presenta
INCONTRI CON L’ARTE 2016-2017
47° PERCORSO
VITE SEGRETE DEI CORTILI ROMANI
A Roma, spesso, dietro maestosi portoni o modeste
porticine, si celano meravigliosi cortili che custodiscono
gioielli di architettura, lussureggianti giardini, chiostri, ninfei,
portici, fontane, laghetti... Una bellezza che si mostra solo a
chi ha la curiosità di scoprirla, di addentrarsi negli angoli
nascosti di questi antichi edifici che ci conducono ad
atmosfere d’altri tempi. Sono luoghi che hanno attraversato
la storia, che raccontano di persone che vi hanno abitato e
che ancora vi abitano: uomini che hanno passeggiato,
chiacchierato, intrigato, sofferto, pregato, amato, gioito...
accanto a tesori preziosi la cui magia, lontana dagli occhi frettolosi e superficiali dei passanti,
cattura l’anima di chi varca le soglie della Bellezza.
«E semmai, o Socrate, c’è nella vita un momento in cui si vive veramente,
questo è quando si contempla la Bellezza»
(Platone, Convito)
Questo NUOVO e ORIGINALE PERCORSO, dedicato ai “Cortili Romani”,
si snoda attraverso un itinerario alla scoperta di luoghi che hanno
attraversato la Storia …
a cura della Dott.ssa DONATELLA CERULLI
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PROGRAMMA E CALENDARIO DEGLI INCONTRI
PRIMO INCONTRO: DOMENICA 25 SETTEMBRE 2016 - ORE 10.30
CHIACCHIERE PREZIOSE
Palazzo ALTEMPS
All’interno di questo elegante palazzo, acquistato dallo Stato
nel 1982 e destinato alla Soprintendenza Speciale per i Beni
Archeologici di Roma, sono ordinate le raccolte storiche di
scultura antica confluite nel Museo Nazionale Romano. La
scelta di questo edificio per ospitare la sezione museale
dedicata al collezionismo di antichità rispetta la vocazione
storica del palazzo, fatto costruire alla fine del 1480 da
Girolamo Riario, nipote o forse figlio di Sisto IV. Nel 1568 fu
acquistato dal cardinale Marco Sittico Altemps, nipote di Pio
IV, e in quella occasione il palazzo venne completato e rinnovato ad opera di Martino Longhi il
Vecchio che realizzò anche il magnifico cortile e l’altana decorata da raffinatissimi rilievi:
prototipo assoluto nella storia dell’architettura di questo nuovo genere di torre-belvedere così
imitato in Roma. Ai primi del Seicento il duca Giovan Angelo Altemps iniziò la raccolta di preziosi
manoscritti e di grandi opere d’arte, in parte ancora oggi esposte nelle ampie sale affrescate da
maestri italiani e fiamminghi che si affacciano sulla loggia dipinta come un giardino segreto
delle delizie. Nelle sale ancora in parte affrescate è possibile ammirare sculture greche e romane
appartenute nei secoli XVI e XVII a varie famiglie della nobiltà romana. Il nucleo più consistente è
costituito dalla collezione Boncompagni Ludovisi, insieme alle collezioni Mattei e Del
Drago e da alcune opere d’arte della famiglia Altemps. La sezione dedicata alla raccolta
egizia costituisce una delle più significative testimonianze sulla diffusione dei culti egizi a Roma.
Le sale che la ospitano sono tradizionalmente note come l’appartamento di Gabriele D’Annunzio
che nel 1883 sposò un’erede Altemps nella piccola ma sontuosa chiesa di S. Aniceto, annessa al
Palazzo.
SECONDO INCONTRO: SABATO 22 OTTOBRE 2016 - ORE 10.30
CHIACCHIERE BORGHESI
Il Cortile e il Giardino di Palazzo BORGHESE
(Apertura Straordinaria)
La storia del palazzo inizia nel 1560 quando monsignor
Tommaso del Giglio si fece costruire un palazzetto dal Vignola.
Alla fine del ‘500 il palazzo fu acquistato dal cardinale spagnolo
Pietro Deza che incaricò Martino Longhi il Vecchio di completare
e ampliare l’edificio. Nel 1596 il palazzo fu acquistato dal
cardinale Camillo Borghese (futuro papa Paolo V) insieme ad
altri piccoli edifici ed orti adiacenti. Iniziarono così nuovi lavori di
ampliamento dell’edificio ad opera di Flaminio Ponzio. L’opera
comportò tempi lunghi che videro impegnati anche architetti
come Carlo Maderno e Carlo Rainaldi. Il complesso, chiamato “il cembalo” per la sua inconsueta
forma curva paragonabile appunto ad un cembalo, è considerato una delle quattro meraviglie
di Roma. La facciata principale affaccia su via della Fontanella di Borghese con un maestoso
portale dal quale si accede al portico, sovrastato da una loggia ed arricchito da due grandi
statue, che circonda il vasto cortile: “uno dei cortili più spettacolari che esistano e non soltanto a
Roma”, come scrisse lo scrittore Luciano Zeppegno. Nel 1672 il principe Giovan Battista Borghese,
dopo aver ottenuto dal papa il permesso di avere una maggior quantità d’acqua per il proprio
palazzo, commissionò il “giardino segreto”: una sorta di teatro semicircolare spartito da tre
sentieri disposti a raggiera che conducono alle fontane, fiancheggiati da statue di allievi del
Bernini. Il lavoro fu iniziato dal pittore tedesco Johann Paul Schon, allievo di Pietro da Cortona,
che poi, per ragioni finanziarie, fu cacciato e il lavoro fu terminato dal fido architetto di famiglia
Carlo Rainaldi, già autore di lavori sulla struttura del palazzo stesso.
TERZO INCONTRO: DOMENICA 20 NOVEMBRE 2016 - ORE 10.30
CHIACCHIERE CELESTIALI
La Basilica di S. Stefano Rotondo al Celio
La Basilica, costruita al tempo di papa Simplicio tra il 468
e il 483, è tra le più “singolari” chiese di Roma: è uno dei
primi templi cristiani ed è la più grande chiesa a pianta
centrale del mondo. La sua “singolarità” è dovuta
soprattutto alla scarsa conoscenza della sua particolare
planimetria e di quelle regole che un tempo
sovrintendevano alla costruzione degli edifici sacri e che
rinviavano ad un simbolismo cosmico di cui gli antichi
costruttori erano perfettamente consapevoli e coscienti. La pianta originale della chiesa, infatti,
insiste su un modello imperniato su tre cerchi concentrici, il che non solo giustifica il nome della
basilica ma richiama leggendarie costruzioni legate alla triplice cinta sacra di cui, ad esempio,
narra Platone nel suo Crizia quando descrive il Tempio di Poseidone nella mitica Atlantide o
riferita alla Gerusalemme Celeste mostrata dall’Angelo a S. Giovanni e da questi riportata
nell’Apocalisse. Le proporzioni della sua struttura, inoltre, hanno singolari corrispondenze con
quelle della Gerusalemme Celeste e ricalcano esattamente quelle della basilica dell’Anastasis a
Gerusalemme (il Santo Sepolcro). Purtroppo, in seguito a numerosi rifacimenti, l’anello più
esterno è stato eliminato e oggi è difficoltoso leggervi le “sacre” regole geometriche sulle quali fu
imperniata la costruzione di questa chiesa in quanto riflesso della Gerusalemme Celeste.
La chiesa sorse sui resti di un mitreo, purtroppo inaccessibile per perenni restauri, ma molte sono
le sorprese che essa riserva: il suggestivo portico del XII secolo, l’interno assolutamente insolito e
particolarissimo, gli affreschi del Pomarancio e di Antonio Tempesta, la cattedra di papa
Gregorio Magno, un piccolo ma prezioso mosaico del VII secolo...
QUARTO INCONTRO: SABATO 17 DICEMBRE 2016 - ORE 10.30
CHIACCHIERE ILLUSORIE
Palazzo SPADA
Palazzo Spada è uno dei palazzi storici più affascinanti di Roma, discreto
e imperioso, classico e fantasioso, sconosciuto ai più: un gioiello
dell’architettura romana, uno scrigno di opere d’arte.
Nella prima metà del Cinquecento il cardinale Girolamo Capodiferro si
appresta ad erigere il proprio palazzo di rappresentanza. L’architetto cui
il cardinale affida l’impresa è probabilmente Bartolomeo Baronino,
attivo tra le maestranze di Palazzo Farnese, mentre per la decorazione
della facciata si affida a Giulio Mazzoni. Due i modelli: per l’architettura i
richiami sono al vicino palazzo Farnese, mentre per la decorazione a
stucco il rimando è alla facciata di Palazzo Branconio di Raffaello.
Splendido il cortile dove, all’interno di nicchie, sono situate statue di
divinità pagane, circondate da fregi con centauromachia, tritoni e arpie
fra girali d’acanto: referenze simboliche legate alla cultura umanistica del Cardinale Capodiferro
e alla sua esigenza di stabilire un nesso tra mondo pagano e cultura cristiana.
Nel 1632 il Palazzo fu acquistato dal cardinale Bernardino Spada e dal fratello Virgilio che
provvidero al restauro e all’ampliamento dell’edificio. È in questo contesto che Virgilio affida a
Francesco Borromini la realizzazione della celebre Galleria Prospettica, tutt’ora visibile nell’atrio
del cortile: capolavoro dell’artifizio, spazio illusorio che inganna nelle finte misure e prospettive.
Bernardino e Virgilio Spada sono soprattutto gli artefici di una piccola ma preziosa raccolta di
dipinti, sculture antiche, arredi e mobili d’epoca oggi esposti nella Galleria Spada che, tra le
altre, conserva opere di Guercino, Baciccia, Orazio Gentileschi e Guido Reni.
QUINTO INCONTRO: SABATO 14 GENNAIO 2017 - ORE 10.30
CHIACCHIERE CRIPTICHE
La Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane
Tra le chiese barocche di Roma, S. Carlino (così detta popolarmente per le
sue ridotte dimensioni) viene spesso ingiustamente dimenticata sebbene
sia una delle opere più originali di Francesco Borromini al quale, nel 1634,
i Padri Trinitari commissionano la costruzione di una chiesa dedicata alla
Trinità e a San Carlo Borromeo. L’Ordine della Santissima Trinità fu
fondato nel 1198 e secondo la tradizione costituiva un’emanazione
dell’Ordine del Tempio o, secondo altre versioni, degli Ospedalieri di San
Giovanni. Probabilmente i Trinitari scelsero il Borromini non solo in
quanto esperto in tecniche muratorie e architettoniche, ma anche per la
sua “sapienza” esoterica in quanto essi stessi erano depositari di un ricco
corredo simbolico grazie alla loro secolare frequentazione con razze,
religioni e tradizioni magico-misteriche con cui erano venuti in contatto
sin dall’epoca delle Crociate. Il rapporto che Borromini ebbe con i Padri
Trinitari fu a tal punto fervido e proficuo di scambi intellettuali e religiosi da meritargli l’ingresso
nell’Ordine, quale membro laico privilegiato. La chiesa è la sua ultima creazione, rimasta
incompiuta alla sua morte, tanto che fu completata dal nipote del Borromini nel 1667, lo stesso
anno in cui il Maestro si suicidò: per questo motivo la piccola cappella posta nella cripta, che
venne a lui riservata, rimase vuota perché i Trinitari non accettarono di ospitarvi un suicida e così
il Borromini venne sepolto nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.
Nonostante le sue piccole dimensioni, anziché una sensazione di buio e di ristrettezza, il chiostro si
presenta luminoso ed armonico nella disposizione semplice e suggestiva delle sue collonne e
collonnine che sostengono gli archi di un elegante portico.
SESTO INCONTRO: DOMENICA 5 FEBBRAIO 2017 - ORE 10.30
CHIACCHIERE CERTOSINE
Il Chiostro di Michelangelo
Le Terme di Diocleziano, le più grandi del mondo romano,
furono erette in soli otto anni, tra il 298 e il 306. Dopo quasi
mille anni di abbandono, nel 1561 Papa Pio IV decise di
realizzare all’interno delle Terme una Basilica con annessa
Certosa dedicata alla Madonna degli Angeli e alla memoria dei
martiri cristiani che, secondo la leggenda, erano morti durante
la loro costruzione. Il progetto fu affidato a Michelangelo che
ideò anche il Chiostro grande. Lungo le quattro ali del
Chiostro sono collocate numerose statue, stele e sarcofagi. Altre
statue sono all’interno del giardino, caratterizzato dalle colossali teste di animali provenienti dal
Palazzo Valentini dove furono rinvenute nel 1586.
Negli stessi anni fu realizzato anche il Chiostro piccolo, il claustrino, che occupa circa un terzo
della natatio, la grande piscina delle Terme. Dopo un lungo periodo di abbandono e di incuria, il
recente restauro gli ha restituito prestigio e suggestione grazie all’allestimento negli ambulacri di
preziose iscrizioni e sculture relative alla religione romana.
Un interessante itinerario archeologico ci porterà a soffermarci, in particolare, nell’Aula X che
ospita alcuni importanti e bellissimi monumenti funerari: la Tomba dei Platorini, di età giulioclaudia, proveniente dalla riva destra del Tevere e qui ricostruita, e le due splendide Tombe a
camera rinvenute nella zona della grande necropoli sorta lungo la via Portuense. Una tomba
(metà II sec. d.C.) è caratterizzata da una ricca decorazione dipinta ispirata alla vita quotidiana;
l’altra, invece, datata all’inizio del III secolo d.C., è ornata con stucchi molto raffinati.
SETTIMO INCONTRO: SABATO 4 MARZO 2017 - ORE 10.30
CHIACCHIERE SOTTERRANEE
Palazzo della CANCELLERIA
(Apertura Straordinaria)
Il Palazzo fu fatto costruire (1485-1515) dal cardinale Raffaele
Riario grazie, si dice, all’ingente vincita accumulata in una sola
notte di gioco. Alla sua realizzazione contribuirono diversi
architetti fra cui Andrea Bregno e Donato Bramante, al quale è
attribuito anche l’esecuzione del bellissimo cortile rinascimentale.
Poco dopo il suo completamento l’edificio venne confiscato ai Riario per divenire sede della
Cancelleria Apostolica. Nel corso del ‘500 venne eseguita la decorazione interna; altri interventi si
ebbero nel XVII e soprattutto nel XVIII secolo.
Indagini archeologiche risalenti agli anni 1940 portarono alla scoperta di un mitreo e del sepolcro
del console Aulo Irzio.
L’edificio, che in base ai Patti Lateranensi gode dell’extraterritorialità, ospita attualmente il
Tribunale della Sacra Romana Rota, la Pontificia Accademia Romana di Archeologia e la
Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa.
Grazie ad un’apertura straordinaria potremo visitare: il magnifico cortile a tre ordini oggi
unanimemente attribuito, almeno per l’ideazione, al Bramante; la Sala Riaria, dove è presente
un quadrante d’orologio dipinto dal Baciccia; gli splendidi affreschi del Salone dei Cento
Giorni, opera che il Vasari si vantò di aver eseguito in solo 100 giorni; la Cappella del Palio
con gli stucchi e i dipinti del Salviati; il Salone di Studio con la volta affrescata da Perin del
Vaga; il Sepolcro di Aulo Irzio, in gran parte sommerso dalle acque di un laghetto color
smeraldo alimentato dall’Euripus, un fiumiciattolo che un tempo attraversava il Campo Marzio.
OTTAVO INCONTRO: SABATO 1 APRILE 2017 - ORE 10.30
CHIACCHIERE RINASCIMENTALI
I Cortili di via Giulia e l’Oratorio del GONFALONE
(Apertura Straordinaria)
Una passeggiata lungo la Strada Julia, uno scrigno di tesori artistici ed
architettonici, una delle più suggestive ed eleganti vie di Roma: una
storia lunga e spesso tormentata, scritta da celebri artisti e ricchi
mecenati, da spregiudicati banchieri e rampanti borghesi.
Fatti e fattacci nella Roma del Cinquecento da rivivere nei meravigliosi
cortili di splendidi palazzi progettati da grandi artisti del Rinascimento
(Michelangelo, Raffaello, Sangallo, Della Porta, Borromini, Bramante,
Maderno...) eccezionalmente aperti solo per noi.
Il percorso si conclude con una visita esclusiva al cinquecentesco
Oratorio del Gonfalone, sede della storica Confraternita del
Gonfalone istituita da S. Bonaventura nel XIII secolo.
Se è di grande riguardo la struttura architettonica, se è raro e pregevole il soffitto ligneo, è
assolutamente fondamentale nella storia delle arti figurative la ricca decorazione pittorica
ispirata agli ideali etici ed estetici della Controriforma: primo esempio di un genere di pittura che
influenzò l’Italia e l’Europa e che dominò la cultura artistica per almeno due secoli. Artefici insigni
esponenti della cultura del tempo, nella seconda metà del Cinquecento, lungo le pareti
dell’Oratorio fu realizzato un grande ciclo della Passione di Cristo che si snoda secondo il ritmo
dell’antica Sacra Rappresentazione.
MODALITA’ ORGANIZZATIVE
In considerazione della particolarità del nuovo Percorso, che si articola in OTTO visite guidate
presso musei, luoghi d’arte e di culto, alcuni con apertura straordinaria, si è pensato di pagare il
biglietto, ove previsto, subito prima dell’ingresso in modo che non debba “pesare” il costo dei
biglietti al momento dell’iscrizione al Percorso. Pertanto, vi sarà comunicato, prima di ogni
incontro, l’eventuale costo del biglietto.
Inoltre, si fa presente che, in base al numero degli iscritti, date e orari saranno comunicati al
momento dell’invio del calendario definitivo.
Saranno formati gruppi da 25/30 partecipanti. I gruppi saranno distribuiti in ordine di
prenotazione e relativo pagamento, tenendo presente che, se la visita non potrà essere
effettuata nello stesso giorno indicato nel programma di cui sopra, sarà proposto/concordato un
altro pacchetto con i medesimi incontri e differenti date di calendario. Trattandosi di visite
guidate in luoghi d’arte/culto, alcune con “Apertura Straordinaria”, si fa presente che le date
riportate potrebbero subire delle variazioni durante il nostro Percorso.
Organizzazione Tecnica::
DOTT.SSA DONATELLA CERULLI
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- Quota Socio AIDA/Familiare (a persona) ……………..….…..……………… Euro 40,00
- Quota Esterni/Aggregati (a persona) ….……….…………………..………....... Euro 45,00
La quota comprende:
-
OTTO VISITE GUIDATE con la dott.ssa Donatella CERULLI
La quota non comprende:
-
“Prenotazioni/prevendite” (ove previste)
Biglietti d’ingresso ai luoghi d’arte/culto, ove previsti, del Percorso.
PRENOTAZIONI IMMEDIATE
Le prenotazioni e relativo pagamento (con Bonifico Bancario a AIDA-CULTURALE IBAN
IT13N0307502200CC8500253032) dovranno essere effettuati il più presto possibile presso:
Angelo Neri
Marina Cecchini
Enrico La Pera
Marcello Ceccarelli
Martino Nicoletti
Mario Ferrante
- C. Boccone - Spazio AIDA ([email protected]) Tel. 335.1361627
- C.Boccone - Leonardo - St. 507b - Tel.06.39935145 ([email protected])
- C. Boccone - Galileo - St. 215 - Tel. 06.39933664 ([email protected])
- C. Boccone - Galileo - St. C130 - Tel. 06.39934878 ([email protected])
- C. Boccone - Galileo - St. 627 - Tel. 06.39934050 ([email protected])
- Scalo Prenestino - Tel. 06.43622508 ([email protected])
Questo comunicato è presente anche sulla pagina “MyAlmavivA”  AIDA
Scadenza 30/04/2017