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“CRONACHE ANIMALI” A RISCHIO CHIUSURA
Il programma di Rai Due rischia di non trovare spazio nei palinsesti della prossima stagione. LNDC ricorda
l’importanza di questa trasmissione, attualmente l’unica a offrire un concreto servizio pubblico su questi
argomenti e auspica che la notizia non sia confermata.
Negli ultimi giorni sono trapelate notizie circa la possibilità che la Rai, dopo tre anni di messa in onda,
chiuda il programma televisivo “Cronache Animali”. In questi anni, la trasmissione ha confezionato
inchieste e servizi importanti, offrendo informazioni al grande pubblico sul mondo animale e sulle leggi che
lo tutelano, oltre a dare preziosi consigli riguardo l’educazione, l’alimentazione e la salute dei nostri amici a
quattro zampe e non solo. Molto importanti anche le rubriche dedicate agli animali smarriti e alle adozioni.
“Cronache Animali” è quindi a tutti gli effetti un progetto che adempie perfettamente a quella che
dovrebbe essere la mission principale della TV di Stato: offrire un servizio pubblico di informazione e
assistenza ai cittadini. È importante ricordare che oltre il 50% delle famiglie italiane vive con un animale
domestico e la sensibilità dei nostri connazionali su queste tematiche è molto aumentata negli ultimi anni.
Per questo motivo, la possibilità che “Cronache Animali” venga chiuso risulta del tutto incomprensibile,
considerando anche che si tratta dell’unica trasmissione della TV pubblica che si occupa di questi
argomenti.
I reati contro gli animali, dal maltrattamento all’abbandono, sono ancora realtà purtroppo tristemente
diffuse nel nostro Paese ed è necessario che l’emittente televisiva di Stato continui l’opera di divulgazione e
sensibilizzazione svolta fino a questo momento dallo Staff della trasmissione di Rai Due.
Lega Nazionale per la Difesa del Cane auspica quindi che tale notizia non sia confermata e che i vertici Rai
comprendano il valore di un programma giornalistico di questo livello che tanto ha fatto negli ultimi anni, al
di fuori delle logiche di audience che non dovrebbero guidare la scelta dei palinsesti della televisione
pubblica finanziata dai cittadini.
31 maggio 2016
Fonte Lega del Cane
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