CULTURA E SPETTACOLI e-mail: [email protected] - Fax 059/218903 - Centralino 059/247311-312 MODENA, LE INIZIATIVE NEI QUARTIERI LA RECENSIONE All’insegna delle tradizioni del Natale le programmazioni delle circoscrizioni che si svolgeranno per l’intera giornata Una domenica tra cornamuse e burattini I suonatori di “Arivalapiva” in centro storico. Danza al TeTe, banda cittadina alla Crocetta MODENA. Una giornata all’insegna di canti natalizi, mercatini, concerti, letture per bambini, laboratori e auguri. Oggi si moltiplicano le iniziative in attesa del Natale. In Circoscrizione 1, dalle 16.30 alle 19.30 il suono delle cornamuse si diffonderà in centro storico grazie ai suonatori di “Arivalapiva” che, in costume tradizionale, proporranno musica antica e popolare. IN BREVE TE-TE. Oggi, alle 15.30, al Te-Te Teatro Tempio, continua la rassegna “Saltinscena” dedicata ai bambini con “Nel paese delle tartarughe” di e con Marcela Barros, testo di Fabrizio Orlandi. CORSO. Prima tappa del corso “La voce artistica” di Luca Annunziata e Paura Polato. I nove allievi si esibiscono alle 17.30 di oggi al salotto culturale Aggazzotti di Modena. BALUARDO. Ritorna oggi, alle 19.30, al Baluardo della Cittadella di Modena, la “Movida del Domingo”. Live Ross, dj Maurizio Balboni, Robertico, Angelo Corradini, Graziano Rossi e Alberto G. MATTATOIO. Dalle 19.30 di oggi al Mattatoio di Carpi arrivano The Wave Pictures + Stanley Brinks (London). La band londinese di nuovo in tour per presentare il nuovo album in vinile “Susan Rode the Cyclone”. Apertura alle 18.30. CONCERTO. Oggi, alle 18, nella sala del nuovo Auditorium di via Pia 108 (Sassuolo) concerto con le più belle canzoni napoletane. Tra i protagonisti il tenore albanese Armaldo Kilogjeri. MOSTRA. E’ aperta anche oggi (dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18), nello spazio Madonna del Corso di Maranello, la mostra “Don chisciotte e i bronzetti nuragici” di Nani Tedeschi. Alle 16.30 lo spettacolo per bambini “Cappuccetto Rosso”. LENNON. Oggi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, presso la torre del municipio di Castelnuovo, si può visitare la mostra “Imagine-Immagini per ricordare John Lennon”. TELETHON. Oggi, alle 16, nella chiesa San Carlo di Modena, nell’ambito della maratona televisiva Telethon, l’Unione Società Centenarie Modenesi promuove un concerto eseguito dalla Filarmonica G.Diazzi di Concordia. NATALE. Oggi, alle 15, nella sala di via Canaletto 88 (Modena), concerto “In...Canto di Natale”. L’iniziativa fa parte della rassegna “Aspettando il Natale”, che alle 21 si sposterà al Teatro Tete del Tempio, in viale Caduti in Guerra 182 con Christmas Contamination. Nello spettacolo, a cura della New Academy Dance & Show, allieve e maestre coniugheranno la musica delle feste natalizie con i ritmi orientali e tribal. In Circoscrizione 2, l’appuntamento, dalle 9.30 alle 13, è con Babbo Natale in viale Gramsci, dove l’omonima associazione organizza attività di animazione con giocolieri, giochi di una volta e caramelle; i negozi del viale resteranno aperti per tutta la mattinata. Alle 15, nella sala di via Canaletto 88, il Comitato anziani Crocetta presenta il con- Una scena dallo spettacolo Christmas Contamination certo Natale in canto. Il coro lirico Città di Modena, gli allievi di chitarra della scuola di musica della Banda cittadina, diretti da Cristina Blarzino, accompagnati al pianoforte da Manuela Rossi e con Caterina Verrucchi come soprano e voce recitante, eseguiranno brani verdiani e canti natalizi. Inoltre, alle 16.30 al Teatro dei Segni di via San Giovanni Bosco 150, il tradizionale Concerto di Natale organizzato dal coro Folk San Lazzaro. La formazione diretta da don Ezio Nicioli si esibirà assieme al coro La Secchia gruppo alpini di Modena diretto da Grazioso Boschelle e al coro Folk Fiorenzuola d’Arda di Renata Molinari; presentazioni e voce recitante di Franca Lo- vino. Contemporaneamente, dalle 15.30, nella sala “M. Sighinolfi” di piazza Liberazione 13, si svolgerà la tradizionale Festa degli auguri, organizzata dal comitato cittadini Modena Est, con musica dal vivo (per informazioni: tel. 059 284109). In Circoscrizione 3, La magia dei pomeriggi d’inverno continua alle 16.30 nello spazio condominiale di via Oristano 64 con una lettura animata per bambini dedicata al Natale (per partecipare è necessario prenotarsi: tel. 3338318143 o lasoffittadeisegreti gmail.com). Inoltre, è intitolato Fiabe sotto l’albero lo spettacolo di burattini che il Teatro dell’Orsa mette in scena alla polivalente ’87 Gino Pini di via Pio La Torre 61 alle 16. Infine, in Circoscrizione 4, nella palestra della Polisportiva 4 Ville, in via Barbolini 7, Babbo Natale visiterà il mercatino natalizio allestito dai bambini a cui porterà piccoli doni (per informazioni: info pol4ville.it). Ultimi biglietti per l’anteprima di “Un altro mondo” Ancora disponibili per la proiezione di domani sera alle 21 al multisala Victoria MODENA. Sono ancora disponibili alcuni biglietti per assistere gratis, lunedì 21 dicembre, alle 21, all’anteprima del film “Un altro mondo” di Silvio Muccino, alla multisala Victoria. Per avere il biglietto gratis (valido per due persone), basta consegnare il tagliando pubblicato a fianco, dalle 10 di questa mattina, nella nostra redazione di via Ricci 56. Il film è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Carla Vangelista, qui in veste di sceneggiatrice assieme a Silvio Muccino. Andrea, 28 anni, una famiglia ricca alle spalle, un difficile legame con una madre algida e anaffettiva, vive una vita superficiale e priva di responsabilità insieme alla sua ragazza Livia. Il giorno del suo compleanno Andrea riceve una lettera: il padre, che non vede da più di vent’anni, è in punto di morte e gli chiede di raggiungerlo in Kenya per l’ultimo saluto. Andrea vince le proprie resistenze e parte per Nairobi. Contro ogni previsione si troverà a gestire un’eredità alquanto singolare: un fratellastro di otto anni che il padre ha avuto da una donna del luogo. Per Andera inizia un viaggio fisico e interiore. (n.c.) “Cats” seduce il pubblico del Comunale Teatro gremito e trionfo per gli interpreti della Compagnia della Rancia MODENA. Un tripudio di “umanità” ieri pomeriggio per “Cats”, il musical più famoso al mondo nella versione (in italiano) della Compagnia della Rancia che vanta già (e a ragion veduta) un debutto di grande successo (questo pomeriggio, alle 15.30 sarà nuovamente in scena). Tra uno spintone e un altro, si riesce finalmente a conquistare l’ingresso nella platea di un Teatro Comunale straripante in ogni ordine di posto. Ancor prima che la prima nota si propaghi a colpire è l’allestimento scenico: ricco, colorato e dalla dimensione entropica, un grande luna park nel quale non si aspetta altro che di divertirsi. È con l’intento del diletto, difatti, che la tribù dei Jelli- cle fa il suo ingresso in scena, allietando il pubblico con un accattivante gioco di luci iniziale, trasfigurante gli occhi di scattanti felini che, una volta svelati, si danno ad una danza “soffiata” alla massima potenza. Fino a quando i filibustieri e aristocratici gatti, nell’interazione esplicita con il pubblico umano, scendono in platea nel tentativo di raccontarsi. Degna di nota anche l’ideazione dei costumi (ad opera dello stilista Francesco Martini Coveri) che aderisce perfettamente alla psicologia di ogni gatto che via via viene presentato al pubblico. Differente critica per le coreografie, che sembravano promettere all’esordio, ma che successivamente hanno mancato nel- l’aderenza alle movenze tipicamente feline. Attesa e perfettamente rispondente alle aspettative, Grisabella, star del passato, immersa nel pathos del tempo che fu. Fa il suo ingresso dalla platea invece Deuteronomio, leader dei Jellicle, intorno al quale nasce un rito che quasi inquieta nell’attesa della “Scelta” di quale gatto dovrà accompagnare alle porte del “Dolce Aldilà”. È sempre lei, l’emarginata e ingrigita Grisabella (interpretata dalla splendida voce di Giulia Ottonello) a monopolizzare la scena quando intona la più famosa canzone del musical “Memory”. Ogni Jellicle ha meritato e ricevuto un caloroso applausa, ma l’apoteosi vera (e an- Cats al Comunale che quella più condivisibile) arriva con il magico Mister Mistofeles, il mago che riesce a far riapparire Deuteronomio (prima fatto sparire da Macavity, il gatto del mistero), il quale decide che sarà proprio Grisabella ad meritare di rinascere a nuova vita, tra la commozione di un pubblico acclamante. Felicia Buonomo Nel teatro di Brie una lettura poetica fatta di indignazione di Andrea Marcheselli qualcuno potrebbe anche sembrare che César Brie faccia, in fondo, sempre il medesimo spettacolo, e in definitiva si potrebbe anche dire che un po’ sia così, giacché in sostanza egli mette sempre in scena se stesso e la sua lettura di un mondo del quale evidenzia contraddizioni, ingiustizie, cattiverie. Che parli dell’assassinio di un intellettuale o delle stragi di campesinos, di corruzioni governative o desaparecidos, ciò che emerge, nei suoi spettacoli, è una lettura poetica fatta di angoscia e indignazione, di accuse dolorose e desiderio di riscatto, in cui arte e impegno civile figurano inscindibili. E la commozione che suscita ogni suo messa in scena non può limitare lo sdegno che provoca la constatazione degli attacchi che ovunque nel mondo, forse, ma sicuramente in Bolivia e nell’America Latina in particolare, gli umili sono costretti a subire da parte dei potenti. Questo è il tema che affronta così anche “Albero senza ombra”, lo spettacolo presentato questa settimana al Teatro delle Passioni dallo straordinario artista argentino che da una ventina d’anni, ormai, dopo l’importante collaborazione con l’Odin Teatret, ha concentrato in Bolivia il proprio raggio d’azione. All’origine è un massacro, quello perpetrato l’11 settembre 2008 nella giungla boliviana da bande di squadristi ai danni di campesinos e dimostranti contro l’ingordigia di una classe dirigente famelica e violenta. In una scena spoglia, fatta di foglie secche e pochissimi oggetti, una pistola, un secchio d’acqua, Brie resuscita i protagonisti della tragica vicenda, contadini e squadristi, studenti e poliziotti, muovendo esplicite accuse documentate da una meticolosa investigazione giornalistica, dopo che il governo boliviano ha cercato di nascondere particolari e moventi di una ingiustificata prova di forza. Ovviamente l’allestimento di un simile spettacolo non è stato visto positivamente a La Paz, ma Brie non ha mai permesso che le minacce potessero ridimensionare il suo lavoro, il suo bisogno di raccontare ciò di cui è stato testimone, diretto o indiretto. Che dire di un simile spettacolo? Che il silenzio in sala deriva forse pure dal groppo in gola che ti assale; che ad un certo punto vedi, davanti a te, i personaggi che Brie sta evocando, con una recitazione essenziale ma profonda che ricostruisce interrogatori, azioni violente, gesti d’amore di un ambiente che fatichi ad accettare come tuo contemporaneo. Mentre la tentazione di pensare che potrebbe anche esserci qualche esagerazione, nei racconti, viene subito frustrata da cifre, testimonianze, che appaiono lancinanti grida d’accusa. A