I.CO.TE.A. C.A.T. S.r.l. Istituto di COnsulenza TEcnica Aziendale Autoriz. D. A. 3638/5s · Accredit. HLA001_01 DDG 33513· · Reg. Trib. Modica 2033 · CCIAA 93512 · P. IVA 01087100887 Servizi concernenti le Norme in Materia di Sicurezza e Mediazione delle Controversie Ente individuato ope legis sia per la realizzazione del corso, che per il rilascio dell’attestato www.icotea.it - 0932793820 La Disprassia www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Cos’è la prassia • Deriva dal greco praxía, dal tema di prássō, fare. In neurologia si definisce come la capacità di compiere correttamente gesti coordinati e diretti a un determinato fine. Un gesto abituale non deve essere pensato e monitorato, ma si realizza senza controllo cognitivo (attentivo). • Se il gesto è nuovo il soggetto deve invece selezionare la sequenza degli atti e controllare il loro svolgimento ed eventualmente modificare il piano. Il progetto d'azione deve cioè essere immaginato e monitorato nell'atto della realizzazione. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Acquisizione di una prassia Nell'individuo normale l'acquisizione di un nuovo schema motorio progredisce attraverso stadi in cui il movimento è controllato in modo attivo e accurato. I singoli movimenti devono essere prodotti lentamente prestando attenzione ad ogni singola azione e alle sue conseguenze. Ciascuna azione deve essere selezionata e la sequenza deve essere assemblata e immagazzinata in memoria (ordine e timing). Con la pratica la sequenza si consolida e diviene automatica. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Fasi di acquisizione di una prassia • Preparazione: l'azione viene eseguita molto lentamente, viene esercitato un forte controllo, vengono curate le singole parti dell'azione; • Composizione: l'azione viene eseguita più velocemente ma vengono commessi errori di esecuzione; • Proceduralizzazione: a questo livello l'azione viene svolta fluentemente, in modo routinario, automatizzato. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Attività intenzionale Agire sul mondo esterno e conoscerlo significa costruire strutture motorie (sequenze di movimenti ordinati rispetto ad uno scopo e a specifiche esigenze adattive) o strutture percettive. • Il bambino possiede alla nascita un patrimonio di strutture, deve tuttavia continuamente costruirle e ricostruirle adattandole alle specifiche condizioni ambientali. Il processo di ristrutturazione costituisce la condizione per l'acquisizione di nuove conoscenze e competenze, per lo sviluppo di una sempre maggior destrezza e maggior capacità di rappresentarsi il mondo esterno, di riconoscerlo e di agirvi in modo adattivo. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Azioni e rappresentazione dello spazio • Un modo per organizzare la conoscenza è l'azione e l'osservazione dei risultati delle proprie azioni. La rappresentazione dello spazio si costruisce tramite le azioni dirette esercitate sugli oggetti. Il confronto tra esperienze provenienti da canali differenti offre la base per rendere coerenti le esperienze e costruire categorie e concetti per classificare e organizzare gli interventi sul mondo esterno rendendo azioni e riconoscimenti sempre più precisi. La rappresentazione costituisce quindi una costituente fondamentale del movimento intenzionale (diretto a uno scopo). www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Livelli di organizzazione Differenti livelli di organizzazione (e di controllo) sottostanno alla realizzazione del comportamento intenzionale: • rappresentazione mentale dell'attività e pianificazione degli atti sequenziali indispensabili per realizzarla (preparazione dell'azione) feed-forward • controllo (feed-back) nel corso dell'azione ad opera del sistema effettore • verifica del risultato (feed-back a posteriori). L'azione finalizzata consiste nell'assemblamento di atti elementari in serie e si caratterizza per una progressiva minor variabilità maggior economia (utilizzazione dei soli atti necessari allo scopo). www.icotea.it - 0932793820 La disprassia I sintomi della disprassia • La Disprassia è un problema dell'organizzazione del movimento che può anche influenzare il modo di apprendere di un bambino a scuola. • Secondo il DSM IV la Disprassia viene generalmente inclusa nella definizione di DCD (Developmental Coordination Desorder), in italiano Disturbi della Coordinazione Motoria, ovvero Disturbo nel quale le prestazioni in compiti di coordinazione motoria, fini o grosso motori, sono significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all'età e allo sviluppo intellettivo. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Diffusione e aspetti principali • Colpisce il 6% della popolazione infantile tra i 5 e gli 11 anni. È più comune nei ragazzi piuttosto che nelle ragazze e può comportare goffaggine, problemi nell'organizzare il lavoro e nel seguire delle istruzioni. L'aspetto caratterizzante della disprassia è la non corretta esecuzione di una sequenza motoria che risulta alterata nei requisiti spaziali e temporali e spesso associata a movimenti non richiesti (paraprassie) con la conseguenza che l’attività motoria anche se eseguita con rapidità ed in modo apparentemente abile, può essere del tutto inefficace e scorretta nonostante siano integre le funzioni volitive, la forza muscolare, la coordinazione e la disposizione a collaborare. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Disprassia e altre problematiche • La disprassia può essere associata spesso a problemi di linguaggio, di percezione e di elaborazione del pensiero. Il linguaggio può essere semplificato nella struttura sintattico-grammaticale ed alterato negli aspetti articolatori, la percezione inadeguata nell’integrare le informazioni periferiche e nel correlarle all'azione, il pensiero scarsamente organizzato nei vari contenuti. Il bambino disprassico utilizza le funzioni che ha acquisito in modo stereotipato, con strategie povere e ridotte alternative. • Tramite la pratica continuativa può acquisire funzioni e svolgere senza grosse difficoltà le attività della vita quotidiana. La povertà di strategie e le ridotte abilità di generalizzazione rendono tuttavia difficoltosa l'acquisizione di nuovi compiti e il trasferimento di soluzioni strategiche già acquisite. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Le più comuni difficoltà • Nel bambino disprassico si riscontra una ridotta capacità di rappresentazione dell'oggetto su cui agire, dell'intera azione e delle sequenze che la compongono. Difficoltà di pianificazione, ad avviare i programmi, a prevedere il risultato, a controllare le sequenze e l'intera attività, a verificare ed eventualmente correggere il piano d'azione. Il soggetto disprassico ha difficoltà a: • fare i lacci alle scarpe e abbottonarsi • Scrivere, copiare o disegnare • assemblare puzzle • costruire modelli • giochi di pazienza e di costruzione • giocare a palla o lanciarla e afferrarla • fare attività sportive • comprendere percorsi • nel linguaggio: articolazione di parole, fonemi www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Caratteristiche All'osservazione può presentare: • goffaggine: caratterizzata da movimenti impacciati, alterati nelle sequenze temporali, maldestri e poco o affatto efficaci; • posture inadeguate, dipendenti da scarsa consapevolezza del proprio corpo, le quali interferiscono sia sul mantenimento di un buon equilibrio sia sulla coordinazione del movimento; • confusione della lateralità con difficoltà ad orientarsi nello spazio e di trovare il proprio posto in una situazione nuova; • problemi di consapevolezza del tempo con difficoltà nel rispettare gli orari e nel ricordare i compiti nella giornata; www.icotea.it - 0932793820 La disprassia • ipersensibilità al contatto fisico e problemi a portare vestiti in modo confortevole; • problemi nell'eseguire attività fisiche come correre, prendere ed usare attrezzi, tenere la penna e scrivere; • ridotto sviluppo delle capacità di organizzazione, con conseguenti evidenti difficoltà nell'eseguire attività che richiedono sequenze precise; • facile stancabilità; • scarsissima consapevolezza dei pericoli; • comportamenti fobici, compulsavi ed immaturi. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Quali sono le cause? • Per molti autori non esiste una causa conosciuta. Non sono presenti anomalie neurologiche che possano spiegare la malattia. Le ricerche finora condotte suggeriscono una immaturità dello sviluppo neuronale nel sistema nervoso centrale. Gli studi condotti con Risonanza Magnetica Nucleare (RNM) hanno identificato in alcuni soggetti immaturità nello sviluppo dei circuiti neuronali. Gli impulsi sono ricevuti nella corteccia cerebrale attraverso una rete di circuiti nervosi. La corteccia cerebrale è la parte più estesa del cervello, formata da due parti interconnesse da uno spesso strato di fibre detto corpo calloso. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia • Circuito stimolo-talamo, talamo-corteccia cerebrele, corteccia cerebrale-sistema lambico (amigdala) www.icotea.it - 0932793820 La disprassia La corteccia cerebrale • La corteccia cerebrale ha funzioni sul pensiero, movimento volontario, linguaggio, ragionamento, percezione. Gli impulsi danno informazioni sulle nostre condizioni fisiche e sull'ambiente che ci circonda. La costante ripetizione del movimento, permette di affinare e controllare il movimento in risposta a uno stimolo. Una immaturità nello sviluppo di queste vie provoca una difficoltà nella coordinazione e nella intenzionalità del movimento e nell'esecuzione di movimenti fini. • Altre aree del cervello, note come sistema limbico o amigdala, agiscono in sinergia con la corteccia. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Il sistema limbico • Il sistema limbico rappresenta il luogo di origine delle emozioni controlla l'affettività, le risposte vegetative indotte dalle emozioni, il tono dell'umore e la percezione delle sensazioni piacevoli o dolorose la paura, i fenomeni detti di "attacco e fuga". Una parte del sistema limbico, l'ippocampo, è coinvolto nei processi di memorizzazione ed apprendimento. Il sistema limbico controlla anche il comportamento sessuale. • Se sono presenti immaturità nel sistema limbico, reazioni sovra o sotto dimensionate in rapporto a stimoli sensoriali possono intaccare i livelli di attività di controllo fisico ed emozionale. Queste reazioni sono solitamente definite come impulsività, iperattività e perdita d'attenzione. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Disprassia e vita quotidiana • Il bambino disprattico va incontro a numerosi problemi nella vita di tutti i giorni, anche nei gesti più elementari e, contrariamente agli altri bambini, avrà bisogno dell'aiuto dell'adulto talvolta anche per lungo tempo. • La pulizia: il bambino disprattico acquisisce in ritardo autonomia nell’igiene personale, nel corretto utilizzo dei servizi igienici e avrà difficoltà a fare il bagno o la doccia. • I pasti: Impugna scorrettamente forchette e coltelli per mangiare; il cibo spesso viene sparpagliato ovunque; talora non ha più voglia di mangiare ed è capriccioso nella scelta del cibo rispetto agli altri bambini. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Alcuni punti deboli • difficoltà di memorizzazione, • difficoltà a formare dei concetti, • difficoltà di organizzazione, • grande tendenza a stancarsi • difficoltà di integrazione nella vita sociale. È importante cercare nel bambino punti forti per valorizzarli. • Tenete conto che una parte dei bambini può avere una disfunzione del sistema di integrazione sensoriale con evidenti ripercussioni sul comportamento. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Cosa possono fare i genitori? • Il bambino disprattico è spesso seguito da professionisti specializzati in psicomotricità, in ergoterapia, in logopedia e in strategie di apprendimento; è importante che genitori e riabilitatori operino insieme per aiutare al meglio possibile il bambino. Occorre fare tuttavia attenzione a non trasformare tutte le attività in sedute di rieducazione e cercate di privilegiare il lato ludico per evitare di farle percepire dal bambino come una costrizione o una punizione. • Cercare giochi e astuzie per aiutare il bambino a migliorare il suo coordinamento, la sua motricità globale, la sua motricità fine, il suo inseguimento oculare... • Congratularsi spesso con lui, incoraggiare e valorizzate ogni piccola cosa che ha realizzato o indovinato e ogni sforzo anche minimo effettuato per migliorare la sua stima di sè; continuare a stimolare i suoi sforzi www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Disprassia e metodo Terzi • Ida Terzi (1905-1997) diventa insegnante elementare e si specializza in tiflologia, per l’insegnamento dei non-vedenti, a Roma. Inizia la sua attività in un istituto per ciechi a Reggio Emilia nel 1925. La prima formulazione del metodo risale a quegli anni sotto la spinta dell'imponente problema pedagogico di rendere autonomo il cammino dei suoi alunni (Terzi, 1958) e rappresenta il sistematico tentativo di trovare nuove vie di compenso alla mancanza della vista. Prosegue la ricerca presso l'Istituto dei Ciechi e l'Istituto di Psichiatria dell'Università di Milano. • Nel 1958 pubblica sulla rivista Acta Neurologica i primi risultati del suo lavoro. Nel 1985 fonda l'A.I.R.M.T. (Associazione Italiana Ricerche Metodo Terzi- Monza) che per sua volontà porterà avanti la ricerca sul Metodo. Del 1995 è il testo edito da Ghedini "Il Metodo Spazio-Temporale". www.icotea.it - 0932793820 La disprassia • Il Metodo è nato in anni in cui nulla di dimostrato scientificamente si sapeva sulle rappresentazioni mentali dello spazio. La grande capacità di osservazione e le geniali anticipazioni di Ida Terzi, supportate dai dati allora disponibili, hanno permesso di mettere a punto il modello. Il Metodo è rimasto negli anni fedele a se stesso, la teoria che lo supporta si è ampliata enormemente. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Cos’è il Metodo Terzi • Il Metodo di organizzazione spazio-temporale Terzi è un sistema di esercizi senso-motori che sviluppa la capacità di integrare le informazioni spazio-temporali che giungono al Sistema Nervoso Centrale dai diversi canali percettivi. • Potenzia la capacità di costruzione di corrette immagini mentali motorie (in 1° e 3° persona nelle fasi di "vissuto" e "rappresentazione") e visuo-spaziali. • Per le sue caratteristiche può essere qualificato come metodologia cognitivo-motoria, in cui le esperienze ricavate dal corpo in movimento e dalle relazioni con il mondo esterno giocano un ruolo essenziale per lo sviluppo della mente e degli apprendimenti, ovvero per lo sviluppo cognitivo. • È solo il movimento che ci dà la consapevolezza dello spazio e del tempo, "la percezione appare immersa nella dinamica dell’azione, il cervello che agisce è innanzitutto un cervello che comprende" [Rizzolatti, Sinigaglia, 2006]. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia • Si inserisce nei più recenti filoni teorici relativi alla neuropsicologia cognitiva secondo la quale le funzioni corticali superiori vengono svolte attraverso l’attivazione di "sistemi funzionali a rete". "In virtù dell’esperienza conseguita le reti neurali si modificano e si verificano, nel corso dello sviluppo, in progressivi miglioramenti funzionali" [Sabbadini, 2009]. • Tale metodica è in linea con le attuali ricerche basate sulle teorie dell'"embodied cognition" [Thelen1995, Iverson,1999] o "cognizione incarnata", cioè radicata nel corpo, [Borghi e Inchini, 2002] che sottolineano come lo sviluppo cognitivo evolve a partire dalla percezione del proprio essere, parallelamente allo sviluppo delle funzioni motorie e al controllo delle stesse. • Il Metodo Terzi enfatizza lo stretto legame tra percezione-azionecognizione: il corpo col suo movimento e le interazioni del corpo con l'ambiente esterno vengono utilizzati come dispositivi cognitivi da cui inizia l'attività mentale. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Il Metodo Terzi: programma riabilitativo nella disprassia Alcune delle difficoltà del bambino disprassico possono essere: • acquisire un'attività intenzionale • rappresentarsi l'oggetto e l'azione • ordinare i movimenti in programmi finalizzati allo scopo • controllare il programma • attivare processi di verifica. La disprassia perciò è un disturbo ad alto livello di integrazione percettivo-motoria e concettuale. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia • In tutti gli esercizi del Metodo si interviene sulla integrazione delle informazioni spaziali ordinate nel tempo che provengono dai diversi canali sensoriali: propriocettivo, tattile, vestibolare, uditivo e visivo. • Gli esercizi del Metodo aiutano, infatti, i bambini a passare dalla sensazione alla percezione attraverso operazioni integrative e associative che si realizzano in tutti i canali di informazione sensoriale e quindi alla rappresentazione attraverso una organizzazione dei dati sensoriali. • Nel soggetto disprassico la metodica agisce sulle capacità rappresentative del proprio schema corporeo e del mondo esterno e sulle capacità di costruzione e manipolazione delle immagini mentali. • Il programma riabilitativo ed educativo, attraverso esercizi mirati e specifici, prevedono il potenziamento di: www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Organizzazione dello spazio personale (Schema corporeo) con un intervento specifico su: • la recettività sensoriale e l'integrazione delle informazioni sensoriali (propriocettive, tattili, vestibolari, uditive e visive) che toglie l'ambiguità percettiva e fornisce un senso integrato del corpo nello spazio, • la coordinazione della respirazione con la propriocezione e il controllo dei grandi segmenti corporei (arti superiori e inferiori); coordinazione di schemi corporei (omolaterali e crociati) in circuiti ritmici complessi, • la percezione dell'asse corporeo o verticale soggettiva, • la distinzione propriocettiva degli emicorpi. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Organizzazione spazio-temporale: percezione, rappresentazione su di sé e sull'altro di sequenze spazio-temporali (Atteggiamenti e Tocchi) Organizzazione dello spazio extrapersonale vicino (peripersonale), spazio intorno al corpo esplorabile con le mani, con un lavoro finalizzato a migliorare: • la consapevolezza delle possibilità motorie delle mani, anche nelle fasi di rappresentazione esterna (motoria o grafica) • i movimenti fine-motori e la coordinazione delle dita, i movimenti in sequenza delle dita delle mani, la mobilizzazione del polso e spalla, la manipolazione "in-hand", la modulazione delle forza e della pressione, la modellatura in plastilina, il ritaglio, • l'organizzazione tattile-manuale (analisi manuale di figure geometriche piane) e la stereognosia. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Organizzazione dello spazio extrapersonale lontano con un intervento specifico su • lo spazio metrico-euclideo, per intervenire sulla rappresentazione mentale geometrica del mondo e sul rapporto fra il soggetto e l'ambiente esterno, definito geometricamente (intervento sul Modulo geometrico). Il canale deambulatorio, infatti, in cui le afferenze propriocettive ed esterocettive vengono facilmente distinte, quantificate e composte in una sintesi spaziale, assume la funzione di "canale percettivo" vero e proprio, che ci danno prima la percezione e poi il concetto della distanza e sono in grado di generare quello spazio che trova nella percezione visiva la più alta e sintetica rappresentazione del mondo esterno. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Metodo Terzi: setting e fasi dell'intervento • Fasi di ‘‘vissuto’’ e ‘‘rappresentazione’’ • Aspetto peculiare del Metodo è l'organizzazione degli esercizi in una fase di "vissuto" , passivo e attivo, seguita da una fase di "rappresentazione". • La fase di "vissuto" (esempio: "Atteggiamenti" e "Tocchi") è eseguita in prima persona dal soggetto e si chiede di prestare attenzione alla corretta posizione in cui vengono poste le varie parti del corpo, o punti del corpo in cui viene toccato. Il "vissuto" facilita nel soggetto la capacità di percepire e riprodurre su di sé in maniera temporalmente ordinata una serie di informazioni cinestesicopropriocettive e tattili. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia • Nella fase della "rappresentazione" si chiede al soggetto di riprodurre sull'operatore (per gli esercizi sullo schema corporeo) o su una tavolozza di plastilina (per gli esercizi sullo spazio extrapersonale) quanto ha eseguito ad occhi bendati immediatamente prima. La rappresentazione permette di individuare il grado di consapevolezza e la capacità di integrazione delle informazioni a livelli diversi. In questo modo il Metodo esercita l'integrazione delle informazioni relative al proprio corpo con quelle provenienti dal mondo esterno, facilitando la coerenza percettiva ed il passaggio da un utilizzo inconscio ad un utilizzo consapevole del corpo in movimento. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Metacognizione • L’approccio al compito è di tipo metacognitivo: non si interviene direttamente sull' "errore-sintomo" ma si analizzano le risposte indagando i processi mentali che possono averle determinate. Nelle varie fasi di lavoro il bambino, attraverso l'attività intenzionale, attiva i processi meta cognitivi attraverso la rappresentazione di sé e dell’ambiente esterno, la pianificazione e la programmazione di movimenti in sequenza per raggiungere uno scopo e il controllo del programma. In ognuna di queste fasi si avviano processi di verifica mediati dal canale propriocettivo e visuo-spaziale. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Setting • Gli esercizi vengono proposti al soggetto in un ambiente vasto, sgombro, silenzioso, con luci soffuse, si eseguono a piedi scalzi e ad occhi bendati. L'esclusione della vista nelle fasi del vissuto e della rappresentazione diventa una facilitazione per il bambino perché riduce la complessità e la contemporaneità delle informazioni che deve elaborare e permette una maggiore concentrazione su quelle cinestesico-propriocettive e somato-sensitive. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Metodo Terzi e D.S.A. (disgrafia) su base disprassica Per l'applicazione in questo ambito sono state estrapolate dal Metodo Terzi alcune aree di intervento specifiche in relazione: - all'organizzazione dello Spazio Personale e Peripersonale che risulta implicata nella: • postura corporea: percezione dell'asse corporeo o verticale soggettiva per assunzione e mantenimento di una posizione simmetrica dei due emicorpi rispetto all’asse mediano, percezione della posizione e funzione del braccio attivo e di appoggio, corretta inclinazione del busto durante il compito di scrittura; • impugnatura: consapevolezza delle possibilità motorie delle dita e del polso, individuazione di nuovi patterns motori, prima esercitati separatamente e successivamente integrati, per ottenere una corretta prensione della penna ed apprendere i movimenti (incisione, iscrizione e progressione) da effettuare durante la scrittura; www.icotea.it - 0932793820 La disprassia - all'organizzazione dello spazio extra-personale lontano e sua integrazione con lo spazio peripersonale per migliorare: • spazio grafico: organizzazione nello spazio del foglio; • grafia: organizzazione della grafia in corsivo. L'insegnamento delle lettere proposto non segue l’ordine alfabetico, ma un ordine che le accomuna per analisi geometrico-spaziale e per movimenti che ne costituiscono lo schema grafico. La rappresentazione mentale delle lettere e la loro trasformazione nel corretto schema grafo-motorio si realizza attraverso l'analisi geometrica spazio-temporale di ogni simbolo alfabeto-grafico in corsivo e la sua costruzione deambulatoria ad occhi bendati. • Passaggi operativi successivi porteranno gradualmente il bambino alla rappresentazione grafica delle lettere dagli ampi spazi agli schemi ellittici della scrittura Lamanna fino a giungere al quadretto/righe della classe di appartenenza. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Educazione psicomotoria • La psicomotricità si prefigge di educare attraverso il movimento lavorando sulla relazione a tre soggetti: l'Io – gli "altri" – il mondo degli oggetti. Presupposto fondamentale dell’educazione psicomotoria è la considerazione globale del bambino e precisamente dell'unità mente-corpo. Le interrelazioni tra aspetti emotivo-affettivi, motori, creativo-espressivi e cognitivi non possono essere considerate solo con un approccio 'tecnicistico' e settoriale. L'Io è soprattutto corporeo. Alla nascita il corpo è utilizzato dal bambino in ogni attività di relazione sia con se stesso sia con il mondo fisico e sociale che lo circonda. Tramite le conoscenze percettivo-sensoriali e le sensazioni proprio-entero-estero-cettive, può scoprire e sperimentare le caratteristiche dell’ambiente, definire i confini del proprio corpo e le sue possibilità e limiti di azione. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia • Attraverso la relazione con gli oggetti, gli spazi e le persone prende coscienza della propria identità corporea ed emozionale. Poiché non può esistere un'azione senza spazio e tempo, ogni attività implica contemporaneamente un uso dinamico del sé, dell'organizzazione spaziale e di quella temporale. Attraverso l'uso del corpo il bambino entra in contatto con il mondo degli oggetti; la funzione tonica regola l'equilibrio che rende possibile ogni azione e la funzione cinetica permette il contatto con il mondo esterno. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Valutazione del disturbo motorio • Alla comparsa di un disturbo motorio l'esame neurologico è volto alla valutazione del corretto funzionamento della struttura anatomica che sostiene l'azione e la sua modalità di esecuzione mentre l'esame psicomotorio valuta il comportamento motorio nei suoi vari aspetti e non solo la difficoltà motoria specifica. • Quando è indicato un intervento riabilitativo, il bambino è sottoposto a un bilancio psicomotorio dove, in forma più ludica possibile, sono osservate e valutate le sue competenze e difficoltà in diverse funzioni motorie e l'espressione globale della sua personalità in rapporto all'età e ai parametri dello sviluppo psicomotorio. I parametri presi in considerazione sono il rapporto che il bambino ha con sé stesso, con gli oggetti, con lo spazio e con gli altri oltre agli aspetti legati alla motricità, al livello di autonomia, alle competenze relazionali e logico-cognitive. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Proposte di intervento • Al termine del bilancio psicomotorio verrà proposto il percorso migliore per il bambino; talvolta è sufficiente un buon intervento di tipo educativo-didattico mentre in altri casi è indicato un ciclo di terapia psicomotoria. Viene anche considerato se necessario un percorso individuale o in piccoli gruppi e/o se sia preferibile un intervento congiunto di più specialisti. • La valutazione delle cause che hanno condotto e/o contribuito all'insorgere del disturbo psicomotorio non può prescindere dalla ricerca della presenza di patologie e dall'analisi famigliare oltre all’ambiente in cui vive il soggetto. In un approccio sistemico, oltre all'osservazione delle capacità motorie occorre ricercare se e in che modo il disturbo comparso possa aver compromesso altre funzioni dello sviluppo psicomotorio o la personalità nel suo complesso. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Altri aspetti da non sottovalutare • Vengono tenute in grande considerazione l'incidenza delle alterazioni della personalità dipendenti e/o associate alle specifiche difficoltà motorie del bambino; la sua qualità di vita; il livello di autonomia personale; la sfera comportamentale, relazionale, logico-cognitiva. Oltre ai risultati del bilancio psicomotorio vengono verificati sia la motricità spontanea espressa dal bambino attraverso l'uso globale del corpo sia i suoi canali di comunicazione non verbale. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Approccio psicomotorio • L’approccio psicomotorio é rivolto al bambino nella sua globalità e non solo al suo 'sintomo'. L'intervento psicomotorio mira al benessere psicofisico del soggetto e tiene conto del grado di sofferenza complessiva del bambino e delle modalità con cui questa si esprime. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia L’intervento è finalizzato all’acquisizione delle capacità e al recupero del benessere psicologico del bambino • L'intervento diretto solo sulla patologia potrebbe far passare in secondo piano il suo malessere e pertanto la terapia non deve essere mirata al solo disturbo ma sul bambino nella sua identità e portatore di 'quella' difficoltà. • Il risultato terapeutico deve mirare a mettere in evidenza il suo potenziale; le sue competenze, anche minime; migliorare, oltre alle sue capacità motorie, la fiducia in sé stesso e la conoscenza ed accettazione di sé. Insegnando al bambino le strategie per poter agire, per essere ascoltato, per sperimentare, si ottiene un miglioramento nelle sue difficoltà comportamentali, quasi sempre associate, conseguenti alle specifiche difficoltà motorie migliorando il suo livello di autostima. www.icotea.it - 0932793820 La disprassia Gli obiettivi del progetto terapeutico • Il progetto terapeutico è finalizzato a cercare ed utilizzare al meglio sia il potenziale presente, intervenendo anche sui comportamenti che lo possono compromettere, sia le specifiche prestazioni onde portare il soggetto a un livello più elevato ed equilibrato di autonomia, di adattamento sociale e di disponibilità ad apprendere. www.icotea.it - 0932793820 I.CO.TE.A. C.A.T. S.r.l. Istituto di COnsulenza TEcnica Aziendale Autoriz. D. A. 3638/5s · Accredit. HLA001_01 DDG 33513· · Reg. Trib. Modica 2033 · CCIAA 93512 · P. IVA 01087100887 Servizi concernenti le Norme in Materia di Sicurezza e Mediazione delle Controversie Ente individuato ope legis sia per la realizzazione del corso, che per il rilascio dell’attestato www.icotea.it - 0932793820