Il viaggio diventa scoperta grazie al turismo lirico e artistico de Il

Con una conferenza stampa all'Auditorium di Milano,
venerdì 8 novembre Il Sipario Musicale
presenta il nuovo Catalogo 2013/2014
e invita i giornalisti al concerto con il Requiem di Verdi
Venerdì 8 novembre 2013, alle ore 18,
presso l'Auditorium di Milano di Largo Mahler
Il Sipario Musicale, tour operator leader nei viaggi musicali,
presenterà alla stampa il nuovo Catalogo “ottobre 2013 - marzo 2014”
e contribuirà a delineare il quadro generale del settore del turismo musicale
grazie agli interventi della professoressa Sara D’Urso
(Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
e del giornalista Marco Berchi
(travel writer per Repubblica Viaggi, Avvenire e Il Messaggero).
Al termine della conferenza e dopo il rinfresco,
i giornalisti che avranno confermato la loro presenza
potranno assistere al concerto dell'Orchestra Verdi (ore 20)
con la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Zhang Xian
Milano, 28 ottobre 2013. Venerdì 8 novembre doppio appuntamento con Il Sipario Musicale
all'Auditorium di Milano in Largo Mahler: una conferenza stampa e un grande concerto
verdiano sono la modalità migliore per incontrare “sul campo” il tour operator leader nei viaggi
musicali e per conoscerne filosofia e modalità operative.
A partire dalle ore 18, Il Sipario Musicale contribuirà a delineare il quadro generale del
settore del turismo musicale e presenterà alla stampa il nuovo Catalogo “ottobre 2013 marzo 2014”. Al termine del rinfresco, sarà lieto di offrire ai giornalisti intervenuti alla
conferenza (che ne avranno fatto espressa richiesta) il concerto che l'orchestra laVerdi terrà la
stessa sera (alle ore 20): in programma la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi diretta da
Zhang Xian (per il concerto, conferma obbligatoria entro la giornata del 3 novembre: tel.
02.5834941 / email: [email protected]).
Per l'occasione, insieme con Andrea Cortelazzi (responsabile marketing del Sipario
Musicale), saranno presenti due autorevoli figure professionali legate al mondo del turismo e dei
viaggi di carattere culturale:
- la professoressa Sara D’Urso – docente presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e
autrice del volume Il turismo musicale (Giuffrè Editore) – invitata ad approfondire le principali
tematiche socio-economiche e i modelli di business del turismo musicale;
- il giornalista Marco Berchi – già direttore di QuiTouring e travel writer per Il Messaggero (di
cui coordina anche il sito web), Repubblica Viaggie Avvenire – che offrirà il suo contributo di
esperto per delineare l'identikit del turista del Terzo Millennio, tra nuove mete e nuove modalità di
vivere l'esperienza del viaggio.
Nel corso della serata verranno inoltre presentati i principali viaggi musicali della prossima
stagione, come sempre orientati verso le località e le istituzioni più rinomate del circuito
internazionale (da Salisburgo e Parigi a Berlino e Amsterdam, dal Teatro alla Scala di
Milano alMusikverein di Vienna), in compagnia delle firme dell'eccellenza artistica mondiale
(da Riccardo Muti a Daniel Barenboim, da Riccardo Chailly a Daniel Harding, da
Martha Argerich a Lang Lang).
Tra le proposte più accattivanti ed esclusive vanno sicuramente segnalate la settimana nel cuore di
Mosca (19-25 novembre 2013, conl'esecuzione integrale delle nove Sinfonie di Ludwig
van Beethoven da parte dei Wiener Philharmoniker diretti da Christian Thielemann) e il
soggiorno dorato a Muscat, capitale dell'Oman (5-10 febbraio 2014, con le esibizioni del
violinista Maxim Vengerov e dell'Orchestra Mozart con il pianista Maurizio Pollini diretti
da Claudio Abbado).
E poi si parlerà anche dei Viaggi di Capodanno, con i grandi concerti tra San Silvestro e il 1°
gennaio; ancora una volta Il Sipario Musicale garantisce un posto in platea innanzitutto per il
Concerto il più ambito e inaccessibile (quello di Vienna), ma anche per gli eventi di Lipsia,
Dresda, Parigi, Berlino, Napoli, Venezia e soprattutto Milano, dove il 31 dicembre si potrà
assistere alla Traviata di Verdi al Teatro alla Scala e proseguire la serata con una sontuosa
cena di gala esclusiva organizzata presso le antiche sale di Palazzo Clerici.
Per informazioni, conferme e prenotazioni:
Il Sipario Musicale
Via Molino delle Armi 11 – 20123 Milano
Tel. +39 02 5834941 – Fax. +39 02 58349430
[email protected] – www.ilsipariomusicale.com
IL SIPARIO MUSICALE
L’Arte di viaggiare con un posto sempre in prima fila
La lunga esperienza maturata negli anni
e la capacità di selezionare i migliori eventi musicali
hanno consentito al Sipario Musicale di diventare
il tour operator italiano capace di aprire le porte
dei teatri e dei festival più irraggiungibili
La grande musica ha qualcosa di magico, che resta nell’anima: è emozione allo stato puro,
sfuggente ed effimera per definizione, ma così irresistibile e seducente da spingere l’uomo a cercare
di inseguirla, di fermarla, almeno per un attimo, nella magia di un ascolto.
La passione per la musica e il desiderio di condividerla con gli altri hanno spinto Fabrizio Meo a
fondare, nel 1995, il primo tour operator italiano esclusivamente dedicato all’organizzazione di
viaggi per gli amanti della musica classica. Nasce così Il Sipario Musicale, che diventa ben
presto un punto di riferimento assoluto per gli operatori che in Europa – ma non solo – si dedicano
al turismo musicale.
Nel 2001 inizia la partnership con il Fondo Ambiente Italiano, grazie alla quale Il
Sipario Musicale – primo e unico tour operator in Italia – organizza in tutto il mondo i “viaggi
musicali” in esclusiva per il FAI.
Passione e competenza. Nella selezione dei migliori alberghi, unendo al prestigio delle
strutture la vicinanza ai teatri. Nella scelta dei ristoranti più esclusivi, in cui è possibile offrire
le tipiche cene dopo teatro o i tradizionali aperitivi prima della rappresentazione, per creare una
cornice ancor più suggestiva e coinvolgente attorno all’evento prescelto. Nella realizzazione di
itinerari culturali raffinati per affiancare all'incanto della musica il fascino di monumenti e
scorci, la bellezza dei capolavori racchiusi in chiese, palazzi o mostre.
Oggi leader assoluto nel panorama internazionale, Il Sipario Musicale propone da
sempre viaggi speciali ed eventi personalizzati di altissimo livello, in cui ogni dettaglio viene
studiato e curato per incontrare le esigenze di ogni singolo cliente. Le sue proposte sono occasioni
uniche e imperdibili, grazie alla capacità di coniugare il gusto e la competenza musicali,
l’attenzione per i più piccoli particolari e l’esperienza del tour operator.
Nel 2008, ad esempio, Il Sipario Musicale ha dedicato ai propri clienti provenienti da tutto il
mondo un’intera rappresentazione dell’opera Nabucco al Gran Teatro la Fenice di Venezia
consentendo agli ospiti non solo di godere di un grande spettacolo lirico, ma anche di poter vivere il
teatro con visite guidate a porte chiuse e di partecipare a una sontuosa cena di gala nelle sale
nobili del teatro stesso a fine opera.
Nel 2009 l’iniziativa è stata ripetuta al Teatro alla Scala di Milano. Una rappresentazione di
Aida è stata completamente riservata al Sipario Musicale, che ha portato a Milano circa
2.000 turisti da tutto il mondo; anche in questo caso il programma è stato arricchito da visite
guidate in lingua del Museo del Teatro alla Scala prima dell’opera, da un aperitivo nel foyer
del teatro e da una cena dopo-opera nelle sale dello stesso Teatro.
Nel 2010 Il Sipario Musicale è stato incaricato come unico ed esclusivo rappresentante
italiano di promuovere una crociera a sfondo musicale nel Mar Baltico. Si è trattato di un
progetto molto particolare: sulla nave era presente la famosa orchestra dei Wiener
Philharmoniker; durante la navigazione i musicisti si esercitavano e si esibivano gratuitamente
per i presenti e in ogni scalo era previsto un concerto riservato esclusivamente ai
viaggiatori.
Nel corso degli anni Il Sipario Musicale ha arricchito la sua proposta, aumentando il
numero di viaggiatori e di destinazioni raggiunte; oggi registra un fatturato di
3.500.000 euro, è capillarmente radicato sul territorio italiano, lavora ogni anno con oltre 400
tra associazioni e tour operator stranieri e più di 8.000 clienti (di cui 6.000 clienti privati
italiani).
L'azione di comunicazione e promozione dell'azienda si concentra soprattuto sui cataloghi
quadrimestrali (pubblicati con una tiratura di 12.ooo copie e distribuiti anche presso le più
prestigiose istituzioni musicali italiane) e sul sito web (www.ilsipariomusicale.com) aggiornato in
tempo reale, che registra oltre 2.000 visite mensili (il 44% delle quali dall'Italia).
Essere presenti da protagonisti alla serata d’inaugurazione del Teatro alla Scala di Milano il 7
dicembre (la celebre “prima” di Sant’Ambrogio) oppure al leggendario Concerto di
Capodanno a Vienna nella sala tutta d’oro del Musikverein: far avverare questi sogni è da
sempre la missione del Sipario Musicale, che ogni giorno vede confermato dai suoi fedeli clienti
il ruolo di tour operator leader nel settore dei viaggi musicali.
Il Sipario Musicale
Via Molino delle Armi 11 – 20123 Milano
Tel. +39 02 5834941 – Fax. +39 02 58349430
[email protected] – www.ilsipariomusicale.com
IL TURISMO MUSICALE
Sara d’Urso
Docente di Diritto del Turismo presso l’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano e l’Università degli Studi di Milano Bicocca
Il turismo musicale in senso stretto è quel turismo generato dalla musica, che diventa lo
scopo del viaggio e che spinge turisti (nel caso della musica pop e rock si può parlare di veri
e propri esodi) in località che avrebbero potuto contare solo su un turismo diverso, più
tradizionale o addirittura su nessun tipo di turismo. Rispetto all’evento musicale, la
destinazione passa in secondo piano e il bisogno di riposo diviene secondario rispetto al
desiderio di svago.
La musica, sia che si tratti di musica classica, sia che si tratti di musica leggera, assume
il ruolo qualificante dell’offerta turistica. La promozione del turismo musicale
consente sia il potenziamento qualitativo dell’offerta per i turisti che abitualmente
scelgono una prolungata permanenza in una determinata area, sia la costruzione di motivi
di forte attrattiva per coloro che considerano l’area stessa una meta vacanziera solo
transitoria. La musica è in grado di richiamare flussi turistici anche in località del tutto
prive di elementi di attrazione e facilita il verificarsi di occasioni che ne favoriscono la
destagionalizzazione.
A quale tipo di turismo appartiene il turismo musicale
Collocare la specie del turismo musicale all’interno di un genere non è
operazione semplice. Va inquadrato come un “di cui” del turismo culturale, o meglio
ancora del turismo delle attività culturali, oppure del turismo dello spettacolo? Il Codice
dei beni culturali è piuttosto chiaro per ciò che riguarda la produzione e fruizione di
musica classica o colta, non lo è, invece, riguardo alla musica leggera. Di orientamento più
netto l’United Nations World Tourism Organization (UNWTO), che definisce il turismo
culturale lo spostamento di persone per motivazioni principalmente culturali quali viaggiostudio, partecipazione a spettacoli e tour, partecipazione a festival o ad altri eventi, visite a
siti e monumenti, lasciando però spazio anche alla possibilità che del turismo culturale
faccia parte l’immergersi nelle abitudini di un popolo sperimentandone le tradizioni e lo
stile di vita. Da qui la conclusione che il turismo musicale possa essere fatto rientrare nel
turismo delle attività culturali.
Sulla rilevanza della cultura in senso lato ai fini dell’offerta turistica si è espresso anche il
legislatore interno con la tanto discussa riforma del 2001 (legge 135/2001), che all’art. 5
statuisce che si definiscono sistemi turistici culturali i contesti turistici omogenei e
integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse,
caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni
turistiche, compresi i prodotti tipici dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa di
imprese turistiche singole e associate.
Così, se le manifestazioni musicali fanno ormai parte dell’offerta turistica, devono
necessariamente essere programmate e gestite nell’ottica di sistema, quindi organizzate
non secondo logiche individualistiche, indifferenti all’offerta e alle qualità del territorio. Gli
eventi musicali, sebbene spesso classificabili all’interno degli eventi speciali quindi più
complessi nella loro pianificazione, non si possono sottrarre alle strategie di efficienza
imposte alla programmazione turistica.
Nello stesso modo non possono sottrarsi alla qualificazione di imprese turistiche tutte
quelle imprese che, organizzando eventi musicali, concorrano alla formazione dell’offerta
turistica all’interno di un sistema turistico locale.
La dimensione economica del fenomeno
Posta la collocazione del turismo musicale all’interno del turismo culturale, è evidente la
difficoltà oggettiva di dimensionamento del mercato di riferimento, del suo valore
e delle tendenze per il futuro.
Una difficoltà che si somma alla tradizionale complessità del dimensionamento del settore
turistico in generale: settore trasversale, caratterizzato da tratti instabili della domanda,
con sovrapposizioni motivazionali e, soprattutto, con confini estremamente labili.
Nell’ambito del turismo culturale/musicale, infatti, più che in altre tipologie di turismo si
verifica che la variabile motivazione dello spostamento si interseca con la tipologia della
località di destinazione, il “dove”. Ciò induce a pensare che il turismo culturale/musicale
movimenti molte più persone di quanto non sia “tecnicamente” rilevabile, proprio per
l’impossibilità di individuare la motivazione principe del viaggio, in maniera tale da
“marchiare” un turista come esclusivamente musicale. Si aggiunga poi che il mercato del
turismo musicale presenta alcune difficoltà dovute al fatto che generalmente non presenta
ripetitività e affezione. Ogni evento è un evento a sé e il numero di persone mosse dipende
non tanto dalla manifestazione, dal luogo o dal teatro che accoglie la rappresentazione, ma
dai nomi proposti che fanno più o meno seguito di appassionati.
Un’ipotesi di stima
Nello studio del 2009, in assenza totale di dati specifici, per ottenere un risultato che desse
una misura, almeno di riferimento, e che potesse confermare l’intuizione che il turismo
musicale era ed è in Italia un fenomeno rilevante e in crescita, si è provato a stimare la
percentuale dei turisti che si spostano per la fruizione di un evento/manifestazione
musicale. La grandezza stimata (si veda Il turismo Musicale, Giuffrè 2009) era pari al 6%
del totale dei turisti che appartenevano al cluster dei turisti “culturali”.
Utilizzando oggi la stessa percentuale (6,4%), incrementata della percentuale di crescita
delle presenze in località di interesse storico e artistico (7%, fonte Mibac 2012), osserviamo
che:
• rispetto all’analisi del 2009 le presenze (arrivi per numero di giorni di permanenza)
totali di turisti in valore assoluto sono diminuite – da 367 mln del 2006 (annuario
turismo 2008) a 323 mln (mibac 2012-6) – mentre è aumentata la percentuale di
presenze in città di interesse storico e artistico – da 91 a 98 mln – passando così da
quota 25% a 30% del totale, con un incremento del 7%.
• di conseguenza consideriamo incrementato il numero delle presenze a
manifestazioni musicali della stessa percentuale ottenendo un risultato pari a 6,2 mln
di presenze, con una crescita 2006–2012 pari a circa il 13%; e una stima del valore
del mercato pari a 622 euro/mln (considerando cautelativamente una spesa
media/giorno di 100 euro, di 3 euro inferiore alla media del 2006).
Alcune considerazioni vanno fatte in merito alle differenze tra il turismo generato dalla
musica classica e quello generato dalla musica leggera. L’universo di riferimento degli
appassionati di musica classica è ancora di tipo elitario e inferiore rispetto a quello degli
appassionati di musica contemporanea. Le rappresentazioni di musica classica vengono, di
norma, fruite in spazi dedicati e generalmente meno capienti. I luoghi della musica classica
sono storicamente, con le dovute eccezioni, luoghi definiti, ristretti, raccolti. A un numero
più limitato di persone, si accompagna però una capacità di spesa mediamente più elevata.
La domanda
In termini di profilo socio-demografico, il fruitore tipo di concerti di musica classica è:
• prevalentemente donna (55,7%)
• di età superiore ai 45 anni
• dirigente, imprenditore, pensionato
• con un elevato livello di cultura (il 38,9% possiede un diploma di scuola mediasuperiore ed il 18,3% una laurea)
• capacità di spesa alta
il pubblico dei concerti di musica leggera è:
• mediamente giovane, con una concentrazione nella fascia d’età compresa tra i 18 e i
44 anni (quasi l’80%)
• prevalentemente maschio
• di buona cultura (44% con un diploma di scuola medio-superiore e 11,3% diploma
di laurea), spesso ancora studente
• di condizione economico sociale sicuramente inferiore ai fruitori di concerti di
musica classica, ma comunque superiore alla media della popolazione
Le previsioni
Molto interessanti alcune ipotesi previsionali per il 2013 proposte dall’Istituto nazionale
per le ricerche turistiche, riguardanti le previsioni di commercializzazione dei prodotti
turistici da parte dei tour operator europei, USA e India.
Il primo dato interessante è la presenza degli “eventi musicali” tra i prodotti turistici
commercializzati dai tour operator.
Nel 2012:
• il 5,6% dei prodotti più venduti dai TO sia in Italia che nel mondo era rappresentato
da eventi musicali
• l'8,3% dei prodotti più venduti dai TO USA in Italia e nel Mondo era rappresentato
da eventi musicali
• l’andamento previsto dai TO europei per la domanda di turismo verso l’Italia nel
2013 per area prodotto vede gli eventi musicali come sostanzialmente stabili, mentre
l’andamento previsto dai TO USA considera gli eventi musicali come tendenti a
incrementarsi, almeno per il 25% dei TO, sia in Italia che nel mondo. Per i TO Indiani
l’incremento è, invece, atteso dal 100% (fonte Osservatorio nazionale del turismo,
dati Unioncamere 2012).
Novara Jazz – Un caso di successo
Novara Jazz nasce nel 2004, con il primo concerto all’Auditorium Cantelli con la partecipazione di
Paolo Fresu, Eivind Aarset, Dhafer Youssef, e successivamente un workshop con il musicista e
direttore d’orchestra afroamericano Lawrence “Butch” Morris.
Vista l’ottima risposta di pubblico, si decide di organizzare altri concerti e di sviluppare un progetto
più organico.
Dal 2008 Novara Jazz si amplia con concerti all’aperto, dj set e altri eventi collaterali secondo una
strategia di marketing culturale e territoriale.
In 10 anni di storia Novara Jazz ha organizzato più di 200 eventi (di cui 84 concerti) richiamando
artisti da 25 paesi diversi, diventando uno dei principali festival jazz in ambito nazionale ed
europeo.
Dal 2011, anche sul sollecitazione del Comune di Novara, Novara Jazz ha iniziato la
programmazione di una stagione invernale con musicisti prevalentemente internazionali.
Dai 300 spettatori della prima edizione del 2004, si è passati a circa 18.000
spettatori per il 2012.
I benefici per il territorio di Novara Jazz:
Fonte: Presentazione Novara Jazz 2013
Il Sipario Musicale
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SULLE TRACCE DEL TURISTA DEL TERZO MILLENNIO
Marco Berchi
giornalista e travel writer (Il Messaggero, Repubblica Viaggi e Avvenire)
«Non esistono turisti, esistono persone» è lo slogan con cui ama identificare il suo
approccio professionale al complesso e tumultuoso mondo del turismo e dei viaggi. È
l’occhio del cronista, attento alle storie, alla realtà, a quel “volto” dei luoghi che “è lì da
vedere e da raccontare” che caratterizza i suoi reportage, uno dei quali è stato premiato nel
2012 a Los Angeles come migliore articolo della stampa internazionale sulla destinazione
Stati Uniti.
Nel suo piccolo blog “Compagni di Viaggio” Berchi raccoglie i suoi principali servizi
giornalistici. Tutti improntati a un taglio cronistico che si rivela il più adeguato per
intercettare proprio quella potente e inarrestabile tendenza che vede nel turismo
un’occasione per esperienze profonde e coinvolgenti. E che quindi richiede di aver
come protagonisti persone in carne, ossa, passioni e gusti e non turisti massificati e
standardizzati.
«Non sono un musicologo, non so leggere la musica» ha detto Berchi accettando l’invito de
Il Sipario Musicale «ma sempre, quando mi trovo in una città cerco di assistere a un
concerto. Perché amo, da puro ascoltatore, la musica classica e perché credo che
nell’avvenimento irripetibile dell’esperienza musicale in quel luogo e in quel
momento si possano cogliere e leggere molte se non tutte le caratteristiche di
una città e della sua gente».
Marco Berchi, biellese, 54 anni, sposato e con due figli, vive a Milano. Ha iniziato la
professione giornalistica nel 1983 proseguendola come redattore prima, caposervizio poi
— dopo un’esperienza al desk romano del settimanale il Sabato — e infine come direttore
responsabile sino al 2003 del piccolo ma diffusissimo il Biellese, giornale di riferimento
di una delle province più industrializzate d’Italia.
Chiamato dal presidente Roberto Ruozi ad assumere la direzione di Qui Touring, il
mensile del Touring Club Italiano, si è occupato della riorganizzazione della redazione
giornalistica del Tci, premessa indispensabile alla riprogettazione grafica e
contenutistica del mensile, e del lancio e del consolidamento come vero e proprio
bimestrale del monografico Speciale Qui Touring.
Il sodalizio gli ha poi affidato la guida della neonata Direzione centrale Studi, ricerche e
periodici e Berchi ha così aggiunto alla responsabilità delle testate (oltre a Qui Touring e
allo Speciale, Touring Junior e La Rivista del Turismo) anche la direzione del Centro Studi
del Tci — cervello culturale del Club — e del Centro Documentazione — custode di uno
straordinario patrimonio fotografico e archivistico.
Anche in questi due ambiti, la sua attività è stata centrata sulla riorganizzazione,
sull’accompagnamento del percorso di crescita e responsabilizzazione dei collaboratori
più stretti e, in particolare, sulle sfide logistiche legate a un laborioso trasloco del Centro
Documentazione sino a farlo approdare a uno spazio di grande visibilità presso la
prestigiosa Triennale di Milano.
L’avvio delle basi giornalistiche per il successivo sviluppo del mensile del sodalizio, in
particolare con il concept della nuova testata, è il testimone che Berchi, a metà 2011, ha
lasciato al Touring Club, al termine di un’esperienza professionale che lo ha inserito tra i
protagonisti nel mondo della stampa del settore.
A partire da quel momento, Berchi ha aperto una nuova pagina della sua vita personale
e professionale, impaginata su due colonne comunicanti: quella della professione
giornalistica in senso proprio e quella della consulenza a 360°, con progetti e tavoli di
lavoro che toccano ambiti e settori anche diversi dal turismo, coinvolgendo enti pubblici
e imprese private.
Attualmente la sua firma compare su Repubblica Viaggi, Avvenire e Credere e Berchi è
stato più volte ospite degli studi di TgCom24. Ma la sua attività giornalistica principale è
quella di travel writer per la sezione Macro del quotidiano Il Messaggero e di
coordinatore dei contenuti giornalistici per il canale web Viaggi della stessa testata e
degli altri quotidiani del Gruppo Caltagirone.
Il Sipario Musicale
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