Capitolo 5: il modello IS-LM - Dipartimento di Economia, Statistica e

Dipartimento di Economia,
Statistica e Finanza
Corso di Laurea in ECONOMIA
Macroeconomia
(Primo Modulo)
I mercati dei beni
e i mercati finanziari:
il modello IS-LM
Capitolo 5
IL LUNGO PERIODO: LA CRESCITA
ESTENSIONI:
Aspettative; Economia aperta; Patologie; Politica economica; L’Europa che cambia
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Il modello IS-LM
OBIETTIVO:
Fornire uno schema concettuale per analizzare la
determinazione congiunta della produzione e del
tasso di interesse nel BREVE PERIODO
Equilibrio sul mercato dei beni e curva IS
Equilibrio sui mercati finanziari e curva LM
Il modello IS-LM
Il modello IS-LM e la trappola della liquidità
Il modello IS-LM riesce a spiegare cosa succede
nell’economia?
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1. Il mercato dei beni e la curva IS
Cosa abbiamo imparato dal capitolo 3?
L’equilibrio sul mercato dei beni attraverso la condizione di
uguaglianza tra produzione (Y) e domanda (Z) è definito dalla
relazione IS.
Assumendo che il consumo sia funzione del reddito disponibile e
considerando investimento, spesa pubblica e imposte come dati, si
ha che la domanda è:
Z  C (Y  T )  I  G
La condizione di equilibrio è quindi data da:
Y  C(Y  T )  I  G
Semplificazione fatta: il tasso di interesse non influenza la
domanda di beni.
QUI consideriamo gli effetti di i su I.
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1.1. Investimento, vendite e tasso di interesse
L’investimento era considerato costante per semplicità.
In realtà, l’investimento dipende principalmente da due fattori:
• il livello delle vendite: se le vendite aumentano, la produzione
aumenta e quindi occorre acquistare nuovi macchinari e impianti, cioè
nuovi investimenti;
• il tasso di interesse: un impresa deve acquistare un macchinario e per
farlo deve prendere a prestito denaro. Più alto è i, meno conveniente sarà
l’investimento.
I  I (Y , i )
(  , )
 un  della produzione provoca un  di I
 un  del tasso di interesse provoca una  di I
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1.2. Come si determina la produzione
La condizione di equilibrio sul mercato dei beni diventa:
Y  C(Y  T )  I (Y , i)  G
 un  della produzione fa  il reddito e quindi il reddito
disponibile, quindi un aumento del consumo …(cap.3)
 un  della produzione fa  l’investimento: è la relazione tra
investimento e produzione introdotta ora.
 In sintesi, un aumento della produzione fa aumentare la
domanda di beni attraverso i suoi effetti su C e su I: questa
relazione tra domanda e produzione, per un dato i, è
rappresentata dalla curva ZZ inclinata positivamente .
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1.2. Come si determina la produzione
La curva di domanda (ZZ) ha due caratteristiche:
• non avendo assunto che le equazioni del consumo e
investimento siano lineari, la ZZ sarà una curva e non una retta.
Tutti i risultati sono validi anche se assumiamo che C e I siano
lineari e ZZ sia una retta;
• Assumiamo che un aumento della produzione conduca a un
incremento meno che proporzionale della domanda e, perciò, la
ZZ sarà più piatta della retta a 45°.
Equilibrio sul mercato dei beni viene raggiunto nel punto in cui la
domanda è uguale alla produzione.
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1.2. Come si determina la produzione
Fig. 5.1. Equilibrio sul
mercato dei beni.
La domanda di beni è una
funzione crescente della
produzione.
L’equilibrio richiede che la
domanda sia uguale alla
produzione.
In questa figura ZZ è disegnata per un dato valore di i.
Cosa succede quando i varia?
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1.3. La curva IS
Fig. 5.2. La derivazione della curva
IS
Fig. 5.2a
Punto iniziale di equilibrio A.
Ipotesi: aumenta i
Per ogni livello di produzione (Y),
l’aumento del tasso di interesse (i)
riduce l’investimento (I) e la domanda di
beni (ZZ).
ZZ si sposta verso il basso: per ogni
livello di produzione la domanda è più
bassa. Il nuovo equilibrio è nel punto A’
e vi è una riduzione della produzione di
equilibrio (da Y a Y’).
IN SINTESI: un aumento di i, riduce I.
La riduzione di I, fa diminuire Y, che a
sua volta riduce C e I, attraverso
l’effetto del moltiplicatore.
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1.3. La curva IS
Fig. 5.2. La derivazione della curva
IS
Fig. 5.2b
La fig. 5.2b illustra il valore di
equilibrio di Y, per ogni valore di i.
I punti A e A’ nella fig.5.2b
corrispondono ai punti A e A’ della
fig. 5.2a.
L’equilibrio sul mercato dei beni
richiede cha la produzione sia una
funzione decrescente del tasso di
interesse.
Questa relazione è rappresentata
dalla curva inclinata negativamente,
chiamata CURVA IS.
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1.4. Spostamenti della curva IS
Abbiamo derivato IS per dati valori di T e G.
Variazioni di T e G sposteranno la IS nel piano.
Fig. 5.3. Spostamenti della
curva IS.
Un aumento delle imposte da
T a T’.
Dato i, il reddito disponibile
(Y-T) diminuisce e di
conseguenza C diminuisce,
causando una riduzione della
domanda e della produzione
di equilibrio (da Y a Y’).
In altre parole, un aumento
delle imposte sposta la curva
IS verso sinistra: per ogni
livello di i, il livello di
equilibrio della produzione è
inferiore a quello che si aveva
prima dell’aumento di T.
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1.4. Spostamenti della curva IS
Più in generale, l’equilibrio del mercato dei beni richiede che un
aumento del tasso di interesse sia associato a una riduzione
della produzione. Questa relazione è rappresentata dalla curva
decrescente IS.
Ogni fattore che diminuisce la domanda di beni, dato il tasso di
interesse, sposta la IS verso sinistra:
• Aumento di T
• Una riduzione di G
• Una riduzione del grado di fiducia dei consumatori che fa
diminuire C, dato Yd.
Ogni fattore che aumenta la domanda di beni, dato il tasso di
interesse, sposta la IS verso destra.
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2. I mercati finanziari e la curva LM
Cosa abbiamo imparato dal capitolo 4?
Il tasso di interesse è determinato dall’eguaglianza tra domanda
e offerta di moneta , M= € YL(i).
La variabile M sul lato sinistro rappresenta lo stock nominale di
moneta.
Il lato destro dà la domanda di moneta, che è una funzione del
reddito nominale (€Y) e del tasso di interesse nominale (i).
Questa equazione stabilisce una relazione tra moneta, reddito
nominale e tasso di interesse:
 un aumento di €Y aumenta Md;
 un aumento di i diminuisce Md .
L’equilibrio richiede:
l’offerta di moneta (lato sx) = domanda di moneta (lato dx)
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2. I mercati finanziari e la curva LM
Riscriviamo la relazione in termini reali, dividendo entrambi i
lati per il livello dei prezzi (P) e si ottiene:
M
 YL (i )
P
In tal modo, la condizione di equilibrio è data dall’uguaglianza
tra:
 offerta reale di moneta, cioè lo stock di moneta in termini di
beni e non di euro;
 domanda reale di moneta, che a sua volta dipende da:
 reddito reale Y (reddito in termini di beni che possono
essere acquistati) non nominale (€Y);
 tasso di interesse i.
Tale equazione identifica la curva LM.
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2. I mercati finanziari e la curva LM
M
 YL (i )
P
L’equazione LM scritta in questo modo ha un
vantaggio: sul lato dx appare il reddito reale e non nominale.
Quando analizziamo il mercato dei beni, la variabile su cui ci
concentriamo è il reddito reale (che equivale alla produzione
reale)!
D’ora, anche se il lato sx rappresenta l’offerta reale di moneta, la
chiameremo offerta di moneta. Lo stesso faremo per il lato dx:
domanda di moneta e non domanda reale di moneta.
Analizzeremo ora graficamente la relazione tra produzione e
tasso di interesse.
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2. I mercati finanziari e la curva LM
Fig. 5.4. La derivazione della curva LM – Fig. 5.4a
Asse verticale: i
Asse orizzontale: Moneta (reale)
Offerta (reale) di moneta è la retta verticale M/P e indicata con Ms .
Domanda (reale di moneta) è funzione decrescente di i e inclinata
negativamente Md.
Punto iniziale di equilibrio A, dove l’offerta = domanda e tasso di
interesse è i.
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2. I mercati finanziari e la curva LM
Fig. 5.4. La derivazione della curva LM - Fig. 5.2a
Consideriamo un aumento del reddito da Y a Y’.
Un aumento del reddito provoca un aumento della domanda di moneta per ogni
livello del tasso di interesse. La domanda si sposta verso l’alto (Md’). Nuovo
equilibrio A’ con un tasso di interesse più alto (i’).
Perché? Quando il reddito aumenta, cresce la domanda di moneta, ma l’offerta di
moneta è data.
Il tasso di interesse deve aumentare fino a quando i due effetti opposti sulla
domanda di moneta si compensano:
 aumento del reddito induce gli individui a tenere più moneta (meno titoli);
 aumento di i li induce a tenere meno moneta (e più titoli).
A quel punto, la domanda è uguale all’offerta e i mercati finanziari sono
nuovamente in equilibrio.
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2. I mercati finanziari e la curva LM
Fig. 5.4. La derivazione della curva LM. Fig. 5.4b
La fig. 5.4.b ci da la relazione tra reddito e tasso di interesse, data l’offerta
di moneta.
Il punto A della fig. 5.4b corrisponde al punto A della fig. 5.4a. Lo stesso
per il punto A’.
L’equilibrio sui mercati finanziari richiede che un aumento del reddito sia
accompagnato da un aumento del tasso di interesse: la curva è
positivamente inclinata e si chiama curva LM.
In breve, una maggiore attività economica, esercita pressione sui tassi di
interesse.
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2. I mercati finanziari e la curva LM
La curva LM è stata derivata
considerando dati M e P, e quindi
anche M/P.
Variazioni di M e P sposteranno la
curva LM.
Fig. 5.5. Spostamenti della curva
LM
Un aumento della moneta da M a
M’, allo stesso livello di P, aumenta
l’offerta reale di moneta ma M/P a
M’/P.
Per ogni livello di reddito (Y), il tasso
di interesse compatibile con
l’equilibrio sui mercati finanziari
diminuisce da i a i’.
La curva LM si sposta verso il basso
(LM’).
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2. I mercati finanziari e la curva LM
In sintesi:
• l’equilibrio nei mercati finanziari fa sì che, per una data offerta
reale di moneta, un aumento del livello di reddito, che fa
aumentare la domanda di moneta, porti a un aumento del tasso
di interesse.
• Un aumento dello stock di moneta sposta la LM verso il basso;
viceversa, una riduzione dello stock di moneta sposta la LM
verso l’alto.
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3. Il modello IS-LM: equilibrio
Ogni punto della curva IS corrisponde
all’equilibrio sul mercato dei beni
Offerta di beni = Domanda di beni
Ci dice come il tasso di interesse (i) influenza
la produzione (Y).
Curva IS:
Y  C (Y  T )  I (Y , i )  G
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3. Il modello IS-LM: equilibrio
Ogni punto della curva LM corrisponde
all’equilibrio sui mercati finanziari
Offerta di moneta = Domanda di moneta
Ci dice come la produzione influenza a sua
volta il tasso di interesse .
Curva LM:
M
 YL(i )
P
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3. Il modello IS-LM: equilibrio
Fig. 5.7. Il modello IS-LM
L’equilibrio sul mercato dei beni
richiede che un aumento del tasso
di interesse sia accompagnato da
una riduzione della produzione.
Questo è rappresentato dalla
curva IS.
L’equilibrio sui mercati finanziari
richiede che un aumento della
produzione sia accompagnato da
un aumento del tasso di
interesse.
Questo è rappresentato dalla
curva LM.
Solo nel punto A, che è su
entrambe le curve, entrambi i
mercati – dei beni e finanziari –
sono in equilibrio.
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3. Il modello IS-LM: equilibrio
COSA si può spiegare con il modello IS-LM?
La curva IS-LM ci permette di studiare quanto accade
alla produzione e al tasso di interesse quando:
• La banca centrale decide di aumentare (diminuire) lo
stock di moneta
• Quando il governo decide di aumentare (diminuire)
le imposte o ridurre (aumentare) la spesa pubblica
• Quando i consumatori sono più pessimisti (ottimisti)
circa il loro futuro.
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3. Il modello IS-LM: equilibrio
Tre passi:
1. Quale curva? La politica economica
considerata influenza il mercato dei beni o il
mercato finanziario? Cioè muove la curva IS o
LM?
2. Come? Cioè sposta la curva verso dx o sx?
3. Effetti? Quali sono gli effetti di questi
spostamenti sull’intersezione tra la IS e la LM?
Cioè come cambiano produzione e tasso di
interesse?
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3.1. Politica fiscale, produzione e tasso di interesse
Si consideri una politica fiscale restrittiva:
riduzione del disavanzo di bilancio attraverso un aumento delle
imposte, mantenendo invariata la spesa pubblica.
1. Quale curva?
Dato che una variazione delle imposte influenza l’equilibrio sul
mercato dei beni, si muove la curva IS.
Poiché le imposte non compaiono nell’equazione della LM, esse
non influenzano la LM che non si sposta.
Nella slide successiva risponderemo a:
2. Verso quale direzione si muove la IS: verso dx o sx?
3. Quali sono gli effetti su produzione e tasso di interesse?
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3.1. Politica fiscale, produzione e tasso di interesse.
Fig. 5.8. Gli effetti di un
aumento delle imposte
Verso quale direzione si
sposta la IS?
Si consideri la fig. 5.8a e la
IS prima dell’incremento
delle imposte e un punto
arbitrario B.
Per come IS è costruita, YB
e iB sono tali per cui
domanda e offerta di beni si
eguagliano.
Al tasso di interesse iB, se T
aumenta, diminuisce Yd e
quindi C e, attraverso il
moltiplicatore, diminuisce Y:
la curva IS verso sinistra.
LM non si sposta (fig.5.8b).
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3.1. Politica fiscale, produzione e tasso di interesse.
Fig. 5.8. Gli effetti di un
aumento delle imposte
Quali sono gli effetti su Y e
i di equilibrio?
Equilibrio iniziale A (Fig.
5.8c).
Dopo l’aumento delle
imposte la curva IS si
sposta verso sinistra lungo
la LM.
Il nuovo equilibrio è A’ in
cui è diminuito:
 il livello di produzione
di equilibrio (da Y a Y’)
 il tasso di interesse di
equilibrio (da i a i’).
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3.1. Politica fiscale, produzione e tasso di interesse: una sintesi
Un aumento delle imposte provoca una riduzione del reddito
disponibile che induce i consumatori a consumare di meno.
Ciò si traduce in una riduzione della produzione e del reddito
(attraverso l’effetto del moltiplicatore).
La diminuzione del reddito riduce la domanda di moneta,
causando una riduzione del tasso di interesse.
La riduzione del tasso di interesse mitiga (anche se non
compensa del tutto) l’effetto dell’aumento delle imposte sulla
domanda di beni.
Cosa succede alle componenti della domanda?
G per ipotesi non varia.
C diminuiscono perché diminuisce il Yd
I?
• La riduzione della produzione significa meno vendite e meno investimenti.
• Ma un tasso di interesse inferiore stimola gli I.
Qual è l’effetto dominante? Non possiamo dirlo, perché dipende dalla forma
esatta dell’equazione degli I.
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3.1. Politica fiscale, produzione e tasso di interesse: una sintesi
CONCLUSIONE: I dipende sia i sia dalle vendite, perciò una riduzione del
disavanzo pubblico (politica fiscale restrittiva) ha un effetto ambiguo: dipende
se prevale l’effetto + della riduzione di i o l’effetto – della riduzione delle
vendite.
Perciò, potrebbe verificarsi che la riduzione del disavanzo nel breve periodo
riduca gli investimenti!!!! Questa argomentazione come si concilia con
quanto analizzato nel capitolo 3?
Investimento= risparmio privato + risparmio pubblico, I=S+(T-G)
La riduzione del disavanzo, vuol dire un aumento di (T-G)
Perciò, in equilibrio, a parità di risparmio privato, un aumento degli I deve
essere accompagnato da un aumento di (T-G) (cioè, da una riduzione del
disavanzo di bilancio).
Ridurre il disavanzo è un bene o un male per gli investimenti?
Riduzione del disavanzo è una politica fiscale restrittiva che riduce la
Produzione e il Reddito.
Dato che C diminuisce meno che proporzionalmente rispetto al Reddito,
anche il Risparmio privato (S) diminuirà!
Se S diminuisce molto e (T-G) aumenta di poco, allora I diminuiscono invece
che aumentare!!! !
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3.2. Politica monetaria, produzione e tasso di interesse
Si consideri una politica monetaria espansiva, dovuta a un
aumento dell’offerta di moneta
Quale curva?
L’offerta di moneta non influenza direttamente né
la domanda né l’offerta di beni. La moneta, quindi,
non sposta la curva IS.
Una espansione monetaria sposta la LM.
Nella slide successiva risponderemo a:
2. Verso quale direzione: verso dx o sx?
3. Quali sono gli effetti su produzione e tasso di interesse?
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3.2. Politica monetaria, produzione e tasso di interesse
Fig. 5.9. Gli effetti di una
espansione monetaria
Verso quale direzione si
sposta la LM?
Un aumento della
quantità di moneta
sposta la curva verso dx
(basso) da LM a LM’:
per un dato livello di
reddito, un aumento
dell’offerta di moneta fa
diminuire il tasso di
interesse.
La IS non si muove.
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3.2. Politica monetaria, produzione e tasso di interesse
Fig. 5.9. Gli effetti di una
espansione monetaria
Quali sono gli effetti su Y
e i di equilibrio?
Un’espansione monetaria
sposta la LM lungo la IS
e l’equilibrio passa da A
a A’, provocando:
• un aumento della
produzione (da Y a Y’)
• una riduzione del tasso di
interesse (da i a i’).
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3.2. Politica monetaria, produzione e tasso di interesse: una sintesi
Un aumento dell’offerta di moneta conduce a un
tasso di interesse inferiore .
Questo stimola gli I e, attraverso il moltiplicatore, fa
aumentare domanda e produzione.
Cosa succede alle componenti della domanda?
• C aumenta, dato che con un reddito più alto e
imposte invariate il reddito disponibile è maggiore .
• I aumentano dato che le vendite sono maggiori e il
tasso di interesse più basso.
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Gli effetti della politica fiscale e monetaria: una
sintesi
Spostamento IS
Spostamento LM
 Produzione
 Tasso
interesse
Aumento T
sx
nessuno
diminuisce
diminuisce
Riduzione T
dx
nessuno
aumenta
aumenta
Aumento G
dx
nessuno
aumenta
aumenta
Riduzione G
sx
nessuno
diminuisce
diminuisce
Aumento M
nessuno
dx
aumenta
diminuisce
Riduzione M
nessuno
sx
diminuisce
aumenta
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4. Un mix di politica economica
Abbiamo analizzato la politica fiscale e la politica monetaria
separatamente, per mostrarne il funzionamento.
In pratica, esse sono spesso usate insieme.
La combinazione di politica monetaria e politica fiscale prende il
nome di mix di politica economica.
A volte, il giusto mix richiede cha la politica fiscale e la politica
monetaria vadano nella stessa direzione.
A volte, il giusto mix richiede che politica fiscale e la politica
monetaria vadano in direzione opposte.
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5. Il modello IS-LM e la trappola della liquidità
In corrispondenza di bassi livelli di produzione, la curva LM è un
segmento orizzontale con un tasso di interesse nominale uguale a
zero.
Fig. 5.11. Il modello IS-LM e la trappola
della liquidità
Supponiamo che l’economia sia in A. con
produzione Y e tasso di interesse i.
Supponiamo che la banca centrale aumenta
l’offerta di moneta spostando LM in LM’.
L’equilibrio passa da A a B, i scende a 0 e la
produzione aumenta da Y a Y’.
In presenza di un trappola della liquidità,
c’è un limite alla capacità della politica
monetaria di aumentare la produzione.
Infatti, se siamo nel punto B e la banca
centrale aumenta l’offerta di moneta
spostando LM’ in LM’’, l’intersezione tra IS e
LM’’ resta nel punto B.
La politica monetaria potrebbe non essere
in grado di influenzare la produzione.
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5. Il modello IS-LM e la trappola della liquidità: a parole
Quando il tasso di interesse è uguale a zero, l’economia cade
nella trappola della liquidità.
La banca centrale può aumentare l’offerta di moneta, ma tale
liquidità cade in una trappola: la maggiore quantità di
moneta è detenuta dagli individui allo stesso tasso di
interesse, cioè zero.
Se a questo tasso di interesse nullo la domanda di beni è
ancora troppo bassa, non c’è altro che la politica monetaria
possa fare per aumentare la produzione
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Il modello IS-LM descrive davvero quello che succede nell’economia?
Finora abbiamo supposto che l’economia si muove da un
equilibrio all’altro istantaneamente.
Questo non è realistico.
Politica fiscale: vi è un aggiustamento lento della produzione
sul mercato dei beni.
Le fonti della dinamica nel mercato dei beni:
• la produzione si aggiusta lentamente alla domanda
• il consumo si aggiusta lentamente al reddito
• l’investimento si aggiusta lentamente alla produzione
Politica monetaria: i mercati finanziari si aggiustano
rapidamente a variazioni della domanda e offerta di moneta;
detto in altri termini, vi è un aggiustamento veloce del tasso di
interesse sul mercato finanziario
Per questa ragione possiamo assumere che l’economia si trovi
sempre sulla curva LM.
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Il modello IS-LM descrive davvero quello che succede nell’economia?
Il modello IS-LM descrive bene il comportamento
dell’economia nel breve periodo, ma non nel medio e
lungo termine.
In particolare, i dati econometrici ci indicano che gli effetti della
politica monetaria sembrano molto simili a quelli derivanti dal
modello IS-LM:
un aumento del tasso di interesse dovuto a una stretta
monetaria provoca una riduzione della produzione.
Successivamente studierete quali fattori determinano
la produzione di medio e lungo termine.
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