Cielo di Dicembre 2009

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Cielo di Dicembre 2009
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
ANNO INTERNAZIONALE DELL'ASTRONOMIA
Il sito ufficiale
Il sito UAI con il calendario delle iniziative 2009
Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del
Mese!
Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato
a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i
primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con
l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il
trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole
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diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici A o
semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione,
una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e,
soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del
Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa
emozionante esperienza!
SOLE
Il giorno 18 passa dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario.
Contrariamente a quanto si pensi non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno. In realtà in
prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due
settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42. Il
giorno più breve dell'anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell'inverno, che
quest'anno cade il 21 dicembre.
Il Sole tramonta un po' più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è
ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37: in definitiva, il Sole resta sopra l'orizzonte circa 3
minuti in meno rispetto al giorno 13.
Quindi in effetti il giorno più corto dell'anno è il 21 dicembre.
• 1 dicembre : il sole sorge alle 7.20 ; tramonta alle 16.42
• 15 dicembre : il sole sorge alle 7.33 ; tramonta alle 16.41
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• 31 dicembre : il sole sorge alle 7.40 ; tramonta alle 16.50
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
LUNA
Le Fasi:
• Luna piena il 2
• Ultimo quarto il 9
• Luna nuova il 16
• Primo quarto il 24
• Luna piena il 31
31 DICEMBRE : ECLISSE PARZIALE DI LUNA
L’Anno Internazionale dell’Astronomia si conclude con un fenomeno astronomico che si
verificherà proprio nel corso della sera del 31 dicembre.
Si tratta di una eclisse parziale di Luna.
L’evento sarà in effetti appena percettibile, in quanto la porzione del disco lunare oscurata
dall’ombra terrestre sarà davvero minima (la magnitudine dell’eclisse sarà appena dello 0,082,
ovvero solo circa l’8% della superficie lunare sarà oscurata).
Prima di accomodarci per il cenone di fine anno, proviamo ad alzare lo sguardo al cielo: intorno
alle ore 20 un’ombra intaccherà appena una minuscola area sul bordo della Luna piena.
Questi gli orari delle fasi principali dell’eclisse:
Inizio Eclisse Parziale (la Luna entra nell’ombra) 19h 52m
Massimo dell'Eclisse
20h 22m
Fine Eclisse Parziale (la Luna esce dall’ombra)
20h 53m
Eclisse parziale di Luna
31/12/2009, ore 20:22
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Nell’immagine: la Luna al momento del massimo dell’eclisse. Il cerchio piccolo indica l’ombra della
Terra, quello grande la penombra.
Una curiosità del calendario:
Quella del 31 dicembre sarà anche una “LUNA BLU”.
La luna non cambierà affatto colore: si tratta semplicemente di una espressione popolare diffusa
nel mondo anglosassone, "blue moon" appunto, con cui si indica la particolarità che nello stesso
mese vedremo due volte la Luna piena.
Si tratta di un evento non molto frequente, tanto che la frase "once in a blue moon" (una volta
ogni luna blu) è rimasta come modo di dire per indicare un evento raro.
Si verifica in media ogni 2 anni e mezzo. L’ultima "luna blu" è stata nel giugno 2007, per la
prossima dovremo attendere il mese di agosto del 2012.
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Blue Moon
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Blue Moon Calculator
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: le ultime opportunità per osservare il pianeta quest’anno - dopo la congiunzione con il
Sole di novembre – si verificheranno a partire dalla seconda decade del mese, subito dopo il
tramonto. Mercurio tramonta quasi un’ora e mezza dopo il Sole e raggiunge la massima
elongazione (oltre 20° dal Sole) la sera del giorno 18. Alla fine del mese il pianeta torna a
riavvicinarsi all’orizzonte e sarà sempre più difficile individuarlo.
Venere: il pianeta più luminoso conclude l’anno scomparendo dal cielo mattutino. Ancora
osservabile per alcuni giorni poco prima dell’alba, molto basso sull’orizzonte orientale, alla fine del
mese Venere scompare tra le luci del crepuscolo mattutino, nell’imminenza della congiunzione
con il Sole del prossimo mese di gennaio. Venere lascia la costellazione della Bilancia, il giorno 4
entra nello Scorpione per poi passare nell’Ofiuco, quando però sarà ormai praticamente
inosservabile.
Marte: dopo lunghi mesi di attesa, il pianeta rosso torna ad essere osservabile anche nella prima
parte della notte. Giorno dopo giorno anticipa il suo sorgere e sarà finalmente possibile vederlo
salire sull’orizzonte orientale e ammirarlo già alto a Sud – Est prima della mezzanotte. Marte si
trova nella costellazione del Leone.
Giove: il pianeta che ha dominato i cieli serali per buona parte dell’anno sta ormai per concludere
il periodo di osservabilità ottimale. Al calare dell’oscurità Giove è già basso sull’orizzonte
occidentale e a fine mese tramonta meno di 4 ore dopo il Sole. Da segnalare una congiunzione con
Nettuno il giorno 20. Il pianeta si trova ancora nella costellazione del Capricorno.
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Saturno: aumentano ulteriormente le ore di osservabilità del pianeta con gli anelli. A fine mese lo
si potrà scorgere al suo sorgere già intorno alla mezzanotte. Quindi è ormai possibile seguirlo per
tutta la seconda metà della notte, prima a Sud –Est e successivamente all’apparire delle prime luci
dell’alba, verso Sud. Saturno si trova nella costellazione del Leone, dove è rimasto per tutto il
2009.
Urano: nelle prime ore della notte potremo vedere il pianeta transitare a Sud, culminante alla
massima altezza sull’orizzonte . Successivamente, con il passare delle ore, lo si può individuare a
Sud-Ovest. Rimane quindi visibile per la prima metà della notte, fino al suo tramonto. La
luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi
sempre necessario l'uso del telescopio. Urano termina l’anno proprio al confine tra la costellazione
dell'Acquario e quella dei Pesci.
Nettuno: : le condizioni di osservabilità sono assolutamente identiche a quelle di Giove, con il
quale, come già segnalato, si troverà in congiunzione il giorno 20 dicembre. Potremo quindi
tentare di individuarlo dopo il tramonto del Sole, molto basso sull’orizzonte occidentale, nella
costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio
Plutone
Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU
(International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo
quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova
categoria di membri del sistema solare.
È ormai completamente inosservabile: il giorno 24 si trova infatti in congiunzione con il Sole.
Plutone si trova nella costellazione del Sagittario, dove era entrato nel 2006 per rimanervi fino
all’anno 2023.
CONGIUNZIONI
Luna – Pleiadi: segnaliamo gli incontri ravvicinati tra la Luna e l’ammasso stellare delle Pleiadi
(M45), nella costellazione del Toro. Questo mese la congiunzione si verifica due volte, il giorno 1
ed il 28. (vedi mappe: 1 dicembre; 28 dicembre)
Luna – Marte : nella notte tra il 6 ed il 7 dicembre, Marte e la Luna si troveranno in congiunzione
nella costellazione del Leone, vicino al limite con il Cancro. (vedi mappa)
Luna – Saturno: prima dell’alba del giorno 10 , ancora nella costellazione del Leone, ma stavolta
all’estremità opposta, nei pressi del confine con la Vergine, la Luna all’ultimo quarto si troverà a
breve distanza da Saturno. (vedi mappa)
Luna – Giove: poco dopo il tramonto, nelle prime ore della sera del giorno 21, sull’orizzonte
occidentale avremo le ultime opportunità di osservare insieme la Luna e Giove. (vedi mappa).
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Sciami meteorici: GEMINIDI
La seconda settimana di dicembre rappresenta il periodo più favorevole per l'osservazione delle
meteore appartenenti allo sciame delle Geminidi.
Il massimo quest'anno è previsto per il giorno 14.
L’assenza del disturbo della luce lunare renderà ottimali, meteo permettendo, le condizioni per
osservare lo sciame meteorico.
La costellazione dei Gemelli ("Gemini" in latino, da cui deriva il nome "Geminidi"), area della volta
celeste in cui è situato il punto ("radiante") da cui provengono le meteore di questo sciame, è
molto alta in cielo in questo periodo, circostanza questa favorevole alle osservazioni. In condizioni
ottimali lo ZHR (tasso orario zenitale) prevede un massimo di attività fino a 120 meteore all'ora.
Approfondimenti sugli sciami meteorici: Sezione Meteore UAI e il cielo di agosto, ai paragrafi
dedicati alle Perseidi.
Le previsioni dell’IMO (International Meteor Organization).
COSTELLAZIONI
Con l'arrivo dell'Inverno entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi
costellazioni che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle
brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano
al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est dall'inconfondibile costellazione di
Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta
celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei
Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione
invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse,
Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un
buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco
al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che
abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda
con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto
piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà
assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con
all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa
Maggiore, la Giraffa.
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Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate
la pagina 575 di Televideo.
APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo
telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi
stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici
importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo
telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice
appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma
osservazioni invernali (file pdf, 780kB). Orione e' sicuramente la più bella costellazione invernale,
con la nebulosa M42, ben visibile con un binocolo. Oltre a Orione cacciatore ed ai suoi cani
(maggiore e minore, con le stelle luminose Sirio e Procione) e la lepre cacciata, abbiamo la
costellazione del Toro con le inconfondibili Pleiadi, un ammasso aperto, uno spettacolo viste con
un binocolo o un piccolo telescopio!
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare la Iota Trianguli detta anche 6
Trianguli.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione
generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale
Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale
Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto
luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo
repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
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Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium
alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
CARTE DEL CIELO
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano
Elenco delle stelle che hanno un nome
Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
COMETE DEL MESE
Dicembre si chiude con premesse simili a quelle di novembre. Nessuna bella cometa in vista, a
parte quella che metteremo sul presepe, ma solo “cometine”. Vogliamo comunque essere positivi
e allora “accontentiamoci” di un paio di astri che dovrebbero rasentare la nona magnitudine, in
attesa di qualcosa di più sostanzioso.
88/P Howell
Non appena il cielo diventa abbastanza buio, cerchiamo senza esitazioni nel Capricorno la
periodica 88/P Howell che, pur migliorando l’altezza sull’orizzonte rispetto al mese scorso, rimane
comunque piuttosto bassa a inizio dicembre, con ulteriore miglioramento nel prosieguo del mese.
Proprio la scarsa altezza in novembre ha reso difficile l’individuazione di questa cometa, stimata di
qualche decimo superiore alla nona magnitudine. Lo scrivente l’ha osservata in un paio di
occasioni con un rifrattore da 15 cm. da siti montani molto bui, rendendosi conto di persona (ma
non ce n’era bisogno) delle molte difficoltà opposte dal fatto di dover osservare un oggetto
immerso tra il cielo non purissimo e agitato dell’orizzonte. Per tutto dicembre la Howell si
muoverà all’interno del Capricorno (eccetto il primo giorno del mese quando sarà di un niente
entro i confini del Sagittario. Proprio il primo dicembre passerà a meno di un grado e mezzo dal
globulare M 75, unico incontro interessante con un oggetto deep sky del periodo preso in
considerazione. Verso fine mese avvicinerà invece i giganti gassosi Giove e Nettuno, passando il 31
dicembre 2,5° a sud da quello che è diventato il pianeta più distante dal Sole dopo il
declassamento di Plutone. La magnitudine dovrebbe oscillare tra la nona e la decima magnitudine.
C/2007 Q3 Siding Spring
Per osservare la C/2007 Q3 Siding Spring bisognerà alzarsi nel cuore della notte, quando sarà già
discretamente alta sull’orizzonte, o comunque poco prima dell’ inizio del crepuscolo astronomico
mattutino, quando sarà più alta in cielo. L’astro, che dovrebbe risultare un po’ più luminoso
rispetto a novembre, arrivando a scendere sotto la decima magnitudine, si manterrà per buona
parte del mese entro i confini della Chioma di Berenice, passando poi in Boote negli ultimi giorni di
dicembre. Reduce dall’ indigestione di galassie del mese scorso, quando si è immersa
nell’ammasso Coma-Virgo, in dicembre la Siding Spring cambierà target, incontrando un paio di
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famosi e luminosi ammassi globulari. Il 12 dicembre transiterà un grado e mezzo circa a nord ovest
di M 53, mentre alla vigilia di capodanno passerà meno di 3° a sud di M 3, altro celebre globulare
del catalogo Messier.
P/81 Wild 2
Per finire una cometa ancora piuttosto debole a inizio mese (undicesima magnitudine), ma in
crescita, tanto che a fine dicembre potrebbe brillare di decima magnitudine. La 81/P, periodica
con un periodo di 6,39 anni, una delle quattro comete scovate dall’ astronomo svizzero Paul Wild
(che ha scoperto pure quasi un centinaio di asteroidi e mezzo centinaio di Supernovae!!!) che la
individuò il 6 gennaio 1978. La 81/P passerà al perielio il 22 febbraio e sarà quindi più luminosa e
“sostanziosa” da osservare nei prossimi mesi. Ma il bello è anche seguire la crescita di questi
oggetti e quindi, anche per mancanza di molte alternative, perché non tentare di darle un occhiata
subito? Visibile in buone condizioni di altezza nella seconda parte della notte, per metà mese sarà
posizionata entro i confini del Leone, mentre trascorrerà la seconda parte di dicembre nella
Vergine. Il 10 passerà circa un grado a nord della galassia NGC 3640 di mag. 10,4. Il 23 dicembre
invece, sarà facilissima da puntare visto che sfiorerà Beta Virginis, stella di 3,6 mag. transitando 17’
a sud dell’astro. Volendo ci sarebbe poi anche la ormai “anziana” C/2006 W3 Christensen, da
osservare appena dopo il tramonto nel Sagittario, in calo ma ancora intorno alla decima
magnitudine. Forse però, essendo protagonista da mesi, tutti le avete già dato un occhiata e
quindi la consideriamo ormai fuori moda.
Ci avviamo alla conclusione dell’anno e quindi è tempo di bilanci (che magari dicembre,
speriamolo, ci farà cambiare).
Al momento comunque il 2009 è stato avarissimo di comete luminose. Da ricordare c’è solo la
C/2007 N3 Lulin, arrivata in febbraio a superare appena la soglia della visibilità a occhio nudo sotto
cieli comunque puri e scurissimi. Senz’altro un astro degno di nota.
Poi tutta una serie di comete piuttosto anonime. La 22/P Kopff è stata una delusione, mostrandosi
(mostrandosi?) come un pallido fantasma. La C/2009 E1 Itagaky, già sfavorita dalla scarsa altezza
sull’orizzonte, non ha superato l’ottava magnitudine così come la C/2009 F6 Yi-Swan, tra l’altro a
sua volta seguace della Kopff in quanto ad aspetto. Forse dietro alla Lulin potremmo metterci la
C/2006 W3 Christensen che, seppur attestata più o meno sulla stessa luminosità degli oggetti
appena menzionati, grazie all’aspetto compatto non ha posto grosse difficoltà nel mostrarsi ai
possessori di strumenti di modesto diametro. Tutto qui. Non moltissimo francamente. Ma l’anno
prossimo…
Buon anno!
Le cartine allegate:
Per la 88/P Howell la posizione è calcolata per le 18.00 ora solare e le stelle arrivano alla mag. 9
Per la C/2007 Q3 Siding Spring la posizione è calcolata per le 3.00 ora solare e le stelle arrivano alla
mag. 9
Per la P/81 Wild 2 la posizione è calcolata per le 3.00 ora solare e le stelle arrivano alla mag. 9
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Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche
notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri
chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione
scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it/
Gli autori del Cielo del Mese
I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"
Estratto da: "http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di Dicembre_2009”
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