UniSec Quadro di media tensione isolato in aria di distribuzione

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Medium voltage products
UniSec
Quadro di media tensione isolato in aria
di distribuzione secondaria
Indice
6
1. Caratteristiche generali
11
2. Unità tipiche 37
3. Componenti principali
60
4. Dispositivi di protezione e automazione
73
5. Applicazioni navali
77
6. Classificazione IEC
78
7. Tenuta all’arco interno
81
8. Informazioni per l’installazione
91
9. Dimensioni delle unità
95
10. Software di configurazione
96
11.Riciclaggio
97
12.Applicazioni
3
UniSec – A superior switchgear range
I quadri UniSec sono il risultato di una costante innovazione e
della volontà di soddisfare le esigenze di un mercato in continua
evoluzione. Questa nuova serie di quadri offre un’ampia
gamma di soluzioni tecniche che durano nel tempo. Sicurezza,
affidabilità, facilità d’uso e sostenibilità ambientale sono state le
linee guida per lo sviluppo dei quadri UniSec.
Massima convenienza
Affidabilità assoluta
Ovunque svolgiate la vostra attività, i quadri UniSec
offrono sempre le migliori soluzioni per risolvere le vostre
sfide tecniche e commerciali.
In ogni situazione e ovunque, con l’esperienza e il
know-how globale di ABB, i quadri UniSec sono sempre
la giusta soluzione per ogni applicazione e condizione.
Sempre la soluzione migliore per ogni esigenza
I quadri UniSec sono i più versatili sul mercato poiché offrono
un’ampia gamma di unità funzionali.
Un minor numero di componenti e la standardizzazione
richiedono minori risorse per la manutenzione e per la
formazione professionale.
Pratica accessibilità alle connessioni dei cavi; soluzioni
semplici per il collegamento delle unità del quadro; interruttori
facilmente rimovibili.
È possibile realizzare soluzioni personalizzate, perfino in fase
di progettazione avanzata, facili modifiche, rapide sostituzioni
e ammodernamento degli accessori principali.
Per i quadri UniSec sono previsti moderni dispositivi di
protezione, controllo e monitoraggio: da relè di protezione
autoalimentati a sofisticati terminali configurabili ed una
completa disponibilità di applicazioni.
Affidabili e sicuri
I quadri UniSec sono garanzia di affidabilità e continuità di
servizio.
Il lungo ciclo di vita dei quadri UniSec è garantito da estese prove sul prodotto e da un’ineguagliata rete di assistenza globale.
La segregazione metallica fra la cella sbarre e linea è
un’ulteriore garanzia di sicurezza e continuità di servizio.
La sicurezza del personale viene prima di qualsiasi altra cosa.
Le caratteristiche dei quadri UniSec garantiscono la sicurezza
del personale e costituiscono un sicuro investimento.
La gamma di quadri UniSec viene interamente progettata e
provata secondo la norma IEC 62271-200 e presenta elevati
valori di tenuta all’arco interno.
Le soluzioni opzionali di protezione contro l’arco interno,
integrate nei relè di protezione, limitano drasticamente gli
effetti negativi causati dall’arco interno.
4
Ottima adattabilità
Impegno costante a 360°
Con l’esperienza e il know-how globale di ABB, i quadri
UniSec sono sempre la giusta soluzione per ogni
applicazione e condizione.
Supportati dalla presenza globale, dalla forza finanziaria
di ABB e dall’approccio per uno sviluppo sostenibile e a
lungo termine, i quadri UniSec fanno sempre la differenza.
Conoscenza dei mercati e servizio globale
Operando in ben 100 paesi, ABB conosce i mercati e le
normative locali. Ovunque operiate, ABB non solo applica le
normative e le specifiche corrette, ma fornisce anche disegni,
documentazione, corsi di formazione e pacchetti e-learning
localizzati.
I quadri e i componenti UniSec sono prodotti in stabilimenti
regionali e recapitati in tutte le parti del mondo,
ottimizzando i tempi di consegna.
Qualità e sicurezza della fornitura sono sempre garantite.
Offerta di soluzioni da chi è presente nel mercato
mondiale in modo capillare e da lungo tempo
La presenza globale, il costante sviluppo e la forza finanziaria
di ABB sono una garanzia dell’impegno dell’azienda e
confermano UniSec come marchio leader dei quadri isolati in
aria per la distribuzione secondaria.
Tecnologia, qualità allo stato dell’arte, minimo impatto
ambientale.
Gli strumenti di supporto al progetto UniSec includono:
servizi, configuratori di prodotto, software di apprendimento,
corsi di formazione personalizzati e completa documentazione
tecnica.
5
1. Caratteristiche generali
Caratteristiche elettriche del quadro
Tensione nominale
kV
12
17,5
24
Tensione di prova (50-60 Hz per 1 min)
kV
28
38
50
Tensione di tenuta ad impulso
kV
75
95
125
Frequenza nominale
Hz
50-60
50-60
50-60
Corrente nominale delle sbarre principali
A
630/800/1250
630/800/1250
630/1250
– Interruttore rimovibile VD4/R-Sec - HD4/R-Sec
A
630/800
630/800
630
– Interruttore di manovra-sezionatore in gas GSec
A
630/800
630/800
630
– Interruttore estraibile Vmax/Sec
A
630/1250
630/1250
–
– Interruttore estraibile VD4/Sec
A
–
–
630/1250
– Contattore in vuoto estraibile VSC/P
A
400
–
–
Corrente nominale ammissibile di breve durata
kA (3s)
16/20 (4)/25 (1) (2)
16/20 (4)/25 (2)
16/20 (4)
Corrente di cresta
kA
40/50/62,5
40/50/62,5
40/50
Corrente di tenuta all’arco interno (IAC AFLR) (3)
kA (1s)
12,5/16/21/25 (2)
12,5/16/21/25 (2)
12,5/16/21
Corrente nominale delle apparecchiature:
(1)
(2)
(3)
(4)
25 kA 2s per unità “senza interruttore estraibile”
Per unità con interruttore estraibile Su richiesta “Senza arco interno”
Per 21 kA/52,5 kAp contattare ABB
Progettati per tutte le applicazioni
UniSec è il nuovo quadro ABB isolato in aria, LSC2A-PM per i
pannelli con interruttore di manovra-sezionatore e LSC2B-PM
per i pannelli con interruttore estraibile fino a 17,5 kV e
LSC2B-PI a 24 kV, in conformità con le definizioni di perdita
di continuità del servizio e gli standard IEC 62271-200.
Il quadro UniSec presenta le seguenti caratteristiche:
−− Isolamento in aria di tutte le parti attive
− − Interruttore di manovra-sezionatore in SF6
− − Interruttori rimovibili ed estraibili in vuoto e SF6
− − Contattore in vuoto estraibile
− − Classificazione della continuità di servizio LSC2A
−− Interruttore e contattore estraibile di classe LSC2B
secondo la classificazione della continuità di servizio
− − Gamma completa di unità funzionali e accessori
− − Ampio assortimento di relè di protezione allo stato dell’arte,
integrati su interruttori rimovibili o montati separatamente
per funzioni di protezione, controllo e misura.
VD4/R-SEC
6
HD4/R-SEC
Vmax/Sec
Norme di riferimento
Il quadro e i principali apparecchi in esso contenuti
rispondono alle seguenti norme:
− − IEC 62271-1 per l’applicazione in genere
−− IEC/EN 62271-200 per il quadro, in particolare con
riferimento alle classificazioni introdotte dalle norme, il
quadro UniSec viene definito nel seguente modo:
- classificazione della continuità di servizio: LSC2A e
LSC2B
- classificazione delle segregazioni: PM (partizione
metallica) e PI (partizione di isolamento) per interruttori
estraibili solo a 24 kV
− − IEC 62271-102 per il sezionatore di terra
− − IEC 62271-100 per gli interruttori
−− IEC 60071-2 per il coordinamento dell’isolamento
− − IEC 60470 per i contattori
−− IEC 60265-1 per gli interruttori di manovra-sezionatori
− − IEC 60529 per il grado delle protezioni
−− IEEE 693 Test sismico del quadro.
VD4/Sec
VSC/P
Versioni disponibili
– Prova di tenuta all’arco secondo le norme IEC 62271-200
nella versione a tenuta su due lati IAC AFL (fronte e lati)
12,5 kA e a tenuta su tre lati IAC AFLR (fronte, lati, retro)
12,5 kA, 16 kA e 21 kA; 25 kA per pannelli con interruttori
estraibili fino a 17,5 kV
– Versione antisismica in accordo con gli standard IEEE 693
– Versione marina.
Apparecchiature disponibili
− − Interruttore di manovra-sezionatore in gas GSec
− − Interruttori in vuoto rimovibili VD4/R-Sec
− − Interruttori in gas SF6 rimovibili HD4/R-Sec
− − Interruttore estraibile Vmax/Sec fino a 17,5 kV
− − Interruttore estraibile in vuoto VD4/Sec a 24 kV
− − Contattore in vuoto estraibile VSC/P.
Condizioni d’esercizio normali
− − Temperatura di stoccaggio: –5 °C ... +70 °C (*)
− − Temperatura ambiente: –5 °C ... +40 °C (*)
−− Umidità relativa massima senza formazione di condensa: 95 %
− − Umidità relativa minima senza formazione di condensa:5 %
− − Altitudine: < 1000 m sopra il livello del mare (**).
Gradi di protezione
I gradi di protezione del quadro rispondono alle norme
IEC 60529.
Il quadro UniSec viene di norma fornito con i seguenti gradi
di protezione standard:
−− Per l’involucro IP 3X (***)
− − Per la segregazione fra le celle IP 2X
− − Per il comando meccanico IP 3X.
Trattamento superficiale
Le unità UniSec sono realizzate con lamiera prezincata. Le
porte dei pannelli frontali e la protezione dell’interruttore di
manovra-sezionatore sono verniciate in grigio RAL 7035 con
finitura lucida.
Campi di applicazione
− − Distribuzione elettrica secondaria di media tensione
− − Sottostazioni di trasformazione
− − Controllo e protezione di linee e trasformatori di potenza
− − Infrastrutture, data center, Small Power Generation
− − Aeroporti
− − Ospedali, centri commerciali
− − Industrie, impianti per energie rinnovabili
−− Navali.
Documentazione tecnica
Per informazioni dettagliate sulle caratteristiche tecniche e
applicative delle apparecchiature utilizzate nel quadro UniSec,
richiedere le seguenti pubblicazioni:
−− Interruttore VD4/R-Sec - VD4/Sec
1VCP000263
−− Interruttore HD4/Sec
1VCP000028
− − Interruttore Vmax/Sec
1VCP000408
− − Contattore VSC/P
1VCP000165
− − Trasformatori di corrente
1VLC000501
− − Trasformatori di tensione
1VLC000572
−− REF6011MDS07202
−− REF6101MRS756029
−− REF615
1MRS756379
−− REF6301MRS756382
(*)
(**)
Per temperature di funzionamento a –25 °C e di stoccaggio a –40 °C contattare ABB.
Per altitudini maggiori contattare ABB.
Contattare ABB per gradi di protezione superiori.
(***)
7
1. Caratteristiche generali
Concezione
Ogni unità è realizzata interamente con lamiera prezincata
ed è costituita da diverse celle, descritte nei paragrafi che
seguono.
Ogni unità presenta fori per il fissaggio al pavimento ed è
dotata di una chiusura sul fondo provvista di aperture per il
passaggio dei cavi di media tensione.
Tutte le unità dotate di porta presentano un interblocco
meccanico che consente l’apertura della porta unicamente in
condizioni di sicurezza. Una canaletta in metallo presente in
ogni unità separa i circuiti di bassa tensione da quelli di media
tensione.
Celle
Ogni unità è composta di più celle di potenza: cella cavi [8],
cella sbarre [4] e cella apparecchi [9].
Le celle sono separate tra loro da segregazioni metalliche per
mezzo dell’interruttore di manovra-sezionatore o di serrande
metalliche (o isolate se a 24 kV) [10] in caso di interruttori
estraibili.
Le unità possono essere dotate di una cella circuiti ausiliari
[7], dove sono alloggiati tutti gli strumenti e il cablaggio.
Il quadro a tenuta d’arco interno è dotato normalmente di un
condotto per lo sfogo dei gas prodotti dall’arco.
Tutte le unità sono accessibili dal fronte e le operazioni di
manutenzione e servizio possono essere quindi eseguite con il
quadro addossato a parete.
Sbarre principali
La cella sbarre contiene il sistema di sbarre principali
connesse ai contatti fissi superiori dell’interruttore di manovrasezionatore. Le sbarre principali sono realizzate in rame
elettrolitico fino a 1250 A. Il sistema è costituito da sbarre
piatte.
La cella sbarre è disposta sull’intera lunghezza del quadro.
La sezione delle sbarre è di:
1x30x10 mm per 630 A
1x40x10 mm per 800 A
2x40x10 mm per 1250 A.
Sbarre di terra
La sbarra di terra è realizzata in rame elettrolitico.
Percorre longitudinalmente tutto il quadro, fornendo così
garanzia di massima sicurezza per il personale e per
l’impianto. La sezione delle sbarre di terra è di 75 mm2.
8
Interruttore di manovra-sezionatore
La cella interruttore di manovra-sezionatore contiene un
interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni isolato in gas
SF6 del tipo GSec.
I contatti dell’interruttore di manovra-sezionatore sono
alloggiati in un involucro realizzato con due materiali: la parte
superiore è un involucro stampato in resina per garantire il
livello di isolamento; la parte inferiore è realizzata in acciaio
inossidabile per garantire la segregazione metallica e la messa
a terra tra la cella sbarra e la cella cavi.
Questa segregazione metallica (classificazione PM - segregazione metallica conformemente alla norma IEC 62271-200)
garantisce la massima sicurezza per il personale in caso di
intervento nella cella cavi anche quando la sbarra è sotto
tensione, per esempio per sostituire i fusibili o controllare i
cavi.
Sezionatore di terra
Ogni unità arrivo/partenza può essere dotata di un
sezionatore di terra per la messa a terra dei cavi.
Lo stesso dispositivo può essere utilizzato anche per mettere
a terra il sistema di sbarre. Può anche essere installato
direttamente sul sistema di sbarre principali in uno scomparto
dedicato (applicazione di sbarra).
Il sezionatore di terra è dotato di potere di chiusura su
cortocircuito (eccetto per le unità con fusibili).
Il comando del sezionatore di terra avviene dal fronte del
quadro.
La posizione del sezionatore di terra è rilevabile dal fronte del
quadro per mezzo di un indicatore meccanico.
Cella apparecchi
Nell’unità estraibile è presente la cella apparecchi all’interno
della quale possono essere installati l’interruttore Vmax/Sec
fino a 17,5 kV o VD4/Sec a 24 kV o il contattore VSC/P fino a
12 kV.
Gli isolatori passanti della cella apparecchi contengono i
contatti superiori ed inferiori per collegare l’apparecchio,
rispettivamente con la cella sbarre e la cella cavi.
Cella cavi
La cella interruttore di manovra-sezionatore crea una
segregazione metallica fra la cella cavi e sbarre. Può
contenere diverse apparecchiature in funzione dell’unità
specifica.
Terminali
La cella cavi contiene i terminali per il collegamento dei cavi
di potenza ai contatti di sezionamento fissi inferiori dell’apparecchiatura. I terminali sono realizzati in rame elettrolitico e
presentano sbarre piatte per l’intera gamma di correnti.
Cella BT per circuiti ausiliari
Su tutte le unità è presente una cella BT all’interno della
quale è possibile alloggiare componenti di bassa tensione,
apparecchiature di protezione, dispositivi di misura,
telecontrollo e trasmissione dati.
Solo disponibili 3 tipologie di celle BT.
• Soluzione cella BT standard
La cella BT standard è sempre presente nell’unità.
All’interno è possibile installare componenti di bassa
tensione, terminali, pulsanti, lampade e selettori.
• Soluzione cella BT wide (larga)
Questa cella è utilizzata nel caso in cui, oltre ai componenti
di bassa tensione è richiesto un relè di protezione quale
REF 601 o REF 610 o REF 615 o REF542plus con sensori.
• Soluzione cella BT big (grande)
Questa cella è utilizzata nel caso in cui sono richiesti relè
di protezione e strumentazione di misura e telecontrollo
oppure relè particolarmente ingombranti quali REF630 o
REF542plus o REF 541.
4
7
1
In questa cella sono installati i relè di protezione, il cablaggio
secondario e le morsettiere.
Per le dimensioni delle celle vedere capitolo 9.
Cella comandi
Questa cella contiene il comando dell’interruttore di manovrasezionatore e del sezionatore di terra, gli interblocchi
meccanici e gli indicatori di posizione. Anche i contatti
ausiliari, le bobine di sgancio e gli indicatori di presenza
tensione sono montati in questa cella.
Cavi
Possono essere impiegati cavi unipolari o tripolari fino ad un
massimo di due per fase in funzione della tensione nominale,
delle dimensioni dell’unità e della sezione dei cavi stessi.
I cavi tripolari devono essere separati al di sotto del
pavimento per poter essere montati in ogni fase.
Il quadro può essere addossato alla parete della stazione, in
quanto i cavi sono facilmente accessibili dal fronte.
Per maggiori informazioni vedere capitolo 8.
4
1
7
4
7
5
5
10
2
3
9
8
6
8
8
1 - Interruttore di manovra-sezionatore
2 - Fusibili
3 - Interruttore
4 - Cella sbarre
5 - Cella comandi
6 - Comando dell’interruttore
7 - Cella BT per circuiti ausiliari
8 - Cella cavi
9 - Cella apparecchi
10 - Serrande metalliche per pannelli fino a 17,5 kV e serrande isolanti a 24 kV
9
1. Caratteristiche generali
Interblocchi
Il quadro UniSec è provvisto di tutti gli interblocchi e gli
accessori necessari per garantire il massimo livello di
sicurezza ed affidabilità per l’impianto e gli operatori.
Gli interblocchi di sicurezza possono essere di tipo standard o
di tipo speciale; questi ultimi sono disponibili su richiesta.
I primi sono richiesti dalle norme e sono pertanto necessari
per garantire la sequenza di manovra corretta. I secondi
possono essere forniti su richiesta e la loro integrazione va
considerata in fase di installazione e manutenzione.
La loro presenza garantisce i massimi livelli di affidabilità,
anche in caso di errore accidentale, e consente di realizzare
ciò che ABB definisce un sistema di interblocchi “privo di
errori”.
Interblocchi a chiave
L’uso degli interblocchi a chiave è molto importante nella
realizzazione della logica di interblocco tra unità dello stesso
quadro o di un altro quadro di alta, media e bassa tensione.
10
La logica viene realizzata mediante distributori a chiave o
collegando gli interblocchi a chiave ad anello.
Le manovre di chiusura e apertura del sezionatore di terra
possono essere bloccate mediante gli interblocchi a chiave.
Questi possono essere rimossi solo con il sezionatore di terra
in posizione opposta rispetto al blocco da effettuare.
Il blocco a chiave può essere applicato anche al sezionatore
di terra di applicazioni a sbarre.
Le chiavi utilizzabili per l’interblocco possono essere di tipo:
standard ABB, Ronis o Profalux.
Lucchetti
Le porte delle celle apparecchi e cavi possono essere
bloccate in posizione chiusa mediante l’uso di lucchetti.
Sull’interruttore di manovra-sezionatore GSec può essere
installato un lucchetto per bloccare la posizione sul lato linea
e/o sul lato terra.
Il quadro è preimpostato per l’uso di lucchetti con diametro
compreso tra 4 e 8 mm.
2. Unità tipiche
Elenco delle unità disponibili
Sigla
Descrizione
SDC
Unità con interruttore di manovra-sezionatore
SDS
Unità con interruttore di manovra-sezionatore − sezionamento
SDM
Unità sezionamento con misure con interruttore di manovra-sezionatore
SDD
Unità con doppio interruttore di manovra-sezionatore
UMP
Unità misure universale
SFC
Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili
SFS
Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili − sezionamento
SBC
Unità interruttore con interruttore di manovra-sezionatore
SBS
Unità interruttore con interruttore di manovra-sezionatore − sezionamento
SBM
Unità sezionamento con misure con interruttore e doppio sezionatore
SBR
Unità interruttore rovesciata
SFV
Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibile − misure
DRC
Unità arrivo diretto con misure e messa a terra di sbarra
DRS
Unità risalita − misure
RLC/RRC
Risalita cavi laterale, destra e sinistra (solo per unità SBR)
WBC
Unità con interruttore estraibile
WBS
Unità con interruttore estraibile − sezionamento
BME
Unità di misura e messa a terra di sbarra
Larghezza
190 mm
375 mm
500 mm
•
•
•
•
600 mm
750 mm
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
• (*)
• (*)
• (*)
• (**)
• (**)
12-17,5 kV
(**)
24 kV
(*)
11
2. Unità tipiche
SDC – Unità con interruttore di manovra-sezionatore
Unità disponibili nelle larghezze 375 mm, 500 mm e 750 mm.
L’unità interruttore di manovra-sezionatore con cavo è
impiegata principalmente come un’unità di arrivo, ad anello
o di derivazione. L’unità base è provvista di un interruttore di
manovra-sezionatore a 3 posizioni. L’interruttore di manovrasezionatore a 3 posizioni può trovarsi in una delle tre posizioni
“chiuso”, “aperto” o “a terra”, impedendo quindi manovre
errate.
L’accesso alla cella cavi è possibile nella posizione “a terra”.
L’ispezione delle connessioni dei cavi e segnalatori di guasto,
se utilizzati, può essere facilmente effettuata dalla finestra
della porta frontale.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
Un
Ir
Ik
mm (*)
H = 1700 mm
H = 2000 mm
kV
A
kA
375
150 (1)
160 (1)
12
630/800
12,5/16 (1)/20 (2)/25 (3) (3s)
500
170
(1)
180
(1)
17,5
630/800
12,5/16 (1)/20 (2) (3s)
750
195
(2)
210
(2)
24
630
12,5/16 (1)/20 (2) (3s)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA
(2)
Senza TA o TV
630 A, 16 kA 3s per comando a doppia molla
Per 21 kA contattare ABB
(3)
25 kA (2s)
(*)
(1)
(1)
(2)
Riferimento
Dotazione di serie
Principali accessori
Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Comando meccanico con indicatori di posizione
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Gsec interruttore Dispositivo di presenza tensione integrato
di manovrasezionatore
Meccanismo di comando motorizzato
Sganciatore di apertura
Sganciatore di chiusura
Bobina di minima tensione
Magnete di blocco lato linea/terra
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatore di corrente a norme DIN o toroidale
(escluso pannelli da 375 mm)
Interblocchi meccanici
Accessori per classificazione arco interno
Sbarre
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Chiusura inferiore cella cavi
Resistenza anticondensa
Sbarra di messa a terra passante
Illuminazione interna
Interblocchi a chiave
Unità
Indicatore di cortocircuito
Blocco a lucchetti
Scaricatori di sovratensione
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Trasformatori di tensione (escluso pannelli da 375 mm)
Terminali per cavi in parallelo (escluso pannelli da 375 mm)
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
Supporti per fissaggio cavi
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
12
SDS – Unità con interruttore di manovra-sezionatore −
sezionamento
Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm.
L’unità interruttore di manovra-sezionatore per sezionamento
è utilizzata insieme all’unità risalita. La versione standard è
dotata di un interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni
per il sezionamento delle sbarre. Il sistema di messa a terra è
sempre integrato di serie.
Le unità larghe 500 mm possono essere provviste di TA e TV
(TV solo se l’uscita sbarre inferiore si trova a sinistra).
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
Un
Ir
Ik
mm (*)
H = 1700 mm
H = 2000 mm
kV
A
kA
375
155 (1)
165 (1)
12
630/800
12,5/16 (1)/20 (2)/25 (3) (3s)
500
175
185
17,5
630/800
12,5/16 (1)/20 (2) (3s)
24
630
12,5/16 (1)/20 (2) (3s)
(1)
(1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
(*) (1)
630 A, 16 kA 3s per comando a doppia molla
Per 21 kA contattare ABB
(3)
25 kA (2s)
(1)
(2)
Riferimento
Dotazione di serie
Principali accessori
Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Comando meccanico con indicatori di posizione
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Gsec interruttore Dispositivo di presenza tensione integrato
di manovrasezionatore
Meccanismo di comando motorizzato
Sganciatore di apertura
Sganciatore di chiusura
Bobina di minima tensione
Magnete di blocco lato linea/terra
Unità
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatore di corrente o sensori combinati a norme DIN (escluso
pannelli da 375 mm)
Interblocchi meccanici
Trasformatore di tensione a norme DIN (per pannello 500 mm con uscita
sbarre inferiore a sinistra)
Sbarre
Accessori per classificazione arco interno
Copertura inferiore
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Sbarra di messa a terra passante
Resistenza anticondensa
Illuminazione interna
Interblocchi a chiave
Blocco a lucchetti
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
13
2. Unità tipiche
SDM –Unità sezionamento con misure con interruttore
di manovra-sezionatore
A
Sezionatore a sinistra
Unità disponibile con larghezza 750 mm.
L’unità sezionamento con misure con
interruttore di manovra-sezionatore
realizza in un’unica unità le funzioni di
misura e sezionamento e può essere
utilizzata al posto delle unità SDS+DRS
utilizzando uno spazio inferiore.
La versione standard impiega un
interruttore di manovra-sezionatore a
tre posizioni e consente il sezionamento
delle sbarre principali e la relativa messa
a terra (sempre disponibile).
Le unità di larghezza 750 mm possono
essere dotate di trasformatori di
corrente e di tensione di tipo DIN. I
trasformatori di tensione, opzionali,
possono esser collegati a monte o a
valle dei trasformatori di corrente.
Sezionatore a destra
Larghezza pannello
Peso (kg)
Un
Ir
Ik
mm (*)
H = 1700 mm
H = 2000 mm
kV
A
kA
750
230 (1)
250 (1)
12
630/800
12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s)
17,5
630/800
12,5/16/20 (1) (3s)
24
630
12,5/16/20 (1) (3s)
(*)
(1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
(1)
(2)
Riferimento
Dotazione di serie
Gsec interruttore Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni
di manovraComando meccanico con indicatori di posizione
sezionatore
Dispositivo di presenza tensione integrato
Unità
Per 21 kA contattare ABB
25 kA (2s)
Principali accessori
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Meccanismo di comando motorizzato
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatori di corrente o sensori combinati a norme DIN
Interblocchi meccanici
Trasformatori di tensione a norme DIN
Sbarre e isolatori
Accessori per classificazione arco interno
Copertura inferiore
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Sbarra di messa a terra passante
Resistenza anticondensa
Illuminazione interna
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Scaricatori di sovratensione
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
14
SDD – Unità con doppio interruttore di manovra-sezionatore
A
Unità disponibile con larghezza 750 mm composta da 2
sezionatori interbloccati meccanicamente tra di loro.
Unità idonea per gestire la commutazione di due linee di
media tensione principali o tra una linea principale e una linea
ausiliaria (es. gruppo elettrogeno).
L’interblocco meccanico dei due sezionatori garantisce
la massima affidabilità ed evita qualsiasi errore da parte
dell’operatore, infatti i sezionatori non possono essere messi
a terra contemporaneamente.
Le operazioni di manovra dei sezionatori possono avvenire
manualmente (mediante leva e/o pulsanti) oppure tramite
motore e/o bobine di apertura/chiusura (localmente e/o da
remoto).
La commutazione tra le due linee può avvenire
automaticamente o in modo semi automatico mediante un
opportuno sistema di controllo che comanda la manovra dei
sezionatori (come riportato nella pagina seguente).
Il ripristino della situazione originale può avvenire
automaticamente o manualmente.
La logica dell’interblocco dell’unità SDD è riportata nella
seguente tabella.
Posizione sezionatore Sx
(linea principale)
Chiuso
Aperto
Terra
Posizione sezionatore Dx
(linea secondaria)
Chiuso
•
Aperto
Terra
•
•
•
•
•
•
•
•
•
15
2. Unità tipiche
La soluzione standard ABB: commutazione automatica di
due linee di alimentazione.
Definita la linea primaria (Q1) la commutazione sulla linea
ausiliaria (Q2) avviene alla mancanza di tensione sulla linea
primaria (Q1) istantaneamente (300 ms) o a richiesta in un
tempo T1 selezionabile dal cliente per evitare eventuali buchi
di tensione sulla rete.
Il ritorno alla situazione iniziale avverrà dopo il ritorno di
tensione sulla linea primaria (Q1) istantaneamente (300 ms) o
dopo un tempo T2 selezionabile dal cliente.
Contattare ABB per lo studio di altre soluzioni impiantistiche.
Larghezza pannello
Peso (kg)
Un
Ir
Ik
mm (*)
H = 1700 mm
H = 2000 mm
kV
A
kA
750
270 (1)
290 (1)
12
630
12,5/16 (3s)
17,5
630
12,5/16 (3s)
24
630
12,5/16 (3s)
(*)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Riferimento
Dotazione di serie
Principali accessori
2 interruttori di manovra-sezionatore interbloccati tra di
loro a 3 posizioni
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Comando meccanico con indicatori di posizione
Gsec interruttore
Dispositivo di presenza tensione
di manovrasezionatore
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Meccanismo di comando motorizzato
Sganciatore di apertura
Sganciatore di chiusura
Bobina di minima tensione
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Accessori per classificazione arco interno
Interblocchi meccanici
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Sbarre
Resistenza anti condensa
Chiusura inferiore cella cavi
Illuminazione interna
Sbarre di messa a terra passante
Interblocchi a chiave (solo su terra)
Unità
Blocco a lucchetti
Indicatore di corto circuito
Cella di bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Scaricatori di sovratensione
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
Supporti per fissaggio cavi
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
16
UMP – Unità misure universale
Unità disponibile con larghezza 750 mm.
L’unità è impiegata nelle applicazioni di media tensione in cui
è richiesto un pannello dedicato per trasformatori di misura.
L’unità è molto flessibile, sono disponibili sei configurazioni,
ingresso in sbarre e uscita in cavo, ingresso ed uscita in cavo,
ingresso e uscita in sbarra.
Le configurazioni indicate soddisfano pienamente i requisiti
dei clienti più esigenti.
L’accesso ed il montaggio dei trasformatori di misura è facile
e sicuro, l’unità è dotata di un’ampia porta che permette
l’accesso sul fronte. È possibile prevedere sulla porta i sigilli di
sicurezza e/o i lucchetti.
I trasformatori di misura sono montati singolarmente su
piastre scorrevoli, le quali sono fissate su guide posizionate
alle pareti.
L’unità è predisposta per montare trasformatori di misura di
tipo DIN e tipo ARTECHE.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
Un
Ir
Ik
mm (*)
H = 1700 mm
kV
A
kA
750
200 (1)
12
630/800
12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s)
17,5
630/800
12,5/16/20 (1) (3s)
24
630
12,5/16/20 (1) (3s)
(*)
(1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
(1)
(2)
Riferimento
Unità
Per 21 kA contattare ABB
25 kA (2s)
Dotazione di serie
Principali accessori
Sbarre e isolatori
Accessoriato per arco interno
Trasformatori di corrente tipo DIN o Arteche
Canaletta per cavi ausiliari
Trasformatori di tensione tipo DIN o Arteche
Indicatori di tensione presente
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Illuminazione interna
Sbarre di messa a terra passante
Riscaldatore anticondensa
Interblocchi meccanici (lucchetto e sigillo)
Cella di bassa tensione wide (larga) e big (grande)
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
17
2. Unità tipiche
SFC – Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili
Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm.
L’unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili
tipo SFC è utilizzata principalmente per la protezione dei
trasformatori. L’unità è dotata di un interruttore di manovrasezionatore a 3 posizioni e di un sezionatore di terra. Per
la messa a terra dei fusibili, il sezionatore di terra integrato
agisce sul lato a monte, mentre un sezionatore di terra
separato agisce sul lato a valle dei fusibili. Viene utilizzato
un comando a doppia molla con intervento automatico dei
fusibili. L’accesso alla cella cavi è possibile nella posizione “a
terra”. L’ispezione delle connessioni dei cavi e degli indicatori
di guasto, se utilizzati, può essere facilmente effettuata dalla
finestra della porta frontale.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
mm
H = 1700 mm
375
155
500
175
(*)
Un
Ir
Ik
IkAp (*)
H = 2000 mm
kV
A
kA
kAp
(1)
165
(1)
12
630/800
12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 5
125
(1)
185
(1)
17,5
630/800
12,5/16/20 (1) (3s)
5
80
24
630
12,5/16/20 (1) (3s)
5
80
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza fusibili
(*) (1)
Riferimento
Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle EF 230 (Ik = 2 kA)
(1)
Per 21 kA contattare ABB
(2)
25 kA (2s)
(*)
Principali accessori
Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Comando meccanico con indicatori di posizione
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Dispositivo di presenza tensione integrato
Meccanismo di comando motorizzato
Sganciatore di apertura
Sganciatore di chiusura
Bobina minima tensione
1 contatto di segnalazione intervento fusibile
Magnete di blocco lato linea/terra
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Accessori per classificazione arco interno
Interblocchi meccanici
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Indicatore di sgancio per intervento fusibile
Resistenza anticondensa
Sbarre
Illuminazione interna
Sezionatore di terra inferiore a valle dei fusibili (EF 230)
Fusibili a norme DIN (1)
Base per fusibili
Interblocchi a chiave
Chiusura inferiore cella cavi
Blocco a lucchetti
Sbarra di messa a terra passante
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
Supporti per fissaggio cavi
Fusibili DIN: 292 & 442 mm @ 12-17,5 kV
442 mm @ 24 kV
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
(1)
18
A
Dotazione di serie
Gsec interruttore
di manovrasezionatore
Unità
Fusibili
SFS – Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili −
sezionamento
Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm.
L’unità tipo SFS è utilizzata quando è necessaria un’unità di
sezionamento con protezione fusibili. Per la messa a terra dei
fusibili, il sezionatore di terra integrato agisce sul lato a monte,
mentre un sezionatore di terra separato agisce sul lato a valle
dei fusibili.
Viene utilizzato un comando a doppia molla con intervento
automatico dei fusibili. L’accesso alla cella cavi è possibile
solo nella posizione “a terra”. È possibile il collegamento a
sinistra delle sbarre inferiori.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
mm
H = 1700 mm
375
165
500
180
(*)
Un
Ir
Ik
IkAp (*)
H = 2000 mm
kV
A
kA
kAp
(1)
175
(1)
12
630/800
12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 5
125
(1)
190
(1)
17,5
630/800
12,5/16/20 (1) (3s)
5
80
24
630
12,5/16/20 (1) (3s)
5
80
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza fusibili
(*) (1)
Riferimento
Fusibili
A
Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle EF 230 (Ik = 2 kA)
(1)
Per 21 kA contattare ABB
(2)
25 kA (2s)
(*)
Dotazione di serie
Principali accessori
Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Comando meccanico con indicatori di posizione
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Gsec interruttore Dispositivo di presenza tensione integrato
di manovrasezionatore
Meccanismo di comando motorizzato
Sganciatore di apertura
Sganciatore di chiusura
Bobina minima tensione
1 contatto di segnalazione intervento fusibile
Unità
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Accessori per classificazione arco interno
Indicatore di sgancio per intervento fusibile
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Sbarre
Resistenza anticondensa
Sezionatore di terra inferiore a valle dei fusibili (EF 230)
Illuminazione interna
Copertura inferiore
Fusibili a norme DIN (1)
Base per fusibili
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Sbarra di messa a terra passante
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
Fusibili DIN: 292 & 442 mm @ 12-17,5 kV
442 mm @ 24 kV
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
(1)
19
2. Unità tipiche
SBC – Unità interruttore con interruttore di manovra-sezionatore
Unità disponibile nella larghezza di 750 mm.
L’unità interruttore SBC è realizzata per il controllo e la
protezione di distributori a chiave, reti, motori, trasformatori,
batterie di condensatori, ecc.
L’unità può essere dotata di un interruttore in vuoto o in
gas SF6. L’interruttore è montato su una guida e fissato
alle sbarre. Per la manovra di sezionamento è previsto un
interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni dotato di
sezionatore di terra, montato tra l’interruttore e le sbarre.
La porta è interbloccata meccanicamente con la posizione di
terra dell’interruttore di manovra-sezionatore per garantire la
sicurezza del personale.
L’unità è progettata per essere dotata di TA e TV (dimensioni
come da norma DIN, vedere componenti principali). In
alternativa, è disponibile un interruttore con sensore di
corrente e relè integrato.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
mm
H = 1700 mm
335 (1)
(*)
750
Un
Ir
Ik
IkAp (*)
H = 2000 mm
kV
A
kA
kAp
355 (1)
12
630/800
12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 31,5/40/50 (1)/63
17,5
630/800
12,5/16/20 (1) (3s)
31,5/40/50 (1)
24
630
12,5/16/20
31,5/40/50 (1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
(*) (1)
(*)
(1)
(2)
Riferimento
Dotazione di serie
Gsec interruttore Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni
di manovraComando meccanico con indicatori di posizione
sezionatore
Dispositivo di presenza tensione integrato
VD4 - HD4
Interruttore
(1)
(3s)
Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle EF 230
Per 21 kA contattare ABB
25 kA (2s)
Principali accessori
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Meccanismo di comando motorizzato
Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e
pulsanti di apertura e chiusura
Meccanismo di comando motorizzato
Interruttore rimovibile in vuoto o in gas
Relè REF601 e sensori di corrente a bordo
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatore di corrente o sensori combinati a norme DIN
Interblocchi meccanici
Trasformatore di tensione a norme DIN
Sbarre
Accessori per classificazione arco interno
Chiusura inferiore cella cavi
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Sezionatore di terra sui cavi (ES 230)
Resistenza anti-condensa
Sbarra di messa a terra passante
Illuminazione interna
Unità
Ampia gamma di relè di protezione
Interblocchi a chiave
Blocco a lucchetti
Scaricatori di sovratensione (non con TV)
Terminali per cavi in parallelo
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
Supporti per fissaggio cavi
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
20
SBS –Unità interruttore con interruttore di manovra-sezionatore
− sezionamento
Unità disponibile nella larghezza di 750 mm.
L’unità interruttore di manovra-sezionatore con interruttore
per sezionamento è utilizzata insieme all’unità risalita. Le
unità standard sono dotate di un interruttore di manovrasezionatore a 3 posizioni collegato in serie con un interruttore
per il sezionamento della sbarra.
L’unità è dotata di un interruttore in vuoto o in gas SF6.
L’interruttore è montato su una guida e fissato alle sbarre.
Il sistema di messa a terra dell’interruttore di manovrasezionatore è sempre integrato.
La porta è interbloccata meccanicamente con la posizione di
terra dell’interruttore di manovra-sezionatore per garantire la
sicurezza del personale.
L’unità è progettata per essere dotata di TA (dimensioni come
da norma DIN). In alternativa, è disponibile un interruttore con
sensore di corrente e relè integrati.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
mm
H = 1700 mm
355 (1)
(*)
750
Un
Ir
Ik
IkAp (*)
H = 2000 mm
kV
A
kA
kAp
375 (1)
12
630/800
12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 31,5/40/50 (1)/63
17,5
630/800
12,5/16/20 (1) (3s)
31,5/40/50 (1)
24
630
12,5/16/20 (1) (3s)
31,5/40/50 (1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA
(*) (1)
(*)
(1)
(2)
Riferimento
Dotazione di serie
Gsec interruttore Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni
di manovraComando meccanico con indicatori di posizione
sezionatore
Dispositivo di presenza tensione integrato
VD4 - HD4
interruttore
Unità
Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle EF 230
Per 21 kA contattare ABB
25 kA (2s)
Principali accessori
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Meccanismo di comando motorizzato
Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e
pulsanti di apertura e chiusura
Meccanismo di comando motorizzato
Interruttore rimovibile in vuoto o in gas
Relè REF601 e sensori di corrente a bordo
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatore di corrente o sensori combinati a norme DIN
Interblocchi meccanici
Accessori per classificazione arco interno
Sbarre
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Sezionatore di terra sui cavi (ES 230)
Resistenza anticondensa
Chiusura inferiore
Illuminazione interna
Sbarra di messa a terra passante
Ampia gamma di relè di protezione
Interblocchi a chiave
Blocco a lucchetti
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
21
2. Unità tipiche
SBM –Unità sezionamento con misure con interruttore
e doppio sezionatore
Unità disponibile con larghezza 750 mm.
L’unità è composta da un interruttore rimovibile in vuoto
(VD4/R) o in gas (HD4/R) e due sezionatori a tre posizioni
interbloccati tra loro che funzionano in parallelo.
Si può utilizzare l’unità SBM al posto delle unità SBS+SDS
con un risparmio di 500 mm.
All’interno dell’unità possono essere installati trasformatori di
corrente (in alternativa sensori combinati) e trasformatori di
tensione di tipo DIN.
L’impiego dell’unità SBM è fondamentale in quelle applicazioni
di media tensione dove sono richiesti dei trasformatori di
misura o un sezionamento del quadro.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
Un
Ir
Ik
mm (*)
H = 1700 mm
H = 2000 mm
kV
A
kA
750
390 (1)
410 (1)
12
630/800
12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s)
17,5
630/800
12,5/16/20 (1) (3s)
24
630
12,5/16/20 (1) (3s)
(*) (1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
(1)
(2)
Riferimento
Dotazione di serie
2 interruttori di manovra-sezionatore interbloccati tra di
Gsec interruttore loro a 3 posizioni
di manovraComando meccanico con indicatori di posizione
sezionatore
Dispositivo di presenza tensione
VD4 - HD4
interruttore
Per 21 kA contattare ABB
25 kA (2s)
Principali accessori
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e
pulsanti di apertura e chiusura
Meccanismo di comando motorizzato
Interruttore rimovibile in vuoto o in gas
REF601 e sensori di corrente a bordo
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatori di corrente o sensori combinati a norme DIN
Interblocchi meccanici
Trasformatori di tensione a norme DIN
Sbarre
Accessori per classificazione arco interno
Chiusura inferiore
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Sbarra di messa a terra passante
Resistenza anti condensa
Unità
Illuminazione interna
Interblocchi a chiave
Blocco a lucchetti
Cella di bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Ampia gamma di relè di protezione
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
22
SBR – Unità interruttore rovesciata
Unità disponibile nella larghezza di 750 mm.
L’unità interruttore di manovra-sezionatore rovesciata rispetto
all’interruttore può essere utilizzata insieme all’unità risalita
cavi diretta da 190 mm. L’unità SBR consente l’apertura
e la messa a terra dell’interruttore di manovra-sezionatore
lasciando in servizio la cella cavi.
Le unità standard sono dotate di un interruttore di manovrasezionatore a 3 posizioni collegato in serie con un interruttore.
L’unità è dotata di un interruttore in vuoto o in gas SF6.
La cella cavi è interbloccata meccanicamente; la cella
interruttore è interbloccata a chiave con l’interruttore di
manovra-sezionatore. La porta dell’interruttore è interbloccata
meccanicamente con la posizione di terra dell’interruttore di
manovra-sezionatore per garantire la sicurezza del personale.
L’unità è progettata per essere dotata di TA, sensori combinati
e toroidali. In alternativa, è disponibile un interruttore con
sensore di corrente e relè integrati.
I pannelli sono adatti per la connessione alla rete a norma
CEI 0-16.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
Un
Ir
Ik
IkAp (*)
IkAp (**)
mm
H = 1700
kV
A
kA
kAp
kAp
335 (1)
12
630
12,5/16 (1s)
31,5/40
5
17,5
630
12,5/16 (1s)
31,5/40
5
24
630
12,5/16 (1s)
31,5/40
5
(*)
750
(*)
(1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
(*)
(**)
Riferimento
Dotazione di serie
Gsec interruttore Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni
di manovraComando meccanico con indicatori di posizione
sezionatore
Dispositivo di presenza tensione lato cavi integrato
VD4 - HD4
interruttore
Potere di chiusura del sezionatore di terra a monte ESBR230-U
Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle ESBR230-L
Principali accessori
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e
pulsanti di apertura e chiusura
Meccanismo di comando motorizzato
Interruttore rimovibile in vuoto o in gas
Relè REF601 e sensori di corrente a bordo
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatori di corrente a norme DIN o combisensor installati nella cella sbarre
Interblocchi meccanici
Trasformatori di corrente toroidali installati nella base della cella
Sbarre e isolatori
Sezionatore di terra nella cella sbarre ESBR230-U
Sbarra di messa a terra passante
Accessori per classificazione arco interno
Chiusura inferiore cella cavi
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Resistenza anticondensa
Illuminazione interna
Lampade presenza tensione lato sbarre
Unità
Interblocchi a chiave
Blocco a lucchetti
Ampia gamma di relè di protezione
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande)
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
Sfere per asta di messa a terra (CEI 0-16)
Sezionatore di terra sui cavi ESBR230-L
Dispositivo presenza tensione lato sbarre
Interblocco a chiave lato cavi per CEI 0-16
23
2. Unità tipiche
SFV – Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili −
misure
Unità disponibile nella larghezza di 500 mm.
L’unità combinata interruttore-fusibile tipo SFV è utilizzata
principalmente per la misura della tensione.
L’unità è dotata di un interruttore di manovra-sezionatore a 3
posizioni.
Per la messa a terra dei fusibili, il sezionatore di terra integrato
agisce sul lato a monte.
Viene utilizzato un comando a doppia molla con intervento
automatico dei fusibili.
I trasformatori di tensione sono posizionati nella parte inferiore
dell’unità per garantire la funzione di misura.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
Un
Ir
Ik
mm (*)
H = 1700 mm
H = 2000 mm
kV
A
kA
A
500
175 (1)
185 (1)
12
630
12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s)
125
17,5
630
12,5/16/20 (1) (3s)
80
24
630
12,5/16/20 (1) (3s)
80
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TV e fusibili
(*) (1)
Fusibili
Per 21 kA contattare ABB
(2)
25 kA (2s)
(1)
Riferimento
Dotazione di serie
Principali accessori
Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni
4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra
Comando meccanico con indicatori di posizione
Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali
Gsec interruttore Dispositivo di presenza tensione integrato
di manovrasezionatore
Sganciatore di apertura
Sganciatore di chiusura
Bobina minima tensione
1 commutatore di segnalazione intervento fusibile
Meccanismo di comando motorizzato
Unità
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Accessori per classificazione arco interno
Interblocchi meccanici
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Sistema di sgancio per intervento fusiibili
Resistenza anticondensa
Sbarre
Illuminazione interna
Supporto fusibili
Interblocchi a chiave
Trasformatori di tensione a norme DIN (fase-terra e
fase-fase)
Blocco a lucchetti
Chiusura inferirore
Fusibili DIN (1)
Sbarra di messa a terra passante
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
(1)
(*)
Fusibili DIN: 292 & 442 mm @ 12-17,5 kV
442 mm @ 24 kV
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
24
DRC – Unità arrivo diretto con misure e messa a terra di sbarra
Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm.
Per collegare i cavi direttamente alle sbarre, è disponibile
un’unità risalita diretta. La porta anteriore inferiore è fissata e
può essere aperta solo con un attrezzo.
La porta presenta una finestra a fini di ispezione.
È possibile predisporre nell’unità da 500 mm il sezionatore di
terra con pieno potere di chiusura. Esso può essere utilizzato
per la messa a terra delle sbarre del quadro o del cavo di
arrivo linea.
Inoltre è possibile predisporre il pannello con trasformatori di
corrente o sensori combinati o trasformatori di tensione.
L’unità è disponibile anche nella versione senza uscita cavi
per misure (tensione) e messa a terra di sbarra.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
mm
Un
Ir
Ik
IkAp (*)
kAp
H = 1700 mm
H = 2000 mm
kV
A
kA
375
120 (1)
130 (1)
12
630/800/1250
12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 31,5/40/50 (1)/63
500
135 (1)
145 (1)
17,5
630/800/1250
12,5/16/20 (1) (3s)
31,5/40/50 (1)
24
630/1250
12,5/16/20
31,5/40/50 (1)
(*)
(1)
(*)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
(3)
(1)
(3s)
Potere di chiusura ES-230 N
Per 21 kA contattare ABB
25 kA (2s)
(3)
Solo per H = 2000 mm
(*)
(1)
(2)
Riferimento
Dotazione di serie
Principali accessori
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Accessori per classificazione arco interno
Sbarre e isolatori
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Chiusura cella cavi
Trasformatori di corrente a norme DIN (escluso 375 mm)
Dispositivo di presenza tensione integrato
Trasformatori di tensione a norma DIN (escluso 375 mm)
Sbarra di messa a terra passante
Resistenza anticondensa
Unità
Illuminazione interna
Scaricatori di sovratensione
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Terminali per cavi in parallelo (escluso 375 mm)
Sezionatore di terra con pieno potere di chiusura (escluso 375 mm)
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
Supporti per fissaggio cavi
(*)
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
25
2. Unità tipiche
DRS – Unità risalita − misure
Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm.
L’unità risalita diretta per sezionamento, tipo DRS, connette
la sbarra alla parte inferiore di un’unità di sezionamento con
interruttore o interruttore di manovra-sezionatore.
L’unità larga 500 mm può essere utilizzata come unità misura
e può ospitare 3 TA e 3 TV (i TV sono ammessi solo se
l’uscita sbarre inferiore si trova a sinistra).
La porta frontale inferiore è fissata all’unità e deve essere
aperta con un attrezzo. La porta presenta una finestra a fini di
ispezione.
L’unità risalita con misure può essere accoppiata con i
pannelli con interuttore estraibile WBC e WBS; le dimensioni
sono diverse, altezza 2000 mm e solo larghezza 500 mm. In
questo caso è possibile montare sempre TA e TV di tipo DIN.
A
Larghezza pannello
Peso (kg)
Un
Ir
Ik
mm (*)
H = 1700 mm
H = 2000 mm
kV
A
kA
375
120 (1)
130 (1)
12
630/800/1250
12,5/16/20 (2)/25 (3) (3s) (4)
500
135
145
17,5
630/800/1250
12,5/16/20 (2) (3s) (4)
24
630/1250
12,5/16/20 (2) (3s) (4)
(*)
(1)
(1)
(1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA e TV
(1)
Solo per H = 2000 mm
Per 21 kA contattare ABB
(3)
25 kA (2s)
(4)
25 kA, 3s DRS accoppiata a WBC/WBS
(1)
(2)
Riferimento
Unità
Dotazione di serie
Principali accessori
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Accessori per classificazione arco interno
Cella per sbarre per risalita
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Dispositivo di presenza tensione integrato
Trasformatori di corrente a norme DIN (escluso 375 mm)
Chiusura inferiore
Trasformatori di tensione a norme DIN (escluso 375 mm) (1)
Sbarra di messa a terra passante
Resistenza anticondensa
Illuminazione interna
Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*)
Zoccolo di rialzo H = 300 mm
Solo TV con uscita laterale sinistra per pannello H = 1700 mm
Non disponibile per pannelli H = 2000 mm
(1)
(*)
26
RLC/RRC – Risalita cavi laterale, destra e sinistra
(solo per unità SBR)
Unità disponibile nella larghezza di 190 mm.
B
C
RLC
A
B
C
RRC
A
Dimensioni pannello
Peso
Un
Ir
Ik
mm A x B x C
kg
kV
A
kA
190 x 1700 x 1070
80
12
630
12/16 (1s)
17,5
630
12/16 (1s)
24
630
12/16 (1s)
27
2. Unità tipiche
WBC / WBS − Unità con interruttore estraibile
Le unità con interruttore estraibili sono idonee per applicazioni
di distribuzione secondaria in cui sono richieste elevate
prestazioni e garantiscono:
• continuità di servizio
• sicurezza
• elevate caratteristiche elettriche.
Continuità di servizio
Le unità con interruttore estraibile sono classificate, secondo
le norme IEC 62271-200.
Classificazione LSC2B
Scompartimento sbarre [A], cavi [B] e apparecchi [C] segregati
fisicamente ed elettricamente.
Questa categoria definisce la possibilità di accedere allo
scomparto interruttore con le sbarre e i cavi in tensione.
sezionatore di terra ha la funzione di messa a terra di una
sezione delle sbarre principali.
Il comando del sezionatore di terra avviene dal fronte del
quadro con manovra manuale.
La posizione del sezionatore di terra è rilevabile dal fronte
dell’unità mediante una finestra d’ispezione posta sulla porta
dello scomparto linea.
Monoblocchi ed otturatori
I monoblocchi tripolari sono posti nello scomparto apparecchi. All’interno dei monoblocchi alloggiano i contatti fissi per la
connessione dell’interruttore con lo scomparto sbarre e cavi.
Gli otturati metallici per pannelli fino a 17,5 kV e gli otturatori
isolati per pannelli a 24 kV si attivano automaticamente
quando l’interruttore passa dalla posizione “estratto” alla
posizione “inserito” e viceversa.
Cavi
Possono essere utilizzati cavi monopolari o tripolari sino ad
una sezione massima di 630 mm2.
I cavi sono accessibili anche dal fronte degli scomparti quindi
il quadro è completamente addossabile a parete.
A
C
B
Condotto sfogo gas
Le unità con interruttore estraibile possono essere
equipaggiate, come per tutte le altre unità, di:
− − condotto sfogo gas posizionato al di sopra del quadro.
Il condotto sfogo gas percorre il quadro in tutta la sua
lunghezza. Con questa soluzione i gas caldi e le particelle
incandescenti generati da un eventuale arco interno
vengono normalmente evacuati dal locale
− − filtri gas assorbenti posizionati sul retro di ogni unità. Con
questa soluzione i gas caldi e le particelle incandescenti
generati da un eventuale arco interno vengono evacuate
internamente al locale.
Elevate caratteristiche elettriche
Segregazione tra celle
Le celle sbarre, linea e apparecchi sono separate fra loro da
segregazioni metalliche continue e otturatori metallici (PM) per
pannelli fino a 17,5 kV, e da otturatori isolati (PI) per pannelli a
24 kV.
Sezionatore di terra
Il sezionatore di terra è dotato di potere di chiusura su
cortocircuito.
Le unità arrivo/partenza sono dotate di sezionatore di terra
per la messa a terra dei cavi. Nelle unità congiuntore, il
28
Il design dell’unità con interruttore estraibile permette di
avere elevate prestazioni elettriche. Componenti sempre
più innovativi coniugati ad una soluzione consolidata hanno
permesso di ottenere un quadro ad elevate prestazioni.
− − Corrente di corto circuito sino a 25 kA per 3s
− − Capacità di resistenza all’arco interno sui 4 lati (fronte,
fianchi e retro) 25 kA per 1s per pannelli fino a 17,5 kV e
21 kA per 1s per pannelli a 24 kV nelle due configurazioni
seguenti per lo sfogo dei gas in seguito ad arco interno:
- con i filtri gas assorbenti (gas interni al locale)
25 kA a 12-17,5 kV e 16 kA a 24 kV
- con condotto gas (gas esterni al locale)
25 kA a 12-17,5 kV e 21 kA a 24 kV.
Sicurezza
Interblocchi
Nell’unità si distinguono due tipologie di interblocchi di
sicurezza:
−− di serie, previsti dalle normative e quindi necessari per
garantire la sequenza delle manovre;
− − blocchi fornibili a richiesta. La loro presenza deve
essere prevista in funzione delle procedure di esercizio e
manutenzione dell’impianto.
Come tutte le unità UniSec, anche le unità con interruttore
estraibile, sono dotate degli interblocchi ed accessori
necessari per garantire il più elevato grado di sicurezza ed
affidabilità per l’impianto e per gli operatori.
Unità di interblocco per le unità LSC2B-PM
Interblocchi di sicurezza di serie (obbligatori)
Tipo
1
2
3
4
5
Descrizione
Condizione
A
Inserzione/estrazione degli apparecchi
Apparecchio in posizione “aperto”
Carrello in posizione definita
B
Chiusura degli apparecchi
A
Inserzione degli apparecchi
Spina multicontatto degli apparecchi inserita
B
Rimozione della spina multicontatto degli apparecchi
Carrello in posizione di prova
A
Chiusura del sezionatore di terra
Carrello in posizione di prova
B
Inserzione degli apparecchi
Sezionatore di terra in posizione “aperto”
A
Apertura della porta dello scomparto apparecchi
Carrello in posizione di prova
B
Inserzione degli apparecchi
Porta dello scomparto apparecchi chiusa
A
Apertura della porta dello scomparto linea
Sezionatore di terra in posizione “chiuso”
B
Apertura del sezionatore di terra
Porta dello scomparto linea chiusa
Chiavi
L’impiego di interblocchi a chiave risulta di notevole importanza nella realizzazione di
logiche di interblocco tra unità dello stesso quadro oppure con altri quadri di media e/o
bassa tensione.
Le logiche vengono realizzate per mezzo di distributori oppure inanellando le chiavi stesse.
Chiavi (a richiesta)
1
Blocco all'inserzione degli apparecchi
Può essere rimossa solo se il
carrello è in posizione di estratto
2
Blocco alla chiusura del sezionatore di terra
Può essere rimossa solo se il
sezionatore di terra è aperto
3
Blocco all'apertura del sezionatore di terra
Può essere rimossa solo se il
sezionatore di terra è chiuso
4
Inserzione della leva di estrazione/inserzione
degli apparecchi
Può sempre essere rimossa
5
Inserzione della leva di manovra del
sezionatore di terra
Può sempre essere rimossa
1
Inserzione della leva di estrazione/inserzione
degli apparecchi
2
Apertura e chiusura degli otturatori
Lucchetti
Magneti di blocco (a richiesta)
1
Estrazione/inserzione degli apparecchi
2
Apertura e chiusura del sezionatore di terra
3
Apertura della porta dello scomparto
apparecchi
Dispositivi accessori
Fail-safe sulle serrande
Il dispositivo blocca gli otturatori quando l'apparecchio è rimosso dallo scomparto.
L'operatore non può aprire manualmente gli otturatori. Gli otturatori possono essere azionati solo dal carrello
degli apparecchi o dai carrelli di servizio.
Matrice di compatibilità apparecchio unità di quadro
La spina multicontatto degli apparecchi e la relativa presa dell'unità di quadro sono equipaggiate con una
matrice meccanica, che rende impossibile l'inserzione dell'apparecchio in una unità di quadro con corrente
nominale non appropriata.
Comando meccanico degli interruttori
Lo scomparto apparecchi è dotato di un dispositivo meccanico, che rende possibile operare la chiusura e/o
l'apertura degli interruttori direttamente tramite i pulsanti del comando frontale, mantenendo la porta chiusa.
I comandi possono essere eseguiti con gli interruttori in posizione di servizio ed estratto.
29
2. Unità tipiche
WBC – Unità con interruttore estraibile LSC2B-PM/PI
Unità disponibili nella larghezza 600 mm (12-17,5 kV) e
750 mm (24 kV).
L’unità WBC, con interruttore o contattore estraibile, è
realizzata per il controllo e la protezione di impianti quali
aeroporti, ferrovie, metropolitane ed industrie, in cui la
continuità di servizio, l’elevata sicurezza e le elevate
caratteristiche elettriche sono i requisiti principali.
I contattori VSC/P sono apparecchi idonei per funzionare
in CA e vengono di norma impiegati per comandare utenze
che richiedono un elevato numero di manovre su base
oraria. I contattori VSC/P sono utilizzati per comandare
apparecchiature elettriche nel settore industriale, dei servizi
ecc.
Sono idonei per il controllo e la protezione di motori,
trasformatori, batterie di rifasamento, sistemi di manovra, ecc.
Se provvisti di adeguati fusibili, possono essere impiegati in
circuiti con livelli di correnti di guasto fino a 1000 MVA.
A
Larghezza pannello
Peso
Un
Ir
Ik
mm (*)
kg
kV
A
kA
kAp
600 (12-17,5 kV PM)
600 (1)
12
400 (1)/630/1250
16/20 (2)/25 (3s)
40/50 (2)/63
750 (24 kV PI)
750 (1)
17,5
630/1250
16/20 (2)/25 (3s)
40/50 (2)/63
24
630/1250
16/20 (2)
40/50 (2)
(*)
(1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
(*)
(1)
(2)
Riferimento
Apparecchi
IkAp (*)
Potere di chiusura ESWB-150
Soluzione con contattore VSC/P
Per 21 kA contattare ABB
Dotazione di serie
Principali accessori
Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e
pulsanti di apertura e chiusura
Meccanismo di comando motorizzato
Interruttore estraibile (Vmax/Sec fino a 17,5 kV e VD4/Sec
a 24 kV) o contattore in vuoto (VSC/P fino a 12 kV)
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatore di corrente o sensori combinati a norma DIN
Interblocchi meccanici
Trasformatore di tensione a norma DIN con o senza fusibili (*)
Sbarre e isolatori
Accessori per classificazione arco interno
Sbarra di messa a terra passante
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Serrande metalliche o isolate
Resistenza anti condensa cella apparecchi e/o cavi
Chiusura inferiore cella cavi
Illuminazione interna cella apparecchi e/o cavi
Ampia gamma di relè di protezione
Sezionatore di terra lato cavi
Interblocchi meccanici
Unità
Dispositivo di presenza tensione lato cavi
Interblocchi a chiave
Magneti di blocco
Dispositivo di presenza tensione lato sbarre
Scaricatori di sovratensione
Connessione cavi sino a 630 mm2 per 12-17,5 kV e 400 mm2 per 24 kV
Pulsanti meccanici “on-off” sulla porta dell’interruttore
5NA + 5NC contatti ausiliari sul sezionatore di terra
Cella di bassa tensione wide (larga)
Supporti per fissaggio cavi
(*)
Fusibili tipo IEC 60282-1
30
Gli interruttori Vmax/Sec e VD4/Sec vengono impiegati nella
distribuzione elettrica per controllare e proteggere cavi, linee
aeree, sottostazioni di distribuzione e trasformazione, motori,
trasformatori, generatori e batterie di condensatori.
L’unità è classificata LSC2B-PM per unità fino a 17,5 kV e
LSC2B-PI a 24 kV ed è composta da tre celle, sbarre, cavi e
apparecchio, segregate tra loro mediante serrande metalliche
(fino a 17,5 kV) o mediante serrande isolate (a 24 kV). Tale
categoria conferisce all’unità la massima continuità di servizio
in quanto è possibile accedere allo scomparto apparecchi
mantenendo in tensione gli altri scomparti e/o unità funzionali.
Gli apparecchi sono montati su un carrello dotato di ruote che
permette la movimentazione dell’interruttore all’interno dello
scomparto.
Le operazioni di estrazione e inserzione dell’apparecchio,
messa in servizio, manutenzione ed esercizio avvengono
direttamente dal fronte. È possibile dotare l’unità di un
sezionatore di terra sul lato cavi con pieno potere di chiusura.
Un’ampia cella per i circuiti ausiliari e installazione dei relè di
protezione è integrata nell’unità stessa.
L’unità è dotata di interblocchi di sicurezza, lucchetti,
interblocchi a chiave e magnetici tra la porta, il sezionatore
di terra e il carrello per garantire la massima sicurezza del
personale.
L’unità consente l’installazione di trasformatori di corrente
e di tensione (dimensioni secondo le norme DIN - vedere
paragrafo Componenti principali). In alternativa è possibile
l’installazione di sensori di corrente e corrente/tensione.
31
2. Unità tipiche
WBS –Unità con interruttore estraibile LSC2B-PM/PI −
sezionamento
A
Larghezza pannello
Peso
mm (*)
kg
600 (12-17,5 kV PM)
600 (1)
750 (24 kV PI)
750 (1)
(*)
(1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
Un
Ir
Ik
kV
A
kA
kAp
12
630/1250
16/20 (1)/25 (3s)
40/50 (1)/63
17,5
630/1250
16/20 (1)/25 (3s)
40/50 (1)/63
24
630/1250
16/20
40/50 (1)
(*)
(1)
IkAp (*)
(1)
Potere di chiusura ESWB-150
Per 21 kA contattare ABB
Riferimento
Apparecchi
Unità disponibili nella larghezza 600 mm (12-17,5 kV) e
750 mm (24 kV).
L’unità WBS per sezionamento, con interruttore estraibile, è
utilizzata assieme all’unità risalita DRS 2000 mm. L’unità è
classificata LSC2B-PM per unità fino a 17,5 kV e LSC2B-PI
a 24 kV ed è composta da tre celle, sbarre, sbarre isolanti e
apparecchio, segregate tra loro mediante serrande metalliche
fino a 17,5 kV o mediante serrande isolate (a 24 kV). Tale
categoria conferisce all’unità la massima continuità di servizio
in quanto è possibile accedere allo scomparto apparecchi
mantenendo in tensione gli altri scomparti e/o unità funzionali.
L’unità può essere dotata di un interruttore estraibile in vuoto
serie Vmax/Sec o VD4/Sec montato su un carrello dotato
di ruote che permette la movimentazione dell’interruttore
all’interno dello scomparto.
Le operazioni di estrazione, inserzione dell’apparecchio,
messa in servizio, manutenzione ed esercizio avvengono
direttamente dal fronte.
È possibile dotare l’unità di un sezionatore di terra con pieno
potere di chiusura per la messa a terra della sbarra a valle
dell’interruttore.
Un’ampia cella per i circuiti ausiliari e installazione dei relè di
protezione è integrata nell’unità.
L’unità è dotata di interblocchi di sicurezza, lucchetti,
interblocchi a chiave e magnetici tra la porta, il sezionatore
di terra e il carrello per garantire la massima sicurezza del
personale.
L’unità consente l’installazione di trasformatori di corrente
(dimensioni secondo le norme DIN - vedere paragrafo
Componenti principali). In alternativa è possibile l’installazione
di sensori di corrente e corrente/tensione.
Dotazione di serie
Principali accessori
Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e
pulsanti di apertura e chiusura
Meccanismo di comando motorizzato
Interruttore estraibile (Vmax/Sec fino a 17,5 kV e VD4/Sec
a 24 kV)
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatore di corrente a norma DIN
Interblocchi meccanici
Accessori per classificazione arco interno
Sbarre e isolatori
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Sbarra di messa a terra passante
Resistenza anti condensa cella sbarre e/o sezionamento
Serrande metalliche o isolate
Illuminazione interna cella sbarre e/o sezionamento
Chiusura inferiore
Ampia gamma di relè di protezione
Sezionatore di terra uscita sbarre inferiori
Unità
Interblocchi meccanici
Dispositivi di presenza tensione lato sbarre inferiori
Interblocchi a chiave
Magnetici di blocco
Dispositivi di presenza tensione lato sbarre superiori
Pulsanti meccanici “on-off” sulla porta dell’interruttore
5NA+5NC contatti ausiliari sezionatore di terra
Cella di bassa tensione wide (larga)
32
BME – Unità di misura e messa a terra di sbarra
Unità disponibile nella larghezza 600 mm (12-17,5 kV).
L’unità è accoppiabile direttamente alle unità con interruttore
estraibile WBC e WBS.
L’unità BME è stata realizzata per la messa a terra di sbarra
del quadro mediante il sezionatore di terra con pieno potere
di chiusura e/o la misura di sbarra utilizzando trasformatori
di tensione (dimensioni secondo le norme DIN – vedere
paragrafo Componenti principali) con o senza fusibili alloggiati
sul fondo.
I trasformatori sono montati su una piastra metallica
facilmente rimovibile in modo da agevolare le operazioni di
manutenzione e sostituzione.
Oltre agli interblocchi di sicurezza prescritti dalla norma è
possibile dotare il sezionatore di terra con interblocchi a
chiave e magnete di blocco.
A
Larghezza pannello
Peso
Un
Ik
IkAp (*)
mm (*)
kg
kV
kA
kAp
600 (12-17,5 KV PM)
450 (1)
12
16/20 (1)/25 (3s)
40/50 (1)/63
17,5
16/20 (1)/25 (3s)
40/50 (1)/63
(*)
(1)
Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9
Senza TA o TV
(*)
(1)
Riferimento
Potere di chiusura ESWB-150
Per 21 kA contattare ABB
Dotazione di serie
Principali accessori
Cella circuiti ausiliari standard integrata
Trasformatore di tensione a norma DIN con o senza fusibili (*)
Sbarre e isolatori
Accessori per classificazione arco interno
Sbarra di messa a terra passante
Canaletta per passaggio cavi ausiliari
Chiusura inferiore
Resistenza anticondensa
Illuminazione interna
Unità
Interblocchi a chiave sul sezionatore di terra
Magnete di blocco sul sezionatore di terra
Cella di bassa tensione wide (larga)
Dispositivo di presenza tensione lato sbarre
Sezionatore di terra
Scaricatori di sovratensione
(*)
Fusibili tipo IEC 60282-1
33
2. Unità tipiche
Accoppiamento pannelli con interruttore estraibile e interruttore
di manovra-sezionatore (GSec)
I pannelli adattatori disponibili sono:
Unità
Larghezza
(mm)
Peso (*)
(kg)
SDC
500
220
SFC
500
225
SFV
500
225
SBC (1)
750
380
Peso stimato, considerando l’unità base con sbarre da 630 A senza TA, TV e fusibili
(1)
Accoppiabile solo a sinistra delle unità con interruttore estraibile WBC/WBS
(*)
1700
2000
Su richiesta è possibile avere un pannello adattatore per
accoppiare i quadri UniSec con gli altri quadri ABB UniMix e
UniSwitch.
2000
La differente tipologia degli scomparti WBC/WBS/BME
e l’altezza delle sbarre omnibus non consentono un
accoppiamento diretto con i pannelli con interruttore di
manovra-sezionatore e/o interruttore sia per pannelli
H = 1700 mm che per pannelli H = 2000 mm.
A tal proposito sono stati realizzati dei pannelli di adattamento
tra questa tipologia di scomparti che permettono
l’accoppiamento delle sbarre. Il pannello adattatore ha
un’altezza di 2000 mm.
Il pannello di adattamento mantiene tutte le caratteristiche
di un pannello standard, quindi può essere usato come
arrivo/partenza.
500
34
Applicazioni di sbarra e dall’alto
Le seguenti applicazioni di sbarra sono disponibili solo per i
pannelli H = 2000 mm (non pannelli adattatori):
− − arrivo cavi dall’alto diretto su sbarra
− − trasformatori di tensione.
Arrivo cavi dall’alto diretto sulle sbarre
È disponibile la soluzione per le seguenti unità:
Pannelli
Larghezza
(mm)
N° cavi x
fase
Sezione
Tensione isolamento
Max (mm 2) (kV)
SDC
375 (1)
1
50…300
12-17,5-24
500
1
50…300
12-17,5-24
750
1
50…300
12-17,5-24
SFC
375 (1)
1
50…300
12-17,5-24
500
1
50…300
12-17,5-24
SFV
500
1
50…300
12-17,5-24
SBC
750
1
50…300
12-17,5-24
(1)
Soluzione non disponibile in caso di pannello di estremità e con tensione di
isolamento 24 kV
Trasformatori di tensione (1)
È disponibile la soluzione per le seguenti unità:
Pannelli
Larghezza
(mm)
Tensione isolamento
(kV)
500
12-17,5-24
750
12-17,5-24
SFC
500
12-17,5-24
SFV
500
12-17,5-24
SBC
750
12-17,5-24
SDC
(1)
TV senza fusibili
35
2. Unità tipiche
Pesi (*)
Peso stimato delle unità base
Altezza 1700 mm e altezza 2000 mm per unità base con
sbarre principali da 630 A e senza TA, TV o fusibili e condotto
sfogo dei gas.
Larghezza Tipo di unità (kg)
(mm)
SDS
SDM
SDC
SDD
UMP SFC
SFS
SBC
SBS
SBM
SBR
SFV
DRC
DRS
RLC
RRC
190
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
80
80
375
150/160 155/165 –
–
–
155/165 165/175 –
–
–
–
–
120/130 125/135 –
–
500
170/180 175/185 –
–
–
175/185 180/190 –
–
–
–
175/185 135/145 140/150 –
–
600
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
750
195/210 –
–
–
335/355 355/375 390/410 335
–
–
–
–
–
Larghezza
(mm)
500
–
–
–
230/250 270/290 200
Pannelli adattatori
WBC
WBS
BME
DRS
SDC
SFC
SFV
SBC
–
–
–
160
220
225
225
380
600
600
600
450
–
–
–
–
–
750
750
750
–
–
–
–
–
–
(*)
I pesi riportati sono solo indicativi, in caso di maggiori dettagli contattare ABB.
Peso stimato dei componenti
Trasformatori di corrente
Fusibili
12/17,5 kV
22 kg
N. 3 fusibili
24 kV
33 kg
19 kg
Trasformatori di tensione
Condotti di sfogo gas (1700 mm di altezza)
12/17,5 kV
20 kg
Larghezza 375
14 kg
35 kg
Larghezza 500
17 kg
Larghezza 750
30 kg
24 kV
Apparecchi
VD4/R
90 kg
HD4/R
105 kg
Condotti di sfogo gas (2000 mm di altezza)
Vmax/Sec
98 kg
Larghezza 500
25 kg
VD4/Sec
125 kg
Larghezza 600
38 kg
VSC/P
52 kg (*)
Larghezza 750
45 kg
GSec
38 kg
(*)
Escluso i fusibili
36
3. Componenti principali
Interruttore rimovibile in vuoto VD4/R-Sec
Norma IEC 62271-100
L’interruttore in vuoto VD4/R-Sec è stato progettato
specificatamente per il quadro UniSec. La capacità
dell’interruttore è sufficiente per far fronte a qualsiasi
condizione derivante sia dalla manovra dell’apparecchiatura
che dai componenti del sistema in normali condizioni di
esercizio e in condizioni di guasto.
L’impiego degli interruttori in vuoto presenta particolari vantaggi
nei sistemi di potenza dove sono richieste frequenti manovre
con correnti d’esercizio normali. Gli interruttori in vuoto VD4/R
sono dotati di un comando a molla ad accumulo di energia
idoneo per la normale sequenza di manovre oltre che per
la sequenza di richiusura automatica (O-0,3s-CO-15s-CO).
Presentano un’affidabilità di funzionamento elevata e una
lunga durata.
I poli dell’interruttore includono ampolle in vuoto installate in
isolatori tubolari in resina epossidica.
Tecnica d’interruzione
Il processo di interruzione di corrente in un interruttore in
vuoto differisce da quello di tutti gli altri interruttori, che
utilizzano come mezzo di estinzione dell’arco olio o gas. Dopo
la separazione dei contatti che conducono la corrente, il
materiale del contatto deve generare autonomamente i vettori
di carica necessari per far passare la corrente attraverso
il vuoto per lo zero naturale. Per le correnti normali fino a
circa 10 kA, questo effetto è descritto come un “arco diffuso
in vuoto”. Senza misure speciali si verifica la contrazione
dell’arco diffuso in vuoto ai livelli più alti, determinando il
surriscaldamento e l’erosione generale dei contatti.
Questi effetti vengono evitati dal movimento forzato
magneticamente dell’arco al plasma, causato dalla geometria
a spirale dei contatti. Poiché nel vuoto è possibile raggiungere
un’elevata rigidità dielettrica, perfino con distanze minime,
l’interruzione del circuito è garantita anche quando la
separazione dei contatti avviene pochi millisecondi prima del
passaggio della corrente per lo zero naturale.
La particolare geometria dei contatti e del materiale utilizzato,
nonché la ridotta permanenza e la bassa tensione dell’arco,
garantiscono un’usura minima dei contatti e una lunga durata.
Il vuoto impedisce inoltre la loro ossidazione e contaminazione.
Dotazione standard
1 Pulsante di chiusura
2 Pulsante di apertura
3 Contamanovre
4 Indicatori meccanici di apertura/chiusura dell’interruttore
5 Leva manuale per carica molle
6 Indicatore meccanico stato carico/scarico delle molle di
chiusura
7 Kit 1: gruppo di cinque contatti ausiliari aperto/chiuso.
Un = 24…250 V AC-DC
8 Kit 2: sganciatore di apertura (M01); consente l’apertura
remota dell’apparecchiatura.
Caratteristiche
Un
24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 125 - 132 - 220 - 250 V–
Un
48 - 60 - 110 - 120 - 127 - 220...240 V~ 50 Hz
Un
110 - 120 - 127 - 220 - 240 V~ 60 Hz
Limiti di funzionamento
70…110 % Un
Potenza allo spunto (Ps)
DC 200 W; AC = 200 VA
Durata dello spunto
circa 100 ms
Potenza di mantenimento (Pc) DC = 5 W; AC = 5 VA
Tempo di apertura
40...60 ms
Tensione d’isolamento
2000 V 50 Hz (per 1 min)
9 Kit 3: blocco a chiave in posizione aperta con chiavi
diverse o identiche.
Dati tecnici VD4/R-Sec
12 kV
17,5 kV
24 kV
Frequenza nominale
Tensione nominale
[Hz]
50/60
50/60
50/60
Tensione nominale di tenuta ad impulso
[kV]
75
95
125
Tensione nominale di prova a frequenza industriale [kV]
28
38
50
Corrente nominale
[A]
630/800
630/800
630
Potere di interruzione
[kA]
12/16/20(1)/25(2) 12/16/20(1) 12/16/20
Potere di chiusura
[kA]
30/40/50/62,5
30/40/50
30/40/50
Durata di cortocircuito
[s]
3
3
3
Interasse tra i poli
[mm]
230
230
230
(1)
(2)
Per 21 kA contattare ABB
25 kA - 2s
37
3. Componenti principali
Accessori dell’interruttore in vuoto
Comando motorizzato per la carica delle molle (MS)
Questo dispositivo carica automaticamente le molle del
comando dopo la manovra di chiusura.
Sganciatore di apertura supplementare (M02)
Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in
seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del
comando realizzando l’apertura dell’interruttore.
Caratteristiche
Caratteristiche
Un
24...30 - 48...60 - 110...130 - 220...250 V–
Un
24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 125 - 132 - 220 - 250 V–
Un
100 ...130 - 220...250 V~ 50/60 Hz
Un
48 - 60 - 110 - 120 - 127 - 220...240 V~ 50 Hz
Limiti di funzionamento
85-110 % Un
Un
110 - 120 - 127 - 220 - 240 V~ 60 Hz
Potenza allo spunto (Ps)
DC = 600 W; AC = 600 VA
Limiti di funzionamento
70…110 % Un
Potenza nominale (Pn)
DC = 200 W; AC = 200 VA
Potenza allo spunto (Ps)
DC 200 W; AC = 200 VA
Durata dello spunto
0,2 s
Durata dello spunto
circa 100 ms
Tempo di carica
6-7 s
Potenza di mantenimento (Pc) DC = 5 W; AC = 5 VA
Tensione d’isolamento
2000 V 50 Hz (per 1 min)
Tempo di apertura
40...60 ms
Tensione d’isolamento
2000 V 50 Hz (per 1 min)
Sganciatore di chiusura (MC)
Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in
seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del
comando realizzando la chiusura dell’interruttore.
Sganciatore di minima tensione (MU)
Questo sganciatore realizza l’apertura dell’interruttore in
caso di brusca riduzione o interruzione della tensione di
alimentazione.
Caratteristiche
Caratteristiche
Un
24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 125 - 132 - 220 - 250 V–
Un
24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 125 - 220 - 250 V–
Un
48 - 60 - 110 - 120...127 - 220...240 V~ 50 Hz
Un
48 - 60 - 110 - 120 - 127 - 220...240 V~ 50 Hz
Un
110 - 120 - 127 - 220 - 240 V~ 60 Hz
Un
110 - 120...127 - 220...240 V~ 60 Hz
Limiti di funzionamento
70…110 % Un
Limiti di funzionamento
– apertura interruttore: 35-70 % Un
Potenza allo spunto (Ps)
DC 200 W; AC = 200 VA
Durata dello spunto
circa 100 ms
– chiusura interruttore: 85-110 % Un
Potenza allo spunto (Ps)
DC 200 W; AC = 200 VA
Potenza di mantenimento (Pc) DC = 5 W; AC = 5 VA
Durata dello spunto
circa 100 ms
Tempo di chiusura
40...80 ms
Potenza di mantenimento (Pc) DC = 5 W; AC = 5 VA
Tensione d’isolamento
2000 V 50 Hz (per 1 min)
Tempo di apertura
60...80 ms
Tensione d’isolamento
2000 V 50 Hz (per 1 min)
38
Interruttore rimovibile in gas HD4/R-Sec
Norma IEC 62271-100
Gli interruttori di media tensione in gas SF6 HD4/R-Sec,
specificamente realizzati per l’installazione nelle unità UniSec,
sono dotati di comando laterale destro. Utilizzano il gas SF 6
per estinguere l’arco elettrico e come mezzo isolante. Sono
realizzati con tecnica a poli separati.
Il comando è del tipo ESH ad accumulo di energia e a sgancio
libero, con manovre di apertura e chiusura indipendenti
dall’azione dell’operatore. Aggiungendo accessori elettrici, è
possibile il comando a distanza. La costruzione è compatta,
resistente e di peso limitato. Gli interruttori HD4/R-Sec sono
sistemi a pressione sigillati a vita (norme IEC 60271-1).
Tecnica d’interruzione
L’SF6 è un gas inerte con eccellenti proprietà isolanti. Grazie
alla sua speciale stabilità termica e chimica, l’SF6 mantiene le
proprie caratteristiche a lungo termine, garantendo un elevato
grado di affidabilità degli interruttori.
L’effetto di generazione e raffreddamento del gas SF 6 e la
speciale forma dei contatti, estinguono gradualmente l’arco
elettrico e ripristinano rapidamente le proprietà dielettriche,
senza riaccensione. Questo processo determina valori di
massima tensione molto bassi e una breve durata dell’arco.
Queste caratteristiche rendono l’interruttore HD4/R-Sec ideale
per sottostazioni di distribuzione MT.
Dotazione standard
1 Pulsante di chiusura
2 Pulsante di apertura
3 Contamanovre
4 Indicatori meccanici di apertura/chiusura dell’interruttore
5 Leva manuale per carica molle
6 Indicatore meccanico stato carico/scarico delle molle di
chiusura
7 Kit 1: gruppo di cinque contatti ausiliari aperto/chiuso.
Un = 24…250 V AC-DC
8 Kit 2: sganciatore di apertura (M01); consente l’apertura
remota dell’apparecchiatura.
Caratteristiche elettriche
Potenza di spunto
125 VA/W
Tensioni disponibili
24-30-48-60-110-125-132-220-250 V–
48-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz
110-120-127-220-230-240 V 60 Hz
9 Kit 3: blocco a chiave in posizione aperta con chiavi
diverse o identiche.
Pressostato a due livelli
− − Primo livello - intervento per bassa pressione: avviene
la segnalazione quando la pressione del gas scende dal
valore assoluto di 380 kPa ad un valore assoluto di
310 kPa.
− − Secondo livello - intervento per pressione insufficiente:
avviene la segnalazione quando la pressione del gas
scende al di sotto del valore assoluto di 280 kPa.
Il pressostato deve essere richiesto al momento
dell’ordinazione perché va montato e collaudato in fabbrica.
Dispositivo di blocco dell’interruttore con spie per
pressione insufficiente del gas SF 6
Questo dispositivo è disponibile solo per interruttori provvisti
di pressostato.
Il circuito di blocco è un’applicazione opzionale e può essere
installato solo da ABB.
Sono disponibili le seguenti configurazioni:
A - Circuito per apertura automatica dell’interruttore, con tre
spie.
B - Circuito per blocco dell’interruttore nella posizione in cui
si trova, con tre spie.
Dati tecnici HD4/R-Sec
12 kV
17,5 kV
24 kV
Frequenza nominale
Tensione nominale
[Hz]
50/60
50/60
50/60
Tensione nominale di tenuta ad impulso
[kV]
75
95
125
Tensione nominale di prova a frequenza industriale [kV]
28
38
50
Corrente nominale
[A]
630/800
630/800
630
Potere di interruzione
[kA]
12/16/20(1)/25(2) 12/16/20(1) 12/16/20(1)
Potere di chiusura
[kA]
30/40/50/62,5
30/40/50
30/40/50
Durata di cortocircuito
[s]
3
3
3
Interasse tra i poli
[mm]
230
230
230
(1)
(2)
Per 21 kA contattare ABB
25 kA - 2s
39
3. Componenti principali
Accessori dell’interruttore in gas
Comando motorizzato per la carica delle molle (MS)
Questo dispositivo carica automaticamente le molle del
comando dopo la manovra di chiusura.
Sganciatore di apertura supplementare (M02)
Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in
seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del
comando realizzando l’apertura dell’interruttore.
Caratteristiche elettriche
Caratteristiche elettriche
Potenza di spunto
1500 VA / W
Potenza di spunto
125 VA / W
Potenza continuativa
400 VA / W
Tensioni disponibili
24-30-48-60-110-125-132-220-250 V –
Tempo di carica
da 7 a 10 s
48-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz
Tensioni disponibili
24-30-48-60-110-125-220 V –
110-120-127-220-230-240 V 60 Hz
24-30-48-60-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz
110-120-127-220-230-240 V 60 Hz
Sganciatore di chiusura (MC)
Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in
seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del
comando realizzando la chiusura dell’interruttore.
Sganciatore di minima tensione (MU)
Questo sganciatore realizza l’apertura dell’interruttore in
caso di brusca riduzione o interruzione della tensione di
alimentazione.
Caratteristiche elettriche
Caratteristiche elettriche
Potenza di spunto
250 VA / W
Potenza di spunto
250 VA / W
Potenza continuativa
5 VA / W
Potenza continuativa
5 VA / W
Tensioni disponibili
24-30-48-60-110-125-132-220-250 V –
Tensioni disponibili
24-30-48-60-110-125-132-220-250 V –
40
24-30-48-60-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz
24-48-60-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz
110-120-127-220-230-240 V 60 Hz
110-120-127-220-230-240 V 60 Hz
Interruttore in vuoto estraibile Vmax/Sec
Norma IEC 62271-100
Generalità
Gli interruttori di media tensione Vmax sono costituiti da un
monoblocco isolante nel quale sono alloggiate tre ampolle
in vuoto. Il monoblocco e il comando sono fissati ad un
telaio. L’ampolla in vuoto, una per polo, alloggia i contatti e
costituisce la camera interruttiva.
Monoblocco isolante
La struttura dell’interruttore Vmax è costituita da un unico
monoblocco isolante, dove sono alloggiate le tre ampolle in
vuoto. Il monoblocco e il comando meccanico ad accumulo di
energia, sono fissati ad un solido telaio metallico. La struttura
risulta molto compatta e garantisce solidità e robustezza.
La corsa ridotta dei contatti e la massa contenuta, limitano
l’energia necessaria per la manovra, garantendo un’usura
estremamente ridotta del sistema che richiede scarsa
manutenzione.
Le ampolle degli interruttori di media tensione Vmax sono
le stesse adottate in altri tipi di interruttori (VD4, VM1, ecc.),
hanno la caratteristica di interrompere la corrente generando
sovratensioni di valore trascurabile ripristinando le proprietà
dielettriche molto rapidamente..
Comando
La serie Vmax è provvista di un comando meccanico ad
accumulo di energia di semplice concezione e utilizzo,
derivato dallo stesso comando meccanico della serie VD4. Il
comando è a sgancio libero e garantisce manovre di apertura
e chiusura indipendenti dall’operatore. Il sistema di molle
del comando è ricaricabile sia manualmente sia mediante un
motoriduttore.
L’apertura e la chiusura dell’apparecchio possono essere
eseguite per mezzo dei pulsanti posti sul fronte del comando
oppure tramite gli sganciatori elettrici (chiusura, apertura e
minima tensione).
Gli interruttori sono sempre dotati di dispositivo antirichiusura
per eliminare la possibilità di ripetute sequenze di apertura
e chiusura in seguito a comandi di apertura e chiusura
simultanei e mantenuti (locali e/o remoti).
Carrello
I poli e il comando sono fissati su un carrello metallico di
supporto e movimentazione. Il carrello è provvisto di un
sistema a ruote che rende possibili le operazioni di estrazione
ed inserzione dell’apparecchio nello scomparto del quadro, a
porta chiusa.
Il carrello consente la messa a terra efficace dell’interruttore
attraverso la struttura metallica del quadro.
Interfaccia apparecchio-operatore
La parte anteriore dell’interruttore rappresenta l’interfaccia
dell’apparecchio verso l’operatore. È dotata dei seguenti
accessori:
− − pulsante di apertura
− − pulsante di chiusura
− − contamanovre
− − indicatore dello stato di interruttore aperto e chiuso
− − indicatore dello stato delle molle di comando cariche e
scariche
− − dispositivo di carica manuale delle molle di comando
− − selettore di esclusione dello sganciatore di minima tensione
(opzione).
Caratteristiche elettriche Vmax/Sec
Tensione nominale
12 kV
17,5 kV
Frequenza nominale
[Hz]
50/60
50/60
Tensione nominale di tensione ad impulso
[kV]
75
95
Tensione nominale di prova a frequenza industriale
[kV]
28
38
Corrente nominale
[A]
630/1250
630/1250
Potere di interruzione
[kA]
16/20/25
16/20/25
Potere di chiusura
[kA]
40/50/62,5
40/50/62,5
Durata di cortocircuito
[s]
3
3
Interasse tra i poli
[mm]
150
150
41
3. Componenti principali
Interruttore in vuoto estraibile VD4/Sec
Norma IEC 62271-100
Le ampolle degli interruttori di media tensione VD4 impiegano
il vuoto per l’estinzione dell’arco elettrico e come mezzo
isolante.
Grazie alle insuperabili proprietà del vuoto e della tecnica
interruttiva utilizzata, l’interruzione della corrente avviene
senza strappo dell’arco e senza generazione di sovratensioni.
Il ripristino delle proprietà dielettriche dopo l’interruzione è
estremamente rapido.
Gli interruttori VD4 vengono impiegati per la protezione di
cavi, linee aeree, motori, trasformatori, generatori e banchi di
condensatori.
Poli
Gli interruttori di media tensione VD4 impiegano ampolle in
vuoto incapsulate nei poli.
L’incapsulamento dell’ampolla nei poli rende l’interruttore
particolarmente resistente e lo protegge da urti, depositi di
polvere e umidità.
L’ampolla in vuoto alloggia i contatti e costituisce la camera
interruttiva.
Gli interruttori ABB utilizzano le tecniche di interruzione
in vuoto più avanzate: con flusso magnetico radiale per
interruttori dalle prestazioni medio-basse e a flusso magnetico
assiale per quelli con elevato potere di interruzione.
Entrambe le tecniche garantiscono la distribuzione omogenea
delle radici dell’arco su tutta la superficie dei contatti,
consentendo di ottenere le migliori prestazioni a tutti i valori
di corrente. La struttura dell’ampolla in vuoto è relativamente
semplice. L’involucro esterno è costituito da un isolatore
ceramico, chiuso alle estremità da coperture in acciaio
inossidabile. I contatti sono realizzati in rame puro e cromo
sinterizzato e saldati ai terminali in rame. Una membrana
metallica consente il movimento del gruppo mobile contattoterminale, garantendo al tempo stesso il mantenimento del
vuoto nell’ampolla. I componenti dell’ampolla sono saldati in
un ambiente in ultra vuoto per garantire nell’ampolla valori di
vuoto inferiori a 10-5 Pa.
L’ampolla non contiene quindi materiale ionizzabile. Al
distacco dei contatti si genera comunque un arco elettrico,
costituito esclusivamente dalla fusione e vaporizzazione del
materiale dei contatti.
Nell’ampolla è integrata una schermatura metallica che
cattura i vapori metallici emessi durante l’interruzione e che
controlla il campo elettrico. La particolare forma dei contatti
genera un campo magnetico che forza l’arco a ruotare e ad
interessare una superficie molto più ampia rispetto a quella
dell’arco a contatto fisso.
Tutto ciò, oltre a limitare lo stress termico sui contatti, rende
trascurabile l’erosione dei contatti e, soprattutto, permette di
controllare il processo di interruzione anche con correnti di
cortocircuito molto elevate.
L’arco elettrico permane sostenuto dall’energia esterna fino al
passaggio della corrente per lo zero naturale.
Le ampolle in vuoto ABB sono ampolle a corrente zero e sono
esenti da reinneschi.
La celere riduzione della densità di corrente e la rapida
condensa dei vapori metallici, simultaneamente al passaggio
della corrente per lo zero, permettono di ripristinare la
massima rigidità dielettrica fra i contatti dell’ampolla in pochi
millesimi di secondo. La supervisione del livello di vuoto non
è necessaria in quanto i poli dell’interruttore sono sistemi a
pressione sigillati a vita e non necessitano di manutenzione.
Caratteristiche elettriche VD4/Sec
Tensione nominale
42
24 kV
Frequenza nominale
[Hz]
50/60
Tensione nominale di tensione ad impulso
[kV]
125
Tensione nominale di prova a frequenza industriale
[kV]
50
Corrente nominale
[A]
630/1250
Potere di interruzione
[kA]
16/20/25
Potere di chiusura
[kA]
40/50/62,5
Durata di cortocircuito
[s]
3
Interasse tra i poli
[mm]
210
Comando
L’interruttore VD4 è dotato di un comando meccanico ad
accumulo di energia.
Lo sgancio è libero e consente quindi manovre di apertura e
chiusura indipendenti dall’operatore.
Il sistema di molle di comando è ricaricabile sia manualmente
sia mediante un motoriduttore. L’apertura e la chiusura
dell’apparecchio possono essere eseguite per mezzo dei
pulsanti posti sul fronte del comando oppure tramite gli
sganciatori elettrici (chiusura, apertura e minima tensione).
Gli interruttori sono sempre dotati di dispositivo di
antirichiusura per eliminare la possibilità di comandi di
apertura e chiusura contemporanei, comandi di chiusura
con molle scariche o con i contatti principali non ancora in
posizione di fine corsa.
Carrello
I poli e il comando sono fissati su un carrello metallico di
supporto e movimentazione.
Il carrello è provvisto di un sistema a ruote che rende possibili
le operazioni di estrazione ed inserzione dell’apparecchio nello
scomparto del quadro a porta chiusa. Il carrello consente la
messa a terra efficace dell’interruttore attraverso la struttura
metallica dell’unità del quadro.
Il carrello dell’interruttore in vuoto può essere motorizzato.
Le manovre di inserzione ed estrazione possono essere
eseguite per mezzo di comandi elettrici, sia localmente
dall’operatore che mediante un sistema remoto.
Interfaccia apparecchio-operatore
La parte frontale dell’interruttore contiene l’interfaccia utente,
dotata dei seguenti accessori:
− − Pulsante ON
− − Pulsante OFF
− − Contamanovre
− − Indicatore dello stato di interruttore aperto e chiuso
− − Indicatore dello stato delle molle di comando cariche e
scariche
− − Dispositivo di carica manuale delle molle del comando
− − Selettore di esclusione dello sganciatore di minima tensione
(opzione).
43
3. Componenti principali
Accessori per interruttore tipo Vmax/Sec e VD4/Sec
Sganciatore di apertura (M01)
Questo dispositivo consente il comando di apertura a
distanza dell’apparecchio.
Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate
nella tabella 1.
Comando motorizzato per la carica delle molle (MS)
Questo dispositivo carica automaticamente le molle del
comando dopo la manovra di chiusura.
Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate
nella tabella 1.
Sganciatore di chiusura (MC)
Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in
seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del
comando realizzando la chiusura dell’interruttore.
Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate
nella tabella 1.
Sganciatore di apertura supplementare (M02)
Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in
seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del
comando realizzando l’apertura dell’interruttore.
Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate
nella tabella 1.
Sganciatore di minima tensione (MU)
Questo sganciatore realizza l’apertura dell’interruttore in
caso di brusca riduzione o interruzione della tensione di
alimentazione.
Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate
nella tabella 1.
44
Caratteristiche elettriche
24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 132 - 220 - 250 V
DC-AC (50-60 Hz)
Un
Limiti di
funzionamento
Durata di
funzionamento
MO1-MO2-MC
65...120 % Un
MU
35...85 % Un
RL1
85...110 % Un
MO1-MO2
33,5...60 ms
MC
45...80 ms
MU
60...60 ms
Potenza allo spunto (Ps)
< 150 W
Durata dello spunto
150 ms
Potenza di mantenimento (Pc)
3W
Tensione di isolamento
2000 V 50-60 Hz (per 1 min)
Tabella 1
Contattore in vuoto estraibile VSC/P
Norma IEC 60470
I contattori di media tensione VSC/P sono apparecchi idonei
per funzionare in corrente alternata e vengono di norma
impiegati per comandare utenze che richiedono un elevato
numero di manovre orarie. Sono idonei per comandare e
proteggere motori, trasformatori e banchi di rifasamento.
Se equipaggiati con fusibili adeguati, possono essere
impiegati in circuiti con livelli di guasto fino a 1000 MVA.
La durata elettrica dei contattori VSC/P è definita dalla
categoria AC3 con 100.000 manovre (chiusura/apertura) e
corrente interrotta di 400 A.
Contattore VSC/P
Questi contattori sono costituiti da un monoblocco in resina
contenente i seguenti componenti:
− − ampolle in vuoto
− − parti mobili
− − attuatore magnetico
− − alimentatore multitensione
− − accessori e contatti ausiliari.
I contattori sono disponibili nelle seguenti versioni:
− − VSC7/P per tensioni fino a 7,2 kV
−− VSC12/P per tensioni fino a 12 kV.
Comando
Data la presenza dell’attuatore magnetico, i contattori VSC/P
necessitano di una quantità trascurabile di energia ausiliaria in
tutte le configurazioni (15 W allo spunto - 36 W per 6 secondi
la prima volta se il condensatore principale è completamente
scarico - 5 W in continuo).
Il contattore VSC/P è disponibile in tre diverse configurazioni:
− − SCO (singola manovra di comando). Il contattore si chiude
quando viene erogata tensione ausiliaria all’ingresso
dell’alimentatore multitensione, mentre si apre quando la
tensione ausiliaria si interrompe.
− − DCO (doppia manovra di comando). Il contattore si chiude
quando viene erogata tensione ausiliaria all’ingresso di
chiusura dell’alimentatore multitensione, mentre si apre
quando viene erogata tensione all’ingresso di apertura. La
funzione antirichiusura è incorporata.
− − A richiesta, la configurazione DCO è disponibile anche con
una funzione di minima tensione ritardata. Questa funzione
consente l’apertura automatica del contattore quando
il livello di tensione ausiliaria scende al di sotto dei livelli
definiti dalle norme IEC.
L’apertura può essere ritardata da 0 a 5 secondi
(regolazione definita dal cliente mediante dip-switch).
Fusibili
Il contattore è dotato di fusibili di media tensione per la
protezione delle utenze.
Il coordinamento tra contattore, fusibili e unità di protezione in
classe C è garantito in conformità alle norme IEC 60470.
Il telaio portafusibili è di norma predisposto per l’installazione
di tre fusibili con dimensioni e percussore di tipo medio,
secondo le norme di seguito indicate:
− − DIN 43625
− − BS 2692 (*).
Possono essere impiegati i seguenti fusibili:
− − tipo DIN con lunghezza di 192, 292 e 442 mm
− − tipo BS con lunghezza di 235, 305, 410, 453 e 553 mm.
(*)
I fusibili ABB CMF-BS non sono utilizzabili su VSC/P.
Caratteristiche elettriche VSC/P
VSC7/P
VSC12/P
Tensione nominale
[kV]
7,2
12
Tensione nominale di isolamento
[kV]
7,2
12
Tensione di prova a frequenza industriale
[kV] 1 min
20
28
Tensione di tenuta ad impulso
[kV]
60
75
Frequenza nominale
[Hz]
50/60
50/60
Corrente nominale ammissibile di breve durata
[kA] (1)
…50
…50
Corrente di cresta
[kA]
…125
…125
Corrente di tenuta all’arco interno (2)
[kA] 1 s
…50
…50
Corrente nominale massima del contattore
[A]
400
400
Limitata dai fusibili.
(2)
I valori di tenuta all’arco interno sono garantiti negli scomparti a monte dei fusibili (sbarre e apparecchi) dalla
struttura del quadro e nello scomparto a valle (linea) dalle proprietà limitatrici dei fusibili.
(1)
45
3. Componenti principali
I telai portafusibili sono provvisti di dispositivo di apertura
automatica anche in caso di intervento di un solo fusibile.
Tale dispositivo non consente la chiusura del contattore in
caso di mancanza anche di un solo fusibile.
La gamma ABB di fusibili per la protezione dei trasformatori
è denominata CEF, mentre quella per motori e condensatori
CMF.
Norme
IEC 60470 per il contattore
IEC 60282-1 per i fusibili.
Prestazioni limite del contattore con fusibili
3,6 kV
7,2 kV
12 kV
Motori
kW
1000
1800
3000
Trasformatori
kVA
2000
2500
2500
Condensatori
kVAR
1000
1800
3000
Massima corrente di carico dei fusibili
Linea
Trasformatori
Tensione nominale
Fusibile
Carico massimo
Motori
Fusibile
Carico massimo
Unica batteria di condensatori
Fusibile
Carico massimo
3,6 kV
200 A
160 A
315 A
250 A
450 A
250 A
7,2 kV
200 A
160 A
315 A
250 A
355 A
250 A
12 kV
200 A
160 A
200 A
160 A
200 A
160 A
Nota: la dimensione del fusibile è indicativa; per selezionare il fusibile consultare il catalogo tecnico dei contattori.
46
Interruttori di manovra-sezionatori in gas GSec
Norma IEC 60265-1
IEC 62271-102
IEC 62271-105
GSec è un interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni
isolato in gas SF6.
I contatti dell’interruttore di manovra-sezionatore sono
alloggiati in un involucro realizzato con due materiali: la parte
superiore è un involucro stampato in resina per garantire il
livello di isolamento; la parte inferiore è realizzata in acciaio
inossidabile per garantire la segregazione metallica e la messa
a terra tra la cella sbarra e la cella cavi.
Questo garantisce la massima sicurezza del personale in caso
di interventi nella cella linea anche con le sbarre principali
sotto tensione, ad esempio per sostituire uno o più fusibili o
per controllare i cavi.
L’interruttore di manovra-sezionatore può essere impiegato
abbinato a fusibili, ad esempio per la protezione di
trasformatori.
Attuatore
L’attuatore GSec è accessibile direttamente dal fronte e
consente una facile installazione plug and play e sostituzione
degli accessori. L’attuatore GSec presenta innesti leva
separati per le manovre di isolamento e messa a terra.
GSec utilizza due diversi tipi di attuatori:
− − 1S - Singola molla: per le manovre di chiusura e apertura.
Può essere azionato a leva e a motore
−− 2S - Doppia molla: per le manovre di chiusura e apertura.
Può essere azionato mediante pulsanti (carica delle molle
tramite leva) o sganciatori di apertura e chiusura (carica
delle molle tramite motore).
In caso di emergenza, entrambi gli attuatori possono essere
azionati manualmente mediante una leva di manovra (1S) o
pulsanti (2S), anche se dotati di comando a motore.
Attuatore 1S - Singola molla
Questo comando consente la rapida chiusura e apertura,
manuale o motorizzata, dell’interruttore di manovrasezionatore con velocità di manovra indipendente
dall’operatore. La chiusura o l’apertura viene realizzata
caricando la molla (manualmente o tramite comando
motorizzato) finché non supera il punto morto. Questo
comando realizza inoltre la rapida chiusura manuale del
sezionatore di terra con velocità di manovra indipendente
dall’operatore.
Attuatore 2S - Doppia molla
Questo comando consente la rapida chiusura manuale
dell’interruttore di manovra-sezionatore con manovra
indipendente dall’operatore, mediante una molla caricata
finché non supera il punto morto.
Il ciclo di manovra avviene nella seguente sequenza:
− − carica delle molle di apertura e chiusura mediante leva o
comando motorizzato
− − chiusura dell’interruttore di manovra-sezionatore mediante
pulsante o sganciatore di chiusura
− − apertura dell’interruttore di manovra-sezionatore mediante
pulsante o sganciatore di apertura. L’apertura può avvenire
anche per l’intervento di un fusibile oppure tramite bobina
di minima tensione.
L’attuatore di tipo 2 realizza inoltre la rapida chiusura manuale
del sezionatore di terra con velocità di manovra indipendente
dall’operatore.
Attuatori
Unità
1S - Singola molla
2S - Doppia molla
SDC, SDS


SFC, SFS
–

SDM

–
SDD
–

SBC, SBS

–
SBM

–
SBR

–
DRC, DRS
–
–
SFV
–

47
3. Componenti principali
Tempi d’intervento attuatori GSec
Diagramma di funzionamento del comando 1S - Singola molla
Diagramma di funzionamento del comando 2S - Doppia molla
100%
100%
50%
0%
0%
tempo
Ts1
Tc
T close
Ts1
tempo
Tc
Ts2
T open
Posizione del contatto di linea
Tempo di carica della molla
Tc
T close
T open
Posizione del contatto di linea
Stato della carica della molla
Ts1
Tc
Stato della carica delle molle
Ts2
Tempo di carica delle molle
– comando manuale: dipende dall’operatore
– comando manuale: dipende dall’operatore
– comando motorizzato = 3-4 s
– comando motorizzato = 3-4 s
Tc
Tempo di apertura o chiusura del contatto < 0,3 s
Tc
Tempo di apertura o chiusura del contatto < 0,3 s
Tclose
Tempo di chiusura totale < 5 s (comando motorizzato)
Tclose
Tempo di chiusura totale < 0,3 s (comando motorizzato)
Topen
Tempo di apertura totale < 5 s (comando motorizzato)
Topen
Tempo di apertura totale < 0,3 s (comando motorizzato)
48
Controle à distância do GSec
Todos os tipos de seccionador GSec podem ser comandados
à distância para as manobras de abertura e colocação em
linha.
Para o comando 1S - Mola simples - o controle à distância é
realizado graças ao motor para a carga da mola.
O controle à distância do comando 2S - Mola dupla acontece mediante o motor de carga das molas e as bobinas
de fechamento e de abertura.
O sistema de comando do motor e das bobinas pode ser
simples ou realizado mediante um dispositivo eletrônico
(MOD, Motor Operating Device).
Características elétricas
Tensão nominal
kV
12
17,5
24
– Fase-fase e fase-terra
kV
28
38
50
– Entre os contatos abertos
kV
32
45
60
– Fase-fase e fase-terra
kVp
75
95
125
– Entre os contatos abertos
kVp
85
110
145
Frequência nominal
Hz
50-60
50-60
50-60
Corrente nominal (40 °C)
A
800 (1)
800 (1)
630
Tensão suportável à frequência industrial (50-60 Hz, 1 min.)
Tensione suportável de impulso atmosférico (BIL 1,2/50 µs)
Corrente nominal admissível de curta duração
kA
25 (2s) (2)
20 (3s) (2)(3)
16 (3s) - 20 (3s) (2)(3)
Capacidade de fechamento (corrente de crista)
kAp
62,5
52,5
40-52,5
– Carga ativa
A
800 (1)
800 (1)
630
– Transformadores a vácuo
A
16
16
16
– Linhas a vácuo
A
25
25
25
– Cabos a vácuo
A
50
50
50
– Circuitos em anel
A
800 (1)
800 (1)
630
Duração elétrica do contato de linha
classe
E3 - até 5 fechamentos e 100 interrupções da corrente nominal
Duração elétrica do contato de terra
classe
E2 - até 5 fechamentos
Duração mecânica do contato de linha com comando 1S - Mola simples
classe
M2 - 5000 manobras mecânicas
Duração mecânica do contato de linha com comando 2S - Mola dupla
classe
M1 - 1000 manobras mecânicas
Duração mecânica do contato de terra
classe
M0 - 1000 manobras mecânicas
Capacidade de interrupção:
Desempenhos mecânicos e elétricos
(1)
(2)
(3)
630 A para SDC com comando 2S - Mola dupla
16 kA (3s) para SDC com comando 2S - Mola dupla
Para 21 kA (3s), entre em contato com a ABB
49
3. Componenti principali
Accessori degli interruttori di manovra-sezionatori in gas GSec
1. Blocchi a chiave
Consentono di bloccare ciascuna delle sedi di manovra
dell’apparecchio (linea e terra) in aperto oppure in chiuso. Si
possono combinare fino ad un massimo di due chiavi per la
linea e due chiavi per la terra.
Sono disponibili tre tipi di chiavi: standard, Ronis e Profalux.
La sede di manovra di linea dei sezionatori con comando
2S - Doppia molla non può essere bloccata in posizione
chiusa.
2. Predisposizione per lucchetti
Consente di alloggiare dei lucchetti per bloccare
l’apparecchio nella posizione di aperto, in linea o a terra. Si
possono combinare fino ad un massimo di tre lucchetti per
apparecchio.
Il diametro massimo del gancio del lucchetto è 6 mm.
È presente nella fornitura standard di tutti i GSec; i lucchetti
non sono forniti.
Blocchi a chiave
3. Contatti ausiliari
Consentono di segnalare a distanza la posizione
dell’apparecchio. Sono disponibili 4 contatti ausiliari per la
linea e 4 per la terra. Ciascun contatto può essere utilizzato
come circuito normalmente chiuso (NC) o normalmente aperto
(NA). Vedi schema elettrico.
Linea
Terra
50
Comando 1S
- Singola molla
Comando 2S
- Doppia molla
2 chiavi libere
- 1 aperto e 1 chiuso

1 chiave libera - aperto

1 chiave libera - chiuso

2 chiavi libere
- 1 aperto e 1 chiuso


1 chiave libera - aperto


Portata massima
AC
DC
1 chiave libera - chiuso


Tensione
[V]
250
250
Corrente
[A]
16
0,3

4. Motore per comando 1S - Singola molla (-MAD)
Il motore realizza il caricamento automatico della molla del
comando 1S - Singola molla per le manovre di linea.
In questo modo è possibile manovrare il sezionatore da
remoto.
I tempi di chiusura (Tclose) e di apertura (Topen) del
sezionatore sono inferiori a 5 secondi.
Per le modalità di alimentazione del motore vedere schema
elettrico.
DC
DC/AC (50Hz)
6. Sganciatore di apertura -MBO4
(per comando 2S - Doppia molla)
È un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad
eccitazione di un elettromagnete, attiva l’apertura del contatto
di linea dell’apparecchio. Vedi schema elettrico.
Il tempo di apertura totale dei contatti del sezionatore è di
300 ms.
Caratteristiche:
Tensione di alimentazione LV
[V]
AC (50-60 Hz)
DC
48, 60
24, 48, 60
Tensione di alimentazione
[V]
24
48
110
220
Tensione di alimentazione HV [V]
110-127, 220-250 110-132, 220-250
Potenza richiesta
[W/VA]
90
90
90
90
Potenza allo spunto
200 VA
In caso di malfunzionamento del motore è sempre possibile
manovrare il sezionatore manualmente attraverso la leva di
manovra.
5. Motore per comando 2S - Doppia molla (-MAD)
Il motore realizza il caricamento automatico delle molle del
comando 2S - Doppia molla per le manovre di linea.
Grazie a questo motore e agli sganciatori di chiusura ed
apertura è possibile manovrare il sezionatore da remoto.
Il tempo di caricamento delle molle con il motore è inferiore a
4 secondi.
Per le modalità di alimentazione del motore vedere schema
elettrico.
DC
DC/AC (50Hz)
Tensione di alimentazione
[V]
24
48
110
220
Potenza richiesta
[W/VA]
260
260
260
260
La motorizzazione è disponibile con le seguenti modalità:
− − CCO (Charge - Close - Open) a tre fasi: il motore carica
le molle del comando e poi la chiusura e la successiva
apertura avvengono tramite due input (pulsanti o bobine)
− − CO (Charge and close - Open) a due fasi: il motore carica
le molle del comando e realizza la chiusura del sezionatore.
L’apertura avviene tramite un successivo input (pulsante o
bobina).
In caso di malfunzionamento del motore è sempre possibile
manovrare il sezionatore manualmente attraverso la leva di
manovra.
200 W
7. Sganciatore di chiusura -MBC4
(per comando 2S - Doppia molla)
È un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad
eccitazione di un elettromagnete, attiva la chiusura del
contatto di linea dell’apparecchio. Vedi schema elettrico.
Il tempo di chiusura dei contatti del sezionatore è di 300 ms.
Caratteristiche:
Tensione di alimentazione LV
[V]
AC (50-60 Hz)
DC
48, 60
24, 48, 60
Tensione di alimentazione HV [V]
110-127, 220-250 110-132, 220-250
Potenza allo spunto
200 VA
200 W
8. Sganciatore di minima tensione -MBU
(per comando 2S - Doppia molla)
Questo sganciatore realizza l’apertura del contatto di linea
dell’interruttore di manovra-sezionatore quando si verifica
una riduzione o interruzione nella tensione dell’alimentazione
ausiliaria. Vedi schema elettrico.
Caratteristiche:
AC (50 Hz)
Tensione di alimentazione LV
DC
48, 60
24, 48, 60
Tensione di alimentazione HV [V]
110-132 (*)
220-250 (*)
110-132
220-250
Potenza allo spunto
150 VA
150 W
Durata dello spunto
[V]
[ms] 150
150
Potenza di mantenimento
3 VA
Limiti di intervento
35-70% della tensione nominale
dell’alimentazione ausiliaria
(*)
3W
Disponibili anche per 60 Hz
51
3. Componenti principali
9. Bobina blocco inserzione leva di manovra nella sede
di linea -RLE5 (per comando 1S - Singola molla)
Quando la bobina non è alimentata, un blocco meccanico
impedisce di inserire la leva nella sede di manovra di linea.
Vedi schema elettrico.
Questo accessorio è disponibile solo per il comando
1S - Singola molla.
Caratteristiche:
Tensione di alimentazione DC
[V]
24, 30, 48, 60, 110, 220, 240
Potenza nominale
[W]
250
Potenza continua
[W]
5
Durata allo spunto
[ms]
150
10. Bobina blocco inserzione leva di manovra nella sede
di terra -RLE3
Quando la bobina non è alimentata, un blocco meccanico
impedisce di inserire la leva nella sede di manovra del
sezionatore di terra. Vedi schema elettrico.
Questo accessorio è in alternativa al blocco a chiave della
sede di manovra di terra.
Caratteristiche:
Tensione di alimentazione DC
[V]
24, 30, 48, 60, 110, 220, 240
Potenza nominale
[W]
250
Potenza continua
[W]
5
Durata allo spunto
[ms]
150
11. Contatto di segnalazione intervento fusibili
Quando un fusibile interviene, una catena cinematica attiva un
indicatore visibile dal fronte del pannello (fornitura standard
per ogni GSec/T2F).
In aggiunta è possibile richiedere un contatto di segnalazione
per trasmettere a distanza l’informazione di intervento del
fusibile.
Il contatto può essere normalmente aperto (NA) oppure
normalmente chiuso (NC). Vedi schema elettrico.
52
12. Dispositivi di presenza tensione VDS e VPIS
I pannelli UniSec possono essere dotati di due diversi tipi di
dispositivi di presenza tensione VDS e VPIS.
VDS: dispositivo basato sul sistema HR conforme alla norma
IEC 61243-5. Il VDS è composto da un dispositivo fisso con le
prese capacitive, installato sul quadro, e uno mobile sul quale
sono installati gli indicatori luminosi che rilevano visivamente
la presenza o assenza di tensione e concordanza di fase.
VPIS: dispositivo conforme alla IEC 61958. Il VPIS è
composto da un dispositivo fisso installato sul quadro con
prese capacitive e indicatori luminosi che forniscono agli
operatori lo stato di tensione del circuito principale del
quadro.
I dispositivi possono essere abbinati alla traversa con
indicatori capacitivi o TA tipo DIN.
13. Manometro (analogico)
Il manometro visualizza la pressione del gas e ne fornisce
un’indicazione di tipo analogico.
L’informazione è visibile dal fronte del pannello e può
anche essere inviata a distanza tramite un cablaggio e una
morsettiera. Vedi schema elettrico.
14. Densostato termocompensato
Il densostato consente il monitoraggio della pressione del
gas e produce un allarme che segnala la presenza di bassa
pressione.
Segnale
Descrizione
OK
Pressione di corretto funzionamento
LOW
Indicazione di minimo livello del gas in cui si garantisce la
funzionalità del sezionatore
VERY LOW
Il sezionatore non può essere manovrato
15. Motor Operating Device (MOD)
MOD è un dispositivo elettronico che controlla/comanda
il motore carica molle e le bobine dei comandi del GSec
ed è inoltre provvisto di uscite binarie per indicare lo stato
dell’apparecchio.
Il MOD svolge anche funzioni di protezione e diagnostica, in
particolare protegge da sovracorrenti, sovratemperature e
cortocircuito il motore e le bobine e verifica continuamente
le condizioni del comando del sezionatore, del motore, delle
bobine, degli ingressi binari e dell’alimentazione ausiliaria.
È anche possibile trasmettere a distanza lo stato delle
segnalazioni tramite un cablaggio e una morsettiera. Vedi
schema elettrico.
Lo stato di funzionamento del sezionatore può essere
visualizzato direttamente dal fronte del comando tramite
3 LED posizionati sul dispositivo di interfaccia locale (HMI)
oppure da remoto attraverso le uscite binarie. Attraverso la
HMI è possibile inoltre commutare il controllo del sezionatore
da remoto a locale (pulsante L/R).
In alternativa è sempre disponibile la motorizzazione elettrica
senza diagnostica e funzioni di segnalazione fornite dalla
versione MOD.
Un
DC
Tensione (V)
Attuatore
1S
(Single
Spring)
Attuatore
2S
(Double
Spring)
(*)
24(*)
48
60
AC
110
220
110
230
Potenza
apertura (W)
(VA)
160
200
200
Potenza
chiusura (W)
(VA)
160
200
200
Potenza
apertura (W)
(VA)
220
440
440
Potenza
chiusura (W)
(VA)
220
440
440
Per attuatore 2S - Doppia molla contattare ABB.
53
3. Componenti principali
Fusibili ABB CEF per la protezione del trasformatore
Norma IEC 60282-1/DIN 43625
È possibile connettere in serie con l’interruttore di manovrasezionatore tre fusibili (uno per ogni fase) per proteggere il
trasformatore.
La scelta del fusibile in base alla tensione e alla potenza del
trasformatore deve essere effettuata in conformità ai dati
indicati nella tabella.
Protezione del trasformatore e scelta fusibili
Quando i sezionatori sono impiegati per il comando e la
protezione dei trasformatori vengono dotati di un particolare
tipo di fusibili limitatori che garantiscono la selettività
con altri dispositivi di protezione e possono accettare,
senza deterioramento, le elevate correnti di inserzione dei
trasformatori.
In questo caso la protezione contro le sovracorrenti sul lato
media tensione del trasformatore non è indispensabile in
quanto tale compito è assunto dalla protezione prevista sul
lato di bassa tensione. La protezione sul lato media tensione
può essere affidata al solo fusibile, che deve essere scelto
tenendo conto della corrente di inserzione a vuoto, che può
assumere valori uguali o maggiori di 10 volte la corrente
nominale in funzione della potenza del trasformatore e al
tipo di lamierini impiegati (laminati a caldo oppure a cristalli
orientati).
La massima corrente di inserzione si ha quando la chiusura
dell’interruttore avviene in corrispondenza del passaggio per
lo zero della tensione.
Altro risultato da garantire è la protezione contro i guasti
dell’avvolgimento di bassa tensione e del tratto di
collegamento da questo all’interruttore posto sul secondario,
evitando l’impiego di fusibili con corrente nominale troppo
elevata, per poter assicurare l’intervento in tempo breve
anche in queste condizioni di guasto.
Una rapida verifica della corrente di corto circuito ai morsetti
secondari del trasformatore e a monte dell’interruttore sul
secondario, se posto a distanza significativa, consente
di verificare sulla curva di fusione del fusibile il tempo di
intervento.
La tabella di impiego riportata tiene conto di entrambe le
condizioni richieste, ossia corrente nominale sufficientemente
alta per evitare fusioni intempestive in fase di inserzione a
vuoto e comunque di valore tale da garantire la protezione
della macchina per guasti sul lato di bassa tensione.
Scelta dei fusibili per la protezione del trasformatore
Tensione
nominale del
trasformatore
[kV]
25
3
16
25
25
40
40
50
63
80
100
125
5
10
16
25
25
25
40
40
50
63
80
6
6
16
16
25
25
25
40
40
50
63
10
6
10
16
16
16
20
20
25
31,5
12
6
6
10
16
16
16
20
20
25
15
6
6
10
10
16
16
16
20
20
6
6
6
10
10
16
16
16
24
6
6
6
6
10
10
16
16
54
Potenza del trasformatore [kVA]
50
75
100
125
160
200
250
315
400
500
630
800
1000
1250
1600
–
–
–
–
–
–
100
125
–
–
–
–
80
100
125
–
–
–
40
50
63
80
100
125
–
40
40
50
63
80
100
125
20
25
40
40
50
63
80
80
20
20
25
31,5
40
50
63
80
16
20
20
25
40
40
50
63
Fusibile CEF In [A]
Tensione
nominale
dei fusibili
[kV]
3,6/7,2
12
17,5
24
Trasformatori di misura
Trasformatori di corrente a norme DIN
I trasformatori di corrente del tipo a norme DIN sono isolati in
resina e vengono impiegati per alimentare misure e protezioni.
Questi trasformatori sono a nucleo avvolto con uno o più
nuclei, con prestazioni e classi di precisione adeguate alle
esigenze dell’impianto.
Questi dispositivi rispondono alla norma IEC 60044-1.
Le loro dimensioni sono conformi alla norma DIN 42600
Narrow Type.
I trasformatori di corrente possono inoltre essere forniti
di presa capacitiva per il collegamento a dispositivi di
segnalazione di presenza tensione.
La gamma ABB di trasformatori di corrente è denominata
TPU.
Trasformatore di corrente
Trasformatori di tensione
I trasformatori di tensione sono di tipo isolato in resina
epossidica e vengono impiegati per alimentare misure e
protezioni.
Sono disponibili per il montaggio fisso o su piastra rimovibile
per i pannelli con interruttore estraibile. In questo caso i
trasformatori possono essere dotati di fusibile di protezione di
media tensione.
Rispondono alle norme IEC 60044-2.
Le loro dimensioni sono conformi alla norma DIN 42600
Narrow type.
Questi trasformatori possono essere a uno o due poli,
con prestazioni e classi di precisione adeguate ai requisiti
funzionali degli strumenti ad essi collegati.
La gamma ABB di trasformatori di tensione è denominata
TJC, TDC, TJP.
TV fase-terra – tipo TJC
Trasformatori di corrente toroidali
I trasformatori toroidali sono di tipo isolato in resina e vengono
impiegati per alimentare misure e protezioni.
Questi trasformatori possono essere a nucleo chiuso o
apribile.
Possono essere impiegati sia per la misura delle correnti di
fase che per il rilevamento della corrente di guasto a terra.
Rispondono alle norme IEC 60044-1.
TV fase-fase – tipo TDC
TV fase-terra con fusibile – tipo TJP
Trasformatore di corrente toroidale con isolamento di bassa tensione
55
3. Componenti principali
Sensori di misura
Trasformatori di misura elettronici
La tecnologia del futuro per la misura di correnti e tensioni
nei quadri UniSec intelligenti è un trasformatore di misura
(appartenente, secondo le attuali norme IEC, al gruppo dei
trasformatori di misura elettronici), chiamato brevemente
“sensore”. Questi sensori sostituiscono i trasformatori di
misura convenzionali con nucleo ferromagnetico.
La caratteristica distintiva dei sensori ABB è il livello del
segnale di uscita, perfettamente adattato alle esigenze delle
apparecchiature a microprocessore, le quali non necessitano
di potenza per l’alimentazione ma solo di un segnale.
Il livello del segnale di uscita analogica dipende dal principio
utilizzato e può essere:
−− nell’ordine di mV per il sensore di corrente (il valore
caratteristico è 150 mV alla corrente primaria nominale)
− − nell’ordine di volt per i sensori di tensione in cui il rapporto
di partizione è 1:10000 (ad es. uscita 1/√3 V per tensione
nominale del sistema 10000/√3 kV sul lato primario/
ingresso).
Il quadro UniSec può essere equipaggiato con i sensori di tipo
KEVCD.
Per quanto concerne le dimensioni, il sensore di tipo a blocco
KEVCD è conforme alle norme DIN. Sono disponibili due
versioni: una versione con misura di corrente e funzione di
indicazione della tensione, l’altra sia con misura di corrente
che di tensione. Tutte le misure/indicazioni per ogni fase
vengono realizzate all’interno di uno stesso strumento,
pertanto non sono necessari dispositivi aggiuntivi.
Linearità dei sensori ABB
e confronto con la forma
d’onda dei segnali di uscita
di un trasformatore di
corrente convenzionale in
saturazione
Caratteristiche dei sensori
I sensori di corrente e tensione non presentano
strutturalmente un nucleo ferromagnetico. Ciò comporta
numerosi importanti vantaggi:
− − il comportamento del sensore non è influenzato dalla non
linearità e ampiezza della curva di isteresi; ciò comporta
una risposta precisa e lineare per un’ampia gamma
dinamica di grandezze misurate
− − si può utilizzare un unico dispositivo/sensore sia per la
misura che per la protezione (non sono necessari dispositivi
separati)
−− non si verificano perdite di isteresi, quindi i sensori
presentano un’ottima risposta anche a frequenze diverse da
quella nominale, garantendo un segnale molto selettivo per
le funzioni di protezione, in modo da ottenere un’analisi dei
guasti molto precisa e un’efficace localizzazione dei guasti
− − i sensori non presentano stati di funzionamento pericolosi
(non sussistono problemi di uscite cortocircuitate o aperte)
e ciò comporta un’elevata sicurezza per i dispositivi
circostanti e il personale. Il segnale di uscita rimane molto
basso perfino in situazioni di guasto della rete
− − l’impiego di sensori elimina la possibilità di fenomeni di
ferrorisonanza, aumentando ulteriormente la sicurezza e
l’affidabilità della rete di distribuzione; inoltre, non sono
necessari ulteriori dispositivi di protezione, cablaggi o
particolari investimenti.
I sensori ABB sono collegati agli apparecchi di misura
e protezione per mezzo di cavi schermati e connettori,
garantendo un elevato grado di immunità ai disturbi
elettromagnetici.
La precisione di questi sensori, compreso il cablaggio,
viene verificata e testata, quindi è garantita la disponibilità
di informazioni precise fino allo strumento di misura. Inoltre,
l’impiego di sensori e relè ABB garantisce una totale
precisione del sistema, vale a dire assicura la precisione
dell’intera catena di misura (sensori più IED) superiore all’1%.
Secondaria
Sensore ABB
Uscita
Us
Livello di saturazione
TA standard
is
10 A
56
100 A
1000 A
10000 A
Corrente primaria
Vantaggi dei sensori
Data la risposta lineare e l’ampio campo dinamico, i sensori
sono dispositivi molto più standardizzati (rispetto a numerosi
diversi modelli di TA e TV). Pertanto, è molto più semplice
selezionare il modello adeguato (semplificazione delle attività
di ingegneria) ed è possibile ridurre le parti di ricambio.
La significativa riduzione del consumo di energia durante il
funzionamento dei sensori per effetto di perdite trascurabili
indotte dai sensori (assenza di ferro = nessuna perdita di
isteresi; corrente inferiore sull’avvolgimento e trascurabile
in uscita = perdite ridotte sull’avvolgimento dei sensori)
comporta un enorme risparmio in termini di energia persa
e un aumento minimo di temperatura (con conseguente
miglioramento delle condizioni termiche e dello stato di
invecchiamento all’interno dell’applicazione). Si ottengono
in tal modo dispositivi notevolmente più leggeri rispetto ai
TA o TV convenzionali. Di conseguenza, non sono necessari
impianti/attrezzi speciali per trasportarli e ciò consente una
riduzione dei costi di trasporto.
Il rapido collegamento dei sensori ai dispositivi elettronici
senza necessità di attrezzi particolari, semplifica e riduce gli
oneri di montaggio.
Sensore di corrente
Il sensore di corrente si basa sul principio della bobina di
Rogowski. La bobina di Rogowski funziona nello stesso
modo dei trasformatori di corrente convenzionali a nucleo
ferromagnetico (TA). La principale differenza fra la bobina
di Rogowski e il TA è che gli avvolgimenti della bobina
sono avvolti su un nucleo non magnetico, invece che
ferromagnetico. Di conseguenza, i segnali di uscita dalle
bobine di Rogowski sono lineari, in quanto il nucleo non
magnetico non è soggetto a saturazione. Le bobine di
Rogowski producono una tensione in uscita (US), vale a
dire una derivata temporale scalare della corrente primaria
misurata (I P).
Principio di funzionamento della bobina di Rogowski
Ip
US
dip (t)
uS (t) = M –––––––
dt
Sensore di corrente e tensione di tipo a blocco KEVCD
Sensori di corrente
57
3. Componenti principali
L’integrazione del segnale di uscita del sensore di corrente
viene effettuata all’interno dell’IED connesso per ottenere le
informazioni sul valore effettivo di corrente.
Nel caso di corrente primaria solo sinusoidale (Ip) alla
frequenza nominale defi nita come:
ip (t) = √2 Ip sin(ωt)
la tensione in uscita dalla bobina di Rogowski è
Sensori di tensione
Il sensore di tensione si basa sul principio del divisore
resistivo. È costituito da 2 elementi resistivi che dividono il
segnale d’ingresso in modo da poter collegare un dispositivo
di misura a bassa tensione standard.
La principale differenza fra il divisore resistivo e il
trasformatore di tensione convenzionale (TV) è il loro
principio di funzionamento. Nel TV la tensione viene indotta
nell’avvolgimento. Nel divisore resistivo, la tensione viene
semplicemente divisa in relazione alle resistenze degli
elementi resistivi, pertanto non si verifica alcuna induzione.
us (t) = M √2 Ip ωcos(ωt)
Principio di funzionamento del divisore resistivo
In questo caso, il valore effi cace (r.m.s.) del segnale d’uscita
potrebbe essere misurato facilmente anche senza un
convertitore, impiegando un voltmetro o un oscilloscopio,
osservando uno sfasamento di 90° rispetto alla corrente
primaria.
La tensione in uscita è sfasata di 90° rispetto alla forma
d’onda della corrente primaria.
Per questo motivo, per informazioni semplici e grossolane sul
segnale di corrente misurato è possibile utilizzare voltmetri
con elevata impedenza d’ingresso. Tuttavia, per ottenere
informazioni esatte e precise in condizioni di transitori,
conoscere il contenuto di diverse componenti di frequenza
o eventuali distorsioni della forma d’onda della corrente
che si presentano nella rete di distribuzione, è necessaria
l’integrazione di un segnale di tensione prodotto dalla bobina
di Rogowski. Questa funzionalità è già garantita dagli IED
forniti da ABB, che offrono una misura molto precisa della
corrente primaria.
La tensione in uscita della bobina di Rogowski dipende dalla
frequenza, pertanto il valore nominale della tensione è 150 mV
a 50 Hz e 180 mV a 60 Hz. Dopo aver impostato la frequenza
nominale nell’IED, il sensore fornisce informazioni precise
sul segnale di corrente primaria misurata perfino in presenza
di diverse armoniche (nessuna perdita di isteresi e nessuna
saturazione), quindi garantisce prestazioni corrette per tutte le
funzioni di protezione.
In teoria, la risposta dell’uscita della bobina di Rogowski è
lineare nella gamma dinamica illimitata della corrente primaria
misurata. Le restrizioni d’uso della bobina di Rogowski
sono dovute ad altre limitazioni, ad es. le dimensioni
dell’applicazione, i sistemi di fissaggio, ecc. È sufficiente una
sola bobina per coprire l’intera gamma di correnti secondarie,
ad es. il tipo KECA 250B1 è stato testato con successo
fino ad una corrente termica continua di 2000 A. Il sensore
KEVCD include un conduttore primario, pertanto è necessario
solo un tipo di questo sensore per coprire l’intera gamma di
corrente secondaria da 0 a 1250 A.
Questi dispositivi rispondono alla norma IEC 60044-8.
58
R2
US = ––––––– Up
R1 + R2
Gli elementi resistivi utilizzati sono costituiti da materiale
ceramico stabile su cui è applicato uno speciale rivestimento
resistivo non induttivo.
Il segnale di uscita è una tensione direttamente proporzionale
alla tensione primaria, pertanto non è necessaria alcuna
integrazione o calcolo supplementare.
Nel caso di corrente primaria solo sinusoidale (UP) alla
frequenza nominale, definita come:
up (t) = √2 Up sin(ωt)
La tensione d’uscita dal divisore di tensione resistivo è:
R2
up (t) = ––––––– √2 Up sin(ωt)
R1 + R2
Anche in questo caso, il valore del segnale d’uscita potrebbe
essere facilmente misurato impiegando un voltmetro o un
oscilloscopio.
Il rapporto di ripartizione standard utilizzato nei sensori ABB è
10000/1. Ciò assicura un segnale di uscita sufficiente e sicuro
per un’ulteriore calcolo all’interno dell’IED.
Per ottenere informazioni sul segnale di tensione misurato
è possibile utilizzare voltmetri con elevata impedenza
d’ingresso, tuttavia si raccomanda di utilizzare gli IED ABB, in
quanto il relativo collegamento è stato testato e verificato.
Il divisore resistivo non presenta né nucleo ferromagnetico né
avvolgimento, pertanto non comporta il rischio di fenomeni
di ferrorisonanza come per i TV e non necessita di ulteriori
dispositivi di smorzamento a tale scopo. L’impiego di tali divisori
aumenta notevolmente la sicurezza e l’affidabilità della rete,
nonché la sicurezza del personale in tutte le circostanze. Non
sussistono problemi o pericoli in caso di cortocircuito dei terminali secondari. Inoltre, il sensore può rimanere connesso perfino
durante le prove di tensione a frequenza industriale del quadro.
Il divisore resistivo opera correttamente perfino durante
transitori, in cui sono presenti, oltre a corrente continua,
anche altre componenti di frequenza (l’assenza di nucleo
ferromagnetico del divisore elimina la possibilità di saturazione
a diverse frequenze). Ciò consente una valutazione non
distorta dei transitori e un’analisi precisa delle funzioni di
protezione. Oltre alla possibilità di misurare le componenti DC
durante i transitori, il divisore resistivo consente anche una
misura precisa della componente continua della tensione.
Data la risposta lineare e l’assenza di saturazione, è
sufficiente un solo divisore per coprire l’intera gamma di
tensioni da 0 a 24 kV. Ciò nonostante, nel caso di un unico
sensore di tensione generale, potrebbe essere necessario
tenere conto di altri requisiti meccanici o dimensioni/distanze
per diversi livelli di tensione. Proprio per questo, il sensore
KEVCD è disponibile in due diverse altezze, conformi
alle dimensioni delle norme DIN. La versione del sensore
selezionata può essere utilizzata anche per livelli di tensione
inferiori alla massima tensione primaria nominale.
Questi dispositivi rispondono alla norma IEC 60044-7.
59
4. Dispositivi di protezione e automazione
Sicurezza
Nello sviluppo di un moderno quadro di media tensione occorre
necessariamente porre la sicurezza del personale al massimo
livello di importanza. Per questo motivo il quadro UniSec è
stato progettato e provato per garantire la tenuta all’arco
interno prodotto da una corrente di cortocircuito dello stesso
livello della corrente massima ammissibile di breve durata.
Le prove dimostrano che l’involucro metallico del quadro
UniSec è in grado di proteggere il personale operante in
prossimità del quadro nel caso in cui un guasto evolva fino ad
innescare un arco interno.
Un arco interno è un guasto molto improbabile, sebbene
teoricamente possa essere causato da vari fattori, quali:
−− difetti di isolamento derivanti dal deterioramento qualitativo
dei componenti. Le cause possono essere condizioni
ambientali avverse e la presenza di un’atmosfera
fortemente inquinata
− − sovratensioni di origine atmosferica oppure generate dalla
manovra di qualche componente
− − addestramento inadeguato del personale addetto
all’impianto
−− rottura o manomissione degli interblocchi di sicurezza
−− surriscaldamento delle zone di contatto dovuto alla
presenza di agenti corrosivi oppure in caso di insufficiente
serraggio delle connessioni
− − intrusione nel quadro di piccoli animali (ad es. attraverso
l’ingresso dei cavi)
− − dimenticanza di materiali all’interno del quadro durante gli
interventi di manutenzione.
Le caratteristiche del quadro UniSec riducono fortemente
l’incidenza di questa cause di guasto, tuttavia alcune di esse
non possono essere completamente eliminate.
L’energia prodotta dall’arco interno produce i seguenti
fenomeni:
− − incremento della pressione interna
− − incremento della temperatura
− − effetti visivi ed acustici
− − sollecitazioni meccaniche alla struttura del quadro
− − fusione, decomposizione e vaporizzazione dei materiali.
Se non adeguatamente controllati, questi fenomeni possono
avere conseguenze molto gravi per il personale, quali lesioni
60
(dovute ad onde d’urto, parti proiettate e all’apertura delle
porte) e ustioni (dovute all’emissione di gas caldi).
La prova di tenuta d’arco interno intende verificare che
le porte degli scomparti rimangano chiuse, che nessun
componente si stacchi dal quadro, perfino in presenza di
pressioni molto elevate, e che non fuoriescano fiamme o
gas incandescenti, garantendo in tal modo la sicurezza del
personale che opera in prossimità del quadro.
La prova test intende inoltre garantire che non si producano
fori nelle parti esterne accessibili dell’involucro e, infine, che
tutti i collegamenti al circuito di terra rimangano efficaci,
garantendo la sicurezza del personale che dovesse accedere
al quadro dopo il guasto.
La norma IEC 62271-200 prescrive le modalità di esecuzione
della prova e i criteri a cui deve rispondere il quadro.
Il quadro UniSec risponde pienamente a tutti i cinque criteri
indicati dalla norma IEC.
I parametri di ogni specifico impianto prevedono che
l’evacuazione dei gas caldi e delle particelle incandescenti
debba essere verificata con particolare attenzione al fine di
garantire e preservare la sicurezza del personale.
Sistemi limitatori dei guasti
La struttura del quadro UniSec offre una protezione completa
di tipo passivo agli effetti di guasto per arco interno per la
durata di 1 secondo fino a 25 kA.
ABB ha inoltre sviluppato sistemi di protezione attivi che
consentono di ottenere importanti vantaggi:
− − rilevamento ed estinzione del guasto, entro un tempo
generalmente inferiore a 100 ms, che migliorano la stabilità
della rete
− − contenimento dei danni alle apparecchiature
− − limitazione del tempo di fuori servizio del quadro.
Per la protezione attiva contro l’arco interno possono essere
installati nei diversi scomparti dispositivi costituiti da vari tipi
di sensori, che rilevano gli effetti immediati del guasto ed
eseguono lo sgancio selettivo degli interruttori.
I sistemi limitatori dei guasti si basano su sensori che
sfruttano la pressione o la luce generata dal guasto per arco
interno per attivare il distacco della linea guasta.
TVOC
Questo sistema è costituito da un dispositivo di monitoraggio
elettronico alloggiato nello scomparto di bassa tensione, a cui
fanno capo sensori ottici. Questi sono distribuiti negli scomparti
di potenza e sono collegati al dispositivo per mezzo di fibre
ottiche.
Quando viene superato un livello di luce prestabilito, il
dispositivo determina l’apertura degli interruttori.
Per evitare che il sistema possa intervenire per luce
occasionalmente generata da fenomeni esterni (flash di una
macchina fotografica, riflesso di luci esterne, ecc.), è possibile
collegare anche trasformatori di corrente al dispositivo di
monitoraggio.
Il modulo di protezione invia all’interruttore il comando di
apertura solo se riceve contemporaneamente il segnale della
luce e quello di corrente di cortocircuito.
Il tempo di sgancio totale è di 62 ms (2 ms TVOC + 60 ms
interruttore).
Protezione dagli archi elettrici con IED
Su richiesta, gli IED (Intelligent Electronic Device) REF615,
RET615, REM615 e REF610 possono essere dotati di una
protezione dagli archi elettrici rapida e selettiva. Si tratta di
un sistema di protezione da guasti per arco a due o tre canali
per la supervisione di eventuali archi elettrici a carico degli
scomparti interruttore, linea e sbarre delle unità del quadro.
Il tempo di sgancio totale è di 72 ms (12 ms IED + 60 ms
interruttore).
Tipica configurazione con REA 101 e sottounità 103
REA
Questo sistema offre la stessa funzionalità del sistema TVOC.
È costituito da un’unità centrale (REA 101) e da unità di
estensione opzionali (REA 103, 105, 107), che consentono di
realizzare soluzioni personalizzate con sgancio selettivo.
Il tempo di sgancio totale è di 62,5 ms (2,5 ms REA + 60 ms
interruttore).
Unità di protezione contro gli archi elettrici REA 101
con estensioni REA 103, REA 105 e REA 107
Unità di protezione contro gli archi
elettrici TVOC
61
4. Dispositivi di protezione e automazione
Protezione da arco elettrico
L’aspetto temporale è cruciale nel rilevamento e nella riduzione
al minimo degli effetti di un arco elettrico. Un guasto per arco
della durata di 500 ms può causare gravi danni all’impianto.
Se il tempo di permanenza dell’arco è inferiore a 100 ms, i
danni sono spesso di entità ridotta, ma se l’arco viene estinto
in meno di 35 ms, i suoi effetti sono pressoché trascurabili.
Un adeguato sistema di protezione dall’arco elettrico protegge
quindi da guasti per arco, riducendo al minimo il tempo di
permanenza dell’arco e impedendo il prodursi di eccessivo
calore e di ingenti danni. Minimizza i danni materiali, aumenta
la sicurezza del personale e consente il sicuro e regolare
ripristino della distribuzione di energia.
Protezione sbarre ad alta velocità con GOOSE
I tradizionali schemi di protezione basati su interblocchi, che
utilizzano i percorsi convenzionali cablati del segnale di blocco
tra le unità del quadro, non sono generalmente abbastanza
veloci da garantire tempi di risoluzione dei guasti per arco tali
da escludere danni. La comunicazione GOOSE, basata sulla
norma IEC 61850, consente di velocizzare considerevolmente
il tradizionale schema di interblocco.
L’implementazione della norma IEC 61850 in REF615 include
inoltre una rapida comunicazione peer-to-peer sul bus
della sottostazione. Utilizzando la comunicazione GOOSE,
gli IED RBF615 delle linee di arrivo e di partenza di una
sottostazione funzionano in sinergia in modo da formare un
sistema di protezione per sbarre stabile, affidabile e ad alta
velocità. Utilizzando la comunicazione GOOSE, la tradizionale
trasmissione cablata da relè a relè nel quadro viene sostituita
da una LAN (Local Area Network) Ethernet estesa a tutta
la stazione. Con la funzione di messaggistica GOOSE si
può ottenere un guadagno di velocità di manovra di circa il
30% rispetto alla velocità di manovra dei classici schemi di
protezione per sbarre basati su interblocco. Il vantaggio in
velocità è dovuto interamente alla velocità e all’affidabilità del
servizio GOOSE.
L’efficiente protezione sbarre basata su GOOSE si ottiene
semplicemente configurando gli IED, e la disponibilità
operativa della protezione è garantita dal continuo
monitoraggio degli IED di protezione e dei relativi messaggi
GOOSE sul bus della stazione. Eventuali interruzioni ed
errori di trasmissione sono rilevati immediatamente, quindi
è possibile adottare adeguate misure correttive. Oltre a una
LAN Ethernet standard, non è richiesto alcun cablaggio
separato per la comunicazione orizzontale tra le unità del
quadro.
Protezione da arco elettrico con REF615 e GOOSE
3
.
IED “A”
“A”
2
.
1
.
2
.
1
.
GOOSE
message
IED “B”
“B”
3
.
62
Protezione sbarre selettiva con sensori di arco elettrico
Le terminazioni dei cavi sono i componenti più suscettibili
ai guasti di un quadro MT. I sistemi di protezione sbarre
basati sulla misura della corrente non sono di norma
sufficientemente sensibili per rilevare i guasti che si verificano
alle terminazioni dei cavi e possono causare addirittura la
diseccitazione dell’intero sistema di sbarre, benché lo sgancio
della linea interessata potrebbe eliminare il guasto.
I sistemi di protezione basati sul rilevamento dell’arco elettrico
sganciano selettivamente il rispettivo interruttore di linea,
lasciando intatto il sistema di sbarre.
La velocità può essere ulteriormente aumentata installando
sensori di arco elettrico per monitorare ogni unità del
quadro. Al contempo, la nuova tecnologia offre una maggiore
affidabilità di manovra e flessibilità della protezione. Grazie
a REF615, il tempo totale di eliminazione dei guasti può
essere ridotto a 10 ms più il tempo di corsa dei contatti
dell’interruttore.
In via opzionale ciascuno IED di protezione e controllo di linea
REF615 può essere dotato di tre sensori di arco elettrico,
ciascuno per ogni cella dell’unità quadro. La protezione
sbarre da arco elettrico si basa sul rilevamento di un guasto
per arco sul sistema di sbarre. L’IED che rileva l’arco elettrico
trasmette un messaggio GOOSE o utilizza i tradizionali
percorsi di comunicazione cablata per trasferire il messaggio
agli altri IED. Gli IED delle unità che alimentano la corrente di
guasto al sistema sbarre ricevono anch’essi il messaggio di
guasto per arco elettrico e sganciano i rispettivi interruttori il
più rapidamente possibile. Generalmente, in presenza di un
guasto per arco la protezione da arco elettrico elimina il guasto
circa due volte più rapidamente del sistema di protezione
sbarre basato sulla messaggistica peer-to-peer tra IED.
Filosofia di protezione ABB
In qualità di fornitore di IED (Intelligent Electronic Device,
ovvero dispositivi elettronici intelligenti) di protezione in oltre
70 paesi, ABB comprende perfettamente l’esistenza di diverse
filosofie di protezione derivanti dalle legislazioni locali, dai
requisiti ambientali e dalle applicazioni tecniche. Per questo
motivo, ABB ha elaborato una filosofia di protezione che
non solo soddisfa le esigenze e i requisiti specifici di diversi
sistemi di distribuzione, ma crea anche uno stato di sicurezza
e assoluta tranquillità sia per i proprietari dei sistemi che per
gli utilizzatori.
Il principale obiettivo di un sistema di protezione con IED
ABB è riconoscere gli stati anomali del sistema elettrico o il
funzionamento anomalo dei componenti del sistema. Sulla
base dei dati acquisiti dall’IED, il sistema di protezione avvia
misure correttive che ripristinano il normale stato operativo del
sistema oppure isolano il guasto per limitare eventuali danni
al sistema e lesioni fisiche al personale. Ciò garantisce un
ambiente sicuro per tutti.
63
4. Dispositivi di protezione e automazione
I sistemi di protezione non impediscono il verificarsi di guasti
di rete, ma si attivano solo all’insorgenza di anomalie nel
sistema elettrico. Tuttavia, un’attenta selezione delle funzioni
e dei metodi di protezione offerti dagli IED ABB per le
specifiche esigenze di protezione del sistema elettrico e dei
relativi componenti non solo garantisce la migliore protezione
per il sistema elettrico, ma migliora anche il rendimento e
l’affidabilità del sistema di protezione, minimizzando gli effetti
dei guasti nella rete e impedendo che un eventuale guasto
possa diffondersi ai componenti sani della rete causando
anomalie e disturbi.
Vantaggi di un sistema di protezione completo
La velocità operativa, la sensibilità, la selettività e l’affidabilità
del sistema di protezione sono fattori importanti che meritano
una certa attenzione. Esiste una stretta correlazione fra
la velocità operativa del sistema di protezione e i rischi e i
danni causati da un guasto alla rete. L’automazione delle
sottostazioni offre funzioni di supervisione e controllo a
distanza, che accelerano la localizzazione dei guasti e il
successivo ripristino dell’alimentazione. Inoltre, il rapido
funzionamento degli sganciatori di protezione minimizza i
picchi di carico post-guasto, che, unitamente a cadute di
tensione, aumentano il rischio che il guasto possa diffondersi
ai componenti sani della rete. La sensibilità della protezione
deve essere adeguata per consentire il rilevamento di guasti
Confronto fra linee con requisiti standard ed elevati
Elevati requisiti
Alimentazione da
entrambe le estremità
Protezione
distanziometrica
Tipo di linea
Linee parallele
Schema
unifilare HMI*
Linee con generazione
distribuita
Localizzatore guasti
Linee radiali
con dispositivi
di richiusura/
sezionatori
Supervisione qualità energia
Comunicazione
Linee
radiali
Richiusura automatica
Funzione singola
Requisiti standard
64
* Interfaccia Uomo Macchina
Caratteristiche dell’IED
Linee ad anello
a terra ad alta resistenza e di cortocircuiti nei componenti più
distanti della rete. Una selettività affidabile è fondamentale
per circoscrivere il più possibile perdite di alimentazione e
consentire la sicura localizzazione del componente guasto
della rete.
È possibile quindi adottare azioni correttive mirate al
componente guasto della rete e ripristinare l’alimentazione
con la massima rapidità.
Il sistema di protezione deve presentare anche un elevato
grado di affidabilità. Ciò significa, ad esempio, che se un
interruttore subisce un guasto, tale guasto verrà identificato
ed eliminato dalla protezione di back-up.
L’automazione delle sottostazioni consente all’operatore
di avere il perfetto controllo della sottostazione. Inoltre, il
sistema di automazione di sottostazione (SA) migliora la
qualità dell’energia della rete di trasmissione e distribuzione
in condizioni d’esercizio normali, ma, soprattutto, in caso
di guasto e durante la manutenzione della sottostazione.
Un sistema di automazione di sottostazione (SA) o SCADA
(controllo di supervisione e acquisizione dati) offre tutti
i vantaggi della tecnologia digitale per la protezione e il
controllo delle reti. I terminali possono essere facilmente
impostati e parametrizzati secondo le specifiche esigenze
del sistema mediante un facile e sicuro accesso tramite la
postazione dell’operatore.
Terminali di protezione monofunzione e multifunzione
Adeguati metodi di protezione e una completa funzionalità
aumentano il rendimento del sistema di protezione.
La definizione di “funzionalità completa” varia in funzione dei
requisiti della rete o del sistema elettrico protetto. Mentre per
alcune applicazioni di rete sono sufficienti IED di protezione
monofunzione, reti e sistemi più complessi richiedono IED
di protezione multifunzione avanzati. Gli IED di protezione
monofunzione includono una serie di funzioni di protezione,
ad esempio per uno specifico tipo di applicazione.
I principali vantaggi di questi IED di protezione sono
la ridondanza e il prezzo. Uno o più IED di protezione
monofunzione garantiscono una protezione sufficiente in gran
parte delle applicazioni.
Protezione e controllo della distribuzione
Nelle reti di media tensione, automazione della distribuzione
significa protezione, controllo, misura e monitoraggio di
sottostazioni di utility e impianti elettrici industriali. Lo
scopo dell’automazione della distribuzione è quello di
migliorare sicurezza, affidabilità e prestazioni del processo di
distribuzione dell’energia.
Il principale obiettivo di un sistema di protezione a relè è
quello di riconoscere gli stati anomali del sistema elettrico o
il funzionamento anomalo dei componenti del sistema. Sulla
base delle informazioni raccolte, il sistema di protezione
avvierà azioni correttive volte a ripristinare il normale stato
operativo del sistema.
Il relè di protezione non impedisce l’insorgenza di guasti di
rete, ma si attiva solo quando si è verifica un’anomalia nel
sistema elettrico. Tuttavia, un’attenta selezione delle funzioni
e dei metodi di protezione migliora il rendimento e l’affidabilità
del sistema di protezione, minimizzando gli effetti dei guasti di
rete e impedendo che il guasto in questione possa diffondersi
alle parti sane della rete.
I dispositivi elettronici intelligenti (IED), moderni e conformi
alla norma IEC 61850, consentono l’uso efficiente dei più
sofisticati schemi di protezione anche nella distribuzione
secondaria.
Protezione di linea nella distribuzione secondaria
Le applicazioni di protezione di linea possono essere divise
sommariamente in due categorie, cioè applicazioni standard
(1) che utilizzano una protezione basata sulla corrente di base,
e le applicazioni con requisiti elevati (2), che utilizzano una
protezione basata sulla corrente e sulla tensione, oltre a varie
combinazioni delle due.
Lo schema di protezione selezionato deve soddisfare i
requisiti specifici dell’applicazione in quanto a sensibilità,
selettività e velocità di manovra. I requisiti di protezione sono
dettati principalmente dalla struttura fisica della rete. Nella
maggior parte dei casi, tali requisiti possono essere soddisfatti
con relè di massima corrente non direzionali/direzionali.
Il sistema di protezione di massima e minima tensione ha lo
scopo di monitorare il livello di tensione della rete. Se il livello
di tensione diverge dal valore target in misura superiore al
margine ammesso per un tempo prestabilito, il sistema di
protezione della tensione limita la durata dell’anomalia e le
conseguenze che ne derivano.
La nostra gamma di IED è stata selezionata in modo da
soddisfare i requisiti di protezione di linea in applicazioni di
distribuzione secondaria dalle più semplici alle più complesse.
Combinando rispettivi blocchi funzionali in configurazioni standard
A e B, REF615 può essere utilizzato in un’ampia gamma di
applicazioni di distribuzione secondaria. È inoltre disponibile
la configurazione standard F, dotata di funzioni di protezione
supplementari.
65
4. Dispositivi di protezione e automazione
Prodotti raccomandati per la protezione
e il controllo della distribuzione
REF601
REF601 è un relè di protezione di linea digitale, progettato per
la protezione e il controllo di sistemi elettrici sia di utility che
industriali in reti di distribuzione. Il relè assicura la protezione
base da cortocircuito, massima corrente e guasto a terra in
reti con neutro direttamente a terra, a terra tramite resistenza
e isolato. Le correnti di fase vengono misurate con sensori
di corrente secondo il principio della bobina di Rogowski e
la corrente di guasto a terra può essere calcolata o misurata
internamente con trasformatori di corrente convenzionali.
ABB offre due sensori:
− − KECA (tipo bobina di Rogowski) con montaggio attorno ai
cavi MT
− − KEVCR con montaggio a bordo dell’interruttore.
Il relè REF601 può essere montato a bordo dell’interruttore
VD4/R-Sec e HD4/R-Sec oppure nella cella circuiti ausiliari.
Sono inoltre disponibili due tipi di relè:
− − REF601 a norma IEC
− − REF601 a norma CEI 0-16 per il mercato italiano.
Tensione di alimentazione ausiliaria:
24…240 V AC/DC
66
AVVERTENZA
In caso di alimentazione del relè REF601 tramite UPS
(Uninterrupted Power System) ad onda pseudo sinosoitale
è necessario l’utilizzo di un trasformatore per limitare la
tensione di alimentazione (tensione di picco) entro i valori
previsti del relè.
Le caratteristiche raccomandate per il trasformatore sono:
− − Potenza nominale: 20 VA
− − Tensione di uscita del secondario: 30...150 V c.a.
Per maggiori informazioni contattare ABB.
Serie RE- 610
La serie 610 include IED per la protezione di linea, la
protezione di motori e il monitoraggio della tensione di sistemi
in generale. Il design “plug-in” della serie 610 facilita la
messa in servizio del quadro e consente una rapida e sicura
inserzione ed estrazione delle unità IED “plug-in”.
Gli IED di protezione digitali della serie 610 supportano
un’ampia gamma di protocolli di comunicazione, fra cui
IEC 61850, IEC 60870-5-103, Modbus e Profibus.
• REF610 è un relè di protezione progettato principalmente
per proteggere le linee arrivo e partenza presso
sottostazioni di distribuzione di media tensione. REF610
può inoltre essere utilizzato come protezione di back-up
per motori, trasformatori e generatori, in applicazioni sia
a livello industriale che di utility. Le funzioni di protezione
integrate, inclusa la protezione di massima corrente a tre
soglie e una protezione di guasto a terra non direzionale
a due soglie, rendono il relè REF610 un valido sistema di
protezione da massima corrente e guasti a terra.
• REM610 è uno IED per la protezione, la misura e il
monitoraggio di motori di bassa tensione asincroni di
medie-grandi dimensioni e di motori di alta tensione
asincroni di piccole-medie dimensioni nell’industria
manufatturiera e di processo. REM610 viene inoltre
impiegato per la protezione di linee cablate e trasformatori
di distribuzione, che beneficiano pertanto della protezione
da sovraccarico termico oltre che della protezione
di massima corrente di fase, da guasto a terra e da
sbilanciamento di fase.
• REU610 è progettato per la protezione di massima
tensione e minima tensione delle sbarre di sottostazioni
di distribuzione, la protezione di massima tensione di
trasformatori di potenza e di linea, la protezione di minima
tensione di motori e la protezione e il monitoraggio di
batterie di condensatori. In sistemi elettrici con neutro
isolato, viene inoltre utilizzato per la protezione da guasti
a terra non discriminante sulla base della misura della
tensione residua.
Tensione di alimentazione ausiliaria:
Alta: 110 - 240 V AC
110 - 250 V DC
Bassa: 24 - 60 V DC
67
4. Dispositivi di protezione e automazione
Serie RE- 615
Dotati della più recente tecnologia di protezione e rispondenti
alla norma vigente sulla comunicazione per sottostazioni
IEC 61850, gli IED di protezione e controllo ABB serie 615
rappresentano la scelta ideale per la protezione e il controllo
di sottostazioni di distribuzione. L’implementazione rigorosa
della norma sulla comunicazione per sottostazioni IEC 61850
negli IED serie 615 copre la comunicazione sia orizzontale
che verticale, inclusa la funzione di messaggistica GOOSE e
l’impostazione dei parametri secondo la norma IEC 61850-8-1.
• REF615 garantisce la protezione generale di linee
aeree, linee cablate e sistemi di sbarre di sottostazioni
di distribuzione. Si adatta sia a reti con neutro isolato
che a reti con neutro messo a terra tramite resistenza o
impedenza.
• REM615 è uno IED dedicato per la protezione e il controllo
di motori, perfettamente allineato per la protezione, il
controllo, la misura e il monitoraggio di motori asincroni
nell’industria manifatturiera e di processo.
• RET615 è uno IED dedicato per la protezione e il
controllo di trasformatori progettato per trasformatori
di potenza, trasformatori di unità e step-up, inclusi
blocchi trasformatore-generatore di potenza in sistemi di
distribuzione dell’energia per le utility e per l’industria.
• RED615 è uno IED differenziale di linea che può essere
impiegato in particolare alle applicazioni che richiedono
una protezione di linea altamente selettiva (protezione
unità). RED615 mantiene la selettività anche nei casi in
cui la corrente di guasto presenta un ordine di grandezza
variabile e può essere alimentata da varie sorgenti. Ciò
avviene generalmente nelle reti a circuito chiuso, nelle reti
ad anello e nelle reti magliate.
• REU615 è uno IED disponibile in due configurazioni
predefinite denominate A e B, destinate per due delle più
comuni applicazioni. La configurazione A è predisposta
per le protezioni basate su tensione e frequenza per
applicazioni in sistemi elettrici industriali e di utility
comprese le reti di generazione distribuita di energia. La
configurazione B è predisposta per le funzioni automatiche
di regolazione della tensione per trasformatori dotato di
commutatore sotto carico (tap-changer).
Le configurazioni A e B permettono anche il controllo
dell’interruttore con funzioni di misura e supervisione.
Oltre alla protezione, tutti gli IED serie 615 offrono la
funzionalità necessaria al controllo locale e remoto di un
interruttore.
Tensione di alimentazione ausiliaria:
Alta: 100 - 110 - 120 - 220 - 240 V 50/60 Hz
46 - 60 - 115 - 220 - 250 V DC
Bassa: 24 - 30 - 48 - 60 V DC
68
Serie RE- 630
• Unità di protezione e controllo di linee REF630: questa
unità offre un’importante protezione per linee aeree e linee
in cavo di reti di distribuzione dell’energia. L’unità REF630
si adatta sia a reti con neutro isolato che a reti con neutro
messo a terra tramite resistenza o impedenza.
Sono disponibili quattro configurazioni predefinite per
rispondere ai requisiti tipici di controllo e protezione delle
linee.
Le configurazioni predefinite possono essere impiegate come
tali oppure modificate ed estese nella loro funzionalità con
funzioni aggiuntive liberamente selezionabili per adattare in
modo specifico l’IED, soddisfacendo i più esigenti requisiti di
applicazione individuali.
• Terminale di protezione e controllo per trasformatori
RET630: si tratta di un IED completo per la gestione dei
trasformatori, progettato per la protezione, il controllo,
la misura e la supervisione di trasformatori di potenza,
trasformatori di unità e step-up, inclusi blocchi trasformatoregeneratore in reti di distribuzione delle utility e dell’industria.
Questo terminale fornisce la protezione principale per
trasformatori di potenza a due avvolgimenti e blocchi
generatore-trasformatore di potenza.
Sono disponibili due configurazioni predefinite per soddisfare
le specifiche esigenze di protezione e controllo dei
trasformatori. Le configurazioni predefinite possono essere
impiegate come tali oppure possono essere modificate
ed estese nella loro funzionalità con funzioni aggiuntive
liberamente selezionabili per adattare in modo specifico
l’IED, soddisfacendo i più esigenti requisiti di applicazione
individuali.
• Unità di protezione e controllo di motori REM630:
questo IED completo di gestione motori è progettato per la
protezione, il controllo, la misura e la supervisione di motori
asincroni di medie-grandi dimensioni in sistemi elettrici
industriali di media tensione.
L’unità REM630 appartiene alla famiglia di prodotti ABB
Relion® e alla serie di prodotti 630 ed è caratterizzata da
scalabilità funzionale e flessibilità di configurazione. Presenta
inoltre funzioni di controllo necessarie per la gestione di quadri
controllo motori industriali.
L’unità REM630 garantisce la protezione principale per motori
asincroni e relative trasmissioni. L’IED di gestione motori è
studiato per motori asincroni di medie-grandi dimensioni
controllati da interruttore e contattore in un’ampia gamma
di applicazioni di trasmissioni, quali trasmissioni motorizzate
per pompe, ventilatori, compressori, frantumatori, trituratori,
ecc. La configurazione predefinita può essere utilizzata
come tale oppure facilmente personalizzata o estesa con
funzioni aggiuntive, mediante le quali l’IED di gestione motori
può essere perfettamente adattato in modo da soddisfare
esattamente i requisiti specifici di una data applicazione.
69
4. Dispositivi di protezione e automazione
automazione con processore logico rende il sistema COM600
una piattaforma di implementazione flessibile per le funzioni
di automazione a livello delle sottostazioni. Come interfaccia
utente, il sistema COM600 incorpora funzionalità basate
sulla tecnologia web, garantendo l’accesso ai dispositivi e
ai processi delle sottostazioni tramite un’interfaccia uomomacchina (HMI) basata sul web browser.
COM600 è disponibile solo su richiesta.
Sistema di automazione COM600
COM600, il sistema di automazione di sottostazione,
comprende un gateway di comunicazione, una piattaforma
di automazione e un’interfaccia utente per le sottostazioni
di distribuzione a livello industriale e di utility. La funzionalità
gateway garantisce una connettività IEC 61850 senza
soluzione di continuità fra gli IED delle sottostazioni e i
sistemi controllo e gestione a livello di rete. La piattaforma di
EMS/
SCADA
DISTRIBUTED
CONTROL
SYSTEM
REMOTE
ACCESS ENGINEERING
OPC Client/Server
WAN
Ethernet switch
GPS
Serial protocols
(DNP3, IEC 60870-5-101)
LAN 1
Ethernet switch
TCP/IP protocols
(IEC 61850, DNP3,
Modbus®)
REF610
70
Serial protocol
(Modbus®)
REF610
REF615
REF615
REF601 REF601
Panoramica di un sistema che utilizza il
sistema di automazione di stazioni COM600.
Per maggiori informazioni visitare il sito
www.abb.com/substationautomation
Guida alla selezione dei relè
REF
Applicazione
601
610
Protezione basata sulla misura della
tensione
Protezione di linee (arrivo e/o partenza)
615
•
•
•
•
Protezione di linee con elevati requisiti
Protezione di trasformatori
630
54_
542+
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Protezione di trasformatori con elevati
requisiti
RED
REJ REB
615
603(3) 611 610 615
REM
630
RET
54_
615
630
•
•
•
s
•
s
•
•
Protezione di motori con elevati
requisiti
•
•
Protezione differenziale di linea
•
•
Protezione contro gli archi elettrici
o
•
•
•
•
•
•
(2)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Protezione di back-up
• (1)
10_
•
•
•
•
521
•
Protezione di generatori e motori
sincroni
Protezione distanziometrica
REX REA
610 615
•
•
Protezione di motori
REU
54_
•
•
o
o
Protezione differenziale di sbarra
o
o
•
•
Protocolli di comunicazione
IEC61850-8-1
o
•
IEC60870-5-103
•
•
DNP 3.0
•
•
SPA
•
•
•
LON
Modbus
•
Profibus
• (*)
• (*)
•
•
•
•
•
•
•
•
• (*)
•
•
•
•
•
• (*)
•
•
•
•
•
•
• (*)
o
•
• (*)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
• (*)
•
•
•
•
•
•
•
o
• (*)
• (*)
• (*)
• (*)
•
•
•
•
•
• (*)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
• (*)
• (*)
o
• (*)
• (*)
Funzioni supplementari
Localizzatore guasti
•
5
2
5
5
o (5
3
manovre manovre manovre manovre manovre manovre)
Richiusura automatica
5
manovre
Controllo commutatore sotto carico
•
Oscilloperturbografo
•
Registrazione eventi
•
•
•
•
•
Estraibilità
o (4)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Controllo locale
•
•
•
•
•
•
•
Controllo remoto
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Schema unifilare HMI
(**)
Supervisione dello stato della bobina
di apertura (TCS)
Supervisione della qualità dell’energia
Ingressi analogici (TV/TA)
Ingressi dei sensori
Ingressi / uscite binari/e
•
•
•
•
•
•
•
5
manovre
•
•
•
• (2)
•
•
•
•
•
•
-/4
-/4
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
-/1
-/4
3
4/6
5/8
•
9/8
•
-/5
•
-/4(5)
-/5
4/5
•
42/24(****) 18/13
18/13 32/27
•
•
RTD (***) / ingressi mA
8/-
6
Uscite mA
o (4)
o (4)
-/7
3/9
•
1/1
4/4
5/8 12/10 32/27
6/-
6/2
4/-
14/13 32/27
8/-
-/3
•
6/2
•
5/8
8/-
1/3
6/2(2)
Con convertitore del protocollo d’interfaccia
HMI - Interfaccia Uomo Macchina
RTD - Rilevatore di temperatura resistivo
(****)
27 se le uscite sono statiche
(1)
REU615 con configurazione A, per protezione basata sulla misura della tensione e della frequenza
(2)
REU615 con configurazione B, per controllo del commutatore
(3
Relè autoalimentato
(4)
Solo con HMI
(5)
TA dedicati tipo KOKM
o =opzionale
s = applicazione secondaria
(*)
(**)
(***)
71
4. Dispositivi di protezione e automazione
Sistema di commutazione automatica
I sistemi di commutazione automatica vengono impiegati per
assicurare la massima continuità di servizio, fornendo alle
utenze energia senza interruzioni.
Tutto ciò è possibile utilizzando sistemi di vario genere, basati
su tecniche di diverso tipo.
Di seguito sono riportate le tecniche più comuni, con i
rispettivi tempi medi di commutazione:
−− Ritardata:1500 ms
− − Dipendente dalla tensione residua:
400-1200 ms
− − Sincronizzata (ATS):
200-500 ms
− − Ad alta velocità (HSTS):
30-120 ms
I primi due sistemi sono i più semplici e possono essere
realizzati anche con logica e strumenti convenzionali.
Garantiscono tempi di commutazione medi e possono essere
quindi impiegati in impianti in cui eventuali cadute di tensione
non risultano particolarmente critiche.
Gli altri due sistemi (ATS – Automatic Transfer System e
HSTS – High Speed Transfer System) richiedono invece
apparecchiature a microprocessore ad elevato contenuto
tecnologico.
Garantiscono rapidi tempi di commutazione e trovano
applicazione in impianti il cui processo è particolarmente
critico. Di fatto, commutazioni non estremamente veloci
causerebbero gravi malfunzionamenti o l’arresto del processo
stesso.
ABB è in grado di offrire tutti i sistemi di commutazione, dal
più semplice al più complesso.
ATS
L’unità REF542plus può essere utilizzata nei quadri di media
tensione per gestire la commutazione automatica e manuale
fra due diverse linee arrivo.
Il tempo necessario alla commutazione automatica effettuata
tramite l’unità REF542plus è compreso fra 200 e 300 millesimi
di secondo (inclusi i tempi di manovra degli interruttori).
Questo tempo può variare all’interno del range indicato in
funzione della complessità delle logiche di commutazione
previste nel software.
I quadri equipaggiati con REF542plus, adeguatamente
programmati, sono un sistema completo ed efficiente,
in grado di gestire la commutazione fra un sistema di
alimentazione e un altro alternativo, oppure di riconfigurare la
rete passando da una distribuzione a doppio radiale ad una a
semplice sistema, in modo del tutto automatico.
È inoltre possibile eseguire la stessa manovra manualmente
da una postazione di controllo remoto, oppure dal fronte del
quadro con la supervisione del personale utente.
La commutazione manuale comporta l’esecuzione del
parallelo di passaggio: mediante la funzione di controllo
sincronismo (synchro-check – codice 25) implementata
dall’unità REF542plus, le linee di alimentazione
vengono chiuse contemporaneamente al verificarsi della
sincronizzazione dei vettori di tensione per poi essere
scollegate a commutazione avvenuta.
Le applicazioni descritte non necessitano di strumentazione
aggiuntiva.
Schema unifilare del quadro UniSec con architettura REF542plus adatta ad eseguire, oltre alle protezioni e alle misure del quadro, anche la commutazione
automatica e manuale
72
5. Applicazioni navali
Descrizione
Il mercato navale può essere suddiviso in quattro diversi
segmenti:
− − navi passeggeri (navi da crociera e traghetti)
− − imbarcazioni industriali (navi cisterna, navi di perforazione,
petroliere, navi da carico, ecc.)
− − piattaforme (di perforazione ed estrazione petrolifera)
− − marina.
In questo tipo di applicazioni, la gamma di temperature, le
vibrazioni e l’assetto variabile sono condizioni particolarmente
aggravanti che influenzano la funzionalità dei componenti a
bordo, come i quadri.
ABB è il produttore leader di quadri isolati in aria per applicazioni
navali, installati da tutti i principali cantieri navali (Brasile, Cina,
Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Corea,
Italia, Norvegia, Singapore, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti).
UniSec è il nuovo quadro ABB idoneo per le applicazioni navali
di 7,2-12 kV (opzione per 17,5 kV).
A livello mondiale sono in servizio oltre 10.000 pannelli ABB a
bordo di qualsiasi tipo di imbarcazione. I registri navali e i clienti
finali (cantieri navali o armatori) necessitano di quadri che siano
prodotti in conformità con i requisiti di prova dei registri navali
per le apparecchiature a bordo.
A tale scopo vengono eseguite prove atte a testare il rispetto
delle principali disposizioni dei registri navali: DNV, LR, RINA,
BV, GL e ABS.
Per garantire i comfort e le strutture necessari, grossi impianti
di generazione dell’energia elettrica e sistemi di controllo
devono essere concentrati in ingombri notevolmente ridotti.
73
5. Applicazioni navali
Il quadro UniSec è disponibile nella versione a semplice piano
ed offre un’ampia gamma di apparecchi e unità di controllo per
soddisfare i requisiti delle applicazioni navali.
I quadri UniSec rappresentano soluzioni tecniche ideali per le
applicazioni navali:
−− la struttura a tenuta d’arco, gli interblocchi di sicurezza
meccanici, gli otturatori di segregazione automatici e il
controllo degli apparecchi a porta chiusa garantiscono
la sicurezza del personale durante gli interventi di
installazione, manutenzione e servizio
− − l’involucro esterno presenta un elevato grado di protezione
(fino a IP42)
− − sono garantite segregazioni metalliche fra ogni scomparto
e la messa a terra di tutti i componenti accessibili al
personale: apparecchi, serrande, porte e intero telaio del
quadro
−− è prevista un’elevata resistenza al fuoco grazie allo scarso
utilizzo di materie plastiche e resine: le apparecchiature
ausiliarie e il cablaggio sono altamente autoestinguenti.
Condizioni ambientali per la classificazione delle
apparecchiature a bordo
−− Temperatura ambiente da 0 °C a + 45 °C
−− Inclinazione fino a 25° permanente.
Vibrazioni nella gamma di frequenza di 2…100 Hz alla
seguente ampiezza di movimento
−− Ampiezza di 1 mm nella gamma di frequenza 2…13,2 Hz
− − Ampiezza di accelerazione di 0,7 g nella gamma di
frequenza di 13,2…100 Hz.
Gamma completa di prove
Oltre che a tutte le prove richieste dalle norme internazionali
(IEC), il quadro UniSec è stato sottoposto anche alle prove
richieste dai principali registri navali (LR, DNV, RINA, BV e GL)
per l’impiego a bordo.
Le prove di tipo richieste dai principali registri navali sono:
• Temperatura ambiente elevata
Le condizioni di esercizio delle apparecchiature elettriche in
installazioni navali sono generalmente più severe di quelle in
normali applicazioni terrestri.
La temperatura è uno di questi fattori e per questo motivo i
regolamenti dei registri navali richiedono che il quadro possa
funzionare a temperatura ambiente più elevata (45 °C o
superiore) di quella prevista dalle norme IEC (40 °C).
• Inclinazione
La prova viene effettuata inclinando il quadro per un tempo
definito fino a 25° alternativamente su tutti e quattro i lati ed
azionando gli apparecchi di manovra.
74
La prova dimostra che il quadro è in grado di resistere a
queste condizioni di servizio estreme e che tutti gli apparecchi
che contiene possono essere azionati senza inconvenienti e
senza essere danneggiati.
• Vibrazione
L’affidabilità e la robustezza del quadro UniSec vengono
definitivamente dimostrate dall’esito della prova di resistenza
alle sollecitazioni meccaniche dovute a vibrazione. Le
condizioni di esercizio su installazioni navali e piattaforme
marine richiedono che il quadro funzioni in ambienti
fortemente interessati da vibrazioni, come accade per i motori
di manovra di grandi navi da crociera oppure per gli impianti
di trivellazione di piattaforme petrolifere:
−− ampiezza di 1 mm nella gamma di frequenza di 2 e 13,2 Hz
− − ampiezza di accelerazione di 0,7 g nella gamma di
frequenza fra 13,2 e 100 Hz.
Caratteristiche elettriche IEC
Tensione nominale
kV
7,2
12
Tensione nominale di isolamento
kV
7,2
12
Tensione di prova a frequenza industriale kV 1 min 20
28
Tensione di tenuta ad impulso
kV
60
75
Frequenza nominale
Hz
50 / 60
50 / 60
Corrente nominale ammissibile di breve
durata
kA 3s
25
25
Corrente di cresta
kA
63
63
Corrente di tenuta all’arco interno
kA 1s
25
25
Corrente nominale delle sbarre principali A
630-1250 630-1250
Corrente nominale dell'interruttore
630-1250 630-1250
A
Note: – I valori indicati sono validi per l’interruttore in vuoto
– Per il pannello con contattore, il valore della corrente nominale è 400 A
Ispezione termografica
L’ispezione termografica è necessaria in genere sui terminali
dei cavi di potenza e, a volte, sui sistemi di sbarre principali.
Di norma, è richiesto il primo tipo di ispezione, perché i guasti
ai terminali dei cavi rappresentano gran parte dei guasti nei
quadri, mentre i guasti nei sistemi di sbarre sono piuttosto
rari.
L’ispezione e la supervisione termografica dei cavi di potenza
può avvenire con ispezione temporanea mediante una
telecamera IR attraverso un adeguato oblò d’ispezione.
Il sistema (ispezione temporanea) richiede una telecamera IR
(ad infrarossi) e un oblò d’ispezione per ogni scomparto da
controllare.
Pannello “Shore connection”
Durante la sosta in porto, per alimentare i normali processi e
le utenze, le navi mantengono in funzione i propri sistemi di
generazione di energia e, di conseguenza, costituiscono una
fonte di notevole inquinamento fortemente localizzata.
Nei porti con intenso traffico di imbarcazioni, questa pratica
crea un impatto negativo sia a livello ambientale che per la
salute delle comunità locali circostanti.
Data la continua espansione dei commerci globali, le
emissioni navali costituiscono un problema ambientale di
crescenti proporzioni.
Oggi, la sostenibilità è un concetto chiave nell’industria
navale, in cui è in atto l’implementazione di forti misure su vari
fronti per ridurre drasticamente le emissioni navali.
Una di queste misure è il sistema di alimentazione “shore-toship”, che elimina i problemi di inquinamento e l’emissione di
particelle inquinanti, nonché la rumorosità e le vibrazioni delle
imbarcazioni nei porti.
Il pannello UniSec Shore Connection viene fornito sotto forma
di cabina pronta, provvista sia di un modulo di potenza che di
un modulo di controllo.
In funzione della configurazione del sistema e dei requisiti a
bordo, la cabina può essere equipaggiata con connettori per
cavi alloggiati sul fronte della cabina oppure con aperture per
l’ingresso cavi attraverso il pavimento della cabina.
Tutte le apparecchiature sono fabbricate e testate in fabbrica
secondo le norme internazionali e i registri di classificazione
navale.
75
5. Applicazioni navali
Caratteristiche
Unità tipiche navali
Di seguito vengono descritte le caratteristiche necessarie per
le applicazioni navali, non facenti parte della configurazione
standard.
Le unità tipiche utilizzate nelle applicazioni navali sono:
• WBC: unità linea arrivo/partenza
• WBS: unità congiuntore
• DRS: unità risalita e risalita misure
• BME: misura sbarre e unità di messa a terra
Grado di protezione
A richiesta, l’involucro esterno del quadro UniSec è disponibile
con diversi gradi di protezione. Il grado di protezione standard
necessario per le applicazioni navali è IP42: protezione da
corpi estranei con diametro di 1 mm e dalla penetrazione di
acqua con un’inclinazione massima di 15°.
Canaletta per interconnessioni
Sulla sommità, e precisamente sullo scomparto di bassa
tensione, il quadro può essere dotato a richiesta di canaletta
per interconnessioni. Questa canaletta alloggia le morsettiere
a cui fa capo il cablaggio fra i pannelli.
WBC: unità linea arrivo/partenza
WBS: unità congiuntore
DRS: unità risalita sbarra
BME: unità misure e messa a terra
Filtri assorbitori di gas
Sulle navi, i gas prodotti da un eventuale arco interno, non
possono essere normalmente evacuati dal locale.
Il quadro UniSec è a tenuta d’arco interno ed è provvisto di
filtri assorbitori per assorbire i gas prodotti da eventuali archi
interni.
Il filtro è fissato alla parte posteriore dello scomparto.
Porte
Tutte le porte (scomparto bassa tensione, apparecchi e linea)
sono provvisti di un adeguato fermo per bloccarle in posizione
aperta.
Cavi
Le unità UniSec consentono di avere l’altezza dell’attacco
cavi a 600 mm per attacco cavi standard e con massimo 2
cavi per fase.
76
6. Classificazione IEC
La norma IEC 62271-200 ha introdotto nuovi aspetti
riguardanti le definizioni e le classificazioni dei quadri MT.
Una delle principali modifiche introdotte da questa norma
è l’eliminazione della classificazione dei quadri in blindati,
compartimentali e a unità. La classificazione dei quadri è stata
riesaminata tenendo conto del punto di vista dell’utilizzatore,
in particolare su alcuni aspetti quali l’operatività e la
manutenzione del quadro, secondo i requisiti e le aspettative
di una buona gestione delle sottostazioni, dall’installazione
allo smantellamento. In tale contesto, la “perdita di continuità
di servizio” è stata scelta come criterio fondamentale per
l’utilizzatore.
Secondo le norme aggiornate, i quadri UniSec possono
essere definiti come segue:
1. Cella con accesso controllato da interblocco, contenente
parti di alta tensione, progettata per essere aperta ai fini del
normale funzionamento e/o della normale manutenzione, in
cui l’accesso è controllato dalla configurazione integrale del
quadro e delle apparecchiature di comando.
2. Cella con accesso basato su procedura, contenente parti
di alta tensione, progettata per essere aperta ai fini del
normale funzionamento e/o della normale manutenzione,
in cui l’accesso è controllato da un’adeguata procedura
associata ad un blocco.
3. Classe di continuità di servizio
Le celle sbarre e cavi sono segregate fisicamente ed
elettricamente. Questa categoria definisce la possibilità
di aprire una cella del circuito principale tenendo sotto
tensione altre celle e/o unità funzionali.
4. Classe di segregazione
Apparecchiature di comando e controllo che presentano
segregazioni metalliche continue, destinate ad essere
messi a terra, fra le celle a libero accesso e le parti in
tensione del circuito principale.
Le segregazioni metalliche o le parti metalliche delle
stesse devono essere collegate al punto di messa a terra
dell’unità funzionale.
77
7. Tenuta all’arco interno
I guasti da arco sono estremamente rari, ma possono tuttavia
verificarsi per errore umano, anomalia di funzionamento
dell’apparecchiatura, decadimento dell’isolamento e altri
motivi eccezionali. Nella progettazione del quadro UniSec
è stata prestata particolare attenzione alla sicurezza del
personale in situazioni di arco interno. Le unità del quadro
presentano una resistenza meccanica estremamente elevata,
in quanto sono in grado di resistere agli effetti pressori e
termici causati anche dalle massime correnti d’arco interno.
Il design del quadro riduce inoltre notevolmente la probabilità
del verificarsi in primo luogo di un arco interno.
Il quadro UniSec è stato sottoposto alla prova di tenuta
all’arco interno secondo la norma IEC 62271-200, Allegato A.
In questa nuova norma le prove di tenuta all’arco interno sono
meglio classificate rispetto a quanto non avvenga nella norma
precedente.
La prova verifica l’efficacia della protezione del quadro nel
proteggere le persone da archi interni, valutando gli effetti
(*)
della pressione dinamica e gli effetti termici. UniSec soddisfa
tutti e 5 i criteri di accettazione stabiliti dalla norma. Le prove
di tenuta all’arco interno sono state eseguite nella cella sbarre
e nella cella cavi, oltre che nell’involucro dell’interruttore di
manovra-sezionatore.
UniSec offre diverse soluzioni di tenuta all’arco interno (IAC).
Tutte le soluzioni sono di classe A (solo personale autorizzato)
e accessibili da diversi lati (F per lato frontale, L per laterale, R
per retro) e rispetta tutti i 5 criteri della norma IEC.
A richiesta è possibile avere il quadro UniSec senza tenuta
all’arco interno (No IAC).
Classificazioni UniSec:
− − IAC AFL(*) 12,5 kA 1s
− − IAC AFLR 16 kA 1s
− − IAC AFLR 21 kA 1s
− − IAC AFLR 25 kA 1s
− − No IAC (**).
ATTENZIONE: Vietato l’accesso al retro del quadro quando in servizio.
ATTENZIONE: L’accesso alla stanza del quadro quando questo è in servizio è consentito solo ed esclusivamente a personale
autorizzato che ha competenze specifiche sulla sicurezza elettrica in accordo alla CEI 11-27 o IEC/EN 50110.
(**)
Struttura per una prova di tenuta all’arco interno
78
IAC AFL 12,5 kA 1s
La protezione ad arco interno è garantita sui 3 lati del
quadro, frontale e laterale.
È possibile avere due soluzioni:
1. Quadro completamente addossato a parete (*)
Questa soluzione permette di creare un unico vano
per lo sfogo dei gas utilizzando il retro del quadro e la
parete. Mediante apposite chiusure montate sulla parte
superiore e laterale del quadro, i gas incandescenti
vengono convogliati sul retro del quadro all’interno di
questo speciale vano creato appositamente per lo sfogo
(vedi figura per l’installazione del quadro).
2. Filtri montati sul retro di ogni singola unità
Questa soluzione può essere utilizzata in alternativa alla
precedente quando non è possibile addossare il quadro
completamente a parete.
A tal proposito ogni unità è dotata di singolo filtro per la
tenuta all’arco. I gas in questo caso vengono convogliati
all’interno del filtro che provvede a raffreddarli e ad
abbassare la pressione prima che siano rilasciati
all’interno del locale del quadro.
Con questa soluzione non sono richiesti lavori
supplementari nel sito di installazione.
Essendo protezione AFL (3 lati) è comunque vietato
l’accesso al retro del quadro quando è in servizio.
(1)
Soluzione disponibile per quadri di lunghezza min. 1100 mm
79
7. Tenuta all’arco interno
(1)
AFLR 21 kA 1s e AFLR 25 kA 1s(1)
IAC AFLR 21 kA 1s e AFLR 25 kA 1s(1)
Soluzione con filtri
In questa soluzione, il quadro può essere addossato alla
parete o posizionato al centro del locale.
È garantita una protezione da guasto per arco interno
su 4 lati. Lo sfogo dei gas prodotti dall’arco avviene nel
locale del quadro. Un’efficace struttura di assorbimento
dei gas prodotti dall’arco garantisce il notevole
raffreddamento e diminuzione della pressione degli stessi
prima che entrino nel locale del quadro, garantendo una
tenuta all’arco interno fino ad una corrente di guasto di
21 kA e 25 kA(1). I filtri sono già montati dietro ogni
unità del quadro, pertanto non sono richiesti lavori
supplementari nel sito di installazione.
Soluzione con condotto sfogo gas
In questa soluzione, il quadro può essere addossato alla
parete o posizionato al centro del locale. È garantita una
protezione da guasto per arco interno su 4 lati fino ad una
corrente di guasto di 21 kA e 25 kA (1).
Il quadro viene fornito con un condotto di estensione
tra quadro e parete, per la fuoriuscita dei gas dal locale
di installazione, di lunghezza 1 metro. Per lunghezze
maggiori contattare ABB.
La soluzione è disponibile con uscita a destra, sinistra,
retro e rialzata.
La forte resistenza meccanica insieme ad idonei
dispositivi di sfogo dei gas prodotti dall’arco offrono un
buon livello di sicurezza contro gli archi interni. Tuttavia, è
possibile aumentare ulteriormente la sicurezza utilizzando
metodi di protezione attiva per estinguere rapidamente gli
archi.
Il sistema di protezione dall’arco elettrico con sensore di
monitoraggio integrato offre una protezione estremamente
rapida e selettiva delle sbarre in base alla zona.
Il relè di protezione di linea REF615 offre anch’esso una
funzione opzionale di protezione da guasto per arco.
Per ulteriori informazioni sui metodi di protezione attiva,
consultare il capitolo 4 (Dispositivi di protezione).
Solo per unità con interruttore estraibile fino a 17,5 kV
80
8. Informazioni per l’installazione
Locale di installazione
Il locale di installazione deve essere predisposto in base alle
dimensioni e alla versione del quadro.
L’osservanza delle distanze indicate garantisce il funzionamento
corretto e sicuro delle apparecchiature.
Per condizioni di installazione diverse da quelle indicate,
consultare ABB.
2100/2400 min
70
1070
150
Distanze rispetto alle pareti del locale di installazione con vano sfogo
dei gas sul retro, soluzione IAC A-FL 12,5 kA 1s addossata a parete.
(*)
1000 min (*)
30 min
1000 min (*)
30 min
1070
1700/2000
1700/2000
2100/2400 min
400 min
400 min
Layout del locale
150 min
Distanze minime rispetto alle pareti del locale di installazione,
soluzione IAC A-FL 12,5 kA 1s con filtri montati su ogni singola unità.
1300 mm min per pannelli con interruttore
81
8. Informazioni per l’installazione
1070
1000 min (*)
2600 min
140
1070
100 min
Distanze minime rispetto alle pareti del locale di installazione,
soluzione IAC A-FLR 16 kA 1s con filtri montati su ogni singola unità.
(*)
1300 mm min per pannelli con interruttore
82
1000 min (*)
35 min
30 min
100
2000
1700/2000
2100/2400 min
600 min
400 min
Layout del locale
50 min
Distanze minime rispetto alle pareti del locale di installazione,
soluzione IAC A-FLR 21 kA 1s con filtri montati su ogni singola unità.
2100/2400 min
400 min
1700/2000
1070
1000 min (*)
30 min
120
65 min
Distanze minime rispetto alle pareti del locale di installazione,
soluzione IAC A-FLR 21 kA 1s con condotto sfogo gas.
(*)
1300 mm min per pannelli con interruttore
83
8. Informazioni per l’installazione
1200/1300
1200 min
2400 min
100
1200/1300
1200 min
30 min
30 min
120
2000
2000
2600 min
600 min
400 min
Layout locale per unità con interruttore estraibile
50 min
65 min
Distanze minime alle pareti del locale di installazione, soluzione
IAC A-FLR 25 kA, 1s @ 12-17,5 e 16 kA, 1s @ 24 kV con filtri montati
su ogni singola unità.
84
Distanze minime rispetto alle pareti del locale, soluzione
IAC A-FLR 25 kA, 1s @ 12-17,5 e 21 kA, 1s @ 24 kV con condotto
sfogo gas.
Passaggio dei cavi e punti di fissaggio delle unità
692
1037
692
1037
800
È presente un punto di fissaggio in ogni angolo dell’unità (4
per ogni unità). Le unità senza ingresso per i cavi presentano
dimensioni e punti di fissaggio in base alla larghezza
dell’unità. Per il fissaggio possono essere utilizzati bulloni di
ancoraggio da 10 mm.
800
692
1037
800
Le seguenti figure mostrano le ubicazioni e le dimensioni dei
fori di passaggio dei cavi sotto le diverse unità.
Tali fori devono essere praticati prima dell’installazione del
quadro. Le figure illustrano inoltre i punti di fissaggio del
quadro.
97,5
43,5
230
375
140
500
Unità larghe 500 mm
692
692
800
692
1037
220
500
Larghezza 500 mm per unità DRC
800
Unità larghe 375 mm
202
Ø12,5
43,5
1037
220
43,5
1037
77,5
Ø12,5
43,5
158,5
43,5
202
202
43,5
158,5
158,5
Ø12,5
Ø12,5
Ø12,5
230
25
Larghezza 750 mm per unità SBR
150
Unità larghe 750 mm
100
550
800
1300
8 00
1200
800
230
230
400
Larghezza 190 mm per le unità
RLC/RRC (solo per SBR)
Ø12,5
Ø12,5
773
3 0 1 .5
81
1 25
3 01.5
81
125
301.5
753
Ø12.5
10
100
750
750
100
1 5 8 ,5
43,5
327
220
2 0 7 ,5
202
43,5
43,5
265
1 2 0 0 /1 3 0 0
43,5
158,5
158,5
207,5
Ø12,5
25
43,5
43,5
43.5
43.5
600
10
25
43.5
43.5
500
750
Larghezza 600 mm per unità con
interruttore estraibile fino a 17,5 kV
WBS e BME senza uscita cavi
Larghezza 750 mm per unità con
interruttore estraibile fino a 24 kV
WBS senza uscita cavi
DRS per WBC/WBS/BME
85
8. Informazioni per l’installazione
Fondazioni
Il quadro deve essere eretto su una fondazione che soddisfi
il requisito di planarità del 2x1000 rispetto alla lunghezza
del quadro. Poiché è difficile realizzare una fondazione in
calcestruzzo che soddisfi il suddetto requisito di planarità, si
apportano opportune regolazioni mediante un telaio metallico
o installando piastre di acciaio sotto gli angoli delle unità.
La capacità di carico del pavimento e della fondazione deve
essere anch’essa sufficiente.
Il quadro va fissato in corrispondenza dei fori sul fondo
dell’unità (2 cordoli di saldatura/unità) o mediante due bulloni/
unità direttamente sul pavimento.
Il quadro può essere fissato su pavimento in calcestruzzo,
mediante tasselli di anoraggio, su telaio metallico e su
pavimento flutuante.
Il fissaggio del quadro deve essere effettuato come viene
mostrato in figura (vedi figure aggiunte).
12,5
86
Ubicazioni e lunghezze dei cavi di media tensione
Le lunghezze dei cavi di media tensione utilizzati (distanza fra
il punto di collegamento del cavo e il pavimento) dipendono
dalle unità e dagli accessori.
Le figure e la tabella riportate di seguito mostrano le
lunghezze e le ubicazioni dei cavi per le diverse unità.
Unità RLC
Ubicazioni e lunghezze dei cavi di media tensione
Dettagli
larghezza 190 mm
larghezza 375 mm
larghezza 500 mm
larghezza 600 mm
larghezza 750 mm
A (mm)
B (mm)
A (mm)
B (mm)
A (mm)
B (mm)
A (mm)
B (mm)
A (mm)
B (mm)
SDC
Base
–
–
915
210
915
275
–
–
–
–
SDC
Con TA
–
–
–
–
525
275
–
–
525
275
SDM
Base
–
–
–
–
–
–
–
–
525 (1)
275 (1)
SDD
Base
–
–
–
–
–
–
–
–
918
185
SFC
Fusibile da 292 mm
–
–
600
200
600
230
–
–
–
–
SFC
Fusibile da 442 mm
–
–
450
200
450
230
–
–
–
–
–
500
310
600
165
SBC
Base
–
–
–
–
–
–
–
WBC
Base o con TA
–
–
–
–
–
–
600
DRC
Base
–
–
500
165
668
255
–
–
–
–
DRC
Con TA
–
–
–
–
530
275
–
–
–
–
SBR
Base
RLC/RRC Base
(1)
(2)
150 (2)
–
–
–
–
–
–
–
–
400
390
1495
310
–
–
–
–
–
–
–
–
Con terminale cavi in opzione
Distanza tra la parete laterale del pannello e la prima connessione cavo
87
8. Informazioni per l’installazione
Terminazioni dei cavi
−−
−−
−−
−−
−−
−−
−−
−−
Applicate a freddo
Utilizzabili in spazi ristretti
Non sono necessari attrezzi speciali
Prefabbricate per un’installazione facile e sicura
Minima sguainatura dei cavi
Pressione attiva
Pochi componenti
Lunga durata
Aspetti generali
I cavi di potenza utilizzati per il quadro necessitano di
adeguate terminazioni. Il cavo di potenza presenta un
conduttore di alluminio o rame, un isolamento in materiale
polimerico, una guaina isolante estrusa, una calza metallica,
un’armatura (opzionale) e una guaina protettiva esterna
polimerica.
Per garantire una portata di corrente sicura ed affidabile è
necessario prevedere una buona connessione meccanica
fra il conduttore del cavo e la sbarra. A tale scopo ABB
offre capicorda meccanici studiati appositamente per
adattarsi al conduttore del cavo mediante avvitamento.
È inoltre indispensabile guidare correttamente il campo
elettrico prodotto dai cavi; per questo motivo ABB fornisce
terminazioni applicate a freddo realizzate in gomma, che
garantiscono una pressione attiva attorno al cavo. Inoltre, se il
cavo è progettato con una calza metallica non comprendente
rame, devono essere utilizzati speciali kit di messa a terra per
una corretta gestione di eventuali correnti di guasto.
Eventuali armature del cavo devono garantire lo stesso
potenziale di terra della guaina, pertanto potrebbe essere
necessario utilizzare materiale di collegamento supplementare,
che rientra pure nell’offerta di ABB. Informazioni dettagliate
sono riportate nella documentazione tecnica separata relativa
agli accessori per cavi di ABB.
Applicazioni e caratteristiche
In base alla struttura del cavo, è necessario utilizzare la
tipologia corretta di accessori per cavi.
Se si utilizza un cavo unipolare schermato esclusivamente
con calza in rame, è sufficiente utilizzare un capocorda e una
terminazione adatta alle effettive dimensioni del cavo. Se si
utilizza un cavo tripolare o un cavo schermato con nastro di
rame o con foglio di alluminio oppure un cavo con armatura, è
necessario impiegare materiale supplementare.
Importante quanto l’impiego del materiale corretto è la
preparazione corretta del cavo. A tale scopo ABB offre anche
un’ampia gamma di attrezzi ottimali per la preparazione dei
cavi.
Prodotti consigliati
La terminazione prestampata tipo SOT di ABB può essere
impiegata su qualsiasi cavo polimerico, indipendentemente
dalla struttura o dalle dimensioni del conduttore.
Poche varianti di terminazioni sono adatte per un’ampia
gamma di dimensioni dei cavi. Per i valori di 12/17,5/24 kV
bastano quattro tipi di terminazioni per coprire dimensioni dei
cavi fino a 800 mm2.
La gamma di prodotti ABB include anche materiale extra,
quale kit di messa a terra, guarnizioni di supporto per cavi
tripolari e materiale di schermatura per armatura dei cavi. Per
maggiori informazioni contattare il proprio referente ABB di
zona.
Norme
Vengono soddisfatti i requisiti della norma CENELEC
HD 629.1 S1.
Terminazione cavi Kebeldon tipo SOT con capocorda bimetallico
tipo SKSB
88
Kit completi con capicorda a vite
Terminazione di cavi, incluso capocorda a vite bimetallico per
conduttori in Al e Cu.
Il capocorda è provvisto di bulloni a strappo.
Designazione
Peso
Designazione
Peso
Ø XLPE
Conduzione (12 kV) Conduzione (24 kV)
Terminazione per interno
tripolare / 3 x unipolare
kg/kit
Terminazione per interno
kit monofase
kg/kit
mm
mm 2
mm2
SOT 241 A-3
0,60
SOT 241 A
0,20
11-15
10-35
10
SOT 241-3
0,60
SOT 241
0,19
15-28
50-185
25-120
SOT 242-3
0,70
SOT 242
0,23
24-39
240-500
150-300
SOT 242 B-3
0,90
SOT 242 B
0,30
38-54
630
500-630
Designazione
Peso
Designazione
Peso
Conduzione (12 kV)
Conduzione (24 kV)
Terminazione per interno
unipolare / 1 x unipolare
kg/kit
tripolare / 3 x unipolare
per interno
kg/kit
mm 2
mm2
SOT 241A S1
0,35
SOT 241A-3 S1
1,05
16-35
16
SOT 241 S1
0,34
SOT 241-3 S1
1,02
50-70
25-70
SOT 241 S2
0,44
SOT 241-3 S2
1,32
95-150
95-120
SOT 241 S3
0,59
SOT 241-3 S3
1,50
185
–
SOT 242 S2
0,48
SOT 242-3 S2
1,44
–
150
SOT 242 S3
0,63
SOT 242-3 S3
1,89
240
185-240
SOT 242 S4
0,98
SOT 242-3 S4
2,94
300-400
300-400
SOT 242B S5
1,78
SOT 242B-3 S5
5,25
500-630
500-630
Designazione
I
L
mm
SOT 241/242/242 B
D
E
C
A
B
Designazione
235
Coppia di
serraggio
A
B
11
15*
90
103
95-150
16
20*
103
118
120-185
185-240
20
30*
125
SKSB 400-16
240
300-400
25,5
40*
SKSB 630-16
–
500-630
33
45*
Conduttore Al o Cu
sector
shaped
round
max Ø
mm2
mm2
mm
SKSB 70-12
25-70
16-70
SKSB 150-12
95
SKSB 240-12
(*)
min 300
D (Ø)
E (Ø)
Peso
kg/
articolo
25
13
21,5
0,15
30
13
27
0,25
140
30
13
33,5
0,40
166
185
37
17
41,5
0,75
201
227
55
17
49
1,45
Dimensioni
C
mm
Il bullone sarà serrato alla coppia di serraggio corretta
89
8. Informazioni per l’installazione
Collegamenti dei cavi
Pannelli
Larghezza
Quantità massima
di cavi
Sezione massima cavi
(mm2)
SDC
375
1 (*)
400
500
2
300
1
630
2
300
750
SDD
750
1
400
SFC
375
1
95
500
1
95
SBC
750
2
300
1
630
SBR
750
1
300
DRC
375
1 (*)
400
500
2
300
1
630
600
2
400
1
630
2
400
WBC
750
(*)
2 cavi da 300 mm2 @ 12 kV
90
9. Dimensioni delle unità
I disegni hanno l’unico scopo di mostrare l’ingombro in accodo alle unità tipiche e non di raffigurare fronte quadro e sezioni.
Vista frontale
375
500
600
SDCSDC WBC
WBC
SDS
SDSWBS
WBS
SFCSFC (*)BME
SFS
SFS
DRCSFV (*)
DRS
DRC
DRS
(*)
750
750
(*)
SBC
SBS
SBR
SBM
SDD
SDM
UMP
SDC
(*)
Disponibile anche come pannello adattatore H = 2000 mm
1700/2000(**)
Vista laterale no IAC e A-FL 12,5 kA 1s (soluzione completamente addossata a parete)
1070
(*)
(**)
110 (*)
Per pannelli con interruttore rimovibile
Non disponibile per i pannelli SBR e UMP
91
9. Dimensioni delle unità
1700/2000(**)
Vista laterale IAC A-FLR 16 kA, con filtri
1700/2000(**)
Vista laterale IAC A-FL 12,5 kA, con filtri
70
(*)
(**)
1070
Per pannelli con interruttore rimovibile
Non disponibile per i pannelli SBR e UMP
(*)
(**)
2000 (**)
Vista laterale IAC A-FLR 21 kA, con filtri
140
(*)
(**)
1070
Per pannelli con interruttore rimovibile
Non disponibile per i pannelli SBR e UMP
92
100
110 (*)
110 (*)
1070
Per pannelli con interruttore rimovibile
Non disponibile per i pannelli SBR e UMP
110 (*)
1700/2000(**)
2020/2320
Vista laterale IAC A-FLR 21 kA, con condotto
120
(**)
110 (*)
Per pannelli con interruttore rimovibile
Non disponibile per i pannelli SBR e UMP
Vista laterale per pannelli con interruttore
estraibile, IAC A-FLR 25 kA, 1s fino a
17,5 kV e IAC A-FLR 16 kA, 1s a 24 kV
con filtri
Vista laterale per pannelli con interruttore
estraibile, IAC A-FLR 25 kA, 1s fino a
17,5 kV e IAC A-FLR 21 kA, 1s a 24 kV
con condotto
WBC
WBS
DRS per WBS
BME (*)
2000
2340
WBC
WBS
DRS per WBS
BME (*)
120
(*)
Solo 12-17,5 kV
1200/1300
100
(*)
2000
(*)
1070
1200/1300
Solo 12-17,5 kV
93
9. Dimensioni delle unità
Celle di bassa tensione disponibili
Soluzioni per pannelli con GSec
235
500
580
A = Standard (*)
2000
2000
1700
1070
1070
(*)
C
280
A
B
1070
110
B = Wide (larga)
110
C = Big (grande) (*)
Non disponibile per i pannelli H = 2000 mm
Soluzioni per pannelli con interruttore estraibile
350
2000
2300
450
B
A
750
235
1200/1300
A = Standard
94
580
125
1200/1300
B = Wide (larga)
110
10. Software di configurazione
UniSec Pro
UniSec Pro è stato sviluppato pensando a uno
strumento utile nelle fasi di progettazione e offerta di
quadri. Funge inoltre da ausilio per gli uffici tecnici nella
progettazione e pianificazione dei progetti. È disponibile
anche in una versione per progettisti. Contattare il
proprio rappresentante ABB di zona.
−− I progetti sono memorizzati online, consentendo
l’esecuzione di statistiche e operazioni di follow-up.
− − Sito online per progetti, feedback, notizie, file di
installazione, ecc.
95
11. Riciclaggio
Le attività e i processi presenti e futuri di ABB saranno sempre
conformi alle norme e alla legislazione ambientale.
ABB è impegnata nello sviluppo e nella fornitura di prodotti e
servizi a ridotto impatto ambientale, sicuri nell’uso e riciclabili,
riutilizzabili o smaltibili in sicurezza.
Questi requisiti sono estesi anche ai prodotti e servizi
acquistati dai fornitori e dai subappaltatori di ABB. La nostra
attività di ricerca e sviluppo è focalizzata su tecnologie,
sistemi e prodotti innovativi ed ecologici.
Per sostenere i suoi clienti e proteggere l’ambiente durante la
manutenzione e alla fine della vita utile dei quadri, ABB offre
un programma di assistenza completo, volto ad eliminare la
liberazione del gas SF6 nell’atmosfera.
Le unità UniSec sono prodotte in conformità ai requisiti delle
norme internazionali per il sistema di gestione qualità e il
sistema di gestione ambientale.
ABB è coinvolta nella tutela ambientale e aderisce alle norme
ISO 14001. Il prodotto è sviluppato in conformità ai requisiti
stabiliti dalla norma IEC 62271-200.
La seguente tabella riporta i materiali utilizzati nell’unità SDC
da 375 mm.
Riciclabilità
Materiale
Riciclabile
kg
%
Acciaio
Sì
106,5
69
Acciaio inox
Sì
5,5
3,5
Rame
Sì
14
9
Ottone
Sì
<0,5
<0,5
Alluminio
Sì
4
3
Zinco
Sì
1,5
1
Plastica
Sì
4,6
3
SF6
Sì
<0,5
<0,5
Totale materiali riciclabili
132
87
Gomma
No
<1
<0,5
Resina epossidica
No
18,5
12
19
13
Totale materiali non riciclabili
96
Riciclaggio del gas SF6
È obbligo di ABB agevolare il riciclaggio dei prodotti alla fine
della loro vita utile. Nei paesi UE e EEA deve essere rispettato
il regolamento sugli F-gas.
SF6 è un gas fluorurato ad effetto serra, pertanto occorre
prendere precauzioni per evitare l’emissione di SF 6; a tal fine,
al termine della vita utile degli apparecchi, il gas serra deve
essere recuperato.
Consigliamo inoltre al cliente di consultare sempre il sito web
di ABB http://www.abb.com/sf6.
12. Applicazioni
Impiego dei quadri UniSec
Green power
Marina
Energia eolica
Uso residenziale
Industria
Generatori
Distribuzione
Trasporti
Misura
I quadri UniSec trovano impiego nella distribuzione secondaria
di media tensione. Possono essere impiegati in particolare per
sottostazioni di trasformazione, per il controllo e la protezione
di linee e trasformatori di potenza, nel settore dei trasporti,
negli aeroporti, nei centri commerciali e nelle industrie, ecc.
Il quadro UniSec è la soluzione ABB per una rete di
distribuzione completamente automatizzata. Supportato
dalla tecnologia a sensori e da quella più recente a relè di
protezione, il quadro soddisfa i requisiti più rigorosi in vari tipi
di applicazioni.
UniSec offre un’ampia gamma di pannelli, pertanto consente
di identificare la soluzione più efficace per tutte le applicazioni
grazie alla combinazione delle unità disponibili.
Sicurezza
−− Indicatore di tensione integrato
− − Dispositivi di interblocco
− − Manometro del gas o indicatore di pressione
−− Finestre di ispezione
− − Condotti di sfogo dei gas
Integrazione intelligente
− − Dimensioni compatte
−− Design modulare con componenti per varie applicazioni
− − Facilità di installazione ed estensione
Economia
− − Lunga durata
−− Elevata resistenza meccanica
− − Costi di manutenzione ridotti
− − Scarso impatto ambientale
−− Manutenzione praticamente assente
Affidabilità
−− Rigorose prove per ogni unità
− − Struttura robusta
−− Comando estremamente duraturo e affidabile
− − Supporto ABB locale con concentrazione globale
sull’affidabilità e la qualità
97
12. Applicazioni
Uso residenziale
Esigenze dei clienti
Le aree residenziali ricevono energia da una sottostazione di
trasformazione locale.
−− La sottostazione di trasformazione deve essere sicura, di
dimensioni compatte e a basso impatto ambientale.
− − Continuità di servizio e alimentazione stabile sono
importanti fattori di progettazione per l’apparecchiatura da
installare.
Soluzioni per sottostazioni di trasformazione
La sottostazione di trasformazione è la soluzione UniSec più
diffusa per reti ad anello, aree residenziali, edifici e piccole
industrie.
Il design flessibile e modulare garantisce la facilità di
installazione. In questo caso, i fattori chiave sono:
− − Facile estendibilità
− − Unità molto compatte
−− Ampia gamma di soluzioni di protezione, controllo e
monitoraggio.
98
Distribuzione
Esigenze dei clienti
Per rete di distribuzione s’intende l’insieme di stazioni di
smistamento che alimentano, proteggono, monitorano e
controllano ad esempio aree residenziali, zone industriali ed
edifici di grandi dimensioni. In questo caso le priorità sono:
− − Continuità di servizio ed affidabilità
− − Sicurezza
− − Costo del ciclo di vita
− − Facilità di integrazione in reti e sistemi esistenti.
− − Sicurezza - Quadri progettati e provati conformemente alle
norme IEC e alla tenuta all’arco interno.
− − Costo del ciclo di vita - Soluzioni standardizzate e
modularizzate, ridotti requisiti di formazione del personale
e manutenzione, riduzione del numero di ricambi, facilità
di manovra e rapidità di sostituzione dei componenti
con conseguente diminuzione delle risorse dedicate
all’impianto.
−− Facilità di integrazione - Conformità ai requisiti locali.
Soluzioni leggere per sottostazioni
Le soluzioni UniSec per la
distribuzione includono:
− − Continuità di servizio
Soluzioni con interruttore
rimovibile ed estraibile
in grado di soddisfare
i requisiti più severi in
termini di sicurezza del
personale e affidabilità.
Sono disponibili classi
LSC2A e LSC2B e
l’ultima generazione di
soluzioni di protezione,
monitoraggio e controllo.
99
12. Applicazioni
Industria
Esigenze dei clienti
I clienti delle industrie richiedono una fornitura di energia
stabile, esente da fluttuazioni e ininterrotta. UniSec
soddisfa specificamente i seguenti requisiti dei clienti:
−− Una soluzione affidabile
− − Un’ampia gamma di unità funzionali facilmente
espandibili
− − Sicurezza e facilità per gli operatori.
Soluzioni ad hoc per le industrie
UniSec offre ai clienti delle industrie:
− − Un design comprovato
−− Un’ampia gamma di unità per configurare soluzioni in
grado di soddisfare al meglio l’applicazione richiesta
−− Facilità di manovra e manutenzione.
100
Altre applicazioni
Infrastrutture
L’affidabilità dell’installazione è un fattore chiave per
garantire performance e sicurezza.
Misura
A fronte della domanda di deregulation e liberalizzazione
del mercato dell’elettricità, il quadro UniSec presenta
soluzioni standard per applicazioni di misura.
Generatori
Applicazioni tipiche per generatori sono gli impianti
d’emergenza all’interno di ospedali, aeroporti, centri
commerciali, nonché impianti di energia di back-up per
serre dove l’affidabilità è un aspetto indispensabile.
101
I dati e le illustrazioni non sono vincolanti. Ci riserviamo il
diritto di apportare modifiche nel corso dello sviluppo tecnico
del prodotto.
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Tutti i diritti riservati.
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