Al Conservatorio di Torino si sfidano tre giovani compositori per
per ricordare l’autore della musica di Fratelli d’Italia.
Concorso Michele Novaro: la serata finale
In giuria, tra i più famosi compositori italiani, anche Elio di Elio e le storie tese
Torino, 2 dicembre 2016 - Scrivere una composizione dedicata all’Italia, ricordando il
compositore che nel 1847 ha consegnato ai suoi abitanti uno spartito in grado di dare
identità a una nazione. Note che proprio 70 anni fa, nel 1946, avevano la loro prima
esecuzione ufficiale come Inno della Repubblica Italiana.
È questo lo scopo del Concorso di Composizione Michele Novaro, ideato
dall'onorevole Lorenzo Becattini, promosso dall’Associazione Mendelssohn di
Milano con il sostegno di Italgas e giunto ora alla fase finale che si terrà il 2
dicembre 2016 alle ore 21.00 al Conservatorio statale di musica “G. Verdi” di
Torino.
Al bando hanno risposto 40 compositori da tutto il mondo, tutti sotto i 30 anni,
come richiesto dal regolamento. L’idea dei promotori era, infatti, di spronare i giovani
a creare un inno che non sostituisse quello attuale, ma che fosse capace di raccontare
l’Italia contemporanea. Del resto anche Novaro aveva 29 anni quando ricevette a
Torino il testo dell’amico Goffredo Mameli appena ventenne.
I lavori sono stati vagliati da una giuria che comprende alcuni dei più famosi
compositori e musicisti italiani: Luca Lombardi (presidente), Cristian Carrara,
Giulio Castagnoli, Roberto Prosseda e Stefano Belisari più conosciuto come Elio
del gruppo Elio e le Storie Tese. Nome che non deve stupire perché l’ex giurato di XFactor ha un background decisamente ‘classico’ e spiega così la scelta di aderire al
Concorso: “La richiesta mi è arrivata dai colleghi Luca Lombardi e Roberto Prosseda,
con i quali collaboro da qualche anno, divertendomi non poco. L’idea mi è piaciuta: mi
sembra giusto celebrare il compositore dell'inno, visto che ci riferisce sempre e
solo all’autore del testo. Trovo piuttosto inutile invece criticare l’Inno di Mameli –
prosegue Elio – ormai il giudizio non riguarda più testo e musica, l’inno fa parte della
nostra storia, cambiarlo non ha senso e poi le buone esecuzioni rendono giustizia al
lavoro di Mameli e Novaro. Del resto lo scopo di un inno è ispirare orgoglio per la
propria nazione”.
Venerdì 2 dicembre nel corso di una serata musicale al Conservatorio di Torino
potremo ascoltare i tre brani inediti entrati in finale, incorniciati da un programma che
prevede una selezione operistica di Rossini, Bellini, Verdi e Puccini oltre che
ovviamente il Canto degli Italiani di Novaro. L’esecuzione sarà curata dall’Ensemble di
Musica Contemporanea del Conservatorio.
I tre brani che entreranno nella finale sono Crepuscolo mediterraneo del torinese
Daniele Di Virgilio; Photofusion, del veronese Alessio Manega, mentre il terzo in
lizza è rappresentativo dei tanti stranieri che hanno deciso di cantare l’Italia
iscrivendosi al concorso: Etna, della compositrice Chia-Ying Lin di Taiwan. Una
curiosità: i tre giovani autori, oltre ad avere tutti già un invidiabile palmares, sono
tutti nati nel 1990.
A fine serata la giuria, a cui si aggiungeranno l’on Lorenzo Becattini e Piero Ostali,
Presidente di Casa Musicale Sonzogno, proclamerà il vincitore. Il premio consiste nella
pubblicazione dell’opera da parte dell’editore Sonzogno, l’esecuzione in alcuni concerti
selezionati e un riconoscimento economico.
Tutto ciò si svolgerà a poche centinaia di metri da quella stanza di Piazza Castello a
Torino dove, in una sola notte, Michele Novaro contribuì a cambiare la storia italiana,
senza riceverne in cambio né denaro né fama. L’auspicio è che questo concorso serva
a ricordare la sua figura e magari fare in modo che il “Canto degli Italiani”, ancora oggi
classificato come “inno provvisorio” possa avere il suo giusto riconoscimento insieme a
entrambi i suoi autori. Per informazioni http://www.concorsonovaro.it/
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