INDICE
GENERALITÀ
3
DESCRIZIONE DELLE OPERE
3
ELENCO ELABORATI
5
IMPIANTI MECCANICI
6
RIFERIMENTO SPECIFICO A LEGGI, NORME E REGOLAMENTI DI CARATTERE
IMPIANTISTICO
6
DEFINIZIONI.
8
CONDIZIONI DI PROGETTO PER GLI IMPIANTI ANTINCENDIO
10
CARATTERISTICHE DELL’ATTIVITA’ DA PROTEGGERE.
10
CRITERI DI PROGETTAZIONE IMPIANTO DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO E MANUALE. 11
PROTEZIONE INTERNA:
11
PROTEZIONE ESTERNA.
11
IMPIANTO MANUALE DI SPEGNIMENTO
CRITERIO DI DIMENSIONAMENTO
DIMENSIONAMENTO DELLA RETE IDRICA
DATI DI CALCOLO DELLA RETE
12
12
12
14
DETERMINAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE
ANTINCENDIO E DIMENSIONAMENTO DELLA RISERVA IDRICA
GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE
RISERVA IDRICA
20
20
23
CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MATERIALI E DELLE APPARECCHIATURE IMPIANTO
ANTINCENDIO
24
PRESCRIZIONI GENERALI
24
TUBAZIONI IN ACCIAIO PER IMPIANTO ANTINCENDIO
24
TUBAZIONI IN POLETILENE PER IMPIANTO ANTINCENDIO
28
GRUPPO DI POMPAGGIO CONFORME UNI EN 12845.
28
CARTELLI ANTINCENDIO
36
ATTACCO MOTOPOMPA VV.F.
36
CASSETTE IDRANTE UNI 45.
37
VALVOLAME IMPIANTO ANTINCENDIO
37
1
IMPIANTI ELETTRICI
38
GENERALITA’
38
IPOTESI DI PROGETTO DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO
38
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
41
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
42
SELETTIVITA’ DI INTERVENTO DELLE PROTEZIONI
42
GRADI DI PROTEZIONE
42
CADUTA DI TENSIONE
43
CONDUTTORI E CAVI ELETTRICI
43
SEZIONE DI CALCOLO ELETTRICO
43
DIMENSIONAMENTO CAVI ELETTRICI IN BT.
44
ALEGATO: SCHEDE TECNICHE DI CALCOLO E VERIFICA E1, E2, E3.
48
2
GENERALITÀ
L'intervento nel seguito descritto fa riferimento all’installazione dell’impianto di spegnimento manuale,
previsto nel complesso scolastico “COLLE BELLAVISTA” di proprietà della Provincia di Torino, sito a
IVREA e destinato a scuola media superiore.
Nel seguito verranno descritti i criteri progettuali che hanno portato alla redazione del progetto in oggetto.
DESCRIZIONE DELLE OPERE
Gli interventi principali relativi agli impianti comprendono le opere seguenti:
•
Realizzazione di centrale di pompaggio con riserva nell’attuale locale centrale idrica che dovrà
essere sgomberato da tutti i materiali esistenti.
Sarà quindi a carico dell’impresa la verifica della destinazione d’uso di tutte le tubazioni
transitanti all’interno dell’attuale locale centrale idrica e il loro smantellamento, o la modifica del
percorso nel caso se ne verifichi ancora la necessità.
Stessa procedura dovrà essere eseguita per le tubazioni transitanti nel cavedio al di sotto del
locale di pompaggio, dove dovranno essere isolate tutte le linee idrauliche ancora attive da
quelle obsolete, in modo da renderle ispezionabili e accessibili per le operazioni di
manutenzione.
A tal fine dovranno essere realizzati in accordo con la Direzione Lavori opportuni by pass o
spostamenti di tubazioni con le necessarie botole di ispezione nel solaio esistente.
All’interno del locale antincendio andrà inserito il gruppo di pompaggio, collegato al collettore di
distribuzione e alla riserva idrica, con introduzione di tutti i materiali tramite il passaggio al
piano seminterrato.
La vasca antincendio dovrà essere realizzata utilizzando dei pannelli componibili in
vetroresina, assemblati tra loro direttamente in loco mediante bulloneria e guarnizioni,.
La fase di costruzione della vasca dovrà essere preceduta dalla formazione di opportuno
basamento in muratura di altezza necessaria al rispetto del battente minimo sulle pompe
(Norma UNI EN 12845), ed inoltre il montaggio delle pareti e del pavimento dovrà procedere
considerando le esigue dimensioni del locale a disposizione, perciò sarà necessario ultimare il
montaggio della vasca prima di procedere al completamento delle murature perimetrali verso il
corridoio.
Il gruppo sarà costituito da elettropompa pilota, elettropompa generale, motopompa di
emergenza, e sarà munito di sistema di raffreddamento, condotto di evacuazione fumi, sistemi
di allarmi, e dispositivi di prova e controllo.
3
Per ottemperare alle disposizioni normative (UNI EN 12845), si dovrà procedere alla
realizzazione di un impianto sprinkler a protezione del locale alimentato direttamente dal
gruppo stesso, con erogatori a bulbo termosensibile, sistemi di allarme, e indicatori di flusso
etc.
•
Realizzazione della rete antincendio per la protezione esterna e interna, con percorso indicato
sulle tavole grafiche allegate.
La nuova rete farà capo al collettore generale in centrale di pompaggio e avrà percorso
orizzontale al piano seminterrato, transitando a vista nei corridoi e nei vani tecnici.
Per un tratto la tubazione dovrà transitare a vista nel vespaio della “manica C”, con fissaggio
al solaio soprastante, tale lavorazione di particolare difficoltà è stata valutata nella stesura dei
documenti di variante.
I tratti esterni a vista delle tubazioni dovranno essere protetti contro il gelo mediante
coibentazione in elastomero a cellule chiuse (tipo Armaflex), con protezione attiva mediante
cavo scaldante elettrico.
I tratti esterni agli edifici saranno realizzati con tubazioni in polietilene interrato inserito dentro
tubazioni di guaina in PVC corrugato flessibile, necessario per proteggere le tubazioni e per
convogliare le eventuali perdite.
Nel percorso interrato delle tubazioni saranno inseriti opportuni pozzetti di ispezione nelle tratte
tra i diversi idranti a colonna,
Dentro tali pozzetti saranno poste opportune saracinesche di sezionamento dei diversi tratti di
anello e degli idranti a colonna.
Gli idranti a colonna dovranno essere conformi alla normativa UNI 14384 con attacco DN80 e
due bocche laterali di uscita UNI 70 e saranno collegati alla rete interrata mediante raccordo a
curva flangiato ispezionabile mediante pozzetto in cls interrato, come indicato nel particolare
costruttivo allegato alle tavole grafiche.
•
Sostituzione delle cassette NASPI UNI25 con nuove cassette idranti UNI45. che dovranno
essere posizionate a parete nelle posizioni indicate sulle tavole grafiche ad un’altezza dal
pavimento di 1.5 mt misurati dal centro della cassetta.
•
Realizzazione di attacco autopompa VV.F. a servizio dell’edificio, rispettivamente sull’ingresso
generale, tale linea sarà realizzata in acciaio zincato e dovrà essere mantenuta vuota
mediante l’inserimento di una valvola di ritenuta sul collettore generale, con rubinetto di
scarico.
L’attacco autopompa VVF sarà posizionato all’interno di cassetta in lamiera verniciata di rosso,
con lastra in vetro frangibile e opportunamente segnalata.
4
ELENCO ELABORATI
Documenti
ID.001
Relazione tecnico illustrativa
ID 002
Computo metrico estimativo
ID 003
Elenco prezzi unitari
ID 004
Analisi prezzi
Tavole grafiche:
II 005
Schema funzionale centrale di pompaggio – Schema distribuzione impianto
II 006
Distribuzione impianti – Planimetria area esterna
II 007
Distribuzione impianti – Piano seminterrato manica A-B, e centrale di pompaggio
II 008
Distribuzione impianti – Piano rialzato manica A-B e auditorium
II 009
Distribuzione impianti – Paiano primo e secondo manica A-B
II 010
Distribuzione impianti – Piano seminterrato manica C
II 011
Distribuzione impianti – Piano rialzato manica C
II 012
Distribuzione impianti – Piano primo manica C
II 013
Distribuzione impianti – Piano secondo manica C
II 014
Distribuzione impianti – Officine
II 015
Distribuzione impianti elettrici – Locale di pompaggio
II 016
Schemi unifilari quadri elettrici
5
IMPIANTI MECCANICI
RIFERIMENTO SPECIFICO A LEGGI, NORME E REGOLAMENTI DI CARATTERE IMPIANTISTICO
Si segnala che la progettazione è stata basata all'osservanza di tutte le condizioni contenute nella
legislazione e nella normativa vigente.
In particolare si è osservato quanto riportato negli atti e nei documenti nel seguito elencati a titolo indicativo
e non esaustivo:
•
UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio Sistemi automatici a sprinkler, Progettazione,
Installazione, e manutenzione.
•
UNI 9490 Alimentazioni idriche per gli impianti automatici antincendio: Criteri di progettazione,
collaudo e gestione
•
Circolare del Ministero dell'Interno n° 24 MI.SA. del 26/1/1993. Impianti di protezione attiva
antincendio.
•
D.M. 30/11/1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi.
•
UNI 10779 Ed 2007
•
UNI 11292 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio,
Reti di idranti – Progettazione, installazione ed esercizio
Caratteristiche costruttive e funzionali
•
Legge n° 37 del 22/1/2008 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies,
comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in
materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.
•
D.P.R. n. 447 - Regolamento di attuazione della Legge n° 46 del 5/3/1990 in materia di sicurezza
degli impianti.
•
D.M. del 26 Agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica.
NORMATIVE DI PRODOTTO SPECIFICHE
•
UNI 804
Apparecchiature per estinzione incendi - Raccordi per tubazioni flessibili.
•
UNI 810
Apparecchiature per estinzione incendi - Attacchi a vite.
•
UNI 814
Apparecchiature per estinzione incendi - Chiavi per la manovra dei raccordi,
attacchi e tappi per tubazioni flessibili.
•
UNI 7421
Apparecchiature per estinzione incendi - Tappi per valvole e raccordi per tubazioni
flessibili.
•
UNI 7422
Apparecchiature per estinzione incendi - Requisiti delle legature per tubazioni
flessibili.
6
•
UNI 9487
Apparecchiature per estinzione incendi - Tubazioni flessibili antincendio di DN 70
per pressioni di esercizio fino a 1.2 MPa .
•
UNI EN 671- 1
Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Naspi
antincendio con tubazioni semirigide.
•
UNI EN 671- 2
Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Idranti a
muro con tubazioni flessibili.
•
UNI EN 671- 3
Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni –
Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide ed idranti a muro
con tubazioni flessibili.
•
UNI EN 694
Tubazioni semirigide per sistemi fissi antincendio.
•
UNI EN 1452
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di acqua – Policloruro
di vinile non plastificato (PVC-U).
•
UNI EN 10224
Tubi e raccordi di acciaio non legato per il convogliamento di acqua e di altri liquidi
acquosi – Condizioni tecniche di fornitura.
•
UNI EN 10225
Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura – Condizioni
tecniche di fornitura.
•
UNI EN 12201
Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell’acqua – Polietilene
(PE)
•
UNI EN 13244
Sistemi di tubazioni di materia plastica in pressione interrati e non per il trasporto
di acqua per usi generali, per fognature e scarichi – Polietilene (PE)
•
UNI EN 14339
Idranti antincendio sottosuolo
•
UNI EN 14384
Idranti antincendio a colonna soprasuolo.
•
UNI EN 14540
Tubazioni antincendio – Tubazioni appiattibili impermeabili per impianti fissi.
•
UNI EN ISO
15493
Sistemi di tubazione plastica per applicazioni industriali (ABS, PVC-U e PVC-C).
Specifiche per i componenti e il sistema. Serie metrica.
•
UNI EN ISO
15494
Sistemi di tubazione plastica per applicazioni industriali (PB, PE e PP). Specifiche
per i componenti e il sistema. Serie metrica.
•
UNI EN ISO
14692
Industrie del petrolio e del gas naturale – Tubazioni in plastica vetro-rinforzata.
7
DEFINIZIONI.
Alimentazione idrica dedicata: Alimentazione idrica adibita ad esclusivo uso antincendio.
Alimentazione idrica promiscua Alimentazione idrica adibita ad uso antincendio e ad altri utilizzi idricosanitari dell’edificio.
Alimentazione di tipo superiore: Alimentazione idrica costituita da una sorgente di elevata affidabilità
(per esempio serbatoio sopraelevato), oppure da due sorgenti di tipo ordinario, in modo da disporre di una
riserva di adeguate prestazioni.
Attacco di mandata per autopompa: Dispositivo costituito da una valvola di intercettazione ed una di non
ritorno, dotato di uno o più attacchi unificati per tubazioni flessibiliantincendio. Serve come alimentazione
idrica sussidiaria.
Collettore di alimentazione: Tubazione di collegamento fra alimentazione e rete di idranti, oppure tra
l’alimentazione e le stazioni di controllo.
Collettore: Tubazione che alimenta uno o più tubi di diramazione e/o montanti.
Compartimento antincendio: Parte di edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco
predeterminata e organizzata per rispondere alle esigenze della prevenzione incendi.
Diramazione: Tubazione di alimentazione di uno o più idranti/naspi, a sviluppo per lo più orizzontale.
Idrante a colonna soprasuolo: Apparecchiatura antincendio, permanentemente collegata a una rete di
alimentazione idrica, costituita da una valvola alloggiata nella porzione interrata dell'apparecchio,
manovrata attraverso un albero verticale che ruota nel corpo cilindrico, nel quale sono anche ricavati uno o
più attacchi con filettatura unificata.
Idrante a muro: Apparecchiatura antincendio composta essenzialmente da una cassetta, o da un portello
di protezione, un supporto della tubazione, una valvola manuale di intercettazione, una tubazione flessibile
completa di raccordi, una lancia erogatrice.
Idrante antincendio: Attacco unificato, dotato di valvola di intercettazione ad apertura manuale, collegato
ad una rete di alimentazione idrica. Un idrante può essere a muro, a colonna soprasuolo oppure
sottosuolo.
Lancia erogatrice: Dispositivo provvisto di un bocchello di sezione unificata e di un attacco unificato,
di collegamento alla tubazione, dotato di valvola che permette di regolare e dirigere il getto d’acqua.
Manometro di prova: Manometro con classe di precisione 1 (strumenti di misura) secondo.
Montante: Tubazione di alimentazione di idranti/naspi e/o diramazioni successive, a sviluppo per lo più
verticale.
Pompa di compensazione: Pompa installata per mantenere la pressione nell’impianto in fase operativa.
8
Pompe automatiche: Dispositivi atti a fornire portate e pressioni alla rete prelevando acqua da un
serbatoio, da vasca di accumulo o da rete idrica; sono comprese fra queste anche le pompe di
surpressione (dispositivi disciplinati dalla UNI 9490).
Pressione residua: Pressione manometrica, misurata in un dato punto della rete di alimentazione idrica
mentre viene erogata una certa portata.
Pressione statica: Pressione misurata, in assenza di portata, in un dato punto della rete di alimentazione
idrica.
Resistenza al fuoco: Attitudine di un elemento da costruzione (componente o struttura) a conservare secondo un programma termico prestabilito e per un tempo determinato -in tutto o in parte: la stabilità "R",
la tenuta "E", l’isolamento termico "I", così definiti:
-
stabilità: attitudine di un elemento da costruzione a conservare la resistenza meccanica sotto
l’azione del fuoco;
-
tenuta: attitudine di un elemento da costruzione a non lasciar passare né produrre -se
sottoposto all’azione del fuoco su un lato - fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto;
-
isolamento termico: attitudine di un elemento da costruzione a ridurre, entro un dato limite, la
trasmissione del calore.
Pertanto:
-
con il simbolo "REI" si identifica un elemento costruttivo che deve conservare per un tempo
determinato, la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico;
-
con il simbolo "RE" si identifica un elemento costruttivo che deve conservare per un tempo
determinato, la stabilità e la tenuta;
-
con il simbolo "R" si identifica un elemento costruttivo che deve conservare per un tempo
determinato la stabilità.
Per la classificazione degli elementi non portanti, il criterio "R" è automaticamente soddisfatto qualora siano
soddisfatti i criteri "E" ed "I".
Rete di idranti: Sistema di tubazioni fisse in pressione per l'alimentazione idrica, sulle quali sono derivati
uno o più idranti e/o naspi antincendio
Rete di distribuzione: Complesso delle tubazioni a valle della stazione di controllo.
Rincalzo: Alimentazione fissa di vasche o serbatoi, di capacità utile minore della richiesta, atta a sopperire
a tale deficienza assicurando l’alimentazione dell’impianto per l’intera durata prestabilita della scarica.
Tubazione flessibile: Tubo la cui sezione diventa circolare quando viene messo in pressione e che è
appiattito in condizioni di riposo.
9
CONDIZIONI DI PROGETTO PER GLI IMPIANTI ANTINCENDIO
L’acqua di alimentazione dell’impianto antincendio dovrà avere almeno le seguento caratteristiche.
Temperatura
12 - 15 °C
Torbidità
assente
Colore
limpido
Il seguente progetto prevede che l’ente distributore dell’acqua potabile non sia in grado di fornire
permanentemente la quantità di acqua (sia come portata che come pressione), necessaria al
funzionamento dell’impianto.
A tale fine è stata prevista una riserva idrica per l’accumulo è per l’alimentazione dell’impianto attraverso
un gruppo di pompaggio di caratteristiche adeguate.
E’ stata però considerata la massima portata che la rete consortile può dare al fine di valutare un rincalzo
della riserva idrica necessario per ridurne la capacità.
Tali considerazioni seguono ciò che è stato indicato e nel progetto di conformità normativa in approvazione
presso il comando provinciale dei Vigili del Fuoco.
Per cui non si è entrati nel merito della posizione degli idranti in quanto tali posizioni sono già concordate e
stabilite nel progetto precedentemente indicato.
CARATTERISTICHE DELL’ATTIVITA’ DA PROTEGGERE.
L’edificio che ci si pone di proteggere con il suddetto impianto manuale, è composto da diverse parti di
seguito denominate:
o Manica A-B
o Manica C
o Auditorium
o Officine
o Palestre
Le attività di cui al D.M. 16.02.1982 esistenti all’interno dell’edificio sono le seguenti:
•
Attività 85: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone
presenti.
10
CRITERI DI PROGETTAZIONE IMPIANTO DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO E MANUALE.
Dalle considerazioni di prevenzione incendi effettuate e riportate nel progetto di conformità normativa
finalizzato al rilascio del certificato di prevenzione degli incendi, si può affermare che l’intera struttura ha un
livello di rischio ai fini dell’incendio che è stato stimato in livello: MEDIO.
A tale riguardo secondo quanto espresso dalle normative di settore:
•
UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio Sistemi automatici a sprinkler, Progettazione,
Installazione, e manutenzione.
•
UNI 10779
Edizione 2007. Reti di idranti – Progettazione, installazione ed esercizio
Si possono da subito individuare le caratteristiche prestazionali che l’impianto di spegnimento manuale
dovrà avere
La normativa specifica di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica richiede al punto 9 il funzionamento
contemporaneo di 3 idranti UNI 45 con pressione residua di 0.15 Mpa, e no richiede la protezione esterna,
che nel caso in esame è stata richiesta dal comando provinciale VVF.
Dalla Norma UNI10779 prospetto 8.1 si evince che le prestazioni che gli impianti di protezione devono
avere sono:
PROTEZIONE INTERNA:
•
Funzionamento contemporaneo di 3 IDRANTI UNI45 con portata cadauno di 120 lt/min e
pressione residua di 0.2 Mpa (2 bar).
PROTEZIONE ESTERNA.
•
4 ATTACCHI DN70 con 300 lt/min cadauno e pressione residua di 0.3 Mpa (3bar).
N.B. LA PROTEZIONE ESTERNA E QUELLA INTERNA POSSONO NON FUNZIONARE
CONTEMPORANEAMENTE.
11
IMPIANTO MANUALE DI SPEGNIMENTO
CRITERIO DI DIMENSIONAMENTO
I criteri di dimensionamento di seguito riportati sono desunti dalle regole di buona tecnica, affermate a
livello internazionale, e costituiscono una guida per la definizione dei requisiti di prestazione degli impianti.
Per l’attività in esame è stata condotta un’analisi del rischio di incendio, in funzione del contenuto
dell’edificio sede dell’attività e della probabilità di sviluppo di un incendio. In funzione del livello di rischio
determinato sono state poi definite le adeguate portate, pressioni, contemporaneità e, infine, il periodo
minimo di erogazione della rete idrica in esame (appendice B della UNI 10779).
La scelta dell’area di rischio è stata poi effettuata in conformità con quanto stabilito dalla UNI 10779
facendo riferimento anche alla UNI EN 12845.
Aree di LIVELLO 2
Vengono definite aree di livello 2 le aree nelle quali c’è una presenza non trascurabile di materiali
combustibili e che presentano un moderato rischio d’incendio come probabilità di innesco, velocità di
propagazione di un incendio e possibilità di controllo dell’incendio stesso da parte delle squadre di
emergenza.
Le aree di livello 2 corrispondono a quelle definite di classe OH 2, 3, 4 dalla UNI EN 12845.
DIMENSIONAMENTO DELLA RETE IDRICA
Il calcolo idraulico della rete di tubazioni consente di dimensionare ogni tratto di tubazione in base alle
perdite di carico distribuite e localizzate che si hanno in quel tratto. Esso è stato eseguito sulla base dei
dati geometrici (lunghezze dei tratti della rete, dislivelli geodetici, diametri nominali delle tubazioni),
portando alla determinazione di tutte le caratteristiche idrauliche dei tratti (portata, perdite distribuite e
concentrate) e quindi della prevalenza e della portata totali necessari della potenza minima della pompa da
installare a monte rete.
E' stata inoltre eseguita la verifica della velocità massima raggiunta dall'acqua in tutti i tratti della rete; in
particolare è stato verificato che essa non superi in nessun tratto il valore di 10.00 m/sec.
12
Perdite Di Carico Distribuite
Le perdite di tipo distribuito sono state valutate secondo la seguente formula di Hazen-Williams:
dove:
60500000 = coefficiente di Hazen - Williams secondo il sistema S.I. (con pressione in MPa)
Hd = perdite distribuite
[kPa]
Q = portata nel tratto
[l/min]
L = lunghezza geometrica del tratto
D = diametro della condotta
[m]
[mm]
C = coefficiente di scabrezza
Descrizione
C (Nuovo) C (Usato)
AM0-ACCIAIO non legato UNI EN 10255 Serie Media
120
P11-POLIETILENE PE 100 PN 16 UNI 10910-2 SDR 11 150
84
105
Perdite di Carico Concentrate
Le perdite di carico concentrate sono dovute ai raccordi, curve, pezzi a T e raccordi a croce, attraverso i
quali la direzione del flusso subisce una variazione di 45° o maggiore (escluse le curve ed i pezzi a T sui
quali sono direttamente montati gli erogatori);
Esse sono state trasformate in "lunghezza di tubazione equivalente" come specificato nella norma UNI
10779 ed aggiunte alla lunghezza reale della tubazione di uguale diametro e natura. Nella determinazione
delle perdite di carico localizzate si è tenuto conto che:
quando il flusso attraversa un Ti e un raccordo a croce senza cambio di direzione, le relative perdite di
carico possono essere trascurate;
quando il flusso attraversa un Ti e un raccordo a croce in cui, senza cambio di direzione, si ha una
riduzione della sezione di passaggio, è stata presa in considerazione la "lunghezza equivalente" relativa
alla sezione di uscita (la minore) del raccordo medesimo;
quando il flusso subisce un cambio di direzione (curva, Ti o raccordo a croce), è stata presa in
considerazione la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione d'uscita.
Per il calcolo viene impostata la prevalenza residua minima da assicurare ad ogni singolo terminale. In
funzione della portata minima indicata dalle norme, poi si procede alla corretta scelta del coefficiente di
efflusso, compatibilmente a quelli in commercio e indicati dai costruttori secondo norme CEE. Il calcolo
13
idraulico ci porterà quindi ad avere, per ogni terminale considerato attivo, e in funzione del K impostato, la
pressione reale e, conseguentemente, la relativa portata reale.
A tal proposito, non è superfluo specificare che, nel calcolo che viene di seguito riportato, sono stati
considerati esclusivamente quei terminali che, secondo norma, nel loro funzionamento simultaneo
dovranno garantire al bocchello sfavorito le condizioni idrauliche minime appena citate.
DATI DI CALCOLO DELLA RETE
Per l'individuazione degli elementi della rete si è proceduto alla numerazione dei nodi e dei lati dei tratti.
La rete è a maglia, con anelli aventi quindi uno o più lati in comune. Per la determinazione delle grandezze
idrauliche della rete a maglia è stato utilizzato il metodo iterativo di Hardy-Cross, in cui le portate iniziali
fittizie sono state determinate mediante un sistema di equazioni di moto ai tratti (DeltaP = K x Q x |Q|) e di
equilibrio ai nodi (Σ (Q) = 0). Una volta definite le portate iniziali si è avviata la reiterazione di Hardy-Cross
tenendo conto nei lati comuni delle portate correttive fittizie dei due anelli che fanno capo ai lati comuni
stessi. Il processo iterativo viene concluso quando tutte le portate correttive dei vari anelli risultano inferiori
a 0.01. Per la determinazione delle pressioni si è, infine, proceduto analogamente mediante sistema.
Le tubazioni utilizzate per la costruzione della rete antincendio sono:
Sigla
AM0
P11
Descrizione
ACCIAIO non legato UNI EN 10255 Serie Media
POLIETILENE PE 100 PN 16 UNI 10910-2 SDR 11
C (Nuovo) C (Usato)
120
84
150
105
14
DATI TRATTI TUBAZIONI
Numero
Tratto Rete
5A
6A
7A
8A
9A
10A
11A
12A
13A
21A
22A
33A
34A
37A
38A
39A
40A
41A
42A
43A
44A
45A
46A
47A
48A
49A
50A
53A
54A
55A
56A
57A
60A
61A
62A
63A
66A
67A
122A
124A
125A
137A
140A
14B
15B
Nodi
2A--100100000
3A--100100000
4A--100100000
4A--100100000
6A--100100000
7A--100100000
8A--100100000
8A--100100001
10A--100200001
7A--100100001
19A--100200002
3A--100100002
28A--100100002
31A--100100003
32A--100100003
32A--100100003
34A--100100003
35A--100100003
35A--100100003
37A--100100003
37A--100100003
39A--100100004
39A--100100004
41A--100100004
41A--100100004
43A--100100004
43A--100100004
46A--100100004
48A--100100004
48A--100100004
50A--100100004
51A--100100005
51A--100100005
50A--100100005
45A--100100003
34A--100100005
28A--100100005
56A--100200005
29A--100100010
108A--100100010
29A--100100011
113A--100100011
112A--100100003
11B--100200001
12B--100200001
Lunghezza
[m]
4.69
2.51
0.92
36.66
15.46
4.99
1.17
2.78
1.50
11.43
1.50
45.95
6.24
19.27
4.76
22.73
21.81
0.89
55.30
3.05
62.19
2.50
73.67
2.60
70.44
2.84
20.94
5.03
28.25
4.74
21.41
29.22
3.43
2.91
17.91
22.54
0.95
3.50
11.26
15.67
22.27
1.87
47.98
4.92
0.18
Tipo Materiale
Tubi
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
P11
P11
P11
P11
P11
P11
P11
P11
P11
P11
P11
P11
P11
P11
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
P11
P11
AM0
AM0
AM0
P11
AM0
P11
P11
AM0
AM0
Dislivello [m]
0.00
0.00
0.50
0.00
0.00
0.00
0.50
0.00
1.50
0.00
1.50
1.00
1.50
0.00
3.50
0.00
0.00
3.50
0.00
3.50
0.00
3.50
0.00
3.50
0.00
3.50
0.00
1.55
0.05
1.50
0.00
0.00
1.50
1.50
0.00
3.50
0.00
3.50
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
1.50
0.00
15
16B
17B
18B
19B
23B
24B
25B
26B
68B
95B
96B
97B
98B
99B
100B
101B
102B
103B
116B
20C
27C
69C
106C
107C
108C
109C
110C
111C
115C
117C
118C
71D
112D
113D
114D
70E
75E
76E
77E
78E
83E
84E
85E
87E
94E
121E
122E
72F
90F
12B--100200001
14B--100200001
16B--100200001
16B--100300001
20B--100200002
21B--100200002
21B--100200002
23B--100300002
57B--100300005
57B--100200008
82B--100200008
82B--100200008
84B--100200008
85B--100200008
86B--100200008
86B--100200008
85B--100200008
84B--100200009
98B--100200009
17C--100300001
24C--100300002
58C--100500005
93C--100300009
93C--100300009
95C--100300009
97C--100300009
97C--100200009
99C--100400010
104C--100200001
104C--100300010
105C--100300009
60D--100600006
100D--100400010
101D--100400010
101D--100400010
59E--100400006
65E--100500005
65E--100500006
65E--100500006
67E--100500006
67E--100500007
73E--100500007
74E--100500007
76E--100600007
73E--100500008
68E--100600006
74E--100500007
61F--100700006
78F--100600007
1.79
8.18
1.70
2.00
11.66
0.16
2.16
0.50
0.50
3.14
9.05
7.88
14.88
0.25
7.03
25.06
2.05
2.03
14.46
1.76
1.71
1.00
2.00
24.07
18.29
0.21
6.50
0.50
0.50
3.63
24.38
1.00
4.35
2.91
2.08
2.50
4.84
11.71
25.34
0.74
1.01
33.90
2.10
2.00
1.73
0.50
1.89
3.50
2.37
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
AM0
1.50
0.00
1.50
2.00
1.50
0.00
1.50
0.50
0.50
0.00
1.50
0.00
0.00
0.00
2.00
1.50
1.50
1.50
1.50
1.50
1.50
1.00
1.50
0.00
1.50
0.00
6.50
0.50
0.50
3.00
0.00
1.00
3.00
1.50
1.50
2.50
3.00
1.50
0.00
0.00
0.00
0.00
1.50
2.00
1.50
0.50
1.50
3.50
1.50
16
122F
127F
131F
132F
134F
135F
137F
138F
139F
140F
141F
145F
73G
121G
69F--100700007
61F--100600006
69F--100600007
78F--100600008
2A--100100009
7A--100100002
27A--100100000
99C--100300010
78F--100600007
51A--100100005
46A--100100004
1A--100100000
62G--100700006
70G--100700007
3.50
10.94
2.63
2.11
34.24
39.33
47.76
11.14
4.04
33.19
10.71
12.02
17.92
2.13
AM0
AM0
AM0
AM0
P11
P11
P11
AM0
AM0
AM0
P11
AM0
AM0
AM0
3.50
1.50
2.00
2.00
0.00
0.00
0.50
0.00
3.00
1.50
3.95
1.50
1.50
1.50
Nella rete sono stati inseriti i seguenti terminali, di cui si riportano in dettaglio le relative caratteristiche:
Nodo
Terminale
5A
9A
26A
27A
33A
36A
38A
40A
42A
44A
47A
49A
52A
53A
54A
55A
91A
108A
13B
22B
83B
87B
88B
89B
90B
96B
18C
25C
92C
94C
Tipo
Terminale
Uni 45
Uni 45
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Colonna
Colonna
Colonna
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Colonna
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Attivo
No
No
No
No
No
No
Si
Si
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
Quota
Portata
Nodo [m] Richiesta [l/min]
1.50
120.21
1.50
120.21
2.00
600.00
1.50
600.00
8.00
600.00
8.00
600.00
8.00
600.00
8.00
600.00
8.00
600.00
8.00
600.00
10.00
120.21
10.00
120.21
10.00
120.21
10.00
120.21
10.00
120.21
8.00
600.00
2.00
600.00
4.50
600.00
5.00
120.21
5.00
120.21
5.00
120.21
4.50
600.00
5.00
120.21
5.00
120.21
5.00
120.21
5.00
120.21
8.50
120.21
8.50
120.21
8.50
120.21
8.50
120.21
Prevalenza
Minima [kPa]
200.00
200.00
300.00
300.00
300.00
300.00
300.00
300.00
300.00
300.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
300.00
300.00
400.00
200.00
200.00
200.00
300.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
K [kPa]
268.79
268.79
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
1095.45
1095.44
948.68
268.79
268.79
268.79
1095.44
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
17
102D
103D
66E
75E
81E
64F
72F
79F
80F
63G
71G
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
12.00
12.00
9.50
9.50
9.50
13.00
13.50
13.00
16.50
16.50
16.50
120.21
120.21
120.21
120.21
120.21
120.21
120.00
120.21
120.00
120.21
120.21
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
200.00
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.33
268.79
268.33
268.79
268.79
Di questi sono stati considerati attivi ai fini del calcolo i seguenti terminali. Si ricorda che, applicando la
norma, ad ogni terminale è stato considerata una perdita concentrata di 0.3 bar (30 KPa) all’attacco:
Nodo
5A
9A
26A
27A
33A
36A
38A
40A
42A
44A
47A
49A
52A
53A
54A
55A
91A
108A
13B
22B
83B
87B
88B
89B
90B
96B
18C
25C
92C
94C
102D
Tipo Erogatore
Uni 45
Uni 45
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Colonna
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Colonna
Colonna
Colonna
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Colonna
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
K [kPa]
268.79
268.79
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
1095.44
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
1095.45
1095.44
948.68
268.79
268.79
268.79
1095.44
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
Lunghezza
Diametro
Perdita Carico
Manichetta [m] Bocchello [mm] Aggiuntiva [kPa]
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
----0.00
----0.00
----0.00
----0.00
----30.00
----30.00
----0.00
----0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
----0.00
----0.00
----0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
----0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
20.00
13.00
0.00
18
103D
66E
75E
81E
64F
72F
79F
80F
63G
71G
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
Uni 45
268.79
268.79
268.79
268.79
268.79
268.33
268.79
268.33
268.79
268.79
20.00
20.00
20.00
20.00
20.00
20.00
20.00
20.00
20.00
20.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
13.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
Sono stati considerati anche i pezzi speciali inseriti in ciascun ramo della rete così come il dislivello
geodetico che esiste tra la rete stessa. La seguente tabella mostra la tipologia e il numero dei pezzi
speciali inseriti in rete, che generano perdite di carico concentrate:
A = Curve a 45°
B = Curve a 90°
C = Curve larghe a 90°
D = Pezzi a T o Croce
E = Saracinesche
F = Valvole di non ritorno
G = Valvole a farfalla
#
5A
8A
11A
21A
34A
39A
42A
45A
48A
53A
56A
61A
66A
124A
140A
16B
19B
25B
95B
98B
Pezzi
L Eq. [m]
speciali
D
4.50
0.00
3*B
3.60
4*B, D
6.42
2*B
4.20
B
4.53
B
4.53
D
9.06
2*B
9.06
B, D
3.60
D
3.60
B, D
3.60
D
4.50
4*B
18.12
B
5.44
B
1.50
A
0.60
B
1.07
B, D
6.60
0.00
#
6A
9A
12A
22A
37A
40A
43A
46A
49A
54A
57A
62A
67A
125A
14B
17B
23B
26B
96B
99B
Pezzi
L Eq. [m]
#
speciali
D
6.00 7A
D
4.50 10A
D
2.14 13A
B
1.07 33A
B, D
13.59 38A
A
1.81 41A
D
9.06 44A
2*B
9.06 47A
D
9.06 50A
0.00 55A
0.00 60A
D
9.06 63A
B
2.10 122A
0.00 137A
3*B
3.21 15B
B
1.50 18B
4*B
4.28 24B
B
1.20 68B
2*B, D
4.80 97B
0.00 100B
Pezzi
L Eq. [m]
speciali
2*B, D
4.80
D
2.14
B
1.07
3*B
6.30
D
9.06
D
9.06
B, D
13.59
D
9.06
0.00
B, D
3.60
B
1.20
D
9.06
D
4.50
B
6.34
D
2.40
B, D
3.21
D
2.40
0.00
0.00
2*B
4.20
19
3*B, D
5*B
101B
116B
69C
108C
111C
118C
113D
75E
78E
85E
121E
90F
131F
135F
139F
145F
6.00
4.28
0.00
3.60
1.50
6.00
2.40
9.00
3.00
2.40
1.50
2.40
3.60
27.18
3.00
27.00
3*B
B
4*B
2*B
B, D
D
2*B
B
2*B
B, D
6*B
2*B
9*B
102B
20C
106C
109C
115C
71D
114D
76E
83E
87E
122E
122F
132F
137F
140F
73G
2*B, D
B
2*B, D
D
B
2*B, D
3*B, D
B
B
B, D
B, D
4*B
B, D
7*B
4.80
1.20
4.80
2.40
2.10
0.00
4.80
6.00
1.80
1.50
4.50
0.00
3.60
18.12
3.60
8.40
103B
27C
107C
110C
117C
112D
70E
77E
84E
94E
72F
127F
134F
138F
141F
121G
2*B, D
B
B
B
2*B
B, D
2*B
2*B, D
2*B, D
6*B, D
3*B, D
2*B, D
B
4.80
1.50
0.00
1.50
1.50
3.00
0.00
5.40
3.00
4.80
0.00
4.80
36.24
7.50
18.12
1.20
DETERMINAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE ANTINCENDIO E
DIMENSIONAMENTO DELLA RISERVA IDRICA
GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE
La determinazione delle prestazioni del gruppo di pressurizzazione verrà effettuata dopo aver fatto le
seguenti considerazioni sul funzionamento degli impianti e sulla contemporaneità delle varie reti.
Il sito da proteggere è costituito da due compartimenti antincendio protetti con le reti precedentemente
calcolate.
La normativa UNI 10779 consente di non considerare il funzionamento contemporaneo delle reti interna ed
esterna.
Nel caso in esame gli erogatori maggiormente sfavoriti sono gli idranti a colonna esterni DN80, per i quali è
stato considerato il funzionamento con due bocche DN70 aperte.
DATI IDRANTI ATTIVI:
N°
Tipo
K [kPa]
Portata reale [l/min]
Prevalenza Reale [kPa]
38A
Colonna
1095.44
600.39
300.38
40A
Colonna
1095.44
600.00
300.00
Terminale
Sono garantite le prestazioni minime di pressione e portata per qualunque area di calcolo, considerando
anche un valore di pressione superiore di 0.5 bar (50 KPa) rispetto al valore di pressione più alto, qui
indicato (al netto dei 0.5 bar):
20
Portata Impianto : 1200.39 l/min
Pressione Impianto: 798.08 kPa
La curva caratteristica portata – prevalenza, come si evince dai fogli allegati, è tale che la prevalenza
diminuisca costantemente con l’aumentare della portata e che la stessa, a mandata chiusa, coincida con il
valore massimo in grado di essere fornito dal gruppo.
E’ stato prescelto il seguente gruppo di pompaggio:
Marca: Marca: LOWARA, Modello: GEN..11/SHF 65-250/370
Il gruppo selezionato sarà costituito nella configurazione seguente:
•
ELETTROPOMPA PRINCIPALE. (Potenza elettrica: 37KW).
•
MOTOPOMPA DI RISERVA. (Potenza 53 KW a 3000 giri/min).
•
ELETTROPOMPA DI COMPENSAZIONE (Potenza elettrica 1.5 KW)
La caratteristica del gruppo sarà la seguente:
21
E’ dovrà essere costruito e installato in conformità alla norma UNI 12845.
L’installazione del gruppo avverrà sottobattente con la riserva idrica posta nel locale centrale di pompaggio
e realizzata con pannelli in vetroresina componibili.
22
Il collegamento tra il gruppo e la riserva idrica avverrà mediante condotti a sezione variabile (CONI DI
ASPIRAZIONE), necessari per ridurre la velocità sull’imbocco della vasca e quindi le perdite all’imbocco
della pompa.
La pompa di compensazione avrà la tubazione di aspirazione collegata direttamente con la vasca.
Il gruppo dovrà essere corredato di tutti gli accessori conformi alle normative vigenti:
•
Quadri elettrici a servizio di ciascuna pompa.
•
Misuratore di portata.
•
Collettore di mandata.
•
Pressostati di avviamento e marcia.
•
Struttura di sostegno in carpenteria metallica.
RISERVA IDRICA
La riserva idrica sarà posta nel locale gruppo di pompaggio e dovrà avere una riserva utile di acqua pari a
73 mc.
Al fine di aumentare la riserva virtuale di acqua si è deciso di realizzare ugualmente una tubazione di
rincalzo sulla vasca collegata all’alimentazione generale dell’edificio.
La portata di rincalzo dovrà essere di almeno 2 l/sec circa che avendo considerato una tubazione di
adduzione da DN 50 (2”) corrispondono ad una velocità nelle tubazioni inferiori ad 1 m/sec, largamente
soddisfatta dall’acquedotto comunale.
Il rincalzo della vasca sarà garantito da 2 valvole a galleggiante di diametro DN50 e il reintegro da una
valvola a galleggiante con diametro DN25 collegata alla stessa tubazione di adduzione.
La riserva idrica sarà realizzata mediante la composizione di pannelli in vetroresina assemblati tra loro con
guarnizioni mediante bulloni in acciaio inox con opportuni tiranti e piantoni da contrastarne le spinte
idrostatiche.
La vasca sarà appoggiata su di un basamento in cls e muratura appositamente realizzato per rendere
piano l’appoggio e garantire il battente minimo sulle pompe.
Al fine di limitare il livello minimo della vasca e massimizzare il volume utile, si dovranno predisporre sulle
tubazioni di pescaggio opportune piastre antivortice, aventi diametro minimo 600 mm.
L’altezza del basamento dovrà essere decisa in corso d’opera sulla base delle effettive dimensioni del
gruppo adottato.
Nel montaggio della vasca si dovrà tenere in considerazione delle dimensioni del locale, e quindi si
dovranno montare due pareti e il fondo per poi accostarle verso il muro per permettere il montaggio delle
restanti pareti.
Per agevolare il montaggio si dovrà procedere al montaggio della vasca dopo avere demolito il muro dove
si trova il quadro elettrico da smantellare per poi ricostruirlo a vasca ultimata.
23
CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MATERIALI E DELLE APPARECCHIATURE IMPIANTO
ANTINCENDIO
PRESCRIZIONI GENERALI
Tutti i materiali dei quali saranno richiesti i campioni, non potranno essere posti in opera fino a dopo
l'accettazione da parte dell'Ente appaltante.
Questa dovrà dare il proprio responso entro sette giorni dalla presentazione dei campioni, in difetto di che il
ritardo graverà sui termini di consegna delle opere.
La ditta appaltatrice non dovrà porre in opera materiali rifiutati dall'Ente appaltante, provvedendo quindi ad
allontanarli dal cantiere.
TUBAZIONI IN ACCIAIO PER IMPIANTO ANTINCENDIO
PRESCRIZIONI PER LA FORNITURA
Per le tubazioni di alimentazione e distribuzione dovranno essere utilizzati componenti che rispettino le
seguenti prescrizioni:
Per rete fuori terra:
−
tubi di acciaio nero, trafilati o saldati:
conformi alle Norme UNI 8863 (serie media)
−
accessori:
filettati conformi alle norme UNI 6363;
Tutte le tubazioni da impiegare nella realizzazione dell'impianto dovranno pervenire al cantiere in buono
stato.
E' accettabile la presenza di una leggera patina di ossidazione molto superficiale.
Si riassumono in una tabella le caratteristiche delle tubazioni usate nei calcoli di progetto e di computo
delle opere (Per i diametri sino a DN 200 sono riportati i dati relativi alla UNI 8863 serie media, mentre per i
diametri superiori il riferimento è la UNI 7287)
24
Diametro
Diametro interno
Diametro esterno Volume contenuto Superficie
Peso
nominale
[mm]
[mm]
unitaria
unitario
[m2/ml]
[kg/ml]
[lt/ml]
DN
20
21.7
26.9
0.38
0.084
1.56
25
27.3
33.7
0.61
0.106
2.41
32
36
42.4
1.05
0.133
3.1
40
41.9
48.3
1.41
0.152
3.56
50
53.1
60.3
2.26
0.189
5.03
65
68.9
76.1
3.77
0.239
6.42
80
80.9
88.9
5.20
0.280
8.36
100
105.3
114.3
8.81
0.360
12.2
125
131.7
139.7
13.623
0.439
13.5
150
159.3
168.3
19.84
0.530
18.2
200
207.3
219.1
33.75
0.690
33.1
PRESCRIZIONI PER IL MONTAGGIO
Le tubazioni non dovranno essere mascherate o nascoste quando ciò potrebbe generare difficoltà in caso
di successive modifiche, riparazioni, sostituzioni o aggiunte o per le operazioni di ispezione e
manutenzione.
Tutti i tratti dovranno essere posati in modo da permettere il completo svuotamento dell’impianto
GIUNZIONI
Per le giunzioni tra tubazioni con raccordi e pezzi speciali con diametro superiore a DN40 potranno essere
utilizzati giunti a gusci tipo “VICTAULIC”, con l’utilizzo di raccorderia in ghisa munita di apposite cave
scanalate.
Le estremità delle tubazioni da unire dovranno essere scanalate con apposita macchina.
STAFFAGGI
La distanza dei sostegni non dovrà essere maggiore di 4 mt per tubi di diametro inferiore a DN 65 e 6 mt
per tubi di diametro maggiore.
La distanza fra qualunque sostegno e qualunque erogatore non dovrà essere minore di 150 mm.
All’estremita delle diramazioni la distanza tra l’ultimo erogatore e l’ultimo sostegno non dovrà essere
superiore a 1.2 mt per tubazioni di diametro DN25 e 1.4 mt per tubazioni DN32.
In particolare si dovranno rispettare le seguenti indicazioni.
•
I supporti dovranno essere posti il più possibile vicino a giunzioni e raccordi.
•
I sostegni dovranno sopportare gli sforzi assiali e trasversali nascenti in fase di scarica.
25
•
I supporti dovranno essere realizzati in materiali rigidi, non suscettibili di deterioramento se
sottoposti all'azione del fuoco.
•
I collari dovranno essere chiusi attorno alle tubazioni, non sono ammessi appoggi con ganci e
uncini.
•
I sostegni non devono essere saldati alle tubazioni o avvitati ai raccordi.
•
La normativa di riferimento sarà la UNI 7145.
Potranno essere realizzati in ottone, bronzo, acciaio nero zincato a caldo dopo la costruzione, oppure
acciaio nero con verniciatura antiruggine e finale.
I supporti dovranno essere ancorati direttamente alla struttura ed essere regolabili in altezza, inoltre, non
dovranno permettere oscillazioni laterali.
Sistemi diversi di ancoraggio dovranno essere approvati dalla D.L.
Gli elementi che costituiscono il supporto dovranno essere dimensionati in modo da rispondere ai requisiti
della seguente tabella.
DIAMETRO
Sezione netta minima Spessore
TUBAZIONE
[mmq]
[mm]
filettate [mm]
FINO A 50
15
2.5
M8
FINO A 100
25
2.5
M8
FINO A 150
35
2.5
M 12
FINO A 200
65
2.5
M 16
FINO A 250
75
2.5
M 20
minimo Dimensione
barre
[mm]
Nel caso di presenza di diramazioni, le spaziature indicate in tabella potranno rimanere valide, ma la serie
dei supporti della diramazione dovrà avere inizio nell'immediata vicinanza dal punto di diramazione.
Le tubazioni non dovranno assolutamente essere utilizzate come supporto per altre strutture.
Nel punto più lontano dalla valvola di controllo di ogni zona controllata si dovrà installare un attacco di
prova munito di:
26
PROTEZIONI MECCANICHE DELLE TUBAZIONI
Le tubazioni non dovranno essere installate in posizioni tali da risultare esposte a urti o altri danni
meccanici da parte di veicoli, macchinari di sollevamento e trasporto, ecc.: in particolare esse non
dovranno attraversare corridoi o passaggi carrabili, a meno che la loro altezza garantisca condizioni di
sufficiente sicurezza.
In caso contrario, le tubazioni dovranno essere protette da adeguati ripari; in aggiunta, attorno ai montanti
esposti dovrà essere segnata sul pavimento un'adeguata area di rispetto.
VERNICIATURA
Tutte le tubazioni in ferro nero, e gli staffaggi in materiale metallico non zincato, dovranno essere verniciati
con due mani di antiruggine, di cui la prima di colore rosso, la seconda di colore grigio.
Alla fine dovrà essere applicata, su tutte le parti metalliche, una mano finale di smalto di COLORE ROSSO.
La verniciatura delle tubazioni dovrà essere eseguita secondo le seguenti modalità:
–
spazzolatura per asportazione;
–
asportazione a pié d'opera dell'eventuale strato di ruggine formatosi durante la permanenza più o
meno lunga in cantiere, premettendo che all'arrivo in loco i tubi si dovranno presentare in ottimo stato;
–
esecuzione della prima mano di antiruggine rossa accuratamente stesa su tutta la superficie del tubo;
–
asportazione della vernice con bruciatura ed energica spazzolatura nei punti di giunzione da saldare.
Dopo la posa in opera delle tubazioni:
–
ripristino della prima mano di vernice sui tratti interessati dalle saldature;
–
esecuzione della seconda mano di antiruggine grigia.
-
ad avvenuta asciugatura dell’antiruggine di dovrà applicare una mano di smalto Rosso.
COIBENTAZIONE DELLE TUBAZIONI.
Tutte le tubazioni transitanti all’esterno e permanentemente riempite di acqua dovranno essere protette
contro il gelo da un coibente costituito da fibra di vetro di spessore 30 mm, e rivestimento in lamierino di
alluminio (spessore 6/10 mm), posato sulle tubazioni con l’utilizzo di tutti i pezzi speciali necessari e fissato
con viti inox, e sigillato con silicone.
PROVE IDRAULICHE
Ultimata la stesura della rete di distribuzione dovrà essere eseguita una prova idraulica dell'impianto ad
una pressione di 16 bar. La prova verrà considerata positiva se l'impianto, mantenuto alla pressione
stabilita per 24 ore consecutive, non subirà diminuzioni di pressione.
27
TUBAZIONI IN POLETILENE PER IMPIANTO ANTINCENDIO
Le tubazioni di polietilene da adotta da adottare per l’esecuzione delle parti interrate indicate nel progetto
dovranno essere in polietilene ad alta densità (PE100) conforme UNI12201-PN16.
Le caratteristiche fisico meccaniche salienti sono:
•
Carico di snervamento 25 Mpa
•
Allungamento a rottura: >600%
•
Modulo elastico: 1300 Mpa.
SDR 17 – PN 16
Øe
[mm] 20
Spessore [mm]
3
25
32
40
50
63
75
90
110
3.5
4.4
3.7
4.6
5.8
6.8
8,2
10
Per l’accoppiamento e la transizione con i tubi metallici dovranno essere utilizzati opportuni raccordi, e
flange a cartella, con giunzione mediante bulloni.
GRUPPO DI POMPAGGIO CONFORME UNI EN 12845.
La stazione di pompaggio dovrà essere costituita da:
•
- N° 1 elettropompa pilota;
•
- N° 1 elettropompa di servizio;
•
- N° 1 motopompa di riserva diesel;
•
- Un quadro elettrico di alimentazione e comando per l’elettropompa di servizio;
•
- Un quadro elettrico di alimentazione e comando per la motopompa diesel;
•
- Un quadro elettrico di alimentazione e comando per l’elettropompa pilota;
•
- Componenti e materiali necessari al perfetto funzionamento e montaggio;
I gruppi di pressione antincendio dovranno essere sono conformi alle seguenti normative:
o Direttiva Macchine 98/37/CE.
o Direttiva bassa tensione 2006/95/CE.
o Direttiva compatibilità elettromagnetica 89/336/CEE e susseguenti adeguamenti.
La pompa idraulica è conforme alla seguente normativa:
o - ISO 9906-A Pompe Roto dinamiche – prove di prestazioni idrauliche e criteri di accettazione.
Il gruppo di pressione antincendio è conforme alla normativa Europea EN 12845-2004 : Installazioni fisse
antincendio
Versione con spegnimento automatico in conformità alla normativa UNI 10779 “Reti di
idranti”progettazione, installazione ed esercizio.
28
Elettropompa.
Pompa centrifuga orizzontale tipo “end-suction”, monogirante, con corpo in acciaio inox e albero in acciaio
inox AISI 316. Aspirazione assiale e mandata radiale. Girante in acciaio inox AISI316.
Grandezze idrauliche e DN bocche d’aspirazione e mandata secondo EN 733 (ex DIN 24255), flangiature a
norme EN 1092-2 (ex UNI2236) e DIN2532. Flangiature a norma EN1092-1 (ex UNI 2236) e DIN2532.
Pressione massima d’esercizio 12 bar. Tenuta meccanica secondo EN12756 (ex DIN 24960) in
Ceramica/Carbonio/NBR lubrificata tramite canale di ricircolo tra mandata e sede di tenuta.
La pompa è accoppiata direttamente al rispettivo motore tramite giunto elastico spaziatore (versione “back
pull out”) e base di allineamento ed ancoraggio.
Motore elettrico trifase forma costruttiva B3, a gabbia in corto circuito del tipo chiuso a ventilazione esterna.
I motori elettrici hanno valori di rendimento che cadono all’interno della fascia solitamente indicata come
efficienza 1. Grado di protezione IP55, isolamento classe F.
Materiali costruttivi:
Corpo pompa
acciaio AISI 316 6L
Disco porta tenuta:
acciaio AISI 316 6L
Girante
acciaio AISI 316 6L
Albero
Acciaio inox EN10088-1-X2 CrNiMo17-12-2
Motopompa diesel di riserva
Pompa centrifuga normalizzata, tipo SHF65-250/D255, ad asse orizzontale, secondo normativa EN 733 (ex
DIN 24255), e flangiature a norme EN 1092-2 (ex UNI2236) e DIN2532. flangiature a norma EN1092-1 (ex
UNI 2236) e DIN2532.
Pressione Max d’esercizio PN12. Aspirazione assiale e mandata radiale. Girante in acciaio inox AISI316L o
in ghisa, tenuta meccanica Ceramica/Carbonio/NBR lubrificata tramite canale di ricircolo tra mandata e
sede di tenuta secondo EN12756 (ex DIN 24960) .
Componenti principali della motopompa diesel:
- Quadro elettrico della motopompa diesel con caricabatteria.
- Circuito di avviamento motore diesel con due batterie indipendenti.
- Doppio relé di avviamento motore.
- Dispositivo di spegnimento motore da comando elettrico (Elettrostop)
- Serbatoio carburante per motore diesel completo di galleggiante
- Motore diesel accoppiato alla pompa di servizio con scaldiglia olio coppa motore.
- Basamento in profilato con verniciatura a polvere epossidica.
La motopompa dovrà essere fornita su proprio basamento completo di piedini antivibranti quadro elettrico
a muro fissato sulla staffa del gruppo completo di cavi di lunghezza adeguata serbatoio carburante a muro
29
o a pavimento in funzione della capacità, coppia di batterie appoggiate su proprio basamento con cavi
elettrici di lunghezza adeguata per poter essere posizionate dall’utente finale in prossimità del motore
diesel.
Il gruppo motopompa dovrà essere minito di scambiatore di calore acqua aria per il raffreddamento della
pompa, necessario per minimizzare l’aria di ventilazione del locale nesessaria.
Materiali costruttivi:
Corpo pompa
acciaio AISI 316 6L
Disco porta tenuta:
acciaio AISI 316 6L
Girante
acciaio AISI 316 6L
Albero
Acciaio inox EN10088-1-X2 CrNiMo17-12-2
Il serbatoio di alimentazione della motopompa dovrà essere costruito in acciaio saldato e munito di:
•
Dispositivo di carico.
•
Indicatore di livello.
•
Un filtro per le impurità e i fanghi.
•
Valvola di intercettazione tenuta sempre aperta.
•
Tappi filettati per lo spurgo dell’aria collegato alla apposito tubo di sfiato.
•
Scarico di fondo con tappi filettati.
•
Collegato al motore mediante tubi metallici.
Elettropompa pilota:
Pompa di compensazione (Jockey) di tipo centrifugo multi cellulare ad asse verticale, con parti metalliche a
contatto con il liquido in acciaio inossidabile, corpo pompa e albero in acciaio inox AISI 304, girante in
acciaio inox AISI 304, tenuta meccanica in Carburo di silicio /carbone/EPDM.
Motore elettrico trifase, forma costruttiva B14 valori di rendimento all’interno della fascia indicata come
efficienza 2, motore a gabbia in corto circuito cassa di alluminio del tipo chiuso a ventilazione esterna,
prestazioni secondo EN 60034-1, direttamente accoppiato alla pompa verticale. Grado di protezione IP55,
isolamento classe F.
Materiali costruttivi:
Corpo pompa
Acciaio inox (1.4301)
Camicia esterna
Acciaio inox (1.4301)
Diffusore
Acciaio inox (1.4301)
Girante
Acciaio inox (1.4301)
Albero
Acciaio inox (1.4301)
30
QUADRI ELETTRICI
Quadro elettrico elettropompa
Cassa metallica verniciata (IP55) completa di:
•
Interruttore generale bloccoporta.
•
Amperometro analogico
•
Selettore “MAN – AUT – 0” con chiave estraibile solo in posizione automatico.
•
Tastiera per la segnalazione di presenza tensione elettrica corretta sequenza delle fasi
(alimentazione trifase) richiesta avviamento pompa in funzione e mancato avviamento, mediante
lampade led, pulsante di prova lampade e pulsanti di marcia e arresto, secondo quanto previsto da
EN12845 10.8.6.
All’interno:
•
Trasformatore 12/24 V per i circuiti ausiliari e scheda elettronica.
•
Porta fusibili e fusibili per i circuiti di potenza e ausiliari.
•
Contattore di linea (avviamento diretto) , contattori di linea e stella triangolo (avviamento
stella/triangolo), Contattori di linea e commutazione reattanza (avviamento impedenza).
•
Temporizzatore di scambio stella/triangolo o commutazione reattanza.
•
Relé per la segnalazione di mancanza fase.
•
Relé ausiliari.
•
Trasformatore amperometrico.
•
Morsettiere.
•
Contatti puliti (max 24V 1 A) per l’attivazione degli allarmi acustico luminosi di mancanza fase,
richiesta avviamento, pompa in funzione e mancato avviamento.
•
Pressa cavi (escluse le versioni per fissaggio a pavimento).
•
Schema elettrico.
•
Quadro elettrico pompa pilota
Cassa metallica verniciata (IP55) completa di:
•
Interruttore generale blocco porta.
•
Indicatori luminosi di linea, marcia, blocco termico.
•
Selettore manuale-automatico-escluso.
All’interno:
•
Trasformatore per circuiti ausiliari a 24 V.
•
Porta fusibili e fusibili per circuiti di potenza e ausiliari.
•
Contattore di linea.
31
•
Interruttore salvamotore.
•
Temporizzatore spegnimento pompa (0 ÷ 90 s).
•
Morsettiere.
•
Pressa cavi.
•
Schema elettrico.
Predisposto per il collegamento ad un galleggiante o ad un pressostato di minima per evitare la marcia a
secco. Un modulo di controllo livello opzionale (fornibile a richiesta) permette il collegamento do sonde ad
elettrodi con la possibilità di regolare la sensibilità in relazione alla durezza dell’acqua.
Quadro di comando per motopompa diesel
•
Cassa metallica verniciata (IP55) completa di:
•
Interruttore generale blocco porta.
•
Centralina elettronica di comando e gestione del motore diesel. Visualizzazione allarmi e stati
tensioni batterie, contagiri e conta ore, programmazione allarmi, datario, segnalazioni principali, e
pulsante avviamento manuale.
•
Selettore “MAN – AUT – 0” con chiave estraibile solo in posizione automatico.
•
Coppia di pulsanti d’avviamento emergenza da batteria.
All’interno:
•
Portafusibili e fusibili per i circuiti di potenza e ausiliari.
•
Coppia di caricabatteria 12 Vdc/24Vdc.
•
Centralina di gestione del motore diesel e degli allarmi.
•
Relè ausiliari.
•
Circuiti per alimentazione scaldiglie motore.
•
Morsettiere
•
Connettore RS232 per porta di comunicazione.
•
Pressacavi
•
Schema elettrico
•
Il quadro dovrà essere dotato dei seguenti contatti d’allarme e segnalazione:
•
Modalità di funzionamento non automatico.
•
Guasto controller.
•
Motore in moto.
•
Mancato avviamento.
•
Allarme generale.
•
Mancanza fase
•
Motore in marcia
32
•
Posizione selettore Man-Aut-0
•
Mancato avviamento
•
Richiesta avviamento
Quadro elettrico allarmi
Cassetta in plastica con grado di protezione IP55 che ha sulla parte anteriore una scheda elettronica per
segnalazione visiva ed acustica dello stato di una o due pompe di servizio. Sono segnalati i seguenti
allarmi:
Elettropompa
•
Disponibilità dell’alimentazione elettrica al motore.
•
Richiesta avviamento pompa.
•
Pompa in funzione.
•
Mancato avviamento.
Motopompa
•
Modalità selettore quadro comando motopompa in posizione non automatico.
•
Mancato avviamento motore diesel dopo 6 tentativi.
•
Pompa in funzione.
•
Guasto controller.
Quadro elettrico fornito d’allarme sonoro con tasto di tacitazione, tasto prova led segnalazione,
caricabatteria e batteria e predisposto per la segnalazione dei seguenti allarmi generali, se presenti:
•
Allarme generale per errato collegamento elettrico nei contatti di scambio di: stato valvola circuito
di misura della portata, pompa drenaggio, pompa pilota.
•
Anomalia
collegamento
elettrico
nei
contatti
di
scambio
relativi
al
quadro
1(elettropompa/motopompa).
•
Anomalia
collegamento
elettrico
nei
contatti
di
scambio
relativi
al
quadro
2
(elettropompa/motopompa).
•
Sovraccarico pompa pilota.
•
Pompa pilota in marcia.
•
Sovraccarico pompa drenaggio.
•
Tensione batteria bassa.
STRUMENTAZIONE DI CONTROLLO E ACCESSORI IDRAULICI
I principali componenti dei gruppi sono:
33
•
Valvole principali d’intercettazione poste in mandata di ciascuna pompa, del tipo a sfera con
maniglia a leva fino al diametro di 11/4” compreso, a farfalla con maniglia a leva per diametri da
DN40 a DN100, a farfalla con volantino e riduttore di manovra per diametri DN125 e superiori.
•
Dispositivo di ricircolo per ciascuna pompa di servizio, che consente una portata minima per
evitare il surriscaldamento della pompa nel funzionamento a mandata chiusa, comprende il
pressostato per l’attivazione degli allarmi di pompa in marcia, la valvola di prova per verificare la
tenuta della valvola di ritegno
•
Collegamento sulla mandata dell’elettropompa principale e diesel con l’impianto SPRINKLER a
protezione del locale di pompaggio, comprensivo di valvola di ritenuta, valvola a 2 vie, con
microinteruttori di seganalazione apertura/chiusura, e flussostati conformi UNI 12259-5.
•
Manometro posto sul lato mandata di ciascuna pompa di servizio tra la valvola di ritegno e la
valvola di intercettazione.
•
Valvola di ritegno del tipo ispezionabile sul lato mandata di ciascuna pompa.
•
Attacco filettato fino al diametro di 11/4” compreso. Attacco flangiato per diametri superiori.
Collettore di mandata in ferro verniciato (PN 16) e tronchetti filettati con relative calotte per il collegamento
di eventuali vasi a membrana da 24 litri; flangia a saldare zincate.
•
Due pressostati d’avviamento per ogni pompa di servizio.
Per le pompe di servizio, l’avviamento e la fermata
avverranno tramite il pressostato (circuito di
spegnimento conforme UNI 10779)..
Per l’eventuale elettropompa pilota sia l’avviamento sia la fermata sono determinati dal pressostato.
Circuito del pressostato d’avviamento per la pompa di servizio comprensivo di tubazione di collegamento al
collettore di mandata, circuito di ricircolo. Questo circuito è composto da valvola di intercettazione, valvola
di non ritorno valvola di scarico o di prova impianto, raccorderia varia.
La configurazione del circuito consente al pressostato di intervenire anche nel caso risultasse chiusa la
relativa valvola d’intercettazione.
•
Raccorderia varia (ottone, acciaio zincato).
•
Basamento in lamiera piegata oppure in profilato d’acciaio con verniciatura a polvere epossidica
•
Struttura porta quadri in profilati d’acciaio con verniciatura a polveri epossidica
•
Motore diesel con accoppiamento alla pompa di servizio.
•
Giunti antivibranti sul lato mandata.
•
Quadro elettrico di controllo motopompa e carica batteria.
•
Circuito avviamento motore diesel con due batterie indipendenti.
•
Doppio relé d’avviamento motore.
•
Dispositivo di spegnimento motore da comando elettrico (elettrostop).
34
•
Serbatoio carburante per motore diesel 90 LT
•
Quadro elettrico per ciascuna pompa di servizio.
La motopompa diesel è fornita su proprio basamento completo di piedini antivibranti, quadro elettrico a
muro completo di cavi di lunghezza adeguata serbatoio carburante a muro o a pavimento in funzione
della capacità, batterie su telaio in ferro a pavimento da posizionare di fianco al motore diesel.
L’installazione del motore diesel dovrà prevedere un adeguato sistema di ventilazione e scarico dei fumi
della combustione.
MISURATORE DI PORTATA
La normativa EN 12845 richiede la presenza del misuratore di portata per la verifica delle prestazioni
idrauliche nella fase di collaudo e durante le verifiche periodiche, esso dovrà comprendere:
•
Misuratore di portata a lettura diretta
•
Valvola d’intercettazione del tipo a sfera con maniglia a leva fino al diametro 2” compreso, a farfalla
con maniglia a leva per diametri da DN 65 a DN100 a farfalla con volantino e riduttore di manovra
per diametri DN125 e superiori.
•
Tubazione di raccordo dritta in plastica.
VASI A MEMBRANA
I gruppi di pressione dovranno essere predisposti per il montaggio direttamente sul collettore di vasi a
membrana da 24 litri in numero di uno per ogni pompa con i seguenti componenti:
•
Vaso a membrana;
•
Valvola a sfera d’intercettazione;
•
Foglio d’istruzioni;
KIT D’ASPIRAZIONE
I gruppi di pressione antincendio EN12845 dovranno essere forniti di tronchetti sul lato aspirazione della
pompa di servizio.
I requisiti dei tronchetti di aspirazione sono espressi dalla norma EN12845 (capitolo 10.5 e capitolo 10.6) e
sono legati dal valore massimo di velocità dell’acqua nelle tubazioni, dalla loro sezione minima, e dal tipo
d’installazione, sopra o sottobattente.
Il tronchetto dovrà essere composto da:
•
Giunto antivibrante da fissare alla bocca di aspirazione della pompa.
•
Valvola di intercettazione a farfalla con maniglia a leva per diametri fino a DN100, a farfalla con
volantino e riduttore di manovra per diametri DN125 e superiori.
•
Cono eccentrico.
35
•
Manovuotometro.
•
Flangia a saldare.
CARTELLI ANTINCENDIO
Segnali che indichino:
-
la posizione dei mezzi di estinzione quali estintori, idranti, attacchi motopompa VVF, stazioni di controllo.
-
Locale di pompaggio antincendio
-
Identificazione dei circuiti antincendio sul collettore di distribuzione.
-
Divieti di ingresso alle persone non autorizzate.
-
Divieto di togliere tensione all’alimentazione elettrica antincendio.
-
e quant'altro indicato per il buon funzionamento dell'impianto di estinzione e per la sicurezza delle
persone.
Dovranno essere posati nelle posizioni idonee alla più rapida e istintiva comprensione sia da parte del
pubblico che del personale di servizio e dovranno corrispondere ai segnali secondo la normativa del D. Lgs
493 del 14/08/1996 – UNI 7543.
I cartelli dovranno essere su supporto autoadesivo o su supporto in alluminio spessore 0,7 con 4 fori agli angoli.
ATTACCO MOTOPOMPA VV.F.
L’attacco motopompa sarà situato in prossimità della rampa di ingresso e sarà costituito dai seguenti
componenti racchiusi in una cassetta metallica verniciata di colore rosso e munita di lastra frangibile tipo
“SAFE CRASH”
- Due attacchi di immissione conformi alla specifica normativa di riferimento, con diametro non
inferiore a DN 70, dotati di attacchi a vite con girello UNI 804 e protetti contro l'ingresso di corpi
estranei nel sistema; nel caso di due o più attacchi saranno previste valvole di sezionamento per
ogni attacco;
-
valvola di intercettazione, aperta, che consenta l'intervento sui componenti senza svuotare
l'impianto;
-
valvola di non ritorno atto ad evitare fuoriuscita d'acqua dall'impianto in pressione;
valvola di sicurezza tarata a 12 bar, per sfogare l'eventuale sovra-pressione dell'autopompa.
Gli attacchi motopompa dovranno essere provvisti di cartello riportante la scritta:
“ATTACCO AUTOPOMPA VV.FF.”
“IMPIANTO A IDRANTI”
PRESSIONE MASSIMA 12 BAR.
36
CASSETTE IDRANTE UNI 45.
L’idrante a cassetta dovrà essere costituito di e dovrà essere posizionata ad una altezza di 1.2 mt da filo
pavimento.
-
Conforme norma UNI671-2
-
Cassetta in lamiera di Alluminio con portella e vetro frangibile.
-
Lancia frazionatrice UNI 45.
-
Rubinetto di intercettazione a margherita DN 40
-
Tubo flessibile di lunghezza 30 mt
-
Cartello monitore
VALVOLAME IMPIANTO ANTINCENDIO
GENERALITÀ
Le valvole di intercettazione da utilizzare per estinzione incendi dovranno essere conformi alla norma UNI
1074-1 parte 1 e parte 2,. Nelle tubazioni di diametro maggiore di 100 mm non sono ammesse valvole con
azionamento a leva (a 90°) prive di riduttore.
Le saracinesche di intercettazione saranno del tipo a vite interna con colonna di manovra ed indicatore di
posizione che determina inequivocabilmente se esse sono aperte o chiuse.
Le valvole dovranno essere provviste di saracinesche con cunei gommati.
Immediatamente a monte di ogni valvola di controllo a secco dovrà essere installata una valvola terminale
omologata con chiara identificazione dello stato di apertura o di chiusura.
VALVOLE DI RIEMPIMENTO RISERVA IDRICA
Le valvole di riempimento dei serbatoi dovranno essere di tipo meccanico con otturatore rivestito in gomma
neoprenica, azionato da leva con galleggiante di livello.
Il corpo della valvola dovrà essere in ghisa PN10 con flangie di accoppiamento.
La valvola dovrà avere una bassissima perdita di carico .
VALVOLE DI RITENUTA
La valvola di ritenuta dovrà essere del tipo con otturatore a clapet, ispezionabile, con corpo in ghisa
(PN16),e collegamenti flangiati
La valvola di ritenuta sarà montata sulla tubazione di collegamento con l’attacco motopompa per garantire
lo svuotamento della stessa tubazione nei periodi di inattività proteggendola intrinsecamente dal pericolo
gelo.
37
IMPIANTI ELETTRICI
GENERALITA’
Il presente documento, allegato al progetto, descrive le ipotesi di progetto adottate ed i risultati di calcolo
esecutivi ottenuti per il dimensionamento per gli impianti elettrici da prevedersi nell’ I.T.I.S. Olivetti di
Ivrea a Torino per l’alimentazione della Centrale di Pompaggio sita nel piano interrato.
Nella progettazione e dimensionamento degli impianti elettrici, si seguiranno le seguenti normative e regole
tecniche:
-
Dlgs n°37-2008
-
CEI 64-8 2007 Impianti elettrici in bassa tensione.
-
UNI 12845 Sistemi automatici a sprinkler
-
UNI 10779 Reti idranti: progettazione, installazione ed esercizio
-
UNI 11292 Locali destinati ad occupare gruppi di pompaggio per locali antincendio
IPOTESI DI PROGETTO DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO
FORNITURA DELL’ENERGIA
La fornitura di energia elettrica avviene in BT. La cabina MT ENEL è posta nello stesso vano di contatori e
del QGBT esistente. Pertanto il sistema di gestione del neutro sarà di tipo TN-S. È stato ipotizzato una
corrente di corto circuito nel punto di consegna, pari a 15kA.
Seguendo le prescrizioni delle normative:
-
UNI 12845 10.8.2, 10.8.4
-
UNI 11292 punti 6.2.1, 6.2.2
Si adotteranno i seguenti criteri di dimensionamento:
Alimentazione elettropompa:
-
L’alimentazione del quadro dell’elettropompa sarà presa a monte dell’interruttore generale di
alimentazione delle utenze ordinarie, sulla morsettiera del QGBT esistente. Nel caso dell’impianto
in oggetto si provvederà all’attestazione del quadro generale esistente QGBT ad una cassetta di
38
attestazione e derivazione,ed infine dalla cassetta di attestazione/derivazione si
alimenterà
l’avanquadro antincendio AVQ AI.
-
I fusibili a servizio della linea di alimentazione dell’elettropompa dovranno essere in grado di
consentire il passaggio della corrente di spunto per un tempo almeno pari a 20 s.
-
Per la linea di alimentazione saranno utilizzati cavi resistenti al fuoco di tipo FTG10-OM1.
-
Per il dimensionamento dei cavi sarà utilizzata una corrente pari al 150% della corrente nominale.
Impianto elettrico locale di pompaggio:
-
Il sistema di illuminazione deve essere in grado di garantire almeno 200 lux in condizioni ordinarie.
-
Il sistema di illuminazione, in condizioni di assenza di alimentazione di rete, deve essere in grado
di garantire almeno 25 lux per un tempo almeno pari a 60 min.
-
Sarà resa disponibile almeno una presa di corrente monofase, avente alimentazione distinta da
quelle dei quadri elettrici delle unità di pompaggio.
DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO: ALIMENTAZIONE ELETTROPOMPA
Sulla base dei criteri di progettazione già citati, l’attestazione del QGBT all’interno della cabina elettrica
avviene direttamente nella morsettiera del AVQ AI presente immediatamente a valle del gruppo di misura
G.M. secondo lo schema presente nel particolare della tavola II 015.
La partenza per l’elettropompa sarà protetta mediante fusibile di tipo Am da 125 A e realizzata mediante
cavi in rame con barriera antifuoco, isolati in gomma elastomerica qualità G10, sotto guaina termoplastica
di qualità M1, a norme CEI 20-45, (Tipo FTG10OM1 0,6/1 kV), resistente al fuoco per 3 ore secondo le
norme CEI 20-36 di sezione di 50 mm2 attraverso tubo in PVC φ63 con IP65.
Per il dimensionamento della linea si farà riferimento ad una potenza nominale pari a 37 kW, con
avviamento stella-triangolo e cos(ϕ) posto pari a 0.8, a favore della sicurezza.
Partendo da queste ipotesi, si potranno cautelativamente assumere le seguenti caratteristiche di
alimentazione dell’elettropompa.
Potenza nominale:
37 kW
Corrente nominale:
66 A
Cos (ϕ):
0.8
Avviamento:
Stella-triangolo.
Corrente di avviamento:
200 A.
39
La verifica relativa alla corrente di spunto è stata eseguita valutando il punto di funzionamento della pompa
durante l’avviamento con la caratteristica I2t del gruppo fusibili posto a protezione della linea.
Il calcolo del punto di funzionamento della pompa per un tempo pari a 20 secondi porta al seguente
risultato:
I2t = 2002*20 = 8*105
Sul grafico tale punto è evidenziato mediante un indicatore a croce.
Tale punto risulta essere a sinistra della caratteristica di intervento del fusibile e pertanto il
dimensionamento del componente è conforme alla normativa. Le verifiche della linea in oggetto e la
caratteristica di funzionamento dei fusibili sono riportate nell’allegato “Schede tecniche di calcolo e verifica
impianto elettrico”.
DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO: ALIMENTAZIONE UTENZE LOCALE GRUPPO DI POMPAGGIO
Dal quadro “AVQ AI” sito nel piano interrato, sarà derivata una linea per l’alimentazione del quadro “Q.A.I.”
da cui vengono alimentate le utenze relative al locale di pompaggio. Tali utenze corrispondono alle
partenze per i quadri installati sul gruppo pompa ed alle partenze poste a servizio dell’illuminazione
ordinaria, di emergenza e alla forza motrice.
Poiché il locale gruppo di pompaggio risulta protetto da impianto automatico a sprinkler, il quadro Q.A.I. in
esso ubicato dovrà essere realizzato in carpenteria con livello di protezione IP 55.
40
La linea a servizio del quadro Q.A.I. e le sue linee derivate saranno di tipo FG7OR, inoltre le linee a
servizio delle singole utenze saranno equipaggiate da interruttore differenziale da 30 mA, così come
specificato dalla legge n°37/2008.
I calcoli di verifica delle linee e le caratteristiche di funzionamento dei dispositivi di protezione sono riportati
nell’allegato “Schede tecniche di calcolo e verifica impianto elettrico.”
DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO: IMPIANTO ILLUMINAZIONE E FORZA MOTRICE DEL GRUPPO DI
POMPAGGIO
L’impianto d’illuminazione del locale gruppo di pompaggio è distinto nell’impianto per l’illuminazione
ordinaria ed in quello per l’illuminazione di emergenza.
Per l’illuminazione ordinaria, il livello di illuminamento richiesto è pari a 200 lux. Tali prestazioni sono state
ottenute attraverso l’ utilizzo di 3 plafoniere per lampade fluorescenti 2x36w con grado di isolamento IP55.
La capienza della vasca limita notevolmente il volume accessibile del locale di pompaggio e oscura il
contributo di una delle plafoniere, per cui si è ritenuto di effettuare l’analisi dell’illuminamento al netto del
volume della vasca. Per quanto riguarda la disposizione in pianta ed il livello di illuminamento ottenuto, si
farà riferimento a quanto specificato nella relazione tecnica allegato E2. Il tipo di corpi illuminanti
specificato è puramente indicativo: l’installatore utilizzerà apparecchi conformi a quanto specificato nel
presente documento.
Per l’illuminazione di emergenza il livello di illuminamento richiesto è 25 lux. Tali prestazioni sono state
ottenute attraverso l’ utilizzo di 2 plafoniere per lampade fluorescenti 1x36w con grado di isolamento IP55 e
con durata pari a 3 ore, una da collocarsi in prossimità della porta di accesso e l’altra in posizione
pressocchè centrale. Per quanto riguarda la disposizione in pianta ed il livello di illuminamento ottenuto, si
farà riferimento a quanto specificato nella relazione tecnica allegato E3. Il tipo di corpi illuminanti
specificato è puramente indicativo: l’installatore utilizzerà apparecchi conformi a quanto specificato nel
presente documento.
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
Il sistema da adottare per la protezione contro il pericolo di contatti diretti con elementi
normalmente in tensione dovrà consistere, a seconda del caso, nel rispetto parziale o totale dei seguenti
metodi di seguito riportati:
protezione mediante isolamento delle parti attive;
protezione mediante involucri o barriere;
protezione mediante distanziamento.
41
Seguendo le prescrizioni della legge n° 37/2008, dovrà essere fornita una protezione addizionale realizzata
mediante interruttore differenziale con corrente di intervento pari a 30 mA, per i carichi terminali sottesi al
QAI.
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
Il sistema da adottare per la protezione contro i contatti indiretti con elementi normalmente non in tensione
deve consistere nel rispetto del metodo di "protezione mediante interruzione automatica
dell'alimentazione".
Dovrà essere rispettata in ogni punto dell'impianto elettrico la condizione di cui all'articolo 413.1.4.2 della
Norma CEI 64-8, la quale impone:
IS ≤
Vf
Zg
Dove per Is si assume il valore della corrente di intervento entro 5 secondi del dispositivo di protezione,
mentre Vf rappresenta la tensione di fase.
Tutte le masse protette dallo stesso dispositivo di protezione dovranno essere collegate allo stesso
impianto di terra.
Come protezione addizionale su circuiti terminali saranno installati degli interruttori differenziali da 30 mA.
per i carichi terminali sottesi al QAI.
SELETTIVITA’ DI INTERVENTO DELLE PROTEZIONI
Per garantire la maggiore continuità di servizio anche in presenza di guasti dell'impianto elettrico si è
cercato di frazionare e parzializzare le alimentazioni alle utenze per ottenere una selettività orizzontale e di
sviluppare sull'albero delle protezioni una selettività verticale di tipo amperometrico e cronometrico tramite
la scelta particolare dei relè.
GRADI DI PROTEZIONE
I gradi di protezione richiesti saranno scelti in funzione del tipo di ambiente in cui saranno installati gli
impianti in particolare in base alla Norma CEI a cui gli impianti elettrici di tali ambienti faranno riferimento.
42
Tenendo in considerazione il fatto che il locale in cui risulta installato il gruppo di pompaggio risulta protetto
da Sprinkler, tutti i quadri, collegamenti, gruppi presa e dispositivi di comando installati all’interno del
suddetto locale dovranno avere un grado di protezione almeno pari a IP 55.
CADUTA DI TENSIONE
Per gli impianti a 400V in accordo a quanto stabilito dalla Norma CEI 64.8 si sono dimensionate le
condutture in modo da mantenere la caduta di tensione al di sotto del valore del 4% calcolata considerando
la corrente di impiego di ogni singolo circuito ottenuta utilizzando i seguenti coefficienti di contemporaneità:
circuiti di illuminazione
1
singole utenze
1
circuiti prese di servizio
0.1
CONDUTTORI E CAVI ELETTRICI
I conduttori previsti sono realizzati con cavi del tipo non propagante la fiamma e l'incendio a norma CEI 2022 II ed. e 20-35.
In particolare si utilizzerà un cavo di tipo resistente al fuoco FTG10M1 per quanto riguarda il circuito
alimentante l’elettropompa, mentre si utilizzerà una conduttura di tipo FG7OR per quanto riguarda tutte le
altre condutture.
Per maggiori indicazioni sulla tipologia di cavi utilizzati fare riferimento a tipologia e sezione indicate sugli
schemi unifilari dei quadri.
SEZIONE DI CALCOLO ELETTRICO
Il dimensionamento dei circuiti è stato fatto sulla base delle seguenti valutazioni:
Dimensionamento cavi elettrici;
Valutazioni correnti di corto circuito;
Scelta e coordinamento interruttori;
Verifica protezione cavi;
Verifica massima caduta di tensione
43
DIMENSIONAMENTO CAVI ELETTRICI IN BT.
Sono state calcolate, per i vari circuiti costituenti l'impianto, la sezione dei conduttori di fase in base alle
condizioni di posa previste ed alla corrente di utenza.
Condizioni previste:
Tensione nominale inferiore a 0,6/1 kV.
Cavi non armati.
Temperatura massima 70 gradi per conduttori isolati in PVC e 90 gradi per conduttori
isolati in EPR.
Temperatura ambiente di 30 gradi per cavi in aria.
Presenza di conduttori adiacenti a quello considerato.
Dai risultati di calcolo, riferiti alle singole dorsali costituenti l'impianto sono stati, in particolare, evidenziati:
Tipo di cavo e posa mediante apposita codifica
La portata del cavo nelle condizioni di posa indicate
La formazione della conduttura
La codifica delle condutture è dettata dalle tabelle della Norma CEI 64-8 e della Norma UNEL 35024/1; nel
seguito verranno riportate le tabelle ed un esempio di codifica.
Le tabelle seguenti riportano la corrispondenza esistente tra le tipologie di posa della norma CEI 64-8
tabella 52 C e le tabelle di portata dei cavi della norma UNEL 35024/1.
Le tabelle sono caratterizzate da tre colonne. Il contenuto delle colonne è il seguente:
Tipo posa: riferimento numerico della posa secondo la Tabella 52C.
Descrizione : descrizione della posa secondo la Tabella 52C della norma CEI 64-8/5.
Metodo di installazione: è la tipologia di posa prevista dalla norma UNEL 35024/1 in corrispondenza della
quale è possibile ricavare la portata del cavo. Il metodo viene indicato con il riferimento della tabella delle
portate e un numero progressivo. Il numero progressivo rappresenta la posizione della metodologia di posa
prevista nella tabella.
UNIPOLARI
Tipo di posa
Descrizione
Metodo
d’installazione
1
senza guaina in tubi circolari entro muri isolanti
1U
3
senza guaina in tubi circolari su o distanziati da pareti
2U
4
senza guaina in tubi non circolari su pareti
2U
5
senza guaina in tubi annegati nella muratura
2U
44
11
con o senza armatura su o distanziati da pareti
4U
11A
con o senza armatura fissati su soffitti
11B
con o senza armatura distanziati da soffitti
12
con o senza armatura su passerelle non perforate
4U
13
con o senza armatura su passerelle perforate
5U
14
con o senza armatura su mensole distanziati dalle pareti
5U
14
con guaina a contatto fra loro su mensole
5U, 6U, 7U
15
con o senza armatura fissati da collari
5U, 6U, 7U
16
con o senza armatura su passerelle a traversini
5U, 6U, 7U
17
con guaina sospesi a od incorporati in fili o corde
5U
18
conduttori nudi o cavi senza guaina su isolatori
3U
21
con guaina in cavità di strutture
4U
22
senza guaina in tubi in cavità di strutture
2U
22A
con guaina in tubi in cavità di strutture
23
senza guaina in tubi non circolari in cavità di strutture
2U
24
senza guaina in tubi non circolari annegati muratura
2U
24A
con guaina in tubi non circolari annegati muratura
25
con guaina in controsoffitti o pavimenti sopraelevati
4U
31
con guaina in canali orizzontali su pareti
2U
32
con guaina in canali verticali su pareti
2U
33
senza guaina in canali incassati nel pavimento
2U
34
senza guaina in canali sospesi
2U
34A
con guaina in canali sospesi
41
senza guaina in tubi in cunicoli chiusi orizzontali verticali
2U
42
senza guaina in tubi in cunicoli ventilati in pavimento
2U
43
con guaina in cunicoli aperti o ventilati
4U
51
con guaina entro pareti termicamente isolanti
1U
52
con guaina in muratura senza protezione meccanica
4U
53
con guaina in muratura con protezione meccanica
4U
61
con guaina in tubi o cunicoli interrati
62
con guaina interrati senza protezione meccanica
63
con guaina interrati con protezione meccanica
71
senza guaina in elementi scanalati
1U
45
72
senza guaina in canali provvisti di separatori
2U
73
senza/con guaina posati in stipiti di porte
1U
74
senza/con guaina posati in stipiti di finestre
1U
MULTIPOLARI
Tipo di posa Descrizione
Metodo
d’installazione
2
in tubi circolari entro muri isolanti
1M
3A
in tubi circolari su o distanziati da pareti
2M
4A
in tubi non circolari su pareti
2M
5A
in tubi annegati nella muratura
2M
11
con o senza armatura su o distanziati da pareti
4M
11A
con o senza armatura fissati su soffitti
4M
11B
con o senza armatura distanziati da soffitti
12
con o senza armatura su passerelle non perforate
13
con o senza armatura su passerelle perforate
3M
14
con o senza armatura su mensole distanziati da pareti
3M
15
con o senza armatura fissati da collari
3M
16
con o senza armatura su passerelle a traversini
3M
17
con guaina sospesi a od incorporati in fili o corde
3M
21
in cavità di strutture
2M
22A
in tubi in cavità di strutture
2M
24A
in tubi non circolari annegati in muratura
25
in controsoffitti o pavimenti sopraelevati
2M
31
in canali orizzontali su pareti
2M
32
in canali verticali su pareti
2M
33A
in canali incassati nel pavimento
2M
34A
in canali sospesi
2M
43
in cunicoli aperti o ventilati
2M
51
entro pareti termicamente isolanti
1M
52
in muratura senza protezione meccanica
4M
53
in muratura con protezione meccanica
4M
61
in tubi o cunicoli interrati
46
62
interrati senza protezione meccanica
63
interrati con protezione meccanica
73
Posati in stipiti di porte
1M
74
posati in stipiti di finestre
1M
81
immersi in acqua
La conduttura scelta viene indicata dal programma di calcolo e verifica, all’interno dello schema unifilare,
tramite una codifica che identificano la conduttura e le sue caratteristiche portando così ad individuarne la
portata.
La codifica risulterà cosi composta:
∗
1° campo riportante un numero corrispondente al tipo di isolante del cavo
o 115 PVC o Gomma G
o 135 Gomma G2
o 145 Gomma G5 EPR
∗
2° campo riportante il tipo e la modalità di posa del cavo
∗
3° campo riportante la temperatura di posa del cavo
∗
4° campo riportante il coefficiente riduttivo della portata del cavo ipotizzato
seguendo la tabella IV e V della Norma CEI-UNEL 35024/1
Ne risulta che ad esempio una codifica tipo 143/2U31_/3070,7 indica una conduttura formata da conduttori
unipolare con guaina isolati in Gomma G5 posati all’interno di un canale orizzontale ad una temperatura di
30° con coefficiente riduttivo della portata di 0,7.
CALCOLI DI VERIFICA
Per quanto i calcoli di verifica delle linee e dei dispositivi di protezione utilizzati sono riportati nell’allegato
E1.
SCELTA DEL COORDINAMENTO CAVI E INTERRUTTORI.
Sono state determinate le protezioni elettriche da adottare, in funzione della sezione dei conduttori a loro
volta scelte in base alla corrente di impiego e alle condizioni di posa esistenti (Vedi paragrafo precedente)
Per la potenza installata si sono adottati i valori di riferimento indicati negli schemi elettrici e nelle tavole
allegate.
Il metodo seguito per il coordinamento tra cavi e interruttori è quello previsto dalla Norma CEI 64-8.
In particolare si è valutata la protezione dei cavi per mezzo dell'IMTD sia a inizio linea (massima energia
specifica passante lasciata passare dall'interruttore inferiore all'energia sopportata dal cavo) sia a fondo
linea (minima corrente di corto circuito superiore alla corrente di sgancio magnetico dell'IMT).
47
Per correnti inferiori si è adottata la protezione contro i sovraccarichi secondo il metodo indicato sempre
dalla 64.8.
ALLEGATO: SCHEDE TECNICHE DI CALCOLO E VERIFICA E1, E2, E3.
48
Quadro:
Tavola:
Impianto: Progetto Impianto Elettrico
Sigla Arrivo:
Cliente:
Descrizione Quadro: Avanquadro Generale Gruppo Antincendio AQG AI
PUNTO DI CONSEGNA
Provincia di TO
Sistema di distribuzione: TN-S
Resistenza di terra: 10 [Ω
Ω]
Avanquadro Generale
Gruppo Antincendio AQG AI
Circuito
C.d.t. % Max ammessa: 4 %
Apparecchiatura
Icc di barratura: 9,48 [kA]
Corto circuito
Lunghezza ≤ Lunghezza max
C.d.t. % con Ib ≤ C.d.t. max
Icc max ≤ P.d.I.
Sezione
[ mm2 ]
L
[m] [m]
---
PUNTO DI
CONSEGNA
L
C.d.t.%
max con Ib
---
Tipo
Distribuzione
[%]
0
---
Quadripolare
Sovraccarico Test
I2t ≤K2S2
FASE
Sigla
utenza
Tensione: 20000/400 [V]
2
Ib ≤ In ≤ Iz
NEUTRO
2
Id
P.d.I.
Icc
max
I di
Int. Prot.
I gt
Fondo
Linea
I t max
Inizio
Linea
KS
[A]
[ kA ]
[ kA ]
[A]
[A]
[ A2S ]
0
---
9,48
---
8601
2
2
2
If ≤ 1,45 Iz
PROTEZIONE
I2t max
Inizio
Linea
K2S2
[ A2S ]
[ A2S ]
[ A2S ]
---
---
---
82
0
---
0
---
SI
I t max
Inizio
Linea
KS
[ A2S ]
[ A2S ]
---
---
---
2
Ib
In
Iz
If
[A] [A] [A] [A]
1.45Iz
[A]
3(1x50)+(1PE50)
90
91
1,02
3ND1 NH00
Tripolare
0
100
9,48
1794
1812
98000
51122500
---
---
98000
51122500
67
125
166
200
240
SI
1(4x10)+(1PE10)
90
79854
1,04
5SY64257+5SM27456
Quadripolare
0,5 - A
15
9,48
0,5
428
42668
2044900
36057
2044900
42668
1322500
15
25
41
36
59
SI
CALCOLI E VERIFICHE
Quadro:
Tavola:
Impianto: Progetto Impianto Elettrico
Sigla Arrivo:
Cliente: Provincia di TO
Descrizione Quadro:Quadro QAI locale di pompaggio
Sistema di distribuzione: TN-S
Resistenza di terra: 10 [Ω
Ω]
C.d.t. % Max ammessa: 4 %
Quadro Antincendio QAI
Circuito
Apparecchiatura
Icc di barratura: 1,29 [kA]
Corto circuito
Lunghezza ≤ Lunghezza max
C.d.t. % con Ib ≤ C.d.t. max
Icc max ≤ P.d.I.
Sezione
2
[ mm ]
L
L
C.d.t.%
max con Ib
[m] [m]
Tipo
Distribuzione
[%]
Sovraccarico Test
I2t ≤K2S2
FASE
Sigla
utenza
Tensione: 20000/400 [V]
2
Ib ≤ In ≤ Iz
NEUTRO
2
2
Id
P.d.I.
Icc
max
I di
Int. Prot.
I gt
Fondo
Linea
I t max
Inizio
Linea
KS
[A]
[ kA ]
[ kA ]
[A]
[A]
[AS]
2
[AS]
2
2
2
If ≤ 1,45 Iz
PROTEZIONE
2
I t max
Inizio
Linea
KS
[AS]
2
[AS]
2
I2t max
Inizio
Linea
K2S2
[AS]
2
[AS]
2
Ib
In
Iz
If
[A] [A] [A] [A]
1.45Iz
[A]
---
---
1,04
5TE8414
Quadripolare
0,5
---
1,29
0,5
427
---
---
---
---
---
---
15
25
---
36
---
SI
Motopompa
Antincendio
1(2x2,5)+(1PE2,5)
20
>99999
2
5SU13537KK16
Monofase L1+N
0,03 - A
6
0,67
0,03
226
1019
127806
950
127806
1019
82656
7,217
16
20
23
29
SI
Radiatore
elettrico
1(2x2,5)+(1PE2,5)
20
>99999
2,35
5SU13537KK16
Monofase L2+N
0,03 - A
6
0,67
0,03
226
1019
127806
950
127806
1019
82656
9,623
16
20
23
29
SI
Pompa di
compensazio
ne
1(4x2,5)+(1PE2,5)
20
>99999
1,2
5SY34107+5SM23426
Quadripolare
0,03 - A
6
1,29
0,03
226
1487
127806
620
127806
662
82656
3,093
10
18
15
26
SI
Illuminazione
ordinaria
1(2x1,5)+(1PE1,5)
20
>99999
1,57
5SU13537KK10
Monofase L2+N
0,03 - A
6
0,67
0,03
171
845
46010
749
46010
845
29756
2,406
10
15
15
21
SI
Illuminazione
di
emergenza
1(2x1,5)+(1PE1,5)
20
>99999
1,57
5SU13537KK10
Monofase L1+N
0,03 - A
6
0,67
0,03
171
845
46010
749
46010
845
29756
2,406
10
15
15
21
SI
Forza
Motrice
1(2x2,5)+(1PE2,5)
20
>99999
2,32
5SY35167+5SM23226
Monofase L3+N
0,03 - A
6
0,67
0,03
227
818
127806
788
127806
818
82656
9,623
16
20
23
29
SI
CALCOLI E VERIFICHE
Locale di Pompaggio
ALLEGATO E2 - VERIFICA ILLUMINOTECNICA ILL. ORDINARIA
ALLEGATO E3 - VERIFICA ILLUMINOTECNICA ILL. EMERGENZA
ALLEGATO E2 - VERIFICA ILLUM. ILL. ORDINARIA
22.07.2010
Indice
Progetto
Copertina progetto
Indice
Disano 601 Disanlens PX - con diffusore in plexiglas Disano 601 FL ...
Scheda tecnica apparecchio
CDL (polare)
Locale di pompaggio
Riepilogo
Lampade (planimetria)
Risultati illuminotecnici
Pagina 2
1
2
3
4
5
6
7
ALLEGATO E2 - VERIFICA ILLUM. ILL. ORDINARIA
22.07.2010
Disano 601 Disanlens PX - con diffusore in plexiglas Disano 601 FL 2X36 PX CNR-E
EM bianco / Scheda tecnica apparecchio
Emissione luminosa 1:
135°
150°
165°
180°
165°
150°
135°
200
160
120°
120°
120
80
105°
105°
90°
90°
75°
75°
60°
60°
45°
30°
15°
0°
15°
30°
C0 - C180
Classificazione lampade secondo CIE: 84
CIE Flux Code: 39 68 88 84 82
CORPO: In lamiera di acciaio stampato in un unico pezzo.
RIFLETTORE: In acciaio, bianco, stabilizzato ai raggi UV.
DIFFUSORE: In plexiglas prismatizzato trasparente. Liscio esternamente
antipolvere.
VERNICIATURA: Ad immersione per anaforesi con smalto acrilico, colore
bianco, stabilizzato ai raggi UV, previo trattamento di fosfatazione.
PORTALAMPADA: In policarbonato e contatti in bronzo fosforoso.
CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto rigido sezione 0.50 mm2,
guaina di PVC-HT resistente a 90°C secondo le norme CEI 20-20.
Morsettiera 2P+T con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2.
NORMATIVA: Prodotte in conformità alle vigenti norme EN60598-1 CEI 34 21, sono protette con il grado IP40IK03 secondo le EN 60529. Sono
certificate dall'Istituto Marchio di Qualità (IMQ) ENEC. Installabili su superfici
normalmente infiammabili.
VERSIONE IN EMERGENZA: In caso di "black-out" una sola lampada
collegata al circuito in emergenza rimane accesa (S.A.), evitando così disagi
dovuti all'improvvisa mancanza di illuminazione. L'autonomia è di 60 min. Al
ritorno della tensione la batteria si ricarica automaticamente.
C90 - C270
Emissione luminosa 1:
Valutazione di abbagliamento secondo UGR
 Soffitto
 Pareti
 Pavimento
Dimensioni del locale
X
Y
70
70
50
50
30
70
70
50
50
30
50
20
30
20
50
20
30
20
30
20
50
20
30
20
50
20
30
20
30
20
Linea di mira perpendicolare
all'asse delle lampade
Linea di mira parallela
all'asse delle lampade
2H
2H
3H
4H
6H
8H
12H
-2.3
-0.6
0.2
0.9
1.3
1.6
-1.0
0.5
1.2
1.9
2.2
2.5
-1.7
-0.1
0.8
1.5
1.9
2.2
-0.5
1.0
1.8
2.5
2.8
3.1
0.0
1.6
2.4
3.1
3.5
3.8
-1.8
-0.9
-0.6
-0.4
-0.3
-0.3
-0.6
0.2
0.5
0.6
0.6
0.6
-1.3
-0.3
0.0
0.2
0.3
0.3
-0.1
0.8
1.0
1.2
1.2
1.2
0.5
1.4
1.7
1.8
1.9
1.8
4H
2H
3H
4H
6H
8H
12H
-1.8
-0.0
1.0
1.9
2.4
2.8
-0.8
0.9
1.8
2.6
3.0
3.4
-1.3
0.6
1.6
2.6
3.0
3.5
-0.2
1.5
2.4
3.3
3.7
4.1
0.4
2.2
3.1
4.0
4.4
4.8
-1.5
-0.4
0.0
0.3
0.4
0.4
-0.5
0.5
0.8
1.0
1.0
1.0
-0.9
0.2
0.7
1.0
1.0
1.1
0.1
1.1
1.5
1.7
1.7
1.7
0.7
1.8
2.2
2.4
2.5
2.5
8H
4H
6H
8H
12H
1.1
2.3
2.9
3.5
1.8
2.8
3.4
3.9
1.8
3.0
3.6
4.2
2.4
3.5
4.1
4.6
3.2
4.3
4.9
5.4
0.3
0.7
0.9
1.0
0.9
1.3
1.4
1.4
0.9
1.4
1.6
1.7
1.6
1.9
2.0
2.1
2.4
2.7
2.9
2.9
12H
4H
6H
8H
1.1
2.3
3.0
1.7
2.8
3.4
1.8
3.0
3.7
2.4
3.5
4.1
3.2
4.3
4.9
0.3
0.8
1.0
0.9
1.3
1.5
1.0
1.5
1.7
1.6
2.0
2.2
2.4
2.8
3.0
Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S
S = 1.0H
S = 1.5H
S = 2.0H
+0.1 / -0.1
+0.2 / -0.3
+0.3 / -0.5
+0.2 / -0.3
+0.8 / -0.7
+1.5 / -1.3
Tabella standard
BK08
BK04
Addendo di
correzione
-13.8
-16.8
Indici di abbagliamento corretti riferiti a 6700lm Flusso luminoso sferico
Pagina 3
45°
 82%
cd/klm
ALLEGATO E2 - VERIFICA ILLUM. ILL. ORDINARIA
22.07.2010
Disano 601 Disanlens PX - con diffusore in plexiglas Disano 601 FL 2X36 PX CNR-E
EM bianco / CDL (polare)
Lampada: Disano 601 Disanlens PX - con diffusore in plexiglas Disano 601 FL 2X36 PX CNR-E EM bianco
Lampade: 2 x FL36/4/3B
135°
150°
165°
180°
165°
150°
135°
200
160
120°
120°
120
80
105°
105°
90°
90°
75°
75°
60°
60°
45°
30°
15°
Pagina 4
15°
30°
45°
 82%
cd/klm
C0 - C180
0°
C90 - C270
ALLEGATO E2 - VERIFICA ILLUM. ILL. ORDINARIA
22.07.2010
Riepilogo
4.51 m
180
240
120
240
300
180
240
300 300
300
300
240
240
240
300
240
300
240
300 300
360
360
240
300
300
240
240
300
240
300
300
360
180
300 240
300
180
240
240
240
240
180
360
120
0.00
0.00
9.30 m
Altezza locale: 3.000 m, Altezza di montaggio: 3.000 m, Fattore di
manutenzione: 0.80
Superficie
Valori in Lux, Scala 1:67
 [%]
Em [lx]
Emin [lx]
Emax [lx]
Emin / Em
/
205
92
382
0.447
Pavimento
47
184
96
256
0.522
Soffitto
78
136
75
1669
0.556
Pareti (4)
78
160
80
3925
/
Superficie utile
Superficie utile:
Altezza:
Reticolo:
Zona margine:
0.850 m
128 x 64 Punti
0.000 m
Distinta lampade
No.
Pezzo
1
2
Denominazione (Fattore di correzione)
Disano 601 Disanlens PX - con diffusore in plexiglas Disano 601 FL 2X36
PX CNR-E EM bianco (1.000)
Totale:
Potenza allacciata specifica: 4.19 W/m² = 2.04 W/m²/100 lx (Base: 41.90 m²)
Pagina 5
 [lm]
P [W]
6700
87.8
13400
175.6
ALLEGATO E2 - VERIFICA ILLUM. ILL. ORDINARIA
22.07.2010
Lampade (planimetria)
4.51 m
1
2.39
1
0.00
0.00
2.62
6.60
9.30 m
Scala 1 : 67
Distinta lampade
No.
Pezzo
1
2
Pagina 6
Denominazione
Disano 601 Disanlens PX - con diffusore in plexiglas Disano 601 FL 2X36 PX CNR-E EM
bianco
ALLEGATO E2 - VERIFICA ILLUM. ILL. ORDINARIA
22.07.2010
Risultati illuminotecnici
Flusso luminoso sferico: 13400 lm
Potenza totale:
175.6 W
Fattore di
0.80
manutenzione:
Zona margine:
0.000 m
Superficie
Superficie utile
Illuminamenti medi [lx]
diretto
indiretto
totale
88
117
205
Coefficiente di riflessione [%]
Luminanza medio [cd/m²]
/
/
Pavimento
70
114
184
47
27
Soffitto
27
108
136
78
34
Parete 1
98
105
203
78
50
Parete 2
28
101
129
78
32
Parete 3
45
105
150
78
37
Parete 4
23
100
123
78
31
Regolarità sulla superficie utile
Emin / Em: 0.447 (1:2)
Emin / Emax: 0.240 (1:4)
Potenza allacciata specifica: 4.19 W/m² = 2.04 W/m²/100 lx (Base: 41.90 m²)
Pagina 7
ALLEGATO E3 - VERIFICA ILLUM ILL. EMERGENZA
22.07.2010
Indice
Progetto
Indice
3FFilippi 5201 3F Linda 1x36
Scheda tecnica apparecchio
3F Linda 1x36
CDL (polare)
Locale di Pompaggio
Riepilogo
Lampade (planimetria)
Risultati illuminotecnici
Pagina 1
1
2
3
4
5
6
ALLEGATO E3 - VERIFICA ILLUM ILL. EMERGENZA
22.07.2010
3FFilippi 5201 3F Linda 1x36 / Scheda tecnica apparecchio
Emissione luminosa 1:
135°
150°
165°
180°
165°
150°
135°
140
120
100
120°
120°
80
60
105°
105°
40
90°
90°
75°
75°
60°
60°
45°
30°
15°
0°
15°
30°
45°
 77%
cd/klm
C0 - C180
Classificazione lampade secondo CIE: 84
CIE Flux Code: 31 59 83 85 76
ILLUMINOTECNICHE
Rendimento luminoso >77% (inferiore >65%, superiore >12%).
Distribuzione diffusa simmetrica.
UGR <21 (EN 12464-1).
MECCANICHE
Corpo in policarbonato autoestinguente V2, stampato ad iniezione in colore
grigio RAL 7035. Guarnizione di tenuta iniettata ecologica
antinvecchiamento.
Schermo in policarbonato autoestinguente V2, stabilizzato agli UV,
trasparente, stampato ad iniezione, con superficie esterna liscia e interna
con prismatizzazione differenziata, apertura antivandalica.
Riflettore portacablaggio in acciaio zincato a caldo, verniciato a base
poliestere bianco, fissato al corpo mediante dispositivi rapidi in acciaio,
apertura a cerniera.
Scrocchi a scomparsa filo corpo, in policarbonato, per fissaggio schermo.
Dimensioni: 100x1270 mm, altezza 100 mm. Peso 2,60 kg.
Grado di protezione IP65.
Montaggio anche su superfici normalmente infiammabili. - F Resistenza meccanica 6,5 joule.
Resistenza al filo incandescente 850°C.
ELETTRICHE
Cablaggio a starter basse perdite EEI B2, 230V-50Hz, rifasato, fusibile,
classe I, cavo da 0,5 mmq termoresistente HT 90°C.
ENEC - IMQ.
DOTAZIONE
Staffe di fissaggio in acciaio inox.
APPLICAZIONI
Virtualmente in qualsiasi ambiente compatibilmente con le
esalazioni/atmosfere che compromettono l'utilizzo delle materie plastiche.
Non idonea su superfici soggette a forti vibrazioni, esposte agli agenti
atmosferici e su funi o paline.
Dimensioni e specifiche soggette a modifiche senza preavviso. ST.1105
Pagina 2
C90 - C270
Emissione luminosa 1:
Valutazione di abbagliamento secondo UGR
 Soffitto
 Pareti
 Pavimento
Dimensioni del locale
X
Y
70
50
20
70
30
20
50
50
20
50
30
20
30
30
20
70
50
20
Linea di mira perpendicolare
all'asse delle lampade
70
30
20
50
50
20
50
30
20
30
30
20
Linea di mira parallela
all'asse delle lampade
2H
2H
3H
4H
6H
8H
12H
19.5
22.6
24.1
25.9
26.9
28.0
20.9
23.8
25.3
27.0
27.9
29.0
20.0
23.1
24.7
26.5
27.5
28.6
21.4
24.3
25.9
27.6
28.5
29.6
21.9
24.9
26.5
28.2
29.2
30.2
14.9
16.2
16.7
16.9
17.0
17.1
16.3
17.4
17.8
18.0
18.1
18.1
15.4
16.8
17.2
17.5
17.6
17.7
16.8
18.0
18.4
18.6
18.6
18.7
17.3
18.6
19.0
19.2
19.3
19.3
4H
2H
3H
4H
6H
8H
12H
20.2
23.5
25.2
27.2
28.4
29.6
21.3
24.5
26.1
28.1
29.1
30.3
20.7
24.1
25.9
27.9
29.0
30.3
21.9
25.1
26.8
28.7
29.8
31.0
22.5
25.7
27.5
29.4
30.5
31.7
17.3
19.1
19.8
20.3
20.4
20.5
18.4
20.1
20.7
21.1
21.2
21.2
17.8
19.7
20.4
20.9
21.1
21.2
19.0
20.7
21.3
21.7
21.8
21.9
19.6
21.3
22.0
22.5
22.6
22.6
8H
4H
6H
8H
12H
25.6
27.9
29.3
30.8
26.4
28.6
29.8
31.3
26.3
28.6
30.0
31.5
27.0
29.3
30.5
32.0
27.8
30.0
31.3
32.8
21.6
22.6
23.0
23.3
22.4
23.3
23.6
23.8
22.3
23.3
23.7
24.0
23.0
24.0
24.3
24.5
23.8
24.7
25.1
25.3
12H
4H
6H
8H
25.6
28.1
29.5
26.3
28.6
30.0
26.3
28.8
30.2
27.0
29.3
30.7
27.8
30.1
31.5
22.2
23.5
24.1
22.9
24.1
24.6
22.9
24.2
24.8
23.5
24.8
25.4
24.3
25.6
26.2
Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S
S = 1.0H
S = 1.5H
S = 2.0H
+0.2 / -0.2
+0.3 / -0.3
+0.4 / -0.5
+0.1 / -0.0
+0.2 / -0.2
+0.4 / -0.5
Tabella standard
---
---
Addendo di
correzione
---
---
Indici di abbagliamento corretti riferiti a 3350lm Flusso luminoso sferico
ALLEGATO E3 - VERIFICA ILLUM ILL. EMERGENZA
22.07.2010
3FFilippi 5201 3F Linda 1x36 / CDL (polare)
Lampada: 3FFilippi 5201 3F Linda 1x36
Lampade: 1 x 36W 1xT8 EEI B2
135°
150°
165°
180°
165°
150°
135°
140
120
100
120°
120°
80
60
105°
105°
40
90°
90°
75°
75°
60°
60°
45°
30°
15°
Pagina 3
15°
30°
45°
 77%
cd/klm
C0 - C180
0°
C90 - C270
ALLEGATO E3 - VERIFICA ILLUM ILL. EMERGENZA
22.07.2010
Riepilogo
90
120
60
120
90
60
150
120
150 150
120
120
120
120
120 120 120
4.46 m
90
90
120
120 120
150
120
150
120
120
120
90
150 150
120
90
60
90
0.00
0.00
9.30 m
Altezza locale: 3.000 m, Altezza di montaggio: 3.000 m, Fattore di
manutenzione: 0.80
Superficie
Valori in Lux, Scala 1:67
 [%]
Em [lx]
Emin [lx]
Emax [lx]
Emin / Em
/
100
48
173
0.485
Pavimento
47
88
50
120
0.569
Soffitto
78
68
40
322
0.591
Pareti (4)
78
80
45
545
/
Superficie utile
Superficie utile:
Altezza:
Reticolo:
Zona margine:
0.850 m
128 x 64 Punti
0.000 m
Distinta lampade
No.
Pezzo
1
2
Denominazione (Fattore di correzione)
3FFilippi 5201 3F Linda 1x36 (1.000)
Totale:
Potenza allacciata specifica: 2.07 W/m² = 2.08 W/m²/100 lx (Base: 41.48 m²)
Pagina 4
 [lm]
P [W]
3350
43.0
6700
86.0
ALLEGATO E3 - VERIFICA ILLUM ILL. EMERGENZA
22.07.2010
Lampade (planimetria)
4.46 m
1
1
2.34
0.00
0.00
3.66
8.60
9.30 m
Scala 1 : 67
Distinta lampade
No.
Pezzo
1
2
Pagina 5
Denominazione
3FFilippi 5201 3F Linda 1x36
ALLEGATO E3 - VERIFICA ILLUM ILL. EMERGENZA
22.07.2010
Risultati illuminotecnici
Flusso luminoso sferico: 6700 lm
Potenza totale:
86.0 W
Fattore di
0.80
manutenzione:
Zona margine:
0.000 m
Superficie
Superficie utile
Illuminamenti medi [lx]
diretto
indiretto
totale
41
59
100
Coefficiente di riflessione [%]
Luminanza medio [cd/m²]
/
/
Pavimento
31
57
88
47
13
Soffitto
13
55
68
78
17
Parete 1
19
52
71
78
18
Parete 2
67
60
127
78
32
Parete 3
21
53
74
78
18
Parete 4
21
44
65
78
16
Regolarità sulla superficie utile
Emin / Em: 0.485 (1:2)
Emin / Emax: 0.279 (1:4)
Potenza allacciata specifica: 2.07 W/m² = 2.08 W/m²/100 lx (Base: 41.48 m²)
Pagina 6