La fine del Mondo - Teatro Comunale di Casalmaggiore

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PROSA
Lunedì 24 marzo 2003 - ore 21
Agresta
La fine del Mondo
VFULWWRGLUHWWRHLQWHUSUHWDWRGD ASCANIO CELESTINI
RUJDQL]]D]LRQH Debora Pietrobono
Maddalena è zoppa e in quella gamba, un po' più corta dell'altra, vede l'unica bruttura del creato. Cerca
un marito Sana e Robusta Costituzione, come dice lei, per fare i figli belli che
Io un figlio zoppo non l'avrebbe voluto mai, magari imbecille si Andicappato de cervello, uno scemo
spastico, 'n 'ncefalitico Che pure a uno scemo spastico lo pijano in giro, ma tanto quello nun lo capisce
che lo stanno a canzonà, è 'ncefalitico!
E mentre il marito se ne va in America, lei si cresce il figlio suo. Ma Salvatore, come la madre, anche se
non lo sa vive ancora di quell'immaginario che sosteneva le visioni straordinarie del mondo popolare.
Così un giorno Salvatore entra nel gallinaro per accudire le galline e si trova davanti un Cristo crocefisso
sulla rete dei polli:
(Salvatore) "C'avete fame? C'avete sete?". Ma quello, niente. Che penso: forse tra la fame che c'ha e la
sete che je venuta non sa quale scegliere. Allora je dico "magnateve 'st'ovo! Che l'ovo ve leva sia fame
che sete!" (Cristo) "Grazie" -me fa lui. (Salvatore) "Ahò, ma che parlate pure, Gesucrì?" (Cristo) "e
perché non dovrei parlà? A Salvatò parli tu che sei mezzo 'ncefalitico, e non dovrei parlà io che so'
Gesù Cristo?
Al termine di una strana Passione durante la quale Salvatore col mal di testa se ne va da una scuola
all'altra, il figlio di Maddalena chiude il suo Calvario in mezzo alle galline. Dopo la morte Salvatore
torna a incontrare Maddalena. Lui non parla e lei per l'ultima volta gli racconta una storia, la storia della
vecchia e di quello che voleva campare in eterno
(Maddalena) Hai capito, Salvatò, quello che voleva campare in eterno? Nessuno campa in eterno. La
vedi 'sta zoppa de tu' madre, Salvatò, pure a me prima o poi me tocca morire. Non te la devi mica pija a
male se sei morto. Mica se campa in eterno. Ridi, Salvatò, che questa è una storia da ride. La storia della
vecchia, Salvato'. È vero che è bella la storia della vecchia? È bella 'sta storia È proprio la fine del
mondo, Salvatò, la fine del mondo
Un'orchestrina attacca a suonare una musica da allegro funerale. Il piccolo corteo gira attorno alla
piccola scenografia di lampadine appese.
È proprio la fine del mondo, Salvatò, la fine del mondo È proprio la fine del mondo, Salvatò, la fine del
mondo
La fine del Mondo è la terza parte di una trilogia sull'oralità. La prima parte Baccalà, il racconto
dell'acqua riguarda la fiaba e la leggenda di fondazione. La seconda, Vita Morte e Miracoli, è legata al
racconto del rito e dei sogni nella tradizione contadina. Questa terza parte, La fine del Mondo, è legata
alla storia di vita. Quando la memoria collettiva non è più sostenuta né dalla conoscenza di un
patrimonio letterario popolare comune (come si racconta in Baccalà) né da un comune ritrovarsi nella
ritualità popolare collettiva (Vita Morte e Miracoli), la persona ha perso ogni riferimento. E se il
racconto, la parola detta, ha comunque un suo valore salvifico, non rimane ormai che raccontare in
prima persona, raccontare la propria vita, il proprio vissuto: la storia di vita.
Il testo dello spettacolo è tra i vincitori del concorso Sette spettacoli per un nuovo teatro italiano per il
2000 indetto dal Teatro di Roma. È stato rappresentato in prima nazionale dal 28-6 al 1-7 al teatro
Argentina di Roma.
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& Lavora con la compagnia "Teatro del Montevaso" di Livorno e con "Canti per l'
Agresta" di Roma,
gruppo musicale che svolge un’attività di raccolta e rielaborazione di canti e musiche popolari. Ha
realizzato maschere per diversi artisti e compagnie italiane. Tiene laboratori di teatro, tecniche del
racconto orale e costruzione della maschera per attori professionisti.
Del 1998 è &LFRULD ,Q IRQGR DO PRQGR 3DVROLQL scritto e interpretato con Gaetano Ventriglia
sull’immaginario nell’opera di Pasolini, presentato nella rassegna romana 6HQ]DILVVD'LPRUD al festival
9ROWHUUD7HDWURoltre che finalista alla Pergola di Firenze per ,O'HEXWWRGL$POHWR.
Nel 1999 partecipa allo spettacolo “Indizi del Tempo” prodotto dalla Corte Ospitale di Reggio Emilia
per la quale tiene un laboratorio e scrive, dirige e interpreta lo spettacolo per ragazzi WUHFHQWRSDVVL.
1998 – 1999 Porta in scena con il “Teatro del Montevaso” %DFFDOj LO UDFFRQWR GHOO·DFTXD e 9LWD 0RUWH H
0LUDFROL, primo e secondo movimento di Milleuno, progetto per una trilogia sulla narrazione di
tradizione orale. Ma se Baccalà è un lavoro sulla vera e propria letteratura orale, cioè sulla fiaba e la
leggenda di fondazione basati sull’accostamento emotivo, “Vita Morte e Miracoli” utilizza materiali
provenienti dal ULWR, dal racconto di sogni contadini, dalla scansione del tempo rituale in rapporto agli
eventi storici che, in questo caso, riguardano la seconda guerra mondiale vista come argomento di epica
contemporanea.
1999 – 2000Porta in scena la terza parte della trilogia Milleuno: /DILQHGHO0RQGR.
Qui l’oralità non ha più alcun legame con la tradizione. Non c’è né fiaba o leggenda, né rito, ma tutto è
assorbito esclusivamente dalla VWRULDGLYLWD. “La fine del Mondo” è tra i vincitori del premio6HWWHVSHWWDFROL
SHUXQQXRYRWHDWURLWDOLDQRSHULO e coprodotto dal ‘Teatro di Roma’. Ha debuttato alla fine di giugno
in prima nazionale al Teatro Argentina di Roma.
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Racconto costruito a partire dal libro “l’Ordine è già stato eseguito” di Alessandro Portelli, premio
Viareggio ’99, raccoglie la memoria orale legata all’eccidio delle fosse Ardeatine del 24 marzo 1944. È
stato presentato nei locali dell’ex-carcere nazista di Via Tasso (ora Museo della Liberazione) in forma di
studio per i /XRJKLGHOOD0HPRULD manifestazione organizzata dal Comune di Roma e dal Teatro di Roma.
Lo spettacolo è stato trasmesso in diretta su Radio Tre il 23 marzo 2001 in occasione del 57°
anniversario dell’azione partigiana di via Rasella.
Per la radio Ascanio Celestini ha prodotto il radiodocumentario JXHUUDHSDFHandato in onda su Radio
Tre dal 26 al 30 marzo 2001 e dal 27 agosto, verrà mandato in onda PLOOHXQRUDFFRQWLPLQRQWLEXIIRQWLun
ciclo di 25 puntate sul racconto orale. Altre 6 nuove puntate sono andate in onda nei giorni di Natale
’01. Sempre per Radio 3 cura la lettura della vita di Fabrizio DeAndré andata in onda dal 17 al 21
dicembre ’01.
L’$VVRFLD]LRQH1D]LRQDOHGHL&ULWLFLGL7HDWUR gli assegna il premio per l’anno 2002. Nel mese di maggio è
pubblica il libro + cd &HFDIXPR, UDFFRQWLDYRFHDOWDedito dallaDonzelli . &HFDIXPRè anche uno spettacolo di
racconti e fiabe della tradizione popolare.
Partecipa come narratore ad alcune puntate della trasmissione televisiva /D6WRULDVLDPRQRLtrasmessa da
Rai Educational. Il suo ultimo testo /H 1R]]H GL $QWLJRQH non ancora messo in scena, riceve una
segnalazione al 3UHPLR5LFFLRQHSHULOWHDWUR nel settembre del 2001 e il premio Oddone Cappellino 2002.
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