Aperitivo in Concerto 2010-2011-Cartellone

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Aperitivo in Concerto
2010-2011
TEATRO MANZONI
12 concerti
31 ottobre – 27 marzo
(n. 11 domenicali – n. 1 straordinario serale)
SCHEDE EVENTI
Domenica 31 ottobre 2010 – ore 11
UNICA DATA ITALIANA
CHARLIE HADEN QUARTET WEST
Charlie Haden, contrabbasso
Ernie Watts, sassofono tenore
Alan Broadbent, pianoforte
Rodney Green, batteria
Charles Edward Haden (6 agosto 1937) è uno dei più importanti contrabbassisti jazz
contemporanei, reso famoso anche per la sua lunga collaborazione con il sassofonista Ornette
Coleman.
Haden è nato a Shenandoah in Iowa ed è cresciuto in una famiglia di musicisti, che spesso si
esibivano alla radio suonando musica country e canzoni folk americane. Haden debutta
professionalmente come cantante quando ha due anni, e continua a cantare con la sua
famiglia finché non contrae, a 14 anni, una forma lieve di poliomielite. La malattia gli
danneggia i muscoli della gola e le corde vocali con il risultato che Haden diventa incapace di
controllare l'intonazione. Pochi anni prima, egli aveva iniziato a interessarsi al jazz, suonando
il contrabbasso del fratello maggiore.
Haden si trasfersce a Los Angeles a metà degli anni '50 e inizia a collaborare con il pianista
Hampton Hawes e il sassofonista Art Pepper.
Assurge alla notorietà suonando con Ornette Coleman alla fine degli anni '50, forse
raggiungendo l'apice con l'album The Shape of Jazz to Come. Oltre alla sua associazione con
Coleman, Haden è anche un membro del trio di Keith Jarrett e dell'"American Quartet" del
pianista dal 1967 al 1976, con Paul Motian e Dewey Redman.
Continua ad imporsi come leader fondando la Liberation Music Orchestra negli anni '70. In
gran parte arrangiata da Carla Bley, si trattava di musica molto sperimentale, che cercava di
coniugare per la prima volta il free jazz con la musica politica, nello specifico il primo album
della LMO si concentrava sulla guerra civile spagnola. Questa esplorazione tematica di generi
tipicamente non considerati standard del jazz diviene una caratteristica distintiva
dell'approccio di Haden con il suo Quartet West. Fondato nel 1987, il gruppo era
inizialmente formato da Ernie Watts al sassofono tenore, Alan Broadbent al piano e Larance
Marable alla batteria. Quest’ultimo, nella tournée che nel 2011-2012 celebrerà il
venticinquennale del gruppo, è stato sostituito dal noto batterista Rodney Green.
Lunedì 8 novembre 2010 – ore 21
PRIMA MONDIALE
JOHN ZORN: MASADA MARATHON I-POD CONCERT
The Book Of Angels
Masada Quartet: John Zorn, sassofono contralto; Dave Douglas, tromba; Greg
Cohen, contrabbasso; Joey Baron, batteria
Courvoisier/Feldman Duo: Sylvie Courvoisier, pianoforte; Mark Feldman, violino
Medeski, Martin & Wood: John Medeski, tastiere; Chris Wood, basso elettrico e
contrabbasso; Billy Martin, batteria
Banquet of The Spirits: Cyro Baptista, percussioni, voce; Brian Marsella,
pianoforte, tastiere, balafon; Tim Keiper, batteria, percussioni; Shanir
Blumenkranz, contrabbasso, basso elettrico, oud, gimbre
Mycale: Ayelet Rose Gottlieb, Sofia Rei Koutsovitis, Basya Schecter, Malika Zarra,
voci
Bar Kokhba: Mark Feldman, violino; Erik Friedlander, violoncello; Marc Ribot,
chitarra; Greg Cohen, contrabbasso; Joey Baron, batteria; Cyro Baptista,
percussioni
Dreamers: Marc Ribot, chitarra; Jamie Saft, tastiere; Kenny Wollesen, vibrafono;
Trevor Dunn, contrabbasso e basso elettrico; Joey Baron, batteria; Cyro Baptista,
percussioni
Erik Friedlander, violoncello
New Klezmer Trio: Ben Goldberg, clarinetto; Greg Cohen, contrabbasso; Kenny
Wollesen, batteria
Bester Quartet: Jaroslaw Bester, fisarmonica; Jaroslaw Tyrala, violino; Oleg
Dyyak, fisarmonica, clarinetto, percussione; Mikolaj Pospieszalski, contrabbasso
Masada String Trio: Mark Feldman, violino; Erik Friedlander, violoncello; Greg
Cohen, contrabbasso
Electric Masada: John Zorn, sassofono contralto; Ikue Mori, laptop, live
electronics; Jamie Saft, tastiere; Marc Ribot, chitarra; Trevor Dunn, contrabbasso,
basso elettrico; Joey Baron, Kenny Wollesen, batteria; Cyro Baptista, percussioni
Nel novembre 1992 John Zorn, oggi il più celebrato compositore americano, registra l'album
Kristallnacht, una suite di sette composizioni che fanno riferimento alla Notte dei Cristalli, il
pogrom condotto dai nazisti nella notte tra il 9 e 10 novembre 1938 in tutta la Germania.
Partendo da questa composizione, Zorn ha iniziato ad esplorare la propria eredità ebraica e
ad interessarsi ai generi musicali di questa tradizione. Nei tre anni successivi ha composto
una serie di circa 200 pezzi, che fondono la musica tradizionale ebraica con il jazz; i titoli
stessi di queste composizioni sono in lingua ebraica. Questa raccolta di pezzi è conosciuta
come Masada.
Il quartetto originale era composto da John Zorn al sassofono, Dave Douglas alla tromba,
Greg Cohen al contrabbasso e Joey Baron alle percussioni. Il gruppo aveva originariamente
suonato assieme nella colonna sonora del film "Thieves Quartet", pubblicata sull'album
"Filmworks III". Successivamente questa stessa formazione ha inciso dieci dischi in studio per
l'etichetta giapponese DIW, ciascuno contrassegnato da una lettera dell'alfabeto ebraico. La
band ha inoltre intrapreso una frenetica attività live. Il quartetto si è sciolto nel 2007.
I vari pezzi del canzoniere Masada sono stati successivamente arrangiati da Zorn per varie
formazioni. Tra queste sono rappresentative il sestetto Bar Kokhba, il Masada String Trio e
Electric Masada.
Nel 2004 Zorn ha iniziato la composizione di una seconda serie di pezzi Masada, intitolandola
Masada Book Two, Book of Angels. A questa nutrita serie di composizioni è dedicato il
concerto, in cui dodici fra i più importanti e celebri collettivi di improvvisatori sulla scena
newyorkese presentano la loro interpretazione delle composizioni zorniane. Il concerto, una
prima mondiale, è stato denominato un “iPod concert”, perché si svolgerà e svilupperà
secondo i nuovi modelli d’ascolto dominati da apparecchiature come, per l’appunto, l’iPod:
dodici gruppi si succederanno sul palco e ognuno di essi presenterà quindici minuti di
composizioni di Zorn da Book of Angels, praticamente senza interruzione fra un’esibizione e
l’altra.
Domenica 14 novembre 2010 – ore 11
PRIMA E UNICA DATA ITALIANA
AVI LEBOVICH & THE ORCHESTRA
Avi Lebovich, trombone, tastiere, percussioni
Alon Farber, Amit Friedman, Lior Levin, Tal Varon, sassofoni
Roy Harmon, Arthur Krasnobaev, tromba
Yaron Uozana, trombone
Ziv Reiner, chitarra
Mickey Whashai, contrabbasso
Ron Almog, batteria
Maya Belsitzman, violoncello
Nitay Hershkovitz, tastiere
Avi Lebovich, eccellente trombonista e arrangiatore che ha collaborato con artisti quali
Chick Corea, Larry Willis, Wynton Marsalis, Slide Hampton (suo maestro e mentore), Milt
Jackson, Brad Mehldau, James Moody, Jason Lindner, è oggi uno dei leader della ricchissima
scena musicale israeliana, un melting pot culturale che oggi ha rivali solo in città come New
York e Istanbul. A Tel Aviv, Lebovich ha fondato The Orchestra, che raccoglie i migliori
solisti israeliani. Applaudita in tutto il mondo, esaltata da pubblicazioni specializzate come
Down Beat e Jazz Times, l’orchestra rappresenta la testimonianza più brillante della creatività
musicale che si va sviluppando oltre gli usuali confini della nostra cultura.
Domenica 21 novembre 2010 – ore 11
PRIMA EUROPEA, UNICA DATA ITALIANA
DARCY JAMES ARGUE & SECRET SOCIETY
Darcy James Argue, direttore
Erica von Kleist, Rob Wilkerson, Sam Sadigursky, Mark Small, Josh Sinton, flauti,
clarinetti e sassofoni
Seneca Black, Jonathan Powell, Matt Holman, Nadje Noordhuis, Ingrid Jensen,
trombe
Mike Fahie, Ryan Keberle, James Hirschfeld, Jennifer Wharton, trombone
Sebastian Noelle, chitarre
Gordon Webster, pianoforte, pianoforte elettrico
Matt Clohesy, contrabasso, basso elettrico
Jon Wikan, batteria, percussioni
Secret Society è oggi, forse, la migliore e più affascinante orchestra improvvisativa in
attività: il leader e compositore Darcy James Argue ha raccolto l’eredità spirituale di artisti
come Gil Evans, Carla Bley, Bob Brookmeyer e Maria Schneider, trasformandola e
riadattandola alla nostra contemporaneità con un approccio straordinario per intensità,
varietà di voci e colori, avvalendosi inoltre di alcuni fra i più dotati solisti sulla scena
americana. Argue, fra l’altro, è stato letteralmente pluripremiato nel referendum annuale
indetto dalla celebre rivista specializzata americana “Down Beat”.
Domenica 5 dicembre 2011 – ore 11
PRIMA EUROPEA, UNICA DATA ITALIANA
TRAVIS SULLIVAN & THE BJORKESTRA
Special guest DAVE DOUGLAS
Dave Douglas, tromba
Travis Sullivan, clarinetto, sassofono contralto
Shayna Steele, voce
Dave Pietro, sassofono contralto
Sean Nowell, Steve Welsh, flauto, clarinetto, sassofono tenore
Lauren Sevian, flauto, sassofono baritono
Eli Asher, Kevin Bryan, Ravi Best, trombe
Ryan Keberle, Alan Ferber, James Hirschfeld, Max Seigel, tromboni
Dave Cook, pianoforte
Yoshi Waki, contrabbasso, basso elettrico
Joe Abba, batteria, batteria elettronica
Ian Cook, laptop
Il multistrumentista, arrangiatore e direttore statunitense Travis Sullivan darà vita ad un
concerto dal titolo "Dedicated to Björk", sfoggiando le tecniche con cui ha portato a termine i
progetti successivi alla lunga esperienza fatta alla Manhattan School di New York. Uno
splendido periodo che gli ha permesso di affinare le caratteristiche di alto-sassofonista anche
sulla scorta della formazione classica ricevuta con lo studio del pianoforte.
Travis Sullivan ha un particolare debole per la musica di Björk e negli Stati Uniti si accredita
anche la direzione della Björkestra, da lui dedicata alla popolare musicista islandese. Si
tratta della surreale unione di punti apparentemente divergenti: una sezione fiati ed una
sezione ritmica di diciotto elementi più una vocalist, Shayna Steele, e le canzoni dell'artista
islandese maestra di provocazione e sperimentazione. Sullivan attinge soprattutto dagli album
"Post" e "Vespertine" e persino l'ultimo "Medulla" e spiega che le composizioni di Björk si
prestano ad essere reinterpretate proprio in virtù della loro ambiguità stilistica. Tecnicamente
il processo consiste nello spogliare ogni singolo pezzo da loop, beat ed effetti sonori, finché
non rimangono solo armonia e melodia. Lo scopo non è rileggere le canzoni con la voce di
un’orchestra jazz, ma piuttosto ricombinare il DNA fondamentale per creare novità. Sullivan
sfodera infatti una personale batteria di effetti, alcuni ripresi dalla fonte, altri originali, come
quella che lui chiama "tromba cibernetica". A questo va aggiunto, poi, l’effetto naturale della
voce di Shayna Steele che possiede spensieratezza e pathos, potenza e dissonanza calcolata.
Quasi ci fosse Monk a suonare le sue corde vocali. La Bjorkestra racchiude i più sopraffini
musicisti di New York City, alcuni di loro infatti si sono esibiti a fianco di artisti come Ray
Charles, Charlie Hunter, Clark Terry, Dr. Dre, Jessica Simpson, The Spam Allstars e The
Saturday Night Live Band. Sin dalla sua prima esibizione nel 2004, la Björkestra è stata
recensita in numerose pubblicazioni, inclusi il Wall Street Journal, New York Magazine, New
York Post, The Boston Globe, Jazz Time e All About Jazz. A Milano si presenta con un ospite
speciale e di riguardo, il grande trombettista Dave Douglas.
Domenica 23 gennaio 2011 – ore 11
PRIMA ITALIANA
3 COHENS
featuring
Anat Cohen, Avishai Cohen, Yuval Cohen
Anat Cohen, sassofono tenore e clarinetto
Avishai Cohen, tromba
Yuval Cohen, sassofono soprano
Yonathan Avishai, pianoforte
Omer Avital, contrabbasso
Jonathan Blake, batteria
Un’altro momento dedicato alla grande scena improvvisativa israeliana. I tre fratelli Cohen
sono straordinari strumentisti che da anni animano non solo la scena di Tel Aviv, ma anche
quella di New York. Soprattutto Anat Cohen, ormai affermatasi come grande solista a livello
internazionale, persino più del noto fratello Avishai, trombettista di un gruppo ben noto come
Third World Love. Di eccezionale rilievo la presenza di un contrabbassista come Omer Avital,
artista che ha saputo portare il jazz israeliano a livelli mondiali.
Domenica 30 gennaio 2011 – ore 11
PRIMA DATA ITALIANA
ABDULLAH IBRAHIM & EKAYA
Pianoforte, Abdullah Ibrahim
Trombone, Andrae Murchison
sassofono contralto, Cleave Guyton
sassofono tenore, Keith Loftis
sassofono baritone, Jason Marshall
contrabbasso, Belden Bullock
batteria, George Gray
Il leggendario pianista sudafricano Abdullah Ibrahim fonda il gruppo Ekaya (che in lingua
xhosa o zulu vuol dire "patria") a New York, nel 1983: un gruppo di eccezionali strumentisti
che rievoca le linee melodiche del canto popolare sudafricano, inserendolo nel contesto
dell'improvvisazione jazzistica. Il repertorio, appassionante, viene basato essenzialmente sulle
più celebri composizioni di Abdullah Ibrahim. Con il celebrato cantore del Sudafrica e i suoi
abituali accompagnatori, il contrabbassista Belden Bullock e il batterista George Gray, si
esibiscono alcuni eccellenti musicisti oggi attivi nelle più importanti big band newyorkesi.
Domenica 6 febbraio 2011 – ore 11
PRIMA DATA ITALIANA
BEN ALLISON QUINTET
Ben Allison, contrabbasso
Rudy Royston, batteria
Shane Endsley, tromba
Steve Cardenas, chitarra
Jenny Scheinman, violino
Definito ‘uno degli attuali migliori giovani musicisti jazz’ dal Boston Globe, e agli esordi da
Downbeat come una delle 25 ‘rising jazz stars for the future’, Ben Allison è sicuramente uno
dei musicisti più interessanti e attivi della già ricchissima scena di New York: oltre ad essere
un contrabbassista formidabile è anche un compositore di grande sensibilità. Allison ha
pubblicato ad oggi composizioni originali a sua firma in nove albums (di recente uscita Think
Free per Palmetto Rec), lavori che esemplificano la sua visione lungimirante e creativa
evidenziando le sue doti di produttore, compositore, arrangiatore e bassista. Viene citato nella
categoria ‘Miglior bassista’ dal Downbeat Critics poll dal 2005 al 2009.
Think Free ha rapidamente raggiunto il primo posto su CMJ National Jazz Radio charts
rimanendo tra le prime venti posizioni per più di tre mesi. I precedenti cinque albums hanno
riscosso pari successo di ascolti e gradimento portandolo ad aggiudicarsi il 6 SESAC National
Performance Awards e sono stati citati come miglior album dell’anno nelle varie recensioni
Billboard, The New York Times, The Boston Globe, The Village Voice, Jazz Times, Jazz
Journalists Association,Downbeat Critics Poll, All About Jazz, Coda (Canada), and Jazz Review
(UK), tra gli altri.
All’età di 25 anni Ben ha costituito il Jazz Composers Collective, un’associazione no-profit con
sede a New York, finalizzata alla realizzazione di un ambiente dove gli artisti possano
liberamente esplorare - allargando i confini dell’espressività - le proprie idee musicali e
presentare i propri lavori come compositori. Si è esibito in tutto il mondo, conta ben più di 40
partecipazioni in dischi di vari artisti ed ha scritto musica per film, televisioni nazionale e radio
tra cui il tema per la trasmissione On The Media per National Public Radio (Npr) e
l’arrangiamento e orchestrazione per Two Days, opera scritta da Donald Margulies, vincitore
del Pulitzer.
Ben Allison è anche tra i docenti dell‘International Masterclass (Siena Jazz), della New School
University e del Weill Music Center (Carnegie Hall Education Department) di NY.
Domenica 27 febbraio 2011 - ore 11
PRIMA DATA ITALIANA
MATT DARRIAU & BALLIN’ THE JACK
Matt Darriau, clarinetto, sassofoni contralto e tenore
Andy Laster, sassofono baritono e clarinetto
Frank London, tromba
Curtis Hasselbring, trombone
Barney Mc All, pianoforte, Hammond B3
Joe Fitzgerald, contrabbasso
George Schuller, batteria
Celebre solista di clarinetto, acclamato membro di un gruppo di musica klezmer come i
Klezmatics, Matt Darriau propone, a capo di un gruppo formato da eccezionali musicisti
come il trombettista Frank London e il trombonista Curtis Hasselbring, un’affascinante
rilettura del repertorio improvvisato degli anni Trenta e Quaranta, riadattato secondo un
approccio spettacolare e intimamente legato alla nostra contemporaneità.
Domenica 6 marzo 2011 – ore 11
PRIMA EUROPEA
INDUSTRIAL JAZZ GROUP
Andrew Durkin, pianoforte
Beth Schenck, sassofono soprano
Cory Wright, sassofono soprano
Evan Francis, sassofono contralto
Brian Walsh, sassofono tenore
Katharina Thomsen, sassofono tenore
Josh Sinton, sassofono baritono
Phil Rodriguez, tromba
Andre Canniere, tromba
Dan Rosenboom, tromba
Wolter Wierbos, trombone
James Hirschfeld, trombone
Jill Knapp, voce
Kaveh Rastegar, contrabbasso
Dan Schnelle, batteria
Avant-garde party music, così il pianista e compositore Andrew Durkin definisce la musica
che egli crea per l’Industrial Jazz Group, complesso di punta della musica improvvisata di
Los Angeles. Cerebrale ma trascinante commistione fra jazz, rock, musiche per cartoni
animati, blues, funk, doo wop, dada, la musica di questo gruppo straordinario, che evoca
Charlie Mingus e Sun Ra, offre un poliedrico ritratto della contemporaneità, con un infallibile e
coinvolgente senso della performance teatrale.
Domenica 13 marzo 2011 – ore 11
PRIMA DATA ITALIANA
PIERRE DORGE & NEW JUNGLE ORCHESTRA
featuring JOHN TCHICAI
John Tchicai, sassofono contralto, flauti
Pierre Dørge, chitarra elettrica
Gunnar Halle, tromba
Morten Carlsen, tarago, sassofoni
Jakob Mygind, sassofoni
Anders Banke, clarinetto basso
Kenneth Agerholm, trombone
Irene Becker, pianoforte, sintetizzatore
Thommy Andersson, contrabbasso
Ayi Solomon, conga, percussioni
Martin Andersen, batteria
Pierre Dørge è una delle figure più prolifiche e di ampia portata sulla scena danese odierna.
Si è interessato al jazz moderno quasi fin dall'inizio della sua carriera nel 1960, ma nel corso
degli anni ha anche mostrato curiosità per altre culture musicali. Gli elementi europei, asiatici,
africani e tradizioni musicali afro-americane sono stati assemblati da questo geniale chitarrista
danese in una sintesi straordinaria. Prima di fondare la propria originalissima orchestra, egli
ha lavorato in gruppi con John Tchicai, Yusef Lateef, Yu Jun, Sainkho Namtchilak, Niels
Henning Ørsted Petersen, Svend Asmussen, Johnny Dyani, Don Cherry, Billy Hart, Jim
Pepper, David Murray, Peter Brötzmann, Harry Beckett, Marilyn Mazur, Ray Anderson, Han
Bennink e Hugh Masakela tra gli altri. La New Jungle Orchestra è nata nel 1980 e prende il
nome dal leggendario approccio "giungla" della Duke Ellington Orchestra negli anni Trenta e
di cui alcune composizioni vengono ricreate con intelligente capacità di riadattamento e di
idiomaticità. Le influenze di Carla Bley, Charlie Mingus e Gil Evans sono facilmente avvertibili
nelle pagine della New Jungle Orchestra, e vengono rielaborate attraverso sofisticati
arrangiamenti e il contributo di alcuni eccellenti solisti, fra cui, come in questo caso, il
leggendario John Tchicai.
Domenica 27 marzo 2011 – ore 11
UNICA DATA ITALIANA
WADADA LEO SMITH & ORGANIC
Wadada Leo Smith, tromba
John Lindberg, contrabbasso
Pheeroan AkLaff, batteria
Josh Gerowitz, Michael Gregory, Brandon Ross, chitarre
Okkyung Lee, violoncello
Skuli Sverrisson, basso elettrico
Torna a Milano, dopo lunghissima assenza, il celebrato trombettista Wadada Leo Smith, a
capo del gruppo Organic, in cui Smith - come in opere discografiche quali Yo Miles! e Sky
Garden, in compagnia di Henry Kaiser - rievoca l'amata figura di Miles Davis e la sua musica
nel cosiddetto periodo "elettrico": tre o quattro chitarre elettriche (oltre al giovane e inventivo
e già affermato Josh Gerowitz, di rilievo il lavoro di Brandon Ross e Michael Gregory), un
violoncello (la straordinaria e purtroppo poco conosciuta Okkyung Lee), un contrabbasso, un
basso elettrico (l'ottimo islandese Skuli Sverrisson, già direttore musicale di Laurie Anderson e
componente di gruppi come Pachora e AlasNoAxis) e una batteria (Pheeroan AkLaff) creano
un tappeto stratificato di suoni, un fitto contrappunto elettrico di riff e dialoghi strumentali sul
quale la tromba di Smith smozzica frasi, abbozza orazioni interrotte bruscamente, cesella
interiezioni e punti esclamativi con l'enfasi retorica di un aedo feroce e danzante. Musica
spessa e innegabilmente funky che oltre alla cura del corpo pensa a quella della mente nel
disegnare le volute scure di una trama drammatica e dagli insospettati, appassionanti risvolti
lirici. Prova della costante attualità delle intuizioni davisiane ma, soprattutto, ulteriore
occasione per conoscere un esaltante universo poetico.
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