República Bolivariana de Venezuela. Ministerio del Poder Popular para la Educación. U.E. Colegio Italo Venezolano “Angelo De Marta”. Cátedra: Italiano. Prof. Elisabetta de Pizzo. Dispensa (Guía práctica Nº3) 3° Año A/B Objetivo No. 3: Utilizar elementos gramaticales de la lengua italiana. Contenido: IL FUTURO SEMPLICE dei verbi Regolari e Irregolari. Il futuro semplice. Definizione Ci serviamo di un tempo verbale chiamato futuro semplice, che si cimenta a esprimere situazioni ed eventi in un certo senso approssimativi, incerti. Sostanzialmente, eventi ancora da svolgersi. Per formarlo, aggiugiamo alla radice del verbo delle desinenze che si sostituiranno a quelle del verbo all'infinito -are (amare/amerò), -ere (correre/correrò), ire (soffrire/soffrirò). Alcuni mutamenti fonologici porteranno ad avere forme verbali coniugate con la perdita della vocale (avere/avrò invece di averò). Questo si verifica in quanto la e si trova davanti a una vocale accentata, la quale genera una forzatura che ne indebolisce automaticamente il tono e la induce a cadere. Non unicamente per indicare eventi situati nell'avvenire usiamo il futuro semplice: nell'epoca attuale come in passato, utilizziamo questo tempo per avanzare delle supposizioni, dando luogo a una forma d'uso denominata epistemica: Lorenzo non era a casa: sarà ancora a scuola. Possiamo anche qualificare una situazione come vera, non riconoscendole comunque un particolare rilievo: sarà pure un bravo ragazzo, ma da come si comporta non si direbbe. Questo è definito un uso concessivo del futuro. Può indicare un dovere e fungere così da imperativo: questo sabato metterai in ordine la camera.Applichiamo così la modalità deontica, con cui definiamo, oltre che un obbligo, un volere. FORMAZIONE DEL FUTURO SEMPLICE Osserva la tabella: io tu lui – lei noi voi loro prima coniugazione seconda coniugazione terza coniugazione STUDIARE studierò studierai TEMERE temerò temerai FINIRE finirò finirai studierà temerà finirà studieremo studierete studieranno temeremo temerete temeranno finiremo finirete finiranno Alcuni verbi particolari seguono regole diverse per la formazione del futuro semplice: I verbi che terminano con… -care: cercare; mancare -gare: pagare; pregare I verbi che terminano con… -ciare: baciare; cacciare -giare: mangiare; viaggiare -sciare: lasciare; fasciare …aggiungono una "h" cercherò; mancherò pagherò; pregherò …perdono la "i" finale bacerò; caccerò mangerò; viaggerò lascerò; fascerò Ora vediamo come formano il futuro semplice alcuni verbi irregolari: io tu lui – lei noi voi loro essere avere sarò avrò sarai avrai stare starò starai venire verrò verrai sarà starà verrà avrà saremo avremo staremo verremo sarete avrete starete verrete saranno avranno staranno verranno io tu lui – lei noi voi loro andare fare andrò farò andrai farai dare darò darai vedere vedrò vedrai andrà darà vedrà farà andremo faremo daremo vedremo andrete farete darete vedrete andranno faranno daranno vedranno volere io vorrò tu vorrai lui – lei vorrà noi vorremo voi vorrete loro vorranno potere potrò potrai potrà potremo potrete potranno dovere dovrò dovrai dovrà dovremo dovrete dovranno dire dirò dirai dirà diremo direte diranno Altri esempi di futuro irregolare: CADERE: cadrò, cadrai, cadrà, ecc. SAPERE: saprò, saprai, saprà, ecc. BERE: berrò, berrai, berrà, ecc. RIMANERE: rimarrò, rimarrai, rimarrà, ecc. TENERE: terrò, terrai, terrà, ecc. USI DEL FUTURO Il futuro è una forma verbale del modo indicativo, può avere diversi usi, vediamoli insieme: USO TEMPORALE Il futuro semplice serve per indicare o per parlare di azioni ancora da compiere, soprattutto se molto lontane nel tempo, per esempio: fra qualche anno andrò a vivere all’estero. ALTRI USI DEL FUTURO ⇒il futuro può indicare insicurezza, quindi si usa per esprimere un dubbio o una supposizione, per esempio: hanno bussato alla porta, saràMarta?; che ora sarà? ⇒il futuro si può usare per dare ordini o consigli, per esempio: per la prossima interrogazione ti preparerai meglio; metterai subito in ordine la tua camera. ⇒il futuro serve anche per togliere importanza a un argomento, riconoscendo una situazione come vera, ma sottolineando subito che ciò ha poca importanza. Per esempio: Marco sarà anche un bravo ragazzo (situazione riconosciuta come vera, ma di poca importanza), ma a me è antipatico; avrò pure sessant’anni, ma mi sento ancora giovane. Questo tipo di futuro si chiama concessivo. ATTENZIONE! Spesso gli italiani usano il presente invece del futuro per indicare un’azione che avverrà in un prossimo futuro, per esempio: domani vado in montagna; tra due giorni parto per le vacanze.