La collana Guide e Soluzioni, che da sempre garantisce il parere d’autore in tema di fisco, bilancio, lavoro e società, si avvale delle firme più autorevoli per guidare i professionisti nella gestione e soluzione di tutte le problematiche. Il volume CONTENZIOSO TRIBUTARIO è curato da Alberto Marcheselli, Avvocato e Professore di Diritto Finanziario e Tributario nelle Università di Genova e Torino. Il volume è strutturato in otto parti: - organi e oggetto della giurisdizione tributaria - processo di primo grado - impugnazioni - esecuzione della sentenza - vicende del processo tributario - contributo unificato atti giudiziari - definizione delle liti pendenti - appendice www.ipsoa.it/guidesoluzioni puoi avere la banca dati, il volume e la relativa app sempre allo stesso prezzo! ISBN 978-88-217-4946-9 “FORMULA SEMPRE AGGIORNATI” 00143450 Guide e soluzioni è un sistema integrato composto dalla collana, dalla banca dati e dalla nuova app per tablet. Se scegli di acquistare questo volume con € 98,00 I.V.A. INCLUSA CONTENZIOSO TRIBUTARIO L’opera è redatta con taglio operativo, in modo da favorire il professionista nell’adozione delle scelte processuali potenzialmente adottabili, evidenziando, per ognuna, i relativi requisiti, termini, condizioni e rischi. Il testo non si limita a fornire un bagaglio di informazioni, per quanto accompagnato da un ricchissimo apparato di riferimenti giurisprudenziali e di prassi. L’opera privilegia l’approccio ragionato, offrendo oltre che una guida completa dal diritto processuale applicato, un formidabile repertorio di strategie e argomentazioni sui temi della procedura tributaria. Guide e Soluzioni Guide e Soluzioni CONTENZIOSO TRIBUTARIO A cura di Alberto MARCHESELLI AGGIORNATO CON: Nuovo reclamo e mediazione fiscale Metodi di accertamento tributario e tecniche di difesa nel giudizio Oneri di allegazione, contestazione e prova nel processo tributario Processo su accertamenti presuntivi Processo su debiti tributari di società estinte Novità su impugnazione e ricorso per cassazione QUESTO EBOOK È UN'ANTEPRIMA GRATUITA Per ordinare la versione integrale utilizzare il link SHOPWKI.it o rivolgersi all’agente di zona PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA © 2014 Wolters Kluwer Italia S.r.l Strada I, Palazzo F6 - 20090 Milanofiori Assago (MI) ISBN: 9788821745812 Il presente file può essere usato esclusivamente per finalità di carattere personale. I diritti di commercializzazione, traduzione, di memorizzazione elettronica, di adattamento e di riproduzione totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi. La presente pubblicazione è protetta da sistemi di DRM. La manomissione dei DRM è vietata per legge e penalmente sanzionata. L’elaborazione dei testi è curata con scrupolosa attenzione, l’editore declina tuttavia ogni responsabilità per eventuali errori o inesattezze. Edizione 2014 Hanno curato l’aggiornamento ALBERTO MARCHESELLI Già Magistrato Ordinario, è Professore di diritto Finanziario e Tributario nelle Università di Genova e Torino e Avvocato abilitato al Patrocinio davanti alle Giurisdizioni Superiori. Nominato docente stabile della Scuola Centrale Tributaria Ezio Vanoni (ora Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze) nel 1996. Dottore di Ricerca in Diritto tributario Internazionale e Comparato. Ha collaborato e collabora con le iniziative formative del Centro per la ricerca sul crimine delle Nazioni Unite (UNICRI), Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria. Docente nei principali Master Tributari italiani, ha pubblicato oltre 400 tra libri, saggi e studi in materia tributaria. RAMONA MARCHETTO Laureata in Giurisprudenza discutendo una dissertazione in Scienza delle Finanze, presso l’Università degli Studi di Torino. Abilitata all’esercizio della professione di avvocato. Dottore di ricerca in Scienze Giuridiche, con tesi in Diritto Tributario, presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Già assegnataria di incarichi di studio presso il Dipartimento di Economia “S. Cognetti de Martiis” dell’Università degli Studi di Torino, collabora alle attività didattiche dell’istituto di Diritto Tributario ed al Master in Diritto Tributario del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino. Svolge attività di formazione ed ha pubblicato saggi e note su riviste specializzate in materia tributaria. GIULIANA PASSERO Avvocato abilitato al Patrocinio davanti alle Giurisdizioni Superiori; Magistrato Tributario presso la Commissione Tributaria regionale del Piemonte; componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria (D.P.R. 31.12.2013). Master di II liv. in Diritto Tributario Comparato ed Internazionale “Berliri” di Bologna; Cultore di Diritto Tributario presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino dove dal 2010 è assegnata per comando con D.M. dell’Istruzione Università e Ricerca. V Edizione 2014 Collabora con le iniziative formative del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, Ordine Avvocati di Torino, ODCEC di Torino, Associazione Magistrati Tributari. Responsabile della Segreteria Scientifica del Master di Diritto Tributario di Torino; docente presso master e corsi di varie Università italiane e Enti. STEFANO MARIA RONCO Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino. Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche, curriculum di Diritto Tributario, presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Ha frequentato Corsi e Master, in materia di Diritto Tributario e Comunitario, in Italia e in Europa, presso prestigiose istituzioni, interne e internazionali. Autore di pubblicazioni su riviste specializzate in materia tributaria. MAURO TORTORELLI Laureato in Economia aziendale presso l’Università degli Studi di Bari. Esercita l’attività di tributarista in Matera - Padova. Autore di pubblicazioni su riviste specializzate in materia tributaria, collabora nell’attività di ricerca con il Prof. Alberto Marcheselli, in particolare alla costituzione di un Osservatorio della Giurisprudenza di Merito Italiana in materia di Diritto Tributario. VI Prefazione Nel corso degli anni il processo tributario ha sempre più accentuato i suoi aspetti di “tecnicismo” giuridico: sotto la pressione della giurisprudenza interna e internazionale gli aspetti procedimentali (oneri, decadenze, prescrizioni, garanzie, termini e adempimenti procedurali) si sono fatti sempre più pressanti e complessi. Il processo tributario non può, pertanto, più essere affrontato con il solo bagaglio di conoscenze tradizionali né del giurista generalista, né del commercialista: il mercato richiede ormai un approccio marcatamente specialistico, nel quale il sicuro dominio delle “questioni di procedura” fa ormai la differenza. Il volume “Contenzioso tributario” costituisce, quindi, uno strumento indispensabile per il professionista che, a fronte della notifica di un atto impositivo, si trova a dover gestire le complesse fasi del contenzioso tributario, dal reclamo per mediazione e il ricorso in primo grado, attraverso l’appello, sino agli eventuali ricorsi per cassazione giudizio di rinvio e all’azione di ottemperanza. Ampio spazio viene, altresì, dato alle fasi cautelari ed esecutive e alle relative strategie e interferenze. L’opera è redatta con taglio nettamente operativo, in modo da favorire il professionista nell’adozione delle scelte processuali potenzialmente adottabili, evidenziandone, per ognuna, i relativi requisiti, termini, condizioni e rischi. Essa non si limita però a fornire un bagaglio di informazioni: per quanto accompagnata da un ricchissimo apparato di riferimenti giurisprudenziali e di prassi, essa privilegia l’approccio ragionato, offrendo oltre che una guida completa dal diritto processuale applicato un formidabile repertorio di strategie e argomentazioni sui temi della procedura tributaria. Particolare attenzione viene rivolta agli istituti di recente introduzione e riforma, come la mediazione tributaria, sui quali sono messe in risalto le prime posizioni dei giudici tributari. Del pari, è presente un’esaustiva trattazione circa il corretto computo del contributo unificato e le novità del c.d. “processo tributario telematico” o la riforma del processo per cassazione. Sono trattate, con approccio casistico e concreto, le situazioni che potrebbero condurre all’inammissibilità del reclamo e del ricorso, nonché dell’appello e delle impugnazioni avverso la sentenza, in quest’ultimo caso focalizzando l’attenzione sia sulle questioni afferenti i termini (“breve” e “lungo” per l’impugnazione), sia sulle regole, orientamenti giurisprudenziali e buone prassi di stesura dei motivi e composizione degli atti processuali. Speciale attenzione è dedicata agli orientamenti della giurisprudenza, di merito e legittimità, sui temi più caldi e problematici della materia: dalle questioni processuali sull’abuso del diritto e la estinzione della società, al regime della prova tributaria e del relativo onere, gli oneri di contestazione e allegazione e la disciplina delle spese. VII Prefazione La casistica processuale viene costantemente raccordata alle diverse metodologie di accertamento, curando sempre il collegamento tra il procedimento di accertamento, e i relativi vizi (contraddittorio, regole istruttorie, ecc.) e tempi e modi per far rilevare le relative questioni in giudizio. Un’opera completa e radicalmente nuova nel panorama della pubblicistica sul processo tributario. ES esempi approfondimenti rimandi ad altre parti del testo Per eventuali commenti e segnalazioni: [email protected] La presente edizione è stata chiusa in redazione l’8.4.2014 VIII Contenzioso tributario INDICE PARTE I – ORGANI E OGGETTO DELLA GIURISDIZIONE TRIBUTARIA Capitolo 1 – Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. 1 Premessa 2 Processo tributario 2.1 Principi costituzionali 2.2 Processo di primo grado 2.3 Impugnazioni 2.4 Fase esecutiva 2.5 Processo tributario telematico 3 Applicabilità delle norme del c.p.c. 3.1 Criteri di applicabilità delle norme del c.p.c. 3.2 Applicabilità di norme relative ad altri modelli processuali 4 Considerazioni generali 3 3 4 4 7 9 10 10 11 12 14 14 Capitolo 2 – Giurisdizione tributaria 1 Premessa 2 Giurisdizione tributaria e costituzione 2.1 Legittimità costituzionale della giurisdizione tributaria 2.2 Ampliamento della giurisdizione tributaria e compatibilità con la costituzione 3 Oggetto della giurisdizione tributaria 3.1 Giurisdizione tributaria e giurisdizione ordinaria 3.2 Giurisdizione tributaria e giurisdizione amministrativa 17 17 19 20 Capitolo 3 – Difetto di giurisdizione 1 Premessa 2 Momento determinante la giurisdizione 3 Difetto di giurisdizione 3.1 La questione di difetto di giurisdizione 3.2 Pronuncia del giudice sulla giurisdizione 3.3 Riassunzione del processo dinanzi al giudice fornito di giurisdizione (c.d. “translatio iudicii”) 4 Regolamento preventivo di giurisdizione 4.1 Procedimento 4.2 Regolamento di giurisdizione e sospensione del processo 4.3 Riassunzione del processo 51 51 52 53 54 54 Capitolo 4 – Competenza 1 Premessa 2 Competenza del giudice tributario 2.1 Atti delle agenzie fiscali 2.2 Atti dell’agente della riscossione 65 65 65 67 68 20 25 26 44 56 61 61 63 63 IX Indice 2.3 Atti degli enti locali 3 Profili processuali 3.1 Le questioni di incompetenza 3.2 Sentenza relativa alla competenza 3.3 Riassunzione del processo (c.d. “translatio iudicii”) 3.4 Inammissibilità del regolamento di competenza 4 Ricorso in riassunzione (bozza) 68 68 70 71 72 76 77 Capitolo 5 – Litispendenza e continenza 1 Premessa 2 Litispendenza 2.1 Pendenza delle liti 2.2 Coincidenza della controversia e delle parti 2.3 Diversità di giudici 2.4 Criterio della prevenzione 3 Continenza 79 79 79 79 80 81 81 83 Capitolo 6 – C.d. “cognizione incidentale” 1 Premessa 2 C.d. “cognizione incidentale” 2.1 Ambito di applicazione della giurisdizione incidentale 2.2 Cognizione incidentale e giurisdizione amministrativa 2.3 Cognizione incidentale e “circolazione del giudicato” 3 Questioni di stato e di capacità delle persone 85 85 86 86 87 87 87 Capitolo 7 – Giudice tributario 1 Premessa 2 Commissioni tributarie 2.1 Province di Trento e Bolzano 2.2 Commissioni tributarie centrali 2.3 Composizione delle Commissioni 2.4 Nomina dei presidenti 2.5 Nomina dei vicepresidenti 3 Formazione delle sezioni e dei collegi giudicanti 4 Sezioni staccate 5 Requisiti per la nomina del giudice 5.1 Requisiti generali dei giudici tributari 5.2 Nomina dei giudici delle Commissioni provinciali 5.3 Nomina dei giudici delle Commissioni regionali 6 Incompatibilità 6.1 Incompatibilità e sospensione dall’incarico 6.2 Attività di consulenza tributaria 6.3 Legami di parentela 7 Verifica dell’incompatibilità 8 Procedimento di nomina 8.1 Conclusione del procedimento di nomina 89 89 89 89 90 90 90 91 91 92 92 93 93 94 95 96 96 97 97 98 99 X Contenzioso tributario 8.2 Giuramento 9 Decadenza dall’incarico 9.1 Decreto ministeriale di decadenza 9.2 Mancata partecipazione alle sedute 9.3 Segnalazione delle cause di incompatibilità 10 Trattamento economico 10.1 Compenso fisso 10.2 Compenso aggiuntivo 11 Sanzioni disciplinari 11.1 Tipologia di sanzioni 11.2 Procedimento 12 Responsabilità 12.1 Presupposti per la responsabilità dei magistrati 12.2 Procedimento 13 Responsabilità amministrativa 14 Consiglio di presidenza della giustizia tributaria 14.1 Composizione 14.2 Attribuzioni del Consiglio di presidenza 99 99 100 100 101 102 103 103 103 104 104 104 105 105 107 108 108 108 Capitolo 8 – Astensione e ricusazione del giudice 1 Premessa 2 Astensione 2.1 Astensione obbligatoria 2.2 Astensione facoltativa 3 Procedimento di astensione 3.1 Astensione obbligatoria 3.2 Astensione facoltativa 3.3 Richiesta di astensione 3.4 Sostituzione del giudice 4 Ricusazione 4.1 Organo competente a pronunciarsi sulla ricusazione 4.2 Procedimento di ricusazione 4.3 Effetti dell’istanza di ricusazione 4.4 Conclusione del procedimento 5 Mancata presentazione dell’istanza di ricusazione 6 Istanza di ricusazione (bozza) 111 111 111 112 116 116 116 117 117 117 118 118 118 119 119 121 121 Capitolo 9 – Personale di segreteria 1 Premessa 2 Personale dell’ufficio di segreteria 2.1 Attività dell’ufficio 2.2 Personale addetto all’ufficio 3 Personale ausiliario della segreteria 4 Profili di responsabilità 4.1 Estensione della responsabilità 4.2 Responsabilità per la nullità di un atto 123 123 123 123 128 129 130 130 130 XI Indice Capitolo 10 – Parte ricorrente 1 Premessa 2 Capacità processuale o di stare in giudizio 3 Rappresentanza in giudizio 3.1 Esclusione/limitazione della capacità d’agire 3.2 Rappresentanza volontaria 4 Legittimazione ad agire 4.1 Parti ricorrenti come destinatarie degli atti impositivi 4.2 Parti diverse dal contribuente “accertato” 4.3 Legittimazione dell’erede del contribuente defunto 4.4 Rappresentanti legali di società di capitali 4.5 Società estinta 4.6 Società avente sede legale fuori dal territorio dello Stato 4.7 Imprenditore fallito Capitolo 11 – Parte resistente e nuova organizzazione dell’Agenzia delle Entrate 1 Premessa 2 Agenzie fiscali 2.1 Istituzione delle agenzie fiscali 2.2 Direzione regionale delle entrate (contribuenti di “grandi dimensioni”) 2.3 Incorporazione dell’Agenzia del Territorio nell’Agenzia delle Entrate 2.4 Rappresentanza processuale 3 Centri operativi di Venezia e di Pescara 3.1 Centro operativo di Venezia 3.2 Centro operativo di Pescara 4 Agenti della Riscossione 4.1 Legittimazione processuale 4.2 Rappresentanza in giudizio 5 Enti locali 5.1 Rappresentanza processuale 5.2 Affidamento a terzi dell’attività di accertamento e riscossione 6 Uffici giudiziari (atti sul contributo unificato) 7 Altri soggetti Capitolo 12 – Difensore 1 Premessa 2 Soggetti abilitati all’assistenza tecnica 2.1 Ambito applicativo dell’abilitazione 2.2 Avvocati 2.3 Consulenti del lavoro 2.4 Soggetti iscritti negli elenchi tenuti presso le DRE 2.5 Difetto di abilitazione del difensore XII 131 131 131 132 132 135 135 136 136 137 138 140 144 144 147 147 148 148 150 152 152 153 153 154 158 158 159 159 160 162 163 163 165 165 167 168 168 169 169 171 Contenzioso tributario 3 Esclusione dall’obbligo dell’assistenza tecnica 3.1 Esclusioni oggettive 3.2 Esclusioni soggettive 172 172 174 Capitolo 13 – Gratuito patrocinio 1 Premessa 2 Ambito soggettivo 3 Requisiti reddituali 3.1 Determinazione del reddito limite 3.2 Familiari conviventi – Computo del reddito 3.3 Controllo dell’Amministrazione finanziaria 4 Istanza per il gratuito patrocinio 4.1 Requisiti dell’istanza 4.2 Sottoscrizione dell’istanza 4.3 Revoca dell’istanza 4.4 Impugnazione della parte soccombente (esclusione) 5 Commissione del gratuito patrocinio 5.1 Composizione della commissione 5.2 Funzioni della commissione 5.3 Commissione competente 6 Nomina del difensore 6.1 Assistenza di un avvocato 6.2 Assistenza di un difensore diverso da un avvocato 6.3 Opposizione al decreto di liquidazione del compenso 7 Trattamento delle spese del processo 7.1 Spese prenotate a debito 7.2 Spese anticipate dall’Erario 8 Rivalsa dello Stato per le spese anticipate 9 Modello di istanza 179 179 179 179 180 180 180 181 181 182 183 183 183 183 184 184 185 185 186 187 187 187 187 187 188 Capitolo 14 – Procura 1 Premessa 2 Poteri del difensore attribuiti con la procura 2.1 Compimento di atti di disposizione del diritto – Esclusione 2.2 Nomina di sostituti processuali 3 Tipologie di procura 3.1 Procura generale 3.2 Procura speciale 3.3 Forma dell’incarico 4 Conferimento dell’incarico 4.1 Atto pubblico o scrittura privata autenticata 4.2 Procura in calce o a margine di un atto 4.3 Momento di conferimento dell’incarico 5 Sottoscrizione della procura 5.1 Procura non autenticata dal difensore 5.2 Procura non sottoscritta dal conferente 191 191 192 192 193 194 194 194 194 195 195 196 197 199 199 200 XIII Indice 6 7 8 9 10 5.3 Sottoscrizione illeggibile 5.4 Assenza dell’autenticazione sulla copia dell’atto Procura conferita a più difensori Procura conferita all’estero 7.1 Rilevanza della lex loci 7.2 Legalizzazione 7.3 Convenzione sull’abolizione della legalizzazione di atti pubblici – Effetti dell’adesione 7.4 Autenticazione da parte delle autorità consolari 7.5 Procura in calce o a margine rilasciata da soggetto residente all’estero Estensione della procura conferita in primo grado 8.1 Procura nel giudizio di appello 8.2 Giudizio di rinvio 8.3 Procura nel processo per revocazione 8.4 Procura per il procedimento esecutivo 8.5 Procura per il procedimento cautelare 8.6 Procura per il processo riassunto a seguito della dichiarazione di incompetenza Rinuncia o revoca della procura Modello di procura generale conferita per atto pubblico 200 201 201 202 202 202 203 203 204 204 205 205 205 206 206 206 207 207 Capitolo 15 – Processo con pluralità di parti 1 Premessa 2 Litisconsorzio necessario 2.1 Litisconsorzio necessario e altri istituti processuali 2.2 Società di persone e altre fattispecie 2.3 Inosservanza del vincolo litisconsortile 3 Litisconsorzio facoltativo 3.1 “Liti di riscossione” 3.2 “Liti catastali” 3.3 Terzo interveniente 3.4 Terzo chiamato in causa 4 Profili processuali del litisconsorzio 4.1 Terzo interveniente 4.2 Terzo chiamato in causa 4.3 Processo di appello 5 Atto di chiamata in causa del terzo (bozza) 6 Atto di intervento del terzo (bozza) 209 209 210 210 213 221 227 227 228 229 231 232 232 233 234 234 236 Capitolo 16 – Termini processuali 1 Premessa 2 Termini legali 2.1 Termini ordinatori 2.2 Termini perentori 2.3 Termini “liberi” 237 237 237 238 238 239 XIV Contenzioso tributario 3 4 5 6 7 2.4 Termini “comuni” 2.5 Termini giudiziali Termini “a decorrenza successiva” e “a ritroso” Computo dei termini 4.1 Proroga del termine coincidente con una festività 4.2 Ambito applicativo della proroga coincidente con una festività Sospensione feriale dei termini processuali 5.1 Applicabilità al processo tributario 5.2 Computo del termine nel periodo di sospensione Decreti di irregolare funzionamento degli uffici finanziari e proroga dei termini 6.1 Effetti del decreto sui termini 6.2 Potere di disapplicazione da parte del giudice tributario Proroga dei termini per irregolare funzionamento degli uffici giudiziari 239 239 239 241 242 243 244 245 245 247 248 248 249 Capitolo 17 – Notificazioni e comunicazioni 1 Premessa 2 Comunicazioni 2.1 Attuazione delle comunicazioni per via telematica 2.2 Omessa indicazione nel ricorso della casella PEC 2.3 Modalità “tradizionali” 3 Notificazioni 3.1 Notifiche eseguite a mezzo di ufficiale giudiziario 3.2 Persone giuridiche 3.3 Soggetti irreperibili 3.4 Relata di notifica 4 Notificazioni a mezzo posta 4.1 Procedura indicata dalla L. 890/82 4.2 Avviso di ricevimento 5 Luogo delle comunicazioni e delle notificazioni 5.1 Consegna a mani proprie 5.2 Elezione di domicilio 5.3 Notifica presso la segreteria 6 Contribuenti non residenti 251 251 251 252 253 254 255 256 257 258 259 259 260 262 262 263 264 266 266 Capitolo 18 – Onere di allegazione, contestazione e prova 1 Onere di allegazione 2 Onere della prova 2.1 Acquisizione probatoria 2.2 Onere di contestazione 2.3 Fatto notorio 3 Onere della prova e parti del processo 3.1 Onere della prova ed ente impositore 3.2 Onere della prova e contribuente 4 Inversione dell’onere della prova 4.1 Presunzioni legali relative 269 269 270 272 272 275 276 276 277 283 283 XV Indice 4.2 Presunzioni legali assolute 4.3 Possibili difese del contribuente contro le presunzioni legali previste a favore dell’ente impositore 5 Onere di allegazione e prova, prova e motivazione dell’accertamento 284 284 284 Capitolo 19 – Poteri delle Commissioni tributarie 1 Premessa 2 Ambito di applicazione dei poteri del giudice 2.1 “Corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato” (c.d. “ultrapetizione”) 2.2 Onere della prova, poteri del giudice e sindacabilità del loro mancato esercizio 2.3 Poteri istruttori del giudice e preclusioni processuali 2.4 Sentenza del giudice e quantificazione dell’imposta 3 Poteri istruttori delle commissioni tributarie 3.1 Poteri di accesso, richiesta dati e informazioni 3.2 Consulenze e relazioni tecniche 3.3 Abrogazione del c.d. “ordine di esibizione” 4 Istanza per la nomina di un consulente tecnico 289 289 289 Capitolo 20 – Potere di disapplicazione 1 Premessa 2 Disapplicazione dei regolamenti e degli atti amministrativi generali 2.1 Aspetti processuali della disapplicazione 2.2 Ambito di applicazione del potere di disapplicazione 3 Disapplicazione delle sanzioni per obiettiva incertezza normativa 3.1 Attribuzione del potere di disapplicazione delle sanzioni 3.2 Obiettiva incertezza normativa 3.3 Eccezione di disapplicazione 4 Disapplicazione delle leggi per contrasto con il diritto comunitario 309 309 309 310 312 315 316 317 319 320 Capitolo 21 – Prove 1 Premessa 2 Prova documentale 2.1 Atto pubblico 2.2 Scrittura privata 2.3 Documenti non esibiti in sede di verifica 2.4 Documentazione rinvenibile presso altri soggetti 2.5 Produzione della documentazione non esibita nel corso del processo 3 Divieto di prova testimoniale e di giuramento 3.1 Dichiarazioni rese da terzi 3.2 Dichiarazioni di terzi rese a favore del contribuente 4 Dichiarazioni rese dal contribuente in sede di verifica 4.1 Dichiarazioni del contribuente: orientamento della Corte di Cassazione 323 323 324 325 327 330 335 XVI 290 291 294 295 298 299 300 304 307 335 336 337 340 340 341 Contenzioso tributario 4.2 Contenuto delle dichiarazioni 5 Prova presuntiva 5.1 Prova per presunzioni e divieto di prova testimoniale 5.2 Prova per presunzioni e ragionamento giudiziale 5.3 Struttura della presunzione semplice 6 Inutilizzabilità delle prove 7 Valenza delle risultanze penali 341 342 342 342 343 347 349 Capitolo 22 – Comportamento processuale delle parti 1 Premessa 2 Comportamento processuale delle parti 2.1 Doveri di lealtà e probità delle parti 2.2 Espressioni sconvenienti ed offensive 353 353 353 355 355 PARTE II – PROCESSO DI PRIMO GRADO Capitolo 23 – Reclamo e mediazione 1 Premessa 2 Mancata presentazione del reclamo o costituzione “ante tempus” 2.1 Inammissibilità dei ricorsi depositati ante tempus nel regime previgente 2.2 Inammissibilità del ricorso nel regime previgente, lesione del diritto difesa e altri principi costituzionali 3 Ambito applicativo 3.1 Soglia dei 20.000,00 euro 3.2 Atti emessi dall’Agenzia delle Entrate 3.3 Contributi previdenziali 4 Procedimento 4.1 Atto di reclamo 4.2 Mediazione 4.3 Costituzione in giudizio 4.4 Prosecuzione del processo 5 Riscossione in pendenza di giudizio 5.1 Riscossione in pendenza di reclamo nel regime ante l. Stabilità 2014 5.2 Accertamenti “esecutivi” 5.3 Cartelle di pagamento 5.4 Accertamenti su imposte d’atto e avvisi di recupero dei crediti d’imposta 6 Tutela cautelare 7 Riflessi del reclamo in appello 8 Spese processuali 9 Reclamo e altri istituti deflativi o alternativi al contenzioso 9.1 Autotutela 9.2 Accertamento con adesione 9.3 Definizione agevolata delle sanzioni 359 359 361 363 364 366 366 372 375 376 377 386 400 402 403 404 405 406 406 407 411 411 412 412 413 414 XVII Indice 9.4 Acquiescenza 9.5 Definizione degli avvisi bonari 9.6 Istituti deflativi e contraddittorio preventivo 10 Fattispecie particolari 10.1 Litisconsorzio necessario (società di persone) 10.2 Obbligati solidali 10.3 Liti sulle cartelle di pagamento 11 Reclamo (bozza) 415 416 416 418 418 421 421 426 Capitolo 24 – Ricorso: contenuto e notifica 1 Premessa 2 Reclamo e ricorso 3 Contenuto del ricorso 3.1 Indicazione del giudice adito 3.2 Indicazioni relative al contribuente 3.3 Indicazioni relative al difensore tecnico 3.4 Indicazioni relative alla parte resistente 3.5 Indicazioni relative all’atto impugnato 3.6 Oggetto della domanda e motivi di ricorso 3.7 Altre indicazioni 3.8 Strutturazione del ricorso 4 Indicazioni da inserire nel ricorso (tabella riepilogativa) 5 Sottoscrizione del ricorso 5.1 Effetti della mancata sottoscrizione del ricorso 5.2 Sottoscrizione della copia del ricorso depositato in sede di costituzione in giudizio 5.3 Sottoscrizione del ricorso ad opera del contribuente 6 Proposizione del ricorso 6.1 Modalità di proposizione del ricorso 6.2 Proposizione entro i termini di un secondo ricorso 7 Individuazione del legittimato passivo 7.1 Notifica del ricorso contro la cartella di pagamento 7.2 Ricorso notificato a ufficio incompetente 7.3 Centro operativo di Pescara 8 Ricorso “cumulativo” e ricorso “collettivo” 8.1 Ricorso “cumulativo” 8.2 Ricorso “collettivo” 8.3 Ricorso “collettivo-cumulativo” 9 Ricorso (bozza) 431 431 432 432 433 434 436 438 438 439 442 443 445 446 447 Capitolo 25 – Ricorso: termini per la proposizione 1 Premessa 2 Vizi di notifica dell’atto impugnato 2.1 Mancata conoscenza del provvedimento a causa del vizio di notifica 2.2 Irrituale notifica dell’accertamento e successiva notifica della cartella di pagamento 463 463 465 466 XVIII 447 447 449 450 455 456 457 457 458 458 459 459 460 460 467 Contenzioso tributario 2.3 Nullità della notifica e decadenza dal potere di accertamento 2.4 Notifica di cartella di pagamento avvenuta con le forme degli “irreperibili” 3 Sospensione dei termini 3.1 Sospensione feriale dei termini 3.2 Sospensione dei termini per effetto dell’istanza di accertamento con adesione 3.3 Istanza di autotutela 3.4 Decreti di irregolare funzionamento degli uffici 4 Notifica di un secondo atto contenente una riduzione della pretesa 468 468 470 470 470 473 473 474 Capitolo 26 – Rimessione in termini 1 Premessa 2 Applicazione della rimessione nel processo tributario 2.1 Rimessione in termini e proposizione del ricorso 2.2 Rimessione in termini e costituzione in giudizio 2.3 Rimessione in termini e impugnazione della sentenza 2.4 Rimessione in termini e atti impositivi 475 475 475 476 479 480 480 Capitolo 27 – Atti impugnabili 1 Premessa 2 Autonomia degli atti impugnabili 3 Atti impugnabili 3.1 Avvisi di accertamento e di liquidazione 3.2 Atti di riscossione 3.3 Iscrizione di ipoteca e fermo amministrativo 3.4 Rifiuto espresso o tacito alla restituzione di tributi 3.5 Atti catastali 3.6 Diniego o revoca di agevolazioni 3.7 Rigetto di domande di definizione agevolata di rapporti tributari 3.8 Altri atti 481 481 483 484 486 488 490 491 492 492 493 496 Capitolo 28 – Omessa notifica dell’atto “presupposto” 1 Premessa 2 Autonomia degli atti impugnabili e omessa notifica dell’atto “presupposto” 2.1 Omessa notifica dell’atto “presupposto” 2.2 Interpretazione della domanda proposta dal contribuente 3 Autonomia degli atti impugnabili e vizio di notifica dell’atto “presupposto” 4 Omessa notifica dell’atto “presupposto” e diretta notifica di atti esattivi ai coobbligati solidali 5 Omessa notifica dell’atto “presupposto” e fase esecutiva 5.1 Notifica di più intimazioni di pagamento 5.2 Notifica del pignoramento senza previa notificazione della cartella di pagamento/avviso di accertamento 507 507 507 508 512 514 516 519 520 521 XIX Indice Capitolo 29 – Liti di rimborso 1 Premessa 2 Istanza di rimborso 2.1 Termini di presentazione 2.2 Proposizione dell’istanza 2.3 Legittimazione all’istanza 2.4 Istanza di rimborso e atti impositivi 2.5 Istanza di rimborso e dichiarazione rettificativa a favore del contribuente 3 Processo di rimborso 3.1 Impugnazione del contribuente 3.2 Peculiarità delle liti di rimborso 523 523 525 525 532 537 540 Capitolo 30 – Liti avverso la cartella di pagamento 1 Premessa 2 Individuazione del giudice fornito di giurisdizione 3 Competenza della Commissione tributaria 3.1 Possibile notifica di due ricorsi 3.2 Notifica di un ricorso citando entrambi i soggetti 3.3 Atti degli enti locali 4 Agente della Riscossione come parte resistente 5 Proposizione del ricorso e costituzione in giudizio 6 Reclamo (DL 98/2011) 7 Tutela cautelare 8 Individuazione del legittimato passivo 8.1 Ricorso notificato all’ufficio in luogo di Equitalia 8.2 Ricorso notificato ad Equitalia in luogo dell’ufficio 8.3 Posizione dell’Agenzia delle Entrate 8.4 Notifica del ricorso contro i provvedimenti di iscrizione di ipoteca e di fermo amministrativo 9 Processo di appello 9.1 Notifica dell’appello a tutte le parti di primo grado 9.2 Omessa notifica dell’appello a una parte di primo grado 10 Effetti della sentenza nei confronti di Equitalia 11 Giudizio di ottemperanza 551 551 554 555 555 556 557 558 558 559 559 561 561 563 563 Capitolo 31 – Costituzione in giudizio del ricorrente 1 Premessa 2 Profili operativi della costituzione in giudizio 2.1 Modalità per la costituzione in giudizio 2.2 Termini di costituzione in giudizio 2.3 Documentazione da depositare 3 Attestazione di conformità 3.1 Mancanza dell’attestazione di conformità 3.2 Reclamo 569 569 569 570 572 576 581 582 583 XX 540 541 541 546 564 564 565 565 566 567 Contenzioso tributario 4 Ordine di esibizione degli originali dei documenti depositati 583 Capitolo 32 – Costituzione in giudizio del resistente 1 Premessa 2 Profili operativi della costituzione in giudizio 2.1 Modalità di costituzione in giudizio 2.2 Documenti da depositare 2.3 Termine per la costituzione in giudizio 3 Atto di controdeduzioni 4 Costituzione tardiva 4.1 Effetti della tardività della costituzione 4.2 Ripercussioni in sede di appello 5 Mancata costituzione in giudizio 585 585 585 585 587 587 588 589 590 592 593 Capitolo 33 – Integrazione dei motivi e memorie illustrative 1 Premessa 2 Divieto di integrazione dei motivi 3 Integrazione dei motivi resa necessaria dal deposito dei documenti delle controparti 3.1 Profili procedimentali 3.2 Novità dei documenti 3.3 Termini per l’integrazione dei motivi 3.4 Inammissibilità dei motivi 4 Memorie illustrative 4.1 Differenza tra integrazione e illustrazione dei motivi 4.2 Deposito delle memorie 5 Atto di integrazione dei motivi del ricorso (bozza) 6 Memoria illustrativa (bozza) 595 595 596 Capitolo 34 – Produzione di documenti 1 Premessa 1.1 Nozione di documento 1.2 Contenuto della prova documentale 2 Modalità di produzione dei documenti 2.1 Deposito effettuato mediante servizio postale 2.2 Ritiro dei documenti ad opera della controparte 3 Termini per la produzione dei documenti 3.1 Natura giuridica dei termini 3.2 Rinvio dell’udienza e produzione di documenti 609 609 609 612 612 612 613 613 614 617 Capitolo 35 – Iscrizione del ricorso nel registro generale, formazione del fascicolo e assegnazione del ricorso 1 Premessa 2 Iscrizione a ruolo della causa 3 Fascicolo d’ufficio 3.1 Contenuto 619 619 620 620 620 598 598 599 600 602 602 603 604 605 607 XXI Indice 3.2 Poteri delle parti sul fascicolo 3.3 Smarrimento del fascicolo 4 Assegnazione del ricorso 4.1 Legittimità costituzionale dei criteri di attribuzione dei ricorsi 4.2 Direttive del consiglio di presidenza della giustizia tributaria 621 621 623 623 623 Capitolo 36 – Inammissibilità del ricorso 1 Premessa 2 Esame preliminare del ricorso 3 Inammissibilità del ricorso 3.1 Interesse a impugnare e cause specifiche di inammissibilità 3.2 Decreto di inammissibilità 3.3 Effetti dell’inammissibilità 4 Sospensione, interruzione ed estinzione del processo 625 625 626 627 628 629 630 630 Capitolo 37 – Reclamo contro i decreti presidenziali 1 Premessa 2 Procedimento di reclamo 2.1 Proposizione del reclamo 2.2 Deposito del reclamo 2.3 Presentazione di memorie difensive 2.4 Decisione sul reclamo 2.5 Mancata proposizione del reclamo – Effetti 3 Atto di reclamo (bozza) 631 631 631 631 633 633 634 636 637 Capitolo 38 – Riunione dei ricorsi 1 Premessa 2 Applicazioni pratiche della riunione dei ricorsi 2.1 Litisconsorzio necessario 2.2 Solidarietà tributaria 3 Profili processuali della riunione dei ricorsi 3.1 Provvedimento che dispone la riunione 3.2 Condizioni di applicabilità della riunione 3.3 Effetti della riunione 4 Separazione dei processi 5 Istanza di riunione dei ricorsi (bozza) 639 639 640 641 642 642 642 643 644 645 646 Capitolo 39 – Avviso di trattazione dell’udienza 1 Premessa 2 Fissazione della data di trattazione e nomina del relatore 2.1 Fissazione della data 2.2 Nomina del relatore 2.3 C.d. “udienze riservate” 3 Avviso di trattazione dell’udienza 3.1 Comunicazione della trattazione: modalità 3.2 Condizioni di validità dell’avviso 647 647 647 648 649 649 649 651 651 XXII Contenzioso tributario 3.3 Omissione della comunicazione 4 Rinvio dell’udienza 5 Istanza di rinvio della trattazione (bozza) 653 655 656 Capitolo 40 – Discussione della causa 1 Premessa 2 Trattazione in Camera di consiglio 2.1 Deposito delle “brevi repliche scritte” 2.2 Discussione della causa ad opera del Collegio 3 Discussione in pubblica udienza 3.1 Istanza di trattazione in pubblica udienza 3.2 Trattazione in pubblica udienza 3.3 Differimento della discussione 4 Istanza di trattazione in pubblica udienza (bozza) 5 Brevi repliche (bozza) 6 Istanza per l’attivazione dei poteri istruttori (bozza) 659 659 660 660 661 662 662 667 670 672 673 674 Capitolo 41 – Contraddittorio sulle questioni rilevabili d’ufficio 1 Premessa 2 Questioni rilevabili d’ufficio 3 Questioni rilevabili d’ufficio e contraddittorio 675 675 675 676 Capitolo 42 – C.d. “Pregiudiziale di costituzionalità” 1 Premessa 2 Questione di legittimità costituzionale 2.1 Soggetti legittimati a sollevare la questione 2.2 Presupposti di ammissibilità della questione 2.3 Provvedimenti del giudice 3 Procedimento di fronte alla Corte Costituzionale 4 Decisioni della Corte Costituzionale 4.1 Sentenze di accoglimento 4.2 Decisioni di rigetto 679 679 679 679 680 681 682 683 684 689 Capitolo 43 – C.d. “Pregiudiziale eurounitaria” 1 Premessa 2 Tipi di questioni 2.1 Questione di interpretazione o di validità 2.2 Natura obbligatoria o facoltativa della questione eurounitaria 3 Rimessione della questione 3.1 Soggetti legittimati a sollevare la questione 3.2 Contenuto dell’ordinanza 4 Pronuncia della Corte di Giustizia 5 Doppia pregiudizialità 693 693 693 693 694 695 695 696 696 698 XXIII Indice Capitolo 44 – Fase deliberativa 1 Premessa 2 Immutabilità del giudice 2.1 Ambito di applicazione del principio di immutabilità del giudice 2.2 Errori ed omissioni inerenti la composizione del Collegio 3 Rinvio della deliberazione 4 Deliberazione della sentenza 5 Divieto di sentenze parziali 699 699 699 700 701 702 702 704 Capitolo 45 – Sentenza 1 Premessa 2 Sentenza 2.1 Redazione della sentenza 2.2 Contenuto della sentenza 3 Pubblicazione e comunicazione 3.1 Pubblicazione della sentenza 3.2 Comunicazione del dispositivo 4 Richiesta di copie delle sentenze 4.1 Pubblicità delle sentenze 4.2 Rilascio di copia di sentenze a terzi 705 705 705 706 707 723 723 724 725 725 726 Capitolo 46 – Procedimento di correzione delle sentenze 1 Premessa 2 Ambito di applicazione del procedimento di correzione delle sentenze 3 Profili operativi del procedimento di correzione delle sentenze 4 Istanza di correzione (bozza) 727 727 727 729 731 Capitolo 47 – Condanna alle spese 1 Premessa 2 Oggetto della condanna alle spese 2.1 Abrogazione delle tariffe professionali 2.2 Nota spese 2.3 Spese liquidate a favore della parte resistente 2.4 Parte privata sfornita di difensore tecnico 3 Profili processuali della condanna alle spese 3.1 Provvedimento di liquidazione delle spese 3.2 Liquidazione delle spese e rimedi processuali 4 Principio della soccombenza 5 Compensazione delle spese 5.1 Presupposti per la compensazione delle spese 5.2 Sindacato giudiziale sul provvedimento di compensazione delle spese 6 Reclamo e mediazione 7 Responsabilità processuale aggravata 7.1 Profili processuali 733 733 734 734 736 737 738 739 739 741 742 742 743 XXIV 744 745 746 747 Contenzioso tributario 7.2 Profili sostanziali 8 Condanna ad una somma equitativamente determinata (L. 69/2009) 9 Distrazione delle spese 10 Nota spese (bozza) 748 749 751 751 Capitolo 48 – Tutela cautelare 1 Premessa 2 Presupposti cautelari 2.1 Apparente fondatezza della pretesa (fumus boni iuris) 2.2 Danno grave e irreparabile (periculum in mora) 3 Atti oggetto di tutela cautelare 3.1 Avvisi di accertamento e atti similari 3.2 Cartelle di pagamento e avvisi di mora 3.3 Atti di diniego o revoca di agevolazioni o di rigetto di domande di definizione agevolata 3.4 Diniego di rimborso 3.5 Fermo di beni mobili registrati e iscrizione di ipoteca 4 Tutela cautelare e “liti di riscossione” 5 “Processo cautelare” 5.1 Giudice competente 5.2 Istanza di sospensione 5.3 Udienza cautelare 5.4 Provvedimento presidenziale (c.d. “procedimento d’urgenza”) 5.5 Ordinanza cautelare 5.6 Rapporti tra fase cautelare e fase di merito 6 Tutela cautelare e sanzioni amministrative 7 Istanza di sospensione dell’atto impugnato (bozza) 8 Istanza di sospensione nell’“eccezionale urgenza” (bozza) 753 753 754 754 755 757 757 760 760 760 761 762 762 763 764 766 769 769 776 776 777 778 Capitolo 49 – Misure cautelari pro fisco 1 Premessa 2 Profili sostanziali 2.1 Provvedimenti legittimanti la richiesta cautelare 2.2 Esigenze cautelari 2.3 Ambito oggettivo della tutela cautelare 2.4 Entità del credito da garantire 2.5 Ambito soggettivo della tutela cautelare 2.6 Tipologia delle misure cautelari 2.7 Garanzia prestata dal contribuente 2.8 Misure cautelari e indagini finanziarie 3 Profili processuali 3.1 Legittimazione ad agire 3.2 Contenuto dell’istanza 3.3 Notifica dell’istanza 3.4 Competenza del giudice 3.5 Costituzione in giudizio dell’istante/ente impositore 781 781 782 782 785 790 792 793 793 794 795 795 796 796 797 797 798 XXV Indice 3.6 Costituzione in giudizio del resistente/contribuente 3.7 Trattazione della causa 3.8 Sentenza 3.9 Procedimento d’urgenza 3.10 Prestazione di garanzia durante il processo 3.11 Perdita di efficacia delle misure cautelari 3.12 Circostanze sopravvenute: tutela del contribuente 4 Misure cautelari e istituti deflativi del contenzioso 5 Memoria difensiva (bozza) 798 799 800 801 803 803 806 807 807 Capitolo 50 – Conciliazione giudiziale 1 Premessa 2 Soggetti legittimati a proporre la conciliazione giudiziale 3 Oggetto della conciliazione 3.1 Liti di rimborso 3.2 Conciliazione delle sanzioni 3.3 Liti soggette a reclamo (esclusione della conciliazione) 4 Controllo giudiziale dell’accordo 5 Procedimento di conciliazione 5.1 Conciliazione in udienza (rito “ordinario”) 5.2 Conciliazione fuori udienza (con rito “abbreviato”) 6 Conciliazione parziale 7 Effetti della conciliazione 7.1 Riduzione delle sanzioni amministrative 7.2 Spese processuali 7.3 Restituzione delle somme versate dal contribuente 7.4 Effetti penali 8 Conciliazione giudiziale e rapporti plurisoggettivi 9 Riscossione delle somme 9.1 Versamento 9.2 Interessi 9.3 Omesso versamento delle somme o della prima rata 9.4 Omesso versamento di rate successive alla prima 809 809 810 810 811 812 813 813 814 816 820 823 823 824 824 824 825 826 827 827 832 833 837 PARTE III – IMPUGNAZIONI Capitolo 51 – Impugnazioni: principi generali 1 Premessa 2 Principi generali in tema di impugnazioni 2.1 Mezzi di impugnazione 2.2 Interesse ad impugnare 2.3 Acquiescenza 2.4 Litisconsorzio e impugnazioni 3 Termini per l’impugnazione 3.1 Termine “breve” 3.2 Termine “lungo” XXVI 841 841 842 843 846 847 849 855 856 866 Contenzioso tributario 3.3 Impugnazione della parte ignara non costituita 4 Tutela cautelare 4.1 Ammissibilità nel contenzioso tributario 4.2 Procedimento 871 873 874 874 Capitolo 52 – Ricorso in appello e appello incidentale 1 Premessa 2 Instaurazione del giudizio di appello 2.1 Competenza del giudice di appello 2.2 Legittimazione all’appello 2.3 Autorizzazione all’appello da parte della DRE (abrogazione) 3 Ricorso in appello: contenuto e termini per la proposizione 3.1 Contenuto dell’atto di appello 3.2 Appello “cumulativo” 3.3 L’appello e la parte non costituita in primo grado 3.4 Notifica del ricorso in appello 3.5 Termini per la proposizione dell’appello 4 Costituzione in giudizio 4.1 Costituzione in giudizio dell’appellante 4.2 Costituzione in giudizio dell’appellato 5 Appello incidentale 5.1 Modalità e termini per la proposizione dell’appello incidentale 5.2 Appello incidentale tardivo 5.3 Rapporti tra appello principale e appello incidentale 6 Atto di appello del contribuente (bozza) 7 Atto di controdeduzioni con appello incidentale (bozza) 8 Atto di controdeduzioni con “devoluzione” (bozza) 877 877 879 879 880 881 881 881 891 892 892 898 899 900 903 905 910 912 913 916 918 919 Capitolo 53 – Processo di appello 1 Premessa 1.1 Poteri dei presidenti 1.2 Fase di trattazione 1.3 Sentenza 1.4 Processo con pluralità di parti 2 Effetto “devolutivo” dell’appello 2.1 Questioni ed eccezioni non riproposte 2.2 Ambito di applicazione della “devoluzione” 3 Divieto di domande nuove e di nuove eccezioni 3.1 Divieto di ius novorum e parti del processo 3.2 Ambito di applicazione del divieto 4 Appello e istruzione probatoria 4.1 Perentorietà del termine e facoltà di produzione di nuovi documenti in appello 4.2 Profili operativi 5 Rimessione della causa al giudice di primo grado (c.d. “appello rescindente”) 921 921 922 923 924 926 927 929 931 933 933 934 937 939 940 941 XXVII Indice 5.1 Cause di rimessione della lite in primo grado 5.2 Prosecuzione del processo dinanzi al giudice di primo grado 6 Non riproponibilità dell’appello dichiarato inammissibile (c.d. “consumazione del gravame”) 6.1 Mancanza della dichiarazione di inammissibilità 6.2 Rispetto del termine per l’impugnazione 7 Appello principale, incidentale e “devoluzione” (riepilogo) 8 Memoria di riassunzione a seguito di rimessione (bozza) 948 948 949 950 953 Capitolo 54 – Revocazione 1 Premessa 2 Motivi di revocazione 2.1 Dolo di una delle parti a danno dell’altra 2.2 Prove riconosciute o dichiarate false 2.3 Rinvenimento di documenti decisivi 2.4 “Errore revocatorio” 2.5 “Conflitto teorico tra giudicati” 2.6 Dolo del giudice 3 Profili processuali 3.1 Sentenze revocabili e rapporti con gli altri mezzi di gravame 3.2 Giudice competente 3.3 Ricorso per revocazione 3.4 Procedimento 3.5 Impugnazioni 4 Ricorso per revocazione ordinaria (bozza) 5 Ricorso per revocazione straordinaria (bozza) 955 955 957 957 958 961 962 964 965 966 966 970 971 974 975 975 977 Capitolo 55 – Ricorso per Cassazione: caratteristiche generali 1 Premessa 2 Presupposti del ricorso 2.1 Interesse ad agire 2.2 Oggetto del giudizio di cassazione 3 Motivi del ricorso 3.1 Motivi di giurisdizione 3.2 Violazione della competenza 3.3 Violazione o falsa applicazione di norme di diritto 3.4 Nullità della sentenza e del procedimento 3.5 Vizi di motivazione e omesso esame di un fatto decisivo per la controversia 4 Requisiti di forma del ricorso 4.1 Norme e fatti di riferimento 4.2 Specificità ed autosufficienza 4.3 Contenuto del ricorso 979 979 981 981 981 981 982 983 983 986 XXVIII 942 947 990 993 993 993 994 Contenzioso tributario Capitolo 56 – Processo in Cassazione 1 Premessa 2 Proposizione del ricorso per Cassazione 2.1 Termini 2.2 Deposito del ricorso, della sentenza e di atti e documenti 3 Svolgimento del processo 3.1 Camera di consiglio 3.2 Udienza pubblica 4 Decisioni della Corte 4.1 Rigetto 4.2 Ordinanza che dichiara l’inammissibilità o l’improcedibilità 4.3 Rinuncia al ricorso 4.4 Accoglimento del ricorso 997 997 997 997 998 1003 1003 1005 1005 1006 1006 1007 1007 Capitolo 57 – Giudizio di rinvio 1 Premessa 2 Processo di rinvio 2.1 Riassunzione del processo 2.2 Svolgimento del processo riassunto 2.3 Riscossione delle somme in caso di rinvio 3 Atto di riassunzione del processo (bozza) 1009 1009 1010 1011 1016 1021 1022 PARTE IV – ESECUZIONE DELLA SENTENZA Capitolo 58 – Giudicato 1 Premessa 1.1 Regime “processuale” del giudicato 1.2 Giudicato e diritto comunitario 1.3 Ambito di applicazione del giudicato esterno 2 Eccezione di giudicato 2.1 Rilevabilità d’ufficio dell’eccezione 2.2 Eccezione di giudicato e imposte diverse 3 Efficacia del giudicato tra giurisdizioni (c.d. “circolazione del giudicato”) 3.1 Giudicato civile 3.2 Giudicato penale 3.3 Giudicato amministrativo 4 Giudicato e autonomia dei periodi d’imposta 4.1 Carattere “ultrattivo” del giudicato 4.2 Ambito di applicazione dell’ultrattività del giudicato 5 Giudicato e autotutela 5.1 Giudicato di rigetto e annullamento dell’atto impugnato 5.2 Giudicato di accoglimento e potere di “autotutela sostitutiva” 6 Giudicato e reiterazione del potere impositivo 7 Giudicato e liti di riscossione 8 Ulteriori applicazioni del giudicato esterno nel diritto tributario 8.1 Giudicato e redditi prodotti in forma associata 1027 1027 1028 1030 1032 1032 1032 1033 1034 1034 1035 1038 1038 1038 1040 1043 1043 1043 1044 1045 1046 1046 XXIX Indice 8.2 Giudicato e solidarietà tributaria 1046 Capitolo 59 – Riscossione del tributo in pendenza di giudizio 1 Premessa 2 Riscossione del tributo in pendenza di giudizio (imposte sui redditi, IRAP e imposta sul valore aggiunto) 2.1 Iscrizioni a ruolo a titolo definitivo 2.2 Iscrizioni a ruolo a titolo provvisorio 2.3 Accertamenti antielusivi (art. 37-bis del DPR 600/73) 2.4 Accertamenti esecutivi (DL 78/2010) 3 Riscossione del tributo in pendenza di giudizio (imposte indirette) 3.1 Imposta di registro 3.2 Imposte ipotecaria e catastale 3.3 Imposte di successione e di donazione 4 Diminuzione della pretesa e computo dei due terzi 5 Riscossione del tributo in pendenza di giudizio (tributi locali) 6 Riscossione del tributo in pendenza di giudizio (accise e dazi) 7 Riscossione delle sanzioni in pendenza di giudizio 7.1 Sanzioni derivanti da iscrizioni a ruolo a titolo definitivo 8 Ruoli straordinari 9 Versamenti delle somme 9.1 Cartella di pagamento 9.2 Accertamenti esecutivi 10 Decadenza per la richiesta delle somme 1051 1051 1054 1057 1057 1059 1059 1061 1062 1062 1063 1064 1065 1065 1066 1067 1068 1070 1071 Capitolo 60 – Esecuzione delle sentenze di accoglimento 1 Premessa 2 Diritto al rimborso scaturente dalla sentenza 2.1 Rimborso delle somme versate 2.2 Inottemperanza all’obbligo di rimborso 3 Sospensione legale della riscossione 3.1 Motivi che possono cagionare il blocco della riscossione 3.2 Procedura 3.3 Effetti della dichiarazione del contribuente 3.4 Termine entro cui inviare la domanda 4 Rilascio della sentenza in forma esecutiva 5 Ricorsi contro gli atti di classamento 6 Richiesta di sentenza uso notifica (bozza) 7 Richiesta di sentenza in forma esecutiva (bozza) 1075 1075 1076 1076 1077 1078 1078 1079 1081 1082 1086 1087 1088 1089 Capitolo 61 – Giudizio di ottemperanza 1 Premessa 2 Azione di ottemperanza e esecuzione forzata 3 Presupposti per l’azione di ottemperanza 3.1 Esistenza di un giudicato 3.2 Inadempimento dell’ente impositore 1091 1091 1092 1092 1093 1097 XXX 1049 1049 Contenzioso tributario 3.3 Termine previsto per l’adempimento 4 Processo di ottemperanza 4.1 Competenza 4.2 Parti del processo 4.3 Struttura del ricorso e deposito dei documenti 4.4 Fissazione dell’udienza 4.5 Esecuzione della sentenza inottemperata 4.6 Impugnazioni 4.7 Liquidazione delle spese del giudizio di ottemperanza 5 Messa di mora (bozza) 6 Ricorso in ottemperanza (bozza) 1097 1099 1101 1104 1105 1109 1110 1114 1116 1117 1118 PARTE V – VICENDE DEL PROCESSO TRIBUTARIO Capitolo 62 – Sospensione del processo 1 Premessa 2 Sospensione necessaria 2.1 Querela di falso 2.2 Questioni sullo stato e la capacità delle persone 3 Sospensione per “pregiudizialità” 3.1 Sospensione necessaria e processo tributario (art. 295 c.p.c.) 3.2 “Pregiudizialità interna” 3.3 “Pregiudizialità esterna” 4 Aspetti processuali della sospensione 4.1 Provvedimento di sospensione e suoi effetti 4.2 Ripresa del processo 5 Istanza di riassunzione (bozza) 1123 1123 1123 1123 1125 1126 1126 1127 1128 1130 1130 1131 1134 Capitolo 63 – Interruzione del processo 1 Premessa 2 Cause dell’interruzione 2.1 Eventi concernenti la parte (fallimento e società estinta) 2.2 Eventi concernenti il rappresentante legale della parte 2.3 Eventi concernenti il difensore della parte 3 Effetti dell’evento interruttivo 3.1 Momento di verificazione dell’evento interruttivo 3.2 Operatività degli effetti interruttivi 4 Provvedimenti sull’interruzione 4.1 Interruzione dichiarata dal presidente di sezione 4.2 Interruzione dichiarata dalla commissione 5 Effetti dell’interruzione 5.1 Effetti sugli atti 5.2 Effetti sui termini 6 Ripresa del processo interrotto 6.1 Soggetti legittimati 6.2 Istanza di trattazione 1135 1135 1135 1136 1144 1145 1146 1146 1148 1150 1151 1151 1152 1152 1152 1153 1153 1153 XXXI Indice 6.3 Termini 6.4 Comunicazione della trattazione dopo la riassunzione 6.5 Effetti della mancata riassunzione 7 Istanza di trattazione (bozza) 1154 1155 1155 1156 Capitolo 64 – Estinzione del processo 1 Premessa 2 Estinzione del processo per rinuncia al ricorso 2.1 Dichiarazione di rinuncia 2.2 Accettazione della rinuncia 2.3 Rimborso delle spese processuali 3 Estinzione del processo per inattività delle parti 3.1 Rilevabilità d’ufficio dell’estinzione ed inefficacia degli atti 3.2 Spese processuali 4 Estinzione del processo per cessazione della materia del contendere 4.1 Annullamento dell’atto impositivo 4.2 Riduzione della pretesa in corso di causa 4.3 Obbligazioni solidali 4.4 Liti di rimborso 4.5 Spese processuali 5 Dichiarazione di estinzione del processo 5.1 Reclamo contro il decreto presidenziale di estinzione 5.2 Effetti dell’estinzione 1157 1157 1157 1158 1159 1160 1160 1161 1161 1162 1162 1166 1166 1167 1168 1170 1170 1171 Capitolo 65 – Successione nel processo 1 Premessa 2 Successione 2.1 Successione a titolo universale o particolare 2.2 Ipotesi di successione nel processo 1173 1173 1173 1173 1174 PARTE VI – CONTRIBUTO UNIFICATO ATTI GIUDIZIARI Capitolo 66 – Contributo unificato e diritti di copia 1 Premessa 2 Decorrenza 3 Presupposto impositivo 4 Determinazione del contributo unificato 4.1 Avvisi di accertamento e cartelle di pagamento 4.2 Atti irrogativi di sanzioni 4.3 Fermi di auto e ipoteche 4.4 Rimborsi chiesti dal contribuente 4.5 Atti di valore indeterminabile 4.6 Società di persone (tributi imputati per trasparenza) 4.7 Consolidato fiscale 4.8 Obbligazioni solidali 4.9 Liti di riscossione XXXII 1179 1179 1180 1180 1181 1182 1184 1184 1185 1185 1185 1187 1187 1187 Contenzioso tributario 5 Debenza del contributo unificato 5.1 Ricorso con successiva richiesta di sospensione giudiziale 5.2 Ricorso contro accertamento e successiva cartella di pagamento 5.3 Appello 5.4 Reclamo (atti notificati dall’1.4.2012) 5.5 Giudizio di ottemperanza 5.6 Altre “vicende processuali” 6 Soggetto tenuto al pagamento 7 Versamento del contributo unificato 7.1 Versamento mediante conto corrente postale 7.2 Versamento mediante modello F23 7.3 Versamento presso le tabaccherie convenzionate 8 Omesso/insufficiente versamento 8.1 Invito al pagamento delle somme 8.2 Sanzioni amministrative 9 Maggiorazione della metà del contributo unificato 10 Dichiarazione di valore della causa 11 Rimborso del contributo 12 Liti sulla debenza del contributo unificato 13 Diritti di copia 13.1 Certificazione di conformità 13.2 Versamento 13.3 Tabelle per la debenza dei diritti di copia 1187 1188 1188 1188 1190 1191 1191 1193 1194 1194 1195 1196 1196 1197 1197 1198 1199 1200 1200 1201 1202 1202 1202 PARTE VII – DEFINIZIONE DELLE LITI PENDENTI Capitolo 67 – Definizione delle liti pendenti 1 Premessa 2 Pendenza della lite al 31.12.2011 2.1 Inammissibilità del ricorso 2.2 Formazione del giudicato 2.3 Liti pendenti dinanzi al giudice ordinario 3 Ambito applicativo della definizione 3.1 Atti emessi dall’Agenzia delle Entrate 3.2 Limite di valore di 20.000,00 euro 4 Liti condonabili 4.1 Avvisi di accertamento/irrogazione di sanzioni 4.2 Avvisi di liquidazione 4.3 Cartelle di pagamento 4.4 Avvisi di recupero di crediti d’imposta 4.5 Atti di diniego o di revoca di agevolazioni 4.6 Atti di valore indeterminabile 4.7 Liti di rimborso 4.8 Liti relative a precedenti condoni 1207 1207 1208 1209 1211 1215 1216 1217 1219 1224 1224 1225 1225 1229 1230 1230 1230 1230 XXXIII Indice 5 Versamento delle somme 5.1 Effettuazione dei versamenti e prosecuzione della riscossione 5.2 Determinazione del valore della lite 5.3 Somme già versate per effetto della riscossione frazionata 5.4 Determinazione delle somme da versare 5.5 Errore scusabile per irregolarità dei versamenti 5.6 Compilazione del modello F24 5.7 Esempio di compilazione del modello F24 6 Domanda di definizione 6.1 Compilazione del modello 6.2 Esempio di compilazione del modello 7 Sospensione dei processi 7.1 Istanza di sospensione 7.2 Contribuente che non intende definire la lite 8 Società di persone e obbligazioni solidali 8.1 Obbligazioni solidali 8.2 Società di persone 8.3 Consolidato fiscale 9 Valori fiscali riconosciuti al contribuente 9.1 Perdite fiscali 9.2 Svalutazione partecipazioni 9.3 Ammortamenti 10 Adempimenti degli uffici ed estinzione del processo 10.1 Certificazione di regolarità della definizione 10.2 Estinzione del giudizio 11 Diniego di condono 11.1 Ricorso contro il diniego in pendenza di giudizio 11.2 Ricorso contro il diniego in pendenza dei termini di impugnazione 11.3 Necessità di reclamo/mediazione 12 Compatibilità con il diritto comunitario (IVA) 13 Interferenze tra procedimenti penali e condono 1231 1232 1233 1234 1236 1243 1244 1245 1247 1247 1249 1251 1252 1252 1253 1254 1256 1257 1257 1258 1259 1259 1259 1260 1260 1261 1262 1264 1265 1266 1267 PARTE VIII – APPENDICE Check list processo in Commissione tributaria provinciale Check list processo in Commissione tributaria regionale Check list contributo unificato Check list definizione delle liti pendenti 1271 1273 1275 1277 Indice analitico 1281 XXXIV PARTE I ORGANI E OGGETTO DELLA GIURISDIZIONE TRIBUTARIA Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. 1 DLgs. 546/92 PROCESSO TRIBUTARIO E APPLICABILITÀ DELLE NORME DEL C.P.C. 1 Giurisprudenza CEDU 8.6.1976, Engel e altri c. Olanda; Corte Cost. 7.6.1984 n. 154; Corte Cost. 19.3.96 n. 82; Corte Cost. 22.10.1997 n. 311; Corte Cost. 12.3.98 n. 53; Corte Cost. 15.10.1999 n. 387; Cass. 6.3.2000 n. 2509; Cass.2.8.2000 n. 10136; Cass. 12.3.2001 n. 103; Cass. 19.4.2001 n. 5807 ; Cass. 22.6.2001 n. 8569; Cass. 17.1.2002 n. 443; Cass. 12.2.2002 n. 1951; Cass. 22.3.2002 n. 4125; Cass. 12.6.2002 n. 8364; Corte Cost. 6.12.2002 n. 520; Cass. 11.2.2003 n. 2013; Cass. 9.6.2003 n. 9181; Cass. 11.6.2003 n. 9320; Cass. 18.06.2003 n. 9754; Cass. 4.12.2003 n. 18541; Corte Cost. 18.3.2004 n. 98; Cass. SS.UU. 5.10.2004 n. 19854; Cass. SS.UU. 7.3.2005 n. 4820; Cass. 29.7.2005 n. 16034; Cass. 8.8.2005 n. 16709; Cass. SS.UU. 15.11.2005 n. 23019; Cass. 20.3.2006 n. 6184; Cass. 3.4.2006 n. 7766; Cass. 1.6.2006 n. 13082; Cass. 19.7.2006 n. 16488; Cass. 22.9.2006 n. 20516; Cass. 3.10.2006 n. 2483; Cass. 11.12.2006 n. 26380; Cass. 2.4.2007 n. 8129; Cass. SS.UU. 20.11.2007 n. 24011; Cass. 22. 2.2008 n. 4615; Cass. 15.7.2008 n. 19367; Cass. SS.UU. 9.10.2008 n. 24883; Cass. SS.UU. 15.12.2008 n. 29290; Cass. 20.3.2009 n. 6780; Cass. 28.1.2010 n. 1823; Cass. 10.2.2010 n. 2937; Cass. 5.5.2010 n. 10813; Cass. 19. 5.2010 n. 12250; Cass. 22.6.2010 n. 14966; Cass. 7.9.2010 n. 19135; Cass. 20.10.2010 n.21506; Cass. 27.10.2010 n. 22008; Cass. 29.10.2010 n. 26292; Cass. 3.12.2010 n. 24614; Cass. 31.3.2011 n. 7355; Cass. 4.4.2011 n. 7657; Cass.12.5.2011 n. 10445; Cass.24.9.2012 n. 16212; Corte Cost. 8.10.2012 n. 223; Cass. 25.9.2013 n. 21967; Cass. 15.10.2013 n. 23317 1 PREMESSA Gli atti emanati dall’Amministrazione finanziaria possono essere sottoposti a sindacato da parte del giudice tributario. Infatti, l’art. 24 Cost. impone che “tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi”, e che “la difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento”. L’art. 113 Cost. soggiunge che “Contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa.”. Anche al processo tributario si applica, poi, l’art. 111 Cost., secondo cui: ogni processo deve svolgersi nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti ad un giudice terzo e imparziale; la legge ne assicura la ragionevole durata; tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati. La disciplina del processo tributario è contenuta nei seguenti testi normativi: DLgs. 545/92, che concerne l’organizzazione della magistratura tributaria; 3 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. 2 DLgs. 546/92, che riguarda le modalità di svolgimento del contenzioso tributario. PROCESSO TRIBUTARIO Il processo tributario, come si avrà modo di evidenziare, è ispirato ai principi processual-civilistici. Infatti, il contenzioso tributario è un processo: dispositivo, nel senso che la materia del contendere è delineata dalle parti, e non può essere ampliata dal giudice; caratterizzato dall’impulso di parte. Il contenzioso tributario è un processo di impugnazione: infatti, è instaurato mediante l’impugnazione, entro termini previsti a pena di decadenza, di un atto emanato dall’Amministrazione finanziaria (avviso di accertamento, cartella di pagamento, diniego di rimborso), con la sola eccezione dell’ipotesi di silenzio sulla istanza di rimborso (ove si accede al giudizio in assenza di un provvedimento). Dalla natura impugnatoria del processo discende che: il ricorso è ammissibile solo se presentato entro i termini decadenziali previsti per l’impugnazione dei provvedimenti impositivi; l’oggetto del giudizio è circoscritto ai motivi di impugnazione (Cass. 18.6.2003 n. 9754; Cass. 3.4.2006 n. 7766); il ricorrente non può sottoporre al giudice questioni estranee all’atto impugnato (Cass. 22.3.2002 n. 4125); il ricorrente non può opporre alla pretesa un proprio credito vantato nei confronti del legittimato passivo (Cass. 22.9.2006 n. 20516); la legittimazione passiva compete all’ente che ha emesso l’atto impugnato o non ha emanato l’atto richiesto (art. 10 del DLgs. n. 546/92); il legittimato passivo non può fondare la pretesa su titoli diversi da quelli indicati nell’atto impugnato (Cass. 22.6.2001 n. 8569); il giudice tributario può annullare l’atto impugnato (Cass. SS.UU. 15.11.2005 n. 23019); l’estinzione del processo comporta, in linea di principio, la definitività dell’atto; non sono ammesse le azioni di accertamento (il contribuente non può, in assenza di un atto impositivo, adire il giudice tributario al fine di ottenere una sentenza dichiarativa, ad esempio, dell’insussistenza dell’obbligazione tributaria, cfr. Cass. 12.3.2001 n. 103; Cass. SS.UU. 20.11.2007 n. 24011; Cass. 9.6.2003 n. 9181). 2.1 PRINCIPI COSTITUZIONALI La giurisdizione tributaria deve essere attuata sulla base dei postulati costituzionali in tema, appunto, di giurisdizione. In particolare, occorre che la giurisdizione venga attuata nel rispetto dei principi: di indipendenza del giudice (art. 104 Cost.); del “giusto processo” (art. 111 Cost.). 4 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. 2.1.1 Indipendenza del giudice L’art. 101 Cost. prevede che “i giudici sono soggetti soltanto alla legge”, e l’art. 104 specifica che “la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”. Inoltre, per l’art. 108 Cost. la legge deve assicurare l’indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali, come quella tributaria. Gli artt. 101 e 104 Cost. affermano quindi che il giudice deve essere indipendente sotto il profilo: funzionale, che consiste nella possibilità di giudicare senza altra soggezione che non sia quella di legge; organizzativo, dato dall’autonomia del giudice rispetto a ogni altro potere. In virtù del richiamato art. 104 Cost., la magistratura tributaria deve essere indipendente da ogni altro potere, con particolare riferimento al potere esecutivo. Di conseguenza, sarebbe incostituzionale una norma che prevedesse la possibilità, per soggetti facenti parte dell’Amministrazione finanziaria, di essere nominati giudici. Si evidenzia che, sotto il vigore del DPR 636/72, molte norme erano idonee a compromettere l’indipendenza del giudice. A titolo esemplificativo, ai sensi dell’ormai abrogato art. 35 del suddetto decreto, il giudice poteva delegare la fase istruttoria alla Guardia di Finanza. Con la sentenza 24.11.82 n. 196, la Corte Costituzionale ha asserito che l’indipendenza del giudice tributario è assicurata: dalla nomina dei magistrati a tempo indeterminato; dalla previsione di cause di incompatibilità con la carica di giudice; dall’attribuzione del potere di nomina ad organismi estranei all’Amministrazione finanziaria. Seppure la dottrina individui nell’idoneità tecnica un elemento di indipendenza dei giudici, la Corte Costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’idoneità tecnica dei giudici non togati delle commissioni tributarie (Corte Cost. 7.6.84 n. 154). Qualche ragione di perplessità, alla luce della giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’Uomo, che impone che ogni giudice, oltre che effettivamente imparziale, debba apparire tale (indipendenza apparente) consegue all’inquadramento della giustizia tributaria nel Ministero della Economia, l’appartenenza del personale amministrativo assegnato alla giurisdizione tributaria a tale Ministero e l’assenza di poteri di disposizione su tale personale da parte del giudice tributario. Ancora, la previsione di un trattamento economico adeguato costituisce requisito di indipendenza del giudice (Corte Cost. 8.10.2012 n. 223). Qualche perplessità viene avanzata in proposito quanto allo status del giudice tributario italiano, attesa l’entità dei relativi compensi ed essa è aggravata dal fatto che il relativo compenso viene determinato da parte del Ministero della Economia (nell’ambito del quale orbitano le agenzie che emettono i provvedimenti sottoposti al controllo degli stessi giudici) e, addirittura liquidato dalla Direzione Regionale della Agenzia delle Entrate (che è la principale autorità sottoposta al controllo della giurisdizione tributaria): cfr. DLgs. n. 545/92, art. 13. 5 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. 2.1.2 “Giusto processo” L’art. 111 co. 1 Cost. impone che “la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge”. Tale disposizione individua i principi del “giusto processo”, operanti, di conseguenza, anche nel processo tributario. La norma prevede che il processo si deve svolgere: nel contraddittorio tra le parti; in condizione di parità; davanti ad un giudice terzo (Corte Cost. 15.10.99 n. 387) e imparziale (Corte Cost. 22.10.97 n. 311); nel rispetto del principio della ragionevole durata. Principio della ragionevole durata e “equo indennizzo” L’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo stabilisce che “ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole”. In attuazione di ciò, la c.d. “Legge Pinto” (L. 89/2001) ha contemplato un apposito procedimento strumentale all’ottenimento di un’equa “riparazione in caso di violazione del termine di ragionevole durata del processo”. La giurisprudenza ha mostrato resistenza ad ammettere che, la c.d. “equa riparazione” si applichi al processo tributario, poiché la L. 89/2001 ha la stessa portata dell’art. 6 della Convenzione e questo non è ritenuto applicabile al processo tributario. Ciò non significa tuttavia che l’equa riparazione sia esclusa da tutte le controversie correlate a tributi. Essa è stata infatti ritenuta applicabile: nelle controversie devolute alla giurisdizione tributaria “che non investano la determinazione del tributo ma solo aspetti a questo consequenziali, come, esemplificando, nel caso del giudizio di ottemperanza”; in merito alla materia penale, intesa come nozione autonoma, quindi comprensiva “delle controversie relative all’applicazione di sanzioni tributarie, ove queste siano commutabili in sanzioni detentive ovvero siano, per la loro gravità, assimilabili, sul piano della afflittività ad una sanzione penale” (Cass. 15.7.2008 n. 19367). In altre occasioni l’applicazione della Legge Pinto alle sanzioni amministrative è stata esclusa ritenendo tali sanzioni strettamente connesse al tributo (Cass. 3.12.2010 n. 24614). Tale impostazione contraddice, tuttavia, il consolidato orientamento della Corte europea dei diritti dell’Uomo in forza del quale la natura “amministrativa” di una sanzione non la esclude dalle garanzie previste per la materia “criminale”, ove la sanzione sia di apprezzabile entità e abbia funzione punitiva e non risarcitoria (CEDU 8.6.1976, Engel e altri c. Olanda; Cass. 24.9.2012 n. 16212). La applicazione della equa riparazione è stata inoltre riconosciuta per i giudizi in materia di rimborso (Cass. 24.9.2012 n. 16212). Occorre peraltro rilevare che una “implicita” apertura nei confronti dell’applicabilità di ciò nel rito tributario proviene dal legislatore che, con il DL 6 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. 40/2010 (art. 3 co. 2-bis), ha stabilito che, ove il contribuente avesse inteso beneficiare della definizione delle liti ultradecennali pendenti in Cassazione, avrebbe dovuto rinunciare ad ogni richiesta di risarcimento ai sensi, appunto, della Legge Pinto, cosa che sembra implicare l’applicazione della medesima legge alla materia tributaria. 2.2 PROCESSO DI PRIMO GRADO L’atto introduttivo del processo tributario è il ricorso, che deve essere redatto e notificato all’ente impositore in osservanza degli artt. 18 e 20 del DLgs. 546/92. Il primo grado di giudizio si svolge dinanzi alla Commissione tributaria provinciale, e può essere in tal modo schematizzato: notifica del ricorso all’ente che ha emanato il provvedimento, entro sessanta giorni dalla notifica del medesimo (art. 20 del DLgs. 546/92); costituzione in giudizio del contribuente, entro trenta giorni dalla notifica del ricorso (art. 22 del DLgs. 546/92); costituzione in giudizio del resistente, entro sessanta giorni dalla ricezione del ricorso (art. 23 del DLgs. 546/92); formazione del fascicolo del processo ad opera della segreteria e relativa sottoposizione al presidente della Commissione (art. 25 del DLgs. 546/92); assegnazione del ricorso ad una Sezione da parte del presidente della Commissione (art. 26 del DLgs. 546/92); esame preliminare del ricorso ad opera del presidente di sezione (art. 27 del DLgs. 546/92); fissazione dell’udienza e relativa comunicazione alle parti; espletamento di attività difensive ad opera delle parti, da svolgersi secondo l’osservanza dei seguenti termini: venti giorni liberi prima dell’udienza, per la produzione dei documenti; dieci giorni liberi prima dell’udienza, per la produzione di memorie illustrative; cinque giorni liberi prima dell’udienza, per la produzione delle memorie di replica, nel solo caso in cui la trattazione avvenga in Camera di consiglio (art. 32 del DLgs. 546/92); trattazione della causa, in pubblica udienza o in Camera di consiglio (artt. 33 e 34 del DLgs. 546/92); emanazione della sentenza (art. 36 del DLgs. 546/92). Ora, per effetto delle modifiche del DL 98/2011, per le liti su atti emessi dall’Agenzia delle Entrate di valore non superiore a 20.000,00 euro, il contribuente, in luogo del ricorso, è tenuto a notificare il reclamo e ad esperire una previa fase amministrativa, dove la lite può essere definita anche tramite mediazione (art. 17-bis del DLgs. 546/92). Dichiarazione di inammissibilità in sede di esame preliminare del ricorso Successivamente alla costituzione in giudizio delle parti, il presidente di sezione procede ad un primo esame del ricorso. 7 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. In tale fase, egli può dichiararne l’inammissibilità, se manifesta (art. 27 del DLgs. 546/92). A fronte di ciò, il contribuente può proporre reclamo dinanzi al collegio, che: se lo respinge, dichiara l’inammissibilità con sentenza soggetta agli ordinari mezzi di impugnazione; se lo accoglie, dispone la prosecuzione del giudizio (art. 28 del DLgs. 546/92). Per i massimi organi della giustizia le ipotesi di inammissibilità devono limitarsi in funzione dell’effettiva tutela giurisdizionale (Corte Cost. 18.3.2004 n. 98 e Corte Cost. 6.12.2002 n. 520; Cass. 20.3.2009 n. 6780 e Cass. 22. 2.2008 n. 4615). Notifica del ricorso (entro 60 giorni dalla ricezione dell’atto impositivo) Costituzione in giudizio del contribuente (entro 30 giorni dalla notifica del ricorso) Costituzione in giudizio dell’ente impositore (entro 60 giorni dalla ricezione del ricorso) Formazione del fascicolo del processo a cura della segreteria Esame preliminare del ricorso (ad opera del presidente di sezione) dichiarazione di inammissibilità inerzia del contribuente comunicazione dell’udienza da parte della segreteria reclamo al collegio discussione o trattazione della causa definitività dell’atto sentenza di inammissibilità accoglimento del reclamo appello prosecuzione del giudizio Fig. 1 - Processo di primo grado 8 produzione di documenti e di memorie sentenza Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. Tutela cautelare La proposizione del ricorso non sospende, di norma, l’efficacia esecutiva dell’atto. Pertanto, la riscossione delle somme prosegue nel rispetto delle norme sulla riscossione in pendenza di giudizio. Ciò premesso, il contribuente può, ai sensi dell’art. 47 del DLgs. 546/92, chiedere al giudice di sospendere l’efficacia esecutiva dell’atto. 2.3 IMPUGNAZIONI Le sentenze delle Commissioni tributarie possono essere impugnate mediante: appello; revocazione; ricorso per Cassazione (art. 50 del DLgs. 546/92). Più analiticamente, le pronunce delle Commissioni tributarie provinciali possono essere impugnate tramite: appello; revocazione straordinaria. Invece, le sentenze delle Commissioni tributarie regionali possono essere gravate da: ricorso per Cassazione; revocazione ordinaria; revocazione straordinaria. Sentenze della Commissione tributaria provinciale appello revocazione straordinaria ricorso per Cassazione Sentenze della Commissione tributaria regionale revocazione ordinaria revocazione straordinaria Fig. 2 - Impugnazioni Processo di appello Il giudizio dinanzi alla Commissione tributaria regionale può essere in tal modo schematizzato: notifica del ricorso in appello (art. 52 del DLgs. 546/92); se l’appello non è stato notificato a mezzo di ufficiale giudiziario, deposito di copia dell’appello presso la segreteria del giudice di primo grado (art. 53 del DLgs. 546/92); costituzione in giudizio dell’appellante, entro trenta giorni dalla notifica dell’appello (art. 53 del DLgs. 546/92); costituzione in giudizio dell’appellato, entro sessanta giorni dalla ricezione dell’appello. In tal sede quest’ultimo può: proporre appello incidentale per il caso in cui anche l’appellato sia stato parzialmente soccombente in primo grado (art. 54 del DLgs. 546/92); 9 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. riproporre le questioni non esaminate in primo grado e, più in generale, 2.4 resistere ai motivi dell’appello, contrapponendo le proprie argomentazioni; produzione di documenti e di memorie; trattazione della causa (in Camera di consiglio o in pubblica udienza); sentenza del giudice di appello: di riforma, totale o parziale, della sentenza del giudice di primo grado; di conferma della sentenza del giudice di primo grado; di rimessione della causa in primo grado (art. 59 del DLgs. 546/92). FASE ESECUTIVA Le sentenze del giudice tributario sono immediatamente esecutive. In caso di sentenza favorevole al contribuente, l’ente impositore, ai sensi dell’art. 68 del DLgs. 546/92, deve rimborsare le somme eventualmente versate nel corso del giudizio entro novanta giorni dalla notifica della sentenza. Tuttavia, qualora l’ente non adempiesse al “comando” contenuto nella sentenza, il contribuente deve, per tutelare i propri diritti, attendere la formazione del giudicato, e, alternativamente o congiuntamente: agire in ottemperanza (art. 70 del DLgs. 546/92); avviare l’espropriazione forzata. 2.5 PROCESSO TRIBUTARIO TELEMATICO Il DL 98/2011 ha istituito la prima norma concernente il c.d. “processo tributario telematico”, introducendo il co. 1-bis nell’art. 16 del DLgs. 546/92. Per effetto di ciò, ora le comunicazioni possono avvenire in via telematica, mediante utilizzo della posta elettronica certificata. A tal fine, è anche previsto che: l’indirizzo della casella PEC debba essere indicato nell’atto introduttivo del giudizio; l’omissione di ciò comporta una maggiorazione del 50% del contributo unificato. Inoltre, nell’art. 39 del DL 98/2011 è precisato che, con regolamento governativo, che avrebbe dovuto essere emanato entro il 3.1.2012, sarebbero state introdotte “disposizioni per il più generale adeguamento del processo tributario alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Decreti di attuazione delle comunicazioni telematiche Con vari decreti, sono state dettate le istruzioni operative per le comunicazioni delle segreterie delle Commissioni tributarie che devono avvenire in via telematica, ora operanti in tutta Italia. 10 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. 2.5.1 Prenotazione degli appuntamenti con la segreteria in via telematica A decorrere dall’1.12.2010, è stato attivato il servizio di prenotazioni on line che consente ai contribuenti di prenotare eventuali appuntamenti con le segreterie delle Commissioni tributarie, al fine, ad esempio, di richiesta copie di sentenze o di ricezione atti. Il servizio è attivo su quasi tutto il territorio nazionale, ed è accessibile attraverso il sito Internet www.finanze.it, entrando nella voce “Giustizia tributaria”. 2.5.2 Monitoraggio dello stato del processo per via telematica Accedendo al sito Internet www.finanze.it voce “Giustizia tributaria”, è possibile monitorare lo stato di avanzamento del contenzioso, essendo abilitati ai servizi Entratel o Fisconline. Nel menzionato sito Internet è evidenziato che, per ogni ricorso, è possibile conoscere: i dati generali, come il numero della sezione della Commissione tributaria a cui è stato assegnato; i contenuti del fascicolo processuale; la data di udienza; la composizione del Collegio giudicante; l’esito della controversia e il testo della pronuncia. 3 APPLICABILITÀ DELLE NORME DEL C.P.C. Il processo civile è il paradigma processuale di riferimento del rito tributario. Infatti, l’art. 1 co. 2 del DLgs. 546/92 stabilisce che “i giudici tributari applicano le norme del suddetto decreto e, per quanto da esse non disposto e con esse compatibili, le norme del codice di procedura civile”. Pertanto, l’operatività delle disposizioni del codice di procedura civile è subordinata a due condizioni, in quanto la norma codicistica: non deve riguardare un istituto disciplinato dal decreto sul processo tributario; deve essere compatibile con la natura impugnatoria del rito fiscale. Il riferimento dell’art. 1 co. 2 del DLgs. n. 546/92 al “codice di procedura civile” è da ritenere esteso alle norme di attuazione del codice stesso. In tal senso, la giurisprudenza ha previsto l’applicazione dell’art. 74, disp. att., sugli obblighi relativi al fascicolo di parte (Cass. 19. 5.2010 n. 12250) e all’applicazione dell’art. 124, disp. att., sulla certificazione del passaggio in giudicato della sentenza (Cass. 7.9.2010 n. 19135). In questo paragrafo si intende illustrare per linee generali il criterio con cui l’interprete può ritenere o meno applicabili al processo tributario le norme processual-civilistiche. Le singole problematiche verranno trattate nei capitoli di competenza. 11 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. 3.1 CRITERI DI APPLICABILITÀ DELLE NORME DEL C.P.C. L’applicabilità delle disposizioni codicistiche deve essere vagliata alla luce della ratio delle norme del DLgs. 546/92. A titolo esemplificativo, dalla indisponibilità dell’oggetto del processo tributario deriva l’esclusione espressa del giuramento ai sensi dell’art. 7 del DLgs. 546/92 ma anche l’inconfigurabilità della confessione (come prova che vincola il giudice ai sensi degli artt. 2733 e 2735 c.c.) e la inapplicabilità delle norme in tema di interrogatorio formale (artt. 228 ss. c.p.c.), posto che quest’ultimo è strumentale a provocare la confessione della parte, che, a sua volta, ha gli stessi effetti del giuramento. Per contro, si ritiene ammissibile l’interrogatorio libero delle parti, in quanto costituisce elemento valutabile dal giudice (art. 117 c.p.c.). Talvolta, l’operatività di un complesso di norme codicistiche è contemplata dal legislatore. Si pensi: alla disciplina sull’astensione e sulla ricusazione del giudice (art. 6 del DLgs. 546/92); alla disciplina sul personale di segreteria (art. 9 del DLgs. 546/92); alle notificazioni (art. 16 del DLgs. 546/92); alla attribuzione delle spese processuali (art. 15 del DLgs. 546/92); alle impugnazioni in generale (art. 49 del DLgs. 546/92); al ricorso per Cassazione (art. 62 del DLgs. 546/92). In altri casi, è lo stesso DLgs. 546/92 a sancire l’esclusione di determinate norme del codice di procedura civile. Si evidenziano le seguenti ipotesi: il regolamento di competenza (art. 5 del DLgs. 546/92); le sentenze parziali o limitate ad alcune domande (art. 35 del DLgs. 546/92). Per esigenze di giustizia sostanziale, l’esclusione di una norma codicistica è stata a volte interpretata restrittivamente. Ad esempio, sebbene l’art. 5 del DLgs. 546/92 escluda espressamente il regolamento di competenza, la giurisprudenza ha stabilito che tale mezzo di impugnazione è ammesso per impugnare non la sentenza relativa all’incompetenza bensì l’ordinanza di sospensione necessaria del processo (Cass. 2.4.2007 n. 8129). Per approfondimenti si rinvia al cap. 4 “Competenza”. In molti casi, l’applicabilità della norma è demandata all’interprete, basti pensare, a titolo esemplificativo: 12 al principio della perpetuatio iurisdictionis (art. 5 c.p.c., Cass. SS.UU. 7.3.2005 n. 4820); alla nullità del procedimento per la mancata comunicazione alle parti costituite della data di trattazione della controversia almeno trenta giorni liberi precedenti la data stessa (artt. 101 e 156 c.p.c., Cass. 8.8.2005 n. 16709; Cass. 29.7.2005 n. 16034; Cass. 12.2.2002 n. 1951; Cass. 6.3.2000 n. 2509; all’intervento volontario (art. 105 c.p.c., Cass. 4.12.2003 n. 18541); Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. al potere del giudice in ordine alla valutazione delle prove (artt. 115 e 116 c.p.c. Cass. 11.6.2003 n. 9320; Cass. 17.1.2002 n. 443); all’obbligo di comunicazione delle ordinanze (art. 134 c.p.c., Cass. 19.4.2001 n. 5807); alla possibilità di sanatoria degli atti processuali (artt. 156 e 157 c.p.c., Cass. 25.9.2013 n. 21967, Cass.12.5.2011 n. 10445; Cass. SS.UU. 5.10.2004 n. 19854); al potere del giudice di chiedere alla pubblica amministrazione informazioni scritte riguardo atti e documenti della stessa (art. 213 c.p.c., Cass. 22.6.2010 n. 14966); all’onere di disconoscimento della sottoscrizione (art. 214 c.p.c., Cass. 3.10.2006 n. 2483; Cass. 15.10.2013 n. 23317); all’istanza di verificazione della scrittura privata disconosciuta (art. 216 c.p.c., Cass. 20.3.2006 n. 6184; Cass. 31.3.2011 n. 7355); alla correzione delle sentenze (art. 287 c.p.c., Cass. 19.7.2006 n. 16488); all’obbligo di ordinare la rinnovazione della notifica nulla (artt. 291 e 350 c.p.c., Cass. 12.6.2002 n. 8364; Cass.2.8.2000 n. 10136); alla sospensione del giudizio in caso di questione incidentale pregiudiziale pendente in altro processo (art. 295 c.p.c., Cass. 11.12.2006 n. 26380; Cass. 1.6.2006 n. 13082); alla riunione dei giudizi (artt. 274 e 335 c.p.c., Cass. 11.2.2003 n. 2013); alla rinuncia al ricorso o alla pretesa sostanziale (artt. 306 e 310 c.p.c., Cass. 29.10.2010 n. 26292); al giudicato implicito riguardo la giurisdizione (art. 329 c.p.c., Cass. SS.UU. 9.10.2008 n. 24883); alla notificazione dell’impugnazione presso il difensore costituito (art. 330 c.p.c., Cass. SS.UU. 15.12.2008 n. 29290); all’esclusione dell’onere, in capo alla parte totalmente vittoriosa, di proporre appello incidentale sul mancato accoglimento dei motivi di opposizione di rito e di merito, essendo sufficiente la loro riproposizione (artt. 343 e 346 c.p.c., Cass. 27.12.2002 n. 16768, Cass. 12.1.2007 n. 551); al principio di contestazione (art. 115 c.p.c.); alla rimessione in termini (art. 153 co. 2 c.p.c.); alla litispendenza (art. 39 c.p.c.); alla continenza (art. 39 c.p.c.); alla procura (artt. 83, 84 e 159 c.p.c., Cass. 5.5.2010 n. 10813); alla responsabilità processuale aggravata (art. 96 c.p.c.); alla sospensione necessaria del processo (art. 295 c.p.c.); ai poteri attribuiti al giudice civile in sede istruttoria; al provvedimento cautelare d’urgenza (art. 700 c.p.c.). 13 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. Applicabilità delle norme del codice civile richiamate dal codice di procedura civile Nel processo tributario si ritengono applicabili le norme del codice civile richiamate dal codice di procedura civile. Come si evidenzierà nel cap. 21 “Prove”, sono operanti, tra gli altri, gli articoli del codice civile in tema di onere della prova (artt. 2697 ss.) e di prova per presunzioni (artt. 2727 ss.). Applicabilità delle norme del codice di procedura civile e giurisprudenza costituzionale La Corte Costituzionale si è più volte pronunciata in merito all’operatività, nel processo tributario, delle norme del codice di procedura civile, per escludere che costituisca una ragione di illegittimità costituzionale il fatto che il processo tributario sia talvolta regolato da norme differenti. Con la sentenza 12.3.98 n. 53, la Consulta ha stabilito che il modello rituale civile non necessariamente deve essere assunto come parametro per il contenzioso tributario, in virtù del suo carattere peculiare. Inoltre, con la pronuncia 19.3.96 n. 82, essa ha sancito che: non esiste un principio costituzionalmente rilevante di uniformità dei modelli processuali, pertanto, i diversi riti possono differenziarsi sulla base di scelte discrezionali del legislatore, derivanti dal tipo di configurazione del processo e dalla situazione sostanziale dedotta in giudizio. Con la sentenza 21 gennaio 2000, in forza di tali principi, è stata ritenuta legittima l’esclusione della prova testimoniale. 3.2 APPLICABILITÀ DI NORME RELATIVE AD ALTRI MODELLI PROCESSUALI Il processo civile non è l’unico modello processuale al quale il rito tributario può ritenersi ispirato. Infatti, alcuni autori hanno sostenuto che tale rito, per il suo carattere impugnatorio, pare più simile al processo amministrativo che a quello civile. Per questo motivo, non è da escludere che, in linea di principio, l’interprete, in presenza di lacune, possa fare riferimento alle norme sul processo amministrativo. 4 CONSIDERAZIONI GENERALI Il processo tributario è caratterizzato da una certa disparità, sia sostanziale sia processuale, sussistente tra le parti, la cui compatibilità con l’art. 111 Cost. è talora posta in dubbio. La posizione di supremazia degli uffici finanziari non si esaurisce al termine dell’attività di verifica ma si protrae, sotto determinati aspetti, anche nel processo. Come si evidenzierà nei capitoli di riferimento: l’omessa o tardiva costituzione in giudizio del resistente non comporta, a differenza di quanto avviene per il contribuente, alcuna inammissibilità; il contribuente, nonostante l’ottenimento di una sentenza di condanna dell’ufficio al versamento di determinate somme non può, in caso di inerzia 14 Cap. 1 - Processo tributario e applicabilità delle norme del c.p.c. dell’ente, procedere ad espropriazione forzata o esperire l’azione di ottemperanza, se non dopo la formazione del giudicato; l’iscrizione a ruolo, a volte, può avvenire per l’intero nonostante la proposizione del ricorso e a prescindere dalla fondatezza della pretesa; l’assenza, in capo al contribuente, di una forma di tutela ante causam, come previsto nei processi civile e amministrativo, anche in considerazione del fatto che in materia di imposte sui redditi e IVA l’avviso di accertamento è anche atto della riscossione ed immediatamente esecutivo scaduto il termine per l’impugnazione. La decadenza del contribuente dall’esercizio di una facoltà o diritto nei confronti dell’Amministrazione finanziaria è rilevabile d’ufficio, mentre la decadenza dell’Amministrazione finanziaria dell’esercizio di un potere nei confronti del contribuente deve essere eccepita dalla parte (Cass. 20.10.2010 n.21506; Cass. 28.1.2010 n. 1823; Cass. 10.2.2010 n. 2937; Cass. 27.10.2010 n. 22008; Cass. 4.4.2011 n. 7657). Si ritiene quindi da più parti auspicabile un intervento del legislatore strumentale a mitigare, quantomeno in parte, le evidenziate disparità. Le osservazioni svolte devono essere vagliate anche alla luce della riforma della riscossione delle somme richieste con gli avvisi di accertamento sulle imposte sui redditi/IVA/IRAP. Infatti, a partire dall’1.10.2011, gli accertamenti sono esecutivi in luogo del ruolo, con acceleramento della riscossione, poiché, come prevede l’art. 29 del DL 78/2010, decorsi, nella maggior parte delle ipotesi, novanta giorni dalla notifica, il credito viene affidato ad Equitalia, che aziona le consuete misure cautelari. 15