Dr. F. Germin - Scuola Umbra di Medicina Generale

Proposta per un protocollo in
medicina generale
Perugia – Hotel Gio'- 6 giugno 2009
Nonostante i piedi siano
frequentemente causa di disturbi,
l’esame obiettivo delle estremità
spesso viene trascurato perché
questo tipo di problema viene
considerato di lieve gravità
Quali sono le basi cliniche, anamnestiche
ed obiettive su cui si fonda un processo
diagnostico di fronte ad un pz che
presenta piede doloroso?
• Avampiede
alluce valgo
alluce rigido
dita a martello e ad artiglio
metatarsalgie biomeccaniche
fratture metatarsali da fatica
neuroma di Morton
• Mediopiede
artrosi dell’articolazione mediotarsica
osteocondrite dello scafoide
apofisite da trazione dello scafoide
sindrome del seno del tarso
retrazione dell’aponevrosi plantare
• Retropiede
fascite plantare
borsite sotto e retrocalcaneare
fratture da fatica del calcagno
tendinite dell’achilleo
sindrome del tunnel tarsale
• Dolore meccanico: il dolore è assente a riposo,
•
•
progredisce dalla mattina alla sera, è legato al carico e al
movimento; spesso associato a trauma unico o
microtraumi ripetuti
Dolore infiammatorio: è notturno-mattutino, inizia
nella seconda metà della notte, è presente al risveglio e
col carico e si associa a rigidità
Dolore neurogeno: urente, spesso associato a
partestesie, si accentua con il movimento e la fatica, può
essere presente anche a riposo e di notte
• piede piatto: usura lato interno della tomaia
• piede supinato: usura parte posteriore della
tomaia e lato interno del tacco
• piede pronato: usura bordo esterno del tacco e
della suola
• piede equino varo: usura la punta e il bordo
esterno della suola
• alluce rigido: pieghe oblique sul dorso della
tomaia invece che trasverse
Ispezione:
• ricerca di deformità avampodaliche, retropodaliche e
complesse
• ricerca di callosità e tumefazioni
Palpazione:
• viene eseguita con il paziente disteso o seduto
• si apprezza presenza di dolore, edemi e la mobilità
articolare attiva e passiva
• appoggio statico (piede piatto e piede cavo,
valgismo e varismo del calcagno)
• appoggio durante la deambulazione (durata e
modalità dell’appoggio in relazione alla patologia
dolorosa)
Conseguenze dei piedi valghi sugli arti inferiori :
• Calcagno valgo
• Rotazione interna degli
•
•
•
assi tibiali e femorali
Tendenza al ginocchio
valgo
Disassamento interno
delle rotule
Tendenza al flexum
Conseguenze dei piedi vari sugli arti inferiori :
• Calcagno varo
• Rotazione esterna degli
•
•
•
assi tibiali e femorali
Tendenza al ginocchio
varo
Squilibrio esterno delle
rotule
Tendenza al recurvato
Nell'adulto un piede dismorfico se non
produce sintomatologia dolorosa ha
trovato il suo equilibrio funzionale, per
cui è inutile, se non dannoso, qualsiasi
intervento ortesico o correttivo
Coivolgimento dei segmenti superiori
•
•
•
Gonalgia
Coxalgia
Insufficienza venosa per deficit della pompa
muscolare della gamba
• “Mal di schiena”
• Cefalea
Molte volte il fattore scatenante può essere
ricercato in un difetto d’appoggio plantare !
Esami strumentali di primo livello
studio parti ossee: radiografia
in proiezione dorso-plantare e laterale
in scarico per lo studio morfologico
in carico per la valutazione funzionale
studio parti molli: ecografia
Invio dallo specialista
•
•
•
•
Fisiatra
Podologo-posturologo
Reumatologo
Ortopedico
Intervento riabilitativo e
correttivo dell’appoggio
plantare
• Compito del MMG è quello di individuare tutte
quelle situazioni in cui un intervento
sull’appoggio plantare possa essere risolutivo del
problema,
• prescrivere gli esami strumentali di primo livello
più idonei,
• rappresentare l’anello di congiunzione tra il
paziente e lo specialista,
• e, non da ultimo, promuovere la salute del piede
educando, ad es., i pz a camminare, quando
possibile, a piedi nudi e a calzare scarpe morbide
al fine di sviluppare e conservare le afferenze
propriocettive.
GRAZIE PER LA CORTESE
ATTENZIONE