TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI: UTILIZZARE MEGLIO I FARMACI E SEGUIRE UN CORRETTO STILE DI VITA IL QUADRO MONDIALE E NAZIONALE Studi epidemiologici condotti negli USA e in Canada hanno documentato un diffuso potenziale utilizzo inappropriato di farmaci nella popolazione anziana. Uno studio europeo pubblicato nel 2005 su JAMA* (Journal of the American Medical Association) condotto su un campione di 2.707 anziani delle aree metropolitane di Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Italia, Olanda, Norvegia e Regno Unito, ha permesso di verificare che il 19,8% del campione, nel periodo di rilevazione settembre 2001-gennaio 2002, ha utilizzato almeno un farmaco in modo inappropriato. Emergono anche differenze sostanziali tra nazione e nazione, con medie che vanno dal 5,8% della Danimarca al 26,5% dell’Italia. In particolare il 26,5% degli anziani italiani esagera con pastiglie, iniezioni e spray, spesso utilizzati in modo inappropriato. *Potentially inappropriate medication use amon elderly home care patiens in Europe. JAMA 2005 mar 16;293(11) :1348-58 Sembra quasi che nella nostra società si tenda a considerare l'età avanzata alla stregua di una malattia e si pensi di curarla con l'utilizzo di farmaci, mentre i cambiamenti naturali che si manifestano con l'avanzare dell'età (maggiore lentezza nei movimenti, comparsa di piccoli dolori, riduzione della memoria, problemi di postura, stasi intestinali, maggior bisogno di riposo…), non sono sinonimo di malattia e richiederebbero spesso solo un modo diverso di gestire la propria vita. Altrettanto si può dire per patologie quali ansia, insonnia, depressione, molto frequenti nella popolazione anziana, che potrebbero trovare giovamento anche da un diverso stile di vita. L’aumento dell’aspettativa di vita è certamente dovuto al miglioramento degli stili di vita, allo sviluppo della ricerca farmaceutica e ai progressi della medicina in genere, tuttavia i problemi di salute non si esauriscono e l’aumento costante della richiesta di farmaci può essere, esso stesso, un problema sanitario. E A FERRARA? Ferrara risulta essere la provincia dell’Emilia Romagna con il più alto Indice di Vecchiaia*: 260,14 rispetto al dato regionale 186,35 (fonte dati ISTAT 2004) e con la maggiore incidenza di popolazione anziana (età ≥ 65 anni) rispetto alle altre Province della Regione (25,54% FE, media RER 22,72% dati 01.01.2006). *(indice di vecchiaia: indicatore demografico che calcola il rapporto fra il numero di anziani con 65 anni o più e il numero di giovani al di sotto dei 15 anni) Le persone con età ≥ a 65 anni nel 2006 erano circa 90.000, un quarto dell’intera popolazione, e ad esse è stato destinato il 60% dei farmaci concedibili dal Servizio Sanitario Nazionale. Da tale rilevazione sono esclusi i medicinali di automedicazione e i non concedibili, ad esempio: ansiolitici, antidolorifici, … L’analisi del contesto ha spinto l’AUSL di Ferrara a predisporre un progetto di educazione alla salute e al corretto uso dei farmaci destinato alla popolazione anziana della provincia, che coinvolge anche Medici, Farmacisti, Sindacati dei Pensionati e Centri Sociali per anziani. IL PROGETTO AUSL FERRARA L’Azienda USL di Ferrara conduce dal 2004 un progetto rivolto a tutta la popolazione della provincia sul corretto uso dei farmaci e su stili di vita salutari. La prima fase è stata incentrata sulla promozione di stili di vita adeguati e consoni all’età, mentre la seconda, avviata nel 2006, è dedicata al corretto uso dei farmaci. La necessità di realizzare indagini e, conseguentemente, campagne informative sul corretto uso dei farmaci, specie nella popolazione anziana, nasce dal fatto che gli anziani sono i maggiori utilizzatori di farmaci perché affetti da più patologie In molti casi si tratta di malattie croniche che richiedono cure continuative: un anziano può arrivare ad assumere anche 8-10 farmaci diversi al giorno. Questo può generare errori o dimenticanze nella assunzione del farmaco e condurre ad abusi aumentando il rischio di effetti indesiderati o di pericolose interazioni tra farmaci. Per evitare i danni connessi è necessario divulgare informazioni sui comportamenti e sulle soluzioni più adatte per impiegare il farmaco al meglio e mantenere lo stato di salute, promuovendo l’impiego razionale dei medicinali nell’osservanza di stili di vita adeguati. METODOLOGIA: LA COMMISIONE E IL QUESTIONARIO1 L’elaborazione del questionario è stata affidata ad una Commissione di esperti composta da medici di famiglia, specialisti, farmacisti e rappresentanti dei sindacati pensionati CGIL, CISL e UIL. Il questionario, composto da 14 domande, alcune delle quali a risposta 1 Per il questionario completo si veda Appendice 2 2 multipla, è stato distribuito in 500 copie a persone di età compresa fra i 60 e gli 80 anni nei 12 Centri di Promozione Sociale di Ferrara: Aguscello, Barco, Boara, Doro, Il Melo, Montalbano, Pontelagoscuro, Portareno, Rivana, S.Bartolomeo in Bosco, via Canapa e via Resistenza. Il campione d’indagine è composto dai 336 questionari correttamente compilati. Obiettivi dell’indagine: conoscere le necessità di informazione della popolazione sul corretto uso dei farmaci per creare materiale e campagne informative future adeguate; sondare le conoscenze del campione sugli stili di vita più appropriati per mantenersi in salute. I RISULTATI2 A. Stili di Vita e rapporto con i farmaci Tutta la popolazione campione pratica attività fisica con regolarità: 54 % passeggia a piedi 48 % va in bicicletta 16 % ginnastica 11 % nuoto, ballo, corsa, tennis, cicloturismo, calcio e yoga. Fra le abitudini che possono danneggiare la salute il 90% del campione indica il fumo, seguito dall’eccessiva assunzione di alcol (81%) e da alimentazione eccessiva o insufficiente (51%). Da sottolineare che il 47% del campione ritiene che l’assunzione spontanea di farmaci senza consultare il medico sia anch’essa una cattiva abitudine che può danneggiare la salute. Per seguire una dieta equilibrata vengono correttamente indicati i cibi che devono essere assunti con moderazione: in primo luogo i grassi animali (84%), seguiti da dolci (66%), sale (57%), formaggi (45%), pasta (23%) . Gli anziani ferraresi seguono poco le terapie alternative: solo il 14% ha fatto uso di erbe medicinali, il 7% ha fatto ricorso all’agopuntura, il 6% all’omeopatia, l’1% a massaggi shiatsu. In merito alla conservazione e smaltimento dei farmaci: la maggior parte degli intervistati conserva i farmaci in armadietti posti in alto. Solo il 10% chiude il deposito a chiave. Il luogo in cui vengono conservati è prevalentemente la cucina, seguito dalla stanza da bagno e dalla camera da letto. Lo smaltimento dei farmaci scaduti avviene 2 Per consultare i dati completi si veda Appendice 1 3 tramite i raccoglitori posti nelle farmacie, ma ancora un quarto degli intervistati lo getta nel comune bidone della spazzatura. Dall’aggregazione delle risposte emerge, dunque, un discreto livello di conoscenza relativo allo stile di vita salutare e alle regole di un’alimentazione equilibrata. Pertanto si può dedurre che la popolazione ferrarese, anche in età avanzata, segua uno stile di vita sufficientemente salutare. Le risposte sulla conservazione e smaltimento dei farmaci scaduti, indicano che questo aspetto necessita di ulteriori informazioni per indurre a comportamenti più corretti. B. Bisogno di salute Il campione intervistato vede nel proprio medico di famiglia il principale interlocutore in caso di disturbi o problemi di salute. A lui si rivolge infatti, in prima istanza, il 95% delle persone; seguono il medico specialista (10%) ed il farmacista (6%). Il rapporto fiduciario che si può instaurare tra medico e paziente e l’organizzazione del sistema sanitario fanno si che il medico curante diventi la principale figura cui rivolgersi in caso di necessità. Nonostante il suo ruolo di principale interlocutore, le indicazioni del medico non sono del tutto seguite, infatti se il 77% degli intervistati si dimostra attento alle prescrizioni del medico e allo schema terapeutico da questo indicato e lo avverte di tutti i farmaci che ha assunto o gli sono stati prescritti da altri professionisti, ben il 20% del campione non sempre si attiene alle indicazioni del medico nell’assunzione dei farmaci. Analoga percentuale dichiara di aver interrotto o modificato la cura senza aver sentito il parere del medico; infine, il 13% ha, almeno una volta, assunto farmaci senza metterne a conoscenza il medico. Gli intervistati si rivolgono direttamente al farmacista per richiedere antidolorifici (42% del campione), lassativi (18%) e colliri (17%), in percentuale assai minore vengono richiesti sciroppi per la tosse, antipiretici, pomate e digestivi. CONCLUSIONI Nel complesso le risposte mettono in evidenza una conoscenza abbastanza corretta sull’uso dei farmaci. Emerge, comunque, come già evidenziato anche da ricerche di livello nazionale ed europeo, la tendenza ad un uso potenzialmente inappropriato dei farmaci. La riprova è che il 20% degli intervistati non assume regolarmente i farmaci prescritti o che interrompe o cambia la terapia senza il consiglio del medico. 4 Questi, sono sicuramente gli aspetti più critici su cui è necessario intervenire con azioni informative, di relazione e di educazione proprio per salvaguardare la salute dei cittadini. Ruolo Medico di Base e del Farmacista Il progetto di informazione nei confronti dei cittadini ha l’obiettivo principale di richiamare l’attenzione su temi rilevanti legati all’utilizzo dei farmaci e di accrescere e migliorare le conoscenze. La modificazione dei comportamenti verso un utilizzo più consapevole e corretto necessita in modo rilevante della mediazione dei professionisti di riferimento in tema di farmaci. I risultati dei questionari evidenziano infatti che i medici di famiglia e i farmacisti sono i referenti abituali sia per quanto attiene ai problemi di salute, sia per quanto riguarda la necessità di informazione in tema di farmaci. I cittadini devono essere i destinatari di un’informazione “di qualità” che non trasmetta solo conoscenza ma favorisca anche un utilizzo appropriato del medicinale. Agli Operatori Sanitari (Medici e Farmacisti) viene chiesto di proporsi come “centri di informazione” per i cittadini. Il farmaco viene prescritto al termine di un processo diagnostico e va “accompagnato” da informazioni e consigli, senza mai abbandonare il paziente a se stesso. Si vuole affidare ai professionisti del territorio un ruolo di educatori sul corretto uso dei farmaci, contando sul fatto che le informazioni fornite dal proprio medico e dal farmacista hanno un valore aggiunto rispetto ad altri strumenti di comunicazione. I dati dimostrano che il farmaco tradizionale è visto come il principale strumento di cura e anche questo può indurre all’abuso. INFORMASALUTE - L’APPROFONDIMENTO La pubblicazione restituisce parte dei dati raccolti nella fase di indagine grazie al questionario. Accanto alla restituzione dei dati sono stati evidenziati anche i principali errori commessi dagli anziani nell’assunzione dei farmaci. Dalle criticità emerse con il questionario si è anche voluto dare alcuni consigli utili che permettono di utilizzare in modo più corretto i farmaci . Ferrara, 5 settembre 2007 A cura di Ufficio Stampa e Servizio Farmaceutico Aziendale 5