UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Dipartimento di Fisica - Laboratorio di archeometria Metodologie fisiche per lo studio del colore di dipinti antichi Pellicori Virginia 28 aprile 2010 Archeometria L'archeometria (misura ciò ch'è antico), si occupa dello studio scientifico con analisi di laboratorio dei materiali di cui i beni di interesse storico, archeologico, artistico e architettonico sono costituiti e dei contesti naturali in cui tali beni si sono ritrovati nel tempo. Le tecniche di indagine utilizzate sono le più molteplici da quelle ormai consolidate a quelle più innovative, tra le quali le tecniche non invasive e trasportabili per indagini in situ, le tecniche volte alla datazione e all’identificazione di falsificazioni e le tecniche di monitoraggio dell’ambiente, sia in interni che in esterno, in cui le opere sono conservate; Laboratorio di Archeometria Fluorescenza UV Fotografia in luce radente Riflettografia IR Radiografia differenziale in assorbimento K (Larix) Radiografia X digitale (Larix) Spettroscopia per immagini Spettroscopia in riflettanza diffusa (vis-RS) o Spettrofotometria Fluorescenza UV Si utilizza una fonte di luce ultravioletta, che induce fluorescenza È utile per analizzare lo strato più superficiale dell’opera (vernice) • vernici più antiche: fluorescenze intense • restauri successivi: si evidenziano come zone scure Fotografia in luce radente La luce radente mette in evidenza le deformazioni del supporto e le asperità e i sollevamenti nella superficie pittorica. Riflettografia IR La riflettografia infrarossa permette di osservare gli strati pittorici più profondi e spesso anche il disegno preparatorio. Presso i nostri laboratori è stato realizzato uno scanner IR che permette una scansione ad alta risoluzione dell’intera opera direttamente in formato digitale. Radiografia differenziale in assorbimento K Questa nuova tecnica sfrutta la grande variazione del coefficiente di assorbimento di un elemento in corrispondenza dell'energia del Kedge. (Laboratorio Larix) La sottrazione di due radiografie fornisce la mappa della distribuzione di quell'elemento sull’ intera superficie pittorica. Nell’esempio riportato: mappa pittorica dello Zinco, presente nel Bianco di Zinco. Radiografia X digitale La radiografia X permette di osservare contemporaneamente sia lo strato pittorico (crettature, cadute di colore e restauri) che il supporto del dipinto (fori di tarlo, stuccature). Presso il laboratorio Larix è stato realizzato uno scanner RX che permette la scansione completa di un dipinto di grandi dimensioni direttamente su rivelatore digitale, ad alta risoluzione e con elevata profondità di digitalizzazione. Onde elettromagnetiche Si tratta di un fenomeno ondulatorio dovuto alla simultanea propagazione nello spazio della perturbazione di un campo elettrico e di un campo magnetico oscillanti, perpendicolari fra di loro. Le onde elettromagnetiche possono propagarsi nella materia e anche nel vuoto. Lunghezza d’onda La lunghezza d’onda (λ): è la distanza minima fra due punti di un’onda che si comportano identicamente. Generalmente si esprime in nanometri: 1 nm = 10-9 m lunghezza d’onda Spettro elettromagnetico L'insieme delle radiazioni elettromagnetiche, classificate in base alla loro frequenza, costituisce lo spettro elettromagnetico. Υ RX Radiazioni ionizzanti UV Vis λ Energia IR Microonde Onde radio Radiazioni non ionizzanti Spettro Visibile Interazione radiazione-materia Assorbimento Trasmissione Riflessione riflessione speculare: avviene in una unica direzione riflessione diffusa: avviene in varie direzioni. Riflettanza: porzione di luce incidente che una data sostanza è in grado di riflettere. grandezza adimensionale espressa in percentuale (0-100%) Interazione radiazione-materia Assorbimento Trasmissione Riflessione La riflettanza diffusa, o di volume: parte di radiazione che è penetrata all’interno del campione e che viene successivamente riflessa dopo essere stata parzialmente rifratta e trasmessa dalle particelle nello strato. In seguito agli assorbimenti selettivi subiti essa dà indicazioni composizionali sul materiale Interazione radiazione-materia Assorbimento Trasmissione Riflessione Lo spettro di riflettanza: riporta la quantità di radiazione riflessa dal campione analizzato in funzione della lunghezza d’onda. Lo spettro di riflettanza è caratteristico per ogni sostanza Spettro di riflettanza di un pigmento blu (Lapislazzuli artificiale). Interazione radiazione-materia Assorbimento Trasmissione Riflessione La trasmittanza è la frazione di luce incidente ad una data λ che attraversa un campione. T = I1 / I0 dove I0 è l’intensità della luce incidente e I1 è l’intensità della luce che emerge dal campione attraversato. Generalmente la trasmittanza si esprime come valore percentuale: T = (I1 / I0) * 100 Interazione radiazione-materia Assorbimento Trasmissione L’assorbimento è la quantità di luce incidente ad una data lunghezza d’onda che viene assorbita dal campione. Riflessione Interazione tra radiazione e.m. e materiali pittorici • Vernice • Strato Pittorico: pigmento e legante •Disegno preparatorio • Strato preparatorio: gesso e colla • Supporto: legno o tela UV Vis IR RX Pigmenti Pigmenti ottenuti polverizzando finemente sostanze colorate solide, uniti ad un “medium” liquido trasparente, il quale, essiccando, assicura l’adesione del pigmento al supporto (carta, tela, legno, ecc.). Legante una emulsione di acqua e tuorlo d’uovo: pittura a tempera un olio siccativo (di lino, papavero, ecc.): pittura ad olio Entrambi influenzano le proprietà del materiale colorante finale. Pigmenti Nella pittura a tempera: essiccazione avviene per evaporazione si elimina gran parte del legante i colori schiariscono S. Botticelli, Nascita di Venere, 1483-85. Tempera su tela, Uffizi, Firenze. Pigmenti Nella pittura ad olio: il legante non evapora: tende a combinarsi con l’ossigeno dell’aria non si verificano sensibili variazioni nei toni Caravaggio, Bacco, 1596-97. Olio su tela, Uffizi, Firenze. Studio tecnico scientifico di un’opera d’arte 1) Diagnostica per immagini (Fluorescenza UV, Luce radente, Riflettografia IR, Spettroscopia per immagini, ecc.) Scelta dei punti da campionare 2) Indagine per punti (Colorimetria, Spettrofotometria) Indagini spettroscopiche: A seconda delle lunghezze d’onda usate per irradiare la superficie si ottengono informazioni differenti Spettrofotometro a sfera integratrice Risoluzione: 10 nm Campo spettrale: 360-740 nm Misure per punti a campionatura A contatto con la superficie del campione Spettrofotometro Konica-Minolta Pigmenti blu Azzurrite + Bianco di Piombo - Cu3(CO3)2(OH)2 Blu di Prussia + Bianco di Piombo - KFeIII[FeII(CN)6] Blu di cobalto + Nero d’avorio - CoAl2O Blu di Prussia + Nero d’avorio Pigmenti rossi Vermiglione + Nero d’avorio (HgS) Ocra rossa + Bianco di Pb (α-Fe2O3) Pigmenti verdi Verde ossido di cromo opaco+Bianco di Pb (Cr2O3) Verde ossido di cromo idrato+Bianco di Pb (Cr2O3*2H2O) Misure colorimetriche Colorimetria: disciplina che si occupa di standardizzare la misurazione del colore attraverso lo studio dei modelli di colore. Colore: caratteristica fisiologica, soggettiva dell’occhio umano necessità di trovare una o più grandezze che potessero renderlo misurabile in modo standardizzato, per poterlo classificare e riprodurre organismi internazionali come la Commission Internationale de l'Eclairage (CIE) creazione di scale e spazi colorimetrici entro i quali sia possibile eseguire misurazioni che prescindano dalla soggettività e che permettano di eseguire dei calcoli su delle grandezze definite Attributi del colore L’occhio umano è in grado di percepire solo tre attributi della luce: Tinta (Hue) Saturazione (Saturation) Luminosità (Brightness) Il colore è la risultante di questi tre attributi. Tinta La tinta esprime il colore dell’oggetto considerato. La tinta corrisponde ad un’opportuna lunghezza d’onda dello spettro detta lunghezza d’onda dominante. Saturazione La Saturazione o Purezza permette di definire quanta concentrazione di pigmento puro è presente in un colore. La Saturazione và da valori prossimi allo 0% (pallidissimi) al 100% (componente cromatica pura). Luminosità La Luminosità o Chiarezza permette di definire quanto un colore emette o riflette luce. La Luminosità è legata alla curva di sensibilità dell’occhio umano e corrisponde all’impressione di un colore che va da molto scuro a molto chiaro. Misure colorimetriche Rosso, verde e blu (RGB): colori primari Sintesi additiva Questo perché l'occhio possiede tre tipi di coni (sensori di colore) che sono sensibili a questi tre colori e che consentono la percezione cromatica. Misure colorimetriche Funzioni colorimetriche: curve di sensibilità spettrale, x(λ), y(λ), z(λ), corrispondenti all'occhio umano, secondo la definizione dell'Osservatore standard CIE 1931. Sovrapponendo le tre curve è possibile riprodurre qualunque sensazione di colore percepita dall’occhio. Funzioni colorimetriche Bianco +L* Giallo +b* Verde Rosso +a* Blu Nero CIEL*a*b* Spazio colorimetrico CIEL*a*b* definito dalla CIE nel 1976. L* : Luminosità (nero-bianco) a* : verde - rosso b* : blu – giallo Spettroscopia per immagini misure in riflettanza acquisizione immagini del dipinto ogni 40 nm (450-910 nm) non richiede contatto con il dipinto campionamento per zone analisi in situ Lunghezze d’onda dei 16 filtri interferenziali Telecamera Pulnix TM1325 Struttura interna cambia-filtri 340 nm 370 nm 410 nm 450 nm 490 nm 530 nm 570 nm 610 nm 650 nm 690 nm 730 nm 790 nm 850 nm 910 nm 970 nm 1050 nm Spettroscopia per immagini Gli standard di riflettanza sono in totale undici: - sette grigi (riflettanza rispettivamente di 2%, 5%, 10%, 20%, 50%, 75%, 99%) Standard di riflettanza. - quattro colorati (rosso, giallo, verde, blu) Vengono posizionati nell’area d’inquadratura della telecamera Schema apparato strumentale. Spettroscopia per immagini Si acquisisce la sequenza multispettrale di immagini dell’oggetto in esame Da: Lorenzo Stefani, Istituto di Fisica Applicata "Nello Carrara" - Firenze Si corregge ognuna di tali immagini dalle disuniformità di campo dovute generalmente a: - illuminazione non omogenea, - possibile presenza di polvere sul CCD o sull’obiettivo, ecc. Spettroscopia per immagini Bianco topografico: superficie grigia a riflettanza uniforme - la sua immagine: acquisita a tutte λ considerate in precedenza uguali condizioni di ripresa - viene attribuito ad ogni immagine dell’oggetto - correzione tramite software, utilizzando il seguente algoritmo: Immagine prima della correzione. Immagine dopo la correzione. Spettroscopia per immagini Si scelgono le aree dell’oggetto di cui si vuole misurare il valore di riflettanza. ROI di misura 9 3 12 11 8 1 2 10 5 7 6 4 Su tutte le immagini vengono tracciate le regioni di interesse (ROI), sulle quali effettuare le misure. Le tipologie di ROI sono due: di riferimento: tracciate sui riferimenti di riflettanza grigi; Anonimo di Scuola Emiliana del XVII Sec., Maddalena Penitente. ROI di riferimento Olio su tela. di misura: tracciate su aree omogenee della superficie dell’oggetto. Spettroscopia per immagini Viene assegnata ad ogni ROI di riferimento la riflettanza corrispondente Si realizza l’interpolazione delle ROI di riferimento ad ogni lunghezza d’onda Si ottengono gli spettri di riflettanza di tutte le ROI di misura considerate Da: Lorenzo Stefani, Istituto di Fisica Applicata "Nello Carrara" - Firenze Applicazioni Gli studi scientifici contribuiscono alla migliore comprensione dell'oggetto, favorendone una sua corretta conservazione. Riconoscere i pigmenti appartenenti allo strato superficiale di un dipinto Analizzare il colore e le sue variazioni Identificare prodotti di alterazione Di norma associati ai risultati di analisi chimiche (XRF, FT-IR, ecc.) Andrea Mantegna, Madonna dei cherubini Tecniche analitiche impiegate: • per il riconoscimento dei pigmenti: spettrometria in riflettanza diffusa altre tecniche analitiche • per documentare variazioni di colore: colorimetria: prima, durante e dopo il restauro, a riverniciatura avvenuta Madonna dei cherubini, 1485, Milano, Pinacoteca di Brera. Da G. Poldi, “Dalla fisica alla pittura. La scienza incontra un capolavoro di Mantegna” Andrea Mantegna, Madonna dei cherubini Azzurro Oltremare: • strato esterno del manto della Vergine (quasi senza biacca) • cielo (con biacca) • parti grigie delle nubi (con nero di carbone e Biacca) Lapislazzuli (oltremare naturale): da analisi chimiche Andrea Mantegna, Madonna dei cherubini Ridipintura antica (1885), del restauratore Luigi Cavenaghi, rimossa: Frammenti in basso sotto cornice: Lacca di Robbia (punto 100) veste originale della Vergine: kermes (punto 2) Andrea Mantegna, Madonna dei cherubini Reintegri in tinte azzurre: nel cielo: blu di cobalto insieme a zinco anzichè azzurro oltremare per caricare il colore di una nuvola (punto 60), evidentemente in gran parte sparito durante la rimozione della stessa ridipintura che ha coinvolto l'angelo di profilo, lì accanto. Raffaello, Madonna del cardellino, 1506 Durante la pulitura. A restauro terminato. Grazie per l’attenzione