce a storie che testimoniano il senso di appartenenza a un popolo e a una cultura: sono stati pubblicati libri (spesso di autori stranieri che sentono il bisogno e capiscono l’importanza di raccontare i mondi culturali cui appartengono) che sono finestre aperte su realtà di vita anche molto distanti. A questi si affiancano testimonianze importanti di avvenuti incontri: talvolta sono storie dure di emigrazione, tra molteplici difficoltà e incomprensioni, ma sono anche racconti di convivenze riuscite, di amicizie profonde e di teneri amori. Il senso di appartenenza e il desiderio di conoscere l’altro nel profondo sono, nell’Occhio del lupo, le chiavi che aprono la gabbia che separa i due personaggi e i loro mondi apparentemente distanti: un bambino africano e un lupo d’Alaska, nello zoo di una grande città. Uno di fronte all’altro, si guardano. E nel profondo dei loro sguardi riescono a leggere l’uno la storia dell’altro e in tal modo imparano a conoscersi, a rispettarsi e a diventare amici.