COMUNICATO STAMPA IL POLICLINICO DI MODENA ALL’AVANGUARDIA NELLA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI APPLICATE ALLA CURA DELLE MALATTIE DELL’ETA’ EVOLUTIVA E DELLE NEOPLASIE INFANTILI. RISTRUTTURATO IL LABORATORIO DI RICERCA MATERNO INFANTILE GRAZIE A UNA DONAZIONE DELLA FERRARI SPA CHE CONSENTIRA’ L’ADEGUAMENTO TECNOLOGICO E L’ARRUOLAMENTO DI UN ALTRO RICERCATORE Una cospicua donazione della Ferrari S.p.A. consente di potenziare a Modena l’attività del Laboratorio di Ricerca Materno Infantile presso l’Azienda OspedalieroUniversitaria. Oggi, martedì 17 febbraio 2009, la presentazione della rinnovata struttura, situata al VII piano del Policlinico, alla presenza del Presidente della Casa di Maranello, Avvocato Luca di Montezemolo, dell’Assessore regionale alla Sanità Arch. Giovanni Bissoni, del Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Prof. Aldo Tomasi, del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Dott. Stefano Cencetti, del Sindaco della città Prof. Giorgio Pighi e del Presidente della Provincia Prof. Emilio Sabattini. Il Laboratorio, istituito all’interno del Dipartimento ad Attività Integrate Materno Infantile, già attivo nel campo dell’Ostetricia, Pediatria, Neonatologia, Chirurgia Pediatrica e Genetica, potrà ora – grazie al finanziamento - sviluppare la ricerca sulle cellule staminali fetali e del liquido amniotico, che possono essere impiegate per curare malattie rare dell’età evolutiva e neoplasie infantili, con particolare attenzione verso quelle che attualmente godono di scarse possibilità di cura, se non addirittura prive di tale prospettiva. Sarà così ulteriormente esteso e consolidato l’innovativo settore delle terapie cellulari, peraltro già avviato a Modena in collaborazione con il Dipartimento ad Attività Integrate di Oncologia, Ematologia e Patologie dell'Apparato Respiratorio, diretto dal Prof. Giuseppe Torelli. Il contributo ricevuto dalla Ferrari per le attività di ricerca condotte dall’equipe che fa capo al Prof. Paolo Paolucci è stato pari a 320 mila euro, e ha permesso di completare la ristrutturazione del laboratorio ad opera dell’Ufficio Tecnico della nostra Università. E’ stata così realizzata una struttura all’avanguardia, secondo un modello che consente ai ricercatori di utilizzare servizi comuni nell’ambito delle singole articolazioni della ricerca, evitando duplicazioni e sprechi di spazi e di strumenti. I ricercatori possono ora contare sulla disponibilità di un laboratorio chimico, un laboratorio di colture cellulari, un laboratorio di biologia molecolare, e una serie di servizi comuni (studi, stoccaggio a temperatura ambiente e refrigerato, microscopia, criobiologia), dotati delle più moderne ed avanzate attrezzature scientifiche. Sarà, inoltre, possibile adeguare sia la dotazione tecnologica esistente sia le risorse umane dedicate, in quanto il finanziamento da parte della Ferrari Azienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico di Modena Servizio Rapporti con l’Informazione Via del Pozzo, 71 - 41100 Modena Telefoni: +39 059 422 4141 +39 059 422 3342 +39 059 422 2209 Fax.: +39 059 422 2141 Cellulare: +39 339 672 0892 e-mail: [email protected] permetterà l’arruolamento di un ricercatore per un biennio, che si aggiungerà ai tre giovani ricercatori che già compongono l’equipe del laboratorio: un borsista regionale, un assegnista universitario, un dottorando di ricerca. “Non posso che ringraziare la Ferrari S.p.A. per l’opportunità, e la responsabilità, di essere destinatari dell’iniziativa benefica. Scopo delle nostre ricerche, – spiega il professor Paolo Paolucci – è sviluppare nuove prospettive di cura nell’ambito delle terapie cellulari, individuando possibilità di cure che impieghino cellule anziché farmaci. Il nostro progetto intende reperire e valutare, se possibile, cellule staminali pluripotenti, che hanno una capacità illimitata di proliferazione e si possono differenziare in tutte le linee cellulari, a partire da feti umani abortiti in vari momenti di gestazione, secondo le norme vigenti, nonché le cellule staminali del liquido amniotico come alternativa alle cellule staminali embrionali o adulte. D’altra parte l’uso di cellule staminali embrionali pone problemi etici perché queste cellule derivano dalla massa cellulare interna delle blasocisti, cioè del preembrione. Queste cellule, inoltre, presentano allo stato attuale una notevole difficoltà di isolamento e cultura”. “Per l’Ateneo – sottolinea il Rettore prof. Aldo Tomasi – si tratta di un dono tanto inaspettato quanto gradito, in quanto consentirà ai nostri ricercatori di potenziare ed incrementare l’impegno sul fronte della ricerca nel campo della genetica e nello studio delle cellule staminali. La genetica con le sua varie specializzazioni dà già un contributo importante alla diagnosi prenatale e precoce di molte malattie, ma molto ancora c'è da fare per migliorare ed aumentare le capacità diagnostiche di questi test. Nel campo della ricerca sulle cellule staminali, i recenti sviluppi nel campo della medicina rigenerativa hanno dimostrato l'enorme potenziale terapeutico di cellule staminali e nella formazione di tessuti e per la terapia cellulare di patologie dell’età evolutiva ””. Il progetto del Laboratorio di Ricerca Materno Infantile, quindi, si propone di studiare la possibilità di isolare cellule staminali pluripotenti da feti umani abortiti spontaneamente prima della 20° settimana di gravidanza, trasformando così l’evento certamente triste di una vita spezzata in una speranza per altre vite. “Verranno studiati markers specifici in aggiunta a quelli esistenti per il riconoscimento e l'isolamento delle cellule staminali – continua Paolucci – per poi differenziarle in direzione del tipo cellulare di interesse. L'uso di cellule staminali isolate da diversi organi in formazione degli aborti potrebbe avere i vantaggi di una più elevata capacità proliferativa in confronto alle cellule staminali adulte ed un più ristretto tipo di differenziamento in confronto a quelle embrionarie. La nostra unità di ricerca ha il vantaggio di operare nel Dipartimento ad Attività Integrate Materno Infantile, dove vengono effettuate più di 1.200 analisi prenatali su liquido amniotico e su villi coriali, dove gli aborti vengono routinariamente analizzati e che dispone di un laboratorio attrezzato per la coltura e la conservazione di tessuti e cellule, ed offre quindi il terreno ideale per portare avanti il presente progetto di ricerca. Dopo approvazione dal comitato etico locale, e dopo aver ottenuto un consenso informato dalle donatrici, si procederà all'isolamento dei diversi tipi cellulari ed all'inizio di colture cellulari. Lo scopo è quello di espandere in vitro continuamente cellule staminali in uno stato indifferenziato, testando la loro capacità di autorinnovamento”. Complessivamente il Laboratorio occupa una superficie di 300 mq ed i lavori di adeguamento e ristrutturazione sono stati portati avanti e completati tra l’estate e l’autunno 2008 con una spesa che ha superato i 100mila euro, alla quale ha contribuito anche l’ASEOP (Associazione a Sostegno dell’Ematologia e Oncologia Pediatrica). “I risultati che ci attendiamo, sulla base della positiva esperienza di altre realtà europee, sono oltremodo significativi: incremento dell’efficacia dei screening di diagnosi prenatale; diminuzione drastica del numero di test invasivi in gravidanza; conseguente diminuzione nel numero di feti sani persi a seguito della invasività della tecnica e grazie alla donazione Ferrari ed alla professionalità e alle competenze dei professionisti della nostra azienda affiancheremo quindi nei prossimi mesi i livelli assistenziali di Modena ai migliori Azienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico di Modena Servizio Rapporti con l’Informazione Via del Pozzo, 71 - 41100 Modena Telefoni: +39 059 422 4141 +39 059 422 3342 +39 059 422 2209 Fax.: +39 059 422 2141 Cellulare: +39 339 672 0892 e-mail: [email protected] standard mondiali.” ha commentato il Direttore Generale del Policlinico di Modena, dott. Stefano Cencetti. Modena, 17 febbraio 2009 Servizio Rapporti con l’Informazione Azienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico di Modena Servizio Rapporti con l’Informazione Via del Pozzo, 71 - 41100 Modena Telefoni: +39 059 422 4141 +39 059 422 3342 +39 059 422 2209 Fax.: +39 059 422 2141 Cellulare: +39 339 672 0892 e-mail: [email protected]