Forze Dissipative Fisica Generale A •! Abbiamo visto che, in presenza di sole forze conservative e di soli vincoli ideali, l’energia meccanica si conserva. •! In presenza di forze dissipative (p.es. forze di attrito) l’energia meccanica diminuisce (azionando i freni, nei quali agisce la forza di attrito, l’energia cinetica del veicolo diminuisce). 13. Sistemi Termodinamici •! In presenza di attrito si può osservare, oltre alla diminuzione dell’energia meccanica, un aumento di temperatura delle parti soggette a strisciamento (i freni dei veicoli si scaldano frenando). http://campus.cib.unibo.it/2433/ Domenico Galli Digitally signed by Domenico Galli DN: c=IT, o=INFN, ou=Personal Certificate, l=Bologna, cn=Domenico Galli Date: 2010.12.09 09:32:18 +01'00' •! Si può perciò pensare che esista una relazione tra l’energia meccanica persa e l’aumento di temperatura. December 9, 2010 Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Moti Molecolari 2! Grandezze Meccaniche Microscopiche •! Questo programma presenta tuttavia alcune difficoltà: •! Per studiare questi effetti dovremo considerare, non soltanto lo stato di moto dei corpi ma anche la loro temperatura. Insieme all’energia meccanica dovremo considerare un’altra forma di energia: l’energia termica. –! Innanzitutto la meccanica microscopica funziona diversamente dalla meccanica macroscopica a causa degli effetti quantistici; –! In secondo luogo il numero dei corpi in moto è molto grande. •! Nella moderna conoscenza della struttura della materia, sappiamo che l’origine degli effetti termici è il moto delle molecole o degli atomi che compongono la materia stessa. •! Una mole di gas, cioè circa 24 litri a pressione e temperatura standard (32 g di O2 o 28 g di N2) contiene NA = 6.024!1023 (Numero di Avogadro) molecole. •! Definire lo stato di un gas mediante coordinate meccaniche (3NA posizioni + 3NA velocità per 24 litri di gas) è proibitivo. •! Si potrebbe perciò pensare di studiare gli effetti termici estendendo la nostra conoscenza di meccanica ai moti microscopici. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 3! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 4! Grandezze Termodinamiche Macroscopiche •! Inoltre le grandezze che ci interessano in gran parte delle applicazioni fisiche e ingegneristiche sono grandezze macroscopiche (temperatura, pressione, volume, concentrazione, ecc.), dette parametri di stato: Pressione •! Consideriamo, come esempio la pressione. Ogni molecola di un gas, muovendosi continuamente a causa dell’agitazione termica, urta le pareti del recipiente in cui il gas è contenuto. •! Se consideriamo una parete perpendicolare all’asse x, la variazione della quantità di moto di una molecola in un urto sarà (Teorema dell’Impulso): –! Le quali dipendono dai valori medi delle proprietà meccaniche microscopiche. ! ! !Qi = "2mv x ı̂ = Fi !t per cui il valor medio nell’intervallo "t della forza esercitata dalla parete sulla molecola nell’urto sarà pari a: A ! 2mv x Fi = ! ı̂ "t v x !t 5! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Pressione (II) Pressione (III) •! Il valor medio della forza esercitata dalla molecola sulla parete nell’urto, per il principio di azione e reazione, sarà pari a: •! Per cui il contributo alla pressione da parte delle molecole con velocità vx è: ! 2mv x Fi = ı̂ !t e dunque, essendo la forza perpendicolare alla parete, la pressione media causata dall’urto di 1 molecola sarà: pi = 2mv x A!t Le molecole con velocità vx (diretta verso destra) che si trovano entro questo volume colpiscono la parete entro l’intervallo di tempo "t •! Se n(vx) è il numero di molecole per unità di volume con velocità vx, il numero di molecole che nell’intervallo !t colpisce la parete (cioè il numero di molecole che distano dalla parete meno di vx!t) è dato da n(vx)Avx!t. v x !t vx vx v x !t ( ) x (il 2 è scomparso in quanto, in media, metà delle molecole si allontanano dalla parete, in quanto hanno il componente x della velocità diretto verso sinistra). vx v x !t Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 2mv x = 2n v x mv x2 A!t •! Se le molecole hanno velocità diversa (in modulo direzione e verso), detto n il numero totale di molecole per unità di volume, la pressione è: media nel tempo di grandezza microscopica p = n m v x2 grandezza macroscopica v A A v x !t ( ) p = n v x Av x !t vx v x !t A 6! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! A vx v x !t 7! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 8! Reversibilità Meccanica e Irreversibilità Termodinamica Reversibilità Meccanica e Irreversibilità Termodinamica (II) •! Se le grandezze termodinamiche macroscopiche sono i valori medi nel tempo di grandezze meccaniche microscopiche: •! Consideriamo 15 orologi meccanici, con precisione massima limitata a 20 secondi (in più o in meno) al giorno messi tutti a punto nello stesso istante. –! Dopo un anno essi segneranno orari variabili entro 2 ore in più o in meno; –! Stato iniziale poco probabile Stato finale molto probabile; –! Trasformazione probabile. –! Come si concilia la reversibilità delle leggi della meccanica con l’irreversibilità che si osserva in termodinamica? •! La risposta è che l’evoluzione meccanica microscopica dei sistemi termodinamici è effettivamente reversibile: •! Se prendiamo gli stessi orologi che inizialmente segnano orari variabili entro 2 ore in più o in meno: –! Ma gli stati iniziale e finale possono avere probabilità assai diversa di realizzarsi spontaneamente. –! Difficilmente dopo un anno segneranno tutti lo stesso orario; –! Stato iniziale molto probabile Stato finale poco probabile; –! Trasformazione improbabile. •! Il passaggio spontaneo da uno stato più probabile (caos) a uno stato meno probabile (ordine) è improbabile: –! Se nel processo diretto la probabilità dello stato iniziale è bassa (stato ordinato) mentre la probabilità dello stato finale è alta (stato caotico), il processo inverso diviene molto improbabile. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 9! Reversibilità Meccanica e Irreversibilità Termodinamica (III) Reversibilità Meccanica e Irreversibilità Termodinamica (IV) •! Consideriamo infatti l’espansione libera di un gas formato da solo 4 molecole. Dopo un tempo !t, le molecole si troveranno distribuite uniformemente, alcune nella parte sinistra, altre nella parte destra. •! Se, punto, invertiamo tutte le velocità: ! ! a questo ! •! I processi inversi dei processi irreversibili non sono impossibili ma molto improbabili. •! Un processo tipicamente irreversibile è l’espansione libera di un gas: un gas che inizialmente viene tenuto confinato in metà recipiente, una volta lasciato libero si espande a tutto il recipiente. v i1! = "v f 1 ! ! v i2! = "v f 2 ! ! v i3! = "v f 3 ! ! v i4! = "v f 4 •! Il processo inverso, la compressione spontanea di un gas, non si osserva mai in pratica. vi1 ! vi 3 ! vi 2 ! vi 4 ! vi!2 espansione libera !t ! vf3 inversione velocità ! v !f 1 ! vf2 ! vf4 ! vf1 ! v !f 2 ! ! v !f 3 v !f 4 ! e attendiamo ! ! !t vi!1 vi!4 vi!3 ancora un compressione spontanea tempo !t, tutte le molecole si troveranno di nuovo nel lato sinistro, in virtù della reversibilità delle leggi della meccanica. •! Tuttavia, idealmente, se a un certo istante, dopo che il gas si è espanso, si potessero invertire le velocità di tutte le molecole del gas, si sarebbe realizzata effettivamente la compressione spontanea. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 10! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 11! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 12! Reversibilità Meccanica e Irreversibilità Termodinamica (V) Reversibilità Meccanica e Irreversibilità Termodinamica (VI) •! Se si invertono esattamente tutte le velocità dopo un’espansione libera, si ottiene effettivamente una compressione spontanea. •! Viceversa, per avere un’espansione libera, tutte le possibili scelte per le velocità iniziali vanno bene: –! Lo stato finale (velocità casuali e posizioni distribuite su tutto il volume) ha probabilità così alta che uno stato iniziale in cui le velocità sono casuali ma le posizioni sono concentrate in metà volume ha già probabilità molto più bassa. –! Tuttavia se, dopo avere invertito le velocità, si altera minimamente qualche velocità, la compressione spontanea non si ottiene più. •! Per avere in tempi brevi una compressione spontanea c’è una esigua possibilità di arbitrio nella scelta delle velocità iniziali. –! Dunque sarebbe necessario uno stato iniziale assai poco probabile per avere la compressione spontanea, stato che non è lo stato generico (assai più probabile) di un gas che occupa l’intero recipiente. •! Se le velocità iniziali sono casuali (stato molto probabile) la compressione spontanea diviene molto improbabile. 13! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Tempo di Poincaré 14! Tempo di Poincaré (II) •! Valutiamo ora il tempo medio necessario per avere una compressione spontanea (tempo di Poincaré). •! La probabilità dello stato finale della compressione spontanea (tutto il gas nella metà di sinistra del recipiente) è: ( •! Supponiamo di avere inizialmente un gas le cui molecole sono distribuite uniformemente in un recipiente, con velocità casuali. Pf = P N ,0 mentre la probabilità dello stato iniziale della compressione •! Vogliamo calcolare il tempo medio che bisogna attendere affinché il gas — le cui molecole si muovono con velocità casuali — si trovi per un attimo concentrato nella metà sinistra del recipiente. spontanea (gas distribuito uniformemente in tutto il recipiente) è: ( ) ( ) ( ) ( ) Pi = P N ,0 + P N ! 1,1 + P N ! 2,2 + ! + P 0, N = 1 •! Consideriamo un gas composto di N molecole. Sia P(k, N#k) la probabilità che k molecole si trovino nella metà sinistra e le rimanenti N#k si trovino nella metà di destra. •! Risulta: Modi in cui si possono scegliere k oggetti su un totale di N !#"#$ N " 1% N! P N ! k, k = k! N ! k ! $# 2 '& ( L 2L ) ) ( ) L Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 15! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 16! Tempo di Poincaré (III) a b c d b c d ( ) P 4,0 = 1 16 a c d b c a d b a b a a b b a d c ( ) P 3,1 = b c d d c d 1 4 Tempo di Poincaré (IV) a a b c a b c d P 2,2 = a ( ) b d a ( ) d c P 0,4 = P 10,0 ! 10"3 1 16 b ( ts = 3 8 ( P N ,0 ) = 2L 1 P N ,0 v ( p ( ) T (1000 ) ! 10 p Tp 6 " 1023 ! 101.8"10 s = 10180000000000000000000000 ( ) T ( 20 ) ! 7 s T ( 30 ) ! 7000s T ( 40 ) ! 7 " 10 s 6 p ( 18! •! Il motivo è che essi sono i sistemi più semplici. I gas sono composti di molecole quasi-libere, che interagiscono poco tra loro., in moto continuo e caotico se la temperatura è superiore allo zero assoluto. •! I gas perfetti sono gas molto rarefatti, per i quali si possono trascurare completamente le interazioni tra le molecole. •! I solidi sono composti di atomi o molecole fortemente legati tra loro. Si studiano considerando reticoli che vibrano se la temperatura è superiore allo zero assoluto. Tp 100 ! 8 " 1024 s p Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! •! Ci occuperemo molto di gas, in particolare di gas perfetti. •! Per un gas composto di N molecole: Tp 10 ! 7 ms L Fasi o Stati di Aggregazione: Solidi, Liquidi e Gas (tempo di Poincaré) ) L 17! •! Poiché in media ogni ts secondi la configurazione cambia, il tempo medio necessario per osservare la compressione spontanea è: ts 2L v 2L Tempo di Poincaré (V) ( ) 23 •! Se v è la velocità media delle molecole (a temperatura ambiente v ! 1900 m/s (H 2 ) , v ! 500 m/s (O 2 ) ), ogni configurazione sopravvivrà in media per un tempo pari al tempo medio impiegato da una molecola a percorrere la lunghezza 2L della scatola: 1 4 Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Tp N = ) P 6 # 1023 ,0 ! 10"1.8#10 (1 mole) c P 1,3 = "31 "303 d b a c d ( ) d c a b c ( ) P (100,0 ) ! 8 # 10 P (1000,0 ) ! 10 a b c d b c d a ) 296 s •! I liquidi sono sistemi più complicati, costituiti di molecole che interagiscono molto tra loro. A essi non si possono applicare né le approssimazioni utilizzate per i gas, né le approssimazioni utilizzate per i solidi. 23 Vita presunta Universo ! 5 " 1017 s •! Per 1 mole di gas (24 litri), il tempo di Poincaré è enormemente superiore alla vita presunta dell’Universo: –! È un numero che ha centoottantamila miliardi di miliardi di zeri; –! Per scriverlo: 75 miliardi di miliardi di pagine con 2400 zeri per pagina. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! gas 19! solido Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 20! Grandezze Estensive e Intensive Equilibrio Termodinamico •! Torniamo ai parametri di stato. •! Si dice che un sistema termodinamico si trova in uno stato di equilibrio termodinamico se i suoi parametri di stato hanno valori ben definiti i quali rimangono immutati nel tempo. •! Chiamiamo grandezze estensive le grandezze che dipendono dalla quantità di materia a cui si riferiscono (p. es.: massa, volume, ecc.). Se il sistema che consideriamo si può suddividere in sottosistemi, le grandezze estensive relative al sistema sono la somma delle grandezze estensive relative ai sottosistemi. •! L’equilibrio termodinamico implica: –! Equilibrio meccanico: assenza di forze non equilibrate e dunque di accelerazioni. –! Equilibrio chimico: assenza di reazioni chimiche e di gradienti di concentrazione che causano una diffusione di materia da una parte a un’altra del sistema o processi di soluzione. •! Chiamiamo grandezze intensive le grandezze che sono indipendenti dalla quantità di materia (p. es.: pressione, densità, temperatura, viscosità, ecc.). –! Equilibrio termico: assenza di differenze finite di temperatura tra le varie parti. •! Il rapporto tra due grandezze estensive è una grandezza intensiva (p. es.: ! = m/V). Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 21! Equilibrio Termodinamico (II) ! F > pA Pareti Adiabatiche e Pareti Diatermiche •! Una parete si dice adiabatica se ai suoi due lati possono coesistere sistemi in stati di equilibrio arbitrari (p. es.: 2 sistemi a temperature diverse, senza cambiare temperatura). Assenza di equilibrio meccanico a causa della presenza di una forza non equilibrata. T2 (> T1 ) Assenza di equilibrio termico finché i 2 corpi non hanno raggiunto la medesima temperatura. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! T1 •! Due sistemi, posti a contatto mediante una parete diatermica si dicono in contatto termico tra loro. 23! T2 (> T1 ) adiabatica •! Una parete si dice diatermica in caso contrario, ovvero se ai suoi due lati possono coesistere all’equilibrio soltanto due sistemi all’equilibrio termico tra loro (se due sistemi, a temperatura diversa, sono posti ai due lati di una parete diatermica, le loro temperature si modificano finché divengono uguali). Cocktail. Assenza di equilibrio chimico finché non è bene mescolato. T1 22! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! T1 T2 (> T1 ) Te Te diatermica Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 24! Equilibrio Termico tra Due Sistemi Termometri •! Gli strumenti che misurano la temperatura si chiamano termometri. Essi sono sistemi termodinamici dotati di una proprietà termometrica misurabile. Per realizzare un termometro bisogna scegliere: •! Due sistemi, ciascuno dei quali si trova inizialmente in uno stato di equilibrio termodinamico, una volta T T (> T ) posti in contatto termico tra loro, in generale, modificano i loro parametri di stato raggiungendo un diverso stato di equilibrio. 1 •! Se ciò non accade, si dice che i due sistemi sono all’equilibrio termico tra loro. Te 2 1 –! Una sostanza termometrica (p.es.: mercurio, alcool). –! Una proprietà termometrica (p.es.: volume, pressione, resistenza elettrica). Te –! Una funzione termometrica (la temperatura come funzione della proprietà termometrica). equilibrio termico tra i due sistemi Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! temperatura •! Se i due sistemi non sono all’equilibrio termico tra loro, una volta posti a contatto termico subiscono una trasformazione, e, dopo un tempo sufficiente, raggiungono l’equilibrio termico. funzione termometrica proprietà termometrica 25! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Termometri (II) 26! Principio Zero della Termodinamica •! Se due corpi sono entrambi in equilibrio termico con un terzo allora essi sono anche in equilibrio termico tra loro (principio zero della termodinamica). •! Per misurare la temperatura di un sistema termodinamico si pone il termometro in contatto termico con il sistema e si attende che si stabilisca l’equilibrio termico tra termometro e sistema. •! È l’affermazione, verificata sperimentalmente, che la relazione “avere la stessa temperatura” gode della proprietà transitiva. •! A questo punto si suppone che la temperatura del sistema e quella del termometro siano uguali, si misura la proprietà termometrica (volume, pressione, resistenza elettrica, ecc.) e si trova la temperatura come valore della funzione termometrica corrispondente alla proprietà termometrica. •! Due corpi in equilibrio termico tra loro hanno la stessa temperatura per definizione. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 27! TA TB TC TA = TB TA TC = TB TC TB •! Se A e B, posti a contatto termico, non modificano il proprio stato. ! TA TA = TC TC •! Se C e B, posti a contatto termico, non modificano il proprio stato. •! Allora A e C, posti a contatto termico, non modificano il proprio stato. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 28! Tipi di Termometro Proprietà termometrica Taratura dei Termometri •! È effettuata ricorrendo a temperature caratteristiche (punti fissi) di fenomeni naturali facilmente riproducibili, come il PFN (punto di fusione normale, normale = riferito a una pressione di 1 atm ovvero 101325 Pa), il PEN (punto di ebollizione normale) o il PT (punto triplo). Sostanza termometrica volume mercurio, etanolo; azoto, elio, idrogeno a pressione costante. pressione azoto, elio, idrogeno a volume costante. resistenza elettrica resistore (NTC, PTC). forza elettromotrice termocoppia. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! •! Il punto triplo definisce la condizione di pressione,volume e temperatura in cui coesistono all’equilibrio i tre stati di aggregazione di una sostanza (solido, liquido e vapore). All’equilibrio significa che la quantità di solido, liquido e vapore non si modificano nel tempo. 29! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Taratura dei Termometri (II) Taratura dei Termometri (III) •! Nota Bene: •! Dal 1742 al 1954: taratura termometri definita mediante 2 punti fissi: PFN acqua (0 ºC o 32 ºF) e PEN acqua (100 ºC o 212 ºF). –! anche a temperatura ambiente (20-30 ºC) possono coesistere i tre stati di aggregazione dell’acqua. È sufficiente introdurre, in un recipiente sotto vuoto acqua e ghiaccio: un po’ di acqua evaporerà e si avranno tutte 3 le fasi. Tuttavia il sistema non è in equilibrio: dopo un certo tempo il ghiaccio si scioglie e rimangono soltanto le fasi liquido e vapore. t= 100°C X ! X PFN X PEN ! X PFN t = 32°F + –! Per avere le 3 fasi dell’acqua in equilibrio (PT) è necessaria una temperatura di 0.0098 ºC. La pressione corrispondente è 610.6 Pa, ovvero 6.026!10#3 atm. ( 180°F X ! X PFN X PEN ! X PFN ( t ) 100°C ) 0°C X ( p,V , R, ecc.) •! Dal 1954: taratura termometri definita mediante 1 solo punto fisso: PT acqua (273.16 K). ! –! Il PT è meglio definito del PFN. Infatti il punto di fusione corrisponde a temperature diverse dipendentemente dalla pressione, per cui è necessario considerare una pressione scelta ad arbitrio (1 atm). Al contrario, il PT definisce univocamente sia temperatura sia pressione. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 30! ! = 273.16 K X X PT 273.16 K X ( p,V , R, ecc.) 31! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 32! Taratura dei Termometri (IV) Il Termometro a Gas Perfetto •! Rimane il problema della linearità della funzione termometrica. •! Se la proprietà termometrica è la pressione e la sostanza termometrica è un gas, le discrepanze sono meno marcate e si annullano se i gas sono molto rarefatti (limite del gas perfetto: p " 0). •! Se la funzione termometrica dei diversi tipi di termometro non è lineare, allontanandosi dal punto triplo dell’acqua, si avranno discrepanze tra le temperature misurate. •! Si definisce gas perfetto un fluido ideale che esibisce in ogni condizione il comportamento che i gas reali mostrano soltanto in condizioni di estrema rarefazione. ! •! Un termometro a gas perfetto è un termometro in cui la sostanza termometrica è un gas molto rarefatto e la proprietà termometrica è il limite della pressione quando la pressione al punto triplo tende a 0. 273.16 K X ( p,V , R, ecc.) 33! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Il Termometro a Gas Perfetto (II) •! Vedremo più avanti che oltre alla temperatura del gas perfetto si può definire la temperatura termodinamica assoluta sulla base della macchina di Carnot, completamente indipendente dalla natura della sostanza termometrica e dal suo stato di aggregazione. •! Consideriamo un recipiente contenente acqua bollente (temperatura p fissata). 273.16 K O ( ) ! pPT = 273.16 K pPT curve a temperatura fissata (PEN acqua) dove pPT è la pressione dello stesso gas al punto triplo dell’acqua, otteniamo valori diversi utilizzando gas diversi. gas più rarefatto p = ! Hg gh •! Tuttavia, nel limite pPT " 0 le misure coincidono (temperatura del termometro a gas perfetto): ! = 273.16 K lim pPT "0 p pPT 2 aria N2 H2 p pPT pPT p A ! cost h gas Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 34! Unità di Temperatura Pressione del gas nell’ampolla al punto triplo dell’acqua •! Se immergiamo in esso un termometro a gas e misuriamo: 373.16 K Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! •! Si mostra inoltre che temperatura del gas perfetto e temperatura termodinamica assoluta coincidono. •! Il Sistema Internazionale utilizza, come unità di temperatura il Kelvin (K), definito come la frazione 1/273.16 della temperatura termodinamica assoluta del punto triplo dell’acqua. Hg 35! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 36! Scala di Temperatura Internazionale (STI) Trasformazioni Termodinamiche •! Un sistema che non si trova in uno stato di equilibrio termodinamico evolve, subendo una trasformazione termodinamica e passando dallo stato iniziale A allo stato finale B. •! Dal punto di vista pratico, la misura della temperatura del gas perfetto e della temperatura termodinamica assoluta risultano di difficile realizzazione. •! Nella pratica, per le misure di temperatura da 10#4 K a 104 K si utilizzano termometri di tipo diverso a seconda dell’intervallo di temperatura che interessa e si rinuncia alla linearità della funzione termometrica. •! Se tutti gli stati intermedi differiscono in maniera trascurabile da stati di equilibrio, allora la trasformazione di dice quasi-statica. •! La Scala di Temperatura Internazionale (STI-90) definisce, per ogni intervallo di temperatura, il tipo di termometro (sostanza e proprietà termometrica) e la funzione termometrica da utilizzare. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! •! Una trasformazione quasi-statica può essere pensata, a meno di errori trascurabili, una successione continua di stati di equilibrio. ! ! F = ! p S n̂ F p S n̂ 37! Trasformazioni Termodinamiche (II) Compressioni ed Espansioni Adiabatiche Quasi-Statiche di un Gas •! In un’espansione adiabatica di un gas il volume aumenta mentre la pressione e la temperatura diminuiscono. •! Una trasformazione quasi-statica si può rappresentare in diagrammi cartesiani (p.es. il diagramma p-V, detto diagramma di Clapeyron). •! In assenza di forze esterne, il gas si espande molto velocemente (il pistone si muove di moto accelerato). •! Per un fluido omogeneo ogni stato di equilibrio corrisponde a un punto. p pB p A A VA VB V B •! In tal caso la pressione diminuisce prima vicino al pistone. Poi la diminuzione di pressione si propaga nel resto del gas con velocità dell’ordine della velocità di propagazione delle onde sonore (che sono onde di pressione): vs~330 m/s. La trasformazione non è perciò quasi-statica. trasformazione ciclica (stato finale $ stato iniziale) isocora pA B C E isobara D 38! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! •! Anche la temperatura diminuisce prima vicino al pistone e poi diviene uniforme. v s ! 330 m/s V Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 39! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! pS n̂ 40! Compressioni ed Espansioni Adiabatiche Quasi-Statiche di un Gas (II) Compressioni ed Espansioni Isoterme Quasi-Statiche di un Gas •! Affinché un’espansione sia quasi-statica è perciò necessario che il moto del pistone sia lento (rispetto alla velocità del suono nel gas). ! •! Occorre perciò applicare una forza esterna F = ! p S n̂ (dove S è la superficie del pistone) che contrasti la pressione, in modo che la forza risultante sul pistone sia nulla, con essa sia nulla l’accelerazione e il pistone si muova di moto uniforme con piccola velocità. •! Le stesse considerazioni valgono per le compressioni e le espansioni isoterme: affinché un’espansione isoterma sia quasi-statica è necessario che il moto del pistone sia lento (rispetto alla velocità del suono nel gas). •! Per avere una compressione adiabatica quasi-statica occorre ancora una volta applicare una ! forza esterna che contrasti la pressione, F in modo che il pistone comprima il gas pS n̂ ! muovendosi lentamente di moto uniforme. F = ! p S nˆ •! Un termostato può essere realizzato mediante un sistema che sta compiendo una transizione di fase, (p. es. ghiaccio!+!acqua) oppure un sistema con capacità termica molto maggiore ! del sistema considerato (il mare è un F T termostato per un ferro rovente che ci cade). •! Per avere una compressione o un’espansione isoterma, una parete del cilindro deve essere diatermica e in contatto con un termostato (detto anche sorgente di calore a temperatura costante o serbatoio di calore o bagno di calore): cioè un sistema che mantiene inalterata la propria temperatura anche se posto in contatto con un sistema a temperatura differente. pS n̂ ! F = ! p S nˆ 41! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Riscaldamento e Raffreddamento Isocoro Quasi-Statico di un Gas •! Per riscaldare (o raffreddare) in maniera quasi-statica un sistema, occorre metterlo idealmente a contatto con una successione sufficientemente estesa di termostati a temperatura via via crescente (via via decrescente) in modo che la differenza di temperatura tra sistema e termostato sia sempre trascurabile. T1 Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 42! Equazione di Stato dei Gas Perfetti •! Se si mette a contatto un sistema a T T (> T ) temperatura T1 con un sistema a temperatura T2 > T1, la temperatura nei 2 sistemi varia prima in prossimità della parete diatermica e soltanto in seguito diviene uniforme. La trasformazione non è perciò quasi-statica. 1 Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 2 1 T1 + !T T1 + 2!T T1 + 3!T T2 43! •! Se un gas è sufficientemente rarefatto da potere essere considerato un gas perfetto, si trova sperimentalmente che le variabili di stato p (pressione), V (volume) e T (temperatura assoluta), all’equilibrio termodinamico, sono legate dalla relazione: pV = nRT R = 8.314 J mol!1 K !1 dove n è la quantità di sostanza, misurata in moli e R è una costante, detta costante universale dei gas. •! Una mole è la quantità di sostanza di un sistema che contiene NA = 6.024!1023 (numero di Avogadro) entità elementari (atomi, molecole, ioni, elettroni, ecc.). Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 44! Unità di Massa Atomica Unità di Massa Atomica (II) •! Una mole di atomi di 12C ha massa pari a 12 g. •! La massa molare di una sostanza, misurata in grammi è numericamente uguale alla massa molecolare, misurata in unità di massa atomica. •! Si definisce unità di massa atomica la massa: 1 1u = m 12 C = 1.6605655 ! 10"27 kg 12 pari a 1/12 della massa di un atomo di 12C. ( ) •! P.es. l’ossigeno ha massa atomica pari a 16u. Poiché l’ossigeno è costituito da molecole biatomiche (O2), la massa molecolare è M = 32u. Perciò una mole di ossigeno ha massa pari a 32g. •! La massa degli atomi, misurata in u (massa atomica o peso atomico) è riportata sulla tavola periodica di Mendeleiev. L’atomo di 12C ha perciò massa atomica pari a 12 u e una mole di 12C ha massa pari a 12 g. •! P.es. l’azoto ha massa atomica pari a 14u. Poiché l’azoto è costituito da molecole biatomiche (N2), la massa molecolare è M = 28u. Perciò una mole di azoto ha massa pari a 28g. 45! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Trasformazioni Isoterme di un Gas Perfetto e di un Fluido Reale Trasformazioni Isoterme di Fluidi Reali •! Se la temperatura è inferiore alla temperatura critica (per l’acqua TC = 374 ºC = 647 K) è possibile la liquefazione. •! Per l’equazione di stato dei gas perfetti, le isoterme di un gas perfetto sono rappresentate, nel diagramma di Clapeyron da iperboli equilatere, di equazione: •! Quando coesistono le fasi liquida e aeriforme l’isoterma è una retta orizzontale (coincide con l’isobara): comprimendo il sistema a T costante, p V diminuisce, ma, invece di aumentare p, si ha una transizione di fase di una parte di gas che diventa liquido (con conseguente diminuzione del C numero n di moli di gas e costanza di p). pV = cost T1 T3 T4 liquido e vapore saturo in equilibrio V Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! T gas liquido •! Nei fluidi reali sono possibili cambiamenti dello stato di aggregazione (o cambiamenti di fase: gas, liquido, solido in vari stati cristallini) e dunque p gas le isoterme sono più complicate. perfetto T2 46! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! TC V 47! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 48! Trasformazioni Isoterme di Fluidi Reali (II) Trasformazioni Isoterme di Fluidi Reali (III) p •! Nella zona in cui si trovano entrambe le fasi liquida e aeriforme in equilibrio, la pressione non dipende dal volume ma soltanto dalla temperatura (pressione di vapor saturo). •! Possono coesistere all’equilibrio le fasi liquida e solida (ogni compressione fa progredire la solidificazione invece di aumentare la pressione). gas C liquido liquido e vapore saturo in equilibrio TC V •! Quando si considera anche lo stato solido la situazione è ancora più complicata per la possibilità di fusione, solidificazione e sublimazione. #TPT = 273.16 K = 0.0098°C $ p = 610.6 Pa = 6.026 ! 10"3 atm % PT 49! Equazione di Stato di Van der Waals Fr •! Nell’espressione si è valutato l’effetto delle forze di interazione tra le molecole, di origine elettrica: •! Dà una descrizione dello stato fluido più vicina alla realtà rispetto all’equazione di stato dei gas perfetti: costante della pressione interna –! Forza attrattiva (forza di Van der Waals), debole, di raggio d’azione relativamente grande. ! n2 a $ V ' nb = nRT (equazione di Van der Waals) p + # V 2 &% " p ) covolume V v= n si può scrivere più semplicemente: ! a$ #" p + v 2 &% v ' b = RT ( ) covolume molare –! Forza repulsiva, più intensa ma di raggio d’azione più piccolo. C reale Van der Waals V Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 50! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Equazione di Stato di Van der Waals (II) •! È un’equazione di stato approssimata per i gas reali. ovvero, definito il volume molare: •! Possono coesistere all’equilibrio le fasi liquida, solida e aeriforme (punto triplo). •! Per l’acqua: Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! ( Diagramma p-V-T per l’acqua. Pressioni elevate. 51! •! Per la forza repulsiva le molecole non si possono avvicinare più di tanto. Il loro volume minimo, detto covolume, è pari a bn. repulsiva risultante attrattiva r p C reale Van der Waals Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! V 52! Equazione di Stato di Van der Waals (III) Equazione di Stato di Van der Waals (IV) •! Il volume effettivamente a disposizione è (Vnb). •! Dunque: ( del •! Le forze attrattive agenti su una molecola lontana dalle ! pareti ! recipiente sono dirette in tutte le direzioni, per cui: F = 0 F ! numero di molecole per unità di volume ) 2 2 " n% =$ ' #V & 2 •! Le molecole in prossimità delle pareti sono soggette soltanto a una forza diretta verso l’interno del fluido, la quale produce un aumento di pressione. p •! Per cui la pressione efficace sarà: p + a Vn 2 , dove la costante di proporzionalità a è detta costante della p pressione interna. •! La forza per unità di superficie è proporzionale: •! Considerando covolume e costante della pressione interna si ha: C –! Al numero delle molecole attirate per unità di volume; –! Al numero delle molecole attiranti per unità di volume. reale Van der Waals ! n2 a $ # p + V 2 & V ' nb = nRT " % ( ) C reale Van der Waals V Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! V 53! Goccioline d’Acqua e Vapore Acqueo 54! Goccioline d’Acqua e Vapore Acqueo (II) •! Il vapore acqueo è costituito di acqua allo stato aeriforme, ed essendo incolore è invisibile (a 20 ºC, con umidità relativa del 50% nell’aria ci sono circa 8 g/m3 di vapore acqueo, assolutamente invisibile). •! Dalla pentola sul fuoco esce vapore acqueo invisibile. A contatto con l’aria più fredda all’esterno della pentola, il vapore acqueo condensa, formando minute goccioline di acqua liquida che noi percepiamo come “fumo”. Lo stesso vale per l’alito d’inverno. •! La “condensa” che si osserva d’estate sulle bottiglie di vetro freddo estratte dal frigorifero è dovuta al vapore acqueo, presente nella stanza anche se invisibile, il quale, a contatto con la superficie fredda del vetro, condensa, formando sul vetro tante piccole goccioline di acqua liquida. •! Le nubi non sono formate da vapore acqueo ma da minuscole goccioline di acqua liquida o, ancora più spesso, da cristallini di acqua solida. •! In assenza di vento, le nubi non rimangono sospese nell’aria, ma cadono molto lentamente (la caduta è frenata dalla resistenza dell’aria). La velocità limite è molto piccola perché la massa delle goccioline è piccola. •! Il “fumo” che si osserva uscire da una pentola sul fuoco o nell’alito d’inverno non è vapore acqueo, ma è formato da molte minuscole goccioline di acqua liquida. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 55! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 56! Ebollizione Ebollizione (II) •! I pori pieni di aria sono presenti anche a temperature inferiori a 100 ºC. •! Che cosa succede quando l’acqua bolle? –! Che cosa contengono le bolle? –! Come mai avviene proprio a 100 ºC? •! A bassa temperatura l’acqua evapora soltanto sulla superficie del liquido. •! L’evaporazione (transizione dalla fase liquida alla fase aeriforme) avviene anche a temperature inferiori a 100 ºC: –! Non riesce a evaporare dentro i pori del fondo, perché dovrebbe vincere la pressione idrostatica, che è pari alla somma della pressione atmosferica e del peso di una colonna d’acqua di sezione unitaria: –! Tanto è vero che il bucato steso si asciuga anche a temperature inferiori a 100 ºC… •! Le bolle si formano attorno a pori e impurità presenti sulla superficie del recipiente. •! Se il poro è piccolo, l’acqua non vi entra a causa della tensione superficiale (non si riesce a rompere la “pelle” dell’acqua). Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! p fondo = p A + ! gh " p A Se h = 10 cm si ha, p. es.: ( p fondo = 101325 Pa + 980 Pa = 102305 Pa = p A 1 + 1% 57! Ebollizione (III) h p A + ! gh ) Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 58! Temperatura dell’Acqua in Ebollizione •! Aumentando la temperatura, aumenta la pressione di vapor saturo dell’acqua. •! Mantenendo sul fuoco una pentola di acqua che bolle, la temperatura non aumenta sopra i 100 ºC: p A + ! gh •! Alla temperatura di circa 100 ºC la pressione di vapor saturo dell’acqua uguaglia la pressione idrostatica. –! Poiché ha luogo una evaporazione veloce (entro tutte le bolle) l’energia fornita dal fuoco viene utilizzata per fare passare l’acqua dalla fase liquida alla fase aeriforme (calore latente di evaporazione), e non per innalzare la temperatura. •! A questa pressione l’acqua riesce a evaporare, oltre che alla superficie, anche nei pori e nelle bolle, facendo ingrossare la bollicina contro la pressione idrostatica. –! Aumentando l’intensità della fiamma, aumenta la velocità di evaporazione ma non aumenta la temperatura. •! Aumentando l’intensità della fiamma sotto la pentola dell’acqua in ebollizione con la pasta, l’acqua evapora più in fretta, ma la pasta non si cuoce più in fretta: •! La bolla si ingrossa sempre più riempiendosi di vapore acqueo, ed essendo più leggera dell’acqua, sale in superficie. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! –! Perché la temperatura non aumenta. 59! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 60! Pentole a Pressione Ebollizione in Montagna •! Nella pentola a pressione l’acqua bolle a temperatura superiore a 100 ºC (circa 120 ºC) perché la pressione interna della pentola a pressione è superiore alla pressione atmosferica: •! Per lo stesso motivo in alta montagna l’acqua bolle a temperatura più bassa. •! In alta montagna la pressione atmosferica è inferiore: –! Per aversi l’ebollizione, la pressione di vapor saturo deve superare " non più la pressione atmosferica " ma la pressione interna della pentola; –! Per aversi l’ebollizione la pressione di vapor saturo deve superare una pressione atmosferica più bassa; –! Poiché la pressione di vapor saturo diminuisce con la diminuzione della temperatura T, tale superamento si ha a temperatura T più bassa (< 100 ºC). –! Poiché la pressione di vapor saturo aumenta con la temperatura T, tale superamento si ha a T più elevata. •! Nella pentola a pressione i cibi si cuociono più velocemente: –! Perché si cuociono a temperatura più elevata. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 61! Camere a Bolle Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 62! Camere a Bolle (II) •! Se il recipiente non è poroso né contiene impurità, il liquido si surriscalda: –! Raggiunge temperature > 100 ºC. •! Se una particella elettricamente carica (p. es. una particella elementare dei raggi cosmici) attraversa il liquido surriscaldato allora si formano le bolle lungo la traiettoria della particella: La camera a Bolle BEBC (Big European Bubble Chamber) del CERN di Ginevra. Foto di tracce di particelle subatomiche. –! Al livello del mare arrivano circa 100 muoni (particelle elementari cariche dei raggi cosmici) per secondo per metro quadrato. •! Su tale principio funziona un rivelatore di particelle denominato camera a bolle. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 63! Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! 64! Ebollizione (Riassunto) •! Le bolle dell’acqua in ebollizione contengono vapore acqueo. •! L’evaporazione (transizione dalla fase liquida alla fase aeriforme) avviene anche a temperature inferiori a 100 ºC. •! A 100 ºC la pressione di vapor saturo dell’acqua uguaglia la pressione �pressione atmosferica). idrostatica (� •! Nella pentola a pressione l’acqua bolle a temperatura superiore a 100 ºC (circa 120 ºC) perché la pressione interna della pentola a pressione è superiore alla pressione atmosferica e l’ebollizione richiede che la pressione di vapor saturo superi la pressione interna della pentola. http://campus.cib.unibo.it/2433/ Domenico Galli •! In alta montagna la pressione atmosferica è inferiore e di conseguenza l’acqua bolle a temperatura più bassa. Dipartimento di Fisica •! Per avere l’ebollizione il recipiente deve avere pori o impurità. In assenza di pori o impurità le bolle si formano soltanto lungo le traiettorie delle particelle cariche dei raggi cosmici. Domenico Galli – Fisica Generale A – 13. Sistemi Termodinamici! [email protected] http://www.unibo.it/docenti/domenico.galli https://lhcbweb.bo.infn.it/GalliDidattica 65!