Latino I A Linguistico Prof.ssa Luciana Zennaro a.s.2016-2017 Nel liceo linguistico lo studio del latino è previsto solo nel primo biennio, con un monte ore particolarmente esiguo (due a settimana). Inoltre, è preliminare all’avvio dello studio della materia, sul versante linguistico, una conoscenza sicura dell’analisi logica, che in questa particolare classe presenta livelli di competenza differenziati, ma in generale mediocri o scarsi. Le Indicazioni Nazionali per il Liceo linguistico relative al latino sembrano eccessive rispetto alla realtà che si presenta al docente di una classe prima: gli studenti hanno difficoltà a seguire e prendere appunti contemporaneamente, a volte non hanno l’abitudine allo studio domestico, faticano a memorizzare, e preferiscono concentrare le loro energie in questo senso nell’apprendimento delle lingue straniere. 1)Obiettivi generali ed educativi Appare evidente che, in soli due anni e con due ore settimanali a disposizione, lo studente non potrà acquisire conoscenze e competenze linguistiche abbastanza salde da affrontare testi latini, anche semplici, se non in traduzione. Nonostante ciò, non si intende svilire lo studio di questa materia: essa può permettere di comprendere meglio la lingua italiana, attraverso il confronto continuo volto a identificare affinità e diversità, formazione e derivazione delle parole italiane. Quanto al confronto tra gli esiti italiani e le lingue straniere, gli esercizi che i testi di latino per il linguistico propongono non sembrano rivelarsi molto praticabili, essendo per lo più esercizi di completamento in quattro lingue comunitarie (inglese, spagnolo, francese e tedesco), per i quali servirebbe almeno un coordinamento con i colleghi di lingue. Lo studio della civiltà e della cultura che in latino si sono espresse non sarà trascurato: fin dal primo anno si cercherà di far accostare gli studenti a semplici testi latini , anche d’autore, corredati di traduzione. Si svolgeranno anche le unità di civiltà presenti nel testo. Ciò contribuirà, si spera, anche a motivare gli studenti allo studio di questa lingua, che è quella in cui si è espresso il nostro orizzonte culturale di riferimento. 2)Obiettivi specifici di apprendimento Alla luce dell’esperienza maturata in questi anni di insegnamento del latino nel corso linguistico, mi propongo realisticamente in prima lo studio della lingua in questi limiti: prime due declinazioni, studio del verbo nel modo indicativo, con alcune semplici subordinate all’indicativo, prima classe degli aggettivi, pronomi personali, alcuni altri pronomi. Il sistema dei casi in latino potrà essere illuminato nella sua comprensione dal confronto con la lingua tedesca, e a sua volta potrà, ben compreso, avere su di essa una ricaduta positiva. La possibilità di servirsi del “metodo natura” (metodo Oerberg) è contemplata ma, a prescindere dalla personale opinione di chi scrive, si tratta di un metodo che trae grande vantaggio dalla presenza di un gruppo di lavoro affiatato, mentre l’applicazione di esso da parte di un singolo risulta molto più complessa, per la difficoltà di costruirsi dei materiali da soli, senza un termine di riferimento e confronto in altri colleghi e altre classi. Non a caso nel nostro istituto si è tentato di “importare” il metodo qualche anno fa, in un corso, ma l’esperimento si è rivelato assai poco produttivo ed è stato rapidamente abbandonato. 3)Contenuti del primo anno: lingua Elementi propedeutici per lo studio delle lingue classiche: ripetizione sintetica della grammatica italiana ogni volta che si renda necessario; ripresa completa dell’ analisi logica. Le parti del discorso. Singolare e plurale, maschile e femminile., il neutro. La “flessione”. Le origini indoeuropee del latino e le lingue romanze. Alfabeto, pronuncia ecclesiastica e restituta, leggi dell’accento latino. Divisione in sillabe. Genere e numero dei sostantivi della lingua latina. La composizione delle parole e la flessione morfologica della lingua latina (sostantivo e verbo): tema e desinenza. I casi e le loro fondamentali funzioni logiche (soggetto, attributo, apposizione; compl. di specificazione; compl. di termine; complemento oggetto; compl. di vocazione; compl. di mezzo, altri complementi). La prima declinazione. La seconda declinazione. Aggettivi della prima classe. Aggettivi possessivi. Alcuni pronomi. Complementi di compagnia, unione, stato in luogo, agente e causa efficiente, causa, mezzo, moto, modo, argomento, materia, tempo, qualità, altri complementi. Sistema verbale latino. Paradigma. Tema e tempi. Le quattro coniugazioni. L’indicativo latino attivo e passivo. Preposizioni e verbi composti. Principali e subordinate. La subordinata causale con l’indicativo. Altre subordinate con l’indicativo. Modi di dire latini ancora in uso. Il latino nell’italiano: osservazioni di etimologia. Contenuti del primo anno: civiltà latina Cucina, famiglia, scuola, medicina, vita quotidiana, guerra: terminologia e testi in italiano. Si terrà conto delle eventuali richieste provenienti da curiosità e interessi degli studenti, per selezionare gli àmbiti da trattare. 4)Metodi e tecniche d’insegnamento Si svolgerà un lavoro di sistematica esposizione degli argomenti da trattare utilizzando la forma della lezione frontale. Alla illustrazione degli argomenti grammaticali in forma teorica seguiranno immediatamente esercizi di applicazione, che prevedono l’operatività degli alunni sotto la guida dell’insegnante; in questa fase si forniranno agli alunni gli strumenti cognitivi e l’indicazione delle modalità con cui procedere in modo efficace nelle operazioni da compiere per pervenire alla comprensione dei testi. Verranno assegnati a casa ulteriori esercizi che poi saranno corretti sistematicamente in modo collettivo; agli alunni si chiederà di seguire, nel lavoro domestico, le indicazioni operative suggerite durante la lezione; il momento della correzione verrà utilizzato per verificare il grado di acquisizione delle strutture studiate e l’abilità degli alunni nella traduzione, e per chiarire e precisare gli eventuali dubbi dei singoli studenti o dell’intera classe. Durante la lezione si solleciterà la partecipazione attiva degli alunni che 1. saranno costantemente interpellati per riprendere le questioni già affrontate e collegarle a quelle in esame; 2. dovranno prendere annotazioni sul libro di testo e sul quaderno. I momenti di interazione tra insegnante e alunni, le esercitazioni individuali e collettive, i ripassi sistematici permetteranno una costante verifica quanto al metodo di lavoro degli studenti, l’acquisizione dei contenuti e il livello di abilità raggiunto nella comprensione del latino. 5)Verifica e valutazione Ci si atterrà alle indicazione del P.O.F. : dunque, tre prove per periodo: una almeno sarà di traduzione, semplici frasi e, se e quando sarà possibile, semplici brani. Le altre due prove per periodo potranno anche essere questionari di teoria o esercizi sui materiali di volta in volta studiati, ma non traduzione. Il P.O.F. d’istituto prevede espressamente che si possano svolgere , al biennio dello scientifico ( e ancor più del linguistico, che ha a disposizione due ore esclusivamente scritte, di diverse tipologie. settimanali, a fronte delle tre dello scientifico) prove La valutazione si baserà non solo sui tradizionali strumenti di verifica, ma anche sulla partecipazione, sull’impegno e sull’interesse dimostrati (domande, contributi, osservazioni). In particolare, in sede di valutazione finale si terrà conto dei dati emersi dalle diverse prove, della partecipazione, dell’interesse, dell’impegno, dell’acquisizione di un metodo di studio funzionale, del profitto conseguito rispetto ai livelli di partenza. 6)Recupero Non è stato assegnato, quest’anno, un monte ore per il recupero pomeridiano, perciò si provvederà, quando sarà necessario, a un recupero in orario curricolare secondo le modalità previste dalla normativa vigente. L’insegnante Chioggia, 22 ottobre 2016