Laboratorio didattico di Misure Elettroniche: Uso del terster e multimetro da banco. Caratterizzazione di un potenziometro. Maci Samuele [email protected] Schena Sergio [email protected] Monthe Nzuguem Leticia Armel [email protected] Schiavone Pasquale [email protected] Gruppo Sperimentale: B4-06 Data di consegna: 27/06/2012 1 Scopo dell’esercitazione La seguente relazione di laboratorio ha lo scopo di misurare grandezze elettriche come correnti, tensioni e resistenze mediante due strumenti di misura come il tester analogico a bobina mobile e il multimetro digitale. L’esperienza mette in evidenza anche come nonostante le grandezze fisiche misurate siano le stesse, due diversi strumenti di misura, a causa della loro diversa implementazione e delle diverse incertezze, mostrino valori numerici tra di loro diversi. 2 2.1 Cenni di teoria e indicazione delle formule da usare Tester analogico Il principio operativo del tester analogico è quello del galvanometro che sfrutta la legge di Lorentz, dell’elettromagnetismo, che modella matematicamente quale forza subisce una carica elettrica in un campo elettromagnetico: ~ + ~v × B) ~ F~ = q · (E (1) ~ eB ~ sono rispettivamente i campi elettrico e magnetico dove E ~v la velocità della particella e q la sua carica. In particolare, trattandosi di uno strumento macroscopico, ha più senso parlare della legge di Lorentz macroscopica, che modella quale forza subisce un oggetto attraversato da corrente quando è immerso in un campo magnetico, ovvero ~ F~ = i · ~l × B (2) ~ sono rispettivamente la corrente e campo magnetico dove i e B l è la lunghezza del conduttore percorso da corrente. La sorgente del campo magnetico in un galvanometro è solitamente un magnete permanente. La sua azione meccanica è misurata tramite il momento meccanico agente su una spira immersa del campo magnetico generato dal ferromagnete. Per definizione di prodotto vettoriale, il momento sarà diverso da zero quando il verso della corrente e le linee di campo non sono tra loro parallele e questa è una delle condizioni necessarie per costruire un galvanometro secondo queste definizioni. ~ = F~ × ~r = i · ~l × B ~ × ~r M (3) Per le misure di corrente quindi, il galvanometro è posto in serie nel circuito in modo tale che possa essere attraversato dallo stesso flusso di corrente. In questo modo, attraverso opportune scale graduate presenti sullo strumento di misura, è possibile misurare la corrente. Un galvanometro ideale ha resistenza interna nulla e si comporta quindi come cortocircuito; in realtà non è cosı̀ e per ottenere misure più accurate è opportuno tenere conto degli effetti resistivi dello strumento. Elettricamente il galvanometro reale è modellabile come un galvanometro ideale (di resistenza nulla) con in serie una resistenza Ra che tiene conto della caduta di potenziale. Con lo stesso strumento è possibile anche misurare la tensione di un ramo, infatti, basta porre in parallelo ad esso il galvanometro e tramite una seconda scala graduata misurare la differenze di tensione ai capi di un ramo circuitale. Il modello circuitale però si complica un po’, infatti, oltre ad avere una serie tra il galvanometro e la sua resistenza interna Ra , è opportuno aggiungere in serie una seconda resistenza Rserie data dalla seguente relazione Vf s − Ra (4) Rserie = If s dove Vf s e If s sono rispettivamente i valori di fondo scala di tensione e corrente Ra è la resistenza interna del galvanometro Tale resistenza rende possibile modificare la tensione di fondo scala, Vf s , in modo da effettuare la misura con un errore relativo minore possibile. La valutazione dell’incertazza dello strumento si calcola in funzione del valore di fondo scala: indicando con δVs la semiampiezza della fascia di incertezza assoluta al fondo scala, per qualunque lettura di tensione effettuata col galvanometro, l’incertezza assoluta sul fondo scala si calcola come: Vf s δVs = CL · (5) 100 dove CL è detta classe di acccuratezza ed esprime l’incertezza relativa riferita al fondo scala espressa in percentuali 2 CL può variare da 0,05 a 0,1 per strumenti campione da laboratorio, da 0,2 a 0,5 per strumenti da laboratorio e da 1 a 5 per strumenti industriali. L’incertezza relativa dello strumento è quindi : εVl = δ Vs · 100 Vl dove Vl è la tensione letta Il tester utilizzato in laboratorio è anche in grado di misurare le resistenze elettriche di un circuito. Basta infatti scegliere la relativa modalità di lettura, regolando lo zero dello strumento; per farlo è sufficiente collegare in corto circuito il tester e regolare la lancetta sul valore di 0/Ω tramite l’apposita rotellina presente sull’apparecchio. 2.2 Multimetro numerico Il multimetro numerico o digitale (DMM) oltre a misurare le grandezze elettriche, elencate precedentemente, è utilizzato anche per altre grandezze come frequenze, intervalli di tempo . . . . Il numero di cifre indicate da un multimetro variano dalle 3 12 alle 6 21 , dove il primo numero indica il numero di cifre che hanno variazione completa (da 0 a 9), mentre le mezza cifra ( 12 ) varia solo da 0 a 11 ed è quella più significativa. Sul datasheet relativo all’apparecchio sono disponibili valori tabulati utili a calcolare l’incertezza complessiva. Uno dei parametri costanti è il valore di incertezza assoluta che è costante per qualunque punto del campo di misura che tiene conto di errori di offset e non linearità, inoltre è disponibile il valore relativo, costante anche questo che tiene conto di errori di guadagno. L’incertezza complessiva è dichiarata dalla relazione δVx = |e1 % · Vf s + e2 % · Vx | (6) dove Vx è il valore letto, Vf s la portata di fondo scala e1 ed e2 danno il contributo assoluto costante e relativo proporzionale a Vx Il modo in cui si misurano correnti e tensioni sarà qui sotto descritto. Tra i morsetti disponibili sul multimetro vi sono il morsetto LO che è preso come riferimento per le misurazioni, il morsetto di HI usato per misure di tensioni e resistenze rispetto al morsetto LO e il morsetto I usato per la corrente sempre con riferimento a LO. Mettendo in serie i morsetti LO ed I, la corrente incognita viene fatta passare per un resistore noto dell’ordine di 0, 1/Ω e quindi in base alla tensione misurata tra i morsetti di LO ed I, in base alla legge di Ohm, è facile ricavare il valore della corrente misurata. Per quanto riguarda le misure di tensioni invece, è sufficiente collegare in parallelo al bipolo in questione i morsetti HI e LO. Per le resistenze invece i metodi di misura sono essenzialmente due. Il primo metodo è il metodo 2WIRE, la resistenza incognita viene messa in parallelo ai terminali di LO e HI alla quale è collegato un generatore di corrente del valore Itar e un voltmetro che misura la tensione Vx tra i terminali LO e HI. La resistenza incognita Rx sarà quindi: Rx = Vx Vx = Rn · Itar Vn (7) dove Rn è la resistenza dei fili e Vx e Vn sono rispettivamente le tensioni ai capi di Rx e Rn . Poichè lavoriamo con cavi reali, essi hanno una resistenza non nulla e, se tale resistenza è confrontabile con quella che vogliamo misurare, si ha una influenza significativa sulla misura. A fronte di ciò per piccole resistenze è più adatto lavorare con un secondo metodo detto 4WIRE. Questo consiste nell’attaccare in parallelo alla resistenza Rx un voltmetro reale caratterizzato dalla sua resistenza interna molto elevata; anche questi due fili aggiunti avranno una resistenza non trascurabile, ma di ordine inferiore rispetto a quella del voltmetro. Con questo metodo Rx è ottenuta dallo strumento valutando il rapporto Vx Itar • Itar è la corrente che scorre nei cavi collegati con HI e LO ed è ripartita tra Rx e il voltmetro2 , caratterizzato da una resistenza interna molto elevata; si ha quindi che su Rx scorre quasi completamente Itar • Vx è prelevata dai morsetti HI SENSE LO SENSE, tale valore è indipendente dalla resistenza dei cavi poichè in essi scorre una corrente trascurabile 1 in alcuni strumenti è anche possibile che la mezza cifra varia tra 0 e 3 con HI SENSE e LO SENSE 2 collegamento 3 3 Strumenti adoperati Descrizione Tester analogico Marca Metrix Modello MX1 Caratteristiche essenziali ScaleV ∈ {0.15, 0.5, 1.5, 5, 15, 50, 150, 500}/V ScaleI ∈ {50µ, 0.5m, 5m, 150m, 500m, 1.5, 10}/A Fattori di scala: Ω × 1, Ω × 10, Ω × 100 Incertezza del 2% del valore di fondo scala per V e I Incertezza del 10% del valore di centro scala Multimetro digitale Hameg HP34401A Alimentatore stabilizzato Quattro resistenze incognite Potenziometro multigiri Topward TPS4302 ScaleV ∈ {0.1, 1, 10, 100, 1000}/V ScaleI ∈ {10m, 100m, 1, 3}/A ScaleR ∈ {100, 1k, 10k, 100k, 1M, 10M, 100M }/Ω 1/kΩ 10 giri 0.01 giri di incertezza Cavi Banana-Banana 4 Procedimento sperimentale 1. Si accende la strumentazione per consentire il warm-up (è necessario attendere circa 15min) 2. Si imposta manualmente la tensione di circa 2/V in una sezione dell’alimentatore stabilizzato mediante l’apposita manopola e tenendo la manopola di regolazione della corrente al valore massimo; si configura il tester per una misura di tensione continua regolando il valore di fondo scala a 5/V ; si collega il tester all’alimentatore mediante i cavi banana-banana, eseguendo la misurazione. Quindi si ripetono tali misurazioni per valori di circa 10/V e 30/V , regolando opportunamente il valore di fondo scala (15/V e 50/V ). 3. Si eseguono misurazioni di tensione con il multimetro numerico impostando manualmente la tensione di circa 5/V in una sezione dell’alimentatore stabilizzato, mediante l’apposita manopola e tenendo la manopola di regolazione della corrente al valore massimo; si configura il multimetro per una misura di tensione continua; si collega il tester all’alimentatore mediante i cavi banana-banana, eseguendo la misurazione. Quindi si ripetono tali misurazioni per valori di circa 10/V e 15/V . 4. Si imposta manualmente la corrente di circa 100/mA in una sezione dell’alimentatore stabilizzato mediante l’apposita manopola e tenendo la manopola di regolazione della tensione al valore massimo; si configura il tester per una misura di corrente continua regolando il valore di fondo scala a 150/mA ; si collega il tester all’alimentatore mediante i cavi banana-banana, eseguendo la misurazione. Quindi si ripetono tali misurazioni per valori di circa 500/mA e 1/A , regolando opportunamente il valore di fondo scala (1.5/A ). 5. Si eseguono misure di corrente con il mutimetro numerico impostando manualmente la corrente di circa 500/mA in una sezione dell’alimentatore stabilizzato, mediante l’apposita manopola e tenendo la manopola di regolazione della tensione al valore massimo; si configura il multimetro per una misura di corrente continua; si collega il tester all’alimentatore mediante i cavi banana-banana, eseguendo la misurazione. Quindi si ripetono tali misurazioni per valori di circa 1.0/A e 1.5/A . 6. Si tara il tester per le misure di resistenze cortocircuitando lo strumento e utilizzando l’apposita vite. Quindi, si eseguono le misure delle quattro resistenze incognite (rosso, nero, verde e blu), utilizzando tutti i fattori di scala (x1, x10 e x100) ed effettuando la taratura ad ogni cambio di fattore di scala. 7. Si eseguono le misure sulle stesse resistenze mediante il multimetro numerico, utilizzando i metodi 2WIRE e 4WIRE, scegliendo la modalità apposita dal pannelo frontale dello strumento e collegando opportunamente le resistenze alle boccole apposite. 8. Si effettua la caratterizzazione del potenziometro, tarando il tester per misure di resistenze a un fattore di scala x1, misurando la resistenza per 0.1 ÷ 10.1 giri, con incrementi di 1 giro. 9. Si eseguono le stesse misure sul potenziometro mediante il multimetro con misure 2WIRE per 0.1 ÷ 10.1 giri, con incrementi di 1 giro, e con misure a 4WIRE per 0.1 ÷ 1 giri, con incrementi di 0.1 giri. 10. Si spegne la strumentazione e si ripongono i cavi utilizzati nell’apposita rastrelliera. 4 5 5.1 Dati sperimentari e calcolo delle incertezze Misure attraverso il Tester Metrix Tensione erogata/V 2.0 10.0 30.0 Tensione misurata/V 2.5 10.8 31.0 Valore di fondoscala/V 5.0 15.0 50.0 Tabella 1: Misurazioni di tensione, Tester Corrente erogata/A 0.1 0.5 1.0 Corrente misurata/A 0.111 0.56 1.08 Valore di fondoscala/A 0.150 1.50 1.50 Tabella 2: Misurazioni di corrente, Tester Colore resistore rosso nero verde blu Moltiplicatore x1 5 10000 475 10 Valore misurato/Ω Moltiplicatore x10 Moltiplicatore x100 0 0 1000 100 45 5 0 0 Tabella 3: Misurazioni di resistenze, Tester Numero giri 0.1 1.1 2.1 3.1 4.1 5.1 6.1 7.1 8.1 9.1 10.1 Valore letto/Ω 10 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 Tabella 4: Caratterizzazione potenziometro, Tester 5.2 Misure attraverso il DMM Agilent Tensione erogata/V 5.0 10.0 15.0 Tensione misurata/V 5.71684 10.77723 15.76605 Valore di fondoscala/V 10.00000 10.00000 100.00000 Tabella 5: Misurazioni di tensione, DMM Corrente erogata/A 0.5 1.0 1.5 Corrente misurata/A 0.568581 1.112093 1.631450 Valore di fondoscala/A 1.000000 1.000000 3.000000 Tabella 6: Misurazioni di corrente, DMM 5 Colore resistore rosso nero verde blu Misura 2W Valore Misurato Fondo scala/Ω 4.8172 100 10074.6 100000 472.672 1000 10.0823 100 Misura 4W Valore Misurato Fondo scala/Ω 4.7527 100 10074.9 100000 472.611 1000 10.0127 100 Tabella 7: Misurazioni di resistenze, DMM Numero giri 0.1 1.1 2.1 3.1 4.1 5.1 6.1 7.1 8.1 9.1 10.1 Valore letto/Ω 10.1567 109.5462 208.915 308.949 409.956 508.978 607.921 707.936 807.906 907.973 1006.907 Numero giri 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 (b) Misure per caratterizzazione del potenziometro, DMM 4W (a) Misure per caratterizzazione del potenziometro, DMM 2W 5.3 Valore letto/Ω 10.2504 20.0784 29.6939 39.5780 49.7381 60.1416 70.0414 80.1767 89.8129 99.7342 Calcolo incertezze di misure attraverso il Tester Metrix In base ai dati sulle incertezze forniti sul datasheet3 l’incertezza è pari: • al 2% del valore di fondo scala per misure di tensione (δVmis = 0.02 · Vf s ) • al 2% del valore di fondo scala per misure di corrente (δImis = 0.02 · If s ) • al 10% del valore di metà scala per misure di resistenza (δRmis = 0.10 · Rcentrale , il valore centrale vale 200 per il fattore di scala, f ds) Vmis/V 2.5 10.8 31 Verog /V 2.0 10.0 30.0 δVmis /V 0.1 0.3 1 Misura/V 2.5 ± 4.0% 10.8 ± 2.8% 31 ± 3.2% Tabella 8: Misure di tensione, Tester Ierog /A 0.1 0.5 1.0 Imis/A 0.111 0.56 1.08 δImis /A 0.003 0.03 0.03 Misura/A 0.111 ± 2.7% 0.56 ± 5.4% 1.08 ± 2.8% Tabella 9: Misure di corrente, Tester Colore resistore rosso nero verde blu f ds = 1 5 ± 20 10000 ± 20 475 ± 20 10 ± 20 Misure/Ω f ds = 10 0 ± 200 10000 ± 200 450 ± 200 0 ± 200 f ds = 100 0 ± 2000 10000 ± 2000 500 ± 2000 0 ± 2000 Tabella 10: Misure di resistenze, Tester 3 fruibile sul sito dei laboratori didattici http://led.polito.it 6 Misura/Ω 5 ± 20 10000 ± 20 475 ± 20 10 ± 20 5.4 Calcolo incertezze attraverso il DMM Agilent In base ai dati sulle incertezze forniti sul datasheet4 , nella sezione DC Characteristics, supponendo che l’ultima taratura dello strumento sia inferiore ad un anno (con temperatura di lavoro compresa tra 18/◦ C e 28/◦ C ), allora l’incertezza è pari a • δVmis = εVmis · Vmis + εVf s · Vf s , per misure di tensione – con εVmis = 0.0035% e εVf s = 0.0005% per valore di fondo scala di 10/V – con εVmis = 0.0045% e εVf s = 0.0006% per valore di fondo scala di 100/V • δImis = εImis · Imis + εIf s · If s , per misure di corrente – con εImis = 0.100% e εIf s = 0.010% per valore di fondo scala di 1/A (con V ≤ 1/V ) – con εImis = 0.120% e εIf s = 0.020% per valore di fondo scala di 3/A (con V ≤ 2/V ) • δRmis = εRmis · Rmis + εRf s · Rf s , per misure di resistenza – con εRmis = 0.010% e εRf s = 0.004% per valore di fondo scala di 100/Ω – con εRmis = 0.010% e εRf s = 0.001% per valore di fondo scala di 1/kΩ – con εRmis = 0.010% e εRf s = 0.001% per valore di fondo scala di 100/kΩ Verog /V 5.0 10.0 15.0 Vmis/V 5.7168 10.7772 15.766 δVmis /V 0.0002 0.0004 0.001 Misura/V 5.7168 ± 0.004% 10.7772 ± 0.004% 15.766 ± 0.008% Tabella 11: Misure di tensione, Agilent Ierog /A 0.5 1.0 1.5 Imis/A 0.5686 1.112 1.631 δImis /A 0.0007 0.001 0.003 Misura/A 0.5686 ± 0.12% 1.112 ± 0.11% 1.631 ± 0.16% Tabella 12: Misure di corrente, Agilent Colore resistore rosso nero verde blu Misura 2W/Ω 4.817 ± 0.004 10075 ± 2 472.67 ± 0.06 10.082 ± 0.001 Misura 4W/Ω 4.753 ± 0.004 10075 ± 2 472.61 ± 0.06 10.013 ± 0.001 Tabella 13: Misurazioni di resistenze, Agilent 5.5 Caratterizzazione potenziometro R = a · ng + b amin + amax bmin + bmax b= 2 2 δa + δamax δb + δbmax δa = min δb = min 2 2 ∂R ∂R ∂R · δa + δR = ∂ng · δng + ∂b · δb = ng · δa + a · δng + δb ∂a a= R(ng) = R ± δR = a · ng + b ± (ng · δa + a · δng + δb ) = (a ± δa ) · ng + b ± δb ± a · δng 4 fruibile sul sito dei laboratori didattici http://led.polito.it 7 5.5.1 Caratterizzazione potenziometro, Tester Numero giri 0.1 1.1 2.1 3.1 4.1 5.1 6.1 7.1 8.1 9.1 10.1 Rmis/Ω 10 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 δRmis /Ω 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 Misura/Ω 10 ± 200.0% 100 ± 20.0% 200 ± 10.0% 300 ± 6.7% 400 ± 5.0% 500 ± 4.0% 600 ± 3.3% 700 ± 2.9% 800 ± 2.5% 900 ± 2.2% 1000 ± 2.0% Tabella 14: Caratterizzazione potenziometro, Tester amin = 99.55 amax = 99.55 bmin = −26.77 δamin = 1.57 bmax = 13.23 δamax = 1.57 δbmin = 0.87 δbmax = 0.87 Rt (ng) = (99.55 ± 1.57) · ng − 6.77 ± 1.87/Ω 5.5.2 Caratterizzazione potenziometro, DMM Numero giri 0.1 1.1 2.1 3.1 4.1 5.1 6.1 7.1 8.1 9.1 10.1 Misura/Ω 10.157 ± 0.005 109.55 ± 0.01 208.9 ± 0.1 308.9 ± 0.1 410.0 ± 0.1 509.0 ± 0.2 607.9 ± 0.2 707.9 ± 0.2 807.9 ± 0.2 908.0 ± 0.2 1006.9 ± 0.2 Numero giri 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 Misura/Ω 10.25 ± 0.01 20.08 ± 0.01 29.69 ± 0.01 39.58 ± 0.01 49.74 ± 0.01 60.14 ± 0.02 70.04 ± 0.02 80.18 ± 0.02 89.81 ± 0.02 99.73 ± 0.02 (b) Caratterizzazione potenziometro, 4W Agilent (a) Caratterizzazione potenziometro, 2W Agilent amin = 99.71 bmin = −0.02 δamin = 0.30 δbmin = 0.20 amax = 99.75 bmax = 0.07 δamax = 0.30 δbmax = 0.20 R2W (ng) = (99.73 ± 0.30) · ng + 0.02 ± 1.20/Ω amin = 99.85 bmin = −0.01 δamin = 0.20 δbmin = 0.90 amax = 99.87 bmax = 0.01 δamax = 0.20 δbmax = 0.90 R4W (ng) = (99.86 ± 0.20) · ng + 0.00 ± 1.90/Ω 8 6 Grafici Risultati 2.3 2.7 Misura di tensione n.3 31 Misura di tensione n.2 10.8 Misura di tensione n.1 2.5 10.2 11.4 V 29 33 V V Figura 1: Incertezze misure di tensione, Tester 0.105 0.117 Misura di corrente n.3 1.08 Misura di corrente n.2 0.56 Misura di corrente n.1 0.111 0.5 0.62 A 1.02 1.14 A A OhmX10 OhmX1 0 0 5 0 4000 Misura del resistore nero OhmX100 OhmX100 Misura del resistore blu Misura del resistore rosso Figura 2: Incertezze misure di corrente, Tester OhmX100 10000 OhmX10 10000 OhmX1 10000 0.6 Misura del resistore verde Resistenza/Ω OhmX100 500 OhmX10 450 OhmX1 475 0 4500 Resistenza OhmX10 OhmX1 1.4 Resistenza/Ω x 104 0 0 10 0 4000 Resistenza /Ω /Ω Figura 3: Incertezze misure di resistenze, Tester 9 Caratterizzazione potenziometro, tester 1000 900 800 Resistenza/Ω 700 600 500 400 300 200 100 0 1 2 3 4 5 6 Numero di Giri 7 8 Figura 4: Caratterizzazione potenziometro, Tester 10 9 10 5.7163 5.7173 Misura di tensione n.3 15.7661 Misura di tensione n.2 10.7772 Misura di tensione n.1 5.7168 10.7764 10.7781 V 15.7634 15.7687 V V Figura 5: Incertezze misure di tensione, DMM 0.5672 0.5699 Misura di corrente n.3 1.6315 Misura di corrente n.2 1.1121 Misura di corrente n.1 0.56858 1.1097 1.1145 A 1.6263 1.6366 A A 4W 4.7527 2W 4.8172 4.7437 4.8262 Misura del resistore nero Misura del resistore rosso Figura 6: Incertezze misure di corrente, DMM 4W 10074.9 2W 10074.6 1.0071 4W 2W 472.611 472.672 472.4965 1.0079 Resistenza/Ω Misura del resistore blu Misura del resistore verde Resistenza/Ω 472.7865 4W 10.0127 2W 10.0823 10.0099 Resistenza/Ω 10.0851 Resistenza/Ω Figura 7: Incertezze misure di resistenze, DMM 11 4 x 10 Caratterizzazione potenziometro, multimetro a 2W 1000 900 800 Resistenza/Ω 700 600 500 400 300 200 100 1 2 3 4 5 6 Numero di Giri 7 8 9 10 Figura 8: Caratterizzazione potenziometro, DMM 2W Caratterizzazione potenziometro, multimetro a 4W 100 90 80 Resistenza/Ω 70 60 50 40 30 20 10 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 Numero di Giri 0.7 0.8 Figura 9: Caratterizzazione potenziometro, DMM 4W 12 0.9 1 7 Conclusioni finali Confrontando le misure ottenute dai due strumenti utilizzati, è evidente come questi forniscono valori numerici diversi e incertezze diverse. In particolare, possiamo osservare come l’incertezza ottenuta dal multimetro Agilent è inferiore a quella ottenuta con il tester Metrix. Infatti, dalle misure di tensione (tabella 8 e tabella 11) si osserva che l’incertezza del tester è dell’ordine di qualche % e diminuisce quanto più la misura si avvicina al valore di fondo scala utilizzato. L’incertezza del multimetro, invece, è dell’ordine di qualche millesimo di %. In particolare, confrontando l’incertezza assoluta δVmis per la misura di 10/V , quella del multimetro (0.4/mV ) è molto più piccola di quella del tester (300/mV ). Risultati analoghi si possono osservare per le misure di corrente (tabella 9 e tabella 12), dove l’incertezza relativa del multimetro (qualche decimo di %) è più piccola di quella del tester (qualche %). Tale differenza è ancora più accentuata nelle misure di resistenza (tabella 10 e tabella 13), dove l’incertezza assoluta minima ottenuta con il tester è di 20/Ω , mentre quelle ottenute con il multimetro variano da qualche millesimo di Ω per resistenze di qualche Ω, a qualche Ω per resistenze di qualche decina di kΩ. Per quanto riguarda poi il confronto tra le misure di resistenza in modalità 2W e 4W per il multimetro (tabella 13 e figura 7), si osserva come le misure delle resistenze più piccole (rosso e blu) sono incompatibili e presentano un valore stimato inferiore nella misura 4W; infatti, nella misura 4W si riesce a eliminare quasi totalmente l’influenza della resistenza non nulla dei cavi che, invece, alterava il valore centrale della misura 2W, rendendola maggiore. Per le altre due resistenze (nero e verde), la presenza di cavi con resistenza non nulla risulta quasi del tutto ininfluente. Anche nella caratterizzazione del potenziometro, il multimetro presenta una incertezza (assoluta) minore. Tale osservazion è evidente dai grafici delle due caratteristiche (figura 4 e figura 8), dove l’ampiezza delle barre di errore dei valori misurati con il multimetro risulta quasi nulla, mentre per il tester è ben evidente. Il confronto tra le caratteristiche del potenziometro ottenute con misure 2W e 4W, invece, mostra una sensibile differenza nella pendenza delle due rette, mentre è evidente ancora una volta l’influenza della resistenza dei cavi nell’offset del potenziometro, che è inferiore nella caratteristica 4W (1,01 Ω nel 4W e 1,04 Ω nel 2W). 13 8 Schemi di Principio e Realizzativi I ALIMENTATORE V - 0.1Ω I LOW I SENSE- LO - HI Display SENSE+ DMM + DMM (a) Schema di principio (b) Schema realizzativo Figura 10: Misure di corrente con DMM DMM Rn HI Vn Itar Vx Rx HI Display SENSE+ LOW I SENSEDMM LO (a) Schema di principio 2W (b) Schema realizzativo 2W SENSE+ Rn HI Vn V ≈0 ≈Itar Vx Rx Itar SENSE+ LO Rs DMM HI Display SENSE- SENSE+ SENSE- I SENSEDMM (c) Schema di principio 4W Display LOW (d) Schema realizzativo 4W HI Display LOW SENSE+ I SENSE- HI LOW I DMM DMM (e) Schema realizzativo potenziometro 2W (f) Schema realizzativo potenziometro 4W Figura 11: Misure di resistenze con DMM 14 + ALIMENTATORE RA TESTER I - - + - + + A + - Tester (a) Schema di principio (b) Schema realizzativo Figura 12: Misure di corrente con Tester ALIMENTATORE Rserie TESTER RA - + V + A - Tester (a) Schema di principio (b) Schema realizzativo Figura 13: Misure di tensione con Tester TESTER ≈Itar V + ≈0 Rx Itar - Tester (a) Schema di principio 2W (b) Schema realizzativo 2W + TESTER (c) Schema realizzativo potenziometro Figura 14: Misure di resistenze con Tester 15 2 4 clear all close all clc tplot =1; % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% 6 colore_resistori = char ( ’ rosso ’ , ’ nero ’ , ’ verde ’ , ’ blu ’) ; 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 52 54 56 58 60 62 64 % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % Misure Sperimentali % % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % DATI TESTER % % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % Misure di tensione t_verogati =[2 , 10 , 30]; t_vletti =[2.5 , 10.8 , 31]; t _ v f o n d oscalalettura =[5 , 15 , 50]; % Misure di corrente t_cerogati =[0.1 , 0.5 , 1]; t_cletti =[0.111 , 0.56 , 1.08]; t _ c f o n d oscalalettura =[0.15 , 1.5 , 1.5]; % Misure di resistenze t_rfds = [1 , 10 , 100]; % fattore di scala t_rmisure = [5 , 0 , 0; 10 e3 , 1 e3 , 100; 475 , 45 , 5; 10 , 0 , 0]; % Caratterizzazione potenziometro t_pletti =0.10:1:10.1; t_pmisurato =[10 , 100 , 200 , 300 , 400 , 500 , 600 , 700 , 800 , 900 , 1000]; t_pfds = ones (1 , length ( t_pletti ) ) ; % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % DATI MULTIMETRO % % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % Misure di tensione m_verogati =[5 , 10 , 15]; m_vletti =[5.71684 , 10.77723 , 15.76605]; m _ v f o n d oscalalettura =[10 , 10 , 100]; % Misure di corrente m_cerogati =[0.5 , 1 , 1.5]; m_cletti =[0.568581 , 1.112093 , 1.63145]; m _ c f o n d oscalalettura =[1 , 1 , 3]; % Misure di resistenze 2 W m_r2w =[4.8172 , 10.0746 e3 , 0.472672 e3 , 10.0823]; m_r2wfs =[100 , 100 e3 , 1 e3 , 100]; % Misure di resistenze 4 W m_r4w =[4.7527 , 10.0749 e3 , 0.472611 e3 , 10.0127]; m_r4wfs =[100 , 100 e3 , 1 e3 , 100]; % Caratterizzazione potenziometro 2 W m_p2wletto =0.10:1:10.1; m_p2wmisurato =[10.1567 , 109.5462 , 208.915 , 308.949 , 409.956 , 508.978 , 607.921 , 707.936 , 807.906 , 907.973 , 1006.907]; m_p2wfs =[100 , 100 , 1 e3 * ones (1 , length ( m_p2wletto ) -2) ]; % Caratterizzazione potenziometro 4 W m_p4wletto =0.1:0.1:1; m_p4wmisurato =[10.2504 , 20.0784 , 29.6939 , 39.5780 , 49.7381 , 60.1416 , 70.0414 , 80.1767 , 89.8129 , 99.7342]; m_p4wfs =100* ones (1 , length ( m_p4wletto ) ) ; % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % Incertezze % % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% p o t e n z i o m e t r o _ i n c e r t e z z a _ g i r o = 0.01; % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % DATI TESTER % % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % Misure di tensione t_vaccuratezza =0.02; % accuratezza pari al 2% del valore di fondo scala t_vincertezza = t_vaccuratezza .* t_vfondoscalalettura ; 16 66 68 70 72 74 76 78 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 100 102 104 106 108 110 112 114 116 118 120 122 124 % Misure di corrente t_caccuratezza =0.02; % accuratezza pari al 2% del valore di fondo scala t_cincertezza = t_caccuratezza .* t_cfondoscalalettura ; % Misure di resistenze t_raccuratezza =0.10; % accuratezza pari al 10% del valore di centro scala t _ r v a l o recentroscala =200; t_rincertezza = t_rfds * t_rvalorecentroscala * t_raccuratezza ; % Caratterizzazione potenziometro t_paccuratezza =0.10; % accuratezza pari al 10% del valore di centro scala t _ p v a l o recentroscala =200; t_pincertezza = t_pfds * t_pvalorecentroscala * t_paccuratezza ; t_phinccertezza = p o t e n z i o m e t r o _ i n c e r t e z z a _ g i r o * ones (1 , length ( t_pincertezza ) ) ; % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % DATI MULTIMETRO % % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % Misure di tensione m_vincreading =[0.0035 , 0.0035 , 0.0045]/100; m_vincrange =[0.0005 , 0.0005 , 0.0006]/100; m_vincertezza = m_vletti .* m_vincreading + m_vfondoscalalettura .* m_vincrange ; % Misure di corrente m_cincreading =[0.1 , 0.1 , 0.12]/100; m_cincrange =[0.01 , 0.01 , 0.02]/100; m_cincertezza = m_cletti .* m_cincreading + m_cfondoscalalettura .* m_cincrange ; % Misure di resistenze 2 W m_r2wincreading =[0.01 , 0.01 , 0.01 , 0.01]/100; m_r2wincrange =[0.004 , 0.001 , 0.001 , 0.0004]/100; m_r2wincertezza = m_r2w .* m_r2wincreading + m_r2wfs .* m_r2wincrange ; % Misure di resistenze 4 W m_r4wincreading =[0.01 , 0.01 , 0.01 , 0.01]/100; m_r4wincrange =[0.004 , 0.001 , 0.001 , 0.0004]/100; m_r4wincertezza = m_r4w .* m_r4wincreading + m_r4wfs .* m_r4wincrange ; % Caratterizzazione potenziometro 2 W m_p2wincreading =0.01* ones (1 , length ( m_p2wletto ) ) /100; m_p2wincrange =[0.004* ones (1 , 2) , 0.01* ones (1 , length ( m_p2wletto ) -2) ]/100; m_p2wincertezza = m_p2wmisurato .* m_p2wincreading + m_p2wfs .* m_p2wincrange ; m_p2whincertezza = p o t e n z i o m e t r o _ i n c e r t e z z a _ g i r o * ones (1 , length ( m_p2wincertezza ) ) ; % Caratterizzazione potenziometro 4 W m_p4wincreading =0.01* ones (1 , length ( m_p4wletto ) ) /100; m_p4wincrange =0.01* ones (1 , length ( m_p4wletto ) ) /100; m_p4wincertezza = m_p4wmisurato .* m_p4wincreading + m_p4wfs .* m_p4wincrange ; m_p4whincertezza = p o t e n z i o m e t r o _ i n c e r t e z z a _ g i r o * ones (1 , length ( m_p4wincertezza ) ) ; % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % CARATTERIZZAZIONE % % %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% G r a f i c i La b o r at o r i oM i s u re % Tester t_a = coeff_approx_p (1) ; t_b = coeff_approx_p (2) ; t_inca = ( t_incamin + t_incamax ) /2; t_incb = ( t_incbmin + t_incbmax ) /2; % Multimetro m2w_a = coeff_approx_p2w (1) ; m2w_b = coeff_approx_p2w (2) ; m2w_inca = ( m2w_incamin + m2w_incamax ) /2; m2w_incb = ( m2w_incbmin + m2w_incbmax ) /2; m4w_a = coeff_approx_p4w (1) ; m4w_b = coeff_approx_p4w (2) ; m4w_inca = ( m4w_incamin + m4w_incamax ) /2; m4w_incb = ( m4w_incbmin + m4w_incbmax ) /2; Listato Matlab per elaborazione dei dati 17