Accademia della Montagna del Trentino Iprase Quaderno di montagna Natura, uomini, storia Quaderno di lavoro QUADERNO DI MONTAGNA è uno strumento di lavoro per le ultime classi della scuola primaria e le tre classi della scuola media. È proposto dall’Accademia della Montagna del Trentino e dall’IPRASE per affiancare le scuole nella conoscenza della montagna, per accrescere nei ragazzi e nelle ragazze l’interesse e l’amore per il territorio in cui abitano. A cura di Claudio Tonina e Sergio Casetti, gruppo Scuola dell’Accademia della Montagna del Trentino, e di Cristiana Bianchi dell’IPRASE. Accademia della Montagna del Trentino - Egidio Bonapace, presidente; Iva Berasi, direttrice. Via Romagnosi , 5 – 38122 – TRENTO Tel: +39 0461 493175 - www.accademiamontagna.tn.it; [email protected] IPRASE Trentino - Luciano Covi, direttore; Cristiana Bianchi, responsabile di settore. Palazzo Todeschi, Via Tartarotti, 7 - 38068 ROVERETO (TN) Tel: +39 0461 494362 - www.iprase.tn.it; [email protected] Stampa a cura del Centro di duplicazione della Provincia di Trento. Impaginazione e grafica: Art-impresa, Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti grafiche, Trento, studente Stefano Colombara. I logo distintivi delle diverse sezioni del quaderno sono stati elaborati da Michele Lorenzi. Chi lo desidera può ricevere copie di questo strumento facendone richiesta all’Iprase o all’Accademia della Montagna del Trentino. Trento, gennaio-marzo 2014 2 INDICE Il posto, 7 Uno sguardo generale La tessera che stiamo esplorando, 8 Una mappa tua, 9 Guardandoti intorno, 11 Un’immagine, 13 Lungo il sentiero, nel prato e nel bosco, 15 Vegetazioni e popolamento animale Alberi e arbusti, 16 Erbe e fiori, 27 Muschi, funghi e licheni, 38 Tracce di vita animale, 40 Lungo il sentiero, nel torrente e di fronte alla roccia, 43 Rocce e acque Rocce e pietre, 44 Le acque, 46 I segni dell’uomo, 49 Tracce del lavoro e storie degli uomini e delle donne della montagna Un muretto, 50 Una costruzione di montagna, 52 Lavori di una volta in montagna, 54 L’uomo su questa montagna oggi, 55 È una storia, una leggenda, 56 Ricordare, imparare, 59 Relazioni, lessico, bibliografia Relazione conclusiva sull’attività svolta, 60 Lessico, 62 Manuali e libri di riferimento, 63 3 Per le insegnanti e gli insegnanti Il Quaderno è stato pensato per una classe o gruppo di allieve e allievi che possano dedicare una o più giornate a una “tessera” di natura, con escursioni sul campo e alcune ore di rielaborazione in aula. Affianca il lavoro dell’insegnante che indirizza lo sguardo di allievi e allieve verso la montagna, la sua natura, le attività che vi svolgono gli uomini e la storia che l’ha attraversata. Propone attività nel campo scientifico, linguistico, scientifico, grafico-pittorico, musicale e altri, secondo gli interessi delle e degli insegnanti. È proposto dall’Accademia della Montagna, e condiviso con l’IPRASE, fra gli strumenti per accrescere nei ragazzi e nelle ragazze l’interesse e l’amore per il territorio in cui abitiamo, anche in relazione alle indicazioni dei Piani di studio provinciali riguardanti alcune specificità del territorio trentino. Fa esercitare quelle competenze di cittadinanza indicate dall’Europa fra le fondamentali alla fine del percorso di studi obbligatori: osservare imparando a connettere fatti, eventi e fenomeni; del porsi domande per risolvere problemi; individuare relazioni e indurre regole; ascoltare con tutti e cinque i sensi; esprimersi con la parola e le immagini, utilizzando i linguaggi e gli strumenti anche più innovativi. Fra gli obiettivi, l’accrescimento di un lessico specifico come primo strumento per lo sviluppo del linguaggio scientifico, e non solo. Durante la visita occorre percorrere e osservare con cura il campo, raccogliere appunti, campioni, foto, disegni, domande e note su cui la classe potrà lavorare poi in aula. I ragazzi possono lavorare suddivisi in piccoli gruppi, osservando una “sottotessera” alla volta. Gli strumenti saranno la tavoletta con fogli per appunti, o un semplice block notes; i sacchettini per la raccolta dei campioni, la macchina fotografica e la matita; un comune telefonino per registrare interviste, qualche foglio trasparente con pennarelli per il frottage o il ricalco di qualche traccia. Un uso metodico degli strumenti, la raccolta e la successiva identificazione e classificazione dei campioni raccolti, un lessico appropriato, l’accuratezza dell’osservazione e della notazione dei dati, sono i primi passi del formarsi di una mentalità e di un metodo scientifici. È opportuno che il lavoro sia preparato dall’insegnante con un sopralluogo preliminare sul campo. Il quaderno propone un’osservazione sintetica; la ricerca potrà continuare secondo gli interessi dell’insegnante e della classe con approfondimenti da raccogliere magari in piccole monografie allegate, oppure in filmati o racconti per immagini o parole. Suggeriamo, alla fine di tutto il lavoro, una lettera della classe per ringraziare i vari collaboratori e una visita conclusiva all’ambiente studiato. Per tutti sarà un piacere osservare quel posto, all’inizio sconosciuto, con gli occhi più lunghi e profondi di chi ha cominciato a conoscerlo e perciò ad amarlo. 4 La fatica di osservare, il piaciere di conoscere Se ha gli aghi, è un Pino. Così diciamo, noi inesperti curiosi, anche se viviamo in montagna. E invece potrebbe essere un Pino silvestre, un Abete rosso, un Pino nero, un Abete bianco, un Larice, un Pino cembro… La Betulla, quella la sappiamo distinguere, ma già fra il Faggio, il Carpino e l’Olmo non ci riesce così facile... Erbe fiori. Tutti verdi, e di tutti i colori i fiori. Però… Però se le guardi da vicino, ti accorgi che di erbe ce ne sono di tanti tipi. Con i fiori e senza, oppure con i frutti e i semi, erbe che pungono e erbe che accarezzano. Le rocce, poi, e le acque… Le tracce, anche, sono difficili da riconoscere. Però quando sappiamo attribuire a ogni impronta, o a una piuma, o a un bolo o a una cacca il “suo” animale, allora siamo contenti e sappiamo un poco di più dell’ambiente in cui ci troviamo. Questo piccolo “Quaderno di lavoro” ti indirizza a raccogliere immagini e qualche traccia di alcuni alberi, erbe, fiori, rocce e segni dell’uomo sulla montagna. Lo userai durante le escursioni con la tua classe per lo studio della montagna. Sarà l’inizio di una ricerca che potrai continuare con calma anche da solo, aiutandoti con un manuale che potrai trovare presso la Biblioteca del tuo quartiere o del paese. Conoscere aiuta ad amare; amare significa rispettare. Due verbi, un solo obiettivo: rispettare la natura di cui siamo parte.. Buon lavoro dall’Accademia della Montagna e dall’IPRASE! 5 IL POSTO Uno sguardo generale 7 La tessera di ambiente che stiamo esplorando In questo spazio puoi incollare una mappa o carta topografica della porzione di territorio nel quale lavorerai 8 Una mappa tua 9 10 Guardandoti intorno Osservazione del campo In questa pagina, anche lavorando con un compagno o una compagna di escursione, descrivi questo posto con le tue parole. Per esempio: indica il nome della località, la sua posizione rispetto al quartiere in cui vivi, o al paese. Poi indica brevemente la tipologia prevalente del posto: bosco? Prato? Misto fra vegetazione spontanea e zona coltivata? Ci sono sentieri, strade, muretti, ruscelli, fonti, case, campi…? Altri segni di presenze umane attuali o del passato? Segni della storia? Aggiungi una nota sulle emozioni che hai provato tu stesso, o ha provato il gruppo con cui lavori... 11 Annotazioni del giorno: Stato del cielo: 12 Un’immagine 13 14 LUNGO IL SENTIERO, NEL PRATO E NEL BOSCO Vegetazione e popolamento animale 15 Alberi e arbusti In questa pagina puoi raccogliere, appiccicandole con una strisciolina di carta adesiva o di colla, le foglie o qualche pezzetto di una scorza sottile degli alberi e arbusti che popolano il tuo campo di osservazione. Accanto a ciascun campione scrivi il nome volgare, anche dialettale, e scientifico della pianta cui appartiene; per quest’ultima operazione potrai servirti di un manuale di riconoscimento delle specie, oppure ti farai aiutare da un esperto del settore in classe o al museo. 16 17 Il nome di un albero o di un arbusto osservato particolarmente frequente nel campo di osservazione Incolla qui un campione della corteccia, o una foglia, la fotografia o il tuo disegno di un particolare o un’immagine di un albero o di arbusto che hai incontrato lungo il cammino. Data e luogo dell’osservazione: 18 Osserva Il fusto: eretto, slanciato, ascendente, strisciante, regolare, contorto, robusto, sottile, cespuglioso, ricco o povero di rami, largo alla base con tante costolature… Tronco e corteccia: osservala in basso e in alto: spessa o sottile, liscia o rugosa, screpolata con bolle o senza? Ben aderente o sfogliabile, lentigginosa, con fessure più o meno profonde? Squame? Con fessure e solchi, e in che direzione? Con “occhi”, cioè segni di rami estinti? Dalle ferite esce resina? Eventuale presenza di licheni (polverosi? A squamette? Come delle barbe? Crostosi? Fogliosi?). Muschi (un cuscinetto? Una moquette? Un tappeto sottile?). Alghe (come una pennellata di colore, arancio, o bruno, o verde?). I rami: colore dei rami giovani? E di quelli vecchi? Pochi, molti? Grossi o sottili; proiettati verso l’alto, o rivolti in basso? Ramificazione regolare o irregolare? I rami sono attaccati al tronco alla stessa altezza, o sparpagliati? Presentano spine, cicatrici di foglie cadute? La chioma: folta, rada, fa tanta ombra o poca, di che forma (sembra…)?... Le foglie: grandi e di forma irregolare? Di forma ovale, rotonda, triangolare, a rombo, a cuore, a lancia? È semplice, o composta di più foglioline, e quante? A forma di ago, pungenti, o striate, riunite a ciuffetti, di due di cinque aghi, e di che lunghezza? A forma di piccole squame disposte come le tegole di un tetto? Lucida, opaca? Di che colore in inverno? E in primavera? Sopra e sotto, dello stesso colore? La lamina: con nervature, peli? Presenta gallerie tracciate da larve di insetti? Il margine: liscio, dentato, seghettato, sinuoso? Consistenza: morbida, coriacea, cartacea, setacea? Persistenti anche in inverno o caduche? Sono attaccate al ramo in modo simmetrico? Hanno un picciolo corto, lungo? Alla fine, stropiccia una foglia, e sentine l’odore… I fiori: compaiono prima delle foglie, insieme, dopo? Colore? Profumo? Disposti lungo il ramo o in cima al ramo? A spighe con numerosi fiori, a pannocchia, a fascetti, a spiga pendula? A forma di gemma, con un ciuffetto rosso? E come sono questi fiori: quanti petali…? Sono ricchi di polline, che vola via con un soffio? Fiori maschili o femminili? Maschili e femminili: presenti sulla stessa pianta, o su due piante diverse? Sono frequentati da api, vespe, bombi o altri insetti?... I frutti: una pigna a forma di cono, oppure allungata, cilindrica, tonda… Con dentro semi? A grappoli con piccole capsule? A spighe? Come una noce? Nocciola liscia, oppure alata (prova a farla volare)? Piccolo o grande riccio spinoso? Castagna, ghianda, ciliegina con poca polpa? Piccolo pomo,da solo o riunito in grappoli? Un bacello? Di che colore? Di che profuma? Ambiente in cui l’albero o l’arbusto è cresciuto: prato? Bosco? Margine della strada? Roccia? Corso d’acqua? Stagno? Lago? 19 Il nome di un albero o di un arbusto osservato particolarmente frequente nel campo di osservazione Incolla qui un campione della corteccia, o una foglia, la fotografia o il tuo disegno di un particolare o un’immagine di un albero o di arbusto che hai incontrato lungo il cammino. Data e luogo dell’osservazione: 20 Osserva Tronco e corteccia I rami Le foglie I fiori I frutti Ambiente in cui l’albero o l’arbusto è cresciuto 21 Il nome di un albero o di un arbusto osservato particolarmente frequente nel campo di osservazione Incolla qui un campione della corteccia, o una foglia, la fotografia o il tuo disegno di un particolare o un’immagine di un albero o di arbusto che hai incontrato lungo il cammino. Data e luogo dell’osservazione: 22 Osserva Tronco e corteccia I rami Le foglie I fiori I frutti Ambiente in cui l’albero o l’arbusto è cresciuto 23 Il nome di un albero o di un arbusto osservato particolarmente frequente nel campo di osservazione Incolla qui un campione della corteccia, o una foglia, la fotografia o il tuo disegno di un particolare o un’immagine di un albero o di arbusto che hai incontrato lungo il cammino. Data e luogo dell’osservazione: 24 Osserva Tronco e corteccia I rami Le foglie I fiori I frutti Ambiente in cui l’albero o l’arbusto è cresciuto 25 26 Erbe e fiori In questa pagina puoi raccogliere, appiccicandole con una strisciolina di carta adesiva o di colla, le foglie o i fiori delle erbe che popolano il tuo campo di osservazione. Attenzione: alcuni fiori non si possono raccogliere perché sono protetti per la loro bellezza e rarità: incollane una immagine. Accanto a ciascun campione scrivi il nome volgare, anche dialettale, e scientifico della pianta cui appartiene; per quest’ultima operazione potrai servirti di un manuale di identificazione delle specie, oppure ti farai aiutare da un esperto del settore in classe o al museo. 27 Il nome di un’erba o di un fiore osservata Incolla qui un campione di un fiore, o di erba, con fiori, con frutti e semi o senza che hai incornato lungo il cammino. Attenzione: non tutte le erbe e i fiori si possono raccogliere: le leggi provinciali di protezione della natura sono giustamente severe nella protezione della varietà delle specie! In certi casi potrai incollare una fotografia del fiore osservato, oppure il disegno di un particolare. Data e luogo dell’osservazione: 28 Osserva Il portamento: a piccolo cespuglio? Eretta? Prostrata, cioè sdraiata? A cespo, con molte foglie? Singola? Con una rosetta di foglie alla base? Altezza in cm? Volubile (cioè che si avvolge...)? Il fusto: erbaceo? Lignificato alla base? A sezione circolare, quadrangolare, fusto con diramazione o non? Presenza di peluria o di spine?... Le foglie: alla base del fiore, o lungo il suo stelo? Osserva forma, colore, presenza di peluria o spine, unica o formata da più foglioline… Stropicciala fra le dita e annusa il suo profumo. I fiori: un solo fiore o molti fiori lungo lo stelo? Fiori disposti a ombrello, a grappolo, a spiga…. Osserva un singolo fiore: colore, colore, profumo, numero di petali, stami, pistillo, disposizione dei petali… Se ci siano ragnetti, insetti che visitano i fiori… I frutti e i semi: capsula più o meno sferica, ovoidale o cilindrica? Con una o più nicchie, piccola noce, noce alata, legume…? Simile a un chicco di grano, a fragola, a lampone, a piccolo pomodoro, … ? Ambiente in cui cresce: prato? Bosco? Margine di strada? Scarpata rocciosa? Roccia? Corso d’acqua? Lago? Stagno, giardino, parco pubblico, campo coltivato? Distribuzione: hai trovato una sola pianta? O molte piante della stessa specie? Piantine raggruppate insieme, o sparpagliate…? 29 Il nome di un’erba o di un fiore osservata Incolla qui un campione di un fiore, o di erba, con fiori, con frutti e semi o senza che hai incornato lungo il cammino. Attenzione: non tutte le erbe e i fiori si possono raccogliere: le leggi provinciali di protezione della natura sono giustamente severe nella protezione della varietà delle specie! In certi casi potrai incollare una fotografia del fiore osservato, oppure il disegno di un particolare. Data e luogo dell’osservazione: 30 Osserva Il portamento Il fusto Le foglie I fiori I frutti e i semi Ambiente in cui cresce Distribuzione 31 Il nome di un’erba o di un fiore osservata Incolla qui un campione di un fiore, o di erba, con fiori, con frutti e semi o senza che hai incornato lungo il cammino. Attenzione: non tutte le erbe e i fiori si possono raccogliere: le leggi provinciali di protezione della natura sono giustamente severe nella protezione della varietà delle specie! In certi casi potrai incollare una fotografia del fiore osservato, oppure il disegno di un particolare. Data e luogo dell’osservazione: 32 Osserva Il portamento Il fusto Le foglie I fiori I frutti e i semi Ambiente in cui cresce Distribuzione 33 Il nome di un’erba o di un fiore osservata Incolla qui un campione di un fiore, o di erba, con fiori, con frutti e semi o senza che hai incornato lungo il cammino. Attenzione: non tutte le erbe e i fiori si possono raccogliere: le leggi provinciali di protezione della natura sono giustamente severe nella protezione della varietà delle specie! In certi casi potrai incollare una fotografia del fiore osservato, oppure il disegno di un particolare. Data e luogo dell’osservazione: 34 Osserva Il portamento Il fusto Le foglie I fiori I frutti e i semi Ambiente in cui cresce Distribuzione 35 Il nome di un’erba o di un fiore osservata Incolla qui un campione di un fiore, o di erba, con fiori, con frutti e semi o senza che hai incornato lungo il cammino. Attenzione: non tutte le erbe e i fiori si possono raccogliere: le leggi provinciali di protezione della natura sono giustamente severe nella protezione della varietà delle specie! In certi casi potrai incollare una fotografia del fiore osservato, oppure il disegno di un particolare. Data e luogo dell’osservazione: 36 Osserva Il portamento Il fusto Le foglie I fiori I frutti e i semi Ambiente in cui cresce Distribuzione 37 Muschi, funghi e licheni Osservazione sul campo e raccolta di campioni e indizi Mentre esplori la tua tessera ambientale, osserva la presenza di muschi. In queste due pagine puoi incollarne una piccola parte. I licheni li puoi trovare su qualche rametto caduto; i funghi li puoi disegnare o fotografare, indicando se sono a terra, sui tronchi morti, sugli alberi vivi… Per dare un nome ai licheni: non è facile; ti conviene chiedere al Museo, oppure alla “Fondazione Mach” di S. Michele all’Adige. Per i funghi rivolgiti ad un esperto, o a un’associazione micologica in città o nel tuo paese: saranno ben felici di darti una mano. Suggerimento: in aula, osserva un lichene con una lente o con il microscopio: il mondo inatteso che si aprirà ai tuoi occhi accenderà la tua fantasia sicentifica, grafica e pittorica. 38 Continua muschi, funghi e licheni 39 Tracce di vita animale Osservazione sul campo e raccolta di campioni e indizi Puoi fotografare le tracce, oppure disegnarle, oppure ricalcarle. Tracce di movimento (orme, piste…); di alimentazione (resti di pasto, escrementi…); di rifugio (tane, nidi...); di riproduzione e metamorfosi (uova, teche, bozzoli); di abito (peli, piume, esuvie, pelli…); di voce (canto, richiamo, sibilo…), che potresti registrare con il telefonino… Incollane, se puoi, oppure metti un’immagine. A fianco, sul campo o durante l’approfondimento in aula, indicherai l’animale cui la traccia si riferisce, o almeno la tua idea in proposito. Tracce di insetti e parassiti ne puoi trovare sulle foglie o fra la scorza degli alberi: le gallerie che scavano, nello spessore della foglia, certi insetti come le Larve minatrici. Cerca le galle, piccole sfere, riccio o capsule su alcune foglie e gemme di alberi, arbusti o erbe. 40 Continua tracce Se puoi, aggiungi informazioni riguardo al popolamento animale di questa zona: quali specie vivono qui? Con numerosi o pochi individui? Sono graditi alle persone, o disturbano le attività dell’uomo? Sono predatrici di altri animali? Chiedilo ad amici, abitanti del posto, cacciatori, pescatori, contadini, boscaioli, naturalisti…. 41 42 LUNGO IL SENTIERO, NEL TORRENTE E DI FRONTE ALLA ROCCIA Rocce e acque 43 Rocce e pietre Osservazione sul campo e raccolta di campioni e indizi In questa pagina puoi inserire immagini di rocce che hanno colpito la tua attenzione la curiosità. Per esempio una roccia con una scaglietta lucente, oppure fatta di molti colori; delle stratificazioni curiose; un fossile, oppure un masso particolare, di colore diverso dalle rocce locali; eccetera. Potresti portarti qualche campione in aula avvolgendolo in un foglio di giornale. Segna su un foglietto allegato accuratamente i dati di stazione: data e località di ritrovamento, tipo di rocce presenti sul posto, brevissima descrizione dell’ambiente. 44 Approfondimenti in aula “Una pietra racconta la sua storia”: scegli una immagine fra quelle osservate e prova a spiegarla. (Se è un sasso arrotondato ed estraneo alla roccia del posto: chi potrebbe averla portata? Oppure: come mai tutti quegli strati di rocce a gobbe? Chi li ha modellati? Oppure: quel luccichio, come mai in mezzo a una roccia opaca…? Troverai risposte in un vicino Museo, oppure rivolgendoti a un’Associazione che studia i minerali; o forse conoscete un geologo, o un collezionista locale, ben felici di darci una mano…). 45 Le acque Osservazione sul campo e raccolta di campioni e indizi Fermati in un “punto d’acqua” sul tuo cammino. Descrivilo con le parole e, se puoi, con un’immagine. È una sorgente? Un piccolo o grande corso d’acqua? Uno stagno, una torbiera, una palude? Un lago: grande o piccolo? Ci sono alberi, erbe, arbusti, lungo la riva? Ci sono piante acquatiche in mezzo all’acqua? Animali come pesci, rane rospi, salamandre, tritoni, larve di insetti? Prova a cercare nella sabbia, o sulle pietre nell’acqua bassa vicina alla riva. Vedi volare degli insetti sopra lo specchio d’acqua, o vicino? Vedi o senti cantare degli uccelli? Se porti con te un barattolo a chiusura ermetica, puoi prelevare un campione di acqua con alghe e/o piante acquatiche. Per studiarla puoi servirti di un kit di ricerca, che trovi in un negozio di acquari: ti indicherà durezza, presenza di sali e altre caratteristiche nascoste anche quando ti pare limpida e trasparente. Osserva con il microscopio una goccia di acqua “sporca”: vedrai quanta vita contiene! 46 Le acque: emozioni e documentazione fotografica L’acqua, specie quella in movimento, di una fontana o di un ruscello porta con sé particolari emozioni: prova a descriverle con un disegno, una poesia, un racconto. 47 48 I SEGNI DELL’UOMO Tracce del lavoro e storie degli uomini e delle donne della montagna 49 Un muretto Osservazioni, ipotesi, ragionamenti Nello spazio sopra, puoi incollare una fotografia o uno schizzo del muretto. E poi descrivi. I sassi con cui è formato: di che colore? Di che forma? Che tipo di roccia? Tutti eguali? Da dove verranno? Chi li ha portati? È vecchio? Nuovo? A secco? Tenuto insieme con malta? Riceve molto sole, oppure no? Che c’è sopra il muretto (un campo coltivato, una parete rocciosa, un bosco…); presenta interstizi, fessure e nicchie che possono ospitare forme di vita animale o vegetale? Ci crescono felci, muschi, erbe, fiori, piccoli arbusti? Ci sono forme di vita animale, lucertole, chiocciole, lumache, ragni, insetti, nidi di uccelli? Questa pagina, con quella che segue, sarà riempita in parte sul campo, in parte a scuola, o al museo. 50 Immagini, fotografie o disegni, raccolte sul sentiero 51 Una costruzione di montagna Osserva, descrivi, approfondisci Incolla, nello spazio sopra l’immagine, l’opera dell’uomo incontrata nella tua tessera di montagna, o disegnala direttamente. Ora descrivila e ragionaci, servendoti, se vuoi, di questa piccola traccia: che costruzione è? Di quali materiali è fatta? È recente, antica, vecchia? In che condizioni si trova: cadente, ristrutturata? A che cosa serve, o serviva: abitazione, sede di un’attività economica, luogo di devozione? È ancora abitata? Da chi? Per quale motivo (lavoro; abitazione…)? Hai parlato con il proprietario? Cosa ti ha detto? 52 Descrivi l’immagine della pagina accanto 53 Lavori di una volta in montagna Ascoltando i nonni oppure cercando fra i libri della Biblioteca comunale Puoi scriverne con le parole, oppure con le immagini con una breve didascalia 54 L’uomo su questa montagna oggi Intervista al sindaco o a qualche esperto locale Ora potresti intervistare il sindaco, o un esperto locale, per farti raccontare qualcosa della storia e della vita di ieri e di oggi nella tessera di montagna su cui hai lavorato. Potresti sentire anche qualcuno della sezione SAT, oppure una Guida alpina o del territorio locale, o qualcuno del Soccorso alpino. Puoi rivolgerti anche all’Azienda forestale del posto, o al Corpo forestale dello Stato, oppure a uno dei tanti gruppi sportivi che organizzano attività legate alla montagna. Le domande riguarderanno le attività e i lavori dell’uomo oggi in quel territorio, i suoi caratteri, i problemi: turismo? Sport? Agricoltura? Allevamento? Malghe? Parco? Centri visitatori? Riserve naturali? Ci sono attività, feste, manifestazioni per valorizzare questo ambiente? 55 È una storia, una leggenda Ascoltando una nonna oppure cercando fra i libri della Biblioteca comunale Riportala con le tue parole, magari completando con un fumetto o un disegno 56 57 58 RICORDARE, IMPARARE Relazioni, lessico, bibliografia 59 Relazione conclusiva sull’attività svolta Con la guida di alcune domande preparate con l’insegnante, racconta in questa pagina il lavoro svolto in classe per studiare la montagna. Indica, in conclusione, che cosa ti pare di aver imparato, qualcosa che forse durerà a lungo in te, i tuoi pensieri… Aggiungi proposte per salvaguardare il valore della TUA montagna. E un’idea per proseguire questo lavoro di ricerca. (Alla fine di tutto il lavoro, non dimenticare le persone che ti hanno aiutato: manda a ciascuno di loro una lettera di ringraziamento insieme con questa relazione e l’invito a visitare il luogo della vostra ricerca, o una mostra che avete fatto in classe…) 60 61 Lessico e annotazioni Rileggi quello che hai scritto nelle pagine precedenti e trascrivi qui le parole nuove e specifiche riguardanti la montagna, gli elementi che ne hai osservato, gli strumenti che hai usato per le tue osservazioni e ogni altro aspetto della tua ricerca. Di ogni parola, che ti suggeriamo di scrivere con la penna rossa, indica il significato. 62 Manuali e libri di riferimento È molto difficile indicare una bibliografia che possa aiutare lo studente e l’insegnante durante la sua ricerca sulla montagna. Tanti manuali che si potrebbero indicare non sono facilmente reperibili in libreria, oppure sono molto costosi, oppure non sono di uso facile per scolari, scolare, studenti e studentesse agli inizi dello studio scientifico. Per questo suggeriamo agli insegnanti di cercare manuali presso la biblioteca della propria Circoscrizione, Città o Paese; al Museo di Scienze; nei Centri visitatori delle Riserve naturali presenti in molte delle nostre valli; si può attingere naturalmente anche a Wikipedia, utilizzando la rete Internet, o a altre fonti. In questa pagina ti proponiamo di indicare le fonti che avete utilizzato in classe o che hai utilizzato tu personalmente. (Per esempio: Giuseppe Morelli, I fiori della montagna, Casa editrice Dolomia, Trento 1980). 63 Stampato presso il Centro di Duplicazione della Provincia di Trento, giugno 2014 Grafica: Istituto Pavoniano Artigianelli di Trento