Festival del Diritto: concorso “La voce delle scuole” Bullismo

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 A. S. 2013/2014 -­‐ NUMERO 4 Festival del Diritto: concorso “La voce delle scuole” Eduard Pavlyuk riceve una Menzione Speciale Anche quest’anno, a conclusione del Festival del Diritto, si sono svolte le premiazioni dei concorsi ad esso associati: tanti gli articoli in gioco e belli tutti i book fotografici, sicuramente difficile il lavoro della giuria. Lo spirito con cui noi abbiamo partecipato non è comunque stato quello di vincere qualcosa, ma grande soddisfazione abbiamo avuto nel vedere Eduard ricevere un attestato particolare proprio dalle mani del direttore di Libertà. Eduard Pavlyuk riceve il premio dal Direttore di Libertà Gaetano Rizzuto Riportiamo qui la motivazione del suo premio: «Per la capacità di interpretare lo spirito giornalistico del concorso nei giorni della kermesse e per la freschezza e il punto di vista personale con cui ha saputo trattare un tema di forte attualità nell’articolo “Politica tra post, @, blog e hashtag”». Per noi, quest’anno è stata l’ultima volta al Festival come studenti di un istituto. Il prossimo anno saremo solo spettatori e guarderemo con un po’ di malinconia i ragazzi con le magliette blu. Vorremmo però incoraggiare i ragazzi più giovani a partecipare numerosi, perché questa è un’avventura tutta da vivere: i colori, i personaggi e gli incontri sono esperienze uniche. 5B / 5C Il gruppo dei ragazzi del Leonardo che ha partecipato al Festival del Diritto 2013 Bullismo, razzismo, nazismo e anche un po’ di rap Una strana lezione sostituisce inaspettatamente due ore di matematica 9 novembre 2013, è un sabato come un altro, suona la fine dell’intervallo ed in classe, invece della prof di matematica, ci ritroviamo due ragazzi sorridenti: Olga e Daniele. Non sappiamo che cosa aspettarci. Ci mostrano alcuni filmati sul loro computer e ci leggono dei brani tratti da un libro che racconta storie vere. Ascoltiamo, osserviamo e viviamo con interesse, anche in modo abbastanza vivace, questi momenti, approfondendo i temi del bullismo, del fascismo e del nazismo. Poi inizia un momento di riflessione e dialogo: cerchiamo di capire il senso di ciò che ci è stato presentato, parliamo, chiediamo, esprimiamo le nostre idee, Al centro Olga e Daniele circondati dai ragazzi delle terze A e C impariamo a vedere in modo più attento alcune situazioni che si potrebbero presentare ai nostri occhi all’improvviso, anche nella vita di tutti i giorni. Olga e Daniele ci parlano di questi argomenti difficili in modo chiaro e semplice, ci piace ascoltarli e stare con loro, sembrano far parte da sempre del nostro gruppo classe, tanto che, per concludere il loro intervento, Daniele improvvisa con Balubal un momento rap: un po’ di beat-­‐‑boxing e qualche nota con l’armonica ci fanno letteralmente impazzire. Anche chi è rimasto distante dai discorsi, si unisce al gruppo e si muove a suon di musica, qualcuno registra e qualcuno filma questi attimi veramente speciali. Immancabile la foto ricordo per immortalare una lezione tanto particolare. Tutti vogliamo ringraziare Olga e Daniele per la bellissima esperienza che ci hanno fatto vivere, per il tempo che ci hanno dedicato, per come sono riusciti a coinvolgerci nel trattare temi seri e, ancor di più, per averci trasmesso quel ritmo che a noi piace tanto. 3A / 3C Sconfiggere la paura del diverso “More than honey” Due incontri per conoscere lo stigma mentale Il mese di dicembre è stato ricco di attività. In particolare, le classi quarte hanno partecipato ad un progetto che ha coinvolto studenti ed operatori dell’Asl ed ha toccato i temi relativi alle malattie mentali ed alla schizofrenia. Il tutto si è svolto in due incontri. Nel primo, i ragazzi hanno preparato dei cartelloni per esprimere varie opinioni sui problemi mentali. Nel secondo, gli studenti sono stati divisi in gruppi ed alcuni hanno rappresentato una scenetta per mostrare come ci si deve confrontare con una persona disturbata mentalmente. C’è stato poi un momento finale di condivisione dei lavori svolti all’interno dei singoli gruppi. Nonostante il diverso approccio al tema proposto, si è arrivati a conclusioni molto vicine: l’importanza della solidarietà, della condivisione di tempo con il malato, l’incertezza sulla scelta del comportamento da tenere, l’insicurezza e la paura delle possibili reazioni sono stati i punti più dibattuti. Alcuni ragazzi hanno riferito che queste persone con disturbi mentali dovrebbero vivere inseriti nella società, altri, invece, hanno sostenuto che sarebbe opportuno tenerli in ambienti protetti, anche se la maggioranza è risultata d’accordo con la definitiva cancellazione delle strutture dove una volta venivano rinchiusi ed isolati tutti i malati di mente. Gli operatori dell’ASL, che hanno dato indicazioni e guidato tutte le discussioni, hanno permesso la conoscenza di situazioni particolari. Tutto questo ha portato a momenti di riflessione proprio sulle difficoltà di convivenza sociale e su una solidarietà difficile da accettare, perché ciò che è diverso, che non rientra nella “normalità”, come tutti vogliono definirla, fa paura. Allora parlare, conoscere e mettere in atto un piano di “istruzione sociale” sui disturbi mentali possono aiutare a rendere amico anche un nemico inesistente. Samuele Merli Boyi Mawuemba Lezione di Scienze Motorie al Polisportivo Le quinte del Leonardo in acqua tra nuotate e tuffi Ecco le foto di un’esperienza speciale: martedì 17 dicembre, l’ora “ginnastica” si è svolta al Polisportivo. Anche i malaticci non hanno saputo resistere ad un tuffo e la paura di non toccare non ha fermato i più timorosi nell’avventurarsi con i compagni e la prof. istruttrice. o “Un mondo in pericolo” ? Il giorno 3 dicembre 2013, le classi quinte del Leonardo, si sono recate presso l'ʹuniversità Cattolica di Piacenza per assistere alla proiezione del film documentario "ʺMore than honey"ʺ. Il racconto sulle api è stato ai limiti del fantastico, questi insetti sono stati ripresi in volo, durante le raccolte del polline, al lavoro nelle arnie, sono stati spiati in ogni possibile situazione e filmati creando effetti tanto particolari da sembrare finti. Nessuna ricostruzione, ma un incredibile lavoro nel catturare primi piani di fuchi intorno alla regina, attività frenetica per produrre il miele o anche ultimi istanti di vita di api malate. Grazie ad una speciale tecnologia nella ripresa, il regista svizzero Markus Imhoof ci ha portato in un viaggio intorno al mondo mostrando che quest'ʹinsetto, oltre a produrre miele, ha il compito di impollinare fiori e piante. Dall'ʹapicultore delle Alpi svizzere alla Cina, dall'ʹAmerica ad un'ʹisola in cui si sta lavorando su una nuova razza, il film ci ha mostrato varie realtà. È strano sentire che molto di quello che mangiamo non esisterebbe senza il lavoro delle api, probabilmente è vero, ma è anche vero che se non ci fossero le api ad impollinare, forse ci sarebbe qualche altro essere a farlo, se non addirittura l'ʹuomo (nel film si vedono cinesi manualmente capaci di sostituirle). Troppo catastrofico il titolo italiano, più che di un mondo in pericolo sarebbe meglio parlare di selezione della natura che interviene sia quando il piccolo apicoltore delle montagne deve distruggere una colonia malata sia quando quello americano, che trasporta con i camion centinaia di colonie, vede morire tantissimi insetti. «Se l'ʹape scomparisse dalla faccia della Terra, all'ʹuomo non resterebbero più di quattro anni di vita» è la celebre frase attribuita ad Albert Einstein, ripetuta più volte. Se ci fermiamo a pensare, possiamo notare che dalla terra sono scomparsi tanti esseri, sia per eventi catastrofici che per tanti altri motivi e, forse, potrebbero scomparire anche le api e magari anche l'ʹuomo, niente è eterno o immutabile. Sicuramente nessuno si augura una situazione così drammatica, ma, nell'ʹeventualità, nuove forme di vita con una certa probabilità sostituirebbero quelle estinte: la natura pensa a tutto, alle evoluzioni, alle selezioni, ai cambiamenti e noi non sappiamo che cosa ci riserverà il futuro. Marco DellaGiovanna Tutti hanno sperimentato ed imparato qualcosa di nuovo. Il divertimento è stato tanto che speriamo di poter avere in futuro un’altra lezione come questa. 5B / 5C Immagine tratta dal film “More than honey”. Impollinazione manuale. 
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