Il processo sedimentario Il processo sedimentario comprende la formazione di rocce in ambienti caratterizzati da temperatura e pressione vicine alla superficie del pianeta. I sedimenti si formano generalmente per: 1) Degradazione, Trasporto e successiva Deposizione di rocce pre-esistenti (magmatiche, metamorfiche o sedimentarie); 2) Accumulo di materiale organogeno (scheletri); 3) Accumulo di materiale in seguito a precipitazione chimica senza intervento di organismi. I sedimenti possono quindi consistere di frammenti di roccia, minerali o di altre particelle di dimensioni tra loro molto diverse, compresi resti di animali o di piante (Rocce clastiche). Sono sedimenti anche quelli che si formano tramite processi chimici o biochimici (Rocce di origine chimica). ABBONDANZE RELATIVE DELLE ROCCE SULLA SUPERFICIE TERRESTRE - La superficie terrestre è ricoperta per circa il 66% da rocce sedimentarie. La restante parte (~34%) è costituita da rocce ignee (la grande maggioranza) e rocce metamorfiche. - La crosta è lo strato più esterno della Terra (al di sopra della discontinuità di Mohorovicic). - La crosta rappresenta <1 % del volume della Terra. Tuttavia questa è l’unica parte della terra che è direttamente esposta per lo studio petrografico. Quattro sono le fasi fondamentali che possono portare alla formazione dei sedimenti di origine clastica: ALTERAZIONE EROSIONE TRASPORTO DEPOSIZIONE I sedimenti sono trasformati in rocce tramite un processo detto DIAGENESI coerenti Uno dei possibili schemi di classificazione delle rocce sedimentarie si basa sulla suddivisione in tre grandi categorie in funzione del tipo di materiale di cui esse sono composte: materiali di origine Terrigena Chimica (materiale silico-clastico composto da frammenti di minerali o rocce non carbonatiche cementati insieme) (materiale formato in parte o interamente in seguito a precipitazione chimica organica o inorganica) Chimico-Clastica (rocce carbonatiche e silicee composte da clasti di derivazione chimica) Le rocce sedimentarie possono essere descritte essenzialmente sulla presenza o meno di tre componenti: C. TERRIGENI: materiale derivato da erosione di materiale al di fuori del bacino di sedimentazione e trasportati nel bacino come solidi; C. ALLOCHIMICI: sostanze precipitate da soluzioni chimiche all’interno del bacino di deposizione ma che mostrano evidenze di trasporto nello stesso bacino di formazione; queste hanno un maggiore grado di organizzazione rispetto a semplici precipitati (es. frammenti di conchiglie, ooliti, etc.); C. ORTOCHIMICI: sostanze chimiche precipitate da una soluzione. Sono caratterizzate da assenza di trasporto. C. TERRIGENI ad esempio tutti i minerali di rocce sedimentarie, metamorfiche e magmatiche che subiscono trasporto I gusci degli organismi subiscono un processo di deposizione e al tempo stesso di precipitazione chimica Queste rocce hanno cemento carbonatico formato da cristalli di calcite oppure una matrice carbonatica (micrite) formata da microcristalli di calcite (<4 µm) Post-diagenesi C. ORTOCHIMICO C. ALLOCHIMICI: ad esempio il calcare Pre-diagenesi OOIDI: granuli di forma sferica che si sviluppano per precipitazione di carbonati attorno ad un nucleo che può essere un altro allochimico, un bioclasto o un granulo di quarzo o feldspato. La precipitazione avviene a causa del moto ondoso che prende in carico del sedimento nelle spiagge e, trasportandolo, causa un’istantanea diminuzione della CO2 disciolta in acqua perciò la solubilità della CaCO3 diminuisce e viene deposta calcite sopra il granulo. Il loro andamento concentrico è dovuto a ripetuti cicli di deposizione di sottili lamine carbonatiche e le loro dimensioni sono limitate a 2 mm perchè superata questa dimensione il moto ondoso non riesce più a prenderli in carico. CO2+H2O H2CO3 C. ORTOCHIMICI: esempio carbonato di calcio (CaCO3), salgemma o halite (NaCl), gesso (CaSO4*2H2O...cosa vuol dire * ???) , anidrite (CaSO4) CAMPO P-T di formazione delle rocce sedimentarie ALTERAZIONE Si attua tramite la DISGREGAZIONE DELLE ROCCE preesistenti che avviene con due modalità: DISAGGREGAZIONE MECCANICA in frammenti più minuti. Le cause di questa frammentazione sono essenzialmente di tipo fisico. ATTACCO CHIMICO di alcuni minerali come conseguenza di reazioni chimiche e biochimiche. ALTERAZIONE: DISAGGREGAZIONE MECCANICA AZIONE ACQUA-GHIACCIO Crioclastismo (Volume H2O vs. Volume Magma) ALTERAZIONE: ATTACCO CHIMICO Le reazioni che avvengono sono di: 1) Dissoluzione CaCO3Ca2+ + (CO3)2Formazione di soluzioni (acqua che incorpora ioni dei minerali preesistenti). Il tipico esempio è il processo conosciuto come CARSISMO (dissoluzione del carbonato di calcio da parte di acque aggressive): CaCO3 + H2CO3 = Ca(HCO3)2 Carbonato di calcio Bicarbonato di calcio CO2+H2O ALTERAZIONE: ATTACCO CHIMICO Le reazioni che avvengono sono di: 2) Idratazione Processo legato alla presenza di forze d’attrazione tra i dipoli delle molecole d’acqua e le cariche elettriche non neutralizzate presenti sulla superficie dei granuli. Processo molto comune nei fillosilicati (es. minerali argillosi). CaSO4 + H2O = CaSO4*2H2O Anidrite Gesso ALTERAZIONE: ATTACCO CHIMICO Le reazioni che avvengono sono di: 3) Idrolisi Decomposizione che subiscono i sali formati da un acido debole o da una base debole. Il processo di argillificazione dei feldspati rientra in questo schema di erosione chimica. La lisciviazione può essere totale o parziale. Le trasformazioni dei minerali preesistenti in ambiente sedimentario generano spesso nuovi minerali, definiti minerali di NEOFORMAZIONE. I più comuni di questi minerali appartengono alla famiglia dei MINERALI ARGILLOSI. Allumo-silicati idrati con vari cationi (K, Ca, Mg, etc.). Fillosilicati (struttura a piani, come le miche). Se riscaldati perdono acqua. Estremamente utili (componenti base dei cementi e delle ceramiche). Causa di instabilità dei versanti. Minerali di neoformazione a partire da un ortoclasio I minerali argillosi più importanti: Sericite: Assimilabile a muscovite a grana fine. SiO2 ~45%; Al2O3 ~38%; K2O ~12%. [KAl2(Si3Al)O10(OH,F)2] Illite: Prodotto con meno K2O della muscovite ma più del caolino. SiO2 ~45%; Al2O3 ~37%; K2O ~7% [(K,H3O)(Al,Mg,Fe)2(Si,Al)4O10[(OH)2,(H2O)] Caolinite: Prodotto di intensa alterazione con rimozione di K. SiO2 ~45%; Al2O3 ~37%; K2O ~1% [Al2Si2O5(OH)4] Gibbsite: Prodotto di alterazione molto prolungata in clima umido tropicale (vengono lisciviati tutti i cationi tranne l’Al). In pratica della formula originaria del feldspato alcalino resta solo Al [Al(OH)3]. Minerale ipotetico di partenza (K-Feldspato): SiO2 = ~65% Al2O3 = ~18% K2O = ~17% EROSIONE Il fenomeno dell ’ erosione è essenzialmente di tipo esogeno e prevede l’asportazione parziale o totale di un materiale preesistente, sia litoide che sciolto (roccia o sedimento). Tipicamente l’erosione è contemporanea o successiva all’alterazione meccanica e chimica. I principali agenti erosivi sono l’acqua, il ghiaccio ed il vento. Fenomeni tipici sono l’erosione che avviene nei fondali marini e lungo le pareti dell’alveo dei fiumi. Trasporto meccanico Avviene in presenza di un mezzo fluido. Il mezzo fluido può essere a bassa viscosità: aria o acqua (dune, conoidi alluvionali) oppure ad elevata viscosità: Ghiaccio (morene) Trasporto: Arrotondamento dei clasti Distanza di trasporto breve moderato Angolare (poco arrotondato) intermedio lungo arrotondato Trasporto: Classazione Processo di selezione dei granuli in funzione della loro dimensione, forma e peso specifico ad opera degli agenti di trasporto e dei meccanismi di sedimentazione. scarsa moderata buona Clasti di quarzo ben arrotondati e ben classati in una arenaria. La classazione deriva dal numero di classi granulometriche compreso all’interno di un certo intervallo (es. tra 125 e 250 mm). Quando sono rappresentate poche classi il sedimento si dice ben classato. DEPOSIZIONE: Sedimentazione Il trasporto termina quando il sedimento si deposita in un bacino sedimentario (lago, delta, ansa di un fiume). L’accumulo di materiale sedimentario può avvenire dopo un trasporto più o meno lungo o nello stesso punto in cui è iniziata la disgregazione delle rocce. Tipologia e Nomenclatura dei Sedimenti e delle Rocce Sedimentarie Il fattore chiave fa riferimento alla derivazione dei materiali che costituiscono i sedimenti: DERIVAZIONE CLASTICA Frammenti di minerali, rocce o organismi Es. Argille, areniti, ruditi, tufi, carbonati DERIVAZIONE NON CLASTICA Materiale ortochimico Es. Evaporiti, depositi silicei, carbonati Materiale allochimico Es. carboni, selce, carbonati MATERIALI DI ORIGINE CHIMICA O BIOCHIMICA FORMATISI IN SITU AUTOCTONI origine solo chimica ORTOCHIMICI origine chimicobiologica BIOGENI (allochimici) MATERIALI TRASPORTATI MECCANICAMENTE ALLOCTONI Da forze endogene PIROCLASTITI Materiali vulcanici depositati Tutte le rocce sedimentarie che subiscono trasporto Da forze esogene EPICLASTITI Materiali vulcanici depositati e rimaneggiati Questi sono solo 2 esempi M. Autoctoni Ortochimici??? M. Alloctoni Sedimenari M. Allochimici??? M. Ortochimici??? M. Autoctoni Biogeni M. Alloctoni Sedimentari ROCCE TERRIGENE Per rocce terrigene si intende un particolare gruppo delle rocce clastiche, ossia le rocce silico-clastiche. In pratica non si prende in considerazione le rocce clastiche formate da predominante componente carbonatica. Le rocce terrigene sono frammenti di minerali silicatici o di rocce ignee e metamorfiche (e rocce sedimentarie non carbonatiche) pre-esistenti. Questo tipo di rocce può essere composta da tre elementi fondamentali: Lo scheletro = La porzione a grana più grossa, comprendente i clasti; La matrice = La porzione a grana più fine, generalmente della stessa composizione dello scheletro; Il cemento = Il collante che tiene uniti i vari elementi e che rende litoide la roccia. NOME NOME dei NOME dei delle ROCCE SEDIMENTI GRANI Blocchi RUDITI (Psefiti) ARENITI (Psammiti) LUTITI (Peliti) GHIAIE SABBIE FANGHI CLASSI DIMENSIONALI in mm 256 - 4096 Ciottoli di varia grandezza 2 - 256 Sabbia di varia grandezza 2 - 1/16 (0,0625) Silt di varia grandezza 1/16 (0,0625) 1/256 (0,0039) Argilla < 1/256 (< 0,0039) NOME NOME dei NOME dei delle ROCCE SEDIMENTI GRANI RUDITI (Psefiti) ARENITI (Psammiti) LUTITI (Peliti) Blocchi Le areniti silicoclastiche (ossia GHIAIE Ciottoli di varia grandezza quelle composte da frammenti Sabbia di SABBIE grandezza minerali die varia rocce Silt NON carbonatici) di varia grandezza FANGHI vengono definite ARENARIE Argilla CLASSI DIMENSIONALI in mm 256 - 4096 2 - 256 2 - 1/16 (0,0625) 1/16 (0,0625) 1/256 (0,0039) < 1/256 (< 0,0039) Le Ruditi si dividono in Breccia e Conglomerato Vecchia definizione di rudite con clasti arrotondati: puddinga I clasti (lo scheletro) di questa I clasti (lo scheletro) di questa rudite sono angolari e spigolosi. rudite sono arrotondati e smussati. Si tratta quindi di un Si tratta quindi di una Conglomerato. Breccia. Ghiaia (Conglomerato) G Gf Ghiaia fangosa (Conglomerato fangoso) Gfs Ghiaia sabbioso-fangosa (Conglomerato s.-f.) Gs Ghiaia sabbiosa (Conglomerato sabbioso) G Fg Fango ghiaioso (Argillite sabbiosa) Sgm Sabbia ghiaioso-fangosa (Arenaria g.-f.) 80% Sg Sabbia ghiaiosa (Arenaria ghiaiosa) F(g) Fango leggermente ghiaioso (Argillite legg. g.) Fs(g) Fango sabbioso legg. g. (Argillite sabb. legg. g.) Gf Gfs Gs Sf(g) Sabbia fangosa legg. g. (Arenaria f. l. g.) S(g) Sabbia legg. ghiaiosa (Arenaria legg. ghiaiosa) F Fango (Argillite) Fango sabbioso (Argillite sabbiosa) Fg Sgm Sg Fs Sf Sabbia fangosa (Arenaria fangosa) S Sabbia (Arenaria) Fs(g) Sf(g) S(g) Fs Sf S 1:1 9:1 Sabbia Rapporto (2-0.0625 mm) Sabbia:Fango Ghiaia (>2 mm) 30% 5% F(g) 0,01% F Fanghi 1:9 (silt + argilla) (< 0.0625 mm) Classificazione delle rocce clastiche di Folk (The distinction between grain size and mineral composition in sedimentary-rock nomenclature J. Geol., 62, 345-351, 1954) Ghiaia (>2 mm) G Ghiaia G Gf Fg F(g) Fs(g) F Fs Fanghi 1:9 (silt + argilla) (< 0.0625 mm) Gfs Gs Sgm Sf(g) Sf 1:1 Rapporto Sabbia:Fango Sg S(g) S Sabbia 9:1 (2-0.0625 mm) G Rudite Gs Ghiaia sabbiosa Ghiaia (>2 mm) G Gf Fg F(g) Fs(g) F Fs Fanghi 1:9 (silt + argilla) (< 0.0625 mm) Gfs Gs Sgm Sf(g) Sf 1:1 Rapporto Sabbia:Fango Gs Rudite sabbiosa Sg S(g) S Sabbia 9:1 (2-0.0625 mm) Gf Ghiaia fangosa Ghiaia (>2 mm) G Gf Gfs Gs Gf Rudite fangosa Fg F(g) Fs(g) F Fs Fanghi 1:9 (silt + argilla) (< 0.0625 mm) Sgm Sf(g) Sf 1:1 Rapporto Sabbia:Fango Sg S(g) S Sabbia 9:1 (2-0.0625 mm) Fg Fango ghiaioso Ghiaia (>2 mm) G Gf Fg F(g) Fs(g) F Fs Fanghi 1:9 (silt + argilla) (< 0.0625 mm) Gfs Gs Sgm Sf(g) Sf 1:1 Rapporto Sabbia:Fango Sg S(g) S Sabbia 9:1 (2-0.0625 mm) S Sabbia Ghiaia (>2 mm) G Gf Gfs Gs S Arenaria Fg F(g) Fs(g) F Fs Fanghi 1:9 (silt + argilla) (< 0.0625 mm) Sgm Sf(g) Sf 1:1 Rapporto Sabbia:Fango Sg S(g) S Sabbia 9:1 (2-0.0625 mm) F Fango Ghiaia (>2 mm) G Gf Fg F(g) Fs(g) F Fs Fanghi 1:9 (silt + argilla) (< 0.0625 mm) Gfs Gs Sgm Sf(g) Sf 1:1 Rapporto Sabbia:Fango Sg S(g) S Sabbia 9:1 (2-0.0625 mm) F Argillite ROCCE CARBONATICHE Diminuzione della dimensione dei componenti Nomenclatura delle rocce carbonatiche basata sulla GRANULOMETRIA CALCIRUDITI o DOLORUDITI a seconda che il minerale prevalente sia costituito da calcite (CaCO3) o da dolomite [CaMg(CO3)2] (>2 mm) CALCARENITI o DOLOARENITI a seconda che il minerale prevalente sia costituito da calcite o da dolomite (0,062-2 mm) CALCILUTITI o DOLOLUTITI a seconda che il minerale prevalente sia costituito da calcite o da dolomite (<0,062 mm) PARAMETRI DISTINTIVI ROCCE CARBONATICHE CRITERIO MINERALOGICO CALCITE O DOLOMITE Presenza di IMPUREZZE (materiali terrigeni) Calcare (termine generico) o Dolomia (termine generico) Vari nomi (genericamente MARNE) Nomenclatura delle rocce carbonatiche basata sul CHIMISMO Diagramma triangolare CALCITEDOLOMITEIMPUREZZE Permette la classificazione delle rocce carbonatiche. Per impurezze si intende tutti i materiali non carbonatici. Nel gruppo delle rocce carbonatiche esistono rocce formate in seguito a precipitazione chimica da acque fluviali o vadose. Si parla in questo caso di: SPELEOTEMI Le tipiche manifestazioni di questo tipo si rinvengono nelle regioni CARSICHE cioè in aree caratterizzate dalla presenza di formazioni carbonatiche interessate da un intreccio di fiumi e grotte sotterranee e da una morfologia superficiale alquanto accidentata. Dal punto di vista idrogeologico e geomorfologico, nei sistemi carsici sono presenti tre componenti principali: Sistemi di grotte anche profonde - Acquiferi sotterranei Depressioni a pianta sub-circolare (Doline). Principio di Le Chatelier e Costante di Equilibrio Travertini (rocce ortochimiche) Porosità Dopo aver parlato delle tre fasi principali relative alla formazione dei sedimenti (ALTERAZIONE, EROSIONE, TRASPORTO E DEPOSIZIONE) iniziamo ora a parlare del processo che porta alla trasformazione dei sedimenti sciolti in rocce coerenti: La DIAGENESI I processi più comuni della fase diagenetica possono essere distinti in 4 fasi: COMPATTAZIONE (riduzione degli spazi vuoti nei sedimenti sotto un carico litostatico); DISSOLUZIONE (dei minerali più instabili); CEMENTAZIONE (riempimento dei pori tramite precipitazione di minerali, soprattutto calcite); RICRISTALLIZZAZIONE (alterazione dei minerali originali in nuovi minerali, stabili nelle nuove condizioni, attraverso reazioni complesse). COMPATTAZIONE Il passaggio dall’impacchettamento di tipo (A) a quello (B) produce una sensibile riduzione della porosità. C) un cristallo laminare di mica si piega sotto il carico di altri grani molto più rigidi. D) fratturazione di ooidi presenti nei sedimenti carbonatici. LA DIAGENESI DISSOLUZIONE Evoluzione dei contatti tra i grani di un sedimento soggetto a processi diagenetici essolutivi. A) contatti puntuali; B) contatti sub-planari; C) contatti concavo-convessi; D) contatti suturati. CEMENTAZIONE Consiste nella formazione di un materiale, denominato cemento, che si interpone tra i grani di differente grandezza con funzione di legante. La formazione del cemento avviene in seguito alla precipitazione chimica di minerali a spese degli ioni disciolti nelle acque interstiziali. Roccia clastosostenuta Matrice o Cemento? Roccia matricesostenuta Matrice o Cemento? La composizione del cemento varia in funzione della tipologia degli ioni disciolti nelle acque circolanti. I tipi più comuni sono silicei, rappresentati da quarzo, calcedonio e opale, oppure carbonatici se costituiti da calcite più o meno ricca di ferro o da ankerite [Ca(Mg,Fe2+,Mn)(CO3)2] o da siderite (FeCO3), oppure ferrico-ferrosi (es. pirite o marcassite – FeS2; goethite FeO.OH; o ematite Fe2O3) o, infine, fillosilicatici (clorite, caolinite, illite o smectiti). RICRISTALLIZZAZIONE DIAGENETICA Indica la modificazione della mineralogia e della microstruttura della roccia che avviene, in condizioni di seppellimento, ad opera dei fluidi che circolano al suo interno. I risultati della cristallizzazione diagenetica sono molto evidenti nei clasti carbonatici dove si verificano due tipi di modificazioni: Neomorfismi e Sostituzioni. NEOMORFISMI = trasformazioni isochimiche (es. aragonite calcite); SOSTITUZIONI = il carbonato (calcite e/o aragonite) è sostituito da silice. Il fenomeno si verifica perché il comportamento geochimico della silice e del carbonato sono molto diversi: la dissoluzione di uno può, pertanto, implicare la precipitazione dell’altra. Abbondanze delle rocce sedimentarie 11% Arenarie e ruditi 14% Calcari e dolomie 75% Argille varie