Medium voltage products UniSec Quadro di media tensione isolato in aria di distribuzione secondaria Indice 6 1. Caratteristiche generali 11 2. Unità tipiche 37 3. Componenti principali 60 4. Dispositivi di protezione e automazione 73 5. Applicazioni navali 77 6. Classificazione IEC 78 7. Tenuta all’arco interno 81 8. Informazioni per l’installazione 91 9. Dimensioni delle unità 95 10. Software di configurazione 96 11.Riciclaggio 97 12.Applicazioni 3 UniSec – A superior switchgear range I quadri UniSec sono il risultato di una costante innovazione e della volontà di soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione. Questa nuova serie di quadri offre un’ampia gamma di soluzioni tecniche che durano nel tempo. Sicurezza, affidabilità, facilità d’uso e sostenibilità ambientale sono state le linee guida per lo sviluppo dei quadri UniSec. Massima convenienza Affidabilità assoluta Ovunque svolgiate la vostra attività, i quadri UniSec offrono sempre le migliori soluzioni per risolvere le vostre sfide tecniche e commerciali. In ogni situazione e ovunque, con l’esperienza e il know-how globale di ABB, i quadri UniSec sono sempre la giusta soluzione per ogni applicazione e condizione. Sempre la soluzione migliore per ogni esigenza I quadri UniSec sono i più versatili sul mercato poiché offrono un’ampia gamma di unità funzionali. Un minor numero di componenti e la standardizzazione richiedono minori risorse per la manutenzione e per la formazione professionale. Pratica accessibilità alle connessioni dei cavi; soluzioni semplici per il collegamento delle unità del quadro; interruttori facilmente rimovibili. È possibile realizzare soluzioni personalizzate, perfino in fase di progettazione avanzata, facili modifiche, rapide sostituzioni e ammodernamento degli accessori principali. Per i quadri UniSec sono previsti moderni dispositivi di protezione, controllo e monitoraggio: da relè di protezione autoalimentati a sofisticati terminali configurabili ed una completa disponibilità di applicazioni. Affidabili e sicuri I quadri UniSec sono garanzia di affidabilità e continuità di servizio. Il lungo ciclo di vita dei quadri UniSec è garantito da estese prove sul prodotto e da un’ineguagliata rete di assistenza globale. La segregazione metallica fra la cella sbarre e linea è un’ulteriore garanzia di sicurezza e continuità di servizio. La sicurezza del personale viene prima di qualsiasi altra cosa. Le caratteristiche dei quadri UniSec garantiscono la sicurezza del personale e costituiscono un sicuro investimento. La gamma di quadri UniSec viene interamente progettata e provata secondo la norma IEC 62271-200 e presenta elevati valori di tenuta all’arco interno. Le soluzioni opzionali di protezione contro l’arco interno, integrate nei relè di protezione, limitano drasticamente gli effetti negativi causati dall’arco interno. 4 Ottima adattabilità Impegno costante a 360° Con l’esperienza e il know-how globale di ABB, i quadri UniSec sono sempre la giusta soluzione per ogni applicazione e condizione. Supportati dalla presenza globale, dalla forza finanziaria di ABB e dall’approccio per uno sviluppo sostenibile e a lungo termine, i quadri UniSec fanno sempre la differenza. Conoscenza dei mercati e servizio globale Operando in ben 100 paesi, ABB conosce i mercati e le normative locali. Ovunque operiate, ABB non solo applica le normative e le specifiche corrette, ma fornisce anche disegni, documentazione, corsi di formazione e pacchetti e-learning localizzati. I quadri e i componenti UniSec sono prodotti in stabilimenti regionali e recapitati in tutte le parti del mondo, ottimizzando i tempi di consegna. Qualità e sicurezza della fornitura sono sempre garantite. Offerta di soluzioni da chi è presente nel mercato mondiale in modo capillare e da lungo tempo La presenza globale, il costante sviluppo e la forza finanziaria di ABB sono una garanzia dell’impegno dell’azienda e confermano UniSec come marchio leader dei quadri isolati in aria per la distribuzione secondaria. Tecnologia, qualità allo stato dell’arte, minimo impatto ambientale. Gli strumenti di supporto al progetto UniSec includono: servizi, configuratori di prodotto, software di apprendimento, corsi di formazione personalizzati e completa documentazione tecnica. 5 1. Caratteristiche generali Caratteristiche elettriche del quadro Tensione nominale kV 12 17,5 24 Tensione di prova (50-60 Hz per 1 min) kV 28 38 50 Tensione di tenuta ad impulso kV 75 95 125 Frequenza nominale Hz 50-60 50-60 50-60 Corrente nominale delle sbarre principali A 630/800/1250 630/800/1250 630/1250 – Interruttore rimovibile VD4/R-Sec - HD4/R-Sec A 630/800 630/800 630 – Interruttore di manovra-sezionatore in gas GSec A 630/800 630/800 630 – Interruttore estraibile Vmax/Sec A 630/1250 630/1250 – – Interruttore estraibile VD4/Sec A – – 630/1250 – Contattore in vuoto estraibile VSC/P A 400 – – Corrente nominale ammissibile di breve durata kA (3s) 16/20 (4)/25 (1) (2) 16/20 (4)/25 (2) 16/20 (4) Corrente di cresta kA 40/50/62,5 40/50/62,5 40/50 Corrente di tenuta all’arco interno (IAC AFLR) (3) kA (1s) 12,5/16/21/25 (2) 12,5/16/21/25 (2) 12,5/16/21 Corrente nominale delle apparecchiature: (1) (2) (3) (4) 25 kA 2s per unità “senza interruttore estraibile” Per unità con interruttore estraibile Su richiesta “Senza arco interno” Per 21 kA/52,5 kAp contattare ABB Progettati per tutte le applicazioni UniSec è il nuovo quadro ABB isolato in aria, LSC2A-PM per i pannelli con interruttore di manovra-sezionatore e LSC2B-PM per i pannelli con interruttore estraibile fino a 17,5 kV e LSC2B-PI a 24 kV, in conformità con le definizioni di perdita di continuità del servizio e gli standard IEC 62271-200. Il quadro UniSec presenta le seguenti caratteristiche: −− Isolamento in aria di tutte le parti attive − − Interruttore di manovra-sezionatore in SF6 − − Interruttori rimovibili ed estraibili in vuoto e SF6 − − Contattore in vuoto estraibile − − Classificazione della continuità di servizio LSC2A −− Interruttore e contattore estraibile di classe LSC2B secondo la classificazione della continuità di servizio − − Gamma completa di unità funzionali e accessori − − Ampio assortimento di relè di protezione allo stato dell’arte, integrati su interruttori rimovibili o montati separatamente per funzioni di protezione, controllo e misura. VD4/R-SEC 6 HD4/R-SEC Vmax/Sec Norme di riferimento Il quadro e i principali apparecchi in esso contenuti rispondono alle seguenti norme: − − IEC 62271-1 per l’applicazione in genere −− IEC/EN 62271-200 per il quadro, in particolare con riferimento alle classificazioni introdotte dalle norme, il quadro UniSec viene definito nel seguente modo: - classificazione della continuità di servizio: LSC2A e LSC2B - classificazione delle segregazioni: PM (partizione metallica) e PI (partizione di isolamento) per interruttori estraibili solo a 24 kV − − IEC 62271-102 per il sezionatore di terra − − IEC 62271-100 per gli interruttori −− IEC 60071-2 per il coordinamento dell’isolamento − − IEC 60470 per i contattori −− IEC 60265-1 per gli interruttori di manovra-sezionatori − − IEC 60529 per il grado delle protezioni −− IEEE 693 Test sismico del quadro. VD4/Sec VSC/P Versioni disponibili – Prova di tenuta all’arco secondo le norme IEC 62271-200 nella versione a tenuta su due lati IAC AFL (fronte e lati) 12,5 kA e a tenuta su tre lati IAC AFLR (fronte, lati, retro) 12,5 kA, 16 kA e 21 kA; 25 kA per pannelli con interruttori estraibili fino a 17,5 kV – Versione antisismica in accordo con gli standard IEEE 693 – Versione marina. Apparecchiature disponibili − − Interruttore di manovra-sezionatore in gas GSec − − Interruttori in vuoto rimovibili VD4/R-Sec − − Interruttori in gas SF6 rimovibili HD4/R-Sec − − Interruttore estraibile Vmax/Sec fino a 17,5 kV − − Interruttore estraibile in vuoto VD4/Sec a 24 kV − − Contattore in vuoto estraibile VSC/P. Condizioni d’esercizio normali − − Temperatura di stoccaggio: –5 °C ... +70 °C (*) − − Temperatura ambiente: –5 °C ... +40 °C (*) −− Umidità relativa massima senza formazione di condensa: 95 % − − Umidità relativa minima senza formazione di condensa:5 % − − Altitudine: < 1000 m sopra il livello del mare (**). Gradi di protezione I gradi di protezione del quadro rispondono alle norme IEC 60529. Il quadro UniSec viene di norma fornito con i seguenti gradi di protezione standard: −− Per l’involucro IP 3X (***) − − Per la segregazione fra le celle IP 2X − − Per il comando meccanico IP 3X. Trattamento superficiale Le unità UniSec sono realizzate con lamiera prezincata. Le porte dei pannelli frontali e la protezione dell’interruttore di manovra-sezionatore sono verniciate in grigio RAL 7035 con finitura lucida. Campi di applicazione − − Distribuzione elettrica secondaria di media tensione − − Sottostazioni di trasformazione − − Controllo e protezione di linee e trasformatori di potenza − − Infrastrutture, data center, Small Power Generation − − Aeroporti − − Ospedali, centri commerciali − − Industrie, impianti per energie rinnovabili −− Navali. Documentazione tecnica Per informazioni dettagliate sulle caratteristiche tecniche e applicative delle apparecchiature utilizzate nel quadro UniSec, richiedere le seguenti pubblicazioni: −− Interruttore VD4/R-Sec - VD4/Sec 1VCP000263 −− Interruttore HD4/Sec 1VCP000028 − − Interruttore Vmax/Sec 1VCP000408 − − Contattore VSC/P 1VCP000165 − − Trasformatori di corrente 1VLC000501 − − Trasformatori di tensione 1VLC000572 −− REF6011MDS07202 −− REF6101MRS756029 −− REF615 1MRS756379 −− REF6301MRS756382 (*) (**) Per temperature di funzionamento a –25 °C e di stoccaggio a –40 °C contattare ABB. Per altitudini maggiori contattare ABB. Contattare ABB per gradi di protezione superiori. (***) 7 1. Caratteristiche generali Concezione Ogni unità è realizzata interamente con lamiera prezincata ed è costituita da diverse celle, descritte nei paragrafi che seguono. Ogni unità presenta fori per il fissaggio al pavimento ed è dotata di una chiusura sul fondo provvista di aperture per il passaggio dei cavi di media tensione. Tutte le unità dotate di porta presentano un interblocco meccanico che consente l’apertura della porta unicamente in condizioni di sicurezza. Una canaletta in metallo presente in ogni unità separa i circuiti di bassa tensione da quelli di media tensione. Celle Ogni unità è composta di più celle di potenza: cella cavi [8], cella sbarre [4] e cella apparecchi [9]. Le celle sono separate tra loro da segregazioni metalliche per mezzo dell’interruttore di manovra-sezionatore o di serrande metalliche (o isolate se a 24 kV) [10] in caso di interruttori estraibili. Le unità possono essere dotate di una cella circuiti ausiliari [7], dove sono alloggiati tutti gli strumenti e il cablaggio. Il quadro a tenuta d’arco interno è dotato normalmente di un condotto per lo sfogo dei gas prodotti dall’arco. Tutte le unità sono accessibili dal fronte e le operazioni di manutenzione e servizio possono essere quindi eseguite con il quadro addossato a parete. Sbarre principali La cella sbarre contiene il sistema di sbarre principali connesse ai contatti fissi superiori dell’interruttore di manovrasezionatore. Le sbarre principali sono realizzate in rame elettrolitico fino a 1250 A. Il sistema è costituito da sbarre piatte. La cella sbarre è disposta sull’intera lunghezza del quadro. La sezione delle sbarre è di: 1x30x10 mm per 630 A 1x40x10 mm per 800 A 2x40x10 mm per 1250 A. Sbarre di terra La sbarra di terra è realizzata in rame elettrolitico. Percorre longitudinalmente tutto il quadro, fornendo così garanzia di massima sicurezza per il personale e per l’impianto. La sezione delle sbarre di terra è di 75 mm2. 8 Interruttore di manovra-sezionatore La cella interruttore di manovra-sezionatore contiene un interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni isolato in gas SF6 del tipo GSec. I contatti dell’interruttore di manovra-sezionatore sono alloggiati in un involucro realizzato con due materiali: la parte superiore è un involucro stampato in resina per garantire il livello di isolamento; la parte inferiore è realizzata in acciaio inossidabile per garantire la segregazione metallica e la messa a terra tra la cella sbarra e la cella cavi. Questa segregazione metallica (classificazione PM - segregazione metallica conformemente alla norma IEC 62271-200) garantisce la massima sicurezza per il personale in caso di intervento nella cella cavi anche quando la sbarra è sotto tensione, per esempio per sostituire i fusibili o controllare i cavi. Sezionatore di terra Ogni unità arrivo/partenza può essere dotata di un sezionatore di terra per la messa a terra dei cavi. Lo stesso dispositivo può essere utilizzato anche per mettere a terra il sistema di sbarre. Può anche essere installato direttamente sul sistema di sbarre principali in uno scomparto dedicato (applicazione di sbarra). Il sezionatore di terra è dotato di potere di chiusura su cortocircuito (eccetto per le unità con fusibili). Il comando del sezionatore di terra avviene dal fronte del quadro. La posizione del sezionatore di terra è rilevabile dal fronte del quadro per mezzo di un indicatore meccanico. Cella apparecchi Nell’unità estraibile è presente la cella apparecchi all’interno della quale possono essere installati l’interruttore Vmax/Sec fino a 17,5 kV o VD4/Sec a 24 kV o il contattore VSC/P fino a 12 kV. Gli isolatori passanti della cella apparecchi contengono i contatti superiori ed inferiori per collegare l’apparecchio, rispettivamente con la cella sbarre e la cella cavi. Cella cavi La cella interruttore di manovra-sezionatore crea una segregazione metallica fra la cella cavi e sbarre. Può contenere diverse apparecchiature in funzione dell’unità specifica. Terminali La cella cavi contiene i terminali per il collegamento dei cavi di potenza ai contatti di sezionamento fissi inferiori dell’apparecchiatura. I terminali sono realizzati in rame elettrolitico e presentano sbarre piatte per l’intera gamma di correnti. Cella BT per circuiti ausiliari Su tutte le unità è presente una cella BT all’interno della quale è possibile alloggiare componenti di bassa tensione, apparecchiature di protezione, dispositivi di misura, telecontrollo e trasmissione dati. Solo disponibili 3 tipologie di celle BT. • Soluzione cella BT standard La cella BT standard è sempre presente nell’unità. All’interno è possibile installare componenti di bassa tensione, terminali, pulsanti, lampade e selettori. • Soluzione cella BT wide (larga) Questa cella è utilizzata nel caso in cui, oltre ai componenti di bassa tensione è richiesto un relè di protezione quale REF 601 o REF 610 o REF 615 o REF542plus con sensori. • Soluzione cella BT big (grande) Questa cella è utilizzata nel caso in cui sono richiesti relè di protezione e strumentazione di misura e telecontrollo oppure relè particolarmente ingombranti quali REF630 o REF542plus o REF 541. 4 7 1 In questa cella sono installati i relè di protezione, il cablaggio secondario e le morsettiere. Per le dimensioni delle celle vedere capitolo 9. Cella comandi Questa cella contiene il comando dell’interruttore di manovrasezionatore e del sezionatore di terra, gli interblocchi meccanici e gli indicatori di posizione. Anche i contatti ausiliari, le bobine di sgancio e gli indicatori di presenza tensione sono montati in questa cella. Cavi Possono essere impiegati cavi unipolari o tripolari fino ad un massimo di due per fase in funzione della tensione nominale, delle dimensioni dell’unità e della sezione dei cavi stessi. I cavi tripolari devono essere separati al di sotto del pavimento per poter essere montati in ogni fase. Il quadro può essere addossato alla parete della stazione, in quanto i cavi sono facilmente accessibili dal fronte. Per maggiori informazioni vedere capitolo 8. 4 1 7 4 7 5 5 10 2 3 9 8 6 8 8 1 - Interruttore di manovra-sezionatore 2 - Fusibili 3 - Interruttore 4 - Cella sbarre 5 - Cella comandi 6 - Comando dell’interruttore 7 - Cella BT per circuiti ausiliari 8 - Cella cavi 9 - Cella apparecchi 10 - Serrande metalliche per pannelli fino a 17,5 kV e serrande isolanti a 24 kV 9 1. Caratteristiche generali Interblocchi Il quadro UniSec è provvisto di tutti gli interblocchi e gli accessori necessari per garantire il massimo livello di sicurezza ed affidabilità per l’impianto e gli operatori. Gli interblocchi di sicurezza possono essere di tipo standard o di tipo speciale; questi ultimi sono disponibili su richiesta. I primi sono richiesti dalle norme e sono pertanto necessari per garantire la sequenza di manovra corretta. I secondi possono essere forniti su richiesta e la loro integrazione va considerata in fase di installazione e manutenzione. La loro presenza garantisce i massimi livelli di affidabilità, anche in caso di errore accidentale, e consente di realizzare ciò che ABB definisce un sistema di interblocchi “privo di errori”. Interblocchi a chiave L’uso degli interblocchi a chiave è molto importante nella realizzazione della logica di interblocco tra unità dello stesso quadro o di un altro quadro di alta, media e bassa tensione. 10 La logica viene realizzata mediante distributori a chiave o collegando gli interblocchi a chiave ad anello. Le manovre di chiusura e apertura del sezionatore di terra possono essere bloccate mediante gli interblocchi a chiave. Questi possono essere rimossi solo con il sezionatore di terra in posizione opposta rispetto al blocco da effettuare. Il blocco a chiave può essere applicato anche al sezionatore di terra di applicazioni a sbarre. Le chiavi utilizzabili per l’interblocco possono essere di tipo: standard ABB, Ronis o Profalux. Lucchetti Le porte delle celle apparecchi e cavi possono essere bloccate in posizione chiusa mediante l’uso di lucchetti. Sull’interruttore di manovra-sezionatore GSec può essere installato un lucchetto per bloccare la posizione sul lato linea e/o sul lato terra. Il quadro è preimpostato per l’uso di lucchetti con diametro compreso tra 4 e 8 mm. 2. Unità tipiche Elenco delle unità disponibili Sigla Descrizione SDC Unità con interruttore di manovra-sezionatore SDS Unità con interruttore di manovra-sezionatore − sezionamento SDM Unità sezionamento con misure con interruttore di manovra-sezionatore SDD Unità con doppio interruttore di manovra-sezionatore UMP Unità misure universale SFC Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili SFS Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili − sezionamento SBC Unità interruttore con interruttore di manovra-sezionatore SBS Unità interruttore con interruttore di manovra-sezionatore − sezionamento SBM Unità sezionamento con misure con interruttore e doppio sezionatore SBR Unità interruttore rovesciata SFV Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibile − misure DRC Unità arrivo diretto con misure e messa a terra di sbarra DRS Unità risalita − misure RLC/RRC Risalita cavi laterale, destra e sinistra (solo per unità SBR) WBC Unità con interruttore estraibile WBS Unità con interruttore estraibile − sezionamento BME Unità di misura e messa a terra di sbarra Larghezza 190 mm 375 mm 500 mm • • • • 600 mm 750 mm • • • • • • • • • • • • • • • • • • • (*) • (*) • (*) • (**) • (**) 12-17,5 kV (**) 24 kV (*) 11 2. Unità tipiche SDC – Unità con interruttore di manovra-sezionatore Unità disponibili nelle larghezze 375 mm, 500 mm e 750 mm. L’unità interruttore di manovra-sezionatore con cavo è impiegata principalmente come un’unità di arrivo, ad anello o di derivazione. L’unità base è provvista di un interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni. L’interruttore di manovrasezionatore a 3 posizioni può trovarsi in una delle tre posizioni “chiuso”, “aperto” o “a terra”, impedendo quindi manovre errate. L’accesso alla cella cavi è possibile nella posizione “a terra”. L’ispezione delle connessioni dei cavi e segnalatori di guasto, se utilizzati, può essere facilmente effettuata dalla finestra della porta frontale. A Larghezza pannello Peso (kg) Un Ir Ik mm (*) H = 1700 mm H = 2000 mm kV A kA 375 150 (1) 160 (1) 12 630/800 12,5/16 (1)/20 (2)/25 (3) (3s) 500 170 (1) 180 (1) 17,5 630/800 12,5/16 (1)/20 (2) (3s) 750 195 (2) 210 (2) 24 630 12,5/16 (1)/20 (2) (3s) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA (2) Senza TA o TV 630 A, 16 kA 3s per comando a doppia molla Per 21 kA contattare ABB (3) 25 kA (2s) (*) (1) (1) (2) Riferimento Dotazione di serie Principali accessori Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Comando meccanico con indicatori di posizione Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Gsec interruttore Dispositivo di presenza tensione integrato di manovrasezionatore Meccanismo di comando motorizzato Sganciatore di apertura Sganciatore di chiusura Bobina di minima tensione Magnete di blocco lato linea/terra Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatore di corrente a norme DIN o toroidale (escluso pannelli da 375 mm) Interblocchi meccanici Accessori per classificazione arco interno Sbarre Canaletta per passaggio cavi ausiliari Chiusura inferiore cella cavi Resistenza anticondensa Sbarra di messa a terra passante Illuminazione interna Interblocchi a chiave Unità Indicatore di cortocircuito Blocco a lucchetti Scaricatori di sovratensione Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Trasformatori di tensione (escluso pannelli da 375 mm) Terminali per cavi in parallelo (escluso pannelli da 375 mm) Zoccolo di rialzo H = 300 mm Supporti per fissaggio cavi (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm 12 SDS – Unità con interruttore di manovra-sezionatore − sezionamento Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm. L’unità interruttore di manovra-sezionatore per sezionamento è utilizzata insieme all’unità risalita. La versione standard è dotata di un interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni per il sezionamento delle sbarre. Il sistema di messa a terra è sempre integrato di serie. Le unità larghe 500 mm possono essere provviste di TA e TV (TV solo se l’uscita sbarre inferiore si trova a sinistra). A Larghezza pannello Peso (kg) Un Ir Ik mm (*) H = 1700 mm H = 2000 mm kV A kA 375 155 (1) 165 (1) 12 630/800 12,5/16 (1)/20 (2)/25 (3) (3s) 500 175 185 17,5 630/800 12,5/16 (1)/20 (2) (3s) 24 630 12,5/16 (1)/20 (2) (3s) (1) (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV (*) (1) 630 A, 16 kA 3s per comando a doppia molla Per 21 kA contattare ABB (3) 25 kA (2s) (1) (2) Riferimento Dotazione di serie Principali accessori Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Comando meccanico con indicatori di posizione Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Gsec interruttore Dispositivo di presenza tensione integrato di manovrasezionatore Meccanismo di comando motorizzato Sganciatore di apertura Sganciatore di chiusura Bobina di minima tensione Magnete di blocco lato linea/terra Unità Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatore di corrente o sensori combinati a norme DIN (escluso pannelli da 375 mm) Interblocchi meccanici Trasformatore di tensione a norme DIN (per pannello 500 mm con uscita sbarre inferiore a sinistra) Sbarre Accessori per classificazione arco interno Copertura inferiore Canaletta per passaggio cavi ausiliari Sbarra di messa a terra passante Resistenza anticondensa Illuminazione interna Interblocchi a chiave Blocco a lucchetti Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Zoccolo di rialzo H = 300 mm (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm 13 2. Unità tipiche SDM –Unità sezionamento con misure con interruttore di manovra-sezionatore A Sezionatore a sinistra Unità disponibile con larghezza 750 mm. L’unità sezionamento con misure con interruttore di manovra-sezionatore realizza in un’unica unità le funzioni di misura e sezionamento e può essere utilizzata al posto delle unità SDS+DRS utilizzando uno spazio inferiore. La versione standard impiega un interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni e consente il sezionamento delle sbarre principali e la relativa messa a terra (sempre disponibile). Le unità di larghezza 750 mm possono essere dotate di trasformatori di corrente e di tensione di tipo DIN. I trasformatori di tensione, opzionali, possono esser collegati a monte o a valle dei trasformatori di corrente. Sezionatore a destra Larghezza pannello Peso (kg) Un Ir Ik mm (*) H = 1700 mm H = 2000 mm kV A kA 750 230 (1) 250 (1) 12 630/800 12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 17,5 630/800 12,5/16/20 (1) (3s) 24 630 12,5/16/20 (1) (3s) (*) (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV (1) (2) Riferimento Dotazione di serie Gsec interruttore Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni di manovraComando meccanico con indicatori di posizione sezionatore Dispositivo di presenza tensione integrato Unità Per 21 kA contattare ABB 25 kA (2s) Principali accessori 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Meccanismo di comando motorizzato Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatori di corrente o sensori combinati a norme DIN Interblocchi meccanici Trasformatori di tensione a norme DIN Sbarre e isolatori Accessori per classificazione arco interno Copertura inferiore Canaletta per passaggio cavi ausiliari Sbarra di messa a terra passante Resistenza anticondensa Illuminazione interna Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Scaricatori di sovratensione Zoccolo di rialzo H = 300 mm (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm 14 SDD – Unità con doppio interruttore di manovra-sezionatore A Unità disponibile con larghezza 750 mm composta da 2 sezionatori interbloccati meccanicamente tra di loro. Unità idonea per gestire la commutazione di due linee di media tensione principali o tra una linea principale e una linea ausiliaria (es. gruppo elettrogeno). L’interblocco meccanico dei due sezionatori garantisce la massima affidabilità ed evita qualsiasi errore da parte dell’operatore, infatti i sezionatori non possono essere messi a terra contemporaneamente. Le operazioni di manovra dei sezionatori possono avvenire manualmente (mediante leva e/o pulsanti) oppure tramite motore e/o bobine di apertura/chiusura (localmente e/o da remoto). La commutazione tra le due linee può avvenire automaticamente o in modo semi automatico mediante un opportuno sistema di controllo che comanda la manovra dei sezionatori (come riportato nella pagina seguente). Il ripristino della situazione originale può avvenire automaticamente o manualmente. La logica dell’interblocco dell’unità SDD è riportata nella seguente tabella. Posizione sezionatore Sx (linea principale) Chiuso Aperto Terra Posizione sezionatore Dx (linea secondaria) Chiuso • Aperto Terra • • • • • • • • • 15 2. Unità tipiche La soluzione standard ABB: commutazione automatica di due linee di alimentazione. Definita la linea primaria (Q1) la commutazione sulla linea ausiliaria (Q2) avviene alla mancanza di tensione sulla linea primaria (Q1) istantaneamente (300 ms) o a richiesta in un tempo T1 selezionabile dal cliente per evitare eventuali buchi di tensione sulla rete. Il ritorno alla situazione iniziale avverrà dopo il ritorno di tensione sulla linea primaria (Q1) istantaneamente (300 ms) o dopo un tempo T2 selezionabile dal cliente. Contattare ABB per lo studio di altre soluzioni impiantistiche. Larghezza pannello Peso (kg) Un Ir Ik mm (*) H = 1700 mm H = 2000 mm kV A kA 750 270 (1) 290 (1) 12 630 12,5/16 (3s) 17,5 630 12,5/16 (3s) 24 630 12,5/16 (3s) (*) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Riferimento Dotazione di serie Principali accessori 2 interruttori di manovra-sezionatore interbloccati tra di loro a 3 posizioni 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Comando meccanico con indicatori di posizione Gsec interruttore Dispositivo di presenza tensione di manovrasezionatore Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Meccanismo di comando motorizzato Sganciatore di apertura Sganciatore di chiusura Bobina di minima tensione Cella circuiti ausiliari standard integrata Accessori per classificazione arco interno Interblocchi meccanici Canaletta per passaggio cavi ausiliari Sbarre Resistenza anti condensa Chiusura inferiore cella cavi Illuminazione interna Sbarre di messa a terra passante Interblocchi a chiave (solo su terra) Unità Blocco a lucchetti Indicatore di corto circuito Cella di bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Scaricatori di sovratensione Zoccolo di rialzo H = 300 mm Supporti per fissaggio cavi (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm 16 UMP – Unità misure universale Unità disponibile con larghezza 750 mm. L’unità è impiegata nelle applicazioni di media tensione in cui è richiesto un pannello dedicato per trasformatori di misura. L’unità è molto flessibile, sono disponibili sei configurazioni, ingresso in sbarre e uscita in cavo, ingresso ed uscita in cavo, ingresso e uscita in sbarra. Le configurazioni indicate soddisfano pienamente i requisiti dei clienti più esigenti. L’accesso ed il montaggio dei trasformatori di misura è facile e sicuro, l’unità è dotata di un’ampia porta che permette l’accesso sul fronte. È possibile prevedere sulla porta i sigilli di sicurezza e/o i lucchetti. I trasformatori di misura sono montati singolarmente su piastre scorrevoli, le quali sono fissate su guide posizionate alle pareti. L’unità è predisposta per montare trasformatori di misura di tipo DIN e tipo ARTECHE. A Larghezza pannello Peso (kg) Un Ir Ik mm (*) H = 1700 mm kV A kA 750 200 (1) 12 630/800 12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 17,5 630/800 12,5/16/20 (1) (3s) 24 630 12,5/16/20 (1) (3s) (*) (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV (1) (2) Riferimento Unità Per 21 kA contattare ABB 25 kA (2s) Dotazione di serie Principali accessori Sbarre e isolatori Accessoriato per arco interno Trasformatori di corrente tipo DIN o Arteche Canaletta per cavi ausiliari Trasformatori di tensione tipo DIN o Arteche Indicatori di tensione presente Cella circuiti ausiliari standard integrata Illuminazione interna Sbarre di messa a terra passante Riscaldatore anticondensa Interblocchi meccanici (lucchetto e sigillo) Cella di bassa tensione wide (larga) e big (grande) Cella circuiti ausiliari standard integrata Zoccolo di rialzo H = 300 mm 17 2. Unità tipiche SFC – Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm. L’unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili tipo SFC è utilizzata principalmente per la protezione dei trasformatori. L’unità è dotata di un interruttore di manovrasezionatore a 3 posizioni e di un sezionatore di terra. Per la messa a terra dei fusibili, il sezionatore di terra integrato agisce sul lato a monte, mentre un sezionatore di terra separato agisce sul lato a valle dei fusibili. Viene utilizzato un comando a doppia molla con intervento automatico dei fusibili. L’accesso alla cella cavi è possibile nella posizione “a terra”. L’ispezione delle connessioni dei cavi e degli indicatori di guasto, se utilizzati, può essere facilmente effettuata dalla finestra della porta frontale. A Larghezza pannello Peso (kg) mm H = 1700 mm 375 155 500 175 (*) Un Ir Ik IkAp (*) H = 2000 mm kV A kA kAp (1) 165 (1) 12 630/800 12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 5 125 (1) 185 (1) 17,5 630/800 12,5/16/20 (1) (3s) 5 80 24 630 12,5/16/20 (1) (3s) 5 80 Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza fusibili (*) (1) Riferimento Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle EF 230 (Ik = 2 kA) (1) Per 21 kA contattare ABB (2) 25 kA (2s) (*) Principali accessori Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Comando meccanico con indicatori di posizione Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Dispositivo di presenza tensione integrato Meccanismo di comando motorizzato Sganciatore di apertura Sganciatore di chiusura Bobina minima tensione 1 contatto di segnalazione intervento fusibile Magnete di blocco lato linea/terra Cella circuiti ausiliari standard integrata Accessori per classificazione arco interno Interblocchi meccanici Canaletta per passaggio cavi ausiliari Indicatore di sgancio per intervento fusibile Resistenza anticondensa Sbarre Illuminazione interna Sezionatore di terra inferiore a valle dei fusibili (EF 230) Fusibili a norme DIN (1) Base per fusibili Interblocchi a chiave Chiusura inferiore cella cavi Blocco a lucchetti Sbarra di messa a terra passante Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Zoccolo di rialzo H = 300 mm Supporti per fissaggio cavi Fusibili DIN: 292 & 442 mm @ 12-17,5 kV 442 mm @ 24 kV (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm (1) 18 A Dotazione di serie Gsec interruttore di manovrasezionatore Unità Fusibili SFS – Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili − sezionamento Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm. L’unità tipo SFS è utilizzata quando è necessaria un’unità di sezionamento con protezione fusibili. Per la messa a terra dei fusibili, il sezionatore di terra integrato agisce sul lato a monte, mentre un sezionatore di terra separato agisce sul lato a valle dei fusibili. Viene utilizzato un comando a doppia molla con intervento automatico dei fusibili. L’accesso alla cella cavi è possibile solo nella posizione “a terra”. È possibile il collegamento a sinistra delle sbarre inferiori. A Larghezza pannello Peso (kg) mm H = 1700 mm 375 165 500 180 (*) Un Ir Ik IkAp (*) H = 2000 mm kV A kA kAp (1) 175 (1) 12 630/800 12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 5 125 (1) 190 (1) 17,5 630/800 12,5/16/20 (1) (3s) 5 80 24 630 12,5/16/20 (1) (3s) 5 80 Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza fusibili (*) (1) Riferimento Fusibili A Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle EF 230 (Ik = 2 kA) (1) Per 21 kA contattare ABB (2) 25 kA (2s) (*) Dotazione di serie Principali accessori Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Comando meccanico con indicatori di posizione Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Gsec interruttore Dispositivo di presenza tensione integrato di manovrasezionatore Meccanismo di comando motorizzato Sganciatore di apertura Sganciatore di chiusura Bobina minima tensione 1 contatto di segnalazione intervento fusibile Unità Cella circuiti ausiliari standard integrata Accessori per classificazione arco interno Indicatore di sgancio per intervento fusibile Canaletta per passaggio cavi ausiliari Sbarre Resistenza anticondensa Sezionatore di terra inferiore a valle dei fusibili (EF 230) Illuminazione interna Copertura inferiore Fusibili a norme DIN (1) Base per fusibili Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Sbarra di messa a terra passante Zoccolo di rialzo H = 300 mm Fusibili DIN: 292 & 442 mm @ 12-17,5 kV 442 mm @ 24 kV (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm (1) 19 2. Unità tipiche SBC – Unità interruttore con interruttore di manovra-sezionatore Unità disponibile nella larghezza di 750 mm. L’unità interruttore SBC è realizzata per il controllo e la protezione di distributori a chiave, reti, motori, trasformatori, batterie di condensatori, ecc. L’unità può essere dotata di un interruttore in vuoto o in gas SF6. L’interruttore è montato su una guida e fissato alle sbarre. Per la manovra di sezionamento è previsto un interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni dotato di sezionatore di terra, montato tra l’interruttore e le sbarre. La porta è interbloccata meccanicamente con la posizione di terra dell’interruttore di manovra-sezionatore per garantire la sicurezza del personale. L’unità è progettata per essere dotata di TA e TV (dimensioni come da norma DIN, vedere componenti principali). In alternativa, è disponibile un interruttore con sensore di corrente e relè integrato. A Larghezza pannello Peso (kg) mm H = 1700 mm 335 (1) (*) 750 Un Ir Ik IkAp (*) H = 2000 mm kV A kA kAp 355 (1) 12 630/800 12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 31,5/40/50 (1)/63 17,5 630/800 12,5/16/20 (1) (3s) 31,5/40/50 (1) 24 630 12,5/16/20 31,5/40/50 (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV (*) (1) (*) (1) (2) Riferimento Dotazione di serie Gsec interruttore Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni di manovraComando meccanico con indicatori di posizione sezionatore Dispositivo di presenza tensione integrato VD4 - HD4 Interruttore (1) (3s) Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle EF 230 Per 21 kA contattare ABB 25 kA (2s) Principali accessori 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Meccanismo di comando motorizzato Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e pulsanti di apertura e chiusura Meccanismo di comando motorizzato Interruttore rimovibile in vuoto o in gas Relè REF601 e sensori di corrente a bordo Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatore di corrente o sensori combinati a norme DIN Interblocchi meccanici Trasformatore di tensione a norme DIN Sbarre Accessori per classificazione arco interno Chiusura inferiore cella cavi Canaletta per passaggio cavi ausiliari Sezionatore di terra sui cavi (ES 230) Resistenza anti-condensa Sbarra di messa a terra passante Illuminazione interna Unità Ampia gamma di relè di protezione Interblocchi a chiave Blocco a lucchetti Scaricatori di sovratensione (non con TV) Terminali per cavi in parallelo Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Zoccolo di rialzo H = 300 mm Supporti per fissaggio cavi (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm 20 SBS –Unità interruttore con interruttore di manovra-sezionatore − sezionamento Unità disponibile nella larghezza di 750 mm. L’unità interruttore di manovra-sezionatore con interruttore per sezionamento è utilizzata insieme all’unità risalita. Le unità standard sono dotate di un interruttore di manovrasezionatore a 3 posizioni collegato in serie con un interruttore per il sezionamento della sbarra. L’unità è dotata di un interruttore in vuoto o in gas SF6. L’interruttore è montato su una guida e fissato alle sbarre. Il sistema di messa a terra dell’interruttore di manovrasezionatore è sempre integrato. La porta è interbloccata meccanicamente con la posizione di terra dell’interruttore di manovra-sezionatore per garantire la sicurezza del personale. L’unità è progettata per essere dotata di TA (dimensioni come da norma DIN). In alternativa, è disponibile un interruttore con sensore di corrente e relè integrati. A Larghezza pannello Peso (kg) mm H = 1700 mm 355 (1) (*) 750 Un Ir Ik IkAp (*) H = 2000 mm kV A kA kAp 375 (1) 12 630/800 12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 31,5/40/50 (1)/63 17,5 630/800 12,5/16/20 (1) (3s) 31,5/40/50 (1) 24 630 12,5/16/20 (1) (3s) 31,5/40/50 (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA (*) (1) (*) (1) (2) Riferimento Dotazione di serie Gsec interruttore Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni di manovraComando meccanico con indicatori di posizione sezionatore Dispositivo di presenza tensione integrato VD4 - HD4 interruttore Unità Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle EF 230 Per 21 kA contattare ABB 25 kA (2s) Principali accessori 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Meccanismo di comando motorizzato Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e pulsanti di apertura e chiusura Meccanismo di comando motorizzato Interruttore rimovibile in vuoto o in gas Relè REF601 e sensori di corrente a bordo Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatore di corrente o sensori combinati a norme DIN Interblocchi meccanici Accessori per classificazione arco interno Sbarre Canaletta per passaggio cavi ausiliari Sezionatore di terra sui cavi (ES 230) Resistenza anticondensa Chiusura inferiore Illuminazione interna Sbarra di messa a terra passante Ampia gamma di relè di protezione Interblocchi a chiave Blocco a lucchetti Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Zoccolo di rialzo H = 300 mm (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm 21 2. Unità tipiche SBM –Unità sezionamento con misure con interruttore e doppio sezionatore Unità disponibile con larghezza 750 mm. L’unità è composta da un interruttore rimovibile in vuoto (VD4/R) o in gas (HD4/R) e due sezionatori a tre posizioni interbloccati tra loro che funzionano in parallelo. Si può utilizzare l’unità SBM al posto delle unità SBS+SDS con un risparmio di 500 mm. All’interno dell’unità possono essere installati trasformatori di corrente (in alternativa sensori combinati) e trasformatori di tensione di tipo DIN. L’impiego dell’unità SBM è fondamentale in quelle applicazioni di media tensione dove sono richiesti dei trasformatori di misura o un sezionamento del quadro. A Larghezza pannello Peso (kg) Un Ir Ik mm (*) H = 1700 mm H = 2000 mm kV A kA 750 390 (1) 410 (1) 12 630/800 12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 17,5 630/800 12,5/16/20 (1) (3s) 24 630 12,5/16/20 (1) (3s) (*) (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV (1) (2) Riferimento Dotazione di serie 2 interruttori di manovra-sezionatore interbloccati tra di Gsec interruttore loro a 3 posizioni di manovraComando meccanico con indicatori di posizione sezionatore Dispositivo di presenza tensione VD4 - HD4 interruttore Per 21 kA contattare ABB 25 kA (2s) Principali accessori 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e pulsanti di apertura e chiusura Meccanismo di comando motorizzato Interruttore rimovibile in vuoto o in gas REF601 e sensori di corrente a bordo Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatori di corrente o sensori combinati a norme DIN Interblocchi meccanici Trasformatori di tensione a norme DIN Sbarre Accessori per classificazione arco interno Chiusura inferiore Canaletta per passaggio cavi ausiliari Sbarra di messa a terra passante Resistenza anti condensa Unità Illuminazione interna Interblocchi a chiave Blocco a lucchetti Cella di bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Ampia gamma di relè di protezione Zoccolo di rialzo H = 300 mm (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm 22 SBR – Unità interruttore rovesciata Unità disponibile nella larghezza di 750 mm. L’unità interruttore di manovra-sezionatore rovesciata rispetto all’interruttore può essere utilizzata insieme all’unità risalita cavi diretta da 190 mm. L’unità SBR consente l’apertura e la messa a terra dell’interruttore di manovra-sezionatore lasciando in servizio la cella cavi. Le unità standard sono dotate di un interruttore di manovrasezionatore a 3 posizioni collegato in serie con un interruttore. L’unità è dotata di un interruttore in vuoto o in gas SF6. La cella cavi è interbloccata meccanicamente; la cella interruttore è interbloccata a chiave con l’interruttore di manovra-sezionatore. La porta dell’interruttore è interbloccata meccanicamente con la posizione di terra dell’interruttore di manovra-sezionatore per garantire la sicurezza del personale. L’unità è progettata per essere dotata di TA, sensori combinati e toroidali. In alternativa, è disponibile un interruttore con sensore di corrente e relè integrati. I pannelli sono adatti per la connessione alla rete a norma CEI 0-16. A Larghezza pannello Peso (kg) Un Ir Ik IkAp (*) IkAp (**) mm H = 1700 kV A kA kAp kAp 335 (1) 12 630 12,5/16 (1s) 31,5/40 5 17,5 630 12,5/16 (1s) 31,5/40 5 24 630 12,5/16 (1s) 31,5/40 5 (*) 750 (*) (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV (*) (**) Riferimento Dotazione di serie Gsec interruttore Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni di manovraComando meccanico con indicatori di posizione sezionatore Dispositivo di presenza tensione lato cavi integrato VD4 - HD4 interruttore Potere di chiusura del sezionatore di terra a monte ESBR230-U Potere di chiusura del sezionatore di terra a valle ESBR230-L Principali accessori 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e pulsanti di apertura e chiusura Meccanismo di comando motorizzato Interruttore rimovibile in vuoto o in gas Relè REF601 e sensori di corrente a bordo Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatori di corrente a norme DIN o combisensor installati nella cella sbarre Interblocchi meccanici Trasformatori di corrente toroidali installati nella base della cella Sbarre e isolatori Sezionatore di terra nella cella sbarre ESBR230-U Sbarra di messa a terra passante Accessori per classificazione arco interno Chiusura inferiore cella cavi Canaletta per passaggio cavi ausiliari Resistenza anticondensa Illuminazione interna Lampade presenza tensione lato sbarre Unità Interblocchi a chiave Blocco a lucchetti Ampia gamma di relè di protezione Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) Zoccolo di rialzo H = 300 mm Sfere per asta di messa a terra (CEI 0-16) Sezionatore di terra sui cavi ESBR230-L Dispositivo presenza tensione lato sbarre Interblocco a chiave lato cavi per CEI 0-16 23 2. Unità tipiche SFV – Unità interruttore di manovra-sezionatore con fusibili − misure Unità disponibile nella larghezza di 500 mm. L’unità combinata interruttore-fusibile tipo SFV è utilizzata principalmente per la misura della tensione. L’unità è dotata di un interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni. Per la messa a terra dei fusibili, il sezionatore di terra integrato agisce sul lato a monte. Viene utilizzato un comando a doppia molla con intervento automatico dei fusibili. I trasformatori di tensione sono posizionati nella parte inferiore dell’unità per garantire la funzione di misura. A Larghezza pannello Peso (kg) Un Ir Ik mm (*) H = 1700 mm H = 2000 mm kV A kA A 500 175 (1) 185 (1) 12 630 12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 125 17,5 630 12,5/16/20 (1) (3s) 80 24 630 12,5/16/20 (1) (3s) 80 Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TV e fusibili (*) (1) Fusibili Per 21 kA contattare ABB (2) 25 kA (2s) (1) Riferimento Dotazione di serie Principali accessori Interruttore di manovra-sezionatore a tre posizioni 4 commutatori di segnalazione chiuso - a terra Comando meccanico con indicatori di posizione Manometro digitale o analogico con contatti di allarme opzionali Gsec interruttore Dispositivo di presenza tensione integrato di manovrasezionatore Sganciatore di apertura Sganciatore di chiusura Bobina minima tensione 1 commutatore di segnalazione intervento fusibile Meccanismo di comando motorizzato Unità Cella circuiti ausiliari standard integrata Accessori per classificazione arco interno Interblocchi meccanici Canaletta per passaggio cavi ausiliari Sistema di sgancio per intervento fusiibili Resistenza anticondensa Sbarre Illuminazione interna Supporto fusibili Interblocchi a chiave Trasformatori di tensione a norme DIN (fase-terra e fase-fase) Blocco a lucchetti Chiusura inferirore Fusibili DIN (1) Sbarra di messa a terra passante Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Zoccolo di rialzo H = 300 mm (1) (*) Fusibili DIN: 292 & 442 mm @ 12-17,5 kV 442 mm @ 24 kV Non disponibile per pannelli H = 2000 mm 24 DRC – Unità arrivo diretto con misure e messa a terra di sbarra Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm. Per collegare i cavi direttamente alle sbarre, è disponibile un’unità risalita diretta. La porta anteriore inferiore è fissata e può essere aperta solo con un attrezzo. La porta presenta una finestra a fini di ispezione. È possibile predisporre nell’unità da 500 mm il sezionatore di terra con pieno potere di chiusura. Esso può essere utilizzato per la messa a terra delle sbarre del quadro o del cavo di arrivo linea. Inoltre è possibile predisporre il pannello con trasformatori di corrente o sensori combinati o trasformatori di tensione. L’unità è disponibile anche nella versione senza uscita cavi per misure (tensione) e messa a terra di sbarra. A Larghezza pannello Peso (kg) mm Un Ir Ik IkAp (*) kAp H = 1700 mm H = 2000 mm kV A kA 375 120 (1) 130 (1) 12 630/800/1250 12,5/16/20 (1)/25 (2) (3s) 31,5/40/50 (1)/63 500 135 (1) 145 (1) 17,5 630/800/1250 12,5/16/20 (1) (3s) 31,5/40/50 (1) 24 630/1250 12,5/16/20 31,5/40/50 (1) (*) (1) (*) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV (3) (1) (3s) Potere di chiusura ES-230 N Per 21 kA contattare ABB 25 kA (2s) (3) Solo per H = 2000 mm (*) (1) (2) Riferimento Dotazione di serie Principali accessori Cella circuiti ausiliari standard integrata Accessori per classificazione arco interno Sbarre e isolatori Canaletta per passaggio cavi ausiliari Chiusura cella cavi Trasformatori di corrente a norme DIN (escluso 375 mm) Dispositivo di presenza tensione integrato Trasformatori di tensione a norma DIN (escluso 375 mm) Sbarra di messa a terra passante Resistenza anticondensa Unità Illuminazione interna Scaricatori di sovratensione Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Terminali per cavi in parallelo (escluso 375 mm) Sezionatore di terra con pieno potere di chiusura (escluso 375 mm) Zoccolo di rialzo H = 300 mm Supporti per fissaggio cavi (*) Non disponibile per pannelli H = 2000 mm 25 2. Unità tipiche DRS – Unità risalita − misure Unità disponibili nelle larghezze 375 mm e 500 mm. L’unità risalita diretta per sezionamento, tipo DRS, connette la sbarra alla parte inferiore di un’unità di sezionamento con interruttore o interruttore di manovra-sezionatore. L’unità larga 500 mm può essere utilizzata come unità misura e può ospitare 3 TA e 3 TV (i TV sono ammessi solo se l’uscita sbarre inferiore si trova a sinistra). La porta frontale inferiore è fissata all’unità e deve essere aperta con un attrezzo. La porta presenta una finestra a fini di ispezione. L’unità risalita con misure può essere accoppiata con i pannelli con interuttore estraibile WBC e WBS; le dimensioni sono diverse, altezza 2000 mm e solo larghezza 500 mm. In questo caso è possibile montare sempre TA e TV di tipo DIN. A Larghezza pannello Peso (kg) Un Ir Ik mm (*) H = 1700 mm H = 2000 mm kV A kA 375 120 (1) 130 (1) 12 630/800/1250 12,5/16/20 (2)/25 (3) (3s) (4) 500 135 145 17,5 630/800/1250 12,5/16/20 (2) (3s) (4) 24 630/1250 12,5/16/20 (2) (3s) (4) (*) (1) (1) (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA e TV (1) Solo per H = 2000 mm Per 21 kA contattare ABB (3) 25 kA (2s) (4) 25 kA, 3s DRS accoppiata a WBC/WBS (1) (2) Riferimento Unità Dotazione di serie Principali accessori Cella circuiti ausiliari standard integrata Accessori per classificazione arco interno Cella per sbarre per risalita Canaletta per passaggio cavi ausiliari Dispositivo di presenza tensione integrato Trasformatori di corrente a norme DIN (escluso 375 mm) Chiusura inferiore Trasformatori di tensione a norme DIN (escluso 375 mm) (1) Sbarra di messa a terra passante Resistenza anticondensa Illuminazione interna Cella bassa tensione wide (larga) e big (grande) (*) Zoccolo di rialzo H = 300 mm Solo TV con uscita laterale sinistra per pannello H = 1700 mm Non disponibile per pannelli H = 2000 mm (1) (*) 26 RLC/RRC – Risalita cavi laterale, destra e sinistra (solo per unità SBR) Unità disponibile nella larghezza di 190 mm. B C RLC A B C RRC A Dimensioni pannello Peso Un Ir Ik mm A x B x C kg kV A kA 190 x 1700 x 1070 80 12 630 12/16 (1s) 17,5 630 12/16 (1s) 24 630 12/16 (1s) 27 2. Unità tipiche WBC / WBS − Unità con interruttore estraibile Le unità con interruttore estraibili sono idonee per applicazioni di distribuzione secondaria in cui sono richieste elevate prestazioni e garantiscono: • continuità di servizio • sicurezza • elevate caratteristiche elettriche. Continuità di servizio Le unità con interruttore estraibile sono classificate, secondo le norme IEC 62271-200. Classificazione LSC2B Scompartimento sbarre [A], cavi [B] e apparecchi [C] segregati fisicamente ed elettricamente. Questa categoria definisce la possibilità di accedere allo scomparto interruttore con le sbarre e i cavi in tensione. sezionatore di terra ha la funzione di messa a terra di una sezione delle sbarre principali. Il comando del sezionatore di terra avviene dal fronte del quadro con manovra manuale. La posizione del sezionatore di terra è rilevabile dal fronte dell’unità mediante una finestra d’ispezione posta sulla porta dello scomparto linea. Monoblocchi ed otturatori I monoblocchi tripolari sono posti nello scomparto apparecchi. All’interno dei monoblocchi alloggiano i contatti fissi per la connessione dell’interruttore con lo scomparto sbarre e cavi. Gli otturati metallici per pannelli fino a 17,5 kV e gli otturatori isolati per pannelli a 24 kV si attivano automaticamente quando l’interruttore passa dalla posizione “estratto” alla posizione “inserito” e viceversa. Cavi Possono essere utilizzati cavi monopolari o tripolari sino ad una sezione massima di 630 mm2. I cavi sono accessibili anche dal fronte degli scomparti quindi il quadro è completamente addossabile a parete. A C B Condotto sfogo gas Le unità con interruttore estraibile possono essere equipaggiate, come per tutte le altre unità, di: − − condotto sfogo gas posizionato al di sopra del quadro. Il condotto sfogo gas percorre il quadro in tutta la sua lunghezza. Con questa soluzione i gas caldi e le particelle incandescenti generati da un eventuale arco interno vengono normalmente evacuati dal locale − − filtri gas assorbenti posizionati sul retro di ogni unità. Con questa soluzione i gas caldi e le particelle incandescenti generati da un eventuale arco interno vengono evacuate internamente al locale. Elevate caratteristiche elettriche Segregazione tra celle Le celle sbarre, linea e apparecchi sono separate fra loro da segregazioni metalliche continue e otturatori metallici (PM) per pannelli fino a 17,5 kV, e da otturatori isolati (PI) per pannelli a 24 kV. Sezionatore di terra Il sezionatore di terra è dotato di potere di chiusura su cortocircuito. Le unità arrivo/partenza sono dotate di sezionatore di terra per la messa a terra dei cavi. Nelle unità congiuntore, il 28 Il design dell’unità con interruttore estraibile permette di avere elevate prestazioni elettriche. Componenti sempre più innovativi coniugati ad una soluzione consolidata hanno permesso di ottenere un quadro ad elevate prestazioni. − − Corrente di corto circuito sino a 25 kA per 3s − − Capacità di resistenza all’arco interno sui 4 lati (fronte, fianchi e retro) 25 kA per 1s per pannelli fino a 17,5 kV e 21 kA per 1s per pannelli a 24 kV nelle due configurazioni seguenti per lo sfogo dei gas in seguito ad arco interno: - con i filtri gas assorbenti (gas interni al locale) 25 kA a 12-17,5 kV e 16 kA a 24 kV - con condotto gas (gas esterni al locale) 25 kA a 12-17,5 kV e 21 kA a 24 kV. Sicurezza Interblocchi Nell’unità si distinguono due tipologie di interblocchi di sicurezza: −− di serie, previsti dalle normative e quindi necessari per garantire la sequenza delle manovre; − − blocchi fornibili a richiesta. La loro presenza deve essere prevista in funzione delle procedure di esercizio e manutenzione dell’impianto. Come tutte le unità UniSec, anche le unità con interruttore estraibile, sono dotate degli interblocchi ed accessori necessari per garantire il più elevato grado di sicurezza ed affidabilità per l’impianto e per gli operatori. Unità di interblocco per le unità LSC2B-PM Interblocchi di sicurezza di serie (obbligatori) Tipo 1 2 3 4 5 Descrizione Condizione A Inserzione/estrazione degli apparecchi Apparecchio in posizione “aperto” Carrello in posizione definita B Chiusura degli apparecchi A Inserzione degli apparecchi Spina multicontatto degli apparecchi inserita B Rimozione della spina multicontatto degli apparecchi Carrello in posizione di prova A Chiusura del sezionatore di terra Carrello in posizione di prova B Inserzione degli apparecchi Sezionatore di terra in posizione “aperto” A Apertura della porta dello scomparto apparecchi Carrello in posizione di prova B Inserzione degli apparecchi Porta dello scomparto apparecchi chiusa A Apertura della porta dello scomparto linea Sezionatore di terra in posizione “chiuso” B Apertura del sezionatore di terra Porta dello scomparto linea chiusa Chiavi L’impiego di interblocchi a chiave risulta di notevole importanza nella realizzazione di logiche di interblocco tra unità dello stesso quadro oppure con altri quadri di media e/o bassa tensione. Le logiche vengono realizzate per mezzo di distributori oppure inanellando le chiavi stesse. Chiavi (a richiesta) 1 Blocco all'inserzione degli apparecchi Può essere rimossa solo se il carrello è in posizione di estratto 2 Blocco alla chiusura del sezionatore di terra Può essere rimossa solo se il sezionatore di terra è aperto 3 Blocco all'apertura del sezionatore di terra Può essere rimossa solo se il sezionatore di terra è chiuso 4 Inserzione della leva di estrazione/inserzione degli apparecchi Può sempre essere rimossa 5 Inserzione della leva di manovra del sezionatore di terra Può sempre essere rimossa 1 Inserzione della leva di estrazione/inserzione degli apparecchi 2 Apertura e chiusura degli otturatori Lucchetti Magneti di blocco (a richiesta) 1 Estrazione/inserzione degli apparecchi 2 Apertura e chiusura del sezionatore di terra 3 Apertura della porta dello scomparto apparecchi Dispositivi accessori Fail-safe sulle serrande Il dispositivo blocca gli otturatori quando l'apparecchio è rimosso dallo scomparto. L'operatore non può aprire manualmente gli otturatori. Gli otturatori possono essere azionati solo dal carrello degli apparecchi o dai carrelli di servizio. Matrice di compatibilità apparecchio unità di quadro La spina multicontatto degli apparecchi e la relativa presa dell'unità di quadro sono equipaggiate con una matrice meccanica, che rende impossibile l'inserzione dell'apparecchio in una unità di quadro con corrente nominale non appropriata. Comando meccanico degli interruttori Lo scomparto apparecchi è dotato di un dispositivo meccanico, che rende possibile operare la chiusura e/o l'apertura degli interruttori direttamente tramite i pulsanti del comando frontale, mantenendo la porta chiusa. I comandi possono essere eseguiti con gli interruttori in posizione di servizio ed estratto. 29 2. Unità tipiche WBC – Unità con interruttore estraibile LSC2B-PM/PI Unità disponibili nella larghezza 600 mm (12-17,5 kV) e 750 mm (24 kV). L’unità WBC, con interruttore o contattore estraibile, è realizzata per il controllo e la protezione di impianti quali aeroporti, ferrovie, metropolitane ed industrie, in cui la continuità di servizio, l’elevata sicurezza e le elevate caratteristiche elettriche sono i requisiti principali. I contattori VSC/P sono apparecchi idonei per funzionare in CA e vengono di norma impiegati per comandare utenze che richiedono un elevato numero di manovre su base oraria. I contattori VSC/P sono utilizzati per comandare apparecchiature elettriche nel settore industriale, dei servizi ecc. Sono idonei per il controllo e la protezione di motori, trasformatori, batterie di rifasamento, sistemi di manovra, ecc. Se provvisti di adeguati fusibili, possono essere impiegati in circuiti con livelli di correnti di guasto fino a 1000 MVA. A Larghezza pannello Peso Un Ir Ik mm (*) kg kV A kA kAp 600 (12-17,5 kV PM) 600 (1) 12 400 (1)/630/1250 16/20 (2)/25 (3s) 40/50 (2)/63 750 (24 kV PI) 750 (1) 17,5 630/1250 16/20 (2)/25 (3s) 40/50 (2)/63 24 630/1250 16/20 (2) 40/50 (2) (*) (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV (*) (1) (2) Riferimento Apparecchi IkAp (*) Potere di chiusura ESWB-150 Soluzione con contattore VSC/P Per 21 kA contattare ABB Dotazione di serie Principali accessori Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e pulsanti di apertura e chiusura Meccanismo di comando motorizzato Interruttore estraibile (Vmax/Sec fino a 17,5 kV e VD4/Sec a 24 kV) o contattore in vuoto (VSC/P fino a 12 kV) Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatore di corrente o sensori combinati a norma DIN Interblocchi meccanici Trasformatore di tensione a norma DIN con o senza fusibili (*) Sbarre e isolatori Accessori per classificazione arco interno Sbarra di messa a terra passante Canaletta per passaggio cavi ausiliari Serrande metalliche o isolate Resistenza anti condensa cella apparecchi e/o cavi Chiusura inferiore cella cavi Illuminazione interna cella apparecchi e/o cavi Ampia gamma di relè di protezione Sezionatore di terra lato cavi Interblocchi meccanici Unità Dispositivo di presenza tensione lato cavi Interblocchi a chiave Magneti di blocco Dispositivo di presenza tensione lato sbarre Scaricatori di sovratensione Connessione cavi sino a 630 mm2 per 12-17,5 kV e 400 mm2 per 24 kV Pulsanti meccanici “on-off” sulla porta dell’interruttore 5NA + 5NC contatti ausiliari sul sezionatore di terra Cella di bassa tensione wide (larga) Supporti per fissaggio cavi (*) Fusibili tipo IEC 60282-1 30 Gli interruttori Vmax/Sec e VD4/Sec vengono impiegati nella distribuzione elettrica per controllare e proteggere cavi, linee aeree, sottostazioni di distribuzione e trasformazione, motori, trasformatori, generatori e batterie di condensatori. L’unità è classificata LSC2B-PM per unità fino a 17,5 kV e LSC2B-PI a 24 kV ed è composta da tre celle, sbarre, cavi e apparecchio, segregate tra loro mediante serrande metalliche (fino a 17,5 kV) o mediante serrande isolate (a 24 kV). Tale categoria conferisce all’unità la massima continuità di servizio in quanto è possibile accedere allo scomparto apparecchi mantenendo in tensione gli altri scomparti e/o unità funzionali. Gli apparecchi sono montati su un carrello dotato di ruote che permette la movimentazione dell’interruttore all’interno dello scomparto. Le operazioni di estrazione e inserzione dell’apparecchio, messa in servizio, manutenzione ed esercizio avvengono direttamente dal fronte. È possibile dotare l’unità di un sezionatore di terra sul lato cavi con pieno potere di chiusura. Un’ampia cella per i circuiti ausiliari e installazione dei relè di protezione è integrata nell’unità stessa. L’unità è dotata di interblocchi di sicurezza, lucchetti, interblocchi a chiave e magnetici tra la porta, il sezionatore di terra e il carrello per garantire la massima sicurezza del personale. L’unità consente l’installazione di trasformatori di corrente e di tensione (dimensioni secondo le norme DIN - vedere paragrafo Componenti principali). In alternativa è possibile l’installazione di sensori di corrente e corrente/tensione. 31 2. Unità tipiche WBS –Unità con interruttore estraibile LSC2B-PM/PI − sezionamento A Larghezza pannello Peso mm (*) kg 600 (12-17,5 kV PM) 600 (1) 750 (24 kV PI) 750 (1) (*) (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV Un Ir Ik kV A kA kAp 12 630/1250 16/20 (1)/25 (3s) 40/50 (1)/63 17,5 630/1250 16/20 (1)/25 (3s) 40/50 (1)/63 24 630/1250 16/20 40/50 (1) (*) (1) IkAp (*) (1) Potere di chiusura ESWB-150 Per 21 kA contattare ABB Riferimento Apparecchi Unità disponibili nella larghezza 600 mm (12-17,5 kV) e 750 mm (24 kV). L’unità WBS per sezionamento, con interruttore estraibile, è utilizzata assieme all’unità risalita DRS 2000 mm. L’unità è classificata LSC2B-PM per unità fino a 17,5 kV e LSC2B-PI a 24 kV ed è composta da tre celle, sbarre, sbarre isolanti e apparecchio, segregate tra loro mediante serrande metalliche fino a 17,5 kV o mediante serrande isolate (a 24 kV). Tale categoria conferisce all’unità la massima continuità di servizio in quanto è possibile accedere allo scomparto apparecchi mantenendo in tensione gli altri scomparti e/o unità funzionali. L’unità può essere dotata di un interruttore estraibile in vuoto serie Vmax/Sec o VD4/Sec montato su un carrello dotato di ruote che permette la movimentazione dell’interruttore all’interno dello scomparto. Le operazioni di estrazione, inserzione dell’apparecchio, messa in servizio, manutenzione ed esercizio avvengono direttamente dal fronte. È possibile dotare l’unità di un sezionatore di terra con pieno potere di chiusura per la messa a terra della sbarra a valle dell’interruttore. Un’ampia cella per i circuiti ausiliari e installazione dei relè di protezione è integrata nell’unità. L’unità è dotata di interblocchi di sicurezza, lucchetti, interblocchi a chiave e magnetici tra la porta, il sezionatore di terra e il carrello per garantire la massima sicurezza del personale. L’unità consente l’installazione di trasformatori di corrente (dimensioni secondo le norme DIN - vedere paragrafo Componenti principali). In alternativa è possibile l’installazione di sensori di corrente e corrente/tensione. Dotazione di serie Principali accessori Dispositivo di apertura con segnalazione meccanica e pulsanti di apertura e chiusura Meccanismo di comando motorizzato Interruttore estraibile (Vmax/Sec fino a 17,5 kV e VD4/Sec a 24 kV) Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatore di corrente a norma DIN Interblocchi meccanici Accessori per classificazione arco interno Sbarre e isolatori Canaletta per passaggio cavi ausiliari Sbarra di messa a terra passante Resistenza anti condensa cella sbarre e/o sezionamento Serrande metalliche o isolate Illuminazione interna cella sbarre e/o sezionamento Chiusura inferiore Ampia gamma di relè di protezione Sezionatore di terra uscita sbarre inferiori Unità Interblocchi meccanici Dispositivi di presenza tensione lato sbarre inferiori Interblocchi a chiave Magnetici di blocco Dispositivi di presenza tensione lato sbarre superiori Pulsanti meccanici “on-off” sulla porta dell’interruttore 5NA+5NC contatti ausiliari sezionatore di terra Cella di bassa tensione wide (larga) 32 BME – Unità di misura e messa a terra di sbarra Unità disponibile nella larghezza 600 mm (12-17,5 kV). L’unità è accoppiabile direttamente alle unità con interruttore estraibile WBC e WBS. L’unità BME è stata realizzata per la messa a terra di sbarra del quadro mediante il sezionatore di terra con pieno potere di chiusura e/o la misura di sbarra utilizzando trasformatori di tensione (dimensioni secondo le norme DIN – vedere paragrafo Componenti principali) con o senza fusibili alloggiati sul fondo. I trasformatori sono montati su una piastra metallica facilmente rimovibile in modo da agevolare le operazioni di manutenzione e sostituzione. Oltre agli interblocchi di sicurezza prescritti dalla norma è possibile dotare il sezionatore di terra con interblocchi a chiave e magnete di blocco. A Larghezza pannello Peso Un Ik IkAp (*) mm (*) kg kV kA kAp 600 (12-17,5 KV PM) 450 (1) 12 16/20 (1)/25 (3s) 40/50 (1)/63 17,5 16/20 (1)/25 (3s) 40/50 (1)/63 (*) (1) Per le dimensioni d’ingombro vedere il cap. 9 Senza TA o TV (*) (1) Riferimento Potere di chiusura ESWB-150 Per 21 kA contattare ABB Dotazione di serie Principali accessori Cella circuiti ausiliari standard integrata Trasformatore di tensione a norma DIN con o senza fusibili (*) Sbarre e isolatori Accessori per classificazione arco interno Sbarra di messa a terra passante Canaletta per passaggio cavi ausiliari Chiusura inferiore Resistenza anticondensa Illuminazione interna Unità Interblocchi a chiave sul sezionatore di terra Magnete di blocco sul sezionatore di terra Cella di bassa tensione wide (larga) Dispositivo di presenza tensione lato sbarre Sezionatore di terra Scaricatori di sovratensione (*) Fusibili tipo IEC 60282-1 33 2. Unità tipiche Accoppiamento pannelli con interruttore estraibile e interruttore di manovra-sezionatore (GSec) I pannelli adattatori disponibili sono: Unità Larghezza (mm) Peso (*) (kg) SDC 500 220 SFC 500 225 SFV 500 225 SBC (1) 750 380 Peso stimato, considerando l’unità base con sbarre da 630 A senza TA, TV e fusibili (1) Accoppiabile solo a sinistra delle unità con interruttore estraibile WBC/WBS (*) 1700 2000 Su richiesta è possibile avere un pannello adattatore per accoppiare i quadri UniSec con gli altri quadri ABB UniMix e UniSwitch. 2000 La differente tipologia degli scomparti WBC/WBS/BME e l’altezza delle sbarre omnibus non consentono un accoppiamento diretto con i pannelli con interruttore di manovra-sezionatore e/o interruttore sia per pannelli H = 1700 mm che per pannelli H = 2000 mm. A tal proposito sono stati realizzati dei pannelli di adattamento tra questa tipologia di scomparti che permettono l’accoppiamento delle sbarre. Il pannello adattatore ha un’altezza di 2000 mm. Il pannello di adattamento mantiene tutte le caratteristiche di un pannello standard, quindi può essere usato come arrivo/partenza. 500 34 Applicazioni di sbarra e dall’alto Le seguenti applicazioni di sbarra sono disponibili solo per i pannelli H = 2000 mm (non pannelli adattatori): − − arrivo cavi dall’alto diretto su sbarra − − trasformatori di tensione. Arrivo cavi dall’alto diretto sulle sbarre È disponibile la soluzione per le seguenti unità: Pannelli Larghezza (mm) N° cavi x fase Sezione Tensione isolamento Max (mm 2) (kV) SDC 375 (1) 1 50…300 12-17,5-24 500 1 50…300 12-17,5-24 750 1 50…300 12-17,5-24 SFC 375 (1) 1 50…300 12-17,5-24 500 1 50…300 12-17,5-24 SFV 500 1 50…300 12-17,5-24 SBC 750 1 50…300 12-17,5-24 (1) Soluzione non disponibile in caso di pannello di estremità e con tensione di isolamento 24 kV Trasformatori di tensione (1) È disponibile la soluzione per le seguenti unità: Pannelli Larghezza (mm) Tensione isolamento (kV) 500 12-17,5-24 750 12-17,5-24 SFC 500 12-17,5-24 SFV 500 12-17,5-24 SBC 750 12-17,5-24 SDC (1) TV senza fusibili 35 2. Unità tipiche Pesi (*) Peso stimato delle unità base Altezza 1700 mm e altezza 2000 mm per unità base con sbarre principali da 630 A e senza TA, TV o fusibili e condotto sfogo dei gas. Larghezza Tipo di unità (kg) (mm) SDS SDM SDC SDD UMP SFC SFS SBC SBS SBM SBR SFV DRC DRS RLC RRC 190 – – – – – – – – – – – – – 80 80 375 150/160 155/165 – – – 155/165 165/175 – – – – – 120/130 125/135 – – 500 170/180 175/185 – – – 175/185 180/190 – – – – 175/185 135/145 140/150 – – 600 – – – – – – – – – – – – – – 750 195/210 – – – 335/355 355/375 390/410 335 – – – – – Larghezza (mm) 500 – – – 230/250 270/290 200 Pannelli adattatori WBC WBS BME DRS SDC SFC SFV SBC – – – 160 220 225 225 380 600 600 600 450 – – – – – 750 750 750 – – – – – – (*) I pesi riportati sono solo indicativi, in caso di maggiori dettagli contattare ABB. Peso stimato dei componenti Trasformatori di corrente Fusibili 12/17,5 kV 22 kg N. 3 fusibili 24 kV 33 kg 19 kg Trasformatori di tensione Condotti di sfogo gas (1700 mm di altezza) 12/17,5 kV 20 kg Larghezza 375 14 kg 35 kg Larghezza 500 17 kg Larghezza 750 30 kg 24 kV Apparecchi VD4/R 90 kg HD4/R 105 kg Condotti di sfogo gas (2000 mm di altezza) Vmax/Sec 98 kg Larghezza 500 25 kg VD4/Sec 125 kg Larghezza 600 38 kg VSC/P 52 kg (*) Larghezza 750 45 kg GSec 38 kg (*) Escluso i fusibili 36 3. Componenti principali Interruttore rimovibile in vuoto VD4/R-Sec Norma IEC 62271-100 L’interruttore in vuoto VD4/R-Sec è stato progettato specificatamente per il quadro UniSec. La capacità dell’interruttore è sufficiente per far fronte a qualsiasi condizione derivante sia dalla manovra dell’apparecchiatura che dai componenti del sistema in normali condizioni di esercizio e in condizioni di guasto. L’impiego degli interruttori in vuoto presenta particolari vantaggi nei sistemi di potenza dove sono richieste frequenti manovre con correnti d’esercizio normali. Gli interruttori in vuoto VD4/R sono dotati di un comando a molla ad accumulo di energia idoneo per la normale sequenza di manovre oltre che per la sequenza di richiusura automatica (O-0,3s-CO-15s-CO). Presentano un’affidabilità di funzionamento elevata e una lunga durata. I poli dell’interruttore includono ampolle in vuoto installate in isolatori tubolari in resina epossidica. Tecnica d’interruzione Il processo di interruzione di corrente in un interruttore in vuoto differisce da quello di tutti gli altri interruttori, che utilizzano come mezzo di estinzione dell’arco olio o gas. Dopo la separazione dei contatti che conducono la corrente, il materiale del contatto deve generare autonomamente i vettori di carica necessari per far passare la corrente attraverso il vuoto per lo zero naturale. Per le correnti normali fino a circa 10 kA, questo effetto è descritto come un “arco diffuso in vuoto”. Senza misure speciali si verifica la contrazione dell’arco diffuso in vuoto ai livelli più alti, determinando il surriscaldamento e l’erosione generale dei contatti. Questi effetti vengono evitati dal movimento forzato magneticamente dell’arco al plasma, causato dalla geometria a spirale dei contatti. Poiché nel vuoto è possibile raggiungere un’elevata rigidità dielettrica, perfino con distanze minime, l’interruzione del circuito è garantita anche quando la separazione dei contatti avviene pochi millisecondi prima del passaggio della corrente per lo zero naturale. La particolare geometria dei contatti e del materiale utilizzato, nonché la ridotta permanenza e la bassa tensione dell’arco, garantiscono un’usura minima dei contatti e una lunga durata. Il vuoto impedisce inoltre la loro ossidazione e contaminazione. Dotazione standard 1 Pulsante di chiusura 2 Pulsante di apertura 3 Contamanovre 4 Indicatori meccanici di apertura/chiusura dell’interruttore 5 Leva manuale per carica molle 6 Indicatore meccanico stato carico/scarico delle molle di chiusura 7 Kit 1: gruppo di cinque contatti ausiliari aperto/chiuso. Un = 24…250 V AC-DC 8 Kit 2: sganciatore di apertura (M01); consente l’apertura remota dell’apparecchiatura. Caratteristiche Un 24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 125 - 132 - 220 - 250 V– Un 48 - 60 - 110 - 120 - 127 - 220...240 V~ 50 Hz Un 110 - 120 - 127 - 220 - 240 V~ 60 Hz Limiti di funzionamento 70…110 % Un Potenza allo spunto (Ps) DC 200 W; AC = 200 VA Durata dello spunto circa 100 ms Potenza di mantenimento (Pc) DC = 5 W; AC = 5 VA Tempo di apertura 40...60 ms Tensione d’isolamento 2000 V 50 Hz (per 1 min) 9 Kit 3: blocco a chiave in posizione aperta con chiavi diverse o identiche. Dati tecnici VD4/R-Sec 12 kV 17,5 kV 24 kV Frequenza nominale Tensione nominale [Hz] 50/60 50/60 50/60 Tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] 75 95 125 Tensione nominale di prova a frequenza industriale [kV] 28 38 50 Corrente nominale [A] 630/800 630/800 630 Potere di interruzione [kA] 12/16/20(1)/25(2) 12/16/20(1) 12/16/20 Potere di chiusura [kA] 30/40/50/62,5 30/40/50 30/40/50 Durata di cortocircuito [s] 3 3 3 Interasse tra i poli [mm] 230 230 230 (1) (2) Per 21 kA contattare ABB 25 kA - 2s 37 3. Componenti principali Accessori dell’interruttore in vuoto Comando motorizzato per la carica delle molle (MS) Questo dispositivo carica automaticamente le molle del comando dopo la manovra di chiusura. Sganciatore di apertura supplementare (M02) Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del comando realizzando l’apertura dell’interruttore. Caratteristiche Caratteristiche Un 24...30 - 48...60 - 110...130 - 220...250 V– Un 24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 125 - 132 - 220 - 250 V– Un 100 ...130 - 220...250 V~ 50/60 Hz Un 48 - 60 - 110 - 120 - 127 - 220...240 V~ 50 Hz Limiti di funzionamento 85-110 % Un Un 110 - 120 - 127 - 220 - 240 V~ 60 Hz Potenza allo spunto (Ps) DC = 600 W; AC = 600 VA Limiti di funzionamento 70…110 % Un Potenza nominale (Pn) DC = 200 W; AC = 200 VA Potenza allo spunto (Ps) DC 200 W; AC = 200 VA Durata dello spunto 0,2 s Durata dello spunto circa 100 ms Tempo di carica 6-7 s Potenza di mantenimento (Pc) DC = 5 W; AC = 5 VA Tensione d’isolamento 2000 V 50 Hz (per 1 min) Tempo di apertura 40...60 ms Tensione d’isolamento 2000 V 50 Hz (per 1 min) Sganciatore di chiusura (MC) Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del comando realizzando la chiusura dell’interruttore. Sganciatore di minima tensione (MU) Questo sganciatore realizza l’apertura dell’interruttore in caso di brusca riduzione o interruzione della tensione di alimentazione. Caratteristiche Caratteristiche Un 24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 125 - 132 - 220 - 250 V– Un 24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 125 - 220 - 250 V– Un 48 - 60 - 110 - 120...127 - 220...240 V~ 50 Hz Un 48 - 60 - 110 - 120 - 127 - 220...240 V~ 50 Hz Un 110 - 120 - 127 - 220 - 240 V~ 60 Hz Un 110 - 120...127 - 220...240 V~ 60 Hz Limiti di funzionamento 70…110 % Un Limiti di funzionamento – apertura interruttore: 35-70 % Un Potenza allo spunto (Ps) DC 200 W; AC = 200 VA Durata dello spunto circa 100 ms – chiusura interruttore: 85-110 % Un Potenza allo spunto (Ps) DC 200 W; AC = 200 VA Potenza di mantenimento (Pc) DC = 5 W; AC = 5 VA Durata dello spunto circa 100 ms Tempo di chiusura 40...80 ms Potenza di mantenimento (Pc) DC = 5 W; AC = 5 VA Tensione d’isolamento 2000 V 50 Hz (per 1 min) Tempo di apertura 60...80 ms Tensione d’isolamento 2000 V 50 Hz (per 1 min) 38 Interruttore rimovibile in gas HD4/R-Sec Norma IEC 62271-100 Gli interruttori di media tensione in gas SF6 HD4/R-Sec, specificamente realizzati per l’installazione nelle unità UniSec, sono dotati di comando laterale destro. Utilizzano il gas SF 6 per estinguere l’arco elettrico e come mezzo isolante. Sono realizzati con tecnica a poli separati. Il comando è del tipo ESH ad accumulo di energia e a sgancio libero, con manovre di apertura e chiusura indipendenti dall’azione dell’operatore. Aggiungendo accessori elettrici, è possibile il comando a distanza. La costruzione è compatta, resistente e di peso limitato. Gli interruttori HD4/R-Sec sono sistemi a pressione sigillati a vita (norme IEC 60271-1). Tecnica d’interruzione L’SF6 è un gas inerte con eccellenti proprietà isolanti. Grazie alla sua speciale stabilità termica e chimica, l’SF6 mantiene le proprie caratteristiche a lungo termine, garantendo un elevato grado di affidabilità degli interruttori. L’effetto di generazione e raffreddamento del gas SF 6 e la speciale forma dei contatti, estinguono gradualmente l’arco elettrico e ripristinano rapidamente le proprietà dielettriche, senza riaccensione. Questo processo determina valori di massima tensione molto bassi e una breve durata dell’arco. Queste caratteristiche rendono l’interruttore HD4/R-Sec ideale per sottostazioni di distribuzione MT. Dotazione standard 1 Pulsante di chiusura 2 Pulsante di apertura 3 Contamanovre 4 Indicatori meccanici di apertura/chiusura dell’interruttore 5 Leva manuale per carica molle 6 Indicatore meccanico stato carico/scarico delle molle di chiusura 7 Kit 1: gruppo di cinque contatti ausiliari aperto/chiuso. Un = 24…250 V AC-DC 8 Kit 2: sganciatore di apertura (M01); consente l’apertura remota dell’apparecchiatura. Caratteristiche elettriche Potenza di spunto 125 VA/W Tensioni disponibili 24-30-48-60-110-125-132-220-250 V– 48-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz 110-120-127-220-230-240 V 60 Hz 9 Kit 3: blocco a chiave in posizione aperta con chiavi diverse o identiche. Pressostato a due livelli − − Primo livello - intervento per bassa pressione: avviene la segnalazione quando la pressione del gas scende dal valore assoluto di 380 kPa ad un valore assoluto di 310 kPa. − − Secondo livello - intervento per pressione insufficiente: avviene la segnalazione quando la pressione del gas scende al di sotto del valore assoluto di 280 kPa. Il pressostato deve essere richiesto al momento dell’ordinazione perché va montato e collaudato in fabbrica. Dispositivo di blocco dell’interruttore con spie per pressione insufficiente del gas SF 6 Questo dispositivo è disponibile solo per interruttori provvisti di pressostato. Il circuito di blocco è un’applicazione opzionale e può essere installato solo da ABB. Sono disponibili le seguenti configurazioni: A - Circuito per apertura automatica dell’interruttore, con tre spie. B - Circuito per blocco dell’interruttore nella posizione in cui si trova, con tre spie. Dati tecnici HD4/R-Sec 12 kV 17,5 kV 24 kV Frequenza nominale Tensione nominale [Hz] 50/60 50/60 50/60 Tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] 75 95 125 Tensione nominale di prova a frequenza industriale [kV] 28 38 50 Corrente nominale [A] 630/800 630/800 630 Potere di interruzione [kA] 12/16/20(1)/25(2) 12/16/20(1) 12/16/20(1) Potere di chiusura [kA] 30/40/50/62,5 30/40/50 30/40/50 Durata di cortocircuito [s] 3 3 3 Interasse tra i poli [mm] 230 230 230 (1) (2) Per 21 kA contattare ABB 25 kA - 2s 39 3. Componenti principali Accessori dell’interruttore in gas Comando motorizzato per la carica delle molle (MS) Questo dispositivo carica automaticamente le molle del comando dopo la manovra di chiusura. Sganciatore di apertura supplementare (M02) Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del comando realizzando l’apertura dell’interruttore. Caratteristiche elettriche Caratteristiche elettriche Potenza di spunto 1500 VA / W Potenza di spunto 125 VA / W Potenza continuativa 400 VA / W Tensioni disponibili 24-30-48-60-110-125-132-220-250 V – Tempo di carica da 7 a 10 s 48-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz Tensioni disponibili 24-30-48-60-110-125-220 V – 110-120-127-220-230-240 V 60 Hz 24-30-48-60-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz 110-120-127-220-230-240 V 60 Hz Sganciatore di chiusura (MC) Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del comando realizzando la chiusura dell’interruttore. Sganciatore di minima tensione (MU) Questo sganciatore realizza l’apertura dell’interruttore in caso di brusca riduzione o interruzione della tensione di alimentazione. Caratteristiche elettriche Caratteristiche elettriche Potenza di spunto 250 VA / W Potenza di spunto 250 VA / W Potenza continuativa 5 VA / W Potenza continuativa 5 VA / W Tensioni disponibili 24-30-48-60-110-125-132-220-250 V – Tensioni disponibili 24-30-48-60-110-125-132-220-250 V – 40 24-30-48-60-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz 24-48-60-110-120-127-220-230-240 V 50 Hz 110-120-127-220-230-240 V 60 Hz 110-120-127-220-230-240 V 60 Hz Interruttore in vuoto estraibile Vmax/Sec Norma IEC 62271-100 Generalità Gli interruttori di media tensione Vmax sono costituiti da un monoblocco isolante nel quale sono alloggiate tre ampolle in vuoto. Il monoblocco e il comando sono fissati ad un telaio. L’ampolla in vuoto, una per polo, alloggia i contatti e costituisce la camera interruttiva. Monoblocco isolante La struttura dell’interruttore Vmax è costituita da un unico monoblocco isolante, dove sono alloggiate le tre ampolle in vuoto. Il monoblocco e il comando meccanico ad accumulo di energia, sono fissati ad un solido telaio metallico. La struttura risulta molto compatta e garantisce solidità e robustezza. La corsa ridotta dei contatti e la massa contenuta, limitano l’energia necessaria per la manovra, garantendo un’usura estremamente ridotta del sistema che richiede scarsa manutenzione. Le ampolle degli interruttori di media tensione Vmax sono le stesse adottate in altri tipi di interruttori (VD4, VM1, ecc.), hanno la caratteristica di interrompere la corrente generando sovratensioni di valore trascurabile ripristinando le proprietà dielettriche molto rapidamente.. Comando La serie Vmax è provvista di un comando meccanico ad accumulo di energia di semplice concezione e utilizzo, derivato dallo stesso comando meccanico della serie VD4. Il comando è a sgancio libero e garantisce manovre di apertura e chiusura indipendenti dall’operatore. Il sistema di molle del comando è ricaricabile sia manualmente sia mediante un motoriduttore. L’apertura e la chiusura dell’apparecchio possono essere eseguite per mezzo dei pulsanti posti sul fronte del comando oppure tramite gli sganciatori elettrici (chiusura, apertura e minima tensione). Gli interruttori sono sempre dotati di dispositivo antirichiusura per eliminare la possibilità di ripetute sequenze di apertura e chiusura in seguito a comandi di apertura e chiusura simultanei e mantenuti (locali e/o remoti). Carrello I poli e il comando sono fissati su un carrello metallico di supporto e movimentazione. Il carrello è provvisto di un sistema a ruote che rende possibili le operazioni di estrazione ed inserzione dell’apparecchio nello scomparto del quadro, a porta chiusa. Il carrello consente la messa a terra efficace dell’interruttore attraverso la struttura metallica del quadro. Interfaccia apparecchio-operatore La parte anteriore dell’interruttore rappresenta l’interfaccia dell’apparecchio verso l’operatore. È dotata dei seguenti accessori: − − pulsante di apertura − − pulsante di chiusura − − contamanovre − − indicatore dello stato di interruttore aperto e chiuso − − indicatore dello stato delle molle di comando cariche e scariche − − dispositivo di carica manuale delle molle di comando − − selettore di esclusione dello sganciatore di minima tensione (opzione). Caratteristiche elettriche Vmax/Sec Tensione nominale 12 kV 17,5 kV Frequenza nominale [Hz] 50/60 50/60 Tensione nominale di tensione ad impulso [kV] 75 95 Tensione nominale di prova a frequenza industriale [kV] 28 38 Corrente nominale [A] 630/1250 630/1250 Potere di interruzione [kA] 16/20/25 16/20/25 Potere di chiusura [kA] 40/50/62,5 40/50/62,5 Durata di cortocircuito [s] 3 3 Interasse tra i poli [mm] 150 150 41 3. Componenti principali Interruttore in vuoto estraibile VD4/Sec Norma IEC 62271-100 Le ampolle degli interruttori di media tensione VD4 impiegano il vuoto per l’estinzione dell’arco elettrico e come mezzo isolante. Grazie alle insuperabili proprietà del vuoto e della tecnica interruttiva utilizzata, l’interruzione della corrente avviene senza strappo dell’arco e senza generazione di sovratensioni. Il ripristino delle proprietà dielettriche dopo l’interruzione è estremamente rapido. Gli interruttori VD4 vengono impiegati per la protezione di cavi, linee aeree, motori, trasformatori, generatori e banchi di condensatori. Poli Gli interruttori di media tensione VD4 impiegano ampolle in vuoto incapsulate nei poli. L’incapsulamento dell’ampolla nei poli rende l’interruttore particolarmente resistente e lo protegge da urti, depositi di polvere e umidità. L’ampolla in vuoto alloggia i contatti e costituisce la camera interruttiva. Gli interruttori ABB utilizzano le tecniche di interruzione in vuoto più avanzate: con flusso magnetico radiale per interruttori dalle prestazioni medio-basse e a flusso magnetico assiale per quelli con elevato potere di interruzione. Entrambe le tecniche garantiscono la distribuzione omogenea delle radici dell’arco su tutta la superficie dei contatti, consentendo di ottenere le migliori prestazioni a tutti i valori di corrente. La struttura dell’ampolla in vuoto è relativamente semplice. L’involucro esterno è costituito da un isolatore ceramico, chiuso alle estremità da coperture in acciaio inossidabile. I contatti sono realizzati in rame puro e cromo sinterizzato e saldati ai terminali in rame. Una membrana metallica consente il movimento del gruppo mobile contattoterminale, garantendo al tempo stesso il mantenimento del vuoto nell’ampolla. I componenti dell’ampolla sono saldati in un ambiente in ultra vuoto per garantire nell’ampolla valori di vuoto inferiori a 10-5 Pa. L’ampolla non contiene quindi materiale ionizzabile. Al distacco dei contatti si genera comunque un arco elettrico, costituito esclusivamente dalla fusione e vaporizzazione del materiale dei contatti. Nell’ampolla è integrata una schermatura metallica che cattura i vapori metallici emessi durante l’interruzione e che controlla il campo elettrico. La particolare forma dei contatti genera un campo magnetico che forza l’arco a ruotare e ad interessare una superficie molto più ampia rispetto a quella dell’arco a contatto fisso. Tutto ciò, oltre a limitare lo stress termico sui contatti, rende trascurabile l’erosione dei contatti e, soprattutto, permette di controllare il processo di interruzione anche con correnti di cortocircuito molto elevate. L’arco elettrico permane sostenuto dall’energia esterna fino al passaggio della corrente per lo zero naturale. Le ampolle in vuoto ABB sono ampolle a corrente zero e sono esenti da reinneschi. La celere riduzione della densità di corrente e la rapida condensa dei vapori metallici, simultaneamente al passaggio della corrente per lo zero, permettono di ripristinare la massima rigidità dielettrica fra i contatti dell’ampolla in pochi millesimi di secondo. La supervisione del livello di vuoto non è necessaria in quanto i poli dell’interruttore sono sistemi a pressione sigillati a vita e non necessitano di manutenzione. Caratteristiche elettriche VD4/Sec Tensione nominale 42 24 kV Frequenza nominale [Hz] 50/60 Tensione nominale di tensione ad impulso [kV] 125 Tensione nominale di prova a frequenza industriale [kV] 50 Corrente nominale [A] 630/1250 Potere di interruzione [kA] 16/20/25 Potere di chiusura [kA] 40/50/62,5 Durata di cortocircuito [s] 3 Interasse tra i poli [mm] 210 Comando L’interruttore VD4 è dotato di un comando meccanico ad accumulo di energia. Lo sgancio è libero e consente quindi manovre di apertura e chiusura indipendenti dall’operatore. Il sistema di molle di comando è ricaricabile sia manualmente sia mediante un motoriduttore. L’apertura e la chiusura dell’apparecchio possono essere eseguite per mezzo dei pulsanti posti sul fronte del comando oppure tramite gli sganciatori elettrici (chiusura, apertura e minima tensione). Gli interruttori sono sempre dotati di dispositivo di antirichiusura per eliminare la possibilità di comandi di apertura e chiusura contemporanei, comandi di chiusura con molle scariche o con i contatti principali non ancora in posizione di fine corsa. Carrello I poli e il comando sono fissati su un carrello metallico di supporto e movimentazione. Il carrello è provvisto di un sistema a ruote che rende possibili le operazioni di estrazione ed inserzione dell’apparecchio nello scomparto del quadro a porta chiusa. Il carrello consente la messa a terra efficace dell’interruttore attraverso la struttura metallica dell’unità del quadro. Il carrello dell’interruttore in vuoto può essere motorizzato. Le manovre di inserzione ed estrazione possono essere eseguite per mezzo di comandi elettrici, sia localmente dall’operatore che mediante un sistema remoto. Interfaccia apparecchio-operatore La parte frontale dell’interruttore contiene l’interfaccia utente, dotata dei seguenti accessori: − − Pulsante ON − − Pulsante OFF − − Contamanovre − − Indicatore dello stato di interruttore aperto e chiuso − − Indicatore dello stato delle molle di comando cariche e scariche − − Dispositivo di carica manuale delle molle del comando − − Selettore di esclusione dello sganciatore di minima tensione (opzione). 43 3. Componenti principali Accessori per interruttore tipo Vmax/Sec e VD4/Sec Sganciatore di apertura (M01) Questo dispositivo consente il comando di apertura a distanza dell’apparecchio. Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate nella tabella 1. Comando motorizzato per la carica delle molle (MS) Questo dispositivo carica automaticamente le molle del comando dopo la manovra di chiusura. Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate nella tabella 1. Sganciatore di chiusura (MC) Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del comando realizzando la chiusura dell’interruttore. Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate nella tabella 1. Sganciatore di apertura supplementare (M02) Questo sganciatore è un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la leva del comando realizzando l’apertura dell’interruttore. Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate nella tabella 1. Sganciatore di minima tensione (MU) Questo sganciatore realizza l’apertura dell’interruttore in caso di brusca riduzione o interruzione della tensione di alimentazione. Le caratteristiche elettriche e di funzionamento sono indicate nella tabella 1. 44 Caratteristiche elettriche 24 - 30 - 48 - 60 - 110 - 132 - 220 - 250 V DC-AC (50-60 Hz) Un Limiti di funzionamento Durata di funzionamento MO1-MO2-MC 65...120 % Un MU 35...85 % Un RL1 85...110 % Un MO1-MO2 33,5...60 ms MC 45...80 ms MU 60...60 ms Potenza allo spunto (Ps) < 150 W Durata dello spunto 150 ms Potenza di mantenimento (Pc) 3W Tensione di isolamento 2000 V 50-60 Hz (per 1 min) Tabella 1 Contattore in vuoto estraibile VSC/P Norma IEC 60470 I contattori di media tensione VSC/P sono apparecchi idonei per funzionare in corrente alternata e vengono di norma impiegati per comandare utenze che richiedono un elevato numero di manovre orarie. Sono idonei per comandare e proteggere motori, trasformatori e banchi di rifasamento. Se equipaggiati con fusibili adeguati, possono essere impiegati in circuiti con livelli di guasto fino a 1000 MVA. La durata elettrica dei contattori VSC/P è definita dalla categoria AC3 con 100.000 manovre (chiusura/apertura) e corrente interrotta di 400 A. Contattore VSC/P Questi contattori sono costituiti da un monoblocco in resina contenente i seguenti componenti: − − ampolle in vuoto − − parti mobili − − attuatore magnetico − − alimentatore multitensione − − accessori e contatti ausiliari. I contattori sono disponibili nelle seguenti versioni: − − VSC7/P per tensioni fino a 7,2 kV −− VSC12/P per tensioni fino a 12 kV. Comando Data la presenza dell’attuatore magnetico, i contattori VSC/P necessitano di una quantità trascurabile di energia ausiliaria in tutte le configurazioni (15 W allo spunto - 36 W per 6 secondi la prima volta se il condensatore principale è completamente scarico - 5 W in continuo). Il contattore VSC/P è disponibile in tre diverse configurazioni: − − SCO (singola manovra di comando). Il contattore si chiude quando viene erogata tensione ausiliaria all’ingresso dell’alimentatore multitensione, mentre si apre quando la tensione ausiliaria si interrompe. − − DCO (doppia manovra di comando). Il contattore si chiude quando viene erogata tensione ausiliaria all’ingresso di chiusura dell’alimentatore multitensione, mentre si apre quando viene erogata tensione all’ingresso di apertura. La funzione antirichiusura è incorporata. − − A richiesta, la configurazione DCO è disponibile anche con una funzione di minima tensione ritardata. Questa funzione consente l’apertura automatica del contattore quando il livello di tensione ausiliaria scende al di sotto dei livelli definiti dalle norme IEC. L’apertura può essere ritardata da 0 a 5 secondi (regolazione definita dal cliente mediante dip-switch). Fusibili Il contattore è dotato di fusibili di media tensione per la protezione delle utenze. Il coordinamento tra contattore, fusibili e unità di protezione in classe C è garantito in conformità alle norme IEC 60470. Il telaio portafusibili è di norma predisposto per l’installazione di tre fusibili con dimensioni e percussore di tipo medio, secondo le norme di seguito indicate: − − DIN 43625 − − BS 2692 (*). Possono essere impiegati i seguenti fusibili: − − tipo DIN con lunghezza di 192, 292 e 442 mm − − tipo BS con lunghezza di 235, 305, 410, 453 e 553 mm. (*) I fusibili ABB CMF-BS non sono utilizzabili su VSC/P. Caratteristiche elettriche VSC/P VSC7/P VSC12/P Tensione nominale [kV] 7,2 12 Tensione nominale di isolamento [kV] 7,2 12 Tensione di prova a frequenza industriale [kV] 1 min 20 28 Tensione di tenuta ad impulso [kV] 60 75 Frequenza nominale [Hz] 50/60 50/60 Corrente nominale ammissibile di breve durata [kA] (1) …50 …50 Corrente di cresta [kA] …125 …125 Corrente di tenuta all’arco interno (2) [kA] 1 s …50 …50 Corrente nominale massima del contattore [A] 400 400 Limitata dai fusibili. (2) I valori di tenuta all’arco interno sono garantiti negli scomparti a monte dei fusibili (sbarre e apparecchi) dalla struttura del quadro e nello scomparto a valle (linea) dalle proprietà limitatrici dei fusibili. (1) 45 3. Componenti principali I telai portafusibili sono provvisti di dispositivo di apertura automatica anche in caso di intervento di un solo fusibile. Tale dispositivo non consente la chiusura del contattore in caso di mancanza anche di un solo fusibile. La gamma ABB di fusibili per la protezione dei trasformatori è denominata CEF, mentre quella per motori e condensatori CMF. Norme IEC 60470 per il contattore IEC 60282-1 per i fusibili. Prestazioni limite del contattore con fusibili 3,6 kV 7,2 kV 12 kV Motori kW 1000 1800 3000 Trasformatori kVA 2000 2500 2500 Condensatori kVAR 1000 1800 3000 Massima corrente di carico dei fusibili Linea Trasformatori Tensione nominale Fusibile Carico massimo Motori Fusibile Carico massimo Unica batteria di condensatori Fusibile Carico massimo 3,6 kV 200 A 160 A 315 A 250 A 450 A 250 A 7,2 kV 200 A 160 A 315 A 250 A 355 A 250 A 12 kV 200 A 160 A 200 A 160 A 200 A 160 A Nota: la dimensione del fusibile è indicativa; per selezionare il fusibile consultare il catalogo tecnico dei contattori. 46 Interruttori di manovra-sezionatori in gas GSec Norma IEC 60265-1 IEC 62271-102 IEC 62271-105 GSec è un interruttore di manovra-sezionatore a 3 posizioni isolato in gas SF6. I contatti dell’interruttore di manovra-sezionatore sono alloggiati in un involucro realizzato con due materiali: la parte superiore è un involucro stampato in resina per garantire il livello di isolamento; la parte inferiore è realizzata in acciaio inossidabile per garantire la segregazione metallica e la messa a terra tra la cella sbarra e la cella cavi. Questo garantisce la massima sicurezza del personale in caso di interventi nella cella linea anche con le sbarre principali sotto tensione, ad esempio per sostituire uno o più fusibili o per controllare i cavi. L’interruttore di manovra-sezionatore può essere impiegato abbinato a fusibili, ad esempio per la protezione di trasformatori. Attuatore L’attuatore GSec è accessibile direttamente dal fronte e consente una facile installazione plug and play e sostituzione degli accessori. L’attuatore GSec presenta innesti leva separati per le manovre di isolamento e messa a terra. GSec utilizza due diversi tipi di attuatori: − − 1S - Singola molla: per le manovre di chiusura e apertura. Può essere azionato a leva e a motore −− 2S - Doppia molla: per le manovre di chiusura e apertura. Può essere azionato mediante pulsanti (carica delle molle tramite leva) o sganciatori di apertura e chiusura (carica delle molle tramite motore). In caso di emergenza, entrambi gli attuatori possono essere azionati manualmente mediante una leva di manovra (1S) o pulsanti (2S), anche se dotati di comando a motore. Attuatore 1S - Singola molla Questo comando consente la rapida chiusura e apertura, manuale o motorizzata, dell’interruttore di manovrasezionatore con velocità di manovra indipendente dall’operatore. La chiusura o l’apertura viene realizzata caricando la molla (manualmente o tramite comando motorizzato) finché non supera il punto morto. Questo comando realizza inoltre la rapida chiusura manuale del sezionatore di terra con velocità di manovra indipendente dall’operatore. Attuatore 2S - Doppia molla Questo comando consente la rapida chiusura manuale dell’interruttore di manovra-sezionatore con manovra indipendente dall’operatore, mediante una molla caricata finché non supera il punto morto. Il ciclo di manovra avviene nella seguente sequenza: − − carica delle molle di apertura e chiusura mediante leva o comando motorizzato − − chiusura dell’interruttore di manovra-sezionatore mediante pulsante o sganciatore di chiusura − − apertura dell’interruttore di manovra-sezionatore mediante pulsante o sganciatore di apertura. L’apertura può avvenire anche per l’intervento di un fusibile oppure tramite bobina di minima tensione. L’attuatore di tipo 2 realizza inoltre la rapida chiusura manuale del sezionatore di terra con velocità di manovra indipendente dall’operatore. Attuatori Unità 1S - Singola molla 2S - Doppia molla SDC, SDS SFC, SFS – SDM – SDD – SBC, SBS – SBM – SBR – DRC, DRS – – SFV – 47 3. Componenti principali Tempi d’intervento attuatori GSec Diagramma di funzionamento del comando 1S - Singola molla Diagramma di funzionamento del comando 2S - Doppia molla 100% 100% 50% 0% 0% tempo Ts1 Tc T close Ts1 tempo Tc Ts2 T open Posizione del contatto di linea Tempo di carica della molla Tc T close T open Posizione del contatto di linea Stato della carica della molla Ts1 Tc Stato della carica delle molle Ts2 Tempo di carica delle molle – comando manuale: dipende dall’operatore – comando manuale: dipende dall’operatore – comando motorizzato = 3-4 s – comando motorizzato = 3-4 s Tc Tempo di apertura o chiusura del contatto < 0,3 s Tc Tempo di apertura o chiusura del contatto < 0,3 s Tclose Tempo di chiusura totale < 5 s (comando motorizzato) Tclose Tempo di chiusura totale < 0,3 s (comando motorizzato) Topen Tempo di apertura totale < 5 s (comando motorizzato) Topen Tempo di apertura totale < 0,3 s (comando motorizzato) 48 Controle à distância do GSec Todos os tipos de seccionador GSec podem ser comandados à distância para as manobras de abertura e colocação em linha. Para o comando 1S - Mola simples - o controle à distância é realizado graças ao motor para a carga da mola. O controle à distância do comando 2S - Mola dupla acontece mediante o motor de carga das molas e as bobinas de fechamento e de abertura. O sistema de comando do motor e das bobinas pode ser simples ou realizado mediante um dispositivo eletrônico (MOD, Motor Operating Device). Características elétricas Tensão nominal kV 12 17,5 24 – Fase-fase e fase-terra kV 28 38 50 – Entre os contatos abertos kV 32 45 60 – Fase-fase e fase-terra kVp 75 95 125 – Entre os contatos abertos kVp 85 110 145 Frequência nominal Hz 50-60 50-60 50-60 Corrente nominal (40 °C) A 800 (1) 800 (1) 630 Tensão suportável à frequência industrial (50-60 Hz, 1 min.) Tensione suportável de impulso atmosférico (BIL 1,2/50 µs) Corrente nominal admissível de curta duração kA 25 (2s) (2) 20 (3s) (2)(3) 16 (3s) - 20 (3s) (2)(3) Capacidade de fechamento (corrente de crista) kAp 62,5 52,5 40-52,5 – Carga ativa A 800 (1) 800 (1) 630 – Transformadores a vácuo A 16 16 16 – Linhas a vácuo A 25 25 25 – Cabos a vácuo A 50 50 50 – Circuitos em anel A 800 (1) 800 (1) 630 Duração elétrica do contato de linha classe E3 - até 5 fechamentos e 100 interrupções da corrente nominal Duração elétrica do contato de terra classe E2 - até 5 fechamentos Duração mecânica do contato de linha com comando 1S - Mola simples classe M2 - 5000 manobras mecânicas Duração mecânica do contato de linha com comando 2S - Mola dupla classe M1 - 1000 manobras mecânicas Duração mecânica do contato de terra classe M0 - 1000 manobras mecânicas Capacidade de interrupção: Desempenhos mecânicos e elétricos (1) (2) (3) 630 A para SDC com comando 2S - Mola dupla 16 kA (3s) para SDC com comando 2S - Mola dupla Para 21 kA (3s), entre em contato com a ABB 49 3. Componenti principali Accessori degli interruttori di manovra-sezionatori in gas GSec 1. Blocchi a chiave Consentono di bloccare ciascuna delle sedi di manovra dell’apparecchio (linea e terra) in aperto oppure in chiuso. Si possono combinare fino ad un massimo di due chiavi per la linea e due chiavi per la terra. Sono disponibili tre tipi di chiavi: standard, Ronis e Profalux. La sede di manovra di linea dei sezionatori con comando 2S - Doppia molla non può essere bloccata in posizione chiusa. 2. Predisposizione per lucchetti Consente di alloggiare dei lucchetti per bloccare l’apparecchio nella posizione di aperto, in linea o a terra. Si possono combinare fino ad un massimo di tre lucchetti per apparecchio. Il diametro massimo del gancio del lucchetto è 6 mm. È presente nella fornitura standard di tutti i GSec; i lucchetti non sono forniti. Blocchi a chiave 3. Contatti ausiliari Consentono di segnalare a distanza la posizione dell’apparecchio. Sono disponibili 4 contatti ausiliari per la linea e 4 per la terra. Ciascun contatto può essere utilizzato come circuito normalmente chiuso (NC) o normalmente aperto (NA). Vedi schema elettrico. Linea Terra 50 Comando 1S - Singola molla Comando 2S - Doppia molla 2 chiavi libere - 1 aperto e 1 chiuso 1 chiave libera - aperto 1 chiave libera - chiuso 2 chiavi libere - 1 aperto e 1 chiuso 1 chiave libera - aperto Portata massima AC DC 1 chiave libera - chiuso Tensione [V] 250 250 Corrente [A] 16 0,3 4. Motore per comando 1S - Singola molla (-MAD) Il motore realizza il caricamento automatico della molla del comando 1S - Singola molla per le manovre di linea. In questo modo è possibile manovrare il sezionatore da remoto. I tempi di chiusura (Tclose) e di apertura (Topen) del sezionatore sono inferiori a 5 secondi. Per le modalità di alimentazione del motore vedere schema elettrico. DC DC/AC (50Hz) 6. Sganciatore di apertura -MBO4 (per comando 2S - Doppia molla) È un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva l’apertura del contatto di linea dell’apparecchio. Vedi schema elettrico. Il tempo di apertura totale dei contatti del sezionatore è di 300 ms. Caratteristiche: Tensione di alimentazione LV [V] AC (50-60 Hz) DC 48, 60 24, 48, 60 Tensione di alimentazione [V] 24 48 110 220 Tensione di alimentazione HV [V] 110-127, 220-250 110-132, 220-250 Potenza richiesta [W/VA] 90 90 90 90 Potenza allo spunto 200 VA In caso di malfunzionamento del motore è sempre possibile manovrare il sezionatore manualmente attraverso la leva di manovra. 5. Motore per comando 2S - Doppia molla (-MAD) Il motore realizza il caricamento automatico delle molle del comando 2S - Doppia molla per le manovre di linea. Grazie a questo motore e agli sganciatori di chiusura ed apertura è possibile manovrare il sezionatore da remoto. Il tempo di caricamento delle molle con il motore è inferiore a 4 secondi. Per le modalità di alimentazione del motore vedere schema elettrico. DC DC/AC (50Hz) Tensione di alimentazione [V] 24 48 110 220 Potenza richiesta [W/VA] 260 260 260 260 La motorizzazione è disponibile con le seguenti modalità: − − CCO (Charge - Close - Open) a tre fasi: il motore carica le molle del comando e poi la chiusura e la successiva apertura avvengono tramite due input (pulsanti o bobine) − − CO (Charge and close - Open) a due fasi: il motore carica le molle del comando e realizza la chiusura del sezionatore. L’apertura avviene tramite un successivo input (pulsante o bobina). In caso di malfunzionamento del motore è sempre possibile manovrare il sezionatore manualmente attraverso la leva di manovra. 200 W 7. Sganciatore di chiusura -MBC4 (per comando 2S - Doppia molla) È un dispositivo elettromeccanico che, in seguito ad eccitazione di un elettromagnete, attiva la chiusura del contatto di linea dell’apparecchio. Vedi schema elettrico. Il tempo di chiusura dei contatti del sezionatore è di 300 ms. Caratteristiche: Tensione di alimentazione LV [V] AC (50-60 Hz) DC 48, 60 24, 48, 60 Tensione di alimentazione HV [V] 110-127, 220-250 110-132, 220-250 Potenza allo spunto 200 VA 200 W 8. Sganciatore di minima tensione -MBU (per comando 2S - Doppia molla) Questo sganciatore realizza l’apertura del contatto di linea dell’interruttore di manovra-sezionatore quando si verifica una riduzione o interruzione nella tensione dell’alimentazione ausiliaria. Vedi schema elettrico. Caratteristiche: AC (50 Hz) Tensione di alimentazione LV DC 48, 60 24, 48, 60 Tensione di alimentazione HV [V] 110-132 (*) 220-250 (*) 110-132 220-250 Potenza allo spunto 150 VA 150 W Durata dello spunto [V] [ms] 150 150 Potenza di mantenimento 3 VA Limiti di intervento 35-70% della tensione nominale dell’alimentazione ausiliaria (*) 3W Disponibili anche per 60 Hz 51 3. Componenti principali 9. Bobina blocco inserzione leva di manovra nella sede di linea -RLE5 (per comando 1S - Singola molla) Quando la bobina non è alimentata, un blocco meccanico impedisce di inserire la leva nella sede di manovra di linea. Vedi schema elettrico. Questo accessorio è disponibile solo per il comando 1S - Singola molla. Caratteristiche: Tensione di alimentazione DC [V] 24, 30, 48, 60, 110, 220, 240 Potenza nominale [W] 250 Potenza continua [W] 5 Durata allo spunto [ms] 150 10. Bobina blocco inserzione leva di manovra nella sede di terra -RLE3 Quando la bobina non è alimentata, un blocco meccanico impedisce di inserire la leva nella sede di manovra del sezionatore di terra. Vedi schema elettrico. Questo accessorio è in alternativa al blocco a chiave della sede di manovra di terra. Caratteristiche: Tensione di alimentazione DC [V] 24, 30, 48, 60, 110, 220, 240 Potenza nominale [W] 250 Potenza continua [W] 5 Durata allo spunto [ms] 150 11. Contatto di segnalazione intervento fusibili Quando un fusibile interviene, una catena cinematica attiva un indicatore visibile dal fronte del pannello (fornitura standard per ogni GSec/T2F). In aggiunta è possibile richiedere un contatto di segnalazione per trasmettere a distanza l’informazione di intervento del fusibile. Il contatto può essere normalmente aperto (NA) oppure normalmente chiuso (NC). Vedi schema elettrico. 52 12. Dispositivi di presenza tensione VDS e VPIS I pannelli UniSec possono essere dotati di due diversi tipi di dispositivi di presenza tensione VDS e VPIS. VDS: dispositivo basato sul sistema HR conforme alla norma IEC 61243-5. Il VDS è composto da un dispositivo fisso con le prese capacitive, installato sul quadro, e uno mobile sul quale sono installati gli indicatori luminosi che rilevano visivamente la presenza o assenza di tensione e concordanza di fase. VPIS: dispositivo conforme alla IEC 61958. Il VPIS è composto da un dispositivo fisso installato sul quadro con prese capacitive e indicatori luminosi che forniscono agli operatori lo stato di tensione del circuito principale del quadro. I dispositivi possono essere abbinati alla traversa con indicatori capacitivi o TA tipo DIN. 13. Manometro (analogico) Il manometro visualizza la pressione del gas e ne fornisce un’indicazione di tipo analogico. L’informazione è visibile dal fronte del pannello e può anche essere inviata a distanza tramite un cablaggio e una morsettiera. Vedi schema elettrico. 14. Densostato termocompensato Il densostato consente il monitoraggio della pressione del gas e produce un allarme che segnala la presenza di bassa pressione. Segnale Descrizione OK Pressione di corretto funzionamento LOW Indicazione di minimo livello del gas in cui si garantisce la funzionalità del sezionatore VERY LOW Il sezionatore non può essere manovrato 15. Motor Operating Device (MOD) MOD è un dispositivo elettronico che controlla/comanda il motore carica molle e le bobine dei comandi del GSec ed è inoltre provvisto di uscite binarie per indicare lo stato dell’apparecchio. Il MOD svolge anche funzioni di protezione e diagnostica, in particolare protegge da sovracorrenti, sovratemperature e cortocircuito il motore e le bobine e verifica continuamente le condizioni del comando del sezionatore, del motore, delle bobine, degli ingressi binari e dell’alimentazione ausiliaria. È anche possibile trasmettere a distanza lo stato delle segnalazioni tramite un cablaggio e una morsettiera. Vedi schema elettrico. Lo stato di funzionamento del sezionatore può essere visualizzato direttamente dal fronte del comando tramite 3 LED posizionati sul dispositivo di interfaccia locale (HMI) oppure da remoto attraverso le uscite binarie. Attraverso la HMI è possibile inoltre commutare il controllo del sezionatore da remoto a locale (pulsante L/R). In alternativa è sempre disponibile la motorizzazione elettrica senza diagnostica e funzioni di segnalazione fornite dalla versione MOD. Un DC Tensione (V) Attuatore 1S (Single Spring) Attuatore 2S (Double Spring) (*) 24(*) 48 60 AC 110 220 110 230 Potenza apertura (W) (VA) 160 200 200 Potenza chiusura (W) (VA) 160 200 200 Potenza apertura (W) (VA) 220 440 440 Potenza chiusura (W) (VA) 220 440 440 Per attuatore 2S - Doppia molla contattare ABB. 53 3. Componenti principali Fusibili ABB CEF per la protezione del trasformatore Norma IEC 60282-1/DIN 43625 È possibile connettere in serie con l’interruttore di manovrasezionatore tre fusibili (uno per ogni fase) per proteggere il trasformatore. La scelta del fusibile in base alla tensione e alla potenza del trasformatore deve essere effettuata in conformità ai dati indicati nella tabella. Protezione del trasformatore e scelta fusibili Quando i sezionatori sono impiegati per il comando e la protezione dei trasformatori vengono dotati di un particolare tipo di fusibili limitatori che garantiscono la selettività con altri dispositivi di protezione e possono accettare, senza deterioramento, le elevate correnti di inserzione dei trasformatori. In questo caso la protezione contro le sovracorrenti sul lato media tensione del trasformatore non è indispensabile in quanto tale compito è assunto dalla protezione prevista sul lato di bassa tensione. La protezione sul lato media tensione può essere affidata al solo fusibile, che deve essere scelto tenendo conto della corrente di inserzione a vuoto, che può assumere valori uguali o maggiori di 10 volte la corrente nominale in funzione della potenza del trasformatore e al tipo di lamierini impiegati (laminati a caldo oppure a cristalli orientati). La massima corrente di inserzione si ha quando la chiusura dell’interruttore avviene in corrispondenza del passaggio per lo zero della tensione. Altro risultato da garantire è la protezione contro i guasti dell’avvolgimento di bassa tensione e del tratto di collegamento da questo all’interruttore posto sul secondario, evitando l’impiego di fusibili con corrente nominale troppo elevata, per poter assicurare l’intervento in tempo breve anche in queste condizioni di guasto. Una rapida verifica della corrente di corto circuito ai morsetti secondari del trasformatore e a monte dell’interruttore sul secondario, se posto a distanza significativa, consente di verificare sulla curva di fusione del fusibile il tempo di intervento. La tabella di impiego riportata tiene conto di entrambe le condizioni richieste, ossia corrente nominale sufficientemente alta per evitare fusioni intempestive in fase di inserzione a vuoto e comunque di valore tale da garantire la protezione della macchina per guasti sul lato di bassa tensione. Scelta dei fusibili per la protezione del trasformatore Tensione nominale del trasformatore [kV] 25 3 16 25 25 40 40 50 63 80 100 125 5 10 16 25 25 25 40 40 50 63 80 6 6 16 16 25 25 25 40 40 50 63 10 6 10 16 16 16 20 20 25 31,5 12 6 6 10 16 16 16 20 20 25 15 6 6 10 10 16 16 16 20 20 6 6 6 10 10 16 16 16 24 6 6 6 6 10 10 16 16 54 Potenza del trasformatore [kVA] 50 75 100 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 – – – – – – 100 125 – – – – 80 100 125 – – – 40 50 63 80 100 125 – 40 40 50 63 80 100 125 20 25 40 40 50 63 80 80 20 20 25 31,5 40 50 63 80 16 20 20 25 40 40 50 63 Fusibile CEF In [A] Tensione nominale dei fusibili [kV] 3,6/7,2 12 17,5 24 Trasformatori di misura Trasformatori di corrente a norme DIN I trasformatori di corrente del tipo a norme DIN sono isolati in resina e vengono impiegati per alimentare misure e protezioni. Questi trasformatori sono a nucleo avvolto con uno o più nuclei, con prestazioni e classi di precisione adeguate alle esigenze dell’impianto. Questi dispositivi rispondono alla norma IEC 60044-1. Le loro dimensioni sono conformi alla norma DIN 42600 Narrow Type. I trasformatori di corrente possono inoltre essere forniti di presa capacitiva per il collegamento a dispositivi di segnalazione di presenza tensione. La gamma ABB di trasformatori di corrente è denominata TPU. Trasformatore di corrente Trasformatori di tensione I trasformatori di tensione sono di tipo isolato in resina epossidica e vengono impiegati per alimentare misure e protezioni. Sono disponibili per il montaggio fisso o su piastra rimovibile per i pannelli con interruttore estraibile. In questo caso i trasformatori possono essere dotati di fusibile di protezione di media tensione. Rispondono alle norme IEC 60044-2. Le loro dimensioni sono conformi alla norma DIN 42600 Narrow type. Questi trasformatori possono essere a uno o due poli, con prestazioni e classi di precisione adeguate ai requisiti funzionali degli strumenti ad essi collegati. La gamma ABB di trasformatori di tensione è denominata TJC, TDC, TJP. TV fase-terra – tipo TJC Trasformatori di corrente toroidali I trasformatori toroidali sono di tipo isolato in resina e vengono impiegati per alimentare misure e protezioni. Questi trasformatori possono essere a nucleo chiuso o apribile. Possono essere impiegati sia per la misura delle correnti di fase che per il rilevamento della corrente di guasto a terra. Rispondono alle norme IEC 60044-1. TV fase-fase – tipo TDC TV fase-terra con fusibile – tipo TJP Trasformatore di corrente toroidale con isolamento di bassa tensione 55 3. Componenti principali Sensori di misura Trasformatori di misura elettronici La tecnologia del futuro per la misura di correnti e tensioni nei quadri UniSec intelligenti è un trasformatore di misura (appartenente, secondo le attuali norme IEC, al gruppo dei trasformatori di misura elettronici), chiamato brevemente “sensore”. Questi sensori sostituiscono i trasformatori di misura convenzionali con nucleo ferromagnetico. La caratteristica distintiva dei sensori ABB è il livello del segnale di uscita, perfettamente adattato alle esigenze delle apparecchiature a microprocessore, le quali non necessitano di potenza per l’alimentazione ma solo di un segnale. Il livello del segnale di uscita analogica dipende dal principio utilizzato e può essere: −− nell’ordine di mV per il sensore di corrente (il valore caratteristico è 150 mV alla corrente primaria nominale) − − nell’ordine di volt per i sensori di tensione in cui il rapporto di partizione è 1:10000 (ad es. uscita 1/√3 V per tensione nominale del sistema 10000/√3 kV sul lato primario/ ingresso). Il quadro UniSec può essere equipaggiato con i sensori di tipo KEVCD. Per quanto concerne le dimensioni, il sensore di tipo a blocco KEVCD è conforme alle norme DIN. Sono disponibili due versioni: una versione con misura di corrente e funzione di indicazione della tensione, l’altra sia con misura di corrente che di tensione. Tutte le misure/indicazioni per ogni fase vengono realizzate all’interno di uno stesso strumento, pertanto non sono necessari dispositivi aggiuntivi. Linearità dei sensori ABB e confronto con la forma d’onda dei segnali di uscita di un trasformatore di corrente convenzionale in saturazione Caratteristiche dei sensori I sensori di corrente e tensione non presentano strutturalmente un nucleo ferromagnetico. Ciò comporta numerosi importanti vantaggi: − − il comportamento del sensore non è influenzato dalla non linearità e ampiezza della curva di isteresi; ciò comporta una risposta precisa e lineare per un’ampia gamma dinamica di grandezze misurate − − si può utilizzare un unico dispositivo/sensore sia per la misura che per la protezione (non sono necessari dispositivi separati) −− non si verificano perdite di isteresi, quindi i sensori presentano un’ottima risposta anche a frequenze diverse da quella nominale, garantendo un segnale molto selettivo per le funzioni di protezione, in modo da ottenere un’analisi dei guasti molto precisa e un’efficace localizzazione dei guasti − − i sensori non presentano stati di funzionamento pericolosi (non sussistono problemi di uscite cortocircuitate o aperte) e ciò comporta un’elevata sicurezza per i dispositivi circostanti e il personale. Il segnale di uscita rimane molto basso perfino in situazioni di guasto della rete − − l’impiego di sensori elimina la possibilità di fenomeni di ferrorisonanza, aumentando ulteriormente la sicurezza e l’affidabilità della rete di distribuzione; inoltre, non sono necessari ulteriori dispositivi di protezione, cablaggi o particolari investimenti. I sensori ABB sono collegati agli apparecchi di misura e protezione per mezzo di cavi schermati e connettori, garantendo un elevato grado di immunità ai disturbi elettromagnetici. La precisione di questi sensori, compreso il cablaggio, viene verificata e testata, quindi è garantita la disponibilità di informazioni precise fino allo strumento di misura. Inoltre, l’impiego di sensori e relè ABB garantisce una totale precisione del sistema, vale a dire assicura la precisione dell’intera catena di misura (sensori più IED) superiore all’1%. Secondaria Sensore ABB Uscita Us Livello di saturazione TA standard is 10 A 56 100 A 1000 A 10000 A Corrente primaria Vantaggi dei sensori Data la risposta lineare e l’ampio campo dinamico, i sensori sono dispositivi molto più standardizzati (rispetto a numerosi diversi modelli di TA e TV). Pertanto, è molto più semplice selezionare il modello adeguato (semplificazione delle attività di ingegneria) ed è possibile ridurre le parti di ricambio. La significativa riduzione del consumo di energia durante il funzionamento dei sensori per effetto di perdite trascurabili indotte dai sensori (assenza di ferro = nessuna perdita di isteresi; corrente inferiore sull’avvolgimento e trascurabile in uscita = perdite ridotte sull’avvolgimento dei sensori) comporta un enorme risparmio in termini di energia persa e un aumento minimo di temperatura (con conseguente miglioramento delle condizioni termiche e dello stato di invecchiamento all’interno dell’applicazione). Si ottengono in tal modo dispositivi notevolmente più leggeri rispetto ai TA o TV convenzionali. Di conseguenza, non sono necessari impianti/attrezzi speciali per trasportarli e ciò consente una riduzione dei costi di trasporto. Il rapido collegamento dei sensori ai dispositivi elettronici senza necessità di attrezzi particolari, semplifica e riduce gli oneri di montaggio. Sensore di corrente Il sensore di corrente si basa sul principio della bobina di Rogowski. La bobina di Rogowski funziona nello stesso modo dei trasformatori di corrente convenzionali a nucleo ferromagnetico (TA). La principale differenza fra la bobina di Rogowski e il TA è che gli avvolgimenti della bobina sono avvolti su un nucleo non magnetico, invece che ferromagnetico. Di conseguenza, i segnali di uscita dalle bobine di Rogowski sono lineari, in quanto il nucleo non magnetico non è soggetto a saturazione. Le bobine di Rogowski producono una tensione in uscita (US), vale a dire una derivata temporale scalare della corrente primaria misurata (I P). Principio di funzionamento della bobina di Rogowski Ip US dip (t) uS (t) = M ––––––– dt Sensore di corrente e tensione di tipo a blocco KEVCD Sensori di corrente 57 3. Componenti principali L’integrazione del segnale di uscita del sensore di corrente viene effettuata all’interno dell’IED connesso per ottenere le informazioni sul valore effettivo di corrente. Nel caso di corrente primaria solo sinusoidale (Ip) alla frequenza nominale defi nita come: ip (t) = √2 Ip sin(ωt) la tensione in uscita dalla bobina di Rogowski è Sensori di tensione Il sensore di tensione si basa sul principio del divisore resistivo. È costituito da 2 elementi resistivi che dividono il segnale d’ingresso in modo da poter collegare un dispositivo di misura a bassa tensione standard. La principale differenza fra il divisore resistivo e il trasformatore di tensione convenzionale (TV) è il loro principio di funzionamento. Nel TV la tensione viene indotta nell’avvolgimento. Nel divisore resistivo, la tensione viene semplicemente divisa in relazione alle resistenze degli elementi resistivi, pertanto non si verifica alcuna induzione. us (t) = M √2 Ip ωcos(ωt) Principio di funzionamento del divisore resistivo In questo caso, il valore effi cace (r.m.s.) del segnale d’uscita potrebbe essere misurato facilmente anche senza un convertitore, impiegando un voltmetro o un oscilloscopio, osservando uno sfasamento di 90° rispetto alla corrente primaria. La tensione in uscita è sfasata di 90° rispetto alla forma d’onda della corrente primaria. Per questo motivo, per informazioni semplici e grossolane sul segnale di corrente misurato è possibile utilizzare voltmetri con elevata impedenza d’ingresso. Tuttavia, per ottenere informazioni esatte e precise in condizioni di transitori, conoscere il contenuto di diverse componenti di frequenza o eventuali distorsioni della forma d’onda della corrente che si presentano nella rete di distribuzione, è necessaria l’integrazione di un segnale di tensione prodotto dalla bobina di Rogowski. Questa funzionalità è già garantita dagli IED forniti da ABB, che offrono una misura molto precisa della corrente primaria. La tensione in uscita della bobina di Rogowski dipende dalla frequenza, pertanto il valore nominale della tensione è 150 mV a 50 Hz e 180 mV a 60 Hz. Dopo aver impostato la frequenza nominale nell’IED, il sensore fornisce informazioni precise sul segnale di corrente primaria misurata perfino in presenza di diverse armoniche (nessuna perdita di isteresi e nessuna saturazione), quindi garantisce prestazioni corrette per tutte le funzioni di protezione. In teoria, la risposta dell’uscita della bobina di Rogowski è lineare nella gamma dinamica illimitata della corrente primaria misurata. Le restrizioni d’uso della bobina di Rogowski sono dovute ad altre limitazioni, ad es. le dimensioni dell’applicazione, i sistemi di fissaggio, ecc. È sufficiente una sola bobina per coprire l’intera gamma di correnti secondarie, ad es. il tipo KECA 250B1 è stato testato con successo fino ad una corrente termica continua di 2000 A. Il sensore KEVCD include un conduttore primario, pertanto è necessario solo un tipo di questo sensore per coprire l’intera gamma di corrente secondaria da 0 a 1250 A. Questi dispositivi rispondono alla norma IEC 60044-8. 58 R2 US = ––––––– Up R1 + R2 Gli elementi resistivi utilizzati sono costituiti da materiale ceramico stabile su cui è applicato uno speciale rivestimento resistivo non induttivo. Il segnale di uscita è una tensione direttamente proporzionale alla tensione primaria, pertanto non è necessaria alcuna integrazione o calcolo supplementare. Nel caso di corrente primaria solo sinusoidale (UP) alla frequenza nominale, definita come: up (t) = √2 Up sin(ωt) La tensione d’uscita dal divisore di tensione resistivo è: R2 up (t) = ––––––– √2 Up sin(ωt) R1 + R2 Anche in questo caso, il valore del segnale d’uscita potrebbe essere facilmente misurato impiegando un voltmetro o un oscilloscopio. Il rapporto di ripartizione standard utilizzato nei sensori ABB è 10000/1. Ciò assicura un segnale di uscita sufficiente e sicuro per un’ulteriore calcolo all’interno dell’IED. Per ottenere informazioni sul segnale di tensione misurato è possibile utilizzare voltmetri con elevata impedenza d’ingresso, tuttavia si raccomanda di utilizzare gli IED ABB, in quanto il relativo collegamento è stato testato e verificato. Il divisore resistivo non presenta né nucleo ferromagnetico né avvolgimento, pertanto non comporta il rischio di fenomeni di ferrorisonanza come per i TV e non necessita di ulteriori dispositivi di smorzamento a tale scopo. L’impiego di tali divisori aumenta notevolmente la sicurezza e l’affidabilità della rete, nonché la sicurezza del personale in tutte le circostanze. Non sussistono problemi o pericoli in caso di cortocircuito dei terminali secondari. Inoltre, il sensore può rimanere connesso perfino durante le prove di tensione a frequenza industriale del quadro. Il divisore resistivo opera correttamente perfino durante transitori, in cui sono presenti, oltre a corrente continua, anche altre componenti di frequenza (l’assenza di nucleo ferromagnetico del divisore elimina la possibilità di saturazione a diverse frequenze). Ciò consente una valutazione non distorta dei transitori e un’analisi precisa delle funzioni di protezione. Oltre alla possibilità di misurare le componenti DC durante i transitori, il divisore resistivo consente anche una misura precisa della componente continua della tensione. Data la risposta lineare e l’assenza di saturazione, è sufficiente un solo divisore per coprire l’intera gamma di tensioni da 0 a 24 kV. Ciò nonostante, nel caso di un unico sensore di tensione generale, potrebbe essere necessario tenere conto di altri requisiti meccanici o dimensioni/distanze per diversi livelli di tensione. Proprio per questo, il sensore KEVCD è disponibile in due diverse altezze, conformi alle dimensioni delle norme DIN. La versione del sensore selezionata può essere utilizzata anche per livelli di tensione inferiori alla massima tensione primaria nominale. Questi dispositivi rispondono alla norma IEC 60044-7. 59 4. Dispositivi di protezione e automazione Sicurezza Nello sviluppo di un moderno quadro di media tensione occorre necessariamente porre la sicurezza del personale al massimo livello di importanza. Per questo motivo il quadro UniSec è stato progettato e provato per garantire la tenuta all’arco interno prodotto da una corrente di cortocircuito dello stesso livello della corrente massima ammissibile di breve durata. Le prove dimostrano che l’involucro metallico del quadro UniSec è in grado di proteggere il personale operante in prossimità del quadro nel caso in cui un guasto evolva fino ad innescare un arco interno. Un arco interno è un guasto molto improbabile, sebbene teoricamente possa essere causato da vari fattori, quali: −− difetti di isolamento derivanti dal deterioramento qualitativo dei componenti. Le cause possono essere condizioni ambientali avverse e la presenza di un’atmosfera fortemente inquinata − − sovratensioni di origine atmosferica oppure generate dalla manovra di qualche componente − − addestramento inadeguato del personale addetto all’impianto −− rottura o manomissione degli interblocchi di sicurezza −− surriscaldamento delle zone di contatto dovuto alla presenza di agenti corrosivi oppure in caso di insufficiente serraggio delle connessioni − − intrusione nel quadro di piccoli animali (ad es. attraverso l’ingresso dei cavi) − − dimenticanza di materiali all’interno del quadro durante gli interventi di manutenzione. Le caratteristiche del quadro UniSec riducono fortemente l’incidenza di questa cause di guasto, tuttavia alcune di esse non possono essere completamente eliminate. L’energia prodotta dall’arco interno produce i seguenti fenomeni: − − incremento della pressione interna − − incremento della temperatura − − effetti visivi ed acustici − − sollecitazioni meccaniche alla struttura del quadro − − fusione, decomposizione e vaporizzazione dei materiali. Se non adeguatamente controllati, questi fenomeni possono avere conseguenze molto gravi per il personale, quali lesioni 60 (dovute ad onde d’urto, parti proiettate e all’apertura delle porte) e ustioni (dovute all’emissione di gas caldi). La prova di tenuta d’arco interno intende verificare che le porte degli scomparti rimangano chiuse, che nessun componente si stacchi dal quadro, perfino in presenza di pressioni molto elevate, e che non fuoriescano fiamme o gas incandescenti, garantendo in tal modo la sicurezza del personale che opera in prossimità del quadro. La prova test intende inoltre garantire che non si producano fori nelle parti esterne accessibili dell’involucro e, infine, che tutti i collegamenti al circuito di terra rimangano efficaci, garantendo la sicurezza del personale che dovesse accedere al quadro dopo il guasto. La norma IEC 62271-200 prescrive le modalità di esecuzione della prova e i criteri a cui deve rispondere il quadro. Il quadro UniSec risponde pienamente a tutti i cinque criteri indicati dalla norma IEC. I parametri di ogni specifico impianto prevedono che l’evacuazione dei gas caldi e delle particelle incandescenti debba essere verificata con particolare attenzione al fine di garantire e preservare la sicurezza del personale. Sistemi limitatori dei guasti La struttura del quadro UniSec offre una protezione completa di tipo passivo agli effetti di guasto per arco interno per la durata di 1 secondo fino a 25 kA. ABB ha inoltre sviluppato sistemi di protezione attivi che consentono di ottenere importanti vantaggi: − − rilevamento ed estinzione del guasto, entro un tempo generalmente inferiore a 100 ms, che migliorano la stabilità della rete − − contenimento dei danni alle apparecchiature − − limitazione del tempo di fuori servizio del quadro. Per la protezione attiva contro l’arco interno possono essere installati nei diversi scomparti dispositivi costituiti da vari tipi di sensori, che rilevano gli effetti immediati del guasto ed eseguono lo sgancio selettivo degli interruttori. I sistemi limitatori dei guasti si basano su sensori che sfruttano la pressione o la luce generata dal guasto per arco interno per attivare il distacco della linea guasta. TVOC Questo sistema è costituito da un dispositivo di monitoraggio elettronico alloggiato nello scomparto di bassa tensione, a cui fanno capo sensori ottici. Questi sono distribuiti negli scomparti di potenza e sono collegati al dispositivo per mezzo di fibre ottiche. Quando viene superato un livello di luce prestabilito, il dispositivo determina l’apertura degli interruttori. Per evitare che il sistema possa intervenire per luce occasionalmente generata da fenomeni esterni (flash di una macchina fotografica, riflesso di luci esterne, ecc.), è possibile collegare anche trasformatori di corrente al dispositivo di monitoraggio. Il modulo di protezione invia all’interruttore il comando di apertura solo se riceve contemporaneamente il segnale della luce e quello di corrente di cortocircuito. Il tempo di sgancio totale è di 62 ms (2 ms TVOC + 60 ms interruttore). Protezione dagli archi elettrici con IED Su richiesta, gli IED (Intelligent Electronic Device) REF615, RET615, REM615 e REF610 possono essere dotati di una protezione dagli archi elettrici rapida e selettiva. Si tratta di un sistema di protezione da guasti per arco a due o tre canali per la supervisione di eventuali archi elettrici a carico degli scomparti interruttore, linea e sbarre delle unità del quadro. Il tempo di sgancio totale è di 72 ms (12 ms IED + 60 ms interruttore). Tipica configurazione con REA 101 e sottounità 103 REA Questo sistema offre la stessa funzionalità del sistema TVOC. È costituito da un’unità centrale (REA 101) e da unità di estensione opzionali (REA 103, 105, 107), che consentono di realizzare soluzioni personalizzate con sgancio selettivo. Il tempo di sgancio totale è di 62,5 ms (2,5 ms REA + 60 ms interruttore). Unità di protezione contro gli archi elettrici REA 101 con estensioni REA 103, REA 105 e REA 107 Unità di protezione contro gli archi elettrici TVOC 61 4. Dispositivi di protezione e automazione Protezione da arco elettrico L’aspetto temporale è cruciale nel rilevamento e nella riduzione al minimo degli effetti di un arco elettrico. Un guasto per arco della durata di 500 ms può causare gravi danni all’impianto. Se il tempo di permanenza dell’arco è inferiore a 100 ms, i danni sono spesso di entità ridotta, ma se l’arco viene estinto in meno di 35 ms, i suoi effetti sono pressoché trascurabili. Un adeguato sistema di protezione dall’arco elettrico protegge quindi da guasti per arco, riducendo al minimo il tempo di permanenza dell’arco e impedendo il prodursi di eccessivo calore e di ingenti danni. Minimizza i danni materiali, aumenta la sicurezza del personale e consente il sicuro e regolare ripristino della distribuzione di energia. Protezione sbarre ad alta velocità con GOOSE I tradizionali schemi di protezione basati su interblocchi, che utilizzano i percorsi convenzionali cablati del segnale di blocco tra le unità del quadro, non sono generalmente abbastanza veloci da garantire tempi di risoluzione dei guasti per arco tali da escludere danni. La comunicazione GOOSE, basata sulla norma IEC 61850, consente di velocizzare considerevolmente il tradizionale schema di interblocco. L’implementazione della norma IEC 61850 in REF615 include inoltre una rapida comunicazione peer-to-peer sul bus della sottostazione. Utilizzando la comunicazione GOOSE, gli IED RBF615 delle linee di arrivo e di partenza di una sottostazione funzionano in sinergia in modo da formare un sistema di protezione per sbarre stabile, affidabile e ad alta velocità. Utilizzando la comunicazione GOOSE, la tradizionale trasmissione cablata da relè a relè nel quadro viene sostituita da una LAN (Local Area Network) Ethernet estesa a tutta la stazione. Con la funzione di messaggistica GOOSE si può ottenere un guadagno di velocità di manovra di circa il 30% rispetto alla velocità di manovra dei classici schemi di protezione per sbarre basati su interblocco. Il vantaggio in velocità è dovuto interamente alla velocità e all’affidabilità del servizio GOOSE. L’efficiente protezione sbarre basata su GOOSE si ottiene semplicemente configurando gli IED, e la disponibilità operativa della protezione è garantita dal continuo monitoraggio degli IED di protezione e dei relativi messaggi GOOSE sul bus della stazione. Eventuali interruzioni ed errori di trasmissione sono rilevati immediatamente, quindi è possibile adottare adeguate misure correttive. Oltre a una LAN Ethernet standard, non è richiesto alcun cablaggio separato per la comunicazione orizzontale tra le unità del quadro. Protezione da arco elettrico con REF615 e GOOSE 3 . IED “A” “A” 2 . 1 . 2 . 1 . GOOSE message IED “B” “B” 3 . 62 Protezione sbarre selettiva con sensori di arco elettrico Le terminazioni dei cavi sono i componenti più suscettibili ai guasti di un quadro MT. I sistemi di protezione sbarre basati sulla misura della corrente non sono di norma sufficientemente sensibili per rilevare i guasti che si verificano alle terminazioni dei cavi e possono causare addirittura la diseccitazione dell’intero sistema di sbarre, benché lo sgancio della linea interessata potrebbe eliminare il guasto. I sistemi di protezione basati sul rilevamento dell’arco elettrico sganciano selettivamente il rispettivo interruttore di linea, lasciando intatto il sistema di sbarre. La velocità può essere ulteriormente aumentata installando sensori di arco elettrico per monitorare ogni unità del quadro. Al contempo, la nuova tecnologia offre una maggiore affidabilità di manovra e flessibilità della protezione. Grazie a REF615, il tempo totale di eliminazione dei guasti può essere ridotto a 10 ms più il tempo di corsa dei contatti dell’interruttore. In via opzionale ciascuno IED di protezione e controllo di linea REF615 può essere dotato di tre sensori di arco elettrico, ciascuno per ogni cella dell’unità quadro. La protezione sbarre da arco elettrico si basa sul rilevamento di un guasto per arco sul sistema di sbarre. L’IED che rileva l’arco elettrico trasmette un messaggio GOOSE o utilizza i tradizionali percorsi di comunicazione cablata per trasferire il messaggio agli altri IED. Gli IED delle unità che alimentano la corrente di guasto al sistema sbarre ricevono anch’essi il messaggio di guasto per arco elettrico e sganciano i rispettivi interruttori il più rapidamente possibile. Generalmente, in presenza di un guasto per arco la protezione da arco elettrico elimina il guasto circa due volte più rapidamente del sistema di protezione sbarre basato sulla messaggistica peer-to-peer tra IED. Filosofia di protezione ABB In qualità di fornitore di IED (Intelligent Electronic Device, ovvero dispositivi elettronici intelligenti) di protezione in oltre 70 paesi, ABB comprende perfettamente l’esistenza di diverse filosofie di protezione derivanti dalle legislazioni locali, dai requisiti ambientali e dalle applicazioni tecniche. Per questo motivo, ABB ha elaborato una filosofia di protezione che non solo soddisfa le esigenze e i requisiti specifici di diversi sistemi di distribuzione, ma crea anche uno stato di sicurezza e assoluta tranquillità sia per i proprietari dei sistemi che per gli utilizzatori. Il principale obiettivo di un sistema di protezione con IED ABB è riconoscere gli stati anomali del sistema elettrico o il funzionamento anomalo dei componenti del sistema. Sulla base dei dati acquisiti dall’IED, il sistema di protezione avvia misure correttive che ripristinano il normale stato operativo del sistema oppure isolano il guasto per limitare eventuali danni al sistema e lesioni fisiche al personale. Ciò garantisce un ambiente sicuro per tutti. 63 4. Dispositivi di protezione e automazione I sistemi di protezione non impediscono il verificarsi di guasti di rete, ma si attivano solo all’insorgenza di anomalie nel sistema elettrico. Tuttavia, un’attenta selezione delle funzioni e dei metodi di protezione offerti dagli IED ABB per le specifiche esigenze di protezione del sistema elettrico e dei relativi componenti non solo garantisce la migliore protezione per il sistema elettrico, ma migliora anche il rendimento e l’affidabilità del sistema di protezione, minimizzando gli effetti dei guasti nella rete e impedendo che un eventuale guasto possa diffondersi ai componenti sani della rete causando anomalie e disturbi. Vantaggi di un sistema di protezione completo La velocità operativa, la sensibilità, la selettività e l’affidabilità del sistema di protezione sono fattori importanti che meritano una certa attenzione. Esiste una stretta correlazione fra la velocità operativa del sistema di protezione e i rischi e i danni causati da un guasto alla rete. L’automazione delle sottostazioni offre funzioni di supervisione e controllo a distanza, che accelerano la localizzazione dei guasti e il successivo ripristino dell’alimentazione. Inoltre, il rapido funzionamento degli sganciatori di protezione minimizza i picchi di carico post-guasto, che, unitamente a cadute di tensione, aumentano il rischio che il guasto possa diffondersi ai componenti sani della rete. La sensibilità della protezione deve essere adeguata per consentire il rilevamento di guasti Confronto fra linee con requisiti standard ed elevati Elevati requisiti Alimentazione da entrambe le estremità Protezione distanziometrica Tipo di linea Linee parallele Schema unifilare HMI* Linee con generazione distribuita Localizzatore guasti Linee radiali con dispositivi di richiusura/ sezionatori Supervisione qualità energia Comunicazione Linee radiali Richiusura automatica Funzione singola Requisiti standard 64 * Interfaccia Uomo Macchina Caratteristiche dell’IED Linee ad anello a terra ad alta resistenza e di cortocircuiti nei componenti più distanti della rete. Una selettività affidabile è fondamentale per circoscrivere il più possibile perdite di alimentazione e consentire la sicura localizzazione del componente guasto della rete. È possibile quindi adottare azioni correttive mirate al componente guasto della rete e ripristinare l’alimentazione con la massima rapidità. Il sistema di protezione deve presentare anche un elevato grado di affidabilità. Ciò significa, ad esempio, che se un interruttore subisce un guasto, tale guasto verrà identificato ed eliminato dalla protezione di back-up. L’automazione delle sottostazioni consente all’operatore di avere il perfetto controllo della sottostazione. Inoltre, il sistema di automazione di sottostazione (SA) migliora la qualità dell’energia della rete di trasmissione e distribuzione in condizioni d’esercizio normali, ma, soprattutto, in caso di guasto e durante la manutenzione della sottostazione. Un sistema di automazione di sottostazione (SA) o SCADA (controllo di supervisione e acquisizione dati) offre tutti i vantaggi della tecnologia digitale per la protezione e il controllo delle reti. I terminali possono essere facilmente impostati e parametrizzati secondo le specifiche esigenze del sistema mediante un facile e sicuro accesso tramite la postazione dell’operatore. Terminali di protezione monofunzione e multifunzione Adeguati metodi di protezione e una completa funzionalità aumentano il rendimento del sistema di protezione. La definizione di “funzionalità completa” varia in funzione dei requisiti della rete o del sistema elettrico protetto. Mentre per alcune applicazioni di rete sono sufficienti IED di protezione monofunzione, reti e sistemi più complessi richiedono IED di protezione multifunzione avanzati. Gli IED di protezione monofunzione includono una serie di funzioni di protezione, ad esempio per uno specifico tipo di applicazione. I principali vantaggi di questi IED di protezione sono la ridondanza e il prezzo. Uno o più IED di protezione monofunzione garantiscono una protezione sufficiente in gran parte delle applicazioni. Protezione e controllo della distribuzione Nelle reti di media tensione, automazione della distribuzione significa protezione, controllo, misura e monitoraggio di sottostazioni di utility e impianti elettrici industriali. Lo scopo dell’automazione della distribuzione è quello di migliorare sicurezza, affidabilità e prestazioni del processo di distribuzione dell’energia. Il principale obiettivo di un sistema di protezione a relè è quello di riconoscere gli stati anomali del sistema elettrico o il funzionamento anomalo dei componenti del sistema. Sulla base delle informazioni raccolte, il sistema di protezione avvierà azioni correttive volte a ripristinare il normale stato operativo del sistema. Il relè di protezione non impedisce l’insorgenza di guasti di rete, ma si attiva solo quando si è verifica un’anomalia nel sistema elettrico. Tuttavia, un’attenta selezione delle funzioni e dei metodi di protezione migliora il rendimento e l’affidabilità del sistema di protezione, minimizzando gli effetti dei guasti di rete e impedendo che il guasto in questione possa diffondersi alle parti sane della rete. I dispositivi elettronici intelligenti (IED), moderni e conformi alla norma IEC 61850, consentono l’uso efficiente dei più sofisticati schemi di protezione anche nella distribuzione secondaria. Protezione di linea nella distribuzione secondaria Le applicazioni di protezione di linea possono essere divise sommariamente in due categorie, cioè applicazioni standard (1) che utilizzano una protezione basata sulla corrente di base, e le applicazioni con requisiti elevati (2), che utilizzano una protezione basata sulla corrente e sulla tensione, oltre a varie combinazioni delle due. Lo schema di protezione selezionato deve soddisfare i requisiti specifici dell’applicazione in quanto a sensibilità, selettività e velocità di manovra. I requisiti di protezione sono dettati principalmente dalla struttura fisica della rete. Nella maggior parte dei casi, tali requisiti possono essere soddisfatti con relè di massima corrente non direzionali/direzionali. Il sistema di protezione di massima e minima tensione ha lo scopo di monitorare il livello di tensione della rete. Se il livello di tensione diverge dal valore target in misura superiore al margine ammesso per un tempo prestabilito, il sistema di protezione della tensione limita la durata dell’anomalia e le conseguenze che ne derivano. La nostra gamma di IED è stata selezionata in modo da soddisfare i requisiti di protezione di linea in applicazioni di distribuzione secondaria dalle più semplici alle più complesse. Combinando rispettivi blocchi funzionali in configurazioni standard A e B, REF615 può essere utilizzato in un’ampia gamma di applicazioni di distribuzione secondaria. È inoltre disponibile la configurazione standard F, dotata di funzioni di protezione supplementari. 65 4. Dispositivi di protezione e automazione Prodotti raccomandati per la protezione e il controllo della distribuzione REF601 REF601 è un relè di protezione di linea digitale, progettato per la protezione e il controllo di sistemi elettrici sia di utility che industriali in reti di distribuzione. Il relè assicura la protezione base da cortocircuito, massima corrente e guasto a terra in reti con neutro direttamente a terra, a terra tramite resistenza e isolato. Le correnti di fase vengono misurate con sensori di corrente secondo il principio della bobina di Rogowski e la corrente di guasto a terra può essere calcolata o misurata internamente con trasformatori di corrente convenzionali. ABB offre due sensori: − − KECA (tipo bobina di Rogowski) con montaggio attorno ai cavi MT − − KEVCR con montaggio a bordo dell’interruttore. Il relè REF601 può essere montato a bordo dell’interruttore VD4/R-Sec e HD4/R-Sec oppure nella cella circuiti ausiliari. Sono inoltre disponibili due tipi di relè: − − REF601 a norma IEC − − REF601 a norma CEI 0-16 per il mercato italiano. Tensione di alimentazione ausiliaria: 24…240 V AC/DC 66 AVVERTENZA In caso di alimentazione del relè REF601 tramite UPS (Uninterrupted Power System) ad onda pseudo sinosoitale è necessario l’utilizzo di un trasformatore per limitare la tensione di alimentazione (tensione di picco) entro i valori previsti del relè. Le caratteristiche raccomandate per il trasformatore sono: − − Potenza nominale: 20 VA − − Tensione di uscita del secondario: 30...150 V c.a. Per maggiori informazioni contattare ABB. Serie RE- 610 La serie 610 include IED per la protezione di linea, la protezione di motori e il monitoraggio della tensione di sistemi in generale. Il design “plug-in” della serie 610 facilita la messa in servizio del quadro e consente una rapida e sicura inserzione ed estrazione delle unità IED “plug-in”. Gli IED di protezione digitali della serie 610 supportano un’ampia gamma di protocolli di comunicazione, fra cui IEC 61850, IEC 60870-5-103, Modbus e Profibus. • REF610 è un relè di protezione progettato principalmente per proteggere le linee arrivo e partenza presso sottostazioni di distribuzione di media tensione. REF610 può inoltre essere utilizzato come protezione di back-up per motori, trasformatori e generatori, in applicazioni sia a livello industriale che di utility. Le funzioni di protezione integrate, inclusa la protezione di massima corrente a tre soglie e una protezione di guasto a terra non direzionale a due soglie, rendono il relè REF610 un valido sistema di protezione da massima corrente e guasti a terra. • REM610 è uno IED per la protezione, la misura e il monitoraggio di motori di bassa tensione asincroni di medie-grandi dimensioni e di motori di alta tensione asincroni di piccole-medie dimensioni nell’industria manufatturiera e di processo. REM610 viene inoltre impiegato per la protezione di linee cablate e trasformatori di distribuzione, che beneficiano pertanto della protezione da sovraccarico termico oltre che della protezione di massima corrente di fase, da guasto a terra e da sbilanciamento di fase. • REU610 è progettato per la protezione di massima tensione e minima tensione delle sbarre di sottostazioni di distribuzione, la protezione di massima tensione di trasformatori di potenza e di linea, la protezione di minima tensione di motori e la protezione e il monitoraggio di batterie di condensatori. In sistemi elettrici con neutro isolato, viene inoltre utilizzato per la protezione da guasti a terra non discriminante sulla base della misura della tensione residua. Tensione di alimentazione ausiliaria: Alta: 110 - 240 V AC 110 - 250 V DC Bassa: 24 - 60 V DC 67 4. Dispositivi di protezione e automazione Serie RE- 615 Dotati della più recente tecnologia di protezione e rispondenti alla norma vigente sulla comunicazione per sottostazioni IEC 61850, gli IED di protezione e controllo ABB serie 615 rappresentano la scelta ideale per la protezione e il controllo di sottostazioni di distribuzione. L’implementazione rigorosa della norma sulla comunicazione per sottostazioni IEC 61850 negli IED serie 615 copre la comunicazione sia orizzontale che verticale, inclusa la funzione di messaggistica GOOSE e l’impostazione dei parametri secondo la norma IEC 61850-8-1. • REF615 garantisce la protezione generale di linee aeree, linee cablate e sistemi di sbarre di sottostazioni di distribuzione. Si adatta sia a reti con neutro isolato che a reti con neutro messo a terra tramite resistenza o impedenza. • REM615 è uno IED dedicato per la protezione e il controllo di motori, perfettamente allineato per la protezione, il controllo, la misura e il monitoraggio di motori asincroni nell’industria manifatturiera e di processo. • RET615 è uno IED dedicato per la protezione e il controllo di trasformatori progettato per trasformatori di potenza, trasformatori di unità e step-up, inclusi blocchi trasformatore-generatore di potenza in sistemi di distribuzione dell’energia per le utility e per l’industria. • RED615 è uno IED differenziale di linea che può essere impiegato in particolare alle applicazioni che richiedono una protezione di linea altamente selettiva (protezione unità). RED615 mantiene la selettività anche nei casi in cui la corrente di guasto presenta un ordine di grandezza variabile e può essere alimentata da varie sorgenti. Ciò avviene generalmente nelle reti a circuito chiuso, nelle reti ad anello e nelle reti magliate. • REU615 è uno IED disponibile in due configurazioni predefinite denominate A e B, destinate per due delle più comuni applicazioni. La configurazione A è predisposta per le protezioni basate su tensione e frequenza per applicazioni in sistemi elettrici industriali e di utility comprese le reti di generazione distribuita di energia. La configurazione B è predisposta per le funzioni automatiche di regolazione della tensione per trasformatori dotato di commutatore sotto carico (tap-changer). Le configurazioni A e B permettono anche il controllo dell’interruttore con funzioni di misura e supervisione. Oltre alla protezione, tutti gli IED serie 615 offrono la funzionalità necessaria al controllo locale e remoto di un interruttore. Tensione di alimentazione ausiliaria: Alta: 100 - 110 - 120 - 220 - 240 V 50/60 Hz 46 - 60 - 115 - 220 - 250 V DC Bassa: 24 - 30 - 48 - 60 V DC 68 Serie RE- 630 • Unità di protezione e controllo di linee REF630: questa unità offre un’importante protezione per linee aeree e linee in cavo di reti di distribuzione dell’energia. L’unità REF630 si adatta sia a reti con neutro isolato che a reti con neutro messo a terra tramite resistenza o impedenza. Sono disponibili quattro configurazioni predefinite per rispondere ai requisiti tipici di controllo e protezione delle linee. Le configurazioni predefinite possono essere impiegate come tali oppure modificate ed estese nella loro funzionalità con funzioni aggiuntive liberamente selezionabili per adattare in modo specifico l’IED, soddisfacendo i più esigenti requisiti di applicazione individuali. • Terminale di protezione e controllo per trasformatori RET630: si tratta di un IED completo per la gestione dei trasformatori, progettato per la protezione, il controllo, la misura e la supervisione di trasformatori di potenza, trasformatori di unità e step-up, inclusi blocchi trasformatoregeneratore in reti di distribuzione delle utility e dell’industria. Questo terminale fornisce la protezione principale per trasformatori di potenza a due avvolgimenti e blocchi generatore-trasformatore di potenza. Sono disponibili due configurazioni predefinite per soddisfare le specifiche esigenze di protezione e controllo dei trasformatori. Le configurazioni predefinite possono essere impiegate come tali oppure possono essere modificate ed estese nella loro funzionalità con funzioni aggiuntive liberamente selezionabili per adattare in modo specifico l’IED, soddisfacendo i più esigenti requisiti di applicazione individuali. • Unità di protezione e controllo di motori REM630: questo IED completo di gestione motori è progettato per la protezione, il controllo, la misura e la supervisione di motori asincroni di medie-grandi dimensioni in sistemi elettrici industriali di media tensione. L’unità REM630 appartiene alla famiglia di prodotti ABB Relion® e alla serie di prodotti 630 ed è caratterizzata da scalabilità funzionale e flessibilità di configurazione. Presenta inoltre funzioni di controllo necessarie per la gestione di quadri controllo motori industriali. L’unità REM630 garantisce la protezione principale per motori asincroni e relative trasmissioni. L’IED di gestione motori è studiato per motori asincroni di medie-grandi dimensioni controllati da interruttore e contattore in un’ampia gamma di applicazioni di trasmissioni, quali trasmissioni motorizzate per pompe, ventilatori, compressori, frantumatori, trituratori, ecc. La configurazione predefinita può essere utilizzata come tale oppure facilmente personalizzata o estesa con funzioni aggiuntive, mediante le quali l’IED di gestione motori può essere perfettamente adattato in modo da soddisfare esattamente i requisiti specifici di una data applicazione. 69 4. Dispositivi di protezione e automazione automazione con processore logico rende il sistema COM600 una piattaforma di implementazione flessibile per le funzioni di automazione a livello delle sottostazioni. Come interfaccia utente, il sistema COM600 incorpora funzionalità basate sulla tecnologia web, garantendo l’accesso ai dispositivi e ai processi delle sottostazioni tramite un’interfaccia uomomacchina (HMI) basata sul web browser. COM600 è disponibile solo su richiesta. Sistema di automazione COM600 COM600, il sistema di automazione di sottostazione, comprende un gateway di comunicazione, una piattaforma di automazione e un’interfaccia utente per le sottostazioni di distribuzione a livello industriale e di utility. La funzionalità gateway garantisce una connettività IEC 61850 senza soluzione di continuità fra gli IED delle sottostazioni e i sistemi controllo e gestione a livello di rete. La piattaforma di EMS/ SCADA DISTRIBUTED CONTROL SYSTEM REMOTE ACCESS ENGINEERING OPC Client/Server WAN Ethernet switch GPS Serial protocols (DNP3, IEC 60870-5-101) LAN 1 Ethernet switch TCP/IP protocols (IEC 61850, DNP3, Modbus®) REF610 70 Serial protocol (Modbus®) REF610 REF615 REF615 REF601 REF601 Panoramica di un sistema che utilizza il sistema di automazione di stazioni COM600. Per maggiori informazioni visitare il sito www.abb.com/substationautomation Guida alla selezione dei relè REF Applicazione 601 610 Protezione basata sulla misura della tensione Protezione di linee (arrivo e/o partenza) 615 • • • • Protezione di linee con elevati requisiti Protezione di trasformatori 630 54_ 542+ • • • • • • • • • • • Protezione di trasformatori con elevati requisiti RED REJ REB 615 603(3) 611 610 615 REM 630 RET 54_ 615 630 • • • s • s • • Protezione di motori con elevati requisiti • • Protezione differenziale di linea • • Protezione contro gli archi elettrici o • • • • • • (2) • • • • • • • • • • • Protezione di back-up • (1) 10_ • • • • 521 • Protezione di generatori e motori sincroni Protezione distanziometrica REX REA 610 615 • • Protezione di motori REU 54_ • • o o Protezione differenziale di sbarra o o • • Protocolli di comunicazione IEC61850-8-1 o • IEC60870-5-103 • • DNP 3.0 • • SPA • • • LON Modbus • Profibus • (*) • (*) • • • • • • • • • (*) • • • • • • (*) • • • • • • • (*) o • • (*) • • • • • • • • • • • • • • • • • (*) • • • • • • • o • (*) • (*) • (*) • (*) • • • • • • (*) • • • • • • • • • • (*) • (*) o • (*) • (*) Funzioni supplementari Localizzatore guasti • 5 2 5 5 o (5 3 manovre manovre manovre manovre manovre manovre) Richiusura automatica 5 manovre Controllo commutatore sotto carico • Oscilloperturbografo • Registrazione eventi • • • • • Estraibilità o (4) • • • • • • • • • Controllo locale • • • • • • • Controllo remoto • • • • • • • • • • • • Schema unifilare HMI (**) Supervisione dello stato della bobina di apertura (TCS) Supervisione della qualità dell’energia Ingressi analogici (TV/TA) Ingressi dei sensori Ingressi / uscite binari/e • • • • • • • 5 manovre • • • • (2) • • • • • • -/4 -/4 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • -/1 -/4 3 4/6 5/8 • 9/8 • -/5 • -/4(5) -/5 4/5 • 42/24(****) 18/13 18/13 32/27 • • RTD (***) / ingressi mA 8/- 6 Uscite mA o (4) o (4) -/7 3/9 • 1/1 4/4 5/8 12/10 32/27 6/- 6/2 4/- 14/13 32/27 8/- -/3 • 6/2 • 5/8 8/- 1/3 6/2(2) Con convertitore del protocollo d’interfaccia HMI - Interfaccia Uomo Macchina RTD - Rilevatore di temperatura resistivo (****) 27 se le uscite sono statiche (1) REU615 con configurazione A, per protezione basata sulla misura della tensione e della frequenza (2) REU615 con configurazione B, per controllo del commutatore (3 Relè autoalimentato (4) Solo con HMI (5) TA dedicati tipo KOKM o =opzionale s = applicazione secondaria (*) (**) (***) 71 4. Dispositivi di protezione e automazione Sistema di commutazione automatica I sistemi di commutazione automatica vengono impiegati per assicurare la massima continuità di servizio, fornendo alle utenze energia senza interruzioni. Tutto ciò è possibile utilizzando sistemi di vario genere, basati su tecniche di diverso tipo. Di seguito sono riportate le tecniche più comuni, con i rispettivi tempi medi di commutazione: −− Ritardata:1500 ms − − Dipendente dalla tensione residua: 400-1200 ms − − Sincronizzata (ATS): 200-500 ms − − Ad alta velocità (HSTS): 30-120 ms I primi due sistemi sono i più semplici e possono essere realizzati anche con logica e strumenti convenzionali. Garantiscono tempi di commutazione medi e possono essere quindi impiegati in impianti in cui eventuali cadute di tensione non risultano particolarmente critiche. Gli altri due sistemi (ATS – Automatic Transfer System e HSTS – High Speed Transfer System) richiedono invece apparecchiature a microprocessore ad elevato contenuto tecnologico. Garantiscono rapidi tempi di commutazione e trovano applicazione in impianti il cui processo è particolarmente critico. Di fatto, commutazioni non estremamente veloci causerebbero gravi malfunzionamenti o l’arresto del processo stesso. ABB è in grado di offrire tutti i sistemi di commutazione, dal più semplice al più complesso. ATS L’unità REF542plus può essere utilizzata nei quadri di media tensione per gestire la commutazione automatica e manuale fra due diverse linee arrivo. Il tempo necessario alla commutazione automatica effettuata tramite l’unità REF542plus è compreso fra 200 e 300 millesimi di secondo (inclusi i tempi di manovra degli interruttori). Questo tempo può variare all’interno del range indicato in funzione della complessità delle logiche di commutazione previste nel software. I quadri equipaggiati con REF542plus, adeguatamente programmati, sono un sistema completo ed efficiente, in grado di gestire la commutazione fra un sistema di alimentazione e un altro alternativo, oppure di riconfigurare la rete passando da una distribuzione a doppio radiale ad una a semplice sistema, in modo del tutto automatico. È inoltre possibile eseguire la stessa manovra manualmente da una postazione di controllo remoto, oppure dal fronte del quadro con la supervisione del personale utente. La commutazione manuale comporta l’esecuzione del parallelo di passaggio: mediante la funzione di controllo sincronismo (synchro-check – codice 25) implementata dall’unità REF542plus, le linee di alimentazione vengono chiuse contemporaneamente al verificarsi della sincronizzazione dei vettori di tensione per poi essere scollegate a commutazione avvenuta. Le applicazioni descritte non necessitano di strumentazione aggiuntiva. Schema unifilare del quadro UniSec con architettura REF542plus adatta ad eseguire, oltre alle protezioni e alle misure del quadro, anche la commutazione automatica e manuale 72 5. Applicazioni navali Descrizione Il mercato navale può essere suddiviso in quattro diversi segmenti: − − navi passeggeri (navi da crociera e traghetti) − − imbarcazioni industriali (navi cisterna, navi di perforazione, petroliere, navi da carico, ecc.) − − piattaforme (di perforazione ed estrazione petrolifera) − − marina. In questo tipo di applicazioni, la gamma di temperature, le vibrazioni e l’assetto variabile sono condizioni particolarmente aggravanti che influenzano la funzionalità dei componenti a bordo, come i quadri. ABB è il produttore leader di quadri isolati in aria per applicazioni navali, installati da tutti i principali cantieri navali (Brasile, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Corea, Italia, Norvegia, Singapore, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti). UniSec è il nuovo quadro ABB idoneo per le applicazioni navali di 7,2-12 kV (opzione per 17,5 kV). A livello mondiale sono in servizio oltre 10.000 pannelli ABB a bordo di qualsiasi tipo di imbarcazione. I registri navali e i clienti finali (cantieri navali o armatori) necessitano di quadri che siano prodotti in conformità con i requisiti di prova dei registri navali per le apparecchiature a bordo. A tale scopo vengono eseguite prove atte a testare il rispetto delle principali disposizioni dei registri navali: DNV, LR, RINA, BV, GL e ABS. Per garantire i comfort e le strutture necessari, grossi impianti di generazione dell’energia elettrica e sistemi di controllo devono essere concentrati in ingombri notevolmente ridotti. 73 5. Applicazioni navali Il quadro UniSec è disponibile nella versione a semplice piano ed offre un’ampia gamma di apparecchi e unità di controllo per soddisfare i requisiti delle applicazioni navali. I quadri UniSec rappresentano soluzioni tecniche ideali per le applicazioni navali: −− la struttura a tenuta d’arco, gli interblocchi di sicurezza meccanici, gli otturatori di segregazione automatici e il controllo degli apparecchi a porta chiusa garantiscono la sicurezza del personale durante gli interventi di installazione, manutenzione e servizio − − l’involucro esterno presenta un elevato grado di protezione (fino a IP42) − − sono garantite segregazioni metalliche fra ogni scomparto e la messa a terra di tutti i componenti accessibili al personale: apparecchi, serrande, porte e intero telaio del quadro −− è prevista un’elevata resistenza al fuoco grazie allo scarso utilizzo di materie plastiche e resine: le apparecchiature ausiliarie e il cablaggio sono altamente autoestinguenti. Condizioni ambientali per la classificazione delle apparecchiature a bordo −− Temperatura ambiente da 0 °C a + 45 °C −− Inclinazione fino a 25° permanente. Vibrazioni nella gamma di frequenza di 2…100 Hz alla seguente ampiezza di movimento −− Ampiezza di 1 mm nella gamma di frequenza 2…13,2 Hz − − Ampiezza di accelerazione di 0,7 g nella gamma di frequenza di 13,2…100 Hz. Gamma completa di prove Oltre che a tutte le prove richieste dalle norme internazionali (IEC), il quadro UniSec è stato sottoposto anche alle prove richieste dai principali registri navali (LR, DNV, RINA, BV e GL) per l’impiego a bordo. Le prove di tipo richieste dai principali registri navali sono: • Temperatura ambiente elevata Le condizioni di esercizio delle apparecchiature elettriche in installazioni navali sono generalmente più severe di quelle in normali applicazioni terrestri. La temperatura è uno di questi fattori e per questo motivo i regolamenti dei registri navali richiedono che il quadro possa funzionare a temperatura ambiente più elevata (45 °C o superiore) di quella prevista dalle norme IEC (40 °C). • Inclinazione La prova viene effettuata inclinando il quadro per un tempo definito fino a 25° alternativamente su tutti e quattro i lati ed azionando gli apparecchi di manovra. 74 La prova dimostra che il quadro è in grado di resistere a queste condizioni di servizio estreme e che tutti gli apparecchi che contiene possono essere azionati senza inconvenienti e senza essere danneggiati. • Vibrazione L’affidabilità e la robustezza del quadro UniSec vengono definitivamente dimostrate dall’esito della prova di resistenza alle sollecitazioni meccaniche dovute a vibrazione. Le condizioni di esercizio su installazioni navali e piattaforme marine richiedono che il quadro funzioni in ambienti fortemente interessati da vibrazioni, come accade per i motori di manovra di grandi navi da crociera oppure per gli impianti di trivellazione di piattaforme petrolifere: −− ampiezza di 1 mm nella gamma di frequenza di 2 e 13,2 Hz − − ampiezza di accelerazione di 0,7 g nella gamma di frequenza fra 13,2 e 100 Hz. Caratteristiche elettriche IEC Tensione nominale kV 7,2 12 Tensione nominale di isolamento kV 7,2 12 Tensione di prova a frequenza industriale kV 1 min 20 28 Tensione di tenuta ad impulso kV 60 75 Frequenza nominale Hz 50 / 60 50 / 60 Corrente nominale ammissibile di breve durata kA 3s 25 25 Corrente di cresta kA 63 63 Corrente di tenuta all’arco interno kA 1s 25 25 Corrente nominale delle sbarre principali A 630-1250 630-1250 Corrente nominale dell'interruttore 630-1250 630-1250 A Note: – I valori indicati sono validi per l’interruttore in vuoto – Per il pannello con contattore, il valore della corrente nominale è 400 A Ispezione termografica L’ispezione termografica è necessaria in genere sui terminali dei cavi di potenza e, a volte, sui sistemi di sbarre principali. Di norma, è richiesto il primo tipo di ispezione, perché i guasti ai terminali dei cavi rappresentano gran parte dei guasti nei quadri, mentre i guasti nei sistemi di sbarre sono piuttosto rari. L’ispezione e la supervisione termografica dei cavi di potenza può avvenire con ispezione temporanea mediante una telecamera IR attraverso un adeguato oblò d’ispezione. Il sistema (ispezione temporanea) richiede una telecamera IR (ad infrarossi) e un oblò d’ispezione per ogni scomparto da controllare. Pannello “Shore connection” Durante la sosta in porto, per alimentare i normali processi e le utenze, le navi mantengono in funzione i propri sistemi di generazione di energia e, di conseguenza, costituiscono una fonte di notevole inquinamento fortemente localizzata. Nei porti con intenso traffico di imbarcazioni, questa pratica crea un impatto negativo sia a livello ambientale che per la salute delle comunità locali circostanti. Data la continua espansione dei commerci globali, le emissioni navali costituiscono un problema ambientale di crescenti proporzioni. Oggi, la sostenibilità è un concetto chiave nell’industria navale, in cui è in atto l’implementazione di forti misure su vari fronti per ridurre drasticamente le emissioni navali. Una di queste misure è il sistema di alimentazione “shore-toship”, che elimina i problemi di inquinamento e l’emissione di particelle inquinanti, nonché la rumorosità e le vibrazioni delle imbarcazioni nei porti. Il pannello UniSec Shore Connection viene fornito sotto forma di cabina pronta, provvista sia di un modulo di potenza che di un modulo di controllo. In funzione della configurazione del sistema e dei requisiti a bordo, la cabina può essere equipaggiata con connettori per cavi alloggiati sul fronte della cabina oppure con aperture per l’ingresso cavi attraverso il pavimento della cabina. Tutte le apparecchiature sono fabbricate e testate in fabbrica secondo le norme internazionali e i registri di classificazione navale. 75 5. Applicazioni navali Caratteristiche Unità tipiche navali Di seguito vengono descritte le caratteristiche necessarie per le applicazioni navali, non facenti parte della configurazione standard. Le unità tipiche utilizzate nelle applicazioni navali sono: • WBC: unità linea arrivo/partenza • WBS: unità congiuntore • DRS: unità risalita e risalita misure • BME: misura sbarre e unità di messa a terra Grado di protezione A richiesta, l’involucro esterno del quadro UniSec è disponibile con diversi gradi di protezione. Il grado di protezione standard necessario per le applicazioni navali è IP42: protezione da corpi estranei con diametro di 1 mm e dalla penetrazione di acqua con un’inclinazione massima di 15°. Canaletta per interconnessioni Sulla sommità, e precisamente sullo scomparto di bassa tensione, il quadro può essere dotato a richiesta di canaletta per interconnessioni. Questa canaletta alloggia le morsettiere a cui fa capo il cablaggio fra i pannelli. WBC: unità linea arrivo/partenza WBS: unità congiuntore DRS: unità risalita sbarra BME: unità misure e messa a terra Filtri assorbitori di gas Sulle navi, i gas prodotti da un eventuale arco interno, non possono essere normalmente evacuati dal locale. Il quadro UniSec è a tenuta d’arco interno ed è provvisto di filtri assorbitori per assorbire i gas prodotti da eventuali archi interni. Il filtro è fissato alla parte posteriore dello scomparto. Porte Tutte le porte (scomparto bassa tensione, apparecchi e linea) sono provvisti di un adeguato fermo per bloccarle in posizione aperta. Cavi Le unità UniSec consentono di avere l’altezza dell’attacco cavi a 600 mm per attacco cavi standard e con massimo 2 cavi per fase. 76 6. Classificazione IEC La norma IEC 62271-200 ha introdotto nuovi aspetti riguardanti le definizioni e le classificazioni dei quadri MT. Una delle principali modifiche introdotte da questa norma è l’eliminazione della classificazione dei quadri in blindati, compartimentali e a unità. La classificazione dei quadri è stata riesaminata tenendo conto del punto di vista dell’utilizzatore, in particolare su alcuni aspetti quali l’operatività e la manutenzione del quadro, secondo i requisiti e le aspettative di una buona gestione delle sottostazioni, dall’installazione allo smantellamento. In tale contesto, la “perdita di continuità di servizio” è stata scelta come criterio fondamentale per l’utilizzatore. Secondo le norme aggiornate, i quadri UniSec possono essere definiti come segue: 1. Cella con accesso controllato da interblocco, contenente parti di alta tensione, progettata per essere aperta ai fini del normale funzionamento e/o della normale manutenzione, in cui l’accesso è controllato dalla configurazione integrale del quadro e delle apparecchiature di comando. 2. Cella con accesso basato su procedura, contenente parti di alta tensione, progettata per essere aperta ai fini del normale funzionamento e/o della normale manutenzione, in cui l’accesso è controllato da un’adeguata procedura associata ad un blocco. 3. Classe di continuità di servizio Le celle sbarre e cavi sono segregate fisicamente ed elettricamente. Questa categoria definisce la possibilità di aprire una cella del circuito principale tenendo sotto tensione altre celle e/o unità funzionali. 4. Classe di segregazione Apparecchiature di comando e controllo che presentano segregazioni metalliche continue, destinate ad essere messi a terra, fra le celle a libero accesso e le parti in tensione del circuito principale. Le segregazioni metalliche o le parti metalliche delle stesse devono essere collegate al punto di messa a terra dell’unità funzionale. 77 7. Tenuta all’arco interno I guasti da arco sono estremamente rari, ma possono tuttavia verificarsi per errore umano, anomalia di funzionamento dell’apparecchiatura, decadimento dell’isolamento e altri motivi eccezionali. Nella progettazione del quadro UniSec è stata prestata particolare attenzione alla sicurezza del personale in situazioni di arco interno. Le unità del quadro presentano una resistenza meccanica estremamente elevata, in quanto sono in grado di resistere agli effetti pressori e termici causati anche dalle massime correnti d’arco interno. Il design del quadro riduce inoltre notevolmente la probabilità del verificarsi in primo luogo di un arco interno. Il quadro UniSec è stato sottoposto alla prova di tenuta all’arco interno secondo la norma IEC 62271-200, Allegato A. In questa nuova norma le prove di tenuta all’arco interno sono meglio classificate rispetto a quanto non avvenga nella norma precedente. La prova verifica l’efficacia della protezione del quadro nel proteggere le persone da archi interni, valutando gli effetti (*) della pressione dinamica e gli effetti termici. UniSec soddisfa tutti e 5 i criteri di accettazione stabiliti dalla norma. Le prove di tenuta all’arco interno sono state eseguite nella cella sbarre e nella cella cavi, oltre che nell’involucro dell’interruttore di manovra-sezionatore. UniSec offre diverse soluzioni di tenuta all’arco interno (IAC). Tutte le soluzioni sono di classe A (solo personale autorizzato) e accessibili da diversi lati (F per lato frontale, L per laterale, R per retro) e rispetta tutti i 5 criteri della norma IEC. A richiesta è possibile avere il quadro UniSec senza tenuta all’arco interno (No IAC). Classificazioni UniSec: − − IAC AFL(*) 12,5 kA 1s − − IAC AFLR 16 kA 1s − − IAC AFLR 21 kA 1s − − IAC AFLR 25 kA 1s − − No IAC (**). ATTENZIONE: Vietato l’accesso al retro del quadro quando in servizio. ATTENZIONE: L’accesso alla stanza del quadro quando questo è in servizio è consentito solo ed esclusivamente a personale autorizzato che ha competenze specifiche sulla sicurezza elettrica in accordo alla CEI 11-27 o IEC/EN 50110. (**) Struttura per una prova di tenuta all’arco interno 78 IAC AFL 12,5 kA 1s La protezione ad arco interno è garantita sui 3 lati del quadro, frontale e laterale. È possibile avere due soluzioni: 1. Quadro completamente addossato a parete (*) Questa soluzione permette di creare un unico vano per lo sfogo dei gas utilizzando il retro del quadro e la parete. Mediante apposite chiusure montate sulla parte superiore e laterale del quadro, i gas incandescenti vengono convogliati sul retro del quadro all’interno di questo speciale vano creato appositamente per lo sfogo (vedi figura per l’installazione del quadro). 2. Filtri montati sul retro di ogni singola unità Questa soluzione può essere utilizzata in alternativa alla precedente quando non è possibile addossare il quadro completamente a parete. A tal proposito ogni unità è dotata di singolo filtro per la tenuta all’arco. I gas in questo caso vengono convogliati all’interno del filtro che provvede a raffreddarli e ad abbassare la pressione prima che siano rilasciati all’interno del locale del quadro. Con questa soluzione non sono richiesti lavori supplementari nel sito di installazione. Essendo protezione AFL (3 lati) è comunque vietato l’accesso al retro del quadro quando è in servizio. (1) Soluzione disponibile per quadri di lunghezza min. 1100 mm 79 7. Tenuta all’arco interno (1) AFLR 21 kA 1s e AFLR 25 kA 1s(1) IAC AFLR 21 kA 1s e AFLR 25 kA 1s(1) Soluzione con filtri In questa soluzione, il quadro può essere addossato alla parete o posizionato al centro del locale. È garantita una protezione da guasto per arco interno su 4 lati. Lo sfogo dei gas prodotti dall’arco avviene nel locale del quadro. Un’efficace struttura di assorbimento dei gas prodotti dall’arco garantisce il notevole raffreddamento e diminuzione della pressione degli stessi prima che entrino nel locale del quadro, garantendo una tenuta all’arco interno fino ad una corrente di guasto di 21 kA e 25 kA(1). I filtri sono già montati dietro ogni unità del quadro, pertanto non sono richiesti lavori supplementari nel sito di installazione. Soluzione con condotto sfogo gas In questa soluzione, il quadro può essere addossato alla parete o posizionato al centro del locale. È garantita una protezione da guasto per arco interno su 4 lati fino ad una corrente di guasto di 21 kA e 25 kA (1). Il quadro viene fornito con un condotto di estensione tra quadro e parete, per la fuoriuscita dei gas dal locale di installazione, di lunghezza 1 metro. Per lunghezze maggiori contattare ABB. La soluzione è disponibile con uscita a destra, sinistra, retro e rialzata. La forte resistenza meccanica insieme ad idonei dispositivi di sfogo dei gas prodotti dall’arco offrono un buon livello di sicurezza contro gli archi interni. Tuttavia, è possibile aumentare ulteriormente la sicurezza utilizzando metodi di protezione attiva per estinguere rapidamente gli archi. Il sistema di protezione dall’arco elettrico con sensore di monitoraggio integrato offre una protezione estremamente rapida e selettiva delle sbarre in base alla zona. Il relè di protezione di linea REF615 offre anch’esso una funzione opzionale di protezione da guasto per arco. Per ulteriori informazioni sui metodi di protezione attiva, consultare il capitolo 4 (Dispositivi di protezione). Solo per unità con interruttore estraibile fino a 17,5 kV 80 8. Informazioni per l’installazione Locale di installazione Il locale di installazione deve essere predisposto in base alle dimensioni e alla versione del quadro. L’osservanza delle distanze indicate garantisce il funzionamento corretto e sicuro delle apparecchiature. Per condizioni di installazione diverse da quelle indicate, consultare ABB. 2100/2400 min 70 1070 150 Distanze rispetto alle pareti del locale di installazione con vano sfogo dei gas sul retro, soluzione IAC A-FL 12,5 kA 1s addossata a parete. (*) 1000 min (*) 30 min 1000 min (*) 30 min 1070 1700/2000 1700/2000 2100/2400 min 400 min 400 min Layout del locale 150 min Distanze minime rispetto alle pareti del locale di installazione, soluzione IAC A-FL 12,5 kA 1s con filtri montati su ogni singola unità. 1300 mm min per pannelli con interruttore 81 8. Informazioni per l’installazione 1070 1000 min (*) 2600 min 140 1070 100 min Distanze minime rispetto alle pareti del locale di installazione, soluzione IAC A-FLR 16 kA 1s con filtri montati su ogni singola unità. (*) 1300 mm min per pannelli con interruttore 82 1000 min (*) 35 min 30 min 100 2000 1700/2000 2100/2400 min 600 min 400 min Layout del locale 50 min Distanze minime rispetto alle pareti del locale di installazione, soluzione IAC A-FLR 21 kA 1s con filtri montati su ogni singola unità. 2100/2400 min 400 min 1700/2000 1070 1000 min (*) 30 min 120 65 min Distanze minime rispetto alle pareti del locale di installazione, soluzione IAC A-FLR 21 kA 1s con condotto sfogo gas. (*) 1300 mm min per pannelli con interruttore 83 8. Informazioni per l’installazione 1200/1300 1200 min 2400 min 100 1200/1300 1200 min 30 min 30 min 120 2000 2000 2600 min 600 min 400 min Layout locale per unità con interruttore estraibile 50 min 65 min Distanze minime alle pareti del locale di installazione, soluzione IAC A-FLR 25 kA, 1s @ 12-17,5 e 16 kA, 1s @ 24 kV con filtri montati su ogni singola unità. 84 Distanze minime rispetto alle pareti del locale, soluzione IAC A-FLR 25 kA, 1s @ 12-17,5 e 21 kA, 1s @ 24 kV con condotto sfogo gas. Passaggio dei cavi e punti di fissaggio delle unità 692 1037 692 1037 800 È presente un punto di fissaggio in ogni angolo dell’unità (4 per ogni unità). Le unità senza ingresso per i cavi presentano dimensioni e punti di fissaggio in base alla larghezza dell’unità. Per il fissaggio possono essere utilizzati bulloni di ancoraggio da 10 mm. 800 692 1037 800 Le seguenti figure mostrano le ubicazioni e le dimensioni dei fori di passaggio dei cavi sotto le diverse unità. Tali fori devono essere praticati prima dell’installazione del quadro. Le figure illustrano inoltre i punti di fissaggio del quadro. 97,5 43,5 230 375 140 500 Unità larghe 500 mm 692 692 800 692 1037 220 500 Larghezza 500 mm per unità DRC 800 Unità larghe 375 mm 202 Ø12,5 43,5 1037 220 43,5 1037 77,5 Ø12,5 43,5 158,5 43,5 202 202 43,5 158,5 158,5 Ø12,5 Ø12,5 Ø12,5 230 25 Larghezza 750 mm per unità SBR 150 Unità larghe 750 mm 100 550 800 1300 8 00 1200 800 230 230 400 Larghezza 190 mm per le unità RLC/RRC (solo per SBR) Ø12,5 Ø12,5 773 3 0 1 .5 81 1 25 3 01.5 81 125 301.5 753 Ø12.5 10 100 750 750 100 1 5 8 ,5 43,5 327 220 2 0 7 ,5 202 43,5 43,5 265 1 2 0 0 /1 3 0 0 43,5 158,5 158,5 207,5 Ø12,5 25 43,5 43,5 43.5 43.5 600 10 25 43.5 43.5 500 750 Larghezza 600 mm per unità con interruttore estraibile fino a 17,5 kV WBS e BME senza uscita cavi Larghezza 750 mm per unità con interruttore estraibile fino a 24 kV WBS senza uscita cavi DRS per WBC/WBS/BME 85 8. Informazioni per l’installazione Fondazioni Il quadro deve essere eretto su una fondazione che soddisfi il requisito di planarità del 2x1000 rispetto alla lunghezza del quadro. Poiché è difficile realizzare una fondazione in calcestruzzo che soddisfi il suddetto requisito di planarità, si apportano opportune regolazioni mediante un telaio metallico o installando piastre di acciaio sotto gli angoli delle unità. La capacità di carico del pavimento e della fondazione deve essere anch’essa sufficiente. Il quadro va fissato in corrispondenza dei fori sul fondo dell’unità (2 cordoli di saldatura/unità) o mediante due bulloni/ unità direttamente sul pavimento. Il quadro può essere fissato su pavimento in calcestruzzo, mediante tasselli di anoraggio, su telaio metallico e su pavimento flutuante. Il fissaggio del quadro deve essere effettuato come viene mostrato in figura (vedi figure aggiunte). 12,5 86 Ubicazioni e lunghezze dei cavi di media tensione Le lunghezze dei cavi di media tensione utilizzati (distanza fra il punto di collegamento del cavo e il pavimento) dipendono dalle unità e dagli accessori. Le figure e la tabella riportate di seguito mostrano le lunghezze e le ubicazioni dei cavi per le diverse unità. Unità RLC Ubicazioni e lunghezze dei cavi di media tensione Dettagli larghezza 190 mm larghezza 375 mm larghezza 500 mm larghezza 600 mm larghezza 750 mm A (mm) B (mm) A (mm) B (mm) A (mm) B (mm) A (mm) B (mm) A (mm) B (mm) SDC Base – – 915 210 915 275 – – – – SDC Con TA – – – – 525 275 – – 525 275 SDM Base – – – – – – – – 525 (1) 275 (1) SDD Base – – – – – – – – 918 185 SFC Fusibile da 292 mm – – 600 200 600 230 – – – – SFC Fusibile da 442 mm – – 450 200 450 230 – – – – – 500 310 600 165 SBC Base – – – – – – – WBC Base o con TA – – – – – – 600 DRC Base – – 500 165 668 255 – – – – DRC Con TA – – – – 530 275 – – – – SBR Base RLC/RRC Base (1) (2) 150 (2) – – – – – – – – 400 390 1495 310 – – – – – – – – Con terminale cavi in opzione Distanza tra la parete laterale del pannello e la prima connessione cavo 87 8. Informazioni per l’installazione Terminazioni dei cavi −− −− −− −− −− −− −− −− Applicate a freddo Utilizzabili in spazi ristretti Non sono necessari attrezzi speciali Prefabbricate per un’installazione facile e sicura Minima sguainatura dei cavi Pressione attiva Pochi componenti Lunga durata Aspetti generali I cavi di potenza utilizzati per il quadro necessitano di adeguate terminazioni. Il cavo di potenza presenta un conduttore di alluminio o rame, un isolamento in materiale polimerico, una guaina isolante estrusa, una calza metallica, un’armatura (opzionale) e una guaina protettiva esterna polimerica. Per garantire una portata di corrente sicura ed affidabile è necessario prevedere una buona connessione meccanica fra il conduttore del cavo e la sbarra. A tale scopo ABB offre capicorda meccanici studiati appositamente per adattarsi al conduttore del cavo mediante avvitamento. È inoltre indispensabile guidare correttamente il campo elettrico prodotto dai cavi; per questo motivo ABB fornisce terminazioni applicate a freddo realizzate in gomma, che garantiscono una pressione attiva attorno al cavo. Inoltre, se il cavo è progettato con una calza metallica non comprendente rame, devono essere utilizzati speciali kit di messa a terra per una corretta gestione di eventuali correnti di guasto. Eventuali armature del cavo devono garantire lo stesso potenziale di terra della guaina, pertanto potrebbe essere necessario utilizzare materiale di collegamento supplementare, che rientra pure nell’offerta di ABB. Informazioni dettagliate sono riportate nella documentazione tecnica separata relativa agli accessori per cavi di ABB. Applicazioni e caratteristiche In base alla struttura del cavo, è necessario utilizzare la tipologia corretta di accessori per cavi. Se si utilizza un cavo unipolare schermato esclusivamente con calza in rame, è sufficiente utilizzare un capocorda e una terminazione adatta alle effettive dimensioni del cavo. Se si utilizza un cavo tripolare o un cavo schermato con nastro di rame o con foglio di alluminio oppure un cavo con armatura, è necessario impiegare materiale supplementare. Importante quanto l’impiego del materiale corretto è la preparazione corretta del cavo. A tale scopo ABB offre anche un’ampia gamma di attrezzi ottimali per la preparazione dei cavi. Prodotti consigliati La terminazione prestampata tipo SOT di ABB può essere impiegata su qualsiasi cavo polimerico, indipendentemente dalla struttura o dalle dimensioni del conduttore. Poche varianti di terminazioni sono adatte per un’ampia gamma di dimensioni dei cavi. Per i valori di 12/17,5/24 kV bastano quattro tipi di terminazioni per coprire dimensioni dei cavi fino a 800 mm2. La gamma di prodotti ABB include anche materiale extra, quale kit di messa a terra, guarnizioni di supporto per cavi tripolari e materiale di schermatura per armatura dei cavi. Per maggiori informazioni contattare il proprio referente ABB di zona. Norme Vengono soddisfatti i requisiti della norma CENELEC HD 629.1 S1. Terminazione cavi Kebeldon tipo SOT con capocorda bimetallico tipo SKSB 88 Kit completi con capicorda a vite Terminazione di cavi, incluso capocorda a vite bimetallico per conduttori in Al e Cu. Il capocorda è provvisto di bulloni a strappo. Designazione Peso Designazione Peso Ø XLPE Conduzione (12 kV) Conduzione (24 kV) Terminazione per interno tripolare / 3 x unipolare kg/kit Terminazione per interno kit monofase kg/kit mm mm 2 mm2 SOT 241 A-3 0,60 SOT 241 A 0,20 11-15 10-35 10 SOT 241-3 0,60 SOT 241 0,19 15-28 50-185 25-120 SOT 242-3 0,70 SOT 242 0,23 24-39 240-500 150-300 SOT 242 B-3 0,90 SOT 242 B 0,30 38-54 630 500-630 Designazione Peso Designazione Peso Conduzione (12 kV) Conduzione (24 kV) Terminazione per interno unipolare / 1 x unipolare kg/kit tripolare / 3 x unipolare per interno kg/kit mm 2 mm2 SOT 241A S1 0,35 SOT 241A-3 S1 1,05 16-35 16 SOT 241 S1 0,34 SOT 241-3 S1 1,02 50-70 25-70 SOT 241 S2 0,44 SOT 241-3 S2 1,32 95-150 95-120 SOT 241 S3 0,59 SOT 241-3 S3 1,50 185 – SOT 242 S2 0,48 SOT 242-3 S2 1,44 – 150 SOT 242 S3 0,63 SOT 242-3 S3 1,89 240 185-240 SOT 242 S4 0,98 SOT 242-3 S4 2,94 300-400 300-400 SOT 242B S5 1,78 SOT 242B-3 S5 5,25 500-630 500-630 Designazione I L mm SOT 241/242/242 B D E C A B Designazione 235 Coppia di serraggio A B 11 15* 90 103 95-150 16 20* 103 118 120-185 185-240 20 30* 125 SKSB 400-16 240 300-400 25,5 40* SKSB 630-16 – 500-630 33 45* Conduttore Al o Cu sector shaped round max Ø mm2 mm2 mm SKSB 70-12 25-70 16-70 SKSB 150-12 95 SKSB 240-12 (*) min 300 D (Ø) E (Ø) Peso kg/ articolo 25 13 21,5 0,15 30 13 27 0,25 140 30 13 33,5 0,40 166 185 37 17 41,5 0,75 201 227 55 17 49 1,45 Dimensioni C mm Il bullone sarà serrato alla coppia di serraggio corretta 89 8. Informazioni per l’installazione Collegamenti dei cavi Pannelli Larghezza Quantità massima di cavi Sezione massima cavi (mm2) SDC 375 1 (*) 400 500 2 300 1 630 2 300 750 SDD 750 1 400 SFC 375 1 95 500 1 95 SBC 750 2 300 1 630 SBR 750 1 300 DRC 375 1 (*) 400 500 2 300 1 630 600 2 400 1 630 2 400 WBC 750 (*) 2 cavi da 300 mm2 @ 12 kV 90 9. Dimensioni delle unità I disegni hanno l’unico scopo di mostrare l’ingombro in accodo alle unità tipiche e non di raffigurare fronte quadro e sezioni. Vista frontale 375 500 600 SDCSDC WBC WBC SDS SDSWBS WBS SFCSFC (*)BME SFS SFS DRCSFV (*) DRS DRC DRS (*) 750 750 (*) SBC SBS SBR SBM SDD SDM UMP SDC (*) Disponibile anche come pannello adattatore H = 2000 mm 1700/2000(**) Vista laterale no IAC e A-FL 12,5 kA 1s (soluzione completamente addossata a parete) 1070 (*) (**) 110 (*) Per pannelli con interruttore rimovibile Non disponibile per i pannelli SBR e UMP 91 9. Dimensioni delle unità 1700/2000(**) Vista laterale IAC A-FLR 16 kA, con filtri 1700/2000(**) Vista laterale IAC A-FL 12,5 kA, con filtri 70 (*) (**) 1070 Per pannelli con interruttore rimovibile Non disponibile per i pannelli SBR e UMP (*) (**) 2000 (**) Vista laterale IAC A-FLR 21 kA, con filtri 140 (*) (**) 1070 Per pannelli con interruttore rimovibile Non disponibile per i pannelli SBR e UMP 92 100 110 (*) 110 (*) 1070 Per pannelli con interruttore rimovibile Non disponibile per i pannelli SBR e UMP 110 (*) 1700/2000(**) 2020/2320 Vista laterale IAC A-FLR 21 kA, con condotto 120 (**) 110 (*) Per pannelli con interruttore rimovibile Non disponibile per i pannelli SBR e UMP Vista laterale per pannelli con interruttore estraibile, IAC A-FLR 25 kA, 1s fino a 17,5 kV e IAC A-FLR 16 kA, 1s a 24 kV con filtri Vista laterale per pannelli con interruttore estraibile, IAC A-FLR 25 kA, 1s fino a 17,5 kV e IAC A-FLR 21 kA, 1s a 24 kV con condotto WBC WBS DRS per WBS BME (*) 2000 2340 WBC WBS DRS per WBS BME (*) 120 (*) Solo 12-17,5 kV 1200/1300 100 (*) 2000 (*) 1070 1200/1300 Solo 12-17,5 kV 93 9. Dimensioni delle unità Celle di bassa tensione disponibili Soluzioni per pannelli con GSec 235 500 580 A = Standard (*) 2000 2000 1700 1070 1070 (*) C 280 A B 1070 110 B = Wide (larga) 110 C = Big (grande) (*) Non disponibile per i pannelli H = 2000 mm Soluzioni per pannelli con interruttore estraibile 350 2000 2300 450 B A 750 235 1200/1300 A = Standard 94 580 125 1200/1300 B = Wide (larga) 110 10. Software di configurazione UniSec Pro UniSec Pro è stato sviluppato pensando a uno strumento utile nelle fasi di progettazione e offerta di quadri. Funge inoltre da ausilio per gli uffici tecnici nella progettazione e pianificazione dei progetti. È disponibile anche in una versione per progettisti. Contattare il proprio rappresentante ABB di zona. −− I progetti sono memorizzati online, consentendo l’esecuzione di statistiche e operazioni di follow-up. − − Sito online per progetti, feedback, notizie, file di installazione, ecc. 95 11. Riciclaggio Le attività e i processi presenti e futuri di ABB saranno sempre conformi alle norme e alla legislazione ambientale. ABB è impegnata nello sviluppo e nella fornitura di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale, sicuri nell’uso e riciclabili, riutilizzabili o smaltibili in sicurezza. Questi requisiti sono estesi anche ai prodotti e servizi acquistati dai fornitori e dai subappaltatori di ABB. La nostra attività di ricerca e sviluppo è focalizzata su tecnologie, sistemi e prodotti innovativi ed ecologici. Per sostenere i suoi clienti e proteggere l’ambiente durante la manutenzione e alla fine della vita utile dei quadri, ABB offre un programma di assistenza completo, volto ad eliminare la liberazione del gas SF6 nell’atmosfera. Le unità UniSec sono prodotte in conformità ai requisiti delle norme internazionali per il sistema di gestione qualità e il sistema di gestione ambientale. ABB è coinvolta nella tutela ambientale e aderisce alle norme ISO 14001. Il prodotto è sviluppato in conformità ai requisiti stabiliti dalla norma IEC 62271-200. La seguente tabella riporta i materiali utilizzati nell’unità SDC da 375 mm. Riciclabilità Materiale Riciclabile kg % Acciaio Sì 106,5 69 Acciaio inox Sì 5,5 3,5 Rame Sì 14 9 Ottone Sì <0,5 <0,5 Alluminio Sì 4 3 Zinco Sì 1,5 1 Plastica Sì 4,6 3 SF6 Sì <0,5 <0,5 Totale materiali riciclabili 132 87 Gomma No <1 <0,5 Resina epossidica No 18,5 12 19 13 Totale materiali non riciclabili 96 Riciclaggio del gas SF6 È obbligo di ABB agevolare il riciclaggio dei prodotti alla fine della loro vita utile. Nei paesi UE e EEA deve essere rispettato il regolamento sugli F-gas. SF6 è un gas fluorurato ad effetto serra, pertanto occorre prendere precauzioni per evitare l’emissione di SF 6; a tal fine, al termine della vita utile degli apparecchi, il gas serra deve essere recuperato. Consigliamo inoltre al cliente di consultare sempre il sito web di ABB http://www.abb.com/sf6. 12. Applicazioni Impiego dei quadri UniSec Green power Marina Energia eolica Uso residenziale Industria Generatori Distribuzione Trasporti Misura I quadri UniSec trovano impiego nella distribuzione secondaria di media tensione. Possono essere impiegati in particolare per sottostazioni di trasformazione, per il controllo e la protezione di linee e trasformatori di potenza, nel settore dei trasporti, negli aeroporti, nei centri commerciali e nelle industrie, ecc. Il quadro UniSec è la soluzione ABB per una rete di distribuzione completamente automatizzata. Supportato dalla tecnologia a sensori e da quella più recente a relè di protezione, il quadro soddisfa i requisiti più rigorosi in vari tipi di applicazioni. UniSec offre un’ampia gamma di pannelli, pertanto consente di identificare la soluzione più efficace per tutte le applicazioni grazie alla combinazione delle unità disponibili. Sicurezza −− Indicatore di tensione integrato − − Dispositivi di interblocco − − Manometro del gas o indicatore di pressione −− Finestre di ispezione − − Condotti di sfogo dei gas Integrazione intelligente − − Dimensioni compatte −− Design modulare con componenti per varie applicazioni − − Facilità di installazione ed estensione Economia − − Lunga durata −− Elevata resistenza meccanica − − Costi di manutenzione ridotti − − Scarso impatto ambientale −− Manutenzione praticamente assente Affidabilità −− Rigorose prove per ogni unità − − Struttura robusta −− Comando estremamente duraturo e affidabile − − Supporto ABB locale con concentrazione globale sull’affidabilità e la qualità 97 12. Applicazioni Uso residenziale Esigenze dei clienti Le aree residenziali ricevono energia da una sottostazione di trasformazione locale. −− La sottostazione di trasformazione deve essere sicura, di dimensioni compatte e a basso impatto ambientale. − − Continuità di servizio e alimentazione stabile sono importanti fattori di progettazione per l’apparecchiatura da installare. Soluzioni per sottostazioni di trasformazione La sottostazione di trasformazione è la soluzione UniSec più diffusa per reti ad anello, aree residenziali, edifici e piccole industrie. Il design flessibile e modulare garantisce la facilità di installazione. In questo caso, i fattori chiave sono: − − Facile estendibilità − − Unità molto compatte −− Ampia gamma di soluzioni di protezione, controllo e monitoraggio. 98 Distribuzione Esigenze dei clienti Per rete di distribuzione s’intende l’insieme di stazioni di smistamento che alimentano, proteggono, monitorano e controllano ad esempio aree residenziali, zone industriali ed edifici di grandi dimensioni. In questo caso le priorità sono: − − Continuità di servizio ed affidabilità − − Sicurezza − − Costo del ciclo di vita − − Facilità di integrazione in reti e sistemi esistenti. − − Sicurezza - Quadri progettati e provati conformemente alle norme IEC e alla tenuta all’arco interno. − − Costo del ciclo di vita - Soluzioni standardizzate e modularizzate, ridotti requisiti di formazione del personale e manutenzione, riduzione del numero di ricambi, facilità di manovra e rapidità di sostituzione dei componenti con conseguente diminuzione delle risorse dedicate all’impianto. −− Facilità di integrazione - Conformità ai requisiti locali. Soluzioni leggere per sottostazioni Le soluzioni UniSec per la distribuzione includono: − − Continuità di servizio Soluzioni con interruttore rimovibile ed estraibile in grado di soddisfare i requisiti più severi in termini di sicurezza del personale e affidabilità. Sono disponibili classi LSC2A e LSC2B e l’ultima generazione di soluzioni di protezione, monitoraggio e controllo. 99 12. Applicazioni Industria Esigenze dei clienti I clienti delle industrie richiedono una fornitura di energia stabile, esente da fluttuazioni e ininterrotta. UniSec soddisfa specificamente i seguenti requisiti dei clienti: −− Una soluzione affidabile − − Un’ampia gamma di unità funzionali facilmente espandibili − − Sicurezza e facilità per gli operatori. Soluzioni ad hoc per le industrie UniSec offre ai clienti delle industrie: − − Un design comprovato −− Un’ampia gamma di unità per configurare soluzioni in grado di soddisfare al meglio l’applicazione richiesta −− Facilità di manovra e manutenzione. 100 Altre applicazioni Infrastrutture L’affidabilità dell’installazione è un fattore chiave per garantire performance e sicurezza. Misura A fronte della domanda di deregulation e liberalizzazione del mercato dell’elettricità, il quadro UniSec presenta soluzioni standard per applicazioni di misura. Generatori Applicazioni tipiche per generatori sono gli impianti d’emergenza all’interno di ospedali, aeroporti, centri commerciali, nonché impianti di energia di back-up per serre dove l’affidabilità è un aspetto indispensabile. 101 I dati e le illustrazioni non sono vincolanti. Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche nel corso dello sviluppo tecnico del prodotto. © Copyright 2013 ABB. Tutti i diritti riservati. Your sales contact: www.abb.com/contacts More product information: www.abb.com/productguide 1VFM200003 – Rev. J, it – 2013.03 (Product catalogue) (mt) Contatti