Effetto Kerr magneto-ottico Riccardo Moroni CNR-SPIN [email protected] Sommario • Effetti magneto-ottici: origine e fenomenologia • Effetto Kerr magneto ottico e nanostrutture magnetiche • Magnetometri basati sull’effetto Kerr magneto-ottico Effetti magneto-ottici Effetti magneto-ottici: variazione dello stato di polarizzazione e/o dell’intensità della radiazione trasmessa (effetto Faraday) o riflessa (effetto Kerr) da un materiale magnetizzato Origine microscopica degli effetti magneto-ottici • Gli effetti magneto-ottici (modifica della polarizzazione e/o dell’intensità della luce riflessa da un materiale magnetico) sono dovuti alla combinazione della polarizzazione in spin degli elettroni del sistema e dell’accoppiamento spin-orbita Effetto Faraday θ H Michael Faraday, 1845 d θ ∝ Hd Effetto Kerr θ H Rev. John Kerr, 1877 θ∝H Descrizione fenomenologica • Materiale dielettrico isotropo non magnetizzato 1 0 0 ε = ε 0 1 0 , n = ε , µ ≈ 1 0 0 1 • Le polarizzazioni circolare destrorsa e sinistrorsa hanno lo stesso indice di rifrazione n y x z L R n n Descrizione fenomenologica • Materiale dielettrico isotropo magnetizzato (M || k) iQ 0 1 ε = ε − iQ 1 0 , Q ∝ M 0 0 1 • Gli autostati della polarizzazione sono onde circolari destrorse e sinistrorse, con diversi autovalori [εR= ε(1+Q) e εL= ε(1-Q)] e quindi differenti indici di rifrazione nR ≈ n(1 + 12 Q ) , nL ≈ n(1 − 12 Q ) M y x z nL nR Rotazione Faraday y y E θ ER EL ER M E ∆φ z EL x x d • Sfasamento tra le onde circolari dopo un cammino d: • Rotazione del piano di polarizzazione ∆ϕ = (k L − k R )d = 2π λ0 θF = ℜ(nL − nR ) d = − ∆ϕ πd =− ℜ(nQ ) 2 λ0 2π d λ0 ℜ(nQ ) Ellitticità Faraday y y E ER E EL M ER EL z x x d εF 2π − ℑ ( n L )d λ0 ( ) ( ) E d ~ E 0 e • Ampiezza dei campi elettrici L L 2π dopo un cammino d: − ℑ ( n R )d E (d ) ~ E (0 ) e λ0 R R • Polarizzazione ellittica ER − EL π d πd εF ≈ ≈ ℑ(nL − nR ) = − ℑ(nQ ) ER + EL λ0 λ0 πd θ F = θ F + iε F = − nQ λ0 ~ Caso generale y M x k̂ z 1 ε = ε − iQz iQ y iQz 1 − iQx − iQ y iQx 1 Q = (Qx , Q y , Qz ) ∝ M • Gli autostati della polarizzazione sono ancora onde polarizzate circolarmente nL ≈ n(1 − 12 Q ⋅ kˆ ) nR ≈ n(1 + 12 Q ⋅ kˆ ) • Rotazione Faraday complessa π dn θF = − Q ⋅ kˆ λ0 ~ Effetto Kerr magneto-ottico Effetto Kerr magneto-ottico modifica della polarizzazione e/o dell’intensità della luce riflessa da un materiale magnetizzato Effetto Kerr magneto-ottico polarizzazione perpendicolare al piano di incidenza s p polarizzazione nel piano di incidenza θ ε campione magnetizzato s p Strumentazione per un magnetometro Kerr campione magnete polarizzatore analizzatore rivelatore (fotodiodo) γ sorgente (laser) Vantaggi della tecnica MOKE MOKE Magneto Optical Kerr Effect • Tecnica ottica (utilizzabile in-situ) • Non distruttiva • Adatta a studiare le proprietà magnetiche di film sottili e singoli strati atomici • Risoluzione spaziale (tipicamente 100 µm ma fino a qualche µm in esperimenti di microscopia Kerr) Sommario • Effetti magneto-ottici: origine e fenomenologia • Effetto Kerr magneto ottico e nanostrutture magnetiche • Magnetometri basati sull’effetto Kerr magneto-ottico Perché? • Interesse di tipo fondamentale – osservazione di fenomeni non osservabili in sistemi di dimensioni macroscopiche • Risvolti applicativi – molti dispositivi sfruttano le proprietà magnetiche di nanostrutture Cos’è una nanostruttura? • Definizione “standard”: Sistema fisico in cui almeno una dimensione spaziale sia ridotta al di sotto di 100 nm. Definizione assolutamente generica. • Definizione “fisica”: Sistema fisico in cui almeno una dimensione spaziale sia confrontabile con una “lunghezza caratteristica” legata alle proprietà del sistema in esame. Varia da sistema a sistema ed è funzione delle particolare proprietà in esame. Tuttavia, discrimina efficacemente le “nanostrutture” in base alle loro proprietà fisiche. Classificazione di nanostrutture • Le nanostrutture possono essere classificate in base alla loro dimensionalità, ovvero al numero di dimensioni “spazialmente ridotte” 2D 1D 0D Film, superfici, multistrati Nanofili Nanoparticelle, punti quantici www.mpi-halle.de www.nist.gov Nanostrutture magnetiche Lunghezza di screening Lunghezza di screening ≈ raggio efficace di interazione coulombiana (NB: interazione di scambio ha origine coulombiana) Effetti: variazione di proprietà critiche vs dimensioni del sistema (e.g. andamento della magnetizzazione in funzione della temperatura) Dimensioni caratteristiche: <nm (compatibile con la tipica distanza interatomica) Nanostrutture magnetiche Spessore delle pareti di dominio Effetti: variazione delle modalità (quantitative, qualitative) di inversione di M (cicli di isteresi) quando una o più dimensioni del sistema sono confrontabili con dimensione dei DW Dimensioni caratteristiche: A d≈ K Alta anisotropia: 2-3 nm Bassa anisotropia: fino a 100 nm msm.cam.ac.uk Nanostrutture magnetiche Struttura a domini vs taglia caratteristica del sistema bulk A. Hubert, Magnetic Domains mesoscopic nanometric A. Hubert, Magnetic Domains R.P. Cowburn, J.Phys.D:Appl.Phys.33, R1 (2000) Effetti: variazione delle modalità di inversione della magnetizzazione Nucleazione, espansione, propagazione di DW (risulta difficile correlare cicli di isteresi con processi specifici) Movimento di pareti di Coerente (nessuna parete dominio (chiara di dominio coinvolta) correlazione tra cicli di isteresi e tipologia di DW) Credits: O. Fruchart CNRS Grenoble Nanostrutture magnetiche Libero cammino medio elettronico/spin Effetti: variazione di proprietà di trasporto (magnetotrasporto) Dimensioni caratteristiche: decine di nm (dipende dal materiale) Magnetoresistenza gigante H=0 H H Magnetoresistenza gigante H=0 H H Magnetoresistenza gigante • La magnetoresistenza gigante (GMR) è dovuta alla diffusione dipendente dallo spin degli elettroni • Condizione necessaria per la manifestazione della GMR è la possibilità di cambiare l’orientamento relativo della magnetizzazione in strati adiacenti applicando un campo magnetico esterno Magnetoresistenza gigante • Solitamente, una disposizione AF (indotta per esempio sfruttando l’accoppiamento di scambio tra film magnetici separati da un film non magnetico) viene forzata ad una FM dal campo magnetico applicato H=0 H Magnetoresistenza gigante www.magnet.fsu.edu Room Temperature-Operating Spin-Valve Transistors Formed by Vacuum Bonding D. J. Monsma, R. Vlutters, J. C. Lodder, Science 281, 407 (1998) Dispositivi basati sulla GMR www.research.ibm.com/research/gmr.html GMR e MOKE Nanostrutture magnetiche Effetto delle interfacce riduzione della “dimensionalità” riduzione della taglia 3D: bulk magnets 2D: ultrathin films 1D: nanowires 0D: nanodots, molecular magnets 1 µm 100 nm 10 nm cre s deg ce l’i li a mpo tom r i di tanza r “i n ter elativ fac cia a ” 1 nm Effetti: proprietà magnetiche diverse da quelle del materiale in forma bulk (e.g. diversa anisotropia magnetica) 2D Film, superfici, multistrati Kerr signal (arb. un.) Hc H // [110] ] 10 ] 1 0 [ [11 www.mpi-halle.de H // [1-10] 20nm Hs H // [1-10] Hs2 [1-10] [110] 20nm Hs1 -500 -250 0 250 500 H (Oe) Kerr signal (arb. un.) H // [110] Anisotropia magnetica • L’anisotropia magnetica (Magnetic Anisotropy, MA) misura la dipendenza dell’energia dello stato fondamentale del sistema dalla direzione della magnetizzazione asse facile E=E(M||ea) Ea=E(M||ha) - E(M||ea) M asse difficile E=E(M||ha) Contributi di superficie e di volume all’anisotropia magnetica • Per evidenziare il contributo della superficie e/o delle interfacce all’anisotropia, è conveniente separare il loro contributo (Ks) da quello di volume (Kv) J/m2 J/m3 K = K eff Ks = Kv + 2 t numero di interfacce identiche che delimitano il film spessore del film Determinazione di Ks e Kv • Sperimentalmente, Kv e Ks possono essere determinati da un grafico Keff·t(t) tK eff = tK v + 2 K s Magnetic anisotropy of multilayers F. J. A. den Broeder, W. Hoving and P. J. H. Bloemen J. Magn. Magn.Mater. 93, 562 (1991) Determinazione dell’anisotropia magnetica • L’intensità dell’anisotropia magnetica può essere determinata dall’area delimitata dalle curve di magnetizzazione ottenute con il campo magnetico lungo la direzione facile e perpendicolarmente ad essa 30×(2 Å Co + tNi Ni + 2 Å Co + 10 Å Pt) Magnetic anisotropy of Co/Ni/Co/Pt multilayers P. J. H. Bloemen and W. J. M. de Jonge J. Magn. Magn. Mater. 116, L1 (1992) Co/Cu(001) nanostrutturato Kerr signal (arb. un.) Hc H // [110] ] 10 1 [ 0] [11 H // [1-10] 20nm Hs H // [1-10] [1-10] [110] Hs2 20nm Hs1 -500 -250 0 Kerr signal (arb. un.) H // [110] 250 500 H (Oe) Uniaxial magnetic anisotropy in nanostructured Co/Cu(001): from surface ripples to nanowires R. Moroni, D. Sekiba, F. Buatier de Mongeot, G. Gonella, C. Boragno, L. Mattera, and U. Valbusa Phys. Rev. Lett. 91, 167207 (2003) cubic easy axes cubic hard axes uniaxial easy axis uniaxial hard axis Φ = + K1 sin 2 2θ 4 K u sin 2 θ K u sin 2 θ + K1 sin 2 2θ − MH cos(θ − φ ) 4 [110] Hs [1-10] H // [1-10] Hs2 Hs1 -500 -250 0 250 500 H (Oe) Kerr signal (arb. un.) H // [110] H // [110] Hs H s 2 − H s1 K u Hs = = 2 Ms H // [1-10] Hs2 Hs1 -500 -250 0 Kerr signal (arb. un.) shift field (Oe) uniaxial anisotropy constant (erg/cm3) 250 500 H (Oe) saturation magnetization (emu/cm3) Magnetic switching and in-plane uniaxial anisotropy in ultrathin Ag/Fe/Ag(100) epitaxial films R. P. Cowburn, S. J. Gray, J. Ferré, J. A. C. Bland, and J. Miltat J. Appl. Phys. 78, 7210 (1995) Anisotropia magnetica di atomi di step: Co/Cu(001) fcc Co/Cu(001) step edge step corner κs ~ 70 µeV/atom κb ~ 7 µeV/atom Anisotropia magnetica di atomi di step: Fe/Ag(001) bcc Fe/Ag(001) step edge (equivalent to terrace site) step corner κs ~ 8 µeV/atom κb ~ 3.5 µeV/atom Anisotropia magnetica di atomi di kink fcc Co/Cu(001) kink-in corner kink-out corner kink-in edge (equivalent to terrace site) kink-out edge bcc Fe/Ag(001) kink-in corner kink-out corner kink-in edge & kink-out edge (equivalent to terrace site) Co/Cu(001) κk ~ 0 µeV/atom κs ~ 70 µeV/atom κb ~ 7 µeV/atom Fe/Ag(001) κk > 90 µeV/atom κs ~ 8 µeV/atom κb ~ 3.5 µeV/atom Sommario • Effetti magneto-ottici: origine e fenomenologia • Effetto Kerr magneto ottico e nanostrutture magnetiche • Magnetometri basati sull’effetto Kerr magneto-ottico Strumentazione per un magnetometro Kerr campione magnete polarizzatore analizzatore rivelatore (fotodiodo) γ sorgente (laser) Formule macroscopiche • Le formule macroscopiche descrivono gli effetti sulla polarizzazione/intensità della luce riflessa in termini della direzione della magnetizzazione, dell’angolo d’incidenza e delle proprietà del sistema (tensore dielettrico, spessore del film, struttura del multistrato, ecc.) Formule macroscopiche rpp R = rsp rps rss matrice di riflessione di Fresnel o matrice di Jones r Ep Ep = R Es Es componenti del campo elettrico associato all’onda riflessa i componenti del campo elettrico associato all’onda incidente Coefficienti di Fresnel e matrici di Jones µ0,N0 rpp = µ0 N1 cos θ 0 − µ1 N 0 cos θ1 µ 0 N1 cos θ 0 + µ1 N 0 cos θ1 rps = 0 rsp = 0 rss = µ1 N 0 cos θ 0 − µ0 N1 cos θ1 µ1 N 0 cos θ 0 + µ0 N1 cos θ1 µ1,N1 θ0 θ1 Effetto Kerr magneto-ottico µ0,N0 rpp = µ0 N1 cos θ 0 − µ1 N 0 cos θ1 µ µ N N cos θ 0 sin θ1mx Q + 2i 0 1 0 1 µ 0 N1 cos θ 0 + µ1 N 0 cos θ1 µ 0 N1 cos θ 0 + µ1 N 0 cos θ1 µ 0 µ1 N 0 N1 cos θ 0 (m y sin θ1 + mz cos θ1 )Q rps = −i (µ0 N1 cosθ 0 + µ1 N 0 cos θ1 )(µ1 N 0 cos θ 0 + µ0 N1 cos θ1 )cos θ1 µ0 µ1 N 0 N1 cos θ 0 (m y sin θ1 − mz cos θ1 ) Q rsp = i (µ0 N1 cos θ 0 + µ1 N 0 cosθ1 )(µ1 N 0 cos θ 0 + µ0 N1 cos θ1 ) cos θ1 rss = µ1 N 0 cos θ 0 − µ0 N1 cos θ1 µ1 N 0 cos θ 0 + µ0 N1 cos θ1 µ1,N1 θ0 θ1 Configurazioni per la misura dell’effetto Kerr x y z mx=0 my=0 mx=0 mz=0 my=0 mz=0 M M M polare longitudinale cambiamento della polarizzazione della luce riflessa trasverso cambiamento dell’intensità della componente p della luce riflessa Effetto Kerr magneto-ottico longitudinale N1 cos θ 0 − cos θ1 N1 cos θ 0 + cos θ1 rpp = rps = −i rsp = i rss = M N1 cos θ 0 m y sin θ1Q (N1 cos θ 0 + cosθ1 )(cosθ 0 + N1 cosθ1 )cos θ1 N1 cos θ 0 m y sin θ1Q (N1 cos θ 0 + cos θ1 )(cos θ 0 + N1 cos θ1 ) cosθ1 cos θ 0 − N1 cos θ1 cos θ 0 + N1 cos θ1 N0=1 µ0=1 vuoto (aria) µ1=1 alle frequenze ottiche Principio di funzionamento di un magnetometro Kerr campione magnete polarizzatore analizzatore rivelatore (fotodiodo) γ sorgente (laser) Intensità sul rivelatore Ep I = Es r E p cos 2 γ = Es sin γ cos γ r† r Ep =| E p |2 + | Es |2 Es sin γ cos γ rpp 2 sin γ rsp rps 0 = rss 1 cos 2 γ sin γ cos γ rps = = 2 r sin cos sin γ γ γ ss rps cos 2 γ + rss sin γ cos γ = 2 + r sin γ cos γ r sin γ ps ss Intensità sul rivelatore I= = cos 4 γ | rps |2 + sin 2 γ cos 2 γ | rss |2 +2 sin γ cos 3 γ ℜ(rss rps ) + * + sin 4 γ | rss |2 + sin 2 γ cos 2 γ | rps |2 +2 sin 3 γ cos γ ℜ(rss rps ) = * ≅ (1 − γ 2 ) 4 | rps |2 +γ 2 (1 − γ 2 ) 2 | rss |2 +2γ (1 − γ 2 ) 3 ℜ(rss rps ) + * + γ 4 | rss |2 +γ 2 (1 − γ 2 ) 2 | rps |2 +2γ 3 (1 − γ 2 )ℜ(rss rps ) ≅ * γ >> | rps | | rss | ≅ γ 2 | rss |2 +2γℜ(rss rps ) * 2 rps = | rss | γ + 2γℜ rss 2 Intensità sul rivelatore ellitticità Kerr rps rss = φ ' + iφ " rotazione Kerr γ >> φ ' | rps | −2 ⇒ γ >> ≈ mrad ≅ 5 × 10 deg " | rss | γ >> φ 2 rps I = | rss | γ + 2γℜ =| rss |2 γ 2 + 2γφ ' rss 2 sensibilità alla rotazione Kerr ( ) Prestazioni di un magnetometro Kerr ( ) rapporto di estinzione dell’apparato I (γ ) = | rss | γ + 2γφ + | rss | ε 2 contrasto magnetico 2 ' 2 ∆I 4γφ ' C (γ ) = = 2 γ +ε I ( ) ∂C 4φ ' γ 2 + ε − 8γ 2φ ' − 4φ 'γ 2 + 4φ 'ε = = 2 2 2 ∂γ γ +ε γ 2 +ε ( ( ) ∂C = 0 ⇒ γ max = ε ∂γ C max φ' =2 ε ) ε ~ 10-6 γ ~ mrad le prestazioni del sistema sono governate dal rapporto d’estinzione