ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari Anno 2006-2007 LEZIONE 4 LA DOMANDA DI MONETA LA DOMANDA DI MONETA Th.Quantitativa Macro Th. Keynesiana => Keynes, Tobin Th. Monetarista => Friedman Teoria Micro Baumol-Tobin Definizione empirica di domanda di moneta Fatti Stime econometriche di domanda di moneta Domanda di moneta in Italia Teoria Macro 2C : Teoria Monetarista LA DOMANDA DI MONETA IN FRIEDMAN • Parte dall’approccio di portafoglio di Tobin… • …ma ri-arriva alla teoria quantitativa! • Due ingredienti: – Sostituibilità moneta e beni reali (di consumo durevoli) – Bassa sensibilità al tasso d’interesse LA DOMANDA DI MONETA IN FRIEDMAN • Moneta = bene che produce una serie di servizi • Approccio teoria del valore/utilità • Quindi la domanda di moneta dipenderà da – Vincolo di bilancio – Prezzo – Prezzo dei beni sostituti – Preferenze LA DOMANDA DI MONETA IN FRIEDMAN MD = f(P, Pi , W, u) - Prezzo della moneta PM = 1/P - Prezzo dei suoi sostituti (Pi) a) Obbligazioni iT + ge = iT - (1/iT)(diT/dt) b) Azioni iT + ge + π = iK - (1/iK)(diK/dt) + (1/P)(dP/dt) LA DOMANDA DI MONETA IN FRIEDMAN c) Beni reali - flussi di utilità difficilmente monetizzabili - il valore varia con l‘inflazioone: π = (1/P)(dP/dt) - Ricchezza (W) W = WNH + WH WNH = ricchezza finanziaria WH = YP/i con YP = Y – YT = REDDITO PERMANENTE, componente non transitoria del reddito Ricchezza umana poco liquida => tanto più alta la sua quota, tanto maggiore la necessità di liquidità - Gusti e preferenze (u) => avversione al rischio LA DOMANDA DI MONETA IN FRIEDMAN MD = f(P, Pi, W, u) Pi → iT, iK, πt W → WNH, WH = YP/i MD = f(P, iT, iK, πt , WNH, YP, u) Ciò che conta è la moneta REALE => la domanda di moneta è omogenea di primo grado in P MD/P = f(iT, iK, πt , WNH, YP, u) - - + + LA DOMANDA DI MONETA IN FRIEDMAN • Sembra simile all’approccio di portafoglio di Tobin…ma le conclusioni sono opposte • Tramite la sostituibilità della moneta con le attività reali, e non solo finanziarie, si ha – Inclusione del reddito di lungo periodo (permanente), ossia di equilibrio come in TQ – MD dipende dal tasso d’inflazione LA DOMANDA DI MONETA IN FRIEDMAN MD/P = f(iT, iK, πt , WNH, YP, u) • Una variazione della quantità di moneta ha effetti su MD tramite due canali – Non solo causa una variazione dei tassi d’interesse, via aggiustamento di portafoglio (Tobin) – Ma DIRETTAMENTE porta ad una variazione della domanda di attività reali e beni di consumo durevoli, ossia si traduce DIRETTAMENTE in spesa LA DOMANDA DI MONETA IN FRIEDMAN • Il problema allora diventa EMPIRICO: quale dei due canali è più importante nei dati? • Stime di MD di Friedman – MD sostanzialmente insensibile ai tassi d’interesse – MD molto sensibile al reddito – Velocità di circolazione stabile • => riemerge la TQ nella sua formulazione di Cambridge => MD è funzione stabile di poche variabili = Y e P, e v è stabile Teoria Micro IL MODELLO DELLE SCORTE MONETARIE DI BAUMOL (1952) E TOBIN (1956) • Modello di domanda di moneta per transazioni • Che deriva dall’analisi dei comportamenti microeconomici • Si mostra come anche la domanda transattiva sia elastica al tasso d’interesse, per via del costo opportunità IL MODELLO DELLE SCORTE MONETARIE DI BAUMOL (1952) E TOBIN (1956) Ipotesi • Il soggetto riceve un ammontare di moneta T in un dato periodo e lo spende tutto nel periodo • Due tipi di investimento: moneta con rendimento nullo, titoli con rendimento i • A cadenze regolari, il soggetto si approvvigiona di una quantità k di moneta per finanziare le proprie transazioni, vendendo titoli • Ogni volta che vende titoli per moneta sostiene dei costi di transazione fissi pari a b MODELLO DI BAUMOL-TOBIN Andamento delle scorte monetarie. Esempio per n=T/K=4 T 0 t T K 0 K/2 t MODELLO DI BAUMOL-TOBIN Costi totali del soggetto - Costo di negoziazione: (b n) = b T/K - Costo-opportunità di detenere moneta: i K/2 CT = b T/K + i K/2 Il problema è quindi quello di minimizzare i costi totali => variabile di scelta = K (ossia n) dCT/dK = 0 -bT/K2 + i/2 = 0 bT/K2 = i/2 K2 = 2bT/i K = (2bT/i)1/2 MODELLO DI BAUMOL-TOBIN Sapendo che MD = K/2 abbiamo MD =( 2bT/i )/ 2 MD = 2bT/4i MD = bT/2i Determiniamo ora la domanda di titoli BD = T/2 - MD BD = T/2 - bT/2i n = T/K = iT/2b MODELLO DI BAUMOL-TOBIN Prendo i logaritmi MD = (bT/2i)1/2 ln MD = ln (bT/2i)1/2 ln MD = 1/2 ln (bT/2i) ln MD = 1/2 ln (b/2) + 1/2 ln T - 1/2 ln i L’elasticità della MD al tasso di interesse i εM,i = (dM/M) / (di/i) = dlnM/dlni = - 1/2 L’elasticità della MD al reddito T εM,i = (dM/M) / (dT/T) = dlnM/dlnT = ½ La MD è soggetta ad economie di scala La MD aggregata dipende dalla distribuzione del reddito MODELLO DI BAUMOL-TOBIN Esempio 1 Se tutto il reddito è detenuto da un solo soggetto (YT = Y) la domanda di moneta del sistema sarebbe MD = bY/2i Se il reddito fosse diviso fra due individui (YT = Y1 + Y2 = Y/2 + Y/2) allora la domanda di moneta totale sarebbe MD = MD1 + MD2 MD = bY1/2i + bY2/2i MODELLO DI BAUMOL-TOBIN MD = bY/4i + bY/4i MD = 2 bY/2i MD = 4bY/4i MD = bY/i Abbiamo che bY/2i < bY/i A parità di reddito totale, la domanda di moneta dipende dalla distribuzione del reddito => è maggiore laddove la distribuzione del reddito è più equa => economie di scala MODELLO DI BAUMOL-TOBIN Esempio 2: Accentramento della gestione di tesoreria Supponiamo una impresa con N filiali, il cui fatturato è T e con αj quota di T della j-esima filiale (Σj αj = 1). La domanda di moneta della j-esima filiale sarà MDj = αj bT/2i La domanda di moneta totale sarà MDTOT = Σj MDj MDTOT = Σj αj bT/2i MDTOT = bT/2i (Σj αj) MODELLO DI BAUMOL-TOBIN Supponiamo che le disponibilità liquide siano distribuite Uniformemente fra le filiali (αj = 1/N) MDTOT = bT/2i Σj αj MDTOT = bT/2i Σj 1/N MDTOT = bT/2i N 1/N MDTOT = bT/2i N2/N MDTOT = bT/2i N MDTOT = bTN/2i La domanda di moneta è funzione crescente del numero di Filiali => economia di scala nell’accentrare la tesoreria