Cesare Pitto
Cesare Pitto si è laureato in Sociologia
presso l’Istituto di Scienze Sociali di
Trento nel febbraio 1971 ed attualmente
è
professore
straordinario
di
antropologia
culturale
presso
il
Dipartimento
di
Scienze
dell’Educazione dell’Università della
Calabria.
Il tempo fra allora ed oggi è costituito
di innumerevoli attività accademiche e
di ricerca, con frequenti incursioni in
un secondo ambiente, quello del teatro
e dello spettacolo.
Subito dopo la laurea ha iniziato la sua carriera universitaria presso
l’Università di Sassari come assistente di sociologia e, dal 1974, è stato
incaricato dell’insegnamento di antropologia culturale nella stessa
università. Nel 1975 fu chiamato su istanza del fondatore
dell’Università della Calabria, Beniamino Andreatta e su indicazione
del suo maestro, Gualtiero Harrison, a coprire l’incarico di sociologia
della famiglia e, in seguito, quello di antropologia culturale, che da
allora ha contraddistinto tutti gli aspetti principali della sua attività
di docente.
In questo senso vanno considerati tutti gli altri insegnamenti
impartiti presso l’Ateneo calabrese, quali antropologia visiva e
cinematografia documentaria, antropologia dei media, antropologia
dell’educazione ed etnomusicologia, affidatigli presso diversi corsi di
laurea della facoltà di lettere e filosofia (in particolare si ricordano il
DAMS, il corso di scienze della formazione primaria e la SSIS).
Anche altre università lo hanno visto impegnato come docente di
discipline etno-antropologiche. Così è stato per l’Università di
Catanzaro, con l’insegnamento di antropologia presso il corso di
laurea in scienze motorie, per l’Università di Modena con
antropologia economica, e, attualmente, per l’Università di Genova,
Polo didattico d'Imperia, con l’affidamento di antropologia culturale
per lo spettacolo nel corso di laurea specialistica in scienze dello
spettacolo.
È attualmente direttore dell’Osservatorio dei Processi Migratori della
Calabria, struttura di ricerca del Dipartimento di Scienze
dell’Educazione; Presidente del Centro Radio Televisivo
dell’UNICAL; componente del CTS dell'Istituto Geografico Polare
"Silvio Zavatti" di Fermo; Advisory Board Member of Canadian Centre of
Multicultural Development and Documentation a Windsor, Ontario.
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Presso ’Università della Calabria, poi, è stato membro del Consiglio
d’Amministrazione e consigliere d’amministrazione del Centro
Residenziale.
Oltre agli incarichi accademici, ha svolto incarichi amministrativi
presso enti territoriali calabresi, fra i quali quello di Assessore alla
Cultura per la Provincia di Crotone e, attualmente, quello di
Assessore alla cultura del Comune di Melissa (KR).
Le sue ricerche, tutte svolte con lunghe indagini sul terreno, hanno
riguardato le problematiche dell’antropologia urbana, gli studi sulle
comunità di minoranza etnico-linguistica (in particolare arbëreshë,
grecanici, franco-provenzali, liguri), le migrazioni del ‘900, gli studi
sulla multiculturalità, i temi dell’insularità (nelle isole Eolie, a
Trindad e Tobago, a Cuba, nelle Føroyar, fra gli Haida delle Queen
Chalotte’s Islands e fra gli Inuit del Nunavut). Fra gli attuali interessi
di ricerca si segnalano i sistemi scolastici nelle culture “altre”, in
particolare la scuola nelle isole minori del Mediterraneo – in
particolare Stromboli (ME) ed Ustica (PA) – e la scuola fra i Nency
del Distretto Autonomo di Jamal, Siberia Occidentale.
Per quanto riguarda l’attività legata al teatro e allo spettacolo è
importante ricordare la riduzione del testo della Lena dell’Ariosto,
fatta per Il Piccolo Teatro di Bolzano, fino a lavori teatrali come
Racconti di pietra ed Echi dal mare, creati per la rassegna Castellaria, di
cui è collaboratore da diversi anni. A questa attività si collega una più
volte premiata attività documentaristica, di cui si ricordano i lavori
più importanti: Strombolani di Stromboli, 1995 (Premio Associazione
Italiana Cultura e Sport); Noi tabarkini… E venne il giorno di San Pietro,
1996 (Leudo d’argento, Fondazione Cristoforo Colombo); L’alba del
Nunavut, 2000 (Istituto Geografico Polare); Eppure mi apparve il
padrone di Palermo - la città di Pitré, 2001 (Premio Internazionale
Giuseppe Pitré-Salvatore Salomone Marino).
Innumerevoli le pubblicazioni di volumi, saggi, articoli tra cui si
citano: Antropologia urbana (1980); Mutamento sociale e territorio (1981);
Al di là dell'emigrazione (1988); La Calabria dei "paesi" (1990); La
metamorfosi di un'isola. Continuità e conflitto a Stromboli, in “La ricerca
folklorica” (1990); L'identità, il multiculturalismo, i diritti umani (2001);
Congratulazioni Nunavut! (2003); La lingua degli Inuit, in Serianni G. (a
cura di), Gli italianismi nel mondo, 2006; Per una mappa delle molteplicità
nel paese delle ombre lunghe, in Faldini L. (a cura di), Verso le Americhe
(2007).
Associazioni scientifiche: AISEA, EASA, AISC, AICS, ISPROM,
CCMDD, CIE, “In Europa”.
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