II B Relazione del gruppo MEL - Istituto Comprensivo di Cisano

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ALLA SCOPERTA DELL'HARDWARE
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo di Cisano Bergamasco (BG)
Scuola Secondaria di Primo Grado - Cisano Bergamasco BG
Anno scolastico 2015-2016
Tecnologia Prof. G. Crotti
Classe 2B
Barcella Maichol - Bertoldini Lea - Biava Evelin
Relazione tecnica
Nelle ore scolastiche di tecnologia ci siamo occupati dell’evoluzione del computer dal
tempo degli antichi romani, con i primi calcolatori (abaco romano), ad oggi. Il lavoro è
durato circa 24 ore e l’abbiamo svolto sia individualmente, che divisi in piccoli gruppi.
Durante la prima lezione abbiamo visto dei fumetti, utilizzando la Lim, che hanno
raccontato l’evoluzione del computer; poi abbiamo ricevuto dal professore la lista degli
elementi hardware da ricercare e quindi siamo passati alla fase pratica, smontando e
rimontando un computer alla ricerca di tutti i dispositivi presenti al suo interno. Per
eseguire questo lavoro abbiamo utilizzato: giravite piatti e a croce medio-piccoli, guanti,
mascherine protettive e chiavi Torx (per smontare l’hard disk), fumetti (proiettati sulla
Lim) e immagini ricercate nel web. Internet infatti è stato determinante per lo svolgimento
di questa attività.
I fumetti raccontavano inizialmente del computer visto nel suo insieme e spiegavano che
era del tutto ignorante in quanto, come tutte le persone, aveva bisogno di essere istruito
per compiere il proprio lavoro.
La principale qualità era quella di possedere molta memoria, riuscendo ad elaborare dati
in tempi rapidissimi.
Al giorno d’oggi ci sono già moltissimi lavori svolti da computer, anzi, dalle macchine con
braccia meccaniche comandate da computer: i robot.
Al tempo dei romani vi erano delle calcolatrici (abaco romano) costituite da una tavoletta
di pietra con delle scanalature cifrate e una manciata di pietruzze, che spostate
opportunamente davano il risultato numerico. Era però assai scomodo eseguire
operazioni con i numeri romani..… considerando il fatto che usavano simboli come I III V
X D M , ecc…..
Successivamente dall'India vennero introdotti i numeri decimali, quelli che usiamo ancora
oggi, portati in Europa dagli arabi intorno all'anno 1000. Dall’oriente arrivò l’abaco
decimale, con il quale si potevano risolvere calcoli molto complessi.
Nel 1642 in Francia venne inventata la Pascalina, una macchina che faceva rapporti
automaticamente; il suo inventore Blaise Pascal; era un ragazzo che voleva aiutare il
padre, un esattore delle imposte, a fare i calcoli con più facilità. Infatti col la Pascalina si
potevano fare addizioni e sottrazioni (solo in seguito vennero costruite altre macchine
per svolgere moltiplicazioni e divisioni). Per farla funzionare si dovevano prima registrare
i numeri sulle ruote dentate della macchina, poi muovere ingranaggi e manovelle per
compiere l’operazione matematica.
Nel 1833 Charles Babbage, professore di matematica all’Università di Cambrige ideò
un calcolatore capace di fare tutto da solo, bastava dotarla di memoria. La sua
“macchina analitica” avrebbe dovuto funzionare con un motore a vapore e sarebbe stata
grande come un campo da calcio.
Purtroppo non riuscì a realizzare il suo progetto. Babbage per fornire i dati alla macchina
usava dei cartoncini perforati. Aveva utilizzato l’idea del telaio del francese Joseph
Marie Jacquard nel 1801.
I cartoncini perforati erano un prototipo di programmazione e di istruzioni per il
funzionamento della macchina, come per esempio il carillon o le vecchie pianole
automatiche che eseguivano musiche su programma.
Nel 1880 per la prima volta, queste schede perforate vennero utilizzate nelle operazioni
di censimento, per gestire i dati anagrafici della popolazione degli Stati Uniti.
Fu un certo ingegnere Hollerith a fornire questa macchina e qualche anno dopo a
New York si costituì una piccola società che diventò l'International Business
Machines (I.B.M.).
Nasce così l’informatica, ovvero la scienza del trattamento e della conservazione delle
informazioni con macchine, in modalità automatica.
Successivamente al posto dei cartoni perforati vennero utilizzati nastri e altri supporti
magnetici, con cariche elettriche al posto dei buchi. Il primo vero e proprio calcolatore
elettrico venne costruito però nel1946 per scopi militari.
L’ E.N.I.A.C. era una macchina enorme e lenta, tutto corpo e poco cervello. Con questa il
computer diventò programmabile.
Tutti i primi calcolatori erano costosi e ingombranti; funzionavano con migliaia di valvole
che successivamente vennero sostituite da transistor, via via sempre più piccoli.
Nasce così la moderna elettronica, cioè la scienza che studia il moto degli elettroni nel
vuoto e in alcuni materiali semiconduttori.
La rivoluzione successiva è data dall'invenzione del circuito integrato, che si chiama così
perché sullo stesso supporto sono stampati migliaia di transistor.
Oggi la stessa capacità di calcolo dei primi enormi computer è contenuta in un circuito
integrato di pochi centimetri di lato, il chip. Il chip è montato su una struttura grande
come un insetto: il microprocessore.
Silicon Valley è in California, luogo in cui si trovano i laboratori e le intelligenze più
vivaci della microelettrica. In questa zona vi è una forte concentrazione di silicio,
materiale utilizzato per la realizzazione di microprocessori. Questi sono disegnati su
pannelli, fotografati, ridotti a dimensioni microscopiche e poi stampati su sottili fette di
silicio. Con una fetta dal diametro di pochi centimetri si ricavano centinaia di chip. I
microprocessori possono essere programmati per diversi utilizzi e ormai a nostra
insaputa circondano la nostra vita.
Li troviamo ovunque: nelle auto, negli elettrodomestici, nei giochi, negli orologi, nei
cellulari e nelle macchine fotografiche, e anche ovviamente nel cervello di un PC….
I computer conoscono solamente 2 numeri: 0 e 1. All’interno del computer ci sono dei
meccanismi che dirottano gli impulsi elettrici. Il sistema binario usa solo 2 cifre: (0 e 1) al
posto di 10, in base alla durata degli impulsi elettrici il computer capisce il tasto premuto.
Il Bit è l’abbreviazione di cifra binaria ed è espresso con una carica elettrica. Il Byte
invece è un gruppo di 8 Bit.
Oggi si può “parlare” con un computer, con un linguaggio simile al nostro che si chiama
sistema binario, costituito da due cifre 1 e 2 poste in diverse combinazioni.
Le memorie dei computer si misurano con i Kbyte (1000 byte). I primi Personal
Computer erano dotati di 64 Kbite di memoria. Adesso un computer può avere più di
1000 miliardi di Kbyte.
Durante le fasi di smontaggio abbiamo individuato: l'alimentatore, la CPU o
microprocessore, il floppy disk, l'hard disk o disco rigido, il lettore DVD, le RAM, la
scheda madre, la ventola di raffreddamento, il masterizzatore, la scheda video, la
batteria a tampone e il dissipatore di calore. Nello smontare il computer abbiamo
osservato che non tutti gli elementi indicati dal professore erano presenti all’interno del
nostro PC.
Il mio gruppo ha incontrato difficoltà nel riconoscere alcune parti, ma poi con l'aiuto di
internet siamo riusciti, attraverso i codici riportati sui dispositivi, a risalire alla provenienza
ed alle caratteristiche funzionali.
Questa attività didattica è stata interessante e anche divertente.
...Sarebbe bello farlo più spesso anche nelle altre materie...
Componenti Hardware
ricercati nel web
Descrizioni, definizioni e
funzioni
Componenti Hardware
realmente presenti nel PC
(oggetto di analisi: HP WINDOWS 2000)
L'alimentatore
è
un
apparato elettrico, semplice
o composto, che serve a
raddrizzare
in
uscita
la
tensione elettrica in ingresso.
L'hard disk (disco rigido) è
un
dispositivo
di
archiviazione del computer
ed è uno dei tipi di dispositivi
di
memoria
di
massa
attualmente più
utilizzati essendo presente
nella
maggior
parte
dei
computer.
La
C.P.U.(Central
Processing
unità
Unit)
è
detta
centrale
elaborazione
coordina
di
perché
in
maniera
centralizzata tutte le altre
unità
presenti
di
nelle
elaborazione
architetture
hardware dei computer di
elaborazione
delle
varie
periferiche interne o schede
elettroniche (scheda audio,
scheda
rete).
video,
scheda
di
Il dissipatore di calore è
un
dispositivo,
montato
generalmente su una scheda
elettronica,
che
consente
l'abbassamento
della
temperatura dei componenti
elettrici
e/o
elettronici
presenti
che
sprigionano
calore.
La
di *
ventola
raffreddamento
è
un
dispositivo rotante con elica
n
e
l
che soffia aria sul dissipatore
di calore.
nostro caso la ventola di raffreddamento
si trova all'interno del dissipatore di
calore.
Il drive floppy disk è un
tipo
di
drive
che
si
contraddistingue per essere
destinato
esclusivamente
alla lettura e/o scrittura dei
floppy disk. Normalmente il
drive floppy disk è in grado
sia di leggere che di scrivere
i floppy disk.
La batteria tampone è una
funzione che consente a un
elaboratore
elettronico
di
immagazzinare i dati di un
programma all'interno della
propria
temporanea.
memoria
La R.A.M. (Random Access
Memory, ovvero memoria ad
accesso casuale), è un tipo
di
memoria
volatile
caratterizzata dal permettere
l'accesso diretto a qualunque
indirizzo di memoria con lo
stesso tempo di accesso.
Il drive lettore CD è un
tipo
di
drive
che
si
contraddistingue per essere
destinato alla lettura dei dati
memorizzati su CD.
Il drive masterizzatore è
un dispositivo utilizzato per
creare o duplicare CD o DVD
di dati, audio e/o video.
La scheda madre è una
parte fondamentale di un
computer: sotto
forma
di
scheda elettronica principale
raccoglie
in
sé
tutta
circuiteria
elettronica
e
la
i
collegamenti di interfaccia tra
i
vari
componenti
principali del PC.
interni
La
scheda
è
video
un
componente del computer,
sotto
forma
di
scheda
elettronica che ha lo scopo di
elaborazione
del
segnale
video ovvero generare, a
partire
da
elettrico
un
in
Immagine non trovata nel
nostro PC.
segnale
input
dal
processore, un determinato
segnale elettrico in output
per
essere
segnale
tradotto
ottico
visivo
in
e
mostrato all'utente.
La scheda di rete
tutte
le
funzioni
svolge
elaborazioni
o
necessarie
a
consentire la connessione
dell'apparato informatico ad
una rete informatica.
La scheda modem è un
dispositivo
elettronico
rende
possibile
che
la
comunicazione di più sistemi
informatici.
Cisano Bergamasco, lì 26.04.2016
Immagine non trovata nel
nostro PC.
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