CULTURA E SPETTACOLI
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MODENA, LE INIZIATIVE NEI QUARTIERI
LA RECENSIONE
All’insegna delle tradizioni del Natale le programmazioni delle circoscrizioni che si svolgeranno per l’intera giornata
Una domenica tra cornamuse e burattini
I suonatori di “Arivalapiva” in centro storico. Danza al TeTe, banda cittadina alla Crocetta
MODENA. Una giornata all’insegna di canti natalizi,
mercatini, concerti, letture per bambini, laboratori e auguri. Oggi si moltiplicano le iniziative in attesa del Natale. In Circoscrizione 1, dalle 16.30 alle 19.30 il suono delle cornamuse si diffonderà in centro storico grazie ai
suonatori di “Arivalapiva” che, in costume tradizionale,
proporranno musica antica e popolare.
IN BREVE
TE-TE. Oggi, alle 15.30,
al Te-Te Teatro Tempio,
continua la rassegna “Saltinscena” dedicata ai bambini con “Nel paese delle
tartarughe” di e con Marcela Barros, testo di Fabrizio Orlandi.
CORSO. Prima tappa
del corso “La voce artistica” di Luca Annunziata e
Paura Polato. I nove allievi si esibiscono alle 17.30
di oggi al salotto culturale
Aggazzotti di Modena.
BALUARDO. Ritorna oggi, alle 19.30, al Baluardo
della Cittadella di Modena, la “Movida del Domingo”. Live Ross, dj Maurizio Balboni, Robertico,
Angelo Corradini, Graziano Rossi e Alberto G.
MATTATOIO.
Dalle
19.30 di oggi al Mattatoio
di Carpi arrivano The Wave Pictures + Stanley
Brinks (London). La band
londinese di nuovo in
tour per presentare il nuovo album in vinile “Susan
Rode the Cyclone”. Apertura alle 18.30.
CONCERTO. Oggi, alle
18, nella sala del nuovo
Auditorium di via Pia 108
(Sassuolo) concerto con le
più belle canzoni napoletane. Tra i protagonisti il tenore albanese Armaldo
Kilogjeri.
MOSTRA. E’ aperta anche oggi (dalle 10 alle
12.30 e dalle 15 alle 18), nello spazio Madonna del
Corso di Maranello, la mostra “Don chisciotte e i
bronzetti nuragici” di Nani Tedeschi. Alle 16.30 lo
spettacolo per bambini
“Cappuccetto Rosso”.
LENNON. Oggi, dalle 10
alle 12 e dalle 15 alle 19,
presso la torre del municipio di Castelnuovo, si può
visitare la mostra “Imagine-Immagini per ricordare John Lennon”.
TELETHON. Oggi, alle
16, nella chiesa San Carlo
di Modena, nell’ambito
della maratona televisiva
Telethon, l’Unione Società Centenarie Modenesi promuove un concerto
eseguito dalla Filarmonica G.Diazzi di Concordia.
NATALE. Oggi, alle 15,
nella sala di via Canaletto
88 (Modena), concerto
“In...Canto di Natale”.
L’iniziativa fa parte della
rassegna “Aspettando il Natale”, che alle 21 si sposterà
al Teatro Tete del Tempio, in
viale Caduti in Guerra 182
con Christmas Contamination. Nello spettacolo, a cura
della New Academy Dance &
Show, allieve e maestre coniugheranno la musica delle
feste natalizie con i ritmi
orientali e tribal. In Circoscrizione 2, l’appuntamento,
dalle 9.30 alle 13, è con Babbo Natale in viale Gramsci,
dove l’omonima associazione organizza attività di animazione con giocolieri, giochi di una volta e caramelle;
i negozi del viale resteranno
aperti per tutta la mattinata.
Alle 15, nella sala di via Canaletto 88, il Comitato anziani Crocetta presenta il con-
Una scena dallo spettacolo Christmas Contamination
certo Natale in canto. Il coro lirico Città di Modena, gli
allievi di chitarra della scuola di musica della Banda cittadina, diretti da Cristina
Blarzino, accompagnati al
pianoforte da Manuela Rossi
e con Caterina Verrucchi come soprano e voce recitante,
eseguiranno brani verdiani e
canti natalizi. Inoltre, alle
16.30 al Teatro dei Segni di
via San Giovanni Bosco 150,
il tradizionale Concerto di
Natale organizzato dal coro
Folk San Lazzaro. La formazione diretta da don Ezio Nicioli si esibirà assieme al coro La Secchia gruppo alpini
di Modena diretto da Grazioso Boschelle e al coro Folk
Fiorenzuola d’Arda di Renata Molinari; presentazioni e
voce recitante di Franca Lo-
vino. Contemporaneamente,
dalle 15.30, nella sala “M. Sighinolfi” di piazza Liberazione 13, si svolgerà la tradizionale Festa degli auguri, organizzata dal comitato cittadini Modena Est, con musica
dal vivo (per informazioni:
tel. 059 284109). In Circoscrizione 3, La magia dei pomeriggi d’inverno continua alle 16.30 nello spazio condominiale di via Oristano 64 con
una lettura animata per bambini dedicata al Natale (per
partecipare è necessario prenotarsi: tel. 3338318143 o lasoffittadeisegreti
gmail.com). Inoltre, è intitolato Fiabe sotto l’albero lo
spettacolo di burattini che il
Teatro dell’Orsa mette in scena alla polivalente ’87 Gino
Pini di via Pio La Torre 61 alle 16. Infine, in Circoscrizione 4, nella palestra della Polisportiva 4 Ville, in via Barbolini 7, Babbo Natale visiterà
il mercatino natalizio allestito dai bambini a cui porterà
piccoli doni (per informazioni: info pol4ville.it).
Ultimi biglietti per l’anteprima di “Un altro mondo”
Ancora disponibili per la proiezione di domani sera alle 21 al multisala Victoria
MODENA. Sono ancora disponibili alcuni biglietti per
assistere gratis, lunedì 21 dicembre, alle 21, all’anteprima del film “Un altro mondo” di Silvio Muccino, alla
multisala Victoria. Per avere
il biglietto gratis (valido per
due persone), basta consegnare il tagliando pubblicato
a fianco, dalle 10 di questa
mattina, nella nostra redazione di via Ricci 56. Il film è la
trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di
Carla Vangelista, qui in veste di sceneggiatrice assieme
a Silvio Muccino. Andrea, 28
anni, una famiglia ricca alle
spalle, un difficile legame
con una madre algida e anaffettiva, vive una vita superficiale e priva di responsabilità insieme alla sua ragazza
Livia. Il giorno del suo compleanno Andrea riceve una
lettera: il padre, che non vede da più di vent’anni, è in
punto di morte e gli chiede di
raggiungerlo in Kenya per
l’ultimo saluto. Andrea vince le proprie resistenze e parte per Nairobi. Contro ogni
previsione si troverà a gestire un’eredità alquanto singolare: un fratellastro di otto
anni che il padre ha avuto da
una donna del luogo. Per Andera inizia un viaggio fisico
e interiore.
(n.c.)
“Cats” seduce il pubblico del Comunale
Teatro gremito e trionfo per gli interpreti della Compagnia della Rancia
MODENA. Un tripudio di
“umanità” ieri pomeriggio
per “Cats”, il musical più famoso al mondo nella versione (in italiano) della Compagnia della Rancia che vanta
già (e a ragion veduta) un debutto di grande successo
(questo pomeriggio, alle
15.30 sarà nuovamente in scena). Tra uno spintone e un altro, si riesce finalmente a
conquistare l’ingresso nella
platea di un Teatro Comunale straripante in ogni ordine
di posto. Ancor prima che la
prima nota si propaghi a colpire è l’allestimento scenico:
ricco, colorato e dalla dimensione entropica, un grande
luna park nel quale non si
aspetta altro che di divertirsi. È con l’intento del diletto,
difatti, che la tribù dei Jelli-
cle fa il suo ingresso in scena, allietando il pubblico con
un accattivante gioco di luci
iniziale, trasfigurante gli occhi di scattanti felini che,
una volta svelati, si danno
ad una danza “soffiata” alla
massima potenza. Fino a
quando i filibustieri e aristocratici gatti, nell’interazione
esplicita con il pubblico umano, scendono in platea nel
tentativo di raccontarsi. Degna di nota anche l’ideazione
dei costumi (ad opera dello
stilista Francesco Martini
Coveri) che aderisce perfettamente alla psicologia di ogni
gatto che via via viene presentato al pubblico. Differente critica per le coreografie,
che sembravano promettere
all’esordio, ma che successivamente hanno mancato nel-
l’aderenza alle movenze tipicamente feline.
Attesa e perfettamente rispondente alle aspettative,
Grisabella, star del passato,
immersa nel pathos del tempo che fu. Fa il suo ingresso
dalla platea invece Deuteronomio, leader dei Jellicle, intorno al quale nasce un rito
che quasi inquieta nell’attesa della “Scelta” di quale gatto dovrà accompagnare alle
porte del “Dolce Aldilà”.
È sempre lei, l’emarginata
e ingrigita Grisabella (interpretata dalla splendida voce
di Giulia Ottonello) a monopolizzare la scena quando intona la più famosa canzone
del musical “Memory”.
Ogni Jellicle ha meritato e
ricevuto un caloroso applausa, ma l’apoteosi vera (e an-
Cats al Comunale
che quella più condivisibile)
arriva con il magico Mister
Mistofeles, il mago che riesce a far riapparire Deuteronomio (prima fatto sparire
da Macavity, il gatto del mistero), il quale decide che
sarà proprio Grisabella ad
meritare di rinascere a nuova vita, tra la commozione di
un pubblico acclamante.
Felicia Buonomo
Nel teatro di Brie
una lettura poetica
fatta di indignazione
di Andrea Marcheselli
qualcuno potrebbe
anche sembrare che
César Brie faccia, in
fondo, sempre il medesimo
spettacolo, e in definitiva si
potrebbe anche dire che un
po’ sia così, giacché in sostanza egli mette sempre in scena se stesso e la sua lettura
di un mondo del quale evidenzia contraddizioni, ingiustizie, cattiverie. Che parli
dell’assassinio di un intellettuale o delle stragi di campesinos, di corruzioni governative o desaparecidos, ciò che
emerge, nei suoi spettacoli, è
una lettura poetica fatta di
angoscia e indignazione, di
accuse dolorose e desiderio
di riscatto, in cui arte e impegno civile figurano inscindibili. E la commozione che suscita ogni suo messa in scena non può limitare lo sdegno che provoca la constatazione degli attacchi che ovunque nel mondo, forse, ma sicuramente in Bolivia e nell’America Latina in particolare, gli umili sono costretti
a subire da parte dei potenti.
Questo è il tema che affronta così anche “Albero senza
ombra”, lo spettacolo presentato questa settimana al Teatro delle Passioni dallo
straordinario artista argentino che da una ventina d’anni, ormai, dopo l’importante
collaborazione con l’Odin
Teatret, ha concentrato in
Bolivia il proprio raggio d’azione. All’origine è un massacro, quello perpetrato l’11 settembre 2008 nella giungla boliviana da bande di squadristi ai danni di campesinos e
dimostranti contro l’ingordigia di una classe dirigente famelica e violenta.
In una scena spoglia, fatta
di foglie secche e pochissimi
oggetti, una pistola, un secchio d’acqua, Brie resuscita i
protagonisti della tragica vicenda, contadini e squadristi, studenti e poliziotti, muovendo esplicite accuse documentate da una meticolosa
investigazione giornalistica,
dopo che il governo boliviano ha cercato di nascondere
particolari e moventi di una
ingiustificata prova di forza.
Ovviamente l’allestimento di
un simile spettacolo non è
stato visto positivamente a
La Paz, ma Brie non ha mai
permesso che le minacce potessero ridimensionare il
suo lavoro, il suo bisogno di
raccontare ciò di cui è stato
testimone, diretto o indiretto. Che dire di un simile spettacolo? Che il silenzio in sala
deriva forse pure dal groppo
in gola che ti assale; che ad
un certo punto vedi, davanti
a te, i personaggi che Brie
sta evocando, con una recitazione essenziale ma profonda che ricostruisce interrogatori, azioni violente, gesti d’amore di un ambiente che fatichi ad accettare come tuo
contemporaneo. Mentre la
tentazione di pensare che potrebbe anche esserci qualche
esagerazione, nei racconti,
viene subito frustrata da cifre, testimonianze, che appaiono lancinanti grida d’accusa.
A