Il moto dei corpi estesi e sistemi di corpi. • Nello studio della dinamica fatto finora, si è implicitamente inteso che il moto di un corpo esteso (come la Terra, la palla, l’automobile ecc.) si potesse trattare come se il corpo fosse senza estensione, ciò che in meccanica viene identificato come un “punto materiale”. In questa visione il corpo si muove tutto solidalmente, trasla, ma non può deformarsi e non si considerano le sue possibili rotazioni intorno a qualche asse mentre trasla. Non si è considerato per es. : - il possibile moto di rotazione su stessa di una palla lanciata in alto, - o il moto di un cilindro che può scendere sia scivolando che rotolando su un piano inclinato, - l’eventuale allungamento e variazioni dell’allungamento di una corda che sostiene un corpo……………………….. - Inoltre finora si è considerato il moto di un corpo solamente, su cui gli altri corpi agiscono con forze. Non si è considerato il moto di un sistema di corpi, separati ma interagenti tra loro, e interagenti con corpi esterni, come: - il moto della terra e della nel loro moto intorno al sole, - di due automobili o palle di biliardo che si urtano, - di corpi estesi (continui, è la dizione usata in fisica) e deformabili come l’acqua in un tubo, di una pelle di tamburo che oscilla, di una bolla di sapone che si gonfia, o di un corpo elastico che si deforma e dà luogo a oscillazioni………………….. La descrizione fatta finora ha riguardato la dinamica del punto materiale, che è basata sul fatto che i moti, per i corpi estesi che non si deformano, chiamati corpi rigidi, e per i sistemi di corpi che sono assimilabili a punti materiali, possono essere scomposti in a) moto di traslazione del centro di massa e b) moto di rotazione intorno al centro di massa . Il centro di massa è il “punto materiale” ideale, che può non coincidere con nessuno dei corpi materiali, e che si muove come se tutte le forze esterne al corpo o al sistema di corpi considerati, vi fossero applicate direttamente. Le possibili deformazioni o variazioni di forma vengono poi considerate a parte, in sovrapposizione a questi. Nota: per corpo rigido si intende un corpo esteso in cui le distanze tra1 due unti qualsiasi non cambia mai, che non si deforma, non cambia volume ecc. Il centro di massa è definito come il punto di coordinate( per i sistemi di vari corpi (e analogamente per un corpo esteso): N ∑ i= 1 N r cm = m i ri ∑ mi i= 1 m1 Fint Fest 1 = M N ∑ i= 1 m2 m3 r2 r3 r1 m i ri ⇒ 1 M ∫ r dm = M dm =ρ1 dV Fint 1 M ∫r ρ(r) dV M dm=ρ2 dV Fest r Si definiscono analogamente la velocità e l’accelerazione (come medie pesate, con peso la massa i-esima): N d rcm = ∑ mi v i dt i= 1 N d v cm M a cm = M = ∑ miai dt i=1 e poichè M v cm = M N ∑ma i= 1 i i = N ∑F i, est i=1 + ma per il principio N ∑F i=1 i, int di azione e reazione N ∑F i= 1 M a cm = i, int = 0 , quindi N ∑F i=1 i, est Il centro di massa è quel punto che si muove come se tutta la massa vi fosse concentrata e tutte le forze ESTERNE vi fossero applicate (vedi il moto della chiave inglese……). Le forze interne, di interazione, quando si considera tutto il sistemma, si annullano a 2 vicenda e non contribuiscono al moto del centro di massa Quantità di moto di un sistema di corpi La quantità di moto di un sistema è la somma delle quantità di moto dei singoli costituenti ed è uguale al prodotto della massa totale M per la velocità del centro di massa alla massa totale: N N i=1 i=1 Ptot = ∑ p i = ∑ m i v i ≡ M v cm La variazione nel tempo della quantità di moto totale è uguale alla somma delle forze esterne che agiscono sul sistema: d v cm d Ptot = M = ∑ Fest dt dt Ne discende: PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELLA QUANTITA’ DI MOTO: Se in un sistema, la somma delle forze esterne è nulla la quantità di moto non cambia: La quantità di moto totale finale deve essere uguale a quella iniziale Pf = Pi, ovvero la quantità di moto totale è costante. ∑ Fest = 0 ⇒ dPtot =0 dt Esempi: -nello scoppio del proiettile, durante lo scoppio, la somma delle forze esterne (forze peso) è trascurabile rispetto alle forze dovute allo scoppio: la quantità di moto dei frammenti è uguale alla quantità di moto del proiettile iniziale; -nell’urto di due palle di biliardo: agiscono solo forze interne (il peso è equilibrato dal tavolo) e il moto delle palle dopo l’urto è determinato dal 3 principio di conservazione. - urto della pallina da ping-pong sulla racchetta, uomo e barca in acqua…. Snoopy camminando sulla barca riesce a farla muovere, mentre lui si sposta in avanti la barca va indietro, se prima Snoopy era fermo rispetto lla barca la quantità di moto totale era nulla, quando lui si muove con velocità v , la barca si muove con velocitàV V=-(mSnoopy/Mbarca )v. V razzo Nel moto del razzo ancora vale il principio della conservazione della quantità di moto: notare che in questo caso il sistema totale è costituito dal razzo, il gas di scarico e il modulo che viene poi espulso. Se interessa studiare solo il moto del razzo e la sua velocità bisogna tenere conto che la sua massa cambia. V gas Associato al concetto di centro di massa, vi è il concetto di baricentro, che è il punto in cui si intende concentrato tutto il peso (Mtotaleg) del corpo esteso o del sistema di corpi. 4 Cenni di dinamica della rotazione di un corpo rigido ω L vi ri La tavoletta è incernierata attorno ad un suo asse (asse di rotazione) e può ruotare. E’ un corpo rigido, indeformabile, le distanze tra due qualunque suoi punti non cambiano. Supponiamo che stia ruotando con velocità angolare ω e vogliamo trovare la sua energia cinetica. mi La sua massa totale è M e possiamo pensarla divisa in N masse uguali mi a distanza ri dall’asse di rotazione. Ogni massa mi percorre una circonferenza di L2 raggio ri (variabile da 0 a L) e ha energia cinetica: Ki = (1/2) mi vi2 = (1/2) mi ri2 ω2. Sommando su tutte le N masse di cui si può pensare divisa la tavoletta l’energia cinetica di rotazione attorno all’asse è Ktot = Σ i=1..N Ki = (1/2) (Σ i=1..N mi ri2) ω= (1/2) I ω2 I= (Σ i=1..N mi ri2) è chiamato “momento di inerzia” (unità: Kg m2) e caratterizza la rotazione di un corpo esteso. A parità di massa, la rotazione è caratterizzata dalla distribuzione della massa attorno all’asse di rotazione. Il momento di inerzia cambia al cambiare della posizione dell’asse. Nell’esempio sopra I=(1/3) ML2, ma se l’asse cambia come sotto, a parità di velocità angolare cambia l’energia cinetica di rotazione. I = (1/12) M(a2 + b2) I = (1/12) ML2 L b a 5 Cenni di dinamica della rotazione di un corpo rigido: 2 Se la sfera ruota attorno ad un asse passante per il centro di massa e contemporaneamente trasla (questo potrebbe essere considerato il moto complessivo della terrase si considera l’intervallo di tempo di mezza giornata, per esempio), l’energia cinetica totale del corpo sarà la somma di energia cinetica di traslazione e di rotazione: R ICM = (2/5) MR2 Ktot = (1/2) M (vCM)2 + (1/2) ICM ω2. ICM è il momento di inerzia rispetto all’asse di rotazione che passa per il centro di massa L ω r v Un’altra quantità importante nella rotazione dei corpi estesi e dei sistemi di corpi è il momento della quantità di moto ( momento angolare), definito per un corpo di massa m: L = r ∧ p = r ∧ (m v), dove r è la distanza orientata dall’asse di rotazione al punto dove si considera la quantità di moto. Per un corpo che ruota con velocità angolare ω a distanza r dall’asse di rotazione : L = mr2 ω. Per un corpo esteso (come la sfera dell’esempio sopra) che ruota attorno ad un asse passante per il centro di massa L = ICM ω La rotazione di un corpo o di un sistema di corpi è determinato dalle forze che agiscono attraverso il Momento totale delle forze Mtot= Σ ( ri ∧ Fi, est) con ri distanza orientata dall’asse di rotazione del punto di applicazione della forza i-esima. 6 Suggerimento: verificare che le dimensioni (e quindi le unità di misura) del momento di una forza sono quelle di una energia. Si dimostra che: La variazione nel tempo del momento della quantità di moto (o momento angolare) è uguale alla somma dei momenti delle forze esterne agenti sul sistema: dL tot = M tot dt Se il momento totale delle forze esterne è nullo, il momento angolare non varia: PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DEL MOMENTO ANGOLARE. Esempio L ω1 L ω 2 > ω1 L’uomo è seduto su uno sgabello che ruota. Mentre ruota l’uomo cambia il momento di inerzia avvicinando i pesi al petto, il momento delle forze agenti è nullo (il suo peso è equilibrato dalla sedie e i pesi che ha in mano hanno momenti uguali in valore, ma di segno contrario quando le braccia sono estese, e sono equilibrati quando li porta al petto, rispetto all’asse di rotazione). Quindi il momento angolare è costante, e avvicinando i pesi aumenta la velocità di rotazione. Lo stesso succede a un ballerino che ruota su stesso, sulle punte o a un pattinatore, o a un tuffatore: il momento delle forze agenti è nullo, il momento angolare si conserva, stringendosi su se stessi, aumentano la velocità di rotazione diminuendo il momento di inerzia……… 7 F(r) = − GMT Ms r 2 rˆ r(t) Moto della terra intorno al sole ( o in generale per il moto planetario). Il momento delle forza agente è nullo (r e F(forza di gravitazione) sono antiparalleli): il momento angolare si conserva. Si può dimostrare che la legge delle aree di Keplero è la descrizione fenomenologica del principio di conservazione del momento angolare. La dimostrazione è abbastanza immediata se si considera il pianeta che si muove in orbita circolare, con moto uniforme /velocità angolare costante) Riassumendo Nello studio del moto dei sistemi di corpi o di corpi estesi, la traslazione viene regolata dalle leggi di Newton applicate al centro di massa, che è il punto reale o ideale in cui si considera concentrata la massa e intervengono solo le forze esterne (quelle esercitate da corpi esterni al sistema considerato). Le forze interne, che si presentano sempre come forze di azione a reazione, si annullano e non contribuiscono al moto. La rotazione del corpo intorno a qualche asse (passante per il centro di massa o un asse che vincola il moto) viene descritta dal momento delle forze esterne, e l’accelerazione angolare dipende dalla distribuzione della massa attorno all’asse di rotazione attraverso il centro di inerzia. Il principio di conservazione dell’energia meccanica deve essere applicato tenendo conto dell’energia cinetica di rotazione, oltre che quella di traslazione e delle energie potenziali. Si sono introdotti due nuovi principi: conservazione della quantità di moto (somma delle forze esterne=0), conservazione del momento angolare( somma dei momenti esterni =0). Se il corpo è inizialmente fermo, questi sono i principi che regolano la statica dei corpi. 8