VALUTAZIONI PROVE INVALSI
a. s. 2014-2015
In ottemperanza alla normativa vigente, che prevede l’analisi e l’inserimento dei dati Invalsi nel
rapporto RAV e nell’ottica di una porre in essere una didattica sempre più legata al potenziamento
delle competenze di base e orientata a migliorare l’offerta formativa del nostro Istituto, sono stati,
come di consueto, analizzati i dati
delle prove Invalsi delle classi terze, per l’anno scolastico
2014-15.
Per la prova di Italiano, in relazione ai dati che ci sono pervenuti, sono stati analizzati i seguenti
aspetti:
-dati complessivi della prova del nostro Istituto, confrontati poi con quelli nazionali, del Centro
Italia e del Lazio;
- risultati dei singoli ambiti oggetto la prova, quali il testo narrativo, il testo espositivo, la
grammatica;
- confronto dei risultati tra nativi e regolari;
- distribuzione degli studenti per livello di apprendimento;
-livello delle eccellenze e andamento negli ultimi anni;
-correlazione tra voto di italiano della classe e i punteggi della prova Invalsi;
-confronto tra i dati attuali e quelli degli anni precedenti.
CLASSI
Le classi terze del nostro Istituto che hanno sostenuto la prova Invalsi, per l’anno 2014-2015,
sono state le seguenti: 3A, 3B,3C, 3D, 3E, 3F, 3G, 3H, 3I, 3L .
ANALISI DEI RISULTATI MEDI COMPLESSIVI DELLA PROVA
AMBITO
U. NOBILE
ITALIA
CENTRO
ITALIA
LAZIO
COMPLESSIVO
66.8 %
60.3%
61.7%
60.6%
E’ evidente come il risultato medio complessivo , per quanto ci riguarda , è piuttosto positivo, dal
momento che il punteggio raggiunto dal nostro Istituto è significativamente superiore, rispetto ai
punteggi di riferimento, distanziandosi di diversi punti percentuale, sia alla media nazionale
( +6,5%) che da quella del centro Italia (+5,1%), e del Lazio( + 6,2%).
RISULTATO COMPLESSIVO
68%
66,8%
66%
U.Nobile
64%
Italia
61,7%
62%
60,6%
60,3%
Centro Italia
60%
Lazio
58%
56%
Affiancando questi primi dati ai punteggi minimi e massimi ottenuti dal nostro Istituto, possiamo
osservare come il dato precedente viene ampiamente confermato: le percentuali di scarto positive
che ci riguardano sono piuttosto significative, mentre quelle negative lo sono assai meno.
U. NOBILE
COMPLESSIVO
66,8 %
Min. 57.3%
Max 71.6%
ITALIA
60.3%
+6.5%
CENTRO
61.7%
+5.1%
LAZIO
60.6%
+6.2%
-3%
-4,4 %
-3,3%
+11,3%
+9,9%
+11%
CONFRONTO RISULTATO COMPLESSIVO
80%
71,6%
70%
60%
57,3%
61,7%
60,6%
60,3%
61,7%
60,6%
60,3%
U. Nobile
Italia
Centro
50%
Lazio
40%
30%
20%
10%
0%
U. NOBILE min.
U. NOBILE mass.
Altro elemento interessante è stato l’analisi dei risultati complessivi delle singole classi, sempre
confrontati con i risultai nazionali, del Centro e del Lazio: in un solo caso questi sono stati
significativamente inferiori , mentre in tutti gli altri casi i risultati delle classi del nostro Istituto si
sono rivelati superiori con significative oscillazioni:
- da un + 2,5 fino a un +11 punti percentuali rispetto al Lazio;
- da un +2,3 fino a un +9,9 punti percentuali rispetto al Centro;
- da un + 2,8 fino a un +11,3 punti percentuali rispetto all’Italia.
ANALISI DATI DEI SINGOLI AMBITI
AMBITI
ITALIA
U. NOBILE
U. Nobile
TESTO NARRATIVO
61,1 %
68,3%
+7,2%
MIN .
61,5%
-0,4%
MASS.
73,7%
+12,6%
TESTO ESPOSITIVO
60,3%
65.8 %
+5,5%
54,5 %
-5,8%
73,4 %
+13,1 %
GRAMMATICA
58,6%
64,8 %
+6,2 %
52,1%
-6,5 %
76,0%
+17,4 %
COMPLESSIVO
60,3 %
66.8 %
+5,2%
57,3 %
-3 %
71,5 %
+11,2 %
Dai dati in nostro possesso si evince che il nostro Istituto ha raggiunto risultati positivi anche nelle
singole parti della prova: infatti, come mostrano chiaramente le percentuali medie , nei diversi
ambiti, il nostro il punteggio, nel complesso, è sempre significativamente superiore a quello della
media nazionale ( da un + 5,2 ad un +7,2 punti percentuale).
Osservando poi i punteggi minimi e massimi del nostro Istituto si rileva che, le differenze positive
dei punteggi massimi, sempre rispetto alla media nazionale, registrano significativi punti
percentuali di distanza che variano tra + 11,2 a +17,4 punti percentuale.
Tuttavia , laddove la differenza, rispetto ai medesimi risultati della media nazionale, è negativa,
risulta significativa per il testo espositivo e per la grammatica, mentre per il testo narrativo, la
differenza risulta minima e affatto significativa.
Si può osservare inoltre che, per quanto riguarda il nostro Istituto, il punteggio medio più basso,
anche se significativamente superiore alla media nazionale, è relativo agli ambiti del testo
espositivo e della grammatica, mentre quello più alto è relativo al testo narrativo.
Questo elemento risulta tuttavia conforme alla tendenza nazionale che vede i punteggi medi più
bassi proprio in questi due ambiti
L’osservazione in dettaglio delle singole classi ci propone un quadro sempre piuttosto positivo ed
omogeneo:
-per testo narrativo, nella maggioranza dei casi, si registra una variazione significativamente
positiva (che oscilla tra il +2,7% al 12,6%); in un paio di casi la variazione, sebbene positiva non
risulta significativa ( +0,4% e 1,4%); in un solo caso la variazione è negativa ma non significativa
( - 0,4%);
-per il testo espositivo abbiamo una variazione significativamente positiva nella maggioranza dei
casi ( con oscillazione tra il +1,4 % e il 13,1%); in un caso la variazione è negativa e significativa
(-5,8%);
-per la grammatica abbiamo, nella maggioranza dei casi una variazione positiva ( da + 1,4% a +
17,4%); in un paio di casi invece la variazione è negativa ( -2,1% e -6,5%).
I dati, fin qui analizzati, risultano in controtendenza rispetto a quelli dello scorso anno, dove si
erano invece rilevate maggiori difficoltà proprio nel testo narrativo.
DATI AMBITI
70%
68%
66%
64%
62%
60%
58%
56%
54%
52%
68,3%
65,8%
61,1%
U.NOBILE
66,8%
64,8%
ITALIA
60,3%
60,3%
58,6%
TESTO
NARRATIVO
TESTO
ESPOSITIVO
GRAMMATICA
Complessivo
CONFRONTO DATI AMBITI
80%
70%
73,7%
68,3%
61,5%
76,0%
73,4%
61,2%
60%
65,8%
60,3%
54,5%
64,8%
58,6%
52,1%
50%
40%
30%
U.NOBILE
20%
U.N.min
10%
U.N. mass
0%
TESTO NARRATIVO
TESTO ESPOSITIVO
GRAMMATICA
ITALIA
ANALISI RISULTATI NATIVI E REGOLARI
Le tabelle seguenti ci mostrano, rispetto alle parti della prova, il confronto tra i dati complessivi
dell’Istituto e i risultati conseguiti dai “nativi” e dai “regolari”; per nativi si intende gli alunni
italiani , nati in Italia e con almeno uno dei due genitori nato in Italia, mentre per regolari si fa
riferimento a quegli alunni che frequentano una classe corrispondente alla loro età anagrafica
essendo nati nell’anno previsto dalla legislazione per l’inizio della primaria.
AMBITI
TESTO NARRATIVO
U. NOBILE
nel complesso
68,3%
TESTO ESPOSITIVO
65,8%
GRAMMATICA
64,8%
COMPLESSIVO
66,8%
U. NOBILE
solo nativi
69,0 %
+0.7 %
66,3%
+0.5 %
65,1%
+0.3 %
67,3%
+0.5%
U. NOBILE
regolari
68,5%
+0.2%
65,8%
=
64,9%
+0,1 %
66,9%
+0,1 %
Come possiamo osservare le differenze sono davvero così minime da non risultare affatto
significative.
DATI AMBITI NATIVI E REGOLARI
70,0%
U. NOBILE
69,0%
69,0%
68,3%
NATIVI
68,5%
REGOLARI
68,0%
67,3%
66,9%
66,8%
67,0%
66,0%
65,0%
66,3%
65,8%
65,8%
65,1%
64,8%
64,9%
64,0%
63,0%
62,0%
T. NARRATIVO T. ESPOSITIVO GRAMMATICA COMPLESSIVO
DISTRIBUZIONE STUDENTI PER LIVELLO DI APPRENDIMENTO
La seguente tabella evidenzia i dati relativi agli alunni del nostro Istituto, distribuiti all’interno dei
diversi livelli1 di apprendimento
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 4
LIVELLO 5
U. NOBILE
6%
22%
17%
24%
30%
LAZIO
22%
16%
17%
20%
25%
CENTRO
20%
16%
17%
20%
27%
ITALIA
22%
18%
17%
19%
25%
Analizzando con attenzione i dati che ci riguardano notiamo che la situazione, rispetto alla media
nazionale, al Lazio e al Centro, appare positiva, dal momento che si registrano significative
differenze in diversi livelli: nel livello 1 è tra i 14 e 16 punti percentili; nel livello 2 tra 2 e 4 punti,
mentre nel livello 3 non si registrano differenze. Nei livelli 4 e 5 le differenze vanno da un minimo
di 3 ad un massimo di 6 punti percentili.
DISTRIBUZIONE STUDENTI –LIVELLO
35%
30%
30%
27%
25%
22%
22%
22%
20%
20%
25%
24%
18%
16%
20%
17%
25%
19%
15%
10%
6%
5%
0%
LIVELLO 1
NOBILE
1
LIVELLO 2
LAZIO
LIVELLO 3
CENTRO
LIVELLO 4
LIVELLO 5
ITALIA
LIVELLO 1= PIU’ BASSO( punteggio minore o uguale al 75% della media nazionale) ; LIVELLO 2= BASSO, SUFFICIENTE (
punteggio compreso tra il 75% e il 95% della media nazionale) ; LIVELLO 3= MEDIO ( punteggio compreso tra il 95% e il 110%
della media nazionale); LIVELLO 4= MEDIO ALTO (punteggio compreso tra 110% e 125% della media nazionale); LIVELLO 5=
ECCELLENZA ( punteggio superiore a 125% della media nazionale)
Osserviamo ora , nello specifico, il numero degli alunni distribuiti nelle varie fasce di livello:
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 4
LIVELLO 5
11
39
30
42
53
U. NOBILE
Nel loro complesso anche questi risultati ci appaiono piuttosto significativi in modo positivo: la
maggioranza dei nostri alunni (54%) si collocata nei due livelli più alti .
Se poi consideriamo gli ultimi tre livelli ( livello medio, livello alto, eccellenze) giungiamo ad una
percentuale del 71%.
Si riconferma inoltre, anche per quest’anno, il dato relativo al livello 5: 53 alunni della nostra
scuola hanno raggiunto un risultato di eccellenza , indicando che il percorso intrapreso sin qui per
ampliare tale fascia è sicuramente positivo.
Dal confronto tra i dati attuali e quelli degli anni precedenti, emerge che questa tendenza, sebbene
generalmente in crescita, per quanto riguarda la nostra scuola è comunque sempre superiore alla
media nazionale, anche se con percentuali variabili.
Dati Invalsi
Livello eccellenze U. Nobile
Livello eccellenze Italia
5%
20%
30%
28%
30%
11.0 %
15% ( 18% Lazio)
19% (16 % Lazio)
21% (21% Lazio)
25%
(25% Lazio)
2009-10
2011-12
2012-13
2013-14
2014-15
ANDAMENTO ECCELLENZE
35%
30%
30%
30%
28%
25%
25%
21%
20%
20%
18%
15%
15%
19%
21%
16%
11%
10%
5%
5%
U. NOBILE
ITALIA
0%
LAZIO
2009-10 2011-12 2012-13 2013-14 2014-15
ANDAMENTO ECCELLENZE
35%
28%
30%
30%
30%
25%
25%
20%
20%
18%
21%
19%
15%
10%
11%
5%
5%
15%
NOBILE
ITALIA
LAZIO
0%
2009-10
2011-12
2012-13
2013-14
2014-15
CORRELAZIONE TRA RISULTATI INVALSI E VOTO DI CLASSE
Tra i vari dati ci viene restituito anche quello relativo alla correlazione2 tra il punteggio della prova
Invalsi e il voto di classe; per l’anno in questione per voto di classe si intende il voto ottenuto dalla
media tra voto scritto e voto orale del primo periodo.
In relazione alle classi del nostro istituto essa è così distribuita: in due casi è scarsamente
significativa e in tutti gli altri casi è medio-bassa.
ANDAMENDO DEI RISULTATI NEGLI ULTIMI ANNI
Altro elemento interessante è quello relativo ai dati sull’andamento del nostro Istituto, nel suo
complesso, nelle prove Invalsi degli ultimi anni. Anche in tal senso i dati ci restituiscono una
situazione che risulta sempre significativamente superiore rispetto alla media nazionale, del Lazio e
del Centro Italia.
Si nota una lieve flessione tra il dato del 2012-13 e quello del 2014-15; tuttavia la distanza in punti
percentuali rispetto ai dati dell’Italia, del Centro e del Lazio risulta, negli ultimi due anni,
praticamente invariata e comunque sempre significativamente superiore( tra + 5,1% e + 6,7% ).
2
U. NOBILE
ITALIA
CENTRO
LAZIO
2012-13
74,3%
65,3%
65,6
2013-14
68.1%
61.4%
63.0%
62.3%
2014-15
66,8 %
60.3%
61.7%
60.6%
La correlazione rappresenta il livello di concordanza tra le due misure : più essa è alta maggiore sarà la concordanza tra
esse; I livelli di correlazione sono, in ordine crescente, : scarsamente significativa/medio-bassa/ medio-alta/ forte
ANDAMENTO ISTITUZIONE SCOLASTICA ULTIMI ANNI
80%
70%
60%
50%
Nobile
40%
30%
Italia
20%
Centro
10%
Lazio
0%
2012-13
2013-14
2014-15
 ANALISI E CONDIVISIONE DEI DATI
In merito ai risultati della prova di Italiano, nel dettaglio delle singole classi, item per item, è stato
fatto un capillare lavoro di analisi e di condivisione a livello di dipartimento: ciascun docente ha
visionato i dati della propria classe, soffermandosi sugli item che avevano prodotto una maggiore
percentuale di errore, cercando di comprenderne la natura e interrogandosi sulle possibili
soluzioni.
La compilazione di una scheda riassuntiva ha permesso di porre a confronto le situazioni specifiche
delle singole classi e di ricavare una sintesi della parti più critiche della prova.
Dai dati raccolti è emerso un quadro interessante: si sono evidenziati, per ciascun ambito della
prova, sia i punti di forza che di debolezza, utili per impostare strategie didattiche condivise, con
l’obiettivo non solo di ottimizzare la performance dei nostri alunni rispetto alla prova, ma
soprattutto di accrescere e consolidare le loro competenze di base.
Le proposte didattiche avanzate dai singoli docenti, sulla base dell’analisi condotta, saranno il
terreno di lavoro sul quale si fonderà il confronto, all’interno del dipartimento, per delineare le
possibili strategie da adottare in futuro.
In linea generale possiamo dire che le domande che sembrano aver determinato maggiori
incertezze ed errori risultano essere: per il testo narrativo gli item A4, A10, A12; per il testo
espositivo le domande B4,B11,B16; per la grammatica i quesiti C2, C3, C6.
Quelle afferenti al testo narrativo, richiedevano informazioni che si dovevano dedurre dal testo
attraverso una lettura attenta (A4), oppure sviluppare una interpretazione del testo , partendo
dalla sua forma e dal contenuto, andando oltre il senso letterale (A10), o ancora comprendere il
senso letterale e figurato di parole ed espressioni.
Quelle relative al testo espositivo invece richiedevano di fare un’inferenza diretta , ricavando
informazioni implicite nel testo ( B4, B11, ), oppure sviluppare una interpretazione del testo,
partendo dal contenuto e andando oltre la comprensione letterale (B16).
In relazione alla grammatica, si richiedeva la trasformazione da discorso diretto a indiretto (C2),
oppure l’individuazione del rapporto di anteriorità e contemporaneità delle forme verbali
all’interno di un periodo (C3), o il riconoscimento delle caratteristiche del nome rispetto ad altre
categorie lessicali.
Conseguentemente a quanto sin qui detto sono state avanzate dai docenti una serie di proposte,
per potenziare strategie didattiche già ampiamente in uso, finalizzate al raggiungimento delle
competenze di base, che possiamo così sintetizzare:
- rafforzamento delle competenze di lettura, attraverso una lettura attenta, partecipata e
consapevole, individuale e/o collettiva, al fine di sviluppare il senso logico e capacità di
ragionamento sul testo, sulle sue strutture, sul messaggio in esso contenuto;
-diversificazione delle tipologie testuali, ad es: testi espositivi, argomentativi, testi misti, analisi di
tabelle e grafici , per stimolare la capacità di estrarre informazioni;
-potenziamento della competenza di comprensione / riflessione sul testo, sia individuale che
collettivo, attraverso percorsi guidati a cogliere il senso del testo, i significati che si evincono
facilmente e quelli che invece richiedono inferenze , oltre che le strutture grammaticali in esso
presenti;
- esercitazioni, individuali o di gruppo, sulle carenze riscontrate ( inferenze, linguaggio specifico,
relazione causa-effetto, rapporti temporali ); esercizi e giochi per stimolare la costruzione di un
lessico ampio ;
-esercitazioni cartacee e on line, sulle prove ministeriali somministrate nell’arco dell’anno,
precedute da prove propedeutiche; organizzazione di prove ufficiali per tutte le classi.
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
In base a quanto sin qui detto si può concludere che l’analisi dei dati ci conferma senza dubbio il
fatto che il nostro Istituto ha raggiunto e ha mantenuto, in questi anni, in relazione ai dati Invalsi,
un andamento più che positivo. Anche laddove si registra una differenza di percentuale in calo,
attraverso i diversi anni, si mantiene tuttavia una percentuale di scarto significativamente
superiore rispetto alla media nazionale, al Centro e al Lazio.
Questo ci conferma nel fatto che il lavoro sin qui svolto è andato nella giusta direzione, poiché il
costante esercizio nelle prove e l’interpretazione dei dati, negli anni, ci ha consentito di porre in
essere una didattica attenta ai bisogni della nostra utenza e strategie adeguate alle sviluppo delle
competenze dei nostri alunni. L’analisi dei dati inoltre, consentendoci di riflettere sulle difficoltà
che gli alunni hanno incontrato nello svolgimento della prova, ci spinge ad indirizzare i nostri
sforzi verso un costante miglioramento, adeguando le proposte didattiche e le strategie condivise
tra i docenti.
A cura della prof.ssa Patrizia Lucarano