› torre intesa torino torre intesa sanpaolo, torino la CITTA’ VERTICALE La torre di Renzo Piano, alimentata al 100% da energia proveniente da risorse rinnovabili, consuma il 45% di energia in meno rispetto ad un edifico standard: un esempio di innovazione architettonica e tecnologica IOARCH_59 [1] › torre intesa torino ‹ torre intesa torino RIQUALIFICAZIONE DEL GIARDINO NICOLA GROSA La riqualificazione del Giardino Nicola Grosa, conosciuto anche come Giardino del Tribunale per la vicinanza al Palazzo di Giustizia, e la realizzazione di un parcheggio pubblico interrato di 8.800 mq in via Nino Bixio sono parte integrante della convenzione che la città di Torino e Intesa Sanpaolo hanno siglato con l’acquisizione dei diritti edificatori del grattacielo sulla cosiddetta Spina 2. Il gruppo bancario ha riqualificato il giardino con un investimento di 2,5 milioni di euro, serviti anche per sostituire la guaina di copertura del parcheggio sottostante l’area verde. Lo spazio verde rigenerato, anch’esso pro- i In alto, la scala sud con il giardino d’inverno e le lamelle motorizzate della facciata. La torre Intesa Sanpaolo a Torino è il secondo edificio più alto della città dopo la Mole Antonelliana (foto ©Enrico Cano). [2] IOARCH_59 Il nuovo centro direzionale di Intesa Sanpaolo a Torino, progettato dallo Studio Renzo Piano Building Workshop, è stato finanziato e richiesto dal gruppo bancario al fine di riunire in un unico edificio gli uffici centrali e l’alta dirigenza della banca presenti in città. L’inaugurazione è avvenuta il 10 aprile 2015, occasione in cui una grande folla di visitatori è salita in cima alla torre per ammirare la città da un’altra prospettiva. L’edificio sorge ai margini del centro storico nei pressi della stazione di Porta Susa e accanto all’incrocio di corso Inghilterra e corso Vittorio Emanuele II, in un’area strategica ricca di servizi pubblici e commerciali. La sua ubicazione favorisce l’utilizzo dei mezzi pubblici e di modalità di trasporto alternativo grazie alla presenza di porta bici e postazioni car-sharing. Ad ovest del grattacielo c’è il giardino comunale Nicola Grosa sul quale la torre si affaccia e che Intesa Sanpaolo ha completamente riqualificato e trasformato. La torre si sviluppa su 44 piani, di cui 6 interrati per un’altezza fuori terra di 166 metri. I piani interrati sono composti da 3 livelli dedicati ai parcheggi (300 auto, 100 moto e 100 stalli esterni per le biciclette), da spazi per i locali tecnici e da un giardino ribassato attorno al quale si sviluppano la mensa aziendale e l’asilo nido. I piani centrali dell’edificio sono dedicati agli uffici e ospitano 2.000 dipendenti, la presidenza, le sale per gli organi di amministrazione, il Centro per l’Innovazione con allestimenti tecnologici funzionali alla ricerca e al lavoro interdisciplinare che questa struttura svolge, uno spazio per la formazione aziendale e tanto altro. I restanti livelli contengono ampi spazi e gettato dallo Studio Renzo Piano Building Workshop, si collega a corso Inghilterra attraverso la hall d’ingresso del grattacielo in parte accessibile al pubblico. I progettisti hanno immaginato un polmone verde, accogliente, ben attrezzato, reso sicuro nelle ore notturne da un efficace sistema di illuminazione a led a basso consumo. Il numero di alberi è raddoppiato, così come sono aumentate le specie arboree messe a dimora. Nel giardino ci sono aree per il gioco e per il relax, ampie e ben attrezzate, parcheggi per biciclette e motoveicoli. La riqualificazione è stata accompagnata da un programma di attività ricreative per i resi- denti nel quartiere e per le scuole promosso da Intesa Sanpaolo in collaborazione con la Circoscrizione 3. Il parcheggio in via Nino Bixio si sviluppa su 2 livelli interrati che ospiteranno 258 posti auto ed è servito da 2 rampe con accesso dalla carreggiata sud. La prima fase dei lavori, avviata nell’agosto 2013, si è conclusa alla fine della primavera 2014 e ha interessato lo spostamento delle infrastrutture presenti nell’area e lo scavo; la seconda fase, tuttora in corso, ha avuto inizio nel novembre 2014 e prevede la costruzione del parcheggio vero e proprio. Nella primavera del 2016 l’intera area sarà ceduta alla città. servizi fruibili dalla comunità che comprovano la vocazione pubblica della torre. Queste zone accessibili sono ai piani bassi dove c’è la hall vetrata (piano terra), che è solo in parte praticabile dai visitatori, e la sala conferenze o auditorium che consiste in uno spazio polifunzionale e flessibile su più livelli che grazie ai sedili mobili e ad un’acustica variabile può cambiare la sua altezza per trasformarsi in sala espositiva, concerti o spettacoli e accogliere fino a 364 persone. I restanti spazi aperti al pubblico si trovano ai piani più alti: al 35° c’è la serra bioclimatica ventilata naturalmente che impedisce alla radiazione solare di accumularsi sul tetto e ospita arbusti e piante come eucalipti, inga, acacie, lavande e mirti. Questo ambiente si sviluppa su 3 piani includendo un ristorante A sinistra, sezione longitudinale dell’edificio in cui sono evidenziati in giallo gli spazi accessibili al pubblico. Sopra, planimetria generale del Giardino Nicola Grosa adiacente alla torre (disegni ©RPBW). IOARCH_59 [3] › torre intesa torino ‹ torre intesa torino Due disegni che evidenziano in giallo gli spazi aperti alla comunità dei primi e degli ultimi piani. E’ evidente la vocazione pubblica che Renzo Piano ha voluto dare al grattacielo (disegni ©RPBW) In basso, da sinistra, un dettaglio dei tiranti, i sedili mobili delll’auditorium che permettono di avere una sala espositiva, concerti o spettacoli, una vista sulla terrazza panoramica sopra la serra e una sezione della doppia pelle con lo studio sull’illuminazione indiretta (foto ©Enrico Cano, disegni ©RPBW). [4] IOARCH_59 panoramico, una sala espositiva e la caffetteria con terrazza. Nelle porzioni ad est e ad ovest della torre troviamo la spina dorsale dell’edificio composta di ascensori e scale che contribuisce alla vivacità e all’effetto dentelle, mentre a sud la scala di collegamento tra i vari piani incorpora un giardino d’inverno verticale i cui rampicanti filtrano la luce proveniente dall’esterno. Le facciate sono costituite da 2 vetrate sovrapposte, la cosiddetta doppia pelle, la cui intercapedine è un cuscinetto termico. Questa tipologia di fronti è a bassa riflettanza e permette di limitare le dispersioni di calore poiché sono regolate in funzione dei diversi apporti termici attraverso un sistema di aperture a lamelle motorizzate che garantisce ventilazione in estate e isolamento termico d’inverno. L’intero edificio è rivestito di materiali bianchi e vivaci come vetro, alluminio laccato, vetro opalescente che formano sottili sfaccettature fotosensibili che cambiano colore a seconda del momento della giornata e della stagione. La torre è alimentata al 100% da energia proveniente da fonti rinnovabili (impianti idroelettrici). L’impianto di climatizzazione è a soffitto ed è molto efficiente perché nei solai sono stati ottenuti dei condotti d’aria mediante accoppiamento di elementi di solaio prefabbricati a C. I condotti sono collaboranti con fessure poste sulle pareti così da regolare l’ingresso dell’aria: infatti in estate l’aria fresca notturna viene incanalata all’interno dei doppi solai in cemento che ne assorbono la freschezza e che la restituiscono di giorno negli spazi interni con l’aiuto di pannelli radianti. L’impianto è gestito da sonde collegate al BMS - Building Management System -, un sistema computerizzato installato nell’edifico che monitora le attrezzature meccaniche ed elettriche. Per la climatizzazione è utilizzata anche l’energia prodotta dallo scambio termico con l’acqua di falda mentre l’energia solare viene catturata dai 1.600 mq di pannelli fotovoltaici che rivestono l’intera facciata sud. È stata posta particolare attenzione alle condizioni di lavoro dei dipendenti in termini di qualità di spazio, luce e comfort termico, per esempio gli uffici, che hanno un’altezza di 3,20 metri, dispongono di un’illuminazione indiretta appositamente ideata. Il grattacielo è dotato anche di vasche per la raccolta dell’acqua piovana che viene riutilizzata per i WC e le aree verdi, di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria, di un impianto di alimentazione geotermica e di un sistema di lampade a led che si accendo- no quando serve e si spengono progressivamente quando la luce del giorno se ne va. Il sistema strutturale portante è costituito da 6 megacolonne in struttura mista acciaio calcestruzzo oltre al core interno in cemento armato che assolve alla funzione non solo portante ma anche di nucleo servizi, ascensori e di controvento strutturale. La presenza dell’auditorium, dal livello L2 al livello L6, privo di pilastri al suo interno, ha comportato la necessità di prevedere una megastruttura di trasferimento in acciaio tra i livelli 6 e 7 per convogliare i carichi dei 30 piani sovrastanti alle megacolonne. La torre è un esempio di innovazione archi- tettonica e di basso impatto ambientale – consuma il 45% di energia in meno rispetto ad un edificio standard - senz’altro il risultato di una ricerca avanzata volta a sfruttare al meglio le fonti naturali di energia (acqua, aria, sole) e a limitarne il consumo complessivo. L’attenzione del progetto al recupero, controllo e contenimento dei consumi energetici complessivi potrebbe consentire al grattacielo di ottenere una certificazione di sostenibilità ambientale Leed con un punteggio tra i più elevati al mondo nel perimetro degli edifici di grande altezza ■ IOARCH_59 [5] ‹ torre intesa torino scheda Località Torino Anno di realizzazione 2010-2015 Committente Intesa Sanpaolo SpA Progetto Renzo Piano Building Workshop Design team P.Vincent e A.H.Temenides (socio responsabile), C.Pilara, V.Serafini, con A.Alborghetti, M.Arlunno, J.Carter, C.Devizzi, V.Delfaud, G.Marot, J.Pattinson, D.Phillips, L.Raimondi, D.Rat, M.Sirvin and M.Milanese, A.Olivier, J.Vargas; S.Moreau (aspetti ambientali) ; O.Aubert, C.Colson, Y.Kyrkos , A.Pacé (modelli) Consulenza architettonica Inarco Direzione lavori generale Jacobs Italia SpA Assistenza gare d’appalto, Direzione lavori strutture 1° e 2° lotto CeAS (in collaborazione con lo staff della direzione lavori generale Jacobs Italia SpA) Progetto strutturale Expedition Engineering, Studio Ossola Progetto impiantistico Manens-Tifs Ingegneria facciate RFR Group Studi ambientali Eléments Ingénieries, CSTB, RWDI Landscaping Atelier Corajoud, Studio Giorgetta Interior design Michele De Lucchi, Pierluigi Copat Architecture Impresa costruttrice Rizzani de Eccher SpA, Implenia Italia Budget 500 milioni di euro Slp 50.000 mq Superficie occupata 7.000 mq Altezza 166 metri climaveneta Sustainable Comfort In questa pagina, la serra bioclimatica al 35esimo livello. Nella pagina accanto, schizzo di Renzo Piano della torre (foto ©Enrico Cano, disegni ©RPBW). [6] IOARCH_59 Torre Intesa Sanpaolo ha ottenuto la certificazione energetica per la classe A ed è in fase di certificazione Leed Gold. Per ottenere questi importanti riconoscimenti sono state compiute alcune importanti scelte tecniche e tecnologiche come l’installazione di unità per la climatizzazione a elevata efficienza che sfruttano l’acqua di falda per il comfort di tutto l’edificio senza emettere inquinanti in atmosfera. Si tratta di 4 TECS2W/ HC C 1213 ed 1 FOCSW HS 1902 di Climaveneta, refrigeratori di liquido con sorgente ad acqua reversibili in pompa di calore, in grado di garantire riscaldamento e raffrescamento all’intera torre massimizzando la loro efficienza grazie all’utilizzo dell’acqua di falda. L’impianto è stato progettato per soddisfare tutte le richieste degli utenti dal punto di vista del comfort, mantenendo elevate performance energetiche durante tutto l’anno. Nel periodo estivo il raffrescamento degli uffici è garantito dai gruppi frigo a levitazione magnetica TECS2W HC con rese elevate, EER maggiore di 5 ed ESEER di 9,52. Nel periodo invernale la produzione di acqua calda è destinata a riscaldare gli ambienti e le unità reversibili funzionano quindi in pompa di calore con un COP sempre superiore a 4 e classe A secondo Eurovent. Durante la mezza stagione, infine, un sistema di gestione computerizzato dell’impianto consente alle unità Climaveneta di funzionare in parte come pompe di calore e in parte come gruppi frigoriferi. Climaveneta inoltre è fornitore ufficiale delle unità per la climatizzazione del padiglione Intesa Sanpaolo a Expo Milano 2015. Nella foto, unità Climaveneta installate presso la nuova torre Intesa Sanpaolo a Torino. climaveneta SPA Via Sarson, 57/c 36061 Bassano del Grappa VI T. 0424 509500 [email protected] | www.climaveneta.it IOARCH_59 [7]