SINTESI DEI CONTENUTI
M A P P A D E L L’ U N I T À T 4
1
3
Minerali
e rocce
La degradazione
fisica delle rocce
2
4
Vari tipi
di rocce
La degradazione
chimica delle rocce
5
Il suolo
e i movimenti franosi
6
L’azione delle
acque correnti
7
Le forme del rilievo sono il
risultato dell’azione combinata
dei movimenti orogenetici e dei
processi di erosione, trasporto
e deposizione dovuti agli
agenti esogeni
Come operano
i ghiacciai
8
L’azione del mare
sulle coste
9
Il vento come
agente modellatore
1 Minerali e rocce
• I minerali sono sostanze naturali, solide,
•
cristalline. Nei minerali gli atomi sono
quasi sempre organizzati in reticoli cristallini, impalcature che si ripetono con
regolarità nelle tre dimensioni dello spazio.
Le proprietà fondamentali legate alla
composizione chimica di un minerale
(cioè al tipo di atomi o di ioni da cui esso
2 Vari tipi di rocce
–
–
–
–
–
–
•
• I tre gruppi di rocce sono legati tra loro
• Le rocce sono suddivise in tre grandi grup-
pi in base alla loro origine geologica, cioè a
seconda di dove e come si sono formate:
– rocce magmatiche,
– rocce sedimentarie,
– rocce metamorfiche.
•
3 La degradazione fisica delle
rocce
• La disgregazione delle rocce è il fenome-
no che consiste nella loro rottura superficiale in frammenti di varie dimensioni.
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SCIENZE DELLA TERRA
è costituito) e alla sua struttura cristallina, sono:
l’abito cristallino,
la durezza,
la lucentezza,
la sfaldatura,
il colore,
la densità.
I minerali sono i principali costituenti
delle rocce.
•
nel ciclo litogenetico, un percorso ciclico formato dai processi magmatico, sedimentario e metamorfico.
Rocce di un tipo possono subire un nuovo processo e dare origine a rocce di un
tipo diverso.
Essa è dovuta a processi di natura fisica
(che non ne modificano la composizione
chimica).
La disgregazione delle rocce è provocata
principalmente da:
granito
scisto
arenaria
diorite
gneiss
breccia
– forti oscillazioni di temperatura
giornaliere (termoclastismo)
– frequenti alternanze del fenomeno di gelo e disgelo dell’acqua (crioclastismo).
Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A.
4 La degradazione chimica
delle rocce
• Le rocce possono essere degradate an-
che mediante processi che ne alterano la
composizione chimica.
• La degradazione chimica delle rocce
comprende:
– l’alterazione,
5 Il suolo e i movimenti franosi
• Il suolo è un insieme di particelle rocciose
degradate, materia organica, acqua e aria.
Esso si forma mediante l’attività congiunta degli agenti atmosferici e degli organismi viventi (batteri, funghi, piante e animali).
• Perché il suolo possa formarsi è necessario
che esista un mantello detritico (regolite).
• Il suo spessore varia da pochi centimetri
fino a una decina di metri.
• La formazione del suolo è legata:
– al tipo di roccia madre da cui esso ha origine;
– la dissoluzione.
• Entrambi questi processi consistono in
reazioni chimiche che si verificano tra i
minerali delle rocce e l’acqua o l’aria.
• L’ossigeno contenuto nell’aria o disciolto
nell’acqua piovana agisce soprattutto sui
minerali che contengono ioni ferro (ossidazione).
– alla conformazione del terreno;
– alle condizioni climatiche.
• I materiali prodotti dalla degradazione meteorica e le rocce, più
o meno fratturate, che formano
versanti inclinati tendono a spostarsi a valle per effetto della gravità.
• Nel loro complesso, i movimenti
di ingenti masse rocciose, coerenti o incoerenti, dovuti alla
forza di gravità sono detti frane.
• Le frane vengono classificate in
base al tipo di materiali coinvolti, al tipo
6 L’azione delle acque correnti
• Le acque correnti costituiscono l’agente
morfologico più diffuso sulle terre emerse.
• Le acque superficiali scorrono come ac•
que dilavanti e acque incanalate.
Le acque dilavanti prelevano, spostano e
•
7 Come operano i ghiacciai
• I ghiacciai erodono le rocce e trasportano
•
•
i frammenti che ne derivano insieme ai
prodotti della degradazione meteorica.
L’erosione glaciale comprende i processi
di estrazione e di esarazione.
I ghiacciai modellano varie forme di ero-
8 L’azione del mare sulle coste
• Le acque marine modellano le coste, gra-
•
zie soprattutto all’azione delle onde, con
le quali talvolta collaborano le maree e le
correnti.
L’erosione operata dalle acque marine si
chiama abrasione.
•
•
vando diversi processi:
– idratazione
– idrolisi
– dissoluzione
La dissoluzione delle rocce calcaree, operata dall’acqua e dall’anidride carbonica,
produce la formazione dei paesaggi carsici.
di movimento e alla velocità dello spostamento.
– forme di erosione, come le valli fluviali;
– forme di deposito, come i conoidi alluvionali, le pianure alluvionali, i meandri e i
delta fluviali.
sione, come i circhi glaciali e le valli glaciali (a forma di U).
I detriti trasportati dal ghiaccio in movimento vengono infine depositati; essi si
accumulano verso i fianchi, sul fondo e alla fronte del ghiacciaio e formano grandi
ammassi chiamati morene.
• Esistono due categorie fondamentali di
coste:
– le coste alte, rappresentate dalle falesie, dai
fiordi, dalle rias e dalle coste tettoniche;
– le coste basse rappresentate dalle spiagge, dalle lagune, dai laghi costieri e dai
delta.
9 Il vento come agente
modellatore
• Il vento modella il rilievo mediante:
– la deflazione, cioè l’asportazione dei detriti più fini che derivano dalla degradazione delle rocce;
– la corrasione, cioè l’erosione delle rocce
depositano detriti superficiali in maniera
«areale»; esse producono «sculture» tipiche, come i calanchi.
Le acque incanalate (torrenti e fiumi) operano prevalentemente in maniera «lineare»
e modellano forme del rilievo di due tipi:
• L’acqua piovana agisce sulle rocce atti-
•
ad opera dei materiali trasportati dall’aria in movimento.
I materiali trasportati dal vento vengono
abbandonati quando la sua forza diminuisce. La maggior parte dei depositi eolici si
trova nei deserti sabbiosi e nelle aree costiere (dune).
Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A.
U N I T À T4• Il modellamento del rilievo
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